Le Vie dei Tesori: nei cinque weekend di ottobre Palermo

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Le Vie dei Tesori: nei cinque weekend di ottobre Palermo
GLI EVENTI DE LE VIE DEI TESORI
Alcuni eventi sono su prenotazione. Basta scegliere l’evento sul sito
www.leviedeitesori.it, prenotare e pagare il contributo previsto. L’organizzazione
invierà vai mail un coupon dotato di QR code, che dovrà essere stampato (o
mostrato attraverso un dispositivo elettronico) all’ingresso.
1. Il cibo in mostra
Archivio di Stato – sedi Catena e Gancia
Apertura: venerdì 2 ottobre alle 17
Chioschi, antiche gelaterie, mercati e tanti altri spazi. I luoghi del cibo di una Palermo che vive
ancora nelle pieghe della città vecchia, nelle storie dei suoi testimoni, nei sapori antichi di
una cucina genuina, splendidamente plebea, nobile d’animo, popolare nella sostanza. La
mostra “I luoghi del cibo, Palermo XIX-XX secolo”, organizzata dalla Soprintendenza
archivistica della Sicilia – Archivio di Stato di Palermo, allestita nella sede della Catena, è un
viaggio di suggestioni attraverso progetti tecnici e un ampio compendio di documenti grafici,
e non solo, provenienti dallo stesso Archivio di Stato, dall’Archivio storico comunale e da
archivi privati, vigilati, fra questi “Damiani Almeyda”, “Fernandez” ed “Epifanio”. Architettura e
sociologia, antropologia e tratto su carta fanno da fili conduttori e raccontano con il rigore del
documento storico, spiegato dalle note dei curatori, la quotidianità della tavola, la più
autentica, sincera eloquente parabola sulla vita di una comunità che possa essere
tramandata. Parallelamente si aprirà la mostra “Vermicelli e maccaruni” nell’altra sede
dell’Archivio di Stato, l’ex convento di Santa Maria degli Angeli, detto la Gancia. Nella sala
del refettorio dei Terziari verranno esposti documenti sulle tradizioni e gli usi gastronomici in
Sicilia dal Medioevo ad oggi. Una sorta di “memoria” del cibo testimoniata da ricettari, atti
notarili, note per gli acquisti di derrate alimentari da parte degli ordini religiosi o di famiglie
private, si tratta di documentazione conservata all’Archivio di Stato.
“I luoghi del cibo, Palermo XIX-XX secolo”
Archivio di Stato – sede Catena, corso Vittorio Emanuele 31
“Vermicelli e maccaruni”,
Archivio di Stato – sede Gancia, primo cortile della Gancia
Aperte tutti i weekend di ottobre
Venerdì dalle 15 alle 19; sabato dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19; domenica dalle 9 alle 13 e dalle
15 alle 19. Ingresso libero
2. I tasselli “fuori posto” del soffitto delle meraviglie
Steri, Sala Magna
Inaugurazione: venerdì 2 ottobre alle 18
Una storia per frammenti che si spiega nelle suggestive pitture trecentesche del soffitto ligneo della
Sala Magna di Palazzo Steri. Il recupero dell’intera copertura, avviato dai tecnici dell’Ateneo
di Palermo, è un lavoro monumentale, che un incontro con la città e una mostra inedita –
organizzata dal settore Restauri architettonici dell’Università e curata dagli architetti
Costanza Conti e Alessandro Marco - proveranno a raccontare attraverso l’esposizione e
l’analisi di sei pezzi. Si tratta dei due pannelli, recentemente prelevati dal soffitto e restaurati,
e delle quattro “tavolette fuori posto”, chiamate così perché agli inizi del Novecento, a seguito
dei restauri di Patricolo, non erano più state ricollocate nel soffitto, ma spostate in un museo
e poi conservate a Palazzo Abatellis, che oggi ha chiuso il cerchio e affiancato lo staff
dell’Università nell’opera di recupero. Dunque l’arte svela i suoi segreti, intessendo una
trama fitta di suggestioni, dove il dettaglio tecnico sposa l’emozione di una narrazione senza
tempo. Ad aprire i lavori, il rettore dell’Ateneo di Palermo Roberto Lagalla. A svelare la storia,
avvincente come un giallo, saranno responsabili delle istituzioni culturali, docenti, storici
dell’arte, funzionari dell’Università di Palermo. Tra loro Gioacchino Barbera, Evelina De
Castro, Giovanni Liotta, Eugenio Caponetti, Maria Concetta Di Natale, Lina Bellanca, Maria
Concetta Reginella, Antonio Sorce, Costanza Conti, Stefania Caramanna, Maria Luisa
Saladino.
Inaugurazione con Gioacchino Barbera, Evelina De Castro, Giovanni Liotta, Eugenio Caponetti,
Maria Concetta Di Natale, Lina Bellanca, Maria Concetta Reginella, Antonio Sorce, Costanza
Conti, Stefania Caramanna, Maria Luisa Saladino
Mostra a cura di Costanza Conti e Alessandro Marco
Steri, piazza Marina 61. Ingresso libero
3.
Pupi, cunti e altre storie
Teatro dei Figli d’arte Cuticchio
Sabato 3 ottobre alle 18
I tesori di una tradizione antica, rinnovata e rielaborata in forma contemporanea da uno dei
suoi principali maestri europei. L'Opera dei Pupi, il “cunto" e l'officina dei Figli d'arte Cuticchio
mostrati e raccontati dal suo vate e “oprante” tra storie, miti e personaggi di una tradizione
orale e di una cultura immateriale divenuta patrimonio universale riconosciuto dall'Unesco.
L’incontro si inserisce nel progetto “Le Vie dei Teatri”, che consente di far scoprire ai visitatori
i segreti del palcoscenico, le tecniche e i mestieri tradizionali legati allo spettacolo attraverso
incontri con autori, artisti, scenografi, macchinisti.
Con Mimmo Cuticchio per Le Vie dei Teatri
Teatro dei Figli d’arte Cuticchio, via Bara all’Olivella 52. Ingresso libero fino a esaurimento posti
4. Canta San Mercurio
Oratorio di San Mercurio
Sabato 3 e domenica 4 ottobre alle 19
“Canta San Mercurio – ovvero Esplorazione vocale dell'oratorio” è un progetto di Lucina Lanzara
nato dal desiderio di far conoscere l'Oratorio recentemente restaurato e così poco noto,
nonostante sia attiguo a San Giovanni degli Eremiti: un concerto/installazione in cui le voci e
gli strumenti coinvolti, con la partecipazione del pubblico, raccontano la storia dell'Oratorio
serpottiano, la struttura architettonica, le pale d'altare, le maioliche del Settecento, il fiume
Kemonia che scorreva vicino. Quanti angeli, putti e puttini adornano le grandi finestre e la
cantoria: musica e arte si alimentano a vicenda, offrendo allo spettatore un’installazione di
arte contemporanea. Il repertorio musicale, composto da Lucina Lanzara, rappresenta la
trasposizione in musica di fatti ed emozioni relativi all'Oratorio. Chi desiderasse unirsi al coro
Voci Vicine, potrà mandare una mail a [email protected]. Lucina Lanzara,
cantautrice, sperimentatrice vocale, ha elaborato il format delle Voci Vicine, prodotto da Rai
e Sonzogno, e ha ricevuto riconoscimenti all'estero per il proprio lavoro di ricerca e
contaminazione. Da anni dà voce ai monumenti attraverso opere che li raccontino, come
Mons Regalis dedicata al Duomo di Monreale. www.lucinalanzara.com.
Esplorazione vocale dell'Oratorio - Con Lucina Lanzara e le Voci Vicine
Oratorio di San Mercurio, vicolo San Giovanni degli Eremiti
Su prenotazione. Contributo: 6 euro
5. Il fado e le musiche da barberìa
Steri, Cortile Steri
Sabato 3 ottobre alle 21
Un filo rosso che lega culture e territori. Un puzzle di suggestioni che magicamente si ricompone
nel sentimento della musica, delle musiche del Mediterraneo. Rimbalzano da una sponda
all’altra del Mare Nostrum le calde note del concerto dei Lavoisier e della Compagnia di
Canto popolare favarese, insieme per una serata che è un incontro inedito e virtuoso di
emozioni nel segno della nostalgia. I primi, portoghesi, conosciuti e apprezzati in tutta
Europa, portano in scena il fado, suono e anima della loro terra; il quintetto siciliano propone
un repertorio delle musiche da vecchie barberìe siciliane, già protagoniste, con l’attore
Massimo Venturiello, dello spettacolo “Barberìa”, accolto nei maggiori teatri italiani. Così si
danno il passo e si intrecciano il canto lusitano della lontananza e dell’abbandono e le
atmosfere perdute dei saloni di una volta, quando i barbieri, i cosiddetti “medici selvaggi”,
tagliavano i capelli ma si occupavano anche di estrarre denti, curare le ossa e praticare i
salassi, mentre negli svogliati pomeriggi domenicali suonavano con perizia orchestrine
dilettanti di chitarra e mandolino. Lo spettacolo nasce da un’idea di Giuseppe Calabrese e
Maurizio Piscopo, che è anche autore del libro-cd “Musica da Saloni”, con prefazione di
Andrea Camilleri, e da un progetto che punta a ottenere per le musiche da barberìa il
riconoscimento Unesco di Patrimonio immateriale dell’Umanità, conferito al fado nel 2011.
Lavoisier
Hugo Miguel de Matos Coelho - voce
Filipe Rafael Vaz Pepe Caeiro - cimbali
João André Gregório Baião - chitarra
Maria de Lurdes dos Santos Marrafa - voce
Roberto David Fernandes Afonso - chitarra
Ana Patricia Mendes Relvas - small instruments
Compagnia di Canto popolare favarese
Giuseppe Calabrese – chitarra e voce
Mimmo Pontillo – strumenti a plettro
Pasquale Augello – percussioni
Paolo Alongi – chitarra
Maurizio Piscopo – fisarmonica e voce
Con i Lavoisier e la Compagnia di Canto popolare favarese
Steri, piazza Marina 61
Su prenotazione. Contributo: 6 euro
6.
L’Italia? È tutta un mistero
Steri, Cortile Steri
Domenica 4 ottobre alle 18
Andrea Purgatori cerca la verità. Una strada maestra, una vocazione che non è solo l’adesione
totale a una professione, ma un indirizzo di vita. Così l’incontro con Purgatori – affiancato dal
cronista del Giornale di Sicilia Giancarlo Macaluso - sarà immancabilmente un
appuntamento con la coscienza civile dei nostri giorni.
