Un po` di storia e qualche novità
Transcript
Un po` di storia e qualche novità
www.salutare.info Formazione a cura della Confederazione Nazionale delle Università Popolari Italiane www.cnupi.it – [email protected] Un po’ di storia e qualche novità La C.N.U.P.I. nasce nel 1982, a Sorrento, il Prof. O. Ferulano, fondava la Confederazione Nazionale delle Università Popolari Italiane (C.N.U.P.I.). Soci fondatori e protagonisti di questa iniziativa erano proprio quelle antiche Università Popolari, dirette eredi di un passato così ricco di esperienze e di storia, ma anche tanto vitali da proiettarsi verso le sfide e le novità del futuro. Poco meno di dieci anni dopo, nel 1991, il Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica, con un apposito decreto legge pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n.203 del 30.8.91, riconosceva alla C.N.U.P.I. la personalità giuridica, premiando così la validità, la serietà, ma anche l’attualità e le potenzialità future di un percorso di didattica e di formazione oramai già consacrato da una storia più che secolare. Ricordiamo alcuni tra i nostri docenti del passato delle Università Popolari: Giovanni Bovio, Gabriele D’Annunzio, Benedetto Croce, Ludovico Mortara, Roberto Ardigò, Gioacchino Volpe, Luigi Einaudi, Gaetano Salvemini, Francesco Pullé e molti altri. La nostra Confederazione è parte integrante dell’European Association of the Education of Adults la quale, a sua volta, agisce con l’Unesco ed il Parlamento Europeo per stimolare, orientare e concretizzare le politiche culturali. L’inserimento della Confederazione Nazionale delle Università Popolari nello Schedario dell’Anagrafe Nazionale degli Istituti di 30 www.salutare.info Ricerca con un suo proprio numero di codice (41790YCU) rende possibile ad una confederata istituire quel legame stretto tra la dimensione della didattica e quella della ricerca. Il sottoscritto ha di recente avviato le procedure di Accredito Regionale per inserisce nell’Albo previsto dalla legge regionale 20 settembre 1993, n. 53, le Università Popolari in possesso dei requisiti di cui all’articolo 4 e verifica periodicamente il permanere degli stessi. Al fine di promuovere le finalità statutarie dell’Ente, inoltre, ha elaborato in sintonia con l’Ordine dei Medici, la FIAMO e SIMO, il Registro dei Medici Omeopati Italiani non sulla base dell’autoreferenzialità ma sulla trasparenza dei curricula, tutto ciò al fine di tutelare il cittadino da operatori sanitari medici e non da “malpractice”. L’applicazione del PROGRAMMA DIDAT- TICO NAZIONALE PER LA FORMAZIONE DI BASE DEL MEDICO ESPERTO IN OMEOPATIA (PDN) è il principio di coerenza adottato, quale requisito richiesto per l’iscrizione al Registro CNUPI inoltre attualmente si è data comunicazione anche all’European Committee for Homeopathy (ECH), che rappresenta la massima Istituzione nel settore dell’Omeopatia. Si intende seguire due tipi di preparazione professionale: - formazione professionale completa: postlaurea, che mette in condizione il medico di utilizzare appieno la medicina omeopatica; il corso triennale comprende 1500 ore di formazione professionale teorico e pratica: il livello equivale a quello di una vera e propria specializzazione in omeopatia ed una - formazione professionale limitata in omeopatia per medici, veterinari, farmacisti e dentisti che desiderano essere competenti in omeopatia intesa come una forma di terapia all’interno della pratica clinica occidentale (o come oggetto di ricerca). I corsi saranno più brevi, e cioè di 700 ore, di cui 300 teoriche e 400 pratiche e il livello è quello di conoscitore della medicina omeopatica, offrendo un percorso didattico completo alle Consociate. Concludiamo affermando la nostra profonda convinzione che il ruolo statutario delle Università Popolari sia www.salutare.info quello di concorrere ad aumentare la qualificazione professionale e la competenza dei medici operanti nel settore da esse rappresentato, favorendo e stimolando il miglioramento continuo di qualità nell’attività professionale, promuovendo un confronto trasparente con le Istituzioni. (questo a maggior ragione, laddove manca una legislazione di garanzia ed il cittadino necessita più che mai di essere tutelato), sosteniamo inoltre il principio dell’autonomia da interessi diretti o indiretti con aziende farmaceutiche, affinché l’attività societaria libera da condizionamenti culturali o economici da esse derivanti sia sempre indirizzata all’interesse del medico e della sua professionalità. La continua esponenziale crescita epidemiologica delle malattie cronicodegenerative e l’aumento dell’aspettativa di vita ci impone di riconsiderare anche nuovi professionisti della salute non medici che abbiano un ruolo di educatori e promotori di stili di vita positivi senza mai avventurarsi in un abuso di esercizio o arte medica e questi sono i naturopati