Agorà - Franco Marmello

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Agorà - Franco Marmello
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Il sistema manifatturiero italiano è oggi sottoposto a una duplice depressione congiunturale e
strutturale al tempo stesso. L’aspetto congiunturale è legato a più fattori: lo scoppio della bolla
finanziaria che ha lasciato tutti più poveri, la conseguente attenzione agli investimenti immobiliari
quali tradizionali beni rifugio che ha indebitato le famiglie a causa dei mutui, il cambio euro/dollaro.
Tutto ciò ha contribuito ad avere consumatori molto più sensibili al fattore prezzo favorendo in
questo modo l’irrompere di un fattore strutturale: l’ingresso di volumi impressionanti di prodotti
provenienti dalla Cina, una vera e propria inflazione da prodotto. La nuova manifattura del mondo,
ormai più del 50% dei prodotti di largo consumo è realizzato in Cina, è favorita da bassissimi salari,
scarsa attenzione alla sostenibilità sociale ed ambientale, aiuti ed investimenti di Stato. Un’impresa
occidentale sullo stesso prodotto non ha possibilità di competizione se questa rimane sul solo fattore
prezzo.
Biella ha risentito e risente di questa situazione essendo i prodotti tessili qui realizzati degli
intermedi, materie prime per capi finiti, la cui qualità reale è difficilmente percepita dal mercato
essendo quest’ultimo attratto più dall’apparenza della forma che dalla sostanza del tessuto o del
filato con cui è fatto.
Il distretto non si è però perso d’animo e si sono impostate diverse azioni mirate a contrastare la
crisi. Prima di tutto occorre creare le basi per una diversa manifattura basata non più sul solo
processo, le macchine, ma specialmente sulla conoscenza che si traduce in ricerca ed innovazione,
di prodotto, di approccio al mercato, di comunicazione e di organizzazione. Per affrontare questi
temi occorrerà meno mano d’opera e più “teste d’opera”, per questo motivo si è visto nel progetto
Città Studi, l’Università di Biella, la possibilità di creare la vera fucina, il laboratorio per costruire il
futuro del distretto. Oggi con Ingegneria Tessile, Economia e Commercio per la PMI ed i corsi di
complemento, prima organizzati da Texilia, ed oggi sinergici ad un’unica realtà, questo obiettivo è
in via di raggiungimento.
La ricerca vede nel Laboratorio di Alta Tecnologia Tessile un ottimo propulsore.
Le iniziative di Tessile & Salute e Nextex, il prossimo tessile, un motore divulgativo per
promuovere gli spunti innovativi che fioriscono nel mondo. Ma tutto ciò non è ancora sufficiente se
non impariamo a comunicare il nostro “saper fare”. Da questa riflessione, il 13 Maggio 2003, è stato
lanciato un marchio:
Biella the Art of Excellence (www.biellatheartofexcellence.com)
L'
obiettivo del nuovo marchio è quello di comunicare al consumatore l’eccellenza etica dei nostri
prodotti per far conoscere che un capo di abbigliamento non è solo un brand, magari famoso, una
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forma o colore, un prezzo, ma è specialmente sostanza di tessuto o filato che danno e hanno qualità
e danno garanzie oltre a racchiudere conoscenze che sono la vera essenza di ciò che si è acquistato.
Quattro le regole molto rigide a cui devono sottendere le aziende che vogliono fregiare il loro
prodotto con questo sigillo di garanzia:
La qualità
La salute del consumatore
La sostenibilità ambientale
L’origine rigorosamente Biellese quale vera sintesi dell’eccellenza qualitativa.
Già 26 sono le imprese che hanno ottenuto questo riconoscimento tra cui i maggiori marchi locali.
Non abbiamo ancora vinto la sfida posta dalla crisi, ma ci stiamo attrezzando per attaccarla non
aspettando la ripresa, ma andandola a cercare.
Ermanno Rondi
Presidente Unione Industriale, Biella
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