Purgatori, romano, giornalista del Corriere della sera, autore per il cinema e per programmi e
inchieste della Rai, ha scritto reportage fondamentali per fare luce sulle pagine più buie e
controverse della storia recente del nostro Paese e non solo: dal terrorismo degli anni di
piombo al rapimento Moro e alla mancata perquisizione del covo di Totò Riina. Per il grande
schermo ha firmato, tra le altre, le sceneggiature de “Il giudice ragazzino”, pellicola del 1994
sulla tragica fine di Rosario Livatino, e “Fortapàsc”, film del 2009 che scandisce
l’inarrestabile corsa verso la morte del giornalista Giancarlo Siani, condannato dalla camorra.
Ma Purgatori è soprattutto il cronista implacabile della strage di Ustica, il 27 giugno 1980
sulla rotta Bologna-Palermo, e di quelle 81 morti a bordo del DC9 dell’Itavia, uno squarcio
improvviso in volo e anni di misteri, raccontati in un’atmosfera sospesa di dolore e ansia di
giustizia nel bellissimo film di Marco Risi “Il muro di gomma”, soggetto e sceneggiatura dello
stesso Purgatori, di Rulli e Petraglia. Le bugie, le omissioni, la guerra segreta nei cieli italiani,
le sentenze della magistratura dopo tanto silenzio e sabbia negli occhi. La verità come e più
di un mestiere.
Con Andrea Purgatori e Giancarlo Macaluso
Steri, piazza Marina 61. Ingresso libero fino a esaurimento posti
7. Numero d’oro: armonia del mondo
Archivio storico comunale
Inaugurazione: venerdì 9 ottobre alle 18
Un cammino visivo e visionario sul sentiero magico in cui l’arte incontra la scienza e insieme
attraversano e raccontano la temperie dei tempi e degli uomini che cambiano. È un progetto
ambizioso, quello che ha ispirato la critica d’arte Antonina Greco, curatrice dell’esposizione
“Numero d’oro: armonia del mondo”, all’Archivio storico comunale. In mostra i “libri-progetto”
di oltre cinquanta artisti, tutte opere inedite realizzate proprio per questo evento, firmate da
autori siciliani, residenti nell’Isola o fuori dai suoi confini, e da non siciliani legati in qualche
modo alla cultura di questa terra. Il percorso espositivo origina dalle strutture primordiali dei
megaliti, per arrivare alla forma compiuta dell’arte occidentale, con l’analisi della rigorosa
ragione euclidea. Da qui prende forma il segno della “sezione aurea”, che permea tutta la
cultura classica, prima in Grecia e poi a Roma, fino al Rinascimento. A dare il titolo alla
mostra è la scienza di Keplero, che proclama “l’armonia del mondo” e dà fondamento a tutte
le intuizioni che si svilupperanno in seguito, dalla camera oscura di Nadar alla pittura
impressionista.
Mostra a cura di Antonina Greco
Archivio storico comunale, via Maqueda 157
Aperta da sabato 10. Orari: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13; il mercoledì anche dalle 15 alle
18; sabato e domenica dalle 10 alle 18. Ingresso libero
8.
Le Vie dell’accoglienza - Storie e lingue a Sant’Antonino
Convento di Sant’Antonino
Venerdì 9 ottobre dalle 18 alle 21
La disperazione in mare aperto, la paura e gli stenti, l’emergenza umanitaria lungo le frontiere
“calde” d’Europa, e poi. E poi un percorso tutto in salita, una sfida quotidiana per costruire
una nuova esistenza, libera dalla guerra, dal pericolo, dalla fame. Chiave di volta,
grimaldello, ma anche ostacolo altissimo da superare, la lingua. E se provassimo a essere
noi dall’altra parte, se fossimo noi quelli che devono aggrapparsi a suoni sconosciuti, che
devono sforzarsi di comprendere un dialetto africano o cinese? Succederà nell’incontro
organizzato dai docenti di Itastra, la Scuola di lingua italiana per stranieri dell’Ateneo di
Palermo: attraverso una serie di laboratori verrà mostrato nella pratica come avviene
l’incontro fra le lingue e le storie dei migranti e degli operatori che li accolgono, e si cercherà
di rovesciare i ruoli.
Le Vie dell’accoglienza. Storie e lingue a Sant’Antonino è un incontro rivolto principalmente a
docenti, operatori di comunità, studenti, ma non solo, per raccontare un frammento del
sistema accoglienza di Palermo, che funziona 365 giorni l’anno: incontri di storie e lingue
improbabili ma straordinari.
A cura di Itastra, Scuola di lingua italiana per stranieri dell’Università di Palermo
Convento di Sant’Antonino, corso Tukory 2. Ingresso libero fino a esaurimento posti
9. Obiettivo Birmania
Archivio di Stato – sede Catena
Venerdì 9 ottobre alle 17
Le foglie di betel disposte come in un quadro, il gregge di papere portato al pascolo, la barca del
lago Inle remata con il piede, la tonaca del monaco questuante che si riflette nei colori rosso
oro della sua pagoda, le mille magie e i mille templi di Bagan, splendidi in ogni possibile luce
e prospettiva. Un gioioso, incantato pellegrinaggio in un Paese che è devozione, magia,
essenza d’Oriente. È l’esperienza che offrirà la docente, scrittrice, giornalista, fotografa e
instancabile viaggiatrice Marcella Croce, con la proiezione del video-documentario dedicato
al suo viaggio in Birmania, oggi Myanmar, e alle foto più belle scattate nella terra delle
pagode dorate. A esaltare le immagini, la musica indigena, colonna sonora di un viaggio
carico di emozioni, devozione, di riti suggestivi e ritratti indimenticabili di bambini con occhi
che parlano all’anima. A raccontare la storia di questa avventura sarà la stessa autrice,
affiancata dalla fotografa Angela Scafidi. Ventotto delle foto scattate dalla Croce, raccolte
con il titolo di “Obiettivo Birmania” e inserite nel montaggio del video, hanno vinto il 1° premio
della sezione “Istantanee narranti” dell’ottavo concorso “Mediamix” di Firenze.
Video-documentario di Marcella Croce. Con Marcella Croce e Angela Scafidi
Archivio di Stato – sede Catena, corso Vittorio Emanuele 31
Ingresso libero fino a esaurimento posti
10. Le Virtù Vivantes
Oratorio di San Lorenzo
Venerdì 9 ottobre alle 20 e alle 21.20
Escono come per magia dalle magnifiche volute di stucco in cui le ha raffigurate Serpotta e si
raccontano al pubblico. Sono la Misericordia, la Carità, l’Ospitalità, la Verità, la Gloria, la
Penitenza, la Fede e le loro “sorelle”. Le dodici Virtù raffigurate alle pareti dell’Oratorio di San
Lorenzo sono le protagoniste di un racconto teatralizzato sullo stile dei Tableaux Vivants, sospeso
tra serietà e ironia. Le Virtù prendono corpo e parola e si interrogano sul loro senso attuale,
mettendo a confronto l’antica e l’attuale scala di valori. Cos’era la carità ai tempi di Serpotta e
cos’è oggi? Cos’è l’ospitalità? E che cosa la penitenza? Roba da dubbi esistenziali, ma conditi dal
gioco e dall’amore per l’arte. Un modo assolutamente originale di conoscere l’Oratorio considerato
il capolavoro di Giacomo Serpotta.
A cura dell’Associazione Amici dei Musei Siciliani
Oratorio di San Lorenzo, via dell’Immacolatella 3
Su prenotazione. Contributo: 6 euro
11. Il carteggio inedito Tomasi-Wolff
Steri, Cortile Steri
Sabato 10 ottobre alle 18
Oltre quattrocento lettere, scampoli di vita tradotti in pagine e pagine di annotazioni, riflessioni,
intuizioni di una coppia che – tra gli anni Venti e Cinquanta – condivise sulla carta una preziosa
eredità emotiva e intellettuale. Il rapporto tra Alexandra Wolff Stomersee e il marito Giuseppe
Tomasi di Lampedusa rivive in un ricco epistolario, protagonista di una presentazione-dibattito
inedita, unica per il contributo che offre alla ricostruzione di un legame cruciale nella storia della
letteratura e delle nuove scienze del Novecento.
Lui autore del “Gattopardo”, lei allieva di Freud a Berlino e figura di riferimento della psicoanalisi in
Italia nel secondo dopoguerra, attraverso le loro conversazioni epistolari - personali e accademiche
- rievocano un tempo di viaggi, incontri stimolanti e studi pionieristici che appassionerà non solo gli
addetti ai lavori. Prenderanno parte all’incontro Gioacchino Lanza Tomasi, musicologo di fama
internazionale, figlio adottivo dello scrittore, e Silvana Miceli, docente di Psicologia generale al
dipartimento di Scienze psicologiche, pedagogiche e della formazione dell’Università di Palermo e
partner scientifico del Centro interdipartimentale di ricerca dell’Università di Milano-Bicocca. Con
loro Giancarlo Decimo, psicoterapeuta, uno degli ultimi allievi della principessa Wolff.
Con Gioacchino Lanza Tomasi, Silvana Miceli, Giancarlo Decimo
Steri, piazza Marina 61. Ingresso libero fino a esaurimento posti
12. Andare nel posto sbagliato
Steri, Cortile Steri
Sabato 10 ottobre alle 21
Viaggiare, scrivere. Viaggiare per scriverne, quasi che costruire ricordi di luoghi stranieri avesse
come unico obiettivo edificare una memoria narrativa, fatta di parole e immagini. Sarà un
viaggio nel viaggio, e un viaggio nella scrittura, l’incontro con l’antropologo, urbanista e
instancabile viaggiatore Franco La Cecla, che – affiancato dalla giornalista Laura Anello,
curatrice de “Le Vie dei Tesori” - terrà un incontro semiserio sulla scrittura di viaggi, che sarà
anche un dibattito aperto alle sollecitazioni, le suggestioni, le storie che ogni viaggiatore
porta inesorabilmente con sé. La Cecla ha raccolto aneddoti e “deviazioni” di pellegrinaggi
sbagliati, direzioni smarrite, compagnie inopportune, mete fallite, nel suo libro “Andare nel
posto sbagliato – Il viaggio contromano”, pubblicato in queste settimane da Milieu edizioni.
