del 28 Giugno

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del 28 Giugno
Del 30 Settembre 2015
Estratto da pag.9
Del 30 Settembre 2015
Estratto da pag.9
Nuovi taxi una licenza costerà 250 mila euro
Alle coop l’80% di 17,5 mln stimati Il Comune valuta il bando gratuito
MASSIMO VANNI LE NUOVE licenze taxi? Un affare milionario. Elettriche o no che siano, le 70 licenze
‘green’ a cui il sindaco Dario Nardella non intende rinunciare, costeranno un botto. Palazzo Vecchio può in
teoria decidere anche di fare un bando gratuito. Nel caso scelga però la strada di un bando a titolo oneroso,
ogni licenza messa a bando non potrà costare meno di 250 mila euro. Che moltiplicato per 70, fa 17 milioni e
mezzo di euro.
«Non siamo noi a dirlo, 250 mila è la valutazione che è stata data», fa presente Claudio Giudici presidente di
Uritaxi. «Stiamo valutando in queste ore, ma il costo di 250 mila euro è fondato: quella cifra salta fuori da una
valutazione della Camera di Commercio sulla base dei dati dell’Agenzia delle entrate», dice l’assessore alle
attività produttive Giovanni Bettarini. Della serie, una volta scelta la strada del bando oneroso, a quanto pare la
quotazione minima non potrà scendere sotto quota 250mila euro.
Il bando rischia di essere insomma un bel ‘business’. Soprattutto per i tassisti, visto che la legge Bersani
obbliga a devolvere l’80% del gettito derivante dalla vendita delle licenze alle due cooperative dei tassisti. In
pratica, qualcosa come 14 milioni di euro. Oltre 21mila euro per ciascuno dei 654 taxi oggi in servizio.
Niente però è ancora deciso. Palazzo Vecchio può anche decidere, come scelta politica, di lanciare un bando
per 70 nuove licenze elettriche, oltre alle 30 temporanee direttamente affidate alle due cooperative, a costo
zero. Sempreché si trovi una buona ragione per un bando gratuito. Che fare dunque?
Palazzo Vecchio ci sta riflettendo. Senza fretta, perché la prossima mossa spetta ai taxi. Che torneranno
domani a riunirsi a San Bartolo a Cintoia per valutare la proposta della giunta Nardella. A cominciare dal
numero delle nuove licenze, che è il punto più indigesto per i soci delle due coop. Preoccupati come sono di
veder ridotto il fatturato medio in ragione della maggiore concorrenza. Così preoccupati che, anche dopo il
clima disteso dell’incontro di lunedì, l’accordo resta un’ipotesi.
«Avevamo iniziato il confronto con la richiesta dell’aggiornamento tariffario di legge, ma ci troviamo 100
licenze in più. L’aumento più consistente mai subito da questa categoria a Firenze », tuona il presidente del
4390 Claudio Giudici. Per questi Nardella dovrebbe ripensarci: «Considerando i sette anni di crisi, i nuovi
vettori, il crollo dei consumi, i cantieri e la tramvia in arrivo, riteniamo doverosa una più attenta valutazione
dei numeri», insiste Giudici.