progetto infanzia Parra 2015-16
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progetto infanzia Parra 2015-16
:“ Progetto Didattico anno scolastico 2015- 2016 IO E TE INSIEME PER “CRESCERE” OGGI E “DIVENTARE” DOMANI ” DIREZIONE DIDATTICA STATALE “CASALEGNO”-TORINO Scuola dell'Infanzia "Violeta Parra" 1 INDICE ORGANIZZAZIONE DEL CONTESTO SCUOLA 1. 2. 3. 4. 5. Il nome della nostra scuola Chi siamo Uno stile accogliente (come realizzarlo e documentarlo) Rapporti scuola famiglia Continuità e territorio IL NOSTRO PROGETTO DIDATTICO 1. Scelte metodologiche 2. "Io e te insieme per “crescere“ oggi e “diventare “ domani 3. Osservare, documentare, valutare 4. La metodologia dell’Apprendimento Cooperativo 5. Una didattica per la disabilità 6. Insegnamento della religione cattolica e attività alternativa 7. Momenti di festa, gite e uscite 8. Tabelle per la programmazione 9. Curricolo ORGANIZZAZIONE DEI TEMPI 1. Le routine 2. La giornata scolastica ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI 1. 2. 3. 4. 5. La sezione Il laboratorio Il salone La palestra - dormitorio Gli spazi all'aperto 2 ORGANIZZAZIONE DEL CONTESTO SCUOLA 1. IL NOME DELLA SCUOLA Perché ci chiamiamo “Violeta Parra”? Tutto è nato nell’anno scolastico 2000/2001, quando stanche di sentirci chiamare con il nome di una via (via Boston 33), abbiamo deciso di darci un nome. Ogni sezione ha scelto un nome e poi i genitori hanno votato quello preferito: I GRILLI hanno optato per un cantautore: Fabrizio De Andre’ Le VOLPI (che al tempo si chiamavano Cerbiatti) hanno scelto un autore di libri d'arte per bambini: Bruno Munari. Le FARFALLE hanno pensato al pittore Enrico Paolucci del quale ricorreva il centenario dalla nascita. I GABBIANI si sono indirizzati sulla cantautrice Violeta Parra. I CONIGLIETTI hanno scelto un nome di fantasia: Quadrifoglio. i DELFINI (che allora si chiamavano Passerotti) hanno scelto il nome di una persona molto speciale: Madre Teresa di Calcutta. Il nome più votato è stato quello della cantautrice cilena Violeta Parra. E' iniziato così l'iter per la richiesta ufficiale di intitolazione della scuola, che è terminato alcuni anni dopo. Il 27 ottobre 2007 è stata organizzata la posa della targa e da quel giorno la nostra scuola si è chiamata "Scuola dell'Infanzia Violeta Parra". CHI ERA VIOLETA PARRA? Violeta (1917-1967) ha composto e cantato canzoni inneggianti la vita, la giustizia e la libertà. Una sua frase famosa cita così: “IO NON PRENDO LA CHITARRA PER OTTENERE UN APPLAUSO, IO CANTO LA DIFFERENZA TRA IL VERO E IL FALSO ALTRIMENTI NON CANTO!” 3 "Grazie alla vita che mi ha dato tanto Mi ha dato due stelle che quando le apro Perfetti distinguo il nero dal bianco, e nell’alto cielo il suo sfondo stellato, e tra le moltitudini l’uomo che amo. Grazie alla vita che mi ha dato tanto, mi ha dato l’ascolto che in tutta la sua apertura cattura notte e giorno, grilli e canarini, martelli turbine latrati burrasche e la voce tenera di chi sto amando. Grazie alla vita che mi ha dato tanto, mi ha dato il suono e l’abbecedario con cui le parole che penso e dico, madre, amico, fratello luce illuminante, la strada dell’anima di chi sto amando. Grazie alla vita che mi ha dato tanto, mi ha dato la marcia dei miei piedi stanchi, con loro andai per città e pozzanghere, spiagge e deserti, montagne e piani e la casa tua, la tua strada, il cortile. Grazie alla vita che mi ha dato tanto, ha dato il cuore che agita il suo confine quando guardo il frutto del cervello umano, guardo il bene così lontano dal male, quando guardo il fondo dei tuoi occhi chiari. Grazie alla vita che mi ha dato tanto, mi ha dato il riso e mi ha dato il pianto, così distinguo gioia e dolore i due materiali che formano il mio canto e il canto degli altri che è lo stesso canto e il canto di tutti che è il mio proprio canto. Grazie alla vita che mi ha dato tanto" 4 2. CHI SIAMO La nostra scuola è formata da 6 sezioni, ognuna identificata con il nome di un animale. I SEZIONE "GRILLI" eterogenea 3-5 anni Insegnanti: Santacroce Tina, Ciriello Elisabetta, Prato Valentina II SEZIONE "VOLPI" eterogenea 4- 5 anni Insegnanti: Massa Roberta, Morra Rosanna, Tribulato Patrizia III SEZIONE "FARFALLE" omogenea 3 anni Insegnanti: Rastaldo Laura, Valsesia Rosaria IV SEZIONE "GABBIANI" omogenea 4 anni Insegnanti: Bechis Daniela, Marini Isabella, Piecoro Lucia V SEZIONE "CONIGLIETTI" eterogenea 4-5 anni Insegnanti: Lombardo M. Lucia, Lungo Anna. VI SEZIONE "DELFINI" eterogenea 3-5 anni Insegnanti: de Luca Paola, Badalamenti Sara, Piecoro Lucia Insegnante di Religione: Paola Gallizio 5 3. UNO STILE ACCOGLIENTE E' ormai consuetudine dedicare i primi mesi dell'anno scolastico all'attuazione del progetto accoglienza, che da' alle insegnanti un tempo più disteso per accogliere i bambini, un tempo più definito e significativo per creare legami con le famiglie e più rispettoso dei bisogni individuali di ogni bambino. Etimologicamente la parola accogliere significa raccogliere presso di sé, ricevere qualcuno con dimostrazione di affetto e, poiché nel nostro caso l'ospite è molto piccolo e si fermerà a lungo con noi, occorre pensare a un periodo di vero e proprio accompagnamento, caratterizzato da un clima accogliente in cui il bambino abbia il tempo di stupirsi e gustare le novità, abbia il tempo di scoprire l'ambiente e di instaurare rapporti significativi con gli altri bambini e con gli adulti della scuola. La qualità del progetto dipende dalla capacità del team docente di: instaurare un rapporto collaborativo con le famiglie (assemblea, colloqui individuali, questionari); instaurare rapporti di scambio con l'asilo nido e le altre istituzioni educative (colloqui per conoscere le caratteristiche dei bambini e dei loro comportamenti nel gruppo); organizzare il contesto scolastico (spazi, tempi, attività, materiali, modalità di lavoro, organizzazione di gruppi di bambini). COME SI REALIZZA Attraverso il progetto “festa dell’accoglienza“ che coinvolge insegnanti, bambini, operatori scolastici di tutta la scuola dell’infanzia. La finalità del progetto è lo star bene a scuola, il tema dello spettacolo teatrale è un racconto utilizzato per favorire la relazione con gli altri e la risoluzione dei problemi di un individuo grazie a un gruppo. Ai nuovi iscritti viene dato “il benvenuto” attraverso un’esperienza gioiosa e divertente, dove le insegnanti organizzano uno spettacolo improvvisandosi attrici e i bambini che hanno già frequentato la scuola dell’infanzia preparano un dono di benvenuto. La festa è documentata con foto, disegni dei bambini, cartelloni, giornalino, rielaborazione individuale e di gruppo del testo narrato . Le foto costituiscono una memoria storica da consegnare alle famiglie alla fine di ogni anno scolastico. 