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Auto/Nuovo caso di emissioni truccate
La Renault dopo la Vw
PARIGI. Dopo Volkswagen, il “dieselgate”
colpisce anche Renault. Il sospetto di un
nuovo scandalo sulle emissioni truccate ha
travolto la casa francese, che ha vissuto una
giornata difficile in Borsa, gettando nella
sfiducia l’intero settore automobilistico europeo.
Nei primi test condotti sui veicoli del
marchio francese e di “diversi” altri costruttori esteri è stato osservato “uno sforamento delle norme” sul Co2 e l’ossido di azoto,
ma “nessuna frode”, ha puntualizzato in
conferenza stampa a Parigi il ministro fran-
IL SENEGALESE ARRESTATO PER L’UCCISIONE DI ASHLEY
Ha confessato
cese responsabile per Ambiente e Trasporti, Ségolène Royal, assicurando che il software truccato “non esiste”.
Intanto negli Stati Uniti sono scoppiate
grane anche per Fiat Chrysler Automobiles.
Un gruppo di concessionari americani ha
infatti fatto causa a Fca, accusandola fra
l’atro - riporta Automotive News - di gonfiare le vendite di auto mensili. L’azienda ha
respinto le accuse: anche se la “citazione
non è stata notificata, la causa è infondata.
A PAGINA 4
TERRORISMO
L’Isis colpisce
anche Giacarta
GIACARTA. Il terrorismo islamico colpisce ancora:
dopo l’attentato a Istanbul di martedì, ieri la follia omicida si è spostata a Giacarta. Ed è stata una mattinata di
guerra “in stile Parigi”, con una serie di attacchi terroristici che hanno provocato la morte di due civili e di
cinque attentatori. Le violenze sono state rivendicate
dall’Isis, che in Indonesia continua a fare proseliti.
L’azione coordinata dei terroristi è iniziata poco dopo
le 11 nella zona di Jalal Tahrim, un viale nel quartiere
delle ambasciate e dello shopping, con diversi hotel di
lusso. All’esterno di un caffè Starbucks, un kamikaze si
è fatto saltare in aria, uccidendo altre due persone, tra
cui un canadese. Nel frattempo altri militanti hanno attaccato una postazione della polizia, ingaggiando una
sparatoria con gli agenti. Al termine di due ore di tensione le autorità hanno dichiarato conclusa l’emergenza.
Il bilancio relativamente leggero dell’attentato è considerato un epilogo fortunoso. Nella perquisizione dello Starbucks colpito, la polizia ha ritrovato infatti altri
ordigni. Il tutto fa quindi pensare a una certa inesperienza degli attentatori anche se, avvertono gli analisti,
“le cellule indonesiane dell’Isis sono in crescita”.
FIRENZE. Ha ammesso le
proprie responsabilità Diaw
Cheikh Tidiane, il 27enne
senegalese fermato con l’accusa di aver ucciso la 35enne
americana Ashley Olsen.
L’uomo ha detto di averla
incontrata in un locale a Firenze e di essere andato a
casa sua con lei. I due hanno litigato dopo aver fatto
sesso. Lui l’ha spinta e lei ha
battuto la testa, riportando
due fratture al cranio. Secondo la Procura, invece,
l’avrebbe colpita alla testa,
strangolandola poi con un
laccio.
Diaw ha risposto al pro-
curatore Giuseppe Creazzo,
ai pm Luca Turco e Giovanni Solinas, e agli investigatori della squadra mobile
della questura per alcune
ore. “Ha dato la sua versione dei fatti, che è sostanzialmente ammissiva”, ha spiegato il procuratore di Firenze Giuseppe Creazzo in una
conferenza stampa.
Diaw non ha ucciso in un
gioco erotico, ha aggiunto il
procuratore, ma in una lite
finita male “dopo un rapporto sessuale consenziente”.
“E’ possibile che i due protagonisti non fossero lucidi
- ha aggiunto -, aspettiamo
gli esami tossicologici su
Ashley; abbiamo elementi
per pensare che avessero
assunto sostanze che non li
rendevano lucidi”.
