SPETTACOLI

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SPETTACOLI
LUNEDÌ 19 MAGGIO 2014
LA SICILIA
.21
PRESENTAZIONE A CANNES
SPETTACOLI
Paz Vega
ed Eva Langoria
tra le star
di TaoFilmFest
TAORMINA
Domani su
Rai1 l’evento
del Teatro
Antico. Scaletta
stravolta per la
pioggia
Festa per Laura Pausini ieri
al Teatro Antico di Taormina
e domani in onda su Rai1
Una festa bagnata
GIUSEPPE ATTARDI
NOSTRO INVIATO
TAORMINA. Il “gran cerimoniere” della serata dedicata a Laura Pausini non poteva che
essere Pippo Baudo. Accolto da una ovazione che lo commuove, è lui a sottolineare il prestigioso passato del Teatro Antico. Capelli bianchi su vestito nero e papillon, è lui a introdurre Laura Pausini, così
come accadde nel 1993 sul palco del Teatro Ariston, quando si presentò per la prima volta una ventenne romagnola per
cantare La solitudine. Quella canzone vinse il Festival e proiettò quella ragazza nel
firmamento mondiale.
E le note di quella canzone annunciano
l’ingresso sul palco della protagonista della serata. «M’ha inventato lui» debutta Laura Pausini imitando Baudo. E poi gli chiede: «Tu mi hai dato la prima benedizione
come cantante, adesso mi benedici come
conduttrice? ». E Pippo “laicamente” la
benedice. Già, perché lo spettacolo al quale ieri il pubblico di Taormina ha assistito
(e che sarà trasmesso domani su Rai1 alle
ore 21.15) potrebbe essere stato anche la
prova generale per il prossimo Festival di
Sanremo. E non solo per la presenza di artisti che hanno frequentato, e alcuni lo
fanno o sperano di farlo ancora, il palco
dell’Ariston. La voce che circolava nel backstage, tra gli ambienti della Rai, ipotizza
proprio Laura Pausini al fianco di Carlo
Conti, designato alla conduzione del Festival dopo anni di attesa. Soprattutto se il
nuovo direttore artistico della rassegna
canora sarà Claudio Fasulo, capo struttura
Rai, recordman delle prime serate televisive (ben 600) e gran conoscitore dei segreti di Sanremo, essendo stato nella squadra
degli autori per cinque edizioni.
Per Laura Pausini, tra l’altro, quello di ieri sera non è stato il vero e proprio debutto tv da conduttrice. Come confessa nell’incontro mattutino, le era già capitato in
Messico: «Quando entrai io in scena – racconta – la conduttrice svenne e toccò a me
fare tutto da sola. Andò bene».
Lo spettacolo è il diario personale, intimo, della cantante. E un concerto, ma soprattutto è Il racconto, in musica e storie di
vita, di un sogno. Un racconto per canzoni,
ricordi, immagini. Con l’aiuto degli amici.
CANNES
Baudo gran cerimoniere al concerto della Pausini
destinata ad affiancare Carlo Conti a Sanremo
LA BENEDIZIONE
«M’ha inventata
Pippo. Dopo la prima
benedizione come
cantante, mi benedici
come conduttrice? »
DIARIO PERSONALE
IL PUBBLICO CON L’OMBRELLO SOTTO LA PIOGGIA
Un racconto che comincia con le canzoni
dello Zecchino d’oro, cantate con Paola
Cortellesi, con la quale ingaggia simpatici
sketch scherzando sul ruolo della mamma.
E la maternità è lo spunto per aprire la
strada ad Avrai, «la più bella canzone dedicata alla nascita di un figlio», interpretata
con Claudio Baglioni, l’ospite aggregatosi
in extremis.
Le goccioline di pioggia che cadono sul
pubblico non raffreddano l’entusiasmo.
Tutt’altro. Le urla e il coro delle fan accompagnano ogni brano. A cantare Strani amori anche Valentina Patranga, ventiquattrenne palermitana che ha visto tutti e
quattro gli spettacoli di Taormina spendendo 500 euro: «Ma io l’amo» confessa
candidamente, annunciando che si farà
tatuare il nome di Laura sul palco.
Sfogliata la pagina dedicata a Baglioni, il
racconto prosegue oltrepassando l’oceano.
Laura si rivela entertainer navigata, abile,
divertente e autoironica. Si va in Sudamerica, seconda patria della Pausini: in spagnolo parla, scherza e canta Primavera in
anticipo con Marco Mengoni. Tra te e il
mare è accompagnata dalle immagini del
mare di Taormina e reintroduce Pippo
Baudo per l’annuncio in dialetto siciliano
della pubblicità.
