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Settimanale d'informazione - Poste Italiane s.p.a.- Spedizione in Abbonamento
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>Fabriano
5
>Fabriano
n. 38 Anno CIV 17 ottobre 2015
Fabriano-Matelica euro 1,20
6
>Matelica
15
>Sport
Lavoro:
tra difficoltà
e rinascita
Ciclabile al posto
della ferrovia:
l'idea va avanti
Il Verdicchio
è diventato
un francobollo
Calcio:
Fabriano Cerreto
a gonfie vele
C
I
U
V
resce l'apertura di
nuove attività, c'è
chi ci prova. Ma ci
sono anche 6 mila cassintegrati e realtà che
soffrono la crisi.
promotori della trasformazione della
linea Fabriano-Pergola
hanno illustrato il loro
progetto in Regione,
raccogliendo interesse.
L'avidità non
costruisce
Andate al cinema? Vi ricordate questo spezzone, anche se un po’ datato? …"L'avidità,
non trovo una parola migliore, è buona,
l'avidità è giusta, l'avidità funziona, l'avidità
chiarifica, penetra e cattura l'essenza dello
spirito evolutivo. L'avidità in tutte le sue
forme": dicono che sia la 57esima battuta
più celebre della storia del cinema, questa
di Michael Douglas-Gordon Gekko in Wall
Street, il film di Oliver Stone che nel 1987
scolpì definitivamente nella roccia la figura
dello speculatore senza scrupoli e senza freni, che tanti esempi concreti avrebbe dato al
mondo nelle successive crisi finanziarie, fino
all'ultima, quella del 2008-2009. E’ proprio
vero che spesso la "fiction" anticipa e viene
superata dalla realtà. Quella realtà di cui fatichiamo a percepire nella sua interezza e ne
rimaniamo affascinati dalla sua apparenza,
e tutto sembra più agevole quando si resta
ancorati nelle nostre capacità di immaginazione e manipolazione. Non a torto il
Papa sottolineava nell’Evangelii gaudium
che “questa economia uccide”, ispirando il
libro di Andrea Tornielli e Giacomo Galeazzi (“Questa economia uccide”), dando la
stura ad un dibattito infinito, annullando di
schianto il motto “Roma locuta, causa finita
est”. Tutt’altro. Ma il dibattito sulla crisi del
capitalismo non è nato perché il Papa si è
pronunciato in modo netto, bensì perché
abbiamo sperimentato uno sviluppo sempre
più acuto verso un capitalismo finanziario
che ha portato ad una situazione di radicale
default. Che conduce solo ad un baratro.
L’esortazione ammonitrice di Bergoglio è
compatibile con l’obiettivo di sviluppare
una politica sociale d’orientamento globale
per l’economia, tesa alla convinzione che
ogni uomo ha sempre bisogno di una nuova
opportunità e che la ottiene. La Chiesa non
disprezza i ricchi, ma ricorda che i beni
materiali sono solo mezzi per raggiungere
un fine e non possono costituire il senso
della vita. Una società nella quale si può
invitare all’elogio dell’avidità è sulla via
dell’alienazione e spinge alla divisione. Il
Papa per questo esorta a non escludere i
poveri, a creare una società dell’inclusione
e della partecipazione e a combattere la
povertà, in modo non solo caritativo, ma
strutturale. Per questo il posto della Chiesa
deve essere accanto ai poveri, perché solo a
partire da loro e con loro possiamo guardare
all’insieme del mondo, dell’economia, della
politica, altrimenti perdiamo di vista ciò che
è prioritario. Quello di Papa Francesco non
è pertanto un allarme, ma un accorato invito
a riconsiderare i fondamenti del modello di
economia di mercato oggi in auge. Il suo (...)
N
fficializzata l'emissione dell'affrancatura del celebre vino in
una cerimonia al teatro
Piermarini: valorizzata
la nuova eccellenza.
el segno della misericordia è partito il nuovo
anno pastorale. In Cattedrale si è ritrovata una
Diocesi unita intorno al suo pastore Vecerrica
che ha presentato i suoi orientamenti di guida.
Sostanziosa la sottolineatura fatta dall’ospite Davide
Rondoni: “Questo – rivolto al Vescovo che guardava la
chiesa gremita – non è un pubblico, questo è un popolo”.
La Chiesa è pronta a ripartire con il suo popolo in questo
anno giubilare: in città verrà aperta la Porta Santa, ci
sarà un oratorio sacro ed intanto a fine mese arriverà il
Cardinale Bagnasco.
26
ittoria esterna e
secondo posto solitario nel campionato
di Eccellenza per la
neopromossa squadra
di mister Spuri Forotti.
L'incontro in Cattedrale
con Davide Rondoni
per l'inizio dell'anno pastorale
(Foto Luigi Luzi)
Servizi a pag. 3
di Marco Antonini
ed Alessandro Moscè
Tempo di
misericordia
(Segue a pagina 2)
Carlo Cammoranesi
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>EDITORIALI<
L'Azione 17 OTTOBRE 2015
Sinodo, 50 anni
di cammino
di MARCO DOLDI
C
ompie 50 anni Il Sinodo dei Vescovi. Era il 15
settembre 1965 quando il Papa Paolo VI accolse
il desiderio dei Padri del Concilio Vaticano II di
mantenere vivo l'autentico spirito formatosi dall'esperienza conciliare. Il Papa stesso delineava la fisionomia
del Sinodo come un’istituzione della Chiesa che ha lo scopo
di favorire l’unione e la collaborazione dei vescovi di tutto il
mondo con la Sede apostolica, mediante uno studio comune
delle condizioni della Chiesa e la soluzione concorde delle
questioni relative alla sua missione.
Nato dopo il Vaticano II, il Sinodo non è né un concilio, né
un congresso. Papa Francesco ha recentemente precisato:
“non è un parlatorio, non è un parlamento o un senato, dove
ci si mette d’accordo” (Discorso del 5 ottobre 2015). Il significato originario della parola è molto evocativo: “syn-hodos"
significa "camminare insieme". Camminano insieme i vescovi
con il Papa, secondo la collegialità episcopale.
Dagli inizi ad oggi ci sono state: 14 assemblee generali
ordinarie; 3 assemblee generali straordinarie; 10 assemblee
speciali a cui ha partecipato un’ampia rappresentanza di
vescovi appartenenti ad una precisa area geografica per discutere argomenti relativi al loro continente. Tutti i vescovi
della Chiesa con a capo il vescovo di Roma, successore di
Pietro, "perpetuo e visibile principio e fondamento dell'unità"
(Lumen Gentium, 23) dell'episcopato, formano il collegio,
che succede a quello apostolico con a capo Pietro. La solidarietà che li lega e la sollecitudine per l'intera Chiesa si
manifestano in sommo grado quando tutti i vescovi sono
radunati “con Pietro e sotto Pietro” nel concilio ecumenico.
Tra il concilio e il sinodo esiste, evidentemente, una differenza qualitativa ma, ciò nonostante, il sinodo esprime la
collegialità in maniera altamente intensa, seppur non uguale
a quella realizzata dal concilio.
Nelle assemblee sinodali dai rispettivi pastori delegati vengono rappresentate le singole chiese locali di tutti i continenti.
Già durante la fase preparatoria esse vengono consultate e
la loro esperienza della vita di fede viene poi portata dai
vescovi all'assemblea.
Rispetto a quelli precedenti, la novità dell’ultimo Sinodo dedicato all’identità e alla missione della famiglia - è stata
Vaticano, 5 ottobre: Sinodo sulla famiglia
(Foto Siciliani-Gennari/SIR)
l’ampia consultazione che lo ha preceduto.
Non solo i vescovi, ma l’intero popolo di Dio è stato ascoltato
mediante due ricchi questionari. Nel corso dell’assemblea,
poi, avviene lo scambio delle notizie e dei suggerimenti;
infine, alla luce del Vangelo e della dottrina della Chiesa
sono delineati orientamenti comuni che, una volta sigillati
con l'approvazione del Successore di Pietro, vengono riversati
a beneficio delle stesse chiese locali perché la Chiesa intera
possa mantenere la comunione nella pluralità delle culture
e delle situazioni.
Come sono scelti gli argomenti dei Sinodi? S. Giovanni Paolo
II aveva chiarito i criteri. Il tema deve avere: un carattere
universale, cioè riguardante tutta la Chiesa; un carattere di
attualità e di urgenza; un senso positivo, cioè capace di suscitare energie nuove e di far progredire la Chiesa; un aspetto
e un’applicazione pastorale, oltre una solida base dottrinale.
Infine, deve poter veramente essere messo in pratica.
Cinquant’anni di Sinodo hanno avuto ricadute positive sulla
vita delle singole diocesi nel mondo; è stato, infatti, incoraggiato a livello locale il movimento sinodale, come risulta dai
numerosi sinodi diocesani, provinciali o nazionali.
Uno spaccato
di vita di coppia
“L
di M.MICHELA NICOLAIS
e differenze di religione non sono mai state
un deterrente per noi”. Ad assicurarlo è stata
Penelope Bajai, uditrice al Sinodo con suo
marito Ishwarlai, intervenuta nel corso della
Congregazione generale pomeridiana di sabato scorso con
suo marito Ishwarlai.
“Malgrado la nostra coppia sia interreligiosa, mio marito è
indù e io sono cattolica - hanno detto il 12 ottobre scorso,
nel briefing in Sala stampa vaticana - siamo riusciti ad avere
una grande armonia nella nostra relazione, durante le diverse
prove e sofferenze che abbiamo sperimentato”.
Sposati da quasi 39 anni, Penelope e Ishwarlai hanno lasciato liberi i loro due figli di “scegliere la loro religione”,
Sorta nel 1911
soppressa nel 1925
risorta nel 1945
Direttore responsabile
Carlo Cammoranesi
Autorizz. Tribunale Civile di Ancona
n.11 del 6/09/1948
Amministratore
Giovanni Chiavellini
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L'avidità non
costruisce
non battezzandoli e
tuttavia por tandoli
con loro alla Messa
domenicale. Così è
accaduto che, piano
piano Ishwarlai, frequentando la messa
e seguendo un corso
di teologia organizzato e condotto da
sua moglie Penelope,
ha “assimilato” l’insegnamento di Gesù
ed è arrivato “ad una
profonda comprensione e amore delle Scritture”, come ha
raccontato lui stesso ai padri sinodali.
Alla fine, nel giorno del loro 25° anniversario di nozze,
Ishwarlai ha deciso di battezzarsi: una scelta questa, che
ha condotto anche i due figli della coppia ad abbracciare la
fede cattolica.
Protagonisti del briefing odierno anche due sposi provenienti
dal Brasile, Ketty e Jussieu De Rezende, entrambi docenti
nell’Università di Campinas ed impegnati nella pastorale
familiare: “È importante la preparazione prima del matrimonio, ma ancora più importante è una preparazione continua,
che tenga conto delle differenti fasi della vita di coppia”,
hanno testimoniato proprio a partire dalla loro esperienza
sul campo. Altra sfida per le coppie cristiane: “Educare i
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(...) discorso ha una sostanza teoretica ben più solida
di quanto una vulgata massmediologica sta facendo
credere. La sua cifra è quella del realismo storico.
Riallacciare conoscenza ed esperienza della realtà,
far diventare il pensiero una pratica di vita. Perché il
cristianesimo non è solo ortodossia, e questo è il rischio
dell’intellettualismo razionalistico, né una sorta di pathos spirituale, ma qualcosa che si incarna nel presente
ed incide. Oltre al factum, ciò che l’uomo fa, c’è il
faciendum, ovvero quello che può fare per un progetto
nuovo. Riflettiamoci: avidità illimitata rivelano infatti
sia il caso, clamoroso, della Volkswagen — notizia
per antonomasia, l'uomo che morde il cane, il rigore
tedesco che si trasforma in truffa internazionale; sia
quello, concomitante, di Martin Shkreli, il giovane
industriale farmaceutico americano che in una notte
ha deciso di moltiplicare di 55 volte, da 13,50 a 750
dollari, il prezzo al pubblico del suo farmaco salvavita
Daraprim, risolutivo contro la toxoplasmosi. Queste due
vicende choccanti — la seconda a ben vedere anche più
della prima, perché si tratta non solo di truffa ma di
vita delle persone — sono figlie legittime dello stesso
male: il capitalismo senza regole. La libera iniziativa
che prevarica sulla legge. A 26 anni dal crollo del Muro
di Berlino e all'indomani della conclamata capitolazione
di Cuba, l'"alternativa di sistema" rappresentata per decenni dal comunismo è archeologia. E allora l'economia
di mercato, il capitalismo, meritatamente vincente in
questo scontro di civiltà durato settant'anni, non hanno
più né contrappesi, né freni inibitori. Questo genera
il pericolo dell'arbitrio, della sfrenatezza, dell'avidità.
Si devono sempre osservare delle regole: quelle della
coscienza individuale dell’imprenditore e del manager,
innanzitutto. Ma quando questa coscienza è sporca – e
capita da sempre e capiterà sempre di più – occorrono le
regole della legge, coscienza collettiva che si fa obbligo,
che diventa diritto di controllo e possibilità di sanzione.
Non vuole essere un tentativo di ingabbiare esclusivamente in una norma il vivere civile o incamminarsi in
un’eccessiva burocratizzazione del quotidiano, tra lacci
e misure di rigidità, ma ridare un orizzonte di sicurezza
e di speranza all’uomo, partendo dal fatto che la sua
libertà va sempre educata, nel rapporto comunitario e
nell’esperienza vissuta.
Carlo Cammoranesi
bambini alla fede”, magari con più corsi nelle parrocchie
dedicati a questo tema.
Al Sinodo ci sono stati “alcuni nutriti interventi” sulla comunione ai divorziati risposati, ha riferito padre Federico
Lombardi, direttore della Sala stampa della Santa Sede.
“Alcuni, pochi e precisi - ha specificato - erano su una
posizione negativa riguardo alla comunione ai divorziati
risposati”. La “rigidità” su questa posizione, ha precisato però
il portavoce vaticano, è inserita “nel contesto dell’attenzione
per tutte le persone che si trovano in situazioni difficili, per
le quali bisogna trovare modi per far sentire l’integrazione e
la vicinanza della Chiesa”. Sabato ci sono stati - ha riferito
Padre Lombardi - 43 interventi tra la fine della mattinata e
tutto il pomeriggio di lunedì, già dedicati alla terza parte
dell’Instrumentum laboris. Martedì è cominciato il lavoro
dei Circoli Minori sulla seconda parte dell’Instrumentum
laboris, che è proseguita mercoledì mattina - con le sintesi
degli interventi della seconda settimana - mentre il dibattito
sulla terza parte continuerà giovedì.
“Nutriti interventi” anche sulla “non assoluta fissità degli
insegnamenti della Chiesa e della teologia a proposito della questione del matrimonio e dei sacramenti riguardo al
matrimonio”, a partire da una “certa coscienza storica dei
cambiamenti che ci sono stati nel corso dei secoli, di carattere disciplinare o dottrinale”. “Qualche accenno”, infine,
alla riforma del processo per il riconoscimento della nullità
del matrimonio: ma per questo tema è solo l’inizio, “sarà
interessante vedere come procederà”.
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>INCHIESTA<
L'Azione 17 OTTOBRE 2015
3
Misericordia... in Cattedrale
Aperto l'anno pastorale con i nuovi orientamenti del Vescovo Vecerrica
di MARCO ANTONINI
P
rima un grazie ai fedeli
che hanno donato generi di
prima necessità a favore di
una sessantina di migranti
che sono stati ospitati in Diocesi,
presso le strutture di Melano e
Collamato, poi la consegna degli
orientamenti pastorali 2015-2016.
Il vescovo Giancarlo Vecerrica ha
inaugurato così il nuovo ciclo di
incontri dei Mercoledì della fede.
A due mesi dall’inizio dell’Anno
Santo della Misericordia indetto da
Papa Francesco, la Chiesa locale si
mette in cammino proprio su questo tema. Lo slogan ‘Misericordia
io voglio’ tratto dal Vangelo di
Matteo farà da guida agli incontri
predisposti dal presule insieme ai
sacerdoti. “Dobbiamo ricostruire la
Chiesa come casa della misericordia – ha detto don Giancarlo nel suo
saluto iniziale – per rimetterci tutti
in cammino nella sequela di Cristo.
La nostra terra in crisi non ha
bisogno di proclami, attività, di
lamentele o di chi è arrabbiato.
Ci serve il respiro della fede che
ridona colore e vita alla nostra
esistenza. Ci serve la Chiesa – ha
concluso prima della consegna
degli orientamenti – perché ci
porta Gesù che ci salva dal male”.
Simbolica la copertina del volume
donato a tutti i presenti scelta dal
vicario generale per spiegare anche
con le immagini il senso di questo
anno che la Diocesi si appresta a
vivere. “E’ raffigurato – ha detto
don Tonino Lasconi – il padre della
parabola evangelica commosso per
il figlio ritrovato che piange e lo
avvolge in un abbraccio talmente
forte da volerlo fare entrare non
tanto e non solo nella sua casa, ma
dentro si sé”.
Così la Chiesa diocesana cammina
in sintonia con la Chiesa italiana
che, dal 9 novembre, vivrà a Firenze il suo Convegno Ecclesiale
Nazionale che esorta i fedeli a
scoprire ‘In Gesù Cristo il nuovo
umanesimo’. Tante le attività studiate dai vari uffici diocesani per
offrire a giovani e non, singoli,
gruppi e movimenti, tante iniziative che possono aiutare l’uomo
‘salvandolo da ideologie impazzite
e distruttrici’.
Il vescovo ha invitato tutti a vivere
questo anno particolare partendo
dalla sua Parola. “Il primo impegno sarà conoscere la testimonianza e il messaggio di Gesù,
espresso in maniera straordinaria
nelle parabole della misericordia.
Lasciamoci invadere, penetrare
e toccare – ha detto – da queste
pagine fino a immedesimarci in
esse per diventare testimoni credibili della misericordia di Dio”.
Per fare questo sono stati studiati
diversi gesti concreti che fanno
scaturire la vera conversione.
“Anche le cose più belle rischiano
di rimanere desideri inefficaci per
La comunicazione
legata al Giubileo
“Comunicazione e misericordia: un incontro fecondo”. È il tema scelto da
Papa Francesco per la prossima Giornata mondiale delle comunicazioni
sociali. Come è ben evidente, la decisione è stata determinata dalla celebrazione del Giubileo straordinario della misericordia. Il Papa intende,
dunque, che la Giornata mondiale offra un’occasione propizia a tutti
gli operatori della comunicazione, e non solo, per riflettere sul rapporto
profondo tra comunicazione e misericordia.
In che modo? Il Pontificio Consiglio delle comunicazioni sociali suggerisce di rileggere il numero 12 della Bolla d’indizione del Giubileo “Misericordiae Vultus”: “La Chiesa ha la missione di annunciare la misericordia
di Dio, cuore pulsante del Vangelo, che per mezzo suo deve raggiungere
il cuore e la mente di ogni persona. (…) Il suo linguaggio e i suoi gesti
devono trasmettere misericordia per penetrare nel cuore delle persone e
provocarle a ritrovare la strada per ritornare al Padre”.
Il Papa, puntualizza il Pontificio Consiglio, “in questa occasione fa riferimento al linguaggio e ai gesti della Chiesa, ma nella prospettiva indicata
ogni uomo e donna di oggi, nella propria comunicazione, nell’andare
all’incontro dell’altro o dell’altra, devono essere animati da una profonda
dimensione di accoglienza, di disponibilità, di perdono”. È questo il cuore
pulsante di una comunicazione che intenda promuovere quella cultura
dell’incontro già richiamata nei messaggi del 2014 (“Comunicazione al
servizio di un’autentica cultura dell’incontro”) e del 2015 (“Comunicare
la famiglia: ambiente privilegiato dell’incontro nella gratuità dell’amore”).
“Ancora una volta - chiosa il Pontificio Consiglio - il Papa aiuta a riscoprire che al cuore della comunicazione vi è soprattutto una profonda
dimensione umana. Comunicazione che non è solo un’attuale o aggiornata
tecnologia, ma una profonda relazione interpersonale”.
Comunicazione e misericordia, allora, è la sfida più esaltante per ogni
operatore dei mass media. Una comunicazione buona ed efficace, infatti,
non può che aprirsi al dialogo, alla comprensione reciproca e alla riconciliazione, permettendo la nascita di incontri veri. In un tempo in cui tutto
è fagocitato dalla velocità e dall’immediatezza delle nuove tecnologie,
comunicare con misericordia è anche recuperare il giusto significato delle
parole e dei gesti per superare le incomprensioni, per guarire le memorie,
per costruire la pace.
Ora non ci resta altro che aspettare il testo del messaggio del Papa che
tradizionalmente viene pubblicato in occasione della ricorrenza di san
Francesco di Sales, patrono dei giornalisti (24 gennaio). Un’attesa, questa,
che non sia statica, ma dinamica: il Giubileo inizierà l’8 dicembre. Un
buon punto di partenza per iniziare a vivere concretamente “l’incontro
fecondo tra comunicazione e misericordia”.
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questo la Diocesi accompagna il
cammino di ognuno – ha spiegato
don Giancarlo – con alcuni gesti:
il pellegrinaggio, segno peculiare
dell’Anno Santo perché è il paradigma della vita di ogni credente;
il sacramento della penitenza con
i sacerdoti che saranno disponibili
a tutte le ore per le Confessioni; i
fatti concreti per donare l’amore di
Dio al prossimo mettendo in pratica le sette opere di misericordia
corporale e spirituale elencate al
capitolo 25 del Vangelo di Matteo
che contribuiscono a far diventare
la fede anche più creativa e, infine,
il sussidio da utilizzare in famiglia,
all’ora di cena, in parrocchia e nei
vari movimenti”.
Coinvolti i sacerdoti che “programmeranno il pellegrinaggio
alla Porta Santa della Diocesi in
Cattedrale con la possibilità delle
confessioni; valorizzeranno i pellegrinaggi a Roma secondo le proposte del Papa, sceglieranno ogni
mese un’opera di misericordia da
vivere in modo creativo, concreto
e continuativo”. Coinvolte anche
le realtà scolastiche, lavorative,
sociali, culturali e politiche. In
appendice al sussidio trova spazio
il calendario diocesano. Il prossimo
appuntamento è per mercoledì 28
ottobre. Alle ore 18.30 interverrà
a San Venanzio il presidente della
Cei, Cardinale Angelo Bagnasco.
Cinque i pellegrinaggi pensati,
nel corso dell’anno, dall’ufficio
catechistico per i bambini e ragazzi
che potranno fare esperienza di
comunione e di relazione tra loro.
A novembre è previsto il convegno
dei catechisti.
Tante le date scelte dalla Pastorale
Giovanile anche in preparazione
alla Giornata Mondiale dei Giovani
a Cracovia. Il 29 ottobre debutterà,
presso la Scuola di Teologia, la
Cattedra di dottrina sociale della
Chiesa con la prima lezione tenuta
dal vescovo di Senigallia Mons.
Giuseppe Orlandoni. L’evento più
atteso è previsto domenica 13 dicembre. Alle ore 16, presso la Cattedrale, avrà luogo il solenne rito
dell’apertura della Porta Santa. In
preparazione, pochi giorni prima, il
10 dicembre alle ore 21, festa della
Madonna di Loreto, verrà presentato, sempre in Cattedrale l’Oratorio
Sacro scritto da don Umberto Rotili
e Matteo Volpotti di cui sono giù
iniziare le prove presso la parrocchia della Misericordia. Il sussidio
si può prendere fin da subito nelle
chiese della Diocesi e andrà letto,
studiato e messo in pratica nel corso dell’anno. All’interno sono presenti anche testi biblici, preghiere
e riflessioni divisi in sette capitoli.
Rondoni, il poeta della fede
“I poeti guardano il mondo, fanno
questo”, ha esordito Davide Rondoni,
scrittore che svolge un’intensa attività
nel settore editoriale, giornalistico e
della pubblicistica. Ha fondato il Centro
di Poesia presso l’Università di Bologna
e collabora con molti quotidiani, riviste
e programmi televisivi. “Nel mondo
c’è la misericordia, qualcosa di non
lontano dunque, ma a portata di mano.
Una benzina senza la quale tutto diventerebbe carcassa. Se non sapessimo far
valere la misericordia ci divideremmo
tra fortunati e sfortunati, tra coloro che
si sono cercati i guai e coloro ai quali i
guai sono arrivati, come nel dialogo tra
Renzo e Lucia, quando Manzoni, alla
fine della sua opera, introduce un terzo
elemento, la provvidenza, ma potremo
dire la misericordia. Dio non è giusto
e misericordioso se tu non lo vuoi”, ha
ammonito Rondoni. La misericordia è nel
volto degli altri, nella parità tra gli altri. Tra chi chiede l’elemosina e che vale come Barack Obama. In
fondo pregare, stando all’etimologia della parola, vuol dire chiedere: un gesto di domanda per un dare
gratuito. E’ la stessa bontà che accende il desiderio di giustizia sociale. Davide Rondoni la misericordia
l’ha cercata in Sierra Leone, dove è andato a conoscere i bambini soldati che venivano reclutati, drogati
e fatti sparare nella più assoluta incoscienza. Ora, questi bambini, sono alla ricerca di un’identità, una
volta finita la guerra. Hanno fame di vita, vogliono fare. Chi l’elettricista, chi il politico. Ha aggiunto
Rondoni: “Quando ero ragazzo, come tanti della mia generazione, ascoltavo Vasco Rossi. Il suo volere
una vita esagerata rispecchiava quell’impeto, quel desiderio che avevamo tutti. Alla domanda di esagerazione io ho trovato una risposta, qualcosa di esagerato, appunto la misericordia cristiana”. Rondoni
ha lasciato una testimonianza culturale: “I cattolici devono scoprire la poesia come arte. E questo
basta. Di certo, se una persona fa un’esperienza di fede forte, comprende la poesia in pieno. Il cattolico
deve trovare quello che è veramente Gesù, che non è venuto per aggiungere qualcosa, ma per liberare.
E un cristiano dovrebbe essere ancora più interessato all’arte, perché in fin dei conti la storia dell’arte
è piena di grandi artisti cristiani”. All’uscita della cattedrale di San Venanzio, l’abbraccio tra Davide
Rondoni e don Giancarlo Vecerrica è stato suggellato da un paio di battute: “C’era un buon pubblico”,
ha commentato il nostro vescovo. “La chiesa era gremita. Il tuo non è un pubblico, ma un popolo”,
ha risposto il poeta con il sigaro in bocca e i bracciali ai polsi. Un intellettuale che scuote ogni platea
dove va a parlare e dove sedimenta il suo credo senza mai risparmiare un’indomita passione e una non
comune dialettica comunicativa.
Alessandro Moscè
14/10/15 10.51
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L'Azione 17 OTTOBRE 2015
Nozze di diamante
AFFITTASI
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Fabriano... Avanti un altro!
Avete raggiunto un traguardo
importante: festeggiare le nozze di diamante.
I figli, il genero,
la nuora, le nipoti, il pronipote
vi augurano un
cammino ancora
lungo e sereno
insieme.
Domenico Rocchegiani e Maria Fraboni
Proprio così... il 6 ottobre, 52 fabrianesi hanno assistito come pubblico a due
registrazioni della trasmissione televisiva di Canale 5 "Avanti un altro". Nello
studio di registrazione la curva di Fabriano ha simpaticamente alimentato
il clima di divertimento retto da un professionista come Paolo Bonolis. Lo
stesso, durante la registrazione, ha salutato la nostra città ed ha ringraziato
per i vari omaggi tipici della nostra regione che i partecipanti hanno offerto
al presentatore. Il tutto si è svolto in giornata con partenza alle 8 e rientro alle
21. Non perdetevi le puntate di “Avanti un altro” del 19 e 20 ottobre: andranno
in onda le due registrazioni girate il 6... e ci siamo noi!
m.c.
Un sussidio per l'infanzia
Le scuole, in particolare gli Istituti Comprensivi,
hanno il compito di tradurre le indicazioni nazionali ministeriali nella concretezza del curricolo
di Istituto attraverso il lavoro di progettazione
didattica svolto dal Collegio dei Docenti e dalle
sue articolazioni. In questa prospettiva gestionale,
riveste particolare importanza la selezione funzionale degli strumenti operativi utilizzabili da
docenti ed alunni. Mentre nei segmenti di Scuola
Primaria e Secondaria di I° grado tali strumenti
vengono ricavati dai libri di testo normativamente adottabili, nel caso della Scuola dell'Infanzia
ci si affida generalmente a materiali troppo
spesso slegati dalle reali esigenze educative dei
bambini. Il testo operativo “Voglio diventare
grande” è il prodotto di quanto i quattro plessi
di Scuola dell'Infanzia e di Scuola Primaria dell' I.C. “Fernanda
Imondi Romagnoli” - attraverso uno specifico gruppo di lavoro - hanno elaborato in tema di continuità verticale dei processi di insegnamento/apprendimento
relativi ai bambini che si apprestano a passare dall'ultimo anno dell'Infanzia al
primo dell'obbligo scolastico nella scuola primaria. Il percorso ed il risultato
del lavoro svolto dai docenti si inscrive in quella motivata capacità produttiva che alcuni istituti scolastici italiani, soprattutto di secondo grado, hanno
saputo mettere in campo, dimostrando di possedere competenze integrate e
sensibilità verso la necessità di rendere sempre più accessibili alle famiglie
gli strumenti del fare e del sapere per i propri figli. Non può essere nascosta,
quindi, la rinnovata soddisfazione – dopo le passate pubblicazioni - per aver
visto continuare, grazie alle capacità professionali dei docenti e nell'ambito
della progettualità di istituto, la realizzazione di uno strumento scientificodidattico autonomamente concepito. In questa attuale veste editoriale, decisiva
e caratterizzante è stata l'elaborazione grafica curata dagli alunni e dai docenti
del Liceo Artistico “Mannucci”, a cui va il più grato e sentito ringraziamento.
Ecco infine i nomi: tra i docenti della scuola dell’infanzia Annalisa Baldoni,
Giovanna Baroni, Silvana Pierosara, e della primaria Francesca Bertini, Sara
Castriconi, Roberta Fedeli e Silvia Moriconi. Tra gli alunni del “Mannucci”
per il progetto grafico Chiara Agostinelli Scipioni, Francesca Balduccio, Francesco Barberini, Alessia Camertoni, Sofia Luzi, Salvatore Maresca, Gabriella
Myzeqari, Ana Savulescu, Chiara Sborzacchi, Raffaella Silvestri e Lorenzo
Todini e tra i docenti Patrizia Befera e Patrizia Rossi.
04 mercatino.indd 2
Nozze d'oro
Auguri a Vittorio e Franca Spuri che domenica 11 ottobre,
a Cerreto d'Esi, hanno festeggiato il meraviglioso traguardo
delle nozze d'oro con l'affetto dei famigliari e parenti.
50 anni di matrimonio
Domenica 18 ottobre nella chiesa di Castelletta Gino Argalia e
Lina Gentili festeggeranno alle ore 11.15 i loro 50 anni di matrimonio con i figli, i nipoti, la pronipote, i familiari e gli amici.
Cercasi video
bersaglieri
Ci è stato richiesto di scrivere che chi avesse fatto un video sul raduno regionale
dei bersaglieri a Fabriano nel fine settimana del 26 e 27 settembre, lo può portare
direttamente presso la redazione de ‘L’Azione’.
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L'Azione 17 OTTOBRE 2015
>CRONACA
Siamo fuori dalla crisi?
