Speciale scuola - Giugno 2005 - Comune di Campiglia Marittima

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Speciale scuola - Giugno 2005 - Comune di Campiglia Marittima
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• Editore
Silvia Velo - Sindaco
S ommario
• Direttore Responsabile
Luciana Grandi
• Redazione: Angiolo Fedeli, Patrizia
Bartoli, Claudia Bianchi, Luciana
Grandi, Luca Iannuzzi, Paola Lotti,
Silvana Pratesi, Paolo Volpini
• Coordinamento: Luciana Grandi
• Impaginazione: Paola Lotti
• Stampa: Luca Iannuzzi
Tipografia comunale
• Progetto Grafico: Studio OPUS
P.zza Costituzione, 77 • Piombino (Li)
Tel. 0565/220512
• Redazione e Amministrazione
Via Roma, 5 • Campiglia M.ma (LI)
Tel. 0565/839111
Non solo leggere, scrivere e far di conto . . . . . . . . . . . .pag.
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I nostri progetti non restano mai sulla carta . . . . . . . . . .pag.
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Tanti progetti per diventare grandi
. . . . . . . . . . . . . . . . .pag.
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. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . . pag.
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Un vigile per amico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .pag.
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Giornata dell’anziano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .pag.
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I progetti
Tutti i progetti dell’anno scolastico 2004/2005 . . . . . . . . .pag. 13
Gli investimenti del Comune per la scuola . . . . . . . . . . .pag. 13
Associazioni e scuola: alcune testimonianze dirette . . . .pag. 14
• Iscrizione al Tribunale di Livorno:
N° 335 del 7.7.1979
• Spedizione Postatarget
Accordo quadro Regione Toscana
del 01.03.2004
• il Comune è associato all’Unione
Stampa Periodica Italiana
Chiuso in Redazione l’1.06.2005
In copertina: un disegno dei bimbi della Scuola Statale dell’Infanzia
di Campiglia M.ma raffigurante l’incontro con i nonni
In questo numero
Un numero speciale de Il Comune tutto dedicato alla scuola, in particolare all’Istituto comprensivo “G.
Marconi” ed alla collaborazione tra questo istituto scolastico che comprende tutte le scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado del comune di Campiglia (e di Suvereto che essendo fuori dal
territorio comunale non abbiamo preso in esame).
La finalità del giornale programmato nel piano della comunicazione del 2005 e annunciato anche nella
presentazione del bilancio, su indicazione del sindaco e dell’assessore alla scuola e ai servizi sociali
Michele Mazzola, non vuole essere un resoconto ragionieristico dei rapporti che intercorrono tra comune e scuola, ma piuttosto dare un’idea generale – pure se non esaustiva per la complessità del settore –
di quella che è l’attività scolastica e delle relazioni che l’istituto comprensivo intreccia con il territorio
in maniera integrata e viva.
L’auspicio è che questo numero monografico contribuisca ad accrescere la conoscenza del mondo della
scuola da parte di tutti i nostri lettori.
Luciana Grandi
Non solo leggere, scrivere e far di conto
Leggere, scrivere
e far di conto…
un vecchio adagio
che nella sua
essenzialità è difficilmente contestabile, a scuola
questo si deve imparare, questo deve
essere insegnato, ma naturalmente
ormai da tempo non basta più, almeno
se preso così alla lettera.
Se per leggere intendiamo non solo
saper tradurre i segni scritti in parole
ma anche comprendere i significati
delle cose, interpretare, impadronirsi
di una propria capacità e coscienza
critica, se per scrivere intendiamo non
solo tradurre la parola in segno ma
anche creare, progettare, organizzare
il pensiero, esprimere la propria personalità e se per far di conto intendiamo non semplicemente conoscere le
basi matematiche ma saper utilizzare
il ragionamento logico matematico
ecc. ecc., ecco, allora questo si avvici-
na molto di più alla scuola di oggi.
Tra molte difficoltà, con una riforma
in attuazione spesso non digerita perché afferma principi che non mette in
pratica e tende a risparmiare più che a
offrire una formazione adeguata, la
scuola di oggi è sempre più un’agenzia alla quale la famiglia per prima
chiede di preparare bene non solo dal
punto di vista culturale ma anche dal
punto di vista della crescita globale
della persona. Il mondo esterno cambia ad una velocità alla quale difficilmente le istituzioni e le agenzie educative riescono a star dietro, probabilmente perché c’è una sorta di gap
strutturale, queste realtà non possono
navigare a vista, bensì hanno la necessità di innovarsi seguendo però dei
processi complessi di progettazione programmazione e verifica ai quali i
tempi troppo stretti non si addicono.
La collaborazione e l’integrazione tra
Comune e Scuola cercano di rispondere al meglio a queste necessità. Per
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quanto riguarda la nostra Amministrazione Comunale ogni anno vengono
stanziati 20.000 euro per il Pof, il piano
per l’offerta formativa dell’Istituto
comprensivo per ampliare l’offerta formativa e le opportunità di apprendimento sviluppando anche azioni per la
prevenzione del disagio e il sostegno
alle persone diversamente abili.
L’Amministrazione comunale e l’istituto comprensivo da anni collaborano, ad esempio, affinché a tutti i
ragazzi dai 3 ai 14 anni venga garantita un’offerta formativa al massimo
livello delle possibilità. Così vengono
messe in campo una serie di risorse
finanziarie ed umane, e numerose
relazioni tra realtà diverse in modo da
trarre il massimo vantaggio integrando i programmi scolastici ministeriali
con una vasta gamma di progetti e iniziative volti a far crescere meglio i
nostri ragazzi.
Silvia Velo
Sindaco
I nostri progetti non restano mai sulla carta
Non è facile per
me, al primo anno
di incarico di presidenza, esporre
una
riflessione
conclusiva solo
dal punto di vista
razionale di questo percorso intrapreso di pari passo con il personale della
scuola, l’insieme degli alunni, le
famiglie, i membri del Consiglio di
Istituto, i Sindaci di Campiglia e
Suvereto e i loro staff e l’ASL di Venturina…
Soprattutto perché tale cammino, con
il dipanarsi della varie situazioni scolastiche ed impreviste difficoltà dovute ad eventi fortuiti, ha implicato
anche aspetti umani ed emotivi e l’esperienza è stata coinvolgente non
solo dal punto di vista professionale.
