POF 2015-2016 - Liceo Artistico Statale
Transcript
POF 2015-2016 - Liceo Artistico Statale
Sede di Fermo Umberto Preziotti Polo scolastico Via Marsala, n.34 63900 Fermo Tel. 0734/229205 e-mail: [email protected] Sede di Porto San Giorgio Osvaldo Licini Via Damiano Chiesa, n. 8 63822 Porto San Giorgio Tel: 0734/678642 e-mail: [email protected] Piano dell’Offerta Formativa Elaborato/Approvato dal Collegio dei docenti nella seduta del 28/10/2015 Adottato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 28/10/2015 Anno scolastico 2015/2016 Pubblicato integralmente sul sito internet http:/www.liceoartisticopreziottilicini.gov.it 0 Indice Premessa Presentazione dell’Istituto 1. Cenni storici 1.1. L’Istituto Statale d’Arte U. Preziotti 1.2. Il Liceo Artistico O. Licini 2. Il nuovo Liceo artistico: sedi di Fermo e Porto San Giorgio 3. Le più significative attività svolte 3.1. Mostre e concorsi 3.2. Aggiornamento ed approfondimenti 3.3. Iniziative relative al cinquantenario della nascita dell’Istituto Statale d’Arte “Preziotti” 3.4. Iniziative relative al quarantennale della nascita del Liceo Artistico “Licini” pag 1 pag 2 pag 4 pag 4 pag 5 pag 6 pag 11 pag 11 pag 19 pag. 24 Indirizzi e piani di studio pag 26 L’organizzazione scolastica 1. Le risorse umane 2. Le risorse materiali 3. Rapporti con Enti Istituzionali e Associazioni pag 37 pag 38 pag 45 pag 47 La progettazione educativa 1. Finalità, obiettivi, scelte educative 2. Attività di alternanza scuola – lavoro 3. Integrazione degli studenti con bisogni educativi speciali 4. Valutazione dell’offerta formativa 5. Piano di miglioramento Ampliamento dell’offerta formativa Star bene con sé e con gli altri Cittadinanza attiva e consapevole Approfondimento Area storico - artistico – letteraria Area linguistica Progetti esterni Allegati: Patto educativo di corresponsabilità Umberto Preziotti: scheda biografica Osvaldo Licini: scheda biografica pag 48 pag 49 pag 59 pag 63 pag. 73 pag. 74 pag 76 pag 79 pag 82 pag 83 pag 83 pag 87 pag.88 pag 22 pag.90 pag.91 pag.93 0 Premessa Il presente documento, denominato Piano dell’Offerta Formativa (POF), costituisce una sorta di carta d’identità culturale e progettuale dell’istituzione scolastica ed “esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa” della scuola come previsto dall’art. 3 del Regolamento sull’Autonomia (DPR n. 275/99). Si tratta dunque di un documento ufficiale e pubblico elaborato dal Collegio dei docenti ed adottato dal Consiglio di Istituto. Esso è uno strumento progettuale con cui la Scuola definisce: - l’indirizzo ed i caratteri della propria attività formativa; - le scelte culturali, formative e didattiche; - il proprio impegno con gli utenti a garantire quanto in esso previsto. Sono allegati al presente documento: - Il Patto formativo di corresponsabilità Umberto Preziotti: scheda biografica Osvaldo Licini: scheda biografica 1 Presentazione dell’Istituto 2 Presentazione Il nostro istituto si fonda su una tradizione cinquantennale e copre un vasto bacino d’utenza che spazia dalla costa all’entroterra fermano, dall’anconetano all’Abruzzo grazie all’ubicazione su due sedi, Fermo e Porto San Giorgio. Nella nuova offerta didattica confluiscono le esperienze fondanti dell’Istituto d’arte U. Preziotti, legate alle specificità artigianali dell’oreficeria, della ceramica, e a quelle professionali dell’architettura, dell’arredamento, del design e del restauro, accanto a quelle attinenti la sfera artistica, articolate in arti figurative, plastiche, grafica e architettura, del Liceo artistico statale O. Licini, l’unico delle Marche fino alla Riforma dei Licei (L. 133/08). La complessità della formazione artistica e laboratoriale ha garantito a generazioni di studenti sbocchi professionali in ambiti diversificati: arte, artigianato, grafica, architettura, arredo, restauro. Ciò è stato possibile anche grazie al radicamento della scuola sul territorio attuato attraverso una fitta rete di rapporti con la realtà culturale artistica e imprenditoriale. In quest’ottica parte costitutiva dell’offerta formativa sono le numerose attività progettuali in ambito artistico e socio-culturale: mostre, partecipazione a concorsi ed estemporanee, organizzazione di convegni e conferenze, settimane culturali, seminari, giornate di studio. Una scuola così articolata non può che fondare l’approccio didattico su un serrato dialogo formativo in cui la componente affettiva ha un ruolo determinante. L’attività didattica, che si svolge in aule capienti, illuminate e confortevoli o in laboratori informatici e aule video dotati di supporti multimediali, è per tradizione costantemente supportata da numerose visite guidate e qualificati viaggi d’istruzione all’estero, ritenuti parte imprescindibile della formazione di ogni alunno fin dal primo biennio. Una scuola con radici storiche ma saldamente ancorata alla contemporaneità: una formazione spendibile nel mondo del lavoro e nel contempo adeguata per intraprendere qualsiasi percorso universitario. 3 1. Cenni storici 1.1. L’Istituto Statale d’Arte Umberto Preziotti L'Istituto Statale d'Arte di Fermo è sorto nel 1959 ad opera dell'architetto Umberto Preziotti che, avendo avuto dal Ministero della Pubblica Istruzione l'approvazione di un progetto per una Scuola d'Arte, con sede nella città natale, metteva a disposizione il suo palazzo. Nel primo anno di vita la scuola aveva la sola sezione di Ceramica con i forni di foggiatura, formatura, decorazione; un anno dopo la scuola si ampliava con la sezione per l'Arte dei Metalli e Oreficeria con i laboratori di cesello, sbalzo, ferro battuto, smalti e taglio delle pietre preziose; nel 1962 diventava Istituto Statale d’Arte e riferimento di studio preciso per quei mestieri di artigianato artistico legati alla tradizione. Il corso di studi era di tre anni e si conseguiva il Diploma di Maestro d'Arte. Nel 1966 si istituiva il biennio di sperimentazione con successivi esami di maturità d’arte applicata e col conseguente accesso a tutte le facoltà universitarie. Nel 1967 alla sezione Arte dei Metalli veniva ad aggiungersi il laboratorio di Oreficeria con il rilascio del diploma di arte applicata “Lavorazione Artistica dei Metalli e delle pietre preziose”. Nel 1970, essendo stati concessi i locali adiacenti dell’ex Palazzo Monti, dopo anni di laboriose trattative con l'Amministrazione Comunale, si dava avvio alla Sezione per Disegnatori d’architettura e Arredamento, che nel 1974 si completava con il Laboratorio di Ebanisteria. Nell’arco di un ventennio, sotto la guida di diversi Direttori e Presidi, i docenti e gli allievi dell’Istituto, partecipando a Mostre e Concorsi nazionali ed internazionali, hanno conseguito brillanti risultati e moltissimi riconoscimenti. Per sintonizzarsi sempre di più con il territorio fermano tenendo in considerazione le evoluzioni artistiche, nell’anno scolastico 1992-93 è stato attivato il corso sperimentale di "Conservazione e Restauro Beni Culturali, indirizzo pittorico" e nel 1994-95 il Progetto Assistito Michelangelo, costituito dai due corsi: Architettura e arredo e Industrial Design. L'Istituto si è nel tempo ampliato e rinnovato nelle strutture e nelle attrezzature per meglio rispondere, con laboratori e aule speciali, alle esigenze di una didattica moderna. 4 1.2. Il Liceo Artistico Osvaldo Licini Il Liceo Artistico di Porto San Giorgio, unico nelle Marche, è sorto nell’anno scolastico 1970/71 con le sezioni Accademia ed Architettura. Nell’anno scolastico 1992/93 si è aggiunto l’indirizzo “Pittura” e “Scultura” del progetto Leonardo e nell’anno scolastico 1994/95 l’indirizzo “Architettura ed Arredo” dello stesso. Successivamente si è introdotto il progetto sperimentale Michelangelo con gli indirizzi “Decorazione pittorica” e “Decorazione plastica”. Il corso di studi aveva la durata di 4 anni per le due sezioni Accademia e Architettura. Con la maturità della prima Sezione si accedeva, senza esami, all’Accademia delle Belle Arti. Con la Maturità Artistica della seconda Sezione si accedeva, senza esami, alla Facoltà d’architettura, con esami alla Facoltà delle Belle Arti. Il Corso Integrativo di quinto anno permetteva l’accesso a qualsiasi facoltà universitaria. Dall’anno scolastico 1995/96 le due scuole sono state accorpate e dall’anno scolastico 2010/2011, con la riforma, tutti gli indirizzi delle due sedi sono confluiti nel NUOVO LICEO ARTISTICO secondo la tabella di confluenza (Allegato I) del Regolamento dei Licei. 5 2. Il nuovo Liceo Artistico Sedi di Fermo e Porto San Giorgio Il percorso liceale fornisce allo studente gli strumenti culturali e metodologici per rapportarsi con la società contemporanea con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico di fronte alla complessità delle situazioni, consentendogli di acquisire, in relazione alle inclinazioni personali, le conoscenze, abilità e competenze adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro. Il piano di studi del liceo artistico è finalizzato allo studio dei fenomeni estetici, al raggiungimento della padronanza dei linguaggi e dei metodi specifici della ricerca, all’acquisizione della pratica artistica e delle tecniche relative. Fornisce allo studente gli strumenti necessari per conoscere il patrimonio artistico nel suo contesto storico e culturale e per coglierne appieno la presenza e il valore nella società odierna. Guida lo studente a maturare le competenze necessarie per dare espressione alla propria creatività e capacità progettuale nell’ambito delle arti. L’area disciplinare comune a tutti i licei comprende italiano, storia e geografia, filosofia (dal terzo anno), storia dell’arte, lingua straniera, scienze naturali, matematica, fisica, scienze motorie e sportive, religione o attività alternative, consentendo una formazione culturale di ampio respiro. Le materie d’indirizzo si caratterizzano per attività laboratoriali che consentono allo studente di sviluppare la propria capacità progettuale. Il corso di studi ha durata quinquennale, si articola in due bienni e in un quinto anno che completa il percorso formativo. Nel corso del primo biennio, comune, l’alunno sarà preparato a scegliere consapevolmente uno degli indirizzi da frequentare negli anni successivi, ovvero: • arti figurative; • architettura e ambiente; • design; • grafica; • scenografia. Gli studenti, a conclusione del percorso quinquennale, raggiungeranno una solida preparazione sul piano teorico con particolare riferimento all’ambito storico– artistico, conosceranno le tecniche grafiche, pittoriche, plastico–scultoree, architettoniche e multimediali, saranno in grado di padroneggiare i processi progettuali e operativi e utilizzare in modo appropriato tecniche e materiali in relazione agli indirizzi prescelti. 6 In data 23 settembre 2010, infine, è stata inoltrata alla Provincia la richiesta per il nuovo indirizzo di studio: Liceo musicale e coreutico (indirizzo musicale). L’Assemblea Legislativa delle Marche in data 11 gennaio 2011 ha approvato l’istituzione di una sezione di Liceo musicale al Liceo Artistico di Fermo già approvata con deliberazione amministrativa n. 140 del 16/12 09. Si è in attesa dell’autorizzazione del Ministero. Il profilo culturale, educativo e professionale dei Licei “I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca conoscenze, abilità e competenze sia adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro, sia coerenti con le capacità e le scelte personali”. (art. 2 comma 2 del Regolamento recante “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei…” ). Per raggiungere questi risultati occorre il concorso e la piena valorizzazione di tutti gli aspetti del lavoro scolastico: lo studio delle discipline in una prospettiva sistematica, storica e critica; la pratica dei metodi di indagine propri dei diversi ambiti disciplinari; l’esercizio di lettura, analisi, traduzione di testi letterari, filosofici, storici, scientifici, saggistici e di interpretazione di opere d’arte; l’uso costante del laboratorio per l’insegnamento delle discipline scientifiche; la pratica dell’argomentazione e del confronto; la cura di una modalità espositiva scritta ed orale corretta, pertinente, efficace e personale; l‘uso degli strumenti multimediali a supporto dello studio e della ricerca. Il Liceo artistico “Il percorso del liceo artistico è indirizzato allo studio dei fenomeni estetici e alla pratica artistica. Favorisce l’acquisizione dei metodi specifici della ricerca e della produzione artistica e la padronanza dei linguaggi e delle tecniche relative. Fornisce allo studente gli strumenti necessari per conoscere il patrimonio artistico nel suo contesto storico e culturale e per coglierne appieno la presenza e il valore nella società odierna. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per dare espressione alla propria creatività e capacità progettuale nell’ambito delle arti” (art. 4 comma 1). Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno: 7 conoscere la storia della produzione artistica e architettonica e il significato delle opere d’arte nei diversi contesti storici e culturali anche in relazione agli indirizzi di studio prescelti; cogliere i valori estetici, concettuali e funzionali nelle opere artistiche; conoscere e applicare le tecniche grafiche, pittoriche, plastico-scultoree, architettoniche e multimediali e saper collegare tra di loro i diversi linguaggi artistici; conoscere e padroneggiare i processi progettuali e operativi e utilizzare in modo appropriato tecniche e materiali in relazione agli indirizzi prescelti; conoscere e applicare i codici dei linguaggi artistici, i principi della percezione visiva e della composizione della forma in tutte le sue configurazioni e funzioni; conoscere le problematiche relative alla tutela, alla conservazione e al restauro del patrimonio artistico e architettonico. Indirizzo Arti figurative Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, dovranno: aver approfondito la conoscenza degli elementi costitutivi della forma grafica, pittorica e/o scultorea nei suoi aspetti espressivi e comunicativi e acquisito la consapevolezza dei relativi fondamenti storici e concettuali; conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva; saper individuare le interazioni delle forme pittoriche e/o scultoree con il contesto architettonico, urbano e paesaggistico; conoscere e applicare i processi progettuali e operativi e utilizzare in modo appropriato le diverse tecniche della figurazione bidimensionale e/o tridimensionale, anche in funzione della necessaria contaminazione tra le tradizionali specificazioni disciplinari (comprese le nuove tecnologie); conoscere le principali linee di sviluppo tecniche e concettuali dell’arte moderna e contemporanea e le intersezioni con le altre forme di espressione e comunicazione artistica; conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva e della composizione della forma grafica, pittorica e scultorea. Indirizzo Architettura e ambiente Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, dovranno: conoscere gli elementi costitutivi dell’architettura a partire dagli aspetti funzionali, estetici e dalle logiche costruttive fondamentali; avere acquisito una chiara metodologia progettuale applicata alle diverse fasi da sviluppare (dalle ipotesi iniziali al disegno esecutivo) e una appropriata conoscenza dei codici geometrici come metodo di rappresentazione; 8 conoscere la storia dell’architettura, con particolare riferimento all’architettura moderna e alle problematiche urbanistiche connesse, come fondamento della progettazione; avere acquisito la consapevolezza della relazione esistente tra il progetto e il contesto storico, sociale, ambientale e la specificità del territorio nel quale si colloca; acquisire la conoscenza e l’esperienza del rilievo e della restituzione grafica e tridimensionale degli elementi dell’architettura; saper usare le tecnologie informatiche in funzione della visualizzazione e della definizione grafico-tridimensionale del progetto; conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva e della composizione della forma architettonica. Indirizzo Design Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, dovranno: conoscere gli elementi costitutivi dei codici dei linguaggi grafici, progettuali e della forma; avere consapevolezza delle radici storiche, delle linee di sviluppo e delle diverse strategie espressive proprie dei vari ambiti del design e delle arti applicate tradizionali; saper individuare le corrette procedure di approccio nel rapporto progettofunzionalità-contesto, nelle diverse finalità relative a beni, servizi e produzione; saper identificare e usare tecniche e tecnologie adeguate alla definizione del progetto grafico, del prototipo e del modello tridimensionale; conoscere il patrimonio culturale e tecnico delle arti applicate; conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva e della composizione della forma. Indirizzo Grafica Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, dovranno: conoscere gli elementi costitutivi dei codici dei linguaggi progettuali e grafici; avere consapevolezza delle radici storiche e delle linee di sviluppo nei vari ambiti della produzione grafica e pubblicitaria; conoscere e applicare le tecniche grafico-pittoriche e informatiche adeguate nei processi operativi; saper individuare le corrette procedure di approccio nel rapporto progettoprodotto contesto, nelle diverse funzioni relative alla comunicazione visiva e editoriale; saper identificare e usare tecniche e tecnologie adeguate alla progettazione e produzione grafica; 9 conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva e della composizione della forma grafico-visiva. Indirizzo Audiovisivo e multimediale Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, dovranno: avere approfondito la conoscenza degli elementi costitutivi dei linguaggi audiovisivi e multimediali negli aspetti espressivi e comunicativi, avere consapevolezza dei fondamenti storici e concettuali; conoscere le principali linee di sviluppo tecniche e concettuali delle opere audiovisive contemporanee e le intersezioni con le altre forme di espressione e comunicazione artistica; conoscere e applicare le tecniche adeguate nei processi operativi, avere capacità procedurali in funzione della contaminazione tra le tradizionali specificazioni disciplinari; conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva e della composizione dell’immagine. Indirizzo Scenografia Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, dovranno: conoscere gli elementi costitutivi dell’allestimento scenico, dello spettacolo, del teatro e del cinema; avere consapevolezza delle radici storiche e delle linee di sviluppo nei vari ambiti della progettazione e della realizzazione scenografica; saper individuare le corrette procedure di approccio nel rapporto spazio scenico, testo, regia, nelle diverse funzioni relative a beni, servizi e produzione; saper identificare e usare tecniche e tecnologie adeguate alla definizione del progetto e alla realizzazione degli elementi scenici; saper individuare le interazioni tra la scenografia e l’allestimento di spazi finalizzati all’esposizione (culturali, museali, ecc); conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva e della composizione dello spazio scenico. Per l’anno scolastico 2016 – 17 saranno attivi, in base alle richieste, nelle due sedi, i seguenti indirizzi: • arti figurative; • architettura e ambiente; • design (industriale, dei metalli, della ceramica); • scenografia; • grafica. 