Storia settembre

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Storia settembre
Università degli Studi di Cagliari
Facoltà di Studi Umanistici
Corso di Riallineamento di STORIA
(Lettere, Beni Culturali)
a.a. 2013-2014
Docente: Antonello V. Greco
«IL MONDO ANTICO: incontri e scontri di civiltà, la Grecia e Roma:
alle radici della cultura occidentale»
testi delle diapositive con integrazioni delle lezioni del: 18, 19, 25, 26 settembre 2013.
- Uno stimolo riflessivo ETICO (ed “ETNICO”):
(“Hope, ovvero essere sardi a New York” da L’Unione Sarda, 11 settembre 2013, p. 39)
- Un’imprescindibile approccio METODOLOGICO attraverso celebri citazioni sul “senso”
e il significato dello studio della Storia:
RAPPORTO BIUNIVOCO PASSATO  PRESENTE
Ovvero: una costante CHIAVE INTERPRETATIVA orientata sul PRESENTE.
- CICERONE (I secolo a.C.): “HISTORIA MAGISTRA VITAE” (la Storia è maestra di vita).
- BERNARDO DI CHARTRES (XII secolo):
“SIAMO NANI SULLE SPALLE DEI GIGANTI”
- GIAMBATTISTA VICO (XVII secolo):
“I CORSI E I RICORSI DELLA STORIA” (la ciclicità della Storia)
- MARC BLOCH (XX secolo: 1886-1944, di famiglia ebraica francese, ucciso dai nazisti):
“LA STORIA È LA SCIENZA CHE STUDIA GLI UOMINI NEL TEMPO”
- ERIC HOBSBAWN (scomparso l’1 ottobre 2012, lo stesso giorno di Shlomo Venezia,
ultimo sopravvissuto italiano del lager di Auschwitz):
“Il Novecento, «il secolo breve»”.
Precisazione d’obbligo: urge sempre ricordare che:
1) LA STORIA NON È “NEUTRA”
2) LA STORIA LA SCRIVONO SEMPRE I VINCITORI”
- Approfondimenti sulla «invenzione» della Storia e il rapporto tra “storia” e “mito”: «Alla
ricerca della… RICERCA!». I concetti e le definizioni di:
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 GENEALOGIA
 LOGOGRAFI (“scrittori di discorsi”, descrizioni, diari di viaggio)
 STORIOGRAFIA (“scrittura della storia”)
 lo STUDIO DELLE CAUSE (àitiai) e DELLE ORIGINI (archaiologhìa)
Un significativo e celebre esempio di discendenza genealogica:
«Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo. Abramo generò Isacco,
Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò… Davide generò Salomone… Dopo la
deportazione in Babilonia… Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è
nato Gesù chiamato Cristo. La somma di tutte le generazioni, da Abramo a Davide, è così
di quattordici; da Davide fino alla deportazione in Babilonia è ancora quattordici; dalla
deportazione in Babilonia a Cristo è, infine, di quattordici.» (MATTEO, 1, 1-17).
- Dalla spiegazione mitica all’indagine storica.
«L’invenzione» del termine che definisce la “Storia” si deve agli antichi Greci: il termine
istorìa significava in origine “indagine”, “ricerca” e deriva dal verbo “vedere”: il termine
ìstor, infatti indicava il “testimone, saggio, esperto, colui che sa”.
- DOVE e QUANDO nasce questa “attenzione”?
 Nel dinamico mondo ionico (Asia Minore, attuale costa turca e isole greche) della fine
del VII secolo a.C. Il “salto” culturale: per i Greci dell’età arcaica l’epos (e il mito) era
pressoché “storia”, ovvero interpretazione del mondo: il concetto di istorìa maturato in
ambito ionico muta la prospettiva.
- Il “fondatore” della storia secondo il romano Cicerone fu il greco Erodoto di Alicarnasso
(V secolo a.C.), ovvero, con le parole latine di Cicerone: “Herodotus pater historiae”,
“Erodoto (è) il padre della storia”.
- Erodoto distingueva il metodo di ricerca sui fatti e sulla ricerca delle origini attraverso tre
diversi tipi di testimonianze, qui elencate nell’ordine dalla meno alla più affidabile: 
- akoé = racconto, risultato di “ho sentito (dire)”
- opsis = visione diretta, risultato di “ho visto (personalmente)”
- gnome = giudizio, risultato di “ho ragionato (ed elaborato)”.
- Il senso dello scorrere del tempo e il rapporto con altri popoli:
I Greci e l’Egitto.
