Leggi tutto... - Area Marina Protetta Isola di Bergeggi

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Le cartoline dell'AMP 2013
Quest’anno, tanto per andare un po’ in controtendenza, l’Area Marina Protetta (AMP) ha realizzato delle cartoline a tema, pur
sapendo
che,
per
colpa
delle
nuove
tecnologie,
l’invio
delle
cartoline
è
demodè.
I soggetti fotografici sono stati scelti da un gruppo di dipendenti comunali e amministratori, con non poca fatica, da una rosa di
scatti
realizzati
da
fotografi
naturalisti
all’interno
dell’AMP
Isola
di
Bergeggi.
Invece di scegliere come soggetti soltanto le specie protette che frequentano la zona (che sono molte), si è preferito scegliere
foto di grande appeal. Tutte le 8 foto riprodotte nelle cartoline sono state donate gratuitamente dagli autori, che ringraziamo, ed
il progetto di impaginazione e stampa è stato realizzato con il contributo del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio
e del Mare.
Flabellina (Flabellina affinis)
Questo simpatico animaletto fa parte del gruppo dei Molluschi
Nudibranchi, cioè quella frazione di Opistobranchi che, essendo
velenosi poiché in grado di accumulare tossine nell’organismo
assunte dalla dieta, hanno perso completamente la conchiglia.
Questo gruppo di organismi è ben conosciuto dai numerosi sub
che frequentano la zona perchè, pur avendo dimensioni della
scala dei pochi millimetri, sono facili da vedere, hanno un
comportamento interessante, sono molto comuni e di rara
bellezza.
Il fotografo: Massimo Corradi, pluridecorato campione di caccia
foto sub della Fipsas, collabora ormai da anni con l’ente parco. Grazie alle sue abilità di grande subacqueo, acuto osservatore,
grande frequentatore dei fondali (passa quasi più tempo sott’acqua che fuori), riesce a mettere a “paiuolo” degli scatti unici.
Scorfano rosso o cappone (Scorpaena scrofa)
Lo scorfano rosso può raggiungere taglie di tutto rispetto, è
esperto in mimetizzazione, è velenifero (sulla spina della pinna
dorsale porta una ghiandola velenifera abbastanza fastidiosa
per i pescatori), si ciba principalmente di gamberetti, vive sulla
roccia, è particolarmente abbondante nei fondali dell’Isola, ed è
considerato una vera delizia in zuppa, lesso o in umido.
Parliamo delle sue caratteristiche in tavola, poiché è un pesce
considerabile di grande valore economico proprio dagli amici
della forchetta, ma grazie alle sue eccentricità cromatiche e
morfologiche ha anche un grande valore per i subacquei che si
limitano ad osservarlo e al più lo fotografano o lo riprendono.
Entra a far parte del pescato delle reti da posta fissa che sono oggi utilizzabili solo dai professionisti; entra di rado nel carniere
dei ricreativi/sportivi, se non in quelli veramente “no kill” (i fotografi per l’appunto).
Il fotografo: Massimo Corradi in questo scatto ha dato il meglio di se, riprendendo lo scorfano in uno scatto che ricorda la tela di
un impressionista, in una location classica delle immersioni sub di Bergeggi, cioè la parete a margherita di mare (Parazoanthus
axynellae) del Canalone. Presso il lato levantino dell’Isola, infatti, una serie in linea di pinnacoli rocciosi con pareti strapiombanti
di dolomia, accoglie il sub regalandogli già dai primi secondi di immersioni incontri indimenticabili come quello ritratto nella
cartolina, piuttosto che grossi aggregati di cernie brune, sciami di dentici in caccia, polpi, murene e chi più ne ha più ne metta.
Questo bellissimo scorfano era talmente mimetizzato sullo sfondo, che c’è voluta la mano del grafico per foto - ritoccarne la
parte apicale del muso per meglio staccarla dallo sfondo (le margherite di mare e lo scorfano erano fuse in un continum).