Dalle storie vere, autobiografiche e no, inanellate nel volume, ai racconti che germoglieranno
liberamente dalla platea. Per scoprire che un viaggio non deve per forza finire quando si
torna a casa.
Con Franco La Cecla e Laura Anello
Steri, piazza Marina 61. Ingresso libero fino a esaurimento posti
13. Il mio Teatro dei sensi
Teatro Montevergini
Domenica 11 ottobre alle 18
Ci sono coincidenze che ci attendono dietro porte socchiuse? La sincronicità è un fenomeno
magico? Due domande per tratteggiare l’appuntamento con Enrique Vargas, regista colombiano
pluripremiato, antropologo e fondatore del Teatro de Los Sentidos, la compagnia di Teatro
sensoriale che ha casa in Spagna, a Barcellona, con la quale l’artista ha girato il mondo. A cinque
anni dallo spettacolo al Montevergini, “Abitare Palermo”, Vargas torna in città per raccontare il suo
mondo dove a volte si “vede” meglio chiudendo gli occhi. Un viaggio alla scoperta dei segreti del
labirinto, scenografia vivente che caratterizza i suoi spettacoli dove i ruoli tra attori e spettatori
sono ribaltati come un confine labile e mai dogmatico. E dove, come lui dice, “ogni volta che uno
spettatore partecipa a uno spettacolo deve uscirne cambiato, nel corpo e nell’anima”. A Palermo,
la città “dove il rapporto con la morte è continuo, gli abitanti vivono in bilico tra allegria e miserie”,
l’incontro col Maestro giunge al termine di un laboratorio di teatro sensoriale in collaborazione con
l’associazione Baccanica ([email protected]). L’incontro si inserisce nel
progetto “Le Vie dei Teatri”, che punta a fare scoprire ai visitatori i segreti del palcoscenico, le
tecniche e i mestieri tradizionali legati allo spettacolo attraverso incontri con autori, artisti,
scenografi, macchinisti. Dalle 16 alle 18 il pubblico potrà partecipare a un’esperienza di teatro
sensoriale.
Con Enrique Vargas per Le Vie dei Teatri
Teatro Montevergini, via Montevergini 20
Ingresso libero fino a esaurimento posti
14. Contro l'urbanistica
Steri, Cortile Steri
Domenica 11 ottobre alle 18
Capire le città e le complesse dinamiche che le abitano. Sembra facile. Labirinti di palazzi, una
quota di verde, matematica di cemento e “prossemica” della quotidianità, che vista
dall’esterno resta un enigma. Capire le città è una sfida, che urbanistica e antropologia
raccolgono da fronti opposti e combattono con armi diverse.
Franco La Cecla, urbanista e antropologo, in proposito ha le idee molto chiare. Le ha scritte nel
suo recente libro “Contro l’urbanistica” (edizioni Einaudi) e ne parlerà con il pubblico in un
dibattito fulminante, che sarà anche un viaggio intorno al mondo, in dodici capitali simbolo
della modernità e di come l’uomo ha ripensato lo spazio, il rapporto con il cibo, i consumi, la
ribellione contro il potere costituito nel ventre molle della metropoli. Al fianco di La Cecla,
Paolo Valerio Mosco, storico dell’Urbanistica e dell’Architettura, docente dell’Università Iuav
di Venezia.
Con Franco La Cecla e Paolo Valerio Mosco
Steri, piazza Marina 61. Ingresso libero fino a esaurimento posti
15. Le oasi dell’identità
Palazzo Bonocore
Inaugurazione: martedì 13 ottobre alle 20
“Le oasi dell’identità” è un vero e proprio museo multimediale sul patrimonio culturale immateriale
siciliano, realizzato nell’ambito del progetto omonimo, ideato e diretto da Lucio Tambuzzo,
per I WORLD, finanziato dal PO FESR Linea di Intervento 312 A.
Su grandi schermi scorrono le immagini delle ricchezze siciliane, i cicli vitali del grano o dell’uva, le
tonnare, i pupi siciliani, prendendo spunto dagli scatti di Melo Minnella e dagli studi
dell’antropologo Ignazio Buttitta.
Il visitatore si troverà immerso in un mondo “liquido” e avvolgente che creerà un percorso visivo ed
emozionale dentro l’Isola. Il museo prevede un itinerario tematico suddiviso in ambienti, con
sequenze video wall per un totale di 67 minuti di proiezioni.
Nelle prime due sale protagonista è la terra, il mondo contadino con i suoi riti “incisi” nel lavoro e
nella fatica, e le sue tradizioni che scandiscono la vita quotidiana. Nel secondo percorso
tematico – nella Sala del Cubo – prenderà forma il talento artigiano di pupari e ceramisti e la
devozione popolare si vestirà a festa per celebrare i suoi santi. Infine, nelle ultime due sale,
protagonisti il paesaggio - di terra, di mare - le furenti liturgie della mattanza – quelle di ieri e
quelle di oggi – e il cibo.
Fotografie di Melo Minnella
Palazzo Bonocore, piazza Pretoria
Orari: sabato dalle 10.30 alle 13 e dalle 14.30 alle 18; domenica dalle 10.30 alle 13 e dalle 14.30
alle 18. Ingresso con la visita del Palazzo
16. Schiavi di casa nostra
Steri, Cortile Steri
Venerdì 16 ottobre alle 18
Li chiamavano captivi, prigionieri, schiavi, venduti all’asta sui moli del Nord Africa per finire poi ai
lavori forzati o a remare sulle galere da corsa, costretti a faticare nei campi o a sbrigare le
incombenze domestiche più disparate. Un milione e mezzo di uomini rapiti dai corsari
musulmani sulle sponde tra il Mediterraneo e l’Adriatico, dalla Spagna alla Sicilia alla Grecia,
tra ‘il Cinquecento e il Settecento. Moltissimi quelli arrembati e razziati in Sicilia, protagonisti
di una storia quasi sconosciuta, intessuta di rabbia e di riscatto, che Giovanna Fiume,
docente di Storia moderna dell’Università di Palermo, ha investigato nei suoi diversi aspetti.
Fondamentale quello religioso. Perché i captivi venivano sradicati e portati nelle Reggenze
barbaresche di Algeri, Tunisi, Tripoli, e spesso finivano per convertirsi alla religione di
Maometto. Succedeva, ad esempio, quando perdevano ogni speranza di poter tornare nella
loro terra, quando non credevano più che la loro famiglia pagasse il riscatto richiesto per
liberarli, oppure per fare carriera nella marineria corsara o semplicemente per arricchirsi.
Schiavitù, identità, abiura, si intrecciavano così in una parabola di dolore e rivalsa che poteva
concludersi con il rientro in patria, volontario o forzato, e l’autodenuncia alla Santa
Inquisizione: la religione cristiana era stata rinnegata, ma era stata una conversione “di
bocca”, non “del cuore”, rimasto cristiano al di là di ogni apparenza e dunque meritevole di
perdono. Si osserverà il fenomeno nel suo complesso e in alcuni casi particolari, quali quelli
dei rinnegati Francesco Mannarino e Juan Andres Ingles, che hanno lasciato i loro nomi sulle
pareti delle celle delle carceri segrete, e di Alì del mar Negro, rais delle galere di Biserta, che
languirà per decenni in prigione. I primi due sperimentano la severa misericordia del
tribunale, il terzo la sua implacabile vendetta. Particolarmente toccanti le lettere che gli
schiavi inviavano alle loro famiglie dalla prigionia e di cui la professoressa Fiume leggerà
alcuni stralci nel corso dell’incontro.
Con Giovanna Fiume
Steri, piazza Marina 61. Ingresso libero fino a esaurimento posti
17. I canti della Mesquita
Archivio storico comunale
Venerdì 16 ottobre alle 21
Sono le musiche e i canti della tradizione ebrea sefardita. Melodie e parole che ricordano la
diaspora siciliana che cambiò radicalmente e drammaticamente la storia della Sicilia e che
rievocano la storia di convivenza e di pace che precedette quell’evento. Risuoneranno
proprio in quell’Archivio storico comunale che conserva l’editto di espulsione degli ebrei
dall’Isola, nel 1492, e che fu costruito nella zona della sinagoga distrutta. Si tratta di musiche
e canti che si sono tramandati oralmente, via via arricchendosi di strutture ritmiche,
melodiche ed espressioni diverse spaziando da un’area all’altra del Mediterraneo e subendo
così il fascino o le influenze arabe, turche, greche o balcaniche. Il “cante sefardì”, che
esprime tutto l’ardore e la disperazione di un popolo in fuga dalla persecuzione e la speranza
di costruire una nuova e migliore vita, nella sua lunga erranza diviene un linguaggio
universale.
Alejandra Bertolino Garcia – Voce, Harmonium, Santur
Salvo Compagno – Percussioni
Silvio Natoli – Chitarra, Viella medioevale, Oud, Bouzouki
Antonio Putzu – Duduk e fiati
Salvo Tessitore - Ideazione, testi e coordinamento
Archivio storico comunale, via Maqueda 157
Su prenotazione. Contributo: 6 euro
18. I nodi del presente
Steri, Cortile Steri
Sabato 17 ottobre alle 18
Una disamina lucida e appassionata della cronaca battente degli ultimi mesi, che vede la Sicilia
avamposto geografico e umano di un’emergenza senza fine.
Ma anche la politica, con i suoi passi falsi, le sue grandi assenze, il dovere di dare risposte. E
l’Europa, distante, indifferente, forse inadeguata per affrontare crisi e tragedie globali.
L’analisi critica, le domande giuste, la lettura in controluce della realtà, senza filtri, senza
ipocrisie: così il pubblico di Palermo è invitato a riflettere e a ragionare insieme con il
giornalista Marcello Sorgi.
Palermitano, scrittore, già direttore del Tg1 e de La Stampa, di cui è attualmente editorialista, Sorgi
parlerà di politica, migrazioni, Europa, in un incontro-dibattito aperto alle sollecitazioni
dell’attualità e al confronto con la platea. Con lui Fabrizio Lentini, vice caporedattore di
Repubblica Palermo.
