Verbale n. 24 Seduta dell`8 ottobre 2008 Il giorno 8

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Verbale n. 24 Seduta dell`8 ottobre 2008 Il giorno 8
Commissione IV
Politiche per la salute e politiche sociali
Verbale n. 24
Seduta dell’8 ottobre 2008
Il giorno 8 ottobre 2008 alle ore 14 e30’ si è riunita in seduta pomeridiana presso la sede
dell’Assemblea Legislativa di Bologna Viale A. Moro 50, la Commissione assembleare IV Politiche
per la salute e politiche sociali convocata con nota Prot. n. 22094 del 03/10/2008
Partecipano alla seduta i Commissari:
Consigliere
Ruolo
Gruppo Assembleare
Voti
Presidente
Partito Democratico
6
Presente
DELCHIAPPO Renato
Vice Presidente
Partito della Rifondazione Comunista
3
Presente
VECCHI Alberto
Vice Presidente
Alleanza Nazionale – Popolo della Libertà
4
Presente
BORTOLAZZI Donatella
Componente
Partito dei Comunisti Italiani
1
Presente
BOSI Mauro
Componente
Partito Democratico
1
Presente
CORRADI Roberto
Componente
Lega Nord Padania Emilia e Romagna
3
Presente
ERCOLINI Gabriella
Componente
Partito Democratico
5
Presente
FRANCESCONI Luigi
Componente
Forza Italia - Popolo della Libertà
3
Assente
GARBI Roberto
Componente
Partito Democratico
2
Presente
GUERRA Daniela
Componente
Verdi per la pace
1
Assente
MAZZOTTI Mario
Componente
Partito Democratico
3
Presente
MEZZETTI Massimo
Componente
Sin Dem Per il Socialismo Europeo
2
Presente
MONACO Carlo
Componente
Per l’Emilia Romagna.
1
Assente
NANNI Paolo
Componente
Italia dei Valori con Di Pietro
1
Assente
NOÈ Silvia
Componente
UDC - Unione dei Democratici cristiani e
Democratici di Centro
1
Assente
PIVA Roberto
Componente
Partito Democratico
2
Assente
RICHETTI Matteo
Componente
Partito Democratico
2
Presente
RIVI Gian Luca
Componente
Partito Democratico
2
Presente
VARANI Gianni
Componente
Forza Italia - Popolo della Libertà
5
Presente
VILLANI Luigi Giuseppe
Componente
Forza Italia - Popolo della Libertà
1
Assente
ZANCA Paolo
Componente
Uniti nell’Ulivo SDI
1
Assente
TAGLIANI Tiziano
Sono presenti: La Consigliera Laura SALSI (gruppo assembleare PD) in sostituzione totale del Consigliere PIVA;
Dr.ssa Anna VOLTAN (Resp. Serv. Legislativo e Qualità della legislazione); dr.ssa Bruna
BALDASSARRI (Serv.Presidi Ospedalieri); Cesare Cicognani (Serv. Informazione); dr. Alessandro
Baietti (in qualità di uditore del gruppo assembleare UDC Unione dei Democratici Cristiani e Democratici
di Centro); Cecilia Odone – Federico Casolari – Annarita Silvia Di Girolamo (Serv. Legislativo e Qualità
della Legislazione); dr. Giampiero Cilione (Serv. Sviluppo risorse umane affari generali della Direzione
Sanità e Politiche sociali); Angela Tinti (Serv. Coordinamento Commissioni assembleari).
Presiede la seduta: Tiziano Tagliani
Assiste la segretaria: Lidia Testoni
Resocontista: Enzo Madonna
Sede: Viale A. Moro, 50 – 40127 Bologna – Segreteria: tel. 051/639.53.59 – 50.38 – fax 051/516.372
E-mail: [email protected] - Sito Internet: http://assemblealegislativa.regione.emilia-romagna.it/wcm/al/comm/IV/index.htm
Sono presenti i Consiglieri Varani, Delchiappo, Garbi, Tagliani, Rivi, Mazzotti,
Bosi, Bortolazzi, Salsi (in sostituzione del Consigliere Piva), Ercolini
-
Test Sussidiarietà sulla Proposta di Direttiva del Parlamento Europeo
e del Consiglio concernente l’applicazione dei diritti dei pazienti relativi
all’assistenza sanitaria transfrontaliera (COM (2008) 414 def.).
