Titanic XP - ilbazardimari.net

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FANFICTION su NARUTO
TITANIC XP
Capitolo unico (conclusa)
Note: R – Smile!
Autrici: Sereghil e Ichibi
ATTENZIONE: questa fanfiction tratta argomenti riservati ad un pubblico maturo. Se continui a
leggere, ti prendi la responsabilità di dichiararti con più di 14 anni.
- I personaggi di questa fanfiction sono tutti maggiorenni, e in ogni modo si tratta di un’opera di
finzione che non trova alcun riscontro nella realtà. –
Titanic XP
Versione riveduta e corretta
EQUIPAGGIO e V.I.P
Capitano Hook(age): Hiruzen Sarutobi, chiamato “er Terzo “ (sandaime, appunto…) per il vizio di
impicciarsi dei fatti altrui, sottoponendo la gente ad un estenuante terzo grado
Vice capitano: IrukaUmino buono gentile educato; bravissimo a trattare coi bambini e adolescenti
tristi/depressi/orfani
Progettista ingegnere del Titanic XP : Nara Shikamaru
Medico di bordo: “conciaossa” Yakuushi Kabuto
Ispettori sicurezza: Inuzuka Kiba&Akamaru
Timoniere: Akimichi Choji
Marinai: Ino Yamanaka, Uchiha SfigaSasuke, detenuti vari scarcerati con l’indulto da StalinGaara
Ambientalista /cameriera /clandestina/marinaio: Ino (un ruolo così lungo x sole 3 lettere di nome!)
Yamanaka
Mozzo di bordo e marinaio semplice : Konohamaru
Chef: Akimichi Chomaru & Choji(sbafatore volontario) hihi NOOOOO! Fermo ragazzone io non
sono un tasso di gelato alle nocciol… EHI! METTIMI GIU AAAAAAAAAAAAAAA!
PROLETARI:
Giovane di belle speranze(detto ER POSITIVO): Uzumaki Naruto( Gianni! L’ottimismo è il
profum….splat! *Chouji che passava di li *)
Cameriera: Tenten,una cameriera molto, molto speciale.
Rivoluzionario, sindacalista, integerrimo, ossessivo : Hatake Kakashi
Schiavi di StalinGaara: Kankourou , che per diletto prepara favolosi spettacoli di marionette. Unico
difetto;troppi morti nel pubblico.
Temari : fatale cabarettista, e flabelliere di Gaara.
RICCONI:
Fanciulla depressa, monomaniaca: Hyuuga Hinata
Fidanzato della depressa : Neji 'Bellicapelli' Hyuuga
Madre della depressa: Kurenai
Figlia del capitano: Sakura Haruno; una pasta di ragazza
Papà Rock Lee: Gay....OOOOOPS! ...Gai Maito
Corteggiatore Sakura: la Bestia Sopraccigliuta di Konoha....(colui che in una notte di luna piena si
beccò una pallottola d' argento a causa della sua folta peluria sopracciliare!!!!![MWAHAHAH! sono
cattiva e mi compiaccio!!!!])Lee la Roccia
Dittatore filocomunista/nazifascista: Gaara Pugnodiferro(che in russo si dice Stalin)
(hai notato che nonostante venga da una ‘buona’ [nel senso ‘prestigiosa’]famiglia non ha il cognome?)
Aburame Shino: uno ricco, ma proprio ricco , leggermente taciturno e con un lievissimo difetto….
ALTRI PERSONAGGI
La famosa band “The village of the sound”:
Orochimaru: Voce del gruppo. Fascinoso cantante/zombie/ex esponente nazi/comuni/fascista (il cui
sogno segreto è acquisire e sperimentare tutte le tecniche canore, così da riuscire a creare una canzone
che possa essere ascoltata da orecchio umano, canino,animale o demoniaco.
Tutte ‘ste chiacchiere per dirvi che il fine ultimo di Orochimario è dominare il mondo e soggiogare
l’umanità con la propria voce.
Yakuushi Kabuto: infiltrato triplogiochista. Ha un intenso rapporto padre/figlio/amante/
sorella/cugino/discepolo con Orochimario. Di mestiere fa il dottore/sperimentatore /scienziato senza
scrupoli. Aveva pure una laurea ma l’ ha lasciata negli altri pantaloni insieme alla licenza di uccidere .
Kinuta Dosu; un vero specialista della vibrazione del suono. Kabuto gli ha sbagliato la plastica
facciale e così è costretto ad andare in giro mezzo bendato.
Abumi Zaku; brutto na’ cifra è in grado di plasmare il suono( vedeste che belle formine)
Jirobo ; (per gli amici palla da biliardo)è un genio delle percussioni. Percuote tutto e tutti con uguale
impegno e veemenza. Un tantino logorroico.
Kidomaru ; uomo dalle molte funzioni, è in grado di assumere le gradevoli forme aracnoidee, cosa
che non manca mai di fare durante gli spettacoli dal vivo della band.
Sakon/Ukon : afflitto da un grave sdoppiamento di personalità Sakon non ha ancora capito che l’altra
sua testa è semplicemente il suo gemello siamese. Continua a discuterci violentemente credendo che
sia il suo superego. Entrambi i gemelli sono portentosi al basso( la chitarra elettrica )
Tayuya : ballerina fenomenale. Per scommessa(?) ha imparato a memoria “l’Enciclopedia dell’Insulto
dell’Imprecazione e delle parole Sboccate”. Orgogliosa dell’impresa, non manca di farcire le sue
conversazioni, con le parole/insulti così faticosamente studiati.
Kin: parrucchiera con velleità da shinobi. Gira per la nave acconciando capelli e strisciando lungo
condotti di aerazione per spiare la gente.
Organizzazione politica” Forza Itachi” familiarmente detta Akatsuki, il cui compito e scopo è
fomentare il malcontento per organizzare un colpo di stato e conquistare il mondo, (come ti
sbagli?)così da diventare la più grande organizzazione religiosa del mondo e condurre tanti poveri
bambini orfani, disadattati e quant’altro, verso una visione più positiva della vita[ Gianni, l’ottimismo
è il sale della vita! HEI TU: BASTA PUBBLICITA’ OCCULTA! Vabbuò vabbuò ,si faceva per
dire…]
Ricordiamo che uno dei membri, Nagato, moltiplica i Pain e i pesci (Kisame è un vecchio errore di
gioventù), invece il più celebre Itachi Uchiha cammina sull’ acqua ed ogni tanto gli compare una
strana luminescenza dietro la testa
Membri:
Kisame; detto “lo squalo”per la sua aria viscida, feroce, ma più che altro per certe branchie sul collo
Sasori: assunto come portafortuna, essendo gobbo. Si scoprirà, che dentro il gobbo, si cela un bel
ragazzo(di legno) con forti problemi e traumi infantili, ama infatti baloccarsi coi burattini. Peccato che
per costruire detti burattini, usi esseri umani; ma sono particolari trascurabili…(ha il naso lungo ed è
convinto che Deidara sia la fata turchina ) ammetto che è orrenda come battuta però Sasori sembra
proprio pinocchio
Deidara; indeciso sulla sua vera sessualità, lascia il più redditizio e tranquillo mestiere della prostituta
(le bocche..) per darsi alla dinamite al plastico e al C4. Ama far esplodere qualsiasi cosa e/o persona
commentando: “l’arte è esplosione”. Chiaramente socio/psicopatico è molto apprezzato
Sia dalle donne che dagli uomini per la sua bellezza delicata. Spende tutta la sua paga in rossetti ,
dentrificio e dentisti .
Zetsu : misterioso ibrido uomo vegetale, può dirsi parente stretto delle celebri Mazoniane, nemiche
giurate di capitan Harlock. Ama spiare la gente, e a tal uopo germoglia ovunque senza bisogno di cure
e/o fertilizzanti.
Itachi : genio della famiglia Uchiha, ha la geniale pensata di sterminare il proprio clan. Attualmente
confusi e sconosciuti i motivi che lo portarono ad un simile gesto[ SAAANTO, SAAANTO subito!]
(per spoiler vedi Uchiful, la celebre telenovela sulla vita segreta e sui casini del clan Uchiha)
Tobi ; detto l’uomo mascherato, sembra un perfetto idiota, ma oltre a celare il volto cela anche il suo
forte senso dello humor. Alcuni dicono che si diletti a cavare gli occhi a fratelli e parenti.
Pain ; avendo gli occhi a spirale è una divinità . In quanto tale, possiede una cifra di reincarnazioni e
idee degne di una “sagra di dittatori”. Di divino c’è solo la sua follia.
Konan ; soprannominata dall’arguta Marichan, ” la Donna Post It” non si capisce bene cosa faccia
nell’organizzazione. Bella ed enigmatica ha una tecnica di combattimento adatta ai bambini di non più
di cinque anni.
Hidan : fanatico religioso votato al dio Jashin se ne va in giro armato di falce trilama. E’ un
sadomasochista e ha trovato un singolare modo per procurarsi dolore e uccidere qualunque avversario.
Ha il vizio di essere immortale!
Kazuku : uomo sensibile e sofferente di cuore, ha ovviato all’inconveniente rubando il cuore ai propri
avversari e impiantandoselo. Durante i combattimenti fa sfoggio di un delizioso balletto di maschere
assassine. Kakuzu mi sembra una vittima della malasanità, Del resto è da dieci anni che vive senza un
rene in compenso gli hanno trapiantato 5 cuori…poteva andare peggio ..
Insieme formano Akatsuki , un’organizzazione pseudo velistica nota col nome di Luna Rossa
felicemente riunita per una rimpatriata: in programma una ripassata a Gaara, la caccia ai bijuu, una
bella chiacchierata con Orochimaru, un tempo membro di Luna Rossa e ora messosi in proprio, e se ci
scappa, uno sterminio di massa.
Inizio(finalmente!)
Porto del villaggio della Sabbia(ma la Sabbia ha un porto? E magari anche il mare…
Ach qui le cose si complicano, il mistero s’infittisce,) magnificamente addobbato con festoni e
palloncini multicolori.
Il Kazekage, inguainato in una magnifica divisa blumarine gallonata in oro, ha finanziato con i
proventi delle tasse “generosamente offerte dal popolo” una splendida creazione futuristica dell’
ingegnere Shikamaru: il Titanic Extreme Power: un transatlantico, con piscine, giardini, sale da ballo,
campi da tennis, da golf, da football, palestre, sauna, piscine coperta e non , vasche idromassaggio e
tanto altro tutto completamente computerizzato!.
POPOLO : (molto , molto infuriato) A’ li mortacci tua, bastardo! Tu te ne stai sulla tua bagnarola e
noi qui morì di fame !
Ci furono vari tentativi di assalto alle fiancate della nave, due tre lanci di bottiglie molotov e un paio di
attentati, prontamente sventati dallo squadrone della Sorte, ehm Morte di Suna…
Insomma ogni tanto lo squadrone aveva la buona sorte di sventare minacce di morte contro il
Kazekage.
Nel frattempo i preparativi per il varo del favoloso transatlantico erano in corso .
Su tutti vegliava l’ occhio vigile di Kiba (zanne), il feroce addetto alla sicurezza, seguito dalla sua
zampa …ehm…braccio destro Akamaru , un meraviglioso cane bastardo, heem…sangue misto
discendente da un pitbull nano ed un rotwailer strabico. Da un incrocio così ben calibrato era nato…
Attimo di suspence
…un piccolo delizioso cagnolino soffice e batuffoloso: Akamaru
AKAMARU: Grrrrr, graor….!
NARRATORE: Va bene, molla…dai molla la gamba…ok,ok non sei batuffoloso!...
I suddetti, avevano il delicato compito di : perquisire,sequestrare,sorvegliare persone e/o cose sospette
che si aggiravano sulla nave.
Per fare le cose in grande il Kazekage gli aveva anche dato licenza di uccidere,e un permesso speciale
per le torture.
Frattanto fervevano i preparativi per la partenza del transatlantico.
L’efficentissimo equipaggio stava dando gli ultimi ritocchi ad una nave praticamente perfetta: parola
di Macrosoft (la ditta che fa Macro errori), la ditta produttrice di tutti i software di bordo.
Siamo sul ponte della nave, dove i marinai lavorano indefessamente: così il marinaio Ino
Yamanaka(travestimento numero 5), che stava trasportando delle assi di legno.
