indice - Carpidiem

INDICE
CAPITOLO 1. SOMMARIO.................................................................................................... 3
Idea progettuale .............................................................................................................................. 3
Criterio guida.................................................................................................................................. 3
Valore ............................................................................................................................................. 3
Investimento ................................................................................................................................... 4
Fonti................................................................................................................................................ 4
CAPITOLO 2. DIGITAL DIVIDE E KNOWLEDGE DIVIDE DESCRIZIONE
DELL’AMBIENTE..................................................................................................................... 5
Digital Divide e Knowledge Divide .............................................................................................. 5
La situazione italiana...................................................................................................................... 5
La situazione della regione Emilia Romagna ................................................................................ 5
La situazione della città di Carpi.................................................................................................... 5
CAPITOLO 3. LE STRATEGIE DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA ................... 7
Legge regionale 24 maggio 2004, n. 11, “Sviluppo regionale della società
dell’informazione” ....................................................................................................................... 7
Le realizzazioni .............................................................................................................................. 8
Gli interventi futuri......................................................................................................................... 8
Il livello minimo di comunicazione................................................................................................ 8
CAPITOLO 4. LE STRATEGIE DEL COMUNE DI CARPI............................................ 10
Le realizzazioni........................................................................................................................... 10
Modello di intervento ................................................................................................................... 11
CAPITOLO 5. L’UTILIZZO DELLA BANDA LARGA: LE TECNOLOGIE PIÙ
CONOSCIUTE.......................................................................................................................... 13
Tecnologia ADSL ........................................................................................................................ 13
Tecnologia WI-FI......................................................................................................................... 14
Tecnologia HiperLan ................................................................................................................... 15
CAPITOLO 6. LA PROPOSTA PROGETTUALE ............................................................. 17
Tavolo tecnico di lavoro: le analisi.............................................................................................. 17
Il progetto tecnico: criteri guida.................................................................................................. 21
Infrastrutture da realizzare: obiettivi e zone di intervento........................................................... 22
Fruizione ADSL - Fossoli e Santa roce………………………………………..…...22
Sviluppo di proposte innovative per collegamenti senza fili - zone diverse da
identificare con priorità rilevate per Fossoli - Gargallo…………………………….23
Accesso alla conoscenza - Diffusione delle iniziative culturali del Comune di Carpi Centro storico………………………………………………………………………24
Idee guida…………………………………………………………………………..24
Collegamento in fibra ottica delle piazze................................................................ 25
1. Piazza Garibaldi.......................................................................................... 25
2. Piazza dei Martiri........................................................................................ 25
3. Piazzale Re Astolfo ...................................................................................... 25
Collegamento Wireless per i locali.......................................................................... 26
• Apparati Hiperlan per trasmissione wireless festival della filosofia...... 26
• Infrastruttura per ospitare antenna e apparati festival della filosofia ... 26
• Antenna, CPE e decoder video per un locale con installazione .............. 26
CAPITOLO 6. DIMENSIONE ECONOMICO FINANZIARIA........................................27
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Sede municipale
Via tre febbraio, 2
41012 Carpi (MO)
Tel 059/649421
Fax 059/649497
Relazione tecnica: Riduzione del divario digitale – il progetto per Carpi
ottobre 2007
INTRODUZIONE
Il presente lavoro è finalizzato a presentare l’idea progettuale elaborata dal settore Sistemi
Informativi del Comune di Carpi per diffondere il collegamento Adsl nelle frazioni della Città di
Carpi sviluppandone tutti i dettagli operativi: descrizione del progetto, piano operativo, schemi
previsionali.
Il progetto sviluppa l’obiettivo, che si colloca in una più ampia strategia, la cui mission è la
riduzione del digital divide nella Città di Carpi. Il lavoro tiene conto delle strategie del Comune di
Carpi nel contesto regionale inteso come situazione del digital divide sul territorio nazionale e
regionale.
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CAPITOLO 1. SOMMARIO
Idea progettuale
Il Comune di Carpi intende realizzare mere infrastrutture per la posa di cavi o di antenne e di
qualunque altro idoneo manufatto che potrebbe essere utilizzato per sviluppare servizi di
connettività a banda larga soprattutto nelle zone di difficile collegamento senza sostituirsi ai privati
nella fornitura di connettività, nell'acquisizione e gestione di tecnologie predisposte all'erogazione
di banda.. Al fine di promuovere l'aumento della copertura il Comune di Carpi intende coordinare
finanziamenti pubblici e privati, anticipando risorse proprie e al contempo valorizzando gli
investimenti fatti in infrastrutture di proprietà (già costruite o da realizzarsi ad hoc) attraverso
l'istituto giuridico della concessione a titolo oneroso.
Criterio guida
La realizzazione di infrastrutture attrezzature e strutture di supporto permette di posizionarsi ad
un livello inferiore di operatività (rispetto alla scelta dell’acquisizione e della relativa gestione delle
tecnologie di comunicazione)
tale da rimanere aperto alle evoluzioni tecnologiche veloci, ai
trends determinati dalla domanda e dall'offerta di mercato, alle idee innovative dei vari
interlocutori presenti sul mercato.
Valore
Si intende seguire due direttrici: la costruzione di infrastrutture per la posa di cavi e di siti per la
posa di antenne. La costruzione e concessione a titolo oneroso di infrastrutture per la posa di cavi
(cavidotti o vani tecnici) permette di favorire e accelerare la fornitura di ADSL reputata la
soluzione ottimale per i cittadini e le aziende delle frazioni che potrebbero in questo modo
disporre di un’offerta ampia fatta da più operatori (grazie alla legge antitrust che obbliga Telecom
entro 6 mesi dall’attivazione di nuovi servizi a favorire l’accesso di altri operatori) con un ottimo
rapporto qualità/prezzo. La costruzione di siti per la posa di antenne garantisce varietà di
soluzioni complementari alla tradizionale fornitura ADSL.
