comunicato stampa - Cassa Centrale Banca

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comunicato stampa - Cassa Centrale Banca
Cassa Centrale Banca scommette sui giovani
Nell’ambito del calendario di appuntamenti della “Festa della Cooperazione” oggi
pomeriggio, alla sala consiglio di Cassa Centrale Banca, è stato proposto il primo Forum
dei Giovani delle Casse Rurali Trentine. Incontro e confronto tra i vertici di Cassa
Centrale Banca e un gruppo di trentaquattro giovani in rappresentanza di altrettanti
territori e istituti di credito cooperativo.
Trento, 21 novembre 2015 - Trentaquattro giovani in rappresentanza di altrettante Casse Rurali
Trentine e di altrettanti territori. Trentaquattro giovani, dai 19 ai 25 anni di età. Trentaquattro
giovani della “Generazione 2.0” che, oggi pomeriggio, hanno vissuto un’occasione di incontro e
di reciproco ascolto con i vertici di Cassa Centrale Banca.
Il primo “Forum dei Giovani delle Casse Rurali Trentine” è stato organizzato da Cassa Centrale
Banca nell’ambito della tre giorni della “Festa della Cooperazione” dedicata ai 120 anni della
Federazione.
Ad accogliere i trentaquattro giovani sono stati Giorgio Fracalossi e Mario Sartori,
rispettivamente presidente e direttore generale di Cassa Centrale Banca. Con loro anche
Stefano Uber, responsabile affari generali, e Andrea Gentilini, responsabile dell’ufficio
comunicazione e relazioni esterne.
“Quelli che stiamo vivendo sono tre giorni importanti – ha ricordato Fracalossi – perché
festeggiamo un traguardo significativo per la realtà che, da 120 anni, rappresenta l’ente
centrale del movimento cooperativo trentino. La Cooperazione Trentina – ha aggiunto – si
struttura su tre livelli: le società di base, i consorzi di secondo grado (come Cassa Centrale
Banca) e la Federazione Trentina della Cooperazione”.
L’appuntamento di oggi pomeriggio ha rivestito una importanza particolare “perché – ha
aggiunto Fracalossi – incontrare i giovani è fondamentale per capire come, i giovani,
interpretano la cooperazione in generale e le Casse Rurali in particolare. La Cooperazione è un
valore che, giorno dopo giorno, bisogna rinnovare”.
Cassa Centrale Banca ha una storia ultraquarantennale. E’ stata creata nel 1974. Il principio
che ispira l’azione quotidiana è la sussidiarietà, declinata nello sviluppo e assistenza tecnica e
finanziaria. “ll nostro cuore sono le Casse Rurali – ha spiegato Mario Sartori, direttore
generale di Cassa Centrale Banca – Tutto quello che facciamo ha un senso se la nostra attività
consente alle singole Casse Rurali di essere competitive. Negli anni – ha aggiunto – abbiamo
cercato di interpretare un concetto di fondo: la banca di casa caratterizzata da radicamento,
territorio, comunità ma anche da competitività, efficienza e innovazione”.
Sollecitati da Giuseppe Armani, responsabile dell’Ufficio Marketing di Cassa Centrale Banca,
e da Beatrice Agostini dell’ufficio comunicazione e relazioni esterne sempre di Cassa
Centrale Banca, i giovani hanno espresso le loro considerazioni per un confronto di ascolto
reciproco tra generazioni.
Il gruppo ha offerto uno spaccato rappresentativo della gioventù trentina: laureati e laureandi,
imprenditori e liberi professionisti, artigiani e giovani impegnati nelle aziende di famiglia.
Insomma, giovani della generazione 2.0, per lo più ipertecnologici, spesso collegati alla rete,
con particolare familiarità anche con i social per tenersi in contatto e per essere informati su
tutto quanto accade nella quotidianità a livello globale ma profondamente radicati nella propria
terra di origine e nella propria comunità di appartenenza.
Si sono raccontati e hanno raccontano cosa si aspettano dalla propria Cassa Rurale. I temi
sono stati molti: dalla formazione all’informazione, dal senso di appartenenza alla
partecipazione, alle iniziative che i giovani gradirebbero pensate e realizzate per loro ma anche
all’opportunità di creare rete tra tutti i giovani del Trentino, a molti altri temi orientati a
soddisfare nuovi bisogni e diverse aspettative.
Un’occasione di coinvolgimento e di partecipazione attiva per chi è giovane oggi e, domani,
potrebbe rivestire incarichi di responsabilità all’interno della Cassa Rurale della località dove
vive, studia, lavora.