RACCOLTA PER SITO SCUOLA

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RACCOLTA PER SITO SCUOLA
IL 24 SETTEMBRE LA 3^A BTA, LA 3^B BTA E LA 1^H HANNO ADERITO ALL'INIZIATIVA
DI LEGAMBIENTE “PULIAMO IL MONDO”:
PENSIERI, RIFLESSIONI, IMPRESSIONI, RACCONTI...
Il parco del Pionta è una delle zone piu belle di Arezzo. Sul Parco del Pionta insistono la nostra
scuola , l’Università e l’ASL. Anche da un punto di vista storico il Pionta é molto importante. Cosi
noi studenti abbiamo deciso di dedicare un parte del nostro tempo per pulire questo bellissimo parco
(Marina).
L'iniziativa di sabato 24 settembre 2016 al Parco del Pionta è stata un'esperienza bellissima che ha
riunito il dovere di salvaguardare l'ambiente con il piacere della compagnia e il lavoro di
squadra.Grazie a SEI a Legambiente e ad altre associazioni, noi ragazzi della 3° di biotegnologie
ambientali e alcune classi di terza media siamo stati muniti dell'attrezzatura e degli strumenti
necessari a pulire accuratamente le aree del parco che abbiamo visitato, segnalando anche luoghi o
casi particolari (Davide).
Finchè non apri gli occhi, non ti rendi conto dello sporco che ci circonda. Perché nel parco del
Pionta bene o male una volta ognuno di noi c’è stato: è normale vederlo sporco, ma nessuno si
immaginava a tal punto.Uno tra i parchi più belli della città sembra lasciato allo sbando. Molte
persone sono sdegnate di tutto questo. Il parco del Pionta è frequentato da molte persone, compresi
tanti bambini, ed è giusto che questi giochino in un posto pulito e sicuro. Questo parco è uno spazio
pubblico e dovrebbe essere trattato da tutti come un giardino di casa propria.Sono anni che nel
parco si verifica questo disagio (Erika).
La cosa che personalmente mi ha stupito è che molti di questi rifiuti erano situati in posti vicino a
scuole, università e palestre, posti dove chiunque poteva calpestarli e farsi male o contrarre malattie.
Tuttavia abbiamo anche trovato posti che ci hanno stupito per la bellezza del parco, ad esempio la
zona dove ci siamo ritrovati tutti che è la parte più frequentata; c'è anche una strada circondata da
cipressi che le conferivano una bellezza notevole e anche la parte dove è situato il campo da calcio
(Niccolò).
Il primo posto dove siamo andati è una ex casafamiglia attorno alla quale abbiamo trovato di tutto:
vetri,cartacce, plastica e mozziconi di sigarette e purtroppo c'erano anche moltissime siringhe.
Dopodichè ci siamo spostati alla palestra del Pionta e anche lì c'era molta immondizia e presenza di
siringhe, poi ci siamo incamminati verso la sede dell'Itis del Pionta dove il retro della scuola era
pieno di sporcizia e siringhe. Infine ci siamo spostati alla sede delI' Itis dei meccanici , uno dei punti
più belli del Pionta secondo me, ma pure qui c'erano erba incolta , cartacce e materiale gettato di
sotto dagli alunni della scuola e purtroppo ancora siringhe. Il colle del Pionta è uno dei posti più
belli di Arezzo, con molto verde ed anche con una certa rilevanza storica e nonostante ciò ce ne
freghiamo buttando ogni cosa per terra quando magari c'è un cestino a due passi, siamo noi stessi in
primis che dovremmo cominciare a cambiare e trovare un po’ di amor proprio e amore per questa
città; basterebbero delle piccole cose (come buttare le cartacce nel cestino) a dare una svolta
incredibile. Secondo me il Pionta si potrebbe anche migliorare mettendo alcune telecamere e delle
luci rendendolo un posto meno buio e più agibile anche magari la sera per fare una passeggiata
(Giulio).