Con Marcello Sorgi e Fabrizio Lentini
Steri, piazza Marina 61. Ingresso libero fino a esaurimento posti
19. La Notte dei ladri
Oratorio di San Lorenzo
Sabato 17 ottobre alle 22
È uno dei più celebri furti d’arte della storia, un mistero assoluto per polizia e magistratura che da
decenni cercano il capolavoro dipinto da Caravaggio nel 1609, districandosi tra falsi allarmi,
piste che portano a collezionisti internazionali, valanghe di dichiarazioni di pentiti di mafia
che tutto e il contrario di tutto hanno raccontato: la tela usata come vessillo di potere,
calpestata a mo’ di scendiletto, mangiata da ratti e maiali. Di sicuro c’è soltanto che la notte
di venerdì 17 ottobre 1968 la Natività di Caravaggio sparì dall’Oratorio di San Lorenzo. Forse
avvolta in un tappeto. Ecco allora un’intera notte dedicata a quel furto. I visitatori entreranno
nell’Oratorio al buio, muniti soltanto di torce. Sparirà nel nulla la Natività dell’artista Adalberto
Abbate, inaugurata la notte del 24 dicembre dell’anno scorso. Poi un happening di musica
elettronica, mentre appariranno i diavoli di ceramica creati da Giacomo Alessi.
A cura dell’associazione Amici dei Musei Siciliani
Oratorio di San Lorenzo, via Immacolatella 3
20. Mamme, ce la potete fare
Steri, Cortile Steri
Domenica 18 ottobre alle 11
Giornalista finanziaria, scrittrice, blogger tra i cento più influenti d’Italia, presenza fissa su “D” di
Repubblica con una rubrica che è un omaggio all’ironia travestita da vita quotidiana, Claudia
De Lillo, milanese, sposata con un marito “part time” e madre di tre figli maschi,
affettuosamente chiamati “hobbit”, è Elasti.
Elasti perché, per una mamma che lavora, la giornata è sempre troppo corta, e quindi bisogna
stirarla un po’, allungarla fino a farci star dentro tre pasti e otto ore in ufficio, il calcetto e il
pianoforte, gli ‘straordinari’ e la torta fatta in casa. Elasti perché se non si è un po’ “elastiche”,
è difficile passare da un ruolo all’altro come si cambia un paio di scarpe, multitasking per
vocazione e per necessità. Argomento serissimo, ma toni da chiacchierata fra amiche e
amici: così Elasti, al secolo Claudia De Lillo, racconterà le sue avventure, svelerà qualche
provvidenziale trucco domestico, scambierà storie e impressioni con il pubblico in platea.
Una sorta di “gruppo di autocoscienza” - lo definisce la stessa autrice - per affrontare con un
sorriso le fatiche della vita familiare.
Con Claudia De Lillo (alias Elasti) e Laura Anello
Steri, piazza Marina 61. Ingresso libero fino a esaurimento posti
21. Le nuove guerre del fondamentalismo
Steri, Cortile Steri
Domenica 18 ottobre alle 18
Il terrorismo alimentato anche da fanatiche distorsioni della fede in Dio sta cercando di introdurre
nel Mediterraneo, in Medio Oriente, in Africa i germi di una terza guerra mondiale. Sta alla
nostra responsabilità fermarla”. Al 36° meeting di Comunione e Liberazione di Rimini il
messaggio inviato dal Presidente Mattarella è stato un sasso gettato nel lago delle
emergenze quotidiane: poche parole, ma pesanti, e tanti cerchi concentrici che si sono
allargati a formare mulinelli di dubbi, domande, riflessioni. Proverà a dare una risposta – ma
verosimilmente anche a far emergere nuove sollecitazioni - il giornalista e scrittore Gianni
Riotta, in un incontro-dibattito con il pubblico della sua città sul tema della guerra, delle
guerre che, come virus testardi, possono proliferare nel terreno marcio del fondamentalismo.
Un ragionamento sul filo della cronaca, per individuare gli angoli bui dietro l’angolo di casa
nostra, le risorse disponibili, le soluzioni efficaci.
Con Gianni Riotta
Steri, piazza Marina 61. Ingresso libero fino a esaurimento posti
22. L’Iliade senza parole
Steri, Cortile Steri
Domenica 18 ottobre alle 21
Una performance teatrale nella lingua dei segni, con traduzione e interpretazione in italiano. Un
esperimento inedito, che vuole esplorare le risorse di un linguaggio ricco di potenzialità
attraverso una storia dal fascino senza tempo: “L’Iliade e le sue donne”. Monica Catalano,
Katia Trinari, Marcello Di Fatta - attori, docenti e interpreti udenti e no – accompagnano
dunque il pubblico in un viaggio tra battaglie, mito e tradizione, che ripercorrono le gesta
degli eroi greci e troiani, gli scontri fra gli dèi, il ruolo determinante di figure femminile
emblematiche e sempre attuali: da Era ad Afrodite, da Atena a Elena, da Andromaca a
Cassandra.
Un modo unico di fare teatro che unisce, lungo un unico filo rosso, la passione per
la civiltà antica con la ricerca linguistica e gestuale sulla Lis.
Con Monica Catalano, Katia Trinari, Marcello Di Fatta
Steri, piazza Marina 61. Ingresso libero fino a esaurimento posti
23. Zyz – Annuario fotografico contemporaneo
Steri, Cortile Steri
Inaugurazione: venerdì 23 ottobre alle 18
Tre giorni per esplorare, documentare, raccontare attraverso la fotografia l’immensa e complessa
dimensione che ci circonda, la Terra, nei suoi significati di luogo delle genti, elemento
primario che genera la vita, substrato da cui nascono la bellezza, i conflitti, le ferite. È
l’annuario fotografico contemporaneo “Zyz”, che torna per la seconda edizione.
“Zyz”, il fiore, nome che i Fenici avevano dato alla città di Palermo, è l’occhio che scruta, l’obiettivo
aperto sul reale. Ma “Zyz” - promosso da Navarra editore e curato dal fotografo, videomaker
e scrittore Franco Blandi - non sarà soltanto un contenitore di mostre – tra cui l’inedita
Interior of Sicily, un’esposizione internazionale prodotta da AFNI – Associazioni Fotografi
Naturalisti Italiani che coinvolge fotografi di ben 18 Paesi del mondo, e la famosa La terra
vista dal cielo di Arthus-Bertrand - per esaltare la fotografia come strumento efficace e
raffinato di conoscenza: ci saranno anche dibattiti, film, proiezioni multimediali, l’esposizione
delle opere che hanno partecipato al concorso fotografico collegato alla manifestazione, un
workshop e il coinvolgimento di autori, fotografi, divulgatori, esponenti di associazioni
culturali e ambientaliste. Oggi, giorno di inaugurazione, la premiazione del concorso
fotografico “Sguardo alla Terra” e l’apertura degli spazi espositivi.
Promosso da Navarra Editore - A cura di Franco Blandi
Steri, piazza Marina 61. Ingresso libero
24. Sguardo alla Terra
Steri, Cortile Steri
Inaugurazione: venerdì 23 ottobre alle 18
In mostra i dieci scatti vincitori del concorso fotografico digitale “Zyz 2015” in una mostra
suggestiva prodotta interamente da Zyz, che guarda alla Terra da più punti di vista. Uno
sguardo grandangolare rivolto al pianeta, per recuperare la visione d'insieme da cui
emergono la bellezza, ma anche gli attacchi e le ferite. Uno sguardo rivolto ai luoghi e alle
storie che essi raccontano con il paesaggio, con le emergenze naturali, culturali, storiche,
architettoniche, che si sono sedimentate nel corso dei secoli. Uno sguardo più di dettaglio,
rivolto alle piccole cose, alla vita, agli esseri viventi e all'umanità che popolano la Terra, che
la sfruttano, che l'amano, che la odiano, che la offendono. Un ulteriore punto di
osservazione, quello della ricerca dell'armonia tra la natura, l'uomo e le sue attività.
Steri, piazza Marina 61
Fino a venerdì 30 ottobre
Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 18. Ingresso libero
25. Interior of Sicily – Mostra
Palazzo Forcella - De Seta
Inaugurazione: venerdì 23 ottobre alle 18
“Interior of Sicily”, letteralmente "Interno della Sicilia": in una zona interna, rurale della Sicilia - tra i
comuni montani di Cesarò, San Teodoro e Troina, e tra le province di Messina ed Enna –
sono state infatti scattate le immagini che compongono questa mostra; ma anche “interiore”,
nel senso di intimo. Come qualcosa che senti dentro e che senti tuo, che ti appartiene a
prescindere, senza che tu lo abbia determinato o voluto coscientemente. Un legame atavico
quello che lega ogni siciliano con l'interno dell'Isola, con il paesaggio, con la terra, le attività, i
prodotti. Un legame con il territorio, tra natura e attività umane, che è stato documentato
dall’autore attraverso un’osservazione costante degli stessi luoghi durata ben due anni. Uno
scatto ogni settimana. Immagini identiche per inquadratura, simili nei colori tra le settimane
adiacenti, diverse se considerate mese per mese. Il risultato è contenuto in un documentario
e una mostra fotografica. La mostra è costituita da dodici pannelli che riportano, accostate
l'una all'altra le miniature delle sequenze fotografiche. In ogni pannello sono contenute
sessanta immagini che danno l'idea dei cambiamenti del paesaggio nel corso dell'intero
anno. Inoltre, dodici ingrandimenti (uno per ogni mese) e trentasei Immagini di dettaglio (tre
per ogni mese) testimoniano il cambiamento del paesaggio, il susseguirsi dei lavori agricoli in
parallelo con gli effetti del clima nella vegetazione e nel territorio.
Mostra di Franco Blandi - Anteprima assoluta
Per Zyz, Annuario fotografico contemporaneo
Palazzo Forcella De Seta, Sala Conferenze Florio, Foro Umberto I 21
Fino a venerdì 30 ottobre
Orari: lunedì-venerdì dalle 8.30 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 18; sabato e domenica dalle 9 alle 13
26. Interior of Sicily – Documentario
Steri, Cortile Steri
Venerdì 23 ottobre alle 19
Dodici sequenze video-fotografiche, dodici mesi, in circa 35 minuti. Oggetto di osservazione sono
una decina di chilometri che da Cesarò portano verso Troina, a cavallo tra le province di
Messina e Enna. A essere più precisi si tratta della strada statale 120 che si inerpica tra
colline e vallate sul digradare dei monti Nebrodi. Ampi spazi, colline multiformi, campi
coltivati, terreni incolti, alberi e casolari solitari. Su tutto domina la Montagna, il Mongibello, il
Vulcano, l'Etna. Ogni tanto si può osservare qualche contadino o allevatore con le sue
greggi, ma il più delle volte apparentemente non c'è nessuno. Eppure la mano dell'uomo è
sempre presente in quel paesaggio. Agisce come nascosta, senza protagonismo. Il
trascorrere dei mesi è documentato sia attraverso la proposizione delle sequenze
fotografiche realizzate nelle diverse postazioni, sia con immagini di dettaglio e del paesaggio.
