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Matteo Chiaramonte
“TI CUNTU E TI CANTU
CASTELVETRANU-SELINUNTI”
(IN ... POESIA E CANZONI)
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Presentazione dell’opera a cura di: E.N.Te.L. - M.C.L
Ente Nazionale Tempo Libero del
Sede provinciale via G. Pardo, 33 Castelvetrano (TP)
SERVIZI VARI
A.I.Co. - C.A.F. - C.E.F.A. - F.L.A.C. - FEDER. Agri. - E.F.A.l. - S.I.A.S. - U.N.Am.A.
PER LA GENTILE COLLABORAZIONE SI RINGRAZIANO INOLTRE I SEGUNETI ENTI E OPERATORI CASTELVETRANESI
Comune di Castelvetrano: Ass. Cultura e Pubblica Istruzione
Associazione “Pro-Loco Selinunte”
Cantina Sociale Castelvetrano
Gruppo Commerciale Curaba (Olio - olive)
Cooperativa “Insieme” ONLUS
Società Building Srl (Intermediazioni Imm.)
Società Trading (Costruzioni)
Hotels “Alceste ed Admeto” Selinunte
Lido Zabbara di Selinunte
Amiba Sposa (Sposa e cerimonia)
Agriturismo Masseria “Annitrenta” di V. Bonanno
Ebanisteria Maltese Srl
Sala Ricevimenti “Baglio Trinità”
Caseificio Ferraro Srl
Cartolibreria Marotta & Calia
Giornale: “Il Terrone”
TV Sicilianuno
Radio Liberty
RCV Radio Network
“Taoil” dei F.lli Tantaro (servizi carburanti)
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Nota introduttiva dell’ autore
La dissertazione poetica di questo libro, consiste nel volere rappresentare la
voce, il pensiero di un poeta-rimatore, cattolico dialettal- popolare castelvetranese mentre guarda la sua città, le sue opere esistenti, ma senza obliare “memoria” di una parte del suo passato. Una narrazione in versi, che si dirama su tre
direttrici principali, quali: territorialità, esistenzialismo, religiosità cattolica;
quindi, una versatilità compositiva- in versi- che spazia tra: vita municipale e territorio, ambiente e storia, sport e folklore, inni, canzoni e parodie, economia e
tradizioni, feste civili e culto religioso, personaggi locali e dialoghi proverbiali,
aforismi metaforici ed altro.
Sono infatti 6830 i versi, quasi interamente in endecasillabi a rima alternata, dedicati a questa sua città di Castelvetrano all’alba del terzo millennio, prova indiscussa di smisurato amore e coinvolgimento morboso per questa terra.
Un’opera politematica questa, sicuramente di non macchinoso accoglimento interpretativo, (in vernacolo sì, ma non in versione puramente arcaica) dove non si
dissimula il suffragio evolutivo terminologico della lingua madre e di certi neologismi “sicilianizzati“.
Il lettore si troverà perciò ad assaporare e penso piacevolmente, quel dialetto
locale modernizzato parlato nelle famiglie, per le strade, nei bar, nei cortili, nelle
campagne: tra coloro che provano ancora il gusto, il calore, l’armoniosità più
toccante ed espressiva di questa comunità.
Un prolifico lavoro letterario che inizialmente potrebbe anche sembrare di semplice artigianalità poetica, ma che per il personaggio che lo rappresenta, che racconta, è senz’altro il frutto di una sublimata e appassionata ricerca di valori
culturali, territoriali, esistenziali, spirituali, offrendo nel contempo, dimostrazione
di dedizione alla vera poesia quando questa viene rappresentata nel rispetto
delle proprie leggi compositive e non di casuale riferimento prosaico. Quindi, una
testimonianza poetica questa, dove l’autore cerca di proiettare nell’opinione pubblica e nel caso specifico con relativa veridicità, una schermata dell’ “essere”
della propria terra, della propria civiltà storico-economica, del suo “modus vivendi” denso di attenzioni, musicalità di note, curiosità, informazioni e riflessioni, ma anche di dialoghi proverbiali, aforismi metaforici, canti d’amore,
personaggi paesani e quant’altro.
Notizia peraltro divulgata sul sito Internet: “Siciliainformazioni”, dove ha riportato parecchie note elogiative da anonimi corrispondenti. La stessa comunicazione è stata inoltrata anche al “Guinness dei Primati Mondiali di Londra”
proprio per la peculiarità e stesura di questi versi: 6830 dedicati ad una sola città
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e che nessun altro poeta siciliano (non verseggiatore) del passato, aveva mai
fatto.