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Investimento
L’investimento complessivo, composto da progetto esecutivo, realizzazione delle diverse opere e
comunicazione dell’evento, ammonta ad un totale di Euro 250.000,00.
Fonti
Si richiede alla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi un contributo finanziario a totale
copertura dell’idea progettuale.
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CAPITOLO 2. DIGITAL DIVIDE E KNOWLEDGE DIVIDE
DESCRIZIONE DELL’AMBIENTE
Digital Divide e Knowledge Divide
Il divario digitale, comunemente conosciuto come digital divide, è rappresentato dalla limitata
capacità di accesso e fruizione delle nuove tecnologie, dovuto alla carenza di infrastrutture, che
non garantisce un accesso esteso alla conoscenza diffusa, ossia la divisione o frattura che si crea
ragionevolmente fra quanti, cittadini, imprese e Pubbliche Amministrazioni, non hanno accesso
diretto alle nuove tecnologie, e quanti dispongono di mezzi e infrastrutture adeguate.
La situazione italiana
L'Italia è un paese tra i membri dell’Unione Europea in cui continua il persistere di una carenza
significativa, il tasso di penetrazione della banda larga “al consumatore” rimane inferiore alla media
Europea (15.7) attestandosi sotto di oltre due punti percentuali (13.6%) [Fonte: EU Telecom Rules
12th Implementation Report: Italy] nonostante il totale delle linee a banda larga (oltre 8 milioni
nell’ottobre 2006) sia cresciuto di circa 2 milioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente,
con un notevolissimo tasso di incremento pari al 37%.
La situazione della regione Emilia Romagna
Nella Regione Emilia Romagna i dati raccolti nel 2005 con il progetto UNDERSTAND
evidenziano che le esigenze dei privati cittadini e delle imprese non si presentano soddisfatte
omogeneamente nel territorio, infatti il 13% della popolazione emiliano-romagnola risiede in zone
in cui non sono disponibili servizi di connettività a banda larga.
La situazione della città di Carpi
Aziende
Già nel 2004 è stata condotta la prima indagine sulle esigenze delle telecomunicazioni nelle aree
industriali da parte dei Laboratori Fondazione Guglielmo Marconi dalla quale emersero esigenze
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di connettività e utilizzo delle nuove tecnologie da parte delle aziende. I principali servizi di rete
utilizzati dalle aziende carpigiane (oltre 50% delle aziende) riguardavano: relazione con altre
ditte, eBanking, relazione con i fornitori, formazione, firma digitale; seguiti da (tra il 20 e il 30%
delle aziende): intranet con altre sedi, teleconferenza, gare on-line. I risultati dell’indagine possono
essere riassunti in: discreta alfabetizzazione informatica anche presso le aziende di piccole
dimensioni, interesse per le opportunità a larga banda, soprattutto da parte delle aziende del
settore informatico, con moderata soddisfazione per costi e capacità di banda dei servizi
attualmente disponibili. L’interesse per la banda larga espresso dai risultati dell’indagine del 2004 si
è trasformato nel corso del tempo in un’esigenza forte di connettività a banda larga manifestata
spesso attraverso richieste di intervento indirizzate all’amministrazione comunale da parte di
aziende site in zone in cui non sono attualmente possibili collegamenti di tipo Adsl.
Cittadini
Numerose sono state le richieste di chiarimento giunte all’Amministrazione Comunale da parte dei
cittadini sulla mancanza del servizio ADSL in alcune frazioni, tra queste ricordiamo:
- interrogazione consigliare N. O.d.G.: 131/2005 del
15/06/2005 dal titolo “Mancata
disponibilità del servizio ADSL nelle frazioni di Fossoli, Santa Croce, Cortile, Gargallo, Budrione e
Migliarina”
- petizione firmata dagli abitanti della frazione di S.Croce del 02/11/2006, n°. protocollo 57243
del
02/11/2006
,
n°
protocollo
57243
del
13/11/2006.
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CAPITOLO 3. LE STRATEGIE DELLA REGIONE EMILIA
ROMAGNA
La Regione Emilia-Romagna (come si legge nelle linee guida del piano telematico 2007-2009) ha
considerato e considera da tempo lo sviluppo nella direzione di quella che viene definita società
dell’informazione come una delle nuove e prioritarie dimensioni nelle quali pensare il proprio
futuro. Sviluppo quindi delle nuove tecnologie informatiche e telematiche disponibili per cittadini
e imprese; sviluppo delle opportunità nuove che tali tecnologie offrono anche, in modo specifico,
alla pubblica amministrazione nei suoi rapporti con i cittadini e nel suo lavoro quotidiano;
sviluppo soprattutto di una società dell’informazione che si traduce non solo in tecnologia ma in
una vera e propria nuova progettazione nella organizzazione di servizi, comunicazione, relazioni e
crescita formativa e culturale “digitale” per tutti, combattendo quella nuova possibile
disuguaglianza determinata proprio da differenze di opportunità e di formazione che l’accesso alle
nuove tecnologie e al nuovo mondo della conoscenza in rete offre a chi dispone di opportuna
infrastruttura rispetto a chi ne è privo.