Gli antichi Greci, orgogliosissimi del loro livello di civiltà, erano in ogni caso
perfettamente consapevoliche la loro civiltà fosse molto più “giovane” della millenaria
civiltà egizia. A questo proposito disponiamo della significativa testimonianza dello
storico greco Erodoto che nel V sec. a.C. citava questo episodio:
il viaggiatore greco Ecateo intervistò in Egitto i sacerdoti locali, confrontando i rispettivi
alberi genealogici. Mentre Ecateo riusciva a ricostruire “solo” 16 generazioni di suoi
antenati, i sacerdoti egizi erano in grado di risalire indietro nel tempo di ben 345
generazioni! Al termine della ricostruzione degli antenati, generazione su generazione,
entrava in scena il mito con vicende legate agli dei: ricordiamo che il mito era spesso uno
strumento per interpretare realtà sconosciute o difficilmente spiegabili (come è possibile
notare con i significativi esempi dell’origine del mito del Labirinto e dei Ciclopi).
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- Il senso dello scorrere del tempo e il rapporto con altri popoli:
I Greci e la Sardegna.
Nei loro viaggi esplorativi, commerciali e coloniali lungo tutto il Mediterraneo i Greci
ebbero modo, ovviamente, di conoscere anche la Sardegna e di circumnavigarla per intero:
si resero infatti conto della sua forma e la denominarono Ichnusa, che significava proprio
“impronta”. Gli antichi Greci in particolare rimasero colpiti da quegli straordinari
monumenti antichi che sono i nostri nuraghi. Siccome i Greci erano un po’ “presuntuosi” e
si ritenevano culturalmente superiori a tutti gli altri (va ricordato che chiamavano
“barbari” tutti quelli che non erano Greci!) ragionavano in proposito più o meno in questo
modo:
“è impossibile che una popolazione barbara e incivile abbia potuto realizzare da sola
queste strutture!” e pertanto “inventarono” questo mito: il mitico architetto Dedalo, dopo
aver costruito il famoso Labirinto nell’isola di Creta (dove risiedeva il mostruoso
Minotauro) si stabilì in Sardegna e qui “insegnò” ai Sardi a costruire queste torri di pietra:
infatti i Greci chiamavano i nuraghi “dedaleia”, cioè strutture di Dedalo.
- Le “dimensioni” della Storia: Lo SPAZIO e il TEMPO: La “famigerata” «LINEA del
TEMPO»… e il suo carattere “CONVENZIONALE”… Ovvero: l’esigenza (arbitraria e
condivisa) di individuare un «PUNTO ZERO» di riferimento.
- “L’anno che abbiamo”(a) (Fonte: Scuola e formazione, anno XVI, n. 7/8, lugl./ago. 2013, p.
28, “Intercultura. Un calendario delle feste”):
- il 2013 del calendario cristiano corrisponde a:
- il 5773/5774 del calendario ebraico…*[= 3761 a.C.] (*5 settembre 5774 Capodanno –
Nei giorni del Rosh Hashanah si festeggia la creazione del mondo)
- il 4710 del calendario cinese… [= 2697 a.C.]
- il 1392 del calendario iraniano…[= 622 d.C.,c.d. “egira” spostamento o fuga di
Maometto da La Mecca a Medina] il 1434/1435 del calendario islamico…
[= 579 d.C.]
- il 2068/2069 del calendario induista… [= 55 a.C.]
- il 2573 del calendario buddista…[= 560 a.C.].
 Alcuni “storici” punti di partenza:
- 1184 a.C.: (tradizionale data della) distruzione di Troia
- 776 a.C.:prima Olimpiade greca (inizio del calcolo del tempo per gli antichi Greci)
- (21 aprile) 753 a.C.: (tradizionale data della) fondazione di Roma (inizio del calcolo del
tempo per gli antichi Romani)
- 0: (tradizionale data della) nascita di Gesù Cristo, NOSTRO “storico” punto di partenza.
- La “tradizionale” scansione tripartita della Storia: il modello è l’antico Egitto dei Faraoni,
così articolato:
 “Antico” Regno
 “Medio” Regno
 “Nuovo” Regno
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- Di conseguenza:
 Storia dell’Evo “Antico”
 Storia dell’Evo “Medio” (=Medioevo)
 Storia dell’Evo “Nuovo” (o Moderno)
 Gli “snodi epocali” della Storia:
- 476 d.C.: fine dell’Impero Romano d’Occidente = fine dell’Evo “Antico” = inizio dell’Evo
“Medio”
- (12 ottobre) 1492 d.C.: scoperta dell’America = fine dell’Evo “Medio” = inizio dell’Evo
“Moderno”
(*Nuove proposte quali “snodi epocali” differenti prospettive:)
- 1453 d.C.: fine dell’Impero Romano d’Oriente (i Turchi conquistano Costantinopoli)
- 1455 d.C.: invenzione della stampa a caratteri mobili (Johann Gutenberg a Magonza
stampa la prima Bibbia)
Gli “snodi epocali” della Storia: una nuova, necessaria articolazione:
(14 luglio) 1789 d.C.: Rivoluzione Francese = fine dell’Età “Moderna” = inizio dell’Età
“Contemporanea”… in fieri… (in divenire…).
