progetto infanzia Parra 2015-16

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progetto infanzia Parra 2015-16
:“
Progetto Didattico
anno scolastico
2015- 2016
IO E TE INSIEME PER “CRESCERE” OGGI
E “DIVENTARE” DOMANI
”
DIREZIONE DIDATTICA STATALE “CASALEGNO”-TORINO
Scuola dell'Infanzia "Violeta Parra"
1
INDICE
ORGANIZZAZIONE DEL CONTESTO SCUOLA
1.
2.
3.
4.
5.
Il nome della nostra scuola
Chi siamo
Uno stile accogliente (come realizzarlo e documentarlo)
Rapporti scuola famiglia
Continuità e territorio
IL NOSTRO PROGETTO DIDATTICO
1. Scelte metodologiche
2. "Io e te insieme per “crescere“ oggi e “diventare “ domani
3. Osservare, documentare, valutare
4. La metodologia dell’Apprendimento Cooperativo
5. Una didattica per la disabilità
6. Insegnamento della religione cattolica e attività alternativa
7. Momenti di festa, gite e uscite
8. Tabelle per la programmazione
9. Curricolo
ORGANIZZAZIONE DEI TEMPI
1. Le routine
2. La giornata scolastica
ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI
1.
2.
3.
4.
5.
La sezione
Il laboratorio
Il salone
La palestra - dormitorio
Gli spazi all'aperto
2
ORGANIZZAZIONE DEL CONTESTO SCUOLA
1. IL NOME DELLA SCUOLA
Perché ci chiamiamo “Violeta Parra”?
Tutto è nato nell’anno scolastico 2000/2001, quando stanche
di sentirci
chiamare con il nome di una via (via Boston 33), abbiamo deciso di darci un nome.
Ogni sezione ha scelto un nome e poi i genitori hanno votato quello preferito:
 I GRILLI hanno optato per un cantautore: Fabrizio De Andre’
 Le VOLPI (che al tempo si chiamavano Cerbiatti) hanno scelto un autore di libri
d'arte per bambini: Bruno Munari.
 Le FARFALLE hanno pensato al pittore Enrico Paolucci del quale ricorreva il
centenario dalla nascita.
 I GABBIANI si sono indirizzati sulla cantautrice Violeta Parra.
 I CONIGLIETTI hanno scelto un nome di fantasia: Quadrifoglio.
 i DELFINI (che allora si chiamavano Passerotti) hanno scelto il nome di una
persona molto speciale: Madre Teresa di Calcutta.
Il nome più votato è stato quello della cantautrice cilena Violeta Parra. E' iniziato così l'iter
per la richiesta ufficiale di intitolazione della scuola, che è terminato alcuni anni dopo. Il 27
ottobre 2007 è stata organizzata la posa della targa e da quel giorno la nostra scuola si è
chiamata "Scuola dell'Infanzia Violeta Parra".
CHI ERA VIOLETA PARRA?
Violeta (1917-1967) ha composto e cantato canzoni inneggianti la
vita, la giustizia e la libertà.
Una sua frase famosa cita così:
“IO NON PRENDO LA CHITARRA PER OTTENERE UN
APPLAUSO, IO CANTO LA DIFFERENZA TRA IL VERO E IL
FALSO ALTRIMENTI NON CANTO!”
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"Grazie alla vita che mi ha dato tanto
Mi ha dato due stelle che quando le apro
Perfetti distinguo il nero dal bianco,
e nell’alto cielo il suo sfondo stellato,
e tra le moltitudini l’uomo che amo.
Grazie alla vita che mi ha dato tanto,
mi ha dato l’ascolto che in tutta la sua apertura
cattura notte e giorno, grilli e canarini,
martelli turbine latrati burrasche
e la voce tenera di chi sto amando.
Grazie alla vita che mi ha dato tanto,
mi ha dato il suono e l’abbecedario
con cui le parole che penso e dico,
madre, amico, fratello luce illuminante,
la strada dell’anima di chi sto amando.
Grazie alla vita che mi ha dato tanto,
mi ha dato la marcia dei miei piedi stanchi,
con loro andai per città e pozzanghere,
spiagge e deserti, montagne e piani
e la casa tua, la tua strada, il cortile.
Grazie alla vita che mi ha dato tanto,
ha dato il cuore che agita il suo confine
quando guardo il frutto del cervello umano,
guardo il bene così lontano dal male,
quando guardo il fondo dei tuoi occhi chiari.
Grazie alla vita che mi ha dato tanto,
mi ha dato il riso e mi ha dato il pianto,
così distinguo gioia e dolore
i due materiali che formano il mio canto
e il canto degli altri che è lo stesso canto
e il canto di tutti che è il mio proprio canto.
Grazie alla vita che mi ha dato tanto"
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2. CHI SIAMO
La nostra scuola è formata da 6 sezioni, ognuna identificata con il nome di un animale.
I SEZIONE "GRILLI" eterogenea 3-5 anni
Insegnanti: Santacroce Tina, Ciriello Elisabetta,
Prato Valentina
II SEZIONE "VOLPI" eterogenea 4- 5 anni
Insegnanti: Massa Roberta, Morra Rosanna,
Tribulato Patrizia
III SEZIONE "FARFALLE" omogenea 3 anni
Insegnanti: Rastaldo Laura, Valsesia Rosaria
IV SEZIONE "GABBIANI" omogenea 4 anni
Insegnanti: Bechis Daniela, Marini Isabella,
Piecoro Lucia
V SEZIONE "CONIGLIETTI" eterogenea 4-5 anni
Insegnanti: Lombardo M. Lucia, Lungo Anna.
VI SEZIONE "DELFINI" eterogenea 3-5 anni
Insegnanti: de Luca Paola, Badalamenti Sara,
Piecoro Lucia
Insegnante di Religione: Paola Gallizio
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3. UNO STILE ACCOGLIENTE
E' ormai consuetudine dedicare i primi mesi dell'anno scolastico all'attuazione del progetto
accoglienza, che da' alle insegnanti un tempo più disteso per accogliere i bambini, un
tempo più definito e significativo per creare legami con le famiglie e più rispettoso dei
bisogni individuali di ogni bambino.
Etimologicamente la parola accogliere significa raccogliere presso di sé, ricevere
qualcuno con dimostrazione di affetto e, poiché nel nostro caso l'ospite è molto piccolo e si
fermerà a lungo con noi, occorre pensare a un periodo di vero e proprio
accompagnamento, caratterizzato da un clima accogliente in cui il bambino abbia il tempo
di stupirsi e gustare le novità, abbia il tempo di scoprire l'ambiente e di instaurare rapporti
significativi con gli altri bambini e con gli adulti della scuola. La qualità del progetto
dipende dalla capacità del team docente di:



instaurare un rapporto collaborativo con le famiglie (assemblea, colloqui individuali,
questionari);
instaurare rapporti di scambio con l'asilo nido e le altre istituzioni educative (colloqui
per conoscere le caratteristiche dei bambini e dei loro comportamenti nel gruppo);
organizzare il contesto scolastico (spazi, tempi, attività, materiali, modalità di lavoro,
organizzazione di gruppi di bambini).
COME SI REALIZZA
Attraverso il progetto “festa dell’accoglienza“ che coinvolge insegnanti, bambini, operatori
scolastici di tutta la scuola dell’infanzia.
La finalità del progetto è lo star bene a scuola, il tema dello spettacolo teatrale è un
racconto utilizzato per favorire la relazione con gli altri e la risoluzione dei problemi di un
individuo grazie a un gruppo.
Ai nuovi iscritti viene dato “il benvenuto” attraverso un’esperienza gioiosa e divertente,
dove le insegnanti organizzano uno spettacolo improvvisandosi attrici e i bambini che
hanno già frequentato la scuola dell’infanzia preparano un dono di benvenuto. La festa è
documentata con foto, disegni dei bambini, cartelloni, giornalino, rielaborazione individuale
e di gruppo del testo narrato .
Le foto costituiscono una memoria storica da consegnare alle famiglie alla fine di ogni
anno scolastico.
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4. RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
Il cammino di accoglienza con la famiglia dei nuovi arrivati inizia sin dall'anno precedente
con l'invito dei genitori dei neo iscritti a visitare la scuola durante le normali attività di
routine.
Le insegnanti che accoglieranno i nuovi iscritti, organizzano a giugno un’assemblea per i
genitori, al fine di presentare:
•
la scuola e il personale docente
•
la sezione di appartenenza
•
l'orario e le modalità di inserimento
•
l’elenco del corredo scolastico individuale.
Nell’anno scolastico di frequenza dei bambini si tengono i colloqui individuali con i genitori
per acquisire notizie e confrontarsi riguardo ad abitudini e comportamenti .
A metà Novembre, in un’assemblea rivolta a tutti i genitori della sezione, vengono illustrati
l’andamento della sezione, il progetto educativo, le uscite didattiche, la gita.
A Febbraio/Marzo i genitori dei bambini in uscita sono invitati a colloqui individuali in cui le
insegnanti illustrano il percorso di crescita e le competenze acquisite durante la
permanenza a scuola.
I genitori inoltre partecipano alla vita scolastica tramite gli Organi Collegiali, eletti come
rappresentanti di Sezione e rappresentanti del Consiglio di Circolo.
E’ richiesta la partecipazione di alcuni genitori della scuola alla Commissione Mensa.
Nel Circolo si è costituito un Comitato Genitori con la funzione di portavoce delle difficoltà
e problematiche presso le istituzioni competenti.
Si invitano tutti i genitori a partecipare attivamente alle iniziative della scuola e del Circolo
per sentirsi parte integrante della vita scolastica del proprio figlio.
A tal proposito abbiamo stretto con i genitori un’alleanza che si chiama
“PATTO
EDUCATIVO”.
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PATTO EDUCATIVO SCUOLA DELL’INFANZIA “VIOLETA PARRA”
LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A:
-Rispettare l’orario scolastico di entrata e uscita.
-Rispettare l’orario previsto durante l’inserimento:
I° settimana ore 10.30-11.30
II° settimana ore 8.15-13.00 con pranzo
III° settimana ore 8.15-16.00 con nanna
-Rispettare l’orario di frequenza scelto al momento dell’iscrizione e che risulta essere
valido per l’intero anno scolastico anche per il turno di pre-post scuola per il quale non si
accettano successive iscrizioni.
-Comunicare eventuali ingressi posticipati o uscite anticipate, per esigenze particolari e
non continuative, firmando l’apposito quaderno.
-Richiedere l’eventuale uscita alle ore 13 solo in casi eccezionali e autorizzati dalla
Dirigente.
-Prelevare personalmente il bambino da scuola o tramite persona maggiorenne delegata.
-Fornire un adeguato corredo scolastico così composto:
*abbigliamento comodo: tute, magliette manica corta
Scarpe e pantofole con velcro
TUTTO CONTRASSEGNATO.
*sacchetto in stoffa per il riposo contenente:
un lenzuolino da culla,
un piccolo cuscino con federa,
una coperta di dimensioni ridotte
una tela cerata per i piccoli
un piccolo peluche da lasciare nel sacco.
TUTTO CONTRASSEGNATO IN MODO BEN VISIBILE
*sacchetto in stoffa per il cambio indumenti contenente:
2 mutandine
1 maglia intima
Calze
Tuta e maglietta
busta di plastica
Tutto deve essere periodicamente visionato e sostituito a seconda della stagione.
*Per le attività scolastiche si fa riferimento alla sezione di appartenenza.
Le Insegnanti e l’Amministrazione Scolastica non sono responsabili nel caso di
smarrimento o rottura di oggetti personali del bambino.
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IMPORTANTE
-Non introdurre cibi e bevande di alcun genere.
-Non fornire farmaci o parafarmaci in quanto l’insegnante non può somministrare
medicinali.
-Non introdurre giochi e giocattoli di casa nell’ambiente scolastico per motivi di sicurezza.
-Non intralciare il passaggio all’interno del cortile con la sosta di tricicli, passeggini,
biciclette, monopattino...
-Contribuire all’instaurarsi di rapporti collaborativi tra scuola e famiglia partecipando a
colloqui, riunioni…
-Presentarsi alle suddette riunioni senza bambini al seguito per motivi di sicurezza.
-Leggere tutti gli avvisi affissi alla porte del padiglione/sezione. Amministrazione Scolastica
e Insegnanti non sono responsabili della mancata assunzione di informazione da parte
dei Genitori.
-Rispettare le scadenze economiche inerenti gite, uscite, laboratori esterni, spettacoli
preventivamente concordati.
-Non chiedere modifiche all’organizzazione scolastica che è rivolta ad un gruppo per
singole esigenze individuali.
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5. CONTINUITA' E TERRITORIO
La continuità educativa è una delle priorità per gli insegnanti del nostro territorio. Tutte le
scuole del distretto hanno costituito una rete che condivide strumenti, attività per il
passaggio d’informazioni dalle sezioni delle scuole dell’infanzia alle scuole primarie e dalle
scuole primarie alle scuole secondarie. La commissione continuità si riunisce in una sede
e i referenti di ogni scuola prendono parte alle attività portando le proposte ai propri circoli
didattici .
Il gruppo scuole dell’infanzia statali, comunali, paritarie, del distretto coinvolte in questa
rete ha previsto:

Un progetto chiamato "Annualità ponte" rivolto ai
bambini dell'ultimo anno:si
utilizza una storia o un personaggio fantastico che aiuti i bambini nel percorso di
scoperta della futura scuola primaria. Ogni scuola organizza il progetto, secondo le
modalità che ritiene rispondenti alla propria programmazione annuale. Le
insegnanti della nostra scuola accompagnano i futuri alunni in visita al laboratorio di
informatica, alla palestra, alla biblioteca, nelle classi prime.
A conclusione del
percorso i bambini delle classi prime affiancano i più piccoli in un’attività concordata
precedentemente e in tale occasione raccontano la loro esperienza di passaggio
alla scuola primaria.