6 4. RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA Il cammino di accoglienza con la famiglia dei nuovi arrivati inizia sin dall'anno precedente con l'invito dei genitori dei neo iscritti a visitare la scuola durante le normali attività di routine. Le insegnanti che accoglieranno i nuovi iscritti, organizzano a giugno un’assemblea per i genitori, al fine di presentare: • la scuola e il personale docente • la sezione di appartenenza • l'orario e le modalità di inserimento • l’elenco del corredo scolastico individuale. Nell’anno scolastico di frequenza dei bambini si tengono i colloqui individuali con i genitori per acquisire notizie e confrontarsi riguardo ad abitudini e comportamenti . A metà Novembre, in un’assemblea rivolta a tutti i genitori della sezione, vengono illustrati l’andamento della sezione, il progetto educativo, le uscite didattiche, la gita. A Febbraio/Marzo i genitori dei bambini in uscita sono invitati a colloqui individuali in cui le insegnanti illustrano il percorso di crescita e le competenze acquisite durante la permanenza a scuola. I genitori inoltre partecipano alla vita scolastica tramite gli Organi Collegiali, eletti come rappresentanti di Sezione e rappresentanti del Consiglio di Circolo. E’ richiesta la partecipazione di alcuni genitori della scuola alla Commissione Mensa. Nel Circolo si è costituito un Comitato Genitori con la funzione di portavoce delle difficoltà e problematiche presso le istituzioni competenti. Si invitano tutti i genitori a partecipare attivamente alle iniziative della scuola e del Circolo per sentirsi parte integrante della vita scolastica del proprio figlio. A tal proposito abbiamo stretto con i genitori un’alleanza che si chiama “PATTO EDUCATIVO”. 7 PATTO EDUCATIVO SCUOLA DELL’INFANZIA “VIOLETA PARRA” LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A: -Rispettare l’orario scolastico di entrata e uscita. -Rispettare l’orario previsto durante l’inserimento: I° settimana ore 10.30-11.30 II° settimana ore 8.15-13.00 con pranzo III° settimana ore 8.15-16.00 con nanna -Rispettare l’orario di frequenza scelto al momento dell’iscrizione e che risulta essere valido per l’intero anno scolastico anche per il turno di pre-post scuola per il quale non si accettano successive iscrizioni. -Comunicare eventuali ingressi posticipati o uscite anticipate, per esigenze particolari e non continuative, firmando l’apposito quaderno. -Richiedere l’eventuale uscita alle ore 13 solo in casi eccezionali e autorizzati dalla Dirigente. -Prelevare personalmente il bambino da scuola o tramite persona maggiorenne delegata. -Fornire un adeguato corredo scolastico così composto: *abbigliamento comodo: tute, magliette manica corta Scarpe e pantofole con velcro TUTTO CONTRASSEGNATO. *sacchetto in stoffa per il riposo contenente: un lenzuolino da culla, un piccolo cuscino con federa, una coperta di dimensioni ridotte una tela cerata per i piccoli un piccolo peluche da lasciare nel sacco. TUTTO CONTRASSEGNATO IN MODO BEN VISIBILE *sacchetto in stoffa per il cambio indumenti contenente: 2 mutandine 1 maglia intima Calze Tuta e maglietta busta di plastica Tutto deve essere periodicamente visionato e sostituito a seconda della stagione. *Per le attività scolastiche si fa riferimento alla sezione di appartenenza. Le Insegnanti e l’Amministrazione Scolastica non sono responsabili nel caso di smarrimento o rottura di oggetti personali del bambino. 8 IMPORTANTE -Non introdurre cibi e bevande di alcun genere. -Non fornire farmaci o parafarmaci in quanto l’insegnante non può somministrare medicinali. -Non introdurre giochi e giocattoli di casa nell’ambiente scolastico per motivi di sicurezza. -Non intralciare il passaggio all’interno del cortile con la sosta di tricicli, passeggini, biciclette, monopattino... -Contribuire all’instaurarsi di rapporti collaborativi tra scuola e famiglia partecipando a colloqui, riunioni… -Presentarsi alle suddette riunioni senza bambini al seguito per motivi di sicurezza. -Leggere tutti gli avvisi affissi alla porte del padiglione/sezione. Amministrazione Scolastica e Insegnanti non sono responsabili della mancata assunzione di informazione da parte dei Genitori. -Rispettare le scadenze economiche inerenti gite, uscite, laboratori esterni, spettacoli preventivamente concordati. -Non chiedere modifiche all’organizzazione scolastica che è rivolta ad un gruppo per singole esigenze individuali. 9 5. CONTINUITA' E TERRITORIO La continuità educativa è una delle priorità per gli insegnanti del nostro territorio. Tutte le scuole del distretto hanno costituito una rete che condivide strumenti, attività per il passaggio d’informazioni dalle sezioni delle scuole dell’infanzia alle scuole primarie e dalle scuole primarie alle scuole secondarie. La commissione continuità si riunisce in una sede e i referenti di ogni scuola prendono parte alle attività portando le proposte ai propri circoli didattici . Il gruppo scuole dell’infanzia statali, comunali, paritarie, del distretto coinvolte in questa rete ha previsto: Un progetto chiamato "Annualità ponte" rivolto ai bambini dell'ultimo anno:si utilizza una storia o un personaggio fantastico che aiuti i bambini nel percorso di scoperta della futura scuola primaria. Ogni scuola organizza il progetto, secondo le modalità che ritiene rispondenti alla propria programmazione annuale. Le insegnanti della nostra scuola accompagnano i futuri alunni in visita al laboratorio di informatica, alla palestra, alla biblioteca, nelle classi prime. A conclusione del percorso i bambini delle classi prime affiancano i più piccoli in un’attività concordata precedentemente e in tale occasione raccontano la loro esperienza di passaggio alla scuola primaria. Colloqui tra le insegnanti della scuola dell’infanzia e la Commissione formazione classi prime, con particolare attenzione ad eventuali casi di disabilità e disagio. Colloqui con le educatrici dei nidi del territorio per i bambini che verranno inseriti nella nostra alla scuola, per formare sezioni il più possibile omogenee, tenendo conto delle informazioni ricevute. Una “Scheda unica di passaggio informazioni” incentrata sugli obiettivi raggiunti dal singolo bambino in fase di passaggio alla scuola primaria. 