Una grande enogastronomia Le manifestazioni
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Una grande enogastronomia Le manifestazioni
Una grande enogastronomia Il Monferrato è stato nei secoli una terra a grande vocazione vinicola. La vicende socio-economiche della sua storia hanno portato nella seconda metà del ’900 a un progressivo spopolamento e impoverimento del patrimonio rurale. Ma negli ultimi vent’anni c’è stata una forte inversione di tendenza e il Monferrato è tornato a rivivere come un grande giardino vitato. La capacità imprenditoriale e la tenacia dei vignaioli hanno ricreato le condizioni ottimali per una produzione di alto livello, che oggi porta il nome dei vini del Monferrato sugli scenari dei mercati anche extraeuropei. Dai grandi vitigni autoctoni, primo fra tutti il Barbera, ma anche il tipico Grignolino, il Freisa, la Malvasia, ai bianchi importanti come lo Chardonnay, il Monferrato vinicolo offre una gamma ampia e qualitativamente importante in cui l’ospite può spaziare, in una ricerca interessante e soddisfacente anche per i palati più esigenti. La ricchezza di produzioni tipiche del territorio (carni pregiate, salumi, miele) e la naturalità delle materie prime costituiscono la base della genuinità e della tipicità della gastronomia monferrina. Tra i vari piatti spiccano gli agnolotti e il fritto misto (costine di vitello, scaloppine, fegato, cervella, maiale, salsiccia, crocchettine di pollo, frittelle di mele, amaretto, semolino dolce..., complessivamente mai meno di 11 pezzi. Altri piatti tipici: bollito con il tris di bagnet; per quanto riguarda la pianura affettati (salam dla duja), pesce in carpione, riso e fagioli (la panissa), rane (nel riso, in pastella…), lumache. In stagione funghi e tartufi. Tra gli antipasti i peperoni in bagna cauda o le uova al- (ph Gianni Giansanti/Grazia Neri) nura, le “vie dell’acqua”, tra le risaie allagate, incantevoli nei tramonti di fine primavera e le caratteristiche grange. E ancora, e ancora… Cinquantasei comuni che grazie ad un’articolata e completa offerta ,culturale, ambientale ed eno-gastronomica, possono costituire una splendida occasione di turismo rurale, ad un’ora di auto da Genova, Milano e Torino. la Bela Rusin (che era nata a Moncalvo dove fu “rapita” giovanissima da Vittorio Emanuele, re galantuomo e sciupafemmine). Nei primi è ancora giusto citare gli gnocchi alla monferrina. Tra i piatti poveri ma non per questo meno gustosi, spicca la bagna cauda, una sal- 7 sa accompagnata dai cardi e altre verdure (topinanbur, sedani, peperoni, verza, rapanelli, patate…) e particolarmente invitante alla convivialità: è rituale che tutti i commensali intingano le verdure in un unico tegame a centro tavola, riscaldato dal fornelletto sottostante. Per i dolci citiamo i krumiri, la cui forma evoca i baffi di Vittorio Emanuele, ormai simbolo di Casale, poi bunet, panna cotta, crostate, le frittelle di San Giuseppe; a Carnevale le gale. Nel giorno di S. Evasio la omonima Confraternita distribuisce i galletti di pasta frolla. Le manifestazioni Il Monferrato presenta una gamma diversificata di eventi, concorrendo alla costruzione di un’identità di territorio compatta ma estremamente articolata. Una tendenza radicata nel tempo sino a connotare i singoli paesi rispetto a temi specifici che diventano loro propri (la danza a Vignale, il tartufo a Murisengo, il jazz a Olivola, l’arte a Conzano e così via). Le principali manifestazioni sono indicate, in questa guida, all’interno dei singoli paesi illustrati. Chi desiderasse maggiori informazioni può consultare il calendario manifestazioni direttamente sul sito www.monferrato.org o richiederne la versione cartacea presso l’U.R.P. del Comune di Casale (tel. 0142 444339).