Al Consiglio di Amministrazione
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RELAZIONE PERIODICA SUL GOVERNO SOCIETARIO E GLI ASSETTI PROPRIETARI AL 31.12.2012 SALINI Costruttori S.p.A. www.salini.it approvata in data 27 maggio 2013 1 INDICE INTRODUZIONE .................................................................. 5 PROFILO DELLA SOCIETÀ ...................................................... 6 1. Principi generali ................................................................ 6 2. Organizzazione della Società ............................................. 6 3. Eventi significativi del periodo ........................................... 7 INFORMAZIONI SUGLI ASSETTI PROPRIETARI ........................... 9 1. Struttura del Capitale Sociale ............................................ 9 2. Restrizioni al Trasferimento di titoli .................................. 9 3. Partecipazioni rilevanti nel capitale ................................... 9 4. Titoli che conferiscono diritti speciali ............................... 9 5. Partecipazioni azionaria dei dipendenti ............................. 9 6. Restrizioni al diritto di voto ............................................... 9 7. Accordi tra azionisti ........................................................... 9 8. Clausole di change of control ............................................. 9 9. Deleghe ad aumentare il capitale sociale e autorizzazioni all’Acquisto di azioni proprie ............................................... 10 10. Attività di direzione e Coordinamento............................ 10 COMPLIANCE ................................................................... 11 IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ................................... 12 Comitati interni al Consiglio ................................................ 14 COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO................................. 16 SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO ........................................ 17 1. Preposto al Controllo Interno .......................................... 17 2. Internal Audit .................................................................. 17 3. Modello organizzativo ex D. Lgs. 231/2001 ..................... 18 2 4. Società di revisione ......................................................... 19 BILANCIO E RELAZIONI PERIODICHE ..................................... 20 OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE ..................................... 21 TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI RISERVATE ..................... 23 COLLEGIO SINDACALE ........................................................ 24 RAPPORTI CON I SOCI ....................................................... 25 INVESTORS RELATIONS ...................................................... 26 PRINCIPALI EVENTI SOCIETARI SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO 2012 ...................................................... 27 ALLEGATI ....................................................................... 28 TABELLE ................................................................................. 28 REGOLAMENTO ASSEMBLEARE DELLA SALINI COSTRUTTORI SPA .......... 33 3 ORGANI SOCIETARI Consiglio di Amministrazione Presidente Simonpietro Salini Amministratore Delegato Pietro Salini Consiglieri Simon Pietro Salini Alessandro Salini Luisa Todini Roberto Cera David Morganti Gianluca Piredda Francesco Perrini Comitato Membri Esecutivo Simonpietro Salini Pietro Salini Simon Pietro Salini Comitato per il Membri Controllo Interno e per David Morganti la Corporate Governance Comitato Roberto Cera Gianluca Piredda Membri Remunerazioni Francesco Perrini David Morganti Gianluca Piredda Organismo di Vigilanza Presidente David Morganti Membri Mario Casellato Carlo Minchiotti Collegio Sindacale Presidente Andrea Monorchio Sindaci Effettivi Gennaro Mariconda Claudio Valerio Sindaci Supplenti Roberto Parasassi Claudio Volponi Controllo Contabile Reconta Ernst & Young 4 INTRODUZIONE Questa Relazione, è stata predisposta dal Comitato per il Controllo Interno e per la Corporate Governance secondo le Linee Guida emanate dalla Borsa Italiana, che la Società - ancorché non quotata - ha provveduto ad adottare, con le avvertenze e le precisazioni di seguito indicate. Il presente documento ha la funzione di illustrare il modello di Corporate Governance utilizzato dalla Società e le principali attività e avvenimenti occorsi nel primo semestre 2012 in tema di governo societario, organizzazione aziendale e sistemi di direzione e di responsabilità adottati dall’Organizzazione. La Relazione si riferisce al periodo chiuso al 31 dicembre 2012 e riporta anche gli avvenimenti successivi più significativi intervenuti sino alla data della sua approvazione. 5 PROFILO DELLA SOCIETÀ Salini Costruttori S.p.A. (di seguito, anche “Società”) è la holding di un Gruppo industriale privato specializzato nella costruzione di grandi opere. Con circa 15.500 addetti nel mondo, il Gruppo è il terzo "General Contractor" italiano e fra i primissimi player nel settore delle costruzioni idroelettriche. Oltre 30 imprese controllate nei Paesi e nei settori chiave per il core business, insieme ad altre 20 partecipazioni strategiche in Italia e all'estero, configurano il Gruppo come un sistema capace di candidarsi alle maggiori commesse del proprio mercato globale. Al fine di ottemperare ad una ristrutturazione aziendale resa necessaria dalla forte crescita, con delibera del 30 novembre 2011, la Salini Costruttori SpA ha approvato la costituzione delle Salini SpA ed il suo successivo aumento di capitale. L’operazione di riorganizzazione societaria (la cui efficacia è stata stabilita a decorrere dal 1 gennaio 2012) ha visto il conferimento alla neo costituita Salini SpA, del ramo d’azienda operativo nel settore della progettazione e realizzazione di opere infrastrutturali (ivi inclusa la partecipazione in Impregilo). Pertanto, la presente Relazione sarà presentata in forma abbreviata. 1. Principi generali Il modello di Corporate Governance adottato da Salini e dal Gruppo è conforme (salvo talune modifiche) ai principi contenuti nel Codice di Autodisciplina delle Società Quotate (nella versione del luglio 2002), alle raccomandazioni formulate dalla CONSOB ed alle best practices rilevabili in ambito nazionale ed internazionale (cfr. il Sarbanes – Oxley Act – luglio 2002 e il Combined Code on Corporate Governance, UK – luglio 2003). 