- Ulteriori “ovvie” indicazioni metodologiche: la “Storia” è intrinsecamente connessa alla
SCRITTURA.
“STORIA”  Vs. “PREISTORIA”: con tutta evidenza, NON sono dovunque
contemporanee…
- Una necessaria precisazione sulle FONTI per la ricostruzione storica: FONTI DIRETTE e
INDIRETTE. Discipline come archeologia, archivistica, numismatica, epigrafia sono
scienze ausiliarie per la ricostruzione storica.
- “L’esigenza” di scrivere, già nella Preistoria: impronte di mani dipinte nelle pitture
rupestri; sigilli/credule/timbri per “marchiare” le produzioni agricole.
- Un meccanismo decisivo: il surplus alimentare alla base della complessità e
stratificazione sociale: dalla SOCIETÀ ORIZZONTALE alla SOCIETÀ VERTICALE.
L’area
della
cosiddetta
“MEZZALUNA
FERTILE”:
le grandi civiltà fluviali (valli del Nilo, del Tigri e dell’Eufrate: Egitto e Mesopotamia).
- Il prestigio sociale del “detentore della scrittura”: lo scriba
- Il fondamentale “Codice di Hammurabi” (1780 a.C. circa): LE PRIME LEGGI SCRITTE.
- La celebre “Stele di Rosetta”: grazie al francese Champollion, all’epoca della campagne
d’Egitto di Napoleone (inizi del 1800) si riuscì finalmente a decifrare la scrittura
geroglifica.
- La per noi significativa “Stele di Nora”: con i caratteri dell’alfabeto fenicio; la più antica
attestazione di scrittura dell’intero bacino Mediterraneo occidentale (X-IX secolo a.C.
circa); nel testo compare il nome della Sardegna.
 Tre tipologie di sistemi di scrittura
- codice PITTOGRAFICO (o IDEOGRAFICO): migliaia di segni
- codice SILLABICO: centinaia di segni
- codice ALFABETICO: poche decine di segni
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- L’excursus dell’alfabeto: fenicio  greco  etrusco  latino
Una panoramica tematica sulla Storia antica focalizzata sul
CONFRONTO/INCONTRO/SCONTRO tra civiltà:
- 1284 a.C.: battaglia di QADESH (in Siria; gli Egizi del Faraone Ramses II contro gli Hittiti
del
re
Muwatalli);
iconografia
e
propaganda
del
potere:
Ramses II a QADESH. [da collegare idealmente con gli sconvolgimenti dell’epoca: 1184
a.C.: (tradizionale data della) distruzione di Troia]
- Lineamenti “essenziali” sull’antica Storia greca
776 a.C.: prima Olimpiade greca
- 734 a.C.: (tradizionale data della) fondazione di SIRACUSA, città simbolo della
colonizzazione greca in Sicilia e nel Sud Italia (“Magna Grecia”).
- 600 a.C. circa: fondazione di MASSALIA (MARSIGLIA), i Greci nel Mediterraneo
occidentale.
- 550 a.C. circa: la battaglia “del Mare Sardonio”: la “frontiera tirrenica”. I contendenti:
CARTAGINESI ed ETRUSCHI alleati contro i GRECI per estrometterli dalle rotte del Mar
Tirreno.
- “Quasi in contemporanea” in Oriente: le “ambizioni universali” della dinastia persiana
degli ACHEMENIDI (Ciro, Cambise, Dario, Serse). Le monumentali tombe dei “RE dei re”
(Iran). In particolare: la conquista persiana dell’Egitto (525 a.C.) e la formale fine del
millenario dominio dei Faraoni.
- L’inevitabile scontro tra civiltà contrapposte: «Le GUERRE PERSIANE» (490-479 a.C.).
L’eroica difesa della LIBERTÀ (Eleutherìa): la battaglia di MARATONA (490 a.C.); gli opliti
ateniesi di Milziade sconfiggono i Persiani di re Dario.
- 10 anni dopo: l’ambizione universale e il desiderio di vendetta di Serse… Le battaglie
eroiche: TERMOPILI e SALAMINA (480 a.C.), PLATEA e CAPO MICALE (479 a.C.). La
“religione della memoria eroica”: il monumento a Leonida e ai 300 Spartani delle
Termopili. (Una finestra tra storia e leggenda: TEMISTOCLE e l’oracolo di Delfi, onfalòs,
“l’ombelico del mondo”).
