LA CAMERA OSCURA VERSIONE ILLUSTRATA Di CLAUDIO ORLANDO

Transcript

LA CAMERA OSCURA VERSIONE ILLUSTRATA Di CLAUDIO ORLANDO
LA CAMERA OSCURA
VERSIONE ILLUSTRATA
Di
CLAUDIO ORLANDO
Dunque, la prima cosa da fare entrando in
un locale che non sia destinato solo alla
nostra passione, è quello di evitare
infiltrazioni di luce, io ho risolto mettendo
davanti alla finestra comunque ben chiusa
dalle tapparelle, un panno nero piuttosto
pesante
Prepariamoci ora a cominciare la nostra
fatica disponendo per bene tutte le cose che
dovremo in seguito adoperare.
La prima cosa da fare è disporre per ordine
di "presa" le varie cose che poi senza luce
sarebbe difficile trovare, quindi sul piano
di lavoro, nel mio caso un piano di formica
poggiato sulla lavatrice, ho messo
nell'ordine che seguirò poi al buio.
La prima cosa da fare, per chi non
possiede una reflex che gli
permetta di lasciare fuori la coda
della pellicola, è quella di estrarla
con l'apposito utensile, l'estrattore
appunto
Con un movimento rapido dopo
l'aggancio, eccola venir fuori
dalla feritoia.
La parte finale, quella più stretta per
capirci, può essere tranquillamente
tagliata
Operazione non indispensabile, ma che
aiuta la pellicola nel suo inserimento nella
spirale, è quella di smussare gli angoli.
E' arrivato il momento di spengere la
luce. (Cosa che io ovviamente non ho
fatto se no che vedevate voi?) Si estrae
per intero il rullino e, presa la spirale,
trovati i due denti di inizio possiamo
inserire con queste guide il film nella
prima spira.
Facendo ruotare alternativamente le due
facce della spirale alla fine il contenitore
metallico verrà a contatto della spirale, a
questo punto possiamo tagliare la
pellicola
Messa la spirale nel cilindretto-guida,
inseriamo ora il tutto nella tank ove avremo
"preventivamente" messo il rivelatore.
Operazione che consiglio di fare prima di
cominciare per avere un'immersione più
omogenea del film.
A questo punto possiamo mettere l'imbuto a
tenuta di luce nella sua sede...
Chiudere il tutto con il coperchio stagno...
Accendere la luce e far partire il timer
Ogni rivelatore ha necessità di un certo
numero di capovolgimenti per un tempo
che varia da tipo a tipo. Per i primi tempi
è bene attenersi alle istruzioni allegate.
Passato il tempo necessario al rivelatore
per agire, si toglie il coperchio stagno, e
si getta il rivelatore se è del tipo monouso
o si recupera se è del tipo riutilizzabile.
Tra il rivelatore e il fissaggio ci vorrebbe
un passaggio nell'arresto ma sarà
sufficiente una buona sciacquata con
acqua per far sì che il fissaggio non si
inquini con i residui del rivelatore
Potremo a questo punto inserire il
fissaggio diluito
E far partire di nuovo il timer che
deve avere un tempo che sia
almeno di 10/12 min.
Un litro di fissaggio diluito riesce a fissare
tranquillamente 10 rulli da 36 pose, tanto
vale recuperarlo
Non resta ora che procedere ad un lavaggio
energico, meglio se sotto acqua corrente
per almeno 15/20 min.
Una volta ben lavata la pellicola verrà
immersa nell'imbibente per circa 30 sec.
che verrà poi recuperato. Questa
operazione è importante perchè evita il
formarsi di depositi di calcio sulla
superficie.
A questo punto possiamo aprire la spirale
per estrarre il film
Stesa la pellicola per togliere l'eccesso di
acqua che sarà depositata sulla sua
superficie è bene passare la pellicola per
tutta la sua lunghezza con una pinza tergifilm
A questo punto la pellicola può essere
appesa ad asciugare, l'importante è che sia
ben stesa, c'è chi usa apposite mollette, io
siccome sono ruspante uso quelle da
bucato, una sopra un'altra sotto a far peso
Quando la pellicola sarà perfettamente
asciutta è bene tagliarla in strisce da sei
fotogrammi ciascuna e conservarla negli
appositi album
E’il momento di tirar fuori l'ingranditore,
posizionarlo al meglio e aprire il
provinatore in cui andremo ad inserire le
nostre strisce per il provino a contatto
Una volta inserite tutte le strisce e messo
in posizione il foglio di carta sensibile,
chiuderemo il torchietto e alzeremo la
testa dell'ingranditore in modo che la luce
possa avvolgere tutto il pacchetto
Acceso l'ingranditore per un tempo di
circa 3,5 sec. con lampada da 150 Watt
Ovviamente avremo preparato nel
contempo le vaschette per lo sviluppo del
provino
Passato il foglio nei tre liquidi e
asciugatolo avremo così il nostro
provino che andremo a visionare
per scegliere le foto che meritano
di essere stampate
Dopo la cernita, dolorosa ma
doverosa, anzi più è crudele
meglio è, possiamo scegliere la
striscia in cui è contenuto il
fotogramma da ingrandire
In base alla nostra esperienza e al
nostro gusto, sceglieremo anche il
filtro di contrasto adatto alla foto
e lo inseriremo nell'apposito
cassetto. (Ovviamente se la carta
che stiamo usando è a contrasto
variabile)
A questo punto dopo aver messo
sul piano di stampa un foglio
dello stesso spessore di quello che
useremo per la stampa, passeremo
alla messa a fuoco di precisione
con l'ausilio del focometro, in
esso dovremo vedere chiaramente
la grana della pellicola
Passeremo quindi alla misura
dell'esposizione con l'ausilio di un
esposimetro da stampa, o con una
serie progressiva di esposizioni sullo
stesso foglio. L'esposimetro è utile,
oltre che per la sua precisione, anche
per il grande risparmio di carta che ci
consente
A questo punto possiamo dar il via al
nostro apparecchio sempre con
l'ausilio dell'esposimetro da stampa
che nella maggioranza dei casi è
anche dotato di timer per l'accensione
e lo spegnimento della lampada
Possiamo ora immergere la nostra
stampa nelle tre vaschette contenenti
i liquidi
n
Una volta rivelata, passata per l'arresto
e fissata la stampa dovrà essere lavata
per almeno 5 min. se politenata e
almeno per 30 se baritata.
Dopo il lavaggio la nostra stampa può
essere appesa ad asciugare
c