Quello che emerge a conclusione dei
“lavori”, visto che siamo in dirittura
finale, è un dato positivo e confortante: il nostro istituto ha elaborato in
continuità tra i tre ordini di scuola,
infanzia, primaria e secondaria di
primo grado (l’ex scuola media),
varie tipologie di progetti mettendo in
atto una didattica dinamica, concreta,
efficace e adeguata ai bisogni degli
alunni, trovando spesso al suo interno
risposte alla richiesta dell’utenza. A
proposito di progettualità ho letto
recentemente un articolo del “Sole 24
ore scuola” dove, attraverso analisi
comparative sui progetti scolastici di
alcune regioni italiane, tra cui Liguria
e Marche, si sottolineava il gap tra
progetti dichiarati e quelli realizzati
con cifre statistiche da far riflettere: il
settanta per cento di questi non veniva
completato.
Posso affermare con assoluta certezza
che questo nella nostra realtà non
avviene, grazie ai finanziamenti degli
Enti locali del nostro territorio che ci
garantiscono l’attuazione dei laboratori musicali e di lingua inglese anche
per la scuola dell’infanzia e il traspor-
to spesso gratuito dei nostri ragazzi
per visite guidate e viaggi d’istruzione sia per attività culturali che sportive e grazie al loro ruolo che non è
meramente assistenziale, ma da
autentici partner coinvolti nello stesso
processo.
D’altra parte i progetti rendono gli
alunni partecipi di itinerari di apprendimento significativi che cioè rispondono alle loro motivazioni di crescita
culturale.
Bruner, eminente psicologo ed educatori statunitense, in un suo libro
definisce questo tipo di approccio
educativo e comunicativo il “linguaggio dell’educazione”, ben più
profondo di quello solo istruzione
che “passa” l’insegnate mediante i
contenuti e le informazioni, percepito da chi studia come importante
per la propria vita.
Dott. Ivo Gentili
Dirigente scolastico
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Tanti progetti
per diventare grandi
Nelle pagine che seguono cerchiamo di “raccontare” i principali progetti che nascono dalla
interazione e dalla collaborazione
tra l’Amministrazione Comunale,
l’Istituto comprensivo ed il concorso di numerose associazioni.
Alcune di esse ci hanno scritto,
ed è pubblicata in queste pagine
una loro testimonianza diretta.
Occorre precisare che in questa
sede, pur dedicando un intero
numero “Speciale il Comune”
alla scuola, sappiamo di non
poter esaurire il compito di restituire una perfetta fotografia della
realtà: l’Istituto comprensivo,
con i suoi sei edifici dislocati a
Campiglia e Venturina, che riuniscono due sedi di scuola materna, tre scuole elementari e due
scuole medie per un totale di
circa 1000 alunni e un centinaio
tra docenti, dirigenti e collaboratori e personale tecnico ed ausiliario, rappresenta un complesso
pianeta le cui attività sono tante e
articolate.
Quello che presentiamo nelle
prossime pagine è un excursus
che si pone la finalità di dare
un’idea di ciò che si muove
all’interno della scuola, della ricchezza della progettualità che l’Istituto Comprensivo esprime e
dalla quale è fortemente caratterizzato. I progetti, alcuni dei
quali riassumiamo, rappresentano
un’attività aggiuntiva a quella dei
normali programmi curriculari
ministeriali e si pongono l’obiettivo di arricchirli ed integrarli per
ampliare il panorama formativo
dei ragazzi con p articolare atten-
zione allo specifico locale.
Vorremmo che da queste pagine
potesse almeno emergere la consistenza del valore nato dalla
sinergia di risorse umane, economiche e di strutture tra l’Istituto
comprensivo, l’Amministrazione
comunale, e tutti gli altri soggetti
che concorrono per fare una
scuola vivace, ricca di stimoli e
opportunità.
Aggiungiamo per dovere di cronaca che tramite l’intervento dell’Amministrazione Comunale di
Campiglia sono garantiti già
prima dell’introduzione della
riforma, l’insegnamento della
seconda lingua, della musica e
dell’informatica, in continuità, a
tutti gli alunni dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria
di primo grado.
Due momenti
del corso equestre
della scuola primaria
di Campiglia
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I progetti delle scuole dell’infanzia
Comunicare con il computer,
muoversi e giocare
Comunicliccando
Un laboratorio informatico ed espressivo studiato
per un gruppo di bambini con bisogni particolari.
Ha interessato la scuola dell’infanzia di Campiglia
avvalendosi di un docente interno e di un esperto
esterno. L’attività si è svolta per piccoli gruppi dandosi gli obiettivi di insegnare ad ascoltare e comprendere i discorsi degli altri, instaurare un rapporto affettivo e il desiderio di comunicare, acquisire
fiducia nelle proprie capacità, usare un repertorio
linguistico appropriato, utilizzare il mezzo informatico per sviluppare le capacità di attenzione e comprensione.
Giochi e movimento
Scuola dell’infanzia di Venturina. Bambini di 4 e 5
anni delle diverse sezioni hanno lavorato sulla psicomotricità con una serie di obiettivi che vanno dal
percepire, conoscere e strutturare lo schema corporeo, all’utilizzo del corpo in situazioni espressive e
comunicative fino alla conquista della sicurezza
personale e dell’autostima. Le attività si sviluppano
a partire da una situazione data: fiabe, storie, filastrocche ecc, per poi articolarsi in un percorso ludico adattabile in relazione ai comportamenti e alle
risposte dei soggetti. Due docenti e un esperto esterno in psicomotricità hanno condotto il progetto.
I progetti delle scuole elementari di Venturina
Dalla musicoterapia
alla pet terapy all’ambiente
Musicoterapia
I bambini sono tutti uguali nel diritto di sviluppare
al massimo e migliorare le abilità, per molti è facile, per altri, a causa di motivi ambientali, caratteriali, di salute, avere pari opportunità significa essere
seguiti più da vicino, poter usufruire di percorsi
educativi fatti su misura. Alcuni progetti e sottoprogetti si danno proprio questo scopo.
All’interno dei laboratori musicali si è sviluppato
un percorso di musicoterapia indirizzato in particolare a due alunni della scuola elementare Altobelli
finalizzato a sviluppare le abilità percettive, sensoriali e psicomotorie, nonché sviluppare forme diverse di comunicazione. Le attività del corso prendendo avvio da uno spunto fantastico, da filastrocche,
da un gioco o da una fiaba, proseguono tenendo
conto delle reazioni individuali agli stimoli. Al progetto hanno partecipato due docenti interni dell’istituto e un esperto esterno in musica.
sto caso il progetto è stato ideato su misura per un
gruppo ristretto di bambini in particolare situazione
di disagio alla scuola elementare Altobelli. Creare
una relazione con l’animale consente di aprire una
via di comunicazione affettiva verso gli altri, stimolare il senso di iniziativa e di autonomia e stimolare
anche la capacità di produzione linguistica. Un
docente interno ed un esperto esterno hanno seguito questo progetto che ha rappresentato una novità
per la scuola.
