Le Vie dei Tesori: nei cinque weekend di ottobre Palermo
Transcript
Le Vie dei Tesori: nei cinque weekend di ottobre Palermo
GLI EVENTI DE LE VIE DEI TESORI Alcuni eventi sono su prenotazione. Basta scegliere l’evento sul sito www.leviedeitesori.it, prenotare e pagare il contributo previsto. L’organizzazione invierà vai mail un coupon dotato di QR code, che dovrà essere stampato (o mostrato attraverso un dispositivo elettronico) all’ingresso. 1. Il cibo in mostra Archivio di Stato – sedi Catena e Gancia Apertura: venerdì 2 ottobre alle 17 Chioschi, antiche gelaterie, mercati e tanti altri spazi. I luoghi del cibo di una Palermo che vive ancora nelle pieghe della città vecchia, nelle storie dei suoi testimoni, nei sapori antichi di una cucina genuina, splendidamente plebea, nobile d’animo, popolare nella sostanza. La mostra “I luoghi del cibo, Palermo XIX-XX secolo”, organizzata dalla Soprintendenza archivistica della Sicilia – Archivio di Stato di Palermo, allestita nella sede della Catena, è un viaggio di suggestioni attraverso progetti tecnici e un ampio compendio di documenti grafici, e non solo, provenienti dallo stesso Archivio di Stato, dall’Archivio storico comunale e da archivi privati, vigilati, fra questi “Damiani Almeyda”, “Fernandez” ed “Epifanio”. Architettura e sociologia, antropologia e tratto su carta fanno da fili conduttori e raccontano con il rigore del documento storico, spiegato dalle note dei curatori, la quotidianità della tavola, la più autentica, sincera eloquente parabola sulla vita di una comunità che possa essere tramandata. Parallelamente si aprirà la mostra “Vermicelli e maccaruni” nell’altra sede dell’Archivio di Stato, l’ex convento di Santa Maria degli Angeli, detto la Gancia. Nella sala del refettorio dei Terziari verranno esposti documenti sulle tradizioni e gli usi gastronomici in Sicilia dal Medioevo ad oggi. Una sorta di “memoria” del cibo testimoniata da ricettari, atti notarili, note per gli acquisti di derrate alimentari da parte degli ordini religiosi o di famiglie private, si tratta di documentazione conservata all’Archivio di Stato. “I luoghi del cibo, Palermo XIX-XX secolo” Archivio di Stato – sede Catena, corso Vittorio Emanuele 31 “Vermicelli e maccaruni”, Archivio di Stato – sede Gancia, primo cortile della Gancia Aperte tutti i weekend di ottobre Venerdì dalle 15 alle 19; sabato dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19; domenica dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19. Ingresso libero 2. I tasselli “fuori posto” del soffitto delle meraviglie Steri, Sala Magna Inaugurazione: venerdì 2 ottobre alle 18 Una storia per frammenti che si spiega nelle suggestive pitture trecentesche del soffitto ligneo della Sala Magna di Palazzo Steri. Il recupero dell’intera copertura, avviato dai tecnici dell’Ateneo di Palermo, è un lavoro monumentale, che un incontro con la città e una mostra inedita – organizzata dal settore Restauri architettonici dell’Università e curata dagli architetti Costanza Conti e Alessandro Marco - proveranno a raccontare attraverso l’esposizione e l’analisi di sei pezzi. Si tratta dei due pannelli, recentemente prelevati dal soffitto e restaurati, e delle quattro “tavolette fuori posto”, chiamate così perché agli inizi del Novecento, a seguito dei restauri di Patricolo, non erano più state ricollocate nel soffitto, ma spostate in un museo e poi conservate a Palazzo Abatellis, che oggi ha chiuso il cerchio e affiancato lo staff dell’Università nell’opera di recupero. Dunque l’arte svela i suoi segreti, intessendo una trama fitta di suggestioni, dove il dettaglio tecnico sposa l’emozione di una narrazione senza tempo. Ad aprire i lavori, il rettore dell’Ateneo di Palermo Roberto Lagalla. A svelare la storia, avvincente come un giallo, saranno responsabili delle istituzioni culturali, docenti, storici dell’arte, funzionari dell’Università di Palermo. Tra loro Gioacchino Barbera, Evelina De Castro, Giovanni Liotta, Eugenio Caponetti, Maria Concetta Di Natale, Lina Bellanca, Maria Concetta Reginella, Antonio Sorce, Costanza Conti, Stefania Caramanna, Maria Luisa Saladino. Inaugurazione con Gioacchino Barbera, Evelina De Castro, Giovanni Liotta, Eugenio Caponetti, Maria Concetta Di Natale, Lina Bellanca, Maria Concetta Reginella, Antonio Sorce, Costanza Conti, Stefania Caramanna, Maria Luisa Saladino Mostra a cura di Costanza Conti e Alessandro Marco Steri, piazza Marina 61. Ingresso libero 3. Pupi, cunti e altre storie Teatro dei Figli d’arte Cuticchio Sabato 3 ottobre alle 18 I tesori di una tradizione antica, rinnovata e rielaborata in forma contemporanea da uno dei suoi principali maestri europei. L'Opera dei Pupi, il “cunto" e l'officina dei Figli d'arte Cuticchio mostrati e raccontati dal suo vate e “oprante” tra storie, miti e personaggi di una tradizione orale e di una cultura immateriale divenuta patrimonio universale riconosciuto dall'Unesco. L’incontro si inserisce nel progetto “Le Vie dei Teatri”, che consente di far scoprire ai visitatori i segreti del palcoscenico, le tecniche e i mestieri tradizionali legati allo spettacolo attraverso incontri con autori, artisti, scenografi, macchinisti. Con Mimmo Cuticchio per Le Vie dei Teatri Teatro dei Figli d’arte Cuticchio, via Bara all’Olivella 52. Ingresso libero fino a esaurimento posti 4. Canta San Mercurio Oratorio di San Mercurio Sabato 3 e domenica 4 ottobre alle 19 “Canta San Mercurio – ovvero Esplorazione vocale dell'oratorio” è un progetto di Lucina Lanzara nato dal desiderio di far conoscere l'Oratorio recentemente restaurato e così poco noto, nonostante sia attiguo a San Giovanni degli Eremiti: un concerto/installazione in cui le voci e gli strumenti coinvolti, con la partecipazione del pubblico, raccontano la storia dell'Oratorio serpottiano, la struttura architettonica, le pale d'altare, le maioliche del Settecento, il fiume Kemonia che scorreva vicino. Quanti angeli, putti e puttini adornano le grandi finestre e la cantoria: musica e arte si alimentano a vicenda, offrendo allo spettatore un’installazione di arte contemporanea. Il repertorio musicale, composto da Lucina Lanzara, rappresenta la trasposizione in musica di fatti ed emozioni relativi all'Oratorio. Chi desiderasse unirsi al coro Voci Vicine, potrà mandare una mail a [email protected]. Lucina Lanzara, cantautrice, sperimentatrice vocale, ha elaborato il format delle Voci Vicine, prodotto da Rai e Sonzogno, e ha ricevuto riconoscimenti all'estero per il proprio lavoro di ricerca e contaminazione. Da anni dà voce ai monumenti attraverso opere che li raccontino, come Mons Regalis dedicata al Duomo di Monreale. www.lucinalanzara.com. Esplorazione vocale dell'Oratorio - Con Lucina Lanzara e le Voci Vicine Oratorio di San Mercurio, vicolo San Giovanni degli Eremiti Su prenotazione. Contributo: 6 euro 5. Il fado e le musiche da barberìa Steri, Cortile Steri Sabato 3 ottobre alle 21 Un filo rosso che lega culture e territori. Un puzzle di suggestioni che magicamente si ricompone nel sentimento della musica, delle musiche del Mediterraneo. Rimbalzano da una sponda all’altra del Mare Nostrum le calde note del concerto dei Lavoisier e della Compagnia di Canto popolare favarese, insieme per una serata che è un incontro inedito e virtuoso di emozioni nel segno della nostalgia. I primi, portoghesi, conosciuti e apprezzati in tutta Europa, portano in scena il fado, suono e anima della loro terra; il quintetto siciliano propone un repertorio delle musiche da vecchie barberìe siciliane, già protagoniste, con l’attore Massimo Venturiello, dello spettacolo “Barberìa”, accolto nei maggiori teatri italiani. Così si danno il passo e si intrecciano il canto lusitano della lontananza e dell’abbandono e le atmosfere perdute dei saloni di una volta, quando i barbieri, i cosiddetti “medici selvaggi”, tagliavano i capelli ma si occupavano anche di estrarre denti, curare le ossa e praticare i salassi, mentre negli svogliati pomeriggi domenicali suonavano con perizia orchestrine dilettanti di chitarra e mandolino. Lo spettacolo nasce da un’idea di Giuseppe Calabrese e Maurizio Piscopo, che è anche autore del libro-cd “Musica da Saloni”, con prefazione di Andrea Camilleri, e da un progetto che punta a ottenere per le musiche da barberìa il riconoscimento Unesco di Patrimonio immateriale dell’Umanità, conferito al fado nel 2011. Lavoisier Hugo Miguel de Matos Coelho - voce Filipe Rafael Vaz Pepe Caeiro - cimbali João André Gregório Baião - chitarra Maria de Lurdes dos Santos Marrafa - voce Roberto David Fernandes Afonso - chitarra Ana Patricia Mendes Relvas - small instruments Compagnia di Canto popolare favarese Giuseppe Calabrese – chitarra e voce Mimmo Pontillo – strumenti a plettro Pasquale Augello – percussioni Paolo Alongi – chitarra Maurizio Piscopo – fisarmonica e voce Con i Lavoisier e la Compagnia di Canto popolare favarese Steri, piazza Marina 61 Su prenotazione. Contributo: 6 euro 6. L’Italia? È tutta un mistero Steri, Cortile Steri Domenica 4 ottobre alle 18 Andrea Purgatori cerca la verità. Una strada maestra, una vocazione che non è solo l’adesione totale a una professione, ma un indirizzo di vita. Così l’incontro con Purgatori – affiancato dal cronista del Giornale di Sicilia Giancarlo Macaluso - sarà immancabilmente un appuntamento con la coscienza civile dei nostri giorni. Purgatori, romano, giornalista del Corriere della sera, autore per il cinema e per programmi e inchieste