2. Organizzazione della Società La struttura organizzativa di Salini S.p.A., anche a seguito dell’adeguamento delle norme statutarie alla normativa introdotta con il D. Lgs. 17 gennaio 2003, n. 6, si attiene al modello tradizionale, in cui la 6 gestione aziendale è affidata in via esclusiva al Consiglio di Amministrazione, mentre le funzioni di vigilanza sono attribuite al Collegio Sindacale e quelle di controllo contabile alla Società di Revisione. In ottemperanza ai principi di Governance maggiormente seguiti a livello nazionale ed internazionale, si evidenzia che l’organo amministrativo ha costituito al proprio interno comitati con funzioni consultive e propositive: il Comitato Esecutivo; il Comitato Remunerazioni; il Comitato per il Controllo Interno e per la Corporate Governance. E’ stato inoltre istituito un Organismo di Vigilanza ai sensi del D.Lgs. 231/2001. 3. Eventi significativi del periodo Alla luce dei recenti investimenti nel mercato azionario effettuati dalla Società e dei cambiamenti nell’assetto organizzativo che ha portato a detenere attraverso la controllata Salini S.p.A. oltre il 29% del capitale di Impregilo S.p.A., si è provveduto all’individuazione delle attività sensibili con riferimento ai reati di market abuse ed al conseguente aggiornamento della mappatura e della parte speciale del Modello Organizzativo. A tal fine, è stato avviato un progetto di aggiornamento della mappatura generale delle attività sensibili 231 alla base del Modello di Salini, che si è concluso con l’approvazione del nuovo modello in data 31 luglio 2012. Nell’ottica della riorganizzazione aziendale, il Consiglio ha deliberato nel mese di gennaio 2012 il trasferimento della sede della Salini Costruttori S.p.A. a Milano. La società redige annualmente il Rapporto di Sostenibilità; documento che rendiconta annualmente le pratiche e le performance raggiunte dal Gruppo in tema di sostenibilità e attraverso il quale il Gruppo si impegna a diffondere la propria corporate social responsibility e quindi a: governare le proprie attività adottando Sistemi di Gestione relativi a salute, sicurezza sul lavoro, ambiente e responsabilità sociale in conformità con le best practices; 7 comunicare e diffondere agli stakeholder le informazioni riguardo a salute, sicurezza sul lavoro, ambiente e responsabilità sociale; valutare e ridurre l’impatto ambientale dei propri processi utilizzando le tecnologie più avanzate per assicurare la tutela della salute dei lavoratori e la protezione dell’ambiente; salvaguardare l'ambiente, che è un bene primario per la collettività, programmando le proprie attività nella costante ricerca di un equilibrio con le esigenze d’impresa; valutare e mitigare i rischi di lesioni o malattie professionali in modo da garantire l’integrità fisica e morale dei dipendenti. Il Gruppo ha formalizzato la sua filosofia d’azione in un sistema coordinato di politiche, procedure e strutture organizzative allineato ai principali standard internazionali di riferimento. In particolare si evidenzia l’adesione, dall’anno 2010, al “Global Compact” delle Nazioni Unite, l’iniziativa di livello mondiale in tema di sviluppo sostenibile attraverso la quale viene richiesto l’impegno ad allineare le proprie strategie e operazioni ai dieci principi universali relativi a diritti umani, lavoro, ambiente e lotta alla corruzione La strategia di sostenibilità adottata dal Gruppo si concretizza nella massimizzazione dei benefici generati nei territori di intervento, a vantaggio degli stakeholder locali. Le priorità riguardano la creazione di nuova occupazione, l’impiego di fornitori in loco, la realizzazione di investimenti ed iniziative a favore delle comunità sul territorio ed il rispetto rigoroso di elevati standard ambientali. L’impegno alla trasparenza è altresì dimostrato dal raggiungimento del livello di applicazione A+ del GRI-G3 sul Rapporto di Sostenibilità del Gruppo. A garanzia dei propri stakeholder, inoltre, Salini sottopone a certificazione esterna volontaria il proprio Rapporto di Sostenibilità, a cui si rimanda per maggiori informazioni. 8 INFORMAZIONI SUGLI ASSETTI PROPRIETARI 1. Struttura del Capitale Sociale Il capitale sociale di Salini S.p.A. al 31 dicembre 2012 ammonta a 62.400.000 euro, interamente versato, ed è rappresentato da n. 120.000.000 azioni ordinarie del valore nominale di euro 0,52 cadauna (vedi Tabella 1). 2. Restrizioni al Trasferimento di titoli Le azioni sono nominative e indivisibili e liberamente trasferibili. 3. Partecipazioni rilevanti nel capitale Gli azionisti possessori di quote superiori al 2% del Capitale Sociale di Salini Costruttori S.p.A. alla data del 31 dicembre 2012 sono indicati in Tabella 1. 4. Titoli che conferiscono diritti speciali Non vi sono azioni che conferiscono diritti speciali di controllo. 5. Partecipazioni azionaria dei dipendenti Non è stato istituito alcun sistema di partecipazione azionaria dei dipendenti. 6. Restrizioni al diritto di voto Non è prevista alcuna restrizione di voto eccezion fatta per le azioni proprie che non danno diritto di voto. 7. Accordi tra azionisti Non vi sono accordi tra azionisti. 8. Clausole di change of control La Società e le sue controllate non hanno istituito accordi significativi che acquistano efficacia o si estinguono in caso di cambiamento di controllo della società contraente. 9 9. Deleghe ad aumentare il capitale sociale e autorizzazioni all’Acquisto di azioni proprie Il Capitale sociale della Società può essere aumentato con deliberazione dell’Assemblea. 10. Attività di direzione e Coordinamento La Salini Costruttori S.p.A. non è assoggetta ad alcuna direzione, coordinamento e controllo. 10 COMPLIANCE La Società, ancorché non quotata, aderisce al “Codice di Autodisciplina delle società quotate” predisposto da Borsa Italiana S.p.A. disponibile sul sito aziendale. La Società non è soggetta a disposizioni di legge che ne influenzano la struttura di corporate governance. 