Cavalluccio di mare (Hippocampus guttulatus) arrampicato su un verme
spirografo (Spirographis spallanzani)
L’ippocampo, pesce simbolo degli animali marini protetti, ha le fattezze di un
animale immaginario inventato dalla matita di un fumettista. Nel passato,
probabilmente, era molto più abbondante, tanto che veniva addirittura
regalato secco come ornamento presso le pescherie liguri. Ormai protetto,
ma aimè sempre più raro, si rifugia nelle foreste sommerse di Posidonia
oceanica e Cymodocea nodosa e nelle alghe fotofile. Si nutre di piccoli
gamberetti stretti e lunghi ascritti al gruppo dei Misidiacei, che aspira con il
muso allungato a becco di flauto. Come gran parte degli animali è distribuito
a macchie negli habitat fotofili, e nel tratto compreso tra Capo Noli e Punta
di Bergeggi è estremamente più abbondante che nel resto d’Italia.
Ironicamente è più facile vederne fuori dalla posidonia, perché è meno
mimetico. Pertanto abbondano le foto di cavallucci ripresi allettati su un
fianco a riposare, aggrappati con la coda a qualche oggetto, piuttosto delle
foto con i cavallucci attaccati con la coda prensile ad una cima di qualche
gavitello. I primi metri di acqua sono quelli che regalano il maggior numero
di record, pertanto “Buona acqua”. Più difficili da osservare in apnea o
facendo snorkeling a causa delle loro innate capacità di mimetizzazione.
Il fotografo: Massimo Corradi in questo scatto unico, denominato
inevitabilmente il “cavalluccio con la parrucca”, ha dato il massimo di se
visto che lo spirografo appena avverte il minimo movimento intorno a se si richiude velocemente nel tubo, risultando poco
fotogenico,; addirittura nella foto della cartolina, oltre al cavalluccio e al verme, si intravede anche un paguro con conchiglia che
si arrampica. Molti organismi bentonici, relativamente rari nel resto d’Italia, sono invece comuni nel tratto di mare compreso tra
Bergeggi e Capo Noli.
Castagnola rossa (Anthias anthias)
Le castagnole rosse abbondano nel coralligeno di Bergeggi,
dove si fondono come facessero parte di “nuvole” alla facies a
gorgonie. Parenti del branzino, popolano gli affioramenti
rocciosi compresi tra i 25 m ed i 250. Uno spiccato dimorfismo
sessuale consente di distinguerli grazie ad un muso più tozzo e
“quadrato” e le pinne pettorali più sviluppate nei maschi.
Il fotografo: Massimo Corradi con questo scatto, realizzato
nella location denominata la Franata, si è meritato un premio
nazionale di fotografia.
Murene (Muraena helena)
di Federico Betti
L’Area Marina Protetta “Isola di Bergeggi” ed il Sito di
Interesse Comunitario “Fondali Noli – Bergeggi” proteggono
un tratto di mare di estensione ridotta ma estremamente
interessante, ricco e diversificato; la regolamentazione della
pesca, della navigazione e delle attività subacquee permette
in zona la vita di
numerose specie animali
ed il
mantenimento di ambienti sani e rigogliosi. In particolare, dal
momento di istituzione dell’Area Marina Protetta, nel 2007, si è registrato, sia lungo la costa che intorno all’Isola di Bergeggi, un
sostanziale aumento nell’abbondanza di pesci di grosse dimensioni, quali barracuda, dentici, cernie, scorfani rossi e murene.
Queste ultime in particolare risultano essere molto comuni, spesso di grande taglia, e soprattutto molto confidenti nei confronti
dei subacquei, al punto che in immersione è facile vedere grossi esemplari nuotare rapidi fuori tana o affacciarsi curiosi dagli
anfratti, per nulla intimoriti dalle macchine fotografiche puntate verso le loro bocche minacciose. Bocche che, è sempre bene
ricordarlo, sono spalancate solo per favorire la respirazione; le murene non sono affatto aggressive e reagiscono solo se
infastidite lungamente e se costrette dall’assenza di una via di fuga. Purtroppo, l’aspetto un po’ “mostruoso” (il corpo
serpentiforme, massiccio, lungo fino ad un metro e mezzo) e soprattutto la bocca spalancata irta di piccoli dentini aguzzi hanno
da
sempre
reso
questo
pesce
oggetto
di
miti
sulla
sua
presunta
ferocia
e
pericolosità.
