I contenuti di carattere tecnico della norma UNI 10738

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I contenuti di carattere tecnico della norma UNI 10738
Milano 27 novembre 2012
Convegno
La nuova norma UNI 10738
I contenuti di carattere tecnico della norma
UNI 10738 e le modalità di esecuzione
delle verifiche
Mario Volongo - Area tecnica CIG
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La struttura della norma
- 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE
- 2 RIFERIMENTI NORMATIVI
- 3 TERMINI E DEFINIZIONI
- 4 VERIFICHE
- 5 VERIFICHE IMPIANTO INTERNO
- 6 VERIFICHE APPARECCHI DI UTILIZZAZIONE, BOMBOLE
E LECALI DI INSTALLAZIONE
- 7 VERIFICA DEL SISTEMA DI EVACUAZIONE DEI
PRODOTTI DELLA COMBUSTIONE
- 8 VERIFICA DEL SISTEMA DI SCARICO DELLA CONDENSA
- 9 ATTIVITA’ CONCLUSIVE
- Appendice A) Rapporto Tecnico di Verifica (RTV)
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Campo di applicazione
La norma stabilisce i criteri per verificare la sussistenza
dei requisisti di sicurezza degli impianti domestici e
similari, indipendentemente dalla data della loro
realizzazione.
La norma non può essere utilizzata per la progettazione,
né per l’installazione, né per l’adeguamento degli
impianti.
Si applica agli impianti alimentati a gas combustibili
distribuiti a mezzo rete o mediante bombole/piccoli
serbatoi.
segue
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Campo di applicazione
La norma si applica a tutti i componenti relativi
all’impianto e all’installazione degli apparecchi.
La UNI 10738 non si applica agli impianti o a parti di
essi soggetti all’applicazione del Decreto Ministeriale 12
aprile 1996.
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Impianto gas
L’oggetto delle verifiche UNI 10738/2012
Riferimenti normativi
Tra le norme di installazione richiamate nel testo della UNI
10738 risulta importante ricordare:
•UNI 7129 - parti 1, 2, 3, 4 - Progettazione e installazione.
•UNI 7131- Impianti a GPL- Progettazione, installazione,
esercizio e manutenzione.
•UNI/TS 11147
- Impianti gas realizzati con sistemi di
giunzione a raccordi a pressare.
•UNI/TS 11340 - Sistemi di tubi semirigidi corrugati di acciaio
inossidabile rivestito (CSST).
•UNI/TS - 11343 - Sistemi di tubazioni multistrato metalloplastici.
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Riferimenti normativi
Nella UNI 10738 vengono inoltre richiamate alcune norme
che possono essere definite “fondamentali” nelle attività di
controllo dei requisiti di sicurezza degli impianti, in
particolare:
•UNI 10845 - Sistemi fumari-Criteri di verifica, risanamento,
ristrutturazione ed intubamento.
•UNI 11137 - Linee Guida per la verifica della tenuta delle
tubazioni.
•UNI 10389-1 - Analisi della combustione.
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Termini e definizioni
3.3
messa fuori servizio: Intervento di sospensione
dell’erogazione del gas combustibile, mediante chiusura
stabile ed eventuale sigillatura dell’organo di intercettazione
generale. La messa fuori servizio può essere anche parziale
con la sospensione dell’erogazione di gas a una parte
dell’impianto oppure a un apparecchio non idoneo al
funzionamento.
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Verifiche
Le verifiche/controlli previsti dalla presente norma
possono essere:
- controlli visivi;
- controlli strumentali.
I controlli visivi
Riguardano tutte le parti degli impianti visibili senza dover
effettuare smontaggi o altri interventi particolari. I
controlli visivi riguardano anche le parti degli impianti
ispezionabili.
La norma non indica alcun controllo, esclusa la prova di
tenuta, sulle parti di impianto sotto traccia o interrato o
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non ispezionabile.
Verifiche
Controlli strumentali
Al fine della corretta valutazione di alcuni requisiti degli
impianti, altre ai controlli visivi, è necessario effettuare
delle prove strumentali.
La norma prevede i seguenti controlli strumentali:
- prova di tenuta dell’impianto di adduzione gas in
conformità alla UNI 11137/2012;
- verifica del tiraggio con metodo diretto e indiretto
secondo UNI 10845/2000;
- controllo del corretto afflusso di aria (ventilazione dei
locali) secondo la nuova metodologia UNI 10738/2012;
- ove necessario, rilevazione della portata termica effettiva
degli apparecchi a mezzo contatore o altri sistemi. 10
Verifiche
Le verifiche riguardano tre principali aree tematiche degli
impianti, in particolare:
- Impianto interno: Tubazioni e relativi raccordi e
accessori (curve, gomiti, rubinetti, ecc.).
- Apparecchi di utilizzazione e locali d’installazione.
- Sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione
(compresi i sistemi di smaltimento delle condense per gli
impianti/dispositivi che richiedono questi dispositivi).
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Verifiche
Impianto interno
- Percorso/tracciato all’esterno ed all’interno dell’edificio e
compatibilità con l’ambiente di installazione.
- Materiali utilizzati, tipo di raccordi e giunzioni.
- Stato di conservazione dell’impianto interno.
- Tenuta dell’impianto interno.
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Verifiche
Apparecchi e locali di installazione
- Luogo d’installazione (esterno o interno), destinazione d’uso
del locale, compatibilità tra il luogo/locale d’installazione ed il
tipo di apparecchio installato.