Purtroppo la vista di un aitante marinaio tatuato la turbò a tal punto che si girò bruscamente, per
guardarlo, colpendo Sasuke . L’Uchiha era, infatti, momentaneamente impegnato a guardare l’
ultimissima puntata dell’ ultimissima serie di Dragonball (mhuaa quella introvabile,anche perché non
esiste) su un geniale apparecchio inventato da Shikamaru .
Con un fragore assordante Sasuke cadde a terra e il favoloso apparecchio inventato da Shikamaru volò
in mare. Il tutto nel tempo record di dieci secondi; e la nave non era ancora salpata!
PLANCIA DI COMANDO
Il capitano Hook(age)…Chiamato terzo per il suo vizietto di fare il terzo grado a tutti, stava discutendo
con l’ ingegnere Shikamaru che smanettava sulle tastiere dei computers
HOOK: ….ma proprio Titanic la dovevi chiamare: iettatore!?!?
SHIKAMARU: Beh ho sentito dire che era una nave favolosa e quindi. Poi ci voleva qualcosa di
mitologico . Però Venere mi sembrava banale, che so Zeus…in effetti mi piaceva un sacco Apollo 13,
però ho avuto come un presentimento…non so spiegarlo bene.
HOOK: Ma un nome normale tipo Stella del Mare o cose simili no, vero?Tu non sai cosa dice la
letteratura marina riguardo al Titanic. Io ho una certa esperienza di queste cose…navi maledette,
marinai morti, mostri marini! Non che io ci creda(grattandosi enfaticamente i gioielli di famiglia), però
sai…
SHIKAMARU: Ma come!?!? Fai tanto il superstizioso e poi imbarchi uno come Sasuke!?!?!Ma La
conosci la sua storia?!- Acchiappò tre libretti di istruzioni e dopo avergli dato uno sguardo digitò altri
comandi sulla consolle.- Suo padre ha sposato sua madre e poi ha avuto Itachi ,un bambino prodigio,
ma che dico, geniale.. A due anni stupiva tutti per la perizia e la abilità con cui maneggiava shuriken,
kunai e coltellini svizzeri. A dodici anni entrava nei dojo e spiegava le posizioni dei sigilli agli anziani
maestri...(ogni riferimento a fatti e /o persone è puramente voluto). L’intero clan lo adorava e
guardavano a lui come il successore del Comandante della Polizia Federale Internazionale, di cui il
clan Uchiha è sempre stato orgoglioso .
Ebbe molto a soffrire per via degli occhi (vedi tale Francesco da Assisi) ma sempre si distinse per il
bene operato verso il prossimo (avanti il prossimo). Morì per cause sconosciute , apparentemente
ucciso dal fratello, in odore di sangue e presunta santità
– Tacque facendo una pausa d’effetto. Mentre aspettava che il computer gli fornisse le indicazioni e i
dati richiesti, cominciò a buttar giù qualche dato tecnico sul funzionamento della nave. - Poi nacque
Sasuke ,e si può dire che da qui cominci il declino della casata Uchiha .
HOOK: Come mai?- Il Terzo era vivamente interessato ai pettegolezzi. Ne faceva collezione, e non
mancava mai di ripeterli a destra e a manca, in special modo se gli facevano giurar segreto.
SHIKAMARU: Bene devi sapere che Sasuke… era normale!- Altra pausa d’effetto. Ti rendi
conto!?!?!?Un disastro!- Hook era sempre più curioso, a stento tratteneva domande -Sasuke cadeva
come i bambini normali, piangeva come i bambini normali, chiedeva affetto….: un incubo!
Frattanto in infermeria, Sasuke starnutì nel bel mezzo di una medicazione complicata per cui era
necessaria l’immobilità assoluta.
Il dottor Kabuto perse il controllo del bisturi e l’incisione millimetrica divenne quasi metrica.
SHIKAMARU: …comprendi che Itachi ,colto dall’angoscia, da ansia da prestazione e da un po’ di
nervoso, sterminò tutto il clan, padre e madre inclusi .- L’ingegner Shikamaru si spostò verso la
lavagna appesa al muro cominciando a scrivere equazioni a raffica – solo Sasuke scampò in quanto
impegnato in difficoltosi bisogni corporali.
(NDPat:Peccato!)
HOOK: Ah!. - Il capitano era pietrificato dallo sgomento….Si accasciò sulla poltrona di comando, si
sentiva improvvisamente vecchio. Come gli era potuta sfuggire una storia così macabra e
interessante?Aveva a bordo un ragazzo dalla sfiga eccezionale e non e ne sapeva nulla. Perbacco,
davvero cominciava a rammollirsi. Sospirò – Mmmm, Titanic XP è stupendo! Sissì mi hai convinto,
lasceremo questo nome!
INFERMERIA
KABUTO: scoiattolì (Sasuke significa scoiattolo),- sospirò il dottore - ti vuoi regolà quando cammini?
(il doc era oriundo canadese)Sono sette volte che ti incerotto questo naso !
SASUKE:è colpa del cavo di alimentazione, che si è spostato mentre mi alzavo -asserì con
convinzione il giovane - e l’ altra volta quei rotoli di corda mi sono praticamente balzati davanti
mentre camminavo!...Piuttosto,com’è che mi fa male la mano?
KABUTO: Sospirando -…errore mio: ti stavo medicando il naso e mi è scappato il bisturi elettrico.
SASUKE:…Ah, vabbè – disse traendo, con noncuranza, una compresa di analgesico dalla custodia
legata alla gamba destra. Quello era il suo pronto soccorso portatile regalo della mamma. Si era un po’
usurato ma lui era riuscito a ripararlo per bene.
In cabina aveva anche l’orsetto che gli aveva regalato la zia, la maglia comprata insieme a suo padre
l’ultima volta che erano usciti insieme, gli shuriken dono del nonno, i calzoncini bianchi cuciti dalla
nonna, qualche kunai ricordo del suo sensei e un altro centinaio di cosucce che portava sempre con sé
nel suo zaino Samsonaite. Era un buon modo per non pensare troppo al passato, per lottare duramente
in attesa del prossimo futuro, il “futuro semplice”. (NDPao: oltre il futuro semplice c’è anche quello
anteriore. Per ulteriori chiarimenti vedi tavola dei verbi, modo indicativo)
PLANCIA
Nella cabina di pilotaggio frattanto i preparativi erano ultimati e la nave si apprestava ad uscire dal
porto, il famoso porto di Suna, ricordate vero?
HOOK: timoniere Choji ci faccia uscire da qui
CHOJI: le apro subito la porta capitano!
HOOK : ma no idiota, la nave!
Choji lo guardò esterrefatto (più fatto di crostini all’ aglio che altro)
CHOJI: quale nave?
HOOK: BAKA(TO) (baka=stupido)!SEI IL TIMONIERE ! FAI USCIRE QUESTA DANNATA
NAVE DAL PORTO!
CHOJI: Aaaaahhhhh!La nave!-Rispose il giovane ufficiale, digitando freneticamente sulla consolle
In un attimo il transatlantico si mosse verso il mare aperto.
Dal molo si levavano grida di saluto , stelle filanti, coriandoli, insulti, shuriken, bottiglie di champagne
(versione molotov) e quant’altro.
Gaara , che era sul ponte a contemplare il villaggio natio , chinò lievemente la testa per evitare uno
shuriken avvelenato (con estratto di mozzarella ammuffita proveniente dal villaggio della
scabbia)Scabbia no Kuni HAHAHAHAHA
GAARA: non si preoccupi è il saluto rituale – disse volgendosi verso un uomo appoggiato al parapetto
accanto a lui- … è una vecchia usanza della nostra dinastia. Facevano cosi anche con il mio illustre
padre …
GAI: Oh ma non sono preoccupato…sono ben altre le armi che possono uccidermi – disse sfoderando
un sorriso abbagliante che tramortì all’ istante tutti quelli che erano sul molo, incluso Sasuke , che era
sul ponte per controllare le manovre del transatlantico, compito nel quale perse il berretto da marinaio ,
nuovo di zecca, regalo dell’amico Shino.
La giornata era limpida e nel cielo terso (“ Chi mi chiama? Sono stato evocato dal suono di una
voce…” “Capitano Hook..se ne vada per favore che mi scombina la narrazione. Non parlavamo di lei!”
”Ahhh.Va bene, torno in plancia!”) splendeva un caldo sole estivo.
Simile ad un enorme elegante cetaceo, il transatlantico si scostò dalla banchina.
La prua, maestosa, cominciò a fendere i flutti argentei .
Shikamaru, dalla sua postazione, controllò attentamente ogni valore della sala motori, delle caldaie.
Gia che c’era ricontrollò la rotta, lo spostamento laterale delle eliche, la tenuta dei rivetti di babordo e
tribordo il pappafico motorizzato le trivette a propulsione atomica, l’ assetto dei fioccoloni tricorazzati
e cose così.
Siccome temeva un margine d’errore, dette una controllatina ai cavi d’ancoraggio dei camini, al
tiraggio delle canne fumarie.
Si inventò un altri venticinque controlli incrociati , lavanderia/sala caldaie, cucina /sauna e
idromassaggio, alloggi servitù /plancia di comando, etc.
Poi,ritenendosi sufficientemente soddisfatto, decise di godersi lo spettacolo della “sua creatura” che si
muoveva elegante fra le acque salse.
I passeggeri, di ogni ordine e classe, erano in giro a sistemare bagagli, a consumare i primi pasti,
litigare con gli steward…
I più romantici, quelli che ancora sapevano stupirsi di qualcosa, affacciati lungo le fiancate della nave
si godevano il soffio fresco della brezza marina.
Ma sul ponte panoramico della nave, una tragica scena aveva luogo : una deliziosa fanciulla ,
inguainata in un abito di lamè rosso, coi tacchi a spillo e una stola di piume avvolta intorno al
all’eburneo collo, stava cercando di inerpicarsi sul parapetto della poppa (della nave).
Cocenti lacrime le scendevano dai bianchi occhi , l’ idea di sposare suo cugino Neji “il tatuato”
Hyuuga le straziava il cuore. Il rispetto delle tradizioni del clan, gli obblighi impostile dalla società, e
la puzza di piedi che Neji emanava quando si toglieva le scarpe la sera, erano un peso troppo grande
per le sue spalle gracili .
Hinata aveva deciso di farla finita con gli obblighi, con le convenzioni sociali , e gettarsi fra gli
argentei flutti del Mar dei Sargassi(ma non eravamo in Giappone?) .
Con decisione estrasse il kunai che portava riposto fra i seni .
HINATA: Azz!Ho tagliato un’ altro elastico del reggiseno !E mò chi la sente la governante ? –
(sospiro)…si chinò con il kunai in mano per tagliare il vestito, ma una voce maschia la indusse a
voltarsi.
NARUMY: Jiraya-sama come siete bello …mi insegnate il rasengan adesso ?
Narratore: NARUTO! SMETTILA CON LA TUA TECNICA SEXY E FAMMI UNA VOCE
MASCHIA ALTRIMENTI FARO’ IN MODO CHE TU FINISCA IN UN ISOLA SENZA RAMEN!!!
Naruto:NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!- Rivolto a meFEEEEERMAAAAAAAAAAA-Rivolto ad Hinata- hai idea di quanto ci sia voluto ad attaccare tutte
quelle pailletes sull’ abito?!?!?!
(Naruto nel tempo libero faceva il sarto)
Ci pensò un po’…
HINATA: forse due giorni?
NARUTO: No…una settimana…ma non è questo il punto!-Disse avvicinandosi alla ragazza- Perché
stavi facendo un gesto così disperato!?!?!
HINATA:- arrossendo quasi quanto il vestito- intendi tagliare l’ abito?
NARUTO: senti… ho capito anch’ io che ti volevi buttare di sotto
HINATA: è che c’è un così bel tempo!
NARUTO: Ma se siamo 20 C° sotto zero
Narratore: NARUTO!!!!!NON CONTRADDIRE LE MIE DESCRIZIONI.
NARUTO: Scusa scusa, - rivolto a me -come sei permalosa!
NARUTO: ….allora Hinata perchè ti volevi buttare in mare? E’ una domanda che i lettori si pongono
da almeno cinque righe.
HINATA: Ach!Mi hai beccata!Ma come hai fatto a scoprirlo?
NARUTO: E’che sono intelligente!
(RISATA GENERALE)
NARUTO: Vabbè ho già visto il film!