Crescono le nuove attività con le start up, alta è la concentrazione di over 65
S
di ROBERTA STAZI
ono stati pubblicati di recente i dati relativi alle imprese attive in
Italia e nella nostra Provincia: abbiamo incrociato questi numeri
con il rapporto 2015 della Fondazione Merloni sull’”Imprenditorialità nelle Marche”, presentato poco tempo fa in occasione della
conferenza stampa presso l’Università Politecnica delle Marche e con il
rapporto del Dottor Gian Luca Gregori – attuale preside della Facoltà
di Economia “Giorgio Fuà” dell’Università Politecnica delle Marche e
docente di Marketing - della Fondazione Carifac, datato febbraio 2013.
Perché? Per capire cosa ci dicono i numeri e le statistiche e cosa, invece,
non ci dicono o non riescono a dire. Perché mai come ora nella nostra
città ci sono problemi e anche tante polemiche, nei canali tradizionali e
nei social, sintomo di un malessere generalizzato.
Eppure, ed è proprio per questo che ci siamo posti alcune domande, se
partiamo dai dati e dal rapporto sull’imprenditorialità, si legge che la
nostra Regione è una regione dinamica, trainata dalla nascita di nuove
iniziative imprenditoriali innovative. I dati di “Infocamere” riportano
che il rapporto tra aziende chiuse e aziende aperte, vede un +222 attività
attive: nel primo semestre 2015 nella provincia
di Ancona si contano 646 nuove iscrizioni, 424
cessazioni. Tra queste, la maggior parte sono
imprese individuali, di piccola dimensione, con
meno di 9 persone (il 90% circa).
Commercio, agricoltura (e attività connesse)
e servizi alle imprese tra i settori economici i
più scelti.
Le start up innovative, che nella Regione Marche
sono – attualmente – 207, sono 11 a Fabriano,
prevalentemente nel settore informatica, produzione software, chimica
ed elettronica. Lo spirito imprenditoriale nella nostra regione è sempre
stato forte, ma leggendo solo questi dati non trapelano le difficoltà ed i
malesseri che invece si vivono. Tanto è vero che la mortalità delle imprese
entro i primi tre anni è alta.
Abbiamo chiesto a Mauro Cucco, presidente della Cna di Fabriano, un
suo commento sui dati citati che ci fa una sua lettura obiettiva come
rappresentante in particolare della piccola e media impresa fabrianese.
“Viviamo una situazione di stallo da quasi tre anni” – commenta Mauro –
“Non vi sono variazioni numerali e, soprattutto, le statistiche non dicono
una cosa importante: quanti dipendenti aveva l’azienda che ha chiuso?
Quanti ne ha la neo attività? Perché a guardare solo i dati, il rapporto
azienda-aperta e azienda-chiusa non crea variazioni, ma la differenza è
invece nella forza lavoro coinvolta che è paurosamente sbilanciata verso
la perdita di posti di lavoro. Le neo attività sono per la maggior parte
piccole, con un titolare o poco più. Nei dati, non si tiene conto di quelle
attività che sono ancora aperte ma senza generare utili o con significative perdite, perché non chiudono per diverse ragioni: perché chiudere,
in Italia, ha dei costi e non sempre da poco (tra notaio, diritti camerali e
auto-fatturazione del magazzino e pagamento dell’iva), perché si prova
magari a mandare avanti un’attività di famiglia o perché non si hanno
alternative. Le start up sono piccole, non vi sono, al momento, realtà
che possono far prevedere una ricaduta occupazionale positiva in città.
L’unico dato certa è che ci sono 5.700 cassaintegrati a cui si potrebbero
aggiungere altri 750 della Jp. La situazione è quindi fortemente drammatica, e lo si vede benissimo anche nella realtà quotidiana”. La situazione
descritta dal presidente della Cna parla di tante piccole realtà di negozi,
che soffrono più di chiunque altro: i negozi di quartiere, che operano nel
mercato interno, in città quindi, e che sentono bene la crisi perché non
c’è liquidità la gente – in pratica – spende poco.
“Stiamo vivendo questo – continua Mauro Cucco - perché non abbiamo
mai preso in mano la situazione con misure incisive: due amministrazioni hanno vissuto questo momento drammatico, e nessuna delle due, la
passata e l’attuale, sono riuscite ad avere una visione a medio e lungo
termine per capire cosa fare e dove andare”. Della mancanza di una
visione strategica ne ha parlato di recente con noi anche Sandro Tiberi,
presidente della Confartigianato, che rivendica anche la mancanza di
fondi per poter operare nel territorio.
Pertanto d’accordo con Mauro Cucco che lancia l’appello per il futuro
della città di Fabriano: “Stiamo lottando per la sopravvivenza della nostra città. Sopravvivenza. Non un futuro migliore. Stiamo rischiando di
tornare ad essere una landa isolata, un “nowhere”. Ci sono capannoni
sfitti e mille cavalli per cambiarne destinazione d’uso, l’invecchiamento è
altissimo, costruiremo un centro commerciale che se creerà occupazione
farò chiudere probabilmente altre attività. Se non ci saranno interventi
rilevanti, Fabriano, la città che anche io amo come tutti i suoi cittadini,
non avrà futuro”.
Facciamo un passo indietro, perché nel rapporto
del prof. Gregori del 2013, vi sono alcuni passaggi evidenziati che evidentemente non sono
stati presi in considerazione a sufficienza e che
si stanno verificando. A cominciare dalla crisi e
scomparsa di aree produttive, anticipata anche da
altri studiosi in tempi non sospetti.
Fabriano, la nostra città, sta diventando una città
con un’altissima concentrazione di over 65. I dati
2013 parlano di 7.393 persone over 65, 4.246
0-14 anni e 20.332 15-64 anni. Gli over aumentano e contestualmente
i giovani se ne vanno, perché avvertono la mancanza di prospettive per
il futuro e la mancanza di lavoro, di un’occupazione che gli permetta di
creare opportunità qui. Perdere i giovani, sottolinea il dottore Gregori, è
perdere il proprio futuro. Farli restare senza creare loro delle opportunità
concrete e delle attività culturali e ricreative vuol dire aumentare il malessere che viene sottolineato come in crescita e fortemente sentito da tutti i
ragazzi. Un malessere che genera o può generare depressione e aumento
dell’uso di sostanze stupefacenti e alcool. E aumento di criminalità, che
è un fattore sociale e non solo un fattore determinato dalla forte crisi.
Una crisi che non accenna a diminuire, perché l’uso agli ammortizzatori
sociali da parte delle aziende, la richiesta di disoccupazione e mobilità
da parte dei lavoratori, aumenta esponenzialmente.
Cosa fare? I punti attivi individuati dal “rapporto Gregori” nel 2013 erano
quelli di lavorare sui giovani e le aziende, offrendo strumenti concreti
come: corsi di specializzazione e master (non corsi di laurea generali e
lontani dal lavoro) sull’internalizzazione d’impresa, rispondendo a domande concrete sul dove, in quali mercati agire, e come (anche promuovendo
l’aggregazione di piccole imprese); risolvere il problema dell’accesso al
credito così difficoltoso e generatore di ostacoli; creare una cultura del
territorio e del turismo che non si può improvvisare, ma costruita con
una strategia unitaria e non fatti singoli. Poneva l’accento su una visione
strategica chiara e unica da parte dell’amministrazione, delle istituzioni,
perché come ci ricorda il presidente della Cna oggi: “Quello che è successo
a Fabriano negli ultimi anni non è successo in nessuna altra città. Tutta
l’Italia vive una crisi forte e generalizzata, ma la nostra città ha vissuto
qualcosa di unico, in negativo, e non c’è futuro senza un intervento pubblico e senza una visione strategica, chiara, costante”.
Ma sono oltre sei mila
i cassaintegrati con tante
piccole realtà che soffrono
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taccuino
FABRIANO
FARMACIE
Sabato 17 e domenica 18 ottobre
POPOLARE
Via Cialdini, 4
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>FABRIANO<
L'Azione 17 ottobre 2015
Dal treno alla bicicletta?
di FERRUCCIO COCCO
E
sattamente un anno fa, un
gruppo di cittadini – per lo
più sassoferratesi – lanciava l’idea di trasformare la
linea ferroviaria Fabriano-Pergola
(ad oggi, non più attiva da due anni)
in una pista ciclopedonale lunga 34
chilometri. Una proposta ambiziosa
e, se vogliamo, di primo acchitto
utopistica. Ma che ben presto ha
raccolto entusiasmo ed adesioni
intorno al nucleo dei promotori
più attivi, tra i quali sono emerse
le voci di esponenti di associazioni
sassoferratesi come Marco Giulietti (presidente della Pro Loco
e della Valle del Sentino) e Carlo
Sabbatini (presidente del Gruppo
Ciclistico Avis di Sassoferrato).
Un notevole effetto coagulante lo
ha svolto il gruppo aperto su facebook (“Una pista ciclabile nella
ex ferrovia Fabriano-SassoferratoPergola) che ha raccolto 630 membri, raggiungendo anche esponenti
pergolesi come il Consorzio Terre
del Catria, presieduto da Michele
Oradei. A distanza di dodici mesi,
siamo tornati a parlare con Marco
Giulietti, una sorta di portavoce
del gruppo spontaneo di promotori
della pista ciclopedonale. “Nel
corso dell’inverno passato – ci
informa - si sono succeduti numerosi incontri tra i membri più
attivi, che hanno lavorato sodo per
stendere un progetto di fattibilità,
con tanto di misurazioni, grazie
all’opera volontaria di Luciano
Vitaletti, e studi di progettazione,
grazie all’aiuto gratuito di alcune
aziende del territorio”. Dunque, le
cose son andate avanti. E dal regno
delle idee si è passati a qualcosa di
più concreto. “Sono state prese in
considerazione tutte le problematiche che una simile opera comporta
– prosegue – dai costi allo smaltimento dei materiali, dal sedime
all’illuminazione… Abbiamo preso
contatti con la Regione e abbiamo
In questa nostra ricostruzione al computer,
ecco come potrebbe essere la pista
ciclopedonale al posto
della linea ferroviaria Fabriano-Pergola
illustrato il progetto: dobbiamo
dire che l’idea è stata accolta con
entusiasmo. Certo, sono stati evidenziati degli approfondimenti da
fare. Ma presto si parlerà anche di
reperimento delle risorse.”. L’iter,
pertanto, appare avviato. E solo
i prossimi mesi ci diranno se il
progetto potrà diventare realtà.
“Ciò che ci sorprende – viene puntualizzato - è l’indifferenza della
politica locale nei confronti di un
progetto finalizzato allo sviluppo
del territorio a livello turistico ed
economico, rispetto all’interesse
dimostrato dagli organi della Regione”. Le motivazioni che animano i promotori dell’iniziativa sono,
infatti, quelle di una valorizzazione
sportiva, turistica e culturale della
zona attraverso questa lunga pista
ciclopedonale. “Del resto, l’intenzione di dismettere la linea da parte
delle Ferrovie ci sembra ormai
evidente – va avanti – Da due anni
non circolano più treni e non viene
effettuata manutenzione, sono state
tolte le sbarre ai passaggi a livello.
Pertanto, ci sembra giusto pensare
ad un nuovo utilizzo di questo trac-
I promotori della pista
ciclopedonale al posto della
linea ferroviaria Fabriano-Pergola
(non attiva da due anni) hanno
illustrato il progetto in Regione.
"E' piaciuto! - dicono - Invece
la politica locale è indifferente...".
E gli sportivi non vedono l'ora.
ciato”. Nel frattempo, ci informano
che anche l’istituto scolastico per
geometri di Fabriano sta effettuando uno workshop al fine di realizzare un piano di riutilizzo della linea,
con tanto di riprogettazione dei
caselli abbandonati, da presentare
alle Ferrovie. Insomma, l’idea sta
creando movimento e discussione.
Applaudono, ad esempio, alcuni
rappresentanti degli sport che potrebbero essere interessati alla ciclopedonale. “Mi sembra una cosa
positiva, so di realtà altrove in Italia
dove simili progetti sono andati in
porto con successo – dice Nicolino
Spuri, presidente dell’Associazione
Ciclistica Petruio di Fabriano – Tra
l’altro, sport e turismo potrebbero
unirsi alla scoperta in bicicletta
delle bellezze del nostro territorio
lungo il percorso: penso ai musei
di Fabriano, all’area archeologica di Sassoferrato e ai Bronzi di
Pergola”. “Approvo con molto
entusiasmo – dice Giorgio Tiberi,
presidente della Podistica Avis Fabriano – Gli sportivi avrebbero così
modo di correre in totale sicurezza
senza il pericolo delle automobili”.
Più analitica a risposta di Marcello
Martini, presidente del Nordic
Walking Fabriano: “prima di tutto
mi piacerebbe che fossero percorse
tutte le strade possibili per riattivare
la linea ferroviaria per il trasporto
passeggeri, che secondo me, se
valorizzata a dovere, può avere importanti benefici a livello turistico
unendo il territorio appenninico dice – Accedendo ai fondi europei,
si potrebbe pensare ad un progetto
integrato fra treno e pista ciclabile.
Ma non rinuncerei a priori alla linea ferroviaria. Se proprio dovesse
essere chiusa, allara ben venga la
ciclopedonale, sarebbe utile anche
per i praticanti del nostro sport”. A
puntare con decisione sulla riapertura della linea Fabriano-Pergola
(che, benchè inattiva, ufficialmente
non è mai stata considerata chiusa
né dismessa dalle Ferrovie) ci sono
le voci di Gianni Pesciarelli, che da
tempo si batte in favore del treno, e
Giancarlo Bonafoni, il quale crede
nell’utilizzo turistico della tratta
tramite le locomotive storiche. Di
entrambi potete leggere le opinioni
negli altri servizi di questa pagina.
Pesciarelli è contrario: Bonafoni: "Restino le rotaie e spazio
"Mantenere la ferrovia" alle locomotive storiche turistiche"
C’è chi crede nelle rotaie. Nostalgici? Assolutamente no. Gente
piuttosto pragmatica che vuole
che il treno conservi il suo ruolo
sociale. E diventi quel “plus” turistico che fa la differenza. “E’ dal
1980 che combatto per difendere la
Fabriano-Pergola”, spiega Gianni
Pesciarelli, socio simpatizzante
dell’Avfm, associazione che, da
lustri, difende le tratte Fano-Urbino
e Fabriano-Pergola. “Oggi posso
dire che la politica un vero tavolo
di confronto non lo ha mai voluto
fare. E non siamo stati nemmeno
aiutati dai sindacati dei Ferrovieri aggiunge - Ci hanno chiamato solo
quando l’officina era a rischio chiusura”. E’ amareggiato Pesciarelli.
Così amareggiato che ha deciso che
è l’ultima intervista che rilascia sul
caso della Fabriano-Pergola. “In
fondo, a nessun importa di valutare, dati alla mano, cosa è possibile
realizzare e quello che non si può
fare e soprattutto mantenere. La
Fabriano-Pergola ha un ruolo come
treno passeggeri e un ruolo sul
piano turistico”.
Insomma rimane un mezzo economico in totale sintonia con l’ambiente su cui improntare logiche
di movimentazione delle persone e
delle merci. “Organizzare le linee
dei pullman, mettere stazioni con
parcheggi capienti e studiare gli
orari sui bisogni reali dell’utente:
così il treno ritrova il suo ruolo
sociale, riduce le polveri sottili
ed abbassa i rischi d’incidenti.
Un ruolo – ribadisce – da
sfruttare adesso che l’attività
Whirlpool si sta concentrando sullo stabilimento di
Melano”. Infine, nell’interrogarsi sul perché una linea
che va da Civitanova Marche
fino a Pergola non la si è mai
ritenuta importante, evidenzia che nella nostra regione
ci sono ben 48 agenzie di
pullman…
Veronique Angeletti
06 fabriano.indd 2
“La strada Pedemontana
è stata abbandonata: se
adesso si decide di togliere
anche la linea ferroviaria
Fabriano-Sassoferrato, sarebbe un ulteriore impoverimento della viabilità
del nostro territorio”. E’
il pensiero di Giancarlo
Bonafoni, anche lui sostenitore del ripristino dei treni
sulla tratta in questione. Da
esperto di ferrovie, Bonafoni comunque sa che le
appena quattro corse giornaliere da/per Pergola – a
cui era ridotta la linea nei cinque
anni precedenti l’interruzione - non
potrebbero essere sufficienti per
mantenerla aperta, per cui da tempo
si sta impegnando in un progetto di
rivalutazione utilizzando i treni turistici a vapore. “A Fabriano siamo
in possesso di due locomotive storiche (nella foto), che hanno sempre
molto fascino, e un’altra potremmo
aggiungerne - dice - Potremmo
utilizzarle come attrazione turistica
per organizzare gite di uno o più
giorni in cui i visitatori vivrebbero
esperienze splendide con soste al
Museo della Carta di Fabriano, agli
scavi archeologici di Sentinum, al
Museo della Miniera a Cabernardi,
ai Bronzi di Pergola… Vi si potrebbero aggiungere degustazioni
enogastronomiche... passeggiate…
Insomma, la linea Fabriano-Pergola, con le sue potenzialità storiche
e naturalistiche, si presterebbe alla
perfezione per questo progetto e
potrebbe esserne rivalutata. Dove
sono stati messi in funzione, i treni
turistici a vapore piacciono”. Non
potrebbero essere utilizzati lungo
la Fabriano-Civitanova, come propongono in alternativa i sostenitori
della pista ciclopedonale? “No –
risponde Bonafoni – Perché quella
linea è attiva e con numerose corse,
per cui si presenterebbero
problemi di precedenze e
incroci, con tempi di attesa
lunghissimi. La FabrianoPergola, invece, sarebbe
l’ideale. Anche se fossero
interrotte definitivamente
le corse ordinare, le locomotive potrebbero viaggiare, perché vanno piano, 50
chilometri all’ora, e perciò
richiederebbero poca manutenzione”. Bonafoni sta
lavorando anche sull’allestimento del Museo della
Vaporiera presso la stazione di Fabriano.
“Oltre alle locomotive – riferisce abbiamo a disposizione moltissimo
altro materiale antico: una centrale
telefonica, il telegrafo, apparati di
sicurezza, segnali… L’allestimento
del museo è legato al fatto che le
Ferrovie mi mettano a disposizione
il vecchio deposito della stazione.
Purtroppo il continuo cambio di dirigenti sta rallentando i tempi per le
concessioni. Ho chiesto al sindaco
di sollecitare. E mi auguro che la
Regione investa un po’ anche sul
turismo dell’entroterra, non solo
della costa”.
f.c.
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L'Azione 17 OTTOBRE 2015
7
>FABRIANO<
Riconsiderare le strutture
L'opera dell'architetto Giulio Meloni e uno stile eclettico alla liberty
di LORENZO PASTUGLIA
U
n caso importante che sta
tenendo banco in questi
tempi a Fabriano riguarda
il possibile abbattimento
della storica dimora dei Merloni e
la possibile trasformazione di questa
in un discount di grandi dimensioni.
L'antica abitazione venne costruita
dall’architetto Giulio Meloni nel
1937 e vi era anche una fabbrica di
bascule sul retro della struttura. Ma
chi è Giulio Meloni, precisamente?
Questo architetto, tra i più conosciuti italiani, operoso dalla prima metà
del Novecento, ha caratterizzato la
città e le Marche con numerose opere. Abbiamo interpellato Nicoletta
Meloni, lontana parente di Giulio,
perché ci spiegasse perché è fondamentale salvaguardare l’edificio per
ragioni sia storico/architettoniche
che culturali. “Giulio Meloni era il
cugino del mio bisnonno. La cosa
che ci lega di più è sicuramente il
cognome. Sono venuta meglio a
conoscenza della sua persona nel
2006, quando venni contattata da
Aldo Crialesi del Centro Studi don
Riganelli, il quale stava preparando
un convegno sulla sua figura e sulle
sue opere. In quell’incontro intervenni facendo vari parallelismi tra
l'architettura nazionale ed europea
del Novecento e alcune peculiarità
della sua attività di architetto”. E’
stato successivamente prodotto un
cd dal titolo “Giulio Meloni” che
07 fabriano.indd 2
Crialesi ha realizzato mettendo
insieme gli studi fotografici e
teorici. Quest’estate sono venuta
a conoscenza che l’integrità della
dimora Merloni era in pericolo.
Ho deciso così di creare una pagina Facebook dal nome “Opere di
Giulio Meloni” per illustrare la sua
figura e le sue opere poco note.
Osservando la facciata da fuori,
si può vedere come questo stabile
appartenga ad uno stile moderno,
funzionale, dove si legge la presenza di uno taglio eclettico e di
riferimento alla liberty, ovvero
alla natura. Possiamo trovare
questi elementi tanto nei terrazzini a conchiglia dell'edificio
quanto nei palazzi da Meloni
restaurati sia a Cingoli che a
San Remo. Aggiunge Meloni: “Il
calligrafismo della facciata è molto
sottile, di poco volume, piatto, cosa
non presente in Palazzo Casella,
ad esempio. Il portico presente nel
retro della struttura è speciale, rende
l'edificio di stampo neoclassico e mi
viene da pensare che possa trovare
somiglianza con l'architettura del
prussiano Schinkel. La struttura
può essere assimilabile anche a
magazzino di Villa Sentinelli o alle
Terme di Genga”. La signora Meloni conclude così il suo discorso,
spiegandoci il motivo del suo intento: “Il palazzo rappresenta una tappa
evolutiva. Sarebbe bello che ci sia
una prassi di ri-uso. Tali opere, riutilizzate in maniera intelligente dal
Un McDonald's
pronto per il 2016
punto di vista turistico, troverebbero
di nuovo quella valorizzazione che
da tempo hanno
perso. La mia
volontà era quella di sottolineare
come Fabriano
sia patria di tante
opportunità architettoniche che
potrebbero essere riconsiderate.
Sono contenta che
il mio intervento
abbia appassionato
molta gente e suscitato riflessioni”.
Il caso McDonald’s, la scorsa
settimana, ha superato lo scoglio
della commissione consiliare.
Il progetto in itinere è incentrato sulla variante
urbanistica che
prevede la costruzione di un
discount all’interno della storica abitazione di
Aristide Merloni
e del probabile
arrivo in città, appunto, di un McDonald’s nell’area prospiciente. Il tutto
in cambio di una rotatoria da far
sorgere nel vicino Piazzale Matteotti.
Ma se per il fast food la realizzazione
dovrebbe trovare compimento nel
2016 e senza particolari ostacoli, il
market rischia di avere tempi molto
più lunghi e di slittare al 2017. La
minoranza consiliare è fortemente
contraria a che venga abbattuto il
vecchio edificio e la storica ex fabbrica di bascule nella zona retrostante.
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>FABRIANO<
L'Azione 17 OTTOBRE 2015
In missione, non una fuga
di FRANCESCA AGOSTINELLI
P
erché avete deciso di
partire per l’Uganda? E’
stata una decisione meditata o improvvisa? Come
hanno reagito le vostre famiglie?
Cecilia Guida: Sono stata in Africa
tre volte. La prima è stata nel 2012
in Uganda con Africa Mission.
Per questa partenza la decisione è
stata meditata, le preoccupazioni
erano tante, ma anche grazie alla
mia famiglia che mi è stata sempre
vicino, ho deciso di fare il viaggio
della mia vita. Poi ho avuto una
seconda esperienza nel 2014 con
l’associazione Amani in Kenya e
devo dire che dopo il viaggio del
2012 quelli successivi sono stati
decisi in pochissimo tempo, soprattutto quello del 2015 che è stato
proprio improvvisato; anzi, direi
super improvvisato! Ero indecisa se
andare in Ghana o in Uganda e alla
fine ho scelto il mio primo amore:
l’Uganda con Africa Mission. Ad
influenzare la mia scelta è stata anche la partenza di Tommaso perché
condividere il viaggio con un amico
o con una persona a te vicina valorizza ancora di più l’esperienza. Ovviamente l’atteggiamento con cui
ho vissuto questo ultimo viaggio,
se confrontato con il primo, è stato
completamente diverso. Nel primo
la componente emotiva prevaleva
su tutto, nell’ultimo a “controllare”
la mia emotività c’era una parte di
me consapevole e matura. Dicevo
prima che la mia famiglia mi è stata
vicina e aggiungo che mi ha sempre
assecondato spingendomi a partire
per l’Africa. Le preoccupazioni dei
miei genitori erano tante, ma sono
stati bravi a nasconderle dimostrandomi la loro soddisfazione e felicità
per la mia scelta. Ricordo quanto
ero titubante prima di partire
per il mio primo viaggio nel
2012; dopo il primo incontro
con Paolo Strona, uno degli
accompagnatori in Africa,
responsabile del gruppo
Africa Mission Fabriano,
ho valutato seriamente con i
miei genitori l’idea di partire; mia madre precisamente
mi ha detto: “ Via su, parti!
Ti fa solo che bene” ed anche mio padre ha espresso
il suo consenso. Penso che
a loro basti vedermi serena,
brava e felice.
Tommaso Bolzonetti: La
mia è stata una decisione
molto meditata. Tutto è cominciato dal primo viaggio
che ha fatto Cecilia insieme
al mio amico Francesco De
Bellis, anche lui attivo nel
gruppo Africa Mission. Il loro viaggio ha segnato molti ragazzi (tra
cui me), alcuni dei quali negli anni
successivi hanno deciso di partire.
Il Gruppo di Fabriano si è formato
nel 2012 ma io ho deciso di partire
dopo tre anni anche se l’intenzione
c’è sempre stata.
Sono una persona sensibile e da
sempre mi impegno in varie attività
di volontariato, ma decidere di partire era per me una decisione importante, per questo ci ho pensato così
tanto. Riguardo i miei genitori dico
che ho sempre riflettuto con loro sul
fare o meno questo viaggio. Sono
stati bravissimi perchè nonostante
il loro essere così apprensivi (come
penso lo siano un po’ tutti i genitori)
mi hanno sostenuto e sono felici
come lo sono io. Mi ci è voluto un
po’ (qualche anno) dice ridendo
08 fabriano.indd 2
Cecilia Guida e Tommaso Bolzonetti
raccontano l'esperienza in terra d'Uganda
con l’associazione Africa Mission
Tommaso: Il ricordo più bello
che porto nel cuore è sicuramente
quando per la prima volta ho incontrato i ragazzi del “Don Vittorio’s
youth centre” il centro giovanile di
Africa Mission. L’associazione ha a
Moroto questo centro dove vengono
accolti i ragazzi che non riescono
a trovare una collocazione ben
precisa nella società, la Karamoja
è la zona più povera dell’Uganda e
sono diffuse tante problematiche,
una piaga di questo territorio è
l’alcolismo. Africa Mission grazie
a questo centro fa impegnare i ragazzi in tante attività, li rende vivi.
La prima volta che ho messo piede
in questo posto ed ho incontrato i
ragazzi del centro è stata un’ emozione meravigliosa. E’ inspiegabile
questa sensazione che ricordo, mi
sentivo semplicemente a casa. Ho
coltivato amicizie con i ragazzi
del centro che avevano tantissima
voglia di conoscere me e tutto il
gruppo di Africa Mission e quindi
fin da subito sono stato catapultato
nel loro mondo. E’ un ricordo indelebile, mi sono sentito a dir poco
accolto, non mi era mai successo di
sentirmi così. Altri ricordi che ho
nel cuore sono relativi al rapporto
che ho avuto con gli altri ragazzi
di Africa Mission provenienti da
tutta Italia. Sono ritornato a casa
arricchito non solo dal viaggio ma
anche da nuove amicizie: quando
si condividono certe esperienze,
ma ce l’ho fatta anche io a partire.
Qual è il ricordo più bello che
conservate nel cuore?
Cecilia: Ho tantissimi ricordi nel
cuore, ma ti racconto quello che
ho vissuto in questo ultimo viaggio che ho fatto. Ero presso i Mop
(Missionaries of the Poor) i frati
che accolgono nella loro struttura
i cosiddetti “ultimi fra gli ultimi”:
gli abbandonati, gli orfani, gli albini
e tutti coloro che non vengono accettati dalla società. Qui i ragazzi
di Africa Mission svolgono varie
attività di aiuto per queste persone.
Io dovevo fare dei massaggi ad un
bambino disabile e dargli da mangiare, avrà avuto circa 6-7 anni e
dovevo imboccarlo per tre giorni,
era un compito in apparenza non
difficile anche se il bambino era
disteso, immobilizzato in un letto.
Il primo giorno è stato per me difficilissimo, non mi sentivo per niente
a mio agio, ero impacciata e mi
sentivo troppo tesa. il bambino mi
fissava ed ero demoralizzata perché
non riuscivo a fare il gesto naturale
di dar da mangiare ad un bambino.
Pensavo tra me e me “i frati sono
così bravi a farlo, perché io non ne
sono capace?” Poi mi sono armata
di forza e il secondo giorno ho
combattuto il mio imbarazzo e
impaccio, il bambino mi ha fatto
un sorriso e l’emozione è stata
talmente tanta che mi sono messa
piangere. Ho sempre quel sorriso
stampato nella mia mente, indimenticabile. Penso sempre al grande
lavoro dei frati missionari e penso
sempre a quello che mi hanno detto: “Noi ce la facciamo perché c’è
Gesù, qualcosa più grande di noi”.
in Cooperazione Internazionale
a Ravenna. Poi ovviamente sono
cambiata dal punto di vista umano: le mie priorità non sono più
le stesse e vedo il mondo con
altri occhi. Al ritorno dal primo
viaggio ho fatto tanta difficoltà a
riprendere la mia vita e a relazionarmi come prima con le persone,
ma lentamente ho ritrovato il mio
equilibrio con umiltà, è stata dura,
ma ce l’ho fatta. Si cambia quando
si ritorna da viaggi di questo tipo, si
impara a non avere più pregiudizi e
a capire ciò che conta veramente,
ma è necessario avere la maturità
di riambientarsi nella tua vita, nel
tuo ambiente.
Tommaso: Io ancora devo scoprire
quanto mi è cambiata la vita, sono
tornato da troppo poco tempo per
dirlo, per ora so come mi è cambiata: nei modi di pensare; ho visto
una realtà troppo diversa dalla mia
e come ha detto Cecilia, la visione
del mondo dopo il viaggio cambia
inevitabilmente. Ho conosciuto
una realtà profondamente diversa
da quella europea e ciò mi ha
arricchito in un modo che non so
spiegare. Spero di aver imparato
ad essere più semplice, perché
una delle tante cose che mi hanno
sconvolto della gente è stata la
semplicità, il saper vivere anche
senza dei beni materiali che per noi
sembrano essenziali. Pronuncio una
frase che dice sempre Cecilia: “E’
importante preoccuparsi di ciò che
è importante”. Ecco, spero di aver
imparato a fare questo.
Quanto la fede vi ha guidati e
aiutato in questa esperienza?
Cecilia: Io ho sempre avuto una
fede profonda e ho sempre frequentato la Chiesa, ma dopo la prima
esperienza in Africa, la mia fede è
maturata, la preghiera mi ha aiutato
a riflettere e a riempire, meditando,
i tempi lunghi che si vivono
in questa terra (il famoso
Africa Time di cui spesso si
parla). Quindi dopo il primo
viaggio, negli altri due il mio
rapporto con la fede era già
maturo. A riguardo mi piace
ricordare una frase di Madre
Teresa di Calcutta “Tu sei
il filo e la corrente è Dio”.
Quando viaggio in Africa so
che a breve andrò via e che
purtroppo la mia presenza
non cambierà la situazione e
quindi penso che non è solo
importante l’aiuto pratico
che si dà, ma l’amore che
ci metti .
