Programma viaggio d`istruzione quinte classi D e G: PRAGA 07

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Programma viaggio d`istruzione quinte classi D e G: PRAGA 07
Programma viaggio d’istruzione quinte classi D e G: PRAGA
07 -12 marzo 2015
Franchigia bagagli
Nr. 1 bagaglio a mano 42x32x25 cm ruote e maniglie comprese peso max 10 kg (eventuali borse o oggetti
devono rientrare nel bagaglio)+ nr. 1 bagaglio da stiva peso max. 30 kg.
Hotel Assenzio ****
sito: www.assenzioprague.com
Wenzigove 1870/3, Novè Mèsto.120 00 Praha ,Rep. Ceca
+420 221 012 300
1° giorno 07/03/15 ITALIA/PRAGA:
Riunione dei partecipanti davanti l'Istituto alle ore 11:00 e trasferimento in pullman GT (Tommasulo bus)
all’aeroporto di Napoli. Disbrigo delle formalità di imbarco e partenza ore 17:10 con volo per Praga. Arrivo
previsto ore 19:10. Trasferimento in pullman in albergo. Sistemazione nelle camere riservate. Cena e
pernottamento.
2° giorno 08/03/15 CASTELLO ,VICOLO D'ORO,PONTE CARLO:
Prima colazione in albergo. Ore 09:00 circa incontro con responsabile in hotel per consegna biglietti di
ingresso presso Castello di Praga. In mattinata trasferimento alla zona chiamata Hradcany
uno dei sette colli di Praga. Visita dell’ Antico Castello Reale diviso in cortili, la Cattedrale di San
Vito che fu eretta sulla rotonda fondata nel 935 dal sovrano S. Venceslao, il Vicolo D’Oro dove secondo la
legenda gli alchimisti durante il dominio di Rodolfo II vi lavoravano per scoprire i segreti della produzione
dell’oro. Nel pomeriggio visita di Mala Strana, Città Piccola dove si vedranno: il famoso Ponte Carlo,
il ponte di pietra più antico della città; la Chiesa della Vergine Maria Trionfatrice chiamata la Chiesa del
Bambino Gesù perché custodisce la statuetta miracolosa di Gesù Bambino.
Rientro in albergo. Cena e pernottamento.
Storia
Il Castello di Praga (Pražský hrad) é stato fondato intorno all'880 dal principe Bořivoj della dinastia dei
Přemyslidi. Il primo edificio in pietra ad essere eretto all'interno dell'area del castello fu la Chiesa della
Vergine Maria della quale si possono ora vedere solo alcuni resti. Nel X secolo, venne fondata la Basilica di
San Giorgio e nel castello si instauró il primo convento ceco, il convento di San Giorgio che ora ospita una
galleria. San Vito Rotunda, anche lei risalente al X secolo, venne sostituita dalla Basilica di San Vito nell'XI
secolo e si trova dove ora sorge la Cattedrale di San Vito.
A partire dal X secolo, il Castello di Praga divenne prima la sede dei principi di Boemia e piú tardi dei re. Fu
inoltre sede vescovile.
Il Castello di Praga ha attraversato uno dei suoi momenti di
massimo splendore durante il regno di Carlo IV (13461378) quando divenne sede del Sacro Romano Impero. Il
Palazzo Reale venne riedificato, le fortificazioni rafforzate e
fu dato inizio alla costruzione della Cattedrale di San Vito
seguendo lo stile della cattedrali gotiche francesi di quel
tempo.
L'espansione del castello continuó durante il regno di
Venceslao IV, figlio di Carlo IV, ma le guerre Hussite
(1419-1437) e l'abbandono al quale il castello fu lasciato
negli anni che seguirono ne causarono il deterioramento.
Il Re Vladislavo Jagellone si trasferí al castello dopo il 1483 e l'intero complesso riprese a crescere. Vennero
costruite nuove fortificazioni e nuove torri di guardia (la Torre delle Polveri, la Nuova Torre Bianca e la
Torre di Dalibor). Il Palazzo Reale venne ulteriormente rimodellato e fu aggiunta la grandiosa Sala
Vladislao, una delle prime dimostrazioni di stile rinascimentale nelle terre ceche.
Quando la dinastia degli Asburgo salí al trono di Boemia nel 1526, lo stile rinascimentale aveva raggiunto il
suo culmine in Europa. La sede del potere venne spostata a Vienna ed il castello di Praga servi
principalmente a fini ricreazionali. Nel XVI secolo vennero costruiti il Giardino Reale al quale si aggiunsero
altri luoghi di divertimento come il Belvedere e la Sala della Palla Corda. La Cattedrale ed il Palazzo Reale
subirono delle modifiche e vennero costruiti nuovi edifici residenziali ad ovest del Vecchio Palazzo Reale.
La riscostruizione del Castello toccó il suo culmine durante il regno di Rodolfo II, Sacro Romano Imperatore
che divenne Re di Boemia nel 1575 riportando la sua corte a Praga. Il suo desiderio era quello di trasformare
il Castello in un elegante centro del potere che avrebbe attratto a se artisti stranieri, scienziati e diplomatici.
L'ala nord del Palazzo e la Sala Spagnola furono aggiunte allo scopo di ospitare le vaste collezioni d'arte e
scientifiche dell'imperatore.
La Defenestrazione di Praga del 1618 inizió un lungo periodo di guerre durante il quale il Castello di Praga
venne danneggiato e saccheggiato, fungendo raramente da sede del potere.
L'ultima grande ricostruzione del Castello si ebbe nella seconda metá del XVIII secolo quando il complesso
assunse uno stile residenziale. Il centro del potere rimase comunque a Vienna ed il Castello continuó a
deteriorasi.
Nel 1848 l'imperatore Ferdinando V si trasferí al Castello di Praga. La Cappella della Santa Croce nella
Seconda Corte venne ricostruita mentre la Sala Spagnola e la Galleria di Rodolfo vennero rimodellate.
Con la caduta dell'Impero Austro-Ungarico nel 1918 il Castello di Praga accolse il primo presidente della
Cecoslovacchia indipendente, Tomáš Garrigue Masaryk. Le necessarie modifiche furono commissionate
all'architetto sloveno Josip Plečnik. La costruzione della Cattedrale di San Vito fu terminata nel 1929.
Dopo il 1989, molte aree del Castello, Giardino Reale, Sala della Palla Corda, giardini meridionali e Stalle
Imperiale incluse, furono rese accessibili al pubblico per la prima volta nella storia. Oggi, il Castello di Praga
é la sede del presidente ceco ed il piú importante monumento culturale nazionale della Repubblica Ceca.