Laboratorio ambientale
Come prevenire situazioni di disagio e di isolamento? Per i bambini di tutte e classi della scuola primaria Marconi è stato individuato questo laboratorio che li ha accompagnati nella comprensione che
solo la conoscenza e il confronto tra pari, può portare a convivere pacificamente nel rispetto dell’ambiente, per la costruzione di una corretta relazione
tra persone-culture-territorio in un mondo plurale. Il
Fido in classe
progetto è stato realizzato con cinque docenti interLa tecnica si chiama pet terapy e riguarda la rela- ni e un esperto esterno lavorando a classi parallele e
zione con piccoli animali domestici. Anche in que- per piccoli gruppi. Sono state incluse 5 escursioni.
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La “performance” di fine anno è stata assunta come momento di verifica del progetto. Tra i collaboratori
del progetto anche Asiu spa, la società, di cui è socio anche il comune di Campiglia, che gestisce il ciclo
integrato dei rifiuti sul territorio comunale ed opera anche nel campo dell’educazione e della sensibilizzazione ai temi della raccolta differenziata, il riciclaggio, il rispetto per lambente ecc.
Crescere 6
Un corso di yoga rivolto ai bambini della scuola primaria Marconi provenenti dalle classi seconde terze,
quarte e da una quinta. Imparare a rilassarsi per prevenire e controllare gli stati d’ansia e sviluppare l’armonia e l’equilibrio del movimento sono stati gli obiettivi del progetto. Il metodo seguito è stato quello di
partire da situazioni di gioco per approdare a esercizi ludici individuali, di coppia e di gruppo. Il progetto
è stato condotto da tre docenti interni e un esperto interno.
I progetti didattici della scuola elementare di Campiglia
Dal cavallo allo yoga
Progetto equestre
Progetto ludoteca
Primi di maggio. E’ gran festa a scuola nel pomeriggio, i bambini sono rientrati dalla loro prima
lezione pratica del corso equestre. “È stato molto
bello - commenta la responsabile di plesso - alcuni
bimbi non avevano mai visto un cavallo e altri pur
conoscendo l’animale non lo avevano mai montato.
Forse ciò che più li ha resi felici è aver dato in premio ai cavalli carote e zuccherini per ringraziarli
dell’amicizia”.
Prima di recarsi al maneggio per la lezione sul
campo le classi sono state preparate a livello teorico sul cavallo, quindi si è passati all’aspetto pratico,
con l’aiuto di quattro istruttrici ad accompagnare i
gruppi. I ragazzi hanno fatto manualmente la pulizia del cavallo, strigliato e lucidato il pelo ed hanno
pulito il recinto. Al termine del corso gli alunni sono
stati licenziati con il patentino equestre consegnato
dalla federazione nazionale, sezione di Livorno.
In collaborazione con la ludoteca comunale Oca
Pazza, il progetto ha toccato varie tematiche coinvolgendo tutte le classi, e la scuola dell’infanzia per
la parte della continuità educativa. La prima parte si
è conclusa a Natale con il Concerto di Natale a
Teatro. Per il gran finale ancora una volta in scena,
i più piccoli con l’argomento dei colori, per i più
grandi invece si è scelto Il Piccolo Principe e la
Gazza Ladra.
E ancora
Gli altri progetti che esclusivamente per motivi di
spazio possiamo solo citare sono il progetto Yoga,
il progetto sul Consumo consapevole, e la Festa
degli aquiloni alla Rsa di Campiglia, insieme
alla scuola dell’infanzia di Campiglia, infine ma
non certo meno importante il Progetto anti violenza.
I progetti delle scuole medie
Se stessi e gli altri,
diritti e doveri, legalità
Vivere bene con se stessi e gli altri
Il progetto si inquadra nella prevenzione del disagio
giovanile, ha interessato le classi prime e seconde
con la finalità di condurre i ragazzi a costruire
passo dopo passo la propria identità affettiva- ses-
suale- relazionale attraverso la conoscenza di sé e
quella con gli altri. Gli obiettivi specifici da raggiungere spaziano dal riconoscere le proprie emozioni al rafforzare le capacità per far fronte a pressioni sociali. Termini di verifica un questionario
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d’ingresso e uno di uscita. Nel percorso sono stati
affrontati i temi dell’emozione, il rispetto, l’amicizia, l’alcool e il fumo. Il lavoro ha coinvolto insegnanti e genitori e si è avvalso dell’intervento di
psicologi del servizio tossicodipendenze e del consultorio adolescenti della Asl 6.
Minori e legalità
L’inizio dell’adolescenza mette i ragazzi a contatto
con orizzonti ampi verso quali è necessario sapersi
orientare per fare le scelte di vita giuste nel rispetto
di se stessi e degli altri. L’educazione alla legalità
rientra nel quadro dei supporti che la scuola dà non
solo in termini di conoscenza ma anche di sviluppo
armonico della persona. Il progetto si è articolato in
tutte le classi terze attraverso incontri in classe con
l’insegnante e con due operatori esperti resi disponibili dall’Asl, uno del Servizio sociale minorenni
di Firenze, l’altro del Servizio di Assistenza sociale
di Piombino. Hanno seguito incontri tra i ragazzi e
gli operatori per la compilazione e quindi l’illustrazione dei dati di un questionario e infine si è tenuto
un incontro tra gli esperti e gli insegnanti come
verifica dell’attività svolta.
Progetto Stare Insieme
Un lavoro di gruppo per l’approfondimento personale teso a mostrare attenzione, incontrare l’altro,
ascoltarlo e comprenderlo. Percorso che ha interessato le classi seconde e terze fornendo gli strumenti
necessari per scoprirsi, riconoscere i propri limiti,
imparare a mediare e mettersi in gioco, sapersi
orientare. Al termine del lavoro condotto dall’associazione Ape – Casa Crocevia dei Popoli di Piombino, i ragazzi hanno presentato pubblicamente sketch, elaborati grafici, testi e letture dai quali è stato
ricavato un firmato-documento.