Colloqui tra le insegnanti della scuola dell’infanzia e la Commissione
formazione classi prime, con particolare attenzione ad eventuali casi di disabilità
e disagio.

Colloqui con le educatrici dei nidi del territorio per i bambini che verranno inseriti
nella nostra alla scuola, per formare sezioni il più possibile omogenee, tenendo
conto delle informazioni ricevute.

Una “Scheda unica di passaggio informazioni” incentrata sugli obiettivi raggiunti
dal singolo bambino in fase di passaggio alla scuola primaria.
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SCHEDA DI ABILITA’ METALINGUISTICHE
Prova individuale somministrata ai bambini che frequenteranno la scuola primaria
INDICATORE : VERBALIZZAZIONE .
1)RICONOSCE LE PAROLE CHE INIZIANO CON LA STESSA SILLABA
SI .........
NO.............
IN PARTE..........
2)UNISCE LE SINGOLE LETTERE (suggerite dall’ins.) IN PAROLE
SI.........
NO.............
IN PARTE...........
3) DISTINGUE LA DIFFERENZA TRA PAROLE LUNGHE E CORTE
SI.........
NO.............
IN PARTE...........
4) RICONOSCE PAROLE IN RIMA
SI.........
NO.............
5) COMPLETA PARTI DI PAROLE (suggerite dall’ins.)
SI..........
NO............
IN PARTE..........
IN PARTE...........
6) RICONOSCE L’ULTIMO SUONO TRA DUE O TRE PAROLE PROPOSTE
SI..........
NO............
IN PARTE...........
7) SA SCRIVERE IL PROPRIO NOME
......................................................................................................
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Registrazione delle competenze acquisite al termine della frequenza alla scuola dell’infanzia .
PROVE INDIVIDUALI – INDICATORE : AGIRE , VERBALIZZARE , RAPPRESENTARE.
LIVELLO
PROFILO DELLE COMPETENZE
SI *
IN. * NO *
1. Sa sviluppare e utilizzare il linguaggio verbale (soggetto, predicato,
complemento).
2. Sa pronunciare le parole in modo corretto (lessico).
3. Sa comprendere e raccontare attraverso domande-stimolo la storia
ascoltata.
4. Sa riconoscere e riprodurre graficamente lo schema corporeo.
5. Sa riconoscere le relazioni topologiche.
6. Sa mettere in relazione per grandezza.
7. Sa riconoscere la successione temporale.
8. Sa classificare secondo un criterio dato.
9. Sa riconoscere la relazione tra quantità e numero.
10. Sa riconoscere causa – effetto.
11. Sa utilizzare i colori in modo adeguato
12. Sa ritagliare e incollare
13. Sa riprodurre ritmi grafici.
14. Sa riconoscere le forme / i colori
15. Sa ripassare una linea tratteggiata.
16. Sa produrre scritture spontanee
17. Sa riconoscere il senso di appartenenza al gruppo.
18. Sa esprimere il proprio punto di vista nelle discussioni di gruppo.
19. Sa attendere il proprio turno.
Data
Le insegnanti
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TRAGUARDI 4 ANNI
AMBITOLINGUISTICO
Lingua per narrare
SCELTE
METODOLOGICHE
TRAGUARDI 4 ANNI
AMBITOMATEMATICO
Il numero
SCELTE
METODOLOGICHE
Il calendario della sezione
(ci contiamo, troviamo il
numero)
Il calendario del tempo,
uso di simboli condivisi,
i numeri nelle storie ,
i numeri del corpo.
Conversazioni e
rielaborazioni grafico
pittoriche.
Lettura di storie,
racconti, fiabe con
utilizzo di supporto
visivo e non
Sa utilizzare simboli e
quantità numeriche nei
vari contesti
Conversazioni guidate
Drammatizzazione del
racconto
Sa comprendere e
utilizzare le espressioni
prima, adesso, dopo
Verbalizzazioni individuali
di brevi storie
Riordino di sequenze
Sa raccontare in modo
logico la storia
ascoltata
Giochi di lingua
Sa comporre puzzle.
Giochi a tavolino.
Sa sviluppare e
utilizzare il
linguaggio(frase
minima)
Conversazioni guidate
con domande stimolo
Formulazione di ipotesi
La logica
Riproduzione grafica di
omino con gambe e
braccia e particolari del
viso
Sa orientarsi nello
spazio attraverso l’uso
di relazioni spaziali.
Giochi motori in palestra
con l’uso di materiale
strutturato e non.
Ricordiamo le nostre
esperienze-conversazioni.
Rappresentazioni grafiche
Giochi a tavolino per
eseguire associazioni
logiche
Psico-motricità:
sopra/sotto davanti/dietro
alto/basso
Sa ascoltare storie
Sa comprendere un
testo ascoltato
Sa riprodurre lo
schema corporeo
Sa colorare rispettando
uno spazio chiuso
Campiture
Sa descrivere semplici
esperienze vissute.
Circle time , racconto di
esperienze condivise dal
gruppo ; conversazioni
guidate dall’insegnante.
Sa raccontare di se
stesso e della sua
famiglia.
Racconti individuali e in
gruppo dei vissuti ;
regolamentazione del
turno di parola
Sa riconoscere e
utilizzare contrasti
spaziali
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TRAGUARDI 4 ANNI
AMBITO SCIENTIFICO
SCELTE
METODOLOGICHE
TRAGUARDI 4 ANNI
ANTROPOLOGICO
SCELTE METODOLOGICHE
Io vivo nel tempo
Attività e giochi di
manipolazione con
materiali diversi
Gioco sensoriale :”la
scatola delle sorprese”
Sa usare i sensi per
scoprire le proprietà
delle cose
Sa riconoscere il tempo
cronologico e quello
meteorologico
La giornata scolastica
Attività di routine
Conversazioni
Rielaborazioni graficopittoriche
Esplorazioni ed
osservazioni in giardino
Raccolta e
classificazione di
materiale
Trasformazioni e
cambiamenti della
natura
Conversazioni rappresentazioni
grafico-pittoriche libere
e guidate
Io vivo con gli altri
Sa di avere una identità
personale
Giochi motori allo
specchio e con immagini.
Ricerca di immagini dai
giornali (osservo, ritaglio,
completo).
Giochi scientifici :
-galleggiamento
-il paracadute
-giochi di luce e colore
Rappresentazioni
grafico-pittoriche
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TRAGUARDI 3 ANNI
AMBITO LINGUISTICO
SCELTE
METODOLOGICHE
Lettura di brevi storie,
racconti, fiabe con
utilizzo di supporto
visivo
TRAGUARDI 3 ANNI
AMBITO MATEMATICO
Sa classificare secondo
criteri dati.
SCELTE
METODOLOGICHE
Mettere in ordine i
giochi e i materiali
adoperati; ,utilizzo di
materiali psico – motori;
separazione di materiali
naturali.
Disporre in sequenze tre
elementi di una storia
Sa riconoscere: il
simbolo della sezione
Giochi, canti, ricerca
d’immagini
Sa pronunciare le parole Circle time, racconto di
correttamente
esperienza
Sa riconoscere i simboli
del calendario di
sezione.
Esecuzione del
calendario giornaliero di
sezione: giorni della
settimana, i simboli del
tempo meteorologico .
Sa comprendere una
consegna semplice
Giochi di regole e di
gruppo
Sa comprendere l’idea
di successivo(dopo)
Il tempo che passa:
feste, giorni, incarichi.
Mesi, stagioni
Sa riprodurre lo schema
corporeo
Riproduzione grafica di
omino con gambe e
braccia
Sa contare fino a cinque
(oggetti, persone,
immagini)
Quanti presenti ? quanti
assenti?
Giochi strutturati e/o
organizzati
Sa colorare rispettando
uno spazio chiuso
Campiture
Sa riconoscere i concetti
spaziali.
Sa descrivere semplici
esperienze vissute.
Circle time , racconto di
esperienze condivise dal
gruppo ; conversazioni
guidate dall’insegnante.
Racconti individuali e in
gruppo dei vissuti ;
regolamentazione del
turno di parola
.
Sa comporre un puzzle.
Esplorare gli spazi
interni ed esterni della
scuola. Attività psicomotoria in palestra con