10 SCHEDA DI ABILITA’ METALINGUISTICHE Prova individuale somministrata ai bambini che frequenteranno la scuola primaria INDICATORE : VERBALIZZAZIONE . 1)RICONOSCE LE PAROLE CHE INIZIANO CON LA STESSA SILLABA SI ......... NO............. IN PARTE.......... 2)UNISCE LE SINGOLE LETTERE (suggerite dall’ins.) IN PAROLE SI......... NO............. IN PARTE........... 3) DISTINGUE LA DIFFERENZA TRA PAROLE LUNGHE E CORTE SI......... NO............. IN PARTE........... 4) RICONOSCE PAROLE IN RIMA SI......... NO............. 5) COMPLETA PARTI DI PAROLE (suggerite dall’ins.) SI.......... NO............ IN PARTE.......... IN PARTE........... 6) RICONOSCE L’ULTIMO SUONO TRA DUE O TRE PAROLE PROPOSTE SI.......... NO............ IN PARTE........... 7) SA SCRIVERE IL PROPRIO NOME ...................................................................................................... 11 Registrazione delle competenze acquisite al termine della frequenza alla scuola dell’infanzia . PROVE INDIVIDUALI – INDICATORE : AGIRE , VERBALIZZARE , RAPPRESENTARE. LIVELLO PROFILO DELLE COMPETENZE SI * IN. * NO * 1. Sa sviluppare e utilizzare il linguaggio verbale (soggetto, predicato, complemento). 2. Sa pronunciare le parole in modo corretto (lessico). 3. Sa comprendere e raccontare attraverso domande-stimolo la storia ascoltata. 4. Sa riconoscere e riprodurre graficamente lo schema corporeo. 5. Sa riconoscere le relazioni topologiche. 6. Sa mettere in relazione per grandezza. 7. Sa riconoscere la successione temporale. 8. Sa classificare secondo un criterio dato. 9. Sa riconoscere la relazione tra quantità e numero. 10. Sa riconoscere causa – effetto. 11. Sa utilizzare i colori in modo adeguato 12. Sa ritagliare e incollare 13. Sa riprodurre ritmi grafici. 14. Sa riconoscere le forme / i colori 15. Sa ripassare una linea tratteggiata. 16. Sa produrre scritture spontanee 17. Sa riconoscere il senso di appartenenza al gruppo. 18. Sa esprimere il proprio punto di vista nelle discussioni di gruppo. 19. Sa attendere il proprio turno. Data Le insegnanti 12 TRAGUARDI 4 ANNI AMBITOLINGUISTICO Lingua per narrare SCELTE METODOLOGICHE TRAGUARDI 4 ANNI AMBITOMATEMATICO Il numero SCELTE METODOLOGICHE Il calendario della sezione (ci contiamo, troviamo il numero) Il calendario del tempo, uso di simboli condivisi, i numeri nelle storie , i numeri del corpo. Conversazioni e rielaborazioni grafico pittoriche. Lettura di storie, racconti, fiabe con utilizzo di supporto visivo e non Sa utilizzare simboli e quantità numeriche nei vari contesti Conversazioni guidate Drammatizzazione del racconto Sa comprendere e utilizzare le espressioni prima, adesso, dopo Verbalizzazioni individuali di brevi storie Riordino di sequenze Sa raccontare in modo logico la storia ascoltata Giochi di lingua Sa comporre puzzle. Giochi a tavolino. Sa sviluppare e utilizzare il linguaggio(frase minima) Conversazioni guidate con domande stimolo Formulazione di ipotesi La logica Riproduzione grafica di omino con gambe e braccia e particolari del viso Sa orientarsi nello spazio attraverso l’uso di relazioni spaziali. Giochi motori in palestra con l’uso di materiale strutturato e non. Ricordiamo le nostre esperienze-conversazioni. Rappresentazioni grafiche Giochi a tavolino per eseguire associazioni logiche Psico-motricità: sopra/sotto davanti/dietro alto/basso Sa ascoltare storie Sa comprendere un testo ascoltato Sa riprodurre lo schema corporeo Sa colorare rispettando uno spazio chiuso Campiture Sa descrivere semplici esperienze vissute. Circle time , racconto di esperienze condivise dal gruppo ; conversazioni guidate dall’insegnante. Sa raccontare di se stesso e della sua famiglia. Racconti individuali e in gruppo dei vissuti ; regolamentazione del turno di parola Sa riconoscere e utilizzare contrasti spaziali 13 TRAGUARDI 4 ANNI AMBITO SCIENTIFICO SCELTE METODOLOGICHE TRAGUARDI 4 ANNI ANTROPOLOGICO SCELTE METODOLOGICHE Io vivo nel tempo Attività e giochi di manipolazione con materiali diversi Gioco sensoriale :”la scatola delle sorprese” Sa usare i sensi per scoprire le proprietà delle cose Sa riconoscere il tempo cronologico e quello meteorologico La giornata scolastica Attività di routine Conversazioni Rielaborazioni graficopittoriche Esplorazioni ed osservazioni in giardino Raccolta e classificazione di materiale Trasformazioni e cambiamenti della natura Conversazioni rappresentazioni grafico-pittoriche libere e guidate Io vivo con gli altri Sa di avere una identità personale Giochi motori allo specchio e con immagini. Ricerca di immagini dai giornali (osservo, ritaglio, completo). Giochi scientifici : -galleggiamento -il paracadute -giochi di luce e colore Rappresentazioni grafico-pittoriche 14 TRAGUARDI 3 ANNI AMBITO LINGUISTICO SCELTE METODOLOGICHE Lettura di brevi storie, racconti, fiabe con utilizzo di supporto visivo TRAGUARDI 3 ANNI AMBITO MATEMATICO Sa classificare secondo criteri dati. SCELTE METODOLOGICHE Mettere in ordine i giochi e i materiali adoperati; ,utilizzo di materiali psico – motori; separazione di materiali naturali. Disporre in sequenze tre elementi di una storia Sa riconoscere: il simbolo della sezione Giochi, canti, ricerca d’immagini Sa pronunciare le parole Circle time, racconto di correttamente esperienza Sa riconoscere i simboli del calendario di sezione. Esecuzione del calendario giornaliero di sezione: giorni della settimana, i simboli del tempo meteorologico . Sa comprendere una consegna semplice Giochi di regole e di gruppo Sa comprendere l’idea di successivo(dopo) Il tempo che passa: feste, giorni, incarichi. Mesi, stagioni Sa riprodurre lo schema corporeo Riproduzione grafica di omino con gambe e braccia Sa contare fino a cinque (oggetti, persone, immagini) Quanti presenti ? quanti assenti? Giochi strutturati e/o organizzati Sa colorare rispettando uno spazio chiuso Campiture Sa riconoscere i concetti spaziali. Sa descrivere semplici esperienze vissute. Circle time , racconto di esperienze condivise dal gruppo ; conversazioni guidate dall’insegnante. Racconti individuali e in gruppo dei vissuti ; regolamentazione del turno di parola . Sa comporre un puzzle. Esplorare gli spazi interni ed esterni della scuola. Attività psicomotoria in palestra con l’uso di materiale strutturato e non Ricomporre un’immagine di dieci pezzi .Giochi a tavolino Sa ascoltare storie Sa mettere in sequenza Sa raccontare di se stesso e della sua famiglia. Sa comprendere e utilizzare le espressioni adesso- dopo. Routine della giornata scolastica Sa cogliere somiglianze e differenze. Osservazione di se stesso, di compagni, di oggetti di uso comune, di materiale varie testure, consistenza peso forma Psico-motricità: sopra/sotto davanti/dietro alto/basso Sa orientarsi nello spazio attraverso l’uso di relazioni spaziali. 15 TRAGUARDI 3 ANNI AMBITO SCIENTIFICO Sa percepire e rappresentare lo scorrere del tempo. Sa percepire attraverso i cinque sensi. Sa esplorare con curiosità le caratteristiche del mondo. Sa percepire attraverso i cinque sensi le differenze degli elementi SCELTE METODOLOGICHE Attività di routine: giornata scolastica Avverte peculiarità e differenze tra materiali, giochi senso – percettivi, manipolazione di materiali naturali. Osservazione della realtà circostante animale, vegetale, minerale; escursioni, esplorazioni nell’ambiente. Osservazione e manipolazione degli elementi della natura; esperienze dirette con gli elementi naturali. TRAGUARDI 3 ANNI ANTROPOLOGICO Sa muoversi con scioltezza negli spazi di gioco. Sa gestirsi SCELTE METODOLOGICHE Giochi in casetta, in terrazzo, in salone; giochi di esplorazione dello spazio, percorsi. Attività di vita pratica giochi e percorsi didattici. Sa rispettare le regole della situazione in cui vive. Le regole della sezione degli spazi comuni. Interiorizzazione di regole legate alla convivenza con i pari- Sa riordinare il materiale utilizzato Riordino di giochi, effetti personali Sa di appartenere a un gruppo. Identità personale e di gruppo: il nome dei compagni delle insegnanti, il simbolo del colore in base all’età’, il simbolo della sezione. Sa giocare con i compagni. Giochi liberi in piccolo e grande gruppo; giochi organizzati, giochi mimici, di conoscenza e cooperativi. 16 IL NOSTRO PROGETTO DIDATTICO 1. SCELTE METODOLOGICHE “Programmare significa costruire qualcosa partendo da una situazione specifica e non generica: i bambini, con i loro bisogni, i loro stili di apprendimento, la loro storia individuale e familiare, i loro ritmi di sviluppo; i bambini nelle loro dinamiche relazionali, le risorse umane e professionali, le opportunità offerte dalla struttura scolastica, il contesto sociale e la realtà di quartiere….” Per questo motivo la programmazione è l’insieme ragionato dei metodi e delle tecniche della prassi scolastica volto a dare intenzionalità a ciò che si fa, evitando l’improvvisazione e favorendo nel percorso educativo il rapporto dialettico tra le ragioni degli oggetti dell’educazione e le ragioni dei soggetti che si educano. Per svolgere il nostro progetto abbiamo deciso di utilizzare tre storie, una per periodo, comuni a tutte le sezioni. Le storie hanno lo scopo di motivare e sostenere l’interesse e l’attenzione dei bambini e di accompagnarli nelle varie attività che verranno proposte in sezione. Lo strumento del racconto è utile sia a livello emozionale che nel rafforzamento dell’autonomia e delle abilità di ogni bambino. La condivisione di un racconto comune a tutte le sezioni facilita i processi comunicativi all’interno della scuola e dà un senso di comunione di intenti. 17 2.“IO E TE INSIEME PER CRESCERE OGGI E DIVENTARE DOMANI” Abbiamo deciso di suddividere il percorso educativo in tre periodi. Il primo periodo (Settembre – Ottobre – Novembre – Dicembre) è dedicato all’accoglienza e al Natale. La storia scelta è “Il dono” e ci parla di un circo malandato che con il dono della fantasia torna ad essere un circo allegro sempre pieno di spettatori. L’inserimento a scuola è appunto il dono che viene dato ad ogni bambino di poter esplorare e sperimentare il mondo con fantasia ed allegria insieme ad altri bambini e di poter diventare protagonista del proprio percorso di crescita. La festa dell’accoglienza organizzata dalle insegnanti per i bambini prende spunto dal racconto ed è uno spettacolo circense che viene donato ai bambini. A Natale il messaggio diventa quello del dono inteso non come bene materiale, ma come gioia di stare insieme e condividere un momento di festa. Con il progetto Unicef e le Pigotte il discorso si allarga alla solidarietà verso i bambini meno fortunati. Il secondo periodo (Gennaio – Febbraio – Marzo) è dedicato alla trasformazione e alla crescita. Il racconto scelto è “Lupo lupetto” e narra dell’amicizia fra un lupo grande e un lupacchiotto che imparano col tempo a conoscersi e a stare insieme. Il racconto è un po’ la metafora della vita scolastica in cui i bambini imparano a rapportarsi con bambini di diverse fasce d’età e con gli insegnanti. Il periodo tra l’inverno e la primavera è il periodo delle trasformazioni in natura e anche del ”salto evolutivo” dei bambini. I piccolissimi hanno ormai superato l’inserimento e i più grandi sono ormai proiettati verso la scuola primaria. Il terzo periodo (Aprile – Maggio- Giugno) è dedicato al saper essere e saper diventare. La storia scelta è “Il bambino e la stella marina” in cui un bambino, attraverso il salvataggio di una singola stella marina, insegna agli adulti che il cambiamento parte dalle piccole cose che ciascuno è in grado di fare. Il messaggio che si vuole trasmettere è che ognuno è artefice del proprio destino e anche, in minima parte, di quello del mondo in cui vive. Bisogna imparare ad essere buoni cittadini nelle piccole cose di ogni giorno attraverso la condivisione, il rispetto e la cooperazione. Al termine di ogni percorso si procederà a registrare sulla scheda di verifica le attività realizzate all’interno di ogni sezione. Le attività saranno suddivise per ambiti secondo la scansione del curricolo di scuola. 