Circa il responso che i lettori vorranno dare nel tempo, a quest’opera, in merito ai valori interpretativi di contenuto; allo stile e norme compositive; all’ eventuale messaggio morale che le tematiche riusciranno a promanare; alla sensibilità
del credo cattolico, esso, abbastanza presente nel tracciato degli innumerevoli
versi o alla descrizione a volte semplice, riflessiva, palpitante dello “status” umoristico dei castelvetranesi ; alla curiosità e note propositive dei beni culturali,del
territorio, delle tradizioni, sport, storia,economia, costume, vernacolo e quant’altro ha consentito la realizzazione di questo progetto letterario, l’autore ricorda che tutto ciò potrà avere una rispondenza più consone, qualora si riconosca
in premessa, quella che è l’identità di pensiero del personaggio di questo libro.
Non si tratta infatti del pensiero d’un vero filosofo, di un insigne letterato nè
di prestigioso intellettuale, ma che questo, è il pensiero di un modesto narratore in poesia, che si identifica, come detto in precedenza, nel più prolifico poeta
-rimatore, cattolico, dialettal- popolare, siciliano (castelvetranese) vivente e forse
di tutti i tempi.
Un’autore che si compiace del suo personaggio proposto in questa pubblicazione e che ringrazia anticipatamente quanti ne condivideranno l’idea.
Circa l’eventuale riferimento d’appartenenza di quest’opera ad un movimento
letterario del passato come per esempio: al “verismo”, al “terzo romanticismo“,
al più recente “neorealismo paesano“, oppure se questa medesima, sia da considerare soltanto una politematica e-semplice- narrativa poetica, saranno certamente i lettori a farne disamine. Però su questa ultima considerazione, ritengo
che mi sia consentito esprimere un’interrogativo. Qualora prevalesse l‘ipotesi
che si tratti di una semplice “silloge” popolare in versi, si potrebbe in questo
caso, condividere il principio di “Giacomo Leopardi” nel sostenere che “scrivere facile è difficile ? Chissà. Anche questa, potrebbe essere una speranza
consolatrice!
Ma passiamo ad altri fatti alquanto gratificanti di questo testo. Sono le lettere, i commenti, le testimonianze, le critiche di alcune autorevoli personalità nel
campo della cultura, dell’insegnamento scolastico, dell’arte poetica, della storia
locale contemporanea, del folklore, del sociale e del giornalismo: per la prefazione ottenuta. Mentre nell’ambito religioso, immenso riconoscimento va al sacerdote Don Vincenzo Aloisi, per quanto ebbe a immortalare proclamando
“sacra” la propedeuticità di quest’opera.
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Un ulteriore chiarimento invece, su ciò che si possa intendere -diversità riconoscitiva- tra autore -M.CH.- e personaggio del libro “Ti cuntu e ti cantu Castelvetranu Selinunti”( in ….poesia e canzoni), sta nel fatto, che il Chiaramonte non è
soltanto quel poeta che si rappresenta in questi 6830 versi, ma che Lui è qualcosa
di più. La sua arte compositiva lo porta ancora più avanti, tant’è che alla data
odierna: nov. 2009 ha superato complessivamente la quota di 10.000, sempre con
rima alternata ma in lingua; che lo stesso è anche autore di commedie teatrali
brillanti e atti unici umoristici, mentre come paroliere, (iscritto alla Siae) ha già
pubblicato il suo primo CD con 11 brani (tra inni e canzoni) dal titolo: Castelvetrano-Selinunte. Quindi, di essere autore di testi letterari e regista di alcuni lavori
(cortometraggi in DVD) titolati: “Castelvetrano, tra canzoni, poesia e immagini“, prodotti in collaborazione con lo studio fotografico “Stella” di Ino Mangiaracina.
Infine, per la presentazione di questo “libro”, sentiti ringraziamenti vanno a tutti
coloro che hanno offerto sostegno a vario titolo e collaborazione, quali: “M.C.L.E.N.Te.L”. (Movimento Cristiano Lavoratori sede provinciale di Castelvetrano);
“Pro-loco Selinunte”, canali d’informazione: radio- televisivi e stampa, nonchè di
alcuni sponsor. Ma il riconoscimento particolare va rivolto all’Amministrazione
Comunale nella persona del Sindaco: dott. Giovanni Pompeo e dell’Assessore
Nino Centonze, i quali hanno permesso, per l’occasione, l’uso gratuito del “Teatro Selinus” e dei vari sostegni logistici.
Si ringraziano inoltre: presentatore, hostess, ospiti, recitanti, addetti al “service“
e proiezioni, collaboratori diversi, autorità locali ed ecclesiastiche e quanti si sono
suffragati gratuitamente affinché questo “volume”potesse avere buona luce, soddisfacente divulgazione e pubblica acclamazione! Grazie.
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