Sabato 24 settembre, insieme all'azienda SEI e a Legambiente, abbiamo partecipato all'iniziativa
"PULIAMO IL MONDO". Il progetto prevedeva la segnalazione e la rimozione dei rifiuti intorno
all'area del Colle del Pionta, situato nei dintorni dell'Ospedale. Le due associazioni sopra citate ci
hanno fornito tutti gli strumenti necessari per poter svolgere il nostro compito: guanti protettivi,
sacchi per l'immondizia differenziata e per la plastica. Avevamo inoltre un secondo incarico, ovvero
di segnalare rifiuti pericolosi, come siringhe, che successivamente dovevano essere prelevati dai
membri delle associazioni. L'esperienza mi ha aiutato a capire la triste visione degli uomini nei
confronti della natura. Dico triste perché non è concepibile tutto questo degrado nelle vicinanze
degli ambienti scolastici. Dovrebbe essere proprio l'istituzione scolastica ad insegnare quello che
noi definiamo il "rispetto per l'ambiente". Dovrebbe insegnarci a prenderci cura del mondo, come
nostra casa, come la cosa più preziosa che abbiamo.
Nei giorni successivi al progetto abbiamo discusso in classe di alcuni miglioramenti che potremmo
apportare al parco. Come la "bonifica" delle aree più critiche con la falciatura dell'erba, o la
completa pulizia di queste ultime (Federica)
Ad ogni studente è stato consegnato tutto il materiale necessario per la raccolta. Il kit comprendeva:
guanti gommati, cappellino con visiera ed una pettorina, un sacco giallo che serviva per metterci
vetro e plastica ed un altro di colore bianco per la carta e cartone.
Dopo esserci divisi in gruppi, ogni squadra era munita di una mappa che rappresentava tutta l’area
da pulire e un foglio su cui segnare i vari rifiuti raccolti. Abbiamo cercato di ripulire il parco da ogni
genere di rifiuti abbandonati, restituendogli decoro e bellezza e rendendolo allo stesso tempo più
accogliente.
E' stata raccolta una notevole quantità di rifiuti, dalle carte alle bottiglie, oggetti di plastica,
mozziconi di sigarette, tappi, siringhe (a queste ha pensato personale specializzato) e materiale
ingombrante (materasso, sedia…).
Siamo intervenuti con entusiasmo e con un vivace spirito di partecipazione, consci del proprio
“compito” e del valore collettivo ed ambientale della mattinata extra scolastica (Leonardo).
Il primo punto da pulire è stata la ex casa famiglia, ora chiusa, che versa in una situazione di
degrado altissima, attorno alla quale abbiamo trovato moltissime bottiglie di vetro ma soprattutto
decine di siringhe usate da tossicodipendenti all’interno delle caditoie dell'acqua piovana. Questa
zona è stata subito segnalata alla SEI Toscana cioè l’azienda che si occupa dello smaltimento dei
rifiuti, per bonificarla.
Successivamente ci siamo spostati verso le due sedi distaccate dell’istituto (sedi Pionta e meccanici)
dove siamo rimasti molto amareggiati per le cattive condizioni in cui versava l’ambiente
circostante, dove abbiamo trovato un po’ di siringhe, ma anche involucri di panini gettati dalla
finestra dagli alunni e rifiuti ingombranti come due materassi e una poltrona.
All’interno del Colle del Pionta abbiamo trovato mozziconi di sigarette dappertutto e abbandono di
scarti edili di un cantiere, ma anche fenomeni di vandalismo come l’abbattimento di una recinzione.
Per rendere più decoroso questo parco, la zona verde più grande della città di Arezzo, si dovrebbero
installare telecamere e nuove illuminazioni con più controlli da parte delle forze dell’ordine e non
dovrebbe essere più isolato dagli abitanti della città (Christian).
Abbiamo cercato qualche idea per trovare rimedio alle zone in degrado.
