GRAVA DEI GENTILI
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GRAVA DEI GENTILI
GRAVA DEI GENTILI SCHEDA TECNICA DESCRITTIVA a cura di Pino Antonini Premessa Le informazioni che formano il contenuto del presente documento, sono state raccolte il 14 luglio 2012, nel corso della discesa al fondo della cavità. Si tratta di informazioni il cui valore è puramente indicativo: le altezze dei pozzi, le distanze etc sono stati stimati: attenzione! non sono state effettuate misurazioni strumentali. Pertanto, non si risponde per eventuali danni derivanti dall’interpretazione corretta od errata di dette informazioni, rivolte comunque a persone esperte nella pratica della speleologia. Non si risponde inoltre dell’utilizzo delle attrezzature presenti in grotta. Chi utilizza le corde e gli attacchi presenti lo fa a proprio rischio e pericolo. SCHEDA TECNICA La grotta si apre a q. 820 circa nella zona denominata localmente Conca Caulata. La profondità della grotta, stimata con altimetro da polso suunto(affidabile) è di circa 470 mt; lo sviluppo planimetrico dall’ingresso al fondo sfiora i 2 km. L’ingresso è una voragine, del diametro approssimativo di una decina di metri, occultata da una folta vegetazione arborea ed arbustiva. Pozzo scivolo 25 mt attacco su albero arretrato 2 mt + frazionamento su albero a – 2 mt dalla soglia della voragine Pozzo 38 mt allaccio alla corda del PS 25 mt precedente + mancorrente di 7 mt in dx or con 2 punti intermedi + attacco del pozzo; n.3 fraz. a -3 a -22 a -33 Alla base del P38 si prende il meandro in dx or. Pozzo 9 mt mancorrente 13 mt con 5 punti intermedi + doppio attacco finale; la discesa si effettua al termine del traverso che scavalca alcune pietre incastrate, all’altezza dei piedi: questo attrezzamento è da preferire in quanto è fuori dalla portata di un’eventuale cascata Alla base progressione in meandro per una quindicina di mt Pozzo 3 mt con tre ancoraggi di mancorrente vasca all’arrivo Alla base si trova Pozzo 13 mt mancorrente di pochi mt , collegato alla corda del P3 precedente, con 2 punti intermedi e doppio attacco + fraz. a -4 Alla base progressione in meandro per 15 mt , dal fondo allagato, acqua profonda fino a 60 cm Pozzo 8 mt mancorrente con 3 ancoraggi + fraz. a -4 Alla base progressione di pochi metri in meandro, con una vasca profonda al ginocchio Pozzo 4 mt con 2 ancoraggi Alla base progressione di una decina di metri in meandro a pozze Pozzo 2 mt attacco naturale Di seguito Pozzo 2 mt con 2 ancoraggi Pozzo 2 mt collegato alla corda del precedente + 1 ancoraggio Alla base progressione di una ventina di metri in meandro a pozze Pozzo 3 mt con mancorrente a tre ancoraggi Alla base marmitta profonda 1.3 mt(quando presente) Di seguito Pozzo 5 mt con mancorrente di 6 mt a tre ancoraggi Alla base, di seguito, si trova una condotta allagata lunga 14 mt (profondità acqua fino a 50 cm) ed alta circa 1 mt; al termine si trova il pozzo di 14 mt con accesso scomodo Pozzo 14 mt doppio ancoraggio di partenza + deviatore a -3 e fraz. a -8 Alla base, di seguito Pozzo 3 mt due ancoraggi Alla base, segue meandro per circa 25 mt , con pozze frequenti Pozzo 3 mt con mancorrente a 3 ancoraggi Pozzo 2 mt collegato alla corda del pozzo precedente ,1 ancoraggio Alla base segue meandro a gradini lungo una quindicina di metri Pozzo 7 mt due ancoraggi Alla base segue meandro con gradini ,marmitte e lame in rapida sequenza, lungo una quindicina di metri Pozzo 7 mt due ancoraggi e fraz. a -3 Alla base segue meandro lungo una quindicina di metri Pozzo 22 mancorrente a tre ancoraggi lungo 3 mt + fraz. a -7 e fraz a -16 Alla base meandro lungo 25 mt Pozzo 39 mt mancorrente lungo 5 mt con 2 ancoraggi naturali, doppio attacco di partenza + fraz. a -10 e fraz. a -25 su lama rocciosa Alla base, segue meandro in dx or. lungo una ventina di metri Pozzo 17 2 ancoraggi di partenza naturali , mancorrente lungo 6 mt + fraz. a -2 su ponte naturale; il pozzo