Storia della pieve - Decanato di Besozzo

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Storia della pieve - Decanato di Besozzo
Storia della Pieve
La storia del Decanato di Besozzo
Lotario Re d’Italia dal 818 al 855 instituì nel nostro territorio la Pieve di Brebbia nella
Contea di Castelseprio con conte Eremberto De Besutio, proveniente da Besozzo e
valoroso guerriero franco
Le epoche storiche del decanato
La storia del territorio del Decanato è in gran parte quella della terra emersa milioni di anni fa dal mare, di natura carsica, come mostrano le numerose grotte, oggi chiamata varesotto, un territorio omogeneo per storia e cultura abitato da 9000 anni, costituito da una
piccola parte della provincia di Varese comprendente i suoi laghi e che va dal confine
svizzero, al Ticino e a Vergiate con centro nel Campo dei Fiori.
Questo territorio dal Medio Evo a oggi, ha vissuto le vicende storiche di gran parte della
Lombardia ma sopratutto di Milano, dove di norma risiedevano i signorotti locali che qui
avevano le loro dimore di campagna.
Dalla preistoria agli inizi del 1900 ha avuto una prevalente vocazione agricola che poi gradualmente con l’arrivo della ferrovia diventò turistica, prima con le belle ville e poi col turismo popolare.
La preistoria
Dalla comparsa dell’uomo all’introduzione della scrittura
Già in questo periodo si trovano testimonianze che indicano che queste terre erano abitate.
Mesolitico circa 7000 a.C. (età post-glaciale detta della pietra)
Le prime testimonianze della presenza dell’uomo risalgono a quando i laghi di Gavirate,
Comabbio e Monate formavano un unico grande lago e parlano di un luogo abitato da
genti liguri, da orsi, cervi e cinghiali.
Testimonianze dai ritrovamenti di villaggi di palafitte a Bardello, Biandronno, isola Virginia, Cazzago Brabbia e Bodio, laghi di Monate e Comabbio che hanno durato sino
all’inizio del periodo romano come testimoniano i ritrovamenti in essi di monete romane.
Neolitico Antico padano circa 6000 a.C.
Arrivano i primi agricoltori provenienti dall’oriente e dall’Egeo che vivevano di pesca e
caccia, coltivavano il frumento, la segale, l’orzo, i piselli, il lino e avevano cani, cavalli, bovini, pecore, capre e maiali.
Il ritrovamenti tra cui quelli di ceramiche dell’Isolino risalenti al 5000 a.C. fanno ipotizzare
la presenza di un unico gruppo detto dell’Isolino, che occupa la fascia collinare dai laghi
lombardi alla Dora Baltea.
Età dei metalli circa 2500 a.C. (età del bronzo antico)
A questo periodo risalgono i ritrovamenti in Bardello di vasellame in bronzo
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Storia della Pieve
Inizio delle civiltà evolute
Dagli Etruschi ai Romani.
Etruschi 800 a.C. i primi italiani
È il popolo più importante dell’Italia preromana, unico che in Europa seppe elevarsi ad un
grado di civiltà paragonabile a quello greco, egiziano, babilonese, siriano e persiano.
A Golasecca, già esistente dal 1000 a.C., si ritrovano loro reperti.
753 a.C. fondazione di Roma
A questa data i documenti ufficiali fanno risalire la nascita di Roma da parte di popolazioni latine dei Colli Albani dedite alla pastorizia e all’agricoltura.
Galli 388 a.C.
Detti anche Celti, scendono in Italia in particolare in Lombardia e occupano le aree delle
città di Milano, Como, Bergamo, Pavia e Lodi e nella nostra zona lasciano vestigia a Voltorre, Coquio, Malgesso, Laveno, Cuvio, Galliate, Lomnago, Arsago Seprio.
Ma già nel II secolo a.C. comincia l’influenza di Roma anche se in territorio non fa ancora
parte dei suoi domini.
In questo periodo si ritiene che sia nata Fignano, il rione più antico di Gavirate, il cui
nome per alcuni ha origini celtiche, per altri latine e precisamente da Alfinius, nome di un
possibile proprietario romano, da cui poi alfinianus.
Romani (89 a.C. - 476)
Nel 89 a.C. gli abitanti ricevono la concessione del diritto latino (Ius Latii) e dello stato di
cittadino romano, mentre nel 81 a.C. viene qui istituita la Provincia Cisalpina con la progressiva adozione della parlata volgare latina portata dai veterani che vengono ad abitare
i villaggi dei distretti di campagna detti pagi da Pagus, derivato dal verbo pangere, ossia
conficcare a terra le pietre di confine, termine da cui poi derivò il termine pagani.
