La fiaba nel primo Novecento - Fondazione Tancredi di Barolo
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La fiaba nel primo Novecento - Fondazione Tancredi di Barolo
Proiezione con conferenza ed esposizione bibliografica La fiaba nel primo Novecento nell’ambito della rassegna cinematografica “Il cinema ai tempi di Gozzano” Lunedì 19 dicembre 2016, h 17.00 Salone d’Onore di Palazzo Barolo Via delle Orfane 7, Torino INVITO La Fondazione Tancredi di Barolo e il Museo Nazionale del Cinema con il Centro Studi “Guido Gozzano - Cesare Pavese” presentano La fiaba nel primo Novecento: una conferenza con letture dedicata ad approfondire la produzione fiabesca di Guido Gozzano e i suoi rapporti con il cinema, cui seguirà una proiezione di film muti conservati dal Museo del Cinema con l’accompagnamento musicale all’arpa di Valeria Delmastro. h 17.00-17.30 “Le fiabe di Gozzano in rapporto al mondo del cinema” – Mariarosa Masoero, Pompeo Vagliani. Letture di Giulia Polacco. h 17.30-17.40 Introduzione e commento ai film e alle musiche – Claudia Gianetto e Valeria Delmastro. h 17.40-19.00 Proiezione delle pellicole cinematografiche. Con il ciclo di proiezioni tenutosi al Cinema Romano a fine ottobre per il centenario della morte di Guido Gozzano (1916-2016), si è rievocato il contesto “gozzaniano” di inizio Novecento attraverso i film realizzati negli anni ’10. L’ultimo appuntamento si focalizza sul genere fantastico: con una selezione di rare copie restaurate ci si cala in un universo fantastico in omaggio a una parte specifica della produzione poetica dell’autore. Gozzano pubblicò tra il 1909 e il 1911 le sue prime fiabe sul “Corriere dei Piccoli”, fonti di ispirazione per alcuni brevi filmati coevi della Casa Ambrosio, andati perduti e misteriosamente mai attribuiti al poeta. L’iniziativa si collega alla mostra Fiabe d’autore. Gozzano e la “fiaba poetica” del primo Novecento allestita al Museo della Scuola e del Libro per l’Infanzia. In occasione della proiezione è stata allestita un’esposizione temporanea di preziose edizioni storiche di libri per bambini legate ai temi specifici dei film proiettati, tra cui un album illustrato musicale francese della Bella Addormentata (1902) da cui si è presa ispirazione per la composizione delle musiche di accompagnamento alle pellicole. Ingresso libero fino a esaurimento posti Prenotazione consigliata al numero 011 19784944 o via mail a [email protected] Fondazione Tancredi Barolo – Centro studi e Museo della scuola e del libro per l’infanzia - Palazzo Barolo, via delle Orfane 7 – 10122 Torino. Tel. 011. 19784944 – e-mail: [email protected] – sito: www.fondazionetancredidibarolo.com LA PEINE DU TALION (Pathé Frères, 1906) Regia: Gaston Velle – Lunghezza originale: 100 m – Copia restaurata nel 2007 da Museo Nazionale del Cinema di Torino e Fondazione Cineteca di Bologna: 35mm, poliestere, positivo, 70 m ca., 5’, colore [originale pochoir], senza didascalie. In un bosco un precettore e i suoi allievi vanno a caccia di insetti. La cattura di alcune farfalle rivelerà effetti imprevisti: gli insetti si tramutano in giovani ragazze che vogliono vendicarsi degli entomologi. Il povero precettore viene condannato a subire il trattamento che avrebbe riservato agli insetti catturati, cioè ad essere ‘spillato’ su un grosso fungo. VIAGGIO IN UNA STELLA (Cines, 1906) Regia e soggetto: Gaston Velle – Fotografia: André Wanzel – Lunghezza originale: 220 m - Copia restaurata nel 2012 da Museo Nazionale del Cinema di Torino in collaborazione con Fondazione Cineteca di Bologna, Cineteca del Friuli di Gemona, La Cinémathèque Royale de Belgique di Bruxelles: 35mm, positivo, poliestere, 212 m, ca. 10’, colore (viraggio), senza didascalie. L’astronomo Nigadimus, scrutando attraverso il suo telescopio i misteri del cielo, scopre un nuovo astro di cui si innamora al punto di voler intraprendere un bizzarro viaggio. Nigadimus si fa chiudere entro un’enorme bolla di sapone e vola attraverso le zone eteree. La dea che abita la fulgida stella lo accoglie nella sua splendida dimora ma Giove, avuto sentore della venuta dell’intruso nelle sfere celesti, scaccia Nigadimus dalla stella e lo fa precipitare attraverso lo spazio. LA BELLE AU BOIS DORMANT (Pathé Frères, 1908) Regia: [A Cappellani, L. Nonguet] – Fotografia e trucchi: Segundo De Chomón – Scenografia: V. Lorant-Heilbronn – Interpreti: J. Mathieu – Lunghezza originale: 300 metri – Copia restaurata nel da Museo Nazionale del Cinema di Torino, Fondazione Cineteca di Bologna: 35mm, poliestere, positivo, 258 m, 15’ a 16 f/s, colore [originale pochoir], didascalie italiane. Al battesimo della piccola principessa Aurora tutto il reame è in festa; la strega Carabozza, però, non è stata invitata e non è disposta a passar sopra l’affronto: si presenta ugualmente e condanna la piccola principessa a morire sedicenne per la puntura di un fuso. Il film è un’incantevole versione della fiaba di Charles Perrault; l’atmosfera magica è creata grazie all’equilibrio tra trucchi e narrazione ma soprattutto alle straordinarie colorazioni a pochoir. RAGGIO DI SOLE (Società Anonima Ambrosio, 1912) Soggetto: Arrigo Frusta – Scenografia: Decoroso Bonifanti – Attori e personaggi: Mario Voller Buzzi (il principe), [la domatrice Marcella Mayer del circo di A. Schneider, n.a.](Raggio di Sole), Cesare Zocchi (il re), Lina Gobbi (la regina), Ercole Vaser (il mago) - Lunghezza originale: 295/328 m. - Copia restaurata da Museo Nazionale del Cinema di Torino, Filmoteca de la Catalunya di Barcellona, Fondazione Cineteca di Bologna, Cineteca del Friuli di Gemona: 35mm, poliestere, positivo, 278 m, 14’, colore, didascalie catalane. Un principe, che vive nella reggia del padre in un paese freddo e nevoso, è ammalato e nulla gli dà conforto. Ciò che il giovane desidera è un raggio di sole ma persino gli astronomi del regno non possono esaudire il suo desiderio. Il principe si rinchiude nella sua buia camera e lì un raggio di sole lo raggiunge mostrandogli l’immagine di una fanciulla bellissima. Il principe innamorato riacquista la sua vitalità e affronta un favoloso viaggio per ritrovare Raggio di Sole. Schede dei film a cura della Cineteca del Museo Nazionale del Cinema di Torino, dicembre 2016.