Numerosi oggetti d'arte dal valore inestimabile, documenti storici e i gioelli della corona di Boemia sono qui
custoditi. Il Ponte Carlo (Karlův most)
Il Ponte Carlo é un ponte in pietra in stile gotico che collega la
Cittá Vecchia a Malá Strana. Durante i primi secoli d'esistenza
veniva infatti chiamato Ponte di Pietra (Kamenný most). La sua
costruzione fu commissionata dal re di Boemia e Sacro
Romano Imperatore Carlo IV ed ebbe inizio nel 1357.
Incaricato della costruzione del ponte fu l'architetto Petr Parléř
tra le cui opere si annoverano anche la Cattedrale di San Vito
ed il Castello di Praga. Si dice che dei tuorli d'uovo furono
aggiunti alla calcina per rafforzare la struttura del ponte.
Il Ponte Carlo e il Castello di Praga
Il Ponte Carlo é uno dei molti monumenti che furono edificati durante il regno di Carlo IV ma non fu il
primo ponte a collegare le due sponde praghesi della Moldava. In un epoca piú remota un'altro ponte si
ergeva sul fiume - il Ponte di Giuditta, che fu il primo ponte in pietra ad essere costruito sopra il fiume.
Venne realizzato nel 1172 ma venne spazzato via da una piena del fiume nel 1342.
A differenza del suo predecessore, il Ponte Carlo, é sopravvissuto a molte
alluvioni, la piú recente delle quali nell'agosto del 2002 quando il paese
dovette affrontare la peggiore alluvione degli ultimi 500 anni. Forse I tuorli
d'uovo non sono stati una cosí brutta idea...
Ci sono delle torri alle due estremitá del ponte. È possibile salire sia sulla
Staroměstská věž sul lato della Cittá Vecchia che la Malostranská věž sul lato
di Malá Strana. Dalla sommitá si potra godere di una vista del ponte dall'alto.
Nel XVII secolo si inizió a collocare delle statue barocche su entrambe i lati
del Ponte Carlo.
Ora molte di queste statue sono delle copie e quelle originali si possono
vedere al Lapidarium (vedi Musei di Praga). La statua piú nota é Il Ponte Carlo é popolare
tra gli artisti locali
probabilmente quella di -San Giovanni Nepomuceno, un martire ceco che
fu giustiziato durante il regno di Venceslao IV venendo gettato nella Moldava dal ponte. La lapide sulla
statua é stato lucidata fino a brillare dall'incalcolabilehe l'ha numero di persone cnno toccata nel corso dei
secoli. Si suppone che toccare la statua porti fortuna e assicuri il proprio ritorno a Praga.
Il Ponte Carlo si colloca in cima alla lista dei posti da vedere. È
molto amato anche dagli artisti locali, musicisti e venditori di
souvenir che collocano le loro bancarelle su entrambe i lati del ponte
tutto l'anno. Un buon momento per visitare il ponte é il tramonto,
momento in cui potrete godere di una vista mozzafiato dell'intero
Castello di Praga illuminato nel cielo della sera. Il ponte é ora zona
pedonale (sebbene in passato il traffico di auto e tram fosse
consentito) ed é quasi costantemente affollato di gente. Se lo volete
aver solo per voi, andateci la notte tardi o nelle prime ore del
mattino.
Sul Ponte Carlo
VICOLO D’ORO
Suggestiva la passeggiata nel Vicolo d’oro, graziosa sequenza di case piccole e colorate dimora prediletta
degli artisti ed un tempo, si dice, degli alchimisti. È solo una leggenda, una delle tante che avvolge Praga, ma
non toglie nulla al fascino di questo vicoletto che quasi si perde nella maestosità del Castello di Praga.
Vicolo d’oro (Zlata Ulicka) è il vicolo degli alchimisti, che passavano le notti e i giorni alla ricerca di
formule magiche, la più importante della quale doveva trasformare il ferro in oro. Le case sono piccolissime,
quasi minuscole. In alcune il tetto è alto poco più di un metro; uguale larghezza ha anche la strada. In una di
queste, al numero 22, viveva Franz Kafka.
3° giorno 09/03/15 : PIAZZA VENCESLAO/PIAZZA DELL’OROLOGIO:
Colazione e trasferimento a Stare Mesto, la Città Vecchia, che fu sin dai tempi antichi il centro delle vita
economica e sociale praghese e sede di importanti avvenimenti storici. Mattinata dedicata alla visita :
Piazza della Città Vecchia detta Piazza dell’Orologio dove si trova il Municipio Vecchio con l’orologio
astronomico, la Chiesa di Tyn, Via Parigi la via più elegante della città. Nel pomeriggio visita libera di Nove
Mesto, la Città Nuova dove si trova la famosa Piazza Venceslao proprio nel cuore di Praga, ricordata anche
per il sacrificio di Jan Palach che lì si bruciò contro il regime sovietico. Rientro in albergo. Cena e
pernottamento.
Il luogo della storia
Dal punto di vista architettonico, Piazza Venceslao (Vaclavské Namesti) non ha palazzi di particolare
interesse ma merita una visita perchè è il cuore politico e commerciale di Praga che qui si raduna per le feste
o per i lutti nazionali.
Un ex mercato di cavalli
Per ammirare la maestosità della Piazza (750 x 60 metri) bisogna entrare al Museo Nazionale e guardare il
lungo viale da dove lo guarda San Venceslao a cavallo. In questo spazio una volta c'era la Porta dei Cavalli,
che alla fine del 1800 venne abbattuta per far spazio al monumentale museo. La prima statua del Santo venne
portata qui 1680 e nel 1879 trasferita al Castello. La statua attuale è del 1912 e insieme al santo a cavallo ci
sono i 4 patroni della Repubblica Ceca (Ludmilla e Procopio davanti, Adalberto e Agnese dietro). Sullo
zoccolo si possono leggere delle parole che i cechi hanno sempre invocato nei momenti di difficoltà: "Non
lasciarci perire, noi e i nostri discendenti".
