Accesso Programmato Unipg - Università degli Studi di Perugia
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Università degli Studi di Perugia Presidio di Qualità Relazione Annuale della Commissione Paritetica Docenti – Studenti DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GIURISPRUDENZA 1 Relazione Annuale 2013 Commissione Paritetica Docenti-Studenti 1. DEFINIZIONE DELLA STRUTTURA E DELLE MODALITA’ ORGANIZZATIVE CHE LA COMMISSIONE HA ADOTTATO IN RIFERIMENTO AI COMPITI ASSEGNATI DALLA NORMATIVA E DALL’ATENEO A) Descrizione dell’attuale situazione organizzativa della Commissione Presso l’Università degli Studi di Perugia è tutt’ora in corso l’opera di riordino prevista dalla Legge 240/2010 sulla riforma dell’Università (Legge Gelmini). Solo recentemente si è provveduto ad istituire i nuovi Dipartimenti e ad eleggere le nuovo cariche direttive. I nuovi Dipartimenti saranno attivati a partire da 1° gennaio 2014. Solo dopo tale data, dagli attivati Dipartimenti saranno costituite le “nuove” CP. Nelle more di tale attivazione, le funzioni attribuite alle CP vengono svolte dalle attuali Commissioni per la didattica, composte pariteticamente da docenti e studenti ed istituite presso i singoli CdS. L’attuale CPD sta svolgendo tale compito. B) C) D) E) : Composizione della Commissione - Data nomina commissione - Nome Coordinatore - Date Riunioni delle sedute – Denominazione del CdS Laurea Magistrale in Giurisprudenza Componenti Commissione Prof. Fabrizio FIGORILLI(Docente, Coordinatore CP) Prof. Mauro BOVE (Docente) Prof. ssa Luisa CASSETTI (Docente) Sig. Jacopo GAMBIOLI (Rappresentante gli studenti) Sig. Antonio FIGLIOLA (Rappresentante gli studenti) Sig.ra Cecilia Dubla (Rappresentante degli studenti) : assente giustificato (se possibile) Data nomina Commissione Coordinatore della Commissione Prof. Fabrizio FIGORILLI Date riunioni delle sedute 19 dicembre 2013 2 . PROBLEMATICHE SOLLEVATE DALLE RILEVAZIONI DELLE OPINIONI DEGLI STUDENTI ANALISI DELLA SITUAZIONE, COMMENTO AI DATI E PROPOSTE DI MIGLIORAMENTO L’analisi della valutazione dei questionari degli studenti (A.A. 2012/13), oltre che per i singoli parametri è stata effettuata anche per parametri aggregati, di seguito riportati. Sono stati individuati: tratto dell’insegnamento (carico didattico, organizzazione e struttura dell’insegnamento), mezzi strumentali (modalità d’esame, mezzi didattici e materiale d’esame), capacità didattica del docente (lezioni chiare 2 o stimolanti, scambi docente-studenti, puntualità). Per quanto riguarda la valutazione di ogni singolo insegnamento è emerso, in linea di massima, che quasi tutte le discipline hanno riportato valori medio/alti con una media globale del CdL pari a 8,1 nel primo semestre e 7,8 nel secondo. Tre soli insegnamenti (Sociologia giuridica, Filosofia del Diritto A-L e Diritto Commerciale A-L) hanno riportato una valutazione complessiva di molto inferiore rispetto a quella media. Si propone pertanto di invitare tali docenti a confrontarsi con gli studenti al fine di verificare eventuali percorsi di miglioramento. Negli ultimi 3 anni accademici, in media 1988 studenti distribuiti nei 5 anni di corso, hanno partecipato al questionario sulla valutazione didattica la maggior parte dei quali in corso e studenti a tempo pieno. La Facoltà ottiene una valutazione generalmente ottima con una media in decimi intorno al 7,9. Dai dati risulta che le lezioni vengono seguite in prospettiva di affrontare l'esame al termine del corso e buona parte degli studenti si professa interessata agli argomenti trattati e soddisfatta dello svolgimento dell'insegnamento . Il carico di studio richiesto viene considerato proporzionato ai crediti assegnati su una media di Buono (con una media globale di poco