-Promuovere l'installazione di un sistema di sorveglianza
-Installare un sistema di illuminazione visto che molte aree del parco restano al buio durante la notte
-Cercare di ripristinare le aree esterne alla sede della scuola
(Matteo F.)
I volontari di Legambiente ci hanno spiegato che tipi di rifiuti saremmo andati a prelevare, ma ci
hanno anche informato dei rifiuti che non dovevamo assolutamente toccare come ad esempio le
siringhe. Dopo ci hanno fornito di appositi dispositivi di sicurezza individuale: sacchi e guanti.
Prima di dare inizio al progetto ci siamo divisi in gruppi e per ogni gruppo ci hanno consegnato
delle tabelle dove bisognava annotare quello che andavamo a raccogliere o quello che si doveva
segnalare, ad esempio l’ eventuale ritrovamento proprio di siringhe (Matteo G.).
...Successivamente siamo andati dietro alla nostra sede staccata del Pionta. Questa zona è quella che
mi ha impressionato di più perché, andando verso la scuola, c'era una recinzione di un cantiere
completamente caduta e dentro c'erano oggetti di ogni genere,come bottiglie di vetro,lattine e
pacchetti di sigarette. Poi mi ha colpito anche perché dietro alla scuola abbiamo trovato pezzi di
computer,una bombola,un materasso e una poltrona lasciati abbandonati. Questa parte secondo me è
quella più trascurata. ...
Secondo me le soluzioni che potrebbero essere utili sono
.cercare ti tenere più curata la zona
.mettere alcune luci,per evitare che sia del tutto buio
.mettere dei cancelli più alti per evitare l'entrata notturna
.mettere dei cartelli,cioè dei divieti o delle segnalazioni (Giulia).
Io non ho potuto partecipare a questa esperienza, ma lunedi mattina, in classe, abbiamo discusso
principalmente su cosa hanno trovato i miei compagni al parco del Pionta e vicino alla sede staccata
dell' Itis Galileo Galilei.
I miei compagni hanno trovato tante siringhe, altre parti del parco vicine alla scuola dove vengono
buttate le sigarette,i chewigum, le cartacce, hanno notato che vicino a dei bidoni di spazzatura
hanno abbandonato un divano e diversi computer oramai non utilizzabili.
Hanno notato che il cancello di entrata nel parco è sempre aperto e le recinzioni rotte (Olga).
Spesso sentiamo parlare, per quanto riguarda l’ecologia, dei grandi problemi che riguardano tutto il
Mondo, come l’effetto serra oppure l’assottigliamento dello strato di Ozono. Ma ci sono altri
problemi che possiamo eliminare, come l’inquinamento dovuto ai rifiuti che vengono lasciati in
natura. Sabato partecipando al progetto “Puliamo il Mondo” ho potuto notare il degrado della nostra
città e in particolare del parco del Pionta. Una zona affascinante se non fosse devastata dalla grande
quantità di rifiuti, di ogni tipo, che ogni giorno la gente ci abbandona. Questi rifiuti, alcuni dei quali
sono pericolosi, oltre ad inquinare e rovinare il panorama, impediscono il godimento di uno spazio
che potrebbe essere utilizzato da bambini e famiglie intere. Tale problema non riguarda solamente la
nostra città, ma tutto il nostro Paese. Un paese che un tempo era ritenuto “il giardino d’Europa”,
dove arte e natura formavano un insieme armonioso ed era la meta desiderata da poeti, artisti e
musicisti di tutto il mondo, oggi invece rischia di essere devastato, sia per quanto riguarda
l’ambiente naturale sia per quanto riguarda il patrimonio artistico e storico. Dovremmo quindi
renderci conto, magari proprio attraverso l’insegnamento del rispetto dell’ambiente da parte della
scuola, quanto sia importante appunto rispettare la nostra città e il mondo che ci circonda (Asia).