I pagi avevano assegnato un magistri pagi che teneva i libri catastali, riscuoteva i tributi e
presiedeva ai Paganalia, le feste dei pagani, ossia dei contadini, che si conservarono tenacemente per molti secoli, durarono in alcune parti sino al 500 d.C. e resero difficile la penetrazione del cristianesimo, come testimonia il vescovo san Vigilio, che conobbe sant’Ambrogio, morì lapidato e che annunciava il Vangelo nelle feste in onore di Saturno della val
di Non.
Qui i romani abitarono in modo sistematico ma non strategico, come testimoniano i municipi e presidi militari di Angera, Laveno e Taccagno e i ritrovamenti di necropoli romane
a:
Gavirare alla Trinità
Oltrona (piccola necropoli)
Brebbia (fortezza, tempio a Minerva e terme)
Malgesso
Besozzo
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Storia della Pieve
Biandronno (zona fortificata con torre romana)
Leggiuno
Mornago
Inizio del cristianesimo in Lombardia
Nel 200 viene fondata a Milano la diocesi mentre nel 313 Costantino emette l’editto sulla
libertà di culto.
374 mentre è vescovo a Milano Sant’Ambrogio:
a Brebbia conversione del tempio romano in chiesa paleocristiana
al Sacro Monte probabile consacrazione alla vergine di tempietto romano
380 Il cristianesimo diviene religione di stato
387 sant’Ambrogio battezza Sant’Agostino che durante la sua crisi spirituale, prima della
sua conversione, soggiornò oltre sei mesi in una località lombarda che per lunghi anni fu
identificata in Casciago presso Varese, ma attualmente in Cassago in Brianza, dove scrisse
i Dialoghi di Cassago: “Come mi diventò ad un tratto delizioso essere libero dai gentili
piaceri che prima avevo paura di perdere e ora invece mi era gioia abbandonare”
Da noi la prima evangelizzazione avviene nel 350per opera di san Eusebio, vescovo di
Vercelli o dei santi Giulio e Giuliano o tra il IV e il VII secolo da parte dei Missionari di
CastelSeprio della cascina monastero.
In questo periodo probabile costruzione del tempietto Santa Maria sopra a Fignano a Gavirate sopra un luogo sacro pagano, forse dedicato ad una dea.
476 – 887 - Il primo medio evo
Dopo lo sfaldamento dell’impero romano d’occidente che faceva da barriera alle popolazioni che premevano ai suoi confini, intere popolazioni trasmigrarono verso le belle e fertili terre italiane spinti dalle tribù provenienti dall’Asia centrale ed invasero l’Italia.
I primi invasori furono i goti che avevano lasciato in pace l’impero e occupavano la vasta
pianura che va dal Don alla Transilvania ed erano divisi in due gruppi dalla linea del
Dnjepr, i Grutungi a oriente, i futuri Ostrogoti, e i Tervingi ad occidente, i futuri Visigoti.
476 - I Visigoti
Il cui nome non significa Goti dell’ovest, ma Goti saggi
494 – 568 - Gli Ostrogoti
Il cui nome non significa Goti dell’est, ma Goti rispledenti
A quest’epoca sembra risalire la fondazione di Gavirate
568 – 774 - I Longobardi
In questo periodo è costruita una cappella a Voltorre, che sarà di riferimento a un gruppo
monastico e che poi sarà sostituita dall’attuale monastero, sopra resti tardoromani.
