Regolamento Interno del Consiglio dell`Ordine Architetti P.P.C. di

Transcript

Regolamento Interno del Consiglio dell`Ordine Architetti P.P.C. di
REGOLAMENTO INTERNO
DEL CONSIGLIO DELL'ORDINE DEGLI ARCHITETTI PIANIFICATORI
PAESAGGISTI E CONSERVATORI DELLA PROVINCIA DI MODENA
INDICE
1. GENERALITÀ
2. COMPETENZE DEL CONSIGLIO
3. ORGANIZZAZIONE DEL CONSIGLIO
Cariche del Consiglio
Mansioni del Presidente
Mansioni del Vicepresidente
Mansioni del Tesoriere
Mansioni del Segretario
Rapporti tra Consiglio e dipendenti dell'Ordine
4. ATTIVITA’ DEL CONSIGLIO
Sedute del Consiglio
Presenza alle sedute del Consiglio
Pubblicità delle sedute
Nomine
Rimborsi spese
5. GRUPPI DI LAVORO INTERNI ALL'ORDINE
6. ADUNANZE E ASSEMBLEE STRAORDINARIE
Regolamento Interno del Consiglio dell'Ordine
degli Architetti P.P.C. della provincia di Modena
1
1. GENERALITÀ
L'attività del Consiglio dell'Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della
provincia di Modena è precisata dal presente Regolamento, ai sensi dell'Art. 42 del R.D. 23
ottobre 1925, n. 2537.
Il Regolamento integra operativamente le attribuzioni di legge, che restano piene e complete.
Il presente Regolamento è stato approvato in seduta di Consiglio con deliberazione del 29
ottobre 2014, assunta con voto favorevole della maggioranza qualificata di almeno 2/3 dei
Consiglieri nel numero previsto dall'ordinamento.
Il presente Regolamento entra in vigore dal 5 novembre 2014.
Il presente Regolamento non ha scadenza; ogni sua modificazione, integrazione o
interpretazione devono essere deliberate in seduta di Consiglio dalla maggioranza qualificata
dei Consiglieri.
Copia del presente Regolamento sarà pubblicata sul sito dell’Ordine. Copia del presente
Regolamento sarà inviata, per conoscenza, a tutti gli Enti ed organismi interessati che ne
faranno richiesta.
2. COMPETENZE DEL CONSIGLIO
Ai sensi dell'art. 29 del R.D. 23 ottobre 1925, n. 2537, l’Ordine è diretto e governato dal
Consiglio, che esercita le seguenti attribuzioni, derivategli da disposizioni di legge:
 provvede alla custodia, alla formazione e all’annuale revisione dell'Albo, portandone le
varianti che fossero necessarie, inviandone copia agli Enti, alle Autorità ed agli Istituti di cui
all'art. 23 del R.D. n. 2537/1925;
 provvede all'amministrazione dei beni spettanti all'Ordine e propone all'approvazione
dell'assemblea il conto consuntivo ed il bilancio preventivo. Il Consiglio può, entro i limiti
strettamente necessari a coprire le spese dell'Ordine, stabilire una tassa annuale per
l'iscrizione all'Albo nonché una tassa per il rilascio dei certificati e dei pareri per la
liquidazione degli onorari;
 fornisce, su richiesta, pareri sulle liquidazioni di onorari e spese, attraverso la Commissione
Compensi, nonché altri pareri eventualmente richiesti dalle Pubbliche Amministrazioni su
argomenti attinenti la professione;
 vigila sulla tutela dell'esercizio professionale e sulla conservazione del decoro dell'Ordine;

reprime l'uso abusivo del titolo e l'esercizio abusivo della professione, presentando,
ove occorra, denuncia all’Autorità Giudiziaria;

organizza la formazione professionale continua degli iscritti secondo la normativa
vigente, il Regolamento per l'aggiornamento e sviluppo professionale continuo e le Linee
Guida e di Coordinamento che lo attuano.
A seguito della riforma degli ordinamenti professionali, ai sensi dell’art. 8 del D.P.R. 7 agosto
2012, n. 137, la competenza in materia disciplinare dal 24 giugno 2014 è attribuita al Consiglio
di Disciplina, al quale sono affidati i compiti di istruzione e decisione delle questione disciplinari
riguardanti gli iscritti all'Albo.