Altri progetti, non meno interessanti, hanno riguardato le classi prime affrontando il tema Alimentazione e sport; insieme all’intervento in classe di
Amnesty International si è approfondita la conoscenza sui diritti umani, con particolare riferimento
ai diritti delle donne nel mondo, come seguito alla
giornata mondiale dei diritti umani del 10 dicembre,
celebrata anche dal Comune di Campiglia.
A sinistra: un cartellone realizzato
dai bimbi della
Scuola dell’Infanzia Arcobaleno di
Venturina
Sotto, da sinistra:
due immagini del
progetto “Stare
Insieme” della
Scuola Media
Carducci
a destra:
il carnevale “tecnologico” degli
alunni delle Marconi
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Educazione stradale
Un vigile per amico
L’educazione stradale è materia di studio obbligatoria dalla terza elementare, ma la conoscenza delle
regole di come ci deve comportare in strada sia
come pedoni che come conduttori di mezzi, a partire dalla bici, si assimilano fin da più piccoli e così,
per gradi, il rispetto delle regole della strada diventano parte di noi e garantiscono l’incolumità nostra
e del prossimo. Per questo motivo nell’istituto comprensivo è da tempo in atto la collaborazione diretta con il corpo di polizia municipale del comune di
Campiglia che opera su vari fronti: dagli incontri in
classe fin dalla scuola materna all’affiancamento
degli insegnanti di educazione stradale delle scuole
medie per i “corsi del patentino” alla partecipazione a interi progetti con evento finale.
A quest’ultima, per così dire, “categoria” appartiene ad esempio il progetto che ha coinvolto tutte le
quinte elementari dell’istituto comprensivo – incluse quelle di Suvereto - che alla fine del percorso
didattico hanno verificato tutto ciò che hanno imparato nell’anno scolastico con la gita al parco di
“Ciclilandia” a Tirrenia, vicino a Livorno, un bellissimo e interessante parco a tema organizzato con
percorsi pieni zeppi di strade e segnaletica, il tutto
immerso nel verde. A questo appuntamento finale
hanno partecipato alcuni agenti di polizia municipale di Campiglia e la giornata è stata per tutti
molto divertente e ricca di contenuto. Lo dimostrano le due belle foto che pubblichiamo.
Una nota in più merita anche la collaborazione ai
corsi per il rilascio, su esame finale, del patentino
che abilita alla guida del ciclomotore a 14 anni. La
scuola offre alle famiglie una grande opportunità
dando la possibilità di ottenere gratuitamente questo documento indispensabile ai termini di legge e
fondamentale per garantire la sicurezza dei ragazzi
sulla strada. Da questo punto di vista è molto proficuo il rapporto tra tre soggetti diversi – Scuola,
Polizia di Stato, Polizia Municipale -che integrano
la loro attività e interagiscono affinché l’utilizzo del
mezzo di trasporto tanto caro ai teen agers non
diventi causa di incidenti per scarsa conoscenza e
atteggiamenti sbagliati. “Noi adulti – è il messaggio
che lanciano – abbiamo il compito di mettere i
ragazzi in condizioni di sicurezza, rispetto delle
regole e far sentire loro che non siamo lì per punirli al primo errore ma per correggerli e tutelarli, solo
ed esclusivamente per il loro bene”.
Nelle foto due momenti dell’uscita d’istruzione a Ciclilandia alla quale hanno partecipato tutte le quinte elementari dell’istituto comprensivo con le insegnanti e gli agenti della
Polizia Municipale di Campiglia
Giornata dell’anziano:
un concorso per riflettere sulla pace
e sui rapporti tra nonni e nipoti
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Nonni e nipoti: un rapporto da sempre privilegiato e magico che fa crescere bene i giovani e gratifica i
nonni, più o meno giovani, felici di poter trasmettere con l’amore e l’esperienza tanti valori e conoscenze. Questo ruolo si esplica spesso all’interno della famiglia, ma anche nella società i nonni si organizzano e danno il loro prezioso contributo. E’ il caso dell’Auser, associazione che riunisce molti anziani che
quotidianamente si impegnano nel volontariato. Nel comune di Campiglia, tra le tante altre attività che
svolgono, ricordiamo il servizio di vigilanza all’ingresso e all’uscita delle scuole contribuendo a rafforzare il servizio della polizia municipale per la migliore sicurezza dei bambini.
Quest’anno scolastico in occasione della Festa dell’Anziano che si tiene ogni novembre, l’Auser ha bandito il concorso a tema “La pace e i rapporti tra i popoli visti con gli occhi dei giovani” e tema libero
incentrato sui rapporti tra anziani e giovani. Con il primo si sono confrontati gli studenti della scuola
media (o, chiamandola con il nome datogli dalla riforma Moratti la scuola secondaria di primo grado).
Su secondo argomento si sono invece esercitati gli alunni della scuola elementare (scuola primaria). Oltre
cinquanta i ragazzi partecipanti selezionati dalla scuola, ognuno dei quali ha ricevuto un attestato in pergamena. Una giuria con rappresentanti della scuola, dell’Auser e del comune hanno scelto tre vincitori e
alcune menzioni speciali. Durante la cerimonia l’Auser ha consegnato all’Istituto comprensivo un contributo come riconoscimento per l’impegno di tutti i ragazzi, da utilizzare, come è stato fatto, per venire
incontro alle necessità di ragazzi svantaggiati e meritevoli.
ECCO GLI ELABORATI
PREMIATI E MENZIONATI
• La pace e le relazioni tra i popoli visti con gli
occhi dei giovani
Marco Poggi (1° classificato)
Classe I B Scuola secondaria di primo grado “G.
Carducci” Venturina
Qualche giorno fa mi sono svegliato con un’aria
felice e con un senso di contentezza che mi faceva
sentire bene. Avevo fatto un sogno bellissimo.
Giravo il mondo e, in ogni paese in cui mi fermavo,
c’era una festa, con tanti giochi, palloncini colorati,
tavole piene di cibo e, soprattutto, dolci. Tutti i
ragazzi della mia età mi abbracciavano e mi invitavano a giocare con loro a visitare la loro città e,
ovunque, c’era gioia. La mamma mi chiamava e
voleva che mi alzassi dal letto, ma io non volevo
aprire gli occhi, volevo vivere ancora quei momenti, non volevo che quel sogno finisse! Riluttante mi
sono alzato e dopo avere fatto colazione, mi sono
incamminato verso la scuola passando dell’edicolante per chiedere se fossero arrivate le mie figurine
preferite. Purtroppo, davanti all’edicola, la felicità
mattutina ha dovuto lasciare il passo alla prima
delusione, sono pian piano tornato alla realtà! Una
locandina di un giornale scriveva a grandi caratteri
di una rivolta scoppiata in Costa d’Avorio contro i
bianchi europei, di continui attentati dei palestinesi
contro gli israeliani, di due soldati americani che
erano morti per un autobomba preparata da alcuni
terroristi arabi, di centinaia di bambini morti per
fame e malattie. “Che sta succedendo?” dicevo tra
me. Mi sono completamente dimenticato delle figurine e proseguendo verso la scuola il senso di felicità con il quale mi ero svegliato era completamente svanito. In testa mi ronzavano mille pensieri.