Tommaso: Io sono da sempre impegnato nell’Azione
Cattolica e la fede è per me
una costante. Giorno dopo
"E importante preoccuparsi
di ciò che è importante,
soprattutto qui in Africa"
nascono dei legami speciali.
Quanto e come questo viaggio ha
cambiato la vostra vita?
Cecilia: La mia vita è cambiata
quasi radicalmente. Il viaggio ha
trasformato il mio profilo formativo-professionale in quanto dopo la
laurea triennale in lettere a Firenze,
mi sono iscritta al corso magistrale
giorno trovo sempre la forza nella
fede in qualunque posto mi trovi,
ma in Africa ho trovato un grande
supporto dal momento che in una
terra straniera dove la povertà è
dilaniante e le condizioni di vita
sono pessime, non è facile trovare
la forza per reggere un forte impatto
emotivo.
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L'Azione 17 OTTOBRE 2015
9
>FABRIANO<
La tempistica nei lavori
Via Miliani, fiume Giano, ponte sulle Conce: il cronoprogramma
di ALESSANDRO MOSCÈ
U
n tratto di via Giambattista Miliani ha finalmente riaperto (fino
all’incrocio con via San
Filippo). La data di chiusura dei
lavori è prevista per il 4 dicembre:
il recupero e la riqualificazione
urbana sono finalizzati al rifacimento del pavimento stradale in
vari punti della via, con l’innesto
di nuove griglie per lo scolo delle
acque reflue. Il progetto esecutivo,
redatto dal sevizio manutenzione
del Comune, per il primo stralcio
prevedeva una spesa complessiva
di 164.000 euro finanziata con il
contributo ottenuto dalla Regione
Marche e destinato al ripristino dei
danni causati dalle intense nevicate
del 2012. Il manto risultava notevolmente dissestato con la presenza
di buche ed avvallamenti che a
causa delle abbondanti piogge dei
mesi scorsi si sono ampliati creando disagi ai veicoli e rischi per i
La ditta Magazzini Gabrielli S.p.a.
di Ascoli Piceno ha proposto al
Comune di Fabriano un accordo
finalizzato alla realizzazione di
due edifici commerciali, il primo
da realizzare nell’area che si trova
all’incrocio tra via Carducci e via
Dante ed il secondo nella zona
antistante, al di là della strada,
attualmente adibita a parcheggio
ed area verde incolta.
La ditta Gabrielli si impegna, a sue
spese, a realizzare una rotatoria tra
via Dante angolo Piazzale Matteotti
e via Stelluti Scala, opera già inserita nel Piano triennale delle opere
pubbliche del 2014 approvato dal
Consiglio comunale e che, quindi,
il Comune avrebbe dovuto realizzare attingendo al proprio bilancio
per una spesa complessiva di euro
190,762.18.
Inoltre, sempre a spese della ditta
Gabrielli, verrà realizzato un nuovo
attraversamento pedonale rialzato
in via Dante a connessione delle
due nuove aree commerciali, che
implicherà anche la sistemazione
dei marciapiedi della zona.
Le aree individuate per la realizzazione dei due edifici commerciali
sono attualmente occupate da edifici e capannoni in parte demoliti, da
un’ampia zona vuota e da un’area
verde abbandonata.
In particolare, nell’area dove erano
le attività della Antonio Merloni gli
edifici sono in abbandono da anni
e in avanzato stato di degrado e,
quindi, la nuova opera sicuramente
riqualifica l’intera area realizzando
anche un ampio parcheggio di circa
100 posti auto che sarà utilizzabile
dai clienti del supermercato ma
anche dai residenti, perché sarà
sempre accessibile anche oltre
l’orario di apertura dell’attività.
In questa zona, in particolare, verrà
realizzato un edificio commerciale
di 2400 mq di superficie utile lorda,
contro i circa 5.000 mq previsti
dal Prg; vi è quindi anche un’importante riduzione della capacità
edificatoria dell’area rispetto a
quanto prescritto nel Piano Regolatore; nell’area che si trova nel
lato opposto sarà necessaria una
variazione urbanistica in quanto si
prevede la realizzazione di un edificio a destinazione commerciale,
09 fabriano.indd 2
pedoni in un’arteria centrale per il
traffico cittadino. Il progetto prevede, nel secondo stralcio, anche
il rifacimento dei tratti maggiormente danneggiati di via Cavour
(euro 63.000). I vecchi cubetti di
porfido sono stati sostituiti con una
differente pietra tagliata in cubi più
grandi che garantiranno una maggiore resistenza. Nel frattempo sale
ancora la polemica. Sobbalzano i
commercianti: dal prossimo anno
il Mercatino dell’Antico rischia,
dopo ben dieci anni, lo sfratto. Il
rinnovo della convenzione potrebbe
prevedere, a carico degli ambulanti, il pagamento della tassa di
occupazione del suolo pubblico
(totale o parziale). L’organizzatrice
Carla Martella e il presidente della
Confcommercio Mauro Bartolozzi
sottolineano che molti espositori
sono artigiani fabrianesi che non
accetterebbero di subire ulteriori
sacrifici economici in un momento
di forte crisi. Proseguono anche i
lavori lungo il fiume Giano con la
Un tratto di via Miliani
messa in opera delle travi per la
realizzazione del ponte che da via
Ramelli collega con l’area delle
Conce. Ad agosto è stata realizzata
la gettata in cemento che completa
la struttura del ponte Ciccardi-
ni riaperto al traffico pedonale.
Entro la fine del mese di ottobre
dovrebbero completarsi il perfezionamento della pavimentazione e la
predisposizione delle balaustre. La
ricostruzione prende dunque forma:
a breve si completerà la tanto attesa
riqualificazione di una delle aree
più degradate della città. Non sono
esclusi interventi di pulizia organizzati dal comitato “Alla scoperta
del Giano”, come già avvenuto in
occasione della giornata mondiale
dell’ambiente nel mese di giugno.
Due ore di lavoro, circa trenta i
volontari e decine di sacchi di rifiuti
raccolti, per restituire ai fabrianesi
un angolo in via Filzi. Il comitato
tiene alta la guardia, come quando,
alle prese con guanti e ramazze,
diede vita all’azione dimostrativa. Le
attività del gruppo fabrianese procedono con un’attenzione all’ambiente
e alla riqualificazione del corso del
Giano, nonché alla difesa del tratto
urbano minacciato dal progetto di
parziale ritombatura.
Rotatoria in arrivo alla Pisana
Anche un accordo per realizzare in via Dante due edifici commerciali
zione previsti per legge, per un
importo di circa 200.000 euro.
L’analisi del rischio collegata
all’apertura di una nuova attività della tipologia merceologica
prevista (supermercato) è a
carico della ditta proponente,
al Comune interessa che le due
aree vengano riqualificate garantendo, nello stesso tempo,
un miglioramento della viabilità in una zona nevralgica per
la città; interventi, peraltro, già
previsti nel DO.ST Fabriano
- Documento strutturale Fain essa potrebbe ipoteticamente nascere un’attività tipo McDonald’s o
simile, nella proposta presentata è
prevista la risistemazione dell’intera area e la realizzazione di un
nuovo parcheggio con circa 32
posti auto.
L’attuale curatore fallimentare,
che gestisce le aree ex proprietà
della ditta Edilninno, prima di
cedere l’area dovrà realizzare un
intervento di bonifica presentando
un progetto che verrà approvato,
dall’Arpam (Agenzia Regionale
per la Protezione Ambientale),
dal Comune e dalla Provincia;
completata la bonifica, potrà essere
realizzato, sul lato di via Carducci – via Dante, il nuovo esercizio
commerciale e l’intero complesso
dei parcheggi.
La proposta di variante urbanistica
sarà sottoposta alla Provincia per
competenza, alla VAS (Valutazione Ambientale Strategica) ed
alla VIA (Valutazione Impatto
Ambientale), atti necessari e preventivi all’adozione della variante
urbanistica. Una volta approvata
in via definitiva la variante, la
ditta Gabrielli potrà presentare i
premessi a costruire e realizzare
la rotatoria, corrispondendo al
Comune gli oneri di urbanizza-
briano (redatto dal Dipartimento
di Architettura Costruzioni e
Strutture dell’Università Politecnica delle Marche ed approvato
dal Consiglio comunale) e quindi
in programmazione.
Come sopra evidenziato l'approvazione della variante urbanistica
porterà ad una riduzione della
superficie edificatoria nell’area;
inoltre essendo prevista la realizzazione di una media struttura di
vendita, presumibilmente ci sarà
una possibilità di occupazione per
oltre 30 persone del territorio.
L'AREA
ALLO STATO
ATTUALE
L'AREA
COME
DIVENTERÀ
IL PROGETTO
DELLA NUOVA
ROTATORIA
DELLA PISANA
Il Comune
si augura che
le due aree
vengano
riqualificate,
migliorando
la viabilità
14/10/15 11.03
10
>FABRIANO<
L'Azione 17 OTTOBRE 2015
La paura in Costa Azzurra
Anche i fabrianesi dell'Unitalsi nel dramma del maltempo
M
di GIGLIOLA MARINELLI
omenti di paura ed angoscia quelli vissuti dal
gruppo marchigiano che ha partecipato al pellegrinaggio nazionale dell’Unitalsi a Lourdes.
Presenti anche 19 pellegrini fabrianesi tra i 560
marchigiani rimasti bloccati in Francia a causa di un violento
nubifragio dopo aver trascorso una settimana al santuario di
Lourdes insieme alla sezione cittadina dell’Unitalsi. Abbiamo
raccolto la toccante testimonianza della nostra concittadina
Federica Stroppa, che con il cuore in mano ci ha raccontato
la sua esperienza. “Alla fine di un pellegrinaggio a Lourdes ti
porti dietro sempre molte emozioni, speranze e la conoscenza
di persone fantastiche. Il viaggio di rientro serve a mettere
ordine e a rendere indelebili queste emozioni. I 19 pellegrini
fabrianesi non si aspettavano di dover passare 48 ore sul treno.
Siamo partiti da Lourdes alle 9.18 del 3 ottobre sicuri che domenica mattina intorno alle 9.10 saremmo arrivati ad Ancona”.
Già alla partenza da Lourdes il cielo non prometteva niente
di buono, però nulla che facesse pensare a quanto successo.
I treni francesi hanno una velocità pazzesca, l’unica certezza
erano i lampi come sfondo. Finalmente una comunicazione ha
avvertito, verso le 21, che a causa della pioggia la Cappella
del Santissimo allestita in una delle carrozze sarebbe stata
smontata visto che cominciava a infiltrarsi acqua. Una notte
relativamente tranquilla visto che fuori si sentiva il passaggio
degli elicotteri e una pioggia fortissima che sembrava non
volerne sapere di allentare la sua caduta”. Prosegue Federica
nel suo racconto: “La mattina al risveglio sembrava di essere
in un altro mondo, con il cielo azzurro e il sole che ci riscaldava. Mia mamma era preoccupata per me, vista la mia
paura dei temporali. Per passare il tempo abbiamo
fatto una passeggiata lungo il marciapiede dove
sostava il treno. Ancora non ci rendevamo bene
conto di cosa fosse successo, la preoccupazione principale era per i malati nel barellato
dove cominciavano a scarseggiare traverse e
pannoloni, ma tutto sommato tutte queste ore
sono scorse via tranquille, anche divertendosi
e cantando con gli Scout.
La Protezione civile tramite le ferrovie francesi
ci ha rifornito di acqua, di un kit sopravvivenza
e di un pranzo. Alle 15 il gruppo è ripartito alla
volta di Ventimiglia. Durante la notte abbiamo
colto uno scenario apocalittico, da notizia del tg.
Macchine accatastate una sull’altra come dei cartoni,
fango, gente che cercava di salvare il salvabile dalle
proprie case. La stazione di Cannes completamente allagata
e il nostro treno che passava a passo d’uomo. Il contrasto in
tutto questo era, che voltandoti dall’altra parte del finestrino,
vedevi la gente che correva sulla spiaggia e faceva addirittura
il bagno. Arrivati a Ventimiglia alle 18.25 è esplosa tutta
la nostra gioia tanto che tutti i passeggeri del treno hanno
intonato l’inno d’Italia. Siamo stati riforniti di vettovaglie e
ci siamo preparati ad affrontare un’altra notte in treno con
maggiore serenità. Arrivati a Rimini il nostro pellegrinaggio
BREVI DA FABRIANO
~ MERAVIGLIOSA OPERA DEI CARABINIERI
Zona Acqualagna-Fossombrone, 6 ottobre. I Carabinieri ritrovano una 47enne di
Fabriano che mancava da 30 ore. Domenica 4 nella mattinata era stata a trovare i
genitori che abitano in provincia Pesaro-Urbino e nel pomeriggio era partita in auto
per tornare a Fabriano. Alla Gola del Furlo si era fermata per una passeggiata, aveva
inciampato, era caduta, non riusciva a rialzarsi ed il telefonino non funzionava. L’allarme
lo aveva dato il giorno 5 il datore di lavoro, avendo notato che non si era presentata
in azienda, e l’auto davanti alla casa di lei - ove solitamente la lasciava - non c’era. I
Carabinieri la rintracciano, cosicché viene soccorsa e ricoverata all’ospedale di Fano
per fratture agli arti inferiori. Complimenti all’Arma.
Dopo le tante imprese degli anni passati, il Gruppo Trekking di
Serradica ne fa un'altra ancora più bella. Questa volta ha unito
lo stare insieme in mezzo ai monti e all'aria aperta con un po' di
religiosità. Partiti da Serradica hanno voluto ripercorrere il viaggio
che Francesco fece all'inverso cioè quello da Assisi all'Eremo di
Valdisasso nei primi anni del 1200, quando il Santo percorreva
chilometri per raggiungere paesaggi incontaminati per pregare
e per portare la parola di Gesù nei più sperduti e ameni luoghi
delle Marche. Allora il Gruppo Trekking di Serradica con al seguito dodici temerari ha compiuto il “miracolo” con partenza da
Serradica viaggiando soprattutto di giorno attraversando sentieri,
valli e colline hanno raggiunto Assisi, dove ha purificato anche
la loro anima e il loro spirito, oltre ad aver trascorso momenti
indimenticabili. Ben 54 km percorsi a piedi da questo gruppo che
ogni anno sceglie località diverse; quest'anno il tragitto è stato
fatto sulle “orme di San Francesco”. Che dire: bravi ed arrivederci
al prossimo anno con nuove iniziative.
~ I MALFATTORI AGISCONO AL BUIO
Via Mattarella, 4 ottobre ore 22.15. Ignoti si introducono in un appartamento per
rubare, ma spaventati dai rumori provenienti dalla vicina abitazione, scappano senza
prendere nulla. Indagini dei Carabinieri. Vari abitanti della zona hanno chiesto rimedi
ed hanno evidenziato alle Forze dell’Ordine che in alcuni tratti l’illuminazione pubblica
è spenta da tempo ed il buio favorisce i malfattori.
~ UNO SPORTELLO LA URTA E FA CADERE
Via don Riganelli, 8 ottobre ore 13. Una professoressa di Matematica in bicicletta,
viene urtata dallo sportello di un’autovettura in sosta, aperto improvvisamente dalla
conduttrice 29enne. Soccorsa dal personale medico del 118, la professoressa viene
trasportata all’ospedale per ferite varie. Rilievi della Polizia Municipale.
~ AUTO GRAFFIATA: 1.000 EURO DI DANNI
Cortina San Nicolò, 9 ottobre, pomeriggio. Un fabrianese lascia l’auto Fiat Idea presso
il supermercato Eurospin e va a fare la spesa, ma quando va per riprenderla, la trova
graffiata in tutta la carrozzeria. I danni si aggirano attorno ai 1.000 euro e sporge
denuncia pressi i Carabinieri.
~ SPORTELLO GRAFFIATO
Parcheggio ospedale, 9 ottobre. Un impiegato lascia l’auto e va a prenotare una visita,
ma quando torna, trova lo sportello sinistro graffiato. Quando era arrivato, due giovani
gli avevano chiesto una moneta, ma lui non li aveva accontentati. Probabilmente non
c’è collegamento tra i due fatti, ma il dubbio c’è.
~ ACQUA DA SOPRA A SOTTO
Via Romagnoli 7 ottobre ore 11,15. Si allaga un appartamento per una perdita
d’acqua verificatesi nell’appartamento superiore, ed i VdF intervengono e rimediano.
~ FRANA SU STRADA
S. C. per San Donato, 7 ottobre, ore 8. Per la pioggia avviene una frana lunga 5
metri alta circa 1 metro che invade quasi tutta la carreggiata. I VdF tramite motopala
liberano la strada dai circa 20 metri cubi di terriccio, in circa due ore. La strada viene
riaperta alle 10.30.
~ TEMPORALE, ALLAGAMENTI, FRANA
Fabriano 7 ottobre. Dalle 6 alle 10.30 la tanta pioggia provoca scarsa visibilità,
allagamenti di scantinati, negozi, cantine e delle rotatorie di via Dante e di via Grandi,
una frana, problemi elettrici ed elettronici. I VdF e i tecnici e gli operai del Comune
restano impegnati per tutta la giornata.
10 fabriano.indd 2
Da Serradica
fino ad Assisi
I dodici temerari
del gruppo trekking
di Serradica
~ CORTO CIRCUITO IN CABINA
Via Dante, 6 ottobre ore 15. Nella cabina di trasformazione esterna alla Faber- Vetreria di
Campo dell’Olmo, avviene un corto circuito e la fabbrica resta senza corrente elettrica.
Intervengono i VdF e tecnici ed operai Enel che riparano il guasto in circa un’ora.
~ FRATTURE DI TIBIA E PERONE
Sassoferrato, stabilimento “Faber” cappe, zona Berbentina, 7 ottobre ore 14.20. Si
scontrano e rovesciano due tom e a uno dei conducenti - umbro, 40 enne - rimane
incastrata una gamba tra i due mezzi. Soccorso da personale medico del vicino
ospedale, viene poi trasportato con eliambulanza all’ospedale di Torrette per fratture
di tibia e perone.
nel pellegrinaggio sembrava non finisse mai, visto il rallentamento e le mancate coincidenze. Per questo motivo siamo
arrivati dopo 48 ore di viaggio, alle ore 9.40, alla stazione di
Ancona”. All’arrivo non è mancato un applauso e un grande
abbraccio tra Federica e suo padre, che ha esclamato: “Vi ha
protetto la Madonna”.
Giornalismo
e privacy: corso
a Fabriano
Mercoledì 4 novembre nella nuova Biblioteca
di Fabriano si terrà un corso di formazione per
giornalisti su “Giornalismo e Privacy, diritto di
cronaca e rispetto della sfera privata”.
Il corso della durata di quattro ore dalle ore 9 alle
ore 13 è organizzato dall’Ordine dei Giornalisti
delle Marche in collaborazione con il circolo della
stampa “Marche Press”.
Consentirà ai partecipanti di avere sei crediti formativi. I posti disponibili sono cento.
La mattinata sarà articolata su due relazioni base
nonché su un confronto fra i partecipanti ed i relatori: il presidente dell’Ordine regionale, Dario
Gattafoni, svilupperà le tematiche concernenti la
Legge 675 ed i Codice di autoregolamentazione per
giornalisti; farà seguito Franco Elisei, consigliere
nazionale dell’Ordine che tratterà la normativa sulla privacy e gli intrecci con le carte deontologiche
(Carte di Treviso, Roma, Perugia, Milano).
L’iscrizione avviene attraverso il sito dell’Ordine
Nazionale dei Giornalisti a cui bisogna fare capo
e seguire le indicazioni della piattaforma nazionale
Sigef per la formazione continua.
OFFERTE SAN VINCENZO
DE’ PAOLI Mesi di luglio, agosto e settembre
LAZZERINI SARA Petrucci Gabriele; PROPRI DEFUNTI Mezzanotte Giovanna;
RUGGERI SANTINA Famiglia Ballanti Tommaso; SERBASSI PIERINO Famiglia
Mattioni Gino; RIGANELLI MARIA Comodi Erminio; AZEMA Fabio, Luciana,
Irene e Adele; RIGANELLI MARIA M.Letizia G., Lina S, Lina L.,Clara, Lina
Scarafoni; PROPRI DEFUNTI Laura, Ornella, Gina e Francesco; PELLEGRINI
Campioni Sabrina; PROPRI DEFUNTI Fiaoni Sebastianan Meloni; STANDARDI
CESARE Lucarini Estenio; PROPRI DEFUNTI Santini; PALANCA FELICE
Famiglia Sagramola Giovanni e Cristina; CONTI ELIDE Famiglia Sagramola
Giovanni e Cristina; BOTTOMEI MARIA TERESA Famiglia Biocco Rolando
BOTTOMEI MARIA TERESA Biocco Chiarina; DIONISI ANNUNZIATA Famiglia
Rocchi Laura; CECCHETELLI JOLANDA Morichelli Maria, Giuseppe, e Sergio;
STANDARDI CESARE Famiglia Arteconi Sarah ; ROSSINI ANNA Omiccioli
Ezio e Giancarla-Rossini Nazzareno e Giovanna; IPPOLITI ANSELMO
Conti Luigi; PAOLETTI GIOVANNI Terza, Ines e Rosa; PAOLETTI GIOVANNI
Andrea e D onatella; SPACCA D ARIO Famiglia Spacca Francesco ; CATUFA
MICHELE Vincenza e Sergio; TINI ADELE Patrizi Agnese – Zampetti Emilia
DELIA Famiglie Giacometti Mario e Giancarlo; DELIA VED. CORVO Famiglia
Dell'Uomo Sergio; DELIA Tamara e Stefano; ROSSI ANNA Grazia; CONTI
ELIDE Farinelli Angelo; GIOIA DELIA Carnevali Franca; PAPI ENRICA Farinelli
Angelo; C ARLUCCI D ANILA Grillini Angela e Rosanna; CARLUCCI DANILA
Famiglia Bolotti Pietro; STOPPONI ANGELO FamigliaRosati; SASSI DUILIO
Famiglia Staffaroni Gian Battista; STOPPONI ANGELO Famiglia Lucarini
MINELLI RITA Angela,Lucio,Sara e Cristina; CARDINALI MARIO Stamura
e Lina Zuccatosta; PROPRI DEFUNTI Edgardo; PROPRI DEFUNTI Furbetta
Mario; ILDE Famiglia Matarazzo e Rossini Tavarico; PROPRI DEFUNTI
Silvestrini Lucia; MINELLI RITA Correrella Dino; PROPRI DEFUNTI Famiglia
Cipriani; PEIATI ILDE Rossini Laura e Ornella; GARZIA FRANCESCA Petrucci
Gabriele
Le offerte, per il “fiore che non marcisce”, si ricevono presso:
Agenzia Ecclesiastica (via Balbo)-Pompe Funebri Marchigiano (p.le XX
Settembre)-Tabaccheria (v.le G.Miliani)-Tabaccheria Balducci (p.za del
Comune)-Tabaccheria Bartoccetti (via la Spina)-La Magnolia (via De
Gasperi)-Idea Fiore (via Marconi)
Piante e Fiori snc (via G.B.Miliani).
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L'Azione 17 OTTOBRE 2015
>FABRIANO<
11
Frasassi Climbing,
non solo arrampicata
S
di ROBERTA STAZI
i è svolto dal 9 al 13 settembre
scorso il Frasassi Climbing Festival, una manifestazione legata
alle attività outdoor nello scenario
del Parco Naturale Regionale Gola della
Rossa e di Frasassi. L’evento nasce dalla
volontà di far conoscere al grande pubblico un territorio ricco di potenzialità dal
punto di visto sportivo e sinora conosciuto
esclusivamente per la presenza delle bellissime Grotte di Frasassi. L'edizione 2015,
a differenza del Frasassi Rock Climbing
Festival del 2013 interamente incentrato
sull'arrampicata, ha ruotato attorno a tre attività principali: arrampicata, highline, con
il primo Meeting di disciplina organizzato
nelle Marche, e trail running. Indiscusso
protagonista dell’highline è stato Giacomo
Becchetti che domenica 13 settembre ha
dato vita ad un momento di un’intensità
straordinaria: una “camminata sospesa”,
una high line, all'interno della Sala Duecento delle Grotte di Frasassi.
Nelle giornate del Festival, il paese di San Vittore delle Chiuse
è stato il fulcro dell'intero Festival, con un’area Expo e stand
dei migliori marchi del settore outdoor, e con l’Info Point di
11 fabriano.indd 2
Aido e della Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana, sponsor
dell’evento. Le serate sono state animate da
concerti musicali presso la tensostruttura
situata vicino alla biglietteria nel parcheggio delle Grotte di Frasassi.
Allo sportivo Giacomo Becchetti, testimonial anche dell’Aido, abbiamo chiesto
come sono state vissute queste giornate.
“Non sono mai stato così felice di vedere
tanta gente! – commenta Giacomo – “Vicino le linee si respirava aria spensierata,
felice: c’era chi suonava la chitarra, chi
camminava nel vuoto e chi cantava. E’
stato un meeting di serenità, che rispecchia
profondamente quello che è l’high line.
Ed abbiamo avuto un grande successo,
con 140 iscritti e l’intenzione di ripetere
l’evento nel 2016”. E come è stata l’esperienza di fare high line all’interno della
Sala Duecento delle Grotte di Frasassi?
“Fare highline ha come missione quella di
farlo ovunque... ovunque ti ispiri... beh io
con questa ho raggiunto un gran bel sogno.
Fare highline in uno dei posti più belli d’Italia e d’Europa è stato semplicemente fantastico! Un’esperienza
unica che, fatta a fine meeting, mi ha permesso di sciogliere tutte
le tensioni e godermi questo momento incredibile”.
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>EVENTI<
L'Azione 17 OTTOBRE 2015
Peppone e don Camillo
Fari puntati su Guareschi alla rassegna "Volta pagina"
di SANDRO TIBERI
L
eggere insieme è una
iniziativa che ci permette
di conoscere più a fondo
alcuni straordinari e indimenticabili scrittori italiani del
‘900. Questo quarto appuntamento
è dedicato a Giovannino Guareschi,
sabato 17 ottobre alle ore 18 nel
salotto culturale dell’Oratorio del
Gonfalone. Il curatore degli incontri di lettura, Paolo Gionchetti
è soddisfatto per la partecipazione
dei diversi relatori che, con professionalità, hanno contribuito
ad elevare con preziosi dibattiti
catalizzando il pubblico presente.
Il relatore dell’incontro è Paolo
Paladini, un profondo conoscitore e amante della letteratura, ex
Assessore alla cultura con Santini
sindaco e promotore di importanti
incontri culturali con la presenza
di noti scrittori italiani con la col-
laborazione di Alessandro Moscè.
Giovannino Guareschi (1908-1968)
è stato un personaggio poliedrico
della cultura italiana, scrittore,
giornalista, umorista e caricaturista. E’ conosciuto dal pubblico per
la fortunata serie cinematografica
di “don Camillo e Peppone”. Nel
quarto film “don Camillo monsignore… ma non troppo”, prodotto
da Angelo Rizzoli, lo scrittore
sconfesso la sceneggiatura giudicandola lontanissima dallo spirito
del romanzo.
Il dissidio con l’editore Rizzoli non
si ricompose e Guareschi decise di
interrompere la sua collaborazione
con la rivista il “Candido” un settimanale indipendente della satira
italiana, dove lo scrittore curava
numerose rubriche. Guareschi è
uno degli scrittori italiani più letto
nel mondo, con circa venti milioni
di libri venduti.
L’iniziativa “Volta Pagina” è un
progetto a lungo termine con l’obiettivo di presentare, nel tempo,
scrittori italiani ad un vasto pubblico. Citiamo alcuni autori come:
Giovanni Arpino, Carlo Cassola,
Vasco Pratolini, Augusto del Noce,
Leo Longanesi, Guido Calogero,
Sergio Quinzi e altri.
Pronti i corsi didattici all'Università della Terza Età
L'attività proseguirà nel segno della fondatrice scomparsa Maria Riganelli
Lunedì 19 ottobre si aprirà l'anno Accademico 2015 - 2016 dell’Università
della Terza Età di Fabriano. Anche quest'anno l'offerta degli argomenti
trattati durante gli incontri pomeridiani sarà varia e articolata secondo
gli interessi e le esigenze degli "alunni". Quest'anno ci saranno dei cambiamenti nel comitato direttivo perché, come saprete tutti, purtroppo è
venuta a mancare la bella figura della fondatrice di questa nostra Università, la signora Maria Riganelli. Il suo ricordo è sempre vivo in noi,
il suo modus operandi ha aperto la strada a un tipo di organizzazione
vivace, intelligente, mai troppo seriosa, che ha soddisfatto molto "gli
alunni" senza mai appesantire gli argomenti, né tanto meno banalizzarli.
Il corpo docente continuerà su questa strada, scegliendo gli argomenti da
trattare tra quelli che sono più vicini alla realtà e al vissuto dei partecipanti
agli incontri, ricordando la finalità prima di questa nostra Università:
suscitare negli iscritti interesse e curiosità per argomenti non ancora conosciuti e risvegliando ricordi un po' polverosi di un passato mai troppo
lontano. La socializzazione è anch'essa un aspetto importantissimo degli
incontri; chi di noi non ha a cuore la qualità della nostra vita a qualsiasi
età? Nell'anno accademico appena concluso un'attività in particolare ha
suscitato negli iscritti un entusiasmo veramente inaspettato, insperato ed
è stata l'attività teatrale guidata magistralmente con tanta passione dalla
regista Paola Martini, coadiuvata da Laura Donini. Con mezzi di fortuna
e in brevissimo tempo la regista è riuscita ad allestire con pazienza ed
abilità spettacoli in occasione del Natale, del Carnevale ed a chiusura
dell'anno accademico. Questi spettacoli hanno avuto innanzitutto il merito di divertire e di coinvolgere entusiasticamente gli "attori" ed hanno
riscosso grandissimo favore presso "il pubblico". Altre attività inserite
nell'imminente prossimo anno accademico sono i laboratori di acquarello,
la lavorazione della creta e la realizzazione di découpage, che coinvolgeranno la creatività e la manualità. Si stanno organizzando anche corsi
di nuoto presso la piscina comunale.
All'interno degli incontri sulla storia del cinema troverà posto anche
l'ascolto di brani musicali di famose colonne sonore e di alcune delle
più celebri arie tratte da operette. La classe docente, uniformandosi alle
esigenze dei contenuti culturali richiesti, ha operato, negli anni precedenti, attenendosi alla realtà culturale dell'ambiente e del vissuto delle
persone cui gli argomenti erano rivolti. Il linguaggio, a volte profondo
come l'argomento richiedeva, è stato tuttavia reso semplice ed accessibile
a tutti. La gratificazione maggiore che il corpo docente (costituito tutto
esclusivamente da volontari) ha ricevuto, è venuta proprio dagli "alunni"
che hanno dimostrato tutti una grande partecipazione. Auguriamoci un
buon lavoro! E ai nostri "alunni" un piacevole anno accademico!
