allegato1_ progettoformativo_ baby-sitter

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allegato1_ progettoformativo_ baby-sitter
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PROGETTO FORMATIVO
ELENCO DISTRETTUALE DELLE BABY-SITTER
Il progetto sperimentale della costituzione di un Elenco Distrettuale delle Baby-Sitter, a cui possono
attingere le singole famiglie e i servizi interessati, nasce come ulteriore e nuova risposta ai bisogni
delle famiglie con bambini piccoli, in una realtà territoriale già ricca di servizi educativi di qualità
che hanno contribuito a sviluppare una vera e propria cultura dell’infanzia, ma che ancora non
riesce a dare una piena risposta a tutte le esigenze espresse dalle famiglie.
Motivazioni
Nella formulazione di questo progetto siamo partiti da alcun considerazioni relative alle difficoltà a
cui si trovano a fare fronte oggi i giovani genitori nel saper conciliare gli impegni organizzativi
della cura dei figli:
• la distanza delle nuove famiglie da quelle di origine: i nonni spesso non sono più
materialmente vicini e quindi non disponibili o sono ancora impegnati nelle attività
lavorative;
• è “scomparsa” la rete di vicinato, di amicizie e di relazioni sociali che in passato garantivano
una forma di “sorveglianza dei bambini” socialmente diffusa;
• la necessità di fare fronte ai vari accadimenti non prevedibili nell’organizzazione familiare,
che richiedono di trovare un aiuto saltuario o continuativo per il bambino anche là dove il
bambino spesso frequenta i servizi del territorio;
• le liste di attesa dei servizi per la prima infanzia per cui anche la famiglia che sarebbe
orientata verso il nido ha necessità di trovare soluzioni diverse.
Qualificare l’esistenze
Spontaneamente le famiglie si rivolgono a giovani parenti, vicine di casa, “colf tuttofare” per
rispondere a bisogni sia sporadici che sistematici di cura dei propri figli. Questo corso mira a
qualificare le persone che desiderano investire in questo profilo, attraverso la proposta di un corso
che si articola in due parti:
- una prima parte teorica a cura del Coordinamento Politiche Educative e del Centro per le
Famiglie;
- una seconda parte pratica che prevede tirocini nei servizi educativi 0-6 operanti nel territorio
della Val d’Enza.
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Obiettivi del corso formativo
Il corso di formazione ha l’obiettivo di fornire una adeguata preparazione teorico-pratica a chi
intende svolgere un’assistenza diretta ai bambini nel loro domicilio, realizzando la propria attività in
modo autonomo ed in rapporto diretto con la famiglia.
La realizzazione di un percorso formativo per la costruzione di una figura professionale, adeguata
alle richieste delle famiglie e capace di rispondere ai bisogni dei bambini, richiede innanzitutto che
la “baby-sitter” sia vissuta non come una specie di “colf tuttofare”, ma come esperta a pieno titolo
dell’educazione, con una credibilità avvallata dall’autorevolezza dell’ente pubblico che si fa
promotore di requisiti di qualità della sua formazione.
Come ritrovare la ricchezza del sapere sull’infanzia costruito dall’esperienza del personale
educativo nel nido, nel lavoro della baby-sitter?
Alcuni presupposti:
- il bambino del nido è un bambino “sociale”, capace di relazionarsi con i pari in una dimensione
attenta alle dinamiche di gruppo di coetanei, mentre il bambino della baby-sitter è un bambino
“solo” con un unico adulto di riferimento;
- il genitore del nido è l’utente di un servizio, ma non il datore di lavoro delle educatrici, mentre
la famiglia che ingaggia la baby-sitter rappresenta il suo riferimento anche dal punto di vista
contrattuale, ma può rischiare di indebolire l’autorevolezza della baby-sitter nel proporsi come
partner della famiglia nell’educazione del bambino;
- l’educatrice del nido è un’educatrice “sociale” che lavora in un gruppo e che si confronta in
modo sistematico con gli altri, che ha spazi e tempi garantiti per incontri di scambio, confronto,
aggiornamento, formazione in servizio seguita da esperti, mentre la baby-sitter lavora da sola
senza opportunità di incontro e confronto in merito al proprio lavoro.
È da queste riflessioni che diventa importante proporre una organizzazione del percorso formativo
con i seguenti obiettivi:
1. conferire dignità ad una professione che è spesso vissuta come unica alternativa alla
mancanza di lavoro;
2. rafforzare le competenze in campo pedagogico-didattico;
3. offrire alle famiglie la possibilità di ricorrere a personale qualificato;
4. ampliare l’ambito di intervento della Pubblica Amministrazione nei confronti della
prima infanzia;
5. valorizzare il sapere e le capacità professionali del personale educativo che opera nei
servizi alla prima infanzia.
Contenuti del corso
Il corso si compone di due parti: una parte maggiormente centrata sui contenuti teorici che prevede
la partecipazione ad una serie di incontri organizzati dal Coordinamento Pedagogico in
collaborazione del Centro per le Famiglie e una seconda parte pratica che prevede un periodo di
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tirocinio all’interno dei servizi educativi del territorio, con una funzione di tutoraggio del personale
educatore del servizio.
Formazione teorica organizzata attraverso incontri assembleari su temi specifici quali:
1. La relazione con la famiglia e le relazioni interne alla famiglia;
2. Salute e benessere del bambino;
3. La giornata del bambino;
4. Il gioco;
5. Le età dei bambini;
6. Le opportunità educative del territorio
La parte pratica prevede un periodo di tirocinio interno ai servizi educatici 0-6 in cui il tirocinante
dovrà effettuare un numero minimo di ore e partecipare ad almeno:
- un incontro del gruppo di lavoro con il coordinatore pedagogico;
- un aggiornamento/incontro di sezione con il coordinatore pedagogico.
Se il tirocinante avrà svolto almeno l’80% della frequenza nella parte teorica e nella parte pratica e
avrà ricevuto una valutazione positiva relativa al periodo di tirocinio riceverà l’attestato di
frequenza e potrà essere inserito nell’Elenco delle Baby-sitter del distretto.
La Coordinatrice
Politiche Educative Val d’Enza
Anna Roncada