10 3.Le più significative attività svolte 3.1.Mostre e concorsi Sezione disegnatori d’architettura e arredamento - - Partecipazione alla mostra Non solo frivolezze: moda, costume e bellezza nei Piceni. Rielaborazione grafica di mobili e suppellettili della civiltà dei Piceni con selezione di elaborati esposti al Museo Archeologico di Ancona, anno scolastico 2003/04. Partecipazione al Concorso Cantiere aperto per la progettazione di elementi di arredo per una scuola d’infanzia, Comune di Porto Sant’Elpidio, anno 2004. Partecipazione al progetto-concorso indetto dal Gruppo FAIP srl inerente i seguenti temi: 1. Progetto di design per porta da interni; 2. Progetto interior design per zona living; 3. Progetto interior design per zona giorno “open space”. Anno scolastico 2006/07. - - - - - Partecipazione al concorso Tutti all’opera (Teatro “La Fenice” di Venezia e IBM) realizzazione video multimediale per avvicinare i giovani all’opera musicale, premi non assegnati, segnalazione per l’originalità, anno 2007; Partecipazione al concorso INAIL, Ministero del lavoro. Progettazione manifesto per la sicurezza nei cantieri (prevenzione infortuni). 1° premio, anno 2007. Concorso per la campagna pubblicitaria primavera – estate di Quota CS sport, primo, secondo e terzo premio, anno 2008/09; Concorso per l’elaborazione del logo dell’Ordine dei Commercialisti ed esperti contabili di Fermo, anno 2009. Sezione metalli e oreficeria - Mostra espositiva promozionale, Ascoli Piceno, 1ª edizione, dicembre 2005 in collaborazione con l'associazione Orafi Piceni organizzata da Arte for Job Gioielli & Diamanti - Arte Orafa delle Marche; - Mostra espositiva promozionale, Ancona, 2ª edizione, dicembre 2006, in collaborazione con l'associazione Orafi Piceni organizzata da Arte for Job 11 Gioielli & Diamanti - Arte Orafa delle Marche; - Mostra espositiva promozionale, Fermo, 3ª Edizione, dicembre 2007 in collaborazione con l'associazione Orafi Piceni organizzata da Arte for Job Gioielli & Diamanti - Arte Orafa delle Marche. - Giornata delle Marche, 1ª Edizione, Anno 2005, mostra lavori Auditorium San Martino, Convegno e conferenza; Giornata delle Marche, 2ª Edizione, Anno 2006, mostra lavori Auditorium San Martino, Convegno e conferenza; Giornata delle Marche, 3ª Edizione, Anno 2007, mostra lavori Palazzo dei Priori Sala dei Ritratti Fermo, Convegno e conferenza. - Mostra arte sacra natalizia, Natale 2005, 2006, 2007 Morrovalle (MC); - Esposizione lavori, Natale 2006, Oratorio di Santa Monica Fermo; - Mostra di Arte Sacra Sez. Restauro, Arte della Ceramica e Arte dei Metalli - - - - - e dell'Oreficeria (Inaugurazione Pasqua 2007) Oratorio di Santa Monica Fermo; Mostra di Arte Sacra Sez. Restauro, Arte della Ceramica e Arte dei Metalli e dell'Oreficeria (Inaugurazione Pasqua 2008) Oratorio di Santa Monica Fermo. Collaborazione con il Concorso Violinistico Internazionale Andrea Postacchini Fermo, anni 2006, 2007, 2008, 2009, 2010. Infiorata di Montefiore dell'Aso. Sezioni Arte della Ceramica e Arte dei Metalli e dell'Oreficeria. Esposizione Nazionale Arte Orafa, Città di San Sepolcro; Concorso di progettazione arte orafa Piero della Francesca Città di San Sepolcro; Esposizione Nazionale di Oreficeria degli Istituti d'Arte Italiani, Città di San Sepolcro; Concorso di progettazione orafa "Un dono prezioso pensiero d'amore", Città di San Sepolcro. Concorso Dino Ceccuzzi Un designer per un gioiello, Varese; Concorso per giovani Orafi "Marinelli" città Corato, Trani; Concorso nazionale L'Anello, Confartigianato della provincia di Macerata, Abbadia di Fiastra Maggio 2008. 12 - - - - - - - - Progetto Moda 2002 esposizione e sfilata di gioielli a tema : Linea geometrica, Ascoli Piceno, Piazza del Popolo, Maestri Sartori del Piceno, Agosto 2002; Progetto Moda 2003 esposizione e sfilata di gioielli a tema : Gli elementi della terra, Ascoli Piceno, Piazza del Popolo, Maestri Sartori del Piceno, Agosto 2003; Progetto Moda 2004 esposizione e sfilata di gioielli a tema : Omaggio ad Osvaldo Licini, Ascoli Piceno, Piazza del Popolo, Maestri Sartori del Piceno, Agosto 2004; Progetto Moda 2005 esposizione e sfilata di gioielli a tema : I fiori, Porto San Giorgio, Villa degli Oleandri, Luglio 2005 e Ascoli Piceno, Piazza del Popolo, Maestri Sartori del Piceno, Agosto 2005; Progetto Moda 2006 esposizione e sfilata di gioielli a tema : Omaggio a Morandini, Fermo, Piazza del Popolo, Luglio 2006, San Benedetto del Tronto, Palazzina azzurra, luglio 2006 e Ascoli Piceno, Piazza del Popolo, Maestri Sartori del Piceno, Agosto 2006; Progetto Moda 2007 esposizione e sfilata di gioielli a tema : I piceni, Fermo, Piazza del Popolo, Luglio 2007, San Benedetto del Tronto, Palazzina azzurra, luglio 2007 e Ascoli Piceno, Piazza del Popolo, Maestri Sartori del Piceno, Agosto 2007; Progetto Moda 2008 esposizione e sfilata di gioielli a tema : Dalì e Picasso, San Benedetto del Tronto, Palazzina azzurra, luglio 2008, Ascoli Piceno, Piazza del Popolo, Maestri Sartori del Piceno, Agosto 2008 e Fermo, Villa Vitali (inaugurazione), agosto 2008. Concorso nazionale design orafo Brosway in collaborazione con Regione Marche, Provincia di Fermo, Comune di Fermo, Confartigianato, CNA, dall’a.s. 2009 – 10 ad oggi. Sezione ceramica - - - - Partecipazione al Concorso E.N.A.P.I. Mostra Internazionale della Ceramica Faenza, 1°premio, anno 1975. Partecipazione al XIX Concorso Internazionale Ceramica, Gualdo Tadino; concorso a tema, 1° premio, anno 1979. Partecipazione al XXXIII Concorso Internazionale della Ceramica Faenza, anno 1985. Partecipazione al I° Concorso Nazionale "Ceramica e Scuola", Lodi, 1° e 2° premio, anno 1985. 13 - - - - - - - - - - Partecipazione alla Biennale Concorso Nazionale “Ceramiche scuola Lodi” 2° premio, anno 1987. Partecipazione al Concorso Nazionale "Ginori" Sesto Fiorentino 1°premio, anno 1987. Partecipazione al Concorso internazionale progettazione della scarpa, 9° posto, a. s. 2005 – 06. Partecipazione al Concorso nazionale Ceramica D’Este (segnalazione e pubblicazione su catalogo), anno scolastico 2005-2006. Collaborazione con il Concorso Violinistico Internazionale Andrea Postacchini Fermo, anno 2006, 2007, 2008, 2009, 2010. Progetto Sos ceramica, in collaborazione con la Sovrintendenza ai beni artistici di Urbino e il Comune di Fermo. Riproduzione dei bacini e delle statue presenti sulla facciata della Chiesa di Sant’Agostino e dell’Oratorio di Santa Monica a Fermo. (Gli originali vengono conservati nelle teche del Museo dell’Oratorio di Santa Monica), a. s. 2007 - 08. Partecipazione pluriennale alla Rassegna Tipicità, Comune di Fermo. Esposizione di maioliche attente al recupero morfologico degli oggetti della tradizione marchigiana, a. a. s. s. 2000 – 01 /2007 – 08. Progettazione ed esecuzione modellino Cinquantenario ISDAF, a. s. 2008 - 09. “Fontana Ceramica” per Progettazione logo per Società Fermano Leader Scarl, a. s. 2008 – 09. Partecipazione alla Mostra fotografica “ Verità sulla visione”: 1° e 2° premio, a. s. 2008 - 09. Concorso per l’elaborazione del logo dell’Ordine dei Commercialisti ed esperti contabili di Fermo, anno 2009. Sezione conservazione e restauro dei beni culturali – indirizzo pittorico - Esecuzione a cura degli alunni della sezione Restauro, secondo le tecniche originali, del polittico del San Giorgio realizzato da Carlo Crivelli per la Chiesa di Porto San Giorgio, anno scolastico 1994/95. 14 - - - - - - “Corso base di restauro pittorico dell’affresco e del dipinto su tavola” tenuto dal Prof. Botticelli dell’Opificio delle pietre dure di Firenze, e dai docenti – esperti esterni Ciarrocchi, Casellato, Soroldoni, Bonazzi rivolto ad allievi e docenti del corso di Restauro, anni scolastici 1998/2002. Le opere prodotte nelle diverse tecniche pittoriche e della doratura sono periodicamente esposte in diverse mostre nelle sedi privilegiate dell’Oratorio di Santa Monica a Fermo e nella Villa Murri a Porto Sant’Elpidio. Degne di nota le partecipazioni alle mostre Gli affreschi ritrovati nell’Oratorio di San Rocco a Fermo e alla recente rassegna dedicata ad Osvaldo Licini presso il Centro Studi di Monte Vidon Corrado. Feconda è stata inoltre la collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche nell’ambito del progetto ministeriale Moda, costume e bellezza nell’Italia antica sfociata in una memorabile mostra al Museo Archeologico Nazionale di Ancona e nel progetto ministeriale “Itinera” volto alla valorizzazione del patrimonio archeologico marchigiano attraverso la sperimentazione di moduli didattici scuola-museo. Nell’ambito dell’azione programmata nel quadro dell’autonomia scolastica la sezione è stata coinvolta in diversi progetti come quello organizzato dall’AMNES, un’associazione interprovinciale volta alla valorizzazione dei beni culturali dei centri storici minori dell’Italia centrale. Nella fattispecie ci si è concentrati sullo studio approfondito di un bene di alto artigianato artistico (la cornice) peculiare di una determinata epoca (XVIII-XIX secolo), e riconosciuto a livello nazionale come tipico delle Marche nello stile e nelle sue qualità formali e materiche: perché solo dalla conoscenza procede la tutela e la valorizzazione. Si è attuato un approfondimento in chiave applicativa delle tecniche di lavorazione (e dei materiali), recuperate filologicamente in laboratorio. Il fine dell’iniziativa è stato far riscoprire al grande pubblico, e specialmente ai marchigiani, questi manufatti antichi ormai misconosciuti, per contribuire al loro revival con la realizzazione di produzioni artigianali di più vasta scala, fedeli agli originali o più o meno liberamente ispirate ad essi. Collaborazione con il Concorso Violinistico Internazionale Andrea Postacchini Fermo, dall’a. s. 2006 – 07 ad oggi. Sezione Michelangelo Disegno industriale (Design)- Architettura - Home page sito Tiscaliart, dedicata al progetto Casa Darsena selezionato 15 tra istituti d’arte, Accademie e Licei artistici, anno 2003. - Cantiere aperto Concorso per la progettazione di elementi di arredo per una scuola d’infanzia, 1º, 3º, 4º, 5º, 6º posto, Comune di Porto Sant’Elpidio, anno 2004. - Cantiere aperto Concorso per la progettazione di elementi di arredo per una scuola d’infanzia, 2° posto, Comune di Porto Sant’Elpidio, anno 2004. - - - - - - - Concorso progettazione Cosmob design (arredi in metallo), menzione, anno 2004. Concorso (Amministrazione comunale Senigallia) per la progettazione di elementi d’arredo urbano: fontana. Menzionato con nota di apprezzamento peri progetti presentati, anno 2005. Concorso per la realizzazione del logo per il Consorzio sviluppo industriale del fermano – COSIF- 1º premio, anno 2006. Concorso per il logo dell’ordine degli ingegneri della Provincia di Fermo, 1º premio, anno 2007. Concorso internazionale per il logo del Museo d’arte contemporanea a Carmagnola: segnalato, anno 2008. Concorso per la campagna pubblicitaria primavera – estate di Quota CS sport, primo, secondo e terzo premio, anno 2008/09. Concorso per l’elaborazione del logo dell’Ordine dei Commercialisti ed esperti contabili di Fermo, anno 2009. Liceo artistico, sede di Porto San Giorgio o Mostra “3ª Triennale”, maggio – giugno 1979. o Mostra fotografica Ultimi segni di un recente passato Liberty e decò a Porto San Giorgio, maggio 1982. o Mostra didattica Liceo artistico e scuole medie di Porto San Giorgio, 1982. o Mostra didattica, maggio 1984. 16 o Concorso grafico – pittorico sul tema La pace nel mondo per gli studenti delle scuole medie statali delle provincie di Ascoli e Macerata, maggio 1984. o Partecipazione pluriennale al Concorso di Filatelia, a. a. s. s. 1995 – 2003. o Partecipazione pluriennale all’estemporanea di pittura di Ripatransone, 1º premio. o Partecipazione pluriennale all’estemporanea di pittura di Lapedona, 1º premio. o Mostra su Il nudo nel ‘900, Sala Imperatori, Porto San Giorgio, a. s. 2000 – 01. o Corso di pittura murale con il “Gruppo famiglia” di Porto San Giorgio, a. s. 2004 – 05. o Scambio culturale con il Nicaragua, a. s. 2004 – 05. o Partecipazione al Concorso indetto dalla Provincia di Ascoli Piceno La sicurezza sul posto di lavoro, a. s. 2005 – 06. o Partecipazione alla Mostra dei Presepi, comune di Fermo, dicembre 2005. o Corso di pittura in collaborazione con la Scuola Elementare Ponte Ete di Fermo. o Primo Congresso Nazionale di poesia su Ruben Darìo, presso il Teatro di Porto San Giorgio, ottobre 2006. o Partecipazione all’Estemporanea Porto San Giorgio in fiore, 1º premio e 2º premio, a. s. 2006 – 07. o Partecipazione al Concorso di pittura di Servigliano. a. s. 2006 – 07. o Partecipazione alla Sfilata di moda, in collaborazione con l’Istituto d’arte, Rivafiorita, Porto San Giorgio, luglio 2007. o Partecipazione pluriennale alle edizioni di Natale a Porto San Giorgio. o Partecipazione pluriennale al Festival- Expò Cartacanta, Civitanova Marche. 17 o Organizzazione e partecipazione al Concorso – Premio di Pittura e calcografia, indetto dal Rotary Club di Porto San Giorgio, riviera fermana, dedicati ad Osvaldo Licini, a. a. s. s. 2006 – 07, 2007 – 08, 2008 – 09, 2009 – 10, 2010 – 11, 2011 – 12, 2012 – 13, 2013 - 14. 18 3.2.Aggiornamento ed approfondimenti “Incontri culturali maggio 79”, conferenze presso il Liceo artistico: - Prof. Alfredo Luzi, sul tema Teoria della comunicazione e linguaggio della pubblicità; - Prof. Arcangelo Izzo, sul tema Linguaggio visivo e letterario: latenza ed esistenza; - Prof. Concetto Pozzati, sul tema Pozzati critico di se stesso; Prof. Pietro Gagliardo, sul tema Liceo artistico oggi; Prof.ssa Daniela Niccolini, sul tema Cinema come arte “New York ore 3” di Peerce; - Prof. Attilio Marcolli, sul tema Il pensiero visivo. “Incontri culturali 80”, incontro – dibattito sul tema Nuovo modo di fare storia dell’arte - Prof. Paolo Fossati, docente dell’Università degli Studi di Bologna; Prof. Manlio Brusantin, docente dell’Università degli Studi di Venezia; Prof. Andrea Buzzoni, collaboratore della Einaudi editoriale. “Incontri culturali 81”, incontro – dibattito sul tema Postmoderno - Prof. Arcangelo Izzo, direttore rivista Lapis/arte; - Prof. Dott. Alberto Cuomo, docente di progettazione architettonica; nella Facoltà d’architettura dell’Università di Napoli; - Prof. Gio Batta Meneguzzo, direttore del Nuseo Casabianca Malo Vicenza. “Incontri culturali 82”, conferenze presso il Liceo Artistico, con la collaborazione del Conservatorio Musicale di Fermo, a. s. 1981 - 82: - Prof. Giorgio Cortenova, sul tema La nascita dell’arte contemporanea; - Dott. Elverio Maurizi, sul tema L’arte e il territorio marchigiano; - Prof. Vittorio Rubiu, relazione sull’artista Pino Pascali; Prof. Tommaso Trini, relazione sulla motivazione del tema Artventura comunicazione sulla Biennale di Venezia. “Incontri culturali 83”, conferenze presso il Liceo Artistico, con la collaborazione del Conservatorio Musicale di Fermo, a. s. 1982 – 83: - Prof. Guglielmo Achille Cavellini, sul tema Cavellini presenta Cavellini, proiezione La giornata di un genio e Cavellini a New York; - Prof. Eugenio Battisti, docente Università degli Studi di Roma, sul tema L’architettura oggi; - Prof. Remo Brindisi, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Macerata, incontro con l’artista; Arch. Stefano Pompei, sul tema Fare urbanistica negli anni 80; 19 - Prof. Pietro Zampetti direttore dell’Istituto dell’Università di Urbino, sul tema Raffaello. di Storia dell’arte “Incontri culturali maggio 84”, conferenze presso il Liceo Artistico, con la collaborazione del Conservatorio Musicale di Fermo, a. s. 1983 - 84. - Prof.ssa Silvana Sinisi, Università degli Studi di Salerno, sul tema Sperimentazione teatrale in Italia 1960 – 1980; - Prof. Alberto Cuomo, Università degli Studi di Napoli, sul tema La megalopoli americana; - Prof. Filiberto Menna, Università degli Studi di Roma, sul tema Arte in Italia 1960 - 1980. Incontro con la scrittrice Joyce Lussu Salvadori, presso l’aula magna del Liceo artistico, sul tema Storia ed attualità del piceno, 11 novembre 1987. Pubblicazione, a cura del Liceo Artistico, del testo Le comunanze picene. Appunti e immagini tra storia e attualità, di Joyce Lussu Salvadori, marzo 1989. Concerto per pianoforte e voce recitante Intorno a Licini tra musica e parole con Fausto Bongelli, Rossella Febbo e Sergio Soldani, liceo artistico, maggio 1989. Organizzazione di una serie di seminari presso la Sala dei Ritratti in collaborazione con l’Università degli Studi di Macerata (Facoltà di Lettere e Filosofia) e l’Ente Universitario del Fermano, dal titolo: A scuola di restauro. Cinque lezioni a Fermo, in occasione della quale sono intervenuti i maggiori specialisti italiani del settore, a. s. 2003 - 04. Incontro con l’artista Marcello Morandini, in occasione della visita all’Istituto Statale d’arte e al Liceo Artistico, Sala dei Congressi San Martino di Fermo, a. s. 2004/05. I giovani e la memoria: viaggi di formazione nei “luoghi della memoria”. Auschwitz, Birkenau, Budapest, Mauthausen, Dakau, Izieu, Roma, a. a. s. s. 2003 – 2008. I giovani e la memoria: conferenze, incontri con testimoni, produzioni teatrali, dall’a. s. 2003 ad oggi. Educazione alla legalità: corso di aggiornamento per docenti delle Scuole Secondarie superiori La storia repubblicana tra democrazia e poteri occulti, anno 1997. 20 Educazione alla legalità: seminario e corso di aggiornamento per docenti delle Scuole Secondarie superiori La Notte della Repubblica; La “storia segreta” d’Italia nel cinquantennio repubblicano, anno 2005. Letteratura migrante: presentazione del percorso didattico In viaggio: identità migranti allo specchio al Seminario Nazionale “Verso la costruzione di curricoli interculturali: dal canone etnocentrico a quello del cittadino cosmopolita”. Porto Sant’Elpidio, 28 – 30 agosto 2007. Partecipazione degli alunni, in qualità di giurati, al Premio Letterario Nazionale Paolo Volponi. Comune di Porto Sant’Elpidio, Provincia di Fermo, dall’a. s. 2008 – 09 ad oggi. Educazione alla legalità: in occasione del 60° anniversario 1948/2008 Settimana della Costituzione. Educazione alla legalità: incontri con giuristi rivolti agli studenti delle scuole del fermano e alla cittadinanza, dall’anno scolastico 2008/09 ad oggi, in rete con il Tavolo della legalità. Lezioni di arte contemporanea: ciclo di incontri con cadenza quindicinale, in orario pomeridiano, aperti anche alla cittadinanza, presso il Teatro comunale di Porto San Giorgio, dall’a. s 2009 – 10 all’a. s. 2012 – 2013. I giovedì dell’arte. Note d’arte: sei secoli di arte e musica. Ciclo di lezioni, aperto alla cittadinanza, in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura della Provincia di Fermo, del Comune di Fermo e Porto San Giorgio e con il patrocinio del FAI, a. s. 2013 – 2014. 21 3.3. Iniziative relative al Cinquantenario della nascita dell’Istituto Statale d’Arte “Preziotti” (1959 – 2009). Le ragioni delle celebrazioni in occasione dei 50 anni della nascita dell’Istituto, si debbono sia alla volontà del ricordo che ad una riflessione sulla significatività di una scuola d’arte applicata nel nostro territorio, alle ragioni della nascita, dello sviluppo e degli scenari ipotizzati per il futuro; ciò ha costituito, per la scuola e per tutto il territorio, un’occasione privilegiata per comprendere i bisogni e le nuove domande di formazione artistica anche in previsione dei nuovi assetti organizzativi del fermano. Queste, sinteticamente, le iniziative promosse: - 13/06/09: Presentazione nella Sala dei Ritratti – Palazzo dei priori, della mostra “Cinquant’arte”, articolata nelle due sedi di Villa Vitali e della Pinacoteca di Fermo, alla presenza delle cariche istituzionali, dei docenti, degli alunni e di un folto pubblico. Le mostre hanno visto una forte frequenza di pubblico durante la stagione estiva, e, nel mese di ottobre, in occasione della riapertura delle scuole, da parte delle scolaresche del fermano. La mostra è stata pubblicizzata anche attraverso l’allestimento di un totem, appositamente progettato, e ubicato dinanzi all’ingresso del Palazzo dei Priori. - 12/10/09: In occasione dei 50 anni dalla nascita dell’Istituto, per gli alunni delle classi terze, quarte e quinte, visita guidata della mostra, a cura dei curatori della stessa e dei docenti di storia dell’arte. Nel pomeriggio, presso l’Auditorium San Martino, spettacolo con concerto del pianista bandoneonista Daniele Di Bonaventura (ex alunno) e interviste agli ex alunni sulle origini della scuola. Presenti alcune cariche istituzionali, famiglie e docenti della scuola. - 20/10/09: Presentazione del testo di Armando Ginesi “Cinquant’anni intorno all’arte. Dalla A alla Z.”, alla presenza dell’autore, presso l’Auditorium San Martino. L’iniziativa, rivolta alle classi quinte, è stata aperta anche alla cittadinanza, con una positiva partecipazione. - 30/11/09 Conferenza del noto designer Marcello Morandini con proiezione dei lavori dello stesso e dibattito con docenti e alunni. - 17/12/09 Giornata di studio sulla figura di Umberto Preziotti, in collaborazione con la Facoltà di Beni culturali di Fermo. All’incontro hanno partecipato studenti dell’Istituto (classi quarte e quinte) e dell’Università e hanno relazionato studiosi dell’ateneo. La giornata è stata significativamente arricchita dalla partecipazione del noto scenografo Giancarlo Basili (ex alunno). - 9/12/10 Scarsi mezzi e fermezza d’intenti presentazione del libro su Umberto Preziotti e l’Istituto d’Arte di Fermo presso la Sala dei Ritratti del Palazzo dei Priori alla presenza delle autorità e degli autori del libro. Il testo è stato curato dalla Facoltà di Beni Culturali dell’Università di Macerata, sede di Fermo. 