3. ORGANIZZAZIONE DEL CONSIGLIO
Cariche del Consiglio
Nel corso della seduta di insediamento, verificata la presenza di tutti gli eletti, il Consiglio elegge
al suo interno, a maggioranza degli eletti e con voto palese, nel seguente ordine: il Presidente,
iscritto alla sezione A dell’Albo, il Vicepresidente, il Segretario e il Tesoriere.
Regolamento Interno del Consiglio dell'Ordine
degli Architetti P.P.C. della provincia di Modena
2
In caso di mancato raggiungimento della maggioranza degli eletti nell’elezione delle cariche del
Consiglio, ogni votazione sarà ripetuta una prima volta con voto palese, ricercando la
maggioranza relativa dei votanti. Se anche la seconda e la terza votazione non porteranno a un
risultato utile, ogni votazione proseguirà con voto segreto fino al raggiungimento della
maggioranza relativa dei votanti.
Nomine all’interno del Consiglio
Il Consiglio istituisce la Commissione Consultiva per l’emissione dei pareri sui compensi
professionali e ne nomina, fra i Consiglieri, due referenti.
Tale Commissione è disciplinata dal Regolamento Interno per l’emissione dei pareri sui
compensi professionali, ai sensi della normativa vigente.
I Consiglieri, singolarmente o affiancati da appositi Gruppi di Lavoro, possono venire incaricati
dal Consiglio di seguire impegni specifici. La responsabilità di portare a termine tali impegni
ricade unicamente sui Consiglieri incaricati, e solo il Consiglio può modificare o revocare gli
incarichi assegnati. L’apporto dei Consiglieri, pertanto, non si esaurisce nelle sedute prescritte.
Il Consiglio ha facoltà di nominare i delegati incaricati di coordinare il lavoro tra Ordine
Provinciale e Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, e tra
Ordine Provinciale e Federazione Ordini Architetti dell’Emilia-Romagna.
Mansioni del Presidente
Ai sensi dell’art. 38 del R.D. 23 ottobre 1925 n. 2537 e dell’art. 4 del D.P.R. 8 luglio 2005 n. 169,
il Presidente rappresenta legalmente l'Ordine e il Consiglio.
Il Presidente dovrà concordare con il Consiglio le linee del suo operare.
Il Presidente coordina il lavoro del Consiglio e segue il lavoro dei Consiglieri che abbiano
ricevuto dal Consiglio l'affidamento di incarichi e/o responsabilità su singoli argomenti e/o
problemi.
Il Presidente è responsabile dell'osservanza delle scadenze di legge relative ad atti di sua
diretta competenza.
Il Presidente può delegare alcune funzioni, salvo quelle spettantigli per legge, ai Consiglieri o
agli iscritti, tanto temporaneamente quanto a tempo indeterminato, dandone comunicazione al
Consiglio.
La delega è revocabile in qualsiasi momento.
Mansioni del Vicepresidente
Il Vicepresidente sostituisce il Presidente in caso di dichiarata assenza nelle funzioni di
rappresentanza dell’Ordine.
Il Presidente ed il Vicepresidente svolgono le proprie mansioni in un clima di reciproca
collaborazione per favorire e migliorare l’attività del Consiglio.
Mansioni del Segretario
Il Segretario organizza gli uffici di Segreteria e vigila con il Tesoriere sul loro buon andamento.
Egli è tenuto alla puntuale e aggiornata redazione dei verbali, che devono essere consultabili in
ogni momento.
II Segretario è responsabile dell'osservanza delle scadenze di legge relative ad atti che
debbano investire il Consiglio e/o la Segreteria.
Il Segretario esamina la corrispondenza e ne propone al Presidente lo smistamento, tramite gli
uffici di Segreteria, al Presidente, a sé stesso, al Tesoriere, al Consiglio, ai singoli Consiglieri,
alla Segreteria e ai gruppi di lavoro.
Mansioni del Tesoriere
Il Tesoriere amministra l'Ordine, prepara i bilanci e vigila con il Segretario sul buon andamento
degli uffici di Segreteria.
Egli è tenuto alla puntuale e aggiornata contabilità di cassa.
Regolamento Interno del Consiglio dell'Ordine
degli Architetti P.P.C. della provincia di Modena
3
Nessun impegno di spesa può essere preso dal Presidente, dal Segretario e/o dai Consiglieri
senza il suo consenso.
Il Tesoriere è responsabile dell'osservanza delle scadenze di legge che riguardano atti
amministrativi e/o finanziari coinvolgenti l'Ordine.
