ING Sustainable Equity
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ING Sustainable Equity Tema in focus: La stagione delle assemblee degli azionisti 2013 ING Sustainable Equity INDICE TEMA IN FOCUS: LA STAGIONE DELLE ASSEMBLEE DEGLI AZIONISTI 2013 ........................................................ 2 INTRODUZIONE ......................................................................................................................................................................... 2 L’ESERCIZIO DEI DIRITTI DI VOTO PER ING INVESTMENT MANAGEMENT ......................................................................................... 3 LA STAGIONE DI VOTO 2013 NEI PAESI BASSI ............................................................................................................................ 3 RISOLUZIONI DEGLI AZIONISTI .................................................................................................................................................... 4 ANTICIPAZIONI PER IL 2014 ...................................................................................................................................................... 6 NOTIZIE ESG ................................................................................................................................................... 7 AMBIENTE - IPCC: L’ATTIVITÀ UMANA CAUSERÀ L’ULTERIORE SURRISCALDAMENTO DEL PIANETA .................................................. 7 SOCIETÀ - LA CINA MULTA I PRODUTTORI DI LATTE IN POLVERE PER PRATICHE ANTICONCORRENZIALI .............................................. 7 GOVERNANCE - LE BANCHE OGGETTO DI SALVATAGGIO DOVRANNO CONTENERE LE RETRIBUZIONI DEI SENIOR MANAGER ................ 7 1 ING Sustainable Equity Tema in focus: La stagione delle assemblee degli azionisti 2013 Introduzione Alla fine dello scorso decennio gli investitori istituzionali sono stati accusati di essere “proprietari pressochè assenti” delle società quotate in cui investivano. Politici ed enti normativi hanno iniziato ad esortarli ad assumere un atteggiamento più responsabile, soprattutto rispetto all’esercizio del diritto di voto nelle assemblee degli azionisti, mentre la Commissione Europea ha evidenziato l’apparente mancanza di interesse degli azionisti a considerare il management delle società responsabile delle proprie decisioni e azioni. Gli ultimi anni sono stati teatro di misure e iniziative politiche volte ad aumentare il coinvolgimento degli azionisti. Un esempio in tal senso è lo Stewardship Code elaborato nel Regno Unito, che definisce i principi di una gestione efficace da parte degli investitori, stabilendo specifiche best practice divenute la norma per altri codici simili redatti negli ultimi anni. Una delle best practice indicate dallo Stewardship Code prevede che gli investitori istituzionali votino per tutte le azioni detenute. Nei Paesi Bassi la maggior parte degli investitori istituzionali segue le best practice definite dal Forum sulla corporate governance olandese Eumedion, che prende spunto dal Codice di Governance delle imprese olandesi (Codice Frijns). Oltre a responsabilità supplementari, gli azionisti hanno ricevuto diritti aggiuntivi utili ad attribuire precise responsabilità al management delle società in cui investono. Un esempio è dato dall’introduzione delle cosiddette clausole “say on pay” (letteralmente “dichiara lo stipendio”), che conferiscono agli azionisti il diritto di voto sulle retribuzioni dei manager. In risposta a questi sviluppi, un numero crescente di investitori istituzionali ha iniziato a esercitare i propri diritti di voto. La stagione delle assemblee dello scorso anno è stata ribattezzata “La primavera degli azionisti”, in quanto gli azionisti hanno bocciato a maggioranza le politiche di remunerazione di diverse large-cap britanniche, provocando addirittura le dimissioni di alcuni manager. È un segnale che gli investitori istituzionali iniziano a considerare con maggiore serietà i propri diritti di azionisti. Nel periodo 2008-2013 si è verificato un costante aumento della presenza di votanti alle assemblee degli azionisti nei Paesi Bassi e in Europa in generale, grazie anche all’applicazione della Direttiva sui diritti degli azionisti in tutti gli stati membri dell’UE a partire dal 2012. La