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Storia della Pieve
Vestigia a:
Cocquio
Bogno di Besozzo
Arsago Seprio
Castelseprio (cittadina longobarda e 3 chiese antiche)
Viene dai longobardi la diffusione del culto di san Giovanni Battista decollato ritenuto loro protettore particolare che lasciano anche importanti tracce nella denominazioni geografiche e nei dialetti come da noi le parole:
Schirpa, per dote delle sposa
Scusàa, per grembiule
Stamberga, per casa malandata
Lifròch, per stupidone
e nei i nomi di persona tra cui:
Riccardo
Aldo
Arnaldo
Corrado
774 – 887 Sacro romano impero
Carlo magno (742 – 814) cerca di rinverdire i fasti dell’impero romano e promuove una
nuova organizzazione dello stato con l’istituzione dei:
Duchi
Marchesi
Conti
Feudi, derivato da feudum, che significa beneficio
800 Il territorio della Pieve di Brebbia fa parte della Contea di Castelseprio con conte Eremberto De Besutio, provenienti da Besozzo, valoroso guerriero franco conte del re Lotario I, re d’Italia, nipote di Carlo Magno
803 Nasce Eremberto che morirà nel 853, il capostipite della famiglia dei Besozzi, citati anche come de Besutio, poi vassallo del re d’Italia Lotario I per le terre sul lago Maggiore
All’epoca la Pieve di Brebbia è costituita da:
Bardello, Bernate, Besozzo, Biandronno, Bogno, Brebbia, Bregano, Cadrezzate, Cardana, Carnisio, Cazzago Brabbia, Cocquio, Comabbio, Comerio, Gavirate, Inarzo,
Ispra, Malmesso, Monate, Monvalle, Olginasio, Osmate, San Andrea, Ternate, Travedona, Trevisago, Voltorre
870 prima ed incerta citazione di Groppello, il cui nome significa secondo alcuni locus
coppello e secondo altri dal gotico kruppa.
887 – 951 Regno italico indipendente
Alla morte di Carlo il Grosso il sacro romano impero si suddivide in parecchi stati indipendenti a carattere prevalentemente nazionali contesi dai più forti feudatari.
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Storia della Pieve
Anche in Italia i feudatari si affrontano per la conquista della supremazia che porta primo
re d’Italia Guido duca di Spoleto di famiglia franca, che dopo alcune guerre rimase solo re
dell’Italia centrale e poco dopo ad un re concorrente Berengario I nell’Italia settentrionale
che sua morte rimase l’unico re d’Italia.
962 – 1152 Regni feudali
962 Ottone di Sassonia che si è affermato in Germania, entra in Italia e si fa nominare Imperatore avviando l’impero dei Carolingi.
962 si trovano nel Codex longobardiae notizie su Oltrona il cui nome di origine antica (etrusca, greca e latina) che indica una costruzione su un poggio sul lago, probabilmente sacro o fortificato, che la necropoli romana trovata fa ritenere di più antica fondazione.
Nei primi anni XI secolo Guido d’Arezzo (995-1050) inventa le sette note
1094 quando i turchi giungono alle porte di Costantinopoli, Goffredo di Buglione, duca
della bassa Lorena, guida un esercito per liberare la terra santa che nel 1099 riconquista
Gerusalemme e fonda il regno latino di Gerusalemme.
1096 papa Urbano II riconosce il diritto ad ogni villaggio di costituire una parrocchia, dal
greco paroika, che significa comunità di vicini, di avere una cappella o chiesa con un praesbiter officialis, ossia sacerdote, dove potranno anche avvenire riunioni della comunità civile.
1100 – 1150 probabile costruzione del chiostro di Voltorre ad opera dei monaci benedettini cluniacensi dipendenti da san Benigno di Fruttuaria (Ivrea) su precedente cappella.
1152 – 1250 I comuni
1152 Federico I di Svevia detto il Barbarossa, è nominato re di Germania ed è chiamato in
Italia dai comuni lombardi oppressi dalle mire espansionistiche di Milano.
Nel 1162 Milano, dopo due anni di assedio e Crema sono rase al suolo perché scacciano i
delegati imperiali e si ribellano al potere imperiale.
Dopo che nel 1167 l’esercito del Babarossa che voleva battere i Normanni e conquistare il
regno di Sicilia, fu distrutto alle porte di Roma da una terribile pestilenza, cominciò il declino del suo impero e i comuni italiani con l’appoggio di Alessandro III, da cui viene il
nome di Alessandria, costituirono la lega lombarda che nel 1176 nella decisiva battaglia di
Legnano batterono il Barbarossa che fu costretto a riconoscere loro maggior autonomia che
pur mantenendoli vassalli consentiva di avere a capo un vescovo-conte e uno stuto che
prevede:
Una base democratica con assemblea, parlamento o arengo
Un consiglio
Dei consoli per l’amministrazione della giustizia, che poi diverranno podestà di norma
di origine forestiera
E avranno come simbolo la Martinella, la campana comunale per la chiamata dei cittadini
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Storia della Pieve
È questa l’epoca in cui cominciano i gradi viaggi che apriranno le vie commerciali come
quello che nel 1245 – 1247 porterà Giovanni da Pian del Carmine al Karakorum, che poi
sarà seguito nel 1271 – 1295 da Marco Polo che arriverà a in Cina, e che troviamo tra i piccoli centri fortificati:
Varese
Busto
Gallarate
Saronno
Biandronno
Travedona
1250 – 1402 - Le Signorie
In questo periodo la val Padana diventa uno dei maggiori centri dell’economia mondiale
anche in forza delle repubbliche marinare che controllavano tutto il commercio delle specie e delle merci d’oriente.