ed anche per questi abbiamo attivato un registro con le stesse peculiarità e scelte fatte per i medici in sintonia con i più recenti dettami legislativi, noi abbiamo inteso raggruppare in questo settore del naturale e sotto un’unica Dizione: Bio-Terapaeuti tutti gli Operatori sanitari non medici come: a) Naturopata; b) Shiatzu; c) Riflessologia; d) Massaggio Cinese; e) Massaggio Ayurvedico; f) Pranopratica; g) Reiki. La nostra Organizzazione si prefigge l’obiettivo di far emergere dal sommerso operatori sanitari non medici che operano nel mondo del benessere, inserirli in un percorso di formazione permanente e riunire sotto lo stesso tetto sia gli Operatori di pratiche non convenzionali e sia tutte le associazioni scuole ed enti che operano nel settore bio-naturale. Per tutte queste finalità La C.N.U.P.I. ha istituito una Commissione permanente di esperti (Docenti e Ricercatori Universitari di rilievo Nazionale ed Internazionale) che dovranno concedere la “patente” di affidabilità valutando le richieste per il riconoscimento dei titoli di studio degli operatori professionali delle discipline bionaturali, ai fini di una futura equipollenza del titolo al diploma di operatore professionale in discipline bio-naturali per ciascuno degli indirizzi di cui all’approvazione del lungo iter legislativo. Prof. Antonio Di Mezza Lo sport-terapeuta genesi di una nuova professione Bisogno di mettersi in moto, di fare un po’ di sana fatica fisica e consumare quelle enormi scorte di energia che accumuliamo quotidianamente con il nostro sistema di alimentazione distratto, fugace e disordinato. Bisogno di recuperare una parte di quella dimensione motoria che ormai neanche più il frenetico tran-tran di una volta potrebbe risolvere: troppe ore al computer e alla tv, stazioni della metro a meno di 1000 metri l’una dall’altra, motorini che si intrufolano fino all’ingresso degli ascensori, tensione e stress alle stelle. Bisogno di invertire le tendenze negative, che dal punto di vista epidemiologico rilevano, negli ultimi dieci anni, una prevalenza aumentata del 50% delle patologie cronico-degenerative come le malattie cardiovascolari, il diabete, l’osteoporosi, l’osteoartrosi. È questa la lucida analisi effettuata nel Piano Sanitario Nazionale 2006/2008 che evidenzia una popolazione tendenzialmente pigra e obesa sempre meno giovane, affetta da patologie strettamente correlate ad un regime di vita sedentario. Se l’aumento dell’età media, degli anziani e degli ultra anziani porta il conseguente aumento delle malattie cronico- degenerative, se le migliori condizioni di igiene, il notevole progresso scientifico e dell’assistenza medica consentono maggiori e migliori aspettative di vita, se è possibile garantire un considerevole prolungamento della vita anche nella fase post-acuzie di numerose patologie, si deve anche improntare, con scientifica cognizione, l’adozione di uno stile di vita diverso, una prevenzione maggiore ed una motricità proporzionata all’età e alle malattie contratte al fine di innalzare l’indice di qualità della longevità per l’ottimizzazione della salute pubblica e sollevare l’intera nazione da un aggravio di spesa sanitaria di per sé già iperbolica, e soprattutto, fatto non trascurabile, rendere l’esercizio fisico un occasione di socializzazione che respinga gli assalti della depressione e ciò che ne può scaturire. Così nasce la figura dello sport-terapeuta un professionista in grado di gestire l’attività motoria ai fini terapeutici che in stretta collaborazione con il medico e il fisioterapista porta fuori dai deprimenti ambienti sanitari il paziente e lo conduce nei centri sportivi, nelle piscine o nelle palestre a riappropriarsi del proprio fisico, per il mantenimento dello stato di benessere, per la prevenzione delle recidive, per godere di un salutare stile di vita diverso. Lo sport-terapeuta è un laureato che attraverso un percorso di alta formazione, un Master vero e proprio, assume le giuste competenze scientifiche e tecniche per esercitare le sue consulenze e queste, certamente non stenteranno ad arrivare considerato la grossa esigenza di prevenzione e di adattamento alle patologie rilevata dal PSN. I medici generici, oppure gli specialisti in pediatria, in geriatria, i fisioterapisti, ma soprattutto gli specialisti in medicina dello sport possono facilmente approdare all’ulteriore specializzazione, ma sono in special modo i laureati in scienze motorie che avrebbero la conferma della propria scelta curricolare a ragione delle loro aspettative e della specifica conoscenza nello sport. Il primo Master è organizzato a Napoli con il patrocinio onorario della Università PARTHENOPE e della Seconda Università SUN per le informazioni sulla durata e la frequenza ci si può rivolgere alle facoltà di Scienze Motorie e di Medicina dello Sport oppure alla Segreteria didattica 081 7101275. alutare 31