Il corpo docente dell'Università della Terza Età
A passeggio con i nostri cani
in un suggestivo percorso
Domenica 18 ottobre ci sarà
l’evento “In montagna con fido”,
organizzato dall’Associazione
Animalisti Italiani onlus. L’orario
di apertura delle iscrizioni è per le
ore 9 a Collepaganello, la partenza
è prevista per le ore 10. I volontari
degli animalisti ai primi 100 iscritti
consegneranno dei simpatici gadget. Il prezzo dell’iscrizione sarà di
5 euro che saranno devoluti all’Associazione stessa per le cure e il
mantenimento degli animali di cui
si occupa. Il sentiero da percorrere
è molto suggestivo, dalla “Spianata
dei Monticelli” si attraversa un
percorso che conduce alla forcella
detta “Pratelle”, per poi girare
intorno al Monte Fano, raggiungendo un crocevia nella località
“Capretta”. Addentrandosi in una
zona boschiva, si arriverà fino alla
strada asfaltata che porta all’eremo
di San Silvestro, continuando a
percorrere il sentiero che condurrà
fino al punto di partenza. Tutto il
percorso sarà segnalato da cartelli
indicatori e da segnaletiche bianche
e rosse del Cai. Alla passeggiata
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possono partecipare tutti, sia chi è
accompagnato dal proprio animale,
sia chi ha voglia di passare una
mattinata a contatto con la natura.
Ovviamente l’evento sarà coordinato dalla presenza sul campo del
Cai Club Alpino Italiano Sezione di
Fabriano. La premiazione coinvolgerà i primi tre arrivati (padrone e
cane). I premi saranno dei deliziosi
cesti di prodotti gastronomici. Per
la passeggiata si consiglia un abbigliamento comodo, e in caso di
maltempo l’evento sarà rimandato
a data da destinarsi. Per i proprietari dei cani invece, si ricorda che
i propri animali dovranno essere
tenuti costantemente al guinzaglio.
L’Associazione stessa declina ogni
responsabilità per eventuali danni
verso persone, animali, o cose.
Alla fine della passeggiata, sarà
presente uno stand gastronomico
che delizierà con cibi e bevande
vegani. Inoltre si ringrazia il patrocinio della città di Fabriano, il
“Cai Club Alpino Italiano Sezione
di Fabriano” e la “Trainer Dog e
Cat Wellnes”.
Convegno
e Fanfara dei
Carabinieri
per ricordare
Domenica 18 ottobre, nell'ambito degli
eventi organizzati in tutta Italia, per
ricordare la “Grande Guerra” (19141918), il Comune di Fabriano con la
collaborazione dell'Associazione Settembre Organistico Fabrianese presenta
una “Giornata Commemorativa” che si
svolgerà in due momenti: la conferenza
“Coraggio e Fedeltà: Contributo dell'Arma dei Carabinieri nella Grande Guerra
(1914-1918) alle ore 16.30 presso
l'Oratorio della Carità. Interverranno
come relatori due importanti personalità
come Galliano Crinella, docente presso
l'Università Carlo Bo di Urbino e Gilberto
Piccinini, presidente della Deputazione
di Storia Patria per le Marche, nonché
le più alte cariche dell'Arma a livello
regionale. Alle ore 18 al Teatro Gentile
un concerto della Fanfara della Legione
Allievi Carabinieri di Roma, con ingresso
libero, con il Direttore M.A. s. UPS. Danilo di Silvestro e la partecipazione del
Gruppo Corale Santa Cecilia di Fabriano.
Food for World:
una giornata
per la nutrizione
Venerdì 16 ottobre, in occasione della
Giornata Mondiale dell’Alimentazione,
Nutrizionisti senza Frontiere celebra la
ricorrenza con un evento Nazionale:
“Food For World”. Sono coinvolte venti
città italiane, con un unico messaggio
da trasmettere: è necessario che ci si
adoperi in maniera concreta per contrastare il problema della denutrizione
infantile. Un evento per sensibilizzare
circa un problema ancora troppo diffuso
e radicato, un’occasione per ricordare
che acqua e cibo sono un diritto di
tutti. Nella provincia di Ancona, l’appuntamento è presso l’agriturismo “La
Giuggiola” ad Ancona, più precisamente
in Via Boranico ad Angeli di Varano. La
manifestazione prevede alle ore 19 un
convegno dal titolo “Nutrire il Benessere
Rispettare il Pianeta”, a seguire una cena
di beneficenza in cui parte del ricavato
verrà devoluto ai progetti dell’associazione. Info e prenotazioni: Veronica 328
25 40 662. Nutrizionisti senza Frontiere
è un’associazione che opera nel campo
dell’alimentazione e nella nutrizione, sia
in Italia che nel sud del Mondo. In particolare sul territorio Nazionale organizza
eventi, manifestazioni e campagne per
sensibilizzare al problema degli sprechi
alimentari, alla piaga della malnutrizione
infantile e alla necessità di tornare ad
una dieta più sana e più rispettosa nei
confronti del pianeta e dei popoli.
Funghi: morette
in primo piano
Il Gruppo Micologico Naturalistico
Fabrianese organizza per domenica 18
ottobre l'uscita didattica alla ricerca delle
morette con ritrovo e partenza alle ore 8
dal piazzale antistante la chiesa della Sacra Famiglia di Fabriano. La passeggiata
nei dintorni del fabrianese sarà guidata
dai micologi del locale gruppo, il pranzo è
facoltativo e il rientro è previsto nel primo
pomeriggio. La partecipazione a detta
uscita in montagna è libera e aperta a
quanti vogliano prendervi parte. Il Gruppo
Micologico Naturalistico Fabrianese,
inoltre, presso la propria sede in Via
Mamiani n. 43, stesso ingresso del
locale gruppo Avis, continua a ritrovarsi
tutti i lunedì sera di ottobre e novembre
alle ore 21 per discutere sul raccolto di
fine settimana con esperti micologi allo
scopo di conoscere nuove specie di
funghi e condividere quest'interesse tra
amici. In particolare lunedì 19 ottobre
alle ore 21 il micologo Mauro Faraoni
ci parlerà del "Genere Tricholoma",
famiglia fungina ricercata soprattutto
per le cosiddette "morette".
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>SPAZIO LAVORO<
L'Azione 17 OTTOBRE 2015
Fabriano al top
delle imprese
I dati della classifica della Fondazione Merloni
L
a Fondazione Merloni, come ogni anno, stila
la classifica delle maggiori imprese regionali.
Gli elettrodomestici sono ancora il testa, nonostante la farmaceutica tenti il sorpasso. Nel
podio, tra le prime cinque aziende, ci sono Whirlpool,
Ariston e Tod’s. Whirlpool guadagna il primo posto
della classifica producendo elettrodomestici e prodotti
di elettronica in generale.
Tiene il passo Ariston Thermo Group, che offre una
gamma completa di prodotti, sistemi e servizi per
il riscaldamento dell’acqua e degli ambienti, che si
posiziona al secondo posto in classifica.
Al terzo posto Tod’s di Diego Della Valle, che ha
sede nel fermano e che produce scarpe e prodotti in
pellame.
Al sesto posto si piazza Elica. Nelle prime cento
posizioni, il 26% delle imprese marchigiane è a
controllo estero contro il 31,1% della media italiana.
“Segno dell’attrattività positiva del territorio e della
nostra economia che continua a migliorare per attirare
investimenti esteri, come è stato per la Whirlpool su
Indesit”, ha commentato Francesco Merloni.
Il patron di Ariston ha aggiunto: “Dobbiamo reintegrarci nel mondo e chi lo ha fatto si è salvato. Registriamo
la crescita di start up innovative che operano in settori
più avanzati e moderni, un fattore certamente positivo.
La ricetta è a due voci. Investire in innovazione e
internazionalizzazione, i punti cardini per poter crescere. Senza dimenticare la formazione, le lingue in
particolare, e la cultura in generale.
Nelle Marche dobbiamo spingere di più per far imparare l’inglese ai giovani, perché bisogna sempre
ricordare che per andare a vendere un prodotto nel
mondo occorre parlare la lingua di chi compra”.
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SPAZIO LAVORO
a cura del Centro Informagiovani della C.M. Esino-Frasassi
~ TIROCINANTE AREA SELEZIONE A FABRIANO
Adecco Italia S.p.A ricerca per l'inserimento nella propria struttura un tirocinante
in area selezione. Il candidato ideale è un laureando o neolaureato entro i 12
mesi dal completamento del percorso di studi, interessato a sviluppare una
significativa esperienza nell'ambito delle Risorse Umane. L’attività comporta,
in affiancamento al tutor di riferimento, lo sviluppo del servizio finalizzato
all’incrocio della domanda e dell’offerta di lavoro. In particolare si acquisiranno
competenze nelle seguenti aree di riferimento: approfondimento normativa del
lavoro; attraction; accoglienza; selezione; gestione opportunità lavorative; back
office in ambito di contrattazione; gestione del rapporto di lavoro tra azienda
e candidato. Requisiti richiesti: estrazione universitaria in discipline giuridiche,
economiche, umanistiche; buona conoscenza del pacchetto Office, Internet
Explorer e Outlook; buona conoscenza della lingua inglese. Completano il
profilo: propositività, ottime capacità relazionali e di problem solving, dinamismo, flessibilità. Data inizio: 1 novembre. È previsto un rimborso delle spese
e l'erogazione dei ticket. Per candidarsi contattare: Adecco Italia S.p.A., tel.
0732.251251, e-mail: [email protected].
~ BANDO IMPRONTA D'IMPRESA INNOVATIVA 2015 – SCAD. 20 OTTOBRE
Il Comitato per l'imprenditoria femminile presso la Camera di Commercio di
Ancona ha indetto anche per l'anno 2015 il concorso "Impronta d'impresa innovativa" con lo scopo di premiare, con tre premi in denaro dell'importo di Euro
5.000,00 ciascuno, le imprese femminili che si sono distinte per aver messo in
atto progetti aziendali innovativi nelle seguenti categorie: Premio “New Made in
Italy” - premio alle nuove tecnologie, processi, strumenti nei settori del Made
in Italy (moda, artigianato, agroalimentare, meccanica, arredamento, ricettività,
turismo e beni culturali); Premio “Impresa connettiva” - premio alla migliore
innovazione d’impresa con un forte valore “connettivo” (sono considerate in
tale ambito le innovazioni nella logistica, nei servizi di comunicazione, nell’ICT,
nelle tecnologie digitali così come negli spazi e strumenti di collaborazione tra
imprese); Premio “Impresa EquoSistema innovativo” - premio alla migliore
innovazione nei servizi alle imprese e alla persona, con una significativa
ricaduta a livello sociale (innovazioni nei servizi alla cittadinanza, nel welfare,
nei servizi all’ambiente, nella conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, nella
valorizzazione delle risorse umane). Per scaricare bando e modulistica: www.
an.camcom.gov.it > Bando di concorso "Impronta d'impresa innovativa 2015".
Per ulteriori informazioni e chiarimenti sui contenuti del bando e le modalità di
presentazione della domanda è possibile contattare la segreteria del Comitato
della Camera di Commercio di Ancona: tel. 071.5898291-326; e-mail: [email protected].
~ PIZZAIOLO NELLA REPUBBLICA CECA
Wine Food Market a Praga, nella Repubblica Ceca, ricerca un pizzaiolo per la
preparazione di pizza tradizionale nel forno a legna e al taglio nel forno elettrico.
Requisiti: esperienza di almeno 3 anni come pizzaiolo, entusiasmo, serietà. È
gradito che il pizzaiolo sia associato all’AVPN, conosca l’inglese a livello comunicativo, non fumi. Si offre: inizio immediato, impiego a tempo pieno, contratto
annuale, rinnovabile, azienda solida (leader del mercato), partecipazione agli
eventi gastronomici, disponibilità alloggio. Luogo di lavoro: Praga (centro). Per
candidarsi inviare un cv munito di fotografia e referenze all’indirizzo: prace@
winemarket.cz.
Spunta
la nuova
insegna
Addio alla storica insegna
Indesit nella sede centrale
di viale Aristide Merloni.
Sabato scorso è stata definitivamente tolta la “I”
con la scritta luminosa che
campeggiava in vetta alla
struttura e che è stata sostituita lunedì scorso dalla
nuova dicitura Whirlpool.
Un segnale, dunque, di
come la nuova proprietà
americana punti a cambiare anche il look come già
avvenuto nei giorni scorsi
quando nel piazzale si è
aggiunta la bandiera statunitense a quella italiana,
mentre il vessillo di Indesit
è stato rimosso. Operazioni
di maquillage, più di forma
che di sostanza, ma che
appunto ribadiscono come
sia di fatto iniziato il nuovo
corso.
Tra i lavoratori non manca, però, un filo di malinconia e perfino imbarazzo,
loro che sono cresciuti con
un forte vincolo affettivo
verso lo storico patron
Vittorio Merloni e fanno
fatica con la nuova dimensione sempre più Usa.
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Fedrigoni a Subiaco
tra carta e stampa
Mercoledì 7 ottobre la Fondazione Gianfranco Fedrigoni, Istituto
Europeo di Storia della Carta e
delle Scienze Cartarie (Istocarta)
è stata ospite del Monastero di
Santa a Scolastica a Subiaco. Il
vice presidente e la coordinatrice
di Istocarta, Giancarlo Castagnari
e Livia Faggioni sono stati accompagnati per tutta la giornata
dall’Abate Ordinario di Subiaco dom Mauro Meacci o.s.b.
L’incontro ha fatto seguito alla
collaborazione intrattenuta con il
Monastero e con l’Associazione
“Subiaco, la culla della stampa”
in merito alle manifestazioni
e alle celebrazioni previste nel
progetto “Subiaco 2015”, voluto
dal Comune della città e dall’Abbazia Territoriale di Subiaco per
celebrare il 550° anniversario del
primo libro stampato in Italia,
che ha visto realizzato venerdì 2
e sabato 3 ottobre, nell’Abbazia
Un convegno
internazionale
di Santa Scolastica, un convegno
internazionale di studi dedicato alla
storia della stampa e dell’attività
tipografica della città sublacense tra
XV e XVI secolo, nel quale è stata
direttamente coinvolta la Istocarta,
che tra i relatori è stata rappresentata da Augusto Ciuffetti, ricercatore
dell’Università Politecnica delle
Marche.
Carta e stampa hanno caratterizzato
questo incontro, con un’interessante
visita al Museo della Carta e della
Stampa alla presenza del Presidente
dell’Associazione Cultura L’Elice,
Marco Orlandi, a cui è affidato il
museo cittadino realizzato recentemente dopo la chiusura, nel 2004,
~ STAGE IN CINA: BORSE DI STUDIO PER ITALIANI – SCAD. 31 OTTOBRE
Sono aperte le iscrizioni per tirocini in Asia con il China Internship Program. CRCC
Asia - ente specializzato in percorsi di studio, stage e formazione in Cina (presso
le città di Hong Kong, Pechino, Shanghai e Shenzhen) - mette a disposizione
diverse borse di studio per italiani, che danno la possibilità a studenti e laureati di
partecipare ad un programma di stage in Cina. L’obiettivo dell’iniziativa è premiare
quei profili che, oltre a dimostrare un’eccellenza accademica, non potrebbero
altrimenti sostenere i costi di una simile esperienza formativa. I contributi a
sostegno degli stage in Cina sono diversi e si baseranno su una graduatoria
per reddito, merito, lettera di referenze e lettera motivazionale in lingua inglese.
Requisiti: essere iscritti ad un corso di laurea triennale, magistrale, a un master
di I o II livello oppure aver concluso un percorso universitario da non oltre 6
mesi al momento della candidatura; fluente inglese (livello minimo: B2). La
conoscenza del cinese è considerato un valore aggiunto del singolo candidato.
Per partecipare alla selezione è necessario compilare il form d’iscrizione online
all’indirizzo www.crccasia.com > Scholarship Program > Application Form.
Per ulteriori informazioni sulle opportunità presentate o su altre offerte,
corsi, concorsi ed eventi, rivolgetevi al Centro Informagiovani della C.M.,
Via Dante 268, Fabriano - tel. 0732.695238 - fax 0732.695251 - e-mail:
[email protected] - o visitate il sito www.cadnet.marche.it/
cig. Orario di apertura: lunedì, mercoledì, venerdì, 9:30/12:30; martedì e
giovedì, 14:30/18:00.
della cartiera sublacense. Ma
anche, arte e spiritualità alla scoperta di luoghi immersi nell’infinito paesaggio che accoglie il
meraviglioso Monastero di San
Benedetto Sacro Speco incassato
nella roccia a strapiombo sulla
valle sottostante, ed il Monastero
di Santa Scolastica uno dei dodici
monasteri voluti da San Benedetto nella valle sublacense, che
conserva un patrimonio storico,
artistico, archivistico e librario
di inestimabile valore, curato
con grande passione dai monaci
benedettini.
Un incontro, quindi, importante
che va a rinforzare un legame
secolare tra due città simbolo:
Subiaco, culla della stampa e
Fabriano, culla della carta.
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>MATELICA<
L'Azione 17 OTTOBRE 2015
Un parroco... supersonico!
Ex-ingegnere aerospaziale, l'arrivo a S. Teresa di don Angelo Casertano
di ANTONIO GENTILUCCI
G
iovedì, Festa di
Santa Teresa. La
piccola parrocchia
matelicese celebra
la santa cui è stata dedicata
la chiesa (originariamente,
si sa, devota a Sant’Antonio
Abate). Ma questa volta il
Vescovo Vecerrica è ben
contento di fare due volte la
strada per Matelica. Infatti,
oltre alla Messa solenne di
giovedì pomeriggio, tornerà
a Matelica domenica. Motivo? L’insediamento ufficiale
del nuovo parroco, che avrà
il non semplice compito di
sostituire l’energia di don
Vincenzo, attuale Priore del
Monastero di San Silvestro.
In realtà don Angelo Maria
Casertano è a Matelica già dal
29 agosto, i suoi parrocchiani
lo hanno già conosciuto e
ascoltato nelle omelie. Ora
che è ufficiale, siamo andati a
trovarlo. Potremmo definirlo
un parroco di… “nuova generazione”, uno di quelli che
nella vita pareva avere già la
sua strada tracciata, uno che
in seminario è entrato tardi.
Si laurea in ingegneria aeronautica, si trasferisce in
Liguria, dove lavora per la
Piaggio Aerospace. L’azienda
traballa, ci sono a rischio tanti
posti di lavoro e Angelo (sen-
za ancora pensieri di aggiungerci un ‘don’ davanti) cerca
di rendersi utile, rappresentando gli operai, facendo un
lavoro certosino sui bilanci
alla ricerca dei problemi che
vi si nascondevano, trovando
il coraggio, “non so come
l’ho avuto” di prendere il microfono in assemblea davanti
a ottocento persone, per perorare la loro causa e spiegare
ai colleghi cosa succedeva
ma anche dissuaderli dal
bloccare l’autostrada.
Siamo nel 1993. Ce
l’ha ancora con sé
quel quaderno che
conteneva le ricerche
sul bilancio: con malcelato ma giustificato
orgoglio, lui ed altri
erano riusciti a capire
cosa si nascondesse
dietro quel bilancio,
un mese prima che
i trucchi contabili
venissero analizzati
da persone con curriculum
sulla carta ben più pesante,
e diventassero di dominio
pubblico, pubblicati sul Sole
24 Ore. Cambia ditta ma non
progetto di vita, e da Finale
Ligure si trasferisce a Monterotondo, provincia di Roma,
sempre lavorando nel suo settore, quello dell’aeronautica.
Ci arriva sulla sua vecchia
112, sfiancata dal viaggio. Lì
inizia però di nuovo a sentire
il bisogno di rendersi utile, di
aiutare gli altri. Stavolta però,
il destino ha la forma di un
meccanico, quello dove deve
portare la sua 112 bisognosa
di cure dopo quel viaggio,
per la precisione Tonino,
che ha un’officina proprio lì
di fronte. “Io ingegnere, lui
meccanico: di cosa finiamo
a parlare? Di Cristo. Tra un
pistone e una candela, gli
dico che vorrei impegnarmi
in una parrocchia. Lui mi
indica la parrocchia di Monterotondo, che non era quella
in cui eravamo, ma era quella,
secondo lui, che faceva per
me. Giovedì prossimo avrebbero fatto infatti un incontro
per quelli che volevano dare
una mano. E lì, in quell’incontro, conosco il mio futuro
padre spirituale, don Antonio
Piccolo”. Si vede che ama
ricordare quel piccolo grande aneddoto. Poi continua:
“Lavoravo e facevo vita di
parrocchia, facevo tutto quello che serviva, avevo in quel
periodo una sorta di doppia
vita”. Dal racconto emerge
anche una delle intenzioni
per il suo ruolo di parroco.
Quel suo primo lavoro in
parrocchia lo ha reso molto
aperto, ci dice, alle esigenze
ma anche alle sensibilità dei
laici che collaborano. E’ in
questa fase che, ci
racconta, “scatta
qualcosa. Mi dicevo: stai riempiendo
il tuo salvadanaio, ma cosa te ne
farai? Prendeva
forma qualcosa,
cresceva questo
desiderio di divenUn
incontro tare prete, seppure
speciale mi pareva di essere inadeguato. La
spinta viene dal
mio padre spirituale, don
Piccolo, che faceva parte dei
teatini. Mi è sempre piaciuto
questo intreccio, nella mia
storia vocazionale: nata nella
parrocchia, si è poi sviluppata
in ambito monastico. Questo
lo trovo importante. Non
devono esserci barriere, tutti
lavoriamo per la Chiesa. Papa
Francesco parla, a proposito, proprio di una armonia,
possibile grazie allo Spirito
Santo. E io voglio trasmettere
per questo un sentimento di
gratitudine verso la Chiesa”.
Riprendiamo il racconto.
Prima viene trasferito in curia
come amministratore, poi
inviato “in una parrocchia
alla periferia di Roma, la
Rustica, una borgata romana
oggi purtroppo conosciuta
per quell’aggressione notturna all’autista dell’autobus. Quell’aggressione si è
verificata proprio di fronte
alla chiesa”. Esperienza importante, che lo ha segnato di
sicuro. Ma non sarebbe stato
quello il suo posto. “Quando
poi ho cambiato monastero,
per entrare in quello di Fabriano, mi è stata fatta questa
proposta di venire qui. E ho
accettato”. In cosa la sua
formazione da ingegnere
potrà servirla nel suo ruolo
di parroco? “Devo dire che la
mia formazione benedettina
mi ha un po’ sfrondato di
questo. Da ingegnere, sentivo di dover andare dove…
studiano di più, quindi dai
gesuiti. Ragionamento sbagliato. Poi qui sono ordinati, e
io sono disordinato. Qualcosa
mi potrà essere utile, ma non
nelle cose pratiche perché
io sono qui per fare il prete.
Deve avere senso pratico, ma
non deve essere quella la sua
Studio e sport: La Casa di Riposo E Collestefano
che campionessa perde Emilia,
si aggiudica
Alessia Pistilli!
un'istituzione
la “medaglia”
Credo che meriti tutte le nostre felicitazioni la
dottoressa Alessia Pistilli, che ha discusso la
sua interessantissima tesi all’Università degli
Studi di Roma Foro Italico: “Il ruolo della
scuola nella promozione dell’attività fisica”.
Relatrice è stata la dott.ssa Maria Chiara Gallotta. Eccezionale, a mio giudizio, l’interesse
per un tema così importante a livello personale
e sociale e per tutti i livelli scolastici, dalle
elementari alle superiori ed oltre. Alessia,
campionessa in varie distanze (400m, 800m,
1.500m… e oltre, in Italia e all’estero), ha
discusso inoltre la sua tesi di laurea in divisa
militare (chiamata drop). Credo meriti una
intervista perché ha concluso il ciclo di studi
malgrado vari interventi chirurgici ai tendini,
che hanno messo a dura prova il suo fisico
e il suo morale. E’ un esempio che fa onore
alle generazioni più giovani. Brava Alessia!
Meriti le più entusiastiche felicitazioni per
aver affrontato tante prove con un vero spirito
costruttivo e con tanto coraggio! Ti auguriamo
una perfetta convalescenza!
Foto Anna Cerqueti
Fiorella Conti
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Alessia Pistilli durante la recente manifestazione “Matelica Cuore Sportivo”
Per tutti coloro che avevano parenti o amici
alla Casa di Riposo e che dunque, più o meno
periodicamente, la frequentavano, era un’istituzione, una certezza! Per trentacinque anni è
stata ospite della Casa! Ma Emila Ramadori,
classe ’42, ad un certo punto, ha deciso di
lasciare tutti. “Un caffè, una sigaretta, cinquanta centesimi, una caramella”, queste le
sue domande…cult! Bello, da condividere, il
post che lo staff della Casa di Riposo ha voluto
scrivere sul profilo Facebook della Casa. “Te
ne sei andata all'improvviso, portando via
con te le tue risate, i tuoi gesti e le tue mille
richieste. Sicuramente sei stata la protagonista
della nostra casa di riposo con il tuo modo di
essere, unico nel parlare e nel camminare. chi
ha avuto modo di conoscerti non potrà mai dimenticare il tuo viso simpatico, le filastrocche
cantate a squarciagola, il tuo modo unico di
fumare una semplice sigaretta. Molto a malincuore ti salutiamo Emilia, grazie per aver
"arricchito" ogni nostra singola giornata con la
tua presenza. ci mancherai moltissimo! Siamo
certi che i giorni che verranno non saranno
più gli stessi
senza di te. Sarai insostituibile! Un forte
abbraccio da
tutti noi, e stai
tranquilla cara
Emilia.... il
caffè Lavazza
in paradiso... è
gratis....”.
a.g.
Collestefano entra in una speciale, e molto
interessante, classifica stilata dalla rubrica
“Food&Wine” del settimanale “L’Espresso”,
pubblicata anche sul cartaceo. Si tratta di
una classifica che non mira tanto a elencare i migliori vini in assoluto, ma piuttosto,
"uno dei migliori acquisti dell'anno". Con
finalità. Se dovessi dire un
insegnamento che il mondo
del lavoro mi ha dato, e che
vorrei far proprio, è il detto
per cui il capo vero è quello
che quando c’è non si vede,
e quando non c’è si vede”.
Come si immagina come
parroco? “Mi sento con una
responsabilità abbastanza
forte: è stato fatto un gran
lavoro, anche a livello pastorale. Voglio restare nella linea
già avviata, ma non come fotocopia, non avrebbe senso”.
Qual è la difficoltà maggiore
nel fare il parroco? “Recuperare le persone, le anime
che sfuggono, intercettare
esigenze, bisogni profondi,
disagi, saperle accompagnare, comprenderle…”.
Di ciò che ha ereditato, e che
in generale le parrocchie di
oggi intendono rivitalizzare
c’è di sicuro l’oratorio. Pensa
di mantenerlo, potenziarlo…? “Assolutamente sì,
peraltro lo immagino come
un luogo di accoglienza e
lo lego ad un esperienza di
catechismo, di insegnamento
meno teorico e più esperienziale, fatto anche di laboratori, di azioni concrete…”.
Deve parlarne prima, e non
vuole anticipare troppo. Ma
don Angelo pare avere già le
maniche arrocciate, ed essere
pronto.
un punteggio di 17 punti su 20 ed un costo
medio di 8/9 euro a bottiglia, il Collestefano
si conferma uno dei vini più richiesti e più
apprezzati da giuria e consumatori sulla base
di parametri che non riguardano solo la qualità
del vino, incluso il suo essere bio, ma anche
le esigenze dei consumatori. "Nella regione
dei bianchi per antonomasia - si legge sul
giornale - il Verdicchio continua a macinare
punti e successi nelle guide e sugli scaffali
di enoteche e supermercati". Il Verdicchio di
Matelica della cantina Collestefano insomma,
è un ottimo affare, un vino di alta qualità al
giusto prezzo, uno dei migliori venti d’Italia
per questo, stando appunto al responso del
settimanale.
La tabella dei 'Migliori acquisti* segnala i vini dal rapporto
qualità-prezzo più favorevoli dell'anno, utile per ricordare
che si può bere bene, anzi benissimo, senza spendere più
di 15 euro. 18 Piemonte Dogliani San Luigi 2014 Pecchenino Fratelli g 11/13; 18 Toscana
Chianti Classico 2013 Rocca di Castagnoli g 13/15; 17.5 Trentino Terre di San Leonardo 2012
San Leonardo g 12/14; 17 Valle d'Aosta Valle d'Aosta Donnas 2011 Caves Cooperatives de
Donnas - g 14/16; 17 Marche Verdicchio di Mateiica 2014 Collestefano g 8/9; 17 Puglia
Rosato 2014 Polvanera g 8/9; 17 Basilicata Aglianico del Vulture 2013 D'Angelo g 10/11; 17
Sicilia Eloro Nero d'Avola 2012 Curto g 7/8; 17 Sardegna Cannonau dì Sardegna Mamuthone
2013 Puggioni g 12/13.
Migliori acquisti
Da Kindustria un nuovo incontro
con l’autore: Elisabetta Bucciarelli
Le infaticabili ragazze di Kindustria (Viale Martiri
della Libertà 65/b) hanno organizzato per sabato
17 ottobre alle ore 19 un nuovo incontro con
l’autore. La protagonista della serata questa volta
sarà Elisabetta Bucciarelli che presenterà “La resistenza del maschio”, suo ultimo romanzo, uscito
da pochissimo in libreria (settembre 2015). Elisabetta Bucciarelli è una scrittrice e sceneggiatrice,
collabora con testate di cinema, arte e psicologia.
Oltre a lavorare anche per il teatro ha pubblicato,
inoltre, diversi saggi tra cui “Le professioni della
scrittura” (Il Sole 24 Ore) e “Scrivo dunque sono”
(Ponte alle Grazie).
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15
>MATELICA<
L'Azione 17 OTTOBRE 2015
Un francobollo da Riserva
Al Piermarini l'emissione di un'affrancatura dedicata al nostro Verdicchio
di LAURA ANTONELLI
S
abato 10 ottobre alle
ore 11 presso il Teatro Piermarini è stata
celebrata l'emissione del nuovo francobollo
dedicato al Verdicchio di
Matelica Riserva Docg, appartenente alla serie tematica
“le Eccellenze del sistema
produttivo ed economico”.
Il francobollo, dal valore di
95 centesimi con una tiratura
limitata di quattrocentomila
pezzi è simbolo del Verdicchio del nostro territorio e
va ad unirsi ad altri 14 vini sta andando avanti nella
Docg d'Italia, come il Chianti speranza che sia sempre più
Classico, l'Asti, il Friularo bella”. Ad intervenire anche
di Bagnoli etc.. Per il gior- il direttore della Filiale di
no d'emissione, occasione Macerata di Poste Italiane
ghiotta per tutti i collezioni- Antonio Grisostomi Travasti, è stato previsto l'annullo glini il quale illustra come
speciale della Filatelia di l'emissione di un francobollo
Poste Italiane. Dopo un'in- non sia cosa per niente scontroduzione sulle note della tata “Si tratta di un riconoBanda Musicale “P. Veschi”, scimento non così semplice
il sindaco Delpriori ringrazia
tutti coloro che
sono presenti a
questa importante occasione celebrativa
nella quale “si
festeggia l'identità culturale e
strutturale di
Matelica”, auLa curiosità
gurandosi “che
di avere il nuovo
sia il continuo
francobollo
di una storia che
Un momento
della manifestazione
Il meritato brindisi
con tutti i relatori e i principali
viticoltori presenti!
da avere. Si fanno emissioni
sulle eccellenze italiane. Dal
2012 c'è una serie dedicata ai
vini”. Antonio Centocanti,
Vice Presidente dell'Istituto
Marchigiano di Tutela Vini,
ha spiegato come il “Vino
principe della regione Marche”, nonché “Vino bianco
più premiato d'Italia” sia
un forte veicolo per fronteggiare la crisi
economica, poiché permette di
uscire fuori dai
confini dell'Italia e farsi conoscere anche
all'estero, ed è
per questo che
sul Verdicchio
si stanno facendo grandi investimenti promozionali dei quali
si rendono pro-
motori anche molti giovani.