Sabato 24 Settembre i ragazzi di varie scuole, tra i quali io e la mia classe, organizzazioni del
volontariato cittadino e l’associazione Bangladesh, hanno partecipato alla grande iniziativa di
volontariato ambientale "Puliamo il mondo", organizzata in Italia da Legambiente.
Questo progetto ha come obiettivo liberare le città dai rifiuti e dal degrado e contribuire a spazi
urbani più sostenibili, puliti e sicuri.
Noi abbiamo fatto la nostra parte agendo nella maggior parte della zona del parco del Colle del
Pionta, luogo che un tempo era considerato una delle zone verdi più belle di Arezzo, mentre adesso
rischia di essere classificato come luogo sporco e addirittura non sicuro!
Perché non sicuro? La risposta è venuta immediatamente iniziando a pulire, nella prima tappa, la ex
casa-famiglia del Pionta: in uno dei tombini io personalmente mi sono imbattuto in più di cinquanta
siringhe usate lasciate lì senza il minimo riguardo. Questa esperienza mi ha fatto subito capire quanto
grave fosse il problema e che io avevo il dovere di restituire un po’ di decoro a quell’ ambiente
trasandato, perciò continuando nel nostro percorso abbiamo raccolto la maggior parte della sporcizia,
abbiamo segnalato le zone dove si riscontrava la presenza di siringhe e abbiamo dunque restituito un
po’ di bellezza a questo parco (Francesco).
Quello che dovrebbe essere un luogo più che sicuro è in realtà un posto dove si rischia di calpestare
qualcosa di pericoloso. Le stesse condizioni le abbiamo riscontrate nei dintorni della sede dei
meccanici. E' davvero un peccato, dato che quello spazio è grande e potrebbe essere utilizzato ma
solo dopo una pulizia più accurata, fatta da persone esperte. Secondo me, questo progetto è stato
molto utile, perché oltre alle parole, abbiamo fatto qualcosa di concreto. Svolto una sola volta non
potrà fare molto, ma se i comportamenti corretti sono seguiti ogni singolo giorno da tutti, potremmo
riuscire a vedere un cambiamento, che sommato ad una corretta gestione dei rifiuti, ci porterà ad una
maggiore cura del posto in cui viviamo e alla consapevolezza del grande impatto che abbiamo sul
mondo (Samira).
In ogni gruppo c’era qualche ragazzo che aveva un sacco della spazzatura per l’indifferenziata, un
altro per tutto ciò che era riciclabile (come bottiglie o lattine) e un ragazzo con una specie di cartina
che aveva il compito di segnare i punti dove trovavamo siringhe o altri oggetti del genere, che ci
hanno severamente vietato di raccogliere e che poi sono stati raccolti dagli operatori ecologici delle
aziende di servizio di igiene urbana che ci hanno seguito in questo progetto. Abbiamo così insieme
ripulito, per quanto potevamo, una buona parte del parco.
Rientrati presso la nostra scuola abbiamo parlato del lavoro svolto e di cosa si potrebbe fare per
mantenere il parco pulito ed evitare che, soprattutto la notte diventi una zona frequentata per lo più da
spacciatori e tossicodipendenti.Le migliori idee emerse, secondo me, sono state quelle di aumentare
la vigilanza soprattutto durante le ore notturne, mettere una recinzione più sicura e stabile, dato che in
vari punti l’abbiamo trovata rovinata o a terra, e fornire il parco e le zone limitrofe di
un’illuminazione più adeguata al contesto (Diego).
Sicuramente i ragazzi hanno aperto gli occhi su una realtà molto nitida: il degrado che colpisce uno
dei luoghi più belli e simbolici della nostra città. I ragazzi hanno dato un contributo molto forte a
questo progetto avendo raccolto cartacce, bottiglie, ma un aspetto ancora più importante è stato
l’impegno che i ragazzi hanno messo nel cercare e segnalare al personale addetto le siringhe. I
ragazzi insieme ai professori e ai volontari hanno ripulito il parco anche alla sede succursale del
Pionta, trovando molta sporcizia e una bombola del gas. I ragazzi hanno segnato i vari ritrovamenti in
una scheda consegnata poi al personale Sei. A scuola si è svolta una discussione riguardo le varie
zone visitate e le varie proposte per attribuire un adeguato decoro ad una zona così importante per la
città di Arezzo (Nicola).
