NEWSLETTER 1
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NEWSLETTER 1
UNIVERSITÀ DI BOLOGNA CENTRO INTERDIPARTIMENTALE DI SCIENZE DELL’ISLAM ﺟﺎﻣﻌﺔ ﺑﻮﻟﻮﻧﻴﺎ ﻣﺮﻛﺰ ﺩﺭﺍﺳﺎﺕ ﺍﻟﻌﻠﻮﻡ ﺍﻹﺳﻼﻣﻴﺔ ------------------o----------------Newsletter N. 1/2009 Indice: Saluto del Direttore Calendario dei seminari Estratto del verbale del consiglio del centro del 28 maggio Promemoria 12 luglio 2008 Presentazione CESMI Bozza del nuovo ordinamento e Regolamento CESMI Pubblicazioni Alessandria, la Biblioteca pag. 2 pag. 3 pag. 4 pag. 6 pag. 8 pag. 9 pag.13 ﻣﻜﺘﺒﺔ ﺍﻹﺳﻜﻨﺪﺭﻳﺔ Via Zamboni 33, 40126 BOLOGNA Tel. +39 051 209 8476/8458; Fax +39 051 209 8447; e-mail [email protected] Saluto del Direttore Cari amici e colleghi, in attesa della convocazione a breve termine di una riunione del consiglio, sulla scorta di un’idea maturata da tempo ma rinviata in attesa di definizioni più solide dell’assetto e del futuro del Centro, ho deciso assieme ad alcuni di voi con cui ho avuto occasione di scambiare informalmente due chiacchiere, di preparare una Newsletter da inviare a chi ne sia interessato via e-mail esponendo iniziative e mettendo a disposizione documentazione sul Centro stesso. Sembra infatti che, completata la prima fase del trasloco da via Guerrazzi, i tempi per la trasformazione non possano essere brevissimi e quindi è opportuno che, ancora come CISDI, si dia il via ad alcune iniziative. Ma scopo della Newsletter è anche di tenere aggiornati su quanto si è fatto e si va facendo. Il trasloco è stato effettuato nei giorni 9 e 10 dicembre u. s. in tutta regolarità grazie anche alla nostra indomita segretaria e del sig. Romano Bedetti, sempre disponibile. Ai primi di gennaio sono state riconsegnate le chiavi. Ora il fondo librario si trova raccolto in una saletta riservata a ciò nel soppalco della biblioteca del Dipartimento di Studi orientali e linguistici (DSLO), in attesa di catalogazione. Il che avverrà in tempi brevi, in quanto una studentessa di LG, già esperta di tali operazioni è pronta a iniziare il lavoro nell’ambito del suo tirocinio a titolo gratuito, quindi. Contiamo perciò: 1) di finire l’inventariazione dei libri, che non era stata completata per qualche decina di volumi ; 2) di catalogare e passare in rete tutto i fondo che porterà la segnatura differenziata CISDI-settore relativo (i settori già individuati sono: storia, letterature, religione, arte, filosofia e reference), seguita dal numero d’ordine; 3) la magnetizzazione dell’intero fondo per evitare ulteriori “perdite” di volumi. I tempi dell’operazione non sono prevedibili, ma conto possano essere di poche settimane, e soprattutto il costo sarà ridottissimo. I libri poi saranno finalmente disponibili per la consultazione Mobili e attrezzature ancora utilizzabili sono stati trasferiti, secondo il piano già a suo tempo concordato col Prof. Moretti, nei locali della segreteria del DSLO, all’ingresso di Via Zamboni 33, dove verrà posta una targa del CISDI, in attesa della trasformazione o della individuazione di una nuova sede. Nuove iniziative prevedono ovviamente una consultazione e decisione di tutti i membri del CE. Ritengo che per il momento non sia opportuno organizzare cose che abbiano tempi lunghi di attuazione, come convenzioni o corsi di vario tipo, nell’ottimistica speranza che sia la nuova struttura a poter organizzarne o stipularne. Nulla vieta tuttavia che alcune iniziative possano essere prese e quindi occorrerà organizzare una raccolta di proposte in occasione della prima riunione. Per quanto mi riguarda da un lato suggerisco la possibilità di tenere qualche conferenza pubblica (abbiamo bisogno di visibilità) e di pubblicare (magari col sistema di print on demand). Credo di non aver prevaricato nulla e nessuno, nell’organizzare una serie di seminari per l’attribuzione di crediti formativi, nell’aver indicato il CISDI come promotore assieme al DSLO. In questa stessa Newsletter troverete i programmi relativi. Personalmente ho ripreso i contatti con l’Università di Venezia, con la quale si potrebbe collaborare per iniziative varie, essendo il collega Prof. Scarabel disponibile e interessato; suggerirei di fare altrettanto, coinvolgendo il prof. Papa, con Tor