Febbraio-Marzo 2016
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Febbraio-Marzo 2016
www. arpa.veneto.it SERVIZIO OSSERVATORIO ACQUE MARINE E LAGUNARI OSSERVATORIO ALTO ADRIATICO POLO REGIONALE VENETO Copertura: regionale Frequenza: variabile Periodicità: annuale Rapporto di sintesi sull’andamento dei principali parametri ambientali delle acque di transizione del Veneto Febbraio-Marzo 2016 La qualità delle acque di transizione della regione Veneto è controllata, in applicazione della normativa vigente, dal Servizio Osservatorio Acque Marine e Lagunari di ARPAV. Nella mappa riportata in Figura 1 sono indicati i corpi idrici di transizione individuati nell’ambito del processo di implementazione della Direttiva Europea 2000/60/CE e soggetti al Piano di Monitoraggio ARPAV 2016 - Acque di Transizione. Per ciascun corpo idrico la Tabella 1 riporta il numero totale di stazioni della rete di monitoraggio per il rilievo dei principali parametri chimico-fisici. Per quanto riguarda la Laguna di Venezia si rimanda a specifica documentazione relativa al monitoraggio finalizzato alla valutazione dello stato ecologico e chimico in recepimento della Direttiva 2000/60/CE e realizzato nell’ambito del progetto denominato Mo.V.Eco II. Corpo idrico Area settentrionale Area meridionale (delta del Po) N. totale stazioni Laguna di Baseleghe Laguna di Caorle Laguna di Caleri Laguna di Marinetta Laguna di Vallona Laguna di Barbamarco Sacca del Canarin Sacca degli Scardovari 4 5 12 4 2 10 11 13 Tabella 1 - Rete di monitoraggio ARPAV 2016 delle acque di transizione: corpi idrici e numero totale delle stazioni di rilevamento delle caratteristiche chimicofisiche. Figura 1 - Mappa dei corpi idrici di transizione del Veneto. Di seguito vengono presentati i dati relativi ai parametri chimico-fisici dell’acqua raccolti in superficie (0.5 m dalla superficie) attraverso la Rete di Monitoraggio del Servizio Osservatorio Acque Marine e 1 di 4 Lagunari (rilievi effettuati mediante sonda multiparametrica CTD) nel periodo febbraio-marzo 2016. Le lagune di Caorle-Baseleghe sono state monitorate nel mese di febbraio (giorno 16), mentre quelle del delta del Po tra febbraio (giorni 4-9-11) e inizio marzo (giorni 1-2). DISTRIBUZIONE SUPERFICIALE MENSILE DEI PRINCIPALI PARAMETRI CHIMICOFISICI DELL’ACQUA La Tabella 2 riporta i valori medi dei principali parametri chimico-fisici (temperatura, salinità, pH e ossigeno disciolto). I dati rappresentano la media dei valori rilevati nelle stazioni dei bacini considerati. La temperatura dell’acqua è variata tra un minimo di 8.3 °C in laguna di Caorle, misurato a febbraio e un massimo pari a 11.7 °C, rilevato a marzo nella laguna di Caleri; la variabilità risulta sempre piuttosto contenuta. La salinità, variando tra 1.5 PSU in laguna di Caorle e 31.1 PSU nella Sacca del Canarin, presenta un range di variabilità tra i diversi corpi idrici molto ampio. Sono da sottolineare i valori molto bassi misurati nelle lagune di Vallona, Baseleghe e soprattutto Marinetta, che potrebbero essere correlati alle intense precipitazioni piovose del periodo, avvenute in particolar modo a fine febbraio. Tabella 2 - Valori medi di temperatura, salinità, pH e ossigeno disciolto misurati nei corpi idrici di transizione della Rete di Monitoraggio ARPAV 2016 (n.r. indica “non rilevato”). Temperatura (°C) Area settentrionale Area meridionale (delta del Po) Laguna di Baseleghe Laguna di Caorle Laguna di Caleri Laguna di Marinetta Laguna di Vallona Laguna di Barbamarco Sacca del Canarin Sacca degli Scardovari Salinità (PSU) pH Ossigeno disciolto (%) Febbraio 8.6 ± 0.1 6.5 ± 2.2 8.0 ± 0.0 96.2 ± 4.0 Febbraio 8.3 ± 0.2 1.5 ± 0.6 7.8 ± 0.1 85.3 ± 3.5 Marzo 11.7 ± 0.6 23.5 ± 4.6 8.0 ± 0.1 108.4 ± 10.0 Marzo 10.8 ± 0.3 2.7 ± 1.8 7.8 ± 0.1 82.9 ± 0.9 Marzo 10.8 ± 0.0 8.7 ± 0.5 7.7 ± 0.1 90.8 ± 1.4 Febbraio 8.7 ± 0.4 21.8 ± 7.7 8.2 ± 0.1 107.9 ± 4.6 Febbraio 10.0 ± 0.2 31.1 ± 2.6 8.1 ± 0.0 101.0 ± 4.3 Febbraio 9.0 ± 0.6 30.8 ± 2.4 8.2 ± 0.1 99.4 ± 6.7 I valori di pH presentano un minimo di 7.7 unità misurato in laguna di Vallona, un massimo di 8.2 unità rilevato in quelle di Barbamarco e Scardovari ed una variabilità sempre contenuta. Le lagune caratterizzate da salinità inferiori presentano anche i valori minimi di pH. 2 di 4 Infine le concentrazioni di ossigeno disciolto presentano valori prossimi alla percentuale di saturazione. Il valore minimo (82.9%) riguarda la laguna di Marinetta, quello massimo (108.4%) la laguna di Caleri. Come per il pH, i valori minimi sono stati registrati nei corpi idrici a più bassa salinità. CONFRONTO CON IL PERIODO 2008-2015 Di seguito si riportano i grafici (Figure 3-4), suddivisi per area (lagune di Caorle-Baseleghe e lagune del delta del Po) della media mensile dei principali parametri oceanografici misurati in superficie durante la campagna di monitoraggio, confrontata con quella del periodo 2008-2015. Per quanto riguarda le lagune di Caorle e Baseleghe, tutti i parametri rientrano nella variabilità attesa: solo per la salinità è evidente una differenza significativa dei due valori medi. Relativamente alle lagune del delta del Po, se la salinità, con la sua estrema variabilità, si presenta in linea con la serie 2008-2015, tutti gli altri parametri se ne discostano più o meno sensibilmente: la temperatura di circa 1 °C, l’ossigeno disciolto del 15% e il pH di 0.25 unità. Va però ricordato che i rilevamenti in alcune lagune sono stati effettuati ad inizio marzo, anziché a febbraio. Figura 3 – Lagune di Caorle e Baseleghe. Confronto dell’andamento dei principali parametri chimico-fisici di marzo 2016 con la serie storica. 3 di 4 Figura 4 – Lagune del delta del Po. Confronto dell’andamento dei principali parametri chimico-fisici di febbraio 2016 con la serie storica. INDAGINI ISPETTIVE Le indagini ispettive eseguite durante i campionamenti di febbraio-marzo non hanno evidenziato alcun fenomeno anomalo, né di origine naturale (proliferazioni algali, ipossie-anossie, mucillagini), né di origine antropica (idrocarburi di origine petrolifera, etc). 4 di 4