Legge regionale 24 maggio 2004, n. 11, “Sviluppo regionale della società
dell’informazione”
l’Art. 1 “Finalità generali e ambito di applicazione”, stabilisce che “attraverso la diffusione e
l'utilizzo integrato delle ‘tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT), nelle pubbliche
amministrazioni e nella società regionale, la Regione persegue lo sviluppo delle condizioni di vita
dei cittadini attraverso un più facile e diffuso accesso alla conoscenza, rimuovendo le cause di
divario digitale fra cittadini”;
l’Art. 9 “Rete regionale”, stabilisce che “gli interventi della Regione sono programmati e realizzati
in modo da superare, in particolare per le zone di difficile collegamento, ogni forma di divario
digitale e garantire prestazioni adeguate sull'intero territorio regionale”;
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Le realizzazioni
La seconda edizione (2002-2005) del Piano telematico ha scelto come centro della azione regionale
la promozione di una nuova grande rete regionale di connessione con le tecnologie più avanzate di
banda larga tra la Regione e l’intero sistema degli enti locali (province, comuni, comunità
montane), per creare una base comune ed efficiente di comunicazione, di promozione di nuovi
servizi e di fornitura al territorio, senza digital divide, delle opportunità di accesso delle nuove
tecnologie. I grandi assi della programmazione sul lato delle infrastrutture hanno portato la
progettazione e realizzazione della rete privata a larga banda delle PA regionali – LEPIDA, e della
rete per le emergenze R3.
Gli interventi futuri
E’ su queste basi che si continuerà ad investire nel progetto, oggetto delle Linee Guida: si tratta di
rendere capillare quanto già costruito, con la creazione della MAN di Lepida, cioè delle
connessioni tra i pubblici uffici in ogni territorio comunale, le azioni a contrasto del digital divide
per le aree ancora tagliate fuori dall’accesso alla larga banda. Aumenterà l’attenzione al tema del
digital divide per cittadini ed imprese, per le zone ancora non provviste di connettività a larga banda
(circa un 20% del territorio). Si tratterà in questo caso di sfruttare al meglio gli asset di LEPIDA e
di integrare la tecnologia a fibra ottica con tecnologie alternative (wireless o PLC) per poter fornire,
da parte degli operatori privati di telefonia, alle imprese e ai cittadini delle aree remote, la
possibilità di continuare a lavorare ed abitare in quelle zone, arricchendole di nuove opportunità e
visibilità sul mondo. La Regione sarà quindi impegnata nel definire quello che chiameremo
"Livello minimo di comunicazione" e cioè l’individuazione di quei servizi che è opportuno
diventino patrimonio di tutti.
Il livello minimo di comunicazione
La Regione si adopererà affinché venga raggiunto un Livello Minimo di Comunicazione, ovvero la
disponibilità per tutti i cittadini e le imprese del territorio di una connessione ad Internet a banda
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larga di caratteristiche adeguate. Senza sostituirsi ai privati nella fornitura di connettività, la
Regione promuoverà l’aumento di copertura con il coordinamento di finanziamenti pubblici e
privati, valorizzando gli investimenti in infrastrutture già effettuati dalla Regione e dalle Aziende
Multiservizi. Inoltre, la Regione si impegna a coordinare gli interventi sul territorio, per evitare di
sovrapporre più iniziative nelle stesse aree, aprendo confronti con gli Enti Locali e gli operatori di
telecomunicazioni, per integrare i progetti nati sulla base di azioni locali.
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CAPITOLO 4. LE STRATEGIE DEL COMUNE DI CARPI
Le realizzazioni
Prima fase: rete della pubblica amministrazione
Il Comune di Carpi ha posto particolare attenzione alla diffusione delle tecnologie di
comunicazione per il collegamento in rete in prima istanza delle proprie sedi, in un secondo
momento sono stati fatti investimenti per l’apertura verso la rete regionale Lepida che
razionalizzava, con la realizzazione di una grande rete della Pubbica Amministrazione, tutti i
collegamenti fra gli enti. Solo successivamente con la creazione dell’infrastruttura “Obiettivo 2” ci
si è posti l’obiettivo di garantire prestazioni di rete a banda larga adeguate sull’intero territorio.
L’amministrazione ha costruito infrastrutture per la posa di cavi coordinando investimenti propri e
finanziamenti pubblici con l’intento di sviluppare
idee progettuali e soluzioni innovative per il
tessuto produttivo.
Anello metropolitano: nel 1999 è stato realizzato il primo anello in fibra ottica per il collegamento
delle sedi comunali.
Lepida: dal 2005 il Comune di Carpi viene collegato in fibra ottica alla rete regionale Lepida, rete a
cui sono collegate le sedi principali di 341 comuni emiliano-romagnoli, tra cui i comuni delle Terre
d’Argine.
MAN cittadine:dal 2008 verranno stese le fibre ottiche che collegheranno alla rete regionale Lepida
le sedi pubbliche principali (AUSL, ospedali, principali istituti scolastici, forze dell’ordine, autorità
di bacino, ecc.)
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Seconda fase: realizzazione di infrastrutture da concedere in uso per la diffusione della banda
larga
Obiettivo 2: E’ stata realizzata una infrastruttura atta ad ospitare fibra ottica nelle zone ad elevata
densità di attività produttive da concedere in uso a titolo oneroso attraverso avviso pubblico agli
interlocutori che sul territorio
(municipalizzate, operatori) intendono sviluppare progetti
innovativi.