Applicazione art. 38 Regolamento Interno Assemblea Legislativa.
(Sede consultiva)
Il Presidente TAGLIANI, ringraziando per la presenza Anna Voltan, responsabile
del Servizio legislativo e qualità della legislazione dell’Assemblea legislativa, ed i
suoi collaboratori, spiega ai presenti che questa è la prima occasione di
applicazione di un nuovo istituto: la Commissione deve esprimere un parere su
una proposta di Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio. Ciò avviene ai
sensi degli articoli 11 e 12 dello Statuto regionale, dell’articolo 38 del
Regolamento interno dell’Assemblea legislativa e degli articoli 6 e 7 della legge
regionale n. 16 del 2008. La Commissione ha tempi molto ristretti per completare
la procedura, perché il parere, che viene espresso in sede consultiva, per quanto
di competenza, andrebbe espresso entro il 17 ottobre alla Commissione
referente, la Commissione Bilancio Affari Generali e Istituzionali. La proposta di
direttiva ha una rilevanza non di poco conto per le competenze di questa
Commissione, perciò anche la Giunta ha chiesto di poter effettuare un esame
approfondito sul tema. Infatti questa Direttiva riconosce il diritto per un paziente
di qualsiasi Stato membro dell’Unione Europea di ricevere le medesime
prestazioni, cui avrebbe diritto nel Paese di appartenenza, nelle strutture
sanitarie di ogni altro Paese dell’Unione, con l’obbligo dello Stato di
appartenenza di rimborsare al paziente quanto avrebbe speso in patria. Questa
normativa, sollecitata da tempo anche dalla Commissione Giustizia dell’UE,
risponde ad esigenze di equità di trattamento in coerenza con i principi contenuti
nel Trattato. Tuttavia, ribadisce il Presidente, si tratta di disposizioni che hanno
una portata molto rilevante e da non sottovalutare, perché, mentre nella nostra
Regione, come anche in tutta Italia, le prestazioni sono erogate da strutture, sia
pubbliche che private, che si sono sottoposte al processo di accreditamento, cioè
di verifica dei requisiti necessari per ottenere la convenzione e per erogare la
prestazione. Lo stesso discorso non potrebbe valere in altri Paesi. Allo stesso
tempo esiste non solo un problema relativo alla qualità ed al controllo delle
prestazioni fornite ad un cittadino italiano in un altro Stato membro qualora non
sussistano le medesime modalità ed i medesimi livelli di controllo su strutture e
prestazioni applicate in Italia e soprattutto in Emilia-Romagna, ma anche un
problema di importazione di erogazione di cure sanitarie. Infatti molti Stati oggi
membri dell’Unione hanno stadi di evoluzione dei sistemi sanitari interni molto
diversificati rispetto al nostro, il che produrrebbe con ogni probabilità un flusso
migratorio verso i Paesi più ‘occidentalizzati’ da parte, ad esempio, dei Paesi
dell’area dell’ex Unione Sovietica. Si genererebbero quindi sia problemi di
anticipo e di copertura dei costi di tali cure nelle strutture sanitarie dei Paesi a più
alto ingresso, sia problemi di impoverimento di risorse da investire in loco da
parte dei Paesi con alto tasso di emigrazione sanitaria, con conseguente ulteriore
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scadimento della qualità dell’assistenza. Per queste ragioni la Direttiva appare
molto importante ed è opportuno approfondirne le ricadute. Di conseguenza
Tagliani propone di non delegare il parere di merito alla Commissione Bilancio,
competente in sede principale (deliberante), ma si impegna a preparare, con il
Servizio Legislativo dell’Assemblea e con la collaborazione della Direzione
generale sanità e politiche sociali, un documento che contenga una valutazione
di merito, da sottoporre alla Commissione nella prossima seduta, anche se il
tempo a disposizione è così limitato. Tagliani invita la Anna Voltan, Responsabile
del Servizio Legislativo e qualità della legislazione dell’Assemblea, presente alla
seduta con due collaboratori, ad illustrare ai Consiglieri presenti la procedura e
gli aspetti tecnici legati a questo atto.
