Addio "Vecchio cronista"
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Addio "Vecchio cronista" www.lastampa.it del 18 dicembre 2009 Ultima ora. E' morto Igor Man, penna storica del quotidiano di Torino e gran gironalista..... Addio "Vecchio cronista" E' morto Igor Man Firma de La Stampa, aveva 87 anni TORINO E' morto il giornalista de La Stampa Igor Man, pseudonimo di Igor Manlio Manzella. Era nato a Catania il 9 ottobre 1922, aveva 87 anni. Figlio di Titomanlio Manzella, esperto di politica estera, Man è stata una delle firme più prestigiose del nostro quotidiano dove cominciò a lavorare nel 1963 sotto la direzione di Giulio de Benedetti. Studioso delle religioni e delle società, Man aveva una spiccata sensibilità e competenza per i temi riguardanti il mondo arabo ed islamico. Nel 2009 aveva ricevuto il Premio America della Fondazione Italia USA. Nel 2000 aveva vinto il premio di giornalismo Saint-Vincent alla carriera. Nella sua straordinaria carriera ha intervistato grandi personaggi, tra i quali spiccano i nomi di John Fitzgerald Kennedy, Nikita Khruš??v, Ernesto "Che" Guevara, Gheddafi, Khomeini, Yasser Arafat e Shimon Peres. «Con Igor Man è scomparso il testimone di un secolo, un giornalista di eccellenza, un grande inviato nella cronaca e nella storia di un mondo vissuto e conosciuto in profondità», è la testimonianza di Franco Siddi, segretario della Federazione nazionale della stampa. «I fatti prima di tutto, raccontati con sapienza avendone prima penetrato tutti i risvolti, affinchè chiunque, leggendo sul giornale, potesse avere accesso vero anche alle vicende più complesse di geopolitica, di politica internazionale, di cronaca». «Man - continua Siddi in una nota - si è sempre e solo voluto definire un ’vecchio cronistà; della gente e di ciò che accadeva, non qua e là per caso ma nei Continenti comprendendo subito come anche episodi che per taluni potevano apparire secondari fossero destinati ad incidere profondamente il corso della storia. Un cronista ma anche uno scrittore, studioso delle religioni, particolarmente attento alle questioni del mondo arabo e del medio oriente, eppure sempre radicato alla sua terra (la Sicilia di nascita, Torino da adozione, l’Italia nel cuore, per un figlio di scrittore siciliano e di una nobil donna russa)». «Per le sue qualità e doti, la Fnsi, fu tra i proponenti di base del Premio di Giornalismo Saint-Vincent alla carriera assegnatogli nell’edizione del 2000. Oggi lo ricordiamo con ammirazione e, esprimendo il cordoglio dei giornalisti italiani, formuliamo le più sentite condoglianze ai suoi familiari», conclude Siddi. Sconosciuto 2009-12-18