- L’ossessione da “accerchiamento”: i Greci attaccati sia in patria (dai Persiani) che in
Sicilia (dai Cartaginesi). Primordiali forme di “antisemitismo” nell’antichità (Fenici e
Cartaginesi erano “Semiti” come gli Ebrei). Il “voluto sincronismo”  La battaglia di
IMERA in Sicilia (480 a.C.), lo stesso anno delle vittorie in Grecia contro i Persiani.
- Il trionfo ateniese: l’età di PERICLE tra democrazia e “imperialismo”: le radici del
declino. Le tappe della democrazia ateniese: “grandi nomi” e riforme: DRACONE (ancor
oggi l’aggettivo “draconiano” è sinonimo di provvedimenti drasticamente severi);
SOLONE (= l’abolizione della schiavitù per debiti); PISISTRATO (tiranno); EFIALTE;
CLISTENE… Due «SIMBOLI» della democrazia ateniese: l’OSTRACISMO e il
“THEORIKON” (indennità in danaro per chi perdeva la giornata di lavoro per partecipare
ad assemblee e tribunali).
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Dalla “collaborazione” contro il “NEMICO”, il “BARBARO”,
all’inevitabile scontro tra ideologie e modelli di Stato contrapposti:
ATENE contro SPARTA.
(*e una chiave di lettura attualizzante: Americani e Russi dopo la vittoria sulla Germania
nazista).
- «La GUERRA del PELOPONNESO» (431-404 a.C.): l’infame paradosso: pur di prevalere
sull’avversario, Ateniesi e Spartani non si fecero scrupoli di allearsi con il “NEMICO di
sempre”, il “BARBARO”: il re persiano! Come tradizione, «tra i due litiganti, il terzo
gode»…
- L’effimera supremazia spartana.
- Il tentativo di restaurazione aristocratica ad Atene: il “Governo dei Quattrocento”. - La
rivincita democratica e la morte di Socrate (il tributo dell’allievo Platone al maestro:
“Apologia di Socrate”).
- Un esempio di quando un soggetto artistico torna in auge in un determinato momento
politico: la statua de “I TIRANNICIDI” (che celebrava gli assassini dei figli del tiranno
Pisistrato).
- I “pilastri della filosofia antica (e medievale): PLATONE e ARISTOTELE
(e il genio di Raffaello nel suo celebre affresco “La scuola d’Atene” nel Rinascimento…).
- L’effimera supremazia tebana: la battaglia di MANTINEA (362 a.C.: Tebe sconfigge
Sparta e domina sull’intera Grecia).
- La potentissima “NEW ENTRY”: la FALANGE macedone, FILIPPO II e la battaglia di
CHERONEA (338 a.C.): la Grecia conquistata dai Macedoni. Il monumento a Cheronea
(Beozia, Grecia): la memoria della “libertà perduta”?
I folgoranti successi di ALESSANDRO MAGNO (334-331 a.C.), figlio ed erede di Filippo
II: la realizzazione dell’«IMPERO UNIVERSALE»… con un “cambio di prospettiva”. La
Grecia e la Macedonia alla conquista dell’Oriente (l’Impero persiano).
- La nascita del mito di ALESSANDRO MAGNO e la sua rappresentazione…: lo sguardo
ispirato verso il cielo, allusione al diretto contatto e alla protezione divina.
Un
significativo
elemento
di
svolta:
il
tentativo
(ideale)
di
SUPERARE LA DIMENSIONE DI SCONTRO TRA CIVILTÀ.
- Alcune significative forme di “resistenza”: la CAPITALE (Babilonia), la PROSCINESI
(proskinesis = inginocchiamento), l’APOTEOSI (divinizzazione) [323 a.C.: morte di
Alessandro a Babilonia].
- Dal punto di vista culturale più generale: l’allargamento “senza confini” della CULTURA
GRECA: la possibilità di “GRECIZZARE” l’Asia (il “contributo” del maestro Aristotele
nell’educazione giovanile di Alessandro…). E infatti, nel XIX secolo Gustav DROYSEN
“inventò”
l’ELLENISMO (323-31 a.C.), ovvero studiare una “nuova” fase della civiltà greca.
- L’eredità di Alessandro: una “torta” troppo grande e invitante… I DIADOCHI, ovvero i
suoi generali successori.
 I tre principali regni ellenistici:
- il Regno di Macedonia (dinastia Antigonidi)
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- il Regno di Siria (dinastia Seleucidi)
- il Regno d’Egitto (dinastia Lagidi o Tolomei)
+ il Regno di Pergamo (dinastia Eumenidi; la città che ha dato il nome alla pergamena come
materiale scrittorio (in alternativa al papiro egiziano).