11 IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Secondo quanto disposto dallo statuto sociale della Salini Costruttori S.p.A., il Consiglio di Amministrazione della Società è composto da un numero variabile da cinque (minimo) a nove (massimo) membri, nominati per un periodo non superiore a tre anni e rieleggibili alla scadenza. L’attuale C.d.A. della Società è composto da nove membri, di cui tre (3) con particolari cariche e sei (6) non esecutivi, e rimarrà in carica fino all’approvazione del Bilancio a 2014. Più precisamente il Consiglio è così composto: Salini Simonpietro (Presidente) Salini Pietro (Amministratore Delegato) Salini Simon Pietro (Consigliere) Todini Luisa (Consigliere) Morganti David (Consigliere indipendente) Cera Roberto (Consigliere indipendente) Piredda Gianluca (Consigliere indipendente) Salini Alessandro (Consigliere) Perrini Francesco (Consigliere indipendente) Il Consiglio di Amministrazione riveste un ruolo centrale nell’ambito dell’organizzazione aziendale. Ad esso, infatti, fanno capo la responsabilità degli indirizzi strategici ed organizzativi della Società, nonché la verifica dell’esistenza dei controlli necessari per monitorare l’andamento della Società e del Gruppo. Lo Statuto prevede che il C.d.A. sia validamente costituito con la maggioranza dei propri membri e che possa deliberare con la maggioranza assoluta dei presenti. In caso di parità ha prevalenza la decisione cui aderisce il Presidente. ai sensi dell’art. 23 dello Statuto, inoltre, il Consiglio di Amministrazione è investito di tutti i poteri per la gestione ordinaria e straordinaria della Società. In particolare ad esso sono conferite tutte le facoltà per l’attuazione ed il raggiungimento degli scopi sociali che non siano riservate all’Assemblea dei Soci per legge o dallo statuto. 12 Il Consiglio di Amministrazione è inoltre competente ad assumere le deliberazioni concernenti: la fusione e la scissione nei casi previsti dagli artt. 2505 e 2505-bis C.C. secondo le modalità e i termini ivi descritti; l’istituzione e la cancellazione anche all’estero di sedi secondarie; la nomina degli amministratori che hanno la rappresentanza della Società; la riduzione del capitale sociale in caso di recesso del socio; gli adeguamenti dello statuto a disposizioni normative; il trasferimento della sede sociale nel territorio nazionale. Il C.d.A., infine, delibera: la nomina dei componenti del Comitato per il Controllo Interno e per la Corporate Governance; la nomina dei componenti del Comitato Esecutivo; la nomina dei componenti del Comitato Remunerazioni; la nomina dei componenti dell’Organismo di Vigilanza. Nel corso dell’esercizio 2012, il Consiglio di Amministrazione si è riunito 13 volte con la percentuale di presenze indicata nella tabella in allegato e una durata media degli incontri di oltre un’ora. Nei casi in cui il Consiglio ha ritenuto opportuno effettuare approfondimenti in relazione agli argomenti all’ordine del giorno, alle riunioni sono stati invitati a partecipare anche dirigenti della Società limitatamente alla trattazione di tali argomenti. In occasione delle riunioni sono stati messi a disposizione degli Amministratori, con adeguato anticipo, i documenti e le informazioni rilevanti per l’assunzione delle decisioni di competenza del Consiglio. In particolare, nel corso dell’esercizio oggetto della presente Relazione, le principali deliberazioni in materia di Corporate governance hanno riguardato: le relazioni periodiche relative alla situazione della Società e del Gruppo; le proiezioni economiche; 13 l’acquisizione attraverso la controllata Salini S.p.A. di una ulteriore quota di partecipazione in Impregilo arrivata alla data della presente relazione al 29,85%; Il Presidente Il Presidente ha la rappresentanza legale della Società e la rappresenta presso gli Organi Istituzionali. Il Consiglio di regola è convocato dal Presidente ovvero, in sua assenza o impedimento, da chi ne fa le veci o da almeno due amministratori, mediante avviso a tutti i consiglieri ed ai sindaci. In caso di assenza o di impedimento del Presidente, il Consiglio designa per ogni seduta chi dei suoi membri deve fungere da Presidente. L’Amministratore Delegato L’Amministratore Delegato è l’organo responsabile della gestione operativa della Società. Ai sensi dell’art. 24 dello Statuto sociale, l’Amministratore Delegato ha la rappresentanza legale ed è investito dei poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione esclusi quelli non delegabili (ex art. 2381 c.c.) e quelli riservati al Comitato Esecutivo. Gli Amministratori Indipendenti L’ampia rappresentanza di Amministratori Indipendenti (quattro su nove) e non esecutivi (cinque su nove) permette al Consiglio di verificare che siano valutati con sufficiente indipendenza di giudizio i casi di potenziale conflitto tra gli interessi della Società e quelli degli azionisti di controllo. Inoltre, non essendo coinvolti in prima persona nella gestione della Società, gli Amministratori Indipendenti risultano titolati a fornire un giudizio autonomo e non condizionato sulle delibere proposte dall’Amministratore Delegato. Comitati interni al Consiglio Il Comitato Esecutivo Il Comitato Esecutivo è composto dal Presidente, dall’Amministratore Delegato e da un Consigliere non esecutivo della Società e viene convocato 14 ogni volta si debba deliberare in merito alla partecipazione a gare ed alle transazioni dei contenziosi. Il Comitato Remunerazioni ll Comitato Remunerazioni è composto da tre consiglieri indipendenti e non esecutivi ed ha il compito di proporre al Consiglio di Amministrazione i sistemi di incentivazione manageriale, la remunerazione annua del Presidente e dell’Amministratore Delegato, nonché esaminare i criteri di retribuzione del top management del Gruppo. I principi generali adottati dal Gruppo in materia di remunerazione sono in linea con le best practice di riferimento in ossequio alle raccomandazioni del Codice di Autodisciplina. 15 COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO La società, dal 30 marzo 2003, ha istituito un Comitato per il Controllo Interno e per la Corporate Governance. Il comitato è composto da tre amministratori non esecutivi e indipendenti; e più precisamente: Il David Morganti - Non Esecutivo / Indipendente Roberto Cera - Non Esecutivo / Indipendente Gianluca Piredda - Non Esecutivo / Indipendente Comitato è incaricato di valutare l’adeguatezza dei Sistemi di Governance e di Controllo Interno adottati dalla Società. 16 SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO Così come previsto dall’articolo 8 del Codice di Autodisciplina, il Sistema di Controllo Interno costituisce la base del sistema di Corporate Governance ed assume un ruolo fondamentale nella individuazione, minimizzazione e gestione dei rischi aziendali. A tale fine, il Consiglio si avvale del Comitato per il Controllo Interno, nonché del Preposto al Controllo Interno, della funzione aziendale di Internal Auditing e dell’Organismo di Vigilanza sul modello organizzativo previsto dal D.Lgs. 231/2001. 