inferiore a 7). Gli studenti ritengono che le lezioni siano impartite in modo chiaro e comprensivo (con una media globale superiore ad 8), ma anche stimolante e interessante (con una media globale del 7, 8 E' importante segnalare come la valutazione media globale delle lezioni riguardante la puntualità e la completezza delle stesse si attesta all’ 8,5 , lo stesso dicasi per la reperibilità del docente per chiarimenti e spiegazioni. Quello che si evince da questi dati è un livello di soddisfazione, da parte degli studenti che normalmente frequentano la Facoltà e le lezioni, molto alto. Da ciò si può dedurre che la didattica, per chi studia, frequenta le lezioni ed è in corso, è più che sufficiente ad assicurare ad uno studente i mezzi necessari per affrontare gli esami e conseguire i crediti necessari anno per anno. Dalla lettura dei suggerimenti forniti dagli studenti , in particolare del I anno, viene segnalata la necessità di distribuire in maniera più razionale lo svolgimento delle lezioni, puntando ad una tendenziale concentrazione dell’attività didattica nell’arco di due/tre giorni a settimana. Alla luce delle criticità sopra evidenziate si propone di adottare un orario delle lezioni in grado di superare gli inconvenienti individuati dagli studenti. Dai dati esaminati si evince una buona soddisfazione degli studenti frequentanti in relazione alle varie modalità di erogazione della didattica con conseguenti benefici anche in termini di rendimento nelle valutazioni di profitto e di rispetto dei tempi di acquisizione dei crediti annuali previsti dall’ordinamento degli studi. Tale risultato deve trovare adeguata diffusione affinché il maggior numero possibile di studenti sia incentivato a frequentare le lezioni ed occorre utilizzare al meglio le attività di tutorato che la Facoltà ha deciso di potenziare. 3 3. PRIMA ANALISI SUI DATI DI INGRESSO, PERCORSO E USCITA DA INTEGRARE NELLA RELAZIONE DELLA SUA 2013-2014 FACENDO RIFERIMENTO AI PRIMI DATI UTILI E DISPONIBILI ANALISI DELLA SITUAZIONE, COMMENTO AI DATI E PROPOSTE DI MIGLIORAMENTO I dati esaminati denotano un leggerissimo decremento degli studenti in ingresso peraltro in linea con quelli che sono i dati riscontrabili in gran parte delle Facoltà di Giurisprudenza a livello nazionale. La provenienza geografica dimostra una prevalenza di studenti appartenenti alla Regione Umbria: la progressiva diminuzione del numero degli immatricolati provenienti da fuori Regione è causata sia dall’Offerta Formativa proveniente da altre Facoltà di Giurisprudenza dislocate nel territorio nazionale, con particolare riferimento a quelle Regioni che garantivano un maggior afflusso di studenti fuori sede, sia a tutte le problematiche connesse all’attuale crisi economica. La maggior parte degli immatricolati proviene dai licei e le votazioni di Diploma riportate si attestano, prevalentemente, nella fascia medio-bassa. Prevale il numero degli iscritti full time e si denota un incremento del numero delle rinunce, come pure dei passaggi e trasferimenti. A fronte di una difficoltà a conseguire il numero dei crediti previsti dal piano di studi per ciascun anno di Corso, si registra una media delle valutazioni di profitto superiore al 25. Tale risultato trova conferma nei dati relativi alle medie e deviazioni standard dei voti positivi ottenuti negli esami che è di poco superiore al 3%. Alla luce delle criticità evidenziate dai dati disponibili si propone un’analisi più approfondita di alcuni aspetti quali: la necessità di rivisitare i programmi dei vari insegnamenti e/o di espletamento dell’esame; riconsiderare l’Offerta Formativa, valorizzando gli esami opzionali e prevedendo altresì l’erogazione di alcuni insegnamenti o parte di essi in lingua; potenziare