della Rai, ha scritto reportage fondamentali per fare luce sulle pagine più buie e controverse della storia recente del nostro Paese e non solo: dal terrorismo degli anni di piombo al rapimento Moro e alla mancata perquisizione del covo di Totò Riina. Per il grande schermo ha firmato, tra le altre, le sceneggiature de “Il giudice ragazzino”, pellicola del 1994 sulla tragica fine di Rosario Livatino, e “Fortapàsc”, film del 2009 che scandisce l’inarrestabile corsa verso la morte del giornalista Giancarlo Siani, condannato dalla camorra. Ma Purgatori è soprattutto il cronista implacabile della strage di Ustica, il 27 giugno 1980 sulla rotta Bologna-Palermo, e di quelle 81 morti a bordo del DC9 dell’Itavia, uno squarcio improvviso in volo e anni di misteri, raccontati in un’atmosfera sospesa di dolore e ansia di giustizia nel bellissimo film di Marco Risi “Il muro di gomma”, soggetto e sceneggiatura dello stesso Purgatori, di Rulli e Petraglia. Le bugie, le omissioni, la guerra segreta nei cieli italiani, le sentenze della magistratura dopo tanto silenzio e sabbia negli occhi. La verità come e più di un mestiere. Con Andrea Purgatori e Giancarlo Macaluso Steri, piazza Marina 61. Ingresso libero fino a esaurimento posti 7. Numero d’oro: armonia del mondo Archivio storico comunale Inaugurazione: venerdì 9 ottobre alle 18 Un cammino visivo e visionario sul sentiero magico in cui l’arte incontra la scienza e insieme attraversano e raccontano la temperie dei tempi e degli uomini che cambiano. È un progetto ambizioso, quello che ha ispirato la critica d’arte Antonina Greco, curatrice dell’esposizione “Numero d’oro: armonia del mondo”, all’Archivio storico comunale. In mostra i “libri-progetto” di oltre cinquanta artisti, tutte opere inedite realizzate proprio per questo evento, firmate da autori siciliani, residenti nell’Isola o fuori dai suoi confini, e da non siciliani legati in qualche modo alla cultura di questa terra. Il percorso espositivo origina dalle strutture primordiali dei megaliti, per arrivare alla forma compiuta dell’arte occidentale, con l’analisi della rigorosa ragione euclidea. Da qui prende forma il segno della “sezione aurea”, che permea tutta la cultura classica, prima in Grecia e poi a Roma, fino al Rinascimento. A dare il titolo alla mostra è la scienza di Keplero, che proclama “l’armonia del mondo” e dà fondamento a tutte le intuizioni che si svilupperanno in seguito, dalla camera oscura di Nadar alla pittura impressionista. Mostra a cura di Antonina Greco Archivio storico comunale, via Maqueda 157 Aperta da sabato 10. Orari: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13; il mercoledì anche dalle 15 alle 18; sabato e domenica dalle 10 alle 18. Ingresso libero 8. Le Vie dell’accoglienza - Storie e lingue a Sant’Antonino Convento di Sant’Antonino Venerdì 9 ottobre dalle 18 alle 21 La disperazione in mare aperto, la paura e gli stenti, l’emergenza umanitaria lungo le frontiere “calde” d’Europa, e poi. E poi un percorso tutto in salita, una sfida quotidiana per costruire una nuova esistenza, libera dalla guerra, dal pericolo, dalla fame. Chiave di volta, grimaldello, ma anche ostacolo altissimo da superare, la lingua. E se provassimo a essere noi dall’altra parte, se fossimo noi quelli che devono aggrapparsi a suoni sconosciuti, che devono sforzarsi di comprendere un dialetto africano o cinese? Succederà nell’incontro organizzato dai docenti di Itastra, la Scuola di lingua italiana per stranieri dell’Ateneo di Palermo: attraverso una serie di laboratori verrà mostrato nella pratica come avviene l’incontro fra le lingue e le storie dei migranti e degli operatori che li accolgono, e si cercherà di rovesciare i ruoli. Le Vie dell’accoglienza. Storie e lingue a Sant’Antonino è un incontro rivolto principalmente a docenti, operatori di comunità, studenti, ma non solo, per raccontare un frammento del sistema accoglienza di Palermo, che funziona 365 giorni l’anno: incontri di storie e lingue improbabili ma straordinari. A cura di Itastra, Scuola di lingua italiana per stranieri dell’Università di Palermo Convento di Sant’Antonino, corso Tukory 2. Ingresso libero fino a esaurimento posti 9. Obiettivo Birmania Archivio di Stato – sede Catena Venerdì 9 ottobre alle 17 Le foglie di betel disposte come in un quadro, il gregge di papere portato al pascolo, la barca del lago Inle remata con il piede, la tonaca del monaco questuante che si riflette nei colori rosso oro della sua pagoda, le mille magie e i mille templi di Bagan, splendidi in ogni possibile luce e prospettiva. Un gioioso, incantato pellegrinaggio in un Paese che è devozione, magia, essenza d’Oriente. È l’esperienza che offrirà la docente, scrittrice, giornalista, fotografa e instancabile viaggiatrice Marcella Croce, con la proiezione del video-documentario dedicato al suo viaggio in Birmania, oggi Myanmar, e alle foto più belle scattate nella terra delle pagode dorate. A esaltare le immagini, la musica indigena, colonna sonora di un viaggio carico di emozioni, devozione, di riti suggestivi e ritratti indimenticabili di bambini con occhi che parlano all’anima. A raccontare la storia di questa avventura sarà la stessa autrice, affiancata dalla fotografa Angela Scafidi. Ventotto delle foto scattate dalla Croce, raccolte con il titolo di “Obiettivo Birmania” e inserite nel montaggio del video, hanno vinto il 1° premio della sezione “Istantanee narranti” dell’ottavo concorso “Mediamix” di Firenze. Video-documentario di Marcella Croce. Con Marcella Croce e Angela Scafidi Archivio di Stato – sede Catena, corso Vittorio Emanuele 31 Ingresso libero fino a esaurimento posti 10. Le Virtù Vivantes Oratorio di San Lorenzo Venerdì 9 ottobre alle 20 e alle 21.20 Escono come per magia dalle magnifiche volute di stucco in cui le ha raffigurate Serpotta e si raccontano al pubblico. Sono la Misericordia, la Carità, l’Ospitalità, la Verità, la Gloria, la Penitenza, la Fede e le loro “sorelle”. Le dodici Virtù raffigurate alle pareti dell’Oratorio di San Lorenzo sono le protagoniste di un racconto teatralizzato sullo stile dei Tableaux Vivants, sospeso tra serietà e ironia. Le Virtù prendono corpo e parola e si interrogano sul loro senso attuale, mettendo a confronto l’antica e l’attuale scala di valori. Cos’era la carità ai tempi di Serpotta e cos’è oggi? Cos’è l’ospitalità? E che cosa la penitenza? Roba da dubbi esistenziali, ma conditi dal gioco e dall’amore per l’arte. Un modo assolutamente originale di conoscere l’Oratorio considerato il capolavoro di Giacomo Serpotta. A cura dell’Associazione Amici dei Musei Siciliani Oratorio di San Lorenzo, via dell’Immacolatella 3 Su prenotazione. Contributo: 6 euro 11. Il carteggio inedito Tomasi-Wolff Steri, Cortile Steri Sabato 10 ottobre alle 18 Oltre quattrocento lettere, scampoli di vita tradotti in pagine e pagine di annotazioni, riflessioni, intuizioni di una coppia che – tra gli anni Venti e Cinquanta – condivise sulla carta una preziosa eredità emotiva e intellettuale. Il rapporto tra Alexandra Wolff Stomersee e il marito Giuseppe Tomasi di Lampedusa rivive in un ricco epistolario, protagonista di una presentazione-dibattito inedita, unica per il contributo che offre alla ricostruzione di un legame cruciale nella storia della letteratura e delle nuove scienze del Novecento. Lui autore del “Gattopardo”, lei allieva di Freud a Berlino e figura di riferimento della psicoanalisi in Italia nel secondo dopoguerra, attraverso le loro conversazioni epistolari - personali e accademiche - rievocano un tempo di viaggi, incontri stimolanti e studi pionieristici che appassionerà non solo gli addetti ai lavori. Prenderanno parte all’incontro Gioacchino Lanza Tomasi, musicologo di fama internazionale, figlio adottivo dello scrittore, e Silvana Miceli, docente di Psicologia generale al dipartimento di Scienze psicologiche, pedagogiche e della formazione dell’Università di Palermo e partner scientifico del Centro interdipartimentale di ricerca dell’Università di Milano-Bicocca. Con loro Giancarlo Decimo, psicoterapeuta, uno degli ultimi allievi della principessa Wolff. Con Gioacchino Lanza Tomasi, Silvana Miceli, Giancarlo Decimo Steri, piazza Marina 61. Ingresso libero fino a esaurimento posti 12. Andare nel posto sbagliato Steri, Cortile Steri Sabato 10 ottobre alle 21 Viaggiare, scrivere. Viaggiare per scriverne, quasi che costruire ricordi di luoghi stranieri avesse come unico obiettivo edificare una memoria narrativa, fatta di parole e immagini. Sarà un viaggio nel viaggio, e un viaggio nella scrittura, l’incontro con l’antropologo, urbanista e instancabile viaggiatore Franco La Cecla, che – affiancato dalla giornalista Laura Anello, curatrice de “Le Vie dei Tesori” - terrà un incontro semiserio sulla scrittura di viaggi, che sarà anche un dibattito aperto alle sollecitazioni, le suggestioni, le storie che ogni viaggiatore porta inesorabilmente con sé. La Cecla ha raccolto aneddoti e “deviazioni” di pellegrinaggi sbagliati, direzioni smarrite, compagnie inopportune, mete fallite, nel suo libro “Andare nel posto sbagliato – Il viaggio contromano”, pubblicato in queste settimane da Milieu edizioni. Dalle storie vere, autobiografiche e no, inanellate nel volume, ai racconti che germoglieranno liberamente dalla platea. Per scoprire che un viaggio non deve per forza finire quando si torna a casa. Con Franco La Cecla e Laura Anello Steri, piazza Marina 61. Ingresso libero fino a esaurimento