Vergata, negli ambiti che gli sono di interesse; ho da qualche tempo contatti con il Prof. Rabie Salama, addetto culturale dell’Ambasciata egiziana a Roma, vecchio amico, pensando a qualcosa da fare con le Università di al-Azhar (in cui il Prof. Ga’far Abdassalam, Prorettore, ha disponibilità, e con Ain Shams, dove esiste un forte Dipartimento 2 di italianistica, guidato da tempo da un altro amico, il Prof. Moheb Sa’d. Esiste inoltre un progetto di convenzione, da tempo caldeggiato dalla Prof. Taddia, con l’Università di Borama, nel Somaliland, di cui, in attesa della trasformazione del Centro e di una possibile stabilizzazione della situazione nel Corno d’Africa, sarei lieto di occuparmi. Nel frattempo gradirei avere vostri suggerimenti sui nominativi di colleghi che potrebbero eventualmente essere interessati a far parte del Centro. Un cordiale saluto a tutti, ringraziamenti vivissimi, l’augurio di Buon anno e buon lavoro e la speranza di ricevere suggerimenti, consigli e proposte. Bologna 15 gennaio 2009 Giulio Soravia Calendario dei seminari DIPARTIMENTO DI STUDI LINGUISTICI E ORIENTALI Corsi di Lingua e letteratura araba e Islamistica CENTRO INTERDIPARTIMENTALE DI SCIENZE DELL’ISLAM 3) Il femminismo nell’Africa settentrionale dalla “Liberazione della donna” alla Mudawwana SEMINARI 2009 Dott. Marco Bazzocchi Dalla “Liberazione della donna”, passando per Hoda Sha’rawi e Tahir al-Haddad Le origini dell’emancipazione femminile in Marocco Il percorso della Mudawwana 1) Riformismo e nuove tendenze nell’Islam Dott. Stefano Breveglieri Il riflusso dell’Islah e la nascita dell’integralismo Le nuove trendenze: Abu Zayd et alii Una teologia islamica della liberazione? 4) La fine dell’Impero Mamelucco nel triangolo politico ottomano, safavide, mamelucco 2) Il viaggio tra storia e immagine Dott. Ghassan Sayaf I Mamelucchi: una realtà di potere militare ed economico I Mamelucchi tra due nuovi stati emergenti Il triangolo del potere medievale dall’inizio del XVI secolo e la fine dell’Impero mamelucco Dott. Raffaella Ortali Il Viaggio visto dai viaggiatori arabi nel Dar alIslam La Nubia Freya Stark, viaggiatrice e scrittrice britannica dei primi anni del ’900 3 Estratto del verbale del consiglio del Centro Interdipartimentale di Scienze dell’Islam 28 maggio, ore 8:45, presso la sede di via Guerrazzi 20. ====================== O.d.G. 1. Comunicazioni 2. Discussione sul futuro assetto e attività del Centro; 3. Ratifica decreti; 4. Varie ed eventuali. 1. Comunicazioni OMISSIS Il Presidente informa il Consiglio che il suo decreto di nomina è stato firmato dal Rettore in data 12 maggio e quindi nel tempo intercorso tra l’elezione e l’ufficializzazione della nomina si è occupato soprattutto della sistemazione della biblioteca. È stata completata la ricognizione inventariale del materiale librario da cui è risultato che circa 150 volumi sono scomparsi, diversi volumi interessanti non sono mai stati inventariati e che vi sono molti volumi non inventariati di scarso interesse, perché trattasi più che altro di materiale propagandistico. Si propone di destinare questi ultimi come omaggio a studiosi che possano avervi interesse. Il Consiglio approva. OMISSIS 2. Discussione sul futuro assetto e attività del Centro In merito a questo, che è il punto cruciale della discussione odierna, il Presidente ritiene che il Rettore – chiedendo anche conferma di ciò al prof. Grandi – abbia già un’idea sul futuro assetto del Centro. Gli è stato riferito che è stata trovata una soluzione, ma non si hanno notizie precise in merito. L’idea comunque è quella di creare una struttura più agile, senza le limitazioni che oggi ostacolano il funzionamento del Centro. È importante uscire da questa impasse, poi verranno anche i problemi relativi al nome e alla sede. A tal proposito il Presidente dà lettura della lettera inviata dal prof. Franci (all.1), nella quale si ribadisce la disponibilità del DSLO a ospitare il CISDI (biblioteca e amministrazione). Il prof. Grandi interviene a questo punto sottolineando che anche l’odierna riunione rispecchia la situazione del Centro, infatti non ci sono neppure i numeri per fare una delegazione che vada dal Rettore. La formula del