Modello di intervento
Il Comune di Carpi con l'intento di accogliere e soddisfare le richieste dei cittadini e in linea con
quanto stabilito dal Piter Regionale e in sintonia con le azioni iniziate con la realizzazione
dell’infrastruttura “Obiettivo 2” intende rimuovere le cause del divario digitale per perseguire lo
sviluppo delle condizioni di vita dei cittadini attraverso un più facile e diffuso accesso alla
conoscenza ricercando uno spazio di convergenza dei vari portatori di interessi adottando il
seguente modello operativo:
1) al fine di promuovere l'aumento di copertura della banda larga, senza sostituirsi ai privati nella
fornitura di connettività, nell'acquisizione e gestione di tecnologie predisposte all'erogazione di
banda, si intende realizzare mere infrastrutture per la posa di cavi o di antenne e di qualunque
altro idoneo manufatto che potrebbe essere utilizzato per sviluppare servizi di connettività a banda
larga soprattutto nelle zone di difficile collegamento;
2) per evitare di favorire categorie di operatori selezionando una particolare tecnologia, di
sostituirsi agli operatori di TLC, di adottare infrastrutture tecnologiche costose con un ciclo di vita
molto breve (proprio delle telecomunicazioni) il Comune di Carpi intende mettere a disposizione
mere attrezzature e strutture di supporto posizionandosi a un livello inferiore di operatività tale da
rimanere aperto alle evoluzioni tecnologiche veloci, ai trends determinati dalla domanda e
dall'offerta di mercato, alle idee innovative e ai vari interlocutori presenti sul mercato;
3) al fine di promuovere l'aumento della copertura il Comune di Carpi intende coordinare
finanziamenti pubblici e privati, anticipando risorse proprie e al contempo valorizzando gli
investimenti fatti in infrastrutture di proprietà (già costruite o da realizzarsi ad hoc) attraverso
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l'istituto giuridico della concessione a titolo oneroso;
4) al fine di dare pari opportunità a tutti gli interlocutori commerciali si intende affidare la
concessione d'uso onerosa selezionando soggetti
attraverso avviso pubblico al quale
l'amministrazione vuole dare massima diffusione;
5) per facilitare l'attività di creazione e gestione delle succitate infrastrutture il Comune di Carpi
intende adottare ed avvalersi di un regolamento del sottosuolo.
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CAPITOLO 5. L’UTILIZZO DELLA BANDA LARGA: LE
TECNOLOGIE PIÙ CONOSCIUTE
Tecnologia ADSL
La tecnologia ADSL permette l'accesso ad Internet ad alta velocità, attraverso il collegamento del
modem alla normale linea telefonica. La velocità di trasmissione va dai 640 Kilobit per secondo
(kb/s in download) in su, a differenza dei tradizionali modem di tipo dial-up, che consentono
velocità massime di 56 kb/s in download e 33,6 kb/s in upload, e delle linee Isdn che arrivano
fino a 128 kb/s (utilizzando doppio canale a 64K) simmetrici. Con l'ADSL il segnale è codificato
in maniera digitale tra la linea telefonica e l'utente e la velocità di invio dati è asimmetrica. Quella in
uscita infatti è più bassa, per suddividere meglio la quantità di informazione a disposizione,
tenendo conto che tipicamente per le utenze private si chiede molta più informazione in ingresso
che in uscita. Peculiarità della tecnologia ADSL è la possibilità di usufruirne senza dover cambiare i
cavi telefonici esistenti e senza dover usare linee separate per i dati e per le comunicazioni-voce
normali: sul doppino telefonico in rame, è infatti possibile far viaggiare contemporaneamente sia i
dati digitali che il segnale telefonico analogico, grazie alla banda differente usata per i due segnali.
Pro
Contro
- Raggiunge il 96% delle utenze Telecom
- Non raggiunge molte zone rurali e montane
- Ottima velocità di trasferimento
- È necessario possedere un contratto telefonico
- Costi contenuti
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Tecnologia WI-FI
Questo tipo di tecnologia permette il collegamento ad una rete wireless usando lo standard IEEE
802.11x. La maggior parte dei notebook in vendita da qualche anno escono già con questa
tecnologia integrata. Per contro i pc desktop non si trovano quasi mai equipaggiati con schede di
rete adatte a questo standard, ma poche decine di euro sono sufficienti ad acquistare una scheda di
rete Usb plug and play adatta allo scopo. Non di rado, le grandi catene di negozi offrono pacchetti
a prezzi scontatissimi per equipaggiare la propria abitazione con questo tipo di rete wireless. Il
principale vantaggio di questa tecnologia è senza dubbio la sua grandissima diffusione a livello
nazionale ed internazionale, ma se da una parte, con un portatile adeguatamente equipaggiato
posso ricevere il segnale di rete quando mi trovo nelle immediate vicinanze del ripetitore, d'altra
parte, questa tecnologia ha come nota dolente la scarsa ricettività di segnale su medie e grandi
distanze. Il Wi-Fi per definizione è un sistema a corto raggio (decine di metri) che usa frequenze
non licenziate (libere) per offrire accesso a una rete locale. Per ciò, il wi-fi, si è largamente diffuso
in ambienti limitati e circoscritti come biblioteche, sale d'aspetto, piazze, piccole aziende e non da
ultimo in ambienti domestici, per collegare facilmente fra loro più personal computer. Il segnale di
questo standard è un segnale “debole”, che viene disturbato principalmente da fattori ambientali
come muri, finestre, solai e quant'altro si possa frapporre tra la trasmittente e il ricevente. Fatta
questa dovuta premessa, dotare il tessuto urbano della Città di Carpi, di una copertura totale Wi-Fi,
risulterebbe piuttosto problematico se non a costo di disseminare ovunque antenne e access point
che ripartiscano il segnale radio in ogni direzione. In questa ottica, sarebbe quindi preferibile creare
delle zone ad “hot spot”, dedicate, dove il segnale di copertura di rete è forte e facilmente
recepibile da qualsiasi notebook o palmare in commercio. Si potrebbe pensare di irradiare, ad
esempio, un'area di interesse commerciale come Piazza Martiri, distribuendo carte prepagate di
accesso attraverso la commercializzazione dello sportello IAT, o trovare altre zone adatte allo
scopo. In questo modo, si potrebbero fornire servizi di altra natura intrinseca alla mancanza di
collegamento con un cavo di rete. Sarebbe possibile e d'altra parte anche facile distribuire, a mezzo
broadcasting, informazioni di natura turistica, gastronomica e di interesse culturale, anche e non
solo in occasione di manifestazioni ed eventi.