posti 13. Il mio Teatro dei sensi Teatro Montevergini Domenica 11 ottobre alle 18 Ci sono coincidenze che ci attendono dietro porte socchiuse? La sincronicità è un fenomeno magico? Due domande per tratteggiare l’appuntamento con Enrique Vargas, regista colombiano pluripremiato, antropologo e fondatore del Teatro de Los Sentidos, la compagnia di Teatro sensoriale che ha casa in Spagna, a Barcellona, con la quale l’artista ha girato il mondo. A cinque anni dallo spettacolo al Montevergini, “Abitare Palermo”, Vargas torna in città per raccontare il suo mondo dove a volte si “vede” meglio chiudendo gli occhi. Un viaggio alla scoperta dei segreti del labirinto, scenografia vivente che caratterizza i suoi spettacoli dove i ruoli tra attori e spettatori sono ribaltati come un confine labile e mai dogmatico. E dove, come lui dice, “ogni volta che uno spettatore partecipa a uno spettacolo deve uscirne cambiato, nel corpo e nell’anima”. A Palermo, la città “dove il rapporto con la morte è continuo, gli abitanti vivono in bilico tra allegria e miserie”, l’incontro col Maestro giunge al termine di un laboratorio di teatro sensoriale in collaborazione con l’associazione Baccanica ([email protected]). L’incontro si inserisce nel progetto “Le Vie dei Teatri”, che punta a fare scoprire ai visitatori i segreti del palcoscenico, le tecniche e i mestieri tradizionali legati allo spettacolo attraverso incontri con autori, artisti, scenografi, macchinisti. Dalle 16 alle 18 il pubblico potrà partecipare a un’esperienza di teatro sensoriale. Con Enrique Vargas per Le Vie dei Teatri Teatro Montevergini, via Montevergini 20 Ingresso libero fino a esaurimento posti 14. Contro l'urbanistica Steri, Cortile Steri Domenica 11 ottobre alle 18 Capire le città e le complesse dinamiche che le abitano. Sembra facile. Labirinti di palazzi, una quota di verde, matematica di cemento e “prossemica” della quotidianità, che vista dall’esterno resta un enigma. Capire le città è una sfida, che urbanistica e antropologia raccolgono da fronti opposti e combattono con armi diverse. Franco La Cecla, urbanista e antropologo, in proposito ha le idee molto chiare. Le ha scritte nel suo recente libro “Contro l’urbanistica” (edizioni Einaudi) e ne parlerà con il pubblico in un dibattito fulminante, che sarà anche un viaggio intorno al mondo, in dodici capitali simbolo della modernità e di come l’uomo ha ripensato lo spazio, il rapporto con il cibo, i consumi, la ribellione contro il potere costituito nel ventre molle della metropoli. Al fianco di La Cecla, Paolo Valerio Mosco, storico dell’Urbanistica e dell’Architettura, docente dell’Università Iuav di Venezia. Con Franco La Cecla e Paolo Valerio Mosco Steri, piazza Marina 61. Ingresso libero fino a esaurimento posti 15. Le oasi dell’identità Palazzo Bonocore Inaugurazione: martedì 13 ottobre alle 20 “Le oasi dell’identità” è un vero e proprio museo multimediale sul patrimonio culturale immateriale siciliano, realizzato nell’ambito del progetto omonimo, ideato e diretto da Lucio Tambuzzo, per I WORLD, finanziato dal PO FESR Linea di Intervento 312 A. Su grandi schermi scorrono le immagini delle ricchezze siciliane, i cicli vitali del grano o dell’uva, le tonnare, i pupi siciliani, prendendo spunto dagli scatti di Melo Minnella e dagli studi dell’antropologo Ignazio Buttitta. Il visitatore si troverà immerso in un mondo “liquido” e avvolgente che creerà un percorso visivo ed emozionale dentro l’Isola. Il museo prevede un itinerario tematico suddiviso in ambienti, con sequenze video wall per un totale di 67 minuti di proiezioni. Nelle prime due sale protagonista è la terra, il mondo contadino con i suoi riti “incisi” nel lavoro e nella fatica, e le sue tradizioni che scandiscono la vita quotidiana. Nel secondo percorso tematico – nella Sala del Cubo – prenderà forma il talento artigiano di pupari e ceramisti e la devozione popolare si vestirà a festa per celebrare i suoi santi. Infine, nelle ultime due sale, protagonisti il paesaggio - di terra, di mare - le furenti liturgie della mattanza – quelle di ieri e quelle di oggi – e il cibo. Fotografie di Melo Minnella Palazzo Bonocore, piazza Pretoria Orari: sabato dalle 10.30 alle 13 e dalle 14.30 alle 18; domenica dalle 10.30 alle 13 e dalle 14.30 alle 18. Ingresso con la visita del Palazzo 16. Schiavi di casa nostra Steri, Cortile Steri Venerdì 16 ottobre alle 18 Li chiamavano captivi, prigionieri, schiavi, venduti all’asta sui moli del Nord Africa per finire poi ai lavori forzati o a remare sulle galere da corsa, costretti a faticare nei campi o a sbrigare le incombenze domestiche più disparate. Un milione e mezzo di uomini rapiti dai corsari musulmani sulle sponde tra il Mediterraneo e l’Adriatico, dalla Spagna alla Sicilia alla Grecia, tra ‘il Cinquecento e il Settecento. Moltissimi quelli arrembati e razziati in Sicilia, protagonisti di una storia quasi sconosciuta, intessuta di rabbia e di riscatto, che Giovanna Fiume, docente di Storia moderna dell’Università di Palermo, ha investigato nei suoi diversi aspetti. Fondamentale quello religioso. Perché i captivi venivano sradicati e portati nelle Reggenze barbaresche di Algeri, Tunisi, Tripoli, e spesso finivano per convertirsi alla religione di Maometto. Succedeva, ad esempio, quando perdevano ogni speranza di poter tornare nella loro terra, quando non credevano più che la loro famiglia pagasse il riscatto richiesto per liberarli, oppure per fare carriera nella marineria corsara o semplicemente per arricchirsi. Schiavitù, identità, abiura, si intrecciavano così in una parabola di dolore e rivalsa che poteva concludersi con il rientro in patria, volontario o forzato, e l’autodenuncia alla Santa Inquisizione: la religione cristiana era stata rinnegata, ma era stata una conversione “di bocca”, non “del cuore”, rimasto cristiano al di là di ogni apparenza e dunque meritevole di perdono. Si osserverà il fenomeno nel suo complesso e in alcuni casi particolari, quali quelli dei rinnegati Francesco Mannarino e Juan Andres Ingles, che hanno lasciato i loro nomi sulle pareti delle celle delle carceri segrete, e di Alì del mar Negro, rais delle galere di Biserta, che languirà per decenni in prigione. I primi due sperimentano la severa misericordia del tribunale, il terzo la sua implacabile vendetta. Particolarmente toccanti le lettere che gli schiavi inviavano alle loro famiglie dalla prigionia e di cui la professoressa Fiume leggerà alcuni stralci nel corso dell’incontro. Con Giovanna Fiume Steri, piazza Marina 61. Ingresso libero fino a esaurimento posti 17. I canti della Mesquita Archivio storico comunale Venerdì 16 ottobre alle 21 Sono le musiche e i canti della tradizione ebrea sefardita. Melodie e parole che ricordano la diaspora siciliana che cambiò radicalmente e drammaticamente la storia della Sicilia e che rievocano la storia di convivenza e di pace che precedette quell’evento. Risuoneranno proprio in quell’Archivio storico comunale che conserva l’editto di espulsione degli ebrei dall’Isola, nel 1492, e che fu costruito nella zona della sinagoga distrutta. Si tratta di musiche e canti che si sono tramandati oralmente, via via arricchendosi di strutture ritmiche, melodiche ed espressioni diverse spaziando da un’area all’altra del Mediterraneo e subendo così il fascino o le influenze arabe, turche, greche o balcaniche. Il “cante sefardì”, che esprime tutto l’ardore e la disperazione di un popolo in fuga dalla persecuzione e la speranza di costruire una nuova e migliore vita, nella sua lunga erranza diviene un linguaggio universale. Alejandra Bertolino Garcia – Voce, Harmonium, Santur Salvo Compagno – Percussioni Silvio Natoli – Chitarra, Viella medioevale, Oud, Bouzouki Antonio Putzu – Duduk e fiati Salvo Tessitore - Ideazione, testi e coordinamento Archivio storico comunale, via Maqueda 157 Su prenotazione. Contributo: 6 euro 18. I nodi del presente Steri, Cortile Steri Sabato 17 ottobre alle 18 Una disamina lucida e appassionata della cronaca battente degli ultimi mesi, che vede la Sicilia avamposto geografico e umano di un’emergenza senza fine. Ma anche la politica, con i suoi passi falsi, le sue grandi assenze, il dovere di dare risposte. E l’Europa, distante, indifferente, forse inadeguata per affrontare crisi e tragedie globali. L’analisi critica, le domande giuste, la lettura in controluce della realtà, senza filtri, senza ipocrisie: così il pubblico di Palermo è invitato a riflettere e a ragionare insieme con il giornalista Marcello Sorgi. Palermitano, scrittore, già direttore del Tg1 e de La Stampa, di cui è attualmente editorialista, Sorgi parlerà di politica, migrazioni, Europa, in un incontro-dibattito aperto alle sollecitazioni dell’attualità e al confronto con la platea. Con lui Fabrizio Lentini, vice caporedattore di Repubblica Palermo. Con Marcello Sorgi e Fabrizio Lentini Steri, piazza Marina 61. Ingresso libero fino a esaurimento posti 19. La Notte dei ladri Oratorio di San Lorenzo Sabato 17 ottobre alle 22 È uno dei più celebri furti d’arte della storia, un mistero assoluto per polizia e magistratura che da decenni cercano il capolavoro dipinto da Caravaggio nel 1609, districandosi tra falsi allarmi, piste che portano a collezionisti internazionali, valanghe di dichiarazioni di pentiti di mafia che tutto e il contrario di tutto hanno raccontato: la tela usata come vessillo di potere, calpestata a mo’ di scendiletto, mangiata da ratti e maiali. Di sicuro c’è soltanto