Archeo-Storia
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Archeo-Storia Come leggere i segni antropici lungo e nella lama Balice Pe r la ch la i a sc m m he a a da 4 PAROLE CHIAVE DEL TEST D’INGRESSO Se dico lama pensi a….. Gravina è per te ….. Un torrente è ….. Bitonto deriva da ….. I Peuceti sono ….. immagine Il Neolitico è l’età ….. I DOCUMENTI DELLO STORICO 1. L’uomo di Altamura (tratto da http://www.altanet.it/Museo) Il resoconto speleologico narra dell’eccezionale scoperta avvenuta in località Lamalunga, Altamura, il 7 ottobre 1993 ad opera del C.A.R.S e del Vespertillo C.A.I. Lo scheletro ritrovato appartiene ad un tipo umano che si pone tra l’Homo erectus e l’Homo di Neanderthal e che sarebbe vissuto 250.000 anni fa. L’uomo di Altamura sarebbe caduto nella grotta per sfuggire ad un animale e qui sarebbe morto di fame e freddo. I reperti sono ricoperti di concrezioni calcaree. La scoperta sposta assai indietro nel tempo l’inizio della vita in Puglia, ovvero nel Paleolitico. 2. Kitr (tratto da M. VACCA, Nei secoli e secoli. Una storia di Bitonto, Edizioni Raffaello, Bitonto 2004) Il racconto di Kitr, scritto dal maestro Vacca, ci aiuta a ricostruire la vita degli uomini nelle grotte della Lama, facendo ricorso a quella che chiamiamo immaginazione storica. Il corpo dell’uomo vissuto nell’età neolitica e ritrovato in una grotta, collocato col viso rivolto al sole, fa ipotizzare al narratore un culto particolare per questa nostra stella. Le dure condizioni di vita di Kitr (freddo, fame, paura degli animali) sono le stesse di tutti gli uomini primitivi che vivevano nelle cavità della roccia scavate dall’acqua. Fig. 1: Tomba della donna del Tiflis (6000 a.C.) scoperta nel giugno 2005 in un cantiere nei pressi dell’aeroporto Bari-Palese (foto di Nicola Bastiani). 3. Lama Balice. Nuovi tesori (tratto dall’articolo del 17 giugno 2005, «La Gazzetta del Mezzogiorno», a firma di Giuseppe Armenise) Risale al giugno scorso la sensazionale scoperta di quella che è stata - ormai senza alcun dubbio denominata “la donna del Tiflis” (fig. 1). La tomba, ritrovata durante saggi di scavo nel cantiere di quello che dovrebbe diventare un centro polifunzionale (negozi, multisale, uffici e residenze) sulla strada per l’aeroporto di Bari-Palese, risale addirittura a 8000 anni fa. Presenti al sopralluogo diverse autorità del Comune di Bari oltre che la dottoressa Radina della Soprintendenza ai Beni Archeologici per la Puglia. Una scoperta così importante non può passare inosservata: ecco che si è tornato a parlare di parco archeologico, il quale potrebbe diventare tutt’uno col parco naturale - già riconosciuto - di Lama Balice. Sono tanti e di diversa tipologia i documenti che ci aiutano a scrivere la storia Le prime testimonianze di vita in Puglia risalgono a 250.000 anni fa Comune di Bitonto Assessorato all’Ambiente Elaia Centro di educazione ambientale Gestione ULIXES Cooperativa sociale Archeologia - storia Come leggere i segni antropici lungo e nella Lama Balice Fig. 2: P. CASTORO – A. CREANZA – N. PERRONE, Alta Murgia. Natura, storia immagini, 2 volumi, Ed. Torre di Nebbia, p. 125. Popolamento dell’alta Murgia e di Bitonto Il quadro della cronologia delle prime fasi di popolamento dell’Alta Murgia (fig. 2), ci consente uno sguardo d’insieme sulla questione. L’era geologica denominata Neozoico (anche detta “Quaternaria”) è quella che vede la comparsa dell’uomo sulla terra. Comprende i Periodi Pleistocene e Olocene che a loro volta abbracciano le Età storiche, Età della pietra (corrispondente alle epoche Paleolitico = della pietra antica, Mesolitico = della pietra di mezzo, Neolitico = della nuova pietra ) ed Età dei metalli (Età del Rame, Età del Bronzo, Età del ferro). Il ritrovamento dell’Uomo di Altamura è eccezionale perché anticipa di millenni la comparsa dell’uomo nel territorio apulo, rispetto alle numerose altre testimonianze (Botromagno a Gravina, San Magno a Ruvo, Minervino, Bitonto) che invece si concentrano tutte tra il Neolitico e l’Età dei Metalli. Le prime testimonianze nel territorio di Bitonto (fig. 3), si attestano proprio tra il Neolitico (i reperti di questa età sono stati ritrovati presso Bellaveduta a Mariotto, su via Megra in località Tauro e Primignano, sulla via per Giovinazzo e su quella per S. Spirito, nelle grotte di via Burrone) e l’età dei metalli (detta Protostoria). Si tratta di frammenti ceramici o di strutture abitative inseribili nella tipologia dei villaggi. Per le prime città dovremo aspettare ancora diversi secoli. Fig. 3: Bitonto, carta distributiva crono-tipologica dei siti archeologici (FIORIELLO C.S., Bitonto e il suo territorio in AA.VV. Gli antichi Peucezi a Bitonto, a cura di Ada Riccardi, Edipuglia, Bari 2003, p. 24). Le più antiche testimonianze umane nel territorio di Bitonto risalgono all’età neolitica Molti sono i segni antropici rinvenuti nei pressi della Lama Balice o nelle sue grotte di origine carsica Scheda redatta dal Centro di Educazione Ambientale Elaia del Comune di Bitonto – gestione ULIXES, coop. Sociale nell’ambito del progetto “Per chi ama la lama” – programma 2005-2006