AHHH! Coro dei lettori che finalmente comprendono.
Il biondo giovane la prese per mano indicandole il luccichio del mare sotto il sole si mezzogiorno …la
vita è troppo bella per sprecarla…. Pensieri profondi di Hinata: ….è così poetico …
Pensieri profondi di Naruto: ma questa scena non si svolgeva di notte?
Luccica qua luccica là, si fecero una dose di ultravioletti che dovettero andare in infermeria con un
meraviglioso eritema solare all’ultima moda.
SALONE CENTRALE DELLA NAVE:
Frattanto,nel lussuoso salone centrale, si stava svolgendo un sontuoso ricevimento in onore del
celebre miliardario GAI un (gai-prade)Maito.
Alla festa era presente la crème della crème della nobiltà.
Abiti lussuosi e gioielli sfavillavano sotto le luci soffuse .
Seduti su divani di velluto rosso un gruppo di ricconi discuteva animatamente : fra di essi una fanciulla
dagli occhi languidi fissava con ardore un giovane .
Bellissima ma palesemente a disagio, Sakura, l’ elegante fidanzata di Rock Lee, sospirava
rumorosamente.
I suoi occhi correvano sovente alla snella figura del marinaio Sasuke, inguainato nell’ elegante divisa
bianca ed oro della marina (la guardarobiera aveva perso gli occhiali e gli aveva dato una divisa di una
taglia più piccola )
Era così stanca di sentire la voce del suo fidanzato che le martellava nelle orecchie .
Con una scusa banale si alzò dirigendosi verso il bel giovane, ma Sasuke , chiamato dal vice capitano
Iruka inciampò nello strascico dell’ abito di Sakura. Nel silenzio momentaneo si sentì il rumore di un
poderoso strappo, seguito dall’urlo di Sakura: tutta la metà posteriore del suo abito verde smeraldo era
sotto i piedi dell’Uchiha . I due giovani si guardarono imbarazzati e confusi poi Sakura fuggì piangente
nella toilette.
Agli occhi degli ospiti la vista risultò assai gradita …specialmente dal prete di bordo Jiraya l’ascetico,
detto Don Perignon per il suo vizio di tracannare champagne direttamente dalla bottiglia.
Frattanto il giovane Lee, preoccupato, chiese ad una cameriera quale fosse la camera di Sakura .
La donna gli fece un rapido schizzo e dopo avergli fatto un milione di raccomandazioni, rispose che
l’avrebbe sicuramente trovata in una delle porte del corridoio in fondo a sinistra.
Anche se perplesso, il giovane seguì le istruzioni e ben presto si trovò di fronte ad otto porte Rimase
un attimo perplesso: NON AVEVA SCELTA ; LE DOVEVA APRIRE ! Pregò che il suo unico dio
(Gai-sensei) gli desse la forza…
Aprì con cautela la prima porta e trovò la stanza del dittatore StalinGaara. In un angolo attrezzato il
suo schiavo Kankourou stava lavorando su un burattino .
KANKOUROU: -al burattino-Ti chiamerò…. Pinocchio! Non so perché ma è un nome che mi ispira.Improvvisamente accortosi della presenza di un estraneo si voltò impugnando falce e martello
ehm…no…scalpello e martello…scusate! Poi rivolto a Rock Lee –ehi ti ho riconosciuto…tu sei la
bestia verde della foglia …IL GRILLO PARLANTE!
E gli tirò dietro il martello .
Lee si eclissò rapidamente, avendo compreso poco, ma afferrato molto.
Passò alla seconda porta dove vide la volpe a nove code insieme al tasso delle sabbie che
canticchiavano: “quanta fretta, ma dove corri dove vai…i migliori in questa nave siamo noi…io il
tasso e lui la volpe..siamo in società. Di noi ti puoi fidar!”
Rock Lee svenne in preda ad uno sfasamento mentale.
Si riprese dopo quindici minuti, e convinto di aver alzato troppo il gomito( durante quei pericolosi
esercizi appeso all’albero maestro della nave), riprese impavido la sua ricerca.
Aprendo la porta della terza cabina trovò il nascondiglio segreto di Chouji, che si era fregato tutti i
gamberetti del rinfresco.
Il timoniere , per precauzione, aveva portato con sé anche della maionese e dei crostini e inserito il
timone automatico si stava scrofanando il tutto.
IN CUCINA
CHOMARU: (Per chi lo avesse dimenticato è lo chef , per i non- otaku, sì esistono anche loro, è il
padre di Chouji) ….eppure mi pareva d’aver ordinato quarantasette casse di gamberetti freschi. Continuò a frugare in giro disperatamente. Dove saranno finite?NEL CORRIDOIO AK-47
Avvicinandosi alla quarta porta, il Grande Sopracciglio sentì una vibrazione che gli fece perdere i
sensi(un’ attacco del villaggio del suono?)
Aprì anche quella porta… ed ecco svelato il mistero!
Sparapanzato su una poltrona il dottor Kabuto ascoltava musica napoletana a tutto volume (In quel
momento c’ era il CD di Giggi D’ Alessio[Con due ‘g’]) e contemporaneamente leggeva uno dei rotoli
proibiti più pericolosi :”La Smorfia” contenente un codice numerologico altamente letale (il significato
dei numeri della tombola).
Rock Lee ,liberatosi dell’enigmatica visione, aprì rapidamente la quinta porta e ….
Vide Sakura e Sasuke avvinghiati in una strana posizione.
Lee s’infuriò. Come potevano, come avevano potuto…come?
KAKASHI: Mano destra sul rosso!
LEE:STATE GIOCANDO A TWISTER SENZA DI ME!!!!!!! –Ura Renge!
Con mossa fulminea , ed una elegante rotazione, atterrò sul tabellone di gioco esattamente sotto
Sakura.
La vista e il lieve contatto con le ardenti curve di miss Haruno gli procurarono una violenta epistassi
(sanguinamento a fontana dal naso) .
Svenne.
Così volente o nolente Rock Lee non riuscì a stare con Sakura e nemmeno ad esaudire il suo più
ardente desiderio…giocare a Twister.
Ma noi proseguiamo nella nostra esplorazione; seguitemi nei corridoi del transatlantico.
PORTA N ° 8
La suite blu orientale era occupata dalla band musicale più cool del momento; The Village of Sound
I cantanti si stavano preparando per il concerto : Orochimaru si stava spalmando la protezione
sessanta.
KIN: intrecciando i lunghi capellli dell’uomo (parola grossa: uomo!) - maestro dobbiamo sbrigarci!
OROCHMARILYN :
io sono Orochimarilyn Menson e non permetterò che la mia pelle candida (praticamente
1.
fosforescente)venga toccata da qualsivoglia raggio di luce !Non sia mai dovessi diventare bello!Mi
chiamerebbero Orochimarylin Monroe…Che onta!
mi devo mettere la matita nera e il correttore x le occhiaie (nessuno l’ ha mai visto senza
2.
trucco …almeno nessuno è potuto tornare indietro a raccontarlo!)
io sono il capo e tu no . Io sono il più intelligente, io sono una star e quindi comando io!
3.
Si udì un delicato bussare alla porta:
KIBA: GATSUUGA (arte ninjia selvatica)
PORTA: KA-BOOM KRACK STONF
KIBA:-sull’ attenti- Kfi sercente Kiba di zicurezza zono fenuto per zcortare foi su palco (Sembra
Ratzinger 2005-turbo: bello mi piace prafi pampini jaaaa)
OROCHI…:Entri entri giovanotto -fece languido Orochimaru pensando di addentare Kiba che gli
sembrava ben tosto e muscoloso
Akamaru , che era in piedi sui resti della porta, si slanciò ringhiando contro il collo di
Dracul…ehm…Orochimaru mordendolo a sangue. Purtroppo quasi morì avvelenato dato che da tempo
Orochimaru aveva sostituito il suo sangue con della formaldeide (per conservarsi meglio bambino
mio!)
Kiba recuperò Akamaru con la sua solita freddezza.
(KIBA:-piangendo-Oh mio piccolo tezoro…Sigh…io non permettere mai più che ti accada coza
zimile ya!....Sigh )…con le dovute precauzioni (collare con spuntoni di ferro preso in prestito da
Arlecchino, l’ alano di sua madre)si avvicinò al celebre cantante invitandolo a seguirlo in salone.
Nel frattempo il” Gai-prade” si stava svolgendo al meglio e tutti erano felici e contenti : Chouji
terminati i crostini con maionese e gamberetti, stava razzolando sul buffet .
Il capitano Hook(age), molto a suo agio fra la gente, intervistava a raffica chiunque gli si parasse
innanzi.
-
-
Shino e Gaara erano immersi in una piacevolissima conversazione:
GAARA: Non ho nulla da dirti.- Asserì voltandogli le spalle.
SHINO: Va bene tanto, devo controllare che i miei insetti abbiano chakra a sufficienza.
(conato di vomito di StalinGaara)
Sakura, tampinata dal fidanzato, accampava scuse da repertorio (ho mal di testa , ho le mie cose, mi
sento svenire …). Purtroppo per lei Rock Lee la seguiva docile e afflitto, mormorandole frasi tenere e
consolatorie.
Lei invece era disperata e non riusciva ad avvicinarsi più di tanto al marinaio Sasuke che faceva ballare
le dame senza cavaliere.
Essendo un bel giovane, era praticamente assediato e da un paio d’ore non aveva smesso mai di
danzare.
Frattanto, la splendida mamma Kurenai, cercava la sua Hinata.
L’aveva persa di vista per un attimo e la giovane ribelle ne aveva approfittato per sparire. Dopo averla
cercata disperatamente (per il salone) senza risultato, si consolò lanciandosi in una danza sfrenata con
Hatake Kakashi, che da bravo rivoluzionario fomentava i ricchi contro i poveri.
Poi distribuiva i suoi biglietti da visita e prometteva ai proletari di difendere i loro diritti (e anche
qualche rovescio..finanziario).
Il giovane Hyuuga se ne stava seduto in poltrona squadrando con occhi glaciali la sala(byakugan!).
Già di carattere poco malleabile, era decisamente seccato. Come si permetteva quella sciacquetta di
Hinata di lasciarlo solo. Non lo aveva neanche avvertito, mandato un falco, un fax….
Imbronciato era ancora più bello del solito e le ragazze facevano la fila solo per guardarlo; ma Neji
pensava ad altro.
Stufo, si alzò di scatto e toltosi con stile impeccabile la giacca, era rimasto in maniche di camicia (il
tutto fra gridolini estatici delle dame presenti. Altero e bello come al solito , non si lasciò distrarre dal
pubblico femminile- tu…disse indicando un colosso che stava voluttuosamente fumando un sigaro …il sigaro mi da fastidio. Spegnilo immediatamente oppure combatti con me a “braccio di ferro”.
“Braccio di ferro”? – fra gli astanti si levò un mormorio carico di terrore. Possibile che quei due
avessero intenzione di usare quella tecnica così pericolosa, mortale?
Qualcuno cercò di dissuadere i due contendenti , purtroppo, senza risultato.
Manco a dirlo il colosso non aspettava che provocazioni; con un ghigno feroce si tolse la giacca
rimboccandosi le maniche. Mostruosi bicipiti suscitarono mormorii ammirati.
Neji mantenne la sua solita faccia impassibile(ma mi piace anche per questo), fece un cenno al
cameriere che portò un massiccio tavolino.
Posatolo tra i due contendenti si ritirò prudentemente.
Se vinco ti taglierai tutti quei bei capelli…- sghignazzò il colosso.
Le donne presenti inorridirono al pensiero di sfigurare il bel volto del Neji.
Rimboccatosi le maniche prese posto davanti all’avversario.
Kakashi, dotato del dono dell’ubiquità (grazie ai kagebushin) si inserì nella sfida offrendo i suoi
servizi come arbitro.
(Per chi ci tenesse a saperlo un clone d’ombra di Kakashi era tra i proletari a fornire i servizi del suo
sindacato. Un altro clone si era appartato con Kurenai.Un altro consigliava alcuni miliardari sul modo
migliore per sfruttare le masse proletarieAl via dell’arbitro, Neji non dovette neanche sforzarsi: in dieci
secondi aveva battuto il suo avversario. La folla di curiosi rimase un attimo perplessa.
In realtà l’astuto giovane aveva usato la “tecnica delle 128 chiusure” per bloccare dodici punti di fuga
del chakra dell’altro e poterlo sconfiggere (Vi piace vincere facile?).
