Educazione Alimentare
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Educazione Alimentare “Noi siamo quello che mangiamo” classe 4A “Non si vive per mangiare ma si mangia per vivere”, così diceva Socrate. Alimentarsi bene non significa soddisfare soltanto in maniera piacevole il proprio appetito, ma significa soprattutto garantire all’organismo uno stato di integrità e salute. Alla parola “alimentazione” abbiniamo spesso la parola “dieta” a cui oramai viene attribuito un significato negativo. Questo termine deriva dal greco e significa “vita”, stile di vita o modo di vivere. L’alimentazione è una delle basi fondamentali della nostra vita e la suo corretta conoscenza può aiutarci a vivere meglio. È questo quindi il vero significato della parola “dieta”, uno stile di vita e un’alimentazione sana ed equilibrata per il nostro organismo. Oggigiorno per dieta si intende comunemente “dieta dimagrante”, ossia un regime alimentare stretto e rigido decisamente ipocalorico. Il nostro corpo umano è composto di sostanze chimiche quali proteine, lipidi, glucidi, minerali, vitamine ed acqua; è in base a queste che si è costruita una piramide alimentare che riporta cibi in grado di contenere tali sostanze utili all'uomo. Se prima si teneva conto della qualità del cibo ora si considera prevalentemente la quantità e,dunque,alla base di questa piramide alimentare non si trovano più il pane, la pasta o altri generi di carboidrati, bensì cibi quali frutta, verdura e soprattutto acqua. Molto spesso si cerca di perdere peso velocemente con le cosiddette diete lampo le quali però hanno delle controindicazioni: si rischia di ricavare energia dal metabolismo proteico (esempio dai muscoli) non essendo disponibili adeguate riserve di carboidrati e/o grassi, con conseguente riduzione della massa muscolare, di riacquistare facilmente i chilogrammi perduti appena si interrompe la dieta, di avere un apporto incompleto di sostanze che l’organismo non può produrre 1/3 Educazione Alimentare autonomamente con conseguente alterazione del metabolismo. Tra le più conosciute troviamo la dieta Hollywood, la Beverly Hills, la dieta del minestrone e la Weight Watchers. Tutte queste diete tra i vari aspetti negativi che hanno, non insegnano che per una vita sana c’è bisogno di attività fisica. Raggiungere il peso ideale è l’obiettivo principale delle diete, ma come stabilire il proprio peso ideale? Ci sono moltissime teorie sul come calcolarlo: l’indice più usato è il BMI, l’indice di massa corporea. In realtà non esiste un peso ideale, bensì è il rapporto tra massa magra e massa grassa che bisogna considerare. Una dieta corretta deve considerare il dispendio energetico dovuto al metabolismo basale (è il minimo dispendio energetico necessario a mantenere le funzioni vitali), al TID ( termogenesi indotta dalla dieta) e all’attività fisica praticata. Particolare attenzione deve essere posta nel soddisfare il fabbisogno giornaliero di determinati elementi la cui carenza può indurre o favorire lo sviluppo di diverse patologie. In caso perciò di mancanza di questi elementi o in determinate condizioni ,quali sport agonistici, donne in gravidanza, anziani, etc, l'organismo può trarre beneficio dall'introduzione di specifici integratori alimentari, assunti comunque nelle giuste quantità e solo se strettamente necessario. Gli steroidi anabolizzanti sono invece derivati del testosterone, l'ormone sessuale maschile per eccellenza. Il termine "anabolizzanti" si riferisce alla loro capacità di accelerare i fenomeni anabolici, dati dall'insieme dei processi di sintesi di proteine, carboidrati, lipidi e costituenti cellulari in genere. Si ricorre all’assunzione di anabolizzanti con lo scopo di aumentare la massa muscolare, ma i rischi sono molteplici: da un’aumentata frequenza di strappi muscolari alla ginecomastia maschile, cioè un aumento del tessuto ghiandolare mammario dovuto all’incremento di estrogeni prodotti dall’individuo, alla sterilità. Nelle donne invece può provocare aumento di peluria (irsutismo), amenorrea (mancanza del ciclo mestruale) e una complessiva mascolinizzazione. Qual è il sapore dell’uomo? Mangiare deve rimanere comunque un piacere e quindi non bisogna restare legati all’immagine del nostro corpo proiettata sulla società. Non si deve vivere con la costante preoccupazione di non essere accettati per come si è. Esempi da non seguire Dieta del minestrone Questa dieta prevede l’assunzione per 14 giorni di sole verdure, niente grassi e niente proteine, solo poche vitamine. Ciò provoca un notevole calo di peso dovuto ad una diminuzione della massa muscolare. Dieta Beverly Hills Questa dieta fu ideata da una donna americana che la sperimentò su se stessa. Si basa sul principio che ogni cibo per essere digerito ha bisogno di enzimi, ritenuti erroneamente contenuti nella frutta, composta principalmente da acqua, zuccheri semplici e fibre. Per 5/6 settimane si assume solamente frutta con una conseguente perdita di 6/7 kg. Dieta Hollywood Questa dieta è la più in voga tra i vip, prevede l’assunzione per 2 giorni di solo pompelmo e succo di pompelmo, che sarà poi integrato con altra frutta. Può determinare una carenza di proteine. 2/3 Educazione Alimentare Dieta Weight Watchers Ideata da un gruppo di persone, associa ad ogni cibo un punteggio in base alle calorie contenute; nell’arco di una giornata si deve raggiungere un determinato punteggio stabilito (1200-1300 calorie). Non importa con quanti e quali alimenti venga raggiunto tale punteggio, e ciò non assicura un corretto apporto dei vari nutrienti.{jcomments on} 3/3