A mio parere uno degli obiettivi di Legambiente per il progetto è far sì che i ragazzi si sentano
coinvolti e protagonisti e prendano questi momenti con leggerezza, comunque facendo il proprio
dovere. Iniziativa anche molto simbolica, dato che includeva l'associazione Bangladesh, una classe
della sede del Pionta, che vuol rendere quel luogo dove loro studiano tutti i giorni migliore, e
includeva anche noi classi delle biotecnologie ambientali (Gianmaria).
Una zona molto trascurata, con segni di abbandono, è quella dietro la cosiddetta "scuola infermieri"
dell'Università, dove una rete di plastica arancione delimita un cantiere con la recinzione abbattuta.
Lì si è creata una nicchia che raccoglie spazzatura di ogni tipo e resti di materiale edile. Nella parte
retrostante l'ITIS si è trovata persino un'autoclave.
A contrasto, abbiamo trovato zone alberate e viali puliti e senza rifiuti, così come il grande prato dove
ci siamo fermati a fare colazione. Questo appariva ben tenuto e curato (Alessandro)
Questo progetto, oltre a farci lavorare insieme, ci ha anche fatto capire che non possiamo permetterci
di abbandonare delle zone importanti della nostra città come il Pionta. Per questo il lunedì successivo
all'iniziativa tutta la nostra classe si è confrontata per cercare soluzioni a questo problema. Sono
venute fuori proposte molto interessanti, come ad esempio: rendere il luogo più luminoso durante la
notte, installare telecamere per far sì che le persone non compiano atti che fanno male a se stessi e a
tutti, perché è un rischio venire a contatto con siringhe e altri oggetti pericolosi; un’altra soluzione
potrebbe essere quella di rendere la zona più sorvegliata da personale addetto tipo il metronotte.
Un’altra proposta sarebbe quella di inserire dei raccoglitori per la raccolta differenziata, risanare zone
in degrado, ripulire da erbacce e resti di alberi per permettere di vedere dove camminare senza
calpestare oggetti pericolosi, ricostruire le recinzioni per impedire che la gente entri la notte. Queste
sono state le nostre proposte e credo che tutti debbano impegnarsi a mantenere questo patrimonio di
verde che abbiamo nella nostra città (Matteo).
Abbiamo discusso in classe di come poter migliore il parco del Pionta e sono sorte molte idee, come
fare un parcheggio per le moto vicino alla nostra succursale, ma di farlo con mattoncini e terra, non
con l'asfalto, in modo da non modificare più di tanto il terreno. Soprattutto è stato molto strano
trovare le siringhe così vicino a un edificio scolastico. La stessa cosa nella succursale dei meccanici,
dove, oltre alle siringhe è stato trovato anche un sedile di una macchina. Secondo me in questi punti
in cui sono presenti edifici scolastici dovrebbero esserci recinzioni molto più efficienti (Sofia).
... Siamo andati quindi poco più avanti e abbiamo trovato i funghi. Ne abbiamo trovati tanti e molto
grossi: questo sta a simboleggiare anche la bellezza del parco e quanto sarebbe bello se non fosse così
trasandato. Abbiamo continuato e siamo andati dietro la scuola dove abbiamo trovato tantissimi
rifiuti, siringhe e perfino un a poltrona,abbiamo raccolto i rifiuti e segnalato tutto.Siamo andati avanti
per raggiungere la sede ITIS dei meccanici passando da un viale composto da cipressi che è un altro
dei posti bellissimi di questa zona (Alessio).