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Pro
Contro
- Larga diffusione e basso costo degli apparati
- Sistema a corto raggio
- Standard condiviso
- Velocità di trasferimento limitato (54 Mbps)
Tecnologia HiperLan
Al contrario del Wi-FI, lo standard Hiperlan è decisamente più recente e presenta caratteristiche di
fondo sicuramente differenti del predecessore. Questo standard è nato per sopperire al difetto di
scarsa ricettività di copertura del Wi-Fi. Hiperlan, nominalmente, può arrivare a spingere il segnale sino
a 30 Km in campo aperto (fonte Wikipedia). Nonostante , di primo acchito, possa sembrare la
soluzione ottimale per ovviare all'inconveniente della distanza, molti fattori negativi concorrono a far
propendere che questa tecnologia non sia ottimale per le aree urbane densamente abitate. Innanzitutto
la dotazione tecnologica. Purtroppo, i portatili attualmente in commercio equipaggiati con schede di
rete Wi-fi non sono compatibili con Hiperlan. Quindi se si volesse utilizzare questa rete, sarebbe
necessario che l'utente si dotasse di un'antenna specifica delle dimensioni di circa 30 x 30 cm. In
secondo luogo questa stessa antenna deve essere in un rapporto di visibilità ottica con l'antenna
trasmittente. Solo queste considerazioni, aprono il campo a diverse considerazioni.
Se per ricevere il segnale Hiperlan necessito di un'apposita antenna, che presumibilmente deve essere
installata in alto (sul tetto), decade di fatto il concetto di wireless. Il pc deve essere collegato a mezzo di
un cavo che scende dalla antenna. Inoltre, la stessa installazione dell'antenna è onerosa per l'utenza
che potrebbe optare per non adottare questo tipo di tecnologia. Basti pensare ai condomini con molte
famiglie. L'installazione sul tetto condominiale di una ricevente potrebbe rappresentare un grosso
problema relazionale. A ciò si deve aggiungere che vale l'equazione una antenna = una banda. Se
ipoteticamente un condominio decidesse di installare un'unica antenna sul tetto, per poi distribuire il
segnale all'interno di ogni singola abitazione, la banda ipotetica di 2 Mbit verrebbe ripartita fra tutti gli
appartamenti, producendo sicuramente un abbassamento della velocità di collegamento.
Perciò l'Hiperlan è particolarmente indicato ad irraggiare quelle zone che per diversi motivi non sono
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raggiungibili dalle linee ADSL degli operatori di TLC, come ad esempio le zone rurali e soprattutto le
zone collinari e montane.
Pro
Contro
- Copre distanze elevate
- Servono apparecchi ad hoc non compatibili
- Buona velocità di trasferimento
con il Wi-Fi
- Installazione dell’antenna a vista con la
trasmittente
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CAPITOLO 6. LA PROPOSTA PROGETTUALE
Tavolo tecnico di lavoro: le analisi
Nella consapevolezza che grazie all’attivazione del servizio ADSL da parte di Telecom i cittadini delle
frazioni potranno disporre di un’offerta ampia fatta da più operatori (grazie alla legge antitrust che
obbliga Telecom entro 6 mesi dall’attivazione di nuovi servizi a favorire l’accesso di altri operatori) con
un ottimo rapporto qualità/prezzo si è costituito un gruppo tecnico di lavoro con la divisione reti di
Telecom Italia composto dai sistemisti dei Sistemi Informativi del Comune di Carpi con il supporto
della Regione (che si sta occupando di progetti di digital divide per l’Appennino Emiliano-romagnolo).
La divisione reti di Telecom ha illustrato in maniera dettagliata la copertura del servizio ADSL sul
territorio carpigiano indicando, i recenti rilasci del servizio nelle frazioni di Migliarina - Budrione
(Aprile 2006) e Cortile (Settembre 2007) e il piano di intervento previsto per le zone ancora fuori
copertura di Gargallo, Santa Croce e Fossoli, in relazione alla disponibilità di infrastrutture.
La Frazione di Gargallo presenta una situazione particolare e problematica al fine della fornitura di
servizio Adsl. La centrale unica è stata smantellata a seguito dei danni subiti durante le scosse del
terremoto del 1997. Al momento, Telecom Italia non prevede il ripristino dell'unica centrale, nè di
conseguenza la copertura del servizio ADSL in questa frazione, anche se sono al vaglio dei tecnici
dell'azienda alcuni apparati da affiancare ai cabinet telefonici stradali. Se la sperimentazione dovesse
avere esito positivo, l’intenzione è quella di adottare questa nuova tecnologia (in caso di buona riuscita
di questa fase, si prevede l’utilizzo alle utenze tra circa un paio d’anni).