22 Tutte le iniziative, curate dal Comitato scientifico, sono state pubblicizzate a mezzo stampa ed hanno avuto ampi spazi sui media nei giorni antecedenti e successivi gli eventi. In secondo luogo, attraverso gli studenti e le loro famiglie, si è avuta una positiva ricaduta sul territorio, nei diversi paesi di residenza. 23 3.4. Iniziative relative al quarantennale della nascita del Liceo Artistico “Licini” Il Liceo Artistico Statale di Porto San Giorgio, intitolato dal 2007 ad Osvaldo Licini, è stato – prima della riforma Gelmini – l’unico nelle Marche. Istituito con delibera del Consiglio Comunale n.90 del 9 agosto 1968, ha iniziato l’attività didattica nell’anno scolastico 1970/71. In origine era annesso a quello di via Ripetta a Roma, il Liceo Artistico di più antica tradizione, mentre dal 1974 è un istituto autonomo. Ripercorrere idealmente un viaggio a ritroso nel tempo ed interrogarsi su ciò che la scuola ha rappresentato e rappresenta oggi sul territorio, quali prospettive abbia offerto e possa offrire sono state le motivazioni alla base delle diverse iniziative promosse per le celebrazioni del Quarantennale e di seguito sintetizzate: - 18 luglio-17 ottobre 2010: mostra “Pensare ad arte” allestita nelle stanze e nel giardino di Villa degli Oleandri di Rivafiorita a Porto S. Giorgio, prima sede del Liceo. L’esposizione ha voluto ripercorre il senso di un’esperienza didattica finalizzata ad una formazione artistica articolata sul piano culturale, progettuale e tecnico, sintetizzando in modo emblematico i tratti distintivi della scuola attraverso le opere pittoriche, grafiche, scultoree ed i progetti architettonici degli alunni di ieri e di oggi. “Pensare ad arte” è stata anche un invito a considerare il rapporto tra arte e società contemporanea, a “ripensare” al ruolo dell’artista oggi, alle infinite modalità con cui l’arte si esprime nella nostra epoca, al sottile confine tra arte e non-arte, aprendo così un confronto attivo e stimolante con il pubblico. - 18 luglio 2010: terza edizione dello spettacolo a cura degli studenti “La voz de la noche” con musica dal vivo, balli, cabaret, videoproiezioni, pittura in extempore, proposto in occasione del vernissage della mostra. Sul palco del giardino di Rivafiorita gli studenti hanno dato prova di saper declinare la loro creatività anche in altri ambiti propriamente artistici, esibendosi in apprezzabili performances. Gli stessi alunni hanno anche realizzato la scenografia, che ha fatto poi da sfondo alle successive manifestazioni estive di Rivafiorita. - realizzazione del manifesto del Quarantennale a cura di un’alunna, scaturito dall’idea di fondere linguaggi pittorici appartenenti ad artisti di epoche diverse assunti a simbolo della creatività, della genialità e della poliedricità del “fare artistico”. - primavera 2011: ciclo di conferenze sull’arte contemporanea intitolato “The Road to Contemporary Art” 2011 presso il Teatro Comunale di Porto San Giorgio, a cura dei docenti della scuola in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune, aperte alla cittadinanza - realizzazione di una pubblicazione con la sintesi delle esperienze più significative dei quarant’anni di vita del liceo, le iniziative più recenti e corredata da una 24 - ricerca storico-artistica sull’edificio che ospita attualmente la scuola: ex Colonia Ferrovieri “Principe di Piemonte”. maggio 2011: mostra intitolata “Le colonie marine: ipotesi per la conoscenza e la tutela del patrimonio storico e architettonico del moderno”, ospitata in due sedi: nei locali espositivi della Sala Imperatori (Palazzo del Turismo) e nell’aula magna del Liceo Artistico di Porto San Giorgio. L’iniziativa, promossa dall’Associazione Nazionale “Italia Nostra”, è stata sostenuta dall'Amministrazione Comunale di Porto S. Giorgio e dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici delle Marche. La mostra itinerante ha percorso diverse regioni: Emilia Romagna, Abruzzo, Liguria e Marche, con lo scopo di catalogare e mostrare il patrimonio delle colonie elioterapiche di ogni regione nell’intento di restituire un nuovo portolano della costa italiana e di fare il punto sullo “stato di salute e di salvezza” di questi ultimi “varchi al mare pubblici ”. Si è caratterizzata per la capacità di interagire con il contesto in cui è stata esposta, arricchendosi di elementi inediti e peculiari della realtà culturale della città di Porto San Giorgio; nello specifico sono state indagate l’ex Colonia Ferrovieri e l’Ospizio Marino di Fermo, due esempi significativi di architettura moderna marchigiana. Tutte le iniziative, curate dal Comitato scientifico, sono state pubblicizzate a mezzo stampa ed hanno avuto ampi spazi sui media nei giorni antecedenti e successivi gli eventi. In secondo luogo, attraverso gli studenti e le loro famiglie, si è avuta una positiva ricaduta sul territorio, nei diversi paesi di residenza. 25 Indirizzi e piani di studio 26 Liceo artistico – Indirizzo Arti figurative L’indirizzo è finalizzato all’acquisizione della conoscenza degli elementi costitutivi della forma grafica, pittorica e/o scultorea nei suoi aspetti espressivi e comunicativi, al raggiungimento della consapevolezza dei relativi fondamenti storici e concettuali, alla conoscenza e all’applicazione dei principi della percezione visiva. Gli alunni impareranno ad utilizzare in modo appropriato le diverse modalità della figurazione bidimensionale e/o tridimensionale; saranno inoltre avvicinati alla pratica delle tecniche artistiche utilizzate nelle diverse epoche storiche fino all’età contemporanea. Le attività laboratoriali forniscono allo studente un bagaglio di competenze teoriche e tecniche necessarie per poter esprimere in modo adeguato e consapevole la propria creatività. 27 Liceo Artistico indirizzo Arti Figurative. Piano degli studi MATERIA 1° Biennio 2°Biennio 5° 1° 2° 3° 4° Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 Lingua e cultura straniera (Inglese) 3 3 3 3 3 Storia e geografia 3 3 Storia 2 2 2 Filosofia 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 3 3 3 Matematica* 3 3 Fisica Scienze Naturali ** 2 2 Chimica *** Storia dell'arte 3 3 Discipline grafiche e pittoriche 4 4 Discipline geometriche 3 3 Discipline plastiche e scultoree 3 3 Laboratorio artistico **** 3 3 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1 Laboratorio della figurazione 6 6 8 Discipline pittoriche e / o plastiche e scultoree 6 6 6 Attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo Ore di lezione settimanali 34 34 35 35 35 Totale ore annue 1122 1122 1155 1155 1155 Note Matematica * Scienze naturali ** Chimica *** Con informatica al primo biennio Biologia, Chimica, Scienze della terra Chimica dei materiali Laboratorio Artistico **** Il laboratorio ha prevalentemente una funzione orientativa verso gli indirizzi attivi dal terzo anno e consiste nella pratica delle tecniche operative specifiche, svolte con criterio modulare quadrimestrale o annuale nell'arco del biennio, fra cui le tecniche audiovisive e multimediali. N.B. È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato. 28 Liceo artistico – Indirizzo Architettura e Ambiente Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, dovranno conoscere gli elementi costitutivi dell’architettura a partire dagli aspetti funzionali, estetici e dalle logiche costruttive fondamentali, aver acquisito una chiara metodologia progettuale e una appropriata conoscenza dei codici geometrici come metodo di rappresentazione; conoscere la storia dell’architettura, con particolare riferimento all’architettura moderna e alle problematiche urbanistiche connesse. Dovranno altresì aver acquisito la consapevolezza della relazione esistente tra il progetto e il contesto storico, sociale, ambientale, la conoscenza e l’esperienza del rilievo e della restituzione grafica e tridimensionale degli elementi dell’architettura anche avvalendosi delle tecnologie informatiche. 29 Liceo Artistico indirizzo Architettura e Ambiente. Piano degli studi MATERIA 1° Biennio 2°Biennio 5° 1° 2° 3° 4° Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 Lingua e cultura straniera (Inglese) 3 3 3 3 3 Storia e geografia 3 3 Storia 2 2 2 Filosofia 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 3 3 3 Matematica* 3 3 Fisica Scienze Naturali ** 2 2 Chimica *** Storia dell'arte 3 3 Discipline grafiche e pittoriche 4 4 Discipline geometriche 3 3 Discipline plastiche e scultoree 3 3 Laboratorio artistico **** 3 3 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1 Laboratorio d’architettura 6 6 8 Discipline progettuali Architettura e Ambiente 6 6 6 Attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo Ore di lezione settimanali 34 34 35 35 35 Totale ore annue 1122 1122 1155 1155 1155 Note Matematica * Scienze naturali ** Chimica *** Con informatica al primo biennio Biologia, Chimica, Scienze della terra Chimica dei materiali Laboratorio Artistico **** Il laboratorio ha prevalentemente una funzione orientativa verso gli indirizzi attivi dal terzo anno e consiste nella pratica delle tecniche operative specifiche, svolte con criterio modulare quadrimestrale o annuale nell'arco del biennio, fra cui le tecniche audiovisive e multimediali. N.B. È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato. 30 Liceo artistico – Indirizzo Design Il percorso di studio permetterà allo studente di conoscere gli elementi costitutivi dei codici dei linguaggi grafici, progettuali e della forma; di acquisire la consapevolezza delle radici storiche e delle linee di sviluppo proprie dei vari ambiti del design e delle arti applicate tradizionali. L’alunno dovrà inoltre saper identificare e usare tecniche e tecnologie adeguate alla definizione del progetto grafico, del prototipo e del modello tridimensionale; dovrà conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva e della composizione della forma. L’iter formativo si articolerà nell’approfondimento dello studio e dell’applicazione del design nelle specificità dell’oreficeria, della ceramica e del design industriale, secondo la qualificata tradizione cinquantennale della scuola e le funzionali strutture laboratoriali, consentendo così allo studente di mettere a frutto la propria creatività. 31 Liceo Artistico indirizzo Design. Piano degli studi MATERIA 1° Biennio 2°Biennio 5° 1° 2° 3° 4° Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 Lingua e cultura straniera (Inglese) 3 3 3 3 3 Storia e geografia 3 3 Storia 2 2 2 Filosofia 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 3 3 3 Matematica* 3 3 Fisica Scienze Naturali ** 2 2 Chimica *** Storia dell'arte 3 3 Discipline grafiche e pittoriche 4 4 Discipline geometriche 3 3 Discipline plastiche e scultoree 3 3 Laboratorio artistico **** 3 3 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1 Laboratorio del Design 6 6 8 Discipline progettuali Design 6 6 6 Attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo Ore di lezione settimanale 34 34 35 35 35 Totale ore annue 1122 1122 1155 1155 1155 Note Matematica * Scienze naturali ** Chimica *** Con informatica al primo biennio Biologia, Chimica, Scienze della terra Chimica dei materiali Laboratorio Artistico **** Il laboratorio ha prevalentemente una funzione orientativa verso gli indirizzi attivi dal terzo anno e consiste nella pratica delle tecniche operative specifiche, svolte con criterio modulare quadrimestrale o annuale nell'arco del biennio, fra cui le tecniche audiovisive e multimediali. N.B. È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato. 32 Liceo artistico – Indirizzo Grafica Questo indirizzo consentirà allo studente di conoscere gli elementi costitutivi dei codici dei linguaggi progettuali e grafici e di avere consapevolezza delle radici storiche e delle linee di sviluppo nei vari ambiti della produzione grafica e pubblicitaria. Al termine del percorso saprà conoscere e applicare le tecniche grafico-pittoriche e informatiche e sarà inoltre in grado di individuare le corrette procedure di approccio nel rapporto progetto – prodotto - contesto, nelle diverse funzioni relative alla comunicazione visiva e editoriale. Saprà inoltre identificare e usare tecniche e tecnologie adeguate alla progettazione e produzione grafica e applicare i principi della percezione visiva e della composizione della forma graficovisiva. 33 Liceo Artistico indirizzo Grafica. Piano degli studi MATERIA 1° Biennio 2°Biennio 5° 1° 2° 3° 4° Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 Lingua e cultura straniera (Inglese) 3 3 3 3 3 Storia e geografia 3 3 Storia 2 2 2 Filosofia 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 / / 3 3 3 Matematica* 3 3 Fisica Scienze Naturali ** 2 2 Chimica *** Storia dell'arte 3 3 Discipline grafiche e pittoriche 4 4 Discipline geometriche 3 3 Discipline plastiche e scultoree 3 3 Laboratorio artistico **** 3 3 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1 Laboratorio di Grafica 6 6 8 Discipline grafiche 6 6 6 Attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo Ore di lezione settimanali 34 34 35 35 35 Totale ore annue 1122 1122 1155 1155 1155 Note Matematica * Scienze naturali ** Chimica *** Con informatica al primo biennio Biologia, Chimica, Scienze della terra Chimica dei materiali Laboratorio Artistico **** Il laboratorio ha prevalentemente una funzione orientativa verso gli indirizzi attivi dal terzo anno e consiste nella pratica delle tecniche operative specifiche, svolte con criterio modulare quadrimestrale o annuale nell'arco del biennio, fra cui le tecniche audiovisive e multimediali. N.B. È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato. 34 Liceo artistico – Indirizzo Scenografia Obiettivi di questo piano formativo sono la conoscenza degli elementi costitutivi dell’allestimento scenico, dello spettacolo, del teatro e del cinema, lo studio dell’evoluzione storica nei vari ambiti della progettazione e della realizzazione scenografica e la capacità di scegliere e attivare le corrette procedure di approccio nel rapporto spazio scenico – testo - regia, nelle diverse funzioni relative a beni, servizi e produzione. Gli alunni sapranno identificare e usare tecniche e tecnologie adeguate alla definizione del progetto e alla realizzazione degli elementi scenici; saranno in grado di comprendere le interazioni tra la scenografia e l’allestimento di spazi finalizzati all’esposizione (culturali, museali ecc.) e di conoscere e applicare i principi della percezione visiva e della composizione dello spazio scenico. 35 Liceo Artistico indirizzo Scenografia. Piano degli studi MATERIA 1° Biennio 2°Biennio 1° 2° 3° 4° Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 Lingua e cultura straniera (Inglese) 3 3 3 3 3 Storia e geografia 3 3 Storia 2 2 2 Filosofia 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 3 3 3 Matematica* 3 3 Fisica Scienze Naturali ** 2 5° 2 Chimica *** Storia dell'arte 3 3 Discipline grafiche e pittoriche 4 4 Discipline geometriche 3 3 Discipline plastiche e scultoree 3 3 Laboratorio artistico **** 3 3 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1 Laboratorio di Scenografia 5 5 7 Discipline geometriche e scenotecniche 2 2 2 Discipline progettuali scenografiche 5 5 5 Attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo Ore di lezione settimanali 34 34 35 35 35 Totale ore annue 112 2 112 2 115 5 115 5 1155 Note Matematica * Scienze naturali ** Chimica *** Laboratorio Artistico **** Con informatica al primo biennio Biologia, Chimica, Scienze della terra Chimica dei materiali Il laboratorio ha prevalentemente una funzione orientativa verso gli indirizzi attivi dal terzo anno e consiste nella pratica delle tecniche operative specifiche, svolte con criterio modulare quadrimestrale o annuale nell'arco del biennio, fra cui le tecniche audiovisive e multimediali. N.B. È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato. 36 L’organizzazione scolastica 37 1. Le risorse umane Organigramma Dirigente scolastico; Dott.ssa Stefania Scatasta. Collaboratore vicario: Prof.ssa Sabrina Vallesi. Secondo collaboratore: Prof. Rossano Perotti. Staff di Presidenza: Prof. Piero Principi (fiduciario sede di Porto San Giorgio); Docenti con incarico di funzione strumentale: F.S. n.1 Orientamento in entrata. F.S. n.2 Interventi e servizi per gli studenti (educazione alla salute); orientamento in uscita. F.S. n.3 Progetti formativi d’intesa con enti ed istituzioni esterne. Alternanza scuola – lavoro. F.S. n.4 Coordinamento attività di sostegno Prof.ssa Filomena Argentino, Prof.ssa Emanuela Onori Prof. Enzo Cossignani; Prof.ssa M. Ippolita Cotichini Prof.ssa Daniela Simoni Prof. Gennaro Avano Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi: Rag. Gina Noviello. 38 Il Dirigente scolastico Responsabile dell’istituto, assolve a numerosi compiti istituzionali per i quali si rimanda alla legislazione vigente. Impiega al meglio le risorse umane e materiali di cui dispone per il raggiungimento degli obiettivi indicati nel P.O.F. È attivo promotore, coordinatore, sostenitore delle attività e delle iniziative anche a carattere sperimentale volte a migliorare la qualità della scuola. In questo senso favorisce la realizzazione delle idee e si pone come punto di riferimento per ogni iniziativa di innovazione culturale consentendo a chi lavora nella scuola autonomia di interventi, di progettazione e gestione. I collaboratori del Dirigente Compiti del primo collaboratore: Sostituisce il DS nello svolgimento della normale amministrazione scolastica in caso di assenza o di impedimento dello stesso; collabora strettamente con il DS nella gestione dell’istituto e nei rapporti con gli alunni, le famiglie, i docenti, il personale ATA e gli Enti esterni; sostituisce i docenti assenti in caso di impossibilità del docente preposto; gestisce i permessi brevi dei docenti; giustifica gli allievi, gestisce eventuali ritardi ed uscite al di fuori del normale orario in caso di assenza del docente preposto; sostituisce il DS nello svolgimento della normale amministrazione scolastica in caso di assenza o di impedimento dello stesso; collabora strettamente con il DS nella gestione dell’istituto e nei rapporti con gli alunni, le famiglie, i docenti, il personale ATA e gli Enti esterni; sostituisce i docenti assenti in caso di impossibilità del docente preposto; gestisce i permessi brevi dei docenti; giustifica gli allievi, gestisce eventuali ritardi ed uscite al di fuori del normale orario in caso di assenza del docente preposto. 