Santiago de Compostela. Il cammino dello spirito

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Santiago de Compostela. Il cammino dello spirito
N.7 – Dicembre 2012
Santiago de Compostela. Il
cammino dello spirito
In effetti i due cammini francesi passerebbero da Chartres
il primo, mentre dalle ormai famose grotte primitive di
Lascaux il secondo. Tutti queste linee parallele hanno
inoltre una strana peculiarità, cioè che seguono tutte delle
precise longitudini coincidenti con il 42°, il 45°, il 48° ed il
51° parallelo. Antiche leggende parlano infatti di un
popolo antico che, millenni prima del pellegrinaggio di
Santiago, venne dal mare per percorrere quelle stesse
rotte all’incontrario. Torna quindi il mito di Atlantide, il
continente perduto citato la prima volta da Platone come
civiltà vissuta ben 9.000 anni prima di lui, il che, secondo
l’archeologo e ricercatore esoterico Graham Hancock ci
porta a circa undicimila anni fa, quando cioè nel mondo il
livello del mare si alzò al punto da inghiottire alcune terre
emerse nel giro di pochi giorni.
di Antonino Polizzi
Tornano a riscuotere consenso in libreria le opere
dedicate ai pellegrinaggi spirituali, tra questi il più
conosciuto rimane il Cammino di Santiago di
Compostela. Secondo la tradizione cristiana San
Giacomo Maggiore era uno degli apostoli di Cristo,
protagonista della evangelizzazione della penisola
Iberica. Fu fatto giustiziare al suo ritorno in terra santa
dal re Erode Agrippa ma il suo corpo venne sepolto in
gran segreto da alcuni discepoli dello stesso Giacomo
proprio in quella terra ispanica, la Galicia. La sua
tomba rimase nascosta per secoli e solo nel 813 d.C.
pare venisse scoperta da un mistico eremita, tale Pajo,
il cui nome significa “uomo del mare”, che assistette al
miracoloso fenomeno di centinaia di stelle cadenti che
sembravano indicare tutte un punto preciso
dell’orizzonte davanti ai suoi occhi. Il sepolcro di
Giacomo l’apostolo fu rinvenuto proprio in quel punto,
dove oggi sorge la chiesa e attorno a essa la città di
Santiago de Compostela (San Giacomo del campo di
stelle). Da quel giorno ha avuto inizio il pellegrinaggio
verso quel sepolcro indicato dalle stelle. Tuttavia,
recenti studi esoterici hanno fatto segnare anche
un’altra chiave di lettura. Esisterebbe infatti un
cammino simile a quello di Compostela sia in
Inghilterra, che passa per Stonenge, Canterbury e altri
siti dove sorgono complessi megalitici, sia in Francia,
dove i cammini sarebbero addirittura due e
correrebbero paralleli a quello inglese e a quello di
Santiago in Spagna.
Dunque i sopravvissuti sarebbero approdati sulle sponde
europee dell’Atlantico percorrendo quelle linee su cui
fondarono le strutture megalitiche che oggi conosciamo. A
tal proposito, per una inspiegabile coincidenza che unisce
civiltà tanto lontane e diverse, anche le antiche
tradizioni dell’India parlano della scomparsa di un
continente proprio al largo delle coste meridionali della
penisola, sommerso dall’innalzamento del mare, anche in
questo caso infatti la datazione corrisponderebbe allo
stesso periodo degli undicimila anni fa di cui parla
Hancock. Ma al di là di tutto, Compostela resta comunque
un pellegrinaggio che porta dall’entroterra europeo verso
la cittadina spagnola, quindi verso Ovest. La direzione
tipica dei viaggi iniziatici di molte religioni antiche come
quella degli Egizi o dei Fenici per esempio.
Un viaggio iniziatico che porta il pellegrino non solo verso
la tomba del Santo ma anche verso una ideale rinuncia a
ciò che egli è stato prima, per poi rinascere interiormente.