Direttiva ha eliminato una serie di barriere che impedivano agli investitori istituzionali di esercitare il diritto di voto a livello internazionale (facilitando per altro anche l’esercizio di voto da parte di ING Investment Management International in paesi quali Francia, Italia o Spagna). In Europa, nelle Americhe e in Asia quasi tutte le società hanno convocato l’assemblea annuale degli azionisti nel primo semestre del 2013. Il presente report evidenzia i principali trend e sviluppi emersi dalla stagione delle assemblee degli azionisti 2013, con un approfondimento sui voti espressi da ING IM International. ING IM International intende sostenere o potenziare il priprio investimento in una società attraverso un adeguato livello di “engagement” con la stessa e, di conseguenza, impegnandosi ad esercitare i propri diritti di voto in assemblea. Attraverso l’esercizio del voto assembleare, ING IM International ha la possibilità di influire sulle decisioni Fonte: www.herinst.org riguardanti, per esempio, la nomina degli amministratori, la politica di remunerazione della società e l'emissione di nuove azioni. In tal senso, gli investitori svolgono un importante ruolo nell’assicurare opportuni controlli e verifiche presso le società in cui investono. 2 ING Sustainable Equity L’esercizio dei diritti di voto per ING Investment Management ING IM International ha una propria politica di voto, illustrata sul sito della società (website), le cui linee guida costituiscono la base di tutte le decisioni di voto assunte nel corso delle assemblee degli azionisti di tutto il mondo. La politica di voto descrive il nostro orientamento sulle deliberazioni standard poste all’ordine del giorno delle assemblee ordinarie e straordinarie delle società in cui investiamo. I lavori assembleari delle società olandesi presenti nei nostri portafogli e di tutte le società detenute dal comparto Sustainable Equity sono esaminati individualmente da un comitato interno per l’esercizio del diritto di voto per delega, del quale fanno parte gestori e analisti al fine di assicurare un chiaro collegamento tra le nostre attività di voto e di investimento. Poiché gestiamo un ampio portafoglio azionario per conto dei nostri clienti non possiamo votare manualmente a tutte le assemblee degli azionisti nel mondo, pertanto abbiamo definito politiche di voto ad hoc per assicurare che tutti i voti espressi siano in linea con la politica di voto per delega di ING IM International. Nel periodo gennaio-settembre 2013 ING Investment Management ha esercitato i propri diritti di voto in circa 1250 assemblee degli azionisti in 54 paesi di tutto il mondo. Per conto della Strategia Sustainable Equity abbiamo votato in occasione di 104 assemblee. Nella maggior parte dei casi il voto è elettronico, ma talora riteniamo più efficace partecipare di persona per avere un confronto diretto con i membri del consiglio di amministrazione e del consiglio di vigilanza. In particolare, siamo stati rappresentati alle assemblee degli azionisti delle società olandesi Ahold, KPN, PostNL, USG People e Wolters Kluwer. Tutti i voti espressi da ING IM sono riportati sul sito della società. Paese Stati Uniti Giappone Hong Kong Regno Unito Canada Francia Paesi Bassi Numero di assemblee in cui ha votato ING IM 401 97 69 63 60 53 42 Tabella 1. Giurisdizioni in cui ING IM ha esercitato con maggiore frequenza il diritto di voto dall’inizio del 2013 Tabella 2. Voti espressi da ING IM in percentuale sui punti all’ordine del giorno oggetto di delibera. La stagione di voto 2013 nei Paesi Bassi Negli ultimi anni si è osservato un aumento della presenza di votanti alle assemblee degli azionisti delle società quotate olandesi. Nel 2013 il dato medio per le società quotate all’indice AEX si è attestato al 65% del capitale azionario emesso. Gli azionisti delle società quotate olandesi hanno potuto esprimere il proprio voto su 975 proposte. Gli argomenti che hanno caratterizzato la stagione di voto olandese sono i compensi ai manager e le politiche di remunerazione, l’approvazione dell’operato del consiglio di vigilanza, il crescente interesse per il modello CEO-CFO e il focus più spiccato sulle procedure di audit interne a seguito dei rilievi sulle procedure contabili riportati dalle società Douwe Egberts Master Blenders 