Centro Interdipartimentale non funziona e questo è emerso anche nella riunione dei Presidi e dei Direttori. Altro problema è il venir meno degli insegnamenti in questo ambito, anche se ciò dipende dalle Facoltà. L’ipotesi avanzata dal Rettore per il CISDI consiste nella creazione di un Centro di Ateneo cui farebbero capo tutti quelli che hanno un interesse nelle materia e quindi un adesione a titolo personale. Il Centro dovrebbe avere una sua dotazione finanziaria per portare avanti delle iniziative. Come è successo per la Cina e l’Asia, si mettono insieme le persone che sono interessate e motivate. Dice di non aver ancora visto la bozza di atto costitutivo preparato dalla dott.ssa Falsetti degli Affari Generali. Propone inoltre di andare, tutti i presenti, in delegazione dal Rettore per discutere della questione. In merito alla biblioteca il prof. Grandi suggerisce di verificare l’offerta del prof. Franci perché al momento è la soluzione più idonea, poi quando il Centro si sarà rafforzato si potrà trovare una sede autonoma. È importante inoltre trovare il modo di legare insegnamenti e Centro, insistendo con il Rettore anche per gli insegnamenti. Il Presidente ricorda che a breve si terrà l’elezione per il nuovo Preside della Facoltà di Lettere, quindi questa è una fase di transizione in cui non ci sono garanzie. Il prof. Grandi assicura che il Preside uscente ha dato garanzie al Rettore in merito ai punti per gli insegnamenti delle materie che sono di interesse per il Centro. Interviene il prof. Gozzi sostenendo che la trasformazione proposta dal Rettore fa uscire il Centro da una situazione incerta. La formula è inedita, è un nuovo laboratorio da costruire con gli interessati. È importante inoltre avere un sostegno economico. Rimane peraltro il problema dell’identità del Centro per l’eventuale trasferimento al DSLO. Il prof. Costa suggerisce poi che sarebbe interessante aprire una collaborazione con altre istituzioni. Ricorda l’importanza della biblioteca che costituirebbe un supporto in Italia per tanti studiosi. Sarebbe importante avere biglietti da visita per i colleghi stranieri quando ci si reca all’estero. Il prof. Buzzetti si dichiara d’accordo con la proposta fatta dal prof. Grandi e dal Rettore e con il trasferimento al DSLO per poter finalmente usufruire della biblioteca. È importante fin d’ora lavorare su iniziative per testimoniare l’esistenza del Centro e per ampliare gli insegnamenti in materie che a Bologna purtroppo sono marginalizzate. Il Presidente conclude quindi che provvederà a chiedere – a nome di una delegazione del Centro un incontro con il Rettore per discutere di quanto sopra. Il Consiglio approva e suggerisce come componenti della delegazione, oltre al direttore anche i proff.ri Trombetti, Moretti, Gozzi, considerando che il prof. Grandi parteciperebbe comunque alla riunione in qualità di prorettore. OMISSIS 5 PROMEMORIA 12 luglio 2008 per i componenti del consiglio del centro interdipartimentale di scienze dell’islam. (estratto) Come sapete, la riunione indetta per giovedì 17 luglio 2008 è stata annullata perché erano pervenute molte giustificazioni da parte dei membri più presenti statisticamente, il che ha indotto a credere che comunque una riunione che aveva il compito di informare sugli sviluppi del processo di trasformazione del Centro, ma non prevedeva di dover prendere decisioni, potesse essere sostituita da una circolare informativa, senza il rischio di trovarci in un numero insufficiente di presenti. Occorre innanzi tutto sottolineare che mentre noi discutevamo sui futuri assetti del Centro, il Rettore e gli Uffici stavano già procedendo ad attuare la decisione “passata in giudicato” di chiudere il Centro in quanto tale e di studiare una nuova forma istituzionalmente possibile, per sostituirne alcune funzioni. Una forma tuttavia più agile da gestire di un centro interdipartimentale, che “scavalcasse” i dipartimenti, con adesioni di singoli docenti interessati alla ricerca e allo studio del mondo islamico. Dovendomi adeguare a tale decisione, ho dato le mia disponibilità per far parte di questo processo, portavoce di quanto ci siamo detti nelle varie riunioni degli ultimi tempi, e