18 3.OSSERVARE, DOCUMENTARE E VALUTARE COME SI DOCUMENTA Accanto alla programmazione e all’azione didattica prioritaria diventa l’esigenza di osservare, documentare e valutare. A questo proposito le indicazioni del Curricolo si esprimono in tal senso: “L’osservazione, nelle sue diverse modalità, rappresenta uno strumento fondamentale per conoscere e accompagnare il bambino in tutte le sue dimensioni di sviluppo, rispettandone l’originalità, l’unicità e le potenzialità attraverso un atteggiamento di ascolto, empatia e rassicurazione.” Nella nostra scuola le insegnanti documentano i momenti significativi del percorso didattico attraverso la raccolta di elaborati , pitture, dossier individuali, fotografie, cartelloni, prodotti tridimensionali, percorsi in apprendimento cooperativo… “La pratica della documentazione va intesa come processo che produce tracce, memoria e riflessione negli adulti e nei bambini rendendo visibili le modalità e i percorsi di formazione e i progressi nell’apprendimento individuale e di gruppo.” COME SI “ VALUTA” L’Osservazione e la documentazione concorrono per giungere a una valutazione efficace. Prendendo spunto dalle indicazioni del Curricolo, “l’attività di valutazione nella scuola dell’infanzia risponde ad una funzione di carattere formativo che riconosce, accompagna, descrive e documenta i processi di crescita, evita di classificare e giudicare le prestazioni dei bambini perché è orientata a esplorare e incoraggiare lo sviluppo di tutte le potenzialità”. Nel corso dell’anno 2016-17 entrerà in vigore il “Certificato delle Competenze”, questo documento ha il compito di accompagnare le tappe più significative di un percorso formativo di base che parte dai 3 e arriva fino ai 16 anni. Tutto ciò non ci coglie impreparate in quanto da anni utilizziamo modalità valutative come le osservazioni sistematiche, i diari di bordo, i dossier, le prove di abilità metalinguistica, la scheda di passaggio informazioni alla scuola primaria…il tutto nell’ottica di dare a tutti i bambini pari opportunità di crescita e formazione. Nello specifico, per la valutazione, ci avvaliamo di una scheda suddivisa in tre periodi corrispondenti all’intero anno scolastico, all’interno della quale registriamo i percorsi svolti. Inizialmente si stabiliscono gli obiettivi da raggiungere, riferiti alle tre fasce di età. Il percorso parte dal racconto di storie (divise per i periodi dell’anno) comuni a tutte le 19 sezioni. Successivamente, in base ai descrittori (obiettivi) stabiliti, si propongono le attività volte al raggiungimento degli stessi. Il tutto viene registrato sull’apposita scheda, procedendo, nello stesso tempo, con la documentazione delle attività svolte attraverso la trascrizione delle conversazioni guidate, rappresentazioni grafico-pittoriche, foto, filmati etc. Infine, in conformità con gli obiettivi e i traguardi espressi nel rapporto di autovalutazione d’istituto e nel piano di miglioramento/PTOF assunti dalla D.D. Casalegno, ogni anno scolastico si conclude con un momento di valutazione finale che, tenendo conto dei traguardi per lo sviluppo delle competenze per ciascuna fascia di età, si articola in prove finali e metafonologiche per i bambini di 5 anni e attività per lo sviluppo delle abilità sociali (parlato consapevole e ascolto attivo) rivolte a tutti gli alunni. 4. UNA METODOLOGIA COOPERATIVA Nella nostra scuola, ormai da alcuni anni, le insegnanti hanno inserito nella loro pratica didattica la metodologia cooperativa o Cooperative Learning. Tale modalità di lavoro, sperimentata nelle scuole superiori, nella primaria e infine nella scuola dell’infanzia, opportunamente adeguata, sta mostrando sempre più la sua validità proprio per quanto riguardano l’acquisizione e l’uso di competenze sociali di base. Gli obiettivi che si raggiungono lavorando in questo modo sono sia di tipo cognitivo che di tipo cooperativo: i bambini sperimentano modalità di lavoro in coppia o in gruppo, favorendo la responsabilità individuale e collettiva, organizzando tempi, spazi e materiali, spiegando le fasi del lavoro e la motivazione delle scelte. In una società che punta sempre più all’individualismo e alla performance ci allieta sapere che i nostri bambini scoprono e vivono in prima persona la gioia del cooperare. 20 UNA DIDATTICA PER LA DISABILITA’ Come prevede la legge 104/92, la scuola collegialmente si impegna ad organizzare una rete di interventi coordinati dai docenti di sostegno, dai docenti curriculari, dal Servizio di N.P.I, dagli enti locali, le famiglie e i centri di riabilitazione presenti sul territorio. Tale gruppo di lavoro, équipe multidisciplinare, si riunisce durante l’anno scolastico per seguire ed attivare quanto necessario, per promuovere tutte le azioni educative di integrazione predisposte in accordo con le famiglie. La presenza di un insegnante specializzato prevede interventi didattico-educativi che tengono conto dell’integrazione tra attività scolastiche ed extra scolastiche al fine di costruire un “progetto di vita” riguardante la crescita personale e sociale dell’alunno. Per l’avvenuta integrazione, bisogna operare sperimentando strategie didattiche ed educative che possano sviluppare le abilità, competenze e conoscenze dell’alunno. Sulla base delle esigenze degli alunni si stabiliscono inizialmente delle linee guida e vengono predisposte e messe in atto delle strategie didattiche idonee a raggiungere gli obiettivi individualizzati che possono essere modificate nel corso dell’anno scolastico. L’intervento educativo viene predisposto ed effettuato durante tutto l’arco della giornata scolastica, attraverso il coinvolgimento attivo degli alunni rispetto alle attività di routine, (accoglienza, calendario, colazione, sala igienica, pranzo e uscita). Gli alunni seguono la programmazione della classe, che viene semplificata e resa sufficientemente stimolante, tenendo conto dei punti di forza e del grado di interesse dell’alunno. Le attività strutturate prevedono un intervento individualizzato e/o in piccolo gruppo nei diversi locali scolastici, (auletta, salone, palestra). L’aspetto ludico motorio è la modalità privilegiata che accompagna trasversalmente tutte le attività didattico-educative. 