“L'istituzione universitaria
spesso nella concezione comune è percepita come entità
avulsa dal territorio – dice
Andrea Spaterna, Prorettore
Unicam – ma la nostra università vuole formare un'eccezione. L'obiettivo è quello
di attenzionare i problemi segnalati dagli amministratori e
cercare di trovare soluzioni
che riescano a mitigarli”. Ed
è in quest'ottica che è nato il
Wine Export Management,
un Master di 1° livello a dimensione internazionale che
è un veicolo promozionale
indiretto e la Laurea Triennale sulla Valorizzazione dei
prodotti dell'agroalimentare
di questo territorio. Alberto
Mazzoni, direttore dell'Istituto Marchigiano di Tutela
Vini ha illustrato quanto la
lungimiranza di 19 viticoltori
che nel 1999 hanno deciso di
far nascere questo consorzio
abbia già fatto vedere i suoi
frutti nel tempo. “Tutti abbiamo capito che eravamo
troppo piccoli per poterci
affermare da soli in un territorio così importante, stare
insieme significa portare
piccole realtà in posti in cui
non sarebbero andate da sole.
Abbiamo fatto capire che il
piccolo è bello se sorretto
– dice Mazzoni – Il cibo
nelle Marche è qualcosa di
importantissimo, il futuro dei
prossimi 30 anni sarà basato
sull'enoturismo”. Mazzoni
ha proseguito illustrandoci
alcuni dati: il Verdicchio di
Matelica è prodotto da 99
aziende in questo territorio,
15.000 sono gli ettolitri di
Verdicchio imbottigliato, dei
quali 10.000 negli 8 comuni
del territorio, 1170 all'interno
L'esperienza dell’Africa Vera
tra immagini e musica
Padre Sergio Ianeselli,
sulla destra, con i giovani in visita
Un appuntamento particolare
quello che il Comune di Matelica, l’Associazione Pro Matelica,
l’Halley Informatica e i giovani
matelicesi che hanno visitato
la missione di Padre Sergio
Ianeselli, in Camerun, vogliono
offrire alla cittadinanza. Un
appuntamento che comprende
le visioni dell’Africa che sono
tornate insieme a loro attraverso
le fotografie e un aperitivo con
degustazione al foyer del Teatro.
Ad allietare il pomeriggio ci sarà
I ragazzi della missione
anche Andrea Cioli che suonerà dal vivo ed
un’esibizione live della Scuola Civica “Toscanini”; inoltre sarà possibile effettuare visite
guidate al teatro ed agli scavi archeologici
delle terme romane sottostanti. La data da
segnare sul calendario è venerdì 16 ottobre,
Luca Di Paolo sbarca
anche sul “Sole 24 Ore”
Si parla di Luca Di Paolo e della
mostra attualmente al Museo
Piersanti anche nell’inserto
culturale domenicale del Sole
24 ore.
Una recensione di Marco Bona
Castellotti dedica infatti un
importante articolo al pittore
rinascimentale e alla mostra,
“un fascio di luce che si accende
sulle Marche”, la definisce.
15 matelica.indd 2
A proposito di Luca invece, Castellotti sostiene che “oggi, fra i
maestri per pura ignoranza considerati “minori” e da riscattare, è il
turno di Luca di Paolo, originario
di Matelica, dove nacque negli
anni trenta del Quattrocento e morì
intorno al 1490.
Primo a metterne a fuoco i contorni
stilistici fu Berenson, che ne ricostruì il catalogo, attribuendo però in
della regione Marche, 1154
fuori regione e il restante
venduto in azienda. Nella
tecnologia in cantina 80
aziende hanno speso due
milioni e mezzo di euro. “Le
cifre – spiega Mazzoni – ci
fanno capire l'importanza
del vino nelle Marche. Il
mondo agricolo investe”.
È dello stesso parere anche
Roberto Potentini, enologo
ed assessore all'Agricoltura
del Comune di Matelica, il
quale ritiene che sia importante entrare nel concetto che
la collaborazione all'interno
del nostro territorio non è
perdita di campanilismo, ma
strategia di vita dell'entroterra “Il Verdicchio di Matelica
- dice Potentini – è un bene
in tutto il territorio, anche
di chi apparentemente non
c'entra nulla con il settore
vitivinicolo”.
toto le sue opere a Francesco di Gentile: una
delle non rare, geniali
cantonate dell’insigne
critico”. A ridare a Luca
di Paolo ciò che è di
Luca di Paolo sono stati,
scrive il critico del "Sole
24 ore", Alberto Bufali
e Sabina Biocco, che
hanno ritrovato il nome
dalle ore 18 sino alle 24, e l’intero incasso (tutto è compreso in un biglietto unico da 5 euro)
sarà devoluto in beneficenza per la missione di
Padre Sergio Ianeselli, che è presente e attiva
in Camerun con azioni concrete ed efficaci
(informazioni Pro Matelica: 0737 85671).
di Luca su alcuni documenti riguardanti “la
bella Crocefissione eseguita per la confraternita matelicese di Santa
Croce”, ora conservata
nel Museo Piersanti”.
Una recensione che
sicuramente contribuirà
ad orientare gli occhi di
tanti appassionati d’arte
sulla nostra città e a far
stracciare ancora di più
i record di presenze
nel Museo Piersanti
del direttore don Piero
Allegrini.
a.g.
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16
>MATELICA<
L'Azione 17 OTTOBRE 2015
Nel regno dell'Off Road
Motocross e mountain bike ad Esanatoglia in due weekend di gran livello
S
di RICCARDO ANTONELLI
abato 17, domenica 18, sabato 24 e domenica 25
ottobre. Segnatevi queste quattro date perché in quei
due weekend d'ottobre Esanatoglia cambierà completamente volto.
La città sarà infatti invasa da migliaia di piloti, ciclisti ed
appassionati. Nel primo finesettimana appuntamento con il
Trofeo delle Regioni, dove ogni zona d'Italia proverà a vincere il titolo italiano con la sua squadra di crossisti presso la
pista di Esanatoglia. Sette giorni dopo altro appuntamento
motociclistico con il Trofeo Ktm di enduro e cross: centinaia
di appassionati in sella alla loro Ktm si sfideranno in quella
che è l'ultima tappa della gara nazionale.
Insieme a loro, sabato 24, appuntamento per gli appassionati
della bicicletta con la tradizionale San Cataldo Day e San
Cataldo Extreme (vedi articolo sotto).
Insomma dal punto di vista delle due ruote, a motore ed a
pedali, due super weekend dall'alto valore agonistico e di
grande divertimento per tutti, professionisti e non.
"Il crossodromo è fonte di orgoglio per questa città, proprio
come il motoclub che lo gestisce - ha dichiarato il sindaco
di Esanatoglia Giorgio Pizzi - Questo sport ad Esanatoglia
ha dato tanto negli anni passati poi, anche a causa della crisi,
c'è stato un calo di manifestazioni. Un evento come questo
non può che essere una vetrina non solo per la nostra città,
ma per tutto il territorio. Inoltre può fare anche da trampolino
di lancio per appuntamenti futuri. Io spero vivamente e mi
adopererò al massimo, per riportare il mondiale ad Esanatoglia... So che è un sogno, ma con i giusti sponsor spero che
potremo permetterci questo lusso".
Non solo sport però tra gli eventi in programma. Sabato 24
infatti il cuore pulsante delle manifestazioni sarà proprio
la piccola cittadina dell'entroterra. Nel centro storico verrà
allestito un paddock gigantesco firmato Ktm. "Tingeremo
Esanatoglia di arancione - ha spiegato Alberto Rossi di Ktm
Italia - abbiamo veramente organizzato un mega evento, altro
che gara di moto!". Ed in effetti con la 'scusa' delle moto,
aperitivi, musica e mostre fotografiche coinvolgeranno a
pieno il centro storico. Momento clou della serata sarà senza
dubbio lo spettacolo di Max Giusti. Grande appassionato di
questo sport e tra l'altro partecipante anche al Trofeo Ktm, lo
Fontana e Simoni, due ruote
da sogno per il San Cataldo Day
Tornano la Asd Gruppo Ciclistico Matelica
e la grande MTB ad
Esanatoglia il 24 e 25
ottobre, con una due
giorni dedicati a questo fantastico sport che
stà vivendo un grande
periodo di crescita
in tutto il territorio
nazionale. Si tratterà dell'ormai tradizionale “San
Cataldo Day” pedalata non competitiva giunta
alla 4° edizione e che porterà i partecipanti in uno
straordinario percorso nelle fantastiche montagne
di Esanatoglia, che grazie al lavoro di alcuni ragazzi del gruppo, sono diventate un vero luna park
escursionistico fruibile a piedi in mtb e a cavallo
e che registra da tempo una costante presenza di
visitatori da ogni parte d’Italia e anche dall’estero. Altro importante evento verrà organizzato
domenica 25 ottobre presso il campo di motocross
in concomitanza con il trofeo KTM di enduro e
motocross, organizzati dal moto club Esanatoglia,
si tratta della “San Cataldo Extreme” gara cross
country di mtb che si svolgerà tutta all’inter-
showman intratterà i presenti con uno dei suoi tipici spettacoli.
Ospiti, musica e sicuramente tante risate in un paio d'ore sul
palco da non perdere per nessun motivo.
Tutti gli eventi sono organizzati dal Moto Club di Esanatoglia,
il Moto Club di Attiggio ed il Gruppo Ciclistico di Matelica.
In entrambi i weekend gli appuntamenti saranno trasmessi in
diretta tv su Nuvolari ed in streaming sul sito www.moto.it.
no dello storico crossdromo
"Gina Libani Repetti", teatro
in passato di grandi eventi
fuoristrada. Una due giorni
molto intensi dal punto di vista
degli sport fuoristrada, ancora
più straordinari per i nomi
che l’organizzazione è riuscita
a portare per questi eventi.
Saranno infatti presenti Marco Aurelio Fontana un mito
della mtb dopo il 3° posto alle
Olimpiadi di Londra e Gilberto
Simoni già vincitore di due giri
d’Italia, salito in altre cinque
occasioni sul podio e grande
biker. Altri ospiti illustri con
la presenza di elementi dell’Astana come Dario Cataldo e Diego Rosa con il motor home
della squadra, presenti nomi e organizzazione logistica della
squadra professionistica Nippo Vini Fantini con Stacchiotti e
Berlato. Un parterre d’eccezione per un evento che ha registrato la collaborazione di molte associazioni locali oltre che
il comune di Esanatoglia e la ktm Italia. Questa due giorni
prevede anche altri fantastici eventi per Esanatoglia come lo
spettacolo del sabato sera nel centro storico del comico Max
Giusti anche lui appassionato di enduro, seguiranno aperitivi,
cene e mostre fotografiche inerenti il mondo del fuoristrada a
cui parteciperà anche la nostra società. Grandi eventi insomma
e grande sforzo organizzativo a cui ormai siamo abituati. Vi
aspettiamo tutti ad Esanatoglia per un grande weekend di sport.
Marcello Crescentini
Un pomeriggio solidale a quattro zampe
La scorsa domenica 4 ottobre l’autunno si è concesso una
giornata di sole e questo, insieme all’organizzazione del
Lions Club Matelica, alla collaborazione degli sponsor e alla
partecipazione di tanti matelicesi (e non) a due e…quattro
zampe, ha contribuito al successo della seconda edizione di
“Un Pomeriggio a 4 zampe”, organizzato dal Lions Club,
nell’ambito della settimana della vista, per raccogliere fondi
da destinare al service di rilevanza nazionale “Due occhi per
chi non vede - Servizio Cani Guida dei Lions”, che si occupa
di cercare i fondi per addestrare cani guida per ciechi.
A Piazzale Gerani, quindi, si sono radunati in molti, più di 40
iscritti, e la divertente sfilata di cani e proprietari ha rallegrato
anche chi è venuto solo per guardare e, magari, fare qualche
coccola a qualcuno dei “modelli” in competizione. Le categorie in cui i migliori amici dell’uomo sono stati premiati sono
state le stesse che hanno riscosso successo lo scorso anno:
“Il cane più fashion”, “Il cane più simpatico”, “Il cane più
ubbidiente”, “Il cane più bizzarro” e “Tale cane, tale padrone”,
e tutto il pomeriggio è passato in allegria.
Erano presenti anche i volontari del Rifugio del cane di Colle
Altino che, oltre a partecipare alla sfilata con alcuni dei loro
ospiti, hanno ricordato le responsabilità che adottare un cane
comporta e la possibilità di fare volontariato presso il rifugio e
il banco della Caritas di Santa Teresa, che mette a disposizione
abiti e cappottini per cani di taglia piccola, cuciti interamente
a mano, chiedendo un’offerta che andrà nel fondo carburante
16 matelica.indd 2
per il furgone, adibito alla distribuzione del cibo, recentemente donato all’associazione proprio dal Lions Club. Alla fine
del pomeriggio alla presidente Cinzia Stella non è restato
che invitare alla
merenda preparata
dalle signore del
Club e ringraziare
tutti per il tempo
dedicato e per la
generosità.
Sara Noè
La presidente del Lions Cinzia Stella saluta tutti i partecipanti
nel discorso di apertura alla manifestazione
È Gus
il più
“fashion”!
A destra
i premiati per
“Tale cane, tale
padrone”
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L'Azione 17 OTTOBRE 2015
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18
>SASSOFERRATO<
Gemellaggio con Ferrara:
domenica uno storico giorno
U
n gemellaggio culturale! Sarà ancora più stretto il legame che da oltre
cinquant’anni unisce i Comuni di
Ferrara e Sassoferrato, instauratosi
all’indomani della chiusura della miniera di
zolfo di Cabernardi, allorché centinaia di sassoferratesi emigrarono nella città estense per
lavorare presso il locale polo petrolchimico.
Una comunità unita e numerosa, quella dei
marchigiani, che ha fissato la propria dimora
presso il quartiere Pontelagoscuro e che si
è perfettamente integrata nel tessuto sociale
della città emiliana.
E’ proprio nel segno di questo “storico” legame che i due Comuni hanno promosso un’interessante iniziativa, in programma domenica
18 ottobre a Ferrara, per valorizzare alcune
rispettive strutture museali, dando così vita ufficialmente al gemellaggio tra il “Maf - Centro
di documentazione del mondo agricolo ferrarese”, il Museo delle arti e tradizioni popolari
di Sassoferrato, il Museo della miniera di zolfo
e il Parco archeo-minerario di Cabernardi.
Oltre ai due Comuni e al citato Maf, sono
coinvolti nell’organizzazione dell’iniziativa
l’Associazione ferrarese “Maf” e il Comitato
“Cristalli nella nebbia” di Pontelagoscuro.
Nutrito il programma della manifestazione,
che si aprirà, alle ore 15.30, con il saluto dei
sindaci Tiziano Tagliani e Ugo Pesciarelli
e proseguirà con l’intervento di Gian Paolo
Borghi, studioso, ricercatore, già direttore del
Centro etnografico del Comune di Ferrara, il
quale parlerà dell’attività e delle finalità del
Museo Maf.
Seguiranno quindi le illustrazioni del Museo
delle arti e tradizioni popolari di Sassoferrato
e delle due strutture museali di Cabernardi,
da parte, rispettivamente, del vice sindaco
Lorena Varani e del consigliere comunale
Maurizio Greci.
Quindi, il docente di storia e filosofia, Graziano Ligi, presenterà il volume “Poeti contadini in ottava rima dell’Appennino Umbro
Marchigiano”, da egli stesso curato.
La manifestazione proseguirà, poi, con
un’altra serie di illustrazioni che avranno per
protagonisti relatori ferraresi: la presentazione
della ristampa del volume “Cristalli nella nebbia. Minatori a zolfo dalle Marche a Ferrara”,
a cura del Comitato “Cristalli nella nebbia”,
l’intervento del presidente dell’Associazione
“Ferrariae Decus”, Giacomo Savioli, sul tema
“Marchigiani illustri a Ferrara”, quello di
Pompeo Gamberini su “Il lato artistico della
zucca ferrarese” e la presentazione della mostra di opere grafiche di Fausto Chiari dal titolo “Immagini e volti della Civiltà Contadina”.
Nella città estense si recherà domenica
prossima una rappresentanza del Comune,
guidata, appunto, da sindaco e vice sindaco,
ma saranno accolte con piacere richieste di
adesione all’iniziativa da parte di quanti ne
siano interessati.
Parco
archeominerario,
il pozzo
Donegani
Museo delle arti
e tradizioni
popolari
- dispensa
Sassoferratese in mostra a Berlino
Quest’articolo non parla di un evento accaduto a Sassoferrato, ma di una sassoferratese,
la pittrice Simona Barbaresi (nella foto) che
lo scorso 25 settembre è uscita dai confini
nazionali per inaugurare la sua prima mostra
oltralpe; si è aperta infatti presso la InArte
Werkkunst Gallery nell’emergente quartiere
Wedding di Berlino una mostra d’arte in
cui Simona ha esposto sette delle sue opere
all’interno di una collettiva d’arte.
Il prof. Jochen G. Schimmelpenninck, curatore della galleria e impegnato da sempre
nel mondo dell’arte, nella Werkkunst Gallery,
nel discorso inaugurale della mostra ha sottolineato come ciò che affascina nella pittura
della Barbaresi sia un tratto quasi astratto
per esprimere in maniera chiara la bellezza
della rappresentazione naturale e come sia
evidente il fascino che il riflesso dell’acqua
eserciti sull’artista, quasi fosse una metafora
della spiritualità.
In particolar modo ha sottolineato come pur
non essendo geograficamente possibile riconoscere elementi specifici, ciò che dà forza
alle sue opere è la perfetta resa degli elementi
della natura quali acqua, terra e luce perfettamente mescolati, al punto che basterebbe
inclinare il quadro per veder scorrere gocce di
pioggia dalla corteccia degli alberi. Simona
Barbaresi, una delle vincitrici nel 2014 della
64a edizione della Rassegna Internazionale
d’Arte/Premio G.B. Salvi, si racconta così:
“La natura e i suoi elementi hanno da sempre esercitato su di me un grande fascino, in
Fondi in arrivo per i tartufi,
sollievo per i nostri produttori
Bianco, nero, pregiato od estivo, il tartufo
finalmente scende dal suo piedistallo. Il lato
prezzo rimane un mito, ma il lato agricolo diventa un prodotto tutto da coltivare. Un fungo
ipogeo all’origine di quell’economia dinamica
che, per le aree interne, come il sentinate, fa la
differenza. Quella che produce e genera filiere
di trasformazione e di commercializzazione
e diventa motore per il turismo. Un passo
importante è stato compiuto a Pergola, ad un
convegno organizzato dalla Cia e dal Comune
dei bronzi dorati in occasione della 20 esima
“Fiera nazionale del tartufo bianco pregiato”.
Il tema era la tartuficoltura. Questa volta però
affrontata di petto: sul piano produttivo, con
uno dei maggiori esperti del settore, Gianluigi
Gregori del centro sperimentale di Sant’Ange-
18 sasso.indd 2
lo in Vado, attraverso boschi creati da piante
tartufigene; sul piano finanziario anticipando
quello che saranno le misure del nuovo PSR,
il piano di sviluppo rurale delle Marche, di cui
si conoscerà i bandi solo fra qualche mesi.
Sulle misure riservate alla silvicultura e alla
tartuficoltura, Fabrizio Cerasoli, referente della regione Marche sul Psr non è entrato in tutti
i suoi dettagli. Però questa volta è stato appurato che i finanziamenti ci sono e l’adesione
per gli agricoltori è stato semplificata. Requisiti chiari, ben definiti, meno burocrazia e più
digitalizzazione. Poi, delle novità intelligenti
come il fatto che la tartufaia non deve più
essere un lotto unico e nemmeno impiantata
su terreni già coltivati, che ci sono soldi per
compensare la mancanza di produzione del
L'Azione 17 OTTOBRE 2015
Arrestato
per la cannabis
I Carabinieri della stazione di Sassoferrato
nell’ambito delle attività tese a contrastare
il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, hanno arrestato per coltivazione
e detenzione a fini di spaccio di sostanze
stupefacenti tale r.m. 24enne di Maiolati
Spontini.
Già da alcuni giorni, in località Schioppetto di Sassoferrato, i militari stavano tenendo d’occhio un terreno coltivato ad orto al
cui interno, abilmente camuffate tra le altre
colture, avevano avuto modo di scorgere
la presenza di piante di cannabis; pianta
dalle cui infiorescenze, una volta raccolte
ed essiccate, si ricava la marijuana.
Al fine di sorprendere l’ignoto “coltivatore” sono iniziati una serie di servizi di
osservazione il cui epilogo si è avuto ieri
sera, allorquando i militari hanno visto
arrivare un giovane e lo hanno osservato
mentre si prendeva cura delle piante raccogliendone alcune parti. Subito sono usciti
allo scoperto ed al giovane non è rimasto
che ammettere le sue responsabilità, sebbene all’inizio abbia provato a sostenere
la tesi che stava coltivando quelle piante
per farne un uso esclusivamente personale. Ipotesi, già poco credibile atteso che
nell’orto vi erano tre piante alte all’incirca
mt. 1,60 in produzione, veniva presto confutata. Difatti la successiva perquisizione
di un edificio di pertinenza del terreno
portava alla luce l’allestimento di un vero
e proprio essiccatoi, seppure allestito in
maniera artigianale, con circa un chilo
di marijuana già pronta per essere smerciata. Inoltre si rinveniva un bilancino di
precisione e ciò ha confermato in maniera
certa che quello stupefacente non poteva
essere per esclusivo uso personale, ma sicuramente allo spaccio. Quanto rinvenuto
è stato sequestrato ed il giovane, espletate
le formalità di rito, accompagnato presso
la propria abitazione per rimanervi agli
arresti domiciliari in attesa del giudizio
con rito direttissimo. Ulteriori accertamenti sono in corso per identificare gli
acquirenti.
particolare l’elemento acqua, come essenza
ed energia vitale della natura, come specchio
della bellezza. La mia pittura utilizza il riflesso dell’acqua come metafora del pensiero,
delle emozioni e della spiritualità dell’uomo
per mettere in
rilievo ciò che
è sommerso e
che costituisce, invece, al
di là della vuota esteriorità,
il tratto più
autentico, più
profondo della
sua anima.
Pamela Damiani
terreno in attesa che il bosco crei reddito ed
un sostegno - sempre soldi - ma decrescente
per la manutenzione. Unico neo, l’Unione
Europea sostiene le tartufaie ma continua a
non capire l’importanza di finanziare piante
micorrizate. “La tartuficultura, con la zootecnia, sono comparti di rilevanza primaria per le
aree interne” sottolinea il direttore regionale
della Cia Gianfranco Santi, le nostre zone
le conosce bene è di Serra sant’Abbondio.
“Possono creare un'agricoltura sostenibile dal
punto di vista ambientale, sociale ed economico. Crea il reddito che fa rimanere l’uomo
nelle aree interne, soprattutto in aree montane
e svantaggiate, che con le culture tradizionali
non riescono più a competere”. Uno sviluppo
che deve essere letto attraverso i consigli di Gregori,
l'esperto di tartuficoltura
della Regione Marche che
spiega che creare una tartufaia non è creare una selva
ma un bosco coltivato. E lì
tutta la differenza tra le tartufaie che producono,
come nell'ascolano
,e le nostre che non
sono altro che boschi abbandonati a
se stessi.
Veronique
Angeletti
14/10/15 11.29
L'Azione 17 OTTOBRE 2015
19
>CERRETO D'ESI<
Uno spiraglio per la Best
L'azienda disponibile ad investire sull'impianto, dopo gli ultimi incontri
L
a Best rimarrà a Cerreto
d’Esi e l’azienda è disponibile a investire sull’impianto, a ragionare sul
percorso di ammortizzatori sociali
e a lavorare insieme alle organizzazioni sindacali per quanto concerne
il miglioramento della produttività
e la riorganizzazione aziendale.
Ancora incontri interlocutori in
Confindustria e presso la Regione
Marche nel tentativo di salvare
l’azienda ed i lavoratori rimasti
con il fiato sospeso, mentre sarebbe
pronta una black list degli operai da
allontanare, anche se non arrivano
conferme in tal senso. “Abbiamo
deciso di coinvolgere le istituzioni
in quanto non siamo disponibili a
discutere di licenziamenti che porterebbero alla chiusura definitiva
del sito produttivo marchigiano”,
afferma ancora Andrea Cocco,
della Fim Cisl Marche. “Mentre il
presidente del Consiglio parla di ripresa ed elogia i dati occupazionali,
un’altra multinazionale, la Best, avvia una procedura di licenziamento
collettivo. Questa è solo la punta
dell’iceberg in un territorio dove è
in atto un vero e proprio processo
di deindustrializzazione. Ne sono
conferma tutte le vertenze (Indesit,
Whirlpool, Faber, Best, Tecnowind,
CB, ex Ardo, Jp Industries ecc.) che
stanno interessando il territorio fabrianese”, aggiunge Cocco. Fabrizio
Bassotti della Fiom Cgil di Ancona:
“E’ necessario un intervento di
politica industriale specifica per
il settore dell’elettrodomestico e
per il territorio fabrianese, dove la
Un nuovo dirigente
all'Istituto Comprensivo
Hanno preso formalmente servizio giovedì scorso i nuovi cinque
dirigenti scolastici nominati nelle Marche grazie alla legge sulla
“Buona Scuola”. Questa prevede infatti una procedura annuale per la
copertura di una quota dei posti di dirigente scolastico rimasti vacanti
e disponibili dopo le operazioni di mobilità con l’assunzione di candidati idonei inclusi nelle graduatorie del concorso indetto nel 2011
di altre regioni che non siano stati ancora immessi in ruolo. I cinque
nuovi capi d’istituto provengono, in questo caso, dalla graduatoria
degli idonei della regione Campania e sono stati convocati nei giorni
scorsi dall’Ufficio scolastico regionale per la scelta della sede di destinazione. Sono, per la provincia di Ancona, Pino De Stavola, cui è
stato affidato l’Istituto Comprensivo “Falconara Centro” di Falconara
Marittima, e Rita Maddaloni, posta a capo dell’Istituto Comprensivo
di Cerreto d’Esi. All’Ipsia “Corridoni” di Corridonia è stata incaricata
Francesca Varriale, mentre all’Istituto Comprensivo di Montegranaro è
stata nominata Teresa Santagata. Infine, Antonella Spadaccio ha optato
per la Direzione Didattica “San Lazzaro” di Fano. “Ai nuovi dirigenti
– ha dichiarato il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale,
Maria Letizia Melina - voglio rivolgere un caloroso benvenuto nella
nostra regione e un sincero augurio di buon lavoro in un momento in
cui la riforma in atto assegna proprio ai capi di istituto nuove e più
impegnative responsabilità, in una grande sfida di cambiamento che
necessita di una alleanza formativa forte, stabile e radicata tra tutti
coloro che, anche a titolo diverso, sono impegnati nella formazione
dei nostri giovani”.
19 cerreto.indd 2
Una manifestazione dei dipendenti Best nei mesi scorsi
disoccupazione ha raggiunto 30%
dell’intera popolazione. Va riconosciuto lo stato di crisi complessa
con interventi straordinari. Serve
questo al territorio e al Paese, non
leggi come il Jobs Act che facilita
i licenziamenti, estende la precarietà e rende i lavoratori ancora più
ricattabili. Senza una vera politica
industriale, la parola industria verrà
cancellata dal vocabolario italiano”.
Non è esclusa una soluzione sullo
stile di quella di Whirlpool, in cui
alla fine si è optato sulle uscite volontarie degli operai attraverso gli
incentivi. Sul caso Best i prossimi
incontri con i vertici regionali sono
programmati per il 16 e il 26 ottobre.
Giornata formativa della Caritas
Sabato 10 ottobre si è svolta
presso la chiesa parrocchiale
Santa Maria Assunta di Cerreto
d'Esi la formazione per i volontari
della Caritas diocesana alla quale
hanno partecipato anche le vicarie
di Matelica, Cerreto d'Esi e
Sassoferrato-Genga. Il pomeriggio è cominciato alle 17 con
la Santa Messa celebrata
da don Marco Strona alla
presenza del Vescovo don
Giancarlo Vecerrica.
Dopo la celebrazione si
è svolto un momento di
formazione durante il quale il Vescovo Giancarlo
Vecerrica ed il direttore
della Caritas diocesana
Edmondo Ercolani hanno
presentato ufficialmente il
nuovo assistente ecclesiale:
don Marco Strona. Tutti i
rappresentanti delle singole
realtà si sono presentati
ed hanno poi illustrato
rapidamente le diverse
situazioni locali delle sedi
Caritas. Infine è seguito
un momento conviviale
tra tutti i volontari anche
per condividere insieme le
diverse esperienze.
14/10/15 11.27
20
L'Azione 17 OTTOBRE 2015
Due scatti della serata
di inaugurazione
presso l'ex seminario
di Fabriano
>CHIESA
Inaugurato
il nuovo anno
accademico:
iscrizioni
ancora aperte
Scuola teologica, si parte
C
di ENRICO PIEROSARA
ome ogni anno, la nostra scuola teologica diocesana
inizia il nuovo anno accademico con una cerimonia
di inaugurazione strutturata in preghiera, saluti di
benvenuto, riflessioni ed un buffet augurale. L’inizio
dell’anno di studi 2015/2016, il quattordicesimo dalla sua
istituzione, svoltasi lo scorso 5 ottobre, ha seguito questo
schema. La preghiera del Vespro è stata l’occasione di affidare
a Dio l’impegno di conoscere, attraverso le discipline teologiche, più profondamente la sua Parola, le esigenze morali
che scaturiscono dalla sua Rivelazione, Cristo e la Chiesa, la
liturgia, i sacramenti, la spiritualità cristiana.
L’onore di aprire ufficialmente il nuovo anno è stato naturalmente riservato al vescovo come primo responsabile di
questa scuola che è parte veramente vitale della nostra diocesi.
Il vescovo ha quindi tracciato una panoramica dei progetti
culturali che la scuola intende offrire in questo nuovo anno,
in particolare il nuovo corso di dottrina sociale della Chiesa.
Come direttore della scuola, come ogni anno, ho quindi tenuto
una breve prolusione per lasciare agli studenti degli elementi
di riflessione, con la convinzione che ogni studente affronti
l’impegno di tre anni di studio, non solo mosso da ragioni culturali, ma soprattutto per conoscere ed incontrare in qualche
modo il Signore. Con questo intervento quest’anno, ho proposto una riflessione sullo stupore della creazione e soprattutto
dell’incarnazione del Logos di Dio, che assumendo in Cristo
la natura umana ha anche assunto la condizione creaturale di
tutti gli esseri creati, con ciò stesso riassumendo in sé l’intera
creazione che, come dice San Paolo nella lettera ai Romani,
aspetta anche lei la redenzione insieme ai figli di Dio.
L’apostolo precisa che tutto questo è avvolto nel mistero.