parte attiva nella fondazione di una nuova struttura che rispondesse ad alcuni criteri che ci stanno a cuore ed esplicitati ripetutamente (essenzialmente riassunti nell’autonomia rispetto a singoli dipartimenti, una sede e nella gestione della biblioteca). Ho tuttavia dovuto attendere il 12 maggio prima di potermi muovere ufficialmente perché solo in quella data il decreto di mia nomina è stato firmato. Successivamente ho chiesto di parlare con il Rettore e ho avuto un paio di colloqui con il Prorettore Grandi, che mi ha indirizzato alla dott. Falsetti, degli Affari Generali, incaricata di studiare la “formula” per un nuovo Centro di Studi d’Ateneo, non chiaramente previsto nello Statuto dell’Alma Mater. Il colloquio con la dott. Falsetti e le dott. Liuzzi e Lucchese, investite del problema, è avvenuto il 15 giugno. In quella sede mi è stata mostrata la bozza di un progetto, ancora necessitante una serie di precisazioni, su cui ci siamo scambiati informazioni. Ho esposto i nostri timori e le nostre aspettative e successivamente ho fatto pervenire le mie osservazioni su tale bozza, di cui ho discusso anche col Prorettore, che non hanno incontrato opposizioni di sorta. Nel frattempo, sollecitata, giungeva la risposta alla mia richiesta di incontro col Rettore, avvenuto venerdì 11 luglio. Il collega Moretti era con me. Nella stessa giornata sono stato invitato a una riunione dalla dott. Falsetti, presenti il dott. Vicini e la dott. Filippini mobilitati per la questione dell’assetto istituzionale del nuovo Centro. Ho ritenuto che fosse necessario a questo punto convocare il Consiglio, in previsione che qualcosa si sarebbe mosso ulteriormente, per aggiornare i colleghi su quanto si fosse deciso in tali incontri e sperando di avere notizie rassicuranti, o almeno nuove. Il Rettore, se da un lato mi ha rassicurato circa il suo interesse a che il settore di studi sul mondo islamico sia rafforzato, mi ha anche sconsolatamente ribadito le difficoltà in cui versa il nostro Ateneo e l’Università in Italia. Quindi possiamo contare più che altro su un appoggio “morale” e tuttavia anche questo è rilevante nella prospettiva futura di un nuovo organo di ricerca e studio. 6 Nella riunione dalla dott. Falsetti poi sono stati esposti diversi punti di ardua costituzione e ipotizzato varie soluzioni circa la forma istituzionale del nuovo centro e si sono scartate alcune ipotesi a favore di un progetto che tuttavia rinviano presumibilmente a settembre prima che si possano chiarire mezzi e strumenti per attuare il “cambiamento”. …………………………………. Il CISDI sarà abrogato con Decreto Rettorale nel momento di entrata in vigore di una nuova struttura che sarà nella forma di un Programma di Ateneo con Centro di Responsabilità. Tradotto in soldoni (io ho impiegato un po’ per capire), vuol dire un Centro di Studi con afferenza di singoli docenti, svincolato dai dipartimenti e facente capo per l’amministrazione all’Ateneo, che individua un settore del suo bilancio da ascrivere al Centro stesso e nomina un referente adeguato a gestirlo. Il Centro annualmente prepara un programma che può essere onnicomprensivo e generico (e quindi reiterabile annualmente identico, del tipo che prevede ogni possibile attività culturale in ogni possibile ambito), ma anche specifico per attività particolari, su cui il Consiglio di Amministrazione può procedere all’assegnazione di un fondo. Nell’ambito della gestione anche i contributi esterni possono essere ricevuti, ma vanno gestiti dal referente. La sede autonoma – ha esordito così sua sponte il Rettore – è un’esigenza assoluta, ma per il momento non c’è possibilità né di mantenere la sede di Via Guerrazzi, né di identificarne un’altra. Questo punto sarà oggetto di successive pressanti richieste e mi impegno formalmente a cercare una soluzione soddisfacente. Nel frattempo è stato disposto dagli uffici il trasferimento del fondo librario del CISDI al Dipartimento di SLO, sotto forma di deposito permanente. Il trasloco avverrà previa inventariazione dei libri ancora “vaganti”. Mi attende un compito per ciò di non lieve entità. Occorrere mandare poi al macero materiali inutilizzabili, forse regalarne altri che non risultano da alcun