Attraverso la storia
Piazza San Venceslao è diventata simbolo dell'identità praghese e ceca nel 1848, quando durante i moti
rivoluzionari ricevette il nome attuale. Nel 1918 fu da qui che partirono le rivolte antiasburgiche a favore
dell'indipendenza nazionale. Nel agosto del 1968 i praghesi cercarono di fermare in questa piazza i carri
armati russi venuti a stroncare la Primavera di Praga, il tentativo di uscire dalla dittatura sovietica. L'anno
successivo, davanti alla statua di San Venceslao, lo studente universitario 19enne Jan Palach si cosparse di
benzina e si diede fuoco, morendo pochi giorni dopo. Le autorità, temendo che quel luogo diventasse un
simbolo rivoluzionario, fecero passare una strada tra il monumento e il palazzo del Museo. Nel 1989, alla
vigilia della caduta del regime sovietico, imponenti manifestazioni si svolsero in Piazza San Venceslao.
Dopo 20 anni di esilio e silenzio, Havel, Dubcek ed altri tornarono a parlare di libertà dalle finestre della
casa editriche Melanthric. Prima di allontanarvi dal monumento, gettate uno sguardo e magari un fiore al
piccolo monumento dedicato a Jan Palach, che si trova proprio di fronte alla statua del santo.
I palazzi della Piazza
Oltre al Museo, di cui è interessante visitare la ricca e immensa biblioteca che conserva preziosi codici
medievali, i palazzi più interessanti della piazza sono l'Hotel Europa e il Supichuv Dum. L'Hotel è stato
costruito tra il 1903 e il 1906; è interessante perchè sono rimasti intatti tutti gli elementi del Liberty praghese
di inizio secolo, dando all'insieme un fascino molto retrò. Il Supich, al numero 38-40 è un miscuglio di
Secese e strutturalismo che ancora oggi, dopo un secolo, solleva molte discussioni.
Praga: Piazza della Città Vecchia
Una piazza, una città
La storia di Staromestské Namesti, Piazza della Città Vecchia, è la storia di un intero quartiere, Staré
Mesto, la Città Vecchia. Da quando nel XII secoli tedeschi, italiani, francesi, ebrei si stabilirono in questa
parte della città, Piazza della Città Vecchia è diventata il centro di questo quartiere. Molti avvenimenti della
Città Vecchia, i più importanti, sono passati dagli angoli di questa piazza: commerci, feste, tornei, esecuzioni
capitali e incoronazioni, tutto è passato da questa piazza. I diversi stili dei palazzi e delle chiese che si
avvicendano senza sosta in questa piazza, sono il segno più evidente della ricchezza architettonica di Praga.
Il Monumento a Jana Husa (JanHuss)
Il monumento a Jon Hus è molto più che una statua; il riformatore radicale, condannato al rogo perchè
voleva riformare la corrotta chiesa boema, è da sempre un punto di riferimento per il popolo ceco ed è alla
base del pensiero rivoluzionario occidentale. La statua venne posta nel 1915 per ricordare i 500 anni della
morte del rivoluzionario. Quello stesso giorno venne riempita di fiori da parte dei praghesi, dando inizio a
rivolte contro l'Impero Asburgico e i cattolici. Nel 1939 il monumento venne ricoperto da un drappo per
protestare contro l'invasione nazista; lo stesso avvene nel 1968 contro i carri armati sovietici. Il gruppo
scultoreo ritrae i soldati hussiti mentre vengono condotti all'esilio mentre una giovanne donna simboleggia la
rinascita
della
patria.
L'orologio astronomico
Se arrivando in piazza vedrete una folla di persone con il naso alzato verso il cielo capirete due cose: avete
capito dove si trova il vecchio Municipio (Radnice) e che stanno guardando il famoso orologio astronomico
del 1410 che al battere di ogni ora dà vita ad uno spettacolino pieno di simboli religiosi e civili. L'Orloj è
composto da due quadranti: nel quadrante inferiore sono rappresentati i segni dello zodiaco e le attività
agricole divise per mese dell'anno. Nel quadrante superiore spiccano i colori blu (giorno), marrone
(crepuscolo), la notte (nero) su cui si muovono le lancette con i simboli di sole, luna e stelle. Ad ora esatta, i
12 apostoli appaiono in processione mentre le figure allegoriche poste vicine ai quadranti e che
rappresentano la Vanità, l'Avarizia, il Turco invasore, la Morte, cominciano ad animarsi.
Il Municipio
L'orologio astronomico si trova sul Radnice, il vecchio municipio della Città Vecchia che oggi ha perso ogni
funzione amministrativa ma serve solo per eventi ufficiali. L'architettura del Radnice è il risultato di
stratificazioni successive, com'è evidente ponendosi di fronte all'orologio e guardando il complesso dei
palazzi. Il primo nucleo del Municipio è il palazzo ad angolo a destra, a cui venne aggiunta la torre e poi
l'orologio; andando verso sinistra c'è il balcone rinascimentale di Casa Kriz, sotto il quale c'è scritto Praga
Caput Regni e a seguire la casa del pellettiere Mikes e la Casa al Gallo, in stile impero. Fuori dall'edifico,
sotto l'abside della Cappella, noterete sun rettangolo nero posto come targa commemorativa: è il segno che lì,
nel 1621vennero decapitati i ventisette nobili e borghesi che avevano capeggiato la rivolta antiasburgica.
Dieci di queste teste restarono appese per 10 anni ad una torre del Ponte Carlo.
All'interno del Municipio, di particolare interesse ai piani superiori, la Sala dei Consigli in stile tardo-gotico
e nella Sala dell'Assemblea due grandi quadri che rappresentano Jan Huss davanti al Concilio di Costanza e
l'Incoronazione di Giorgio di Podrebrady. Se volete godervi uno splendido panorama sulla piazza e sui tetti
dellacittà,salitesullatorre.
La Scuola e la chiesa di Tyn
Dall'altro lato della piazza c'è la ex Scuola di Tyn, attiva dal 1300 all 1800. Dalla scuola si accede alla Chiesa
di Tyn, i cui due campanili gemelli dominano sull'intera piazza. Il nome originario della chiesa è un pò
complicato: Panna Maria Pred Tynem e sta per Vergine Maria davanti a Tyn. La chiesa di Tyn è
un'importante simbolo di Praga è stata per due secoli la chiesa degli hussiti moderati, gli utraquisti che
innalzarono al centro del frontone un calice d'oro, il loro simbolo. Dopo la battaglia della Montagna Bianca i
cattolici vittoriosi fecero fondere il calice e con l'oro ricavato costruirono la statua della Vergine che ora si
trova al posto del calice. Purtroppo, nonostante l'importanza della chiesa, la si può visitare solo per pochi
minuti prima e dopo le funzioni religiose. Se riuscite ad entrarci, merita una visita la fonte battesimale del
1414 (la più antica della città) e la tomba di Tycho Brahe, astronomo al servizio di Rodolfo II.