39 Compiti del secondo collaboratore: Supporta il primo collaboratore negli adempimenti della normale gestione scolastica; collabora strettamente con il DS nella gestione dell’istituto e nei rapporti con gli alunni, le famiglie, i docenti, il personale ATA e gli Enti esterni in caso di assenza del primo collaboratore; controlla le uscite anticipate e/o le entrate posticipate degli alunni; giustifica, nei modi consueti, i ritardi e le assenze degli alunni; sostituisce i docenti assenti; vigila sul rispetto dell’orario e sul puntuale svolgimento delle mansioni del personale docente e ATA in caso di assenza del DS e del DSGA; informa tempestivamente il D.S. in merito a situazioni problematiche e/o impreviste; predisposizione materiali informatici e gestione del sito. Il fiduciario di plesso Vigila sul rispetto delle regole e sul buon funzionamento della sede di Porto San Giorgio sotto il profilo logistico-organizzativo. Le Figure Strumentali al P.O.F. Il compito delle figure strumentali è quello di coordinare, organizzare e valutare le attività della scuola previste dal P.O.F. I docenti che ricoprono questo incarico, di durata annuale, si avvalgono della collaborazione di alcuni colleghi. I referenti di attività e progetti collaborano con le Figure Strumentali al P.O.F. per l’organizzazione e il monitoraggio di tutte le attività. Organi Collegiali Collegio Docenti È composto dal Dirigente Scolastico che lo presiede e dal personale docente in servizio nella scuola: • elabora il Piano dell’Offerta Formativa; 40 identifica le Funzioni strumentali, ne determina le competenze professionali e designa il responsabile; • delibera in materia di funzionamento didattico; • delibera le sperimentazioni; • promuove iniziative di aggiornamento dei Docenti della Scuola. Il collegio si articola in commissioni di lavoro alle quali sono affidate attività e progetti: • accoglienza ed orientamento; • viaggi di Istruzione, visite guidate; • stesura regolamento d’Istituto; • educazione alla salute ed educazione ambientale; • predisposizione POF; • scambi culturali; • orientamento, scelta universitaria; • progetti interdisciplinari. • Consiglio di Istituto • elabora ed adotta gli indirizzi generali dell’Istituto; • difende le scelte generali di gestione e di amministrazione; • adotta il Piano dell’Offerta Formativa elaborato dal Collegio dei Docenti. È composto da: • Dirigente scolastico • N° 4 genitori (di cui uno è eletto Presidente) • N° 4 alunni • N° 8 insegnanti • N° 2 rappresentanti del personale ATA Giunta esecutiva È eletta all’interno del Consiglio di Istituto. Il Dirigente Scolastico ed il D.S.G.A. ne fanno parte di diritto. La giunta esecutiva: • predispone il bilancio preventivo; • prepara i lavori del Consiglio. Gruppo di Lavoro per l’inclusione (G.L.H. di Istituto e G.L.H. operativi) È il gruppo che guida la riflessione dei docenti sui bisogni degli alunni in situazione di handicap, su quelli con certificazione di D.S.A. e su quelli con bisogni educativi speciali (B.E.S.) sostenendo il lavoro degli insegnanti, curando la loro formazione e aiutandoli a predisporre la relativa documentazione (Piano Educativo Individualizzato o Piano Didattico Personalizzato). Predispone il Piano annuale per l’Inclusione e collabora con le agenzie educative e con le aziende presenti sul territorio al fine di predisporre progetti di alternanza scuola – lavoro, verificandone l’efficacia. 41 Docenti La funzione docente consiste nella predisposizione e realizzazione delle attività del percorso di insegnamento - apprendimento nonché di stimolo alla partecipazione dell’alunno al processo che ne scaturisce. Il docente deve saper essere una figura autorevole e non autoritaria che favorisce con ogni mezzo l’espressione e lo sviluppo delle potenzialità di ognuno dei suoi alunni. Il docente esplicita gli obiettivi, i contenuti, i metodi, le fasi e gli esiti del proprio lavoro attraverso: • la compilazione della programmazione didattica individuale; • l’annotazione sul registro personale della progressione del lavoro, delle assenze e delle valutazioni relative sia alle verifiche periodiche sia a quelle finali, dandone informazione all’alunno; • la comunicazione del giorno e dell’ora di ricevimento dei genitori; • la redazione di una relazione finale sul lavoro svolto. Il docente ha diritto, nel rispetto di quanto è programmato dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio di classe, alla libertà di insegnamento e alla piena autonomia nell'individuazione dei percorsi e delle metodologie didattiche. I docenti eleggono i loro rappresentanti nel Consiglio di Istituto ed i rappresentanti sindacali interni all’Istituto (R.S.U.) Coordinatore dei Consigli di classe • raccoglie dati e informazioni relativi alla propria classe; • controlla le assenze degli studenti e le relative giustificazioni; • tiene i contatti con Presidenza e Segreteria didattica per segnalare le problematiche degli studenti in difficoltà; • distribuisce, recupera e controlla documenti, pagelle, pagellini, autorizzazioni, firme, in supporto alla Presidenza; • tiene contatti con le famiglie in caso di necessità; • formula proposte alla Presidenza per migliorare l’organizzazione, l’ambiente e la comunicazione; • tiene contatti con le commissioni operanti nell’Istituto e rappresenta il Consiglio di Classe qualora necessario; • predispone e consegna al Dirigente il documento del consiglio di classe per la commissione degli esami di Stato; • garantisce il rispetto dello Statuto Studenti\Studentesse; • segue gli alunni in progetti, stage, mostre. Segretario dei Consigli di classe • ha cura di preparare e verbalizzare i lavori dei Consigli di Classe e di collaborare con il coordinatore nel mantenere i contatti con le famiglie; 42 • dovrà sostituire il Coordinatore in caso di sua assenza. Responsabile di laboratorio: • prende in consegna il materiale di laboratorio; • controlla periodicamente il materiale; • propone gli acquisti dei materiali; • relaziona sull’utilizzo dello stesso nel corso dell’anno scolastico. Commissioni di lavoro Commissione Componenti Mostre Prof. Nunzio Giustozzi; Prof.ssa Daniela Simoni; Prof. Piero Principi. Viaggi d’istruzione e visite guidate Commissione di servizio Orario Elettorale Tecnica Prof. Nunzio Giustozzi Prof. Vito Sforza Compiti -Formulare itinerari didattici su proposta dei Consigli di Classe. -Organizzare viaggi d’istruzione (di classe e di sezione) e visite guidate. -Coordinare l’attività di progettazione e allestimento mostre. Componenti Compiti Prof. Rossano Perotti; Prof.ssa Cristiana Leopardi; Prof. Piero Principi; Prof. Pierluigi Fortunati. Prof. Alberto Morici; Prof. Pierluigi Fortunati DSGA Gina Noviello Prof. Sabrina Vallesi; Prof. Rossano Perotti; Prof.ssa Stefania Bastiani Sig. Luigi Bassi -Predisporre orario delle classi e dei docenti per l’intero anno scolastico. -Predisporre l’occorrente per elezioni; -Raccogliere e verbalizzare dati. -Predisporre bandi e gare per l’affidamento di beni e servizi; -Valutare documentazione e offerte delle ditte o dei singoli che rispondono; -Redigere i verbali delle sedute. Rappresentanti degli alunni nei Consigli di classe La partecipazione degli studenti alla vita scolastica è mediata dai rappresentanti di classe: due studenti che ogni anno vengono eletti perché si mantengano informati su ciò che avviene nella scuola, organizzino l’assemblea di classe, raccolgano proposte e osservazioni, intervengano nei Consigli di Classe facendosi portavoce dei compagni. Rappresentanti d’Istituto Hanno tra l’altro il compito di coordinare le attività studentesche e di farsi portavoce degli studenti nelle riunioni del Consiglio di Istituto. I rappresentanti degli studenti quando è necessario si riuniscono in assemblea. 43 Comitato studentesco E’ costituito dai rappresentanti di classe e dai rappresentanti d’Istituto. I genitori La scuola assolve all’impegno di coinvolgere le famiglie degli studenti attraverso l’informazione-comunicazione costante circa: • l’offerta formativa; • l’andamento generale degli alunni; • i progressi e le difficoltà dei singoli studenti; • gli obiettivi-sviluppi-esiti di progetti particolari e di eventuali innovazioni. I genitori sono rappresentati nei consigli di classe e nel Consiglio di Istituto. Possono riunirsi a scuola in orario pomeridiano previa domanda al Dirigente scolastico. Il Direttore dei servizi generali e amministrativi Coordina il personale A.T.A. (assistenti amministrativi, ausiliari, tecnici), e si occupa di tutti gli aspetti amministrativi della vita della scuola. Partecipa al Consiglio di Istituto e alla Giunta esecutiva. Il Personale A.T.A. Il personale A.T.A. è costituito dal personale non docente e comprende gli addetti alla segreteria, gli ausiliari e gli assistenti tecnici dei laboratori. Si configura con personalità diversificate e fornisce un supporto essenziale alla funzione dirigente ed a quella docente. La Segreteria (Didattica, Amministrativo-contabile, del Personale), è coordinata dal D.S.G.A. e si occupa di compiti inerenti i bisogni degli studenti e dei docenti. Si occupa infine degli acquisti, dell’amministrazione finanziaria e del bilancio dell’istituto. Il personale ausiliario ha il compito prioritario di sorvegliare l’edificio scolastico e di mantenerlo pulito. Svolgono la funzione di vigilanza dei locali scolastici e di sorveglianza degli alunni dai quali vengono considerati come figure significative che concorrono positivamente all’azione educativa. Il senso di responsabilità e la piena disponibilità del personale permette di svolgere anche le attività pomeridiane previste nei vari giorni della settimana. Gli ausiliari hanno inoltre il compito di consegnare circolari e avvisi nelle classi e collaborano con i docenti nel controllare gli alunni durante i cambi di classe e nel percorso per raggiungere in palestra. Gli assistenti tecnici dei Laboratori artistici e del laboratorio di Informatica assistono i docenti durante l’attività didattica in merito all’uso delle attrezzature (macchine e materiali) e curano l’efficienza delle infrastrutture e degli ausili didattici. Il personale A.T.A. elegge i propri rappresentanti nel Consiglio di Istituto. 44 2.Le risorse materiali Analisi delle risorse strutturali interne Liceo artistico sede di Fermo - Aule prettamente culturali n. 11 (di cui una dotata di lettore DVD) Aule materie di indirizzo (progettazione) n. 9 Aule materie di indirizzo (discipline pittoriche) n. 3 Aule materie di indirizzo (discipline plastiche) n. 1 Aula audiovisivi n. 2 (con L.I.M.) Aula per sviluppo fotografico n. 1 Aula CIC Laboratorio chimica Laboratorio fisica Laboratori di informatica n. 2 Laboratorio Linguistico Laboratorio di cesello e sbalzo Laboratorio di oreficeria Laboratorio di smalti Laboratorio di decorazione ceramica Laboratorio forni e macchine Laboratorio di formatura e foggiatura Laboratorio di ebanisteria Laboratorio applicazioni metalliche Laboratorio modellistica Sala insegnanti Uffici: Dirigente scolastico, Vicario, Dirigente Servizi Amministrativi, Segreterie (didattica, contabile, personale) Infermeria Servizio fotocopie Servizio bar Magazzini N.B. Le aule del piano terra, del primo e del secondo piano sono cablate. Analisi delle risorse strutturali interne Liceo artistico sede di Porto San Giorgio - Aule Aule Aule Aule culturali n. 7 d’indirizzo (discipline geometriche) n. 2 d’indirizzo (discipline pittoriche) n. 4 d’indirizzo (discipline plastiche) n. 2 45 - Aula CIC Aula informatica n.1 (con L.I.M.) Sala insegnanti Biblioteca Uffici: Collaboratore Dirigente scolastico, Segreteria didattica Servizio fotocopie Magazzini Analisi delle risorse strutturali esterne Liceo artistico sede di Fermo La sede di Fermo è situata, dall’anno scolastico 2003/2004, in via Marsala, nella periferia est della città. Nelle vicinanze si trovano altri istituti scolastici: il Liceo Scientifico “Temistocle Calzecchi Onesti”, l’Istituto Tecnico Statale Commerciale per Geometri e per il Turismo “G. B. Carducci – G. Galilei“, la Direzione didattica III Circolo, la scuola dell’infanzia di via Ponchielli e la Scuola Elementare “Don Dino Mancini”. Il Polo scolastico manca, ad oggi, di strutture e servizi destinati all’accoglienza degli studenti, ad attività ricreative o culturali. Sono presenti, tuttavia tre palestre (di cui una in uso per le attività di educazione fisica), una pista di atletica, il campo sportivo comunale. Analisi delle risorse strutturali esterne Liceo artistico sede di Porto San Giorgio Il Liceo artistico è situato dal 1970 in via Damiano Chiesa a Porto San Giorgio, accanto al Municipio. La palestre utilizzate, entrambe a Porto San Giorgio, sono la “Baldassarri”, sita in via T. Salvadori, e quella ubicata presso la Scuola elementare “De Amicis”, in via Mazzini. 46 3.Rapporti con Enti istituzionali e Associazioni Considerata la natura dell’istituto, l’unicità sul territorio, le sue finalità, risulta fondamentale la relazione con enti istituzionali e non, nonché con agenzie educative a partire da quelle presenti nel fermano. L’istituto, nel corso degli anni, ha stabilito relazioni proficue con tutti gli enti territoriali: ha stipulato protocolli con la Provincia e mantiene rapporti stabili con i comuni della stessa, in particolare con i Comuni di Fermo e Porto San Giorgio dove insistono le sedi. Enti istituzionali e associazioni culturali del territorio, d’altra parte, considerano le attività della nostra scuola, in particolare quelle di indirizzo, una risorsa importante: si vedano le partecipazioni al Concorso Violinistico Internazionale Andrea Postacchini e al Premio Letterario Volponi, anche con la realizzazione di targhe da assegnare ai vincitori, alla Mostra – mercato Tipicità, al Concorso design orafo Brosway, al Premio Del Zozzo, al Concorso – Premio di Pittura e calcografia, indetto dal Rotary Club di Porto San Giorgio: collaborazioni proficue reiterate negli anni. L’istituto, altresì, ha da sempre condiviso progetti in rete, redatti da altri istituti, enti, associazioni, convinto che il valore dell’autonomia scolastica sia importante solo se accompagnato dal lavoro congiunto. Particolarmente significative risultano: la partecipazione al Tavolo della legalità, con altre scuole del fermano (medie inferiori e superiori), scuola polo ITCG “G. B. Carducci – G. Galilei“; l’iscrizione all’Associazione Libera, contro le mafie, in ragione della attività educativa connessa; l’adesione all’accordo di rete per la realizzazione di azioni di supporto all’inserimento e all’integrazione degli alunni stranieri nelle scuole secondarie di secondo grado (scuola polo Istituto Comprensivo Fracassetti- Capodarco di Fermo, Centro Territoriale Permanente di Fermo); l’adesione all’accordo di rete per la realizzazione di azioni di supporto all’integrazione degli alunni diversamente abili (scuola polo IPSIA Fermo). Da tempo, attività aggiuntive afferenti al benessere psicofisico degli alunni sono svolte in collaborazione con operatori della ASUR di zona, così come, con l’ausilio di esperti di guida e polizia urbana si fornisce un’educazione, nello specifico per il conseguimento della patente per il ciclomotore, più in generale, volta alla formazione civica degli studenti. Importanti sono i rapporti intessuti con le banche e le fondazioni, in particolare con la Fondazione CARIFERMO, dato che il reperimento delle risorse finanziarie costituisce una questione rilevante ai fini della riuscita delle numerose attività progettate. Alla Fondazione è stato donato nel dicembre 2010, la copia del Polittico Incoronazione della Vergine e Santi attribuito a Marco di Paolo Veneziano, risalente alla seconda metà del 1300, opera degli alunni della sezione Restauro. 47 La progettazione educativa 48 1.Finalità, obiettivi e scelte educative La scuola si trova oggi a confrontarsi con i rapidi cambiamenti che intervengono nella cultura e nella società moderna. Deve quindi ridefinire un sapere scolastico che sia culturalmente significativo, moderno ed efficace sotto il profilo formativo. Compito della scuola non può essere solo fornire agli studenti le adeguate competenze disciplinari ma anche consolidare la coscienza democratica, il senso di responsabilità individuale e collettiva. La scuola deve affermarsi dunque come luogo dell’istruzione e della formazione dell’uomo e del cittadino, base della civile convivenza democratica. Più specificatamente il nostro istituto, unica istituzione scolastica di secondo grado sul territorio che coniuga la formazione generale (con il nuovo ordinamento di tipologia liceale) e la formazione specifica nel settore delle arti, anche applicate, educando gli allievi alla consapevolezza dei vari processi che sostengono le abilità creative e progettuali, deve anche offrire agli studenti una preparazione che renda spendibile il titolo conseguito sia nel mercato del lavoro sia nella prosecuzione degli studi. Tenendo presenti gli aspetti formativi dello specifico corso di studio scelto da ogni singolo studente, la finalità complessiva dell’Istituto è la formazione di uno studente: • dotato di abilità tecniche, di senso estetico e di sensibilità progettuale; • capace di affrontare in modo creativo le necessità di una società in continuo cambiamento; • in grado di inserirsi in modo flessibile nel mondo del lavoro, all’interno di piccole o medie aziende, in studi tecnici e in pubblici uffici, ma anche di dedicarsi alla libera professione nei vari campi dell’arte applicata; • disposto ad applicarsi in una determinata area produttiva ma anche preparato a utilizzare le proprie capacità in ambiti affini; • capace di sfruttare le proprie conoscenze per continuare gli studi in corsi di specializzazione post-diploma (professionali e parauniversitari) o in ambito universitario. Per rispondere a questi bisogni, i docenti puntano la loro attenzione all’ efficacia metodologica della loro didattica ma anche alla qualità delle relazioni ed ai processi comunicativi e di interazione, per favorire nei ragazzi uno spirito critico mirante alla soluzione dei problemi sia di ordine pratico che teorico. La nostra scuola si pone inoltre di favorire rapporti positivi tra le persone che ne fanno parte: alunni, insegnanti, genitori, dirigente scolastico, personale non docente. Questo intreccio di rapporti ha lo scopo di aumentare negli alunni e nelle alunne l’autostima, l’autonomia, il bisogno di cultura nonché di potenziare tra tutti il rispetto dell’altro e di sostenere le reciproche motivazioni personali. Parallelamente alla formazione globale dell’individuo, pertanto, si cerca di favorire: 49 l’integrazione tra il sapere e il saper fare cioè tra conoscenze, competenze e capacità di tipo umanistico-scientifiche e tecnico-professionali anche attraverso l’utilizzo di metodologie didattiche e di strumenti operativi innovativi che sappiano stimolare l’interesse e la partecipazione degli studenti; saranno privilegiati pertanto i progetti a carattere pluridisciplinare, le attività extracurricolari che potenzino le attività laboratori ali; l’acquisizione da parte degli allievi di conoscenze, competenze e capacità tecniche specifiche che, essendo supportate dallo sviluppo di un linguaggio artistico via via più personale, favorisca l’instaurarsi di proficui rapporti con il mondo della cultura e del lavoro. Il progetto del Liceo artistico prevede che tutte le materie - scientifiche, umanistiche e artistiche - contribuiscano ad un’adeguata formazione degli allievi, anche se quelle artistiche caratterizzano maggiormente l’intero percorso formativo. La scuola, infine, si propone di formare negli studenti una personalità armonica e di sensibilizzare alle molteplici forme di espressione artistica. Risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi liceali (allegato A Regolamento Licei) A conclusione dei percorsi di ogni liceo gli studenti dovranno: 1. Area metodologica • Aver acquisito un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre ricerche e approfondimenti personali e di continuare in modo efficace i successivi studi superiori, naturale prosecuzione dei percorsi liceali, e di potersi aggiornare lungo l’intero arco della propria vita. • Essere consapevoli della diversità dei metodi utilizzati dai vari ambiti disciplinari ed essere in grado valutare i criteri di affidabilità dei risultati in essi raggiunti. • Saper compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi e i contenuti delle singole discipline. 