1. Preposto al Controllo Interno Il Preposto al Controllo Interno della Società è stato nominato nella persona del Responsabile Internal Audit. Il Preposto è incaricato di verificare che il sistema di controllo interno sia sempre adeguato, pienamente operativo e funzionante. Il Preposto non è responsabile di alcuna area operativa, riferisce del suo operato all’Amministratore Delegato e al Comitato per il Controllo Interno e per la Corporate Governance. 2. Internal Audit La Direzione Internal Audit ha il compito di fornire un’attività obiettiva e indipendente finalizzata dell’efficienza e dell’organizzazione a dell’efficacia aziendale. promuovere del In Sistema linea con azioni di di miglioramento Controllo gli Interno “Standards for e the Professional Practice of Internal Audit” emessi dall’”Institute of Internal Auditors”, l’Internal Audit aziendale assicura lo svolgimento delle seguenti attività: - aggiornamento del sistema di identificazione, classificazione e valutazione delle aree di rischio (risk assessment integrato) al fine di pianificare i successivi interventi di controllo; - realizzazione degli interventi di controllo programmati e non programmati, individuando gli eventuali gap rispetto ai modelli adottati e formulando proposte su azioni correttive da adottare, il cui recepimento è verificato con successivi interventi di follow-up; 17 - mantenimento dei rapporti e dei flussi informativi con il Comitato per il Controllo Interno e per la Corporate Governance e con l’Organismo di Vigilanza ex D. Lgs. 231/2001. L’Internal Audit ha libero accesso alla documentazione e alle informazioni utili allo svolgimento delle proprie attività. 3. Modello organizzativo ex D. Lgs. 231/2001 In data 30 luglio 2012 il Consiglio di Amministrazione di Salini Costruttori S.p.A. ha deliberato l’approvazione del nuovo Modello di Organizzazione gestione e controllo ex D. Lgs. 231/2001, al fine di adeguarlo ai mutamenti aziendali intervenuti. Il Modello, ispirato alle best practices e che trova nel Codice Etico la sua premessa necessaria, costituisce un sistema strutturato ed organico di procedure e di attività di controllo volto a prevenire le diverse tipologie di reato descritto dal citato decreto e successive integrazioni. Con riferimento al Reato di Market Abuse, previsto dalle Direttive 2008/99/CE, 2009/123/CE e 2005/35/CE e richiamati dall’art. 25 sexies D. Lgs. n. 231/2001, (introdotto a seguito dell’emissione del D.Lgs. 7 luglio 2011, n. 121), nel corso del primo semestre 2012, è stato completato, con l’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione in data 30 luglio 2012, un progetto di adeguamento del Modello per individuare e valutare le attività sensibili esposte a tali rischi. Il Modello si compone di una parte generale, dove vengono descritti i contenuti del decreto, gli obiettivi ed il funzionamento del Modello, l’Organismo di Vigilanza (organo collegiale di tipo c.d. misto dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo), il sistema disciplinare, e di 17 parti speciali nelle quali vengono individuate le attività sensibili e i conseguenti standard di controllo per ciascuna categoria di reato rilevante ai fini della responsabilità amministrativa dell’ente. Tutti i membri che formano l’Organismo rispondono pienamente ai crismi di autonomia, indipendenza, professionalità e continuità d’azione, previsti tra i requisiti dell’art. 6 del D. Lgs. 231/2001 affinché l’Ente possa godere della circostanza esimente in caso di commissione di reati rilevanti nell’ambito dell’organizzazione. Nel corso dell’esercizio 2012, l’Organismo si è riunito in consiglio in sette occasioni, durante le quali si è registrata una partecipazione da parte dei suoi membri pari al 100%. 18 Nel corso dell’esercizio 2012 si è proseguito nell’attività di formazione del personale e di monitoraggio continuativo dell’evoluzione legislativa e giurisprudenziale in materia di responsabilità amministrativa delle società. Nello specifico, l’emissione del D.Lgs. 109/2012 (16 luglio 2012), e la legge 6 novembre 2012, n. 190, recante "Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione" hanno ampliato il catalogo dei reati presupposto del D.Lgs 231/01 attraverso l’introduzione: • dell’art. 25-duodecies, “impiego di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare”. • dell’art. 25-ter, “corruzione tra privati”. La Società ha quindi intrapreso una attività di aggiornamento dei Modelli ex D.Lgs. 231/2001 al fine di adeguarli alle nuove normative che si è conclusa per quanto attiene l’adeguamento del Modello al reato di “impiego di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare”, con l’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione in data 25 febbraio 2013. 4. Società di revisione L’Assemblea degli azionisti, in data 25 giugno 2010, ha dato mandato alla Reconta & Young S.p.A. (Società iscritta nell’albo CONSOB delle società di revisione abilitate) per i servizi di controllo contabile per il triennio 2010 2012. La Società di Revisione ha libero accesso alla documentazione e alle informazioni utili allo svolgimento delle proprie attività. 19 BILANCIO E RELAZIONI PERIODICHE La Società, ancorché non quotata, a partire dall’esercizio 2008 redige in via volontaria il Bilancio Consolidato e il Bilancio semestrale in conformità agli International Financial Reporting Standards/International Accounting Standards (IFRS/IAS). Entrambi i documenti sono sottoposti a revisione contabile. Salini, inoltre, redige il Bilancio d’Esercizio della Società e le Situazioni contabili trimestrali in conformità ai Principi Contabili Italiani (ITA GAAP). 