Grande importanza assumeranno Milano e Firenze nelle attività bancarie sostenute da importanti attività tessili, laniere e commerciali.
Nella seconda metà del XIV, i Besozzi coi nobili Giovanni Bossi, Ubertino Daverio e le
comunità di Galliate, Bodio, Cazzago Brabbia ottenero la proprietà dei laghi di Gavirate,
Biandronno, Monate e Comabbio, detti lago Grande ed Uniti, che comprendeva i diritti di
pesca e di caccia.
Di solito tali diritti erano esercitati assegnando a fittavoli l’amministrazione dei laghi con
contratti novennali e con norma che prevedevano pene molto severe.
Ad esempio nel 1496 Giovanni detto Lucetti e Giovanni detto Gattino di Gavirate per pesca di persici di peso inferiore ad un’oncia vennero multati per la somma di 50 fiorini e 32
lire imperiali, che all’epoca era una cifra molto alta.
Probabilmente erano gli unici pescatori di Gavirate e furono accusati dai pescatori dei paesi rivieraschi più dediti alla pesca e gelosi della loro attività.
Milano ed il territorio di Varese
La signoria a Milano era retta dal:
1247 dai Della Torre, detti Torriani, famiglia guelfa
1277 dai Visconti coi quali la signoria diventa ducato e che nel 1287 distruggeranno Castelseprio
mentre nel 1278 Cocquio con Gavirate era retto dal conte Azus de Cocho vassallo del duca
di Milano, ramo dei Besozzi e come tutti i feudatari esente dalle tasse ma con l’obbligo di
rifocillare le truppe di passaggio ed ospitare i comandanti.
Verso la fine del 1300 viene istituita al 2 luglio da Bonifacio IX (1389 –1404 la festa della visitazione di Maria a santa Elisabetta
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1402 – 1479 - Fine del granducato di Milano e stati regionali
Questo periodo segna un groviglio di lotte per il tentativo delle città più importanti di espandersi ed inglobare le città minori con l’adozione di eserciti di mercenari.
All’epoca il lago di Gavirate o Ghivirate, era fonte di ricchezza perché era uno dei più pescosi d’Europa e i pescatori ne traevano la loro sussistenza con un’attività continua che li
vedeva al lavoro anche alla domenica.
Notevole anche la presenza di volatili nei canneti ma la loro cattura era severamente controllata.
I Besozzi erano i soli proprietari dell’isolino allora denominato di san Biagio, protettore
dei pescatori, con chiesetta omonima, separato dalla terra ferma da uno stretto canale detto Ticinello.
Essi abitavano a Milano e a Besozzo, avevano grandi proprietà che affidavano a fittavoli
che le subaffittavano ai contadini che vivevano in misere case al limite della sopravvivenza, cibandosi del frutto della terra e del lago, lavorando con mezzi arretrati e: in difetto
d’ogni umano soccorso
1402 La morte di Gian Galeazzo Visconti segna un periodo di incertezza ed il ducato di
Milano subisce un ridimensionamento anche per le lotte tra i condottieri Facino Cane e Jacopo Dal Verme.
1410 Facino Cane, conte di Biandrate, governatore di Milano, assegna a Pietro Besozzi la
contea di Brebbia
1417 con Filippo Maria Visconti risorge il ducato di Milano e nel 1423 tenta con la camera
ducale senza riuscirvi, di accaparrarsi i diritti sui laghi
1428 Documenti testimoniano che molti comuni del territorio hanno lo statuto dei comuni
rurali o rustici, che prevede rappresentanti chiamati consoli, decani, iurati, deputati, estimati, che sceglievano il podestà per la composizione delle piccole liti.
Nel territorio i maestri comacini (campionesi o antélami) operano in Brebbia, Cocquio,
Leggiuno, Casciago, Cittiglio, Comerio, Gemonio, Monate, Travedono e Varese.