Perché non possiamo vivere felici? Perché quando
ci sono delle divergenze tra i popoli devono essere
sempre risolte con le armi e non sedendosi intorno
a un tavolo? Perché antichi odi fra popolazioni tornano pericolosamente alla ribalta con la conseguenza che migliaia, milioni di bambini soffrono inutilmente gli egoismi degli adulti?
Credo, infatti che il problema sia legato ai nostri
egoismi. Ci sono popolazioni ricche che non si
accontentano di quello che hanno e vogliono sempre di più, sfruttando nazioni povere che povere non
sarebbero se avessero le tecnologie e le competenze
per utilizzare le risorse della loro terra. Ci sono
nazioni che hanno i mezzi per vivere serenamente,
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ma l’odio per altri popoli li porta ad essere continuamente in guerra e il risultato è sempre lo stesso:
la sofferenza! Quello che però mi preoccupa maggiormente è che questi odi antichi, queste differenze, si cominciano a notare anche tra noi ragazzi.
Come possiamo allora sperare in un futuro migliore
se, fin da “piccoli” l’insegnamento che riceviamo è
la cultura della differenza?
Credo che ogni persona, ogni ragazzo, ogni bambino, ami il proprio paese, la propria cultura, la propria religione e che sarebbe felice di vivere nella
terra dove è nato, senza essere costretto ad emigrare o peggio ancora, a fuggire perché è in corso una
guerra.
La vera sfida con il nostro futuro è proprio questa,
aiutare le persone là dove vivono, spendere le risorse in eccedenza dei paesi ricchi per curare le malattie che magari in quei paesi sono considerare banali, ma che, ogni anno, uccidono migliaia di bambini. Creare delle scuole che permettono ai bambini di
acquisire quelle nozioni necessarie per fare crescere il proprio paese, creando così occasioni di lavoro
e quindi benessere. Solo impedendo gli esodi di
massa possiamo impedire le guerre.
La pace poi si costruisce anche integrandosi e aiutandosi gli uni gli altri. Non creando più occasioni
per combattere e rispettandoci.
Sarebbe così bello svegliarsi ogni mattina ed essere
felici, non per avere fatto un bel sogno, ma per averlo realizzato!
• La pace e le relazioni tra i popoli visti con gli
occhi dei giovani
Diletta Carpitelli (2° classificato)
Classe III A Scuola secondaria di primo grado “G.
Carducci” Venturina
La FAO, l’organizzazione mondiale delle Nazioni
Unite che ha come scopo principale di combattere
la fame nel mondo, ha calcolato che un quarto della
popolazione mondiale è ricca e consuma e talvolta
spreca l’80% di tutte le risorse della Terra.
La stragrande maggioranza delle persone, devono
invece spartirsi e lottare per il restante 20%. Di questi poveri, più di ottocento milioni soffrono la fame.
Anche il problema della sete è molto importante.
Infatti è vero che la Terra è costituita soprattutto
d’acqua, ma solo una piccolissima parte di questa
risulta potabile.
Ovviamente i paesi ricchi ne fanno largo consumo,
mentre in intere nazioni non si ha nemmeno l’acqua
da bere. La Terra e i suoi beni appartengono a tutti
gli uomini, per questo l’aiuto ai più poveri è un
dovere di giustizia e di solidarietà umana.
Molte persone, attraverso le organizzazioni promosse dagli Stati e dalla Chiesa si impegnano perché si
riduca questa distanza tra ricchi e poveri ed ogni
uomo possa vivere dignitosamente… …ma questo
non basta… Milioni di persone, poi, sono costrette
ad abbandonare la loro terra a causa di guerre e conflitti, persecuzioni politiche, razziali e religiose, o in
conseguenza a fenomeni naturali devastanti.
Tanti altri uomini, donne e molti bambini vivono
nei loro paesi come prigionieri, costretti a lavorare
come schiavi senza alcun diritto.
Molte associazioni e tanti gruppi di volontari sono
impegnati ad accogliere e prestare i primi soccorsi
ai rifugiati stranieri che spesso arrivano in Europa
senza effetti personali e in gravi condizioni sia fisicamente che mentalmente a causa degli estenuanti
viaggi trascorsi su imbarcazioni di fortuna e non
idonee al trasporto di così tanti passeggeri. E’
importante anche il lavoro di chi li aiuta a trovare un
impiego, una casa, e fa in modo che i bambini ricevano un’adeguata istruzione… …ma anche tutto
questo non basta… Aggiungiamo la “crisi in medio
Oriente” dove le rivolte, le battaglie, gli scontri a
fuoco provocano decine di feriti e morti ogni giorno. A nulla sembrano servire le proposte di pace e le
mediazioni tra i governi. La gente è scoraggiata
perché non “vede un futuro”. Allora fermiamoci un
attimo, riflettiamo, proviamo a capire cosa ci serve
ancora… …forse le persone che si stanno impegnando sono troppo poche…? Qualche volta penso
anche che sia più facile occuparci del dolcissimo
bambino senegalese, dimenticandoci dei vicini di
casa extracomunitari che avrebbero soltanto bisogno di confidare le loro paure per affrontare una
nuova vita in un paese straniero. Io non ce l’ho la
ricetta per realizzare la pace tra gli uomini; non ho
nemmeno la possibilità di parlare con quei “signori”… i presidenti delle grandi Potenze Mondiali. Ma
un consiglio per… far sì che il mondo sia un po’ più
sereno ce l’avrei: cominciamo ad essere in pace nel
nostro paese, nella nostra casa, con i nostri compagni di classe… fin dal mattino… Offriamo il nostro
“buongiorno” al vicino della porta accanto, ringraziamo la mamma per la colazione preparata con
cura, troviamo il tempo di far visita ai nonni, regaliamo il nostro sorriso a chi soffre… e potrei ancora continuare l’elenco. Non mi sembra poi così difficile, non servono grandi somme di denaro e neppure calcoli difficili.