21 6. INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA E ATTIVITA' ALTERNATIVA L’attività di religione è svolta in tutte le sei sezioni da una insegnante nominata dalla Curia di Torino. L’insegnante presenta ogni anno un progetto, nel quale descrive i percorsi da attuare. Per l'attività alternativa all’I.R.C. sono previsti momenti di rinforzo della pratica linguistica e l’acquisizione di termini nuovi; questa scelta metodologica è giustificata dalla presenza di bambini stranieri verso i quali tali percorsi sono indirizzati. Nella sezione “DELFINI”, attraverso il film “ Inside out”, i bambini verranno guidati alla scoperta delle emozioni (gioia, tristezza, rabbia, paura, disgusto) con attività, giochi cooperativi, storie, disegni. Le competenze che si intendono potenziare sono legate all’asse linguistico e trasversali alle tre fasce d’età: - Saper acquisire termini nuovi. - Saper nominare oggetti di uso comune. - Saper parlare a compagni e adulti. - Saper descrivere una situazione di gioco. A livello metodologico vengono utilizzati giochi di ruolo (casetta, travestimenti) e giochi a tavolino (domino, memory, tombole). Qualora non vi siano bambini stranieri nell’A.A. le insegnanti hanno previsto momenti di rinforzo della didattica inerenti il progetto di scuola. Attività proposte: -lettura di storie -conversazioni tra adulti e bambini -rappresentazioni grafiche -utilizzo del pc -giochi di ruolo -giochi a tavolino 22 7. MOMENTI DI FESTA; GITE E USCITE Come da tradizione ormai consolidata, le insegnanti della scuola dell’infanzia organizzano feste per creare un buon clima di collaborazione e socializzazione tra adulti e bambini in vari periodi dell’ anno scolastico. NOVEMBRE - Festa dell’accoglienza : spettacolo preparato e rappresentato dalle insegnanti di tutte le sezioni. DICEMBRE -Progetto pigotte: preparazione di bambole di stoffe dell'UNICEF per l’acquisto di vaccinazioni . Mercatino di Natale con manufatti prodotti da bambini e genitori e gestito interamente dalle famiglie. FEBBRAIO - Festa di Carnevale: giochi, travestimenti, ballo in maschera, battaglia dei coriandoli. MAGGIO - Festa di fine anno. Ogni anno le insegnanti organizzano gite a scopo didattico per portare i bambini a visitare aziende agrituristiche, parchi o altri luoghi di particolare interesse per dare loro la possibilità di osservare luoghi diversi dalla realtà scolastica . La gita è utile al bambino per vivere un momento di condivisione al di fuori del contesto scolastico, socializzare e sperimentare la propria autonomia. 23 8. TABELLE PER LA PROGRAMMAZIONE Scuola dell’infanzia “Violeta Parra” Titolo: Io e te insieme per crescere oggi e “diventare “ domani. PRIMO PERIODO SECONDO PERIODO TERZO PERIODO (SETTEMBRE-OTTOBRE (GENNAIO-FEBBRAIO- (APRILE-MAGGIO- NOVEMBRE-DICEMBRE) MARZO) GIUGNO) “ACCOGLIERE- “TRASFORMARE- “SAPER ESSERE- DONARE” CRESCERE” DIVENTARE” RACCONTO: RACCONTO: “LUPO LUPETTO” IL BAMBINO E LA RACCONTO: “IL DONO” STELLA MARINA 24 9. CURRICOLO 3 – 4 – 5 anni AMBITO ANTROPOLOGICO IL SE’ E L’ALTRO - IO VIVO NEL TEMPO - IO VIVO NELLO SPAZIO - IO VIVO CON GLI ALTRI AMBITO LINGUISTICO I DISCORSI E LE PAROLE - LINGUA PER NARRARE - LINGUA PER DESCRIVERE - LINGUA PER DARE ISTRUZIONI - LINGUA PER CREARE AMBITO MATEMATICO LO SPAZIO E L’ORDINE E LA MISURA - IL NUMERO - LA LOGICA AMBITO SCIENTIFICO LA CONOSCENZA DEL MONDO - I CINQUE SENSI. - I VIVENTI - I NON VIVENTI 25 ESEMPIO TABELLA PER LA REGISTRAZIONE DEI PERCORSI Sezione - INSEGNANTI DESCRITTORI SCELTE METODOLOGICHE Sa rispettare semplici regole di comportamento. Sa orientarsi negli spazi della scuola. Sa indicare le principali parti del corpo. Sperimenta schemi motori di base. Sa imitare, su consegna verbale, posture e andature. Sa ascoltare un testo narrato con attenzione. Sa drammatizzare una storia. Sa enunciare filastrocche, poesie, canto. Ascolto storie: Il Circo del sorriso, La mucca Muka e l’autunno, Il dono, Viaggio sull’albero di Natale. Drammatizzazione storie. Giochi motori. Gioco libero e guidato. Attività di routine. Canti, filastrocche, poesie. Sa affrontare e vivere positivamente il momento d’ingresso a scuola. Rispetta l’autorevolezza dell’adulto. Sa sviluppare l’appartenenza al gruppo. Sa condividere giochi e materiali. Sa condividere un momento di festa. Riconosce regole legate ai vari momenti della giornata. Sa conquistare autonomia e stima di sé Attività di routine. Gioco libero. Disegno libero e guidato. Giochi di conoscenza. Festa dell’accoglienza. Lavori di gruppo: gruppo grande( il girotondo di sezione), gruppo piccolo (il girotondo dei bimbi piccoli), pitturiamo insieme l’albero di Natale. Lavoretti natalizi. Completamento schede con varie tecniche (collage, digito pittura, pennarelli, colori a cera). ASSE LINGUISTICO ASSE ANTROPOLOGICO ASSE SCIENTIFICOMETODOLOGICO ASSE LOGICO-MATEMATICO Riconosce i cambiamenti atmosferici. Sa di avere un’identità femminile o maschile. Esplora la realtà attraverso esperienze senso-percettive. Definisce una quantità: pochi/tanti. Sa usare i simboli. Classifica secondo un criterio (colore e dimensione). Riconosce gli indicatori topologici (sopra/sotto, dentro/fuori, vicino/lontano). Sa distinguere morbido/duro. Osservazione della natura. L’autunno: i frutti (l’uva e la castagna), la vendemmia attraverso i cinque sensi, gli animali (il riccio), le foglie e l’albero in autunno. Attività di collage. Manipolazione pasta di sale. Completamento schede con varie tecniche e materiali. Giochi strutturati. Gioco libero. Simbolo della sezione. Attività con varie tecniche: collage con materiale diverso( sale grosso, ovatta), pittura con uso di timbri e tamponi. 26 ORGANIZZAZIONE DEI TEMPI 1. LE ROUTINE Per abituare i bambini alla vita scolastica occorre che le attività si ripetano tutti i giorni con la stessa modalità, alla stessa ora, con il supporto di elementi simbolici visibili e identificati dal gruppo sezione. In questo modo le insegnanti determinano una routine che permette il rinforzo di attività di logica, d’immagine, di racconti del testo narrato, di canti, di filastrocche che si svolgono nello spazio delle “ panchine” ricavato in un angolo di ogni sezione. 