I palazzi della Piazza
Se avete ancora un pò di tempo da dedicare alla Piazza, vi consigliamo una visita al N. 13, alla Corona
D'oro, dove c'è una farmacia storica con arredi in stile impero. Al numero 16 c'è una casa neogotica con una
facciata decorata a graffiti.
4° giorno 10/03/15 CASA DANZANTE/CIMITERO DEL GHETTO EBRAICO/ VICOLO D’ORO:
Colazione e visita della casa danzante e cimitero ebraico. Nel pomeriggio escursione in battello (con
pagamento biglietto in loco) lungo il fiume Moldava. Rientro in albergo. Cena e pernottamento.
Casa Danzante
Nota anche come “Ginger e Fred” dalla coppia che l’ha ispirata, la sinuosa Casa Danzante (Tancící dum in
ceco) è un’opera del noto architetto Frank O. Gehry.
Costruita tra il 1992 e il 1995, essa si trova sull’argine di Rašínovo nábreží ed è ed è diventata uno dei
simboli della nuova Praga, ammirata e criticata contemporaneamente. All’interno di una piazza contornata da
edifici sette-ottocenteschi, la Casa Danzante ha una forma decisamente originale e in ciò incarna l’idea di
riscatto della città, il suo desiderio di uscire dal passato e osare, parlando un linguaggio nuovo, che non
subisce le regole trascorse.
Il cimitero del Ghetto Ebraico di Praga
Migliaia di tombe accumulate per secoli in uno spazio piccolissimo.
Nulla racconta dello Josefov e della vita degli ebrei del ghetto di Praga, più delle lapidi del cimitero ebraico.
Insieme alla Sinagoga Vecchianuova è la testimonianza più antica e importante del quartiere. Le 12.000
tombe del cimitero sono un esempio di "creatività mortuaria obbligata", perché come per i vivi, anche gli
ebrei morti di Praga non potevano lasciare il ghetto.
Nel corso dei secoli il cimitero si è allargato fino a quando non c'è stato più spazio intorno: a questo punto le
tombe più nuove sono state sovrapposte a quelle vecchie, creando questa architettura che sembra
decadente e improvvisata ma ha una sua logica razionale. Pare che sia stata la follia di Hitler a salvare il
vecchio Cimitero Ebraico di Praga dalla distruzione: dopo lo sterminio degli ebrei, infatti, il suo piano
prevedeva la costruzione, proprio vicino al cimitero, di un "Museo esotico di una razza estinta".
La tomba del Rabbino Loew creatore del Golem di Praga
La tomba più importante è senza dubbio quella del leggendario Rabbino Loew da sempre associate alla
leggenda del Golem di Praga. Secondo questa leggenda il Golem è una creatura di fango creata dal
Rabbino Loew per difendere gli ebrei del ghetto dalle persecuzioni. Il Golem è una figura che potevano
creare solo i rabbini che conoscevano l'arte magica e usando le stesse tecniche che Dio aveva creato per
creare Adamo. Il Golem di Praga è un essere molto forte, ubbidiente ma privo di anima, che poteva
essere usato per lavori pesanti o per difesa degli ebrei perseguitati.
Il Golem di Praga aveva sulla fronte incisa la parola "verità" (in ebraico emet]) che il rabbino scriveva per
risvegliare i golem da lui creati col fango. Quando i golem diventavano troppo grandi e ingestibili, il rabbino
cancellava la lettera e da emet, trasformando la parola sulla loro fronte in "morte" (in ebraico met). Quando
uno dei golem sfuggiti al controllo combinò più guai del previsto, il rabbino smise di servirsi dei Golem
nascondendoli nella soffitta della Sinagoga Staronova di Praga, dove secondo la leggenda si troverebbero
ancora oggi.
La statua del rabbino si trova davanti al municipio
e mai nessuno, nazisti, sovietici, graffitari e neanche i piccioni si permettono di sporcarla. Si racconta anche
che la tomba del rabbino resti pulita e immacolata, nonostante nessuno la pulisca da secoli. Tra le crepe
potrete notare i biglietti con richieste di ogni genere lasciate dalle persone in visita al cimitero di Praga.
La tomba di Franz Kafka
Kafka era nato e cresciuto nello Josefov di Praga e fu uno degli ebrei che andò via quando agli ebrei venne
dato il permesso di andare anche in altre parti di Praga. Lui si trasferì al numero 22 del Vicolo d'Oro, nel
Castello, dove visse con la sorella Ottie. La tomba di Kafka non si trova in questo cimitero ma nel Nuovo
Cimitero Ebraico. Per arrivarci prendete la metro fermata Želivského. La tomba dello scrittore è nel settore
21.
5° giorno 11/03/15 PRAGA/TEREZIN:
Prima colazione in albergo. Pranzo libero. Giornata dedicata all’escursione in pullman con guida a Terezin.
Pomeriggio libero dedicato alla visita del centro città. Rientro in albergo. Cena e pernottamento.
Terezín – fortezza e prigione
Porta a Terezín
Terezín è il ceco nome per Theresienstadt (in tedesco), una ex-fortezza militare e guarnigione città e la
regione settentrionale della Repubblica Ceca, vicino alla città Teplice o città Ústí nad Labem.
Nel tardo 18° secolo la fortezza fu eretto vicino alla confluenza del Labe (Elba) e fiumi Ohře. La fortezza fu
nominato dopo l'imperatrice austriaca Maria Teresa.
La superficie totale della fortezza era 3,89 km. La fortezza non è mai stata attiva durante la guerra. Durante
la seconda metà del 19° secolo fu utilizzato come carcere.
Durante la I Guerra Mondiale, la fortezza fu utilizzata come un prigioniero di guerra. Molte migliaia di
sostenitori della Russia (Russophiles dalla Galizia e Bukovina) sono stati messi da parte delle autorità austroungarico e la fortezza. Gavrilo Princip, che ha assassinato Franz Ferdinand, arciduca d'Austria e di sua
moglie Sophie, vi morì di tubercolosi nel 1918.
Durante la seconda guerra mondiale, la Gestapo utilizzato Terezín, come un ghetto, concentrando gli ebrei
dalla Cecoslovacchia e dalla Germania, dai Paesi Bassi e della Danimarca. Terezín non era un campo di
sterminio, dei 144000 ebrei che sono arrivati lì, circa 33000 morì nel ghetto in gran parte a causa delle
terribili condizioni di estrema derivanti dalla densità di popolazione. Circa 17000 persone sopravvissute.