inventario (di nuovo libri) e disporre delle attrezzature e degli arredi. Non è comunque prevedibile che il tutto possa avvenire prima di novembre. In pratica, poi, se verranno recepiti certi miei suggerimenti, – ma nulla osta formalmente – il nuovo centro sarà costituito in prima formazione dai membri attuali del CISDI, che ne facciano motivata richiesta scritta. Successivamente potranno afferire altri, previa domanda e approvazione del Centro (qualunque sia il suo organo programmatico o scientificamente responsabile). L’afferenza va rinnovata non tacitamente e quindi si decade automaticamente senza il rinnovo. Le pastoie burocratiche sono molte e le risorse poche. Mi è costata non poca fatica muovermi nei meandri dei regolamenti e degli organigrammi che individuano competenze e impongono tutta una serie di regole. Mio unico interesse è che nell’Ateneo continui a esistere un punto di riferimento e “raccolta” di coloro che sono interessati a tutto raggio ai vari aspetti culturali e geografici del mondo islamico ieri, oggi e domani. Mi preme dare spazio alla ricerca (e ho chiesto che in qualità di uditori anche giovani non docenti possano “frequentare” questo spazio) e perciò che siano potenziati gli insegnamenti dell’area (il Rettore mi assicura che Islamistica avrà un posto di terza fascia e ho già chiesto di parlarne col Preside (uscente) di Lettere, ma ha anche parlato della necessità di un posto nell’area del diritto. Io ho aggiunto che anche l’insegnamento della lingua araba va monitorato in vista di un turnover, ecc.). Inoltre tengo ad assicurare che la biblioteca possa essere pienamente e liberamente fruibile e infine che la gestione del nuovo centro sia la più economica possibile, ma soprattutto agile e gestibile, nella speranza che si trovino, oltre ai possibili fondi d’Ateneo, altri finanziamenti da utilizzare senza complicazioni inutili. Ricordo oltre tutto che, liberatici dal vincolo dei dipartimenti, viene anche a cessare il magro contributo che essi elargivano. 7 Presentazione CESMI Il Centro Interdipartimentale di Scienze dell’Islam (CISDI) è nato da una idea e una convinzione sorte verso la fine del millennio che spinsero l’allora Rettore Prof. Fabio Roversi Monaco a lanciarlo: il mondo islamico stava assumendo sempre più una dimensione di rilevanza internazionale sotto molti aspetti ed appariva vicino, ma spesso antagonista, del cosiddetto mondo occidentale. Di qui la necessità che l’Ateneo bolognese, in cui già molti docenti e ricercatori e molte discipline insegnate si rifacevano al mondo dell’Islam, alla sua storia e civiltà, si dotasse di una struttura privilegiata dedicata a tali studi. Il CISDI, nato da quell’idea, fu inaugurato nel gennaio del 2000, alla presenza del principe saudita Sultan Ibn Abd al-Aziz, nella sede di Via Martelli, a Villa Pallavicini Guastavillani, grazie a una cospicua donazione del governo saudita. In quanto Centro Interdipartimentale ne fecero parte subito alcuni docenti di vari dipartimenti. Tra questi i Proff. Bori, Pesce, Tega, Soravia ecc. La direzione fu assunta dallo stesso Rettore Prof. Fabio Roversi Monaco. Il Direttore condusse allora una campagna di promozione del Centro finanziando ricerche e convegni, una mostra e serie di conferenze, e soprattutto con l’acquisizione di un importante fondo librario di oltre 5000 volumi, prevalentemente in arabo, ma già costituenti una considerevole documentazione su lingua araba, letteratura classica e moderna, religione e filosofia, storia e altro ancora, avvalendosi della consulenza del Prof. Sergio Noja Noseda, dell’Università Cattolica di Milano. Il Centro si trasferì successivamente in Via Guerrazzi 20, presso il Collegio dei Fiamminghi, per poter essere meglio raggiungibile e per contenere le spese. In questa seconda fase il Prof. Massimo Papa ne divenne il direttore, guidando il Centro lungo un percorso che vide alcuni importanti risultati. Per il suo trasferimento al’Università di Roma Tor Vergata egli lasciò tale carica nel 2008. Alle dimissioni del Prof. Papa, segue la constatazione della necessità di un cambiamento ulteriore, soprattutto di carattere istituzionale. Del Centro fanno parte istituzionalmente in qualità