La nostra cultura erede del razionalismo greco e in parte
dell’illuminismo ha difficoltà ad accettare il mistero, ma noi
sappiamo che nel mistero siamo stati creati e nel mistero
siamo stati redenti. In questa creazione ormai pervasa dal
divino a causa di Cristo, riecheggia il pensiero di due grandi
cercatori di Dio: il filosofo medievale Duns Scoto che in ogni
cosa scorgeva la presenza del Cristo e il contemporaneo Padre
Teilhard de Chardin che attraverso lo studio dell’evoluzione
del mondo fisico scopriva in tutto l’universo la presenza attiva
ed amorevole del “Cristo cosmico”, vista dal Papa Benedetto
XVI come prologo di una grande liturgia cosmica cantata
da tutta creazione. La nostra scuola teologica è stimolo ad
VIVERE IL VANGELO
di Don Aldo Buonaiuto
Domenica 18 ottobre dal Vangelo secondo Marco
(Mc 10, 35-45)
Come la possiamo vivere
- Un uomo abbandonato al suo egoismo e alle sue
Una parola per tutti
voglie è pieno di pretese e di desideri di dominio
Gesù è stato inviato dal Padre come vittima di
espiazione per i peccati dell’umanità. I discepoli,
invece, pensando a un Messia trionfante, simile a un
potente monarca, non comprendono ancora il mistero della sua crocifissione, morte e resurrezione.
Gli apostoli Giacomo e Giovanni si accorgono di
aver incontrato una persona autorevole, forte,
straordinaria. E così, anche se non capiscono bene
di che cosa si tratti, cercano di volgere a proprio
vantaggio la situazione chiedendo di occupare un
posto di rilievo nel nuovo regno. Cercano la gloria
umana, la gratificazione terrena, preferiscono
mettersi dalla parte di quei “grandi” che esercitano
il potere sulle altre persone e le sottomettono.
Ma la via scelta dal Cristo, l’unico cammino che
rende l’esistenza di ogni uomo veramente piena
e felice, è quella del servizio e del dono di sé agli
altri, nell’umiltà, nella gratuità e nell’amore fedele
e fraterno.
La missione del cristiano, che non può essere mai
tradita, è fare del bene attuando il Vangelo nella
propria vita, mettendosi al fianco dei più deboli e
degli schiavi.
20 chiesa.indd 2
sugli altri, come gli apostoli Giacomo e Giovanni
che, di fatto, ordinano al Figlio di Dio: “fa’ quello
che ti chiederemo”.
- Chi esercita una funzione di autorità ha il dovere
di sperimentare e testimoniare ciò che insegna e
predica, senza mai lasciarsi dominare dall’invidia
verso quanti vengono considerati più intelligenti
e importanti.
- Ogni volta che, durante la giornata, cerchiamo di
sopraffare il prossimo, anche solo imponendo il
nostro pensiero o volendo aver ragione per forza,
siamo lontani dall’insegnamento cristiano.
- Nella società dell’immagine tanti individui sono
alla ricerca insaziabile solo di successo e potere
non rendendosi conto di condurre una vita vuota,
senza senso. Quante persone purtroppo si ritrovano sole e smarrite quando non rivestono più il
ruolo, la funzione, la professione su cui hanno
investito tutto…
- Il vero modello per ogni cristiano è Gesù, che ha
amato sempre e non si è mai tirato indietro scegliendo di “sporcarsi” le mani con ogni uomo senza
desiderare condizioni di predominio e privilegio.
entrare consapevolmente nel mistero ed è un invito rivolto
non a dei ricercatori specialisti, ma a tutti i credenti che sono
necessariamente cercatori di un Dio che sembra nascondersi
lasciando tracce di sè ovunque. La nostra scuola propone
un metodo serio e sistematico di entrare nel mistero di Dio.
Ogni cercatore di infinito è invitato in questo cammino. Ci
si può iscrivere alla scuola in ogni momento, direttamente al
momento delle lezioni, il lunedì e il venerdì a partire dalle
ore 18.15. E’ inoltre possibile assistere alle lezioni, oltre che
come studente regolare, anche come uditore di parte di uno
o più corsi a cui si può essere interessati.
A questo scopo ci siamo proposti di segnalare, su questo
giornale, gli argomenti omogenei di ogni disciplina teologica
che verranno trattati nel corso dell’anno. Accanto allo studio
teologico, offriamo in quest’anno accademico anche un corso
speciale di dottrina sociale della Chiesa come proposta di
impegno attivo per il credente, alla vita sociale e politica
come una delle più alte forme per vivere la carità e il servizio
al prossimo.
La prima lezione tenuta dal vescovo di Senigallia Mons.
Orlandoni, si terrà il prossimo giovedì 29 ottobre alle ore
18 presso l’aula magna della nostra scuola alla Serraloggia.
Don Aldo, 60 anni di sacerdozio
Il 14 agosto 1955 don Aldo Mei è stato ordinato
sacerdote da Mons. Lucio Crescenzi Vescovo di
Fabriano e Matelica. Sono passati, dunque, 60
anni da quando don Aldo ha iniziato il suo ininterrotto ministero sacerdotale nella parrocchia della
Cattedrale. E qui ha sempre operato, prima come
vice parroco dello zio don
Dario, poi come Canonico
Teologo e, quindi, come
parroco. Tantissimi che lo
hanno avvicinato in questi
anni hanno sperimentato
la saggezza pastorale e
spirituale di don Aldo,
attraverso la confessione,
il dialogo personale e la
direzione spirituale. Tutti
hanno ascoltato le sue
profonde e ricche omelie
alla messa domenicale,
traendone sempre grande
insegnamento per la vita.
Moltissimi lo hanno seguito nei pellegrinaggi in
Terra Santa da lui guidati
per tanti anni con grande
competenza, riportandone un ricordo indelebile.
Con la visita quotidiana sia in ospedale che a
casa ha portato conforto ai malati nei momenti
della sofferenza. Ha accompagnato circa 600
coppie al sacramento del
matrimonio, ha battezzato
centinaia di bambini e li
ha preparati alla Prima
Comunione e alla Cresima. Per tutto questo la
nostra parrocchia della
Cattedrale gli vuole manifestare la sua gratitudine
per il servizio generoso in
cui ha speso tutta la sua
vita. Insieme a lui ringrazieremo il Signore per il
dono del Sacerdozio e per
l’attività che sull’esempio
di Gesù Buon Pastore ha
svolto in mezzo a noi. Ci
ritroveremo domenica 18
ottobre alle ore 11.15 nella
Cattedrale Basilica di S.
Venanzio per partecipare
alla S. Messa, presieduta
da don Aldo.
Don Alfredo Zuccatosta
14/10/15 11.15
21
>CHIESA<
L'Azione 17 OTTOBRE 2015
Come cenacoli di preghiera
L'attività vincenziana tra conferenze e visite domiciliari ai poveri
di MASSIMO STOPPONI*
D
omenica 13 settembre
le conferenze della S.
Vincenzo de' Paoli della diocesi di FabrianoMatelica si sono ritrovate presso
la chiesa romanica di S. Vittore di
Genga per l’annuale “Festa di fine
estate” organizzata per gli assistiti
più anziani ed in condizione di
solitudine. Oltre 70 i partecipanti
giunti sul posto con un pullman ed
auto private per partecipare alla S.
Messa celebrata da don Gracjan
Malodobry (per noi Don Graziano)
parroco della vicina Camponocecchio ed assistente della Conferenza
di Genga. Al termine della Messa
ci si è spostati presso il vicinissimo
Hotel Terme dove è stata servita
un’ottima cena e tutti gli assistiti
hanno potuto godere della cordialità
dei ristoratori e della bontà dei cibi,
scambiandosi ricordi ed aneddoti
in allegria e serenità. Un momento
atteso da molti per poter vincere
almeno per un giorno la tristezza
della solitudine e gli inevitabili
“acciacchi” dell’età in compagnia
di tanti amici e benefattori. Sabato
19 settembre presso i locali parrocchiali di S. Giuseppe le conferenze
vincenziane hanno avuto la graditissima visita del vice presidente
nazionale Alessandro Floris che
per oltre due ore si è intrattenuto
con i presidenti e gli associati per
approfondire alcune tematiche di
grande attualità. In particolare la
riflessione si è incentrata sul ruolo
che la S. Vincenzo deve avere in un
territorio come quello del fabrianese profondamente segnato dalla
crisi economica e da una feroce
deindustrializzazione che ha lasciato senza lavoro centinaia di famiglie
Due momenti conviviali con la San
Vincenzo de' Paoli
ed in cui tantissimi giovani non
riescono a trovare una occupazione.
L’ormai prossimo spettro della fine
degli ammortizzatori sociali rende
ancor più complesso e preoccupante
il quadro socio-economico soprattutto per i risvolti drammatici di tipo
assistenziale che ne deriveranno.
Il dr. Floris ha chiarito che la crisi
economico-finanziaria di portata
mondiale, unitamente al fenomeno
migratorio di eccezionale portata
cui stiamo assistendo e che si stima possa continuare per altri 20
anni, cambieranno profondamente
la geografia dell’Europa introducendo nuove periferie geografiche
ed esistenziali cui si dovrà dare
una risposta. Le attuali economie
nazionali e sovrannazionali non sono così
floride da permettere una integrazione
lavorativa di tutti
questi immigrati e
tantomeno sarà semplice attuare una integrazione culturale delle
centinaia di migliaia di profughi e
disperati che giungono ogni anno
in Europa portatori di culture,
religioni e costumi assai diversi e
spesso con una scarsa propensione
al cambiamento. In tale scenario la
S. Vincenzo deve rimanere saldamente ancorata alle proprie origini
ed al proprio carisma ovvero far
crescere i confratelli nella fede
attraverso l’esercizio della carità.
Il servizio ai poveri è dunque un
mezzo e non il fine. La S. Vincenzo non è un ente assistenziale
ma una associazione di cristiani
che opera tra i più bisognosi allo
scopo di comprendere le ragioni
del disagio e delle varie povertà
allo scopo di rimuoverle per ridare
Tre giorni a Macerata
Pellegrinaggi
Esercizi spirituali con il Vescovo ed il clero
diocesani
Tre giorni fuori della Diocesi. Ma non in gita-premio o in missione speciale. I nostri sacerdoti, per il terzo anno consecutivo, vivranno la riuscita
esperienza di una tre giorni “full time” di esercizi spirituali fuori porta.
Dopo Ancona e Perugia, quest’anno è stata scelta Macerata. Il Vescovo
Vecerrica ed i suoi circa trenta sacerdoti partiranno domenica sera 18
ottobre e resteranno a Macerata fino a mercoledì 21 ottobre mattina presso la Domus S. Giuliano, accolti dal Vescovo della Diocesi maceratese
Mons. Nazzareno Marconi. “Marconi – ha sottolineato don Giancarlo – è
un ottimo biblista e ci aiuterà nella riflessione e nello sviluppo del tema
che quest’anno sarà ‘Il prete, figlio e padre della misericordia’ alla luce
anche dell’anno giubilare”. Sono previste meditazioni, celebrazioni, testimonianze di laici durante le serate con l’intento di ricreare quel “clima di
unità del presbiterio che desiderano anche i nostri fedeli, a cui chiediamo
di pregare in questi giorni. Anzi – prosegue il Vescovo Vecerrica – sono
stati proprio loro ad accogliere con gioia questa nostra uscita, nonostante
tutte le celebrazioni della Diocesi da domenica 18 a mercoledì 21 ottobre
saranno sospese. Ma non saranno soli. Per chiamate urgenti di malati od
altro ci si potrà rivolgere ai monasteri ed ai conventi. Sono convinto – ha
concluso don Giancarlo – che questo evento potrà riportare a casa sacerdoti
ricchi di santità, di amore alla Chiesa, di passione missionaria e testimoni
di misericordia”.
AGENDA LITURGICA
di Don Leopoldo Paloni
~ MANDATO DEL VESCOVO AI CATECHISTI DELLA DIOCESI: venerdì 16 ottobre alle
ore 18.30 all’Oratorio della Carità di Fabriano.
~ INCONTRO DI FORMAZIONE AL DIACONATO: sabato 17 ottobre alle ore 16 nella
Concattedrale di Matelica.
~ PROFESSIONE SOLENNE DI UNA MONACA AL MONASTERO S. LUCA DI FABRIANO:
il Vescovo presiede sabato 17 ottobre alle ore 16.30.
~ INGRESSO DEL NUOVO PARROCO DI SANTA TERESA, DON ANGELO CASERTANO:
domenica 18 ottobre alle ore 11, presiede Mons. Vecerrica.
~ ESERCIZI SPIRITUALI DEL CLERO A MACERATA: da domenica sera 18 ottobre a
mercoledì mattina 21 ottobre presso la Domus S. Giuliano.
21 chiesa.indd 2
Pellegrinaggio a Malta
sulle orme di San Paolo
20-22 novembre
Iscrizioni fino al 10 ottobre
info 338_3027782
[email protected]
Pellegrinaggio in Terra
Santa
30 dicembre-6 gennaio
Iscrizioni entro il 15 ottobre
info 338_3027782
[email protected]
Rinnovamento
a Civitanova
Domenica 18 ottobre con inizio
alle ore 9 avrà luogo a Civitanova
Marche presso il palasport “Eurosuole Forum” la 31° convocazione
regionale del Rinnovamento nello
Spirito Santo dal titolo “Ecco, io
vengo ad abitare in mezzo a te”.
L’intera giornata sarà caratterizzata
da canti, insegnamenti, testimonianze, momenti di preghiera e di
intercessione, oltre alla celebrazione eucaristica presieduta da Mons.
Luigi Conti. Sarà presente anche un
gruppo della Diocesi di FabrianoMatelica. Info www.rns-marche.it
349 3924753.
dignità alla persona e riportarla
alla autosufficienza. Le conferenze
vincenziane devono essere cenacoli
di preghiera e di vita di grazia, la
visita domiciliare al povero sarà
così un incontro con una persona,
con un fratello e non una semplice
e sterile ricognizione delle povertà
esistenti. L’incessante ricerca della
giustizia sociale è uno dei cardini
dell’agire della S. Vincenzo perché
si possa passare dalla cura delle patologie alla cura e rimozione delle
cause del disagio. Il dibattito è stato
arricchito da domande su specifiche
situazioni che si incontrano nell’operare quotidiano cui il dr. Floris
ha dato risposte precise e concrete
basate sulla lunga e profonda esperienza maturata in decine di anni di
attività associativa. Al termine un
semplice e fraterno simposio ha
concluso un pomeriggio fruttuoso
e ricco di spunti.
*Presidente della Conferenza di Fabriano
Una monaca
consacrata
a San Luca
Le monache di San Luca chiedono alla comunità cristiana di
Fabriano di accompagnare con
la preghiera e il rendimento
di grazie la loro sorella Maria Erica Fregonese che sarà
consacrata monaca alla vigilia
della solennità di San Luca sabato 17 ottobre alle ore 16.30.
Presiederà la concelebrazione
il nostro Vescovo Mons. Giancarlo Vecerrica nella chiesa
del monastero. Certe che nella
sua imperscrutabile sapienza
Dio distribuisce liberamente i
suoi doni per l’edificazione del
Corpo di Cristo, le monache,
assidue nell’ascolto della Parola, perseveranti nella preghiera
della chiesa, stabili nella comunità, solerti nel lavoro, separate
e nondimeno in comunione
con tutti, ripropongono con la
loro vita le caratteristiche della
comune vocazione battesimale
e consapevoli di essere solo
“segno” inutile, gratuito e superfluo, tendono ad anticipare
e a far presente la dimensione
escatologica del mistero trinitario che è comunione piena con
Dio e con i fratelli. Alla nostra
comunità ecclesiale chiediamo
di ottenerci con la preghiera, per
la sorella e per tutta la comunità,
il dono della fedeltà.
Le monache benedettine
di San Luca
Per Padre Pio
Gruppo di preghiera di S.
Padre Pio presso il Santuario della Madonna del Buon
Gesù venerdì 23 ottobre alle
ore 8.30 S. Rosario, seguito
alle ore 9 dalla S. Messa in
onore di S. Padre Pio. Tutti
sono invitati a partecipare al
sacro rito.
FERIALI
ore 7.00: - S. Caterina (Auditorium)
ore 7.20: - S. Silvestro
ore 7.30: - M. della Misericordia
- Mon. S. Margherita
ore 7.45: - Monastero Cappuccine
ore 8.00: - Casa di Riposo
- Collegio Gentile
- S. Luca
ore 8.30: - Cripta di S. Romualdo
ore 9.00: - Mad. del Buon Gesù
- S. Caterina (Auditorium)
ore 16.00: - Cappella dell’ospedale
ore 18.00: - Cattedrale
ore 18.15: - Ss. Biagio e Romualdo
ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore
- Sacra Famiglia
- M.della Misericordia
- S. Nicolò (lun.-merc.-ven.)
- S. Nicolò Centro Com. (mart.-giov.-sab.)
- Oratorio S. Giovanni Bosco
FESTIVE DEL SABATO
ore 17.30: - Collegiglioni
ore 18.00: - Cattedrale
ore 18.30: - S. Giuseppe Lavoratore
- M. della Misericordia
- Sacra Famiglia
- S. Nicolò Centro Com.
- Oratorio S. Giovanni Bosco
ore 19.00: - Collegio Gentile
FESTIVE
ore 7.00:
ore 8.00:
ore 8.30:
ore 8.45:
ore 9.00:
ore 9.30:
ore 10.00:
ore 10.15:
ore 10.30:
ore 11.00:
ore 11.15:
ore 11.30:
ore 11.45:
ore 16.30:
ore 18.15:
ore 18.30:
- S. Caterina (Auditorium)
- S. Maria in Campo
- M. della Misericordia
- Casa di Riposo
- S. Nicolò (Centro Comunitario)
- Sacra Famiglia
- S. Margherita
- S. Luca
- Cappella dell’ospedale
- Ss. Biagio e Romualdo
cripta
- S. Giuseppe Lavoratore
- S. Caterina (Auditorium)
- Collegio Gentile
- Cattedrale San Venanzio
- Collepaganello
- M. della Misericordia
- Nebbiano
- Cupo
- Attiggio
- Moscano
- S. Silvestro
- S. Nicolò
- S. Giuseppe Lavoratore
- Monastero Cappuccine
- Cattedrale San Venanzio
- Sacra Famiglia
- M. della Misericordia
- S. Maria in Campo
- Melano
- Argignano
- Cattedrale San Venanzio
- Ss. Biagio e Romualdo
- S. Giuseppe Lavoratore
- M.della Misericordia
MESSE FERIALI
7.30: - Regina Pacis
8.00: - S.Teresa
9.30: - Concattedrale S. Maria
18.00: - Concattedrale S. Maria
18.30: - S. Teresa - S. Francesco
- Regina Pacis
MESSE FESTIVE DEL SABATO
18.00: - Concattedrale S. Maria
18.30: - S. Teresa
19.00: - Regina Pacis
Messe FESTIVE
7.30:- Beata Mattia
8.00:- Concattedrale S. Maria
8.30:- Regina Pacis - Ospedale
9.00:- S. Rocco - S.Francesco
9.30:- Invalidi - S. Teresa
10.30:- Concattedrale S. Maria
- Regina Pacis
11.00:- S. Teresa -Braccano
11.15:- S. Francesco
11.30:- Regina Pacis
12.00:- Concattedrale S. Maria
18.00:- Concattedrale S. Maria
18.30:- S. Teresa - Regina Pacis
14/10/15 11.18
22
>DEFUNTI<
L'Azione 17 OTTOBRE 2015
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
CHIESA di MARISCHIO
Domenica 18 ottobre
ricorre il 10° anniversario
della scomparsa dell'amato
GIULIANA MONGERI
FRANCESCO ANTONINI
ved. ANTONINI
CHIESA della MISERICORDIA
"Sorridi, pensami e prega per me:
fa che il mio nome rimanga sempre quella parola familiare
che è stata"
Ad un anno dalla morte di
GIULIANA
la ricorderemo insieme a
FRANCESCO
partecipando alla Santa Messa domenica 18 ottobre alle ore 11.30.
CHIESA di S. M. MADDALENA
Venerdì 23 ottobre
ricorre il 1° anniversario
della scomparsa dell'amato
FRANCO SENTINELLI
La moglie Clara, le figlie Francesca, Cristina e Caterina, i generi
ed i nipoti lo ricordano con affetto.
S.Messa venerdì 23 ottobre alle ore
18.30. Si ringrazia chi si unirà alle
preghiere.
Venerdì 16 ottobre
ricorre il 15° anniversario
della scomparsa dell'amata
SAMUELE MARASCA
Il padre, la madre, il fratello, la cognata ed i parenti tutti lo ricordano con affetto. S.Messa sabato 17
ottobre alle ore 18.30. Si ringrazia
chi si unirà alle preghiere.
CHIESA di S. VENANZIO
Nella ricorrenza dell'anniversario
della scomparsa dell'amato
ELIO LIPPERA
La famiglia ed i parenti lo ricordano
con affetto. Nella S.Messa di domenica 18 ottobre alle ore 16.30 saranno ricordati anche i genitori
NICOLA e FRANCESCO
Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
ANNIVERSARIO
TRIGESIMO
CHIESA della MISERICORDIA
Lunedì 19 ottobre
ricorre il 2° anniversario
della scomparsa dell'amato
AMELIO PASQUINI
I parenti tutti lo ricordano con affetto. S.Messa lunedì 19 ottobre
alle ore 18.30. Si ringrazia chi si
unirà alle preghiere.
CHIESA di S. M. MADDALENA
Sabato 24 ottobre
ricorre il 2° anniversario
della scomparsa dell'amato
ITALO PARIS
Così, per la tua immagine o per il
mio amore, anche se lontano sei
sempre in me presente; perchè
non puoi andare oltre i miei pensieri e sempre io son con loro ed essi
son con te...
La moglie
S.Messa venerdì 23 ottobre alle ore
18.30. Si ringrazia chi si unirà alle
preghiere.
CHIESA della MISERICORDIA
Venerdì 16 ottobre
ricorre il 5° anniversario
della scomparsa dell’amato
ed indimenticabile
Ad un mese
dalla scomparsa della cara
ITALO CECCHI
La sua famiglia la ricorda con profondo affetto. Una S. Messa in suffragio sarà celebrata venerdì 23
ottobre alle ore 18 presso la Chiesa
Santa Maria della Porta in Cerreto
d’Esi. Si ringraziano quanti si uniranno nella preghiera.
Impresa Funebre Gentile
CHIESA della MISERICORDIA
Sabato 24 ottobre
ricorre il 12° anniversario
della scomparsa dell'amato
ANTONIO GENTILUCCI
La moglie, i figli, i nipoti, i pronipoti
ed i parenti lo ricordano con affetto. Durante la S.Messa di domenica
18 ottobre alle ore 8 saranno ricordate anche le sorelle
BIANCA ed EUGENIA
Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.
ANNIVERSARIO
ANNUNCIO
CHIESA di VALLEREMITA
Lunedì 19 ottobre
ricorre il 19° anniversario
della scomparsa dell'amato
FRANCESCO CAMPIONI
La moglie, la figlia, il genero, le
sorelle, i nipoti ed i parenti tutti lo
ricordano con affetto. S.Messa lunedì 19 ottobre alle ore 16.30. Si
ringrazia chi si unirà alle preghiere.
ANNUNCIO
Martedì' 13 ottobre, a 81 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
ALBERTO GENTILI
Lo comunicano la moglie Gabriella
Pavoni, i figli Sauro e Massimiliano,
le nuore Mirella e Raffaella, i nipoti Melissa, Marica, Sara, Alessia,
le sorelle Adalgisa e Clementina, i
cognati, le cognate, i parenti tutti.
Marchigiano
Venerdì 9 ottobre,
è mancata all'affetto dei suoi cari
FAUSTA TOZZI
ved. PELLEGRINI
Lo comunicano la figlia Tiziana, il
genero Alberto Girolamini, il nipote
Roberto con Daniela, il piccolo Christian, la nipote Daniela con Emanuele, il fratello Marino, la sorella
Armanda, i cognati, le cognate, i
nipoti, i parenti tutti.
Marchigiano
ANNIVERSARIO
ANNUNCIO
Mercoledì 14 ottobre, a 81 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
NAZZARENA BATTISTONI
ved. FRATINI
Lo comunicano i figli Roberta e
Francesco, il genero Riccardo, i nipoti, i parenti tutti.
Marchigiano
LUIGI BRAVI
15.10.2001 15.10.2015
ANNUNCIO
ANNUNCIO
ANNUNCIO
Lunedì 12 ottobre, a 70 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
ISOLINA FORMICA
in TITTARELLI
Lo comunicano il marito Marcello, i figli Luca e
Antonella, il genero Stefano, il nipote Nicola, il
fratello Marco, la sorella Bruna, i cognati, le cognate, i nipoti, i parenti tutti.
Marchigiano
Giovedì 8 ottobre, a 78 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
PASQUALINA PATASSI ved. REGNO
Lo comunicano la figlia Rossana, il genero Fabrizio Antonelli, le nipoti Francesca e Federica,
i fratelli Elio, Maddalena, Raniero, Sandro, le
cognate, i nipoti, i parenti tutti.
Marchigiano
ANNUNCIO
Martedì 6 ottobre, a 74 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
PRIMO BIANCINI
Lo comunicano la moglie Liliana Chiappa, il figlio
Roberto, i nipoti Samuel e Priscilla, le sorelle Teresa, Carla, Paola, i fratelli Bruno, Fiore, Angelo,
Ezio, i cognati, le cognate, i nipoti, gli amici del
cuore Giselda, Nello, Ginetta, i parenti tutti.
Marchigiano
AUGUSTO BRAVI
30.10.1996 30.10.2015
CHIESETTA di MELANO
Nella ricorrenza
dell'anniversario della scomparsa degli amati
LUIGI ed AUGUSTO BRAVI
I familiari tutti li ricordano con immutato affetto e tanta gratitudine.
S.Messa sabato 17 ottobre alle ore 18. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.
Giovedì 8 ottobre, a 71 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
ALBERTO RUZZICONI
Lo comunicano la moglie Elsa, il figlio Massimo, la nuora Elisabetta, il nipotino Alessandro, i fratelli, le sorelle, i cognati ed i parenti
tutti.
Belardinelli
Giovedì 8 ottobre, a 92 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
INES STROPPA ved. GOFFREDI
Lo comunicano i nipoti, le sorelle, i parenti tutti.
Marchigiano
TRIGESIMO
ANNUNCIO
ANNUNCIO
ANNUNCIO
ADELAIDE COSTANTINI
Ved. PARRI
CHIESA del SACRO CUORE
Giovedì 22 ottobre
ricorre il trigesimo
della scomparsa dell'amata
Prof.ssa SABINA CHIERICI
Le amiche la ricordano con affetto.
S.Messa giovedì 22 ottobre alle ore
18. Si ringrazia chi si unirà alle preghiere.
Venerdì 9 ottobre, a 87 anni,
è mancato all'affetto dei suoi cari
LEOPOLDO CRISTIANO
Lo comunicano la moglie Gemma Casella, i figli
Marcello, Daniele, Debora, la nuora Francesca,
il genero Stefano, il fratello Giacomo, la sorella
Rita, i cognati, le cognate, i nipoti, i parenti tutti.
Marchigiano
22 defunti.indd 2
La moglie Anna, il figlio Maurizio,
la nuora Emanuela, i nipoti Marco
e Matteo ed i parenti tutti lo ricordano con immenso affetto. In occasione della ricorrenza S.Messa domenica 18 ottobre alle ore 11.30.
IOLANDA GUERCI
La figlia Mary, il genero Roberto, i
nipoti, i pronipoti ed i parenti la ricordano con affetto. Si ringrazia chi
si unirà alle preghiere.
"Che la fugacità del tempo
non cancelli in voi il mio ricordo".
Giovedì 8 ottobre, 89 anni,
a Roma, è mancata all'affetto
dei suoi cari
ELISA CARLUCCI ved. BRIZI
Lo comunicano la figlia Patrizia con
il marito Domenico, i nipoti Raffaele con Patricia, Lucio con Vanessa,
Annalisa con Daniele, i pronipoti
Gabriele, Zaira, Nicolo', i parenti
tutti.
Marchigiano
ANNUNCIO
Mercoledì 7 ottobre, a 95 anni,
è mancata all'affetto dei suoi cari
CATERINA MATTEI ved. LIGI
Lo comunicano il figlio Angelo, i nipoti Fabio,
Silvia e Franco, i pronipoti Miriana, Siria, Gabriele e Manila, la sorella Adua ed i parenti
tutti.
Belardinelli
Gli annunci vanno
portati
in redazione, entro
il martedì mattina
14/10/15 11.20
23
L'Azione 17 OTTOBRE 2015
>CULTURA
Straordinario lascito di Ester Merloni
per la Pinacoteca cittadina
L'ingresso
della Casa di Ester
in Pinacoteca
La casa guarda al futuro
di FABIO MARCELLI
L’
allestimento della
“Casa di Ester” nella
Pinacoteca “Bruno
Molajoli” è doppiamente felice: ricordiamo come nel
chiostro del Buon Gesù Giuseppe
Uncini vergò la sua prima personale e da allora (era il 1958) lo
“spedale” è un luogo simbolico per
la storia dell’arte contemporanea a
Fabriano. Ma “La Casa di Ester”
rafforza anche il legame tra la
nostra raccolta d’arte e Molajoli.
Il dono di Ester Merloni porta linfa
feconda al “disegno culturale” che
impegnò Molajoli per tutta la vita:
sostenere e promuovere l’interazione fra le arti e il “divenire del
tempo”. Quando Molajoli inaugurò
Capodimonte (1957) l’Italia si
arricchì di un’istituzione culturale
innovativa, ammirata nel mondo,
in primis da quella museologia
statunitense che egli aveva preso
- affascinato e folgorato
- a modello.
Il restauro della reggia
e il suo allestimento
furono una straordinaria
“opera culturale contemporanea”: Molajoli aprì
Capodimonte all’innovazione architettonica
e tecnologica, alla comunicazione visuale, al
valore dell’accoglienza
e alla ricerca del “benessere cuturale” per i
visitatori, tessendo la
trama del dialogo tra
le opere d’arte antica e
quelle degli artisti vi-
venti. Nominato direttore generale
delle Belle Arti nel 1963, Molajoli
sostenne la missione di Palma
Bucarelli che proiettò la Galleria
Nazionale d’Arte Moderna di
Roma (Gnam) fra le grandi istituzioni culturali mondiali. E basterà
ricordare la “dirompente” mostra
delle opere di Alberto Burri (1959);
come “storico” fu il
convegno promosso da Molajoli e
Bucarelli su “L’architettura moderna
ed i musei” (1961).
Ma quello che non
bisogna mai dimenticare, nella lezione
di Molajoli e di Bucarelli, è il senso etico che attribuirono
alla missione educativa dei linguaggi contemporanei.
Mostre, conferenze
e laboratori didattici nella loro
visione erano “attività culturali”;
servizi alla collettività pensati per
educare e far crescere la comunità,
promuovendo le istituzioni e la
missione dello Stato. In quegli anni
pioneristici per l’Italia, infatti, le
esposizioni erano organizzate dalla
“sezione didattica” della Gnam
(come avveniva nei musei Usa).
Essere “contemporanei” significa
camminare con intelligenza e
sensibilità nel presente. Ed è questa, a mio giudizio, la lezione più
sensibile e nobile del dono di Ester
Merloni alla sua Fabriano; perché
collezionare (e donare) arte contemporanea è una testimonianza
etica ed un invito culturale alla
ricerca: a uno sguardo che s’interroga sul presente per disegnare la
via, la speranza e l’impegno.