2. LA GIORNATA SCOLASTICA La giornata alla Scuola dell’Infanzia è suddivisa secondo attività ben precise che permettono al bambino di interiorizzare il trascorrere del tempo e di orientarsi nella durata della sua permanenza a scuola. Le insegnanti utilizzeranno varie modalità per l’orientamento del bambino, ad esempio l’ordine preciso dei vari momenti della giornata: Ingresso Gioco libero Sala igienica Colazione Appello Calendario Conversazione Gruppi di lavoro Sala igienica Pranzo Gioco Riposo/gruppi di lavoro per i cinquenni Sala igienica Merenda Uscita 27 INGRESSO E GIOCO LIBERO L’arrivo a scuola è un momento importante in cui i bambini devono essere accolti dall’insegnante in modo gioioso, affinché il distacco sia sereno. I genitori, da parte loro, devono dimostrarsi fiduciosi e tranquilli nel lasciare il bambino. Il gioco libero è un momento sociale molto importante in cui il bambino, imposta le sue relazioni preferenziali con i compagni, sceglie liberamente i giochi, si prepara alla giornata scolastica ritrovando spazi, tempi e regole. Per le insegnanti è un osservatorio privilegiato per conoscere meglio i propri bambini. SALA IGIENICA Anche questo è un momento educativo rilevante in cui i bambini acquisiscono l’autonomia personale e il rispetto dei tempi d’attesa. COLAZIONE CON FRUTTA Molti bambini non vengono abituati a fare colazione a casa e alle 9.30 sono “affamati”. Noi insegnanti abbiamo pertanto richiesto che la frutta di fine pasto venga distribuita come colazione: in tal modo viene gradita da tutti e le insegnanti possono cogliere spunti educativi per parlare della frutta stagionale. APPELLO Essere chiamati per nome è importante per il bambino che si sente così “individuo” con una sua connotazione. Dire “presente”, “sono qui” lo rende felice, lo fa sentire già grande. E’ il primo passo della giornata per sentirsi parte del gruppo e iniziare un cammino con i compagni. CALENDARIO In tutte le sezioni della nostra scuola dell’infanzia i bambini imparano a misurare il tempo attraverso diversi strumenti: il calendario orizzontale, la ruota della settimana, la ruota dei mesi, la ruota delle stagioni, il calendario degli incarichi, la tabella delle presenze. Il calendario utilizzato vuole essere un modo per raccoglire informazioni giornaliere su: - il giorno della settimana individuato con un colore; - i fenomeni atmosferici indicati con un simbolo grafico; - i bambini presenti e gli assenti indicati con un simbolo numerico. Sul calendario orizzontale vengono indicati gli eventi, cioè momenti particolarmente significativi per i bambini, come un’uscita, una gita, una rappresentazione teatrale, una festa. Uno strumento quindi per distinguere passato, presente, futuro. 28 La ruota della settimana è costituita da un disco, suddiviso in sette spicchi, i colori corrispondono a quelli disposti sul calendario orizzontale. Al centro del disco è posizionata una lancetta che indica la successione dei giorni e la ciclicità temporale . La ruota dei mesi è composta da un disco suddiviso in dodici spicchi indicati con il nome; all’interno di ogni spicchio sono inserite le foto dei bambini della sezione che compiono gli anni in quel mese. La ruota delle stagioni è divisa in quattro spicchi dove ogni stagione è rappresentata da un simbolo che la rappresenta. Il calendario degli incarichi è molto apprezzato dai bambini perché attribbuisce loro un compito da svolgere durante il pranzo: distribuire il pane e l’acqua. Ogni mattina un bambino a turno pesca il nome dei compagni da un sacchetto: con il passare dei mesi ogni bambino riconosce il proprio nome e lo mette in relazione con quello dei compagni o con i nomi degli oggetti che lo circondano ( attività di metalinguaggio ). La tabella delle presenze è l’elenco di tutti i nomi dei bambini iscritti nella sezione suddivisi per età: al mattino ogni bambino inserisce la mollettina accanto al proprio nome e, quando tutti sono seduti nell’angolo del cerchio magico, si contano i presenti e gli assenti . Il valore di questa attività di logica consiste nel ripetersi delle azioni e permette al bambino di sperimentare e consolidare il senso del tempo rispetto alla durata, all’alternarsi degli eventi, alla contemporaneità di alcuni fatti e alla ciclicità dei fenomeni. PRANZO È una delle attività di routine molto significativa non solo sul piano della soddisfazione di un bisogno primario, ma anche per la valenza affettiva che il rapporto con il cibo ha in situazione d’intenso scambio sociale. Il momento del pranzo costituisce per le insegnanti un’occasione importante per verificare il livello d’inserimento e di accettazione di tutto ciò che la scuola propone. Inoltre il pranzo a scuola permette di ampliare la gamma di alimenti conosciuti da ogni bambino, ponendo le basi per una sana educazione alimentare. Per tanto, vista l’importanza educativa di questo momento le insegnanti strutturano l’attività in modo tale da aiutare i bambini a viverla serenamente. 29 IL RIPOSO Il momento del sonno racchiude in sé molteplici significati affettivi e simbolici. Per i più piccoli accettare di dormire a scuola significa aver instaurato una relazione di fiducia con il nuovo ambiente. Per questa ragione è opportuno che i bambini siano avvicinati gradualmente al riposo e che sia loro consentito di mantenere, per quanto possibile, le abitudini personali (oggetti, piccoli rituali). Quando tutti i bambini sono sdraiati sulle brandine, la lettura di una breve storia, una musica rilassante, le carezze aiutano il sonno. Talvolta, non tutti i bambini riescono ad addormentarsi, ma è importante che imparino a rilassarsi e a vivere questo momento di quiete in modo sereno, poiché la giornata scolastica risulterebbe troppo lunga e faticosa per bambini di questa fascia d’età. PRIMA DI TORNARE A CASA Anche la fase finale della giornata scolastica va vissuta con consapevolezza e con tempi adeguati. Dopo aver fatto merenda ed esserci preparati per tornare a casa, ci sediamo alle panchine della sezione o degli armadietti, per fare ancora dei giochi tutti insieme oppure per cantare una canzoncina che più ci piace. Così com’è importante incontrarsi al mattino e predisporsi a trascorrere insieme in modo attivo e sereno le ore che seguiranno, anche il momento del commiato acquisisce un maggior significato secondo