Nella frazione di S.Croce esiste una centrale telefonica collocata in un container esterno su un terreno
in prossimità dello svincolo autostradale di Carpi. Per poter offrire il servizio ADSL full in questa zona
la soluzione sarebbe quella di collegare l’attuale centrale alla fibra ottica che corre lungo l’asse
autostradale Modena-Brennero. In particolare sarebbe sufficiente operare uno scavo, della lunghezza
approssimativa di 600 metri, dalla centrale fino all'attestazione di fibra del casello autostradale. In caso
di realizzazione di questo collegamento, l'azienda ipotizza di installare un DSLAM Full che
consentirebbe di offrire accessi ADSL oltre 2Mbit/s. I tempi di realizzazione sono stimati in 4 o 5
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mesi dalla reale disponibilità del cavidotto di collegamento.
Nella frazione di Fossoli, Telecom ha sostituito negli anni ‘90 la vecchia centrale analogica con degli
apparati MPX collegati in fibra. Sugli apparati MPX, per incompatibilità tecnica, non è possibile
attivare collegamenti ADSL. Occorre pertanto ripristinare la centrale per poter offrire connettività
ADSL FULL, individuando un locale disponibile nel quale poter alloggiare i nuovi apparati DSLAM. Il
tavolo tecnico propone la costruzione di un vano costruito ad hoc nelle immediate vicinanze dell’ex
scuola elementare, su un terreno di proprietà del Comune di Carpi. L’edificio infatti disporrebbe di
spazi al 1° piano ma per questioni di sicurezza sarebbero necessari interventi che rendano
diseconomica l’operazione. La sostituzione della centrale consentirebbe non solo di estendere tutti i
servizi di nuova generazione a tutti i cittadini dell’area, ma anche l’aumento della qualità del servizio
telefonico (linee telefoniche analogiche RTG, ISDN, ADSL, flussi a 2 Mbit/s per trasmissione dati o
accessi primari) ed eliminando gli attuali apparati MPX e UCR, verrebbero meno anche gli
ingombranti armadi stradali, riducendo sostanzialmente l'attuale impatto ambientale. Il realizzo della
nuova centrale comporterebbe un intervento tecnicamente molto complesso che, seppure realizzato
con alta priorità, avrebbe una durata stimabile in 12 mesi.
Visti i tempi comunque prospettati da Telecom Italia per l’attivazione del servizio ADSL nelle frazioni
(tempi tecnici di realizzazione) è iniziata un’analisi sulle soluzioni di trasmissione wireless. Il tavolo
tecnico di lavoro è stato allargato a diversi attori, operanti in ambiti di telecomunicazioni senza fili, ad
aziende del territorio con comprovate esperienze di connettività e cablaggi wireless; si è cercato di
seguire con attenzione le attività e le soluzioni intraprese dai Comuni limitrofi nel tentativo di
riduzione del "digital divide". Sono stati consultati Regione e Fondazione Gugliemo Marconi che sono
in procinto di rilasciare un progetto su tecnologia wireless per servizi di broad band nella Comunità
Montane dell’Appennino.
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Le soluzione wireless declinate secondo le diverse tecnologie di trasmissione elencate al capitolo
“Utilizzo della banda larga e tecnologie più conosciute” vengono spesso proposte come alternative alla
classica fornitura di ADSL. Mentre sul piano astratto e
teorico esiste omogeneità di vedute e
concordia generale di pareri, sul piano tecnico operativo, lo studio preliminare di fattibilità ha
evidenziato diverse problematiche e perplessità :
•
costo di attivazione, lato utente servito, non certamente trascurabili. I cittadini devono dotarsi di
un’adeguato CPE (antenna) da installare presumibilmente sul tetto, che andrà in ogni caso
sostituito in caso di introduzione della tecnologia WIMAX;
•
costi “industriali” di attivazione significativamente più onerosi se paragonati alla fornitura di Adsl
su doppino telefonico;
•
l’effettiva copertura radio è da valutare in maniera puntuale, caso per caso, in quanto risulta legata
alla distanza ed alla visibilità ottica tra l’antenna ricevente e l’emittente.
•
La trasmissione radio, per sua stessa natura intrinseca, è favorita nelle zone di montagna, ma
fortemente penalizzata in pianura, incidendo quindi sull’effettiva copertura e sulle distanze reali
che verrebbero ridotte in maniera significativa.
La fornitura “tradizionale” ADSL, inizialmente di Telecom Italia, è stata reputata dal tavolo tecnico la
soluzione ottimale per le attese dei cittadini e aziende che potrebbero, in questo modo, disporre di
una pluralità di offerta degli operatori telefonici con un ottimo rapporto qualità/prezzo conforme alla
media nazionale.
In quest’ottica, le soluzioni wireless, dovrebbero considerarsi non una alternativa bensì uno strumento
complementare in grado di fornire soluzioni innovative nel campo delle telecomunicazioni. Prestare
attenzione alle nuove tecnologie emergenti soprattutto nel campo della trasmissione dati senza fili,
come Wimax, Hiperlan, Hdspa e Umts potrebbe rivelarsi una strategia efficace per prevenire i trend di
mercato e al contempo fornire una rete capillare di servizi “non convenzionali” alle aziende, ai cittadini
e più in generale al tessuto urbano ed alla realtà socio economica del territorio del Comune di Carpi
stimolando in maniera preventiva una domanda di servizi ancora in divenire. Trasmissione dati senza
fili, streaming audio e video, fornitura di servizi turistici “on-demand” direttamente sul singolo
telefonino, videoconferenze e videomeeting, fruizione di eventi cittadini in diversi ambiti e
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comunicazioni VoIp, sono solo alcuni dei molteplici servizi che potrebbero essere attivati con l’ausilio
delle tecnologie Wireless ad oggi presenti sul mercato, in un’ottica di complementarietà relazionale con
lo standard della tradizionale Adsl su doppino telefonico.