Entrano i Consiglieri Vecchi, Mezzetti e Corradi
Il Consigliere DELCHIAPPO ricorda che se qualcuno vuole andare all’estero a
farsi curare, deve farsi prima autorizzare dalla propria Azienda sanitaria, nel
Paese di origine, per essere poi rimborsato.
Anna VOLTAN chiarisce che la Commissione assembleare ha la facoltà di
compilare una griglia, predisposta dal Comitato delle Regioni. Effettivamente è il
Comitato l’organo deputato a fornire il parere alla Commissione europea.
L’Assemblea legislativa, rientrando in un network attivato dal Comitato stesso,
può esprimere un parere al Comitato, il quale ha la facoltà, ma non l’obbligo, di
tenerne conto. Voltan ricorda che, insieme ad altri pubblici amministratori,
l’Assessore alle finanze ed all’Europa, Flavio Delbono rappresenta la Regione
Emilia-Romagna all’interno del Comitato delle Regioni. La possibilità per
l’Assemblea di esprimere la propria opinione su questa Direttiva europea
rappresenta una novità, mentre la Giunta regionale ha invece molte più
possibilità di far sentire la propria voce su questioni europee, attraverso il
Governo nazionale. Quella che viene definita ‘griglia tecnica’ costituisce in realtà
un atto politico, essendo un documento che viene concordato dalla Commissione
per quanto di competenza. Sottolinea che è altresì possibile proporre
emendamenti alla proposta di Direttiva, integrando in tal senso la griglia stessa.
La Commissione Bilancio Affari Generali ed Istituzionali per la prima volta
interviene non in sede referente, ma decidente, perché la risoluzione di
approvazione della griglia, che sarà votata dalla Commissione Bilancio, verrà
trasmessa alla Presidente dell’Assemblea, Monica Donini, e da quest’ultima
inoltrata al Comitato delle Regioni, senza passare in Aula.
Entra il Consigliere Richetti
Cecilia ODONE aggiunge qualche precisazione sul contenuto della Direttiva.
L’atto fa una distinzione fra cure ospedaliere e cure non ospedaliere: per le
seconde la Direttiva stabilisce che non deve essere prevista una previa
autorizzazione da parte dello Stato membro. L’autorizzazione preventiva può
invece essere introdotta per le cure ospedaliere, a determinate condizioni, e la
Direttiva stabilisce quali sono tali condizioni. A tal proposito viene introdotto un
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principio: il paziente può godere di servizi sanitari in un altro Paese membro,
ricevendo un rimborso per le spese sostenute, pari a quello che otterrebbe nello
Stato di appartenenza.
Anna VOLTAN precisa che l’autorizzazione è solo una possibilità che lo Stato
può esercitare, ma ha un raggio di applicazione molto limitato. Voltan osserva
che il testo della proposta va valutato attentamente. Non ci si nasconde, infatti,
che potrebbe sussistere il rischio di dar luogo ad equivoci e criticità,
compromettendo o compromettendo gravemente l’equilibrio finanziario del
sistema socio-sanitario degli Stati, oppure la programmazione del settore
ospedaliero.