Il colosso chiese un replay. Magnanimo lo Hyuuga glielo concesse vincendo , di nuovo, alla grande.
Subito fra i maschi s’innalzò il livello di testosterone; due tre persone sfidarono il giovane.
Neji si concesse senza remore: in capo a venti minuti si era già attirato le ire di una trentina di
persone che si stavano organizzando per fargliela pagare..(ovviamente fomentate da Kakashi)
Proprio in quel momento il maitre , l’elegantissimo Ebisù, suonò il gong invitando gli ospiti ad
accomodarsi in sala da pranzo.
A malincuore la bella riunione si sciolse.
Neji seguito da una cinquantina fra donne e ragazze che si spintonavano e graffiavano come tigri
feroci, si rivestì e dopo essersi tirato indietro una ciocca ribelle (causando gridolini estatici fra le sue
fan) si diresse verso il suo tavolo; gli era venuto un certo appetito.
La sala era magnificamente apparecchiata e pavesata con tende e composizioni floreali.
A parte, in fondo, era preparato un luccicante palco per il famoso complesso di musica classica: The
Village of Sound.
Dominava la sala un tavolo, rialzato da una pedana, lussuosamente decorato da una tovaglia di
broccato scarlatto, passamanerie dorate e magnifiche composizioni di fiori,.
Scortato dalla sua guardia personale di shinobi in mimetica oro e argento, il Kazekage ,elegantissimo,
fece il suo ingresso prendendo posto.( Oro e argento io lo trovo volgare! Ora a Gaara si possono dire
un sacco di cose ma non che è volgare!)
In assoluto silenzio , con maschia eleganza Kankourou si sistemò alla sua destra, vestito di un sobrio
abito di broccato, con intarsi di pietre preziose, lentamente cominciò a sventolarlo con un elegante
flabello in oro e piume di struzzo.
Alla sua sinistra Temari inguainata in uno strepitoso abito di broccato e perle, fece lo stesso in perfetta
sincronia col fratello: si erano lungamente esercitati!
I passeggeri cominciarono a sfilare davanti al tavolo del Kazekage per poter prendere posto ai tavoli
loro assegnati.
Il dittatore , lo sguardo altero e magnifico seduto su di un superbo trono, si compiaceva di rispondere
ai saluti e agli omaggi, con un semplice movimento del capo.
Essendo un uomo profondamente attento ai desideri del suo popolo, aveva fatto installare nella
decorazione floreale di ogni tavolo, un potente ricevitore, da cui poteva ascoltare chiunque solo
azionando una leva o l’altra del pannello di controllo nascosto fra drappi e passamanerie.
Gli ospiti salutato il nobile kazekage si diressero alle loro tavole accompagnati dalle solerti cameriere
Spiccava, tra tutte per la sua eleganza, la tavola del capitano, alla quale erano stati assegnati tutti gli
ospiti di riguardo.
Ad un segnale del maitre, Ebisù, le cameriere si avvicinarono per servire.
Le ragazze indossavano una divisa sobria de elegante: abitino con minigonna plissè nera e adorabile
grembiulino bianco pieno di sbuffi e volants . Sul sedere un magnifico fiocco bianco, in testa una
crestina che era un amore: il sogno di ogni uomo.
La cena era un tripudio di colori e forme, di sapori e bouquet pregiati (non di fiori), purtroppo tra una
portata e l’altra vi era un vuoto di circa un’ora, a causa di una certa pignoleria del cuoco che
pretendeva di assaggiare ogni pietanza .
I convitati mangiavano con gran gusto e le conversazioni procedevano allegramente.
Ci fu tuttavia, chi osò lamentarsi per qualche manchevolezza o richieste assurde (cameriere è finito il
pane …)
SALA DA PRANZO PROLETARIA
La cena non procedeva allo stesso modo tra i proletari; essi sedevano a tavole di legno coperte di
tovaglie bianche e piatti di coccio
I pasti venivano serviti da due cameriere racchie e sciatte (di terza classe) che riciclavano gli avanzi
del pasto precedentemente servito in prima classe.
Frattanto alla faccia di mamma Kurenai, Hinata insieme al proletario Naruto si stava ingozzando di
ramen con buona pace dell’ Obito…EHM…abito di lamè e della preziosa acconciatura.
Tra i proletari spiccava anche il milionario Shino Aburame,che per motivi igienici era stato cacciato
dalla prima classe.
Era un po’ seccato , ma tutto sommato la compagnia sembrava meno spocchiosa di quella di prima
classe.
SHINO: (pensieri)come sono schizzinosi!...Per un poco di cimici…e se invece mi scappavano via i
pidocchi da combattimento?
NARUTO: Ho trovato un bacarozzo nel piatto!- Urlò schifato scansando violentemente il piatto nel
quale un magnifico scarafaggio era intento a sgranocchiare una tenera foglia d’insalata verde.
SHINO: Fa’ vedere!...non è un semplice scarafaggio è una cetonia dorata! Se tu guardi attentamente il
dorso….- cominciò eccitato.
NARUTO: Ah certo scusate, un bacarozzo dorato è più raffinato di uno nero. – Sorrise rivolgendosi
ad Hinata che era visibilmente impallidita – Perdona mia adorata, questo non è il cibo a cui sei
abituata; ti farò portare qualcosa di commestibile dal cameriere con i baffi (riferito alla più avvenente
delle cameriere presenti al momento).
TUTTI(Comprese le cameriere):Commestibile: AHAHAHAHAHAHAHA!
Finito il ricco pasto, Naruto portò Hinata, nei cupi e lugubri corridoi della terza classe.
La gente era riunita per chiacchierare, cantare, giocare, ridere.
Era stato invitato anche Kankourou, terminato il servizio da flabelliere, che aveva organizzato uno
spettacolo di marionette, poiché Kabuto aveva finito i sedativi ed i bambini iniziavano ad agitarsi.
Il dottore , si era rifugiato in terza classe per evitare le noie della vita d’infermeria.
Aveva portato dal suo paese d’ origine(il Canada), un gioco in modo da
ammazzare(sanguesanguesangue!) il tempo e la noia. Era un vecchio passatempo Inuit chiamato
tombola.
Dopo aver spiegato il gioco ai presenti cominciarono il primo giro.
A leggere i numeri era il mozzo Konohamaru.
Era un po’ balbuziente e questo creava qualche problema, ma ben presto tutti ci fecero l’abitudine.
KONOHAMARU: do..do..do..dici
KONOHAMARU: no..no..no..an..anta…novant…novantadue
KONOHAMARU: du…du..du..due
TEMARI:sedici!
KABUTO:la regina!
TEMARI:tre!
KABUTO:L’aratro!
UN TIZIO VESTITO DI NERO:Ho fatto ANBU!
INTANTO IN PRIMA CLASSE
Siccome Kabuto aveva preso un giorno libero, la iella di Sasuke stava diventando contagiosa: tra
malati e feriti il personale iniziava a scarseggiare…
HOOK: Kiba , cerca di comprendere, non ho altra scelta debbo liberarla!
KIBA: Ma capitano !Non possiamo!...sarebbe troppo rischioso! E poi non so se l’assicurazione copre
anche i danni causati a terzi per…(Kiba per il terrore aveva abbandonato il suo accento tedesco)
HOOK: Lo so ma dobbiamo farlo!- Il capitano si coprì il volto, affranto. Stava per prendere una delle
decisioni più importanti della sua vita e carriera.
Guardò l’impavido Kiba, suo fedele ufficiale ; Akamaru in un angolo uggiolava di spavento - …..è per
questo che chiedo a te!...
KIBA: Ho capito … ma ripensateci, non potete liberare …LEI!L’ultima volta abbiamo avuto tanti di
quei problemi da rischiare la galera.
HOOK: Lo so, lo so..ma ora è cambiata..ha seguito un corso….ora riesce a socializzare con gli altri.Cercò di convincere più se stesso che altro…
Non potevano farne a meno!
Sospirando scesero nella stiva e preso un pesante mazzo di chiavi: aprirono una saracinesca, un
cancello, una porta blindata, una porta scorrevole fatta di pannelli di legno e carta oleata....
(suspance…tamburi…)
Dietro i pannelli di carta oleata si trova una graziosa stanza arredata in stile tipicamente orientale.
Seduta accanto ad un oblò, una deliziosa fanciulla vestita di uno yukata a fiori stava suonando lo
shamisen.
Aveva i capelli raccolti in due soffici crocchie ai lati della testa e un sorriso adorabile.
TENTEN: Lo sapevo che prima o poi avreste avuto bisogno di me- il ritmo dello shamisen si fece più
rapido e incalzante .
Li guardò con aria feroce – sarei tentata di rifiutarvi il mio aiuto – lo shamisen strideva così forte sotto
il plettro, che ad una ad una le corde si spezzarono con uno SDENG sonoro - …ma le corde dello
shamisen si sono spezzate e devo comprarne altre.
Con una piroetta volteggiò in aria togliendosi lo yukata e comparendo avvolta nella deliziosa uniforme
da cameriera, per cui il Titanic era famoso.
In una visione di femminee grazie, atterrò accanto al capitano e Kiba.
Con uno sguardo sprezzante si diresse decisa verso il salone principale.
Era tutto nelle sue mani.
Una piccola spiegazione: “Turbine” Tenten era la cameriera più pericolosa della terra e dei sette mari .
Apparecchiava e sparecchiava a velocità supersonica : lanciava i piatti come se fossero frisbee, faceva
roteare i bicchieri come un giocoliere. Serviva le pietanze non appena il cuoco le toglieva dal fuoco
causando ustioni agli avventori .
Appena finito di servire, toglieva i piatti a velocità tale che nessuno riusciva ad assaggiare le pietanze,
diventate finalmente a temperatura ambiente.
Insomma “Turbine” Tenten non era esattamente la cameriera più adatta ad una crociera.
In effetti, povera orfanella ,(Ci hai fatto caso che qui so ‘ tutti orfani? Ma cos’è un’epidemia? Signor
padre di Ino smetta di grattarsi) era stata abituata fin da piccola a lavorare in una mensa per barboni,
drogati, e degenerati vari.
Dopo le prime vaghe profferte dei suddetti reietti, la piccola Tenten, tenera fanciulla, aveva inventato
una tecnica tutta sua per lavorare senza problemi.
Come una funambola, un’acrobata da circo, volteggiava per i tavoli lanciando piatti e scansandosi alla
svelta per evitare manate varie.
Piroettava in cucina e con rapidità riempiva i piatti dei barboni e debosciati che aspettavano in
chilometriche file il loro pasto.
Si muoveva con tale grazia ed agilità da essersi meritata il nome di Teneten(qua e là), difatti prima la
chiamavano semplicemente “hei tu” oppure “ragazzina”.
Gli avventori avevano gradito molto il nuovo tipo di servizio e molti si erano rimessi in sesto solo per
avere il piacere di conversare con la fanciulla.
Altri si erano messi a far palestra nel tentativo di acchiapparla mentre svolazzava nelle sue piroette
distribuendo piatti caldi: invano.
Dalla mensa sociale era passata a vari fast food per poi essere assunta da Sabaku no Gaara in persona.
La sua abilità le aveva fatto far carriera ed ora era capo cameriera sul Titanic; purchè prima facesse
un’endovena di valium.
Terminata la breve parentesi ritroviamo Tenten in pieno svolgimento delle sue mansioni.
Il dottor Kabuto le aveva fatto la famosa endovena e la fanciulla evitava volteggi e piroette in aria,
servendo le pietanze in maniera quasi normale.
Tutto filò liscio e affilato come una katana; Tenten, con un sorriso adorabile, aveva un’ ottima mano e
non mirava ai punti vitali.
Un paio di volte lanciò tre portate alla volta, ma la sfiga di Sasuke attirava i colpi più pericolosi.
Il marinaio acchiappava con tutti gli arti disponibili i piatti: era ormai così ricoperto di insalatine e
gamberetti che sembrava il cugino del mostro di Loch Ness.
La cena era quasi al termine , e il capitano Hook stava tirando un respiro di sollievo, quando la sorte ci
mise lo zampino.
Proprio mentre stava per fare un lancio di tacchino con contorno di patate , Tenten vide Neji
‘bracciodiferro’Hyuuga seduto con aria composta e maschia al tavolo.
Era così bello da mozzarle il respiro.