che la notte di venerdì 17 ottobre 1968 la Natività di Caravaggio sparì dall’Oratorio di San Lorenzo. Forse avvolta in un tappeto. Ecco allora un’intera notte dedicata a quel furto. I visitatori entreranno nell’Oratorio al buio, muniti soltanto di torce. Sparirà nel nulla la Natività dell’artista Adalberto Abbate, inaugurata la notte del 24 dicembre dell’anno scorso. Poi un happening di musica elettronica, mentre appariranno i diavoli di ceramica creati da Giacomo Alessi. A cura dell’associazione Amici dei Musei Siciliani Oratorio di San Lorenzo, via Immacolatella 3 20. Mamme, ce la potete fare Steri, Cortile Steri Domenica 18 ottobre alle 11 Giornalista finanziaria, scrittrice, blogger tra i cento più influenti d’Italia, presenza fissa su “D” di Repubblica con una rubrica che è un omaggio all’ironia travestita da vita quotidiana, Claudia De Lillo, milanese, sposata con un marito “part time” e madre di tre figli maschi, affettuosamente chiamati “hobbit”, è Elasti. Elasti perché, per una mamma che lavora, la giornata è sempre troppo corta, e quindi bisogna stirarla un po’, allungarla fino a farci star dentro tre pasti e otto ore in ufficio, il calcetto e il pianoforte, gli ‘straordinari’ e la torta fatta in casa. Elasti perché se non si è un po’ “elastiche”, è difficile passare da un ruolo all’altro come si cambia un paio di scarpe, multitasking per vocazione e per necessità. Argomento serissimo, ma toni da chiacchierata fra amiche e amici: così Elasti, al secolo Claudia De Lillo, racconterà le sue avventure, svelerà qualche provvidenziale trucco domestico, scambierà storie e impressioni con il pubblico in platea. Una sorta di “gruppo di autocoscienza” - lo definisce la stessa autrice - per affrontare con un sorriso le fatiche della vita familiare. Con Claudia De Lillo (alias Elasti) e Laura Anello Steri, piazza Marina 61. Ingresso libero fino a esaurimento posti 21. Le nuove guerre del fondamentalismo Steri, Cortile Steri Domenica 18 ottobre alle 18 Il terrorismo alimentato anche da fanatiche distorsioni della fede in Dio sta cercando di introdurre nel Mediterraneo, in Medio Oriente, in Africa i germi di una terza guerra mondiale. Sta alla nostra responsabilità fermarla”. Al 36° meeting di Comunione e Liberazione di Rimini il messaggio inviato dal Presidente Mattarella è stato un sasso gettato nel lago delle emergenze quotidiane: poche parole, ma pesanti, e tanti cerchi concentrici che si sono allargati a formare mulinelli di dubbi, domande, riflessioni. Proverà a dare una risposta – ma verosimilmente anche a far emergere nuove sollecitazioni - il giornalista e scrittore Gianni Riotta, in un incontro-dibattito con il pubblico della sua città sul tema della guerra, delle guerre che, come virus testardi, possono proliferare nel terreno marcio del fondamentalismo. Un ragionamento sul filo della cronaca, per individuare gli angoli bui dietro l’angolo di casa nostra, le risorse disponibili, le soluzioni efficaci. Con Gianni Riotta Steri, piazza Marina 61. Ingresso libero fino a esaurimento posti 22. L’Iliade senza parole Steri, Cortile Steri Domenica 18 ottobre alle 21 Una performance teatrale nella lingua dei segni, con traduzione e interpretazione in italiano. Un esperimento inedito, che vuole esplorare le risorse di un linguaggio ricco di potenzialità attraverso una storia dal fascino senza tempo: “L’Iliade e le sue donne”. Monica Catalano, Katia Trinari, Marcello Di Fatta - attori, docenti e interpreti udenti e no – accompagnano dunque il pubblico in un viaggio tra battaglie, mito e tradizione, che ripercorrono le gesta degli eroi greci e troiani, gli scontri fra gli dèi, il ruolo determinante di figure femminile emblematiche e sempre attuali: da Era ad Afrodite, da Atena a Elena, da Andromaca a Cassandra. Un modo unico di fare teatro che unisce, lungo un unico filo rosso, la passione per la civiltà antica con la ricerca linguistica e gestuale sulla Lis. Con Monica Catalano, Katia Trinari, Marcello Di Fatta Steri, piazza Marina 61. Ingresso libero fino a esaurimento posti 23. Zyz – Annuario fotografico contemporaneo Steri, Cortile Steri Inaugurazione: venerdì 23 ottobre alle 18 Tre giorni per esplorare, documentare, raccontare attraverso la fotografia l’immensa e complessa dimensione che ci circonda, la Terra, nei suoi significati di luogo delle genti, elemento primario che genera la vita, substrato da cui nascono la bellezza, i conflitti, le ferite. È l’annuario fotografico contemporaneo “Zyz”, che torna per la seconda edizione. “Zyz”, il fiore, nome che i Fenici avevano dato alla città di Palermo, è l’occhio che scruta, l’obiettivo aperto sul reale. Ma “Zyz” - promosso da Navarra editore e curato dal fotografo, videomaker e scrittore Franco Blandi - non sarà soltanto un contenitore di mostre – tra cui l’inedita Interior of Sicily, un’esposizione internazionale prodotta da AFNI – Associazioni Fotografi Naturalisti Italiani che coinvolge fotografi di ben 18 Paesi del mondo, e la famosa La terra vista dal cielo di Arthus-Bertrand - per esaltare la fotografia come strumento efficace e raffinato di conoscenza: ci saranno anche dibattiti, film, proiezioni multimediali, l’esposizione delle opere che hanno partecipato al concorso fotografico collegato alla manifestazione, un workshop e il coinvolgimento di autori, fotografi, divulgatori, esponenti di associazioni culturali e ambientaliste. Oggi, giorno di inaugurazione, la premiazione del concorso fotografico “Sguardo alla Terra” e l’apertura degli spazi espositivi. Promosso da Navarra Editore - A cura di Franco Blandi Steri, piazza Marina 61. Ingresso libero 24. Sguardo alla Terra Steri, Cortile Steri Inaugurazione: venerdì 23 ottobre alle 18 In mostra i dieci scatti vincitori del concorso fotografico digitale “Zyz 2015” in una mostra suggestiva prodotta interamente da Zyz, che guarda alla Terra da più punti di vista. Uno sguardo grandangolare rivolto al pianeta, per recuperare la visione d'insieme da cui emergono la bellezza, ma anche gli attacchi e le ferite. Uno sguardo rivolto ai luoghi e alle storie che essi raccontano con il paesaggio, con le emergenze naturali, culturali, storiche, architettoniche, che si sono sedimentate nel corso dei secoli. Uno sguardo più di dettaglio, rivolto alle piccole cose, alla vita, agli esseri viventi e all'umanità che popolano la Terra, che la sfruttano, che l'amano, che la odiano, che la offendono. Un ulteriore punto di osservazione, quello della ricerca dell'armonia tra la natura, l'uomo e le sue attività. Steri, piazza Marina 61 Fino a venerdì 30 ottobre Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 18. Ingresso libero 25. Interior of Sicily – Mostra Palazzo Forcella - De Seta Inaugurazione: venerdì 23 ottobre alle 18 “Interior of Sicily”, letteralmente "Interno della Sicilia": in una zona interna, rurale della Sicilia - tra i comuni montani di Cesarò, San Teodoro e Troina, e tra le province di Messina ed Enna – sono state infatti scattate le immagini che compongono questa mostra; ma anche “interiore”, nel senso di intimo. Come qualcosa che senti dentro e che senti tuo, che ti appartiene a prescindere, senza che tu lo abbia determinato o voluto coscientemente. Un legame atavico quello che lega ogni siciliano con l'interno dell'Isola, con il paesaggio, con la terra, le attività, i prodotti. Un legame con il territorio, tra natura e attività umane, che è stato documentato dall’autore attraverso un’osservazione costante degli stessi luoghi durata ben due anni. Uno scatto ogni settimana. Immagini identiche per inquadratura, simili nei colori tra le settimane adiacenti, diverse se considerate mese per mese. Il risultato è contenuto in un documentario e una mostra fotografica. La mostra è costituita da dodici pannelli che riportano, accostate l'una all'altra le miniature delle sequenze fotografiche. In ogni pannello sono contenute sessanta immagini che danno l'idea dei cambiamenti del paesaggio nel corso dell'intero anno. Inoltre, dodici ingrandimenti (uno per ogni mese) e trentasei Immagini di dettaglio (tre per ogni mese) testimoniano il cambiamento del paesaggio, il susseguirsi dei lavori agricoli in parallelo con gli effetti del clima nella vegetazione e nel territorio. Mostra di Franco Blandi - Anteprima assoluta Per Zyz, Annuario fotografico contemporaneo Palazzo Forcella De Seta, Sala Conferenze Florio, Foro Umberto I 21 Fino a venerdì 30 ottobre Orari: lunedì-venerdì dalle 8.30 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 18; sabato e domenica dalle 9 alle 13 26. Interior of Sicily – Documentario Steri, Cortile Steri Venerdì 23 ottobre alle 19 Dodici sequenze video-fotografiche, dodici mesi, in circa 35 minuti. Oggetto di osservazione sono una decina di chilometri che da Cesarò portano verso Troina, a cavallo tra le province di Messina e Enna. A essere più precisi si tratta della strada statale 120 che si inerpica tra colline e vallate sul digradare dei monti Nebrodi. Ampi spazi, colline multiformi, campi coltivati, terreni incolti, alberi e casolari solitari. Su tutto domina la Montagna, il Mongibello, il Vulcano, l'Etna. Ogni tanto si può osservare qualche contadino o allevatore con le sue greggi, ma il più delle volte apparentemente non c'è nessuno. Eppure la mano dell'uomo è sempre presente in quel paesaggio. Agisce come nascosta, senza protagonismo. Il trascorrere dei mesi è documentato sia attraverso la proposizione delle sequenze fotografiche realizzate nelle diverse