guida costruzione serpentina
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guida costruzione serpentina
SERPENTINA AUTOCOSTRUITA Quanto ho effettuato il passaggio dai kit alla tecnica dell’estratto più grani (E+G) si è presentata la necessità di dover raffreddare il mosto in breve tempo, nel modo più semplice ed economico possibile e soprattutto evitando di avere troppi tubi in giro per la cucina. Di conseguenza dopo aver escluso lo scambiatore di calore per il prezzo, ed il contro flusso per le complicate operazioni di pulizia interna del tubo, ho deciso come molti di farmi una serpentina in rame e vi allego una breve e utile guida passo passo per potervela costruire anche voi. NECESSARIO: Tubo in rame diametro 10 mm lunghezza 10 m, costo 20/30€ Piegatubi a molla dello stesso diametro del tubo, dal costo di pochi euro PROCEDIMENTO: Il rame è facile da piegare...con dolcezza si riesce a fare la spirale senza alcun attrezzo,mentre per ottenere le curve a 90° serve un piegatubi. IL RAME PESA...quindi createvi un sistema rudimentale per reggere la spirale e evitare di lavorare col peso sulle braccia, a lungo andare si rischia di stancarsi e di velocizzare le cose per finire prima con l rischio di strozzare il tubo, io come vedete ho legato un estremità ad una credenza. La spirale di rame va avvolta attorno a qual'cosa di rotondo con diametro di circa 10cm minore di quello della base della proprio pentola, nel mio caso era un pentola in alluminio con base da 32 cm. Il sostegno su cui avvolgere le spirali deve essere qual'cosa di resistente e leggero...no plasica si PVC, io avevo un vaso per piante in metallo leggero,credo ottone,ottimo e resistente. Avvolgete le spirali dolcemente attorno al supporto mantenendovi sempre vicini alla struttura base per non avere problemi dopo; se fate le spirali troppo larghe sarà poi difficile stringerle seguite il contorno della vostra guida, spingendovi il rame contro con la mano pochi centimetri per volta, senza mai forzare o cercare di fare la curva della spirale con un'unica spinta, otterrete solamente una spirale storta e piena di strozzature. E’ importante che considerate sin dall’inizio che oltre alle spirali bisogna creare i raccordi su cui poi attaccare i tubo dell’acqua, di conseguenza quando siete quasi alla fine della serpentina lasciatevi un tratto di tubo in rame non piegato poco più lungo dell’altezza della vostra pentola; servirà poi alla fine per creare 2 curve a gomito e facilitare il collegamento alla rete idrica. Arriviamo ora alla parte più laboriosa, le curve a 90°, per farle serve una piegatubi. a mola, come la mia costa 2 o 3 euro : oppure uno strumento più professionale come questo dal costo di una quindicina di euro: Sul pezzo di rame che vi siete lasciati non piegato fate 2 belle pieghe a 90°, una alla base per poterlo raddrizzare e farlo salire ed una in sommità per girare l’imboccatura e facilitare l’attacco con i tubi. Nell’atra estremità della serpentina, quella che avete iniziato a piegare per prima e che sarà la testa del nostro solenoide, create sempre 2 curve a gomito, vicine tra loro , sempre per questioni di praticità pei i collegamenti futuri. Le fasi di piegatura delle curve sono molto difficili, poiché lavorando su pochi cm di tubo si fa molta fatica e si rischia di strozzare il tubo, rovinare il rame e il lavoro fin qui fatto...il piega rame a molla è un ottimo sostegno, ma necessita di molto lavoro di braccia e di alcuni minuti per ogni curva; il piegatubi professionale permette di avere lo stesso risultato,se non migliore, con meno sforzo essendo costruito con il principio delle leve. Controllate ora che il solenoide così fatto entri bene nella pentola...se risulta leggermente troppo largo potete dare una strizzata alla serpentina,tipo come si fa per i panni bagnati ,e recuperate qualche centimetro di diametro BE ORA IL GIOCO E' FATTO AVETE LA VOSTRA SERPENTINA DOVETE SOLO USARLA Consigli per l’uso: Prima di usarla lavate la serpentina con un spugnetta di ferro imbevuta di aceto e risciacquate Immergete la serpentina quando mancano ancora 10-15 minuti di bollitura Collegate i tubi alla serpentina con delle “graffette” da idraulico, quelle che si stringono avvitando la vite Fate correre inizialmente il flusso d’acqua a pieno regime, dopo alcuni minuti potete ridurre l’intensità ed otterrete un ottimo raffreddamento del mosto di circa 1°C al minuto. Finito di usarla lavatela bene, fatela asciugare dentro e fuori e riponetela in un sacchetto ben chiusa. Marco Martire