Sospirò, guardandolo teneramente.
S’ innamorò perdutamente e il lancio partì di sbieco.
Il tizio a cui era destinato chinò la testa appena in tempo , il piatto era sulla traiettoria di Sasuke, il
quale conoscendo la potenza della sua scalogna non perse neanche tempo a pregare, il piatto era dritto
sulla sua traiettoria.
L’Uchiha fece in tempo a notare che il bordo del piatto era particolarmente affilato( ..e quando mai),
ma non a schivarlo, l’ oggetto curvò ad un pelo dal viso del giovane e si sfracellò sulla nuca del tizio
che l’ aveva evitato per la prima volta,con tanto di fuochi d’ artificio alla maionese.
Sasuke era sconvolto: il suo primo colpo di fortuna( a parte incontrare Naruto) in tutta la sua vita!
Ma l’uomo necessitava di cure immediate!
Il dottor Kabuto fu chiamato d’ urgenza , ma aperta la porta gli si parò davanti una scena terribile: un
uomo giaceva riverso in una pozza rossa che poteva essere sangue o di ketchup( a seconda dei gusti), il
pavimento era coperto di salse e cibo schiacciato.
La gente vociava nervosamente.
Cosa anomala il marinaio Sasuke zompava da tutte le parti, non per il dolore, ma perchè non gli
pareva vero di essersi salvato.
Ad un certo punto, il proiettile Uchiha, schizzò addosso al dottore: dalla cassetta dei medicinali
volarono fuori tre o quattro siringhe, una delle quali si conficcò nel collo del Kazekage .
Kabuto guardò il liquido giallo chiarissimo agitarsi nella siringa, e dopo aver riconosciuto la sostanza
disse un po’ perplesso -Ma che ci fa dell’anestetico da rinoceronte nella mia valigetta del pronto
soccorso?KIBA : Credo lei zcampiato faliccetta con cfella ti Hana,mia zorella feterinaria!
KABUTO: shcusate. (Accento napoletano) Un piccolo errore; deve essere accaduto mentre cenavo
con Hana.
Intanto Sasuke, rialzatosi bruscamente aveva sbattuto la testa sul tavolo di Rock Lee rovesciando la
“damigiana di compagnia” di Gai, ricolma di sakè, nel bicchiere del giovane.
GAARA: ROONF….ZZZZ….RONF….
SHUKAKU: SONO LIBEROOOOO!YAHHOOOO!
ROCK LEE: Mi sento un po’ strano….
GAI: Caro figliolo, cosa ti succede? – Domandò sospettoso annusando l’alito del giovane. Impallidì;
le cose rischiavano di mettersi male.
Rock Lee improvvisamente furioso si rivolse a Sasuke steso per terra-sei tu che volevi rubarmi
Sakura!URA RENGE!!
Sasuke rimase impassibile…(per forza era già svenuto!...)
Nel frattempo, Shukaku si era scatenato; vide Orochimaru e i suoi , che finito il pasto erano entrati
quasi alla chetichella, e si slanciò sulla…pedana:EHI!!C’è UNA BAND!!!ATTACCATE COL
FUNKY!!YOOOOO!
Orochimaru, che non aspettava altro visto che non aveva potuto fare il suo ingresso trionfale , fece un
segno alla band che attaccò con la “musica”.
Kinuta Dosu fece vibrare la sala col suo “tocco magico”
Abumi Zaku si diede da fare per plasmare il suono in forme graziose e accattivanti.
Kidomaru comincio ad assumere sembianze aracnoidee continuando a scuotere le sue nacchere e le
maracas.
Sakon e Ukon si scialarono alle chiatarre, mentre Tayuya, inguainata in un abitino stretto come
domopack, usava il microfono per lanciare invettive e insulti.
Jirobo non si risparmiava suonando le percussioni nel modo più violento e cacofonico possibile.
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-
Il suono era così atroce e straziante, la musica talmente forte, violenta e cacofonica, che nessuno potè
resistere!
I convitati, le camerierie si accasciarono a terra coprendosi le orecchie e urlando.
Solo l’impavido Kiba in un momento di lucidità riuscì a gridare-…. ma chi è il responsabile del
suono?!
OROCHIMAU: con un sorriso diabolico stampato sul volto, avvicinò ancor di più il microfono alle
labbra vermiglie e rispose a metà fra il canto e l’urlo lacerante -SONO IOOOOOOO!EVVIVA IL
SUONO!!!
Il Kazekage frattanto si era svegliato e ora era intento in un feroce corpo a corpo con Shukaku che non
ne voleva sapere di rientrare nei suoi “appartamenti”.
- Ma se ho ballato per dieci minuti- urlava aggrappandosi ovunque i suoi artigli trovassero presa( e
infatti aveva divelto un paio di colonne e stava mettendo a dura prova le lamiere della paratia.
Dannato tasso, abbiamo un’emergenza! – Gridava il dittatore prendendo a cazzotti la reliquia
della sabbia - vorrei sapere chi è quell’idiota che ha imbarcato “the Village of Sound” al completo sul
Titanic?
Deficiente, non ti ricordi che per risparmiare abbiamo messo un annuncio sulla Gazzetta del
Kazekage?- Shukaku cercava di mordere il suo coinquilino che però sembrava deciso a non cedere.
Azz.. vero!- Il Kazekage mise le mani attorno al collo del tasso stringendo – avevamo scritto
che cercavamo un orchestra di vari elementi che fosse sobria e affidabile! Mi spieghi cosa hanno di
sobrio e affidabile quelli del Suono?
E mentre il tasso continuava la sua conversazione con Gaara noi torniamo ad occuparci dei passeggeri.
La potente arma sonora della gang del Suono li aveva messi in ginocchio; le mani strette sulle
orecchie gemevano per l’atroce dolore inferto dalle crudeli note di Orochimarilyn Menson e la sua
terribile band.
I passeggeri erano sconvolti e spaventati; molti piangevano, altri si ritrovarono, alcuni si presentarono.
Qualcuno era già pronto a fare la parte dell’eroe, aspettava solo il momento giusto.
Orochimaru impugnò il microfono facendo tremare gli astanti; gli altri membri della band se ne
stavano tesi, le mani sugli strumenti.- Se mi consegnerete i bijuu che sono a bordo nessuno di voi avrà
nulla da temere!- Spiegò sorridente facendo guizzare la lingua biforcuta – avete la mia parola!I bijoux? Ci state minacciando solo per delle imitazioni di gioielli?- Neji si fece largo tra la
folla gettando a terra una manciata di collanine, braccialetti e altre chincaglierie sfilate alla fidanzata.
Mi avevi giurato di aver speso un sacco di soldi!- Gridò Hinata, che nel frattempo trascinata
da Naruto era risalita di classe, delusa. – Mi avevi detto che per te il mio sorriso valeva più dei
gioielli?!
Certo – lui la prese per il polso cercando di calmarla – hai idea di quanto abbiamo dovuto
spendere per le tue cure canalari, per rifarti lo smalto dei denti. Con le cure dentistiche ci sei costata
una fortuna, ma non potevo certo fidanzarmi con una che non solo è mia cugina, è una lagna, ma ha
pure i denti rovinati!
Non aveva finito di parlare che Naruto gli si avventò contro piazzandogli un diretto alla mascella –
come osi insultare la delicata bellezza di Hinata? – Gridò il giovane biondo attirando a sé la fanciulla.
Un grido di raccapriccio fece voltare gli astanti; una signora puntava il dito contro Naruto guardandolo
schifata - …c’è..c’è..un passeggero di terza…classe nel salone…!- Riuscì a malapena a finire la frase
che dovette essere sorretta dal marito.
Dalla folla si alzarono mormoriii rabbiosi – certo ha ragione..
..maledetti proletari..
…pagatelo il biglietto se vuoi stare qui!
..oh , ma che schifo…un poveraccio è stato qui..
Nel frattempo “The Village of Sound” era stata completamente dimenticato.
La band dapprima agguerrita, poi innervosita, infine stufa si era seduta sulla pedana aspettando ordini.
Orochimaru era confuso; i suoi pensieri erano divisi.
Aveva individuato due biju, uno dei quali era in lotta col suo jinchuriki.
-
-
Aveva caldo e il trucco gli si stava squagliando.
Ma una cosa lo seccava assai ; lo stavano ignorando!
Era una cosa terribile, atroce, che quasi poteva rischiare di spezzargli il cuore , infrangergli l’orgoglio.
D’istinto fece un cenno alla sua band; quelli non aspettavano altro.
Scattarono in piedi e cominciarono a suonare (parola grossa) l’ultima canzone di Orochimaru: “..il
cobra non è un serpente…(vedi su You Tube)”.
La note erano così alte e stridenti, il rock così duro, Orochimaru così stonato che la gente cominciò ad
urlare e implorare:
- ..ah che orrore, che orrore.. è meraviglioso….
…ancora, ancora facci morire..
..siì sìì ,ancora ancora…..sono il tuo schiavo..
Fra urla, e svenimenti, strepiti, e capelli strappati finalmente Orochimaru ottenne di nuovo l’attenzione
della folla.
Nel frattempo Il Kazekage aveva ripreso quasi il controllo del suo corpo: quasi è una parola grossa!
Metà del suo corpo era mostruosamente gonfia deforme e di un bel colore giallo paglierino.
Nello stesso momento Neji belli capelli, e Naruto Uzumaki (di Caprio) stavano facendo a spintoni
insultandosi a vicenda.
Hinata, per non perdere il vizio, piangeva come una fontana.
Orochimario decise di ignorare i gruppetti sovversivi e si rivolse alla folla finalmente compatta ed
ansiosa – consegnatemi i biju e non avrete niente da temere..
Non aveva finito di parlare che le donne , le fanciulle e persino gli uomini si tolsero braccialetti, anelli,
catenine, orecchini, mutande di paillettes, lanciandogliele in una pioggia multicolore e lucente.
Molti oggetti si accumularono ai suoi piedi, altri gli finirono in faccia, le mutande in testa.
Voglio i bijuu, i bijuu..- urlò Orochimaru ormai fuori controllo; alcuni oggetti gli avevano
scalfito la pelle eburnea e ruvide squame s’intravedevano sul suo bel viso.
Te l’avevo detto che era rifatto!- Esclamò una donna anziana dando di gomito all’amica!
Ma dai!- Eppure sembrava così naturale, fresco…Un giovane di belle speranze- commentò
l’altra appoggiandosi al deambulatore rosa confetto.
Sarà per rifarsi che gli servono i nostri soldi, vedi come si ostina a chiedere bijoux , collane ed
altro.- Insistette una terza sistemandosi la parrucca bionda che le scendeva sulla schiena rugosa.
Ha chiesto i bijoux perché si smerciano più facilmente e non sono rintracciabili – chiarì un
elegante signore con una benda sull’occhio, un braccio al collo e il piede monco(Danzou sama, il capo
segreto, della squadra segreta di anbu segreti, del villaggio segreto della foglia; ma è un segreto e non
siete tenuti a saperlo!)
Voi mi direte; ah ma Danzou sama mica c’ha il piede monco!
Non l’aveva, ma quando il nuovo team Kakashi(senza Kakashi, ma con Yamato, e senza Sasuke ma
con Sai…e allora cosa c’è rimasto del team Kakashi?Non lo so parlate con Kishimoto).
Dicevo che, una volta tornato il team dalla missione, Tsunade sama aveva scoperto che Danzou aveva
giocato sporco, per cui aveva deciso di farla sporca pure lei.
Aveva invitato la famiglia Akimichi con la scusa di comunicargli una cosa importante.
Quelli si erano presentati chi mangiando patatine, chi ciambelline, chi insalata e frutta (per dimagrire).
Li aveva tenuti un’oretta, chiacchierando senza posa in modo da stordirli, giusto il tempo che
sbriciolassero, gocciolassero ben bene sul pavimento.
Poi , continuando a giocare sporco, aveva lasciato il pavimento lurido, e chiamato Danzou sama.
Quello che era orbo e un poco fracico, era prontamente scivolato sullo sporco lasciato dagli Akimichi .
In un istante si era giocato uno dei pochi arti che gli erano rimasti sani dalla precedente guerra.
Comunque è risaputo in guerra e nelle rotture di scatole tutto è lecito.
E in amore?
In amore fate un po’ come vi pare.
Dove eravamo rimasti?
Orochimaru coperto d’oro come una divinità pagana urlava a squarciagola chiedendo bijuu.