Monumento
Fortezza di Terezín
Parte della fortificazione (la Piccola fortezza) è servito come la più grande prigione della Gestapo e del
Protettorato di Boemia e Moravia, separata dal ghetto. Circa 90000 persone sono andati, attraverso di essa, e
2600 di questi morì lì. Infine Terezín fu liberata il 9 maggio 1945 da esercito sovietico.
Dopo la resa tedesca la Piccola fortezza è stata usata come un campo di internamento per etnici tedeschi. Nel
luglio 1945 il campo è spostata sotto il controllo del ministero ceco per gli affari interni. Dopo la guerra era
ancora Terezín servita come una guarnigione militare. L'esercito ha lasciato la città nel 1996, che ha avuto un
effetto negativo sull'economia locale.
Terezín oggi è una piccola città, conosciuta per la Terezín Memorial e nota per la sua produzione di mobili e
maglieria.
La distanza da Praga a Terezín è di circa 65 km.
6° giorno 12/03/15 PRAGA/ITALIA:
Prima colazione in albergo. Trasferimento in pullman all’aeroporto. Disbrigo delle formalità di imbarco e
partenza per l'Italia con volo wizz air per Roma alle ore 9:40. Arrivo a Roma Fiumicino alle ore 11:35 e
trasferimenti in pullman GT per Foggia. Arrivo previsto a Foggia ore 18:00.
Programma viaggio d’istruzione quinte classi E e F: PRAGA
12 -17 marzo 2015
Franchigia bagagli
Nr. 1 bagaglio a mano 42x32x25 cm ruote e maniglie comprese peso max 10 kg(eventuali borse o oggetti
devono rientrare nel bagaglio)+ nr. 1 bagaglio da stiva peso max. 30 kg.
Hotel Assenzio ****
sito: www.assenzioprague.com
Wenzigove 1870/3, Novè Mèsto.120 00 Praha ,Rep. Ceca
+420 221 012 300
1° giorno 12/03/15 ITALIA/PRAGA:
Riunione dei partecipanti davanti l'Istituto alle ore 12:00 e trasferimento in pullman GT (Tommasulo
bus)all’aeroporto di Bari. Disbrigo delle formalità di imbarco e partenza ore 17:10 con volo per Praga. Arrivo
previsto ore 19:10. Trasferimento in pullman in albergo. Sistemazione nelle camere riservate. Cena e
pernottamento.
2° giorno 13/03/15 CASTELLO ,VICOLO D'ORO,PONTE CARLO:
Prima colazione in albergo. Ore 09:00 circa incontro con responsabile in hotel per consegna biglietti di
ingresso presso Castello di Praga. In mattinata trasferimento alla zona chiamata Hradcany
uno dei sette colli di Praga. Visita dell’ Antico Castello Reale diviso in cortili, la Cattedrale di San
Vito che fu eretta sulla rotonda fondata nel 935 dal sovrano S. Venceslao, il Vicolo D’Oro dove secondo la
legenda gli alchimisti durante il dominio di Rodolfo II vi lavoravano per scoprire i segreti della produzione
dell’oro. Nel pomeriggio visita di Mala Strana, Città Piccola dove si vedranno: il famoso Ponte Carlo,
il ponte di pietra più antico della città; la Chiesa della Vergine Maria Trionfatrice chiamata la Chiesa del
Bambino Gesù perché custodisce la statuetta miracolosa di Gesù Bambino.
Rientro in albergo. Cena e pernottamento.
Storia
Il Castello di Praga (Pražský hrad) é stato fondato intorno all'880 dal principe Bořivoj della dinastia dei
Přemyslidi. Il primo edificio in pietra ad essere eretto all'interno dell'area del castello fu la Chiesa della
Vergine Maria della quale si possono ora vedere solo alcuni resti. Nel X secolo, venne fondata la Basilica di
San Giorgio e nel castello si instauró il primo convento ceco, il convento di San Giorgio che ora ospita una
galleria. San Vito Rotunda, anche lei risalente al X secolo, venne sostituita dalla Basilica di San Vito nell'XI
secolo e si trova dove ora sorge la Cattedrale di San Vito.
A partire dal X secolo, il Castello di Praga divenne prima la sede dei principi di Boemia e piú tardi dei re. Fu
inoltre sede vescovile.
Il Castello di Praga ha attraversato uno dei suoi momenti di
massimo splendore durante il regno di Carlo IV (13461378) quando divenne sede del Sacro Romano Impero. Il
Palazzo Reale venne riedificato, le fortificazioni rafforzate e
fu dato inizio alla costruzione della Cattedrale di San Vito
seguendo lo stile della cattedrali gotiche francesi di quel
tempo.
L'espansione del castello continuó durante il regno di
Venceslao IV, figlio di Carlo IV, ma le guerre Hussite
(1419-1437) e l'abbandono al quale il castello fu lasciato
negli anni che seguirono ne causarono il deterioramento.
Il Re Vladislavo Jagellone si trasferí al castello dopo il 1483 e l'intero complesso riprese a crescere. Vennero
costruite nuove fortificazioni e nuove torri di guardia (la Torre delle Polveri, la Nuova Torre Bianca e la
Torre di Dalibor). Il Palazzo Reale venne ulteriormente rimodellato e fu aggiunta la grandiosa Sala
Vladislao, una delle prime dimostrazioni di stile rinascimentale nelle terre ceche.
Quando la dinastia degli Asburgo salí al trono di Boemia nel 1526, lo stile rinascimentale aveva raggiunto il
suo culmine in Europa. La sede del potere venne spostata a Vienna ed il castello di Praga servi
principalmente a fini ricreazionali. Nel XVI secolo vennero costruiti il Giardino Reale al quale si aggiunsero
altri luoghi di divertimento come il Belvedere e la Sala della Palla Corda. La Cattedrale ed il Palazzo Reale
subirono delle modifiche e vennero costruiti nuovi edifici residenziali ad ovest del Vecchio Palazzo Reale.
La riscostruizione del Castello toccó il suo culmine durante il regno di Rodolfo II, Sacro Romano Imperatore
che divenne Re di Boemia nel 1575 riportando la sua corte a Praga. Il suo desiderio era quello di trasformare
il Castello in un elegante centro del potere che avrebbe attratto a se artisti stranieri, scienziati e diplomatici.
L'ala nord del Palazzo e la Sala Spagnola furono aggiunte allo scopo di ospitare le vaste collezioni d'arte e
scientifiche dell'imperatore.