1450 Johann Gutenberg (1400-1468) di Magonza (Germania), inventa i caratteri mobili e
stampa Il primo libro: La Bibbia latina, detta Margarina
1453 i turchi conquistano Costantinopoli e ridimensionano i territori delle repubbliche di
Venezia e Genova.
1454 Con la pace di Lodi, Francesco Sforza (1401 – 1466), sostenuto da Cosimo dei Medici,
di famiglia principesca oriunda di Cotignola in Romagna, figlio del condottiero di Ventura
Muzio Attendolo soprannominato Sforza che ha sposato Maria figlia di Filippo Maria Visconti, diventa duca di Milano ed erige l’ospedale maggiore.
1466 Galeazzo Maria Sforza (1444 – 1476) duca di Milano e dopo un governo tirannico vieKairòs
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ne ucciso da una congiura e diventa duca Gian Galeazzo Sforza (1469 – 1476) sotto la reggenza della madre e dello zio Lodovico il Moro che nel 1480 prima lo relega a Pavia e poi
ne procura la morte.
1479 – 1492 - Il Rinascimento e la nascita della diplomazia
È questo un periodo di relativa pace e prosperità economica, in cui le rivalità si risolvono
non più con le armi ma con negoziati diplomatici con l’istituzione delle ambasciate permanenti il cui uso si estenderà in tutta Europa, che favorisce la nascita del Rinascimento
legato in modo particolare a Lorenzo il Magnifico.
Mentre sarà a Milano sarà Ludovico il Moro, duca dal 1480 al posto del nipote, a portare il
rinascimento e l’opera di Leonardo da Vinci.
Nel 1483 con la traduzione italiana a Venezia del monaco vallambrosiano Bartolomeo della storia della Madonna nera di Loreto, scritta nel 1470, si diffonde il suo culto.
1492 - 1599_ - Le grandi monarchie europee
Con la morte di Lorenzo il Magnifico ed inizio degli stati monarchici, inizia un periodo di
grande instabilità caratterizzato da numerose guerre e dalla lotte tra Spagna e Francia con
forte presenza del papato, che porta a frequenti cambiamenti delle zone d’influenza
Il 12 ottobre 1492 Cristoforo Colombo arriva a san Salvator
Nel 1494 Carlo VIII, re di Francia scende in Italia e segna l’inizio del predominio straniero
e Ludovico il Moro che si era schierato cogli spagnoli, è sconfitto e mandato in esilio in
Francia ed il ducato di Milano passa sotto la Francia.
Scoppia la guerra tra Spagna e Francia e nel 1504 la tregua porta alla spartizione dell’Italia
tra Spagna e Francia e con Milano ancora sotto i francesi che poi nel 1512 sono battuti dagli
svizzeri che fanno del ducato di Milano con Duca Massimiliano Sforza un protettorato che
ha annesso anche il canton Ticino.
Nel 1514 è signore di Milano Lodovico Visconti Borromeo, con breve parentesi di Bernardino Trivulzio, quando i francesi riescono a prevalere.
I Besozzi all’epoca hanno case oltre a Milano:
Armino (casa Abbiati)
Gavirate (palazzo Maggioni, Puricelli e Guerra)
Bardello (attuale convento delle suore)
1515 Francesco I re di Francia sconfigge gli svizzeri che abbandonano la Lombardia e si assestano nel canton Ticino e nella Valtellina, mentre il ducato di Milano passa sotto la Francia.
1520 Riforma protestante che tra le altre cose vuole anche eliminare il culto a Maria e per
reazione a fianco della Madonna compare il Cristo morto.
1521 – 1538 guerra dei 30 anni tra la Spagna di Carlo V e Francia di Francesco I che porta
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saccheggi e devastazioni soprattutto da parte dei Lanzichenecchi che nel 1526 arrivarono a
saccheggiare sino a Roma.
1526 Il ducato di Milano passa a Francesco II Sforza con la protezione degli spagnoli e nel
1535 con la sua morte perde l’autonomia ed inizia la funesta dominazione spagnola ed un
periodo difficile e calamitoso anche per il Varesotto, poiché la Spagna impone una fiscalità
molto onerosa per mantenere un esercito numeroso che spadroneggia.