 In termini reali e ideali, l’autentica erede dell’Impero di Alessandro? ROMA!
Alcune tappe significative di come Roma conquistò l’eredità dell’Impero di Alessandro:
- 168 a.C., conquista della Macedonia.
- 146 a.C., distruzione di Corinto (e di Cartagine, sincronismo)
- 133 a.C., Attalo III, ultimo re di Pergamo lascia in eredità il suo Regno ai Romani: Roma
in Asia.
- 31 a.C., conquista dell’Egitto di Cleopatra, ultima regina dei Tolomei.
 POLIBIO (II sec. a.C.), “un intellettuale greco al servizio dell’aristocrazia romana”, e la
CICLICITÀ delle forme di governo: MONARCHIA, ARISTOCRAZIA, DEMOCRAZIA… e
la loro (“fisiologica”) degenerazione:
MONARCHIA evolve in TIRANNIDE
ARISTOCRAZIA evolve in OLIGARCHIA
DEMOCRAZIA evolve in OCLOCRAZIA (“dominio della massa”)
 “GRAECIA CAPTA FERUM VICTOREM CEPIT” (“La Grecia conquistata conquistò [a
sua volta] il rozzo vincitore” - ORAZIO): una citazione famosa per ricordare quanto la
civiltà romana assorbì quella greca, di cui finì per considerarsi erede e continuatrice.
«Una certa visione del mondo…»:
la nostra concezione mentale, spesso inconsapevole, EUROCENTRICA.
- Una breve panoramica sulla “grande famiglia linguistica INDOERUROPEA”
(*ricordare
l’impostazione
incentrata
su
incontro/scontro
tra
civiltà)
GRUPPI LINGUISTICI:
Hittita
Greco
Latino e italico
Iranico
Indiano (sanscrito)
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Celtico
Germanico
Baltico
Slavo
… A seguire, una breve panoramica sulla “grande famiglia delle lingue NEO-LATINE”
derivate dalla trasformazione del latino (da Ovest verso Est):
Portoghese
Spagnolo
Galiziano (Gallego)
Catalano
Francese
Occitano
Franco-provenziale
Italiano
SARDO 
Ladino
Rumeno
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- Ovvero: una modalità per introdurre meglio la MILLENARIA storia e civiltà dell’antica
Roma e la sua profondità nella cultura europea, occidentale e mondiale.
- Dal 753 a.C. al 476 d.C.: una Storia MILLENARIA, “come tradizione”, ripartita in 3 fasi 
Il criterio-guida è la forma di governo:
 fase monarchica (753 -510 a.C.)
 fase repubblicana (510/509-27 a.C.)
 fase imperiale (27 a.C.-476 d.C.).
- Almeno qualche cenno sull’influenza della grande e raffinata civiltà etrusca: i
“Tarquinii”, l’alfabeto e l’arte greca (giunti a Roma attraverso la mediazione etrusca), il
fondamentale sistema costruttivo dell’ARCO.
- «URBI ET ORBI» (La città e il mondo): alcune tappe significative per comprendere come
una “modesta città su un fiume”*, circondata da popolazioni ostili abbia dominato
“l’orbe” *(L’etimologia di “RIVALE”: “chi sta dall’altra parte/riva”).
UNA SELEZIONE MIRATA DI TAPPE SIGNIFICATIVE
DEI PRIMI SECOLI DI ROMA:
- 493 a.C.  i Romani “obbligano” i Latini alla pace perpetua (“Foedus Cassianum”)
- 396 a.C. distruzione della città “rivale” di Veio (Furio Camillo e la dea Iuno – Giunone:
la divinità massima dei vinti “importata a casa” del vincitore.
Il nemico: BRENNO, re dei Galli:
- 390 a.C.  l’invasione della città, le oche e Furio Camillo “VAE VICTIS!” (Guai ai vinti!)
