SudTanti fondi, poca competitività Il Meridione scivola dietro Martinica

Transcript

SudTanti fondi, poca competitività Il Meridione scivola dietro Martinica
LUNEDÌ 9 SETTEMBRE 2013
Harmont & Blaine
apre le porte
a un nuovo socio
A PAGINA VIII
AZIENDE & PERSONE
Acque minerali,
sul Pollino arriva
la «San Benedetto»
MARTINA A PAGINA VIII
Vendemmia ad Alberobello (Solito)
AZIENDE & PERSONE
Imbottigliamento della San Benedetto
Domenico Menniti di Harmont & Blaine
CM
AGRICOLTURA & PRODOTTI
La vendemmia perfetta
è nei vigneti
pugliesi e campani
CAMPAGNA A PAGINA X
IL PUNTO
Indice Rci Dal 2010 al 2013 retromarcia delle Regioni nel ranking Ue nonostante la spesa di 5 miliardi
Si riprende?
No, si continua
coi vecchi problemi
Sud Tanti fondi, poca competitività
Il Meridione scivola dietro Martinica
DI GIUSEPPE GALASSO
D
opo la — questa volta piuttosto breve
— pausa estiva, si riprende. Si ritorna alla piena attività politica e amministrativa. Si riconsiderano i problemi del Paese, e
quelli sociali aono in primo piano, com’è naturale, anche se le discussioni politiche si trovano
in un punto oltremodo caldo. Ma: si riprende?
No, si continua. Si continua pari pari il filo dei
discorsi di luglio, specie per il Sud. Rischio di
perdita dei fondi europei per incapacità o difficoltà di spesa delle competenti istituzioni, necessità che tali istituzioni fanno presente di derogare al «patto di stabilità», statistiche che aggravano la posizione del Sud nel contesto nazionale e dell’Italia in Europa, incidenza delle decisioni fiscali via via adottate (ultima quella sull’Imu) per il Sud, tendenza crescente a emigrare dal Sud, rendimenti e condizione delle scuole di ogni ordine e grado fino all’università che
pur essi non sorridono al Sud, invocazioni o promesse di una "cabina di regia" per condurre
per il Sud un’azione più incisiva o di provvedimenti per detassare questo o quello nell’attività economica al Sud. No, non abbiamo esagerato a dire che, più che una ripresa, è una continuazione quella alla quale in questi giorni stiamo assistendo. Dobbiamo, semmai, aggiungere che non si tratta di una continuazione vigorosa; e che questo è il solo aspetto meritevole di
comprensione nello stato di cose al quale ci siamo riferiti. La mancanza, evidente, di vigore di
questa continuazione nasce, infatti, dalla ormai
dominante incertezza della situazione politica.
Sembra che cose maggiori premano proprio là
dove il vigore più si desidererebbe, ossia nelle
sedi politiche e amministrative. Di qui la necessità che, come andiamo ripetendo da tempo, il
mondo degli operatori economici faccia conto,
in tutti i settori, soprattutto su se stesso e prenda esempio da quelle sue tante espressioni
che, tra tali e tante difficoltà, riescono a segnare punti positivi e affermazioni più che apprezzabili. Un mondo economico più forte è molto
di più in grado di ottenere da un mondo politico-amministrativo generalmente insoddisfacente quell’impegno e quelle capacità realizzative di cui tanto lamentiamo la carenza.
l fenomeno delle baby-pensioni si concentra prevalentemente nel comparto
pubblico e che è localizzato soprattutto
al Nord, dove viene erogato il 62,5% dei
trattamenti e il 58% della spesa a essi relativi. È quanto emerge da uno studio
del Dipartimento alle risorse finanziarie,
umane e strumentali della Regione Campania elaborato su dati Istat ed Eurostat.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
A PAGINA V
DI MICHELANGELO BORRILLO
N
egli ultimi tre anni, quelli che passano dal primo (2010) al secondo
studio sulla competitività dei territori — rapporto sul Regional Competitiveness Index (Rci) — di Bruxelles, le regioni meridionali hanno compiuto passi indietro nel ranking europeo: sulle 262 regioni
europee analizzate, la Sicilia ha perso 19
posizioni (da 216 a 235), la Puglia 18 (da
214 a 232), la Campania 15 (da 202 a 217)
e la Calabria 8 (da 225 a 233) (solo la Basilicata ne ha guadagnate 9, da 238 a 227).
Eppure nelle quattro principali regioni del
Mezzogiorno sono stati spesi, in meno di
tre anni, circa 5 miliardi di euro: la spesa
certificata è passata, dal 31 dicembre 2010
al 31 agosto 2013, da 2,098 a 7,34 miliardi
di euro. Ma non è bastato a evitare il sorpasso di piccoli arcipelaghi come quello
portoghese di Madera e quello di Martinica, dipartimento d’Oltremare francese delle Piccole Antille, nel Mar dei Caraibi.
L’intervista Parla il responsabile delle politiche regionali
Le risorse 2014-20
Hahn «Troppi interventi
e si riduce il loro impatto»
Con l’Agenzia
il Governo
torna centrale
Il commissario Ue: «Alto tasso di frammentazione»
DI EMANUELE IMPERIALI
DI ROSANNA LAMPUGNANI sono in linea con la strate-
«C
omplessivamente,
la programmazione
italiana soffre dell’altissimo
tasso di frammentazione degli interventi che riduce
l’impatto dell’investimento.