l’uso di materiale
strutturato e non
Ricomporre
un’immagine di dieci
pezzi .Giochi a tavolino
Sa ascoltare storie
Sa mettere in sequenza
Sa raccontare di se
stesso e della sua
famiglia.
Sa comprendere e
utilizzare le espressioni
adesso- dopo.
Routine della giornata
scolastica
Sa cogliere somiglianze
e differenze.
Osservazione di se
stesso, di compagni, di
oggetti di uso comune,
di materiale varie
testure, consistenza
peso forma
Psico-motricità:
sopra/sotto
davanti/dietro
alto/basso
Sa orientarsi nello
spazio attraverso l’uso
di relazioni spaziali.
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TRAGUARDI 3 ANNI
AMBITO SCIENTIFICO
Sa percepire e
rappresentare lo
scorrere del tempo.
Sa percepire attraverso
i cinque sensi.
Sa esplorare con
curiosità le
caratteristiche del
mondo.
Sa percepire attraverso
i cinque sensi le
differenze degli
elementi
SCELTE
METODOLOGICHE
Attività di routine:
giornata scolastica
Avverte peculiarità e
differenze tra materiali,
giochi senso – percettivi,
manipolazione di
materiali naturali.
Osservazione della
realtà circostante
animale, vegetale,
minerale; escursioni,
esplorazioni
nell’ambiente.
Osservazione e
manipolazione degli
elementi della natura;
esperienze dirette con
gli elementi naturali.
TRAGUARDI 3 ANNI
ANTROPOLOGICO
Sa muoversi con
scioltezza negli spazi di
gioco.
Sa gestirsi
SCELTE
METODOLOGICHE
Giochi in casetta, in
terrazzo, in salone;
giochi di esplorazione
dello spazio, percorsi.
Attività di vita pratica
giochi e percorsi
didattici.
Sa rispettare le regole
della situazione in cui
vive.
Le regole della sezione
degli spazi comuni.
Interiorizzazione di
regole legate alla
convivenza con i pari-
Sa riordinare il
materiale utilizzato
Riordino di giochi, effetti
personali
Sa di appartenere a un
gruppo.
Identità personale e di
gruppo: il nome dei
compagni delle
insegnanti, il simbolo del
colore in base all’età’, il
simbolo della sezione.
Sa giocare con i
compagni.
Giochi liberi in piccolo e
grande gruppo; giochi
organizzati, giochi
mimici, di conoscenza e
cooperativi.
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IL NOSTRO PROGETTO DIDATTICO
1. SCELTE METODOLOGICHE
“Programmare significa costruire qualcosa partendo da una situazione specifica e non
generica: i bambini, con i loro bisogni, i loro stili di apprendimento, la loro storia individuale
e familiare, i loro ritmi di sviluppo; i bambini nelle loro dinamiche relazionali, le risorse
umane e professionali, le opportunità offerte dalla struttura scolastica, il contesto sociale e
la realtà di quartiere….”
Per questo motivo la programmazione è l’insieme ragionato dei metodi e delle tecniche
della prassi scolastica volto a dare intenzionalità a ciò che si fa, evitando l’improvvisazione
e favorendo nel percorso educativo il rapporto dialettico tra le ragioni degli oggetti
dell’educazione e le ragioni dei soggetti che si educano.
Per svolgere il nostro progetto abbiamo deciso di utilizzare tre storie, una per periodo,
comuni a tutte le sezioni. Le storie hanno lo scopo di motivare e sostenere l’interesse e
l’attenzione dei bambini e di accompagnarli nelle varie attività che verranno proposte in
sezione.
Lo strumento del racconto è utile sia a livello emozionale che nel rafforzamento
dell’autonomia e delle abilità di ogni bambino.
La condivisione di un racconto comune a tutte le sezioni facilita i processi comunicativi
all’interno della scuola e dà un senso di comunione di intenti.
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2.“IO E TE INSIEME PER CRESCERE OGGI E DIVENTARE
DOMANI”
Abbiamo deciso di suddividere il percorso educativo in tre periodi.
Il primo periodo (Settembre – Ottobre – Novembre – Dicembre) è dedicato all’accoglienza e al
Natale.
La storia scelta è “Il dono” e ci parla di un circo malandato che con il dono della fantasia torna ad
essere un circo allegro sempre pieno di spettatori.
L’inserimento a scuola è appunto il dono che viene dato ad ogni bambino di poter esplorare e
sperimentare il mondo con fantasia ed allegria insieme ad altri bambini e di poter diventare
protagonista del proprio percorso di crescita.
La festa dell’accoglienza organizzata dalle insegnanti per i bambini prende spunto dal racconto ed
è uno spettacolo circense che viene donato ai bambini.
A Natale il messaggio diventa quello del dono inteso non come bene materiale, ma come gioia di
stare insieme e condividere un momento di festa.
Con il progetto Unicef e le Pigotte il discorso si allarga alla solidarietà verso i bambini meno
fortunati.
Il secondo periodo (Gennaio – Febbraio – Marzo) è dedicato alla trasformazione e alla crescita.
Il racconto scelto è “Lupo lupetto” e narra dell’amicizia fra un lupo grande e un lupacchiotto che
imparano col tempo a conoscersi e a stare insieme.
Il racconto è un po’ la metafora della vita scolastica in cui i bambini imparano a rapportarsi con
bambini di diverse fasce d’età e con gli insegnanti.
Il periodo tra l’inverno e la primavera è il periodo delle trasformazioni in natura e anche del ”salto
evolutivo” dei bambini. I piccolissimi hanno ormai superato l’inserimento e i più grandi sono ormai
proiettati verso la scuola primaria.
Il terzo periodo (Aprile – Maggio- Giugno) è dedicato al saper essere e saper diventare. La storia
scelta è “Il bambino e la stella marina” in cui un bambino, attraverso il salvataggio di una singola
stella marina, insegna agli adulti che il cambiamento parte dalle piccole cose che ciascuno è in
grado di fare.
Il messaggio che si vuole trasmettere è che ognuno è artefice del proprio destino e anche, in
minima parte, di quello del mondo in cui vive.
Bisogna imparare ad essere buoni cittadini nelle piccole cose di ogni giorno attraverso la
condivisione, il rispetto e la cooperazione.
Al termine di ogni percorso si procederà a registrare sulla scheda di verifica le attività realizzate
all’interno di ogni sezione.
Le attività saranno suddivise per ambiti secondo la scansione del curricolo di scuola.
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3.OSSERVARE, DOCUMENTARE E VALUTARE
COME SI DOCUMENTA
Accanto alla programmazione e all’azione didattica prioritaria diventa l’esigenza
di
osservare, documentare e valutare.
A questo proposito le indicazioni del Curricolo si esprimono in tal senso:
“L’osservazione, nelle sue diverse modalità, rappresenta uno strumento fondamentale per
conoscere e accompagnare il bambino in tutte le sue dimensioni di sviluppo, rispettandone
l’originalità, l’unicità e le potenzialità attraverso un atteggiamento di ascolto, empatia e
rassicurazione.”
Nella nostra scuola le insegnanti documentano i momenti significativi del percorso
didattico attraverso la raccolta di elaborati , pitture, dossier individuali, fotografie, cartelloni,
prodotti tridimensionali, percorsi in apprendimento cooperativo…
“La pratica della documentazione va intesa come processo che produce tracce, memoria e
riflessione negli adulti e nei bambini rendendo visibili le modalità e i percorsi di formazione