- 376 a.C.  Leggi Licinie Sestie: (definitiva) risoluzione dei conflitti sociali tra patrizi e
plebei (e “l’Aventino”: la prima forma di “sciopero”!). Da questo momento in poi Roma
“si proietta” alla conquista della Penisola italiana (“isole comprese”)…
Alcune tappe significative:
- 282 a.C.  Taranto in guerra contro Roma chiede aiuto a Pirro, re dell’Epiro (Albania);
- 280 a.C.  battaglia di Eraclea, c.d. “vittoria di Pirro”
- 275 a.C.  battaglia di Benevento (“Maleventum”: nome superstiziosamente cambiato dai
Romani)
- 272 a.C.  Taranto conquistata da Roma, Roma “acquisisce” il carattere e l’interesse delle
città greche del Sud Italia (Magna Grecia), soprattutto la rivalità contro Cartagine. Infatti,
da qui derivano le “Guerre PUNICHE” contro Cartagine (nell’ottica dei Romani
vincitori…):
- 264-241 a.C.  La Prima guerra punica; la Sicilia diventa romana
- 238 a.C.  (Con una “forzatura giuridica” sul piano delle “relazioni internazionali”,
diremmo oggi) la Sardegna diventa romana
“L’odio insanabile” di Annibale contro Roma e… “IL NEMICO ALLE PORTE”
- 218-202 a.C.  La Seconda guerra punica e Annibale
- 216 a.C.  battaglia di Canne (Puglia), il DISASTRO: i due consoli sconfitti e uccisi)
dall’esercito di Annibale che domina in lungo e in largo in Italia, senza però attaccare
direttamente Roma (suo errore fatale)
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- 202 a.C.  Con Scipione l’Africano Roma trionfa e domina su Spagna, Nord-Africa e tutto
il Mediterraneo occidentale.
 La VOLONTÀ di distruzione: “DELENDA CARTHAGO” (“Cartagine deve essere
distrutta”):
- 149-146 a.C.  La Terza guerra punica
- 146 a.C.  distruzione di Cartagine, Scipione l’Emiliano sparge “il sale sulle rovine”. (Il
già citato sincronismo:)
- 146 a.C.  distruzione di Corinto, una inequivocabile dimostrazione di forza sulla
Grecia.
- 133 a.C.  Attalo III, ultimo re di Pergamo lascia in eredità il suo Regno ai Romani:
Roma domina anche in Asia e su tutto il Mediterraneo orientale, autentico «MARE
NOSTRUM».
Quale lo strumento di questi straordinari successi bellici? Le formidabili LEGIONI
romane! Ma non solo: una riflessione “filosoficamente e politicamente” più profonda del
successo romano: il greco POLIBIO e la “Costituzione mista”:
 potere monarchico (i 2 Consoli)
 potere aristocratico (il Senato)
 potere repubblicano (i Tribuni della plebe)
Il troppo potere è il preludio della forte crisi. Alcune cause:
- l’eccessiva ambizione di singoli uomini politici con i loro “eserciti personali”
- l’atteggiamento oppressivo nei confronti di alleati e sudditi.
Circa un secolo di guerre civili:
- 90-88 a.C.  Guerra sociale o italica (Mario e Silla)
- 73-71 a.C.  rivolta degli schiavi (“bellum servile”): il mitico SPARTACO!
(Cesare, Pompeo, Crasso: il c.d. “Primo triumvirato”, patto privato per spartirsi lo Stato)…
- 51 a.C.  Cesare sconfigge Vercingetorige e conquista le Gallie, quasi un “suo personale”
dominio
- 49  Cesare attraversa in armi il fiume Rubicone (Romagna; “limite sacro” del territorio
romano-italico), ovvero si qualifica come NEMICO PUBBLICO: pronuncia la celebre frase
ALEA IACTA EST (“il dado è tratto”).
Da CESARE ad OTTAVIANO (AUGUSTO): tutto il poteread UN SOLO UOMO.
- (15 marzo) 44 a.C.  (idi di marzo) Cesare ucciso in Senato
(Antonio, Ottaviano, Lepido: il c.d. “Secondo triumvirato”, patto pubblico per “salvare lo
Stato”)
- 31 a.C.  battaglia di Azio (Grecia), Ottaviano contro Marco Antonio e Cleopatra: la
propaganda “Oriente contro Occidente”
- 27 a.C. il Senato conferisce al vincitore Ottaviano il titolo onorifico di “AUGUSTO” (“il
Venerabile”): nasce l’IMPERO!
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Le “principali” riforme dello (scaltro) AUGUSTO:
1) Rapporto col Senato
2) Controllo dell’esercito
3) Finanza e Amministrazione
4) Religione
5) Arte e Cultura
1) Rapporto col Senato: (formale) rispetto delle istituzione repubblicane: non “RE”, ma
“PRINCIPE” (Princeps = “colui che prende la parola per primo”)
2) Controllo dell’esercito: per non “gravare” sul Senato (= finto omaggio), Augusto
mantiene il controllo delle “Province non pacificate” = l’esercito è SOLO ai suoi ordini!
3) Finanza e Amministrazione: si impossessa del “Fisco” (casse dello Stato) e
progressivamente allontana i Senatori dalle cariche amministrative e burocratiche, a
vantaggio dei c.d. cavalieri
4) Religione: assume l’incarico di PONTEFICE MASSIMO, riceve il titolo di “PADRE
DELLA PATRIA” e onori divini (come già Alessandro…), celebra la
“PACE ROMANA” come suo merito principale (Ara pacis)
5) Arte e cultura: diffusione sistematica in tutto l’Impero di immagini dell’imperatore e dei
suoi familiari (ricordare in proposito l’opera «AUGUSTO E IL POTERE DELLE
IMMAGINI» di Paul Zanker, 1989)
5) Arte e cultura(bis): incarica la composizione di opere celebrative di Roma (e di sé):
 opera storica (Libri dalla fondazione di Roma di Tito Livio) e
 epica (Eneide di Virgilio).
