Leggi l`articolo in PDF
Transcript
Leggi l`articolo in PDF
Estratto da Il Fisioterapista In questo numero troverete anche Periodico di formazione per gli operatori della riabilitazione Anno 12 - N. 1 - GENNAIO-FEBBRAIO 2006 • ISSN 1123-7384 Lombalgia: percorsi diagnostico-terapeutici per l’assistenza Dossier Stefano Negrini Stefano Giovannoni Silvia Minozzi Riabilitazione in acqua ORTHO2000 Quando la spalla entra in conflitto I Percorsi Diagnostico-Terapeutici Nazionali per la lombalgia sono uno strumento operativo e concreto (quasi dei profili clinico-assistenziali), che traducono le affermazioni delle Linee Guida Internazionali, così da creare dei percorsi organici dei comportamenti da assumere: in pratica si dice che cosa fare sulla base delle evidenze scientifiche e non che cosa la letteratura dice, come si verifica nelle linee-guida classiche. Sono quindi uno strumento molto più pratico, ma per comprenderli, è necessario fare un passo indietro. Nel 2002, l’IRCCS della Fondazione “Don Carlo Gnocchi” di Milano ha vinto un bando di concorso del Ministero della Salute per una ricerca finalizzata, dal titolo: “Percorsi diagnostico-terapeutici (PDT) evidence-based per le patologie del rachide lombare”, assumendosi il compito, a seguito del finanziamento, di coordinare alcuni gruppi di ricerca a livello nazionale su questo argomento (tabella 1). La prima Unità Operativa, assegnata alla Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) tramite la propria sezione di ricerca Health Search ha istituito una Commissione nazionale in cui erano rappresentate tutte le Società scientifiche di una specialità medica e/o di una professione sanitaria che si occupasse ➝ pagina 5 Direzione, redazione e amministrazione: Edi.Ermes s.r.l. - Viale E. Forlanini 65 - 20134 Milano - Tel. 02.70.21.121 - Fax 02.70.21.12.83 Fascicolo € 6,00 - Arretrato € 12 (Italia) • Abbonamento annuo (sei fascicoli, dal primo numero raggiungibile) € 34 (Italia) Spedizione in abbonamento postale - 45% - art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Milano In caso di mancato recapito rinviare all’ufficio di Milano CMP Roserio detentore del conto per la restituzione al mittente che si impegna a pagare i diritti dovuti Estratto da Il Fisioterapista Tabella 1 Percorsi diagnostico-terapeutici basati sull’evidenza per i disturbi del rachide lombare. Progetto finalizzato della IRCCS Fondazione Don Gnocchi: responsabile del progetto Stefano Negrini 1. Sviluppo in Italia di percorsi diagnostico-terapeutici basati sull’evidenza per i disturbi del rachide lombare (responsabile del Progetto: Stefano Giovannoni Società Italiana di Medicina Generale) 2. Valutazione dei costi in Italia del trattamento di disturbi non chirurgici del rachide lombare in pazienti ospedalizzati (DRG 243) (responsabile del Sottoprogetto: Giovanna Baraldi - Fondazione Villa S. Maria) 3. Sviluppo, applicazione e valutazione nella città di Milano di percorsi diagnostico-terapeutici basati sull’evidenza per i disturbi del rachide lombare (responsabile del Progetto: Saverio Chirchiglia ASL Milano) 4. Valutazione di un software sviluppato per standardizzare l’approccio dei medici di medicina generale ai disturbi del rachide lombare (responsabile del Sottoprogetto: Leila Fabiani - Università de L’Aquila) 5. Valutazione di un nuovo trattamento in ambito ospedaliero per lavoratori colpiti da disturbi del rachide lombare (responsabile del Sottoprogetto: Paolo Capodaglio - Fondazione Maugeri) 6. Misurazioni della qualità di vita applicate al trattamento in ambito ospedaliero per i disturbi del rachide lombare (responsabile del Sottoprogetto: Luca Padua - Fondazione Don Gnocchi, Roma) 7. Confronto tra back school e trattamenti impiegati