potrebbe essere un po’ bagnato Alla base segue un gradino ed una condottina semiallagata lunga 2 mt, con acqua profonda 50 cm; con un po’ di tecnica si passa senza bagnarsi, altrimenti gambe e braccia…; segue una pozza profonda al ginocchio, poi il pozzetto successivo Pozzo 7 mt doppio ancoraggio Alla base vasca profonda al ginocchio e, dopo 3 mt, ex strettoia dei Romani, allargata e facilmente superabile; segue meandro di 10 mt Pozzo 5 mt due ancoraggi Alla base si trova una vasca inghiaiata con 30 cm di acqua, oltre la quale si vede la grotta proseguire; ma il passaggio si trova in alto, arrampicando per 5 mt su concrezione (corda fissa mt 6); alla sommità di questo si scende per 5 mt disarrampicando facilmente su colata, fino a trovarsi al di la della vasca inghiaiata. Dopo pochi metri segue il P35, sovrastato a dx da una grande colata bianca di concrezioni Pozzo 35 mt terrazzato mancorrente 5 mt con 3 ancoraggi, poi 4 fraz. a -3, a -21(spostato di almeno 5 mt dalla verticale), a -28, a -33 Alla base si trova una pozza, facilmente superabile in opposizione; da qui, scavalcati alcuni blocchi di frana, si prosegue su una diaclasi rettilinea che inizialmente si percorre sul fondo, strisciando per una trentina di metri nel meandro poco sopra l’acqua; poi, si percorre a mezz’altezza per altri trenta metri fino ad incontrare una zona di blocchi rocciosi con fango secco, favorevole all’installazione di un piccolo bivacco; dopo pochi metri si scende in disarrampicata sul fondo del meandro (R4 mt) e, poco oltre, ci si rialza; seguitare per una ventina di metri fino ad una vasca che si supera a dx; segue una strettoia che immette sul pozzo seguente. Pozzo 6 mt attacco naturale , mancorrente 3 metri ed attacco su naturale, partenza un po’ bassa e scomoda Alla base si trova una vasca: qui ci si cambia per affrontare la condotta semisifonante presente nelle vicinanze; qui ci si infila la muta(scomodo), rimanendo in equilibrio sulla sponda della vasca Pozzo 3 mt si utilizza la stessa corda del pozzo precedente di 6 mt, attrezzato con corda di lunghezza adeguata Alla base, si entra in acqua(fino alle ginocchia), quindi ci si immerge per 2 mt in una bassa condottina allagata semisifonante(rimangono 30 cm d’aria tra l’acqua e la volta), superata la quale si procede in fessura, stavolta quasi in piedi, fino ad uno slargo dopo meno di 10 mt: qui ci si toglie la muta (profondità stimata con altimetro, ma attendibile, -340 mt). Di seguito si percorrono una decina di metri, fino al pozzo successivo. Pozzo 9 mt attacco naturale Alla base si procede in meandro a mezz’altezza per una cinquantina di metri, poi si scende per 4 mt (R4), seguitando per una ventina di metri fino ad una curva secca a dx e, poco dopo , a sx: qui ci si affaccia su un salto Pozzo 6 mt attacco a sx su clessidra e fix Alla base il meandro allarga e si procede a mezz’altezza per una trentina di metri, fino al pozzo successivo Pozzo 5 mt due ancoraggi naturali Alla base si evita la vasca e si procede in una bella galleria dal fondo ghiaioso per una ventina di metri; poi, il meandro si fa meno ampio e, poco dopo, si approfondisce in un salto, che non va seguito: qui è installato un breve mancorrente. Si prosegue invece nella galleria sfondata, con fango secco; questa la si percorre per una ventina di metri e, superato un passaggio angusto, ci si affaccia su un grande pozzo. Pozzo 50 mt ancoraggio naturale arretrato + 2 fix di partenza + fraz. a -19 e -37 Alla base c’è una grande pozza ricolma di ghiaia; proseguire in una bella galleria con una paio di passaggi bassi all’inizio; la si percorre per una settantina di metri (concrezioni), inizialmente al suolo, poi a mezz’altezza, in opposizione nel meandro; al termine si incrocia un meandro affluente, proveniente da sinistra: qui si piega a dx e si scende quasi all’altezza dell’acqua, poi si risale in direzione di un basso passaggio sulla volta (R5), oltre il quale si scende in