Il Presidente TAGLIANI ricorda che un esempio di cure non ospedaliere è quello
delle cure odontoiatriche. La Regione Emilia-Romagna ha introdotto una forma di
riconoscimento delle cure odontoiatriche all’interno dei LEA. I cittadini del Friuli
che vanno in Croazia od in Slovenia per farsi curare i denti potrebbero farlo
anche in strutture non accreditate secondo i criteri del nostro Paese. In questo
caso, la Regione Emilia-Romagna sicuramente, ed anche la Regione FriuliVenezia Giulia, se ha riconosciuto nei LEA qualche forma di prestazione
odontoiatrica, sarebbero tenute a coprire i costi, anche qualora la prestazione
fosse erogata da strutture o professionisti privi dei requisiti che dovrebbero
avere, ai fini dell’accreditamento, in Italia, con la conseguenza che, in caso di
cure inappropriate o difettose, il Servizio sanitario nazionale se ne dovrebbe fare
comunque carico. Il Presidente manifesta qualche riserva sia riguardo all’aspetto
finanziario, sia, soprattutto, sulla problematica della qualità delle prestazioni.
Ricorda e conferma che la Commissione dovrà esprimere un parere da inviare
alla Commissione Bilancio, sotto forma di una griglia di valutazione.
Il Consigliere BOSI, vista la delicatezza della materia, propone di chiedere alla
Commissione competente in sede principale di affrontare la questione non la
settimana prossima ma quella successiva.
Il Presidente TAGLIANI lo rassicura che la Commissione Bilancio Affari Generali
ed Istituzionali aspetterà il parere di questa Commissione, poiché è il parere di
merito.
Anna VOLTAN precisa che effettivamente il termine per trasmettere il parere al
Comitato delle Regioni è fissato al 17 ottobre. Tuttavia, proprio in considerazione
della delicatezza del tema e l’impegno che richiede la compilazione della griglia,
è stata appena inviata una e-mail al Comitato per chiedere altri 10 giorni per
l’espressione del parere.
Il Presidente TAGLIANI ritiene auspicabile che si possano avere alcuni giorni in
più per trasmettere alla Commissione Bilancio e, successivamente, al Comitato
delle Regioni, un parere sufficientemente approfondito.
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2219 -
Progetto di legge d'iniziativa dei consiglieri Parma, Manfredini e
Corradi recante: Interventi per il sostegno del lavoro femminile e la
diffusione del telelavoro e del job sharing (07 02 07)
(Relatore il Consigliere Roberto Corradi)
Il Presidente TAGLIANI ricorda che il progetto di legge è all’esame della
Commissione da parecchio tempo, per cui chiede alla Commissione che si
esprima sull’articolato, ricordando che sul tema è stato già distribuito ai
componenti della Commissione un documento con il parere del Servizio
Legislativo dell’Assemblea.
La Consigliera SALSI precisa il senso del voto contrario che formulerà, insieme
ai Consiglieri del PD, sulla proposta di legge, poiché, osserva, tutte le misure ivi
indicate sono già previste sia dalla normativa nazionale che da quella regionale.
Non c’è quindi contrarietà sulla sostanza del progetti di legge, ma la questione è
che la materia è già disciplinata, per cui, in linea con la posizione espressa dalla
Giunta, non appare opportuno approvare ulteriori norme. Si potrebbe, se mai,
fare una verifica sull’applicazione delle disposizioni esistenti.
Con il consenso unanime dei presenti, il Presidente procede alla lettura
dell’articolo 1.
Su tale articolo la Commissione esprime parere contrario con 12 voti a favore
(AN, Lega Nord, Forza Italia-PDL/Varani), 29 voti contrari (PD, PRC, PDCI, SD),
nessun voto di astensione.
Il Presidente Tagliani procede alla lettura successiva dei restanti otto articoli del
progetto di legge.
Su ciascuno di essi, con distinte votazioni del medesimo esito, la Commissione
esprime parere contrario con 12 voti a favore (AN, Lega Nord, Forza ItaliaPDL/Varani), 29 voti contrari (PD, PRC, PDCI, SD), nessun voto di astensione.
Il Consigliere CORRADI si riserva la facoltà di presentare in aula relazione orale,
ai sensi del comma 2 dell’articolo 91 del Regolamento dell’Assemblea
Legislativa.
3879 -
Progetto di legge, d'iniziativa del consigliere Corradi: Interventi a
favore delle persone donatrici di sangue e di midollo osseo (30 07 08).