postazioni, sia con immagini di dettaglio e del paesaggio. Nessuna costruzione, solo ciò che realmente accadeva attorno ai punti di osservazione. Una visione d'insieme che può aiutare a capire come la bellezza possa essere ricercata e trovata in maniera inaspettata anche in contesti rurali inconsueti. Può aiutare a sviluppare la coscienza del rispetto dell'ambiente attraverso l'alleanza armonica tra natura e attività umane. Documentario di Franco Blandi (40 minuti) per Zyz, Annuario fotografico contemporaneo Steri, piazza Marina 61. Ingresso libero fino a esaurimento posti 27. Palermo sotto le bombe Archivio di Stato – sede Catena Venerdì 23 ottobre alle 17 Un viaggio indietro di oltre mezzo secolo, per recuperare gli scorci di una Palermo che deve ancora scendere a patti con le rovine della Seconda guerra mondiale. Ci sono le fotografie di ieri, il bianco e nero sgranato custodito in archivi eccellenti, e il digitale perfetto, ma non per questo asettico, dell’obiettivo che spia il contemporaneo, tra i vicoli del centro storico e le facciate dei palazzi ancora feriti, nel racconto per immagini “Palermo sotto le bombe: una storia per immagini”, curata da Ninni Giuffrida e Antonio Sole, docenti – rispettivamente – di Storia moderna e Storia contemporanea dell’Università di Palermo. L’esposizione raccoglie le foto scattate dagli Alleati durante i bombardamenti sulla città, conservate nel Museo della Royal Air Force, e selezionate da Samuel Romeo, giovane storico e appassionato di fotografia. Altre immagini provengono dall’archivio, mai consultato prima d’ora, dei vigili del fuoco di Palermo, mentre le foto che ritraggono la città oggi sono state scattate dallo stesso Romeo. Le incursioni aeree, le strade disastrate, la violenza, l’abbandono, rivivono nella drammatica verità della guerra. Uno sguardo pietoso dal passato, un indice ammonitore puntato sul presente. Con Ninni Giuffrida e Antonino Sole Archivio di Stato – sede Catena, corso Vittorio Emanuele 31 Ingresso libero fino a esaurimento posti 28. L’istruzione difficile Villa Zito Venerdì 23 ottobre alle 17.30 Trenta scuola prese in esame, trenta “casi di studio” per analizzare un fenomeno che racconta l’Italia di oggi forse più della cronaca minuta, della politica parolaia e delle mode passeggere. Perché riguarda i nostri figli, il loro futuro e il capitale umano e intellettuale che potranno spendere in un mercato del lavoro globale sempre più qualificato e competitivo. I docenti universitari palermitani Laura Azzolina, Francesco Asso e il docente dell’Università di Macerata Emanuele Pavolini hanno condotto una lunga e dettagliata ricerca, promossa dalla fondazione siciliana Res per la Ricerca su economia e società, e diventata recentemente un libro, dal titolo “L’istruzione difficile”, edito da Donzelli. La scuola al Sud soffre di un allarmante divario di competenze con il Nord. L’indagine condotta sugli alunni delle scuole medie, dei licei e degli istituti tecnici – e poi sfociata in una serie di ipotesi – non lascia spazio a dubbi, sul piano quantitativo e su quello qualitativo. Ne parleranno, insieme con i co-autori del libro Francesco Asso e Laura Azzolina, il sottosegretario del ministero all’Istruzione Davide Faraone; l’assessore alla Scuola e realtà dell’infanzia del Comune di Palermo, Barbara Evola; il dirigente dell’Ufficio scolastico regionale Giorgio Cavadi; il dirigente scolastico dell’Istituto “Regina Margherita” di Palermo, Pia Blandano. Con Francesco Asso, Laura Azzolina, Davide Faraone, Barbara Evola, Giorgio Cavadi, Pia Blandano Villa Zito, via della Libertà 52. Ingresso libero fino a esaurimento posti. 29. Il mondo in ottanta scatti – Mostra “Asferico - Afni 2014” Steri, Cortile Steri Inaugurazione: venerdì 23 ottobre alle 18 Ottanta scatti, ottanta fotografi internazionali provenienti da ben diciotto Paesi (Italia, Spagna, Portogallo, Belgio, Francia, Lussemburgo, Danimarca, Germania, Finlandia, Paesi Bassi, Norvegia, Svezia, Regno Unito, Ungheria, Stati Uniti, Russia, Australia, Messico) e otto sezioni (Paesaggio, Uomo e Natura, Mondo Subacqueo, Mammiferi, Uccelli, Altri animali, Piante e funghi, Composizione e Forme) per raccontare il Pianeta Terra e i suoi abitanti. Un viaggio magico attraverso il mondo con i fotografi vincitori del Concorso internazionale di fotografia naturalistica Asferico 2014, promosso da AFNI - Associazioni Fotografi Naturalisti Italiani. Mostra del Concorso internazionale di fotografia naturalistica “Asferico – AFNI 2014” per ZyzAnnuario fotografico contemporaneo Aperta fino al 30 ottobre Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 18. Ingresso libero 30. La terra vista dal cielo Steri, Cortile Steri Inaugurazione: venerdì 23 ottobre alle 18 Avete mai visto la Terra dal cielo? Dall’alto si mostra tutta la sua bellezza e allo stesso tempo la sua fragilità. La terra vista dal cielo è il capolavoro del noto fotografo francese Yann ArthusBertrand, una mostra che ha fatto il giro del mondo, con installazioni in oltre 110 città e circa 120 milioni di visitatori, e che Zyz ospita in formato digitale. Un racconto per immagini del nostro pianeta attraverso 103 fotografie a colori proiettate a ciclo continuo, un inventario dei più bei paesaggi del mondo fotografati dall’alto, con lo scopo di testimoniarne la bellezza e di preservarla attraverso un costante lavoro di monitoraggio dei luoghi. Dagli oceani alle vette delle montagne, dalla savana africana ai ghiacciai antartici, dai crateri vulcanici ai deserti africani. Le fotografie esposte sono il frutto di un lavoro durato oltre vent’anni, durante i quali Yann Arthus-Bertrand ha sorvolato i cinque continenti con l’intento di documentare i cambiamenti in corso e l’impatto dell’uomo sui territori, sensibilizzando il maggior numero di persone sull’importanza di uno sviluppo sostenibile. Di Yann Arthus-Bertrand – Videoproiezione Steri, piazza Marina 61 Fino a venerdì 30 ottobre. Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 18. Ingresso libero 31. La Notte dell’Ammiraglio Chiesa di San Cataldo Venerdì 23 ottobre alle 21 Congiure e sangue ai tempi di Guglielmo I di Altavilla, detto “Il Malo” per la sua spietatezza. Una stagione dominata da Maione di Bari, potentissimo Grande ammiraglio del Regno di Sicilia, uomo di fiducia del sovrano che fece visir, cioè ministro plenipotenziario. Il 10 novembre 1160 Maione viene assassinato in pubblico dal nobile Matteo Bonello. La tradizione popolare vuole che Maione sia stato ucciso davanti al palazzo arcivescovile – dove si dice che fosse andato per avvelenare l’arcivescovo, suo grande nemico – e che ancora oggi sul portone d’ingresso si trovi infissa l’elsa della spada di Bonello. Nella chiesa di San Cataldo di cui proprio Maione, grande mecenate, avviò la costruzione, tre dame ripercorrono quel delitto, portatrici di tre diverse verità: Eustochia di Bari, sorella di Maione; Clemenza di Catanzaro, promessa sposa di Matteo Bonello; Margherita di Navarra, moglie di Guglielmo I. Una visita teatralizzata che è un tuffo nella Palermo di mille anni fa. A cura dell’associazione Amici dei Musei Siciliani Chiesa di San Cataldo, piazza Bellini 1. Su prenotazione. Contributo: 6 euro 32. Human – Un film di Yann Arthus-Bertrand. Prima nazionale Steri, Cortile Steri Venerdì 23 ottobre alle 21 Nel 2003, dopo "La terra vista dal cielo", Yann Arthus-Bertrand, insieme con Sybille d’Orgeval e Baptiste Rouget-Luchaire, lanciò il progetto "7 miliardi di Altri". Seimila interviste filmate in 84 Paesi da circa venti registi alla ricerca degli Altri. Dal pescatore brasiliano al negoziante cinese, dall'artista tedesco al contadino afgano, tutti hanno risposto alle stesse domande su sogni, paure, sofferenze e speranze. Cos’hai imparato dai tuoi genitori? Cosa desideri trasmettere ai tuoi figli? Quali difficoltà hai incontrato? Cos'è per te l'amore? Dallo sviluppo di quel lavoro fotografico e documentale nasce "Human", film fuori concorso alla 72esima Mostra del cinema di Venezia e ora a Palermo per la prima proiezione pubblica nazionale. "Human" è un’opera di impegno che consente di abbracciare la condizione umana e di riflettere sul senso della nostra esistenza. Mediante testimonianze cariche di amore e felicità, ma anche di odio e violenza, "Human" ci pone dinanzi all’altro e ci rimanda alla nostra stessa vita. Dalla più piccola storia della quotidianità ai racconti di vita più incredibili, questi incontri toccanti e di rara sincerità mettono in luce ciò che siamo, il nostro lato più oscuro, ma anche ciò che di bello e universale è in noi. Proiezione - Francia, 188’ - v.o. varie - s/t italiano, inglese (documentario) Per Zyz-Annuario fotografico contemporaneo Steri, piazza Marina 61. Ingresso libero fino a esaurimento posti 33. Struttura e linguaggio del portfolio fotografico Archivio di Stato – sede Catena Sabato 24 ottobre alle 12 Il portfolio è una raccolta di immagini, numericamente limitata, in cui il tutto vale più delle singole parti; è un progetto significativo in cui gli scatti sono selezionati per raccontare e trasmettere qualcosa. È il biglietto da visita di ogni fotografo o aspirante tale, la sintesi del proprio lavoro. E ancora, secondo la definizione ufficiale che dieci anni fa diede la FIAF - Federazione italiana associazioni fotografiche - "si può intendere per portfolio un complesso di immagini finalizzate a esprimere un'idea centrale. I soggetti delle singole foto (il "cosa") e il modo scelto