opposizione- corda utile(R5);si procede sempre in meandro per una trentina di metri, poi si scendono un paio di gradini, di seguito ai quali ci si affaccia su un pozzo Pozzo 20 mt attacco prima dei gradini, ancoraggio alla partenza + fraz. a -2 e fraz. a – 15 Alla base, dopo una quindicina di metri la base della galleria obbliga ad infilarsi in un passaggio semiallagato; per fortuna, un paio di metri sopra si supera una strettoia che bypassa il passaggio semiallagato; di seguito alla strettoia si scende con una corda a mano (R3);dopo una trentina di metri in galleria, si incontra un affluente dx or. proveniente da una colata calcitica: risalendola si incontra la vasca di alimentazione, a sua volta alimentata da uno stretto e basso meandro; questo affluente, indicato dal CSR come quello che portava decine di litri al secondo, all’atto della discesa del 14 luglio portava 0,5 lt/sec scarsi; pochi metri più avanti, si scende un R4 in disarrampicata; segue una galleria fangosa di una trentina di metri, al termine della quale ci si affaccia su un pozzo a gradoni. Pozzo 20 mt a gradoni;attacco naturale arretrato+attacco naturale esposto, + fraz. a -6 Alla base si trova un gradino disarrampicabile di 3 mt (R3), seguito immediatamente da uno di 2 mt (R2), con pozza basale aggirabile in arrampicata; segue una galleria di circa 30 mt, interrotta da una facile disarrampicata di circa 4 mt (R4), oltre la quale si prosegue sempre in galleria per un centinaio di metri; al termine si scende un salto in frana di 4 mt (R4), sovrastato da un camino; poco oltre si scavalcano i blocchi di una piccola frana, poi si procede su grande galleria larga tra 1 e 4 mt ed alta fino a 15 mt , caratterizzata da occasionali drappeggi di concrezioni che ne rendono suggestiva la progressione; al termine, dopo una settantina di metri, si scende un salto sopra grandi blocchi di frana Pozzo 4 mt attacco su multimonti singolo Alla base si prosegue sempre in grandi ambienti, superando anche alcune frane; al termine, ci si arresta dinnanzi ad una grande frana che sembra ostruire il passaggio: qui, ci si tiene sul lato sx, verso il basso, poi ci si infila a dx in un passaggio in frana che poco oltre riporta nel pavimento della galleria; superato questo passaggio si procede su bassa galleria per una trentina di metri; poi la galleria prende grandi dimensioni, larga fino a 6 mt ed alta una quindicina; la si percorre così per un centinaio di metri, fino all’ennesima frana: in questo tratto sono presenti un paio di finestre sulla volta, le quali potrebbero offrire la sorpresa di un bypass rispetto al fondo attuale. Si procede all’interno dell’ennesima frana, mantenendosi a sx ; poco oltre ci si imbatte in una strettoia triangolare in frana: a sx si trova la sigla “CSR 73”; si tratta della famosa strettoia che da accesso al tratto finale; la strettoia, apparentemente semplice, in realtà è un po’ selettiva. Dietro la strettoia si procede ancora un po’ in frana, poi se ne esce e si percorre l’ultimo tratto di grotta, lungo una settantina di metri, nel quale si procede parte in piedi e parte strisciando, fino al termine dove la volta della bassa galleria interseca la ghiaia del fondo di una pozza profonda 20 cm, che non offre speranze di prosecuzione. NOTE In tutta la grotta sono disseminati pezzi di legno a varie altezze; non è chiaro se si tratti di livelli di piena o di oggetti caduti dall’alto del meandro. Non è chiaro quale sia l’effettivo livello max di piena raggiungibile dal torrente Molti passaggi necessitano di non sono protetti da corde o mancorrenti, confidando nelle capacità alpinistiche di chi scende. La grotta è mediamente faticosa Nonostante la temperatura accettabile (forse 10°C o più), si consiglia di superare il passaggio semiallagato a – 340 mt di profondità con la muta: sebbene sia accettabile superarlo anche senza, rimane il fatto che in caso di imprevisto o incidente il rischio d’ipotermia è elevato.