20 OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE In data 25 settembre 2012, i Consigli di Amministrazione di Impregilo S.p.A. (“Impregilo”) e Salini S.p.A. (“Salini”), hanno approvato un accordo strategico di cooperazione organizzativa e commerciale (“Accordo”) tra il Gruppo Impregilo e il Gruppo Salini, al fine di avviare una strategia di collaborazione volta a cogliere le opportunità di mercato e di incremento di valore per entrambi i Gruppi, nonché a conseguire risparmi di costi per effetto di sinergie operative e industriali, ferme restando le individualità, le strutture e la consistenza delle singole imprese. L’Amministratore Delegato si è astenuto dal voto. L’Accordo, nel rispetto delle reciproche individualità e autonomie, consentirà ai due Gruppi di beneficiare di una proficua collaborazione in ambito commerciale, manageriale e di contenimento costi. Esso si pone quale obiettivi primari di valorizzare la forte complementarietà geografica e di segmento di mercato tra i due Gruppi, di aumentare il tasso di successo nelle gare e di diversificare il rischio massimizzando l’efficienza. La sottoscrizione dell’Accordo e la conseguente instaurazione del rapporto di collaborazione non costituiscono, in alcun modo, cessione, trasferimento o licenza di diritti di proprietà intellettuale o di know how, di cui ciascuna Parte continuerà a rimanere rispettivamente l’unica proprietaria; né implicano una ripartizione dei mercati nei quali i Gruppi svolgono o svolgeranno la propria attività, in via autonoma o congiunta, né una rinuncia di alcuna di esse a intraprendere autonomamente, nel rispetto delle previsioni dell’Accordo, nuove iniziative commerciali nei predetti mercati. Nell’Accordo non rientra neppure alcuna previsione di dismissione o acquisizione di rami d’azienda o di partecipazioni, fusioni o scissioni. L’iter negoziale per la definizione dei termini dell’Accordo è stato individuato su parere del Corporate Governance Advisory Board di Impregilo, il quale ha ravvisato l’opportunità che la negoziazione per conto di Impregilo fosse affidata ad un amministratore indipendente (è stato nominato Pietro Guindani), con l’ausilio di un advisor legale per Impregilo, e che fossero adottati i presidi applicabili nelle negoziazioni relative alle operazioni con parti correlate di maggiore rilevanza. Infatti, il Comitato 21 Parti Correlate, in particolare nella persona del Presidente Alberto Giovannini, è stato coinvolto nella fase delle trattative ed ha reso il proprio parere favorevole a maggioranza, con il voto contrario dell’Amministratore espresso dalla lista di minoranza Giuseppina Capaldo. Il Corporate Governance Advisory Board ha altresì vigilato sul rispetto in concreto della procedura suggerita, esprimendo parere favorevole. 22 TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI RISERVATE Gli amministratori assicurano la corretta gestione delle informazioni riservate. La Società, pur non essendo quotata e soggetta alla materia disciplinata dal codice di comportamento sull’internal dealing, ha approvato la Procedura in materia di internal dealing e il Regolamento per la Gestione delle Informazioni Privilegiate (c.d. Price sensitive). La Procedura in materia di Internal Dealing disciplina in dettaglio gli obblighi di comportamento e informativi inerenti le operazioni sulle azioni Impregilo o su strumenti finanziari collegati alle azioni compiute dai c.d. “soggetti rilevanti”. Il Regolamento per la gestione delle informazioni privilegiate, è stato adottato al fine di assicurare che la loro comunicazione avvenga tempestivamente, in forma completa e adeguata. 23 COLLEGIO SINDACALE Il Collegio Sindacale ha il compito di vigilare sull’osservanza della legge e dello statuto; sul rispetto dei principi di corretta amministrazione nello svolgimento delle attività; sull’adeguatezza della struttura organizzativa della Società, del sistema amministrativo-contabile, di nonché controllo interno sull’affidabilità di e del sistema quest’ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione. L’attuale Collegio Sindacale è composto da tre (3) sindaci effettivi e due (2) supplenti e rimarrà in carica fino all’approvazione del bilancio 2014: Andrea Monorchio (Presidente) Gennaro Mariconda (Sindaco effettivo) Claudio (Sindaco effettivo) Roberto Parasassi (Sindaco supplente) Claudio Volponi (Sindaco supplente) 24 RAPPORTI CON I SOCI Ai sensi dell’art. 11 dello Statuto Societario, l’Assemblea rappresenta l’universalità dei Soci e le sue deliberazioni obbligano tutti gli azionisti. L’art. 14 dello Statuto prevede, inoltre, che possono intervenire all’Assemblea gli Azionisti cui spetta il diritto di voto che abbiano depositato, almeno cinque giorni prima di quello fissato per l’Assemblea, le azioni presso la sede sociale o le banche indicate nell’avviso di convocazione. La Società ha adottato un Regolamento assembleare diretto a disciplinare lo svolgimento dei lavori dell’Assemblea Ordinaria e Straordinaria. In accordo con quanto previsto dall’art. 11 del Codice di Autodisciplina, il dialogo con gli azionisti viene instaurato dal Presidente e dall’Amministratore Delegato nel pieno rispetto delle procedure sulla comunicazione di documenti ed informazioni riguardanti la società, con l’unico limite delle esigenze di riservatezza che talune informazioni possono presentare. La Società ha adottato un Regolamento assembleare (disponibile su sito aziendale www.salini.it) diretto a disciplinare lo svolgimento dei lavori dell’Assemblea Ordinaria e Straordinaria. 25 INVESTORS RELATIONS Un’apposita funzione all’interno della controllata Salini SpA alle dirette dipendenze dell’Amministratore Delegato è dedicata ai rapporti con la comunità finanziaria nazionale e internazionale, con gli investitori e gli analisti finanziari e con il mercato. La Società ha istituito nel proprio sito internet un’apposita sezione Investors nella quale sono messe a disposizioni le informazioni che rivestono interesse per i propri stakeholders. Del pari i documenti relativi alla corporate governance sono reperibili sul sito www.salini.it e possono essere richiesti tramite e-mail. 26 PRINCIPALI EVENTI SOCIETARI SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO 2012 Vengono di seguito riassunte le principali novità intervenute a partire dalla chiusura dell’esercizio 2012 e fino alla data della presente Relazione. Le più rilevanti sono già state esposte nei precedenti paragrafi. Il Consiglio di Amministrazione della Società, dopo la chiusura dell’esercizio 2012: (a) ha valutato, in ossequio al criterio applicativo 8.C.1. (c), l’adeguatezza, l’efficacia e l’effettivo funzionamento del sistema di controllo interno come risultante dalla relazione del Comitato per il Controllo Interno; (b) ha valutato il piano di audit per l’anno 2013, già approvato dal Comitato per il Controllo Interno; (c) ha esaminato i risultati finanziari preconsuntivi dell’esercizio 2012 che proseguono il percorso di forte crescita; (d) in data 6 febbraio 2013 la controllata Salini S.p.A. ha comunicato, nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 