Le gocce diventano pioggia quando entrano in scena le amiche-colleghe. È bagnato fa rima con fortunato. Pausini si mostra anche eclettica musicista alla guida di
una band tutta al femminile. Lei al flauto,
Malika Ayane al violoncello, Syria alla console che innesca il rap di La Pina, e ancora
Emma Marrone, Paola Turci e L’Aura (con
l’apostrofo) alle chitarre. Un tocco chic le
cuffie ricoperte di Swaroski e gran chiusura tra geyser e fuochi. E un’altra amica di
vecchia data la raggiunge poco dopo per
intonare assieme Io canto: è Fiorella Mannoia, insieme sono state le protagoniste
La famiglia in primo
piano: la nonna, le
amiche di gioventù,
fino a quando è
diventata mamma
GLI AMICI CANTANTI
Uno stuolo che
comprende
Antonacci, Baglioni,
Malika Ayane, Syria,
Paola Turci
del concerto di solidarietà per l’Abruzzo
devastato dal terremoto nel 2007.
La famiglia torna in primo piano nel
diario della “Leonessa di Solarolo”. La nonna Norma, alla quale dedica un commovente ricordo e Invece no. E Laura Pausini
rivolge al cielo lo sguardo: «Nonna fai
smettere di piovere», prega. Niente da fare. L’orchestra abbandona il palco, si corre
a proteggere le telecamere, la scaletta della serata salta all’aria. E la “one woman
show” si ritrova sola sul palco, costretta a
improvvisare al suo debutto per cercare di
intrattenere il pubblico. Che tuttavia non
intende abbandonarla.
Di corsa vengono tagliati alcuni momenti, che dovrebbero vedersi in tv. Come
le amiche di gioventù, Elisa, Lorena e Ottavia, con le quali sedute su una panchina rivanga l’adolescenza: le domeniche in chiesa, le prime infatuazioni, il primo concerto. Quello di Raf. Che invece appare sul palco per duettare al ritmo di Mi rubi l’anima,
chiuso da un selfie. Poi riavvolge il nastro
con la mamma, che poco prima dell’acquazzone sedeva in platea tenendo in
braccio il nipotino, alla quale dedicherà
She. E viene anche salvato l’intervento di
un altro atteso ospite, Biagio Antonacci: insieme cantano Vivimi, canzone sulla quale hanno duettato anche al recente concerto che Laura ha tenuto al Madison Square
Garden di New York. Scorrono i grammy e
dal video giungono anche gli auguri delle
star d’oltreoceano, fra cui Marc Anthony
che lancia il nuovo singolo Se fue.
Non soltanto successi. Ci sono stati momenti in cui quel sogno ha rischiato d’infrangersi. Accadde a Castrocaro, dove Pausini arrivò ultima con New York New York.
«Ma tu hai creduto nel sogno e l’hai raggiunto» la conforta Pippo Baudo, al quale
spetta il compito anche di chiudere la serata. Annunciando, come ventuno anni fa,
La solitudine. E il Teatro Antico esplode. Di
urla, applausi, gioia. È il trionfo bagnato di
un sogno.
CANNES. E’ stato presentata al
Padiglione Italiano del Festival di
Cannes la 60ª edizione del
TaorminaFilmFest con Paz Vega
ospite a sorpresa che durante il
Festival siciliano sarà protagonista
di una TaoClass e riceverà il
Taormina Arte Award. Grande
cinema al Teatro Antico,
Masterclass e Campus per i giovani,
incontri con gli autori e con grandi
attrici, da Claudia Cardinale ad Eva
Longoria (oltre alle commedie e
agli horror che da qualche anno
colorano la programmazione del
Festival), sono tra gli ingredienti di
questa edizione che compie 60
anni, un anniversario importante
che viene festeggiato con una serie
di eventi e personaggi che saranno
presenti al TaorminaFilmFest,
diretto da Mario Sesti, e Tiziana
Rocca, general manager, promosso
dal Comitato Taormina Arte e che
si svolgerà dal 14 al 21 giugno.
Sono le donne, celebri attrici da
tutto il mondo, invitate a
rappresentare le differenti decadi
della vita del festival.
Accanto alla bellezza di Claudia
Cardinale a cui sarà consegnato il
Taormina Arte Award, Eva Longoria
che riceverà l’Humanitarian
Taormina Award per «The Eva
Longoria Foundation», la
fondazione che aiuta le ragazze
latino-americane a costruire un
futuro migliore per se stesse e i
loro familiari attraverso
l’istruzione e lo sviluppo di attività
imprenditoriali. «Sono contenta di
poter partecipare al
TaorminaFilmFest, che quest’anno
festeggerà il suo 60° anniversario
dedicandolo a tutte le donne nel
mondo, - sottolinea Eva Longoria -.