Nessuna costruzione, solo ciò che realmente accadeva attorno ai punti di osservazione. Una
visione d'insieme che può aiutare a capire come la bellezza possa essere ricercata e trovata
in maniera inaspettata anche in contesti rurali inconsueti. Può aiutare a sviluppare la
coscienza del rispetto dell'ambiente attraverso l'alleanza armonica tra natura e attività
umane.
Documentario di Franco Blandi (40 minuti) per Zyz, Annuario fotografico contemporaneo
Steri, piazza Marina 61. Ingresso libero fino a esaurimento posti
27. Palermo sotto le bombe
Archivio di Stato – sede Catena
Venerdì 23 ottobre alle 17
Un viaggio indietro di oltre mezzo secolo, per recuperare gli scorci di una Palermo che deve
ancora scendere a patti con le rovine della Seconda guerra mondiale. Ci sono le fotografie di
ieri, il bianco e nero sgranato custodito in archivi eccellenti, e il digitale perfetto, ma non per
questo asettico, dell’obiettivo che spia il contemporaneo, tra i vicoli del centro storico e le
facciate dei palazzi ancora feriti, nel racconto per immagini “Palermo sotto le bombe: una
storia per immagini”, curata da Ninni Giuffrida e Antonio Sole, docenti – rispettivamente – di
Storia moderna e Storia contemporanea dell’Università di Palermo.
L’esposizione raccoglie le foto scattate dagli Alleati durante i bombardamenti sulla città, conservate
nel Museo della Royal Air Force, e selezionate da Samuel Romeo, giovane storico e
appassionato di fotografia. Altre immagini provengono dall’archivio, mai consultato prima
d’ora, dei vigili del fuoco di Palermo, mentre le foto che ritraggono la città oggi sono state
scattate dallo stesso Romeo. Le incursioni aeree, le strade disastrate, la violenza,
l’abbandono, rivivono nella drammatica verità della guerra. Uno sguardo pietoso dal passato,
un indice ammonitore puntato sul presente.
Con Ninni Giuffrida e Antonino Sole
Archivio di Stato – sede Catena, corso Vittorio Emanuele 31
Ingresso libero fino a esaurimento posti
28. L’istruzione difficile
Villa Zito
Venerdì 23 ottobre alle 17.30
Trenta scuola prese in esame, trenta “casi di studio” per analizzare un fenomeno che racconta
l’Italia di oggi forse più della cronaca minuta, della politica parolaia e delle mode passeggere.
Perché riguarda i nostri figli, il loro futuro e il capitale umano e intellettuale che potranno
spendere in un mercato del lavoro globale sempre più qualificato e competitivo. I docenti
universitari palermitani Laura Azzolina, Francesco Asso e il docente dell’Università di
Macerata Emanuele Pavolini hanno condotto una lunga e dettagliata ricerca, promossa dalla
fondazione siciliana Res per la Ricerca su economia e società, e diventata recentemente un
libro, dal titolo “L’istruzione difficile”, edito da Donzelli.
La scuola al Sud soffre di un allarmante divario di competenze con il Nord. L’indagine condotta
sugli alunni delle scuole medie, dei licei e degli istituti tecnici – e poi sfociata in una serie di
ipotesi – non lascia spazio a dubbi, sul piano quantitativo e su quello qualitativo. Ne
parleranno, insieme con i co-autori del libro Francesco Asso e Laura Azzolina, il
sottosegretario del ministero all’Istruzione Davide Faraone; l’assessore alla Scuola e realtà
dell’infanzia del Comune di Palermo, Barbara Evola; il dirigente dell’Ufficio scolastico
regionale Giorgio Cavadi; il dirigente scolastico dell’Istituto “Regina Margherita” di Palermo,
Pia Blandano.
Con Francesco Asso, Laura Azzolina, Davide Faraone, Barbara Evola, Giorgio Cavadi, Pia
Blandano
Villa Zito, via della Libertà 52. Ingresso libero fino a esaurimento posti.
29. Il mondo in ottanta scatti – Mostra “Asferico - Afni 2014”
Steri, Cortile Steri
Inaugurazione: venerdì 23 ottobre alle 18
Ottanta scatti, ottanta fotografi internazionali provenienti da ben diciotto Paesi (Italia, Spagna,
Portogallo, Belgio, Francia, Lussemburgo, Danimarca, Germania, Finlandia, Paesi Bassi,
Norvegia, Svezia, Regno Unito, Ungheria, Stati Uniti, Russia, Australia, Messico) e otto
sezioni (Paesaggio, Uomo e Natura, Mondo Subacqueo, Mammiferi, Uccelli, Altri animali,
Piante e funghi, Composizione e Forme) per raccontare il Pianeta Terra e i suoi abitanti. Un
viaggio magico attraverso il mondo con i fotografi vincitori del Concorso internazionale di
fotografia naturalistica Asferico 2014, promosso da AFNI - Associazioni Fotografi Naturalisti
Italiani.
Mostra del Concorso internazionale di fotografia naturalistica “Asferico – AFNI 2014” per ZyzAnnuario fotografico contemporaneo
Aperta fino al 30 ottobre
Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 18. Ingresso libero
30. La terra vista dal cielo
Steri, Cortile Steri
Inaugurazione: venerdì 23 ottobre alle 18
Avete mai visto la Terra dal cielo? Dall’alto si mostra tutta la sua bellezza e allo stesso tempo la
sua fragilità. La terra vista dal cielo è il capolavoro del noto fotografo francese Yann ArthusBertrand, una mostra che ha fatto il giro del mondo, con installazioni in oltre 110 città e circa
120 milioni di visitatori, e che Zyz ospita in formato digitale.
Un racconto per immagini del nostro pianeta attraverso 103 fotografie a colori proiettate a ciclo
continuo, un inventario dei più bei paesaggi del mondo fotografati dall’alto, con lo scopo di
testimoniarne la bellezza e di preservarla attraverso un costante lavoro di monitoraggio dei
luoghi. Dagli oceani alle vette delle montagne, dalla savana africana ai ghiacciai antartici, dai
crateri vulcanici ai deserti africani. Le fotografie esposte sono il frutto di un lavoro durato oltre
vent’anni, durante i quali Yann Arthus-Bertrand ha sorvolato i cinque continenti con l’intento
di documentare i cambiamenti in corso e l’impatto dell’uomo sui territori, sensibilizzando il
maggior numero di persone sull’importanza di uno sviluppo sostenibile.
Di Yann Arthus-Bertrand – Videoproiezione
Steri, piazza Marina 61
Fino a venerdì 30 ottobre. Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 18. Ingresso libero
31. La Notte dell’Ammiraglio
Chiesa di San Cataldo
Venerdì 23 ottobre alle 21
Congiure e sangue ai tempi di Guglielmo I di Altavilla, detto “Il Malo” per la sua spietatezza. Una
stagione dominata da Maione di Bari, potentissimo Grande ammiraglio del Regno di Sicilia,
uomo di fiducia del sovrano che fece visir, cioè ministro plenipotenziario. Il 10 novembre
1160 Maione viene assassinato in pubblico dal nobile Matteo Bonello. La tradizione popolare
vuole che Maione sia stato ucciso davanti al palazzo arcivescovile – dove si dice che fosse
andato per avvelenare l’arcivescovo, suo grande nemico – e che ancora oggi sul portone
d’ingresso si trovi infissa l’elsa della spada di Bonello. Nella chiesa di San Cataldo di cui
proprio Maione, grande mecenate, avviò la costruzione, tre dame ripercorrono quel delitto,
portatrici di tre diverse verità: Eustochia di Bari, sorella di Maione; Clemenza di Catanzaro,
promessa sposa di Matteo Bonello; Margherita di Navarra, moglie di Guglielmo I. Una visita
teatralizzata che è un tuffo nella Palermo di mille anni fa.
A cura dell’associazione Amici dei Musei Siciliani
Chiesa di San Cataldo, piazza Bellini 1. Su prenotazione. Contributo: 6 euro
32. Human – Un film di Yann Arthus-Bertrand. Prima nazionale
Steri, Cortile Steri
Venerdì 23 ottobre alle 21
Nel 2003, dopo "La terra vista dal cielo", Yann Arthus-Bertrand, insieme con Sybille d’Orgeval e
Baptiste Rouget-Luchaire, lanciò il progetto "7 miliardi di Altri". Seimila interviste filmate in 84
Paesi da circa venti registi alla ricerca degli Altri. Dal pescatore brasiliano al negoziante
cinese, dall'artista tedesco al contadino afgano, tutti hanno risposto alle stesse domande su
sogni, paure, sofferenze e speranze. Cos’hai imparato dai tuoi genitori? Cosa desideri
trasmettere ai tuoi figli? Quali difficoltà hai incontrato? Cos'è per te l'amore? Dallo sviluppo di
quel lavoro fotografico e documentale nasce "Human", film fuori concorso alla 72esima
Mostra del cinema di Venezia e ora a Palermo per la prima proiezione pubblica nazionale.
"Human" è un’opera di impegno che consente di abbracciare la condizione umana e di riflettere sul
senso della nostra esistenza. Mediante testimonianze cariche di amore e felicità, ma anche
di odio e violenza, "Human" ci pone dinanzi all’altro e ci rimanda alla nostra stessa vita. Dalla
più piccola storia della quotidianità ai racconti di vita più incredibili, questi incontri toccanti e
di rara sincerità mettono in luce ciò che siamo, il nostro lato più oscuro, ma anche ciò che di
bello e universale è in noi.
Proiezione - Francia, 188’ - v.o. varie - s/t italiano, inglese (documentario)
Per Zyz-Annuario fotografico contemporaneo
Steri, piazza Marina 61. Ingresso libero fino a esaurimento posti
33. Struttura e linguaggio del portfolio fotografico
Archivio di Stato – sede Catena
Sabato 24 ottobre alle 12
Il portfolio è una raccolta di immagini, numericamente limitata, in cui il tutto vale più delle singole
parti; è un progetto significativo in cui gli scatti sono selezionati per raccontare e trasmettere
qualcosa. È il biglietto da visita di ogni fotografo o aspirante tale, la sintesi del proprio lavoro.