di rappresentanti dei Dipartimenti docenti poco interessati alle problematiche che non partecipano più da tempo ai lavori o si sono trasferiti (Colombo) o sono deceduti (Noja), altri hanno dato le dimissioni (Gentili, Emiliani, Roversi Monaco). All’epoca del passaggio di direzione il Comitato Esecutivo del Centro è composto quindi dai seguenti membri: Proff. Ugo Bisteghi, Pier Cesare Bori, Dino Buzzetti, Valentina Colombo, Paolo Maria Costa, Adriana Destro, Giorgio Renato Franci, Gustavo Gozzi, Roberto Grandi, Guido Moretti, Massimo Papa, Sergio Pernigotti, Mauro Pesce, Giulio Soravia, Irma Taddia, Annalaura Trombetti, Walter Tega e. Andrea Zanotti. Il Prof. Giulio Soravia viene eletto a succedere nella carica di direttore e il 13 maggio 2008 il Rettore Pier Ugo Calzolari firma il decreto relativo. Viene in questa fase sancita la chiusura della sede di Via Guerrazzi, dove per altro la biblioteca era pressoché inagibile, e approvato il trasferimento provvisorio del Centro presso il Dipartimento di Studi Linguistici e Orientali, in Via Zamboni 33. Il 10 dicembre si completano le operazioni di trasloco del Centro, il cui fondo librario resterà comunque in gestione del Dipartimento ospitanteche ne garantisce la fruibilità e la catalogazione. Nel contempo procedono incontri e discussioni relativamente al nuovo assetto che il Centro dovrà avere per essere più consono alle esigenze emerse nel corso degli anni. La struttura interdipartimentale è ormai impraticabile e frena le attività del Centro, che soffre delle costante carenza di finanziamenti. Pare opportuno creare al suo posto un Centro Studi d’Ateneo. Il mondo islamico resta il fulcro degli ambiti di ricerca di un Centro cui per interesse personale daranno adesione i singoli studiosi, riconoscendogli un ruolo necessario nel contesto della situazione mondiale oggi, in cui la conoscenza della storia, cultura, lingue, religione e aspetti sociali, economici e giuridici dei paesi islamici è imprescindibile. Questa trasformazione tuttavia permetterà una più agile gestione e il contenimento delle spese. 8 Naturalmente è impensabile che il compito dei ricercatori possa essere portato a termine senza un adeguato supporto finanziario e un rafforzamento della didattica. Se la sponsorizzazione di privati va ricercata, anche l’Ateneo dovrà contribuire a dare adeguata sede al Centro per esaltarne la visibilità e renderlo autonomo sul piano logistico e fissare un fondo adeguato almeno a sostenere le spese ordinarie. Inoltre è noto l’impoverimento subito dagli insegnamenti “islamistici” negli ultimi anni, per cui è necessario pensare seriamente a un adeguato reinserimento o rafforzamento di insegnamenti quali Islamistica, Storia dei paesi islamici, Lingua e letteratura araba, turca, indonesiana, urdu, swahili e lingue del Corno d’Africa, ecc. nonché alla stipula di convenzioni per poter usufruire di scambi e di disporre di collaboratori linguistici adeguati. A tal fine e in questo contesto il CISDI, pur in attesa di abrogazione per la formazione del CESMI, continua a operare nei limiti delle sue competenze e possibilità, occupandosi soprattutto di sollecitare il cambiamento istituzionale e la sistemazione della biblioteca. 9 Bozza del nuovo ordinamento Linee della mission del nuovo Centro (Guido Moretti) Nei confronti dell’Ateneo, con il presupposto di autofinanziamento delle attività da innestare su un sostegno economico di base da parte dell’Amministrazione, il CESMI assume le seguenti linee programmatiche: • Approfondimento scientifico pluridisciplinare delle tematiche attinenti il mondo islamico; • Produzione di documenti che raccolgano i frutti della ricerca; • Organizzazione di sistematiche occasioni di confronto e dibattito sugli argomenti trattati e di eventi culturali connessi a carattere divulgativo; • Riferimento per scambi culturali e didattici con atenei e soggetti istituzionali in Paesi islamici; • Supporto alla didattica e alla formazione; • Gestione del patrimonio librario con ampliamento di testi, tematiche e livelli di fruizione. Nei confronti della Città: • Disponibilità ad una presenza nel dibattito sulle problematiche connesse all’accoglienza e all’integrazione; • Dialogo con le organizzazioni locali islamiche o con soggetti interessati; • Partner culturale e scientifico delle Amministrazioni Locali su questioni specifiche; • Interlocutore qualificato presso le istituzioni o le aziende private per sviluppare ricerche finanziate. REGOLAMENTO DEL "CENTRO DI STUDI SUL MONDO ISLAMICO (CESMI)" Articolo 1 (Scopi e attività) 1. L'Ateneo promuove e coordina le ricerche scientifiche sull'Islam e lo sviluppo delle Scienze islamistiche attraverso il "Centro di Studi sul Mondo Islamico" (CESMI). 