1753, Imtech, Fugro e Brunel International. Compensi ai manager Nei Paesi Bassi gli azionisti sottopongono costantemente a scrutinio i compensi ai manager, sebbene sempre più spesso le società considerino con attenzione le loro opinioni prima di decidere le politiche di remunerazione e di pubblicare l’ordine del giorno delle assemblee o la relativa documentazione. Grazie al confronto più aperto tra società e azionisti, i casi di dissenso sulle proposte di delibera relative alle remunerazioni risultano limitati. Anche ING Investment Management è stata invitata da diverse società a discutere tali proposte prima dello svolgimento dell’assemblea degli azionisti. 3 ING Sustainable Equity Alcune società hanno sottoposto all’assemblea la proposta di assegnare bonus speciali ai manager. Nel caso di Heineken, per esempio, è stato proposto di riconoscere ai manager un bonus in azioni per l’acquisizione, e al CEO un bonus (sempre in azioni) per il mantenimento delle azioni. Quest’anno i bonus straordinari proposti dalla società sono stati al centro dell’attenzione degli azionisti e dei media, e in occasione dell’assemblea degli azionisti sono stati sollevati seri dubbi sugli elementi che li compongono. Le proposte di remunerazione sono state approvate con una maggioranza dell’80%, soprattutto grazie al supporto dei principali azionisti Heineken Holding (50,005%) e FEMSA (12,53%). Circa il 75% del capitale azionario “indipendente” rappresentato all’assemblea ha votato contro le proposte relative ai bonus e alle retribuzioni. Anche ING Investment Management ha espresso parere contrario ai bonus straordinari in occasione dell’assemblea degli azionisti di Heineken NV. Approvazione dell’operato del consiglio di vigilanza Il punto “Approvazione dell’operato del consiglio di vigilanza” offre agli azionisti l’opportunità di esprimere le proprie critiche sull’attività di vigilanza condotta dal consiglio. Nel 2013 gli azionisti hanno votato prevalentemente contro la delibera sull’“Approvazione dell’operato del consiglio di vigilanza” laddove hanno ritenuto che il consiglio di una determinata società non fosse intervenuto con sufficiente prontezza e decisione. All’assemblea degli azionisti di PostNL il 26,6% del capitale presente ha votato contro l’approvazione dell’operato del consiglio di vigilanza della società. Gli azionisti che hanno votato su questo punto all’ordine del giorno hanno espresso il proprio dissenso anche sui lunghi ritardi nei piani di riorganizzazione e nel ripristino della solidità finanziaria della società. Quest’anno anche ING Investment Management ha votato contro l’approvazione dell’operato del consiglio di vigilanza PostNL. All’assemblea di KPN gli azionisti rappresentanti il 28% dei voti totali espressi hanno votato contro l’approvazione dell’operato del consiglio di vigilanza della società. La percentuale arriva addirittura al 71% se si escludono i voti dell’azionista di maggioranza América Móvil. Introduzione del modello CEO-CFO Sempre più spesso le società dell’indice AEX decidono di cambiare la propria struttura di gestione passando a un consiglio di amministrazione composto da due soli membri effettivi, noto come modello CEO-CFO. Quest’anno AkzoNobel è stata la nona società dell’indice AEX a effettuare questo passaggio. Tradizionalmente, quasi tutte le società dei Paesi Bassi hanno un modello di amministrazione a due livelli, caratterizzato dall’appartenenza dei membri esecutivi e non esecutivi a due consigli diversi: mentre il consiglio non esecutivo ha il compito della supervisione e del controllo del consiglio esecutivo, quest’ultimo è incaricato della gestione ordinaria della società e della definizione della strategia. Con l’introduzione del modello CEO-CFO il consiglio esecutivo comprende solo due direttori esecutivi, e il processo decisionale sulle questioni di ordinaria amministrazione è nelle mani di un cosiddetto comitato esecutivo, di norma composto dai responsabili delle business unit (regionali) affiancati da CEO e CFO. L’impatto sulla governance di tale modello è piuttosto significativo, in quanto il comitato esecutivo non è un organo statutario e gli azionisti non hanno voce in capitolo sulla sua composizione, né possono attribuire ai membri di tale comitato la responsabilità del loro operato. Per gli azionisti