Dimissioni del Consigliere dalla sua carica
Il Presidente, il Vicepresidente, il Segretario, il Tesoriere che si dimette dalla sua carica
istituzionale (fermo restando il suo ruolo di Consigliere) deve comunicare al Consiglio, con
dichiarazione firmata e depositata al protocollo della Segreteria, la sua decisione e, se lo ritiene,
le relative motivazioni.
Il Consiglio, avuto esito negativo la richiesta di ritiro delle dimissioni, prende atto della decisione
e il Presidente (oppure, nel caso il dimissionario sia lo stesso Presidente, il Consigliere più
anziano) procede immediatamente, nella stessa riunione del Consiglio, all’elezione di un
Consigliere alla carica resasi vacante.
Il Consigliere che si dimette dalla sua carica deve comunicare al Consiglio, con dichiarazione
firmata e depositata al protocollo della Segreteria, la sua decisione e, se lo ritiene, le relative
motivazioni.
Il Consiglio, avuto esito negativo la richiesta di ritiro delle dimissioni, prende atto della decisione
e nomina quale Consigliere il primo iscritto candidatosi alle elezioni e non eletto.
Rapporti tra il Consiglio e i dipendenti ed i collaboratori
Il rapporto tra il Consiglio, nella persona di ogni suo componente, ed il personale dipendente
dell'Ordine deve essere improntato sulla massima espressione di professionalità, correttezza e
lealtà.
Collaborazione con gli iscritti
Il Consiglio si avvale della collaborazione degli iscritti attraverso la costituzione di Commissioni
e Gruppi di Lavoro, che svolgono un ruolo consultivo per la trattazione di temi specifici e
perseguono obiettivi volti ad assicurare la qualità della professione ed i compiti di istituto.
4. ATTIVITA’ DEL CONSIGLIO
Sedute di Consiglio
Il Consiglio effettua di massima una seduta ogni due settimane. Qualora ciò non sia possibile, lo
spazio di tempo intercorrente tra due successive sedute non può eccedere i trenta giorni, salvo
nel caso di chiusura dell'Ordine o per altre cause di forza maggiore.
Il Consiglio è di norma convocato e presieduto dal Presidente. In sua assenza è presieduto dal
Vicepresidente e, in assenza di questi, dal Consigliere che fra i presenti risulti il più anziano per
l'iscrizione all'Albo.
Il verbale della seduta del Consiglio è redatto dal Segretario o, in sua assenza, dal Consigliere
più giovane.
Il Consiglio lavora su un Ordine del Giorno proposto dal Presidente e verificato all’inizio di ogni
seduta.
La Segreteria è tenuta a comunicare ai Consiglieri i contenuti dell’Ordine del Giorno con un
preavviso di almeno 2 giorni lavorativi dalla seduta di Consiglio.
Ogni Consigliere può chiedere che un determinato argomento sia posto all'Ordine del Giorno di
una successiva seduta.
L'argomento può essere posto all'Ordine del Giorno della medesima seduta qualora il Consiglio
sia d'accordo a maggioranza dei presenti.
Nella convocazione della seduta dovrà essere indicato l’orario di inizio della seduta.
I Consiglieri che, per giustificato motivo, non possano trattenersi sino alla fine, sono tenuti a
darne comunicazione con adeguato preavviso.
Regolamento Interno del Consiglio dell'Ordine
degli Architetti P.P.C. della provincia di Modena
4
Il Consiglio è valido con la presenza di un numero pari alla metà più uno dei membri.
Il numero legale deve essere raggiunto entro 30 minuti dall’orario stabilito per la convocazione;
se questo non viene raggiunto, la seduta sarà dichiarata nulla dopo aver registrato i nominativi
dei Consiglieri presenti.
Il Consiglio lavora collegialmente definendo la propria linea di condotta e stabilendo, quando
opportuno, precisi programmi operativi in ordine a situazioni emergenti.
Le delibere e le decisioni del Consiglio sono pubbliche e registrate nei verbali depositati presso
la Segreteria dell’Ordine e sul sito internet nell'apposita sezione.
Le delibere saranno accompagnate dal numero dei Consiglieri presenti, dal numero dei voti
favorevoli o contrari e dalle eventuali dichiarazioni di voto.
Sulle decisioni in corso, che sono sempre riservate, può in ogni momento venire richiesto il
segreto d'ufficio da parte di uno o più Consiglieri, qualora esso non sia specificamente previsto
dalla legge.