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Il progetto tecnico: criteri guida
Si basa sull’idea di garantire in base all’analisi del gruppo tecnico sopra descritta l’apertura totale a tutte
le tecnologie di accesso alla banda larga citate nel capitolo “Utilizzo della banda larga e tecnologie più
conosciute”. Per abbreviare la tempistica, ma con l’intento di garantire al contempo una varietà di
soluzioni complementari alla tradizionale fornitura ADSL, si propone di mettere a disposizione mere
attrezzature e strutture di supporto posizionandosi a un livello inferiore di operatività (rispetto alla
scelta di acquisizione e relativa gestione di tecnologie di trasmissione) tale da rimanere aperto alle
evoluzioni tecnologiche veloci, ai trends determinati dalla domanda e dall'offerta di mercato, alle idee
innovative e ai vari interlocutori presenti sul mercato. La scelta di costruire infrastrutture (cavidotti per
la posa di cavi, siti per la posa di antenne) facilita e abbrevia i tempi di rilascio dei servizi a banda larga
evitando la possibilità di favorire categorie di operatori selezionando una particolare tecnologia, di
sostituirsi agli operatori di TLC, di adottare infrastrutture tecnologiche costose con un ciclo di vita
molto breve (proprio delle telecomunicazioni). L’aumento della copertura verrebbe in questo modo
promosso dalla costruzione di infrastrutture di proprietà, investimento attuato anticipando risorse
dell’ente e al contempo coordinando finanziamenti pubblici e privati. Le infrastrutture di proprietà
(già costruite o da realizzarsi ad hoc) verrebbero valorizzate
attraverso l'istituto giuridico della
concessione a titolo oneroso da affidarsi selezionando soggetti attraverso avviso pubblico al quale
dare massima diffusione al fine di dare pari opportunità a tutti gli interlocutori commerciali.
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Infrastrutture da realizzare: obiettivi e zone di intervento
In base alle analisi condotte nell’ambito del tavolo tecnico di lavoro le infrastrutture da realizzare e
concedere in uso a titolo oneroso sono state così suddivise per obiettivo e zona di intervento:
Fruizione ADSL – Fossoli e Santa Croce
Costi previsti per la realizzazione dei cavidotti Euro 30.000,00
Costi previsti per la realizzazione del vano tecnico Euro 50.000,00
La realizzazione di cavidotti da concedere in uso a titolo oneroso a Telecom Italia spa permette di
abbreviare i tempi di consegna del servizio Adsl nelle frazioni di Fossoli e Santa Croce (fruizione
prevista per il prossimo anno). Per Fossoli si tratta di concedere, a titolo oneroso all’operatore, un box
tecnologico da adibire a vano tecnico da costruire presso l’edificio adibito a Circolo Ricreativo la
Fontana.
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Sviluppo di proposte innovative per collegamenti senza fili – zone diverse da identificare con
priorità rilevate per Fossoli – Gargallo
Costi previsti per la realizzazione di sito per la posa di antenna Euro 120.000,00.
La realizzazione di siti per la posa di antenne wireless (da dislocare secondo un apposito progetto
esecutivo) si pensa possa incentivare la proposta di tutte le categorie di fornitori (operatori di telefonia
e non – ISP - WISP) sviluppando imprenditorialità e idee progettuali innovative secondo le repentine
evoluzioni del mercato con apertura verso tutte le tecnologiche di trasmissione (WiMax, Wi-fi,
Hiperlan, Umts, Hdspa, GSM, ecc.). Per sviluppare una rete di siti per la posa di antenne occorre
elaborare un progetto esecutivo che valuti in maniera puntuale:
- la dislocazione dei pali o tralicci valutando la coerenza di posizionamento con la rete GSM del
territorio, e quella R3 della Regione Emilia Romagna,
- la possibilità di supporto della diversità di antenna ovvero siti con caratteristiche tali da supportare
antenne con diversa tecnologia di trasmissione,
- la copertura individuando architettura e soluzioni di rete adatte e compatibili ad eventuali estensioni
verso altre porzioni eventualmente non individuate in prima battuta,
- la possibile copertura radio in base ai requisiti di visibilità ottica,
- l'integrazione con il progetto R3 della Regione basato su tecnologia Tetra,
- l'apertura alla prossima diffusione della tecnologia WiMax con possibilità di upgrade verso tecnologie
evolutive.
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Accesso alla conoscenza – Diffusione delle iniziative turistico/culturali del Comune di Carpi –
Centro Storico
Costo previsto per la realizzazione dell’infrastruttura
wireless (sito e antenne) Euro
30.000,00
Costo previsto per la realizzazione dell’infrastruttura in fibra Euro 50.000,00
Realizzazione di infrastrutture in fibra ottica e wireless per il centro storico per garantire un accesso
esteso alle varie iniziative culturali con particolare attenzione alle manifestazioni più importanti :
- la creazione di Hot spot per la fruizione itinerante di internet nella piazza di Carpi da parte dei
cittadini,
- un sistema di cablaggio in fibra in centro storico per la trasmissione contemporanea degli eventi su
grandi schermi dislocati in punti differenti per facilitare l'accesso alle conferenze.