La Defenestrazione di Praga del 1618 inizió un lungo periodo di guerre durante il quale il Castello di Praga
venne danneggiato e saccheggiato, fungendo raramente da sede del potere.
L'ultima grande ricostruzione del Castello si ebbe nella seconda metá del XVIII secolo quando il complesso
assunse uno stile residenziale. Il centro del potere rimase comunque a Vienna ed il Castello continuó a
deteriorasi.
Nel 1848 l'imperatore Ferdinando V si trasferí al Castello di Praga. La Cappella della Santa Croce nella
Seconda Corte venne ricostruita mentre la Sala Spagnola e la Galleria di Rodolfo vennero rimodellate.
Con la caduta dell'Impero Austro-Ungarico nel 1918 il Castello di Praga accolse il primo presidente della
Cecoslovacchia indipendente, Tomáš Garrigue Masaryk. Le necessarie modifiche furono commissionate
all'architetto sloveno Josip Plečnik. La costruzione della Cattedrale di San Vito fu terminata nel 1929.
Dopo il 1989, molte aree del Castello, Giardino Reale, Sala della Palla Corda, giardini meridionali e Stalle
Imperiale incluse, furono rese accessibili al pubblico per la prima volta nella storia. Oggi, il Castello di Praga
é la sede del presidente ceco ed il piú importante monumento culturale nazionale della Repubblica Ceca.
Numerosi oggetti d'arte dal valore inestimabile, documenti storici e i gioelli della corona di Boemia sono qui
custoditi. Il Ponte Carlo (Karlův most)
Il Ponte Carlo é un ponte in pietra in stile gotico che collega la
Cittá Vecchia a Malá Strana. Durante i primi secoli d'esistenza
veniva infatti chiamato Ponte di Pietra (Kamenný most). La sua
costruzione fu commissionata dal re di Boemia e Sacro
Romano Imperatore Carlo IV ed ebbe inizio nel 1357.
Incaricato della costruzione del ponte fu l'architetto Petr Parléř
tra le cui opere si annoverano anche la Cattedrale di San Vito
ed il Castello di Praga. Si dice che dei tuorli d'uovo furono
aggiunti alla calcina per rafforzare la struttura del ponte.
Il Ponte Carlo e il Castello di Praga
Il Ponte Carlo é uno dei molti monumenti che furono edificati durante il regno di Carlo IV ma non fu il
primo ponte a collegare le due sponde praghesi della Moldava. In un epoca piú remota un'altro ponte si
ergeva sul fiume - il Ponte di Giuditta, che fu il primo ponte in pietra ad essere costruito sopra il fiume.
Venne realizzato nel 1172 ma venne spazzato via da una piena del fiume nel 1342.
A differenza del suo predecessore, il Ponte Carlo, é sopravvissuto a molte
alluvioni, la piú recente delle quali nell'agosto del 2002 quando il paese
dovette affrontare la peggiore alluvione degli ultimi 500 anni. Forse I tuorli
d'uovo non sono stati una cosí brutta idea...
Ci sono delle torri alle due estremitá del ponte. È possibile salire sia sulla
Staroměstská věž sul lato della Cittá Vecchia che la Malostranská věž sul lato
di Malá Strana. Dalla sommitá si potra godere di una vista del ponte dall'alto.
Nel XVII secolo si inizió a collocare delle statue barocche su entrambe i lati
del Ponte Carlo.
Ora molte di queste statue sono delle copie e quelle originali si possono
vedere al Lapidarium (vedi Musei di Praga). La statua piú nota é Il Ponte Carlo é popolare
tra gli artisti locali
probabilmente quella di -San Giovanni Nepomuceno, un martire ceco che
fu giustiziato durante il regno di Venceslao IV venendo gettato nella Moldava dal ponte. La lapide sulla
statua é stato lucidata fino a brillare dall'incalcolabilehe l'ha numero di persone cnno toccata nel corso dei
secoli. Si suppone che toccare la statua porti fortuna e assicuri il proprio ritorno a Praga.
Il Ponte Carlo si colloca in cima alla lista dei posti da vedere. È
molto amato anche dagli artisti locali, musicisti e venditori di
souvenir che collocano le loro bancarelle su entrambe i lati del ponte
tutto l'anno. Un buon momento per visitare il ponte é il tramonto,
momento in cui potrete godere di una vista mozzafiato dell'intero
Castello di Praga illuminato nel cielo della sera. Il ponte é ora zona
pedonale (sebbene in passato il traffico di auto e tram fosse
consentito) ed é quasi costantemente affollato di gente. Se lo volete
aver solo per voi, andateci la notte tardi o nelle prime ore del
mattino.
Sul Ponte Carlo
3° giorno 14/03/15 : PIAZZA VENCESLAO/PIAZZA DELL’OROLOGIO:
Colazione e trasferimento a Stare Mesto, la Città Vecchia, che fu sin dai tempi antichi il centro delle vita
economica e sociale praghese e sede di importanti avvenimenti storici. Mattinata dedicata alla visita :
Piazza della Città Vecchia detta Piazza dell’Orologio dove si trova il Municipio Vecchio con l’orologio
astronomico, la Chiesa di Tyn, Via Parigi la via più elegante della città, il suggestivo Cimitero Ebraico, e le
Sinagoghe antiche. Nel pomeriggio visita libera di Nove Mesto, la Città Nuova dove si trova la famosa Piazza
Venceslao proprio nel cuore di Praga, ricordata anche per il sacrificio di Jan Palach che lì si bruciò contro il
regime sovietico. Rientro in albergo. Cena e pernottamento.
Il luogo della storia
Dal punto di vista architettonico, Piazza Venceslao (Vaclavské Namesti) non ha palazzi di particolare
interesse ma merita una visita perchè è il cuore politico e commerciale di Praga che qui si raduna per le feste
o per i lutti nazionali.
Un ex mercato di cavalli
Per ammirare la maestosità della Piazza (750 x 60 metri) bisogna entrare al Museo Nazionale e guardare il
lungo viale da dove lo guarda San Venceslao a cavallo. In questo spazio una volta c'era la Porta dei Cavalli,
che alla fine del 1800 venne abbattuta per far spazio al monumentale museo. La prima statua del Santo venne
portata qui 1680 e nel 1879 trasferita al Castello. La statua attuale è del 1912 e insieme al santo a cavallo ci
sono i 4 patroni della Repubblica Ceca (Ludmilla e Procopio davanti, Adalberto e Agnese dietro). Sullo
zoccolo si possono leggere delle parole che i cechi hanno sempre invocato nei momenti di difficoltà: "Non
lasciarci perire, noi e i nostri discendenti".