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Le sue urla non facevano che aizzare ed eccitare la gente, che lungi dallo spaventarsi continuava a
bersagliarlo degli oggetti più disparati.
Fu solo quando alcuni ragazzotti cominciarono a staccarsi le borchie dorate dai jeans , che il capo del
Suono realizzò che forse la gente poteva aver frainteso.
Poteva.
Forse.
Adesso basta – il Kazekage sama si fece avanti in tutta la sua maschia( si ci piacciono gli
efebi delicati) e bassa bellezza – come osa salire sul mio transatlantico, durante il viaggio inaugurale, e
derubare i miei passeggeri, sotto il mio naso, pensando io possa restarmene a guardare senza
intervenire?
Orochimaru lo guardò smarrito; gli occhi strabici mentre cercava di pensare – mi potrebbe ripetere la
domanda? Credo di essermi perso qualcosa; un particolare trascurabile.
Il Kazekage, si rese conto di aver effettivamente fatto un discorso un po’ lunghetto; si preoccupò.
Poteva forse essere il primo sintomo di un certo deperimento da insonnia?
Con una scrollata di spalle e un sospiro dette l’ultimo cazzotto a Shukaku che si ritirò mogio mogio
con un sospiro deluso.- Lei- puntò il dito verso Orochimaru che attendeva battendo nervosamente il
piede a terra – viene qui e mi deruba i passeggeri. Non va bene!- Concluse il Kazekage lapidario.
Mario lo guardò smarrito, mentre cumuli di bijoux cricchiavano sotto i suoi piedi.- Rubare?- Il rumore
di una collanina che cadeva a terra lo aiutarono a comprendere – Ma no, noi volevamo solo i bijuu….Non aveva finito di parlare che una nuova ondata di gioielli piovve su di lui.
Ladro!- Lo apostrofò il Kazekage con le braccia conserte e l’aria seccata. Frattanto , quattin
quattina, Tayuya si stava infilando quanti più preziosi poteva. Non avrebbe mai immaginato che il
fenomenale piano d’assalto ideato da Orochimaru, avrebbe dato risultati così brillanti, splendenti,
lucenti.
Vogliamo i bijuu, nient’….. – riprese Orochimaru prontamente zittito dall’ennesima valanga
di ori, e incensi ( ma la mirra la conservava Kabuto per imbalsamarlo).
Scusa - disse Sakon- capo -disse Ukon – i gemelli comparvero di botto davanti a Orochimaru
spaventandolo a morte (insomma morì per la decima volta, ma tanto aveva un corpo di ricambio ) –
che ne diresti di cambiare termine in modo che questa gente ignorante possa capire cosa realmente
desideri?
Orochimaru guardò i gemelli, poi guardò la folla adorante e decise che anche i suoi seguaci potevano
avere delle idee.- ..e sentiamo, cosa dovrei chiedere secondo te?Gente consegnateci i cercoteri e ce ne andremo senza fare danni!- Esclamò Jirobu
approfittando del microfono sfilato dalle squame di Orochimaru.
Ah, i cercoteri….- sospirò una donna giocherellando con la collana di diamanti – certo, bè ma
poteva dircelo subito che voleva le reliquie segrete dei villaggi segreti…Non le pare?- Proseguì seccata
puntando il dito guantato verso Orochimaru.
Un brusio irato della folla convinse Orochimaru a pentirsi di non aver completato i suoi studi
universitari -…mi dispiace..scusatemi per il fraintendimento …- con aria mortificata prese il
microfono dalle mani dei gemelli - …potreste essere così gentili da volermi perdonare?
La folla rumoreggiò nervosamente, poi si fece avanti Rock Lee. Portava drappeggiato sulle spalle, il
padre, Gai (padre Gai)(don Matteo) che stava cercando di impedire al suo unico figlio di gettare via la
primavera della sua giovinezza in stupide risse da crociera.
Adesso voi quattro dovete smetterla – puntò il dito ondeggiante verso Orochimaru – noi non
vi daremo mai i due cercoteri presenti qui in questa sala. Shukaku e Kyuubi saranno da noi…?Smarrito si voltò cercando il padre. – Padre, che dobbiamo fare noi con i cosi, i cerco..i cercotelliruttò una vampata di alcool tramortendo Gai.
Il Kyuubi, abbiamo anche il demone volpe a bordo?- Orochimaru sbatacchiò Rock Lee che gli
vomitò addosso due litri di sakè caldo.
Kidomaru si sventolò con le varie zampe, scacciando i vapori dell’alcool.
Frattanto il Kazekage cercava di mantenersi sveglio, mentre Shukaku approfittando della confusione
gli rintronava il cervello con una ninnananna. Con un magnifico doppio axel, Ten Ten volteggiò fra gli
astanti offrendo canapè di gamberetti, e caviale.
Il Suono protestò per essere stata lasciato fuori dal servizio; insomma la questione stava degenerando e
Orochimaru decise di darci un taglio.
Doveva riprendere il controllo – avanti gente del Suono, tutti in posizione!- Esclamò perentorio.
Immediatamente, in uno svolazzar di bende e stracci variopinti la band prese posto in maniera
coreografica.
Zaku Abumi plasmò il suono fece partire la musica ; sulle travolgenti note di[usare come base la
canzone degli 883 sull’uomo ragno] “Nel bel villaggio tra sabbia ed il mar ormai nessuno ha più nulla
da far, il Kazekage(senior) non si trova più Temari e Gaara, gridano: “yuuhu!”.
Kankuro invece è un po’ preoccupato perché dei soldi gli aveva prestato.
Hanno ucciso il Kazekage chi sia stato non si sa , forse è stato Orochimaru oppure uno yakuzà.
Ma ad un certo punto la porta fa slamm, entrano Sasuke Naruto e Sakura, i tre shinobi annunciano già,
è stato ritrovato il corpo di papà….” la band cominciò a muoversi all’unisono.
Erano perfettamente coordinati, danzavano in meravigliosa armonia; erano così fighi che da qualche
parte si levò un timido applauso, qualche fischio di incoraggiamento.
Qualcuno accese l’accendino, ma gli estintori automatici erano così potenti che inzupparono la sala
trasformandola in piscina nell’arco di tre minuti.
Zuppo, nervoso, e ormai sull’orlo dell’andropausa, Orochimaru si scansò i capelli dal viso; si sentiva
un po’ frustrato – il musical non è forse previsto per la prossima settimana?- Si rivolse tagliente ai suoi
accoliti.
Kinuta Dosu dette di gomito a Zaku- te l’avevo detto! Il capo voleva fare una sorpresa a Pain,
non si sarebbe mai sognato di farci fare la prima dello spettacolo davanti a questi buzzurri.
Tayuya vomitò una dozzina di oscenità.
Orochimaru li fissò uno ad uno sfoderando il suo sguardo ipnotico – abbiamo il Kyuubi a bordo, perciò
gente del Suono (suonati) io dico che andremo a fare una bella caccia alla volpe!
Non aveva finito di parlare che Naruto acchiappata Hinata cominciò a spintonare la folla dirigendosi
verso le scale.
- Presto inseguiteli!Sono loro…!-Sibilò Mario dalla lingua biforcuta.
Mentre fuggivano a gambe levate lungo gli immensi e contorti corridoi del transatlantico, ad
Hinata sorse un dubbio – scusa Naruto , ma perché stiamo fuggendo? Se ci fossimo abilmente nascosti
tra la folle magari indossando delle parrucche o/e abiti di lamè, sicuramente non ci avrebbero
assolutamente notati.
- Hai ragione, come sei intelligente..si vede che sei una persona istruita. Naruto si bloccò di scatto
facendo effettuare una piroetta coreografica alla fanciulla.
Si trovarono faccia a faccia con Jirobu che si bloccò stupito.
- Scusi sa, fece Naruto con aria seccata- ma lei perché ci insegue?
Jirobu li osservò attentamente- …eh…bè..sapete… Orochimaru.- si bloccò confuso-..ma voi perché
stavate scappando allora?
Hinata lo fissò malevola (non doveva neanche sforzarsi tanto visto l’effetto mortaccino dei suoi
spaventosi occhi bianchi)
- Stavamo andando di corsa al bagno…ho le mie cose sa!- Rispose Naruto.
Jirobu rimuginò per un poco sul problema - ..ma a che cosa le serve trascinarsi dietro la signorina?
- Trascinarla? Hinata stava passeggiando con me ben decisa ad aiutarmi nello svolgimento delle mie
delicate funzioni. Ed ora- Naruto lo fissò con occhio lupino, anzi volpino(woofi) - ci lasci andare che
non la tengo più..tra un po’esplodo e non mi sentirò responsabile di puzze e/ o danni…
Jirobu si allontanò , prudentemente, di buoni cento metri - ah va bene…allora potete andare…
I due giovani ripresero con aria disinvolta (Hinata aveva strappato lo strascico del vestito e si era tolta
le scarpe coi tacchi. Già che c’era si era anche struccata.) la fuga .
Nella fretta dimenticarono di consultare le mappe della nave e ben presto si ritrovarono a girare in
tondo per vari corridoi gemelli che li ricondussero al punto di partenza: la sala dove Orochimaru aveva
scatenato il putiferio.
- Ah, ma che strano esclamò il biondino. Questa sala mi pare un dejà vù!
- Uh ma che buffo,- Hinata attivò il byakugan a trecentosessanta gradi - questa sala mi pare di averla
già vista, anche le persone, e il palco, e il cantante eh…Naruto ho un dubbio…!
- …eh sì anche io ..vuoi vedere che qui c’è lo zampino di Itachi? Questa mi sembra una delle sue
dannate illusioni da mangekyou sharingan?
Il suddetto comparve in quel momento sbafandosi con aria voluttuosa un gabaret di pasticcini- ..io
veramente stavo facendo merenda..
I due giovani sobbalzarono..
- Itachi…- urlò Hinata stravolta- …il collirio che ti aveva prescritto il dottor Warui?Guarda come ti sei
combinato gli occhi…tutti rossi…sei tremendo…lo dirò al dottore la prossima volta che ci andrò.
Itachi sbiancò lasciando cadere a terra i pasticcini…- no..il dottor Warui Itami..no..giurami che non
glielo dirai …giuralo …giuraloooo!- Ululò tremante ricordando l’ultima visita. L’infermiera Amai
Meguri lo aveva legato alla poltrona mentre il dottore, dopo avergli inserito in bocca un lecca lecca, gli
infilava le dita negli occhi spruzzando vari colliri.
Lo farò – rispose Hinata – se mi prometti che smetterai di usare la Play Station e il Nintendo DS !Itachi mise il broncetto…- ma devo finire il gioco di “Naruto: non riesco a battere Itachi!”
Naruto guardò Hinata, Hinata guardò Itachi, Itachi guardò il narratore, ma uno dei narratori era Ichibi,
che per realizzare un suo desiderio (voglio desertificare il mondo) stava piegando ad origami cento
gru.
Non gli avevano spiegato che ne doveva piegarne altre novecento per esaudire realmente il suo
desiderio NDA.
Dopo questo gioco di sguardi il narratore aveva esaurito le idee, non le gru di carta, ma non voleva
sprecare il suo desiderio per fare andare avanti la storia, perciò Itachi acchiappò Naruto per la
collottola, pronto a consegnarlo ai suoi soci.
- Ohhh- ululò Hinata stravolta- il dottor Warui…
Mentiva, la giovane promessa della casata Hyuuga, aveva mentito sapendo di mentina (pubblicità
occulta “caramelle balsamiche Nara, un pezzo di bosco nella tua bocca!”
(Intervista ai consumatori delle “caramelle balsamiche boschive salutari Nara®”
Mi dica signore, come va il suo raffreddore? – chiede l’intervistatore .
Un uomo steso a terra con strane robe verdi che gli escono di bocca: “quesoameromihaosuendovieorali
(tradotto: questo albero mi sa ostruendo le vie orali).”
Niente paura- l’intervistatore col machete in mano tiene a bada alcuni rampicanti- il prodotto è
disponibile anche in supposte..-Assheulo( tradotto: azz che culo…) mormorò l’uomo raffreddato, ormai in stato semicomatoso.
Ma torniamo ai due fuggitivi che fuggirono cercando di scappare, o viceserva hem viceversa..