102, primo comma, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (il “Testo Unico”) e dall’articolo 37 del Regolamento di attuazione del Testo Unico, concernente la disciplina degli emittenti, adottato dalla Consob con delibera n. 11971/1999 (il “Regolamento Emittenti”), di avere assunto la decisione di promuovere un’offerta pubblica di acquisto volontaria ai sensi e per gli effetti dell’articolo 106, comma quarto, del Testo Unico avente ad oggetto la totalità delle azioni ordinarie di Impregilo S.p.A. (“Impregilo”). L’Offerta s’inserisce nel contesto della creazione di un Campione Nazionale con azioni quotate sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., vale a dire il progetto di Salini per rilanciare lo sviluppo di Impregilo attraverso una più efficiente ed efficace gestione dell’Emittente e la successiva integrazione con Salini medesima. Roma, 12 aprile 2013 Il Comitato per il Controllo Interno e per la Corporate Governance David Morganti Roberto Cera Gianluca Piredda 27 ALLEGATI TABELLE TABELLA 1: INFORMAZIONI sugli ASSETTI PROPRIETARI STRUTTURA DEL CAPITALE SOCIALE N. azioni % rispetto al c.s. Quotato (indicare i mercati) / non quotato Diritti e obblighi Azioni ordinarie 108.291.100 90,24 Non quotato Dividendo / Diritto di voto in Assemblea Azioni con diritto di voto limitato 0 0,00 - - Azioni prive del diritto di voto 11.708.900 9,76 Non quotato - AZIONI TOTALI 120.000.000 100,00 Non quotato - PARTECIPAZIONI RILEVANTI NEL CAPITALE Quota % su capitale ordinario Quota % su capitale votante Salini Simonpietro & C. S.a.p.A. 47,13 52,23 Sa. Par. S.r.l. 35,14 38,94 Salini Costruttori S.p.A. (azioni proprie) 9,76 0,00 Sa. Par. S.r.l. (usufruttuario: Salini Francesco Saverio) 7,87 8,71 Azionista diretto 28 TABELLA 2: STRUTTURA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E DEI COMITATI Comitato Esecutivo Consiglio di Amministrazione Carica Componenti Esec. Nonesec. Indip. (%) ** *** ** Comitato per il Comitato Controllo Interno Remunerazio e per la Corporate ni Governance *** ** *** ** Salini X 100 X na Simonpietro X 100 X na AD Salini Pietro Consiglier Salini Simon X* 100 X na e Pietro Consiglier X 85 Todini Luisa e Consiglier X X 100 X na X 100 Morganti David e Consiglier X X 92 X 100 Cera Roberto e Consiglier Piredda X X 100 X na X 100 e Gianluca Consiglier Salini X 100. e Alessandro ° Consiglier Perrini X X 100 X na e Francesco° --------------------------------AMMINISTRATORI CESSATI DURANTE L’ESERCIZIO 2010----------------------------------------------Consiglier Pogliani X 100 e Alessandro N. riunioni svolte durante l’Esercizio di CDA: Com. Esec.: Com. Remun.: Com. CI e CG: riferimento: 13 n.a. n.a. 3. Presidente NOTE * Ad esclusione del ruolo che ricopre e i poteri che spettano al Comitato Esecutivo ** In questa colonna è indicata la percentuale di partecipazione degli amministratori alle riunioni rispettivamente del C.d.A. e dei comitati (n. di presenze/n. di riunioni svolte durante l’effettivo periodo di carica del soggetto interessato). *** In questa colonna è indicata con una “X” l’appartenenza del componente del C.d.A. al comitato. ° Nominati nella seduta consiliare del 30 giugno 2012 29 TABELLA 3: STRUTTURA DEL COLLEGIO SINDACALE Collegio sindacale Carica Componenti * (%) ** (%) Presidente Andrea Monorchio 100 na° Sindaco effettivo Gennaro Mariconda 100 na° Sindaco effettivo Claudio Valerio 100 na° Sindaco supplente Roberto Parasassi 100 100 Sindaco supplente Claudio Volponi 100 100 Numero riunioni svolte durante l’Esercizio di riferimento: 15 NOTE * In questa colonna è indicata la percentuale di partecipazione dei sindaci alle riunioni del C.d.A. (n. di presenze/n. di riunioni svolte durante l’effettivo periodo di carica del soggetto interessato). ** In questa colonna è indicata la percentuale di partecipazione dei sindaci alle riunioni del C.S. (n. di presenze/n. di riunioni svolte durante l’effettivo periodo di carica del soggetto interessato). ° nominati dall’assemblea dei soci in data 17 dicembre 2012 30 TABELLA 4: ATTUAZIONE DEL CODICE DI AUTODISCIPLINA SI NO Motivazioni dello scostamento dalle raccomandazioni del Codice X Le attività rientranti tra le operazioni con parti correlate sono state approvate con l’astensione degli interessati e con i pareri favorevoli del Collegio Sindacale e del Comitato per il Controllo Interno e per la Corporate Governance. Si sta attualmente valutando la possibilità di adottare specifiche procedure in tema. Sistema delle deleghe e operazioni con parti correlate Il CdA ha attribuito deleghe definendone: a) limiti b) modalità d’esercizio c) e periodicità dell’informativa? Il CdA si è riservato l’esame e approvazione delle operazioni aventi un particolare rilievo economico, patrimoniale e finanziario (incluse le operazioni con parti correlate)? Il CdA ha definito linee-guida e criteri per l’identificazione delle operazioni “significative”? Le linee-guida e i criteri di cui sopra sono descritti nella relazione? Il CdA ha definito apposite procedure per l’esame e approvazione delle operazioni con parti correlate? Le procedure per l’approvazione delle operazioni con parti correlate sono descritte nella relazione? X X X X X X X Procedure della più recente nomina di amministratori e sindaci Il deposito delle candidature alla carica di amministratore è avvenuto con almeno dieci giorni di anticipo? Le candidature alla carica di amministratore erano accompagnate da esauriente informativa? Le candidature alla carica di amministratore erano accompagnate dall’indicazione dell’idoneità a qualificarsi come indipendenti? Il deposito delle candidature alla carica di sindaco è avvenuto con almeno dieci giorni di anticipo? Le candidature alla carica di sindaco erano accompagnate da esauriente informativa? X X X X X Assemblee 31 La società ha approvato un Regolamento di Assemblea? X SI Il Regolamento è allegato alla relazione (o è indicato dove esso è ottenibile/scaricabile)? NO Motivazioni dello scostamento dalle raccomandazioni del Codice X Controllo interno La società ha nominato i preposti al controllo interno? I preposti sono gerarchicamente non dipendenti da responsabili di aree operative? Unità organizzativa preposta del controllo interno (ex art. 9.3 del Codice) X X X Investor relations La società ha nominato un responsabile investor relations? Unità organizzativa e riferimenti (indirizzo/telefono/fax/e-mail) del responsabile investor relations X X 32 REGOLAMENTO ASSEMBLEARE COSTRUTTORI SPA ARTICOLO 1 Ambito di applicazione e modificazioni del regolamento 1.1 Il presente regolamento disciplina lo svolgimento delle assemblee ordinarie e straordinarie. 