Forse un po’ di tempo, quello sì, un po’ di pazienza
e anche speranza, ma d’altra parte, per quanto possano sembrare così diverse tra di loro, tutte le per-
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sone del mondo, hanno bisogno, delle stesse cose: ste nel mondo perché per alcune idee che hanno
amici che si prendano cura di loro, affetto, solida- determinate persone, e senza sapere se hanno torto
rietà ma soprattutto tanto, tanto AMORE.
o ragione, vengono uccisi centinaia di esseri umani
innocenti .
• Una persona importante
Come se la vita non contasse niente per coloro che
hanno potere. In questi anni e ancora oggi abbiamo
Francesca Ciaponi (3° classificato)
la guerra in Iraq e molte altre guerre in tanti punti
Classe IV B Scuola primaria “A. Altobelli”
del mondo, come in Africa ed ancora a
Il mio nonno si chiama Nilo e ha settantacinque Gerusalemme, causata dalle idee spesso incomprenanni. A me ha insegnato tante cose, per esempio i sibili di: Bush, Osama Bin Laden, Saddam Husseyn
sacrifici che ha fatto da piccolo e da adulto. Quando ed altri.
il mio nonno era bambino, la sua vita era molto dura Ma perché invece di prendere i cannoni oppure le
perché c’era la guerra e la povertà. Lui non poteva bombe non ci mettiamo a parlare tutti insieme?
andare quotidianamente a scuola perché doveva Secondo me la diplomazia è la miglior arma per
anche lavorare. Infatti, i suoi genitori erano conta- fare finire le guerre.
dini e a volte gli facevano guidare le vacche che Purtroppo questo non succederà mai perché sotto la
trainavano gli attrezzi agricoli. Quando riusciva ad parola guerra si nascondono altre parole come: inteandare a scuola, al rientro, molte volte, invece di ressi finanziari, potere, religione e cultura.
andare a casa andava direttamente nei campi dove Mi piacerebbe se un giorno svegliandomi sentissi
già c’erano i suoi genitori. Mangiava lì, li aiutava e dire che “La guerra è finta in tutto il mondo perché
studiava. Avendo frequentato poco la scuola, quan- i potenti hanno parlato tra di loro, si sono messi
do è diventato un ragazzo, non riusciva a trovare un d’accordo e magari con qualche compromesso
lavoro. Quando finalmente lo trovò, riuscì a sposar- hanno trovato il giusto equilibrio per la cattiveria tra
si e a costruirsi la casa, naturalmente con tanti tutti i popoli del mondo”.
sacrifici. Il mio nonno era dispiaciuto perché non
aveva potuto studiare tanto e aveva capito che lo • Dedicato agli anziani
studio era importante e ha fatto di tutto per far studiare per tanti anni la mia mamma e i miei due zii. Ilaria Malvone (menzione speciale)
Ora è in pensione e, nonostante l’età, è una persona Classe V Scuola primaria “A. Altobelli”
ancora molto attiva: si alza prestissimo la mattina, A Campiglia si trova un centro assistenza dove sono
accudisce i suoi animali (cani, conigli, galline e pul- ospitati una cinquantina di anziani. Io ne conosco
cini) e cura con amore il suo orto dal quale ricava alcuni: Bruna, una donna molto generosa e poetesuna buona verdura per sé e per tutti noi di famiglia. sa, Vincenzo, un uomo goloso di caffè, Alberto, un
Si occupa di tutte le commissioni di casa (super- uomo grassottello e un po’ basso e altri ancora di cui
mercato, posta, banca…) ed è molto disponibile con non conosco il nome. Ho di loro questa conoscenza
i suoi figli e noi nipoti.
perché la mia mamma Barbara è catechista; i “suoi”
La domenica porta mia nonna a ballare, infatti il bimbi e quelli di altre catechiste, fanno moltissimi
ballo liscio è una loro grande passione. Tra la mia spettacoli; sono stati fatti anche a Campiglia e cosi
vita e quella del mio nonno, sicuramente è stata più li ho conosciuti. Tutti gli anziani erano molto consacrificata quella del mio nonno perché oggi è più tenti e Bruna, addirittura, ha ringraziato tutti con
facile da affrontare. Quando vado da lui in estate, lo una lettera. La donna che mi ha colpito di più è
aiuto ad annacquare soprattutto i pomodori, basilico naturalmente Bruna, è sempre calma, sorridente e
e gli vado a prendere gli attrezzi, la zappa e l’innaf- simpatica e l’uomo Vincenzo, anche lui simpatico,
fiatoio e altri, ma soprattutto mi ha fatto imparare chiacchierone e instancabile.
come si fa a riconoscere un frutto malato.
Un giorno ci sono stata quando la mia mamma non
Il mio nonno per me è una persona importante.
c’era; io e Grazia, una inserviente, abbiamo fatto
un piccolo scherzo a Vincenzo, che voleva uno
• Pace, rapporti tra i popoli visti con gli occhi dei dopo l’altro, tanti caffè. Io ho contato gli spiccioli
giovani
che aveva e Grazia ad ogni moneta da cinque, dieci
centesimi gli contava un caffè; così lo ha convinto
Samira Landi (menzione special)
a non prenderli, perché troppi gli potevano fare
Classe V Scuola primaria “E. Amici”
male.
La guerra a parer mio, è la cosa più brutta che esi- A me fa tanta tristezza sapere che quei nonni non
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ricevono tante visite dai loro nipoti grandi e piccoli, solo uno, per ora, l’ho visto andare a salutare la sua
nonna, ormai anziana.
Penso invece alla mia vita, dato che sto sempre insieme ai miei nonni andando a fare la spesa o anche giocando a carte…
La mia e la loro vita è molto diversa, più ricca di affetto mentre quei nonni vivono lunghe serate di solitudine.
La Pace
Nicola Simonetti - menzione speciale
Classe IV A Scuola primaria “G. Marconi”
Per fare capire agli uomini che la pace è meglio dell’odio.
La pace è importante
e l’odio è raccapricciante;
noi soli possiamo portarla
e noi soli possiamo vederla,
noi soli possiamo averla
se gli altri ce la daranno
noi gliela renderemo
perché insieme ce la faremo
a sconfiggere quell’odio che sta in noi.
Questi che abbiamo pubblicato sono
gli elaborati scelti dalla giuria su
una selezione svolta dagli insegnanti che hanno segnalato complessivamente 52 alunni per la partecipazione al concorso, 29 della scuola primaria e 23 della scuola secondaria
di primo grado. La giuria era formata da Ivo Gentili (dirigente scolastico), Michele Mazzola (assessore
pubblica istruzione), Giulia Gentile
(insegnante, collaboratore del dirigente scolastico), Divo Cerbai (rappresentante Auser).