(Relatore il Consigliere Mauro Manfredini)
Il Presidente TAGLIANI ricorda che spetterebbe al consigliere Manfredini, in
qualità di relatore, illustrare alla Commissione il contenuto del testo proposto.
Essendo assente il Consigliere relatore, la presentazione può essere fatta dal
Consigliere Corradi, primo firmatario della proposta.
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Il Consigliere CORRADI spiega che il presupposto della proposta di legge è che,
a fronte di un incremento della necessità di sangue per trasfusioni nella nostra
regione, risulta stabile, o addirittura in diminuzione, la quantità di sangue raccolto
dai donatori. Obiettivo della proposta è perciò quello di premiare i donatori di
sangue e di midollo osseo, come incentivo alla donazione. Da alcuni dati forniti
dall’Assessorato alle politiche per la salute, emerge un elemento preoccupante:
nel 2010 potrebbe venire meno l’attuale autosufficienza di questa regione. Il
principale meccanismo premiale che si vuole introdurre è l’esenzione dal ticket
per le visite specialistiche e gli esami strumentali a favore di chi ha fatto almeno
20 donazioni.
Bruna BALDASSARRI, del Servizio Presidi ospedalieri, informa la Commissione
che la Giunta regionale, dopo aver esaminato la proposta di legge, ha ritenuto
condivisibile la necessità di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza
delle donazioni ed è anche consapevole che vi sia stata, nei primi mesi del 2008,
una certa flessione del numero delle donazioni. È stata fatta una verifica sulla
possibilità di prevedere l’esenzione dal ticket. C’è innanzitutto il timore di
fuorviare l’opinione pubblica sull’aspetto della solidarietà che, anche per
previsione normativa, dovrebbe essere alla base delle donazioni. In secondo
luogo, l’introduzione dell’esenzione con una legge regionale rischia di essere in
contrasto con i meccanismi nazionali di equità.
Il Presidente TAGLIANI ricorda che, nonostante il consigliere Corradi richiami
una legge della Regione Veneto che non è stata impugnata, le prestazioni
diagnostiche cui si fa riferimento sono all’interno dei LEA. Sia la determinazione
dei LEA, sia la previsione di eventuali esenzioni spettano alla competenza
statale, come ribadito anche recentemente da una sentenza della Corte
Costituzionale. Suggerisce, tuttavia, di non esprimere il parere oggi, in attesa di
decidere con i Consiglieri proponenti se preparare una risoluzione da presentare
all’Assemblea, considerata l’opportunità di un’opera di sensibilizzazione sul tema
delle donazioni.
Il Consigliere CORRADI condivide la proposta del Presidente Tagliani di rinviare
l’esame dell’articolato del progetto di legge. Corradi ribadisce che in Veneto
esiste già una legge di contenuto analogo, che non è stata impugnata dal
Governo. Il Consigliere insiste sulla necessità di un intervento forte per arginare il
problema del calo delle donazioni.
Il Consigliere BOSI apprezza che il Consigliere Corradi si sia interessato al tema
dell’incentivazione delle donazioni, dal momento che, a livello nazionale, non
viene manifestata nessuna sensibilità: la prima formulazione della cosiddetta
‘legge Brunetta’ eliminava addirittura i permessi per i donatori di sangue. Bosi si
impegna ad un approfondimento del tema.
Terminata la discussione sul progetto di legge, il Presidente TAGLIANI informa
la Commissione che, a proposito dei due progetti di legge sul tema della tutela di
bambini e adolescenti dall’abuso di sostanze psicotrope, a firma dei Consiglieri
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Vecchi e Guerra, trasfusi in un unico testo, è arrivata la relazione della Giunta, di
tono molto critico. La Giunta, infatti, giudica quel testo troppo rigido. Il testo nato
dalla riunione dei due pdl sarà messo all’ordine del giorno nella prossima seduta
utile.
La seduta termina alle ore 15e15’.
Approvato nella seduta del 19 novembre 2008.
La Segretaria
Il Presidente
Lidia Testoni
Tiziano Tagliani
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