Attraverso la storia
Piazza San Venceslao è diventata simbolo dell'identità praghese e ceca nel 1848, quando durante i moti
rivoluzionari ricevette il nome attuale. Nel 1918 fu da qui che partirono le rivolte antiasburgiche a favore
dell'indipendenza nazionale. Nel agosto del 1968 i praghesi cercarono di fermare in questa piazza i carri
armati russi venuti a stroncare la Primavera di Praga, il tentativo di uscire dalla dittatura sovietica. L'anno
successivo, davanti alla statua di San Venceslao, lo studente universitario 19enne Jan Palach si cosparse di
benzina e si diede fuoco, morendo pochi giorni dopo. Le autorità, temendo che quel luogo diventasse un
simbolo rivoluzionario, fecero passare una strada tra il monumento e il palazzo del Museo. Nel 1989, alla
vigilia della caduta del regime sovietico, imponenti manifestazioni si svolsero in Piazza San Venceslao.
Dopo 20 anni di esilio e silenzio, Havel, Dubcek ed altri tornarono a parlare di libertà dalle finestre della
casa editriche Melanthric. Prima di allontanarvi dal monumento, gettate uno sguardo e magari un fiore al
piccolo monumento dedicato a Jan Palach, che si trova proprio di fronte alla statua del santo.
I palazzi della Piazza
Oltre al Museo, di cui è interessante visitare la ricca e immensa biblioteca che conserva preziosi codici
medievali, i palazzi più interessanti della piazza sono l'Hotel Europa e il Supichuv Dum. L'Hotel è stato
costruito tra il 1903 e il 1906; è interessante perchè sono rimasti intatti tutti gli elementi del Liberty praghese
di inizio secolo, dando all'insieme un fascino molto retrò. Il Supich, al numero 38-40 è un miscuglio di
Secese e strutturalismo che ancora oggi, dopo un secolo, solleva molte discussioni.
Praga: Piazza della Città Vecchia
Una piazza, una città
La storia di Staromestské Namesti, Piazza della Città Vecchia, è la storia di un intero quartiere, Staré
Mesto, la Città Vecchia. Da quando nel XII secoli tedeschi, italiani, francesi, ebrei si stabilirono in questa
parte della città, Piazza della Città Vecchia è diventata il centro di questo quartiere. Molti avvenimenti della
Città Vecchia, i più importanti, sono passati dagli angoli di questa piazza: commerci, feste, tornei, esecuzioni
capitali e incoronazioni, tutto è passato da questa piazza. I diversi stili dei palazzi e delle chiese che si
avvicendano senza sosta in questa piazza, sono il segno più evidente della ricchezza architettonica di Praga.
Il Monumento a Jana Husa (JanHuss)
Il monumento a Jon Hus è molto più che una statua; il riformatore radicale, condannato al rogo perchè
voleva riformare la corrotta chiesa boema, è da sempre un punto di riferimento per il popolo ceco ed è alla
base del pensiero rivoluzionario occidentale. La statua venne posta nel 1915 per ricordare i 500 anni della
morte del rivoluzionario. Quello stesso giorno venne riempita di fiori da parte dei praghesi, dando inizio a
rivolte contro l'Impero Asburgico e i cattolici. Nel 1939 il monumento venne ricoperto da un drappo per
protestare contro l'invasione nazista; lo stesso avvene nel 1968 contro i carri armati sovietici. Il gruppo
scultoreo ritrae i soldati hussiti mentre vengono condotti all'esilio mentre una giovanne donna simboleggia la
rinascitadellapatria.
L'orologio astronomico
Se arrivando in piazza vedrete una folla di persone con il naso alzato verso il cielo capirete due cose: avete
capito dove si trova il vecchio Municipio (Radnice) e che stanno guardando il famoso orologio astronomico
del 1410 che al battere di ogni ora dà vita ad uno spettacolino pieno di simboli religiosi e civili. L'Orloj è
composto da due quadranti: nel quadrante inferiore sono rappresentati i segni dello zodiaco e le attività
agricole divise per mese dell'anno. Nel quadrante superiore spiccano i colori blu (giorno), marrone
(crepuscolo), la notte (nero) su cui si muovono le lancette con i simboli di sole, luna e stelle. Ad ora esatta, i
12 apostoli appaiono in processione mentre le figure allegoriche poste vicine ai quadranti e che
rappresentano la Vanità, l'Avarizia, il Turco invasore, la Morte, cominciano ad animarsi.
Il Municipio
L'orologio astronomico si trova sul Radnice, il vecchio municipio della Città Vecchia che oggi ha perso ogni
funzione amministrativa ma serve solo per eventi ufficiali. L'architettura del Radnice è il risultato di
stratificazioni successive, com'è evidente ponendosi di fronte all'orologio e guardando il complesso dei
palazzi. Il primo nucleo del Municipio è il palazzo ad angolo a destra, a cui venne aggiunta la torre e poi
l'orologio; andando verso sinistra c'è il balcone rinascimentale di Casa Kriz, sotto il quale c'è scritto Praga
Caput Regni e a seguire la casa del pellettiere Mikes e la Casa al Gallo, in stile impero. Fuori dall'edifico,
sotto l'abside della Cappella, noterete sun rettangolo nero posto come targa commemorativa: è il segno che lì,
nel 1621vennero decapitati i ventisette nobili e borghesi che avevano capeggiato la rivolta antiasburgica.
Dieci di queste teste restarono appese per 10 anni ad una torre del Ponte Carlo.
All'interno del Municipio, di particolare interesse ai piani superiori, la Sala dei Consigli in stile tardo-gotico
e nella Sala dell'Assemblea due grandi quadri che rappresentano Jan Huss davanti al Concilio di Costanza e
l'Incoronazione di Giorgio di Podrebrady. Se volete godervi uno splendido panorama sulla piazza e sui tetti
dellacittà,salitesullatorre.
La Scuola e la chiesa di Tyn
Dall'altro lato della piazza c'è la ex Scuola di Tyn, attiva dal 1300 all 1800. Dalla scuola si accede alla Chiesa
di Tyn, i cui due campanili gemelli dominano sull'intera piazza. Il nome originario della chiesa è un pò
complicato: Panna Maria Pred Tynem e sta per Vergine Maria davanti a Tyn. La chiesa di Tyn è
un'importante simbolo di Praga è stata per due secoli la chiesa degli hussiti moderati, gli utraquisti che
innalzarono al centro del frontone un calice d'oro, il loro simbolo. Dopo la battaglia della Montagna Bianca i
cattolici vittoriosi fecero fondere il calice e con l'oro ricavato costruirono la statua della Vergine che ora si
trova al posto del calice. Purtroppo, nonostante l'importanza della chiesa, la si può visitare solo per pochi
minuti prima e dopo le funzioni religiose. Se riuscite ad entrarci, merita una visita la fonte battesimale del
1414 (la più antica della città) e la tomba di Tycho Brahe, astronomo al servizio di Rodolfo II.