E ancora, secondo la definizione ufficiale che dieci anni fa diede la FIAF - Federazione
italiana associazioni fotografiche - "si può intendere per portfolio un complesso di immagini
finalizzate a esprimere un'idea centrale. I soggetti delle singole foto (il "cosa") e il modo
scelto dal fotografo per rappresentarli e ordinare le immagini in sequenza utilizzando il valore
espressivo degli accostamenti (il "come") devono essere in grado di comunicare con logica e
chiarezza l'idea scelta dall'autore, e cioè il significato del portfolio (il "perché"). I significati
possono spaziare in molte direzioni: documentaria, narrativa tematica o artistica, creativa,
concettuale o altre ancora”.
Il portfolio però è un soggetto in continua evoluzione e nell’era del digitale, la parola e il suo
significato vanno rivisti, per restare al passo con i tempi. Tutto questo e molto altro verrà
illustrato nel seminario a cura di Massimo Agus, direttore del dipartimento didattica della Fiaf
(Federazione Italiana Associazioni Fotografiche). I fotografi e gli appassionati impareranno
come creare un portfolio fotografico per promuovere il proprio lavoro e meglio presentarsi al
pubblico. Al termine sarà possibile prenotarsi per la lettura del proprio portfolio fotografico,
che avverrà domenica pomeriggio con lo stesso Massimo Agus.
Workshop a cura di Massimo Agus - direttore dipartimento didattica FIAF (Federazione Italiana
Associazioni Fotografiche).
A cura di Arvis, Associazione per le arti visive in Sicilia per Zyz – Annuario fotografico
contemporaneo.
Archivio di Stato – sede Catena, corso Vittorio Emanuele 31. Ingresso libero
34. Terra Madre
Archivio di Stato – sede Catena
Sabato 24 ottobre alle 17
Le immagini non lasciano vie di fuga. Le immagini spalancano porte e finestre, trascinano folate di
tempesta. Le immagini sono potenti e oneste. Due audiovisivi, realizzati dai fotografi
dell’Arvis (Associazione per le arti visive in Sicilia) per Zyz – Annuario fotografico
contemporaneo, raccontano, sul filo conduttore della terra e dei popoli, le contraddizioni e la
temperie di questi giorni di disperazione e di coraggio. “No more wall”, di Francesca Riggi, è
dedicato alla terra, che accoglie, dà vita, appartiene a tutti, difende gli uomini e non i confini.
“La rivolta degli ombrelli”, di Gianni Nastasi mostra senza filtri storie e dinamiche della tratta delle
donne nigeriane in Italia. Le proiezioni saranno seguite da un dibattito sul tema
dell’accoglienza e sul fenomeno migratorio.
A cura di Arvis, Associazioni per le arti visive in Sicilia per Zyz – Annuario fotografico
contemporaneo
Archivio di Stato – sede Catena, corso Vittorio Emanuele 31. Ingresso libero
35. Etica ed estetica. Fotografia e ambiente
Steri, Cortile Steri
Sabato 24 ottobre alle 18
Il fotografo di paesaggio influenza la percezione estetica di chi guarda la sua arte, lo aiuta a
sviluppare una nuova consapevolezza che influenza l’etica. Adeguando il suo ambiente
l’uomo trasforma il paesaggio secondo le regole di un eterno costruire che segue il progetto
dell’umanità. La fotografia di paesaggio modificando l’etica può affinare e migliorare il
progetto. Da questa premessa Ezio Giuffrè, presidente della sezione Sicilia di AFNI Associazioni fotografi naturalisti italiani, svilupperà una discussione sulla utilità di fotografare
“la Terra” con un approccio lento, senza la moderna frenesia che la tecnologia porta con sé.
Si alla tecnologia ma seguendo i ritmi lenti che la “Madre” ci offre, ritmi che ci riportano in contatto
con noi stessi. Un ponte tra le antiche tecniche fotografiche e la tecnologia. Saranno
sviluppati tre argomenti: Fotografare il paesaggio con gli apparecchi a corpi mobili e le
implicazioni con l’estetica; Fotografare il paesaggio con il telefono: limiti percettivi e
potenzialità; Fotografare il paesaggio con le moderne reflex: i vantaggi e i rischi che si
nascondono.
Con Ezio Giuffré, presidente della Sezione siciliana di Afni (Associazione fotografi naturalisti
italiani) e Gino Fabio, fotografo naturalista. AFNI - Associazione fotografi naturalisti italiani
Steri, piazza Marina 61. Ingresso libero fino a esaurimento posti
36. Dietro le quinte del Flauto Magico
Palcoscenico del Teatro Massimo
Sabato 24 ottobre alle 18
La celebre opera di Mozart, nell'allestimento curato da Roberto Andò, raccontato al pubblico da un
solito punto di vista. Le scelte registiche e quelle scenografiche saranno illustrate al pubblico
sul palcoscenico e direttamente dai protagonisti dell'allestimento, guidati da Renzo Milan, il
direttore degli allestimenti scenici del prestigioso Teatro lirico italiano, che consentirà al
pubblico di ammirare lo spazio del teatro da una prospettiva inedita. L’incontro si inserisce
nel progetto “Le Vie dei Teatri”, che punta a fare scoprire ai visitatori i segreti del
palcoscenico, le tecniche e i mestieri tradizionali legati allo spettacolo attraverso incontri con
autori, artisti, scenografi, macchinisti.
Con Renzo Milan per Le Vie dei Teatri
Teatro Massimo, piazza Verdi. Ingresso libero fino a esaurimento posti
37. Belice ’68, Terre in Moto – Documentario
Steri, Cortile Steri
Sabato 24 ottobre alle 21
Un documentario sulla zona del Belice oggi, sul suo sviluppo e sulle trasformazioni avvenute dal
terremoto del 1968, anno di altri “terremoti” sociali e politici: la contestazione giovanile e le
lotte operaie e studentesche. Un punto di frattura tra una società arcaica e contadina e un
“mondo nuovo”, fatto di ricostruzioni di interi centri urbani, con un assetto urbanistico
totalmente diverso e con una concezione degli spazi fino a quel momento inconcepibili per le
popolazioni locali.
Regia Salvo Cuccia, Antonio Bellia 2008; produzione Abra&Calabra, Demetra Produzioni
Proiezione a cura di SiciliAmbiente Documentary Film Festival per Zyz – Annuario fotografico
contemporaneo. Durata: 51'
Steri, piazza Marina 61
Ingresso libero fino a esaurimento posti
38. La gestione del colore in post produzione e stampa
Archivio di Stato – sede Catena
Domenica 25 ottobre alle 9.30
Nell'era della fotografia digitale, comprendere come viene interpretato e gestito il colore nelle
immagini fotografiche con il computer è uno dei passaggi essenziali per ottenere un livello
qualitativo dell'immagine decisamente elevato. La teoria del colore si basa su un sistema
oggettivo in grado di descrivere numericamente i colori, indipendentemente dal dispositivo
sul quale essi sono rappresentati. Conoscerne le basi ci consente di affrontare i processi
postproduttivi delle nostre fotografie, in modo da avere una ragionevole certezza che i file
elaborati siano corretti, privi di dominanti colorate occulte e con i colori esattamente come noi
desideriamo che essi siano.
Il workshop intende affrontare queste problematiche con un approccio semplice e chiaro, offrendo
la base interpretativa per comprendere l'utilizzo dei modelli colore. Verrà posto l'accento sul
modello RGB, sulle differenze di “visione” tra l'occhio umano e le macchine fotografiche,
sulla qualità della luce. Davide D’Angelo (Torino, 1963) è fotografo e stampatore Fine Art, si
è specializzato nella postproduzione, stampa digitale e nella gestione del colore con Mauro
Boscarol, massima autorità nel panorama italiano della gestione del colore.
Workshop fotografico con Davide D'Angelo, fotografo e stampatore Fine art
Archivio di Stato – sede Catena, corso Vittorio Emanuele 31
Su prenotazione alla mail [email protected] o al numero 091.6119342
Quota iscrizione 20 euro. Massimo 30 partecipanti. Durata 4 ore
39. Passeggiata fotografica
Raduno: Steri, Cortile Steri
Domenica 25 ottobre alle 10
Fotografi per un giorno, con la complicità di alcuni degli angoli più belli di Palermo, che splendidi e
ignari poseranno per l’obiettivo di comuni cittadini. È l’iniziativa ideata dall’Arvis
(Associazione per le arti visive in Sicilia) per Zyz – Annuario fotografico contemporaneo: i
fotografi dell’associazione accompagneranno il pubblico in una passeggiata fotografica per il
centro storico, seguendo un suggestivo itinerario nel cuore e ai margini della Kalsa. La
passeggiata è libera e aperta a tutti: non è richiesta attrezzatura professionale, ma basta la
macchina fotografica dell’ultimo viaggio in famiglia. Il percorso toccherà anche lo Steri,
l’Oratorio dei bianchi, l’Orto botanico, il Palazzo Reale.
A cura di Arvis, Associazione per le arti visive in Sicilia, per Zyz – Annuario fotografico
contemporaneo.
Steri, piazza Marina 61
Su prenotazione alla mail [email protected] o al numero 091.6119342
40. Fai leggere il tuo portfolio
Archivio di Stato – sede Catena
Domenica 25 ottobre alle 16.30
Per ciascun fotografo o semplice amante della fotografia un confronto con un occhio esperto e
critico è determinante: la lettura del portfolio da parte di un professionista consente, infatti, ai
fotografi di crescere e migliorare il proprio lavoro e il modo di presentarlo. Per Zyz – Annuario
fotografico contemporaneo, il direttore del dipartimento di didattica della FIAF (Federazione
italiana associazioni fotografiche), Massimo Agus, è pronto a leggere e commentare la
vostra storia fotografica, la vostra selezione di scatti migliori, dando suggerimenti e consigli
sulla tecnica, ma anche sulla ripresa, sul taglio, sulla "costruzione" della fotografia e sul
racconto che il portfolio è capace di generare. Massimo Agus è fotografo, curatore, docente
di fotografia. È specializzato in fotografia di scena e di spettacolo. Per quindici anni è stato il
fotografo ufficiale del Festival di teatro di strada Mercantia a Certaldo e del Balletto di
Toscana; nel 2004 ha fondato il Centro per la fotografia dello spettacolo, con sede a San
Miniato, Pisa; è direttore artistico del Festival di fotografia di spettacolo Occhi di Scena, e nel
2008 ha fondato il festival CiternaFotografia, di cui è stato direttore artistico fino al 2011. Ha
al suo attivo numerose pubblicazioni e le sue fotografie sono pubblicate sulle maggiori riviste
in Italia e all’estero. All’attività professionale e artistica affianca quella didattica. Ha insegnato
per quindici anni Storia e tecnica della fotografia all’Università di Siena; è docente di
fotografia allo Studio Marangoni di Firenze, alla LABA di Firenze, alla New York University in
Florence. Guida workshop sulla fotografia di spettacolo in Italia e all’estero. Dal 2014 è
direttore nazionale del Dipartimento didattica della FIAF (Federazione italiana associazioni
fotografiche).