2. Area logico-argomentativa • Saper sostenere una propria tesi e saper ascoltare e valutare criticamente le argomentazioni altrui. • Acquisire l’abitudine a ragionare con rigore logico, ad identificare i problemi e a individuare possibili soluzioni. • Essere in grado di leggere e interpretare criticamente i contenuti delle diverse forme di comunicazione. 3. Area linguistica e comunicativa • Padroneggiare pienamente la lingua italiana e in particolare: o dominare la scrittura in tutti i suoi aspetti, da quelli elementari (ortografia e morfologia) a quelli più avanzati (sintassi complessa, 50 • • • 4. Area • • • • • • • precisione e ricchezza del lessico, anche letterario e specialistico), modulando tali competenze a seconda dei diversi contesti e scopi comunicativi; o saper leggere e comprendere testi complessi di diversa natura, cogliendo le implicazioni e le sfumature di significato proprie di ciascuno di essi, in rapporto con la tipologia e il relativo contesto storico e culturale; o curare l’esposizione orale e saperla adeguare ai diversi contesti. Aver acquisito, in una lingua straniera moderna, strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento. Saper riconoscere i molteplici rapporti e stabilire raffronti tra la lingua italiana e altre lingue moderne e antiche. Saper utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per studiare, fare ricerca, comunicare. storico-umanistica Conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche, sociali ed economiche, con riferimento particolare all’Italia e all’Europa, e comprendere i diritti e i doveri che caratterizzano l’essere cittadini. Conoscere, con riferimento agli avvenimenti, ai contesti geografici e ai personaggi più importanti, la storia d’Italia inserita nel contesto europeo e internazionale, dall’antichità sino ai giorni nostri. Utilizzare metodi (prospettiva spaziale, relazioni uomo-ambiente, sintesi regionale), concetti (territorio, regione, localizzazione, scala, diffusione spaziale, mobilità, relazione, senso del luogo...) e strumenti (carte geografiche, sistemi informativi geografici, immagini, dati statistici, fonti soggettive) della geografia per la lettura dei processi storici e per l’analisi della società contemporanea. Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione letteraria, artistica, filosofica, religiosa italiana ed europea attraverso lo studio delle opere, degli autori e delle correnti di pensiero più significativi e acquisire gli strumenti necessari per confrontarli con altre tradizioni e culture. Essere consapevoli del significato culturale del patrimonio archeologico, architettonico e artistico italiano, della sua importanza come fondamentale risorsa economica, della necessità di preservarlo attraverso gli strumenti della tutela e della conservazione. Collocare il pensiero scientifico, la storia delle sue scoperte e lo sviluppo delle invenzioni tecnologiche nell’ambito più vasto della storia delle idee. Saper fruire delle espressioni creative delle arti e dei mezzi espressivi, compresi lo spettacolo, la musica, le arti visive. 51 • 5. Area • • • Conoscere gli elementi essenziali e distintivi della cultura e della civiltà dei paesi di cui si studiano le lingue. scientifica, matematica e tecnologica Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le procedure tipiche del pensiero matematico, conoscere i contenuti fondamentali delle teorie che sono alla base della descrizione matematica della realtà. Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia), padroneggiandone le procedure e i metodi di indagine propri, anche per potersi orientare nel campo delle scienze applicate. Essere in grado di utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici nelle attività di studio e di approfondimento; comprendere la valenza metodologica dell’informatica nella formalizzazione e modellizzazione dei processi complessi e nell’individuazione di procedimenti risolutivi. Per i risultati di apprendimento dei distinti percorsi liceali si veda la presentazione dei sei indirizzi del nuovo liceo artistico. L’attività didattica è ispirata, pertanto, ai seguenti criteri generali: • la centralità dello studente, i suoi bisogni, le sue aspettative e i suoi ritmi di apprendimento, che determinano le proposte formative, gli obiettivi da raggiungere e le abilità da conseguire; • la valorizzazione della progettualità individuale come connotazione specifica dell’attività didattica dell’istituto; • la ricerca didattica quale luogo privilegiato per l’innovazione e come momento essenziale della professionalità docente. Tali criteri si concretizzano nel raggiungimento dei seguenti obiettivi educativi: obiettivi educativi formazione della personalità finalizzata a uno sviluppo armonico degli aspetti etici, sociali, intellettuali ed estetici, attraverso la conoscenza e il rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente in cui si vive. promozione del senso civico e dello sviluppo della personalità in senso sociale nella piena consapevolezza dei diritti e dei doveri connessi alla partecipazione alla vita democratica; conoscenza di sé e delle proprie attitudini finalizzata alla crescita individuale; conoscenza delle regole di convivenza civile e delle norme di comportamento descritte nel regolamento di Istituto; 52 acquisizione progressiva di un comportamento responsabile, volto ad una frequenza assidua, ad un impegno costante e all’applicazione ala lavoro con metodo e capacità organizzative e progettuali; educazione alla legalità, all’ascolto, al dialogo e alla tolleranza; acquisizione della capacità di operare autonomamente all’interno di un gruppo e di rapportarsi in modo costruttivo con gli altri; sviluppo del pensiero autonomo, delle capacità critiche e di giudizio; promozione dell’interesse per le attività scolastiche ed extrascolastiche di carattere sociale e culturale; sensibilizzazione rispetto alle problematiche inerenti la tutela del patrimonio ambientale e storico - artistico. obiettivi didattici acquisizione delle conoscenze e delle abilità specifiche proprie delle singole discipline ai diversi livelli; graduale acquisizione delle capacità di analisi e di sintesi e di collegamento interdisciplinare; graduale acquisizione di un valido metodo di studio, di ricerca e di lavoro a carattere progettuale che permetta l’autonomia dell’allievo; educazione alla padronanza della lingua come strumento di comunicazione e linguistico-espressivo; graduale acquisizione di un lessico ed una terminologia specifica rispetto alle diverse discipline; educazione allo sviluppo della creatività, dell’originalità progettuale e della sensibilità estetica; capacità di sviluppare interessi e abilità creative di tipo professionale e artistico; graduale acquisizione di abilità espressive che consentano all’allievo di comunicare correttamente in campo sia verbale che grafico; acquisizione della capacità di correlare gli aspetti specifici di ogni singola disciplina riorganizzandoli personalmente. obiettivi professionali acquisizione di competenze progettuali, tecniche e creative; acquisizione della capacità di rapportarsi in modo autonomo e produttivo al contesto in cui si opera; sviluppo e approfondimento di interessi, conoscenze e abilità derivati dalle discipline dell’istruzione artistica. 53 Scelte metodologiche Per favorire il successo scolastico di ogni singolo alunno, tenendo conto della situazione di partenza e calibrando il raggiungimento degli obiettivi educativi e didattici, rispettando i tempi degli studenti, i docenti fanno proprie le seguenti scelte metodologiche: ridefinizione dei saperi ed estensione della metodologia didattica basata sulla programmazione modulare e pluridisciplinare; sperimentazione di metodologie e modalità operative capaci di stimolare l’attenzione e l’interesse degli alunni al fine di contrastare i privilegi culturali e la dispersione scolastica; potenziamento della metodologia didattica basata sull’utilizzo degli strumenti informatici ed audiovisivi; potenziamento della conoscenza della lingua inglese anche con certificazioni del livello di apprendimento della lingua; intensificazione dei progetti rivolti a contrastare la dispersione scolastica e a favorire l’integrazione e il sostegno degli alunni di cittadinanza non italiana anche in rete con altre scuole (si vedano i corsi di italiano L2); potenziamento delle all’integrazione; iniziative rivolte all’educazione alla salute e attivazione delle attività di recupero dei debiti scolastici mediante l’attivazione dello sportello scolastico e dei corsi specifici per disciplina in orario extracurricolare; intensificazione delle attività relative alle uscite didattiche, alle visite guidate e ai viaggi di istruzione tenuto conto della natura della scuola. Il collegio dei docenti ha provveduto, negli ultimi anni, ad una graduale ridefinizione dei contenuti attraverso l’individuazione (per disciplina e per area) di saperi minimi, di percorsi tematici e di moduli pluridisciplinari da definire nell’ambito della programmazione dei consigli di classe, anche in rapporto agli interessi mostrati dagli studenti. 54 Programmazione educativa e didattica di classe Viene elaborata, sulla base delle indicazioni emerse dalle riunioni didattiche per aree disciplinari e della programmazione educativa d'Istituto, dal Consiglio di classe che, tenendo conto delle caratteristiche e delle specificità delle singole classi: definisce analiticamente e adatta gli obiettivi comportamentali e cognitivi; progetta le strategie, le metodologie, gli strumenti e le modalità da seguire; verifica il percorso formativo in itinere per apportare eventuali modifiche; valuta i risultati conseguiti. Dal lavoro collegiale dei componenti il Consiglio di classe, scaturiranno inoltre: l’individuazione delle situazioni caratterizzate da profitto gravemente insufficiente o da comportamenti non adeguati da segnalare alla famiglia; le strategie da mettere in atto per il sostegno e il recupero; l’individuazione di casi di eccellenza e delle eventuali attività consigliate. Programmazione del docente Ciascun insegnante, in accordo con quanto stabilito con i colleghi di dipartimento, redige la propria programmazione annuale che contiene: l’analisi della situazione in ingresso ottenuta anche con l’utilizzo di prove comuni a più classi; le scelte metodologiche che saranno adottate; le indicazione degli obiettivi trasversali, comportamentali e didattici; l’individuazione delle competenze e dei traguardi di sviluppo a cui concorrono le conoscenze e le abilità della materia di insegnamento; l’indicazione degli strumenti che verranno usati per l’osservazione, la verifica, la valutazione, e la frequenza delle prove di verifica; l’indicazione dei fattori che concorrono alla valutazione periodica e finale; la definizione dei criteri comuni per la corrispondenza tra voti e livelli di conoscenza e abilità. Criteri di valutazione dell’azione didattica Modalità di verifica Le verifiche, diversificate e periodiche, per un efficace monitoraggio del progresso dell’apprendimento utile al rilevamento dei progressi, saranno somministrate secondo le modalità fissate in sede di dipartimenti e prepareranno gradualmente gli studenti alle prove previste dall’Esame di Stato: produzioni testuali (tipologie A, B, C, D) colloqui (anche interdisciplinari), questionari (domande a scelta multipla o con risposta aperta) relazioni, espressioni grafiche di diversa tipologia riferibili agli indirizzi del liceo artistico e alle sezioni del vecchio ordinamento. 55 Criteri di valutazione Il singolo docente, individualmente, e il Consiglio di Classe, collegialmente, al termine dell’a. s. valutano il lavoro svolto dagli studenti. Nella valutazione si terrà conto dei seguenti fattori: situazione di partenza; interesse e impegno; raggiungimento degli obiettivi intermedi calibrati sulla base della situazione di partenza; Rispetto alla valutazione degli apprendimenti, riferibile al primo quadrimestre si precisa che, con delibera del 06/12/2013, il Collegio docenti ha deciso per il voto unico in ciascuna disciplina come ritenuto opportuno dalla C.M. N.89 DEL 18 – 10 – 2012 sulla valutazione periodica. Per la delibera di promozione alla classe successiva è necessario il raggiungimento degli obiettivi minimi (conoscenze, abilità, capacità, competenze) concordati in sede di dipartimento. La non ammissione alla classe successiva sarà deliberata nei casi in cui la preparazione complessiva evidenzi carenze tali da non permettere il proseguimento dell’attività didattica del successivo anno scolastico. Griglia di valutazione Il Collegio dei Docenti ha adottato una griglia comune a tutte le discipline relativa ai descrittori della valutazione per conoscenze, competenze e capacità, articolata in decimi e tre fasce di livello. 56 GRIGLIA E DESCRITTORI DELLA VALUTAZIONE Capacità Abilità Nessuna Frammentarie e gravemente lacunose Nessuna Applica le conoscenze minime solo se guidato e con gravi errori Applica le conoscenze minime, se guidato ma con errori anche nell’esecuzione di compiti semplici Applica le conoscenze con imprecisione nell’esecuzione di compiti semplici Nessuna Comunica in modo scorretto e improprio 1-2 3 Comunica in modo inadeguato, non compie operazioni di analisi 4 Comunica in modo non sempre coerente. Ha difficoltà a cogliere nessi logici; compie analisi lacunose Comunica in modo semplice ma adeguato. Incontra qualche difficoltà nelle operazioni di analisi e sintesi, pur individuando i principali nessi logici. Comunica in modo efficace e corretto. Effettua analisi, coglie gli aspetti fondamentali, incontra qualche difficoltà nella sintesi Comunica in modo efficace e appropriato. Compie analisi corrette e individua collegamenti. Rielabora autonomamente e gestisce situazioni nuove non complesse Comunica in modo efficace e articolato. Rielabora in modo personale e critico, documenta il proprio lavoro. Gestisce situazioni nuove e complesse Comunica in modo efficace e articolato. Legge criticamene fatti e eventi, documenta adeguatamente il proprio lavoro. Gestisce autonomamente situazioni nuove, individuando situazioni originali 5 Essenziali, ma non approfondite Esegue compiti semplici senza errori sostanziali, ma con alcune incertezze Essenziali con eventuali approfondimenti guidati Esegue correttamente compiti semplici e applica le conoscenze anche a problemi complessi ma con qualche imprecisione Applica autonomamente le conoscenze a problemi complessi in modo globalmente corretto Sostanzialmente complete con qualche approfondimento autonomo Complete, organiche, articolate e con approfondimenti autonomi Applica le conoscenze in modo corretto e autonomo anche a problemi complessi Organiche, approfondite e ampliate in modo autonomo e personale Applica le conoscenze in modo corretto, autonomo e creativo a problemi complessi 6 LIV. MINIMO Superficiali e incerte 7 8 9 10 LIVELLO DI VALORIZZAZIONE Superficiali e lacunose Voto LIVELLO DI RECUPERO Conoscenze 57 Per la valutazione del comportamento, utilizzando apposita griglia, i consigli di classe terranno in considerazione i seguenti indicatori: autocontrollo osservanza delle regole di convivenza rispetto delle persone e delle cose partecipazione al dialogo educativo frequenza alla lezioni e rispetto dell’orario scolastico richiami ufficiali note di demerito. Certificazione delle competenze In ottemperanza al D.M. n.9 del 27/01/2010 per tutti gli alunni delle seconde classi, a conclusione dello scrutinio finale, sarà compilato il modello di certificazione delle competenze di base acquisite nell’assolvimento dell’obbligo di istruzione, secondo il modello allegato allo stesso decreto. 58 2. Attività di alternanza scuola - lavoro Analisi dei bisogni La complessità della formazione artistica e laboratoriale favorisce sbocchi professionali in ambiti diversificati: arte, artigianato, grafica, architettura, arredo, restauro. Ciò è possibile anche grazie al radicamento della scuola sul territorio attuato attraverso una fitta rete di rapporti con la realtà culturale artistica e imprenditoriale. Il tessuto economico delle Marche centro-meridionali, area di provenienza degli alunni, risulta essere particolarmente recettivo rispetto alla richiesta di accogliere gli studenti per stage o percorsi di alternanza. Il Piano dell’Offerta Formativa del Liceo Artistico Statale “Preziotti-Licini”, così come previsto dal D.P.R. n. 87/2010, prevede la realizzazione di percorsi di alternanza scuola-lavoro per promuovere l’apprendimento negli allievi sia delle conoscenze di base e trasversali che di quelle specifiche dei diversi indirizzi direttamente spendibili nel mondo del lavoro. Il Collegio Docenti per il corrente anno scolastico ha deliberato di prevedere n. 120 ore di alternanza nel mese di febbraio, solo per le classi quarte, al fine di realizzare un percorso formativo che possa permettere agli allievi di coniugare forme di apprendimento in aula con l’esperienza pratica e favorire quindi la valorizzazione di vocazioni personali, degli interessi, l’ampliamento delle conoscenze e delle competenze degli allievi. Sono inoltre previsti degli stage estivi. Analisi delle risorse territoriali I nostri studenti provengono dall’entroterra fermano e dalla costa, da Ancona a Porto d’Ascoli. Vengono inseriti nei contesti lavorativi di aziende artigiane e della piccola, media e grande industria, in enti pubblici, cooperative e in studi professionali. I ruoli ricoperti riguardano principalmente attività di laboratorio con mansioni tecnico-operative o attività legate alla sfera progettuale. Gli ambiti vanno da laboratori di restauro ad agenzie di grafica, da studi di architetti ad associazioni preposte alla promozione turistica, da laboratori artigiani legati ai nostri indirizzi di studio ad aziende di vario tipo in cui sia richiesta la progettazione della modellistica e del design. Le strutture ospitanti appartengono agli ambiti: tecnologie innovative per i beni e attività culturali e turismo. Analisi delle risorse umane Il referente del progetto è la Prof.ssa Daniela Simoni, che opera in collaborazione con i docenti referenti, tutor scolastici, tutor aziendali, personale di segreteria. Sarano coinvolti gli alunni delle classi quarte delle due sedi per la durata di due settimane dopo lo scrutinio di primo quadrimestre. Finalità - Sostenere il processo di formazione degli studenti per la qualificazione professionale del lavoro e anche per potenziare le abilità professionali acquisite a scuola. 59 - Avere un contatto “protetto” con le realtà produttive del territorio , al fine di conoscere l’operatività di un’ azienda, anche per futuri inserimenti in ambito lavorativo. Competenze Asse storico- sociale - Riconoscere le caratteristiche del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio. Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente. Asse dei linguaggi - - Migliorare la comunicazione verbale e non verbale potenziando le capacità di ascolto e di relazione interpersonale. Produrre testi in relazione ai differenti scopi comunicativi. Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche in riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete. Padroneggiare la lingua inglese e utilizzare linguaggi settoriali relativi a percorsi di studio per interagire in diversi ambiti e contesti professionali. Cittadinanza - Porsi in maniera adeguata all’interno dell’azienda e saper interagire con i vari interlocutori. Rispettare le regole dell’organizzazione e gli accordi stabiliti. Agire in modo autonomo e responsabile. Partecipare attivamente alle attività sia singolarmente che con il lavoro di gruppo. Tecnico- professionali - Abituarsi ad affrontare situazioni nuove che richiedono capacità di adattamento e rapportarsi con nuove tecnologie alla base di processi produttivi. Conoscere una situazione lavorativa reale. Apprendere nuove tecniche e nuovi linguaggi. Scoprire le regole generali che presiedono ad una struttura aziendale come sistema organizzato. Verificare ampliare, integrare le conoscenze, apprese a scuola in contesto operativo-produttivo. Apprendere nuovi dati, nuove procedure, nuovi linguaggi specifici. Acquisire operatività e competenze specifiche. La realizzazione del percorso formativo di alternanza scuola lavoro comprende le seguenti attività: - Delibera del Collegio Docenti; - Comunicazione progetto ad alunni e genitori; 60 Individuazione delle aziende ed abbinamento allievo/azienda; Incontri preparatori con gli alunni; Incontro fra docenti referenti, tutor scolastici e tutor aziendali per condividere gli obiettivi formativi e le modalità di attuazione del progetto; - Attività Alternanza Scuola Lavoro (ASL); - Visite in azienda del tutor scolastico; - Produzione della relazione finale; - Verifica delle competenze acquisite; - Socializzazione delle esperienze realizzate; - Valutazione degli allievi e del progetto da parte del Consiglio di classe. Valutazione In sintonia con le linee guida definite dall’Ufficio Scolastico Regionale, verranno verificati: − il rispetto del percorso formativo individuale concordato con i tutor esterni − il grado di possesso delle competenze acquisite (in base agli obiettivi concordati del percorso formativo) − lo sviluppo, il consolidamento, il potenziamento delle competenze relazionali e cognitive rispetto alla fase d’aula ed alle esperienze maturate in azienda. − le competenze acquisite e la ricaduta sul “gruppo classe” dell’esperienza condotta in ambiente lavorativo. − l’autovalutazione dell’allievo. Al fine di attuare le suddette fasi di verifica e valutazione, verranno utilizzati i seguenti strumenti: − Griglie di valutazione; − “Diario di bordo”; − Prova interdisciplinare; − Relazione finale individuale. In particolare i moduli 9 (Scheda valutazione tutor aziendale) e 10 (Attestato di Alternanza Scuola Lavoro), che costituiscono una sorta di portfolio dello studente e rappresentano la certificazione delle esperienze condotte e delle competenze acquisite, verranno consegnati a ciascun allievo in modo che possa presentarli e utilizzarli all’interno del proprio curriculum vitae. - Monitoraggio Sarà effettuato sulla base dei questionari predisposti e allegati alle Linee guida per l’alternanza scuola – lavoro. Fase comunicazione/informazione Il percorso formativo viene approvato e deliberato dai Consigli delle classi interessate al progetto. I docenti referenti provvederanno ad informare gli allievi e le famiglie sugli obiettivi del corso formativo e sulle modalità organizzative attraverso una lettera e un incontro. Le aziende saranno contattate telefonicamente e poi verrà organizzato un incontro per illustrare il progetto. 61 Si dichiara inoltre che tutte le attività vengono attuate sulla base delle indicazioni, dei percorsi e della modulistica delle Linee Guida Regionali 2012 per le Marche dell’Alternanza Scuola-Lavoro. Per questo anno coinvolgeranno: scolastico le attività di alternanza scuola – lavoro le classi terze con visite aziendali e lezioni relative alla sicurezza sui luoghi di lavoro; le classi quarte con un percorso in azienda di due settimane che si svolgerà nel periodo immediatamente successivo al termine del I quadrimestre. 62 3. Integrazione degli studenti diversamente abili e con bisogni educativi speciali PIANO ANNUALE D’INCLUSIONE 1. FINALITA‟ GENERALE E NORMATIVA DI RIFERIMENTO Il 27 dicembre 2012 è stata firmata dal Ministro Francesco Profumo la Direttiva concernente gli “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”, che delinea e precisa la strategia inclusiva della scuola italiana, al fine di realizzare pienamente il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà. La Direttiva ridefinisce e completa il tradizionale approccio all’integrazione scolastica, basato sulla certificazione della disabilità, estendendo il campo di intervento e di responsabilità di tutta la comunità educante all’intera area dei Bisogni Educativi Speciali (BES), comprendente: alunni disabili (legge 104/1992); alunni con disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici (legge 170/2010 ); svantaggio sociale e culturale; difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse. La Direttiva estende pertanto a tutti studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento, richiamandosi espressamente ai principi enunciati dalla Legge 53/2003. Il Piano d’Inclusione rivolto agli alunni con Bisogni Educativi Speciali si propone di: definire pratiche condivise tra scuola e famiglia; sostenere gli alunni con BES nella fase di adattamento al nuovo ambiente e in tutto il percorso di studi; favorire un clima di accoglienza e inclusione; favorire il successo scolastico e formativo e prevenire blocchi nell’apprendimento di questi studenti, agevolandone la piena inclusione sociale e culturale; ridurre i disagi formativi ed emozionali, favorendone al contempo la piena formazione; adottare piani di formazione che prevedono un ruolo attivo degli insegnanti; promuovere qualsiasi iniziativa di comunicazione e di collaborazione tra scuola, famiglia ed Enti territoriali coinvolti (Comune, ASL, Provincia, Regione, Enti di formazione, …). Il Piano d’Inclusione è parte integrante del P.O.F. d’Istituto e si propone di: definire buone pratiche comuni all’interno dell’Istituto; delineare prassi condivise di carattere: o amministrativo e burocratico (documentazione necessaria); o comunicativo e relazionale (prima conoscenza); o 63 educativo – didattico (assegnazione alla classe, accoglienza, coinvolgimento del Consiglio di Classe); o sociale (eventuali rapporti e collaborazione della scuola con il territorio e/o con gli specialisti per la costruzione del “progetto di vita”). 2. TIPOLOGIE DI BES L’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di deficit. In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana, perché appartenenti a culture diverse. Nel variegato panorama delle nostre scuole, la complessità delle classi diviene sempre più evidente. Quest’area dello svantaggio scolastico, che ricomprende problematiche diverse, viene indicata come area dei Bisogni Educativi Speciali. Secondo l’ICF il Bisogno Educativo Speciale (BES) rappresenta qualsiasi difficoltà evolutiva di funzionamento in ambito educativo e/o apprenditivo, indipendentemente dall’eziologia, che necessita di educazione speciale individualizzata. Ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, familiari, sociali, ambientali rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta. Qualsiasi alunno può incontrare nella sua vita una situazione che gli crea Bisogni Educativi Speciali; dunque è una condizione che ci riguarda tutti e a cui siamo tenuti, deontologicamente e politicamente, a rispondere in modo adeguato e individualizzato. Sono comprese tre grandi sotto-categorie di BES: della disabilità fisica, psichica o sensoriale certificate; dei disturbi evolutivi specifici; dello svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale. Per “disturbi evolutivi specifici” intendiamo, oltre i disturbi specifici dell’apprendimento (DSA), anche i deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, ricomprendendo – per la comune origine nell’età evolutiva – anche quelli dell’attenzione e dell’iperattività, mentre il funzionamento intellettivo limite può essere considerato un caso di confine tra la disabilità e il disturbo specifico. Tutte queste differenti problematiche, ricomprese nei disturbi evolutivi specifici, non vengono o possono non venire certificate ai sensi della legge 104/92, non dando conseguentemente diritto alle provvidenze e alle misure previste dalla stessa legge quadro, e tra queste, all’insegnante di sostegno. La legge 170/2010,a tal punto, rappresenta un punto di svolta poiché apre un diverso canale di cura educativa, concretizzando i principi di personalizzazione dei percorsi di studio enunciati nella legge 53/2003, nella prospettiva della “presa in carico” dell’alunno con BES da parte di ciascun docente curricolare e di tutto il team di docenti coinvolto, non solo dall’insegnante per il sostegno. 64 2.1. ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI Gli alunni con competenze intellettive nella norma o anche elevate che, a causa di specifici problemi, possono incontrare difficoltà a Scuola, devono essere aiutati a realizzare pienamente le loro potenzialità. Fra essi, alunni e studenti DSA (Disturbo Specifico dell’Apprendimento) sono stati oggetto di importanti interventi normativi, che hanno ormai definito un quadro ben strutturato di norme tese ad assicurare il loro diritto allo studio. Tuttavia, è bene precisare che alcune tipologie di disturbi, non esplicitati nella legge 170/2010, danno diritto ad usufruire delle stesse misure ivi previste, in quanto presentano problematiche specifiche in presenza di competenze intellettive nella norma. Si tratta, in particolare, dei disturbi con specifiche problematiche nell’area del linguaggio o, al contrario, nelle aree non verbali o di altre problematiche severe che possono compromettere il percorso scolastico, qualora non rientri nelle casistiche previste dalla legge 104. Un approccio educativo, non meramente clinico, dovrebbe dar modo di individuare strategie e metodologie di intervento correlate alle esigenze educative speciali, nella prospettiva di una scuola sempre inclusiva e accogliente, senza bisogno di ulteriori precisazioni di carattere normativo. Al riguardo, la legge 53/2003 e la legge 170/2010 costituiscono norme primarie di riferimento cui ispirarsi per le iniziative da intraprendere con questi casi. 2.1.1. ALUNNI CON DEFICIT DA DISTURBO DELL‟’ATTENZIONE E DELL’IPERATTIVITA‟ Un discorso particolare si deve fare a proposito di alunni e studenti con problemi di controllo attentivo e/o dell’attività, spesso definiti con l’acronimo A.D.H.D. (Attention Deficit Hyperactivity Disorder). L’A.D.H.D. ha una causa neurobiologica e genera difficoltà di pianificazione, di apprendimento e di socializzazione con i coetanei. Con notevole frequenza l’A.D.H.D. è in comorbilità con uno o più disturbi dell’età evolutiva: disturbo oppositivo provocatorio (DOP); disturbo della condotta in adolescenza; disturbi specifici dell’apprendimento; disturbi d’ansia; disturbi dell’umore, etc. Il percorso migliore per la presa in carico di un ragazzo con A.D.H.D. si attua senz’altro quando è presente una sinergia tra famiglia, scuola e clinica. Le informazioni fornite dagli insegnanti hanno una parte importante per il completamento della diagnosi e la collaborazione della scuola è un anello fondamentale nel processo riabilitativo. In alcuni casi il quadro clinico particolarmente grave – anche per la comorbilità con altre patologie – richiede l’assegnazione dell’insegnante di sostegno, come previsto dalla legge 104/92. Tuttavia, vi sono moltissimi ragazzi con A.D.H.D. che, in ragione della minore gravità del disturbo, non ottengono la certificazione di disabilità, ma hanno pari diritto a veder tutelato il loro successo formativo. Vi è quindi la necessità di estendere a tutti gli alunni con bisogni educativi speciali le misure previste dalla legge 170 per alunni e studenti con disturbi specifici di apprendimento. 2.1.2. FUNZIONAMENTO COGNITIVO LIMITE Anche gli alunni con potenziali intellettivi non ottimali, descritti generalmente con 65 le espressioni di funzionamento cognitivo (intellettivo) limite (o borderline), qualora non rientrino nelle previsioni delle leggi 104 o 170, richiedono particolari considerazione. Si tratta di bambini o ragazzi il cui QI globale (quoziente intellettivo) risponde a una misura che va dai 70 agli 85 punti e non presenta elementi di specificità. Per alcuni di loro il ritardo è legato a fattori neurobiologici ed è frequentemente in comorbilità con altri disturbi. Per altri, si tratta soltanto di una forma lieve di difficoltà per cui se adeguatamente sostenuti e indirizzati verso i percorsi scolastici più consoni alle loro caratteristiche, gli interessati potranno avere una vita normale. Gli interventi educativi e didattici hanno come sempre e anche in questi casi un’importanza fondamentale. 2.2. AREA DELLO SVANTAGGIO SOCIOECONOMICO, LINGUISTICO E CULTURALE Un’area dei BES interessa lo svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale. La Direttiva, a tale proposito, ricorda che tali tipologie di BES dovranno essere individuate sulla base di elementi oggettivi (come ad es. una segnalazione operatori dei servizi sociali), ovvero di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche. Per questi alunni, e in particolare per coloro che sperimentano difficoltà derivanti dalla non conoscenza della lingua italiana – per esempio alunni di origine straniera di recente immigrazione – è parimenti possibile attivare percorsi individualizzati e personalizzati, oltre che adottare strumenti compensativi e misure dispensative (ad esempio dalla lettura ad alta voce e le attività ove la lettura à valutata, la scrittura veloce sotto dettatura, ecc.). In tal caso si avrà cura di monitorare l’efficacia degli interventi affinché siano messi in atto per il tempo strettamente necessario. Pertanto, a differenza delle situazioni di disturbo documentate da diagnosi, misure dispensative, nei casi sopra richiamati, avranno carattere transitorio e attinente aspetti didattici, privilegiando dunque le strategie educative e didattiche attraverso percorsi personalizzati più che strumenti compensativi e misure dispensative. Tutti gli alunni con BES richiedono alla Scuola una capacità di risposta calibrata e specifica che esige, tra l’altro, competenze psicopedagogiche e didattiche, organizzazione, lavoro di rete interno ed esterno alle Istituzioni, capacità di analisi, risorse, mediatori, sostegni, tecnologie, spazi, ecc. L’offerta formativa della Scuola deve prevedere, nella quotidianità delle azioni da compiere, degli interventi da adottare e dei progetti da realizzare, la possibilità di dare risposte diverse a esigenze educative differenti. In tal senso, la presenza di alunni disabili o in difficoltà non è un incidente di percorso, un’emergenza da presidiare, ma un evento per il quale il sistema si riorganizza, avendo già previsto, al suo interno, forme di flessibilità o adattamenti in grado di rispondere alle varie richieste educative. 3. FINALITÀ DIDATTICO-FORMATIVE DEL LICEO ARTISTICO “PreziottiLicini” di Fermo e Porto San Giorgio La nostra Scuola, tramite l’attività di insegnamento dei Docenti e la collaborazione di tutte le componenti delle istituzioni scolastiche, pone attenzione ad un 66 apprendimento degli studenti fortemente improntato al valore formativo della cultura, sia essa legata al mondo antico sia essa specchio della realtà contemporanea. Permette agli studenti di dotarsi di strumenti logici, metodologici e cognitivi necessari per comprendere, interpretare la complessità, comunicare con mente aperta e flessibile, progettare il proprio futuro con adeguate competenze disciplinari e trasversali. Promuove la piena inclusione degli studenti con disabilità, favorendo lo sviluppo di una comunità accogliente, nella quale realizzare esperienze di crescita individuale e sociale. In una prospettiva di continuità del processo di formazione degli studenti è di cruciale importanza il progetto orientamento, che si articola in due momenti: l’orientamento in entrata aiuta i giovani ad affrontare la scelta della scuola superiore in modo responsabile e consapevole e li aiuta ad approfondire e coltivare le proprie attitudini e motivazioni; l’orientamento interno aiuta gli studenti del liceo nel biennio a maturare scelte coerenti con le proprie attitudini e aspirazioni, in ambito dei diversi indirizzi attivati negli anni; l’orientamento in uscita rivolto all’Università o nel mondo del lavoro. Grande attenzione viene riservata ai modi e ritmi dell’apprendimento in itinere, con l’utilizzo delle nuove tecnologie nella pratica quotidiana, con attività di sostegno e di recupero, per prevenire i disagi e attività di approfondimenti per promuovere le eccellenze. Il Liceo Artistico valorizza e favorisce negli studenti, oltre all’acquisizione di precise competenze culturali ed espressive, lo sviluppo di un pensiero flessibile, aperto, creativo, nel pieno e convinto superamento di ogni pregiudiziale distinzione tra cultura “classica”, “scientifica”, ”tecnologica”. L’Istituto si impegna: a non perdere di vista il profilo culturale dello studente e a personalizzare gli interventi educativo-didattici; ad adottare una progressiva mediazione metodologico-didattica al fine di favorire il superamento delle difficoltà nello studio; ad attivare azioni di recupero e di rinforzo, in particolare nel biennio; ad intensificare e a valorizzare l’interazione Scuola-famiglia attraverso un dialogo costante per sostenere l’impegno dello studente; a valutare sistematicamente e collegialmente le difficoltà esistenti per ogni singola disciplina, in modo da attivare interventi trasversali e disciplinari finalizzati al recupero onde evitare l’emarginazione dello studente; Nel pieno rispetto delle leggi che regolano il diritto allo studio delle persone diversamente abili e/o con Disturbi Specifici di Apprendimento, il nostro Istituto è in grado di organizzare le attività, in modo che il corso di studi possa offrire una efficiente e valida occasione di realizzazione personale. 4. SOGGETTI COINVOLTI NEL PIANO DI INCLUSIONE 4.1. STUDENTI A tutti gli studenti in difficoltà è esteso il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento, richiamando espressamente i principi enunciati dalla Legge n. 53/2003. 67 4.2. LE FAMIGLIE La famiglia dell’alunno: fornisce notizie sull’alunno; gestisce con la scuola le situazioni problematiche; condivide con la scuola il processo di apprendimento dell’alunno; compartecipa alla costruzione e realizzazione del “progetto di vita” e del PEI/PDP. 4.3. IL DIRIGENTE SCOLASTICO Il Dirigente scolastico è il garante dell’offerta formativa che viene progettata ed attuata dall’istituzione scolastica: ciò riguarda la globalità dei soggetti e, dunque, anche gli alunni con disabilità e con Bisogni Educativi Speciali. A tal fine egli: procede all’assegnazione degli insegnanti curricolari e di sostegno, laddove per questi ultimi ci sia la richiesta della famiglia; cerca di assicurare la continuità rispetto all’assegnazione dei docenti; gestisce le risorse valutando le reali esigenze di ogni singolo caso; assicura al proprio Istituto il reperimento di tutti gli ausili e/o attrezzature necessarie al caso di precise esigenze dell’alunno; attiva azioni in collaborazione anche con Enti e Associazioni per assicurare l’inclusione dell’alunno; dialoga con le famiglie e gli insegnanti al fine di trovare soluzioni, chiarimenti e confronti. 