è inoltre difficile scoprire se il consiglio/comitato esecutivo ha una struttura equilibrata e competente, in quanto i membri del comitato esecutivo non sono nominati dall’assemblea degli azionisti. Risoluzioni degli azionisti Le risoluzioni degli azionisti sono proposte di voto sottoposte dagli azionisti all’assemblea di una società per richiamare l’attenzione su aspetti di carattere ambientale, sociale e di governance. Soprattutto negli Stati Uniti, gli azionisti fanno spesso ricorso all’opportunità di presentare risoluzioni. Nel 2013 le risoluzioni degli azionisti proposte dagli investitori hanno riguardato un’ampia gamma di questioni ambientali e di governance, sollevando in molti casi aspetti noti come la trasparenza sui contributi politici o gli obiettivi di emissione dei gas serra. Rispetto agli anni precedenti sono aumentate le proposte degli azionisti riguardanti questioni politiche, a seguito di vaste campagne per promuovere maggiore trasparenza sui contributi politici e sui gruppi di pressione, l’argomento più presente nelle proposte rientranti in questo gruppo. Le proposte di delibera in cui si chiede la presentazione di rapporti sulla sostenibilità, sia da parte della società che dei suoi fornitori, figurano tra le principali risoluzioni degli azionisti del 2013, dopo le proposte relative a questioni politiche e gruppi di pressione. Negli ultimi anni sono aumentate le proposte degli azionisti riguardanti il cambiamento climatico, ma rispetto agli anni precedenti il numero di risoluzioni sull’argomento è sensibilmente 4 ING Sustainable Equity diminuito. Quest’anno sono state presentate risoluzioni che chiedono alle società di adottare obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra presso quattro società, una sensibile diminuzione rispetto alle nove proposte del 2012. Il sostegno degli azionisti in favore delle risoluzioni relative a questioni ambientali e sociali è aumentato del 3% rispetto al 2012, raggiungendo quest’anno in media il 21,7% di pareri favorevoli. Il grafico seguente evidenzia l’evolversi di un trend crescente di sostegno degli azionisti per le proposte ambientali e sociali dall’inizio di questo secolo. Fonte: ISS - Analisi della stagione di voto per delega 2013 negli Stati Uniti, questioni ambientali e sociali Risultato medio del voto Fonte: Checklist ISS ING IM International sostiene le proposte degli azionisti se ritiene che contribuiscano ad affrontare importanti questioni sociali e ambientali di rilievo per la società. Al tempo stesso adottiamo un approccio razionale di analisi delle proposte presentate dagli azionisti: se dal nostro esame risulta che una società affronta già adeguatamente la richiesta citata nella risoluzione degli azionisti, possiamo decidere di non sostenere tale proposta. Lo stesso vale se riteniamo che la proposta degli azionisti sia redatta in modo incompleto, o le argomentazioni non siano convincenti. La tabella 3 illustra alcuni esempi di risoluzioni degli azionisti sulle quali abbiamo votato quest’anno. Sebbene sosteniamo le idee che hanno dato origine a tutte le proposte delineate nella tabella, abbiamo espresso parere contrario nei casi in cui ritenevamo che le società avessero già affrontato adeguatamente le problematiche rilevate nella proposta degli azionisti. Società Caterpillar Inc Proposta degli azionisti Revisione e valutazione delle politiche sui diritti umani Voto di ING IM FAVOREVOLE Chevron Corporation Report sulla gestione dei rischi e delle opportunità relativi alla fratturazione idraulica Stabilire una commissione consiliare sui diritti umani FAVOREVOLE Dominion Resources Report sui rischi finanziari del cambiamento climatico FAVOREVOLE Statoil ASA Ritiro della società dalle attività legate alle sabbie bituminose in Canada CONTRARIO The Coca-Cola Company CONTRARIO Tabella 3. Esempi di proposte degli azionisti 5 Motivazione Abbiamo sostenuto questa proposta in quanto la società attualmente non offre sufficiente trasparenza sulle proprie politiche relative ai diritti umani, né sottoscrive pubblicamente gli standard internazionali comunemente accettati. Gli azionisti beneficerebbero di informazioni più specifiche sulla performance della gestione delle attività di fratturazione idraulica della società. Abbiamo votato contro questa proposta in quanto