l’attività didattica integrativa al fine di accompagnare lo studente nel suo percorso di formazione; sviluppare in maniera consistente le varie forme e attività di orientamento in particolare quelle mirate a far conoscere più da vicino l’Offerta Formativa erogata attraverso un più stretto collegamento con il maggior numero possibile di Scuole Superiori avendo cura di sottolineare come la Laurea in Giurisprudenza sia a tutt’oggi particolarmente richiesta da ampi settori del mondo del lavoro anche al di fuori delle attività libero professionali; incrementare ulteriormente i contatti con il mondo del lavoro tradizionalmente influenzato dall’attività promozionale degli Atenei privati. Dagli indicatori di efficacia emerge con chiarezza il discreto ritorno, in termini occupazionali per lo studente, entro un anno dal conseguimento del Diploma di Laurea (intorno al 27,1%). Il dato evidenziato, peraltro, è sicuramente fuorviante in quanto il laureato in Giurisprudenza deve necessariamente svolgere un tirocinio professionale, per non meno di due anni, solo dal 2012 ridotto a diciotto mesi, ai quali vanno aggiunti i tempi non propriamente rapidi necessari al superamento degli esami di abilitazione alle libere professioni, alcuni dei quali non si tengono con frequenza fissa. Tali difficoltà trovano puntuale dimostrazione nel fatto che i laureati triennali , che non possono accedere alle carriere forensi, hanno, fino ad ora, conseguito risultati sicuramente maggiori (intorno all’81%) nell’arco temporale di riferimento. Si auspica un maggiore coinvolgimento e coordinamento con gli Ordini Professionali del territorio allo scopo di integrare il più possibile gli scambi tra mondo accademico e mondo professionale e ciò anche in sede di strutturazione degli ordinamenti didattici dei Corsi. Si auspica altresì un maggiore interscambio tra studenti e docenti solo in presenza del quale è possibile evidenziare soluzioni correttive mirate e, soprattutto, superare incongruenze di carattere organizzativo. 4 4. RICOGNIZIONE DELLE PROBLEMATICHE/OSSERVAZIONI /CONSIDERAZIONI PIU’ DIRETTAMENTE CONNESSE ALL’ESPERIENZA DEGLI STUDENTI CHE RAPPRESENTANO I PRIMI DESTINATARI DEL CDS E DEI SERVIZI DI ATENEO. ANALISI DELLA SITUAZIONE, COMMENTO AI DATI E PROPOSTE DI MIGLIORAMENTO Il consiglio di Corso di Studio dopo aver preso atto dei dati messi a disposizione dall’Ateneo (relazione del Nucleo di Valutazione) nonché dei dati forniti dal Miur e da Almalaurea ha rilevato alcune criticità con particolare riferimento alla diminuzione del numero dei nuovi iscritti, anche se non rilevante rispetto allo scorso anno, a quello delle rinunce/mancato rinnovo delle iscrizioni, nonché dei trasferimenti presso altre Università. In questa prospettiva tra i correttivi individuati assumono particolare rilevanza: - la necessità di rivisitare i programmi dei vari insegnamenti e/o di espletamento dell’esame; - riconsiderare l’Offerta Formativa, valorizzando gli esami opzionali e prevedendo altresì l’erogazione di alcuni insegnamenti o parte di essi in lingua; -potenziare l’attività didattica integrativa al fine di accompagnare lo studente nel suo percorso di formazione; -sviluppare in maniera consistente le varie forme e attività di orientamento in particolare quelle mirate a far conoscere più da vicino l’Offerta Formativa erogata attraverso un più stretto collegamento con il maggior numero possibile di Scuole Superiori avendo cura di sottolineare come la Laurea in Giurisprudenza sia a tutt’oggi particolarmente richiesta da ampi settori del mondo del lavoro anche al di fuori delle attività libero professionali; -incrementare ulteriormente i contatti con il mondo del lavoro tradizionalmente influenzato dall’attività promozionale degli Atenei privati. 5