I successori di Augusto:
- 33 d.C.  sotto Tiberio (successore di Augusto): uccisione di Gesù Cristo
- “imperatori tiranni”: Caligola, Nerone, Domiziano = propaganda senatoria 
In particolare, sotto il “famigerato” NERONE:
- 64 d.C.  incendio di Roma (e responsabilità attribuita ai primi Cristiani)
- 65 d.C.  morte di Seneca (repressione di una congiura senatoria)
VESPASIANO E TITO:
- 70/80 d.C. circa  il monumento simbolo della città di Roma: l’Anfiteatro Flavio
(“Colosseo”) e l’igiene pubblica (i “vespasiani)”…
- 70 d.C.  conquista di Gerusalemme, distruzione del Tempio di Salomone (di cui resta
solo il “Muro del pianto”), segue la “diaspora” ebraica
TRAIANO (98-117 d.C.), l’OPTIMUS PRINCEPS, il primo imperatore NON italico:
la massima espansione dell’Impero. In particolare, la conquista della DACIA (Romania),
celebrata nella Colonna Traiana a Roma. Dopo Traiano, ADRIANO (117-138 d.C.):
- il “riassetto” e la ricerca della pace dell’Impero
- lo stile di vita romano diventa un MODELLO (ricordare la diffusione di città romane a
pianta quadrata e regolari assi viari perpendicolari).
MARCO AURELIO (161-180 d.C.): l’imperatore filosofo (e suo figlio COMMODO [180-193
d.C.]: ricordare il film “Il gladiatore”!).
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Il Vallo di Adriano, opera difensiva nell’Inghilterra settentrionale per controllare i “civili”
territori dominati da Roma dalle “barbare” popolazioni della Scozia: la “separazione
fisica” tra “NOI e gli ALTRI”…
Esperienze analoghe di “separazione fisica” tra “NOI e gli ALTRI”: la pressoché
contemporanea Grande Muraglia cinese; il Muro di Berlino (fino al 1989); il muro tra
Israele e Palestina (anni 2000) e il citato “Muro del pianto” a Gerusalemme (sopra il quale
c’è la “Spianata delle moschee” islamica…).
Ancora a proposito di “muri recenti” tra “NOI e gli ALTRI”: la «Ciudad oculta»
(Villa 15, baraccopoli di Buenos Aires):
“Il motivo del soprannome pare sia da attribuirsi alla scellerata decisione dell'allora
sindaco Cacciatore, nominato dal governo militare di Videla, di costruire un muro davanti
al quartiere, in modo da impedirne la vista dal resto della città, nascondendo così la sua
incredibile miseria a turisti e giornalisti in arrivo per i Mondiali di Calcio del 1978.” [ricerca
su internet]
Il III secolo: CRISI E INSTABILITÀ.
SETTIMIO SEVERO E CARACALLA (193-212 d.C.), imperatori africani originari di Leptis
Magna (Libia). La “damnatio memoriae” (“condanna della memoria”: ciò che attuò Caracalla
dopo aver fatto uccidere il fratello Geta).
- 212 d.C.: la “constitutio antoniniana” (estensione generale della cittadinanza romana:
chiave attualizzante per riflettere sul problema della cittadinanza agli “extracomunitari”…
Riflessione sul ruolo del dominio di Roma in Libia in una celebre (ma erronea!)
prospettiva nazionalista:
«Voi rivedete, dopo tanti secoli, i coloni dorici e le legioni romane! Guardate in alto: vi
sono anche le aquile! […] A questa terra [la Libia], così indegnamente sottratta al mondo,
noi siamo vicini; ci fummo già; vi lasciammo segni che nemmeno i Berberi, i Beduini e i
Turchi riuscirono a cancellare; segni della nostra umanità e civiltà, segni che noi appunto
non siamo Berberi, Beduini e Turchi. Ci torniamo.”
(Da: Giovanni PASCOLI,«La grande proletaria si è mossa», novembre 1911, discorso in
esaltazione dell’impresa di Libia).