Per questo motivo, nella
nuova programmazione supporteremo i progetti che
ALLE PAGINE II E III
gia Europa 2020 e che fanno parte di una globale strategia di sviluppo economico
a livello nazionale e regionale». Così il commissario europeo Johannes Hahn, responsabile delle politiche regionali, commenta la classifica Rci dello studio sulla
competitività.
U
n’Agenzia per non rischiare di perdere i fondi europei per lo sviluppo delle aree
meridionali. È la risposta del
Governo italiano in vista della
decisiva scadenza di domani,
quando l’Europarlamento voterà il bilancio pluriennale, che assegna all’Italia una dote di 54
miliardi per i prossimi 7 anni.
A PAGINA III
A PAGINA II
Lo studio del dipartimento risorse finanziare Regione Campania
Resoconto dell’estate Ecco i primi dati
È al Nord il 60% delle baby-pensioni
Il turismo meridionale
salvato dagli stranieri
Dodici assegni ogni mille abitanti contro i cinque del Mezzogiorno
DI PAOLO GRASSI
DI CONCETTA SCHIARITI
I
La ricetta Svimez
«Altro che Imu,
è l’Irap da abolire»
DI FABIO SCAVUZZO
A PAGINA VII
Vacanzieri russi, francesi, tedeschi
e sudamericani hanno salvato la stagione turistica 2013 delle località meridionali facendo da contrappeso al calo di turisti italiani. È quanto emerge
dai primi numeri forniti da Federalberghi in ciascuna regione. Il risultato
positivo cambia se si guarda ai fatturati a causa delle offerte last minute.
A PAGINA IV
Sicilia boom
Guida Taormina
L’idea dell’arcivescovo Nella città barocca oltre 7 mila famiglie vivono in stato di indigenza
Microcredito Lecce in crisi si affida a Sant’Oronzo
Presto un fondo in cui i ricchi possano effettuare depositi per i poveri
DI SALVATORE AVITABILE
I
l Barocco splende con le
chiese, i palazzi storici e
i monumenti. A Lecce i
turisti sono estasiati. E nel
borgo antico i commercianti
sono felici perché bar, locande e pub sono sempre affollati e i negozietti di artigianato locale presi d’assalto. Lecce città del benessere? Non
è proprio così. Il centro storico non rispecchia pienamente l’immagine di una città
che cela dietro il boom turistico lo stato di povertà di
migliaia di cittadini. I dati
della Caritas leccese sono
sintomatici: oltre 7 mila famiglie vivono sotto la soglia
della povertà. A Lecce la
Diocesi ha aperto cinque
mense, la Casa della Carità e
con la Comunità Emmanuele anche l’Emporio Solidale,
un supermarket per gli indigenti. Monsignor Domenico
Umberto D’Ambrosio, arcivescovo metropolita di Lecce, ora lancia un’altra iniziativa a sostegno dei poveri: il
microcredito Sant’Oronzo.
È intitolato al Santo Patrono
della città di Lecce, festeggiato il 26 agosto di ogni anno. L’idea di D’Ambrosio,
che un anno fa ha già avviato la Fondazione anti-usura,
è semplice: creare un fondo
bancario dove banche, istituzioni, cittadini benestanti,
Il prelato
Monsignor
D’Ambrosio è
l’arcivescovo di Lecce
imprenditori e manager possano depositare volontariamente fondi. Basta sperperare risorse. Una sorta di «salvadanaio», utilizzato per fi-
nanziare crediti a tasso zero
o agevolato a favore delle famiglie in difficoltà. Non è la
prima volta che la chiesa utilizza questo sistema. Ubi
Banca Carime ha lanciato
nei mesi scorsi un’obbligazione solidale da 20 milioni
di euro a favore della Fondazione Casa Sollievo della
Sofferenza. Il social bond,
strumento al servizio di iniziative di valore sociale nei
territori in cui Ubi opera, finanzierà la ricerca sulle malattie genetiche e neurodegenerative dell’ospedale Casa
Sollievo della Sofferenza di
San Giovanni Rotondo,
l’ospedale di Padre Pio che
lo volle e lo inaugurò nel
1956. Alla struttura verrà devoluto lo 0,5% dell’emissione. Un bond anche per i poveri di Lecce?
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Tuteliamo la riservatezza
delle Vostre partecipazioni
societarie dal 1983.
Siamo in grado di proporvi
una soluzione personalizzata
per ogni tipo di esigenza.
Costituzione società di capitali
Acquisti e sottoscrizioni di azioni, quote, titoli e prestiti obbligazionari
Coordinamento consulenze strategiche, organizzative, amministrative, legali
Società Fiduciaria autorizzata dal Decreto Interministeriale 6/05/83 – 2/11/98
Intermediario abilitato Decreto Interministeriale 2/06/98
Applicazione imposta sostitutiva sul Capital Gain – Legge 461/97
Capitale sociale €350,000,00 interamente versato
Registro Imprese di Taranto – Codice Fiscale e Partita Iva n.00443850730
I nostri recapiti
Via Cataldo Nitti, 45/a - 74100 Taranto - Italia
Tel (+39) 099 4590880 - Fax (+39) 099 4590809 - Mob (+39) 348 3851033
e.mail: [email protected] - [email protected]
posta certificata: [email protected] - www.resecofiduciaria.it