quotidianamente dai fisioterapisti (responsabile del Sottoprogetto: Claudio Macchi - Fondazione Don Gnocchi, Firenze). di problemi del rachide lombare (tabella 2). Questa Commissione ha elaborato i percorsi diagnostico-terapeutici italiani che dovrebbero costituire un riferimento scientifico e culturale unico per tutte le iniziative locali. Perché i percorsi diagnostico-terapeutici sul mal di schiena Quasi l’80% della popolazione è destinato a un certo punto della vita a presentare una lombalgia (intesa come sindrome dolorosa a livello lombare)1. Con questa premessa risulta evidente come tale disturbo possa essere una delle cause più frequenti di accesso diretto al medico di medicina generale (MMG), dal momento che quest’ultimo è quasi sempre il primo sanitario che inizia il percorso assistenziale del paziente affetto da lombalgia2. Il “mal di schiena” interessa tutti, uomini e donne, in ugual misura, più spesso fra 30 e 50 anni di età; comporta altissimi costi individuali e sociali, in termini sia di spesa sanitaria sia di riduzione della produttività e di diminuita capacità nello svolgere attività quotidiane da parte del soggetto. Per le persone al di sotto dei 45 anni di età, la lomIl Fisioterapista - 1 - Gennaio • Febbraio 2006 Tabella 2 Società scientifiche partecipanti ✓ Società Italiana di Medicina del Lavoro ed Igiene Industriale (SIMLII) ✓ Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa (SIMFER) ✓ Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) ✓ Società Italiana di Neurochirurgia (SINCH) ✓ Società Italiana di Neurologia (SIN) ✓ Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia (SIOT) ✓ Società Italiana di Reumatologia (SIR) ✓ Associazione Italiana Fisioterapisti (AIFI) balgia è la causa più comune di disabilità (incapacità ad attendere alle proprie mansioni quotidiane)1. Da qui deriva la richiesta importante per le strutture specialistiche sul territorio, che spesso si traduce però in una varietà di proposte terapeutiche raramente indicate su basi scientifiche. Metodologia di produzione I membri del gruppo multidisciplinare che ha elaborato il presente documento sono stati scelti dalle singole Società scientifiche che hanno partecipato al progetto (tabella 3). In una prima riunione generale di avvio del progetto, tenutasi del marzo del 2003, sono stati definiti i metodi di lavoro e gli scenari clinici per i quali costruire singoli percorsi diagnostico-terapeutici. Ciascun membro del gruppo multidisciplinare ha proposto per ciascuno degli scenari definiti il percorso diagnostico-terapeutico di sua competenza più appropriato, alla luce della propria esperienza clinica e Tabella 3 Partecipanti alla Commissione ✓ Stefano Giovannoni, Medico di Medicina generale, Coordinatore del gruppo (responsabile progetto) ✓ Stefano Negrini, Fisiatra, Coordinatore del gruppo (responsabile progetto) ✓ Alessandro Bussotti, Medico di medicina generale, SIMG ✓ Donatella Bonaiuti, Fisiatra, SIMFER ✓ Guido Barneschi, Ortopedico, SIOT ✓ Vittorio Modena, Reumatologo, SIR ✓ Alessandro Mannoni, Reumatologo, SIR ✓ Nicola Di Lorenzo, Neurochirurgo, SINCH ✓ Mouchati Homere, Neurochirurgo, SINCH ✓ Luca Padua, Neurologo, SIN ✓ Stefano Mattioli, Medico del lavoro, SIMLII ✓ Francesco Violante, Medico del lavoro, SIMLII ✓ Francesco Serafini, Fisioterapista, AIFI ✓ Silvia Minozzi, Epidemiologo/metodologo 5 Estratto da Il Fisioterapista Percorsi diagnostico-terapeutici della lombalgia e della sciatalgia Valutazione temporale del dolore Acuto Subacuto Lombalgia acuta Dolore irradiato agli arti inferiori Lombosciatalgia subacuta Cronico Dolore lombare Causa specifica di dolore? Ernia del disco Sì No Valutazione disabilità Lombalgia cronica: bassa disabilità Spondiloartriti