e i progressi nell’apprendimento individuale e di gruppo.”
COME SI “ VALUTA”
L’Osservazione e la documentazione concorrono per giungere a una valutazione efficace.
Prendendo spunto dalle indicazioni del Curricolo, “l’attività di valutazione nella scuola
dell’infanzia risponde ad una funzione di carattere formativo che riconosce, accompagna,
descrive e documenta i processi di crescita, evita di classificare e giudicare le prestazioni
dei bambini perché è orientata a esplorare e incoraggiare lo sviluppo di tutte le
potenzialità”.
Nel corso dell’anno 2016-17 entrerà in vigore il “Certificato delle Competenze”, questo
documento ha il compito di accompagnare le tappe più significative di un percorso
formativo di base che parte dai 3 e arriva fino ai 16 anni.
Tutto ciò non ci coglie impreparate in quanto da anni utilizziamo modalità valutative come
le osservazioni sistematiche, i diari di bordo, i dossier, le prove di abilità metalinguistica, la
scheda di passaggio informazioni alla scuola primaria…il tutto nell’ottica di dare a tutti i
bambini pari opportunità di crescita e formazione.
Nello specifico, per la valutazione, ci avvaliamo di una scheda suddivisa in tre periodi
corrispondenti all’intero anno scolastico, all’interno della quale registriamo i percorsi svolti.
Inizialmente si stabiliscono gli obiettivi da raggiungere, riferiti alle tre fasce di età. Il
percorso parte dal racconto di storie (divise per i periodi dell’anno) comuni a tutte le
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sezioni. Successivamente, in base ai descrittori (obiettivi) stabiliti, si propongono le attività
volte al raggiungimento degli stessi. Il tutto viene registrato sull’apposita scheda,
procedendo, nello stesso tempo, con la documentazione delle attività svolte attraverso la
trascrizione delle conversazioni guidate, rappresentazioni grafico-pittoriche, foto, filmati
etc.
Infine, in conformità con gli obiettivi e i traguardi espressi nel rapporto di autovalutazione
d’istituto e nel piano di miglioramento/PTOF assunti dalla D.D. Casalegno, ogni anno
scolastico si conclude con un momento di valutazione finale che, tenendo conto dei
traguardi per lo sviluppo delle competenze per ciascuna fascia di età, si articola in prove
finali e metafonologiche per i bambini di 5 anni e attività per lo sviluppo delle abilità sociali
(parlato consapevole e ascolto attivo) rivolte a tutti gli alunni.
4. UNA METODOLOGIA COOPERATIVA
Nella nostra scuola, ormai da alcuni anni, le insegnanti hanno inserito nella loro pratica
didattica la metodologia cooperativa o Cooperative Learning.
Tale modalità di lavoro, sperimentata nelle scuole superiori, nella primaria e infine nella
scuola dell’infanzia, opportunamente adeguata, sta mostrando sempre più la sua validità
proprio per quanto riguardano l’acquisizione e l’uso di competenze sociali di base.
Gli obiettivi che si raggiungono lavorando in questo modo sono sia di tipo cognitivo che di
tipo cooperativo: i bambini sperimentano modalità di lavoro in coppia o in gruppo,
favorendo la responsabilità individuale e collettiva, organizzando tempi, spazi e materiali,
spiegando le fasi del lavoro e la motivazione delle scelte.
In una società che punta sempre più all’individualismo e alla performance ci allieta sapere
che i nostri bambini scoprono e vivono in prima persona la gioia del cooperare.
20
UNA DIDATTICA PER LA DISABILITA’
Come prevede la legge 104/92, la scuola collegialmente si impegna ad organizzare una
rete di interventi coordinati dai docenti di sostegno, dai docenti curriculari, dal Servizio di
N.P.I, dagli enti locali, le famiglie e i centri di riabilitazione presenti sul territorio.
Tale gruppo di lavoro, équipe multidisciplinare, si riunisce durante l’anno scolastico per
seguire ed attivare quanto necessario, per promuovere tutte le azioni educative di
integrazione predisposte in accordo con le famiglie.
La presenza di un insegnante specializzato prevede interventi didattico-educativi che
tengono conto dell’integrazione tra attività scolastiche ed extra scolastiche al fine di
costruire un “progetto di vita” riguardante la crescita personale e sociale dell’alunno.
Per l’avvenuta integrazione, bisogna operare sperimentando strategie didattiche ed
educative che possano sviluppare le abilità, competenze e conoscenze dell’alunno.
Sulla base delle esigenze degli alunni si stabiliscono inizialmente delle linee guida e
vengono predisposte e messe in atto delle strategie didattiche idonee a raggiungere gli
obiettivi individualizzati che possono essere modificate nel corso dell’anno scolastico.
L’intervento educativo viene predisposto ed effettuato durante tutto l’arco della giornata
scolastica, attraverso il coinvolgimento attivo degli alunni rispetto alle attività di routine,
(accoglienza, calendario, colazione, sala igienica, pranzo e uscita).
Gli alunni seguono la programmazione della classe, che viene semplificata e resa
sufficientemente stimolante, tenendo conto dei punti di forza e del grado di interesse
dell’alunno.
Le attività strutturate prevedono un intervento individualizzato e/o in piccolo gruppo nei
diversi locali scolastici, (auletta, salone, palestra).
L’aspetto ludico motorio è la modalità privilegiata che accompagna trasversalmente tutte le
attività didattico-educative.
21
6.
INSEGNAMENTO
DELLA
RELIGIONE
CATTOLICA
E
ATTIVITA' ALTERNATIVA
L’attività di religione è svolta in tutte le sei sezioni da una insegnante nominata dalla Curia
di Torino. L’insegnante presenta ogni anno un progetto, nel quale descrive i percorsi da
attuare.
Per l'attività alternativa all’I.R.C. sono previsti momenti di rinforzo della pratica linguistica e
l’acquisizione di termini nuovi; questa scelta metodologica è giustificata dalla presenza di
bambini stranieri verso i quali tali percorsi sono indirizzati. Nella sezione “DELFINI”,
attraverso il film “ Inside out”, i bambini verranno guidati alla scoperta delle emozioni
(gioia, tristezza, rabbia, paura, disgusto) con attività, giochi cooperativi, storie, disegni.
Le competenze che si intendono potenziare sono legate all’asse linguistico e trasversali
alle tre fasce d’età:
-
Saper acquisire termini nuovi.
-
Saper nominare oggetti di uso comune.
-
Saper parlare a compagni e adulti.
-
Saper descrivere una situazione di gioco.
A livello metodologico vengono utilizzati giochi di ruolo (casetta, travestimenti) e giochi a
tavolino (domino, memory, tombole).
Qualora non vi siano bambini stranieri nell’A.A. le insegnanti hanno previsto momenti di
rinforzo della didattica inerenti il progetto di scuola.
Attività proposte: -lettura di storie
-conversazioni tra adulti e bambini
-rappresentazioni grafiche
-utilizzo del pc
-giochi di ruolo
-giochi a tavolino
22
7. MOMENTI DI FESTA; GITE E USCITE
Come da tradizione ormai consolidata, le insegnanti della scuola dell’infanzia organizzano
feste per creare un buon clima di collaborazione e socializzazione tra adulti e bambini in
vari periodi dell’ anno scolastico.