1539 è Gavirate costituita da piccole frazioni o cascine con casa padronale circondata da
case coloniche che, anche se piccola, centro importante (ma ci sono notizie che: era anticamente era più estesa, ma fui assai più diminuito dall’incendio e dal saccheggio sofferto
nell’anno 1500 dai francesi) perché il 20 giugno Carlo V consente su richiesta del conte Vitaliano Visconti Sforza Borromeo, feudatario di Gavirate di:
“istituire il mercato o fiera in cadauno giorno di venerdì per animali, merci e tutto
ciò che essi portano, per meriti di fedeltà per le la calamità degli abitanti, che in
questi tempi di guerra ebbe a soffrire per saccheggio e distruzione campi, demolizioni di piante e altri guasti che la guerra porta seco”
Questo fatto inizierà una nuova era della vita a Gavirate poiché favorirà la nascita di numerose botteghe (nel 1722 risulteranno censite 57 mentre nel territorio circostante non ne
risulterà nessuna).
Nel 1545 – 1563 è indetto da papa Paolo III Farnese il Concilio di Trento quando la fede del
popolo era intatta ma era diffusa l’ignoranza religiosa, la superstizione e la qualità del clero lasciava molto a desiderare e nelle classi aristocratiche regnava l’indifferenza e il disimpegno.
È in quest’epoca sulla spinta del Concilio e con lo scopo di diffondere la cultura religiosa
che nacquero nuovi ordini religiosi tra cui: Barnabiti, Somaschi, Teatini, Gesuiti che furono
abbracciati da molti nobili, tra cui molti diventarono santi, come i santi Gaetano, Camillo
de Lellis, Filippo Neri, Gerolamo Emiliani, Bernardino Realino, Antonio Maria Zaccaria ed
il venerabile barnabita Giampiero Besozzi (1503 – 1584),
1559 – 1714 - La dominazione spagnola (pace di Cateau Cambrèsis)
Questa pace segna la definitiva spartizione dell’Italia tra Spagna e Francia con l’istituzione
di numerosi stati locali.
Il ducato di Milano era già retto da un governatore spagnolo ed il suo territorio andava dal
Canton Ticino all’appennino ligure, dall’Adda al Sesia e con la funesta dominazione spagnola inizia un periodo difficile e calamitoso per il Varesotto.
Nel 1560 san Carlo che ha 22 anni, diventa cardinale di Milano e Segretario dello zio papa
Pio IV, quando la condizione della chiesa e del clero era disastrosa e segna l’inizio di un
nuovo rinascimento religioso con una rigorosa e profonda riforma di tutta la diocesi secondo quanto stabilito dal concilio di Trento impegnandosi in modo particolare nella formazione del clero e nella istituzione dei seminari al posto delle scuole presbiteriali pievane.
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Storia della Pieve
Un esempio della situazione del clero la possiamo vedere nella relazione che un delegato
del cardinale fa sul un parroco:
ha pochi libri, non tutti quelli necessari: esaminato fu trovato incapace di leggere e
di capire il latino, non è istruito riguardo ai sacramenti … Non sa confessare. Solo
da 15 giorni abita nella chiesa parrocchiale con un maestro di grammatica.
Al suddetto rettore fu subito tolta la facoltà di confessare e nel 1574 sarà sostituito.
L’impegno di rinnovamento e di riorganizzazione di san Carlo è forte ed è anche rilevabile
dall’impegno suo e dei suoi vicari nello svolgere indagini sulla moralità con domande su:
Inconfessi ossia coloro che fanno la confessione e comunione pasquale
Concubinarii
Usurai
Sospetti di eresia
Superstiziosi
Giocatori d’azzardo
Bestemmiatori
Trasgressori festività e voti
Scandalosi
Discordie
quando la Comunione era considerata atto pubblico e le immoralità più comuni erano discordie, concubinato e negligenza negli atti di fede.
12 - 27 luglio 1574 Prima visita di san Carlo a Biandronno, Isolino, Gavirate, Voltorre, Comerio, Cocquio, Trevisago, Sant’Andrea, Olginasio, Bregano, Bardello e Besozzo
Comincia la storia documentata di Gavirate da cui si ricava che san Carlo:
separa Trevisago da Gavirate
sposta la pieve di Brebbia a Besozzo
Nel 1578 le feste nella diocesi di Milano erano:
40 festività religiose
9 festività votive locali
11 processioni di voto
litanie minori tra ascensione e le pentecoste
e per le processioni c’era l’obbligo di partecipazione di almeno un membro per famiglia ed
erano vietate ai minori di 12 anni e giovani da marito perché lunghe e faticose e i pellegrinaggi erano numerosi, parecchi chilometri ed anche di più giorni.
