laboratorio urbano qui c`entro giornata di attivita` in loco

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laboratorio urbano qui c`entro giornata di attivita` in loco
COMUNE DI BAGNACAVALLO
Concorso di Architettura per la riqualificazione urbana
QUI C'ENTRO "Polo sud"
La trama urbana tra Antico convento di San Francesco e Palazzo Abbondanza
come varco di accesso al centro storico
LABORATORIO URBANO QUI C’ENTRO
GIORNATA
DI ATTIVITA’ IN LOCO
7, SETTEMBRE 2012
COMMENTI E CHIARIMENTI
PREMESSA
Il 7 di settembre si è svolta l’ “attività in loco” stabilita dalla procedura del
concorso: diverse realtà attive sul territorio hanno presentato sé stesse, le
opportunità culturali e artistiche, le tradizioni locali e gli usi temporanei realizzabili
negli spazi comuni.
I concorrenti ammessi alla seconda fase, in forma anonima, hanno potuto
prenderne parte in qualità di UDITORI.
L’attività ha avuto inizio alle 20.30 presso le “Salette Garzoniane” dell’Antico
Convento di San Francesco con una presentazione pubblica:
Gli interventi sono stati incentrati prevalentemente sui seguenti temi:
Le relazioni tra territorio e comunità
L’opportunità dell’incontro (tra generazioni, tra culture, tra punti di vista)
L’inclusività e l’esclusività dei luoghi
Il fare e lo stare insieme
La flessibilità negli usi e delle attrezzature
Il locale e il sovralocale
Servizi, attività, occasioni
Le realtà intervenute sono:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Museo e Gabinetto delle Stampe
Biblioteca
Archivio
Centro sociale
Pro Loco
Associazione CRAC (arte contemporanea)
Associazione Coordinamento per la pace
Ostello
Assessorato alla Cultura Comune di Bagnacavallo
COMMENTI E CHIARIMENTI UTILI
L’obiettivo del progetto è quello di ottimizzare le diverse funzioni e servizi collocate in
“contenitori” diversi, quindi le soluzioni proposte devono valutare quali usi-attività
sono sostenibili, dimostrarlo e quindi scegliere la risposta più idonea in base alle
valutazioni maturate da parte dei progettisti.
Lo spostamento/collocazione di funzioni va considerata nel medio-lungo periodo,
con una programmazione funzionale attenta e mirata alle esigenze espresse dalla
comunità (tra cui la possibilità di accedere ai contenitori anche durante le fasi di
cantiere, limitatamente alle zone libere o, di volta in volta, finite).
Alta la sensibilità e la preoccupazione che per un lungo periodo possa verificarsi
una sorta di “esproprio sociale” degli spazi, oggi fondamentali per la vita del paese
(oggi, ad esempio, parte del primo piano di San Francesco, pur in assenza di
impianti, è utilizzato per mostre di arte contemporanea di grande effetto).
La funzionalità delle scelte di progetto e la loro programmazione (articolazione in
stralci) va intesa proprio come la capacità di risposta (nel tempo) alle esigenze che
possono riguardare anche solo aspetti statico-architettonici, oppure possibilità di
uso temporanei o cambiamenti d’uso (senza alterazione fisica dello spazio, ma solo
con allestimento), oppure la finitura di porzioni di spazio, oppure l’insieme degli
aspetti. Nella funzionalità delle scelte è implicita l’individuazione di priorità, che
possano fare da volano per le fasi successive.
Lo spostamento delle funzioni oggi insediate (Ostello, Ristorante) è tra le possibilità
espresse nel bando: i progetti possono esercitare dunque questa opzione, avendo
cura di accompagnare la scelta con motivazioni e argomenti in relazione alla
funzionalità e raggiungimento degli obiettivi posti dal Laboratorio e recepiti nel
bando (Antico Convento San Francesco: Polo Culturale).
Analogo ragionamento è possibile per Palazzo Abbondanza: è ammesso lo
spostamento dell’unità abitative (l’intero edificio, compreso il collegamento con
Porta Superiore è stato messo in gioco dal Laboratorio e recepito tra le indicazioni
del bando). Tra gli spazi da non dimenticare in questo contenitore anche quello
sopra le cucine, agibile.
Diverse esigenze e diverse opzioni sono state evidenziate e le relative soluzioni
immaginate nei due contenitori: il confronto tra queste immagini (descritte nel
report del Laboratorio come vocazioni) e lo spazio reale disponibile, comprensivo
della fattibilità operativa-gestionale-economica è oggetto della progettazione.
Le associazioni presenti sul territorio sono molteplici e diverse per scopo, missione e
modalità operativa:
 Naturalist ica
 Associazioni d i Volontariato Sociale e Assiste nziale


Associazioni Sp ortive
Associazioni Cult urali, Sc olastiche, Turist iche
Per
un
elenco
esaustivo
vedi
sito
del
Comune
alla
pagina
http://www.comune.bagnacavallo.ra.it/Citta-e-territorio/La-citta/Associazioni-eVolontariato
L’attesa è quella che il mondo del volontariato e dell’associazionismo possa
disporre di più spazi per le diverse attività proposte sul territorio e alla comunità, per
la libera espressione del proprio essere realtà organizzata e attiva sul territorio, per
rispondere con flessibilità e versatilità alle esigenze che maturano. Non c’è
l’aspirazione ad un uso “esclusivo” di singole stanze dedicate, piuttosto l’attesa di
uno spazio di co-progettazione, in cui condividere ed elaborare, completato da
uno spazio archivio (con armadietti dedicati alle singole realtà) e una zona uffici.
L’autogestione è una delle forme possibili.
Tra gli spazi e i servizi ritenuti citati più volti dai partecipanti al Laboratorio ci sono:
spazi per l’incontro e l’aggregazione, spazi per la cultura, spazi per organizzare il
mutuo aiuto, spazi per la co-progettazione, spazi per la formazione attiva e
l’apprendimento collettivo. Si tratta per lo più di alcuni spazi caratterizzati da
versatilità e anche contemporaneità di usi, e altri invece più finalizzati e specialistici
ma con momenti di apertura. Mancano spazi grandi (coperti) per performance ed
esposizioni (se si esclude San Francesco). Esistono diversi spazi medio-piccoli per
eventi contenuti (meno di 30 persone).
I contenuti emersi dal Laboratorio tratteggiano ipotesi anche per altri due
contenitori: Le Cappuccine e Piazza Nuova. Rispetto a Le Cappuccine diverse sono
state le attese espresse: dal centro dedicato ad attività per giovani (sala
registrazione, zone studio, internet point, cinema, bar…ma anche incontro e
formazione attiva), allo spazio per la scuola d’arte, fino alla conferma della
Biblioteca. Le diverse opzioni non sono state indagate in quanto alcune sono
esercitabili anche nella progettazione attesa per l’Antico Convento di San
Francesco (es. trasferimento della Biblioteca). Proprio il fatto di avere diverse opzioni,
alcune adatte anche a più contenitori, ha fatto nascere l’interesse della comunità
e dell’Amministrazione a metterle in gioco con un Concorso, per esplorare quindi
proposte diverse per le quali il progettista è chiamato a fare delle scelte.
Quattro dunque i contenitori ritenuti strategici nel centro storico. Il POLO SUD
accoglie due dei suddetti contenitori (Palazzo Abbondanza e Antico Convento)
andando a definire, attraverso gli spazi limitrofi, un comparto organico. Il tema degli
spazi di connessione è dunque un tema di rilievo per la progettazione generale del
POLO.
La coerenza con le esigenze espresse nel Laboratorio è uno dei criteri di valutazione
posti nel bando.