Insomma fecero dietro front e si reinfilarono nello stesso corridoio da cui erano usciti, incontrando
Jirobu..in compagnia di Kidomaru intento a vomitare una mega ragnatela in modo da bloccare il
passaggio.
Hinata urlò….- Spiderman..ah è questo il tuo vero volto! Non sapevo fossi il fratello di Shikamaru,
pensavo che la tua vera identità fosse quella di un giornalista sfigato. Come sono contenta che tu sia un
ninja della famiglia balsamica, boschiva Nara.
Kidomaru ingoiò la ragnatela troppo velocemente rischiando di strozzarsi -..che…cos’hai detto
ragazzina?
Naruto vista la mala parata cercò di strascinare via Hinata la quale da autentica Otaku continuava a
protendere le delicate manine verso l’uomo dei suoi sogni (..e che sogni?Ma li volete sapere i sogni di
Hinata? Ok, ma solo se avete almeno 18 anni.
Allora sogno erotico di Hinata del 24 giugno 2009 ore 00.42 .
Sala da thè della casata principale Hyuuga.
Tutta la famiglia è al cocktail party per il compleanno di Hanabi.
La bella Hinata inguainata in un sexy kimono nero a fiorami scarlatti e gialli( invernale multistrato
lana cotone seta) con obi rosso carminio di due metri e passa, con mega fiocco sul sedere.
Acconciatura tipica farcita di fermagli ornati di fiori campanelle quant’altro disponibile. Seduta in
posizione saizà sta preparando un thè verde con la tipica cerimonia.
Attorno a lei volute di incenso al gelsomino/aquilegia impregnano l’aria.
Lentamente lo shoji dipinto scorre sulla scanalatura lasciando apparire la maschia figura di Spiderman
inguainata nel costume rosso sangue e asfalto.
Lei lo guarda arrossendo, poi, con aria lasciava gli domanda; vuoi una tazza di thè?
Lui la guarda , attraverso lo schermo protettivo della maschera e poi esclama; scusi , credo di aver
sbagliato città?
Con la testa bassa e giocherellando con le dita indici Hinata sussurra con voce roca di desiderio; - è
stato il filo rosso del destino a farci incontrare![Hinata è veramente lussuriosa nei suoi sogni] Lui
guarda il suo costume, poi il filo della ragnatela con cui ha aperto la porta scorrevole…- Forse mi sono
perso qualche passaggio importante…- pensa fra se e sé.
Nel frattempo Hinata gli si è avvinghiata ai piedi facendolo cadere sul tatami , problemi di ragnatele, e
rovesciandogli addosso il thè bollente.
Lui urla con voce maschia - … è bollente!
Lei annuisce vogliosa, - sì il mio cuore è bollente…
Si chiude lo shoji e il resto si immagina..
[Hinata e Spiderman passano il resto della notte a giocare a rubamazzetto].
Mentre Hinata aveva un brevissimo flasback dei suoi sogni, ritroviamo il figherrimo Neji Hyuuga
bellicapelli, intento in un duello all’ultimo sangue con il feroce Kidomaru.
- …tu..hai l’aria da femminuccia, come pensi di poter battere un macho virile come me?- esclama
Spidermaru(Kidomaru+Spiderman)
Occhio di falco, Hyuga gli fece un rapido infrarosso col byakugan e poi rispose – alla faccia del
maschio virile. Con quell’attrezzatura ti batto quando voglio!
Rosso e impacciato Kidomaru rispose- ti stai sbagliando Tayuia l’ha già sperimentata ed è rimasta
senza parole…
- Certo si stava letteralmente rotolando dalle risate: dico viste le dimensioni…
- È piccolo perché è aerodinamico e si maneggia meglio…
- A Konoha siamo meglio dotati, il nostro fabbro per esempio..
Ma Naruto lo interruppe ferocemente - …non puoi rivelargli i segreti del fabbro di Konoha
E Hinata scocciatissima(sventolando striscioni con ricamato a punto croce BANZAI SPIDERMARU)
ma tutte ‘ste storie per le dimensioni dei vostri…kunai?
Naruto frattanto, colto il kunai al balzo afferrò Hinata ed insieme fuggirono verso altri lidi.
Ma lasciamo i nostri impavidi eroi per controllare la situazione in giro per il Titanic.
Mentre Itachi uccideva Naruto per la 54esima volta, l’Uchiha senior spense con un gesto stizzoso il
Nintendo DS – quando vado dall’oculista devo dire a Hinata di risolvere lei sto dannato gioco . Non so
come faccia ad essere così maledettamente abile.
Mentre si consolava sbocconcellando dolcini, Zetsu gli germogliò ai piedi- Pain si è tanto seccato.
Aveva un afide per piercieng. Dovevamo fare un ingresso fantasmagorico/floreale ma Orochimaru ci
ha rubato la scena.
- Eh io che c’entro siete voi che sbagliate i tempi. Io sono sempre elegante e potente.
- Non capisci è arrabbiato perché si sono persi il discorso che Deidara aveva scritto con tanto impegno
e pathos (Deidara: “questo discorso è arte, e l’arte è esplosione. Facciamo esplodere questo discorso” e
buum via la prima sede dell’Akatsuki …. e buum via l’albergo del villaggio segreto della pioggia! E
buum la testa di Deidara dopo che a Pain sono girati i piercing .)
- Si, si, -sbofonchiò Itachi – adesso se vogliamo proprio farci notare basta che Hidan faccia la sua
solita scena con sangue e falce..
- No,non si può Konan si schifa un sacco e poi sporchiamo il pavimento…
- No, no ci penso io con la mia parata di cuori…- esordì Kakuzu cominciando ad allentare le cuciture
sui suoi arti…
Aveva appena iniziato il suo show in stile majokko [come ci fa notare Ichibi in preda ai conati di
vomito] - vola Cuore Esasperato, vai Cuore del Pianto, doppio salto cuoriforme del Cuore Esacerbato:
trasformazione gorgeous di “Kakuzu dei mille cuori”.
Lo show di Kakuzu dai mille cuori ebbe un effetto lassativo immediato e in un attimo la sala si svuotò.
Frattanto l’Akatsuki si era radunata in un angoletto e guardava con aria disgustata l’esibizione del
compagno di (squadra) di Hidan.
Ad un certo punto “del taglia e cuci alle spalle di un compagno” Sasori si volse verso Pain …senti..ma…se noi siamo qui a guardare quel demente in forma di majokko, chi si occupa di
recuperare i cercoteri?
Frattanto Kisame piangeva davanti al buffet, mentre Itachi con aria voluttuosa ingoiava salmone ,
caviale, aringhe , zuppa di pinna di squalo etc.
Tobi cercava di corteggiare Konan, altrimenti detta la Donna Post It[ NDM] (ovvero colei che
rammentava gli impegni degli akatsukiani.
E mentre l’Akatsuki si dilettava nella plancia, un dramma stava per consumarsi.
Infatti gli ambientalisti, ingrifati come un riccio a primavera(non chiedete spiegazioni, douzo)
irrompono ovunque come una sola forza congiunta(Ino Yamanaka detta la cinghialessa del bosco
balsamico vicino a Nara).
Dagli altoparlanti di tutta la nave vengono trasmesse le parole del loro leader : ” mentre voi patetici
consumatori delle risorse naturali di questo pianeta, vi godete questa lussuriosa crociera spendendo
soldi e spandendo petrolio nelle acque azzurre di questo meraviglioso oceano….cosa stavo
dicendo…mmm ah si…mentre voi fate così, l’ambiente che sostiene la vita del nostro pianeta si va
lentamente deteriorando avviandosi così alla catastrofe totale, all’effetto serra, allo
tsuna..tsunade..tsunami, alla desertificazione [dannata Ichibi è arrivata a 72 gru], alla
sovvrappopolazione, all’estinzione del granchio tibetano (esiste un granchio tibetano?), ai terremoti
(quando Choji cambia posizione sulla sedia), al disboscamento , all’estinzione degli animali,allo
scioglimento dei ghiacci polari, al buco dell’ozono..
- AHO’ EMMOBBASTA, PERO’!- Esclamarono in coro i passeggeri della nave.
Spiazzata Ino perse il filo del discorso, Kankuro le cercò il filo, Tenten era alla ricerca del granchio
tibetano estinto da tirare a Ino, Choji ferito nel profondo della ciccia(orgoglio) si accasciò mugolando
dispiacere sul timone.
La nave subì una brusca virata, andando a cozzare contro la Mary Celeste [ Ichibi dice che è una nave
fantasma], poi Choji sospirò mandando il Titanic contro l’Olandese Volante(nave funesta), mentre la
gente urlava in preda al terrore e alla disperazione (ah la mia acconciatura, l’abito da sera,
emmòchimipagaostress, la mia stola di scoiattolo vigorsolpetomane..) la nave s’incagliò contro lo
scafo della Perla Nera, subendo l’abbordaggio dei pirati della nave maledetta.
Ma Choji il timoniere più in carne della flotta (composta dal Titanic) con un abile manovra virò a
babordo, e poi a tribordo e poi stazzò la randa e cazziò la ronda e mentre le sartie vibravano al vento si
disimpegnò dalla nave nemica finendo contro l’unico iceberg sopravvissuto allo scioglimento della
calotta polare.
Un’enorme falla si aprì sulla fiancata della nave squarciando tutte le paratie predisposte a salvaguardia
della nave.
D’altronde quando l’ingegnere Shikamaru aveva progettato la nave, non aveva tenuto conto del fattore
“Choji depresso per ciccia” una svista mostruosa che portò al disastro un intero transatlantico carico
della più bella società dell’epoca, di nomi illustri, di poveri proletari, di maniaci ossessivi, di cantanti
fatti e rifatti, per non parlare dell’Akatsuki.
L’acqua cominciò ad invadere lentamente, ma inesorabilmente, la sala caldaie generando dei favolosi
bagni di vapore a beneficio dei macchinisti.
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-
Ben calda e profumata di carbone invase gli alloggi dei proletari: “miii Cesira, finalmente abbiamo
l’acqua calda? L’avevi mai vista tu una cosa simile?”
“Che bello Armando, ora posso far fare il bagno ai pidocchi !”(dialogo tra proletari che hanno scoperto
l’acqua calda).
Frattanto la nave s’inclinava pericolosamente su di un fianco.
L’urlo lacerante della sirena d’emergenza fece sobbalzare grandi e piccini.
Frattanto Neji, terminato il cruento duello verbale con Kidomaru , che si era scoperto una brillante
vocazione per i manufatti in ragnatele e perline, cercava di filarsela alla chetichella prima che
Kidomaru ormai lanciato, gli regalasse l’ennesimo braccialetto in perline.
Mentre si defilava alla ninja lasciando un clone d’ombra per ingannare i seguaci di Orochimaru, il
pensiero gli andò all’avvenente e straziante cugina di cui da ore non aveva notizie.
Volteggiava elegantemente da un corridoio all’altro quando si accorse che il pavimento si stava
allagando .
Pensò subito ad un guasto alle tubature e si ripromise , dopo aver recuperato la cugina, di andare “illico
et immediato” a protestare con la direzione….altrochè transatlantico di lusso…c’avevano pure le
perdite..
Intanto, in seguito all’urto, Sasuke era rimasto ferito e andando in infermeria aveva incontrato il
fratello a cui Kisame aveva cacciato un occhio (per via di un dentice al forno che Itachi stava per
assaggiare).
Kabuto, avendo capito che la riunione di famiglia rischiava di essere un tantino movimentata aveva
acchiappato il fucile a canne mozze di Hana, aveva sparato l’anestetito da rinoceronte a tutti i presenti.
(Con la lupara miiiiii)
Peccato che non si fosse accorto della presenza del vice comandante Iruka Umino, venuto a
comunicare con lui riguardo alcuni dettagli sulle norme di evacuazione.
Per fortuna Kabuto Yakuushi era un uomo di molta azione e pochi scrupoli.
Smollati i narcotizzati in infermeria, si diresse sul ponte di comando per aiutare l’evacuazione e
prendersi il posto migliore sulla scialuppa di testa.
Frattanto, mentre tutti i passeggeri salivano in coperta urlando ,smaniando, santiando e tirando giù vari
santi dal calendario , Neji cercava la cugina per la nave.
Grazie al byakugan si era risparmiato diverse irruzioni in cabine sconosciute.
Salendo e scendendo per i meandri della nave, finì in magazzino dove vide la portantina, che sarebbe
servita per le sue nozze: cosa strana aveva i vetri appannati e impronte di mani spiccavano su di essi.