La moneta corrente era la lira imperiale, pari a 20 soldi e dove un soldo valeva 12 denari e
c’era anche lo scudo d’argento che valeva 5 lire e il Ducatone pari a 6 lire.
1575 – 1577 Arriva la peste a Milano ma non nel Varesotto come da relazione alla diocesi
dei parroci dell’epoca.
Il 14 novembre 1578 il vicario monsignor Bernardino Tarugi visita a piedi la pieve di BeKairòs
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Storia della Pieve
sozzo perché san Carlo gli ha chiesto il suo cavallo, e dalla sua relazione si rileva che Bardello, Cardana, Ternate, Comerio e Comabbio sono senza sacerdote
1581 II visita san Carlo arriva da Angera alla Pieve di Besozzo e visita Gavirate, Bardello,
Biandronno, Comerio, Oltrona, Inarzo, Bernate, Trebbia, Borno
Il 28 gennaio 1596 visita del cardinal Federico Borromeo, cugino di san Carlo, alla pieve di
Besozzo.
25 marzo 1604 posa della prima pietra della via sacra del Sacro Monte di Varese
1620 – 30 Scoppiano carestie, malattie infettive, nuova epidemia di peste a Milano (1628 –
1630), terremoti, senza gravi problemi, e branchi di lupi seminavano terrore e la morte di
un centinaio di persone.
22 giungo 1636 si scontrano a Tornavento, valle del Ticino l’esercito spagnolo con le truppe alleate alla Francia del duca Amedeo I di Savoia e del duca Edoardo Forense di Parma
e dei Lanzichenecchi che prima e dopo la battaglia seminarono panico e distruzioni in tutto il territorio che faticò a risollevarsi per un lungo periodo.
Per fuggire la gente di tutta la pieve ed anche da Somma e Olegio si ripara sui monti di
Gavirate con mobili e bestie dove si sviluppano varie forma di solidarietà.
Sono incendiate a Gavirate 17 case e 130 focolari, la casa parrocchiale e la chiesa sono risparmiate dai francesi ma i soccorsi che arrivano da Varese guidati da Carlo Carcano saccheggiano la casa parrocchiale.
1714 –1796 - La dominazione austriaca
Il gran ducato di Milano passa all’Austria dell’imperatore Carlo VI d’Asburgo sino al 1797
e migliora la situazione passando da governo sfruttatore, opportunistico e corrotto dei
funzionari spagnoli, al sistema statalizzato, accentratore, autoritario con un sistema legislativo ed amministrativo più giusto e con funzionari più competenti e corretti.
Questo portò ad un periodo dei più floridi con risveglio dell’edilizia civile e religiosa.
1769 Cugnot inventa il primo trattore a vapore
1789 – 1814 - La rivoluzione e il periodo napoleonico
1789 Scoppia la rivoluzione francese e la costituzione del governo Giacobino che nel 1796
nominerà Napoleone Bonaparte comandante dell’Armata d’Italia con la quale invaderà
l’Italia e porterà alla costituzione prima delle repubbliche italiane e poi nel 1805, quando
viene nominato Imperatore, ai regni che dureranno sino al 1814 quando a Milano ritornano gli austriaci.
Sotto i francesi nel 1804 Il Varesotto fa parte del dipartimento del Verbano e dell’Olona e a
Gavirate ha sede il catasto, la pretura con prigioni e nel 1806 avviene la costituzione del
consorzio per l’abbassamento del lago di Varese, deviazione del torrente Fignano che sfociava nel Bardello ed eliminazione di una strozzatura ai mulini di Cocquio, che per fortuna
non riesce nel suo intento.
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Storia della Pieve
1814 – 1870 La dominazione austriaca e Il risorgimento
È questo il periodo in cui iniziano le grandi invenzioni della tecnica.
1815 abolizione delle guardi private (i bravi)
1828 nell’antiquario della Diocesi di Milano si riporta che Gavirate è il paese più importante del lago.
14 agosto 1848 Garibaldi sbarca a Luino e dalla Valcuvia per andare a Morazzone e dal 24
maggio al 3 giugno 1859 gruppi numerosi di volontari aiutano Garibaldi che a capo dei
Cacciatori delle Alpi batte gli austriaci nella battaglia di Varese e i presidio di guardie austriache composte da sodati italiani (trentini, veneti e lombardi) consegnano le armi senza
resistenza alla delegazioni municipali.