QUALI gli ELEMENTI di CRISI? (ieri come oggi…)
- inflazione e svalutazione della moneta
- aumento del fabbisogno alimentare
- corruzione ed esosità delle classi dirigenti
- burocrazia elefantiaca
- pressione di nuovi popoli (spesso affamati e disperati) ai confini
- tendenze centrifughe
- generale perdita di “slancio”…
AURELIANO (270-275 d.C.) e l’unità dell’Impero:
- fa costruire le mura “aureliane” di Roma per proteggere la “Città eterna” dalle invasioni
barbariche.
- ripristina l’unità dell’Impero: sconfigge “l’Impero delle Gallie” e “il Regno di Palmira”
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- istituisce il culto del Sol Invictus (Sole invincibile), la cui festa cadeva il 25 dicembre.
DIOCLEZIANO e la “TETRARCHIA” (284-305 d.C.): i quattro imperatori a comando di
quattro porzioni che collaborano per salvare l’Impero; la celebrazione della “maestà”
imperiale”. Le ultime, feroci persecuzioni contro i Cristiani  ricordare il martirio di
Efisio! I Cristiani ritenuti un pericolo perché non riconoscevano l’autorità “divina”
dell’imperatore.
Con la Tetrarchia di DIOCLEZIANO si avvia la distinzione fra due parti dell’Impero:
«Pars Occidentis et Pars Orientis» (Occidente, di lingua latina, e Oriente, di lingua greca).
La svolta “unitaria” di COSTANTINO:
312 d.C.  battaglia di Ponte Milvio (Roma), Costantino batte Massenzio, che si ricorda
annualmente in Sardegna con l’ARDIA di Sedilo
- COSTANTINO: il suo celebre motto “IN HOC SIGNO VINCES” (“con questo segno
vincerai” e il simbolo apparso in cielo (il Crismon) ad indicare la “protezione divina”. La
rappresentanzione del potere: la statua colossale di COSTANTINO,
- COSTANTINO e la svolta religiosa:
313 d.C.  editto di Milano (o di Costantino) = libertà di culto per i Cristiani; fine delle
persecuzioni contro i Cristiani. Anzi, Costantino comincia a “sfruttare” il Cristianesimo
per rafforzare il suo potere.
- COSTANTINO e la “Nuova Roma”:
330 d.C.  fondazione di Costantinopoli (e la “bufala” della famigerata “Donazione di
Costantino” a papa Adriano: ovvero la “donazione” dei territori occidentali effettuata a
favore del papa e della Chiesa quando si trasferì in Oriente).
 “IRROMPE IL CRISTIANESIMO” nella storia europea ed occidentale. La scelta del
simbolo del pesce: ICHTHUS = PESCE, in quanto acronimo (sigla) di:
I (Iesùs)
CH (Christòs)
TH (Theù)
U (Uiòs)
S (Sotèr)
Ovvero, in greco: “Gesù Cristo figlio di Dio Salvatore”.
“IL MITO DI ROMA VACILLA”:
378 d.C.  battaglia di Adrianopoli (Bulgaria): l’imperatore Valente SCONFITTO E
UCCISO
da
Unni
e
Ostrogoti
(594
anni
dopo
la battaglia di Canne, il citato memorabile disastro causato da Annibale…)
TEODOSIO:
380  editto di Tessalonica (Salonicco) = il CRISTIANESIMO riconosciuto come
RELIGIONE DELL’IMPERO!
395  muore Teodosio, finisce l’unità imperiale: l’Impero diviso ufficialmente in 2 STATI
DISTINTI fra i suoi due figli:
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 a ONORIO l’OCCIDENTE
 ad ARCADIO l’ORIENTE
(nel 395 la capitale occidentale spostata da Milano a Ravenna, città naturalmente protetta
da paludi contro invasioni barbariche).
I Romani nella città di Roma si affidano a “SPES” (La Speranza), l’ultima dea romana,
ma… “IL MITO DELLA SACRA ROMA VIENE INFRANTO”:
410  sacco di Roma dei Visigoti di Alarico (800 anni dopo l’invasione dei Galli di
Brenno!)
455  sacco di Roma dei Vandali di Genserico (arrivati via mare).
“L’ULTIMO MOMENTO DI GLORIA”:
455  il generale Ezio sconfigge i terribili Unni di Attila ai Campi Catalaunici (Francia);
giunti gli Unni in Italia suscitando il panico fra la popolazione, Papa Leone Magno
“blocca” Attila, “Il flagello di Dio”, sul fiume Mincio (Lombardia) e lo persuade ad
abbandonare l’Italia.
“GAME OVER”:
476  a Ravenna, Odoacre, re degli Eruli, depone Romolo Augustolo (l’ultimo imperatore
occidentale, curiosamente omonimo del fondatore di Roma e del primo imperatore),
finisce il fragilissimo Impero Romano d’Occidente: per noi moderni, “COL SENNO DI
POI”, comincia una nuova era… il MEDIOEVO.
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