1.2 Le modificazioni del presente regolamento sono approvate dall’assemblea ordinaria. 1.3 Ove risulti opportuno, al fine di facilitare lo svolgimento dell’adunanza, l’assemblea, su proposta del Presidente e con le maggioranze previste per le assemblee ordinarie, può deliberare di derogare alle previsioni del presente regolamento. 1.4 Il presente regolamento, approvato dalla Assemblea ordinaria del 3 luglio 2003, è a disposizione degli azionisti presso la sede legale della Società e presso i luoghi in cui si svolgono le adunanze assembleari. ARTICOLO 2 Diritto di intervento, presenza ed assistenza in assemblea 2.1 Possono intervenire alle assemblee i soci ed i titolari di diritti di voto o i loro rappresentanti che presentino idonea certificazione in conformità alla normativa vigente ed allo statuto. 2.2 Possono assistere alle Assemblee Dirigenti e Funzionari della Società, nonché Amministratori, Sindaci, Dirigenti e Funzionari delle Società del gruppo e/o altri soggetti allorquando la loro presenza sia ritenuta utile dal Presidente o dal Consiglio di Amministrazione in relazione agli argomenti da trattare o per lo svolgimento dei lavori. DELLA SALINI 2.3 Il Presidente può consentire ad analisti finanziari e giornalisti specializzati in materie economiche e finanziarie di assistere ai lavori, previa loro identificazione e salvo diverse deliberazioni dell’assemblea. ARTICOLO 3 Verifica della legittimazione ed accesso all’assemblea 3.1 Le operazioni di verifica della legittimazione di coloro che intendono intervenire o possono assistere o presenziare alle assemblee vengono effettuate da personale incaricato dalla società con inizio almeno mezz’ora prima di quella stabilita nell’avviso di convocazione. 3.2 Per accedere alla sala dell’assemblea l’avente diritto deve qualificarsi e consegnare – ove richiesto al personale incaricato la propria certificazione e ritirare il documento di partecipazione. 3.3 La persona che partecipa in rappresentanza di uno o più aventi diritto di voto deve documentare la propria legittimazione. La delega deve essere sottoscritta dall’intestatario della certificazione indicato al punto 2.1 o da suo legale rappresentante o da specificato mandatario. 3.4 L’avente diritto al voto non può rilasciare che una sola delega e, se partecipa all’assemblea, non può contemporaneamente rilasciare delega per parte dei propri voti. 3.5 Il possesso di apparecchiature di registrazione audio e video deve essere dichiarato prima dell’ingresso nella sala nella quale si svolge l’assemblea ed il loro eventuale utilizzo deve 33 Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari essere autorizzato dal Presidente. I telefoni portatili devono essere disattivati all’interno della sala. 3.6 E’ vietato introdurre nella sala dell’assemblea oggetti pericolosi e armi di qualsiasi tipo, anche improprie. ARTICOLO 4 Costituzione dell’assemblea, presidenza ed apertura dei lavori 4.1 All’ora fissata nell’avviso di convocazione assume la presidenza dell’assemblea la persona indicata nello statuto. In sua assenza, la presidenza dei lavori necessari per procedere alla costituzione dell’assemblea ed alla nomina del Presidente viene assunta dall’Amministratore Delegato o, in difetto, dal Consigliere presente più anziano di età, il quale raccoglie le candidature e le mette ai voti. Viene eletto presidente dell’assemblea colui che riceve i voti della maggioranza relativa del capitale presente avente diritto di voto. 4.2 Il Presidente è assistito da un segretario, anche non socio, nominato a norma di statuto o, quando richiesto dalle vigenti disposizioni ovvero ritenuto opportuno, da un notaio. Il segretario ed il notaio possono avvalersi della collaborazione di persone di loro fiducia, anche non soci. 4.3 Il Presidente, per lo svolgimento dei lavori assembleari, può richiedere l’assistenza degli amministratori, dei sindaci, dei rappresentanti della società di revisione, dei dipendenti della società e/o delle società controllate e collegate nonché di esperti appositamente invitati. 4.4 I servizi logistici e strumentali sono prestati da personale incaricato dalla società. 4.5 I lavori dell’assemblea possono essere oggetto di ripresa e/o 4.6 4.7 4.8 4.9 registrazione audio/video sia per la trasmissione/proiezione nei locali dell’assemblea o di servizio, sia per fornire supporto alla verbalizzazione e alla predisposizione delle risposte. Le informazioni fornite dall’assemblea dagli organi sociali possono essere diffuse anche attraverso il sito internet della società. Il Presidente comunica il numero dei presenti e delle azioni rappresentate ed accerta che l’assemblea sia regolarmente costituita. Qualora non siano raggiunte le presenze necessarie per la costituzione dell’assemblea o per la trattazione di taluno degli argomenti all’ordine del giorno, il Presidente ne dà comunicazione agli intervenuti con facoltà di rinviare l’apertura della riunione per non più di due ore prima di rimettere la trattazione degli argomenti stessi a successiva convocazione. Accertata la regolare costituzione, il Presidente dichiara aperti i lavori e passa alla trattazione dell’ordine del giorno. Coloro che abbandonano l’assemblea prima del termine e comunque prima di una votazione devono darne comunicazione al personale incaricato per l’aggiornamento delle presenze. ARTICOLO 5 Ordine del giorno 5.1 Il Presidente, o altri su suo invito, illustra gli argomenti all’ordine del giorno e le proposte sottoposte all’approvazione dell’assemblea. Il Presidente, sempre che l’assemblea non deliberi diversamente, può trattare congiuntamente diversi argomenti all’ordine del giorno e può seguire un ordine diverso 34 Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari da quello risultane dall’avviso di convocazione. 5.2 Salvo che il Presidente lo ritenga opportuno o venga presentata specifica richiesta, approvata dall’assemblea, non viene data lettura della documentazione che sia stata previamente depositata, a disposizione degli interessati, come indicato nell’avviso di convocazione. ARTICOLO 6 Discussione assembleare e poteri del Presidente 6.1 Il Presidente apre la discussione e la dirige dando la parola a coloro che l’abbiano richiesta secondo l’ordine cronologico di prenotazione e assicurando il diritto agli interventi. 