Instabilità/ spondilolistesi Scoliosi dolorosa Lombalgia cronica: alta disabilità MAL DI SCHIENA: DEFINIZIONI CONSIDERATE ✓ Mal di schiena acuto – È costituito da dolore e/o limitazione funzionale a livello lombare del rachide sino alla coscia, ma non oltre il ginocchio (lombalgia non specifica) che può causare l’impossibilità di svolgere la normale attività quotidiana, con possibile assenza dal lavoro e che ha una durata inferiore alle quattro settimane (un mese). ✓ Mal di schiena subacuto – Si presenta con la stessa sintomatologia del mal di schiena acuto, ma la durata si prolunga oltre le quattro settimane e fino a tre mesi. La lombosciatalgia è rappresentata da una lombalgia con irradiazione dolorosa al di sotto del ginocchio (interessamento di L5 o S1, in oltre il 90% dei casi di radicolopatia); la lombocruralgia è dovuta ad interessamento di L2, L3 ed L4. Il dolore all’arto può essere presente anche in assenza di dolore lombare. Se i sintomi si protraggono oltre tre mesi si parla di lombalgia o di lombosciatalgia cronica ✓ Mal di schiena ricorrente – Si definisce tale una condizione clinica caratterizzata da episodi acuti che durano meno di sei settimane e si ripresentano dopo periodo di benessere. 6 Stenosi spinale Figura 1 Flow-chart di inquadramento generale dei percorsi diagnostico-terapeutici della lombalgia e della sciatalgia. In giallo i singoli percorsi diagnostico-terapeutici derivati: il passaggio da un percorso all’altro dipende dalle scelte presenti nelle flow-chart originali. dei dati di efficacia reperiti in letteratura. Quindi, in seguito a differenti riunioni e rivisitazioni, si è giunti alla versione definitiva. Per quanto riguarda la ricerca bibliografica, sono state utilizzate le linee guida internazionali selezionate come quelle di migliore qualità metodologica dalla Banca dati di linee guida del Programma Nazionale Linee Guida (PNLG). Il prossimo aggiornamento del presente documento è previsto entro la fine del 2008. Il gruppo di lavoro effettuerà in ogni caso un monitoraggio della letteratura scientifica che verrà pubblicata entro tale data; potrà essere deciso un aggiornamento del documento prima della data prevista se in letteratura compariranno elementi di novità significativi. Il Fisioterapista - 1 - Gennaio • Febbraio 2006 Estratto da Il Fisioterapista Tabella 4 Percorsi diagnostico-terapeutici: mal di schiena da oltre tre mesi PER PAZIENTI CON DISABILITÀ LIEVE FORZA A A A A AZIONI Interventi su attività quotidiane e lavoro Interventi sull'attività fisica CONTENUTI Riabilitazione multidisciplinare Back School di gruppo Le terapie sono elencate in un ordine (educazione + esercizi) di priorità scelto in base al rapporto Esercizi specifici individuali costo/beneficio Terapia Si raccomanda, nella scelta, di basarsi su: cognitivo-comportamentale rapporto costo/beneficio, individuale preferenze del paziente, disponibilità Terapia di recupero e risultati pregressi funzionale con approccio cognitivo-comportamentale B A A C A NOTE Di norma contemporanei alla riabilitazione, raramente successivi Terapia sintomatica Paracetamolo con o senza oppioidi A A A A FANS Antidepressivi Miorilassanti Manipolazioni e mobilizzazioni Massoterapia Esercizi a scopo antalgico A B Al bisogno: brevi cicli La terapia sintomatica ha solo un valore antalgico e non terapeutico La terapia sintomatica deve essere effettuata solo al bisogno e comunque deve prevedere un ciclo terapeutico completo secondo le indicazioni appropriate per ogni trattamento Le terapie sono elencate in un ordine di priorità scelto in base al rapporto costo/beneficio Si raccomanda, nella scelta individuale del trattamento sintomatico di basarsi sul rapporto costo/beneficio, sulle preferenze