Coca-Cola ha già una commissione consiliare che svolge anche il ruolo di rivedere le politiche e le iniziative inerenti ai diritti umani e al luogo di lavoro. Il voto favorevole a tale proposta è giustificato dal fatto che la società potrebbe fornire maggiori informazioni sulle proprie modalità di valutazione e gestione dei rischi legati al cambiamento climatico. Statoil attualmente sta affrontando le questioni e i rischi che interessano le proprie attività relative alle sabbie bituminose in Canada. Riteniamo soddisfacente il livello di disclosure della società. ING Sustainable Equity Anticipazioni per il 2014 Poiché quasi tutte le società organizzano l'assemblea degli azionisti nel primo semestre dell’anno, il focus dell’ultimo trimestre del 2013 sarà prevalentemente sulle assemblee straordinarie, solitamente convocate per discutere un particolare aspetto dell’attività di una società e di norma riguardanti questioni urgenti. In occasione di tali assemblee straordinarie le società possono chiedere, per esempio, ai propri azionisti l’autorizzazione a emettere nuove azioni o l’approvazione di un’operazione di fusione o acquisizione. Per il 2014 ci aspettiamo nuovamente una forte attenzione sull’argomento della remunerazione dei manager, non solo perché gli azionisti hanno ottenuto il diritto di voto sull’approvazione della relazione sulla remunerazione in molti paesi del mondo, ma anche a causa del dibattito politico in corso sull’argomento. A seguito delle modifiche apportate all’Audit Firms Supervision Act dei Paesi Bassi, anche per le società quotate olandesi diverrà obbligatorio, a partire dal 1° gennaio 2016, provvedere ogni otto anni alla rotazione delle società di revisione. Molte aziende si sono già avvalse per lungo tempo dei servizi dei propri attuali revisori esterni e dovranno quindi cambiare società di revisione. Quest’anno Ahold, Aegon, Ballast Nedam, Hydratec, Vivenda Media Groep e Fornix BioSciences hanno già anticipato la rotazione obbligatoria, proponendo ai propri azionisti di nominare una nuova società di revisione. Probabilmente anche altre società anticiperanno la nuova legge e decideranno di nominare nuovi revisori esterni nel 2014. In vista della stagione delle assemblee degli azionisti 2014, tra la fine del 2013 e l’inizio del 2014 ING IM International intende programmare una serie di incontri con le società per ottenere approfondite informazioni sui prossimi trend e sviluppi. Questi incontri ci consentiranno inoltre di esprimere il nostro parere sulla bozza dell’ordine del giorno previsto per l’assemblea, in quanto le società sono aperte al feedback degli azionisti. L’esercizio dei diritti di voto alle assemblee degli azionisti è parte integrante del costante dialogo con le società in cui investiamo. 6 ING Sustainable Equity Notizie ESG Ambiente - IPCC: l’attività umana causerà l’ulteriore surriscaldamento del pianeta L’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), ente costituito nel 1988 dalla World Meteorological Organization e dal Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente, di recente ha pubblicato un rapporto in cui conferma come estremamente probabile (95-100%) che il surriscaldamento globale dal 1950 a oggi sia dovuto prevalentemnte all’influenza umana. Il nuovo rapporto afferma inoltre che un tasso di emissioni di gas serra pari o superiore a quello attuale determinerebbe cambiamenti climatici a livello di oceani, calotte glaciali, biosfera e altre componenti del sistema climatico. Molto probabilmente, su scala globale, sono diminuiti i giorni e le notti di freddo e sono aumentati quelli di caldo, mentre in vaste zone di Europa, Asia e Australia la frequenza delle ondate di calore si è incrementata. In molti casi si tratta di cambiamenti che non conoscono precedenti da migliaia di anni. Per limitare il cambiamento climatico sarebbe necessario ridurre in modo sostanziale e continuo le emissioni di anidride carbonica (CO2) e altri gas serra. “Diversi livelli di evidenza confermano che il calore extra intrappolato dai gas serra sta surriscaldando la superficie terrestre a livelli record, con effetti quali il riscaldamento degli oceani, l’innalzamento del livello dei mari, lo scioglimento delle calotte glaciali e dei ghiacciai e la modifica dei modelli climatici con la comparsa