Insospettito spalancò la porta e trovò Hinata avvolta in un elegante kimono nero a fiori giallorossi,
intenta a completare la cerimonia del tè per Naruto , rivestito da un elegante kimono scarlatto (un
sogno che si avvera).
Svergonata, cosa stai facendo?- Le urlò impallidendo dalla rabbia.
Un thè, ne vuoi? – Rispose la fanciulla cercando di mantenersi calma. Le mani le tremavano
così tanto che spruzzò di te bollente prima Naruto, poi Neji.
Mentre entrambi urlavano in preda ai dolori (hinata aveva il vizio di fare il thè bollente)
La fanciulla strinse forte la tazzina frantumandola – è ora che tu la smetta di importunarmi. Mai e poi
mai noi potremo avere un matrimonio felice, siamo pure parenti stretti, e poi….
Ah vabbè vabbè, ma non c’è problema! – Neji Hyuuga soffiandosi sulla mano ustionata,
estrasse dal kimono un fascio di carte – Senti firmami ‘sti documenti in cui mi cedi metà dei beni di
famiglia, terreni inclusi, ecco sigla lì- porse la penna all’esterrefatta fanciulla – lì in quel foglio ti
impegni a non perseguitare la casa cadetta e a farla finita con sto cavolo di sigillo spacca capoccia – le
guidò la mano- in questo foglio spergiuri che non mi sposerai mai e mi rendi la mia libertà.
Come in trance la ragazza firmò i fogli (tre plichi da 40 pagine ognuno con clausole scritte in piccolo).
Bene ,- il giovane della casata cadetta sospirò felice…quasi sorrise - ora ti lascio ai tuoi giochi
erotici.
Ciò detto si volatilizzò rendendo Hinata una fanciulla felice e appagata nei suoi sogni più rosei.
Frattanto Naruto si era ustionato, anche la lingua, aveva fatto cadere il tè e rotto un pregiato bicchiere
eredità della casata principale da circa mille anni.
-
In plancia frattanto fervevano i preparativi per l’imminente abbandono del transatlantico.
L’ingegnere Shikamaru era sceso a controllare i danni provocati dall’iceberg. Non riusciva a capire
come mai le paratie da lui progettate così accuratamente non avessero retto all’urto.
In effetti le suddette erano intatte, ma l’urto le aveva fatte crollare l’una sull’altra come un domino e il
peso delle paratie aveva squarciato il fianco della nave.
L’ingegnere scese in acqua controllando da vicino gli alloggiamenti delle paratie, le lamiere…erano
perfette intatte come quando le aveva ordinate .
Improvvisamente ricordò; aveva scordato di far fisssare coi rivetti le paratie, per questo un leggero urto
le aveva fatte cadere; in fondo erano solo inserite nelle scanalature, niente altro le sosteneva..(quello
che all’ inizio aveva fatto tutto il casino per controllare che tutto fosse apposto non l’ aveva notato
perché Sasuke attirava sempre l’ attenzione, ma si, sempre colpa sua !!)
Ah vabbè, ho pensato troppo nel futuro anticipando tremila mosse…per questo mi sono
scordato dei rivetti. Pazienza.
Voltò le spalle alla stiva allagata e si diresse verso la sua scialuppa di salvataggio privata.
Nella confusione generale il panico crebbe a dismisura..
La sirena suonava(e cantava) già da mezzora: “Ciao sono Lucia sono la sirena…”[Da Mermaid
Melody la sirena che Kiba,grande fanatico di shojo aveva INSISTENTEMENTE (WOFF) ]chiesto di
installare mentre gli altoparlanti dettavano istruzioni ai passeggeri. Peccato che a coordinare
l’impresa, per mancanza di personale, fosse Kin – prendete tutti i vostri oggetti personali….cioè
no..non li prendete…però vestitevi pesanti, indossate i giubbotti salvagenti dirigetevi al punto di
raccolta del vostro ponte. Se non siete sul ponte andate sul ponte. Chi è in basso salga. Chi è in alto
non scenda. Non vi preoccupate dei proletari, ricordate di portare i gioielli. I proletari hanno le
scialuppe speciali, bellissimi canotti gonfiabili a bocca, e poi i braccioli di Winnie Pooh.Sulle
scialuppe devono salire prima le donne e i vecchi, no le donne gli uomini…scusate le donne e i
bambini…si ma perché poi…i bambini sono una tale seccatura. Sulle scialuppe salgano prima quelli
più ricchi. Poi insomma fate come vi pare!- Infine Kin stufa , non riuscendo a decifrare le istruzioni
(non sa leggere l’hiragana) s’infilò il giubbotto salvagente salendo in coperta.
L’Akatsuki , da sempre in competizione col “villaggio del suono”, stava litigando per una scialuppa.
Nel frattempo dai piani bassi erano saliti i proletari armati di randelli e mazze ferrate. Senza por tempo
in mezzo si erano fatti strada occupando più della metà delle scialuppe.
I ricchi urlavano e pregavano, ma a bordo veniva accettato solo chi poteva permettersi di pagare in
contanti.
Frattanto la nave si era inclinata di fianco, ammassando i passeggeri a babordo, poi con un subitaneo
ripensamento la prua aveva cominciato ad affondare.
A quel punto i passeggeri si erano ammassati a poppa.
La nave si stabilizzò un attimo.
La gente si bloccò attendendo ; il momento si trasformò in ore, mentre il Titanic XP con un
improvviso ripensamento decise di imbarcare acqua in maniera equanime da poppa a prua , da babordo
a tribordo…insomma non fece torto a nessuno!
Sembrava di essere in un girone d’inferno; la gente si picchiava, si accapiglia, si scambiava indirizzi.
Le guardie del corpo del kazekage se ne andavano in giro sgozzando tutti quelli che intralciavano il
passaggio del loro signore.
Il capitano Hiruzen Sarutobi, infedele alla tradizione secondo la quale un capitano affonda con la sua
nave, era saltato su un motoscafo, con la figlia Sakura, ( la quale con mossa abile aveva tramortito il
marinaio Sasuke a caricatoselo in spalla se l’era portato con sé) e aveva già da un’ora abbandonato la
nave al suo destino.
-
L’ingegnere Shikamaru stava prendendo appunti per il nuovo transatlantico da costruire per la
Macrosft “Gigantig Esvista”di cui aveva già depositato i disegni e chiesto le forniture.
Si appuntò di fissare i rivetti delle paratie , di aumentare il numero delle scialuppe, di mettere un
salvagente a paersona e non uno per cabina, di migliorare il buffet, di migliorare il design e la velocità,
di aumentare il numero dei proletari a bordo; in fondo in caso di naufragio non c’era nessuno a
reclamare e alla Macrosft restavsa il guadagno totale del biglietto.
Bisognava certo cambiare la ditta di assicurazioni e intestarla ad un prestanome; dopo il naufragio del
Titanic difficilmente qualcuno avrebbe voluto stipulare polizze con lui!
La famiglia Akimichi in cucina si occupava di salvare tutte le provviste disponibili. Chouji , mollato
l’inutile timone era in piedi dentro un pentolone e messe sottovuoto le provviste le aveva legate ai
manici delle pentole. Remando col ramaiolo si destreggiava per l’immensa cucina aiutando suo padre
nell’impresa.
Shino Aburame aiutava i proletari ad evacuarare i proletari grazie all’aiuto dei suoi insetti,. In forma di
gigantesche mani prelevavano manciate di persone e le gettavano su scialuppe che poi venivano
sbatacchiate in mare.
Ormai Shino aveva capito di trovarsi meglio coi proletari ed aveva deciso di guadagnarsi da vivere in
un’impresa di scarico merci.
Hatake Kakashi era nel bel mezzo di un’accesa diatriba; una massa di proletari lo aveva messo in
mezzo contro una famiglia facoltosa.
Non sapendo come togliersi dell’impiccio aveva eseguito un favoloso “kawa rimi no jutsu” (tecnica
della sostituzione) lasciando i contendenti a discutere con un ombrellone mentre lui usava il sexy no
jutsu di Naruto per salire sulla scialuppa, in forma di bella fanciulla.
Frattanto Gai aveva rimorchiato la bella Kurenai mentre Rock Lee si dedicava a Ten Ten.
Con maschia eleganza le avevano fatte salire sulla scialuppa e poi gettatisi in acqua le avevano
rimorchiate fino a terra con la potenza della primavera della gioventù.
Frattanto fra urla e disperazioni la nave era ormai completamente invasa dall’acqua. Il ponte allagato le
scialuppe finite.
I proletari staccavano ogni pezzo di legno o ferro disponibile e si gettavano in acque trovando rifugio
su quelle zattere improvvisate.
La notte era fredda e l’acqua gelata dall’iceberg.
Dopo la lunga cerimonia del te Naruto aveva cominciato ad avere dubbi vedendo acqua invadere il
pavimento della portantina. Dapprima aveva pensato di aver rovesciato il tè o l’acqua per farlo.
Poi quando ormai l’acqua gli arrivava alle ginocchia aveva avuto un dubbio.
Caricata Hinata sulle spalle si erano arrampicati verso il ponte.
Avevano trovato le scale sbarrate(saracinesche di sicurezza: ovvero volevano avere la sicurezza di non
salvare troppi proletari) ma grazie al rasengan Naruto aveva demolito il cancello e le scale, finendo
per dare il colpo di grazia al transatlantico che invece di affondare in tre ore lo stava facendo al tempo
record di tre minuti.
Arrivati sul ponte, non trovando scialuppe il giovane biondo sradicò le porte della sala da ballo
gettandole in acqua.
Nel farlo tramortì una balena che passava lì per caso, e un banco di sardine.
Presa Hinata tra le braccia si slanciò sulla zattera sfasciandola.
Di buoni quattro metri di porta rimasero venti centimetri, sui quali Naruto con in braccio Hinata si
destreggiava cercando di cavalcare le onde sollevate dall’affondamento della nave .
Con abilità da surfista portò la tavola lontano dal gorgo che si stava creando.
La dolce fanciulla piangeva (azz che novità)- Naruto ho capito un sacco di cose e poi non posso vivere
senza di te.
Tranquilla Hinata tu sei una donne forte e volitiva. Adesso non sei manco più fidanzata, i tuoi
genitori, forse, sono morti nel naufragio perciò sei sola e abbandonata.
Pianti e urla di Hinata- Le tue sono lacrime di sollievo, lo so.- Continuò lui - Insieme siamo stati
felici e lo saremo ancora, te lo prometto, (come ho promesso a qualcuna di salvare un mio caro amico.
Però è storia vecchia e non me lo ricordo più!)!- Vivi la tua vita liberamente e cerca di pensare solo
alla tua felicità..
Naruto parlava, Hinata urlava e piangeva.
In quel casino infernale l’alba sorse illuminando i resti del naufragio.
Una magnifica secca ospitava l’intero Titanic e tutte le sue scialuppe.
Nessuno era morto , visto che affogare in cinque centimetri d’acqua più che sfiga è magia
Così l’Akatsuki e i componenti della banda di Orochimaru, che non si erano messi d’accordo sulla
scialuppa, poterono interrompere il duello multiplo che avevano scatenato.
Insomma vissero tutti felici e contenti e già che c’erano sbarcarono sulla meravigliosa spiaggia
tropicale .
In capo a poche ora dall’SOS lanciato dal capitano sarebbero stati soccorsi.
Stanchi feriti e doloranti recuperarono i rottami e si sistemarono sulla spiaggia.
I più intelligenti accesero un fuoco di segnalazione.
Altri si riunirono attorno al carismatico dottore i bordo.
Fradici, luridi, affamati, ma tranquilli(certo, come no) si addormentarono sulla spiaggia.
Da quel giorno sono trascorsi tre anni, oppure trenta secondi dello spazio tempo in cui si trova l’isola,
ma dell’equipaggio del Titanic non si hanno più notizie.
Un relitto del transatlantico con tutti e duemila morti,( tra equipaggio passeggeri di prima seconda e
terza classe incluso il capitano) a bordo è stato trovato da cinque a anni del tempo normale a largo del
mar di Sardegna.
FINE…forse…
Viterbo 18 agosto 2009 ore 15.23 dello spazio tempo corrente
Il Bazar di Mari
www.ilbazardimari.net
Online da: Agosto 2007 – Ultimo aggiornamento: Settembre 2009