- Idoneità della ventilazione.
- Idoneità dell’aerazione.
- Stato di conservazione dell’apparecchio.
- Funzionamento degli apparecchi e relativi dispositivi di
regolazione, controllo e sicurezza.
- Collegamento degli apparecchi all’impianto interno.
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Verifiche
Sistemi di evacuazione dei fumi (pdc)
- Materiali (caratteristiche dei canali da fumo/condotti di
evacuazione dei pdc), modalità di installazione e stato di
conservazione.
- Compatibilità con i locali d’installazione
- Compatibilità tra gli apparecchi installati ed i relativi sistemi
di evacuazione dei prodotti della combustione.
- Assenza di riflusso in ambiente.
- Corretta evacuazione dei prodotti pdc (tiraggio).
- Corretto funzionamento del sistema scarico condense. 14
Verifiche
Esito delle verifiche
- impianto idoneo al funzionamento. Tale giudizio è
determinato dall’assenza di anomalie. Non servono
interventi;
- impianto idoneo al funzionamento temporaneo. Presenza
di anomalie che non costituiscono pericolo immediato ma è
necessario intervenire il prima possibile e in ogni caso non
oltre 30 giorni.
- impianto non idoneo al funzionamento. Presenza di
anomalie che, in caso di utilizzo dell’impianto, possono
costituire pericolo immediato.
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Verifiche
Esito delle verifiche
Eventuali condizioni impiantistiche e/o anomalie non
considerate nella norma, ma riscontrate durante
l’esecuzione delle verifiche e ritenute pregiudizievoli per la
sicurezza, devono essere debitamente valutate, motivate e
segnalate dall’operatore sul Rapporto Tecnico di Verifica.
(es. presenza di elettroventilatori o generatori a legna e apparecchi di
tipo B nello stesso locale o in locali o comunicanti)
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Verifiche
Classificazione delle anomalie
Per ogni elemento oggetto di controllo, che abbiamo visto
precedentemente nelle tre aree tematiche, l’impianto interno,
gli apparecchi di utilizzazione e lo scarico dei pdc; la norma
prevede una serie di possibili anomalie classificate in due
categorie ben precise:
- anomalie che comportano l’idoneità al funzionamento
temporaneo (non gravi);
- anomalie che comportano la non idoneità al
funzionamento (gravi).
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Verifiche
Classificazione delle anomalie
Il criterio adottato, durante la stesura della norma, per
l’elencazione e la classificazione delle possibili anomalie
riscontrabili sugli impianti può essere cosi riassunto:
- le anomalie che comportano l’idoneità al funzionamento
temporaneo cioè quelle non gravi, risultano di fatto delle
“non conformità” alle norme di installazione ma che non
pregiudicano la sicurezza nell’immediato. Un esempio può
essere la presenza di tubazioni in Pe a vista, o tubi flessibili
di gomma scaduti, ecc..
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Verifiche
Classificazione delle anomalie
Le anomalie che comportano la non idoneità al
funzionamento, cioè quelle gravi, sono riconducibili
comunque a “non conformità” alle norme di installazione
ma riguardano aspetti che comportano dei pericoli
immediati; ad esempio valori di dispersione di gas dalle
tubazioni superiori ai valori limite, apparecchi di tipo A
nei bagni, canali da fumo di apparecchi di tipo B in
contropendenza, ecc..
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Verifiche
Classificazione delle anomalie “deroghe”
Con riferimento alla classificazione delle anomalie, la UNI
10738 prevede alcune deroghe rispetto a quanto stabilito
dalle norme di installazione, ad esempio per i fori di
ventilazione la UNI 10738/2012 prevede, come principio
generale, che questi debbano avere una superficie netta di
6 cm2 per kW. Ma la stessa norma per i fori di ventilazione
prevede anche uno “sconto” del 15%, peraltro come era
previsto dalla UNI 7129/1972.
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Verifiche
Classificazione delle anomalie “deroghe”
Sempre con riferimento alla ventilazione dei locali,
un’altra deroga alle norme di installazione riguarda la
possibilità di verificare il corretto afflusso di aria
comburente sia se le superfici di ventilazione risultano più
piccole, rispetto a quanto richiesto, sia se non esistono.
Come accennato precedentemente per mezzo di una prova
strumentale, la cui procedura è stata introdotta da questa
norma, è possibile stabilire se i criteri di ventilazione sono
rispettati o meno.
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Verifiche
Classificazione delle anomalie
Soprattutto per quanto riguarda i materiali che
costituiscono l’impianto interno e le modalità di posa, gli
operatori che effettuano i controlli previsti dalla UNI
10738/2012 devono conoscere molto bene anche le seguenti
norme:
UNI 7129, UNI 7131, UNI/TS 11147, UNI/TS 11340 e
UNI/TS 11343
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Verifiche
Rapporto Tecnico di Verifica (RTV)
Il Rapporto Tecnico di Verifica, (RTV), è il documento che
attesta l’avvenuto controllo dell’impianto. Esso è composto da
tre Sezioni, nelle quali devono essere riportati:
1) i dati identificativi e le informazioni disponibili
sull’impianto;
2) i controlli eseguiti sull’impianto ed i risultati
particolareggiati conseguiti;
3) la sintesi dei risultati e il giudizio complessivo sullo stato di
sicurezza dell’impianto.
Il modello del RTV è riportato nell’appendice A.
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Grazie per l’attenzione
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