dal fotografo per rappresentarli e ordinare le immagini in sequenza utilizzando il valore espressivo degli accostamenti (il "come") devono essere in grado di comunicare con logica e chiarezza l'idea scelta dall'autore, e cioè il significato del portfolio (il "perché"). I significati possono spaziare in molte direzioni: documentaria, narrativa tematica o artistica, creativa, concettuale o altre ancora”. Il portfolio però è un soggetto in continua evoluzione e nell’era del digitale, la parola e il suo significato vanno rivisti, per restare al passo con i tempi. Tutto questo e molto altro verrà illustrato nel seminario a cura di Massimo Agus, direttore del dipartimento didattica della Fiaf (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche). I fotografi e gli appassionati impareranno come creare un portfolio fotografico per promuovere il proprio lavoro e meglio presentarsi al pubblico. Al termine sarà possibile prenotarsi per la lettura del proprio portfolio fotografico, che avverrà domenica pomeriggio con lo stesso Massimo Agus. Workshop a cura di Massimo Agus - direttore dipartimento didattica FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche). A cura di Arvis, Associazione per le arti visive in Sicilia per Zyz – Annuario fotografico contemporaneo. Archivio di Stato – sede Catena, corso Vittorio Emanuele 31. Ingresso libero 34. Terra Madre Archivio di Stato – sede Catena Sabato 24 ottobre alle 17 Le immagini non lasciano vie di fuga. Le immagini spalancano porte e finestre, trascinano folate di tempesta. Le immagini sono potenti e oneste. Due audiovisivi, realizzati dai fotografi dell’Arvis (Associazione per le arti visive in Sicilia) per Zyz – Annuario fotografico contemporaneo, raccontano, sul filo conduttore della terra e dei popoli, le contraddizioni e la temperie di questi giorni di disperazione e di coraggio. “No more wall”, di Francesca Riggi, è dedicato alla terra, che accoglie, dà vita, appartiene a tutti, difende gli uomini e non i confini. “La rivolta degli ombrelli”, di Gianni Nastasi mostra senza filtri storie e dinamiche della tratta delle donne nigeriane in Italia. Le proiezioni saranno seguite da un dibattito sul tema dell’accoglienza e sul fenomeno migratorio. A cura di Arvis, Associazioni per le arti visive in Sicilia per Zyz – Annuario fotografico contemporaneo Archivio di Stato – sede Catena, corso Vittorio Emanuele 31. Ingresso libero 35. Etica ed estetica. Fotografia e ambiente Steri, Cortile Steri Sabato 24 ottobre alle 18 Il fotografo di paesaggio influenza la percezione estetica di chi guarda la sua arte, lo aiuta a sviluppare una nuova consapevolezza che influenza l’etica. Adeguando il suo ambiente l’uomo trasforma il paesaggio secondo le regole di un eterno costruire che segue il progetto dell’umanità. La fotografia di paesaggio modificando l’etica può affinare e migliorare il progetto. Da questa premessa Ezio Giuffrè, presidente della sezione Sicilia di AFNI Associazioni fotografi naturalisti italiani, svilupperà una discussione sulla utilità di fotografare “la Terra” con un approccio lento, senza la moderna frenesia che la tecnologia porta con sé. Si alla tecnologia ma seguendo i ritmi lenti che la “Madre” ci offre, ritmi che ci riportano in contatto con noi stessi. Un ponte tra le antiche tecniche fotografiche e la tecnologia. Saranno sviluppati tre argomenti: Fotografare il paesaggio con gli apparecchi a corpi mobili e le implicazioni con l’estetica; Fotografare il paesaggio con il telefono: limiti percettivi e potenzialità; Fotografare il paesaggio con le moderne reflex: i vantaggi e i rischi che si nascondono. Con Ezio Giuffré, presidente della Sezione siciliana di Afni (Associazione fotografi naturalisti italiani) e Gino Fabio, fotografo naturalista. AFNI - Associazione fotografi naturalisti italiani Steri, piazza Marina 61. Ingresso libero fino a esaurimento posti 36. Dietro le quinte del Flauto Magico Palcoscenico del Teatro Massimo Sabato 24 ottobre alle 18 La celebre opera di Mozart, nell'allestimento curato da Roberto Andò, raccontato al pubblico da un solito punto di vista. Le scelte registiche e quelle scenografiche saranno illustrate al pubblico sul palcoscenico e direttamente dai protagonisti dell'allestimento, guidati da Renzo Milan, il direttore degli allestimenti scenici del prestigioso Teatro lirico italiano, che consentirà al pubblico di ammirare lo spazio del teatro da una prospettiva inedita. L’incontro si inserisce nel progetto “Le Vie dei Teatri”, che punta a fare scoprire ai visitatori i segreti del palcoscenico, le tecniche e i mestieri tradizionali legati allo spettacolo attraverso incontri con autori, artisti, scenografi, macchinisti. Con Renzo Milan per Le Vie dei Teatri Teatro Massimo, piazza Verdi. Ingresso libero fino a esaurimento posti 37. Belice ’68, Terre in Moto – Documentario Steri, Cortile Steri Sabato 24 ottobre alle 21 Un documentario sulla zona del Belice oggi, sul suo sviluppo e sulle trasformazioni avvenute dal terremoto del 1968, anno di altri “terremoti” sociali e politici: la contestazione giovanile e le lotte operaie e studentesche. Un punto di frattura tra una società arcaica e contadina e un “mondo nuovo”, fatto di ricostruzioni di interi centri urbani, con un assetto urbanistico totalmente diverso e con una concezione degli spazi fino a quel momento inconcepibili per le popolazioni locali. Regia Salvo Cuccia, Antonio Bellia 2008; produzione Abra&Calabra, Demetra Produzioni Proiezione a cura di SiciliAmbiente Documentary Film Festival per Zyz – Annuario fotografico contemporaneo. Durata: 51' Steri, piazza Marina 61 Ingresso libero fino a esaurimento posti 38. La gestione del colore in post produzione e stampa Archivio di Stato – sede Catena Domenica 25 ottobre alle 9.30 Nell'era della fotografia digitale, comprendere come viene interpretato e gestito il colore nelle immagini fotografiche con il computer è uno dei passaggi essenziali per ottenere un livello qualitativo dell'immagine decisamente elevato. La teoria del colore si basa su un sistema oggettivo in grado di descrivere numericamente i colori, indipendentemente dal dispositivo sul quale essi sono rappresentati. Conoscerne le basi ci consente di affrontare i processi postproduttivi delle nostre fotografie, in modo da avere una ragionevole certezza che i file elaborati siano corretti, privi di dominanti colorate occulte e con i colori esattamente come noi desideriamo che essi siano. Il workshop intende affrontare queste problematiche con un approccio semplice e chiaro, offrendo la base interpretativa per comprendere l'utilizzo dei modelli colore. Verrà posto l'accento sul modello RGB, sulle differenze di “visione” tra l'occhio umano e le macchine fotografiche, sulla qualità della luce. Davide D’Angelo (Torino, 1963) è fotografo e stampatore Fine Art, si è specializzato nella postproduzione, stampa digitale e nella gestione del colore con Mauro Boscarol, massima autorità nel panorama italiano della gestione del colore. Workshop fotografico con Davide D'Angelo, fotografo e stampatore Fine art Archivio di Stato – sede Catena, corso Vittorio Emanuele 31 Su prenotazione alla mail [email protected] o al numero 091.6119342 Quota iscrizione 20 euro. Massimo 30 partecipanti. Durata 4 ore 39. Passeggiata fotografica Raduno: Steri, Cortile Steri Domenica 25 ottobre alle 10 Fotografi per un giorno, con la complicità di alcuni degli angoli più belli di Palermo, che splendidi e ignari poseranno per l’obiettivo di comuni cittadini. È l’iniziativa ideata dall’Arvis (Associazione per le arti visive in Sicilia) per Zyz – Annuario fotografico contemporaneo: i fotografi dell’associazione accompagneranno il pubblico in una passeggiata fotografica per il centro storico, seguendo un suggestivo itinerario nel cuore e ai margini della Kalsa. La passeggiata è libera e aperta a tutti: non è richiesta attrezzatura professionale, ma basta la macchina fotografica dell’ultimo viaggio in famiglia. Il percorso toccherà anche lo Steri, l’Oratorio dei bianchi, l’Orto botanico, il Palazzo Reale. A cura di Arvis, Associazione per le arti visive in Sicilia, per Zyz – Annuario fotografico contemporaneo. Steri, piazza Marina 61 Su prenotazione alla mail [email protected] o al numero 091.6119342 40. Fai leggere il tuo portfolio Archivio di Stato – sede Catena Domenica 25 ottobre alle 16.30 Per ciascun fotografo o semplice amante della fotografia un confronto con un occhio esperto e critico è determinante: la lettura del portfolio da parte di un professionista consente, infatti, ai fotografi di crescere e migliorare il proprio lavoro e il modo di presentarlo. Per Zyz – Annuario fotografico contemporaneo, il direttore del dipartimento di didattica della FIAF (Federazione italiana associazioni fotografiche), Massimo Agus, è pronto a leggere e commentare la vostra storia fotografica, la vostra selezione di scatti migliori, dando suggerimenti e consigli sulla tecnica, ma anche sulla ripresa, sul taglio, sulla "costruzione" della fotografia e sul racconto che il portfolio è capace di generare. Massimo Agus è fotografo, curatore, docente di fotografia. È specializzato in fotografia di scena e di spettacolo. Per quindici anni è stato il fotografo ufficiale del Festival di teatro di strada Mercantia a Certaldo e del Balletto di Toscana; nel 2004 ha fondato il Centro per la fotografia dello spettacolo, con sede a San Miniato, Pisa; è direttore artistico del Festival di fotografia di spettacolo Occhi di Scena, e nel 2008 ha fondato il festival CiternaFotografia, di cui è stato direttore artistico fino al 2011. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni e le sue fotografie sono pubblicate sulle maggiori riviste in Italia e all’estero. All’attività professionale e artistica affianca quella didattica. Ha insegnato per quindici anni Storia e tecnica della fotografia all’Università di Siena; è docente di fotografia allo Studio Marangoni di Firenze, alla LABA di Firenze, alla New York University in Florence. Guida workshop sulla fotografia di spettacolo in Italia e all’estero. Dal 2014 è direttore nazionale del Dipartimento didattica della FIAF (Federazione italiana associazioni fotografiche). Con Massimo Agus, direttore dipartimento didattica FIAF (Federazione italiana associazioni fotografiche). A cura di Arvis, Associazione per le arti visive in Sicilia, per Zyz – Annuario fotografico contemporaneo. Archivio di Stato, corso Vittorio Emanuele 31 Su prenotazione alla mail [email protected] o al numero 3273821946 Contributo: 10 euro a portfolio, da versare contestualmente alla lettura 41. La fotografia oggi Archivio di Stato – sede Catena Domenica 25 ottobre alle 17 La crisi del linguaggio è specchio della crisi della nostra società. In questo contesto la fotografia va assumendo un ruolo sempre più importante nello sviluppo sociale. Ma i metalinguaggi dell’immagine si evolvono o no col progresso tecnologico del digitale? I parametri di giudizio della fotografia si devono adeguare a uno sviluppo tecnologico che procede a velocità sconvolgenti o esistono riferimenti e punti certi di riferimento che possano delineare una strada sia estetica che sostanziale? Con Antonio Saporito, presidente della Scuola stabile di fotografia di Palermo, e Francesco Enia, professore decano della Scuola stabile di fotografia A cura della Scuola Stabile di fotografia di Palermo per Zyz – Annuario fotografico contemporaneo Archivio di Stato – sede Catena, corso Vittorio Emanuele 31 Ingresso libero fino a esaurimento posti 42. Lampi su Palermo Steri, Cortile Steri Domenica 25 ottobre alle 18 Palermo città di fotografi, fucina di talenti che dietro l’obiettivo hanno saputo rischiarare le ombre sui volti della gente, gli angoli bui delle storie più oscure, miserie e nobiltà, incanto e ferocia. Perché così tanti? Perché una vocazione così autentica, che ne ha determinato la carriera, l’arte, la forza espressiva, spesso il coraggio? Proverà a dare una risposta – e a delineare un tracciato storico della fotografia, a Palermo e non solo – il docente dell’Università di Palermo Antonio Blando (Storia contemporanea), affiancato dalla professoressa Laura Azzolina (Sociologia economica), nel corso di un incontro che vedrà la partecipazione dei più noti e apprezzati fotografi siciliani. Si scoprirà così che la fotografia di guerra nacque per immortalare le gesta di Garibaldi e dei Mille, con i “fotoreporter” ante litteram francesi al seguito delle camicie rosse. Ma si cercherà anche di analizzare la realtà palermitana, dove la fotografia, pur essendo una voce potente della comunicazione quotidiana, non si è saputa trasformare in risorsa economica, in tema culturale forte per la città. Provando a suggerire uno scenario futuro con tutti i protagonisti in campo. Con Antonio Blando e Laura Azzolina Steri, piazza Marina 61 Ingresso libero fino a esaurimento posti 43. La musica e il cibo degli ebrei Atrio della Biblioteca di Casa Professa Domenica 25 ottobre alle 21 Alfabeti/Alphabets è uno spettacolo dove le lettere degli alfabeti del Mediterraneo interagiscono per mezzo della musica Klezmer. Il termine Klezmer, unione di due parole - kley e zemer, letteralmente “strumento del canto” - indica un genere musicale che fonde in sé strutture melodiche, ritmiche ed espressive che provengono dalle differenti aree geografiche e culturali (i Balcani, la Polonia e la Russia) con cui il popolo ebraico è venuto in contatto, oltre a una forte componente delle popolazioni zigane. Nell’atrio della Biblioteca comunale, nel cuore di quel che fu un tempo il quartiere ebraico, la musica esprimerà sia felicità e gioia che sofferenza e malinconia. Una musica nata per accompagnare feste di matrimonio, funerali o semplici episodi di vita quotidiana all'interno delle comunità ebraiche dell'Europa orientale. Il violino riveste un ruolo fondamentale nel Klezmer, che ha dato i natali a una buona parte della cultura violinistica moderna. A seguire, degustazione di due pietanze da strada della tradizione ebraica. Testi poetici - Francesco Gallo Mazzeo Collezione dei dipinti - Sergio Pausig Violino - Francesco La Bruna Voce - Michela Alamia Percussioni - Giacomo Di Domenico Chitarra - Nicola Marchese Contrabbasso - Silvio Natoli Fisarmonica - Carmela Stefano Lettura dei testi - Roberto Burgio Con Ensemble Alphabets2013 - In collaborazione con l’Isse, Istituto siciliano di studi ebraici Atrio della Biblioteca di Casa Professa, piazza Casa Professa 21 Su prenotazione Contributo: 10 euro 44. Amuri – The sacred flavours of Siciliy Steri, Cortile Steri Domenica 25 ottobre alle 21 Per Fabrizia Tasca Lanza il cibo è una cosa seria. Di più. È cultura, è espressione antropologica concreta, tangibile, di come gli uomini e le donne si raccontano e raccontano il loro vissuto, di come nascono e si saldano i vincoli imprescindibili con la terra, la memoria, la fede, il futuro. Per Fabrizia, scrittrice, ricercatrice, viaggiatrice, appassionata ambasciatrice della cucina siciliana nel mondo, il cibo è sostanza di gesti e di sapori, spesso antichissimi, tramandati di generazione in generazione, custoditi gelosamente come segreti di famiglia, ma anche celebrazione, devozione, preghiera. Così nasce “Amuri – The sacred flavours of Sicily”, un documentario di 40 minuti girato nel 2014 tra le province di Trapani, Agrigento, Catania, Caltanissetta, con tappe a Salaparuta, Poggioreale, Belpasso, Siracusa, Palermo, Vallelunga, Favara. Per riscoprire liturgie e usi gastronomici legati alle ricorrenze religiose di San Giuseppe, della Pasqua, di Santa Rosalia, patrona di Palermo, dei Morti e di Santa Lucia. E a ogni data solenne segnata sul calendario corrispondono giorni di lavoro frenetico e rigoroso in cucina, per seguire passo dopo passi i riti prescritti dalla tradizione non scritta della cucina della festa. Il titolo – “Amuri” – evoca e abbraccia l’intero paesaggio umano di questo viaggio: amore per la terra e per il cibo. In una parola, dice tutto. Di e con Fabrizia Tasca Lanza Steri, piazza Marina 61 Ingresso libero fino a esaurimento posti 45. La mia India Archivio di Stato – sede Catena Venerdì 30 ottobre alle 17 C’è una storia che tutti i popoli dell’India conoscono sin da piccoli e si raccontano nei, rari momenti di sconforto: quando un’avversità bussa alla tua porta, tu apri e falla entrare. Non è un Paese, l’India. E neanche un subcontinente, a dispetto delle fredde definizioni da sussidiario. È un mondo intero, una storia millenaria, una lezione di vita tra mare e montagne, piogge torrenziali e caldo opprimente, bellezza da fermare il respiro e miseria da far piangere, la fede più antica del mondo e il coraggio di non piegarsi, mai. La racconta con lucidità, curiosità, intelligenza e lo sguardo vigile del cronista-viaggiatore che nulla osserva senza provare a comprendere, Antonio Ortoleva, giornalista di lungo corso del Giornale di Sicilia e autore di “C’era una volta l’India, e c’è ancora”, fresco di stampa per l’editore Navarra. Un viaggio a gennaio di quest’anno, un mese tra le province del Nord e New Delhi, in compagnia di amici siciliani profondi conoscitori della realtà indiana, e - a compimento di un’esperienza unica, complessa, sfaccettata – le pagine di questo reportage, un po’ diario di viaggio e un po’ fenomenologia intima di una terra che non basterebbe una vita per svelare. “Racconto l’incanto della mia prima volta in India”, dice Ortoleva, che presenterà il volume insieme con il giornalista Giuseppe Liga, autore di un intervento pubblicato nel testo accanto a quello dello psichiatra Roberto Ortoleva. “Incanto che nasce dagli splendidi colori della terra, del paesaggio, dei tessuti indossati, ma anche dalla forza con cui questa gente affronta il disagio, alzando sempre di più l’asticella della sofferenza”. Dieci foto completano il libro, insieme con una breve antologia dedicata ai mistici indiani che hanno affascinato l’Occidente negli ultimi cinquant’anni. Con Antonio Ortoleva, Giuseppe Liga, Roberto Ortoleva Archivio di Stato – sede Catena, corso Vittorio Emanuele 231 Ingresso libero fino a esaurimento posti 46. Pane Amaro Chiostro del Museo archeologico Salinas Venerdì 30 ottobre alle 18 Pane da toccare, pane da odorare, pane da mangiare, pane da cercare lungo la scia della storia. Come un totem, come la pietra filosofale, come un punto sacro in cui si origina la civiltà, la memoria. Una ricerca – materiale, tecnica, linguistica, antropologica: la prima per ampiezza e completezza – sulla coltivazione tradizionale del frumento, prima cioè, dell’impiego delle macchine, nel particolare contesto dei latifondi siciliani dell’Alta Valle del Platani, accompagnata dalla più compiuta e rara documentazione fotografica che sia possibile oggi reperire. È questo l’affascinante – e amaro – scenario che emerge dalla ricerca condotta da Salvatore Nicosia, professore emerito nell’Università di Palermo, dove ha insegnato per