TRA FANTASIA E REALTÀ (I) 1

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TRA FANTASIA E REALTÀ (I) 1
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TRA FANTASIA E REALTÀ (I)
1. Rispetto all’avventura “Giacomo gioca agli indiani” (pagine 25-32
del libro), indica con una X quale degli avvenimenti qui sotto elencati
vengono immaginati, cioè che NON avvengono davvero.
 Giacomo gioca nel fienile con il fuoco.
 Gli indiani stanno facendo la festa di primavera.
 Il toro abbatte la porta del fienile.
2. Disegna la forma delle nuvole che la mosca vede mentre vola nel
cielo.
ORA DIVENTAVANO SERPENTI…
ORA GUERRIERI…
ORA ANIMALI SPAVENTOSI…
O CUCCIOLI COCCOLONI.
Le avventure di uno scrittore
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TRA FANTASIA E REALTÀ (II)
1. Trasforma il seguente racconto da realistico in fantastico
inserendo uno o più elementi di fantasia.
Eccoti alcuni suggerimenti sui possibili elementi da modificare:
• Perché Maxi è diventata alta?
• Perché Maxi non si vergogna più?
• Chi è Mini?
Mini e Maxi
Erminia Zippi ha otto anni, è molto alta e magrissima. Ha i capelli rossi,
crespi come una treccia di rame. Anche in pieno inverno le restano tante
lentiggini sul naso.
Per mamma, papà e tutti gli amici è semplicemente Mini.
Solo suo fratello Moriz la chiama: - Spilungona, spazzolino rosso, pertica!
Perché lui non la supera neanche di un dito, pur avendo due anni di più.
E questo lo irrita da matti. Visto che è più piccola, dovrebbe anche essere
più bassa! Così ogni giorno protesta: - Che razza di spilungona sei? Ma ti
pare normale?
Un tempo Mini gli dava retta e si vergognava di essere così lunga.
Ma da quando va a scuola, non più.
Perché nella sua scuola ci sono altri bambini alti come lei e altri più alti
ancora. E poi la sua migliore amica Maxi, che è anche la più bassa di tutta
la classe, le dice spesso:
- Cosa darei per essere alta come te!
A scuola Mini e Maxi sono compagne di banco. E di solito si vedono anche
di pomeriggio, a casa di una o dell’altra, ai giardinetti. Oppure portano in
giro Tobi, che è il cane di Maxi.
O vanno da Sebastiano, un loro compagno di classe.
Mini pensa che Maxi sia la bambina più intelligente del mondo. Per questo
quando Mini ha un problema, ne parla con lei e a Maxi viene quasi sempre
una buona idea per risolverlo.
Cristine Nöstlinger, Mini compie gli anni, Franco Panini Ragazzi
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TRA FANTASIA E REALTÀ (III)
1. Trasforma il seguente racconto da fantastico in realistico
inserendo uno o più elementi di fantasia.
Abbiamo già sottolineato alcuni elementi fantastici che puoi cambiare per
trasformarli in realistici. Naturalmente tu puoi modificarne anche altri.
La fata musona
C’erano una volta due fate cugine che vivevano in un bosco. Una si
chiamava Venticello Gaio e l’altra Venticello Sconsolato. Dai loro nomi si
capisce che una era sempre allegra e l’altra sempre di cattivo umore.
Venticello Gaio si annoiava molto di svolazzare insieme a una fata musona
come la cugina e cercava in tutti i modi di farla sorridere:
- Guarda che buffi fiori! Guarda che strane foglie!
Ma tutto quello che a lei metteva allegria a Venticello Sconsolato faceva
venire una terribile tristezza: - Eh, quei poveri fiori presto saranno appassiti!
E quelle foglie tra poco ingialliranno, poi cadranno a terra!…
Venticello Gaio non ne poteva più.
“Devo fare qualcosa” pensò. Poiché era una fata, aveva mille risorse.
Indossò un vestito fatto di buio e preparò una notte straordinaria. Andò da
tutti i fiori, da tutti gli alberi, da tutti gli animali:
- Un concerto! Un grande meraviglioso concerto che risuoni ovunque,
ecco quello che ci vuole. Lo dirigerò io, con la magia del mio vento.
Quella notte tutto il bosco suonò una musica che non si era mai sentita. La
luna scese quasi fino agli alberi per ascoltare meglio. Il concerto durò fino
all’alba. Quando la musica tacque Venticello Sconsolato fece un applauso
sincero e i musicisti ringraziarono con un bell’inchino.
- Già finito? - chiese Venticello Sconsolato.
- La notte è quasi finita e i musicisti sono stanchissimi - disse la luna.
- Ancora un pezzetto…- supplicò Venticello Sconsolato.
La musica ripartì e il bosco si riempì di nuovo di suoni e rumori. Finì che
era quasi l’alba, ma non bastava ancora.
- Vi prego, non smettete!- e il concerto continuò.
Anna Vivarelli, Piccole storie matte, Interlinea Edizioni
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