2. Il Centro favorisce: a) la progettazione e l'attuazione delle ricerche scientifiche; b) il coordinamento della didattica relativa alle scienze islamiche nelle facoltà dell' Ateneo, dai livelli iniziali fino ai livelli post-laurea, favorendo anche progetti didattici coordinati; c) l'organizzazione di corsi, seminari e convegni; d) la promozione di pubblicazioni scientifiche la collaborazione tra gli studiosi dell'Ateneo in questo settore; e) l'integrazione tra le diverse reti di studio e di ricerca sul mondo islamico. 3. Il campo di applicazione scientifica del Centro comprende tutti gli aspetti dell'Islam, dalle origini ad oggi e in ogni parte del mondo, in particolare la storia, la società, la cultura, l’arte, la letteratura, le lingue, il diritto, la religione, la filosofia, l'ambiente. 4. Le prospettive disciplinari che fanno capo al Centro in rapporto allo studio dell'lslam sono: la linguistica e la glottodidattica, la letteratura, la filologia, le scienze sociali e antropologiche, la storia dell’arte e dell’architettura, la geografia e le scienze ambientali, la filosofia, la storia, il diritto, le scienze della religione, le scienze della politica, le scienze economiche, l'ecologia e la storia delle scienze e delle tecnologie, la medicina e la bioetica, la multiculturalità e i processi migratori e inerenti l’integrazione. 10 5. Il Centro promuove, tramite convenzioni e altri progetti di collaborazione, la cooperazione dell'Ateneo con istituzioni universitarie, con Istituti scientifici, con enti pubblici e privati, italiani e stranieri. 6. Il Centro può esercitare attività di consulenza e di ricerca su contratto e convenzione, anche su argomenti sopra non specificatamente indicati ma ad essi connessi. Articolo 2 (Organizzazione) Le attività del Centro sono coordinate da: a) il Direttore b) il Comitato Esecutivo c) il Responsabile Gestionale Articolo 3 (Sede) La sede del CESMI verrà individuata con successivo provvedimento. Articolo 4 (Il Direttore) 1. Il Direttore scientifico è nominato dal Rettore per un triennio, su proposta del comitato esecutivo, tra i docenti e i ricercatori dell' Ateneo. 2. Il Direttore scientifico convoca e presiede il Comitato esecutivo e cura l'esecuzione dei relativi deliberati. 3. In collaborazione con il Comitato esecutivo: a) entro il 31 maggio predispone annualmente le richieste di finanziamenti e di assegnazione del personale tecnico per le attività del Programma; b) propone il piano annuale delle ricerche del Centro ed eventuali programmi in comune con Strutture della stessa Università o di altra Università italiana e straniera, o con il Consiglio Nazionale delle Ricerche o con altre strutture scientifiche, predisponendo gli strumenti organizzativi e promuovendo le convenzioni, tra le Università e gli Enti interessati, all'uopo necessari; c) entro il 15 dicembre predispone annualmente una relazione sui risultati delle attività svolte con riferimento allo stato delle ricerche; d) promuove le attività del Centro, vigila sull'osservanza delle leggi, dello Statuto e del Regolamento e tiene rapporti con altri organi accademici; e) esercita tutte le attribuzioni che gli sono devolute dalla legge, dallo Statuto e dal Regolamento; 4. Nei casi di impedimento temporaneo, il Direttore delega, dandone motivata comunicazione al Rettore, le proprie funzioni ad altro professore di ruolo o fuori ruolo aderente al programma. Articolo 5 (Il Comitato Esecutivo) 1. Il Comitato esecutivo è composto dai docenti e ricercatori dell’Ateneo aderenti al Centro: a) propone il Direttore scientifico tra i propri componenti elettivi del Comitato Esecutivo; b) detta i criteri generali per la utilizzazione dei fondi assegnati al Centro e l'utilizzo coordinato del personale, dei mezzi e degli strumenti in dotazione o messi a disposizione; c) emana e approva le proposte formulate dal Direttore scientifico relative alle attività e al relativo finanziamento; d) dà pareri in ordine alla stipula di convenzioni con Enti pubblici e privati per l'uso di strutture extrauniversitarie; 11 e) approva, su proposta del Direttore scientifico e sulla base delle somme disponibili, il budget e i rendiconti del Centro corredati da una dettagliata relazione. 