I palazzi della Piazza
Se avete ancora un pò di tempo da dedicare alla Piazza, vi consigliamo una visita al N. 13, alla Corona
D'oro, dove c'è una farmacia storica con arredi in stile impero. Al numero 16 c'è una casa neogotica con una
facciata decorata a graffiti.
4° giorno 15/03/15 CASA DANZANTE/CIMITERO DEL GHETTO EBRAICO/ VICOLO D’ORO:
Colazione e visita della casa danzante e cimitero ebraico. Nel pomeriggio escursione in battello (con
pagamento biglietto in loco) lungo il fiume Moldava. Rientro in albergo. Cena e pernottamento.
Casa Danzante
Nota anche come “Ginger e Fred” dalla coppia che l’ha ispirata, la sinuosa Casa Danzante (Tancící dum in
ceco) è un’opera del noto architetto Frank O. Gehry.
Costruita tra il 1992 e il 1995, essa si trova sull’argine di Rašínovo nábreží ed è ed è diventata uno dei
simboli della nuova Praga, ammirata e criticata contemporaneamente. All’interno di una piazza contornata da
edifici sette-ottocenteschi, la Casa Danzante ha una forma decisamente originale e in ciò incarna l’idea di
riscatto della città, il suo desiderio di uscire dal passato e osare, parlando un linguaggio nuovo, che non
subisce le regole trascorse.
Il cimitero del Ghetto Ebraico di Praga
Migliaia di tombe accumulate per secoli in uno spazio piccolissimo.
Nulla racconta dello Josefov e della vita degli ebrei del ghetto di Praga, più delle lapidi del cimitero ebraico.
Insieme alla Sinagoga Vecchianuova è la testimonianza più antica e importante del quartiere. Le 12.000
tombe del cimitero sono un esempio di "creatività mortuaria obbligata", perché come per i vivi, anche gli
ebrei morti di Praga non potevano lasciare il ghetto.
Nel corso dei secoli il cimitero si è allargato fino a quando non c'è stato più spazio intorno: a questo punto le
tombe più nuove sono state sovrapposte a quelle vecchie, creando questa architettura che sembra
decadente e improvvisata ma ha una sua logica razionale. Pare che sia stata la follia di Hitler a salvare il
vecchio Cimitero Ebraico di Praga dalla distruzione: dopo lo sterminio degli ebrei, infatti, il suo piano
prevedeva la costruzione, proprio vicino al cimitero, di un "Museo esotico di una razza estinta".
La tomba del Rabbino Loew creatore del Golem di Praga
La tomba più importante è senza dubbio quella del leggendario Rabbino Loew da sempre associate alla
leggenda del Golem di Praga. Secondo questa leggenda il Golem è una creatura di fango creata dal
Rabbino Loew per difendere gli ebrei del ghetto dalle persecuzioni. Il Golem è una figura che potevano
creare solo i rabbini che conoscevano l'arte magica e usando le stesse tecniche che Dio aveva creato per
creare Adamo. Il Golem di Praga è un essere molto forte, ubbidiente ma privo di anima, che poteva
essere usato per lavori pesanti o per difesa degli ebrei perseguitati.
Il Golem di Praga aveva sulla fronte incisa la parola "verità" (in ebraico emet]) che il rabbino scriveva per
risvegliare i golem da lui creati col fango. Quando i golem diventavano troppo grandi e ingestibili, il rabbino
cancellava la lettera e da emet, trasformando la parola sulla loro fronte in "morte" (in ebraico met). Quando
uno dei golem sfuggiti al controllo combinò più guai del previsto, il rabbino smise di servirsi dei Golem
nascondendoli nella soffitta della Sinagoga Staronova di Praga, dove secondo la leggenda si troverebbero
ancora oggi.
La statua del rabbino si trova davanti al municipio e mai nessuno, nazisti, sovietici, graffitari e neanche i
piccioni si permettono di sporcarla. Si racconta anche che la tomba del rabbino resti pulita e immacolata,
nonostante nessuno la pulisca da secoli. Tra le crepe potrete notare i biglietti con richieste di ogni genere
lasciate dalle persone in visita al cimitero di Praga.
La tomba di Franz Kafka
Kafka era nato e cresciuto nello Josefov di Praga e fu uno degli ebrei che andò via quando agli ebrei venne
dato il permesso di andare anche in altre parti di Praga. Lui si trasferì al numero 22 del Vicolo d'Oro, nel
Castello, dove visse con la sorella Ottie. La tomba di Kafka non si trova in questo cimitero ma nel Nuovo
Cimitero Ebraico. Per arrivarci prendete la metro fermata Želivského. La tomba dello scrittore è nel settore
21.
VICOLO
D’ORO
Suggestiva la passeggiata nel Vicolo d’oro, graziosa sequenza di case piccole e colorate dimora prediletta
degli artisti ed un tempo, si dice, degli alchimisti. È solo una leggenda, una delle tante che avvolge Praga,ma
non toglie nulla al fascino di questo vicoletto che quasi si perde nella maestosità del Castello di
Praga. Vicolo d’oro (Zlata Ulicka) è il vicolo degli alchimisti, che passavano le notti e i giorni alla ricerca di
formule magiche, la più importante della quale doveva trasformare il ferro in oro. Le case sono piccolissime,
quasi minuscole. In alcune il tetto è alto poco più di un metro; uguale larghezza ha anche la strada. In una di
queste, al numero 22, viveva Franz Kafka.
5° giorno 16/03/15PRAGA:
Prima colazione in albergo. Pranzo libero. Giornata dedicata alla visita del centro città. Rientro in albergo.
Cena e pernottamento.
6° giorno 17/03/15 PRAGA/ITALIA:
Prima colazione in albergo. Trasferimento in pullman all’aeroporto. Disbrigo delle formalità di imbarco e
partenza per l'Italia con volo wizz air per Napoli alle ore 14:40. Arrivo a Napoli alle ore 16:35 e trasferimenti
in pullman GT per Foggia. Arrivo previsto a Foggia ore 19:00.