Geografia del paesaggio di "nostro lunedì"
La geografia del paesaggio, nelle Marche, ha sempre avuto
una direttrice ben precisa e continuativa in ambito culturale, specie letterario. Basti pensare che Carlo Antognini,
“compagno di viaggio” di molti di noi ancora oggi, fondò
ad Ancona la casa editrice L’Astrogallo, una presenza nel
segno del libro d’arte diventata una storia trentennale con
un marchio legato al bulino del pittore di Colmar, Martin
Schongauer. Il riferimento è al cielo ed al gallo: il firmamento richiama la luce, il gallo la saggezza. E Antognini,
sull’esempio di Carlo Dionisotti, diede alle stampe le
antologie Poeti marchigiani del ‘900 (Bucciarelli 1965) e
Scrittori marchigiani del Novecento (Bagaloni 1971). Il
critico del secolo scorso che prima di ogni altro ha inserito
la geografia nello studio della letteratura, è stato appunto
Dionisotti. Geografia e storia della letteratura italiana si
intitolava il primo volume di saggi pubblicato da Einaudi
nel 1967. Attraverso i casi esemplari e concatenati di
esperienze linguistiche e geografiche all’interno di una
civiltà letteraria comune, venne proposta un’ipotesi di
lavoro che conduceva ad un’unità territoriale senza centro.
In questa ottica la periferia d’Italia può rappresentare un
nucleo fondante, come è stato e continua ad essere nelle
Marche, terra al plurale. La rivista “nostro lunedì”, ideata
e coordinata dal poeta anconetano Francesco Scarabicchi
(design grafico a cura di Francesca Di Giorgio, Lirici Greci
23 cultura.indd 2
comunicazione), conferisce una dimensione residenziale e
inconfondibile dentro la “ragione del sentimento”. Un poeta, o uno scrittore, e un artista: è questo l’abbinamento dal
quale scaturisce “un catalogo di diversità davvero notevole
e sorprendente proprio là dove sono totalmente evitati il
luogo comune, la paginetta di sentimentalismo anemico o
di maniera, la didascalia”, annota Scarabicchi in apertura
del nuovo numero. Tra gli autori, Filippo Davoli, Gianni
D’Elia, Angelo Ferracuti, Massimo Gezzi, Massimo Raffaeli,
Gilberto Severini ecc. E al loro fianco Ennio Brilli, Leonardo
Castellani, Mario Dondero, Stefano Polenta, Marco Puca.
Personalmente mi sono “addentrato” nel “giardino del desiderio” che ho descritto come un terreno nudo e notturno.
Un giardino circondato da tutta la mia Fabriano in un sogno
crepuscolare, abbandonato. Altri hanno fotografato il luogo
che spazia tra cielo e terra, tra il medio Adriatico e la catena
dei Sibillini, la baia di Pesaro e la collina di Fermo, la A14
e il molo di Civitanova, il camposanto di Colmurano e la
cupola di Loreto. Scrive Francesco Scarabicchi nel retro della
copertina: “Oh, terre del pensiero, immaginari / paesi della
nebbia, / case di sabbia e vento / accese d’alba, / luce ferita
che s’insinua ferma / a decretare l’attimo, l’istante / in cui
per sempre avviene / quel che non si ripete”. Non può non
tornare, come mossa da un vento estivo, la sagoma di Franco
Scataglini, e con lui l’insenatura del Parco del Cardeto che gli
è stato dedicato dall’amministrazione comunale di
Ancona, il cimitero degli
ebrei, il golfo a gomito della città dorica vista dall’alto, solitaria e affacciata sul
mare. Scataglini rimane
l’interprete maggiore del
vivere in un luogo “alienato
come un altro”, eppure ineguagliabile. Il parco del poeta
dialettale che aveva inventato
una lingua all’ombra di un
mattatoio dove era cresciuto,
determina il marchio del sentire, perfino di un privilegio. Il
posto della nascita e della crescita
fisica e spirituale come fuoco dell’esistenza da una marginalità geografica e in un
disegno assolutamente coerente, anche guardando
all’improvviso le mura di un carcere demolito: “Su ‘l
spiazo in abandono / c’è ‘l fiore de la malva. / Se ‘l vive
non se salva, / murì basta al perdono” (da So rimaso la
spina, L’Astrogallo 1977).
Alessandro Moscè
14/10/15 11.23
24
>CULTURA<
L'Azione 17 OTTOBRE 2015
Ecco il sorriso di Francesca
Al Classico la consegna della borsa di studio allo studente meritevole
S
di PAOLA ROTOLO
abato 3 ottobre, presso il Liceo Classico Stelluti, si
è tenuta, a cura dell’associazione Francesca Garzia,
la consegna della seconda borsa di studio “Il Sorriso
di Francesca” allo studente più meritevole e di un
contributo economico ai rappresentanti fabrianesi di Africa
Mission, come aiuto per la costruzione di una scuola a
Karamoja, in Uganda. Presenti il preside Francesco Maria
Orsolini, la presidentessa dell’associazione Isabella Marcellini Garzia, un gruppo di rappresentanti del team fabrianese
di Africa Mission e Roberto Mancini dell’Università di
Macerata, chiamato a relazionare sul tema “Diritto al lavoro
ed attuazione della Costituzione”. Ha commentato Orsolini:
“La borsa di studio è un importante riconoscimento attribuito
per merito ad uno dei nostri neodiplomati dello scorso anno
accademico, grazie all’associazione che porta il nome di una
ragazza che ha studiato nel nostro liceo e che tutti ricordiamo
con affetto”. Ha aggiunto Isabella Marcellini Garzia: “Il 4
ottobre ricade il triste anniversario della morte di mia figlia.
Come posso ricordare la mia creatura? È dentro di me ed in
me continua a vivere. Un’ottima figlia, sorella, nipote. Una
ragazza intelligente, buona, solare e sempre disponibile.
Una che fa parte della categoria dei miti ed umili di cuore.
Sembrava destinata a tanta serenità, ma purtroppo lavorativamente non ha avuto la fortuna che meritava e a cui tanto
auspicava. Delusione che l’ha travolta portandola via. La
realtà di oggi è dominata dal profitto, l’economia domina la
politica intera, il mercato tiene le fila di noi burattini senza
rispetto e siamo noi che lo stiamo permettendo. Per questo,
per dare l’opportunità a voi studenti, a voi giovani di contrastare tale modello, abbiamo accolto il progetto sulle lezioni
della Costituzione, perché solo riprendendo confidenza con
questo testo, assimilandone i concetti, partendo dal presupposto che deve valere per tutti, si potrà migliorare il senso
civico e civile e ricostruire delle speranze per il futuro”. I
rappresentanti di Africa Mission hanno spiegato le finalità
del progetto: “In Africa l’istruzione è una cosa che manca
e con il nostro intervento intendiamo dare la possibilità a
tantissimi bambini meno fortunati di noi di studiare, non
solo di essere nutriti e vestiti, ma anche istruiti, perché solo
attraverso la cultura potranno acquisire coscienza di sé,
arrivando anche alla non così scontata comprensione dell’uguaglianza. Primaria tra tutte, quella tra generi”. A seguire
una breve presentazione da parte di Orsolini allo studente
Federico Piersigilli, neodiplomato ed attualmente studente
universitario della facoltà di Matematica di Camerino, ex
studente del Liceo Classico Stelluti, precisamente del corso
delle Scienze Umane, classificatosi tra i tre migliori studenti
delle Marche a concorsi pluridisciplinari, lasciando però a
Marcellini Garzia l’onore di premiarlo. Ha precisato Piersigilli: “Trovo ammirevole creare un’associazione che si pone
come obiettivo di incentivare l’attività di studio degli studenti.
Amo il concetto latino della curiositas, che traduciamo con il
nostro termine curiosità, snaturalizzandolo però di tutto il suo
carico semantico. Il termine ha anche connessioni negative.
Nel mondo antico, greco-romano, rappresentava quella forza
che ci porta a scoprire la realtà e ci spinge ad indagare il
mondo sotto ogni aspetto, scientifico, artistico e letterario”.
Roberto Mancini, professore di Filosofia all’Università di
Macerata e conoscitore delle più svariate sfumature sull’economia, ha puntualizzato: “Ciò che il progetto si prefigge è di
recuperare conoscenza e memoria di questo testo, in quanto
troppo spesso è difficile applicarlo proprio perché non lo si
conosce. Un testo non lo comprendo quando lo leggo, ma
quando diventa esperienza, quando quei significati esplicati
si fanno vita. Gli articoli che riguardano il lavoro delineano
un mondo che può sembrarci quasi utopico, poiché il nostro
attuale mondo non è andato verso le vie delineate dalla Costituzione”. Il dono di Francesca non è una resa alla morte,
ma una testimonianza di umanità. Non un no alla vita e al
ricatto. In questa morte c'è il seme di una vita futura che
inizia sempre nel presente e nella responsabilità.
Le meditazioni di un medico
Che sorpresa quel libro del
dottor Luzi sulla sofferenza!
Non mancano libri e libretti
su questo tema che è di fondamentale importanza per
noi mortali e specialmente per noi cristiani, ma che di solito
si cerca di evitare perché preferiamo divertirci piuttosto che
pensare. Li scrivono, questi libri, uomini di Chiesa impegnati
nella pastorale della malattia e teologi; e sono, di solito, trattatelli di impronta dottrinaria, catechistica; teoria insomma.
Ma questo libro no. Qui si sente la vita vissuta, la sofferenza
della malattia di una persona cara che muore, un cammino
di riflessione e di fede che parte da un'esperienza di grande
dolore e, meditando, leggendo, pregando, porta alla riscoperta
di principi, di valori e verità di fede conosciuti, sì, ma come
per sentito dire, non introitati. E invece di arrivare all’angoscia e alla disperazione, si giunge ad una illuminazione
rasserenante, si compie un elevazione dello spirito. Questo
libro, di 140 pagine, è eterogeneo e complesso. Parte dalla
constatazione del dolore ineliminabile dalla condizione umana, passa attraverso la riflessione sulla suprema sovrumana
sofferenza di Gesù Cristo sulla croce, e sul senso misterioso
e redentivo anche della nostra sofferenza che può addirittura
divenire gioia profonda; per scendere poi a considerazioni
pratiche su come comportarsi nelle malattie gravi su come
assistere un malato; per concludere con l’esposizione catechetica della dottrina della Chiesa (morte, giudizio, inferno,
purgatorio, paradiso gli ultimi sacramenti, le indulgenze). Non
è un libro da leggere come un romanzo, o come un trattato,
necessariamente dall’inizio alla fine. Lo si può anche centellinare, scegliendo un capitolo o un altro, o anche limitandosi
ad una sola pagina. E’ comunque un libro di meditazioni,
da tenere sul comodino in camera da letto, per attingere di
tanto in tanto, specialmente nei momenti di grave pena, al
conforto della sapienza cristiana. Anche perché queste pagine
sono costellate da numerosi piccoli asterischi che elencano e
a.c.
distinguono singoli pensieri, alle volte fulminanti e comunque sempre profondi. Ed è singolare che si ritrovino frasi
di santi, di mistici, mischiati con quelli, prevalenti, che non
hanno indicazione di provenienza e quindi sono dello stesso
autore del libro. E l’effetto è quello di tutta naturalezza di
omogeneità; non di sperequazione, di contaminazione. C’è da
pensare che Luigi Luzi abbia appuntato questi suoi pensieri
di volta in volta, man mano che sorgevano nelle lunghe ore di
veglia accanto alla moglie morente e poi nel vuoto doloroso
Errata corrige
La settimana scorsa,
l’articolo a firma di
Elisa Pallotta, per un
errore redazionale, conteneva un titolo sbagliato: “La storia
del partigiano Elio”. In realtà Elio non è mai stato partigiano, perché in quegli anni fu deportato. Lo è stata, viceversa,
la sua futura moglie, Antonia Bianchi. Ce ne scusiamo con
l’articolista e la famiglia.
L'acquarello protagonista con... l'India
L’arte dell’acquarello internazionale ancora
protagonista della vita culturale cittadina
grazie alla presenza del grande maestro
indiano Amit Kapoor, conosciuto a livello
internazionale e maggiore riferimento artistico per il panorama indiano.
Il maestro Amit Kapoor ha soggiornato a Fabriano dal 23 al 27 settembre, ospitato nella
residenza per artisti gestita dall’Associazione
InArte in via della Ceramica, e ha condotto
un interessante workshop dedicato alla tecnica artistica della pittura ad acqua su carta.
Co-fondatore e direttore di una scuola indiana di Arte e animazione, Amit Kapoor è
24 cultura.indd 2
da lei lasciato, e che successivamente siano
stati da lui ripresi per essere ordinati e completati quando ha deciso di scrivere il libro.
Che è una miniera di meditazioni sulla
sofferenza e la morte alla luce del Vangelo,
una ripresentazione 'in situazione' (non in
astratto) delle verità della fede cristiana.
Coinvolgente e suadente proprio perché
frutto, non di studi libreschi, ma di vita
vissuta e profondamente sofferta.
E’ un libro che dovrebbero avere tutti
coloro che sono dediti alla pastorale della
malattia e della sofferenza, e cioè tutti
i sacerdoti in cura d’anime. Ma anche i
malati gravi e gli invalidi e i familiari che
li assistono e gli sono vicini. E siccome
tutti noi siamo esposti alla sofferenza e
non possiamo essere esentati dalla morte,
ci potrebbe far bene meditare sul libro di
Luigi Luzi, per apprendere “l’arte strana e
stupenda dei cristiani autentici, quella di
saper soffrire, quella di far servire il proprio
dolore alla propria e altrui redenzione”
(Beato Paolo VI).
docente in prestigiose scuole d’arte, come il
College of Art di Nuova Delhi e vice presidente dell’International Watercolor Society,
l’ente internazionale che ha conferito a FabrianoInAcquarello la rappresentanza IWS
per l’Italia.
Per Amit Kapoor non era la prima volta a
Fabriano: lo scorso aprile infatti aveva partecipato a FabrianoInAcquarello, prendendo
parte anche alla realizzazione dell’acquarello
da guinness.
Nel corso del workshop il maestro Kapoor
ha seguito i suoi allievi nella realizzazione di
diverse opere. Dopo la prima lezione, iniziata
con un incontro dedicato alla prospettiva
e alla tecnica del disegno, il maestro si è
cimentato nella riproduzione di paesaggi
naturali, urbani e figure umane, prediligendo
la pittura dal vero.
Venerdì, dopo la tappa in centro storico, il
gruppo si è spostato a Sassoferrato, mentre
nella giornata di sabato l’artista ha realizzato
un’antica locomotiva presso la stazione di
Fabriano.
Queste attività, che l’associazione InArte
organizza e promuove, sono importanti
occasioni sia per quanti amano l’arte di
entrare in contatto con maestri di levatura
La sua opera realizzata alla stazione di Fabriano
internazionale, sia per la città di ospitare
maestri ed artisti che, oltre a dedicarsi alla
pittura, entrano in contatto con il territorio.
Gaia Germoni
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L'Azione 17 OTTOBRE 2015
A Montecassiano, eccellenti
prestazioni delle atlete biancorosse:
per loro il 41° posto su 2.400
società italiane iscritte!
>SPORT
ATLETICA
Finali Nazionali Allieve - gruppo Adriatico
Che brave queste ragazze!
Le fabrianesi sono ottave nel raggruppamento del centro Italia
di SANDRO PETRUCCI
U
n dignitoso ottavo posto, lo
stesso della qualificazione, è
stato il risultato delle Allieve
(16-17 anni) dell'Atletica Fabriano
impegnate nella Finale Nazionale Gruppo Adriatico, che ha visto gareggiare le
migliori atlete delle prime 12 società del
centro Italia (Emilia Romagna, Marche,
Umbria, Abruzzo, Molise, Puglia). Ad
aggiudicarsi la finale sono state le ragazze dell'Atletica Avis Macerata degli
amici Arnaldo Porro, Maurizio Iesari e
Franco Lorenzetti, numericamente più
numerose rispetto a quelle fabrianesi,
che sono riuscite a coprire soltanto 16
gare ed ottenere altrettanti punteggi, di
fronte ai 17 consentiti dal regolamento.
Comunque, pur con un punteggio in
meno, le bravissime atlete biancorosse
allenate da Pino Gagliardi, Massimiliano Poeta, Renato Carmenati, Mario
e Massimo Pistoni, Gabriele Archetti
e Sandro Petrucci, sono state superlative durante la prima giornata di gara,
chiudendo ad un sensazionale quarto
posto. Ad aprire le danze, come spesso
le accade, è stata Benedetta Dell'Osso
nel lancio del martello, lontana dal suo
personal best, ma puntualissima con
l'argento che il pronostico le assegnava con un lancio a metri 44.95 ed una
discreta serie sempre abbondantemente
oltre i 40. Poco dopo era la volta di Giulia Fabietti, che riusciva a conquistare
il podio con l'ottava posizione grazie ad
un bel personale nei 100hs,
corsi in 17"91. Contemporaneamente nella pedana del
triplo Maria Nora Conti,
pur bisticciando un po' con
la battuta, saltava ancora
oltre i 10 metri (10.18) e
si piazzava al quinto posto, che pure non le rende
giustizia. Poco dopo Elisa
Maggi, a dir poco stoica,
con una cinquantina di gare
nelle gambe durante una
stagione da incorniciare che
le è valsa la scheda tecnica
nell'archivio della Nazionale Italiana giovanile, era
terza nei 100 metri in 12"76,
Ludmylla Tavares quarta
nel salto in alto con 1.50 e
Linda Lattanzi confermava la quinta
posizione di accredito con 10.75 nel
peso. Nel frattempo esordiva con coraggio Alice Marcellini nei 1500, chiusi in
5'43"44 al nono posto di classifica con
4 punti preziosi per la classifica. Maya
Fratoni si batteva con ardore nei 400,
dopo lo stress stagionale, chiudendo
in 1'02"92, che magari le andrà stretto,
come il sesto posto, ma che è soddisfacente proprio considerando i molti
giri di pista corsi in pochi mesi. Infine
la staffetta 4x100, con Amira Salemi,
Maya Fratoni, Maria Nora Conti ed Elisa Maggi, brillante terza in 52"92, crono
avaro ma punteggio importante per la
squadra, che al termine della prima
giornata chiudeva appunto al quarto posto con 72
punti e 9 punteggi soltanto,
dietro a Modena, Reggio
Emilia e Macerata, che
veleggiavano indisturbate,
comunque con 11 punteggi
già acquisiti. Sarebbe stato
difficile mantenere questa
splendida posizione nella
seconda e conclusiva giornata, dirigenti ed istruttori
ne erano pienamente consapevoli, ma l'avventura
(dopo quella del 2013 ad
Imola in identica finale
nazionale) continuava anche l'indomani. Niente da
dire se non "bravissime"
a tutte le ragazze scese in
pista e pedana, tutte tornate
Beatrice Giacometti
nei 400 ostacoli
25 sport.indd 2
Elisa Maggi
nella staffetta 4x100
a casa con una o più medaglie al collo.
Ognuna di loro ha raccolto le energie
nonostante la lunghissima stagione
dell'atletica leggera, iniziata in gennaio
e praticamente senza soste significative,
offrendo quanto più ne avevano. Sapevamo di non poter resistere nella quarta
posizione della prima giornata, anche
perché potevamo coprire soltanto 16
gare ed ottenere soltanto 16 punteggi,
rispetto ai 17 concessi dal regolamento,
ma c'è comunque piena soddisfazione
per questo risultato. Note di merito per
tutte, con una particolare menzione per
Alice Marcellini, per questa occasione
dirottata dal nuoto (grazie al professor
Renato Carmenati che ne ha individuato serie attitudini da mezzofondista)
repentinamente verso l'atletica leggera
per coprire due importantissime gare, i
1500 ed i 3000. Ebbene, dopo l'esordio
nei 1500, Alice è salita sul podio con un
ottimo 12'01"61, risultato sorprendente
soltanto per chi non l'ha vista correre e
migliorare progressivamente di posizione in posizione ad ogni chilometro. Del
resto, come ha affermato Carmenati, per
lei che è abituata anche a nuotare per
5 chilometri, in pista ce ne sarebbero
voluti almeno 25 (!) per rendere equo
lo sforzo! Un'altra nota particolare per
Claudia Pjeshka, avvicinatasi spontaneamente dalla pallavolo, già valida
interprete del salto in alto, scopertasi
anche nel lancio del giavellotto ai recenti regionali Allieve. La Società ha voluto
premiare la sua nuova grande passione
per l'atletica, schierandola a sorpresa
proprio nel giavellotto e Claudia, pure
emozionatissima, è stata bravissima a
raccapezzare una situazione difficile
(due nulli iniziali) entrando
in finale e salendo sul podio
con il nuovo personale di
23.07. Torniamo alle corse,
i 200 in particolare, dove
Amira Salemi, chiamata
all'ultimo momento a correre
questa distanza, ha accettato
con grande disponibilità,
concretizzando un valido
26"91, che le ha concesso
il bronzo con il sesto posto,
a pari merito con la quinta
classificata, stesso crono
per entrambe, ma con alcuni millesimi a privilegiare l'avversaria. Nei 400hs
Beatrice Giacometti avrebbe dovuto
correre ai suoi livelli per acciuffare il
podio, ma gli impegni che non le hanno
garantito una preparazione adeguata,
hanno determinato un litigio continuo
con le barriere ed un crono discreto di
1'18"15, non sufficiente per il bronzo.
Metallo che comunque è arrivato con
la staffetta 4x400, composta da Amira
Salemi, Beatrice Giacometti, Giulia
Fabietti e Maya Fratoni (4'28"85) per
la soddisfazione di tutte. Dopo il buon
quinto posto nel triplo, Maria Nora
Conti ha sfidato accreditate avversarie
nel salto in lungo, che fino al sesto ed
ultimo turno la vedeva brillantemente
al quarto posto con 4.68. Gara difficile
da interpretare, la prima della mattina
(9.30), clima decisamente freddo ed
umido, e tutte le ragazze sono rimaste
sotto gli standard abituali. In questa
situazione Maria Nora sembrava avere
piazzato la zampata giusta, ma proprio
all'ultimo salto veniva retrocessa da un
4.70 prima e da un 4.69 poi, ottenuti da
due atlete sempre indietro in classifica
rispetto a lei. Comunque, un altro bel
bronzo per lei (il terzo, considerando
anche la staffetta 4x100 del giorno
prima) ed una nuova dimostrazione di
grande affidabilità in ogni frangente.
Nei lanci, detto di Claudia e del suo giavellotto, non resta che elogiare di nuovo
Linda Lattanzi, ottimo argento il suo,
con 31.99 nel lancio del disco, miglior
piazzamento dell'intera squadra insieme a quello dell'amica e compagna di
allenamento (nel gruppo dei lanciatori
di Pino Gagliardi) Benedetta Dell'Osso,
seconda il giorno prima nel martello. In
definitiva, splendido ed affiatatissimo
gruppo, risultati decisamente validi,
considerando il clima e soprattutto
il finale di stagione, ed una più che
soddisfacente posizione di classifica a
squadre. Il pensiero è già alla prossima
stagione, con le Allieve del '99 ancora
più forti e mature ed una squadra ancora
più compatta grazie al passaggio di
categoria di alcune Cadette del 2000.
Nel ranking nazionale l'Atletica Fabriano è stata 41esima su 2400 società
iscritte e questi dati commentano da
soli il risultato.
Alice Marcellini nei 3000 metri
14/10/15 11.03
26
>SPORT<
L'Azione 17 OTTOBRE 2015
CALCIO
Eccellenza
Fabriano Cerreto in volo:
vittoria e secondo posto
I
di LUCA CIAPPELLONI
l Fabriano Cerreto torna a fare
bottino pieno e si guadagna il secondo posto solitario in classifica.
La squadra di Nicola Spuri Forotti
espugna il ‘Martini’ di Corridonia 0-1
grazie alla rete del solito Piergallini e
ora guarda molto da vicino la capolista
Civitanovese che, fermata sull’1-1
dall’Atletico Gallo Colbordolo, è di-
CORRIDONIA
FABRIANO CERRETO
0
1
CORRIDONIA - Novembre; Santini,
D’Addazio, Benfatto, Tentella; Andreozzi
(81’ Paciaroni), Proesmans, Cartechini
(83’ Ribichini), Boccolini; Negozi, Lattanzi (71’ Fazi). All. Carassai
FABRIANO CERRETO - Spitoni; Berettoni, Boinega, Lapi, Severini; Savelli,
Bartoli, Scotini; Aquila (81’ Moretti),
Silvi (88’ Iacoponi), Piergallini. All.
Spuri Forotti
RETE - 81’ Piergallini
stante appena due punti. Il successo di
Corridonia è stato comunque faticoso
per i biancorossi, scesi in campo con
diversi problemi di formazione. All’assenza già preannunciata di Francioni,
in via di guarigione dallo stiramento
all’adduttore, si è aggiunta quella di
Martellucci (distorsione alla caviglia).
Mister Nicola Spuri Forotti
sta guidando la squadra con profitto
Decisivo il gol
di Piergallini:
la capolista
Civitanovese dista
soltanto due punti
Inoltre Iacoponi è stato gettato nella
mischia solo nelle battute finali per un
problema al ginocchio dell’ultima ora.
La prima mezz’ora è di marca locale: al
2’ l’ultimo arrivato Proesmans scalda i
guantoni a Spitoni con un tiro da fuori
che l’estremo difensore del Fabriano
Cerreto respinge senza troppi affanni.
L’esterno Boccolini è uno dei più attivi
del match e crea qualche grattacapo
alla difesa del Fabriano Cerreto, prima
con un cross neutralizzato da Spitoni
e poi per ben due volte con altrettante
conclusioni che terminano di poco
sopra la traversa. Il Fabriano Cerreto
si affaccia nella metà campo avversaria
con convinzione solo al 40’ quando
un preciso filtrante di Scotini mette
Silvi a tu per tu con Novembre che è
abile a chiudere lo specchio della porta
all’attaccante fabrianese. La squadra di
Spuri Forotti sale di tono nella ripresa,
seppur senza creare molto in zona gol.
D’Addazio, difensore ex Matelica, a
metà ripresa viene espulso dall’arbitro
per doppia ammonizione e il Fabriano
Cerreto prende coraggio: il forcing
viene premiato con la rete da tre punti
realizzata al minuto 81 da Piergallini
che, imbeccato da Savelli, lascia partire
un diagonale a fil di palo imprendibile
per il portiere locale.
Dopo l’impegno infrasettimanale di
Coppa contro l’Urbania, di cui non
conosciamo l’esito per motivi di stampa, i biancorossi torneranno in campo
domenica a Cerreto d’Esi (ore 15.30)
contro la Forsempronese.
JUNIORES: GIORNATA NO
Prima sconfitta stagionale per la formazione Juniores di mister Stefano Tarabelli. I biancorossi sono stati sconfitti
in casa per 2-0 dal Camerano.
CALCIO
Serie D
Matelica, che rabbia! La beffa arriva al 91'
Il team di mister Clementi fa la partita ma deve arrendersi all'ultimo episodio
MATELICA
SAN NICOLO'
0
1
MATELICA - Nobile, Boskovic, Vallorani,
Gilardi, Borgese, Lispi, Girolamini (20'
st Spitoni), Moretti, Picci, Bondi (26'
st Jachetta), Pesaresi (1' st Esposito).
All. Clementi
SAN NICOLO' - Calore, Pretara, Mozzoni, Brighi, Rapino, Petronio, Margarita
(40' st Di Sante), Pagliarulo, Lazzarini
(23' st Casolla), Forgione, Massetti.
All. Epifani
RETI - 91' Casolla
Una domenica da dimenticare per il
Matelica che esce sconfitto contro il
San Nicolò dopo aver dominato in lungo e largo una gara nella quale persino
il pari sarebbe stato stretto. Termina
invece 0-1, con gli abruzzesi che segnano allo scadere, nell’unico tiro in porta
della ripresa. Primo tempo in cui le
squadre cercano di sfruttare soprattutto
le palle inattive date le condizioni del
campo reso pesante dalla pioggia dei
giorni scorsi. Al 10' subito un'occasio-
CALCIO
ne per il Matelica: cross di Bondi per
Picci che di prima manda fuori. Batti e
ribatti in area del San Nicolò, è Picci a
riprovarci, ma Calore si salva. Al 20' ci
prova Margarita su punizione, Nobile ci
arriva ma non riesce a trattenere la sfera,
quindi prova ad approfittarne il San Nicolò, ma Moretti spazza. Seguono una
serie di punizioni dei padroni di casa di
cui si incarica Bondi senza però riuscire
a cambiare il risultato. Sul finale si fa
vedere il San Nicolò con Lazzarini che
improvvisa una mezza rovesciata sulla
quale arriva Nobile. Nella ripresa si
gioca a una porta sola con il Matelica
che torna in campo più vivace e decisamente più pericoloso costringendo il
San Nicolò nella sua metà campo. Al 46'
Picci non riesce a calciare in area sul
cross di Bondi. Ci prova anche Borgese
da fuori area all’11’, poi al 28' i padroni
di casa sfiorano il vantaggio. Esposito
recupera palla sulla tre quarti campo per
servire Jachetta a sinistra che a tu per tu
col portiere gli calcia clamorosamente
addosso. Ci prova anche il baby Spitoni
dal limite dell’area mandando di poco
sopra la traversa. Quindi Picci, servito
da Jachetta, non riesce a fare centro
al 34'. Il pressing del Matelica si fa
Prima Categoria girone A
Sasso Genga, doccia fredda
Partita ricca di gol e di emozioni quella disputata tra il Montelabbate e il Sassoferrato Genga terminata sul risultato di 4-3. Ad aprire le marcature sono i padroni di
casa con Agostinelli che al 13’ trasforma un calcio di rigore concesso dall’arbitro
Kamberaj di Ancona per fallo di mano in area. Il Sassoferrato Genga tenta di
reagire allo svantaggio e al 20’ trova il gol del pari con Biocco, bravo a ribadire
in rete una deviazione del portiere. Gli uomini di Carucci continuano ad attaccare
e al 26’ arriva la rete dell’1-2 firmata Piermattei. A inizio ripresa la squadra di
casa riesce a trovare il pari con Pacassoni abile a deviare in rete, di testa, un calcio
di punizione battuto da Agostinelli, ma al 55’ è ancora il Sassoferrato Genga a
portarsi in vantaggio grazie al gol di Monno. Dopo la rete subita il Montelabbate
si riversa in attacco e al 76’ Pacassoni, autore di una doppietta, porta le squadre
nuovamente sul risultato di parità. Il gol della vittoria in favore dei padroni di
casa lo realizza Qablani al 90’. La formazione del Sassoferrato Genga: Pettinelli,
Tinti, Corazzi, Lazzoni, Galluppa, Pizzi, Zucca, Arcangeli, Piermattei, Monno (77’
Ferretti), Biocco; all. Carucci.
Luca Antonio Somma
26 sport.indd 2
incessante e gli ospiti si chiudono in
difesa. Il sinistro micidiale di Jachetta
dà l’illusione del gol al 38'. L’ultima
occasione biancorossa è al 44' quando
Esposito serve un bel cross in area, ma
Picci in salto non ci arriva. In pieno
recupero, poi, la doccia fredda: Casolla da solo in area sfrutta una ribattuta
mettendo alle spalle di Nobile la rete
del definitivo 0-1. Nel prossimo turno,
trasferta durissima sul campo della
capolista Sambenedettese.
Sara Santacchi
CALCIO Seconda Categoria
classifica
SERIE D girone F
Fano e Sambenedettese
16; Monticelli 13; San
Nicolò 12; Isernia 11;
Matelica, Chieti, Folgore
Falerone e Campobasso 10; Fermana e
Castelfidardo 9; Avezzano e Recanatese
8; Agnonese e Giulianova 7; Jesina e
Vis Pesaro 5; Amiternina 3.