Per questo, per raggiungere Compostela, ai pellegrini nel
medioevo veniva consegnata una bisaccia ed un bastone
solo dopo che questi avevano fatto testamento e si erano
spogliati dei propri averi, affidandoli in custodia alla
Chiesa.
Da più di mille anni ormai i pellegrini provenienti da ogni
parte del mondo hanno percorso quella strada che, dopo
molti chilometri tra le terre della Spagna settentrionale, li
conduce finalmente alla tomba di San Giacomo di
Compostela.
N.7 – Dicembre 2012
rimasto nulla degli aspetti selvatici e pericolosi che
bisognava superare un tempo. Sono tanti infatti i
volontari che si prendono cura dei pellegrini in caso di
necessità lungo il percorso e presso ognuna delle tappe
che segnano i giorni di cammino del pellegrinaggio.
Un sentiero che in realtà li porta dritto verso il proprio
cuore, come scoprono tutti coloro che lo hanno
intrapreso, la cui meta finale sembra essere alla fine
proprio il viaggio stesso, ed ogni singolo passo che viene
mosso è già una meta a se stante. Sono moltissimi i testi,
ma anche i siti web, dedicati a questo pellegrinaggio che
resta uno dei più antichi del mondo cristiano e che ha
già portato milioni di persone a intraprendere questo
sentiero, animati il più delle volte da una ricerca che va
aldilà della loro stessa comprensione.
Tra coloro che ne hanno conservato qualcosa di più di
un semplice ricordo spirituale, anzi potremmo dire di
una vera e propria rinascita, una svolta esistenziale, si
annoverano personaggi noti e meno noti, di qualsiasi
età, razza ed estrazione sociale. Forse quello che in
questi anni ha contribuito di più a far arrivare al mondo
intero l’aura di spiritualità che aleggia attorno a questo
pellegrinaggio è stato Paulo Coelho. Già autore de
“L’Alchimista”, che non a caso vede il suo protagonista
impegnato in una ricerca pregna dei caratteri di un
pellegrinaggio, Coelho ci ha regalato poi con il suo “Il
cammino di Santiago” la consacrazione a qualcosa che
ogni anima dovrebbe intraprendere, ma soprattutto il
coinvolgimento interiore che porta ad esso. Non a caso
sia Coelho che altri, tra i quali spicca anche l’attrice
americana Shirley MacLaine, già in passato protagonista
di profonde esperienze spirituali, ci ricordano che il
Cammino di Santiago de Compostela va intrapreso solo
quando si capisce che è arrivato il momento giusto per
affrontarlo. Accade quando deve accadere. Da un punto
di vista più tecnico poi, se vogliamo usare una parola che
ci indica quali consigli ascoltare prima di affrontare il
Cammino, possiamo tener presente che oggi non è
Anche per questo oggi il numero dei pellegrini aumenta
di anno in anno. A questo proposito va anche detto che
non esiste più una sola via terrena da seguire per
giungere a Santiago come pellegrini, bensì una decina di
vie, che essendo di durata e lunghezza diversa
consentono a chiunque di avere anche solo per pochi
giorni il proprio personale cammino, senza per questo
svilirne l’aspetto spirituale.
Ci sono percorsi che partono da molto vicino alla
cittadina di Santiago, altri da più lontano come quello
che parte dal Portogallo, un altro da Madrid e uno da
Barcellona per esempio. Certo il percorso più antico
rimane quello che parte dal versante Francese dei
Pirenei, da St. Jean Pied de Port, Roncisvalle.
Qualunque sia il luogo di partenza però, il fatto stesso
che si consideri giunto il momento di intraprendere quel
Cammino è già l’ingresso in una atmosfera dove i sensi,
le emozioni, i sentimenti e soprattutto l’anima trovano
ciò che prima temevano di non riuscire a trovare.
Diceva Goethe che un pellegrinaggio, qualunque sia la
sua meta e la sua durata, inizia nel momento stesso in
cui si capisce di essere pronti a farlo.