del paziente, sulla disponibilità e sui risultati pregressi PAZIENTI CON DISABILITÀ MARCATA A A Riabilitazione multidisciplinare Le terapie sono elencate in un ordine Terapia di recupero di priorità scelto in base al rapporto funzionale con approccio costo/beneficio cognitivo-comportamentale Terapia cognitivoSi raccomanda, nella scelta, di basarsi su: comportamentale rapporto costo/beneficio, individuale preferenze del paziente, Esercizi specifici individuali disponibilità e risultati pregressi Back School di gruppo (educazione + esercizi) A B A C A Terapia sintomatica Paracetamolo con o senza oppioidi A A B FANS Antidepressivi Miorilassanti Esercizi a scopo antalgico Manipolazioni e mobilizzazioni Massoterapia A Artrodesi Al bisogno: brevi cicli La terapia sintomatica ha solo un valore antalgico e non terapeutico La terapia sintomatica deve essere effettuata solo al bisogno e comunque deve prevedere un ciclo terapeutico completo secondo le indicazioni appropriate per ogni trattamento Le terapie sono elencate in un ordine di priorità scelto in base al rapporto costo/beneficio Si raccomanda, nella scelta individuale del trattamento sintomatico di basarsi sul rapporto costo/beneficio, sulle preferenze del paziente, sulla disponibilità e sui risultati pregressi Solo dopo due anni di riabilitazione esperta, su scelta del paziente e senza fattori psicologici prognostici negativi C Terapia chirurgica A Interventi su attività quotidiane e lavoro Da effettuare prima/dopo riabilitazione secondo l'indicazione clinica A Interventi sull’attività fisica Da effettuare dopo/durante la riabilitazione al momento più opportuno scelto individualmente Il Fisioterapista - 1 - Gennaio • Febbraio 2006 7 Estratto da Il Fisioterapista Paziente adulto affetto da mal di schiena acuto Anamnesi ed esame obiettivo, sospetti cause gravi? A B B B N O B B F O R Z A D E L L E R A C C O M A N D A Z I O N I S Ì Tumore: età > 50 anni, storia di tumore, perdita peso, nessun miglioramento dopo 4-6 settimane, dolore ingravescente continuo, a riposo e notturno Frattura: età avanzata, sesso femminile, dolore da carico, trauma, osteoporomalacia, uso cronico di corticosteroidi, precedenti fratture da compressione Sindrome della cauda equina: ritenzione urinaria, anestesia a sella, ridotto tono sfintere anale, sciatica uni- o bilaterale, deficit sensitivo-motori Aneurisma aorta: età > 60 anni, aterosclerosi, massa pulsante addome, dolore notturno, a riposo, irradiazione sciatalgica Infezione: febbre, recenti infezioni, tossicodipendenza, HIV, terapia immunosoppressiva, dolore anche a riposo, notturno, area di provenienza Lombalgia infiammatoria: età < 45 anni, dolore notturno/mattutino, sensibilità ai FANS, migliora con il movimento, inizio subdolo, rigidità, durata superiore a 3 mesi, storia di entesiti e/o mono-oligoartriti, uveite anteriore acuta, presenza o familiarità per spondiloartriti, colite ulcerosa, morbo di Crohn, psoriasi Tumore Frattura Sindrome della cauda equina Aneurisma aorta Infezione Lombalgia infiammatoria VES, Risonanza magnetica Radiografia Valutazione chirurgica urgente Valutazione chirurgica, ecografia addome urgente Risonanza magnetica PDT spondiloartrite Anamnesi ed esame obiettivo, sospetti cause viscerali? C Origine renoureterale, massa retroperitoneale, dolore utero-annessiale: semeiotica addome positiva, dolore non correlato al movimento N O S Ì Ecografia addome È presente dolore irradiato oltre il ginocchio? È presente cruralgia (dolore inguine e/o faccia anteriore della coscia)? B B B L3 Wassermann positivo, ROT patellare ridotto/assente, riduzione nella forza di estensione del ginocchio L4 Wassermann/Lasègue positivi, ROT patellare ridotto/assente, riduzione della forza di