Con Massimo Agus, direttore dipartimento didattica FIAF (Federazione italiana associazioni
fotografiche). A cura di Arvis, Associazione per le arti visive in Sicilia, per Zyz – Annuario
fotografico contemporaneo.
Archivio di Stato, corso Vittorio Emanuele 31
Su prenotazione alla mail [email protected] o al numero 3273821946
Contributo: 10 euro a portfolio, da versare contestualmente alla lettura
41. La fotografia oggi
Archivio di Stato – sede Catena
Domenica 25 ottobre alle 17
La crisi del linguaggio è specchio della crisi della nostra società. In questo contesto la fotografia va
assumendo un ruolo sempre più importante nello sviluppo sociale. Ma i metalinguaggi
dell’immagine si evolvono o no col progresso tecnologico del digitale? I parametri di giudizio
della fotografia si devono adeguare a uno sviluppo tecnologico che procede a velocità
sconvolgenti o esistono riferimenti e punti certi di riferimento che possano delineare una
strada sia estetica che sostanziale?
Con Antonio Saporito, presidente della Scuola stabile di fotografia di Palermo, e Francesco Enia,
professore decano della Scuola stabile di fotografia
A cura della Scuola Stabile di fotografia di Palermo per Zyz – Annuario fotografico contemporaneo
Archivio di Stato – sede Catena, corso Vittorio Emanuele 31
Ingresso libero fino a esaurimento posti
42. Lampi su Palermo
Steri, Cortile Steri
Domenica 25 ottobre alle 18
Palermo città di fotografi, fucina di talenti che dietro l’obiettivo hanno saputo rischiarare le ombre
sui volti della gente, gli angoli bui delle storie più oscure, miserie e nobiltà, incanto e ferocia.
Perché così tanti? Perché una vocazione così autentica, che ne ha determinato la carriera,
l’arte, la forza espressiva, spesso il coraggio? Proverà a dare una risposta – e a delineare un
tracciato storico della fotografia, a Palermo e non solo – il docente dell’Università di Palermo
Antonio Blando (Storia contemporanea), affiancato dalla professoressa Laura Azzolina
(Sociologia economica), nel corso di un incontro che vedrà la partecipazione dei più noti e
apprezzati fotografi siciliani. Si scoprirà così che la fotografia di guerra nacque per
immortalare le gesta di Garibaldi e dei Mille, con i “fotoreporter” ante litteram francesi al
seguito delle camicie rosse. Ma si cercherà anche di analizzare la realtà palermitana, dove la
fotografia, pur essendo una voce potente della comunicazione quotidiana, non si è saputa
trasformare in risorsa economica, in tema culturale forte per la città. Provando a suggerire
uno scenario futuro con tutti i protagonisti in campo.
Con Antonio Blando e Laura Azzolina
Steri, piazza Marina 61
Ingresso libero fino a esaurimento posti
43. La musica e il cibo degli ebrei
Atrio della Biblioteca di Casa Professa
Domenica 25 ottobre alle 21
Alfabeti/Alphabets è uno spettacolo dove le lettere degli alfabeti del Mediterraneo interagiscono
per mezzo della musica Klezmer. Il termine Klezmer, unione di due parole - kley e zemer,
letteralmente “strumento del canto” - indica un genere musicale che fonde in sé strutture
melodiche, ritmiche ed espressive che provengono dalle differenti aree geografiche e
culturali (i Balcani, la Polonia e la Russia) con cui il popolo ebraico è venuto in contatto, oltre
a una forte componente delle popolazioni zigane. Nell’atrio della Biblioteca comunale, nel
cuore di quel che fu un tempo il quartiere ebraico, la musica esprimerà sia felicità e gioia che
sofferenza e malinconia. Una musica nata per accompagnare feste di matrimonio, funerali o
semplici episodi di vita quotidiana all'interno delle comunità ebraiche dell'Europa orientale. Il
violino riveste un ruolo fondamentale nel Klezmer, che ha dato i natali a una buona parte
della cultura violinistica moderna. A seguire, degustazione di due pietanze da strada della
tradizione ebraica.
Testi poetici - Francesco Gallo Mazzeo
Collezione dei dipinti - Sergio Pausig
Violino - Francesco La Bruna
Voce - Michela Alamia
Percussioni - Giacomo Di Domenico
Chitarra - Nicola Marchese
Contrabbasso - Silvio Natoli
Fisarmonica - Carmela Stefano
Lettura dei testi - Roberto Burgio
Con Ensemble Alphabets2013 - In collaborazione con l’Isse, Istituto siciliano di studi ebraici
Atrio della Biblioteca di Casa Professa, piazza Casa Professa 21
Su prenotazione
Contributo: 10 euro
44. Amuri – The sacred flavours of Siciliy
Steri, Cortile Steri
Domenica 25 ottobre alle 21
Per Fabrizia Tasca Lanza il cibo è una cosa seria. Di più. È cultura, è espressione antropologica
concreta, tangibile, di come gli uomini e le donne si raccontano e raccontano il loro vissuto,
di come nascono e si saldano i vincoli imprescindibili con la terra, la memoria, la fede, il
futuro. Per Fabrizia, scrittrice, ricercatrice, viaggiatrice, appassionata ambasciatrice della
cucina siciliana nel mondo, il cibo è sostanza di gesti e di sapori, spesso antichissimi,
tramandati di generazione in generazione, custoditi gelosamente come segreti di famiglia,
ma anche celebrazione, devozione, preghiera. Così nasce “Amuri – The sacred flavours of
Sicily”, un documentario di 40 minuti girato nel 2014 tra le province di Trapani, Agrigento,
Catania, Caltanissetta, con tappe a Salaparuta, Poggioreale, Belpasso, Siracusa, Palermo,
Vallelunga, Favara. Per riscoprire liturgie e usi gastronomici legati alle ricorrenze religiose di
San Giuseppe, della Pasqua, di Santa Rosalia, patrona di Palermo, dei Morti e di Santa
Lucia. E a ogni data solenne segnata sul calendario corrispondono giorni di lavoro frenetico
e rigoroso in cucina, per seguire passo dopo passi i riti prescritti dalla tradizione non scritta
della cucina della festa. Il titolo – “Amuri” – evoca e abbraccia l’intero paesaggio umano di
questo viaggio: amore per la terra e per il cibo. In una parola, dice tutto.
Di e con Fabrizia Tasca Lanza
Steri, piazza Marina 61
Ingresso libero fino a esaurimento posti
45. La mia India
Archivio di Stato – sede Catena
Venerdì 30 ottobre alle 17
C’è una storia che tutti i popoli dell’India conoscono sin da piccoli e si raccontano nei, rari momenti
di sconforto: quando un’avversità bussa alla tua porta, tu apri e falla entrare. Non è un
Paese, l’India. E neanche un subcontinente, a dispetto delle fredde definizioni da sussidiario.
È un mondo intero, una storia millenaria, una lezione di vita tra mare e montagne, piogge
torrenziali e caldo opprimente, bellezza da fermare il respiro e miseria da far piangere, la
fede più antica del mondo e il coraggio di non piegarsi, mai. La racconta con lucidità,
curiosità, intelligenza e lo sguardo vigile del cronista-viaggiatore che nulla osserva senza
provare a comprendere, Antonio Ortoleva, giornalista di lungo corso del Giornale di Sicilia e
autore di “C’era una volta l’India, e c’è ancora”, fresco di stampa per l’editore Navarra. Un
viaggio a gennaio di quest’anno, un mese tra le province del Nord e New Delhi, in
compagnia di amici siciliani profondi conoscitori della realtà indiana, e - a compimento di
un’esperienza unica, complessa, sfaccettata – le pagine di questo reportage, un po’ diario di
viaggio e un po’ fenomenologia intima di una terra che non basterebbe una vita per svelare.
“Racconto l’incanto della mia prima volta in India”, dice Ortoleva, che presenterà il volume
insieme con il giornalista Giuseppe Liga, autore di un intervento pubblicato nel testo accanto
a quello dello psichiatra Roberto Ortoleva. “Incanto che nasce dagli splendidi colori della
terra, del paesaggio, dei tessuti indossati, ma anche dalla forza con cui questa gente affronta
il disagio, alzando sempre di più l’asticella della sofferenza”. Dieci foto completano il libro,
insieme con una breve antologia dedicata ai mistici indiani che hanno affascinato l’Occidente
negli ultimi cinquant’anni.
Con Antonio Ortoleva, Giuseppe Liga, Roberto Ortoleva
Archivio di Stato – sede Catena, corso Vittorio Emanuele 231
Ingresso libero fino a esaurimento posti
46. Pane Amaro
Chiostro del Museo archeologico Salinas
Venerdì 30 ottobre alle 18
Pane da toccare, pane da odorare, pane da mangiare, pane da cercare lungo la scia della storia.
Come un totem, come la pietra filosofale, come un punto sacro in cui si origina la civiltà, la
memoria.
Una ricerca – materiale, tecnica, linguistica, antropologica: la prima per ampiezza e completezza –
sulla coltivazione tradizionale del frumento, prima cioè, dell’impiego delle macchine, nel
particolare contesto dei latifondi siciliani dell’Alta Valle del Platani, accompagnata dalla più
compiuta e rara documentazione fotografica che sia possibile oggi reperire. È questo
l’affascinante – e amaro – scenario che emerge dalla ricerca condotta da Salvatore Nicosia,
professore emerito nell’Università di Palermo, dove ha insegnato per quarant’anni Lingua e
letteratura greca, che con questa indagine sulla coltivazione del frumento nei latifondi della
Sicilia interna ha voluto sciogliere un debito nei confronti di luoghi, uomini, animali, piante,
atti, parole, gesti che hanno riempito la sua infanzia e accompagnato la sua intera vita.