NOVEMBRE - Festa dell’accoglienza : spettacolo preparato e rappresentato dalle
insegnanti di tutte le sezioni.

DICEMBRE -Progetto pigotte: preparazione di bambole di stoffe dell'UNICEF per
l’acquisto di vaccinazioni . Mercatino di Natale con manufatti prodotti da bambini e
genitori e gestito interamente dalle famiglie.

FEBBRAIO - Festa di Carnevale: giochi, travestimenti, ballo in maschera, battaglia
dei coriandoli.

MAGGIO - Festa di fine anno.
Ogni anno le insegnanti organizzano gite a scopo didattico per portare i bambini a visitare
aziende agrituristiche, parchi o altri luoghi di particolare interesse per dare loro la
possibilità di osservare luoghi diversi dalla realtà scolastica .
La gita è utile al bambino per vivere un momento di condivisione al di fuori del contesto
scolastico, socializzare e sperimentare la propria autonomia.
23
8. TABELLE PER LA PROGRAMMAZIONE
Scuola dell’infanzia “Violeta Parra”
Titolo: Io e te insieme per crescere oggi e “diventare “ domani.
PRIMO PERIODO
SECONDO PERIODO TERZO PERIODO
(SETTEMBRE-OTTOBRE
(GENNAIO-FEBBRAIO-
(APRILE-MAGGIO-
NOVEMBRE-DICEMBRE)
MARZO)
GIUGNO)
“ACCOGLIERE-
“TRASFORMARE-
“SAPER ESSERE-
DONARE”
CRESCERE”
DIVENTARE”
RACCONTO:
RACCONTO:
“LUPO LUPETTO”
IL BAMBINO E LA
RACCONTO:
“IL DONO”
STELLA MARINA
24
9. CURRICOLO
3 – 4 – 5 anni
AMBITO ANTROPOLOGICO
IL SE’ E L’ALTRO
- IO VIVO NEL TEMPO
- IO VIVO NELLO SPAZIO
- IO VIVO CON GLI ALTRI
AMBITO LINGUISTICO
I DISCORSI E LE PAROLE
- LINGUA PER NARRARE
- LINGUA PER DESCRIVERE
- LINGUA PER DARE
ISTRUZIONI
- LINGUA PER CREARE
AMBITO MATEMATICO
LO SPAZIO E L’ORDINE E LA
MISURA
- IL NUMERO
- LA LOGICA
AMBITO SCIENTIFICO
LA CONOSCENZA DEL MONDO
- I CINQUE SENSI.
- I VIVENTI
-
I NON VIVENTI
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ESEMPIO TABELLA PER LA REGISTRAZIONE DEI PERCORSI
Sezione - INSEGNANTI
DESCRITTORI
SCELTE METODOLOGICHE

Sa rispettare semplici regole
di comportamento.
Sa orientarsi negli spazi
della scuola.
Sa indicare le principali parti
del corpo.
Sperimenta schemi motori di
base.
Sa imitare, su consegna
verbale, posture e andature.
Sa ascoltare un testo narrato
con attenzione.
Sa drammatizzare una storia.
Sa enunciare filastrocche,
poesie, canto.
Ascolto storie:
Il Circo del sorriso, La mucca Muka
e l’autunno, Il dono, Viaggio
sull’albero di Natale.
Drammatizzazione storie.
Giochi motori.
Gioco libero e guidato.
Attività di routine.
Canti, filastrocche, poesie.
Sa affrontare e vivere
positivamente il momento
d’ingresso a scuola.
Rispetta l’autorevolezza
dell’adulto.
Sa sviluppare l’appartenenza
al gruppo.
Sa condividere giochi e
materiali.
Sa condividere un momento
di festa.
Riconosce regole legate ai
vari momenti della giornata.
Sa conquistare autonomia e
stima di sé
Attività di routine.
Gioco libero.
Disegno libero e guidato.
Giochi di conoscenza.
Festa dell’accoglienza.
Lavori di gruppo:
gruppo grande( il girotondo di
sezione), gruppo piccolo (il
girotondo dei bimbi piccoli),
pitturiamo insieme l’albero di Natale.
Lavoretti natalizi.
Completamento schede con varie
tecniche
(collage, digito pittura, pennarelli,
colori a cera).