I Verbali devono riportare integralmente le deliberazioni di Consiglio comprese le dichiarazioni
di voto e i risultati delle votazioni, ed ogni altra dichiarazione che ogni singolo Consigliere
richieda esplicitamente venga messa a verbale e in questa forma devono essere approvati
entro e non oltre le 2 successive sedute. Quando l'argomento in discussione è inerente la figura
di uno o più iscritti, la trattazione e la relativa verbalizzazione sono riservate.
Presenza alle sedute del Consiglio
I Consiglieri che non possono partecipare alle sedute di Consiglio sono tenuti a darne
comunicazione agli uffici della Segreteria entro le ore 13:00 del giorno stabilito, salvo causa di
forza maggiore; in caso contrario, la loro assenza sarà considerata ingiustificata.
I Consiglieri sono tenuti ad avvertire di eventuali ritardi entro l’ora d’inizio stabilita.
Dopo tre assenze ingiustificate consecutive da parte di un Consigliere, questi è considerato
dimissionario. Il Consiglio dell'Ordine provvede alla sua sostituzione, nominando il primo dei
candidati non eletti iscritto alla medesima sezione dell’Albo.
In casi di particolare gravità, quali problemi di salute di un Consigliere o di un suo congiunto, il
Consiglio può consentire la partecipazione alla seduta in videoconferenza.
Nomine
Il Consiglio, nel caso vengano richiesti dalle Pubbliche Amministrazioni nominativi per
Commissioni di vario tipo (concorsi, selezioni, ecc.), effettua la segnalazione sulla base delle
procedure e dei criteri definiti nelle Norme che regolano la presenza dell'iscritto nelle
Commissioni giudicatrici di concorsi.
I Consiglieri e/o gli iscritti ai quali siano stati conferiti dal Consiglio o dal Presidente determinati
incarichi, sono tenuti a relazionare tempestivamente in merito all'espletamento degli stessi e a
corrispondervi nei termini assegnati.
Rimborsi spese dei Consiglieri
È facoltà del Consiglio dell'Ordine riconoscere rimborsi spese motivati per missioni e/o
adempimenti eseguiti dall'iscritto per conto e su mandato del Consiglio stesso.
5. GRUPPI DI LAVORO
Per affrontare con più efficacia determinate problematiche, nonché per promuovere la
partecipazione degli iscritti all’attività dell’Ordine, il Consiglio può istituire Gruppi di Lavoro,
anche su proposta di singoli iscritti, specificandone i temi e le funzioni.
I Gruppi di Lavoro sono composti da iscritti all'Ordine e possono avvalersi di figure professionali
esterne previo l’avvallo del Consiglio.
Regolamento Interno del Consiglio dell'Ordine
degli Architetti P.P.C. della provincia di Modena
5
Per ciascun Gruppo di Lavoro il Consiglio nomina un Consigliere delegato con compiti di
coordinamento dello stesso e di raccordo con il Consiglio dell’Ordine.
I Gruppi di Lavoro hanno in generale compiti di elaborazione e di proposta di eventi sulle
rispettive tematiche, potendo a questi fini stabilire relazioni esterne di tipo informativo; le loro
iniziative o proposte devono essere sottoposte al Consiglio per la discussione e l’eventuale
approvazione.
Il Consigliere delegato avrà il compito di informare il Consiglio in merito alla fattibilità tecnica ed
economica delle proposte, che dovranno rientrare in un programma annuale.
Tutti i Gruppi di Lavoro decadono al momento in cui decade il Consiglio che li ha nominati.
Poiché i componenti dei Gruppi di Lavoro possono venire a conoscenza di notizie che non
devono essere divulgate, gli stessi sono tenuti al segreto d’ufficio.
6. ADUNANZE E ASSEMBLEE STRAORDINARIE
Il Presidente, sentito il Consiglio, può convocare gli iscritti all'Ordine in adunanze o assemblee
generali straordinarie per relazionare sul lavoro ed il funzionamento del Consiglio, oltre che per
dibattere di eventuali argomenti posti all'Ordine del Giorno.
L'Ordine del Giorno viene deciso dal Consiglio; ogni iscritto può chiedere, all'inizio
dell'assemblea, di introdurre nuovi argomenti di discussione all'Ordine del Giorno.
Le adunanze straordinarie hanno luogo anche ogni volta che un quarto degli iscritti ne faccia
richiesta motivata; le modalità di convocazione sono quelle di legge.
7. AGGIORNAMENTO DEL REGOLAMENTO
Il presente Regolamento è suscettibile di aggiornamenti e integrazione da Delibere del
Consiglio.
Regolamento Interno del Consiglio dell'Ordine
degli Architetti P.P.C. della provincia di Modena
6