La biblioteca comunale:
punto di riferimento stabile
La biblioteca comunale R. Fucini di Venturina è un punto di riferimento stabile per la scuola, con la quale
collabora nell’ambito della promozione della lettura curando l’ospitalità delle classi per attività condotte
insieme agli insegnanti e proponendosi inoltre come “agenzia culturale”
alla quale gli alunni possono accedere in modo libero e autonomo per i
propri approfondimenti personali o
per le ricerche scolastiche.
Quest’anno la collaborazione tra
scuola e biblioteca è stata particolarmente intensa e sentita, con il risultato di riuscire ad entusiasmare tutti gli
alunni che hanno vissuto l’esperienza
in biblioteca come un’avventura affascinante con la quale imparare diventa un viaggio irresistibile nel quale si
possono scoprire tesori inaspettati.
Uno dei tesori di fronte al quale i
bambini rimarrebbero per ore è, ad
esempio il fondo antico della biblioteca, contente centinaia di libri stampati nei secoli passati, a partire dal
‘500.
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Tutti i progetti dell’anno scolastico 2004/05
Ecco i titoli di tutti i progetti svolti dall’istituto comprensivo, così
come si possono desumere dai
documenti della scuola, li pubblichiamo per dar conto della loro
entità numerica complessiva,
quelli di cui abbiamo parlato più
diffusamente vi rientrano, anche
se possono esserci alcune diffe-
renze nei titoli nel passaggio dalla
parte amministrativa alla parte
didattica (in termini amministrativi ognuno corrisponde ad un
codice numerico inequivocabile):
Inglese aggiuntivo scuole dell’infanzia e scuola secondaria di
primo grado, Comunicliccando,
Gioco e movimento, Armonia,
Fido in classe, Crescere 6 – Yoga,
Musicoterapia 3 e 4, Gestualità e
sonorità del corpo, Laboratorio
psicomotorio, Laboratorio teatrale, Insieme per aiutarci,
Educazione ambientale, Il teatro
per esprimersi, La bussola del
tempo, Integrazione diversamente abili, Classi aperte.
Gli investimenti del Comune
per la scuola
Il Comune di Campiglia ogni
anno mette a disposizione dell’Istituto
comprensivo
20.000,00 euro per l’ampliamento dell’offerta formativa.
Inoltre una somma variabile
viene veicolata dai fondi regionali per il diritto allo studio
attraverso gli enti locali sui
cosiddetti progetti Pia, quest’anno l’ammontare per le scuole
del comune di Campiglia è di
17.173,00 euro.
Il Comune interviene inoltre,
nell’obbligo istituzionale di proprietario degli edifici scolastici,
con la manutenzione delle scuole per una somma di circa
100.000,00 euro l’anno.
Altri fondi sono destinati al
mantenimento del servizio di
ludoteca che opera come supporto nelle scuole per i vari progetti, garantisce il servizio
mensa e il servizio di trasporto.
In collaborazione con il Teatro
dell’Aglio che ne è soggetto
gestore, mette a disposizione il
Teatro dei Concordi per saggi e
spettacoli della scuola e organizza la stagione di teatro per i
ragazzi.
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Associazioni e scuola:
alcune testimonianze dirette
Ludoteca:
un posto per crescere
Tra i vari strumenti che il Comune
mette a disposizione della scuola c’è
la ludoteca che è organizzata con
due sedi, una a Campiglia e l’altra a
Venturina. La gestione è affidata alla
Coop Di Vittorio che mette a disposizione personale qualificato. Da
anni la struttura collabora su vari
progetti con le classi che ne fanno
richiesta, costituendosi come uno
spazio aperto ed attivo al consolidamento di un rapporto di collaborazione con l’istituzione scolastica, di
integrazione tra intenzionalità didattiche e potenzialità ludiche.
Attraverso la capacità di tradurre in
attività ludica, in gioco, il tema concordato (che può prendere spunto
dall’attività didattica prevista dal
personale docente, dagli interessi o
dalle problematiche dei bambini) la
ludoteca offre all’interno della scuola, percorsi di apprendimento giocoso finalizzati al conseguimento di
obiettivi ben definiti all’interno di
un progetto didattico concordato, in
modo che gli alunni possano essere
attori e non spettatori di ciò che
stanno imparando e allo stesso
tempo le insegnanti hanno l’opportunità per entrare in relazione con i
bambini mettendosi “in gioco” nel
quadro delle attività programmate.
L’esperienza maturata dalla Ludoteca negli anni, ci dice che la gamma
Dal banco al palcoscenico
Anche quest’anno, dall’incontro tra il Teatro dell’Aglio
e l’Istituto Comprensivo di Venturina e Campiglia, sono
nate molte iniziative.
Ogni anno, grazie anche al contributo di Fondazione
Toscana Spettacolo, il TdA organizza una rassegna di
Teatro ragazzi, fatta cioè di spettacoli adatti al pubblico
degli studenti, le cui rappresentazioni si tengono in orario mattutino o nel primo pomeriggio.
Da marzo a maggio di quest’anno sono stati quattro gli
spettacoli presentati al Teatro dei Concordi: “Il processo
al Gatto con gli stivali”, “Cenerentola”, “Urbanità” e
“Le avventure di Giovannino Perdigiorno”. Alle sei
repliche complessive hanno assistito circa 900 ragazzi,
grazie anche alla collaborazione della locale azienda di
trasporto pubblico, l’ATM, e l’Amministrazione
Comunale, che hanno favorito l’iniziativa organizzando
speciali servizi per portare gli studenti a teatro dalle
scuole di Venturina.
Per comprendere l’importanza che il TdA attribuisce al
rapporto con gli studenti, basti pensare che fra gli spettacoli del cartellone ragazzi, due sono coproduzioni del
TdA con altre compagnie locali: TeasiTeatro di Follonica
e Kallima di Suvereto (“Le avventure di Giovannino
Perdigiorno”): è infatti proprio attraverso le coproduzioni che il TdA intende dare un forte impulso alla sua attività in questo settore. Proprio con Kallima è stato stipulato un protocollo di intesa per sviluppare in futuro
delle possibili “cose da fare” è praticamente infinita: per parlare della
cultura dei popoli della Terra si possono imparare danze popolari o
costruire manufatti in stile, per
conoscere la geografia si possono
costruire dei continenti in cartapesta,
si può utilizzare l’origami per esplorare la geometria, approfondire la
storia antica costruendo castelli di
cartone o villaggi su palafitte, possiamo utilizzare la tecnica del libro
animato per rendere visibile il ciclo
dell’acqua, oppure mettere in piedi
uno spettacolo teatrale per parlare di
educazione alimentare.