2. Il Comitato esecutivo è convocato dal Direttore quando se ne presenti la necessità o quando almeno un terzo dei membri ne faccia motivata richiesta. 3. Delle riunioni è redatto il verbale, firmato dal Direttore scientifico e dal Responsabile Gestionale. 4. La convocazione è valida quando si abbia la maggioranza semplice degli aventi diritto, salvo delibere riguardanti cambiamenti di regolamento o dissoluzione del Centro per i quali è richiesta la presenza dei due terzi dei membri. Articolo 6 (Fondi) Le disponibilità finanziarie sono costituite da: a) finanziamenti assegnati dall' Ateneo annualmente; b ) finanziamenti erogati da enti pubblici o privati; c) finanziamenti per la ricerca ottenuti da docenti e da ricercatori aderenti al Programma; d) versamenti volontari dei docenti e dei ricercatori aderenti al Programma. Articolo 7 (Adesioni) L'adesione al Centro di docenti e ricercatori avverrà su approvazione della loro domanda da parte del Comitato esecutivo. Possono aderire senza far parte del Comitato Esecutivo docenti e ricercatori di altri Atenei, italiani o stranieri e singole persone non strutturate (assegnisti, contrattisti, cultori delle discipline ecc.). Articolo 8 (Nomina Responsabile) 1. Il Responsabile gestionale, individuato tra funzionari in possesso di competenze e esperienze adeguate all'attività del CESMI, è nominato per un triennio dal Direttore amministrativo, su proposta del Direttore scientifico. 2. Il Responsabile Gestionale organizza i servizi strumentali delle attività di studio e di ricerca nonché dà attuazione alle decisioni del Direttore scientifico e del Comitato esecutivo. Articolo 9 (Disposizioni finali e transitorie) l. Il presente Regolamento abroga e sostituisce il Decreto Rettorale. decorsi 15 giorni dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale di Ateneo. 2. Il Direttore del Centro subentra nei rapporti attivi e passivi nonché alla gestione dei beni inventariati del Centro Interdipartimentale di Scienze dell' Islam, secondo la situazione finanziaria e patrimoniale risultante dal conto di liquidazione. 3. Il Direttore del Centro è individuato, per il primo triennio nell'attuale Direttore del Centro Interdipartimentale di Scienze dell'Islam. 4. Fanno parte del Comitato Esecutivo, al momento della costituzione del CESMI, i membri del disciolto CISDI che ne facciano domanda. 12 Pubblicazioni Segnaliamo alcune recenti pubblicazioni del Dipartimento di Studi linguistici e orientali. Il CISDI, o comunque il Centro che subentrerà, potrebbe organizzare una collana simile a quelle del DSLO, o “aggregarsi” in alcuni casi, dove interessato, alle esistenti collane. A tal fine speriamo di ricevere proposte e suggerimenti, anche per eventuali titoli da pubblicare. Print on demand presso Libreria Bonomo www.libreriabonomo.com , tel. 051 221510: (Via Zamboni 26a, 40126 Bologna, G. Soravia, A. Osman Omar, Manuale pratico italo-somalo, Bologna 2007, pp. 106, Euro 8 D. Cevenini, Sufismo: il viaggio infinito, Bologna 2008, pp.108, Euro 8,35 D. Cevenini, Gradi di realizzazione nel Sufismo, Bologna 2008, pp.122, Euro 9.05 D. Cevenini, Temi di confronto dal Corano con Bibbia ebraica e Nuovo Testamento, con un saggio di A. Addous su L’immagine di Mosè nel Corano e nell’Antico Testamento, Bologna 2008, pp. 130, Euro 9,55 A. Addous, Arabo fondamentale, materiali didattici, Bologna 2008, pp. iv-120, Euro 9,20 Inoltre presso l’editore Il Ponte i primi due vol. della collana diretta da G. Soravia: ‘Uyun al-Akhbar, Sudi sul Mondo Islamico, a c. di D. Cevenini e S. D’Onofrio, Vol. 1, Bologna 2007, pp. 266, (Euro 19) Vol. 2, Bologna 2008, pp.356, (Euro 19) 13