1870 Unità d’Italia
1878 Costantino Veniani a Gavirate inventa, forse per errore, la ricetta dei Brutti e Buoni
1884 inaugurazione ferrovia Nord Como, Varese, Gavirate, Laveno poi collegata nel 1885 a
Malnate con quella proveniente da Saronno e Milano
1904 – Comincia la navigazione sul lago di Varese con un battello che porta 18 persone
1914 - Inaugurazione della tranvia Varese, Gavirate e Angera che funzionerà sino al 1940
1915-1918 Prima guerra mondiale
1921-1946 - Il fascismo
Alla conferenza di pace del 1919 nacque la questione di Fiume che chiedeva l'autoderminazione dei popoli per essere annessa all'Italia
Questo favorì i movimenti nazionalisti, tra cui il fascismo che si presentò alle elezioni
con un programma repubblicano che prevedeva tra l'altro: la giornata di 8 ore, la riduzione dei limiti per le pensioni di invalidità e vecchiaia, assicurazione malattia obbligatoria, sussidio di disoccupazione, imposta progressiva sul capitale, ma perse e Mussolini fu arrestato.
1921 Crisi economica, nuove elezioni ed entrata del fascismo in parlamento con un
nuovo programma antisocialista
1922 marcia su Roma e presa del potere del partito fascista
1939 scoppia la seconda guerra mondiale
1946 - La Repubblica
1945 Fine della seconda guerra mondiale
governo unità nazionale guidato da Ferruccio Parri
Primo governo Alcide De Gasperi (1881-1954)
2 giugno 1946 Vittoria e proclamazione della Repubblica al referendum sulla forma di
stato
1 gennaio 1948 Costituzione Repubblica Italiana
1949 Adesione al Consiglio d'Europa e alla Nato
1951 Adesione alla CECA, Comunità europea del carbone e dell'acciaio
Kairòs
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Storia della Pieve
1953 Ultimo governo di De Gasperi
1955 Entrata nell'ONU
1960 trattato di Roma dell'Unione Europea
2002 Adozione dell'Euro
Le scoperte e le invenzioni che hanno cambiato il mondo
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Nei primi anni XI secolo Guido d’Arezzo (995-1050), grande genio della musica nato a
Parigi e vissuto ad Arezzo per lunga parte della sua vita, inventa le sette note che avranno la prima grande applicazione nel canto gregoriano e sono la base della musica
sino ai giorni nostri
1450 Johann Gutenberg (1400-1468) di Magonza (Germania), inventa i caratteri mobili e
stampa Il primo libro: La Bibbia latina, detta Margarina
12 ottobre 1492 Cristoforo Colombo arriva a san Salvator
1769 Cugnot inventa il primo trattore a vapore
1830 Plateau inventa il fenachistiscopio che è il progenitore del cinematografo inventato poi dai fratelli Lumiere nel 1984
1859 Antonio Pacinotti inventa la dinamo ed il motore elettrico
1871 Meucci inventa il telefono
1885 Benz, poi con l’aiuto di Daimer (Germania), inventa il primo motore a scoppio e
costruisce la prima automobile.
1896 Guglielmo Marconi inventa il telegrafo senza fili da cui nascerà poi la radio
1906 l'americano Reginald Fassenden trasmette la voce umana
1920 la statunitense KDKA inizia le trasmissioni radiofoniche
1923 Vladimir Ksoma Zworykin inventa il tubo catodico
6 ottobre 1924 iniziano le trasmissioni radio in italia
1926 John Logie Baird inventare il primo televisore in bianco e nero e nel 1928 quello
a colori.
1948 Wiener segna la data di nascita della cibernetica
1951 Viene installato l’Univac il primo calcolatore commerciale
2 gennaio 1954 inizia la televisione in Italia
1963 I pannelli solari
1971 Federico Faggin alla lntel inventa il primo microprocessore, il 4004 a 4 bit, che i
giapponesi useranno nella prima calcolatrice da tavolo (Busicom)
1973 nascono i primi home computer della Micral francese, seguita nel 1975 dall’Altari
8800, nel 1976 dalla Apple, nel 1981 dal primo computer portatile (10 kg) di Adam Osborne e dal Vic 20 della Commodore.
1979 nasce l’office automation con Word Star, il padre di tutti i programmi di scrittura
1982 nasce il sistema operativo Ms-Dos seguito nel 1983 dalla prima versione di
Windows
1993 Mosaic e nel 1994 Netscape, i primi navigatori della Rete
2004 Facebook
2006 Twitter
Kairòs
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