le modalità che utilizziamo per salutarci e fissare un appuntamento per il giorno dopo. 30 ATTIVITA’ PERIODICHE Biblioteca Ogni sezione possiede in dotazione una piccola biblioteca, acquisita nel corso degli anni con le donazioni dei genitori, con le Mostre Mercato dei libri a scuola, con l’adesione a vari progetti (Stato, Regione, Comune, Circoscrizione). Tutte le settimane, nel giorno prestabilito, i bambini possono scegliere un libro in prestito da portare a casa. I genitori in entrata ricevono una lettera dalle insegnanti in cui si spiega come funziona la biblioteca e gli obiettivi didattici dell’iniziativa. S’invita a leggere il libro con i bambini, a fare domande. Finalità primaria di quest’attività è far scoprire ai bambini il piacere della lettura e il rispetto dei libri. I genitori sono coinvolti in un importante momento affettivo con i propri figli attraverso la lettura. Festa di compleanno Festeggiare il compleanno a scuola insieme agli amici, rappresenta per i bambini un evento emotivamente importante: significa condividere con il gruppo una tappa della propria crescita. Il festeggiato è al centro dell’attenzione, si sente più grande e questo rafforza l’autostima e la fiducia nelle proprie capacità. Per questo giorno così importante in alcune sezioni i compagni preparano un dono o un disegno che racchiude il valore dell’amicizia, accompagnato da frasi o pensieri sul festeggiato. In altre sezioni è il festeggiato stesso che predispone con la famiglia dei piccoli oggetti o frasi da donare ai compagni insieme con un dolcino o delle caramelle che saranno portate a casa. In questi ultimi anni, a causa delle intolleranze alimentari sempre più frequenti, non è più possibile festeggiare i compleanni con torte e pasticcini, ma noi non vogliamo privare il bambino di questo momento di festa, per questo abbiamo realizzato delle torte finte sulle quali sono messe le candeline che saranno poi spente sorridendo davanti ad una foto. 31 ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI 1. LA SEZIONE La sezione è un luogo rassicurante in cui i bambini stabiliscono rapporti significativi e confortanti sia con gli adulti che con gli altri bambini e sperimentano varie attività libere e guidate. Ogni anno essa assumerà connotazioni diverse in base alle esigenze proprie di una determinata fascia d’età. I bambini imparano a riconoscere i vari spazi e i luoghi dove trovare e riporre giochi, colori, disegni, ecc. Nello spazio spogliatoio ogni bambino avrà il suo armadietto personale differenziato dalla foto, dal contrassegno, dal nome. In sala igienica ogni bambino avrà il suo gancio per l’asciugamano e il posto per il bicchiere. La gestione autonoma negli spazi e l’utilizzazione degli arredi costituisce di per sé una grande valenza educativa ed è per questo che nel loro allestimento occorre mettere la massima cura e permettere ai bambini di decodificare facilmente i simboli e di mantenere l’ordine e la cura delle proprie cose e di quelle comuni. In sezione potranno trovare posto: Le scatole dei giochi a tavolino L’angolo delle costruzioni Lo spazio del disegno e del ritaglio Lo spazio della pittura Lo spazio per i libri MAPPA DELLA SEZIONE REALIZZATA DAI BAMBINI 32 2. IL LABORATORIO Non tutte le scuole hanno la possibilità di allestire spazi per svolgere attività specifiche: logico-matematiche, linguistiche, pittoriche, scientifiche, ma spesso si trasformano spazi impensati con piccoli accorgimenti nella disposizione degli arredi. Nella nostra scuola dell’infanzia tutte le sezioni utilizzano lo spazio spogliatoio come laboratorio pittorico – manipolativo in modo da ottenere una superficie già attrezzata con materiali specifici, dove poter lasciare attrezzature, strumenti , cartelloni realizzati dai bambini che in sezione sarebbero di intralcio nel momento del pranzo. Anche la sala igienica è spesso utilizzata come laboratorio di ricerca,per attività con l’acqua e la manipolazione . 3. Il SALONE Lo spazio comune antistante alle sezioni si utilizza in prevalenza per i giochi di ruolo: la casetta, il travestimento. Queste attività permettono ai bambini di riprodurre ruoli conosciuti: “ fare finta di …” e sperimentare in autonomia esperienze di vita vissuta giocando a mamma, papà, zie, figli o diventando personaggi fantastici, stabilendo relazioni tra loro senza l’intervento dell’adulto – insegnante che osserva dall’esterno, assolvendo il compito di mediatore quando la situazione lo richiede. 4. LA PALESTRA-DORMITORIO Il salone è il luogo destinato all’attività motoria , è uno spazio molto importante che nel pomeriggio è utilizzato per la “nanna” . I materiali per allestire questo spazio sono molto costosi e quindi si insegna ai bambini ad averne cura e rispetto e a utilizzarli in presenza delle insegnanti. La dotazione ottimale comprende: tappeti, costruzioni di diverso materiale, cerchi, palle di tante dimensioni , specchi a tutta parete, cuscini piccoli e grandi, foulard, teli grandi, corde. I bambini della scuola dell’infanzia non fanno “ginnastica”, ma attività motoria contraddistinta da alcuni rituali, regole e tempi definiti, quali: - un momento iniziale in cui i partecipanti sono raccolti in cerchio, viene loro comunicato il materiale a disposizione e ricordate le regole del gioco (legate soprattutto al rispetto degli altri, di se stessi e del luogo); - la seduta motoria in cui i bambini sperimentano il materiale a disposizione per giochi di tipo senso - motorio e simbolico; 33 - un momento finale di rielaborazione su quanto avvenuto durante il gioco, di rappresentazione grafica e manipolativa, al fine di verificare come il bambino ha vissuto l’esperienza e come l’ha interiorizzata. 5. GLI SPAZI ALL'APERTO Gli spazi all’aperto sono destinati all’uso comune rispetto al padiglione di appartenenza delle sezioni : tre terrazzi, uno per padiglione . due giardini, uno più piccolo per i bambini delle sezioni “grilli” e “volpi”; l’altro più grande per i bambini delle sezioni “ gabbiani”, “farfalle”, “delfini” e “coniglietti”. Questi spazi sono allestiti con tricicli, casette e altri donati nel corso degli anni dalle famiglie in quanto il Comune non ha mai provveduto ad allestire l’area giochi come avviene per tutte le scuole dell’infanzia. 34