Lei e il suo presunto killer, ha precisato poi il procuratore, “non risulta che si
conoscessero” prima dell’incontro poi risultato fatale. Diaw è stato fermato in
via Andrea del Castagno a
Firenze, dove viveva. Sarebbe fuggito dalla casa dell’americana portando via il
suo telefonino e inserendovi la propria scheda sim.
Sembra che i due si fossero conosciuti la sera stes-
sa nella discoteca Montecarla. A quanto risulta, dopo il
rapporto sessuale consenziente, Ashley ha cercato di
mandarlo via da casa in maniera brusca, dicendo che
stava per arrivare il suo fidanzato.
Lui ha risposto: “Non
sono mica un cane” e l’ha
spinta, facendole battere la
testa. I segni di strangolamento, a suo dire, sarebbero legati al fatto che avrebbe cercato di rialzarla.
Nella foto, i familiari di
Ashley Olsen
A
PAGINA
5
SENZATETTO
POWERBALL
Cuomo propone un piano
da 20 miliardi di dollari
Tre vincitori si dividono
il jackpot di 1,6 Mld
NEW YORK. Il governatore dello Stato di New York,
Andrew Cuomo, ha proposto un programma da 20
miliardi di dollari per affrontare il problema dei
senzatetto. L’obiettivo è di creare 100 mila unità
abitative a prezzi accessibili in tutto lo stato nei prossimi
cinque anni, tra cui 7.000 posti letto per togliere le
persone dalla strada.
Si tratterebbe di una battaglia senza precedenti per
combattere il caro affitti nell’Empire State. Cuomo ha
definito il problema dei senzatetto “una tragedia
umana”.
“Quando incappiamo in un barbone per strada, la
maggior parte di noi non può nemmeno sopportare di
guardarlo, di stabilire un contatto visivo - ha continuato
-. Facciamo finta di non vederli”.
NEW YORK. Sono tre i vincitori del super montepremi di
1,6 miliardi di dollari del Powerball, il maggiore jackpot mai
raggiunto al mondo. I biglietti vincenti secondo quanto
dichiarato dai funzionari della lotteria sono stati venduti
in California a Chino Hills, periferia di Los Angeles, in
Florida a Melbourne Beach e in Tennessee a Munford, a
nord di Memphis.
I vincitori potranno decidere se riscuotere le vincite in
rate annuali oppure in un’unica soluzione, ma in
quest’ultimo caso dovranno pagare tasse più elevate. La
vincita è infatti sottoposta al 39,6% di imposte federali,
oltre a imposte statali e comunali. Quelle della città di New
York, avevano spiegato gli esperti nei giorni scorsi, sono
le più elevate.
Le probabilità di vincita erano una su 292,2 milioni.
LA VOCE DEGLI
ITALIANI D’AMERICA
201-358-0700
Intanto ieri la Turchia ha risposto all’attentato kamikaze di Istanbul con massicci bombardamenti contro
l’Isis in Siria e Iraq, uccidendo 200 jihadisti nel giro di 48
ore. Il premier Ahmet Davutoglu ha spiegato che Ankara ha deciso di agire oltreconfine appena avuta la certezza che a colpire era stato un affiliato allo Stato islamico. “Dopo l’atroce attacco a Istanbul, le nostre forze
armate hanno sparato quasi 500 colpi di artiglieria contro postazioni” dell’Isis alla frontiera con la Siria e in
nord Iraq, ha detto, promettendo che “la Turchia continuerà a punire con forza anche maggiore ogni minaccia
diretta a lei o ai suoi ospiti”.
Nell’incerto quadro internazionale, ieri in un video il
numero due del ramo nordafricano di al Qaeda, Abu
Yusuf al Anabi, ha minacciato l’Italia “che ha occupato
la Libia” aggiungendo che “Tripoli è ora governata da
un generale italiano”. Il riferimento è al generale Paolo
Serra, senior advisor militare dell’inviato speciale dell’Onu sulla Libia Martin Kobler.
Nella foto, poliziotti sul luogo di uno degli attentati di Giacarta
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