Per quanto non comune sui banchi delle pescherie, la murena comune mediterranea, Muraena helena, è oggetto di pesca sia
con lenza che in apnea, ed è nota per la bontà delle sue carni. Grazie alle misure di protezione, questo “mostro buono” può
continuare a colonizzare gli anfratti dell’Isola di Bergeggi, pedina importante nel grande ecosistema del nostro mare.
Immergendosi a Bergeggi, capita spesso di osservare più
gronghi nella stessa tana, e sovente insieme alle murene.
Il fotografo: Andrea Serafini
è un esperto foto sub,
specializzato in fotografia naturalistica, tanto che nel 2012,
al concorso “Uno scatto per la Ricerca” organizzato a
Bergeggi dal Punto Blu Bergeggi Diving, vince numerosi
premi, tra cui il premio “Lui e Lei” con la foto delle 2
murene. Grazie alle sue capacità tecniche e artistiche e ad
una curiosità straordinaria, riesce a documentare delle
particolarità eccezionali del “Sesto Continente”.
Corallo rosso (Corallium rubrum)
Il corallo rosso è uno degli organismi animali più
affascinanti e più ricercati del Mediterraneo. Grazie ad
una sinergia tra enti (Università di Genova-Distav; Centro
Carabinieri Subacquei Genova, ISPRA-Roma), negli
ultimi anni è stata caratterizzata la popolazione Bergeggi,
che nulla ha da invidiare alle ben più note popolazioni
sarde o portofinesi.
Il fotografo: Simonepietro Canese vanta una ricca
esperienza di mare, che va dalle gare di caccia foto sub
alla vela. Grande appassionato di fotografia naturalistica, oggi è ricercatore presso l’Ispra di Roma, dove coordina
progetti di ricerca scientifica inerenti lo studio delle comunità marine di substrato duro profonde. Da alcuni anni svolge
attività di ricerca anche nell’AMP Isola di Bergeggi.
Gorgonie rosse (Paramuricea clavata) e castagnole rosse (Anthias
anthias)
Gli Gli affioramenti rocciosi profondi (in genere sotto i 40
metri) di Bergeggi sono popolati da ricche popolazioni di
gorgonie, fra le quali spicca subito all’occhio la gorgonia
rossa. Questa specie di gorgonia può vivere molto a
lungo, sfiorando il secolo. Ogni colonia è di un determinato
sesso e dall’incontro dei gameti si genera una planula che
ha scarse capacità di movimento. Uno dei principali nemici
di questi popolamenti sono le lenze e le reti perse, poiché
danneggiano i rami delle colonie fino a farli morire,. Nel
caso in cui diminuisca la densità di popolazione, si
preclude pertanto la possibilità di ri-colonizzazione del
sito, con effetti deleteri per l’ambiente.
Il fotografo: Massimo Corradi, con un grand’angolo molto spinto ha saputo dare giustizia alla bellezza delle foreste sommerse di
Bergeggi. Il sito è quello dei Ramoni.
Gorgonie rosse (Paramuricea clavata) e pesce San Pietro (Zeus faber)
L’habitat del coralligeno è molto ben rappresentato a
Bergeggi. Questo habitat, protetto dall’Unione Europea, è
uno dei più interessanti e ricchi di biodiversità del
Mediterraneo. Qui, trovano rifugio i grandi riproduttori dei
pesci di importanza commerciale. L’esemplare di pesce S.
Pietro ritratto dal fotografo ci fa capire perché i portoghesi
lo chiamano pesce gallo!
Il fotografo: Roberto Baccino ha realizzato questo scatto
ancora a pellicola nel 2006 nell’ambito del concorso
“Sopra e sotto il mare”, organizzato dal Comune di
Bergeggi; lo scatto è stato realizzato nel sito di
immersione denominato i “Ramoni”. Roberto, partecipa
con successo alle gare di safari fotografico della Fipsas da molti anni, e colleziona un successo dopo l’altro. Inoltre, è uno dei
più assidui frequentatori di Bergeggi, insieme al suo compagno d’immersione, Massimo Corradi.