SIAMO SEMPRE IN MENO, MA TUTTO VA BENE……FORSE

FISAC del Trentino
Federazione Italiana
Sindacale Lavoratori
Assicurazioni Credito
38122 Trento
Via dei Muredei, 8
Condominio Zeta
Centralino 0461 303911
Tel Diretto 0461 303955/954
e-mail: [email protected]
Trento, 9 gennaio 2013
APPUNTIFISAC 2013
Note e riflessioni per le iscritte e gli iscritti alla Fisac
Cgil del Trentino
Cosa aspettarci dal 2013?
Abbiamo di fronte a noi un momento di grandi trasformazioni per l'economia a livello
mondiale e, di conseguenza, anche per il settore Bancario.
Alcuni mutamenti importanti sono già accaduti, altri stanno già avvenendo anche sul
nostro territorio se la crisi del sistema produttivo non invertirà la tendenza negativa.
Vogliamo per questo condividere temi con Voi alcune notizie, alcune riflessioni.
Analogamente, se volete, potete inviarci le Vostre impressioni scrivendoci all'indirizzo
[email protected]
BANCA DI TRENTO E BOLZANO - GRUPPO INTESASANPAOLO
Variazione orario di sportello ed orario di lavoro.
Conseguentemente alla firma del CCNL dello scorso anno e con la sottoscrizione dei
recenti accordi di Gruppo sulla "produttività", BTB ha deciso di applicare le nuove regole
adottando l'orario di lavoro -per la filiale di Trento Via Mantova- dalle 8 alle 20 (con
orario di sportello fino alle 19 e 45 dal lunedì al venerdì) ed apertura anche il sabato
mattina. Questo accadrà, analogamente, in altre filiali sparse per il territorio Italiano
che fanno parte del Gruppo Intesa (335 filiali nel primo trimestre 2013).
Si tratterà perciò di turnare i colleghi con orari di lavoro che comprendono, oltre al
classico orario 8-17 anche turni dalle 11 e 45 fino alle 20 di sera oppure su 5 giorni ma
con il sabato mattina compreso.
La banca si è impegnata, nel limite del possibile, a trovare una condivisione da parte dei
colleghi, di turnare i colleghi sui diversi orari e di ricercare eventuali volontari
interessati alla modifica del proprio orario.
E' nostro parere che questo progetto non sia adatto in un mercato finanziario come
quello di Trento viste le abitudini della gente trentina, gli orari proposti e la
situazione economica complessiva.
FISAC del Trentino
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Elenchiamo i punti deboli di questa decisione:
1) aprire lo sportello a Trento fino alle 20 non porterà un aumento della "produttività"
poiché il mercato, e lo vediamo ogni giorno, è "saturo".
Potrebbe portare alla Banca un vantaggio concorrenziale, ma solo fino a quando anche
le altre banche non faranno altrettanto. Nel momento in cui anche altri istituti (e lo
faranno) seguiranno BTB in questa scelta sparirà il vantaggio concorrenziale e rimarrà
solo un aumento dei costi complessivi a carico delle Banche (oltre ai disagi per i
lavoratori!),
2) c'è anche da considerare che Trento non è Milano. La sera, dopo le 19, la città non ha
una sua "vita commerciale". Saranno veramente poche le persone che sceglieranno di
recarsi in banca dopo le 19,
3) esiste un rischio organizzativo in quanto si dovrà fare lo stesso lavoro con le stesse
persone coprendo però quasi 11 ore di sportello anziché 6 ore e 30 minuti. La
produttività rimarrà la stessa (solo spalmata su più ore) ma la clientela rischierà di avere
un servizio meno efficiente in alcuni momenti importanti della giornata (in termini di
tempi di attesa, ad esempio),
4) non comprendiamo poi l'offerta del servizio di cassa in orari così estesi. Molte banche
stanno chiudendo il servizio di cassa il pomeriggio perché comporta spese e rischi molto
elevati e cercano di indirizzare la clientela verso gli sportelli Bancomat (più o meno
evoluti). Per incentivare l'utilizzo degli strumenti informatici ed accompagnare il nostro
territorio verso un futuro "digitale" si dovrebbe ridurre l'orario di cassa, non aumentarlo.
Non vogliamo però limitarci a criticare, ma anche proporre soluzioni alternative.
Ad esempio si sarebbe potuto prima attuare, in via sperimentale, un semplice
allargamento degli orari per la sola consulenza, oppure fare l'orario “continuato” in
pausa pranzo, sicuramente interessante per la clientela, ed una chiusura dello sportello
prima delle 19.
In questa maniera si potrebbe sfruttare la norma sull'orario "elastico" dei quadri direttivi
ed offrire comunque un servizio di qualità, magari su appuntamento, a rotazione tra i
lavoratori, per consulenze specifiche (mutui, investimenti, prodotti assicurativi).
Ricordiamo anche che precedenti sperimentazioni (già negli anni '80 era stato lanciato lo
"shopping day" con apertura degli sportelli il giovedì fino alle 20) erano tutte naufragate
di fronte alla complessità organizzativa, ai costi elevati ed al mancato gradimento da
parte della clientela.
BANCA SELLA (EX-CALDERARI) - CASSA DI RISPARMIO DI BOLZANO
Prosegue il progetto di acquisizione sportelli.
Prosegue il progetto di acquisizione da parte di Sparkasse degli sportelli del Trentino,
del Bellunese e dell'Alto Adige di Banca Sella (Calderari fino a pochi mesi fa).
Ad oggi circolano molte notizie, numerose voci ma poche certezze.
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Esiste una giusta preoccupazione tra i colleghi per la mobilità che potenzialmente
potrebbe derivare da questo progetto, sia per il personale della “rete” (con passaggio
alle dipendenze della Cassa di Risparmio) sia per coloro (direzionali) che rimarranno in
Banca Sella.
I primi per il fatto che spesso gli sportelli sono "fianco a fianco" sul territorio, i secondi
perché gli uffici di Trento sono molto distanti dalla filiale più vicina di Banca Sella
(Verona, dopo la fusione).
Nelle prossime settimane cercheremo, assieme alle altre Organizzazioni Sindacali, di
aprire un "tavolo di trattativa" per non dover subire, a cose fatte, le decisioni assunte
dalle due Banche.
Un tavolo dove poter dire la nostra, poter avere informazioni certe ed approfondite,
poter portare le problematiche e le esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti
nella cessione.
UNICREDIT SpA
Il prossimo 14 gennaio partirà la nuova organizzazione della rete.
In un recente articolo apparso su “IlSole24ore” il vertice della Banca dichiara di voler
aumentare, per il 2013, il margine operativo lordo dell'8%, con riduzione di costi del 4%.
Tradotto in italiano la riduzione dei costi significa riduzione del costo del personale
(come sempre paghiamo noi!!) mentre l'aumento dei ricavi, non abbiamo dubbi su
questo, significherà un parallelo aumento delle pressioni commerciali sulla struttura
della rete.
Ci sono già stati segnalati, nel Distretto di Trento ad esempio, casi di messaggi, chat ed
e-mail “fuori tono”. Se questo è l'inizio si sappia che risponderemo colpo su colpo e non
accetteremo che la qualità della vita sul posto di lavoro (già disastrosamente bassa)
possa calare ulteriormente.
E' un periodo di grandi cambiamenti, figlio delle grandi difficoltà che il sistema sta
incontrando; non devono però essere le lavoratrici ed i lavoratori gli unici a pagarne le
conseguenze!
La Fisac Cgil del Trentino