Circolare omaggi breve_ML

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Circolare omaggi breve_ML
STEFANO RAVO
dottore commercialista
revisore contabile
Corso Italia n. 9
Tel. 040 63 09 29 cell. 335 80 37 166
34122 TRIESTE (TS)
fax 040 347 3480
e-mail [email protected]
OMAGGI E FISCO
Con l’approssimarsi delle festività si comincia a pensare ai regali e agli omaggi per clienti e per le
persone maggiormente legate alla propria attività. Oltre ai dubbi sulla scelta dei regali, si presentano
anche dubbi e perplessità circa il relativo trattamento fiscale. Nel seguito vengono illustrati gli aspetti
principali.
Gli omaggi: 2 gruppi diversi
Il primo gruppo riguarda i beni che rientrano nell’oggetto dell’attività dell’impresa. Esempio:
Ø
il calzaturificio regala scarpe
Ø
il grossista di prodotti dolciari regala dolci
Ø
il dettagliante di elettrodomestici regala radioline, ecc.
Il secondo gruppo riguarda i beni che non rientrano nell’oggetto dell’attività dell’impresa.
Esempio:
Ø
il calzaturificio regala casse di vino:
Ø
il grossista di prodotti dolciari regala agende con calendario;
Ø
il dettagliante di elettrodomestici regala cesti natalizi..
Aspetti IVA e Redditi
Le domande più frequenti sono:
Ø
l'IVA che pago sui beni che regalo è detraibile?
Ø
il costo che ho sostenuto per i beni che ora regalo è deducibile nella determinazione del mio
reddito?
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aggiornamento al novembre 2002
Le risposte si trovano nello schema seguente:
GRUPPO
DESCRIZIONE
IN FASE DI ACQUISTO
DETRAZIONE
IVA
DEDUZIONE
COSTO
NELLA SUCCESSIVA CESSIONE
GRATUITA
EMISSIONE
FATTURA
TIPO
OPERAZIONE
RICAVO
Beni rientranti nell’oggetto
SI’
SI’ 100%
SI’
soggetta ad IVA
SI’
dell’attività
(a)
Beni non rientranti
NO
SI’
NO
esclusa IVA
NO
2
nell’oggetto dell’attività di
1/3 in 5 anni
valore superiore a € 25,82
Beni non rientranti
SI’
SI’ 100%
NO
esclusa IVA
NO
2/A
nell’oggetto dell’attività di
valore fino a € 25,82
(a) Chi acquista beni oggetto della propria attività sapendo già che sono destinati ad essere ceduti gratuitamente,
può scegliere di considerare indetraibile l’iva in acquisto: la successiva cessione gratuita sarà da considerare
esclusa dall'IVA.
1
GRUPPO 1
L'imprenditore che omaggia i propri clienti con beni oggetto della sua attività, SE non adotta il
comportamento indicato nella nota a) della tabella, deve scegliere tra 3 comportamenti:
1) Emettere la fattura nei confronti del cliente
(soluzione preferibile)
In sede di fatturazione, sono possibili due soluzioni:
1/a) se gli accordi non prevedono per il cliente il pagamento dell'IVA (come avviene di solito), é
necessario indicare in fattura che trattasi di:
“cessione gratuita senza rivalsa IVA”.
Il cedente (l'imprenditore) dovrà annotare la fattura sul registro IVA vendite; il cessionario
(chi riceve l'omaggio) dovrà annotare la fattura nel registro IVA acquisti, facendo attenzione
che per lui l'IVA addebitata in fattura NON è detraibile (in quanto non pagata).
1/b) nel caso invece l’accordo col cliente preveda il pagamento dell'IVA, la fattura riporterà la
seguente dicitura:
“cessione gratuita con rivalsa IVA”.
In tal caso, il cliente, pagando l’IVA, potrà portarla in detrazione, salvo il caso in cui sia
oggettivamente indetraibile, in tutto o in parte (IVA sui telefonini, IVA sui beni di lusso, ecc.).