ASSE
LINGUISTICO









ASSE ANTROPOLOGICO



ASSE
SCIENTIFICOMETODOLOGICO
ASSE
LOGICO-MATEMATICO
Riconosce i cambiamenti
atmosferici.
Sa di avere un’identità femminile
o maschile.
Esplora la realtà attraverso
esperienze senso-percettive.
Definisce una quantità:
pochi/tanti.
Sa usare i simboli.
Classifica secondo un criterio
(colore e dimensione).
Riconosce gli indicatori
topologici (sopra/sotto,
dentro/fuori, vicino/lontano).
Sa distinguere morbido/duro.
Osservazione della natura.
L’autunno:
i frutti (l’uva e la castagna), la
vendemmia attraverso i cinque
sensi, gli animali (il riccio), le foglie
e l’albero in autunno.
Attività di collage.
Manipolazione pasta di sale.
Completamento schede con varie
tecniche e materiali.
Giochi strutturati.
Gioco libero.
Simbolo della sezione.
Attività con varie tecniche: collage
con materiale diverso( sale grosso,
ovatta), pittura con uso di timbri e
tamponi.
26
ORGANIZZAZIONE DEI TEMPI
1. LE ROUTINE
Per abituare i bambini alla vita scolastica occorre che le attività si ripetano tutti i giorni con
la stessa modalità, alla stessa ora, con il supporto di elementi simbolici visibili e identificati
dal gruppo sezione. In questo modo le insegnanti determinano una routine che permette il
rinforzo di attività di logica, d’immagine, di racconti del testo narrato, di canti, di
filastrocche che si svolgono nello spazio delle “ panchine” ricavato in un angolo di ogni
sezione.
2. LA GIORNATA SCOLASTICA
La giornata alla Scuola dell’Infanzia è suddivisa secondo attività ben
precise che permettono al bambino di interiorizzare il trascorrere del tempo e
di
orientarsi nella durata della sua permanenza a scuola.
Le insegnanti utilizzeranno varie modalità per l’orientamento del bambino, ad esempio
l’ordine preciso dei vari momenti della giornata:
 Ingresso
 Gioco libero
 Sala igienica
 Colazione
 Appello
 Calendario
 Conversazione
 Gruppi di lavoro
 Sala igienica
 Pranzo
 Gioco
 Riposo/gruppi di lavoro per i cinquenni
 Sala igienica
 Merenda
 Uscita
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INGRESSO E GIOCO LIBERO
L’arrivo a scuola è un momento importante in cui i bambini devono essere accolti
dall’insegnante in modo gioioso, affinché il distacco sia sereno. I genitori, da parte loro,
devono dimostrarsi fiduciosi e tranquilli nel lasciare il bambino.
Il gioco libero è un momento sociale molto importante in cui il bambino, imposta le sue
relazioni preferenziali con i compagni, sceglie liberamente i giochi, si prepara alla giornata
scolastica ritrovando spazi, tempi e regole.
Per le insegnanti è un osservatorio privilegiato per conoscere meglio i propri bambini.
SALA IGIENICA
Anche questo è un momento educativo rilevante in cui i bambini acquisiscono l’autonomia
personale e il rispetto dei tempi d’attesa.
COLAZIONE CON FRUTTA
Molti bambini non vengono abituati a fare colazione a casa e alle 9.30 sono “affamati”.
Noi insegnanti abbiamo pertanto richiesto che la frutta di fine pasto venga distribuita come
colazione: in tal modo viene gradita da tutti e le insegnanti possono cogliere spunti
educativi per parlare della frutta stagionale.
APPELLO
Essere chiamati per nome è importante per il bambino che si sente così “individuo” con
una sua connotazione. Dire “presente”, “sono qui” lo rende felice, lo fa sentire già grande.
E’ il primo passo della giornata per sentirsi parte del gruppo e iniziare un cammino con i
compagni.
CALENDARIO
In tutte le sezioni della nostra scuola dell’infanzia i bambini imparano a misurare il tempo
attraverso diversi strumenti: il calendario orizzontale, la ruota della settimana, la ruota dei
mesi, la ruota delle stagioni, il calendario degli incarichi, la tabella delle presenze.
Il calendario utilizzato vuole essere un modo per raccoglire informazioni giornaliere su:
- il giorno della settimana individuato con un colore;
- i fenomeni atmosferici indicati con un simbolo grafico;
- i bambini presenti e gli assenti indicati con un simbolo numerico.
Sul calendario orizzontale vengono indicati gli eventi, cioè momenti particolarmente
significativi per i bambini, come un’uscita, una gita, una rappresentazione teatrale, una
festa. Uno strumento quindi per distinguere passato, presente, futuro.
28
La ruota della settimana è costituita da un disco, suddiviso in sette spicchi, i colori
corrispondono a quelli disposti sul calendario orizzontale. Al centro del disco è posizionata
una lancetta che indica la successione dei giorni e la ciclicità temporale .
La ruota dei mesi è composta da un disco suddiviso in dodici spicchi indicati con il nome;
all’interno di ogni spicchio sono inserite le foto dei bambini della sezione che compiono gli
anni in quel mese.
La ruota delle stagioni è divisa in quattro spicchi dove ogni stagione è rappresentata da
un simbolo che la rappresenta.
Il calendario degli incarichi è molto apprezzato dai bambini perché attribbuisce loro un
compito da svolgere durante il pranzo: distribuire il pane e l’acqua. Ogni mattina un
bambino a turno pesca il nome dei compagni da un sacchetto: con il passare dei mesi
ogni bambino riconosce il proprio nome e lo mette in relazione con quello dei compagni o
con i nomi degli oggetti che lo circondano ( attività di metalinguaggio ).
La tabella delle presenze è l’elenco di tutti i
nomi dei bambini iscritti nella sezione
suddivisi per età: al mattino ogni bambino inserisce la mollettina accanto al proprio nome
e, quando tutti sono seduti nell’angolo del cerchio magico, si contano i presenti e gli
assenti .
Il valore di questa attività di logica consiste nel ripetersi delle azioni e permette al bambino
di sperimentare e consolidare il senso del tempo rispetto alla durata, all’alternarsi degli
eventi, alla contemporaneità di alcuni fatti e alla ciclicità dei fenomeni.
PRANZO
È una delle attività di routine molto significativa non solo sul piano della soddisfazione di
un bisogno primario, ma anche per la valenza affettiva che il rapporto con il cibo ha in
situazione d’intenso scambio sociale.
Il momento del pranzo costituisce per le insegnanti un’occasione importante per verificare
il livello d’inserimento e di accettazione di tutto ciò che la scuola propone.
Inoltre il pranzo a scuola permette di ampliare la gamma di alimenti conosciuti da ogni
bambino, ponendo le basi per una sana educazione alimentare.
Per tanto, vista l’importanza educativa di questo momento le insegnanti strutturano
l’attività in modo tale da aiutare i bambini a viverla serenamente.
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IL RIPOSO
Il momento del sonno racchiude in sé molteplici significati affettivi e simbolici. Per i più
piccoli accettare di dormire a scuola significa aver instaurato una relazione di fiducia con il
nuovo ambiente. Per questa ragione è opportuno che i bambini siano avvicinati
gradualmente al riposo e che sia loro consentito di mantenere, per quanto possibile, le
abitudini personali (oggetti, piccoli rituali).
Quando tutti i bambini sono sdraiati sulle brandine, la lettura di una breve storia, una
musica rilassante, le carezze aiutano il sonno.
Talvolta, non tutti i bambini riescono ad addormentarsi, ma è importante che imparino a