4.4. GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE (GLI) Nella scuola si è costituito il Gruppo di lavoro per l’inclusione, nominato dal Dirigente scolastico, sentito il Collegio Docenti. A tale scopo i suoi componenti sono integrati da tutte le risorse specifiche e di coordinamento presenti nelle scuola (docenti “disciplinari” con esperienza e/o formazione specifica o con compiti di coordinamento delle classi, genitori e esperti istituzionali o esterni in regime di convenzionamento con la scuola), in modo da assicurare all’interno del corpo docente il trasferimento capillare delle azioni di miglioramento intraprese e un’efficace capacità di rilevazione e intervento sulle criticità all’interno delle classi. Tale Gruppo di lavoro per l’Inclusione (in sigla GLI) svolge le seguenti funzioni: promuovere una cultura dell’inclusione; rilevare i Bisogni Educativi Speciali presenti nella Scuola; elaborare, tenere aggiornato e verificare il Piano Annuale per Inclusione dei portatori di disabilità e di tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali entro il mese di giugno di ogni anno scolastico; proporre al Collegio dei Docenti, all’inizio di ogni anno scolastico, una programmazione degli obiettivi da perseguire e delle attività da realizzare, che confluisce nel Piano Annuale d’Inclusione; raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere anche in funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con azioni strategiche dell’Amministrazione; 68 focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi; formulare progetti per la continuità fra ordini di scuola; promuovere azioni di sensibilizzazione degli studenti, dei genitori, del territorio; collaborare alla pianificazione di specifici progetti per i soggetti disabili, in relazione alle tipologie, anche in riferimento all’analisi e al reperimento delle risorse finanziarie ad essi necessarie; proporre al Dirigente scolastico l’acquisto di attrezzature, sussidi e materiale didattico destinati alle attività per il supporto dei soggetti disabili. Il Gruppo, coordinato dal Dirigente scolastico o da un suo delegato, può avvalersi della consulenza e/o supervisione di esperti esterni o interni, anche attraverso accordi con soggetti istituzionali o del privato sociale, a seconda delle necessità. Il GLI si riunisce: nel mese di ottobre per stabilire le linee guida per l’inclusione degli alunni con BES, per stilare i PEI e i PDP, per l’assegnazione delle risorse; ogni qualvolta se ne presenti la necessità, per la concreta organizzazione delle attività scolastiche che coinvolgono gli alunni in situazione di disabilità e con BES: definizione di linee educative e educative condivise, organizzazione dell’orario, pianificazione degli interventi, verifica in itinere delle attività programmate nei PEI e nei PDP, formulazione di progetti di accoglienza per gli alunni nuovi iscritti, ecc. Le sedute del GLI sono documentate da apposito verbale. 4.5. DOCENTE REFERENTE PER L‟INCLUSIONE Il docente referente per l’inclusione collabora con la Dirigenza, gli insegnanti curricolari, i servizi sociosanitari, gli Enti locali e le strutture del territorio e si occupa di: azione di accoglienza e tutoraggio dei nuovi docenti nell’area di sostegno; raccordo tra le diverse realtà (Enti territoriali, Enti di formazione, Cooperative, scuole, ASL e famiglie); azione di coordinamento con l’equipe medica; coordinamento per la stesura del Piano di Inclusione Scolastica; organizzazione insieme al Dirigente Scolastico degli incontri con i genitori degli alunni certificati in uscita dalla terza media; pianificazione dei colloqui di reinserimento con il personale di supporto della scuola media al fine di garantire la continuità educativa; coordinamento stesura PDP degli alunni con DSA e/o con BES; collaborazione nelle attività di formazione per i docenti; azioni di coordinamento del GLI; ricerca e produzione di materiali per la didattica; individuazione di adeguate strategie educative; aggiornamento sull’andamento generale degli alunni certificati; partecipazione al gruppo CTS provinciale. 69 4.6 CONSIGLIO DI CLASSE Fermo restando l’obbligo di presentazione delle certificazioni per l’esercizio dei diritti conseguenti alle situazioni di disabilità e di DSA, è compito doveroso dei Consigli di Classe indicare in quali altri casi sia opportuna e necessaria l’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative o dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale e inclusiva di tutti gli alunni. È necessario che l’attivazione di un percorso individualizzato per un alunno con Bisogni Educativi Speciali sia deliberata in Consiglio di classe dando luogo al PDP, firmato dal Dirigente Scolastico (o da un docente da questi specificatamente delegato), dai docenti e dalla famiglia. Nel caso in cui sia necessario trattare dati sensibili per finalità istituzionali, si avrà cura di includere nel PDP apposita autorizzazione da parte della famiglia. Ove non sia presente certificazione clinica o diagnosi, il Consiglio di classe o il team dei docenti motiveranno opportunamente, verbalizzandole, le decisioni assunte sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche; ciò al fine di evitare il contenzioso. In particolare, per gli alunni diversamente abili o con DSA certificati, il Consiglio di Classe: in una riunione ad inizio d’anno, acquisisce informazioni sugli alunni in ingresso tramite lettura della documentazione prodotta dalle Scuole Medie e dal progetto di accoglienza, e attraverso una prima presentazione a cura del docente di sostegno assegnato alla classe, qualora vi sia; definisce con il coordinatore di classe o con il docente di sostegno, se vi è, le modalità più consone per favorire l’accoglienza dei nuovi alunni e, quando è possibile, attività comuni al resto della classe per promuovere una prima socializzazione; stabilisce comportamenti e buone pratiche che ogni singolo insegnante possa adottare, divenendo in prima persona un modello positivo per l’integrazione degli studenti con disabilità; collabora, con il coordinatore di classe, alla stesura del PEI/PDP degli alunni, curando in particolare l’organizzazione oraria delle attività, da svolgere in classe con o senza il personale di sostegno, e iniziative funzionali al percorso di integrazione; collabora col coordinatore di classe alla redazione della programmazione individualizzata; collabora con il coordinatore di classe alla pianificazione e all’organizzazione di uscite didattiche e viaggi di istruzione nel rispetto delle caratteristiche dei ragazzi disabili; si occupa delle verifiche periodiche del PEI/PDP; partecipa all’incontro annuale con gli operatori dell’ASL e con la famiglia dell’alunno. 4.7 PERSONALE NON DOCENTE I compiti del personale non docente sono relativi all’ambito dell’assistenza fisica al 70 disabile nonché di sorveglianza in ambiente scolastico e durante le attività didattiche che si svolgono esterne alla scuola in collaborazione con i docenti. Prestano ausilio materiale agli studenti con disabilità nell’accesso dalle aree esterne alle strutture scolastiche, all’interno e nell’uscita da esse. Assistono gli alunni con disabilità nell’uso dei servizi igienici. 4.8 OPERATORI SANITARI Collaborano con la scuola e la famiglia nella stesura del PDF e del PEI/PDP. Seguono gli alunni nelle terapie di recupero. Elaborano con la scuola strategie di intervento. 4.9 IL TERRITORIO Il territorio è una risorsa importante per il soggetto disabile come in generale per tutti gli alunni. Il territorio dà senso alle attività della scuola, integra e definisce il Progetto di Vita dell’alunno. Consapevole che al progetto di vita di ogni ragazzo devono partecipare le risorse del territorio, il “Preziotti-Licini” si avvale della collaborazione con diversi soggetti esterni alla scuola. 5. MODALITA‟ DI SUPPORTO ALL’APPRENDIMENTODEGLI STUDENTI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI L’individualizzazione dei soggetti BES prenderà la forma di un formale Piano educativo individualizzato-Progetto di vita; in altri casi sarà, ad esempio, una semplice e informale serie di delicatezze e attenzioni psicologiche. Le scuole, con determinazioni assunte dai Consigli di classe, risultanti dall’esame della documentazione clinica presentata dalle famiglie e sulla base di considerazioni di carattere psicopedagogico e didattico, possono avvalersi per tutti gli alunni con bisogni educativi speciali degli strumenti compensativi e delle misure previste dalle disposizioni attuative della Legge170/2010 (DM 5669/201). 5.1 INCLUSIONE ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI I problemi dei giovani in situazioni di handicap e con BES impongono una particolare organizzazione delle attività didattico-educative della classe in modo che i ragazzi diversamente abili e con difficoltà possano sentirsi parte integrante della comunità scolastica e del progetto che vi si svolge e, al pari di tutti, cogliere le opportunità più adatte per l’affermazione del sé. A tale scopo il nostro Istituto compie le seguenti azioni: individuazione di un docente Referente di BES che sarà abilitato nell’adeguata formazione; elaborazione della proposta del Piano Annuale di Inclusione scolastica; il GLI (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione) redige una proposta del Piano di Inclusione che viene deliberato nel Collegio Docenti di novembre e solo qualora ci sia necessità; nel mese di settembre, in relazione alle risorse effettivamente assegnate alla scuola, il Gruppo provvederà ad un adattamento del Piano, sulla base del quale il Dirigente scolastico procederà all’assegnazione definitiva delle risorse, sempre in termini “funzionali”; all’inizio di ogni anno scolastico il GLI propone al Collegio dei Docenti una programmazione degli obiettivi da perseguire e delle attività da porre in essere, 71 che confluisce nel Piano annuale per l’ Inclusività; al termine dell’anno scolastico, il Collegio procede alla verifica dei risultati raggiunti; rilevazione, monitoraggio e valutazione del grado di inclusività della scuola allo scopo di accrescere la consapevolezza dell’intera comunità educante sulla centralità e la trasversalità dei processi inclusivi in relazione alla qualità dei risultati educativi. Da tali azioni si potranno inoltre desumere indicatori realistici sui quali fondare piani di miglioramento organizzativo e culturale; attivazione per tutti i docenti di corsi di formazione/aggiornamento sulle tematiche dell’Inclusione Scolastica; esplicitazione nel POF della Scuola di: - un concreto impegno programmatico per l’inclusione, basato su una attenta lettura del grado di inclusione della scuola e su obiettivi di miglioramento, da perseguire nel senso della trasversalità delle prassi di inclusione negli ambiti dell’insegnamento curricolare, della gestione delle classi, dell’organizzazione dei tempi e degli spazi scolastici, delle relazioni tra docenti, alunni e famiglie; - criteri e procedure di utilizzo “funzionale” delle risorse professionali presenti, privilegiando, rispetto a una logica “qualitativa”, sulla base di un progetto di inclusione condiviso con famiglie e servizi sociosanitari che recuperi l’aspetto “pedagogico” del percorso di apprendimento e l’ambito specifico di competenza della scuola; - l’impegno a partecipare ad azioni di formazione e/o di prevenzione concordate a livello territoriale. 6. OBIETTIVI DI INCREMENTO DELL’INCLUSIVITÀ PROPOSTI PER IL PROSSIMO ANNO SCOLASTICO 6.1 ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA Valorizzazione tempo scuola/organici. Attenzione alla formazione delle classi. Rispetto della continuità didattica. Progettazione personalizzata per gli alunni con BES previa autorizzazione ed accordo con la famiglia. Integrazione attività curricolari-extracurricolari 6.2 TERRITORIO Rapporti costanti e collaborativi con servizi socio-sanitari-assistenziali. 6.3 FAMIGLIA Corresponsabilità e condivisione di intenti. Necessità di collaborazione. 6.4 STRATEGIE METODOLOGICHE-DIDATTICHE Metodologie didattiche attive, centrate sull’ascolto, sul coinvolgimento, sulla partecipazione, sul lavoro di gruppo e sulle attività laboratoriali. Utilizzo di misure dispensative e/o strumenti compensativi. Scelte metodologiche inclusive: cooperative learning, tutoring, peer tutoring, didattiche plurali sugli stili di apprendimento, didattica per problemi. Rispetto dei tempi di apprendimento. 72 4.Valutazione dell’offerta formativa Il monitoraggio dell’efficacia e dell’efficienza dei servizi scolastici terrà conto dei criteri di trasparenza e verificabilità. La valutazione dell’Invalsi sarà recepita dal collegio come sistema di valutazione esterna e come tale oggetto di riflessione, per le azioni di autovalutazione interna si ricorrerà a questionari o ad altre modalità individuate in corso d’anno anche in riferimento all’ AU.MI.RE. Rispetto ai progetti di ampliamento dell’offerta formativa saranno monitorate le aspettative e il grado di soddisfazione di studenti e docenti sui progetti relativi all’offerta extracurricolare attraverso questionari somministrati al termine delle attività previste. I soggetti incaricati per la valutazione saranno i docenti referenti dei progetti e i docenti componenti la commissione autonomia. L’autovalutazione d’istituto, partendo dall’analisi della struttura e dell’organizzazione della scuola, si integrerà con la valutazione: - dei risultati dell’apprendimento (valutazioni finali, esiti degli Esami di Stato); - dei dati e delle indicazioni che emergeranno nelle relazioni disciplinari, di progetto e dei viaggi d’istruzione; - dei risultati dei questionari indirizzati a docenti, genitori, alunni; - delle osservazioni che emergeranno in sede di Collegio docenti. 73 5.Piano di miglioramento Le azioni di miglioramento, per questo anno scolastico, in linea con quanto emerso dal RAV, si svilupperanno in due ambiti: - miglioramento dei risultati nelle prove standard nazionali (prove Invalsi); recupero degli apprendimenti in area scientifica. PROVE INVALSI Sensibilizzazione del Consiglio di Classe delle classi seconde con possibilità di visionare le prove invalsi già somministrate negli scorsi anni; Simulazioni per materia: Italiano (7 marzo 2016 ore 9.00 – 11.00); Matematica ( 7 marzo 2016 ore 11. 30 – 13.30;) Somministratori: docenti della disciplina; autocorrezione degli alunni guidata dallo stesso docente. Prova: 12 maggio 2016 (nota 7884 del 8.10.2015); correzione a cura del Consiglio di Classe. RECUPERO APPRENDIMENTI AREA SCIENTIFICA ricorso ad una programmazione essenziale; utilizzo di una metodologia cooperativa; indicazione degli alunni che dovranno frequentare lo sportello didattico (solo per matematica e fisica) in sede del Consiglio di novembre (pagellino I quadrimestre); sportello didattico dal 14/12/2015 al 20/12/2015; dal 21/12/2015 al 23/12/2015: compito di verifica con comunicazione dell’esito alle famiglie a cura dei docenti di classe. RISPETTO AI DISCIPLINE: RECUPERI DEGLI APPRENDIMENTI DELLE ALTRE Tempistica: due settimane di sospensione delle attività didattiche (dal 15/02/2016 al 20/02/2016 e dall’ 11/04/2016 al 16/04/2016). 74 Modalità: costituzione di gruppi di livello degli alunni (classi aperte) curando anche l’approfondimento di quegli alunni che non hanno bisogno delle azioni di recupero degli apprendimenti; sportelli didattici, in orario extrascolastico, a seguito della settimana di sospensione delle attività didattiche. SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO E SCRUTINI DEFINITIVI: Tempistica: esami di sospensione del giudizio e scrutini definitivi la settimana da lunedì 22 a sabato 27 agosto 2016 secondo quanto deliberato dal Collegio dei Docenti del 28.10.2015. 75 Ampliamento dell’offerta formativa 76 I progetti di ampliamento dell’offerta formativa costituiscono parte fondamentale dell’attività educativa. Pur nella loro varietà, sono riconducibili ad alcune aree di intervento: Star bene con sé e con gli altri In quest’area confluiscono quei progetti trasversali, non connessi con specifiche discipline, quasi interamente realizzati da esperti e professionisti esterni e in collaborazione con altre Istituzioni. Sono volti a favorire il benessere psicofisico dell’alunno e affrontano specifiche tematiche legate alla prevenzione e alla solidarietà. Cittadinanza attiva e consapevole La finalità prioritaria di questi progetti è l’educazione alla cittadinanza, all’autonomia di giudizio, all’auto-valutazione, alla capacità di scelta consapevole e responsabile. Le attività proposte, calibrate su tematiche vicine agli interessi adolescenziali, propongono anche una riflessione sulla vita della scuola come comunità educante. Approfondimento Confluiscono in questo settore i progetti che ampliano l’attività didattica curriculare, con valenza quindi di approfondimento e sviluppo di conoscenze e competenze disciplinari. Le aree a cui afferiscono sono quella storico – artistico – letteraria (per via della necessità di offrire maggiori competenze di area), artistica (con un’attenzione anche ai nuovi linguaggi), linguistica (che ha come finalità la conoscenza della lingua italiana per gli alunni di altra cittadinanza). Progetti esterni Sono progetti che ci vengono presentati da soggetti esterni (associazioni, enti) che si rivolgono alla nostra scuola proprio per la singolarità del percorso artistico. Gli alunni vengono stimolati a proporre le loro realizzazioni in ambito extrascolastico con evidenti opportunità formative. La promozione della creatività dei nostri alunni è l’elemento portante di tutte le attività di questo settore che costituisce un ulteriore ampliamento dell’offerta formativa. 77 Faranno parte del Piano dell’Offerta Formativa anche i progetti e le attività, coerenti con le line giuda del presente documento, che saranno adottati dal Collegio Docenti nel corso dell’anno scolastico. 78 Star Titolo Responsabili Utenti Obiettivi Durata Risorse umane Titolo Responsabile Utenti Obiettivi Durata Risorse umane Titolo Responsabile Utenti Obiettivi Durata Risorse umane bene con sé e con gli altri Alcool Choc Prof. Enzo Cossignani, prof.ssa Filomena Argentino Classi prime della sede di Fermo e di Porto San Giorgio Riflettere sui comportamenti a rischio legati in particolare all’abuso delle bevande alcooliche Un incontro con gruppi di alunni di due classi. Operatori esterni ARCAT Apple school 201 5 Prof. Enzo Cossignani Classi seconde della sede di Fermo e di Porto San Giorgio Riflettere sui comportamenti a rischio legati in particolare all’abuso delle sostanze Due incontri di due ore con ogni gruppo classe, in orario curricolare. Operatori gruppo TEAM del SERD della A.S.U.R. Marche – Area vasta 4. Donatori organi e midollo osseo Prof. Enzo Cossignani Classi quarte della sede di Fermo e di Porto San Giorgio Promuovere e rafforzare la solidarietà e i principi della donazione; Diffondere a livello scolastico l’idea ed i principi della donazione del midollo osseo, delle cellule staminali e del loro trapianto; Contribuire ad una maggiore informazione sulla condizione umana di chi attende dalla donazione la possibilità di sopravvivere. 2 ore per classe, in orario curricolare, da concordare con i collaboratori esterni. • Operatori delle sezioni AIDO e ADMO • Componenti Commissione Educazione alla Salute 79 Titolo Responsabile Utenti Obiettivi Durata Risorse umane Titolo Responsabile Utenti Obiettivi Durata Risorse umane Titolo Responsabile Utenti Obiettivi Durata Risorse umane Titolo Responsabile Acquisizione delle abilità di studio Prof. Enzo Cossignani Classi prime della sede di Fermo e di Porto San Giorgio Incrementare le conoscenze relative ai processi coinvolti nello studio; Acquisire abilità cognitive che facilitino la gestione dell’attività di apprendimento; Riconoscere quanto sia importante utilizzare un metodo di studio efficace. Quattro incontri di due ore con ogni gruppo classe, in orario curricolare. Operatori del Servizio Territoriale Dipendenze patologiche dell’A.S.U.R. Marche – Area Vasta n° 4. Un solo mondo, un solo futuro Prof. Enzo Cossignani Classi seconde. Promuovere l’educazione alla cittadinanza attiva per la formazione di competenze sociali e civiche; Promuovere l’educazione, la sensibilizzazione e la partecipazione alla solidarietà e alla cooperazione internazionale. Intero anno scolastico. Docenti interni, operatori CVM. Progetto neve Prof. Federico Niccolini Classi secondo biennio. Migliorare gli schemi motori in situazione diverse dalle usuali; Imparare a sciare e/o migliorare lo stile già acquisito. Quattro giorni (febbraio 2016). Docenti interni. Classi aperte Prof. Gennaro Avano 80 Utenti Obiettivi Durata Risorse umane Titolo Responsabile Utenti Obiettivi Durata Risorse umane Alunni diversamente abili con programmazione differenziata o non. Promuovere l’integrazione degli alunni diversamente abili; In orario curricolare. • Docenti di sostegno • Assistenti educativi • Insegnanti curricolari Alternanza scuola – lavoro Prof. Gennaro Avano Alunni diversamente abili indicati dai rispettivi consigli di classe. Promuovere l’integrazione degli alunni diversamente abili in ambito lavorativo e/o presso centri semiresidenziali. Intero anno scolastico in modi e tempi da concordare con l’extrascuola. • Prof. Gennaro Avano; • Docenti di sostegno; • Docenti del Consiglio di classe; • Responsabile azienda o centro semiresidenziale. 