2) Istituire il “registro degli omaggi”,
Se istituito ora, va solo numerato e non più bollato inizialmente, con l’indicazione del cliente
cessionario, del valore normale dei beni ceduti in ciascun giorno, e della relativa IVA , la quale
concorrerà nella liquidazione mensile o trimestrale. Al cliente non sarà rilasciata nessuna fattura.
3) Fare una autofattura
Nell'autofattura si indica il valore normale dei beni specificando che si tratta di una “autofattura per
omaggi”.
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aggiornamento al novembre 2002
Le spese di rappresentanza
La normativa fiscale prevede dei limiti alla deduzione del costo dei beni dati in omaggio, anche se
questi recano emblemi o denominazioni (ad esempio l'agenda data in omaggio con il nome della
società).
Questi costi rientrano nella categoria delle cosiddette "spese di rappresentanza".
La misura della deduzione per spese di rappresentanza é limitata ad un terzo della spesa sostenuta,
con l’ulteriore obbligo di ripartire detto terzo in cinque anni, è quindi deducibile 1/15 del costo
sostenuto, per cinque anni.
Ipotizzando quindi una spesa pari a € 750,00, l’importo deducibile sarà pari a € 250,00 (1/3), da
dedurre ripartendolo in misura pari a € 50,00 per cinque esercizi.
Rimangono interamente deducibili le spese relative ai beni distribuiti gratuitamente di valore unitario
fino a € 25,82.
ATTENZIONE!
Nella determinazione del valore, superiore o meno a € 25,82 si deve far riferimento al prezzo di
acquisto senza considerare l’IVA relativa.
Nel caso di una confezione regalo formata da più beni, si dovrà far riferimento al valore
complessivo del regalo e non a quello dei singoli prodotti che lo compongono.
Gli omaggi natalizi costituiscono delle tipiche spese di rappresentanza.
Qualificarli come "spese di pubblicità" - le quali hanno un trattamento fiscale più favorevole può essere pericoloso.
Spese di pubblicità
(deducibili al 100%)
Spese di rappresentanza
(deducibili 1/3 in 5 anni)
Ÿ
Portano a conoscenza della generalità dei
consumatori l’offerta dei prodotti.
Ÿ
Creano un’immagine positiva dell’azienda verso il
pubblico.
Ÿ
Stimolano la formazione della domanda.
Ÿ
Aumentano l’immagine dell’azienda, della sua
attività, in termini di organizzazione ed efficienza.
Ÿ
Reclamizzano e aumentano la domanda
Ÿ
Sono effettuate a titolo gratuito.
Ÿ
Derivano da un contatto a fronte del quale, in
cambio del pagamento, c’è un obbligo di
pubblicizzare o propagandare il prodotto, il
marchio, i servizi o comunque l’attività della
controparte.
Ÿ
Non c’è un corrispettivo o una controprestazione
da parte dei clienti o destinatari.
In ogni caso le spese sostenute, devono avere i requisiti della competenza e devono essere inerenti
all’attività svolta.
Omaggi ai dipendenti
Le spese per omaggi ai dipendenti quali i regali fatti in occasione delle festività non sono da
considerare spese di rappresentanza, e per queste spese non opera il limite unitario di € 25,82.
Gli omaggi ai dipendenti sono deducibili nel limite del 5 per mille delle spese per prestazioni di
lavoro dipendente risultante dalla dichiarazione dei redditi.
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L'IVA pagata sull’acquisto di omaggi destinati ai dipendenti è INDETRAIBILE.
Per il dipendente non costituisce reddito, ricevere regali in occasione delle festività, purché di
valore non superiore a € 258,23.
Documento di trasporto
Se l'omaggio é documentato dalla fattura immediata, non sarà necessario nessun altro documento di
trasporto. In tutti gli altri casi al fine di poter dare prova della destinazione degli omaggi, si consiglia
l’emissione del documento di trasporto (D.D.T.).
Professionisti
Quanto detto ai fini IVA vale anche per i professionisti, mentre ai fini delle imposte sui redditi
ricordiamo che le spese di rappresentanza dei professionisti sono deducibili entro il limite dell’1% dei
compensi percepiti.
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