quarant’anni Lingua e letteratura greca, che con questa indagine sulla coltivazione del frumento nei latifondi della Sicilia interna ha voluto sciogliere un debito nei confronti di luoghi, uomini, animali, piante, atti, parole, gesti che hanno riempito la sua infanzia e accompagnato la sua intera vita. A dare un’idea della tenacia di queste forme del lavoro, e a sancirne l’immutata presenza nell’intera area mediterranea, basta la documentazione emergente dalle pitture egiziane del III-II millennio avanti Cristo, qui utilizzate per la prima volta e riprodotte a riscontro: quella che il libro indaga non è che la fase terminale di una lunghissima storia che attraversa i millenni e segna l’attività, la fatica, la subordinazione e la dannazione di innumerevoli esseri umani. Con Salvatore Nicosia, Giuseppe Barbera, Ignazio Buttitta, Marino Niola, Francesca Spatafora Museo Salinas, via Bara all’Olivella 24 Ingresso libero fino a esaurimento posti 47. La Sicilia di Gian Antonio Stella Steri, Cortile Steri Venerdì 30 ottobre alle 18 Quando il giornalismo non dà tregua alla realtà. Quando un articolo, un libro possono ancora indignare, abbattere i muri della rassegnazione, fare la differenza. Gian Antonio Stella, facendo il mestiere di cronista, si è guadagnato il titolo di coscienza critica del Paese. Sulla Sicilia poi – le sue storture politiche, le aberrazioni di una storia secolare di sprechi, inganni, apatia, ruberie - ha scritto pagine memorabili di analisi documentatissime e verità incontrovertibili. Di questo e molto altro parlerà al pubblico. Le grandi opere incompiute della nostra terra (le ultime stime parlano di oltre 200 grandi impianti mai terminati), lo sperpero inaudito di un patrimonio culturale ostaggio dei vandali e delle cattive gestioni, la politica e la società, il presente e il futuro, lungo una scia di amara consapevolezza che i lettori di tutta Italia hanno imparato a riconoscere grazie ai suoi bestseller come “Schei”, “La casta”, “Vandali”, “Se muore il Sud”, alcuni dei quali nati dal sodalizio con il collega del Corriere della sera Sergio Rizzo. Con Gian Antonio Stella Steri, piazza Marina 61 Ingresso libero fino a esaurimento posti 48. La mia Palermo Steri, Cortile Steri Sabato 31 ottobre alle 18 Palermo osservata dagli occhi acuti e attenti di una bambina, poi donna, avvocato, scrittrice, destinata a guardare la sua città da distanze incostanti. Palermo raccontata da Simonetta Agnello Hornby, che qui è nata nel 1945 e qui torna spesso da Londra, la città che l’ha adottata dal '72, o da uno dei suoi tanti viaggi in giro per l’Italia e il mondo. È una Palermo ombrosa, enigmatica, eppure carica di storie e di energia, quella che la scrittrice racconterà in un inedito memoir che va dagli anni del fascismo al periodo immediatamente successivo alla Seconda guerra mondiale. La casa della bisnonna, in via Manzoni, i ricordi dell’infanzia e dell’adolescenza, una realtà urbana e umana in cui gli imprenditori di successo non si chiamavano soltanto Florio, ma anche Briuccia e Impallomeni. Una Palermo semi-moderna, ancora sospesa fra il richiamo della campagna e le seduzioni della città, che Hornby avrebbe imparato a conoscere e a scrutare dalle finestre di quel magico luogo dello spirito che era l’appartamento di via XX settembre, al civico 36: un palazzetto Liberty tra i più belli della città, che è poi diventato lo spazio fisico ed emotivo dell’ultimo romanzo della scrittrice, “Via XX settembre”, pubblicato nel 2013 da Feltrinelli. Casa di famiglia, casa di parole, casa di memoria. Con Simonetta Agnello Hornby Steri, piazza Marina 61. Ingresso libero fino a esaurimento posti 49. Homo dieteticus Chiostro del Museo archeologico Salinas Sabato 31 ottobre alle 18 Ce n’è per tutti i gusti. Anche se spesso il gusto manca. “Religioni” alimentari per ogni fede possibile, dai crudisti ai vegani, dai gluten-free ai no-carb, il cibo è la pietra filosofale del nuovo secolo, è il campo di battaglia su cui si scontrano abitudini, nevrosi, aspirazioni, desideri quotidiani di uomini e donne alla ricerca perenne dell’ultimo, definitivo, salvifico totem. È dunque un manuale ricco di spunti e una bussola preziosa per navigare nel mare delle tante variabili alimentari declinate secondo estetica e coscienza, il libro “Homo dieteticus – Viaggio nelle tribù alimentari” (edizioni Il Mulino) dell’antropologo, giornalista, scrittore napoletano Marino Niola. Accanto a lui il semiologo dell’Università di Palermo Gianfranco Marrone, saggista, scrittore, autore di “Gastromania”. Nell’atrio del Museo archeologico Salinas dove è in corso una mostra sul cibo nell’antichità, l’autore sarà protagonista di un incontro con il pubblico per accompagnare la platea alla scoperta delle ossessioni, delle fragilità, dei buchi neri che si annidano dietro ogni scelta estrema che riguarda l’atto straordinariamente identitario del mangiare. “Siamo entrati nell’era di Homo dieteticus – dice - e come tutte le religioni nascenti produce continue contrapposizioni, scismi, eresie, sette, abiure. Ciascun credo si ritiene l’unica via verso la salvezza. E verso l’immortalità. O almeno quel suo succedaneo salutistico che chiamiamo longevità. Così anticipiamo il giorno del giudizio e facciamo del dietologo una sorta di Dio giudice. O di Dio una sorta di dietologo improprio, che dispensa premi e castighi qui e ora. Ecco perché la dieta non è più una misura di benessere, ma una condizione dell’essere”. Con Marino Niola e Gianfranco Marrone Museo archeologico Salinas, piazza Olivella 24 Ingresso libero fino a esaurimento posti 50. Dietro le quinte de I Persiani a Caporetto Teatro Biondo Sabato 31 ottobre alle 18 La tragedia della Grande Guerra, a cent'anni dal coinvolgimento italiano nel primo conflitto mondiale del Novecento, è l'oggetto della messa in scena che Roberto Cavosi ha ideato a partire dalla tragedia di Eschilo e che Le Vie dei Tesori racconta al pubblico attraverso una conversazione con Anna Maria Guarnieri, grande protagonista del teatro italiano e interprete dello spettacolo. L’incontro si inserisce nel progetto “Le Vie dei Teatri”, che punta a fare scoprire ai visitatori i segreti del palcoscenico, le tecniche e i mestieri tradizionali legati allo spettacolo attraverso incontri con autori, artisti, scenografi, macchinisti. Con Anna Maria Guarnieri per Le Vie dei Teatri Teatro Biondo, via Roma 258. Ingresso libero fino a esaurimento posti 51. Quijote y Sancho Oratorio di San Mercurio Sabato 31 ottobre dalle 18.30 alle 23.30 Il suono – nella doppia veste di sollecitazione acustica e di parola – come ambiente che avvolge e stimola l’immaginazione. Il suono come canale cruciale della percezione, che apre mondi sconosciuti e alimenta sorgenti inesauribili. Gioca con i sensi, ma non perde di vista la solennità dell’ascolto, lo spettacolo “Quijote y Sancho”, ideato e diretto da Lelio Giannetto, di “Curva Minore”, con Preziosa Salatino, Emilio Ajovalasit e la collaborazione del Teatro Atlante, dell’Instituto Cervantes, curatore dei testi del Don Quijote, e dell’associazione “Amici dei musei siciliani”. Ogni spettatore siederà a distanza l’uno dall’altro, con una benda sugli occhi, piccolo ma potente grimaldello per entrare nella dimensione esclusiva del sentire. Alcuni attori e performer inizieranno a muoversi attorno al pubblico e pronunceranno brevi frasi tratte dal Don Quijote: si svilupperà così una suggestiva circolarità narrativa e un singolare cambio di passo con la musica, eseguita dalla “Sicilian Improvisers Orchestra”. Lo spettacolo è stato pensato per un pubblico di 30 persone alla volta, per una durata di 25 minuti, a partire dalle 18.30 e fino alle 23. Ideato e diretto da Lelio Giannetto di Curva Minore Con Preziosa Salatino, Emilio Ajovalasit e la collaborazione del Teatro Atlante Oratorio di San Giovanni degli Eremiti, vicolo San Giovanni degli Eremiti Su prenotazione. Contributo: 6 euro 52. L’enigma Primo Levi Steri, Cortile Steri Domenica 1 novembre alle 18 Marco Belpoliti, giornalista, saggista, docente dell’Università di Bergamo, conosce le pieghe della vita, della scrittura e delle retrovie emotive dell’autore torinese come pochi. Sarà lui, curatore delle opere complete di Primo Levi per Einaudi, a svelare l’"enigma" Levi al pubblico palermitano, a sollevare il velo su uno scrittore complesso, dalle passioni eclettiche e dal rigore lucido e incorruttibile, ripercorrendo le pagine del suo ultimo libro “Primo Levi di fronte e di profilo” (edizioni Guanda), dedicato all’autore di “Se questo è un uomo”. Un volume dall’architettura particolare, nato da vent’anni di lavoro e di ricerca, che si può leggere per argomenti, per titoli o semplicemente dall’inizio alla fine. Una sorta di “enciclopedia” portatile su Levi, che racconta la storia delle opere del chimico-scrittore torinese, come sono nate, quando sono state scritte, di cosa parlano, che s’addentra nell’universo dell’autore, nei suoi molti mondi, dalla deportazione alla chimica, dalla scienza all'antropologia, dalla biologia all’etologia, dall’ebraismo alle idee politiche. Non a caso l’incontro avrà luogo nell’atrio dello Steri, il Palazzo sede dell’Inquisizione che mandò a morte migliaia di ebrei siciliani, in una sorta di specchio concavo che riflette i corsi e ricorsi della Storia e raccoglie in un unico punto focale i raggi sparsi della memoria. Con Marco Belpoliti e Gianfranco Marrone Steri, piazza Marina 61. Ingresso libero fino a esaurimento posti