A dare un’idea della tenacia di queste forme del lavoro, e a sancirne l’immutata presenza
nell’intera area mediterranea, basta la documentazione emergente dalle pitture egiziane del
III-II millennio avanti Cristo, qui utilizzate per la prima volta e riprodotte a riscontro: quella che
il libro indaga non è che la fase terminale di una lunghissima storia che attraversa i millenni e
segna l’attività, la fatica, la subordinazione e la dannazione di innumerevoli esseri umani.
Con Salvatore Nicosia, Giuseppe Barbera, Ignazio Buttitta, Marino Niola, Francesca Spatafora
Museo Salinas, via Bara all’Olivella 24
Ingresso libero fino a esaurimento posti
47. La Sicilia di Gian Antonio Stella
Steri, Cortile Steri
Venerdì 30 ottobre alle 18
Quando il giornalismo non dà tregua alla realtà. Quando un articolo, un libro possono ancora
indignare, abbattere i muri della rassegnazione, fare la differenza. Gian Antonio Stella,
facendo il mestiere di cronista, si è guadagnato il titolo di coscienza critica del Paese. Sulla
Sicilia poi – le sue storture politiche, le aberrazioni di una storia secolare di sprechi, inganni,
apatia, ruberie - ha scritto pagine memorabili di analisi documentatissime e verità
incontrovertibili. Di questo e molto altro parlerà al pubblico.
Le grandi opere incompiute della nostra terra (le ultime stime parlano di oltre 200 grandi impianti
mai terminati), lo sperpero inaudito di un patrimonio culturale ostaggio dei vandali e delle
cattive gestioni, la politica e la società, il presente e il futuro, lungo una scia di amara
consapevolezza che i lettori di tutta Italia hanno imparato a riconoscere grazie ai suoi bestseller come “Schei”, “La casta”, “Vandali”, “Se muore il Sud”, alcuni dei quali nati dal
sodalizio con il collega del Corriere della sera Sergio Rizzo.
Con Gian Antonio Stella
Steri, piazza Marina 61
Ingresso libero fino a esaurimento posti
48. La mia Palermo
Steri, Cortile Steri
Sabato 31 ottobre alle 18
Palermo osservata dagli occhi acuti e attenti di una bambina, poi donna, avvocato, scrittrice,
destinata a guardare la sua città da distanze incostanti. Palermo raccontata da Simonetta
Agnello Hornby, che qui è nata nel 1945 e qui torna spesso da Londra, la città che l’ha
adottata dal '72, o da uno dei suoi tanti viaggi in giro per l’Italia e il mondo. È una Palermo
ombrosa, enigmatica, eppure carica di storie e di energia, quella che la scrittrice racconterà
in un inedito memoir che va dagli anni del fascismo al periodo immediatamente successivo
alla Seconda guerra mondiale. La casa della bisnonna, in via Manzoni, i ricordi dell’infanzia e
dell’adolescenza, una realtà urbana e umana in cui gli imprenditori di successo non si
chiamavano soltanto Florio, ma anche Briuccia e Impallomeni. Una Palermo semi-moderna,
ancora sospesa fra il richiamo della campagna e le seduzioni della città, che Hornby avrebbe
imparato a conoscere e a scrutare dalle finestre di quel magico luogo dello spirito che era
l’appartamento di via XX settembre, al civico 36: un palazzetto Liberty tra i più belli della
città, che è poi diventato lo spazio fisico ed emotivo dell’ultimo romanzo della scrittrice, “Via
XX settembre”, pubblicato nel 2013 da Feltrinelli. Casa di famiglia, casa di parole, casa di
memoria.
Con Simonetta Agnello Hornby
Steri, piazza Marina 61. Ingresso libero fino a esaurimento posti
49. Homo dieteticus
Chiostro del Museo archeologico Salinas
Sabato 31 ottobre alle 18
Ce n’è per tutti i gusti. Anche se spesso il gusto manca. “Religioni” alimentari per ogni fede
possibile, dai crudisti ai vegani, dai gluten-free ai no-carb, il cibo è la pietra filosofale del
nuovo secolo, è il campo di battaglia su cui si scontrano abitudini, nevrosi, aspirazioni,
desideri quotidiani di uomini e donne alla ricerca perenne dell’ultimo, definitivo, salvifico
totem. È dunque un manuale ricco di spunti e una bussola preziosa per navigare nel mare
delle tante variabili alimentari declinate secondo estetica e coscienza, il libro “Homo
dieteticus – Viaggio nelle tribù alimentari” (edizioni Il Mulino) dell’antropologo, giornalista,
scrittore napoletano Marino Niola. Accanto a lui il semiologo dell’Università di Palermo
Gianfranco Marrone, saggista, scrittore, autore di “Gastromania”.
Nell’atrio del Museo archeologico Salinas dove è in corso una mostra sul cibo nell’antichità,
l’autore sarà protagonista di un incontro con il pubblico per accompagnare la platea alla
scoperta delle ossessioni, delle fragilità, dei buchi neri che si annidano dietro ogni scelta
estrema che riguarda l’atto straordinariamente identitario del mangiare.
“Siamo entrati nell’era di Homo dieteticus – dice - e come tutte le religioni nascenti produce
continue contrapposizioni, scismi, eresie, sette, abiure. Ciascun credo si ritiene l’unica via
verso la salvezza. E verso l’immortalità. O almeno quel suo succedaneo salutistico che
chiamiamo longevità. Così anticipiamo il giorno del giudizio e facciamo del dietologo una
sorta di Dio giudice. O di Dio una sorta di dietologo improprio, che dispensa premi e castighi
qui e ora. Ecco perché la dieta non è più una misura di benessere, ma una condizione
dell’essere”.
Con Marino Niola e Gianfranco Marrone
Museo archeologico Salinas, piazza Olivella 24
Ingresso libero fino a esaurimento posti
50. Dietro le quinte de I Persiani a Caporetto
Teatro Biondo
Sabato 31 ottobre alle 18
La tragedia della Grande Guerra, a cent'anni dal coinvolgimento italiano nel primo conflitto
mondiale del Novecento, è l'oggetto della messa in scena che Roberto Cavosi ha ideato a
partire dalla tragedia di Eschilo e che Le Vie dei Tesori racconta al pubblico attraverso una
conversazione con Anna Maria Guarnieri, grande protagonista del teatro italiano e interprete
dello spettacolo. L’incontro si inserisce nel progetto “Le Vie dei Teatri”, che punta a fare
scoprire ai visitatori i segreti del palcoscenico, le tecniche e i mestieri tradizionali legati allo
spettacolo attraverso incontri con autori, artisti, scenografi, macchinisti.
Con Anna Maria Guarnieri per Le Vie dei Teatri
Teatro Biondo, via Roma 258. Ingresso libero fino a esaurimento posti
51. Quijote y Sancho
Oratorio di San Mercurio
Sabato 31 ottobre dalle 18.30 alle 23.30
Il suono – nella doppia veste di sollecitazione acustica e di parola – come ambiente che avvolge e
stimola l’immaginazione. Il suono come canale cruciale della percezione, che apre mondi
sconosciuti e alimenta sorgenti inesauribili. Gioca con i sensi, ma non perde di vista la
solennità dell’ascolto, lo spettacolo “Quijote y Sancho”, ideato e diretto da Lelio Giannetto, di
“Curva Minore”, con Preziosa Salatino, Emilio Ajovalasit e la collaborazione del Teatro
Atlante, dell’Instituto Cervantes, curatore dei testi del Don Quijote, e dell’associazione “Amici
dei musei siciliani”. Ogni spettatore siederà a distanza l’uno dall’altro, con una benda sugli
occhi, piccolo ma potente grimaldello per entrare nella dimensione esclusiva del sentire.
Alcuni attori e performer inizieranno a muoversi attorno al pubblico e pronunceranno brevi
frasi tratte dal Don Quijote: si svilupperà così una suggestiva circolarità narrativa e un
singolare cambio di passo con la musica, eseguita dalla “Sicilian Improvisers Orchestra”. Lo
spettacolo è stato pensato per un pubblico di 30 persone alla volta, per una durata di 25
minuti, a partire dalle 18.30 e fino alle 23.
Ideato e diretto da Lelio Giannetto di Curva Minore
Con Preziosa Salatino, Emilio Ajovalasit e la collaborazione del Teatro Atlante
Oratorio di San Giovanni degli Eremiti, vicolo San Giovanni degli Eremiti
Su prenotazione. Contributo: 6 euro
52. L’enigma Primo Levi
Steri, Cortile Steri
Domenica 1 novembre alle 18
Marco Belpoliti, giornalista, saggista, docente dell’Università di Bergamo, conosce le pieghe della
vita, della scrittura e delle retrovie emotive dell’autore torinese come pochi. Sarà lui, curatore
delle opere complete di Primo Levi per Einaudi, a svelare l’"enigma" Levi al pubblico
palermitano, a sollevare il velo su uno scrittore complesso, dalle passioni eclettiche e dal
rigore lucido e incorruttibile, ripercorrendo le pagine del suo ultimo libro “Primo Levi di fronte
e di profilo” (edizioni Guanda), dedicato all’autore di “Se questo è un uomo”.
Un volume dall’architettura particolare, nato da vent’anni di lavoro e di ricerca, che si può leggere
per argomenti, per titoli o semplicemente dall’inizio alla fine. Una sorta di “enciclopedia”
portatile su Levi, che racconta la storia delle opere del chimico-scrittore torinese, come sono
nate, quando sono state scritte, di cosa parlano, che s’addentra nell’universo dell’autore, nei
suoi molti mondi, dalla deportazione alla chimica, dalla scienza all'antropologia, dalla biologia
all’etologia, dall’ebraismo alle idee politiche. Non a caso l’incontro avrà luogo nell’atrio dello
Steri, il Palazzo sede dell’Inquisizione che mandò a morte migliaia di ebrei siciliani, in una
sorta di specchio concavo che riflette i corsi e ricorsi della Storia e raccoglie in un unico
punto focale i raggi sparsi della memoria.
Con Marco Belpoliti e Gianfranco Marrone
Steri, piazza Marina 61. Ingresso libero fino a esaurimento posti