di eventi estremi”, ha dichiarato il Segretario Generale del WMO Michel Jarraud. Società - La Cina multa i produttori di latte in polvere per pratiche anticoncorrenziali Tre produttori internazionali di latte in polvere, tra i quali Mead Johnson Nutrition Co e il gigante caseario neozelandese Fonterra, sono stati multati in Cina dopo che un’indagine ha rilevato pratiche sui prezzi e attività anticoncorrenziali riguardanti il latte in polvere. Le sanzioni sono state comminate al termine di un’indagine condotta dalla National Development and Reform Commission (NDRC), l’autorità antitrust cinese. Il settore aveva già fatto notizia cinque anni fa, quando un public trust fu oggetto dallo scandalo in cui persero la vita sei lattanti e migliaia di altri bambini si ammalarono dopo aver bevuto latte contaminato dalla melamina. In Cina il settore del latte in polvere per lattanti è in continua crescita. Il consumo di prodotti lattiero-caseari aumenta a un tasso annuo composto del 20%, in contrasto con i mercati statunitensi ed europei dove la domanda è diminuita nell’ultimo decennio. I marchi esteri rappresentano circa il 50% del fatturato totale in Cina, e possono vendere a prezzi più che doppi rispetto ai produttori locali. A seguito dell’indagine NDRC, Mead Johnson, Danone, Nestlé e altre aziende hanno ridotto i propri prezzi anche del 20% in Cina. La Food and Drug Administration cinese sta proponendo condizioni più restrittive per la concessione delle licenze per la produzione di latte in polvere, tra le quali la richiesta che i produttori dispongano di proprie fonti di latte controllate e di capacità nel settore ricerca e sviluppo. Governance - Le banche oggetto di salvataggio dovranno contenere le retribuzioni dei senior manager Lo scorso luglio la Commissione europea ha annunciato che saranno applicate nuove regole agli stipendi e ai premi dei dirigenti esecutivi delle banche oggetto di bailout. La retribuzione fissa del personale direttivo non potrà superare di oltre 15 volte il salario medio nazionale, o di oltre 10 volte lo stipendio di un lavoratore medio della banca, mentre i bonus saranno limitati al doppio dello stipendio annuo. La norma entrerà in vigore dal mese di agosto per quanto riguarda la retribuzione fissa e dall’inizio del prossimo anno per i premi, e si applicherà a tutte le banche dell’UE. In questo modo, la Commissione europea auspica di incoraggiare le banche oggetto di salvataggio ad adottare immediati provvedimenti per rimborsare il sostegno da parte dello Stato, dopodiché la norma cesserà di essere valida. Il limite stabilisce un nuovo standard per le retribuzioni del settore finanziario nell’UE e rientra tra le norme riviste da Bruxelles sugli aiuti pubblici ai prestatori in difficoltà. Il nuovo approccio avrà un enorme impatto, soprattutto presso le banche di investimento, dove per alcuni collaboratori la retribuzione potrebbe ridursi a una frazione di quella attuale. Le banche britanniche hanno esercitato forti pressioni contro queste nuove norme, in quanto ritengono che potrebbero limitare la loro capacità di attrarre manager di talento. RBS sostiene che nell’impossibilità di offrire stipendi competitivi rimarrà priva delle competenze necessarie per gestire una banca altamente complessa, e diverrà più difficile ripagare i contribuenti. Le norme sugli aiuti pubblici rappresentano l’unico quadro di riferimento comune all'interno dell’UE per gestire il salvataggio delle banche. Dal 2008 sono stati pompati nelle casse delle banche 1,6 trilioni di euro prelevati dai contribuenti, e la Commissione ha seguito la ristrutturazione o la liquidazione di circa 60 prestatori che rappresentano oltre un quinto di tutti gli asset bancari dell’UE. 7 ING Sustainable Equity Per maggiori informazioni sulle strategie di investimento di ING o sui nostri fondi comuni di investimento contattare: ING Asset Management BV – Milan Branch Via Paleocapa, 5 – 20121 Milano, Italia +39 02 3031 6 400 O visitate il nostro sito www.ingim.it Avvertenze Le informazioni contenute nel presente documento sono state predisposte esclusivamente a scopo di riferimento e non costituiscono offerta o invito all'acquisto o alla vendita di titoli o alla partecipazione a qualunque strategia di trading. 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