rilassarsi e a vivere questo momento di quiete in modo sereno, poiché la giornata
scolastica risulterebbe troppo lunga e faticosa per bambini di questa fascia d’età.
PRIMA DI TORNARE A CASA
Anche la fase finale della giornata scolastica va vissuta con consapevolezza e con tempi
adeguati. Dopo aver fatto merenda ed esserci preparati per tornare a casa, ci sediamo alle
panchine della sezione o degli armadietti, per fare ancora dei giochi tutti insieme oppure
per cantare una canzoncina che più ci piace.
Così com’è importante incontrarsi al mattino e predisporsi a trascorrere insieme in modo
attivo e sereno le ore che seguiranno, anche il momento del commiato acquisisce un
maggior significato secondo le modalità che utilizziamo per salutarci e fissare un
appuntamento per il giorno dopo.
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ATTIVITA’ PERIODICHE
Biblioteca
Ogni sezione possiede in dotazione una piccola biblioteca, acquisita nel corso degli anni
con le donazioni dei genitori, con le Mostre Mercato dei libri a scuola, con l’adesione a vari
progetti (Stato, Regione, Comune, Circoscrizione).
Tutte le settimane, nel giorno prestabilito, i bambini possono scegliere un libro in prestito
da portare a casa.
I genitori in entrata ricevono una lettera dalle insegnanti in cui si spiega come funziona la
biblioteca e gli obiettivi didattici dell’iniziativa. S’invita a leggere il libro con i bambini, a fare
domande.
Finalità primaria di quest’attività è far scoprire ai bambini il piacere della lettura e il rispetto
dei libri. I genitori sono coinvolti in un importante momento affettivo con i propri figli
attraverso la lettura.
Festa di compleanno
Festeggiare il compleanno a scuola insieme agli amici, rappresenta per i bambini un
evento emotivamente importante: significa condividere con il gruppo una tappa della
propria crescita.
Il festeggiato è al centro dell’attenzione, si sente più grande e questo rafforza l’autostima e
la fiducia nelle proprie capacità.
Per questo giorno così importante in alcune sezioni i compagni preparano un dono o un
disegno che racchiude il valore dell’amicizia, accompagnato da frasi o pensieri sul
festeggiato.
In altre sezioni è il festeggiato stesso che predispone con la famiglia dei piccoli oggetti o
frasi da donare ai compagni insieme con un dolcino o delle caramelle che saranno portate
a casa.
In questi ultimi anni, a causa delle intolleranze alimentari sempre più frequenti, non è più
possibile festeggiare i compleanni con torte e pasticcini, ma noi non vogliamo privare il
bambino di questo momento di festa, per questo abbiamo realizzato delle torte finte sulle
quali sono messe le candeline che saranno poi spente sorridendo davanti ad una foto.
31
ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI
1. LA SEZIONE
La sezione è un luogo rassicurante in cui i bambini stabiliscono rapporti significativi e
confortanti sia con gli adulti che con gli altri bambini e sperimentano varie attività libere e
guidate. Ogni anno essa assumerà connotazioni diverse in base alle esigenze proprie di
una determinata fascia d’età.
I bambini imparano a riconoscere i vari spazi e i luoghi dove trovare e riporre giochi, colori,
disegni, ecc.
Nello spazio spogliatoio ogni bambino avrà il suo armadietto personale differenziato dalla
foto, dal contrassegno, dal nome. In sala igienica ogni bambino avrà il suo gancio per
l’asciugamano e il posto per il bicchiere.
La gestione autonoma negli spazi e l’utilizzazione degli arredi costituisce di per sé una
grande valenza educativa ed è per questo che nel loro allestimento occorre mettere la
massima cura e permettere ai bambini di decodificare facilmente i simboli e di mantenere
l’ordine e la cura delle proprie cose e di quelle comuni.
In sezione potranno trovare posto:
 Le scatole dei giochi a tavolino
 L’angolo delle costruzioni
 Lo spazio del disegno e del ritaglio
 Lo spazio della pittura
 Lo spazio per i libri
MAPPA DELLA SEZIONE
REALIZZATA DAI BAMBINI
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2. IL LABORATORIO
Non tutte le scuole hanno la possibilità di allestire spazi per svolgere attività specifiche:
logico-matematiche, linguistiche, pittoriche, scientifiche, ma spesso si trasformano spazi
impensati con piccoli accorgimenti nella disposizione degli arredi. Nella nostra scuola
dell’infanzia tutte le sezioni utilizzano lo spazio spogliatoio come laboratorio pittorico –
manipolativo in modo da ottenere una superficie già attrezzata con materiali specifici, dove
poter lasciare attrezzature, strumenti , cartelloni realizzati dai bambini che in sezione
sarebbero di intralcio nel momento del pranzo. Anche la sala igienica è spesso utilizzata
come laboratorio di ricerca,per attività con l’acqua e la manipolazione .
3. Il SALONE
Lo spazio comune antistante alle sezioni si utilizza in prevalenza per i giochi di ruolo: la
casetta, il travestimento. Queste attività permettono ai bambini di riprodurre ruoli
conosciuti: “ fare finta di …” e sperimentare in autonomia esperienze di vita vissuta
giocando a mamma, papà, zie, figli o diventando personaggi fantastici, stabilendo relazioni
tra loro senza l’intervento dell’adulto – insegnante che osserva dall’esterno, assolvendo il
compito di mediatore quando la situazione lo richiede.
4. LA PALESTRA-DORMITORIO
Il salone è il luogo destinato all’attività motoria , è uno spazio molto importante che nel
pomeriggio è utilizzato per la “nanna” . I materiali per allestire questo spazio sono molto
costosi e quindi si insegna ai bambini ad averne cura e rispetto e a utilizzarli in presenza
delle insegnanti. La dotazione ottimale comprende: tappeti, costruzioni di diverso
materiale, cerchi, palle di tante dimensioni , specchi a tutta parete, cuscini piccoli e grandi,
foulard, teli grandi, corde. I bambini della scuola dell’infanzia non fanno “ginnastica”, ma
attività motoria contraddistinta da alcuni rituali, regole e tempi definiti, quali:
- un momento iniziale in cui i partecipanti sono raccolti in cerchio, viene loro
comunicato il materiale a disposizione e ricordate le regole del gioco (legate
soprattutto al rispetto degli altri, di se stessi e del luogo);
- la seduta motoria in cui i bambini sperimentano il materiale a disposizione per
giochi di tipo senso - motorio e simbolico;
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- un momento finale di rielaborazione su quanto avvenuto durante il gioco, di
rappresentazione grafica e manipolativa, al fine di verificare come il bambino ha
vissuto l’esperienza e come l’ha interiorizzata.
5. GLI SPAZI ALL'APERTO
Gli spazi all’aperto sono destinati all’uso comune rispetto al padiglione di appartenenza
delle sezioni :

tre terrazzi, uno per padiglione .

due giardini, uno più piccolo per i bambini delle sezioni “grilli” e “volpi”; l’altro più
grande per i bambini delle sezioni “ gabbiani”, “farfalle”, “delfini” e “coniglietti”.
Questi spazi sono allestiti con tricicli, casette e altri donati nel corso degli anni dalle
famiglie in quanto il Comune non ha mai provveduto ad allestire l’area giochi come
avviene per tutte le scuole dell’infanzia.
34