- un sistema basato su tecnologia wireless per la distribuzione della trasmissione degli eventi nei
televisori (opportunamente dotati di adeguato CPE e decoder video) posti nei locali del centro
storico.
Idee guida
Nell’ambito delle opportunità date dalle nuove tecnologie, prestando attenzione alle richieste
pervenute in occasione di alcune manifestazioni, l’ultima delle quali in occasione del Festival della
Filosofia, l’Amministrazione comunale intende facilitare il collegamento in rete delle manifestazioni
realizzate nelle piazze principali, valorizzando gli investimenti in infrastrutture già effettuati dal
Comune, dalla Regione e dalle aziende multiservizi. Tale collegamento potrà essere utilizzato per vari
scopi, tra i quali: la trasmissione di audio e video su grandi schermi, la trasmissione di conferenze tra
più piazze, il collegamento ad Internet. E per ridurre il divario digitale anche per le categorie di persone
disagiate il collegamento può essere utilizzato per trasmettere le conferenze anche negli ospedali e nelle
case di riposo collegate alla rete regionale Lepida. Analogamente sarà possibile coinvolgere i locali del
centro che vorranno offrire le conferenze ai propri clienti utilizzando soluzioni wireless. Il progetto
viene realizzato seguendo due direttrici: la prima consiste nel collegamento delle varie piazze del centro
storico attraverso la stesura di fibra ottica per permettere la trasmissione delle immagini delle
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conferenze tra le varie piazze, la seconda offre la possibilità ai locali del centro carpigiano di
visualizzare le immagini delle manifestazioni attraverso un collegamento wireless.
Collegamento in fibra ottica delle piazze
Le piazze principali in cui si svolgono le manifestazioni (piazza Garibaldi, piazzale Re Astolfo e piazza
dei Martiri) verranno collegate fra loro attraverso la stesura di fibra ottica e l’installazione di appositi
armadi da esterno contenenti gli apparati necessari per la trasmissione delle immagini video delle
conferenze.
1. Piazza Garibaldi
L’intervento consiste nel portare un cavo in fibra ottica, lungo un percorso di circa 500 metri, tra la
sede del municipio e i due pozzetti dedicati alle prese elettriche per le manifestazioni siti in zona
centrale ai lati nord e sud della piazza, completo di apparati per l’accensione della fibra, e di un breve
tratto di scavo per permettere il collegamento tra due cavidotti esistenti.
2. Piazza dei Martiri
Considerando il progetto per il posizionamento di un palco per le manifestazioni, si tratta di portare
l’alimentazione elettrica e un cavo dati in rame (di circa 75 metri) dal Castello e attestarlo in un
pozzetto, analogo a quelli di piazza Garibaldi, da installare nella zona del palco.
3. Piazzale Re Astolfo
La zona utilizzata per il palco delle manifestazioni è quella adiacente al parco. Si tratta quindi di portare
l’alimentazione elettrica e un cavo in rame di lunghezza di circa 75 metri dalla sede del castello ad un
armadietto da posizionare lungo le pareti del castello nei pressi del parco.
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Collegamento Wireless per i locali
Viene data la possibilità di visualizzare le conferenze nei locali attraverso sistemi wireless. Per far
questo è necessario coprire la zona del centro storico, dove sono concentrati il maggior numero di
locali.
•
Apparati Hiperlan per trasmissione wireless per il festival della filosofia e altre
manifestazioni
Con la tecnologia Hiperlan, utilizzando potenze di 1Watt sulle frequenze dei 5GHz può bastare una
sola antenna posizionata sul tetto di uno degli edifici più alti del centro storico per coprire, con un
raggio di circa 2 Km, la zona di interesse. In questo modo i locali del centro storico potranno ricevere
in streaming le immagini e l’audio delle conferenze.
•
Infrastruttura per ospitare antenna e apparati per il festival della filosofia e altre
manifestazioni
In alternativa all’utilizzo dei tetti degli edifici, si può ragionevolmente pensare di costruire una struttura
per poter ospitare l’antenna e l’impianto di trasmissione.
•
Antenna, CPE e decoder video per un locale con installazione
Se si vuole agevolare la fruizione del servizio di visualizzazione delle conferenze ai locali, si può
pensare di finanziare l’installazione degli apparati necessari per la ricezione e la decodifica del segnale
video. Con questa opzione, i locali avranno la possibilità di usufruire del servizio senza doversi
preoccupare dei costi per il loro apparato ricevente, l’antenna da posizionare sul tetto, il decodificatore
del segnale video e la loro installazione. Dovranno solamente occuparsi dell’opportuno sistema di
visualizzazione (televisore, videoproiettore, ecc.).
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CAPITOLO 6. DIMENSIONE ECONOMICO FINANZIARIA
Per la realizzazione delle infrastrutture si chiede un finanziamento alla Fondazione Cassa di Risparmio
di Carpi a copertura dell’intero investimento.
Vengono di seguito elencati i costi previsti per la realizzazione del progetto:
- box tecnologico esterno
Euro
50.000,00
- progetto esecutivo, direzione dei lavori
Euro
20.000,00
- realizzazione infrastruttura di siti per la posa antenne
Euro 120.0000,00
- realizzazione cavidotti Fossoli e Santa Croce
Euro
30.000,00
- centro storico costo previsto per la realizzazione di infrastruttura wireless
Euro
30.000,00
- centro storico costo previsto per la realizzazione di infrastruttura in fibra
Euro
50.000,00
______________
Totale investimento
Euro 300.000,00
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