81 Cittadinanza Titolo Responsabili Utenti Obiettivi Durata Risorse umane attiva e consapevole Educazione alla legalità democratica e alla cittadinanza attiva Prof.Giuseppe Buondonno, Prof.ssa Sabrina Vallesi Alunni delle classi quinte della sede di Fermo. Acquisizione di atteggiamenti e valori relativi a concetti quali legge, uguaglianza, potere, libertà, giustizia; Promozione negli alunni di una concezione di cittadinanza attiva, quale capacità di comprensione della reciprocità esistente tra legge e persone; Promozione dei valori democratici alla partecipazione dello studente – cittadino alla vita politica e sociale. La settimana della Costituzione, incontri con esperti in orario curricolare ed extracurricolare, in collaborazione con il Tavolo della legalità della Provincia di Fermo. Docenti esterni Titolo Save the Children. Accendiamo la creatività per spegnere le povertà educative. Responsabili Utenti Obiettivi Prof.ssa Sabrina Vallesi Alunni di due classi quinte della sede di Fermo. Promuovere negli alunni attività di volontariato e associazionismo; Sviluppare comportamenti individuali e collettivi improntati alla solidarietà, alla condivisione e al rispetto reciproco. Quattro incontri di due ore in orario curricolare. Esperto esterno, docenti interni. Durata Risorse umane 82 Approfondimento Area storico – artistico – letteraria Titolo I giovedì dell’arte: C’eravamo tanto amati. Coppie nell’arte e nella letteratura. Responsabile Prof. Nunzio Giustozzi; Prof.ssa Daniela Simoni; Prof.ssa Sabrina Vallesi Alunni interessati. Le conferenze sono aperte alla cittadinanza. Ricostruire la complessità dei movimenti e delle personalità artistiche che hanno caratterizzato l’arte e la letteratura tra Ottocento e Novecento; Acquisire la capacità critica nell’affrontare in maniera sincronica argomenti e di ricostruirne il filo diacronico. Quattro incontri pomeridiani. Docenti interni e docente esterno. Utenti Obiettivi Durata Risorse umane Titolo Responsabile Utenti Obiettivi Durata Risorse umane Titolo Responsabile Utenti Obiettivi Il secondo Novecento Prof. Giuseppe Buondonno Classi quinte della sede di Fermo. Sviluppare una maggiore conoscenza dell’epoca contemporanea e della dimensione mondiale, dei suoi processi storici e culturali, in una prospettiva pluridisciplinare ed interdisciplinare; Contribuire alla formazione umana e civile degli allievi ed alla autonoma comprensione del mondo in cui vivono. Le attività si svolgeranno nel corso della settimana di recupero in itinere. Docenti interni di: storia, filosofia, letteratura, storia dell’arte, italiano. I giovani e la memoria Prof. Giuseppe Buondonno Classi IV della sede di Fermo e della sede di Porto San Giorgio conoscenza del fenomeno storico; comprensione dei nessi storico – culturali con riferimento alla 83 Durata Risorse umane Titolo Responsabile Utenti Obiettivi Durata Risorse umane Titolo Responsabile Utenti Obiettivi Durata Risorse umane contemporaneità; formazione di una coscienza civica negli alunni. In collaborazione con Provincia di Fermo, I.S.M.L. di Fermo, Casa della Memoria di Servigliano. Giornata della memoria. Viaggio di istruzione. Docenti interni. Invito a teatro Prof.ssa Moira Antonelli Alunni, delle diverse classi, che acquistano il biglietto per la visione dello spettacolo teatrale conoscere il teatro come luogo comunicativo e di trasmissione di valori conoscere il testo teatrale prima di assistere allo spettacolo operare un confronto tra il testo teatrale e la messinscena Dicembre 2011 – aprile 2012 (in base alla programmazione degli spettacoli). In contri di preparazione in orario curricolare. • Docente responsabile • Responsabile Amat (Attività teatrali teatri delle Marche) • Esperti: studenti storia del teatro Università degli studi di Urbino Il quotidiano in classe Prof.ssa Maria Cecilia Alici Studenti di alcune classi della sede di Fermo e di Porto San Giorgio. Fornire occasioni di riflessione e approfondimento sulle notizie del mondo; Capire, interpretare e decifrare la realtà che ci circonda; Educare ad una lettura consapevole e critica e sviluppare e stimolare il confronto; Invogliare i giovani a diventare “lettori abituali”; Arricchire il personale patrimonio culturale e linguistico. Intero anno scolastico, in orario curricolare. • Prof.ssa Maria Cecilia Alici; • Docenti di lingua italiana delle classi coinvolte. 84 Titolo Responsabile Utenti Obiettivi Durata Risorse umane Titolo Responsabile Utenti Obiettivi Durata Risorse umane Titolo Responsabile Utenti Obiettivi Durata Risorse umane Giornate F. A. I. di Primavera Prof.ssa Daniela Simoni; Alunni delle classi terze, quarte, quinte delle sedi di Porto San Giorgio. Prendere coscienza del patrimonio artistico delle proprie città e delle problematiche relative alla conservazione, tutela, valorizzazione e adeguata fruizione dello stesso; Acquisire autonomia operativa, senso di responsabilità e affinamento delle attitudini relazionali; Potenziare le abitudini alla ricerca individuale e di gruppo. Gennaio - Marzo 2016. Docente interno. Corso di Bodypainting Prof.ssa Lucia Postacchini Alunni interessati Avvicinare gli alunni al mondo del make-up artistico; Avviare alle tecniche specifiche. Cinque rientri pomeridiani da tre ore ciascuno in orario extrascolastico. Docente interno. Italia e Francia … in arte Prof.sse Lucia Postacchini Classi quarta e quinta dell’indirizzo arti figurative Favorire lo scambio artistico dando la possibilità agli alunni di esporre i propri elaborati; Partecipazione con le opere degli stessi alunni alla mostra; Visita della città di Parigi. In collaborazione con la scuola di pittura francese “Les artistes du molin” di Sannois. Sei giorni (durata del viaggio di istruzione) Docenti interni. In orario extrascolastico. 85 Titolo Responsabile Utenti Obiettivi Durata Risorse umane Titolo Responsabile Utenti Obiettivi Durata Risorse umane Titolo Responsabile Utenti Obiettivi Durata Risorse umane La fotografia e il viaggio Prof.ssa Daniela Simoni Alunni interessati Motivare gli alunni alla scoperta e alla conoscenza della quotidianità attraverso la fotografia; Ragionare sulla nozione di viaggio e sulle sue innumerevoli chiavi di lettura. Otto ore di lezione. Docente esterno. La fotografia ed il senso del tempo Prof.ssa Daniela Simoni Alunni interessati Far conoscere e sperimentare agli alunni l’esperienza della fotografia ed il suo utilizzo; Favorire il ragionamento su concetti universali quali il tempo e il cambiamento. Otto ore di lezione. Docente esterno. La rappresentazione del sé Prof.ssa Daniela Simoni Alunni interessati Porre l’accento, attraverso l’utilizzo della fotografia sull’auto - rappresentazione; Sviluppare il concetto di unicità e accettazione degli alunni; Educare ad un corretto e moderato utilizzo delle proprie immagini sui social network. Otto ore di lezione. Docente esterno. 86 Area linguistica Titolo Responsabile Utenti Obiettivi Durata Risorse umane Titolo Responsabile Utenti Obiettivi Durata Risorse umane Certificazione Cambridge Docenti lingua inglese Alunni classi terze, quarte e quinte interessati. Consolidare, potenziare ed arricchire tutte le abilità in lingua inglese, sia quelle di ricezione che di produzione, allo scopo di superare l’esame di certificazione PET. Gennaio – Maggio 2016. Docenti interni, esperto madrelingua Teatro in lingua inglese Prof.sa Simona Ascani; Prof.sa Tiziana Catinari Alunni classi quinte Avvicinare i giovani al teatro e ai valori sociali e morali da esso veicolati; Migliorare le competenze di ricezione e comprensione orale; Avvicinarsi alle competenze legate all’allestimento scenico di uno spettacolo teatrale. Teatro dell’Aquila di Fermo, 6/02/2016. Docenti interni. 87 Progetti esterni Titolo Premio Eleanor Worthington. Disabilità e interazione, nuovi linguaggi espressivi. Responsabile Utenti Obiettivi Associazione premio Eleanor Worthington Alunni interessati di ogni classe. Riflettere sulle disabilità e sui modi di supermento delle difficoltà; Realizzare elaborati (cartacei con diverse tecniche, foto, filmati che concorreranno al Premio). In collaborazione con il Liceo artistico/Scuola del libro di Urbino e con il patrocinio della Regione Marche e il Comune di Urbino. Intero anno scolastico. • Docenti interni. In orario scolastico. Durata Risorse umane 88 Allegati: 1. Patto educativo di corresponsabilità 2. Umberto Preziotti: scheda biografica 3. Osvaldo Licini: scheda biografica 89 1. Patto educativo di corresponsabilità Ai sensi del D.M. n. 5843/A3 del 16/10/06, del DPR n. 49 del 24/06/98, del DPR n. 235 del 21/11/07, del D.M. n. 16 del 05/02/07, del D.M. n. 30 del 15/03/07, della C.M. prot. 3602/PO del 31/07/08; si stipula con l’alunno e la con la sua famiglia il seguente PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ LA SCUOLA SI IMPEGNA A LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A L’ALUNNO SI IMPEGNA A Offrire un ambiente favorevole, alla tutela e al benessere di ognuno. alla crescita della persona nel rispetto delle idee e dei ritmi di apprendimento di ciascun alunno. Promuovere iniziative volte all’accoglienza Favorire, attraverso l’orientamento e il riorientamento, il successo scolastico e la crescita individuale di ogni studente. Creare un clima sereno in cui stimolare il dialogo favorendo la conoscenza ed il rapporto reciproco tra gli studenti, gli insegnanti e la realtà esterna. Collaborare con l’istituzione scolastica trasmettendo allo studente il senso del valore della formazione culturale e professionale come parte essenziale della sua crescita, determinante per le scelte future. Frequentare con puntualità le attività curriculari ed extracurriculari promosse dalla scuola, tenendo un atteggiamento adeguato al contesto con particolare riferimento al linguaggio e all’abbigliamento. Educare il proprio figlio al rispetto, alla disponibilità, all’aiuto dell’altro. Rispondere con la necessaria responsabilità ad eventuali danni materiali arrecati dal figlio. Garantire il rispetto dell’orario scolastico di entrata e di uscita, la regolarità della frequenza, il controllo quotidiano del libretto delle giustificazioni e la puntualità nella comunicazione richiesta dalla scuola. Rispettare tutti i soggetti della comunità scolastica, avere cura dell’edificio e di ciascun arredo in esso esistente. Contribuire attivamente all’efficacia della comunicazione scuola – famiglia. Garantire ai propri alunni una valutazione tempestiva e trasparente indicandone i criteri. Comunicare in modo tempestivo alla famiglia tutte le iniziative attivate dalla scuola. Mettere in atto attività di recupero in orario curriculare e/o extracurriculare. Essere protagonista della vita scolastica, cittadino consapevole dei diritti e dei doveri presenti nella Costituzione, nello Statuto degli studenti e delle studentesse, nel Regolamento di Istituto e nel presente patto. Fermo, lì ……………. L’alunno …………………………………………………. Il genitore ……………………………………………………. Il Dirigente Scolastico dott.ssa Stefania Scatasta …………………………………………… 90 Umberto Preziotti: scheda biografica Umberto Preziotti nasce a Fermo il 23 aprile 1893 da una famiglia di artigiani vasai. Frequenta le elementari presso la scuola maschile di Fermo, ottiene la licenza e si iscrive al primo corso preparatorio dell’Istituto Industriale della stessa città. Interrompe gli studi al terzo anno per arruolarsi volontario in Marina, partecipando alla campagna di Libia. Terminata l’esperienza militare, consegue, nel 1914, il titolo di perito industriale meccanico e ritorna al fronte, in qualità di sottotenente, allo scoppio della prima guerra mondiale. Durante un’operazione militare viene investito da una fiammata procurata dall’esplosione di un proiettile nemico su di un bidone carburante, rimanendo sfigurato in viso e alle mani e subendo numerosi interventi di chirurgia plastica. Nonostante il grave incidente, congedato con il grado si capitano, si dedica ad opere benefiche presso i monaci Camaldolesi e si iscrive alla Facoltà d’architettura di Firenze dove, il 20 dicembre 1935, consegue la laurea e, nel luglio dell’anno successivo, ottiene l’abilitazione all’insegnamento. A dicembre del 1936, dopo aver sostenuto gli esami di stato a Roma, acquisisce il Diploma di abilitazione all’esercizio delle attività di architetto. Si era nel frattempo sposato, il 31 ottobre del 1932, con la signora Zena D’Ambrogi che le resterà premurosamente accanto tutta la vita. Il 15 ottobre 1937 viene nominato Direttore dell’antica Regia Scuola d’Arte applicata all’industria di Mantova che riqualifica dal punto di vista didattico e artistico e dota di nuove strutture e laboratori aprendo una sottoscrizione con un’offerta personale di £ 5.000. Passando a dirigere la Scuola Artistica di Fano si adopera per migliorare la funzionalità della stessa, sistemando in modo più razionale i laboratori, seguendo le normative riguardanti la tutela e la prevenzione degli infortuni e ristrutturando quattro locali per riporre, durante l’occupazione tedesca, le attrezzature e il patrimonio artistico della scuola. Altrettanto si spende per la Scuola d’arte per la Ceramica di Sesto Fiorentino che, sotto la sua direzione, tra il 1944 e il 1955, raddoppia il numero degli iscritti. La sua aspirazione più grande fu, tuttavia, quella di dotare la sua città natale di una scuola d’arte. Nel 1957 riprende la pratica riguardante la proposta di apertura della scuola che era rimasta ferma presso la Direzione generale dell’Istruzione artistica e progetta la ristrutturazione di un edificio. Superando difficoltà anche di carattere finanziario, avuta l’autorizzazione all’apertura con DPR n. 1468 del 1 agosto 1959, il 12 ottobre dello stesso anno può inaugurare la scuola, di cui ottiene successivamente la promozione ad Istituto d’arte. Gli iscritti al primo anno furono 34 divisi nelle due sezioni: lavorazione artistica dei metalli e arte della ceramica. Le due classi, la prima per chi accedeva dalle scuole elementari e la quarta per chi proveniva dalle medie, salirono a cinque al secondo anno. 91 Al Comune di Fermo, che dietro sue insistenti richieste, aveva concesso uno stabile per aumentare gli spazi riservati alle aule e ai laboratori di una scuola con un sempre crescente numero di iscritti, Umberto Preziotti dona il vecchio edificio ristrutturato con l’obbligo da parte del Comune di vincolare la sede a scuola d’arte ed occuparsi della manutenzione necessaria. Il 27 novembre 1963, in occasione del suo collocamento a riposo, il Sindaco Agnozzi e l’Amministrazione comunale gli conferiscono una medaglia d’oro mentre il personale e gli allievi dell’Istituto lo omaggiano con un medaglione in bronzo realizzato dal Prof. Pende, recante la scritta: Umberto Preziotti – fondatore munifico e direttore. Insignito dell’onorificenza di “grand’ufficiale”, viene nominato Presidente del Consiglio d’Amministrazione al posto del dimissionario Ingegner Augusta, convinto che nessuno meglio dello stesso Preziotti avrebbe potuto assicurare alla scuola “continuità di sentimenti e di indirizzo”. L’incarico, infatti, gli consente di seguire sempre da vicino l’ulteriore crescita dell’Istituto e di inaugurare le esposizioni annuali dell’Istituto e la mostra triennale del 1968. Dopo aver ottenuto di congiungere l’edificio di Via Migliorati con il gentilizio Palazzo Monti che si affacciava su Corso Cavour, lascia la Presidenza del Consiglio di Amministrazione e si ritira a Firenze dove muore il 26 agosto 1978, a ottantacinque anni. Com’era sua volontà, riposa a Fermo. 92 Osvaldo Licini: scheda biografica “Osvaldo Licini nacque a Monte Vidon Corrado, nelle Marche, il 22 marzo 1894, da una famiglia benestante del luogo. Entrò molto presto, nel 1908, all’Accademia di Belle Arti di Bologna, dove ebbe per compagni Giorgio Morandi, Mario Bacchelli, Giacomo Vespignani e Severo Pozzati. Ma all’insegnamento accademico preferiva la lettura dei primi libri sull’impressionismo e sull’arte d’avanguardia dei primi anni del novecento in Francia. Andò più volte a Parigi, dove abitava la sua famiglia dal 1902 (il padre era cartellonista, la madre direttrice di una casa di mode e la sorella ballerina al Teatro dell’Opera). Nel 1913 Licini incominciò a partecipare alle serate futuriste a Modena; poi, nel 1914, a Bologna, dove, nel marzo, espose in una mostra, insieme con Morandi, Pozzati, Vespigni e Bacchelli. Partecipò come volontario alla guerra del ’15; ferito gravemente ad una gamba nel 1916, dopo una lunga degenza all’ospedale militare di Firenze, andò a Parigi in licenza di convalescenza. (…). A Parigi rimase fino al 1926, con soggiorni, tra il 1920 e il 1923, a Saint Tropez e in altri luoghi della Costa Azzurra. Espose a tre “Salons d’Automne” e a tre “Salons des Indipéndentes”, nonché a una mostra collettiva nella Galleria Devambez (…). Nel frattempo aveva partecipato con tre opere alla prima mostra del Novecento italiano, nel 1926. Ma in quello stesso anno, Licini si era stabilito in Italia, con la moglie, la pittrice svedese Nanny Hllstrom sposata nel 1925. Si ritirò a Monte Vidon Corrado. Nel piccolo villaggio marchigiano, Licini visse come un eremita fino alla morte, ma con frequenti viaggi a Parigi, in Svezia e in altri paesi europei, (…). Sino al 1930, secondo una sua nota autografa, i differenti periodi della sua pittura si possono dividere così: Primitivismo fantastico (1913 – 1915); Episodi di guerra (quasi tutti distrutti) (1915 – 1920); Realismo (1920 – 1930). Nel 1930 si convertì all’astrattismo; mise in soffitta le tele dipinte dal vero, quelle salvate, con severa autocritica, da una distruzione totale. E il periodo astratto durò sino al 1940. (…). Dopo la parentesi della guerra, Licini riapparve a Venezia il 25 aprile 1948. Veniva dal silenzio e dall’isolamento di Monte Vidon Corrado, per esporre alla XXIV Biennale “Memorie d’oltretomba” (1938) e il “Miracolo di San Marco” (1939). Due anni dopo, alla XXV Biennale, si presentava con le nove più belle “Amalassunte”, tra le molte dipinte nell’eremo marchigiano. Nel dopoguerra Licini fu eletto Sindaco di Monte Vidon Corrado e si dimostrò un saggio e paterno amministratore (…). Dal 1950 al 1957, Licini lavorò, con qualche breve parentesi per portare a termine i molti studi tracciati sulle carte (spesso in gran parte distrutti) (…). Carluccio lo convinse a esporre ben 31 opere inedite a “Italia - Francia” a Torino. Subito dopo, nel 1958, venne la Mostra al Centro Culturale Olivetti ad Ivrea (…). Le due mostre, col successo ottenuto, aprirono la via alla Mostra presentata da Apollonio alla XXIX Biennale di Venezia, nel 1958 (41 opere). 93 Licini ottenne il Gran Premio internazionale per la pittura: giusto riconoscimento al merito di un artista e alla sua appassionata intransigenza morale. Licini ebbe appena il tempo di salutare a Prato gli amici e di visitare poi con Marchiori la mostra del Pisanello a Verona. Fu l’ultima grande emozione artistica di quell’anno troppo intenso per la sua vita di solitario. Osvaldo Licini morì a Monte Vidon Corrado l’11 ottobre 1958”. Giuseppe Marchiori, in Licini 11 dicembre 1976 – 9 gennaio 1977, Galleria La casa dell’arte, Sasso Marconi, Bologna. 94