6.2 Il Presidente può disporre che la prenotazione degli interventi su ogni punto all’ordine del giorno sia effettuata per iscritto, indicando l’argomento che l’interventore intende trattare. 6.3 Ogni legittimato ad intervenire – previa declinazione delle proprie generalità e del numero dei voti rappresentati – ha il diritto di prendere la parola una sola volta su ciascuno degli argomenti all’ordine del giorno posti in discussione, di esporre osservazioni e di formulare proposte. 6.4 Il Presidente, tenuto conto dell’oggetto e della rilevanza dei singoli argomenti posti in discussione, nonché del numero dei richiedenti la parola, può predeterminare la durata degli interventi dandone comunicazione verbale ai presenti – al fine di garantire che l’assemblea possa concludere i propri lavori in un’unica riunione. Prima della prefissata scadenza del termine dell’intervento, il Presidente invita l’oratore a concludere. 6.5 Al fine di garantire un corretto svolgimento dei lavori e l’esercizio dei diritti da parte degli intervenuti, il Presidente può togliere la parola qualora l’intervenuto parli senza averne avuto la facoltà o continui a parlare trascorso il tempo massimo di intervento predeterminato. 6.6 Il presidente toglie la parola, previo richiamo, nel caso di manifesta non pertinenza dell’intervento all’argomento posto in discussione. 6.7 Il presidente toglie la parola in tutti i casi nei quali l’intervenuto pronunci frasi o assuma comportamenti sconvenienti o ingiuriosi, in caso di minaccia o di incitamento alla violenza e al disordine. 6.8 Qualora uno o più intervenuti impediscano ad altri la discussione oppure provochino con il loro comportamento una situazione di chiaro ostacolo al regolare svolgimento dell’assemblea, il Presidente richiama all’ordine e all’osservanza del regolamento. Ove tale richiamo risulti vano, il presidente può disporre l’allontanamento dalla sala della riunione per tutta la fase della discussione delle persone precedentemente ammonite. ARTICOLO 7 Sospensione e rinvio dell’assemblea 7.1 I lavori dell’assemblea si svolgono di regola in un’unica adunanza. Nel corso di questa il Presidente, ove ne ravvisi l’opportunità, può sospendere i lavori per un tempo non superiore a tre ore. 7.2 Il Presidente, con il consenso dell’assemblea adottato con la maggioranza prevista dall’art. 2374 del codice civile, rinvia l’assemblea, per una sola volta, a non oltre tre giorni, fissando contemporaneamente il giorno e l’ora della nuova riunione per la prosecuzione dei lavori. 7.3 L’Assemblea, con delibera favorevole della maggioranza 35 Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del capitale presente, può decidere di aggiornare i lavori fissando il luogo, il giorno e l’ora per la prosecuzione entro un termine adeguato rispetto ai motivi di aggiornamento e comunque non superiore a trenta giorni. 9.3 9.4 ARTICOLO 8 Risposte e chiusura della discussione 8.1 Il Presidente o, su invito, chi lo assiste, risponde alle domande ed alle questioni poste dagli intervenuti immediatamente oppure al termine di tutti gli interventi. A più interventi aventi lo stesso contenuto può essere fornita una sola risposta. 8.2 Il Presidente ha la facoltà di non rispondere a domande riguardanti tematiche al di fuori degli argomenti all’ordine del giorno, nonché a domande concernenti: - informazioni riguardanti terzi, ove queste non siano consentite o dovute; - informazioni di estremo dettaglio e/o che non possano rivestire alcun interesse per le determinazioni dell’assemblea e/o che non possano concorrere alla formazione della volontà di espressione del voto. 8.3 Esauriti tutti gli interventi e le risposte, il Presidente dichiara chiusa la discussione. Non sono consentiti interventi di replica. ARTICOLO 9 Votazione e conteggio dei voti 9.1 Prima di dare inizio alle operazioni di voto, il Presidente riammette all’assemblea gli esclusi a norma dell’art. 6.8 del presente regolamento. 9.2 Il Presidente può disporre, a seconda delle circostanze, che la votazione su ogni singolo argomento intervenga dopo la 9.5 chiusura della discussione di ciascuno, oppure al termine della discussione di alcuni o di tutti gli argomenti all’ordine del giorno. Ciascun legittimato al voto può dichiarare la motivazione del proprio voto nel tempo strettamente necessario. L’espressione del voto deve essere palese, per alzata di mano od in altro modo indicato dal Presidente al momento di ogni votazione, anche mediante utilizzo di strumenti tecnici idonei a facilitare il conteggio dei voti. Se l’esito della votazione non è unanime, il Presidente, a seconda dei casi, invita gli astenuti ed i contrari, se sono in numero inferiore dei favorevoli, o viceversa i favorevoli se sono in numero inferiore dei contrari, a dichiarare le proprie generalità e quelle dell’eventuale rappresentato/i unitamente al numero dei voti, affinché il segretario od il notaio ne prenda nota a verbale. ARTICOLO 10 Proclamazione dei risultati e chiusura dell’assemblea 10.1 Ultimate le votazioni il Presidente ne proclama i risultati, dichiarando approvate le deliberazioni che abbiano ottenuto il voto favorevole della maggioranza richiesta dalla legge, dallo statuto o dal presente regolamento. 10.2 Esaurite le materie da trattare il presidente dichiara chiusa l’assemblea. ARTICOLO 11 Verbale dell’assemblea ed allegati 11.1 Il verbale riporta direttamente o in allegato quanto previsto dalle vigenti disposizioni e 36 Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari - 11.2 normative in materia e comunque: la sintesi della relazione del Presidente; il testo delle deliberazioni messe in votazione; la sintesi degli interventi e delle risposte fornite; l’esito delle votazioni con l’indicazione nominativa degli astenuti e dei contrari, o viceversa dei favorevoli; l’elenco dei titolari dei diritti di voto che hanno partecipato a ciascuna votazione. Il presidente ha la facoltà di consegnare al notaio o al segretario per essere allegati al verbale, per completezza di informazione, documenti letti o esposti nel corso della riunione, sempre che siano ritenuti pertinenti alle materie ed agli argomenti discussi. ARTICOLO 12 Disposizioni finali 12.1 Oltre a quanto previsto nel presente regolamento, il Presidente può adottare ogni provvedimento ritenuto opportuno per garantire un corretto svolgimento dei lavori assembleari e l’esercizio dei diritti da parte degli intervenuti. 37