dorsiflessione piede ed estensione ginocchio, alterazione sensibilità del piede (interno) L5 Lasègue positivo, ROT achilleo presente,riduzione della forza flessione dorsale alluce e dita,alterazione sensibilità del piede (dorso) S1 Lasègue positivo,ROT achilleo ridotto/assente,riduzione della forza nella flessione plantare piede/alluce,alterazione sensibilità della piede (esterno) NO Lombalgia non specifica Figura 2 8 SÌ Lombosciatalgia/lombocruralgia Percorso diagnostico-terapeutico della lombalgia e della sciatalgia acuta. Il Fisioterapista - 1 - Gennaio • Febbraio 2006 Estratto da Il Fisioterapista RACHIDE & RIABILITAZIONE Award 2006, che premia il meglio della letteratura inSabato, 11 marzo 2006 è in prodicizzata prodotta dagli italiani. gramma al Jolly Hotel di Assago (MI) Verranno infine presentati i percorsi diagnostico-terail Secondo Evidence Based Meeting peutici italiani per i pazienti affetti da patologie vertebrali, “Rachide & Riabilitazione multidiscisviluppati con la partecipazione di tutte le Società scienplinare”, organizzato da ISICO (Istituto tifiche di settore nell’ambito di una ricerca finalizzata delScientifico Italiano Colonna vertebrala Fondazione Don Gnocchi finanziata dal Ministero delle) con il Gruppo di Studio della Scola Salute, le linee-guida europee per liosi e patologie vertebrali, che già alPercorsi la lombalgia, con una successiva rila sua prima edizione nel 2005 ha riflessione sui registri di malattia. scosso un buon successo centrando l’o- diagnostico-terapeutici È prevista una sessione tematica debiettivo di offrire ai partecipanti alcune e relazione magistrale dicata all’approccio riabilitativo e precertezze derivanti da studi seri. di Nachemson ventivo in équipe sulla base delle eviR&R 2006 offre innanzitutto ai partedenze scientifiche: infatti, solo una vecipanti molte occasioni scientifiche e culra collaborazione multidisciplinare consente di miglioraturali: la relazione magistrale Alf Nachemson, le novità inre l’approccio su basi scientifiche al lombalgico in Italia. ternazionali presentate da Anne Mannion, dell’Università Per maggiori informazioni e per il programma definitivo: di Zurigo, e da Jennifer Klaber Moffett, dell’Università di Hull. www.isico.it/rer2006/default.htm. Inoltre, verrà assegnato per la seconda volta l’ISICO “ ” Quadri clinici trattati Nello sviluppo dei percorsi diagnostico-terapeutico, sono stati considerati i quadri clinici relativi a pazienti affetti da: – lombalgia acuta al primo episodio (durata ≤1 mese) o episodi ricorrenti; – lombosciatalgia acuta al primo episodio (durata ≤1 mese) o episodi ricorrenti; – lombalgia subacuta (durata 1-3 mesi); – lombosciatalgia subacuta (durata 1-3 mesi); – lombalgia cronica (durata >3 mesi); – lombosciatalgia e ernia discale; – lombalgia e canale stretto; – lombalgia e instabilità vertebrale; – lombalgia e scoliosi; – lombalgia e spondiloartrite. Per ognuno dei quadri clinici è stata sviluppata una flow-chart comportamentale specifica, come quelle esemplificate nelle figura 1 e nella tabella 4, men- Il Fisioterapista - 1 - Gennaio • Febbraio 2006 tre nella figura 2 è rappresentato tutto il percorso generale. Stefano Negrini Specialista in Medicina fisica e riabilitazione Direttore sanitario ISICO Consulente IRCCS Fondazione “Don C. Gnocchi”, Milano Stefano Giovannoni Medico di Medicina generale Responsabile Area mioarticolare Società Italiana di Medicina generale, Prato Silvia Minozzi Epidemiologo Centro Cochrane Italiano, Milano I percorsi diagnostico-terapeutici saranno disponibili in versione integrale sui siti delle Società scientifiche e di questa rivista dalla primavera 2006. La bibliografia di questo articolo è disponibile in www.ilfisioterapista.it 9