Antonella Meschini
Responsabile della Ludoteca per
Coop Di Vittorio
nuove coproduzioni di Teatro Ragazzi.
Peraltro il programma di Teatro Ragazzi era stato preceduto da altri due eventi: il primo nel novembre scorso, in
occasione della Festa della Toscana (grazie all’inserimento del Concordi nelle iniziative teatrali finanziate
dalla Giunta Regionale), è stato CCC, un bellissimo
spettacolo interattivo e multimediale. Poi, nel dicembre,
Motus Danza, che era presente con un proprio spettacolo nella stagione teatrale maggiore, ha incontrato il pubblico degli studenti in un laboratorio pomeridiano.
Sempre in occasione della Festa della Toscana, il TdA ha
allestito, assieme ai ragazzi della Scuola Media di
Campiglia Marittima, la lettura “Il razzismo spiegato ai
ragazzi”, libero adattamento da Tahar Ben Jelloum.
La collaborazione con l’istituzione scolastica si esplica
anche attraverso l’accesso al Teatro dei Concordi per i
saggi teatrali di fine anno: sono ben tre le giornate previste nel mese di maggio.
Dunque una collaborazione intensa e ricca di frutti, che
intendiamo proseguire nel prossimo anno teatrale, in
accordo con l’Amministrazione comunale e gli assessorati competenti, destinando al settore anche maggiori
risorse, se ciò sarà possibile.
Siamo infatti convinti che portare i ragazzi a teatro vuol
dire fare un investimento per la crescita culturale del
nostro territorio.
Per il Teatro dell’Aglio
Maurizio Canovaro
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Polisportiva e scuola:
non solo sport
La polisportiva Arci Uisp nei suoi 25
anni di attività occupandosi di svariate discipline sportive, di attività
culturali e ricreative nonché di solidarietà ha sempre cercato un rapporto particolare con il mondo della
scuola consapevole che è da lì che si
formano le future generazioni ed è
verso i giovani che bisogna trasmettere i valori più importanti che si
possono esprimere in tutte le attività
dei settori in cui noi operiamo.
In questa ottica abbiamo allacciato
rapporti con la direzione didattica
dagli ultimi anni 80 trovando sempre
la più ampia disponibilità da parte
dei dirigenti e degli insegnanti.
Per quanto riguarda la parte sportiva
abbiamo collaborato all’organizzazione di tre meeting di atletica leggera nei quali era anche previsto uno
spazio per i giochi ludici per i più
piccoli e con la partecipazione di
ragazzi diversamente abili con l’intento di sensibilizzare i giovani
verso i problemi di costoro.
Da 4 anni a questa parte organizziamo le giornate dello sport scolastico
rivolto alle classi elementari con
gare che hanno si una classifica finale, ma con premiazione uguale per
tutti, cercando di far passare tra i
ragazzi (nei nostri interventi) il concetto dell’importanza di fare sport
per mantenere sano il loro fisico, per
divertirsi e per fare nuove amicizie,
perché questa è la cosa più importante. Molte iniziative sono state realizzate in collaborazione con la scuola dal nostro settore cultura come la
diffusione di 4 opuscoli su temi
importanti quali la resistenza, la
droga, la festa della donna e un opuscolo estremamente simpatico che
riproponeva con il titolo “Nonno
raccontaci una storia” tutte quelle
storielle simpatiche che probabil-
mente sarebbero andate perdute.
Negli ultimi anni in collaborazione
con il nostro gruppo Arcobaleno settore fotografia, è stato organizzato
un corso sul tema specifico delle tecniche della foto, così come con le
classi quinte è stato affrontato il
tema dell’associazionismo e della
solidarietà trattando i problemi dei
bambini dell’Africa e cercando di
sensibilizzare i ragazzi sull’importanza del volontariato per portare
avanti progetti come “Goma”
“Matteo” ed altri.
Come si vede la nostra collaborazione con la scuola è totale e ampia e
sono allo studio progetti da porre
all’attenzione dei dirigenti scolastici
per proseguire su una linea ormai
avviata e che consideriamo molto
proficua.
Per il consiglio della Polisportiva
Il presidente
Carlo Lenzi
La speranza di aver gettato un seme
La conoscenza reciproca, la capacità di parlare insieme, di condividere cultura, vite esperienze diverse
sono alla base di un futuro mondo in pace.
La nostra ignoranza spesso rende lontano e “pauroso” l’altro, lo straniero.
AMREF parte da questo punto di vista per ribaltarlo, ma come raccontare l’Africa ed in particolare ai ragazzi delle scuole italiane?
Questo era lo scopo dell’incontro a cui, in qualità di rappresentante di AMREF Italia, ho partecipato a Campiglia.
AMREF ha due caratteristiche principali, quella di essere una fondazione africana che usa personale locale per la realizzazione
dei progetti e quella di coinvolgere direttamente le comunità locali delle zone dove lavora nei progetti stessi.
Per raccontare queste cose AMREF Italia ha deciso di farsi prestare la voce da personaggi noti del mondo dello spettacolo e della cultura italiana. Così di volta in volta Giobbe Covatta, Luca Zingaretti, Fabio Fazio e molti altri sono
venuti a conoscere i nostri progetti e ne sono diventati i “narratori”.
Insieme ai ragazzi dell’Istituto Compresivo Marconi di Venturina abbiamo visto alcuni brani del film “Sono stato
nero pure io” di Giobbe Covatta : brani che raccontavano la vita di tutti i gioni in Kenya, nella zona Masai, dove le
scuole, l’acqua, il cibo non sono realtà scontate. Attraverso Giobbe e le immagini del film parlavano i pastori, i bambini, le donne lontane e i nostri ragazzi hanno ascoltato …e capito dalle domande curiose che mi hanno fatto. E’
sempre emozionante vedere nascere la curiosità sui visi dei ragazzi, è sempre emozionante rispondere alle loro
domande e sperare di aver gettato un seme.
Grazie al Comune di Campiglia di averci dato questa opportunità
Daniela Cuomo
Rappresentante di AMREF Italia
Per informazioni sui nostri progetti: www.amref.it
Comune di Campiglia Marittima
giugno 2005