Sono onorata di ricevere il
Taormina Humanitarian Award per
il mio impegno nell’aiutare le
donne a costruire un futuro
migliore per se stesse attraverso la
Longoria Foundation». L’apertura,
la sera del 14 è affidata
all’anteprima di «Dragon Trainer 2»
in 3D alla presenza del regista Dean
DeBlois. Secondo capitolo della
divertente trilogia dedicata alle
avventure del giovane vichingo
Hiccup e del suo drago Sdentato, il
film uscirà in Italia il 16 agosto. Tra
le anteprime del Festival:
«Synecdoche, New York» di Charlie
Kaufman con Philip Seymour
Hoffman che esce in Italia con BIM
il 19 giugno.
Dodici minuti di applausi per «Le meraviglie» unico film italiano in concorso, storia di una famiglia che sceglie di vivere in campagna
Alice Rohrwacher: «Alba, anche sul set, vera sorella maggiore»
CANNES. Applausi scroscianti, quasi 12
minuti, per «Le meraviglie» di Alice
Rohrwacher, l’unico film italiano nel
concorso del festival di Cannes quest’anno. Grande partecipazione in sala
al termine del film e poi applausi ripetuti, abbracci fra le sorelle Alice e Alba,
che del film è una delle protagoniste e
commozione. Anche Monica Bellucci,
che recita un piccolo significativo ruolo, ha pianto per l’emozione. E in serata party alla Plage Magnum sulla Croisette.
«Essere qui a Cannes, in concorso ci
rende felicissimi. Dopo tanta fatica e
dopo tanta fiducia ricevuta da parte di
chi mi ha permesso di fare il film, è bello poterla restituire». Alice Rorhwacher è tornata tre anni dopo l’esperienza alla Quinzaine con «Corpo cele-
ste», stavolta entrando dalla porta
principale: unico titolo italiano in gara,
«Le meraviglie» (che Bim porterà in 85
sale dal 22 maggio) racconta l’estate
particolare di quattro sorelle, capeggiate da Gelsomina (Maria Alexandra
Lungu), la primogenita, erede del piccolo «regno» che suo padre Wolfgang
(Sam Louwyck), apicoltore di origine
tedesca, ha costruito per proteggere
la famiglia dal mondo «che sta per fini-
«Forse l’Italia non riesce
ad uscire dall’infanzia».
Nelle sale dal 22
re». Ma le regole sembrano allentarsi.
«Non è un film autobiografico - ribadisce la regista - ma è innegabile ci siano
molte somiglianze con alcuni aspetti
della mia storia: siamo nella mia regione (un posto non «definito», al confine
tra Umbria-Lazio e Toscana, l’Etruria),
mio padre era un apicoltore e sono
cresciuta in una famiglia di origini miste. Nulla di più però. L’unica cosa certa è che siamo dopo il ‘68, perchè da
quel momento in poi credo che siano
cambiate molte cose». Per la prima
volta, Alice Rohrwacher ha diretto sua
sorella Alba, che nel film è la mamma
delle 4 bambine: «È stata un grande
aiuto, una vera e propria sorella maggiore. Lavorare con lei è stato come
quando puoi lavorare da casa, direttamente in pigiama». Sul coinvolgimen-
LE SORELLE ROHRWACHER E ALICE CON MONICA BELLUCCI
to di Monica Bellucci, la regista spiega
che serviva «un’icona che fosse molto
riconoscibile, che creasse con lo spettatore lo stesso feedback immediato
che stabilisce con i personaggi del film
quando compare nei panni della presentatrice Milly Catena». E sarà l’arrivo
della televisione a scardinare alcuni
equilibri: «Ma è un tipo di televisione
molto dolce, quasi ai suoi primordi,
una scatola che deve riempirsi. Volevo
rappresentasse una sorta di alieno, cattivo solo nel senso etimologico del termine, ovvero chiuso».
Prodotto da Tempesta con Rai Cinema, «Le meraviglie» - come gli altri
due film italiani a Cannes («Incompresa» di Asia Argento al Certain Regard e
«Più buio di mezzanotte» di Sebastiano
Riso alla Semaine) - ha al centro del
racconto l’adolescenza: «Forse l’Italia
non riesce ad uscire dall’infanzia. Ma
preferisco pensare che il film non sia
su quanto siamo adolescenti ma su
quanto siamo primogeniti».