ECCELLENZA
Civitanovese 13; Fabriano Cerreto 11;
Montegiorgio, Grottammare e Loreto 9;
Tolentino 8; Pergolese 7; Porto d'Ascoli,
Atletico Gallo, Urbania, Biagio Nazzaro
e Trodica 6; Vigor Senigallia 4; Forsempronese 3; Helvia Recina e Corridonia 1.
PRIMA CATEGORIA girone A
Pisaurum e Gabicce Gradara 13; S.Orso
10; Mondolfo 9; Villa San Martino,
Vadese e Montecalvo 8; Montelabbate
7; Sassoferrato Genga e Cagliese 6;
Urbino Pieve e Lunano 5; Mercatellese 4; Cantiano 3; Fermignanese 2;
Cuccurano 1.
PRIMA CATEGORIA girone B
Filottrano e Miciulli Senigallia 12; San
Biagio 11; Moie Vallesina 10; Avis
Arcevia 9; Monsano e Filottranese 8;
Falconara e Castelfrettese 7; Montermarciano, Le Torri e Borghetto 6; Colle
2006 4; Fortitudo Fabriano 3; Ostra
Vetere 2; Olimpia Falconara 0.
SECONDA CATEGORIA girone D
Staffolo 12; Castelbellino 11; Sampaolese e Morro d'Alba 9; Cupramontana,
Borgo Minonna e Leonessa Montoro
8; Labor e Argignano 7; Falconarese
e Palombina Vecchia 6; Agugliano
Polverigi e Apiro 5; Chiaravalle e Victoria
Strada 2; Casebruciate 1.
SECONDA CATEGORIA girone F
Caldarola 13; Fabiani Matelica e Rione
Pace 12; Trodica 9; Elfa Tolentino,
Castelraimondo e Camerino 8; Robur,
Sarnano e Serralta 7; Esanatoglia 6; San
Ginesio e Treiese 4; Montecassiano e
Sefrense 2; Urbis Salvia 0.
TERZA CATEGORIA girone C
Montenovo 6; Sangiorgese 5; Senigallia
4; Serra Sant'Abbondio, Acquaviva,
Castelvecchio e Castelleonese 3; Valle
del Giano e Avis Pergola 2; Arcobaleno,
Monteporzio e Serrana 1; Up Castelfrettese 0.
TERZA CATEGORIA girone D
Real Matelica 9; Candia Baraccola
7; Pianello Vallesina, Urbanitas Apiro
e Poggio San Marcello 6; Rosora
Angeli, Aurora Jesi e San Marcello 4;
Junior Jesina e San Francesco Cingoli
3; Maiolati e Cameratese 2; Spes Jesi
e Atletico 2008 1.
Il centrocamposta Bondi
CALCIO
Prima Categoria girone B
L'Argignano La Fortitudo non concretizza
è granitico e la capolista non fa sconti
Nel girone D, quarto pareggio stagionale per l’Argignano: in trasferta contro
il Castelbellino termina 2-2. I padroni
di casa riescono a portarsi sul 2-0 grazie alla doppietta di Tittarelli arrivata
rispettivamente al 33’ e al 57’. Sul
finire di gara però la squadra di Cinti si
rianima e riesce a rimontare il doppio
svantaggio. All’82’ Peccarisi accorcia
le distanze con un colpo di testa mentre
all’87’ è Mariani, su azione di contropiede, a regalare ai suoi il gol del 2-2.
La formazione dell’Argignano: Pecci,
Sagramola (73’ Giannini), Mazzoli (58’
Nubola), Mancini, Caponi, Peccarisi,
Ragni, Cervigni, Lattanzi (85’ Pecci),
Mariani, Lucernoni; all. Cinti. Nel
girone F, prima sconfitta stagionale per
la Fabiani Matelica che si arrende al
Caldarola 2-1
l.a.s.
TERZA CATEGORIA:
REAL A GONFIE VELE
Nel girone C, rinviata la partita tra il
Serra Sant’Abbondio e la Valle del
Giano, mentre nel girone D vittoria
interna per il Real Matelica che batte
2-1 l’Aurora Jesi.
Niente da fare per la Fortitudo Fabriano che esce di nuovo sconfitta di
fronte al pubblico amico. Una partita
da due volti, primo tempo di marca
locale, ripresa - soprattutto nei prima
30 minuti - a favore degli ospiti, che
sono riusciti a chiudere l'incontro realizzando due reti (entrambe su rapidi
contropiede) con la difesa locale che
si è fatta trovare impreparata. Partenza
tutta dei padroni di casa che sfiorano
la rete in più di un'occasione. Al 15'
addirittura vanno in gol, ma l'arbitro
annulla per fuorigioco. Al 22' prima
Vincioni impegna l'estremo, poi sulla
ribattuta Fiori spara a botta sicura, ma
un difensore libera. Nella ripresa il
Miciulli sblocca il risultato al 3' con
Marini che a tu per tu con il portiere lo
supera. Sullo 0-1 gli ospiti spingono e
al 30' arriva il raddoppio ad opera di
Rosi (0-2). A questo punto la Fortitudo
si getta in avanti e al 40' accorcia le
distanze con Piccolini che trasforma
un calcio di rigore (1-2). Sicuramente
una sconfitta immeritata che premia
oltremodo gli ospiti. Prossimo incontro
in trasferta sul difficile campo del Moie
di Vallesina che in classifica occupa la
FORTITUDO FABRIANO
MICIULLI SENIGALLIA
1
2
FORTITUDO FABRIANO - Giommetti,
Ruggeri C., Ippolito, Guidarelli, Clementi, Bernardi, Carmenati M. (24' st
Battistoni), Porcarelli (15' st Moretti
M.), Fiori (10' st Biagini), Vincioni. All.
Ruggeri F.
MICIULLI SENIGALLIA - Minardi,
Zandri, Specie, Marini (26' st Chicco),
Bellagamba, Rosi, Sdruccioli, Baldarelli,
Paniconi (36' st Oaradisi), Rasicci,
Coppa (42' st Schiano), All. Gldoni
RETI - 3' st Marini, 30' st Rosi, 40' st
Piccolini (r)
terza piazza e che ha al suo attivo 10
punti, frutto di tre incontri vinti, uno
perso e uno pareggiato. E' il momento
di fare sul serio, anche perché un'altra
sconfitta potrebbe essere fatale per il
morale di questa giovane compagine
che - pur non giocando male - non
riesce a decollare. Forse è il caso di
infoltire il centrocampo.
Angelo Campioni
14/10/15 11.05
27
>SPORT<
L'Azione 17 OTTOBRE 2015
BASKET
Serie C
Apet Novatti dice trentatrè
e l'Halley supera la Janus
di ANTONIO GENTILUCCI
D
avanti ad un pubblico come
non lo si vedeva dalle finali
playoff di tre anni fa, l’Halley
Matelica si aggiudica il derby con la
Janus Fabriano per 74 a 72. E il vecchio
palazzetto matelicese - stragremito – ha
avuto un ruolo importante in questo
successo.
La Janus Fabriano ha tutto, atletismo
talento e una squadra in forma. Lo si
vede dall’inizio fulminante degli uomini di Bolzonetti, che vanno avanti
per 2-9. Ma Matelica, lo aveva detto il
capitano Sorci alla vigilia, sentiva di
avere le spalle già al muro.
Gli allenatori danno subito il via, già
a metà primo quarto, alla rotazione: la
pressione in campo deve sempre essere al massimo e coach Pecchia per la
prima volta ha più di sei effettivi su cui
contare. L’Halley si riporta in pareggio
con una tripla di Rath. Poi, da lì, in poi,
sarà punto a punto, con i biancorossi
che trovano molto da Toppi, anche lui
ex, e Piloni, mentre Fabriano ha un po’
le polveri bagnate in questa fase, anche
con i due ex Quercia e Usberti. All'8'
un recupero porta Matelica in attacco
e Novatti segna il 19-13. Troppo per
coach Bolzonetti, che chiama time
out. Fabriano riesce con le unghie a
restare nel match e prima della sirena
c’è tempo per un’entrata “ignorante”
di Monacelli da una parte e dall'altra
un ottimo gioco corale fabrianese con
Nizi che segna da sotto e fissa il finale
di primo quarto sul 22-17. E’ sempre
Monacelli che apre il secondo quarto
con un’azione perfetta (26-17). La
Janus non si dà per vinta e torna sotto
grazie a Quercia e arriva fino a -1 con
Taylor (28-27), costringendo Matelica
a ricominciare da zero e coach Pecchia
BASKET
HALLEY MATELICA
JANUS FABRIANO
74
72
HALLEY MATELICA - Sorci 5, Monacelli
12, Rath 8, Antonini ne, Cintioli ne, Gentilucci ne, Munijc, Riccioni ne, Toppi 10,
Nasini, Piloni 4, Novatti 33. All. Pecchia
Il bomber italo-argentino e Monacelli
trascinano i matelicesi nel derby
classifiche
SERIE C
Pisaurum, Pedaso, Porto
San Giorgio, Ascoli e
Virtus Porto San Giorgio
6; Halley Matelica e Janus Fabriano
4; Basket Giovane Pesaro 2; Recanati
e Cestistica Ascoli 0.
SERIE D
Montecchio 6; Montemarciano e Aesis
Jesi 4; Taurus Jesi, Orsal Ancona,
Virtus Jesi, Acquarius Pesaro, Fano,
Urbino e Cerreto 2.
JANUS FABRIANO - Taylor 23, Carnevali 5, Bugionovo 12, Braccini ne, Nizi,
Patrizi ne, Paoletti 1, Franklin 4, Usberti
4, Quercia 22. All. Bolzonetti
a parlarci su. Si arriva ad una fase in
cui Quercia e Novatti, che si marcano
l’un l’altro, si caricano delle principali
responsabilità delle loro squadre. Si va
all’intervallo sul 43-39. Dopo il riposo,
Fabriano sembra poter mettere le mani
sulla partita, mentre in attacco Matelica
è bloccata (43-47).
Il terzo quarto si chiude sul 50-53 per la
Janus, che però non riesce a decollare.
Il quarto periodo inizia con una tripla
di Novatti che impatta subito il risultato
(53-53). E’ chiaro che si tratta di una
partita che si deciderà solo alla fine. A
20” dal termine, Matelica è a +2 con
palla in mano a Novatti che non sbaglia
(73-69). Bugionovo fa centro dalla
lunetta (73-71), Monacelli altrettanto,
così l’Halley può portare a casa questi
due punti preziosi.
A destra, il forte matelicese
Nel prossimo turno, sabato 17 ottobre,
Apet Novatti; qui sopra, il talentuoso
l’Halley Matelica andrà in trasferta sul
fabrianese Sergio Quercia
difficile parquet di Pedaso, mentre la
(foto di Martina Lippera)
Janus Fabriano
giocherà in casa
COSI’ NELL’INFRASETTIMANALE: JANUS OK, HALLEY KO
domenica 18 ottobre contro la
Mercoledì scorso si era giocato anche un turno infrasettimanale
Virtus Porto San
in cui la Janus Fabriano (Taylor 18, Bugionovo 14) aveva battuto
Giorgio (Palaper 72-67 il Pisaurum, mentre l’Halley Matelica (Piloni 22, Munijch
Guerrieri, ore
18) era caduta a Pesaro contro il Basket Giovane 82-76.
18).
Serie D e Promozione
CALCIO a 5
Serie C2
Il Cerreto Il Real Fabriano ha ingranato la quarta
Vince anche l'Apd Cerreto con quattro reti del bomber Giacomodonato
rompe
il ghiaccio
Gabriele
Carnevali del
Real: per lui
una doppietta
In serie D si sblocca il Cerreto, che supera in
casa la Or.Sal. Ancona 77-71. Il tabellino: Zampetti 3, Narcisi 7, Rossini 2, Silvi 14, Moscatelli,
Fabrianesi 2, Barocci 2, Pallotta 5, Pecchia 21,
Giuseppetti 6, Montanari, Cimarra 15. La squadra
di Cerini, ancora nelle retrovie della classifica,
venerdì 16 ottobre giocherà a Montemarciano.
In questo weekend scatterà anche il campionato
di Promozione che vede ai nastri di partenza due
squadre fabrianesi: Brown Sugar e Bad Boys, questi ultimi neopromossi. I Brown Sugar Fabriano
di coach Christian Vico, molto rinnovati, possono
contare su: Luca Bugionovo, Edoardo Cafasso,
Massimo Capodimonte, Luca Chiarucci, Giampaolo Lucernoni, Tommaso Marsico, Emanuel
Mearelli, Riccardo Moscatelli, Riccardo Rossi,
Andrea Sacco, Luca Sacco, Lorenzo Sassi, Federico Settimi, Jacopo Taruschio, Alessandro Guerci,
Francesco Ceresani e Lorenzo Fabrianesi. Questo
il roster dei Bad Boys Fabriano di Davide Cola:
Paolo Aisa, Francesco Alberti, Giacomo Balducci, Luca Battistoni, Paolo Bernardini, Manuel
Bongiovanni, Francesco Carnevali, Daniele Corsetti, Carlo Eutizi, Luca Eutizi, Matteo Mearelli,
Michele Mosciatti, Ermete Ottoni, Massimiliano
Paleco, Samuele Piermartiri, Gabriele Salari, Luca
Salari, Nicolò Sorci, Umberto Sorrenti e Marco
Teatini. Nella prima giornata entrambe le squadre giocheranno venerdì 16 ottobre alle 21.15: i
Brown Sugar ospiteranno la New Basket Jesi alle
Mazzini; i Bad Boys giocheranno a Senigallia.
Luca Ciappelloni
27 sport.indd 2
Quattro su quattro. Procede a suon di vittorie la
marcia del Real Fabriano in questo avvio di stagione. I ragazzi di mister Kristian Giordani hanno
sbancato anche il campo di Numana per 1-3 al
termine di un match sempre condotto grazie alle
reti – nell’ordine – di Carnevali (2) e Angelelli.
La formazione: Balducci, Ciculi, Tombolini, Biancini, Stroppa, Angelelli, Baldoni, Bruzzichessi,
Bartolini, Carnevali, Passeri, Bucchi. Buone
nuove anche dall’Apd Cerreto di mister Maurizio Buratti, che è tornato a vincere: 6-5 contro il
Montelupone. Cerretesi sempre avanti, raggiunti
in situazione di parità solo in un frangente (2-2),
prima di prendere il largo nella seconda parte della
gara (anche 6-3). Nel finale il Montelupone ha
accorciato le distanze. Gol cerretesi del bomber
Giacomodonato (4), Marco Di Ronza e Lorenzetti. La formazione: Barchiesi, Cannoni Diego,
Calcio a 5, serie D: super Nebbiano
sale al vertice della classifica
Amadei, Lorenzetti, Bezhani, Buldrini, Cannoni
Samuele, Di Ronza Simone, Lippera, Poeta, Di
Ronza Marco, Giacomodonato. E’ stata rinviata,
invece, la partita tra Castrum Lauri e il Cerreto
di mister Francesco Rinaldi.
Nel prossimo turno, venerdì 16 ottobre, il Real Fabriano giocherà in casa contro la Futsal Macerata
(palestra Fermi, ore 21), idem il Cerreto contro
il Villa Musone (PalaCarifac, ore 21.30), mentre
l’Apd Cerreto andrà in trasferta sul campo della
capolista Potenza Picena.
La classifica dopo quattro giornate: Potenza Picena e Real Fabriano 12; Numana e Gagliole 9;
Apd Cerreto, Futsal Potenza Picena, Montelupone
e San Severino 6; Cantine Riunite Tolentino 5;
Castrum Lauri 4; Villa Musone, Futsal Macerata
e Cerreto 3; Avenale, Imbrecciata e Recanati 1.
Ferruccio Cocco
Alessandro
Colonnelli
del Nebbiano
autore
di due reti
Bella vittoria del Nebbiano di mister Giancarlo Manzetti, che batte 5-3 il Santa Maria Nuova nel big-match
di giornata e vola solitario in vetta alla classifica. Per il Nebbiano sono andati in rete Colonnelli (2), Spadini,
Caporali, Lampa e Pallotta. Disco rosso, invece, per la Virtus Matelica di mister Andrea Cantalamessa, che ha
perso a Moie per 4-3. Ai matelicesi non sono bastate le reti di Catena (2) e Ungureanu che avevano sortito il
momentaneo pareggio sul 3-3, poiché nel finale i padroni di casa hanno trovato il gol risolutivo. Infine, sconfitta
a domicilio per l’Avis Genga: 1-5 inflitto dalla Giovane Aurora. La classifica dopo quattro giornate: Nebbiano
10; Casenuove, Monserra e Santa Maria Nuova 9; Virtus Matelica 7; Giovane Aurora e Polisportiva Victoria 4;
Cupramontana, Frontale, Moscosi, Dorica e Moie 3; Avis Genga 0.
f.c.
14/10/15 11.42
28
>SPORT<
L'Azione 17 OTTOBRE 2015
CALCIO
I "mitici" ancora in campo
Intramontabili Garden Boys!
Bella trasferta a Belluno
E' iniziata
la loro 36a
stagione
consecutiva
di SANDRO BAROCCI
C
ome tutte le squadre che si
rispettino, i Garden Boys Fabriano, in preparazione al 36°
campionato consecutivo, che è iniziato
il 12 ottobre con la trasferta a Santa
Maria Nova, si sono recati in tournèe
per tre giorni in Veneto, precisamente
a Belluno, per un importante torneo
over 45, “34° Trofeo città di Belluno Memorial Paolo Zampieri”.
Il gruppo, partito in diciotto con due
pulmini, per non sfatare la leggenda
che li accompagna da sempre - “calcio
amicizia e gastronomia - la prima sera,
dopo il raduno iniziale con presentazione del torneo e sorteggio delle squadre
partecipanti, si è recato alla birreria
Pedavena, una fabbrica di birra artigianale, con annesso bellissimo ristorante.
L’avventura non poteva iniziare meglio.
Il problema, però, sarebbe arrivato la
mattina successiva, perchè alle ore
9.20 si scendeva in campo nel derby
contro Jesi, poi di nuovo alle 11.30
contro Muggia. E qui la birra della sera
prima l’ha fatta da padrona, regalando
agli "scoiattolini" due sconfitte. Dopo
la pausa pranzo e sonnellino, alle 16
I Garden Boys Fabriano schierati in occasione di due partite
di nuovo in campo per una delle tre
finali, con trofeo in palio, contro il
Belluno. Qui sono venuti fuori i veri
Garden Boys, ottima prestazione e
giusta vittoria per 2-1 con goal di Meriggiola e Gubinelli. Da segnalare che
del gruppo facevano parte cinque over
60: Barocci, Ciccolessi, Ciappelloni,
VOLLEY
Isidori, Martellucci. I primi due hanno
retto bene, restando sempre in campo
nei tre incontri disputati. A conti fatti,
esperienza positiva (la seconda per il
gruppo) in un torneo organizzato ottimamente, con buone strutture sportive
e bell'hotel che li ha ospitati al centro
città. Il clima nel gruppo, sdramma-
Serie D
tizzante nelle sconfitte, amichevole e
goliardico sempre, ha fatto sì che anche
le tre mogli che erano del gruppo, si
siano trovate benissimo. Ritorno con
il gruppo diviso in due: una parte si
è recata a Padova per un giro in città
(purtroppo non si è riusciti a visitare
la cappella degli Scrovegni a causa
del poco tempo a disposizione), l'altra
a Valdobbiadene per visitare cantine e
acquistare vino pregiato. L’avventura
si è conclusa dandosi appuntamento
per gli allenamenti e le prossime partite. Magici, inimitabili, intramontabili
Garden Boys, grazie di esistere da ben
36 anni, non mollate!
NUOTO
Meeting Internazionale Cis
Pallavolo Fabriano in crescita: Sarà un grande fine settimana
l'inizio del campionato si avvicina con tanti campioni in piscina
La Pallavolo Fabriano che si appresta ad iniziare il campionato di serie D
Ultima partita di Coppa Marche per le le ragazze
della Pallavolo Fabriano di Mario Paoletti, che finalmente sfoderano una buona prestazione. Spinte
dalla differenza di categoria (Candia milita nella
serie superiore, la C), le fabrianesi, pur soffrendo
in ricezione, se la giocano e combattono quasi alla
pari per due set.
Alla fine è arrivata una sconfitta per 3-0 (25-22;
25-18; 25-12), ma che – come detto – lascia soddisfatti per i progressi dimostrati dalla cartaie. La
formazione: Angeletti Syria, Baldoni Michela,
Baldoni Sara, Balducci Beatrice, Carnevali Camilla, Fattorini Aurora, Fattorini Melania, Malefora
Federica, Paolucci Erica, Ruggeri Gaia, Busini
Benedetta (L1), Cattarulla Valentina (L2).
Dal 24 ottobre si inizia a fare sul serio con l’inizio del campionato contro il San Severino Volley
della ex Eleonora Palazzi, presso la palestra Itas
di Fabriano alle ore 18.
f.c.
Podismo: Avis Fabriano anche a Lama
La Podistica Avis Fabriano domenica 4 ottobre ha partecipato con un gruppo di tredici runner alla “Maratonina
Lamarina”, classica gara di 13,8 a soltasi a Lama di San Giustino (Pg) che si contraddistingue per le numerose
presenze (ben 594 atleti in questa edizione) e per l'alto livello. Ha stravinto il ruandese Jean Pierre Mvuyekure
con il tempo di 41’ 47”. Il migliore dei fabrianesi è stato Gianluca Balducci con 57’ 00”. Molto bene anche Mario
Santori che, con 57’ 28”, è giunto 7° nella categoria 55-59 anni. Questi i tempi degli altri avisini: Amedeo Bucchi
1h 00’ 42”, Romualdo Burattini 1h 03’ 38”, Daniela Cozza 1h 04’ 01”, Saverio Berionni 1h 04’ 14”, Crescenzo
Papale 1h 06’ 35”, Roberto Bravetti 1h 07’ 15”, Mario Gubbiotti 1h 07’ 17”, Patrizia Cristallini 1h 08’ 18”, Paolo
Lippera 1h 10’ 10”, Andrea Tomassetti 1h 11’ 41”, Arrigo Berionni 1h 17’ 02”. Un plauso a Benedetta Cecchini
dell’Atletica Fabriano che, con 57’ 54”, si è classificata al 2° posto nella sua categoria femminile 18-34 anni.
28 sport.indd 2
Nel weekend del 17 e 18
ottobre la piscina comunale
di Fabriano sarà di nuovo
protagonista dell’evento
organizzato dalla Team
Marche Cis: la quindicesima edizione del Meeting
Internazionale Cis, la sesta
che si tiene nella città della
carta, il cui impianto natatorio è inserito e considerato
dalla Federazione uno dei più
belli e funzionali della Marche
e dove si terranno le gare più
importanti con gli atleti più
famosi. Ecco perché, anche in
questa occasione, giovedì sera
raggiungeranno Fabriano 649
nuotatori di altissimo livello.
“Una grande promozione per il
nostro territorio”, sono state le
parole dell’assessore allo Sport
Giovanni Balducci. “L’idea di
organizzare il Meeting Internazionale - ha spiegato Edoardo
Pataracchia (nella foto con
l'assessore Balducci), responsabile della piscina di Fabriano - è
sorta dopo diversi contatti con
squadre straniere e dopo aver
partecipato a manifestazioni
all’estero”. Altra cosa da rilevare è che si parla del Meeting
anche sulla Gazzetta del Sport:
CALCIO a 5
“Questione di stile, Fabriano
simula Rio”. Cioè, per simulare
le finali in notturna ai Giochi di
Rio, il meeting di Fabriano in
vasca corta si svolgerà con le
semifinali e finali alle 22 dopo
cena (batterie ore 15). Tra i big
iscritti, il team Adn con Govorov
(Ukr) e Heersbrandt (Bel), Pak
(Est), Smirnova (Ucr), Clifford
(Gb), Grigorishin (Rus), l’azzurra Alice Mizzau, il team
Veneto con Aglaia Pezzato,
la Larus con Dotto, Santucci,
Antonelli, Maiorana, Laugeni,
Gaetani, Malerba, Zonno ed altri
giovani azzurri come Turchi e la
Menotti, nello specifico per le
Nazionale europee ci saranno
Andrey Govorov (Ukr), Francois Heersbrandt (Bel), Gerda
Pak (Est), Marharyta Smirnova
(Ukr), Lewis Clifford (Ukr) Ivan
Grigorishin (Rus). Questi
invece i nomi degli atleti
della Nazionale Italiana:
Dotto Luca, Santucci Michele, Antonelli Lorenzo,
Casarin Davide, Turchi
Emanuel, Maiorana Gianluca, Mizzau Alice, Pezzato
Aglaia, Scarpa Vidal Elisa,
Menotti Martina.
Per quanto riguarda sabato
17 alle ore 21.30 verrà effettuata una finale speciale che non
concorrerà al punteggio per la
classifica.
La finale vedrà la partecipazione
dei primi otto atleti maschi e
delle prime otto donne che nel
pomeriggio di sabato avranno
ottenuto i migliori tempi nelle
gare dei 50 Stile libero F/M,
200 Stile libero F/M, 50 Farfalla
F/M, per questo tutti gli atleti,
gli allenatori e il pubblico sono
invitati a fermarsi per assistere
a questo spettacolo che vedrà la
partecipazione, tra gli altri, di
campioni che hanno partecipato
ai recenti Mondiali di Kazan
2015. L’ingresso alla manifestazione è gratuito. I frequentatori
potranno comunque usufruire
dell’impianto.
Daniele Gattucci
Campionato Acsi
Un avvio scoppiettante di stagione
Buon avvio del 1° campionato di calcio a 5 organizzato dalla Virtus Fabriano con l'egida dell'Acsi, Comitato Regionale Marche. Scoppiettante sia per i goal, sia per la tecnica messa in campo dai giocatori,
sia per i rituali inconvenienti della prima giornata: due gare rinviate per incompleta documentazione di
due delle squadre interessate alle stesse e breve black out dell'illuminazione nell'impianto PalaFermi.
Tutto sommato, comunque, gare interessanti sia a Sassoferrato (con il Real Sentinum che recupera nella
ripresa lo svantaggio del primo tempo con il Porchetto Crew, finale 3-3), sia a Fabriano, con due gare
incerte sino a buona metà del secondo tempo, ma che alla fine hanno visto primeggiare la Tabaccheria
Spighi contro il Dream Team Tonini per 7-1 ed il Futsal Team Fabriano contro il Drink Life per 7-3. Ed
ora, pronti via per la seconda giornata di sabato 17 ottobre: in scena nel Palas di Genga Stazione, nella
palestra dell'Itc "Morea" e nel PalaFermi di Fabriano: Diasen-Virtus Fabriano, Porchetto Crew-Atletico
Fabriano, Futsal Fabriano-Real Sentinum, Latinos-Drink Life, Dream Team Tonini-Juventude. Riposa
la Tabaccheria Spighi. Risultati, marcatori e classifica su www.virtusfabrianoasd.it.
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L'Azione 17 OTTOBRE 2015
>SPECIALE "PREMIO GENTILE"<
29
Ecco gli italiani nel mondo
Cinque prestigiosi riconoscimenti nobilitano il Premio Gentile 2015
S
di FRANCESCO IACOBINI
ono state le suggestioni della ricerca scientifica
d’avanguardia e dell’arte, soprattutto, a caratterizzare la XIX edizione del Premio nazionale Gentile
da Fabriano, la cui cerimonia di assegnazione si è
svolta sabato 10 ottobre nello stupendo scenario dell’Oratorio
della Carità.
Presentata dalla giornalista del Tg1 Barbara Capponi, la
mattinata ha visto una notevole partecipazione di pubblico e
un grande interesse per le personalità e le storie dei premiati,
sotto lo sguardo attento della Giuria, presieduta dal Rettore
Magnifico dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”,
Vilberto Stocchi.
In sala anche il sindaco di Fabriano, Giancarlo Sagramola,
il Vescovo Mons. Giancarlo Vecerrica, l’assessore regionale
alla Cultura e al Turismo, Moreno Pieroni, che hanno portato
il loro saluto, e le autorità militari della città.
Il Premio 2015, fedele alla consolidata ispirazione di selezionare e promuovere le esperienze di creatività e successo che
segnano la Regione Marche e l’Italia, ha voluto sottolineare
ancora più che in passato l’importanza dell’internazionalizzazione. “Italiani nel mondo” è stato, infatti, il tema di
quest’anno.
“Lo abbiamo scelto anche per collegarci con un evento che sta
portando l’Italia, se così possiamo dire, al centro del modo,
con l’Expo in corso a Milano”, ha affermato il direttore del
Gentile, Galliano Crinella. “Il rapporto tra il territorio e le
frontiere globali è oggi più che mai importante, e si può dire
che appartiene al genio marchigiano già da molto tempo. Noi
vogliamo valorizzare anche questa indole, e ringraziamo tutti
coloro che sostengono e incoraggiano il nostro impegno, con
una fiducia che speriamo ben ripagata anche sul piano della
qualità e dell’autorevolezza delle nostre proposte”.
Qualità e autorevolezza che sicuramente non sono mancate
nemmeno in questo diciannovesimo appuntamento, con un
parterre di premiati di grande livello.
Anzitutto il manager e imprenditore fabrianese Fabio Biondi,
fondatore e Presidente del Gruppo Diatech, premiato nella
Sezione “Officina Marchigiana”, dal quale è venuto un messaggio forte sull’importanza della farmacogenetica e della
cura integrale del malato, in luogo della concentrazione sulla
“sola” patologia.
Quindi il giovane astrofisico recanatese Francesco Tombesi
(sezione “Giovani”), ricercatore della Nasa e dell’Università
del Maryland, noto a livello mondiale per i suoi studi sui
29 fuori porta.indd 2
Il gruppo al completo dei premiati con alcuni
componenti della giuria e la giornalista Barbara Capponi
buchi neri e l’astrofisica extra galattica. Tombesi ha fatto
un’interessante panoramica sulle principali piste del suo
lavoro, evidenziando come in fondo ci si trovi ancora agli
albori dell’era spaziale, ma anche rilevando la fondamentale
comprensibilità dell’universo, secondo l’intuizione di Einstein, lungo una strada da percorrere con fiducia e impegno.
A seguire, il pittore monturanese Sandro Trotti (sezione “Vite
di italiani”), simbolo di una vocazione artistica totalizzante
e incessantemente giovane, sviluppata lungo la tratta geografica ed esistenziale Marche-Roma-Cina. Egli ha riassunto
in poche ma efficaci battute il senso di tutta un’esistenza.
Caratterizzata da una ricerca fatta di rigore formale e apertura
al trascendente, dall’indagine sull’armonia nascosta delle
cose, dalla fatica del corpo a corpo creativo con la materia e
dal rapporto decisivo con l’Oriente e, appunto, con la Cina.
Di grande presa sui presenti è stato poi l’intervento del prof.
Antonio Paolucci, cui è stato attribuito il riconoscimento
nella sezione “Carlo Bo per l’arte e la cultura”. Direttore dei
Musei Vaticani, critico e storico dell’arte con un curriculum
di incarichi e pubblicazioni di assoluto prestigio, Paolucci
ha tratteggiato gli aspetti salienti degli affreschi dell’Oratorio della Carità, in una lettura vivamente integrata con gli
elementi tipici della civiltà marchigiana (pluralità, senso
della bellezza fondato sulla misura, armonia degli elementi).
E infine le parole della prof.ssa Elena Cattaneo, scienziata e
senatrice a vita della Repubblica (Sezione “Scienza, ricerca
e innovazione”), che ha testimoniato le sfide e le opportunità
dell’attività di ricerca. Ricerca che, soprattutto nel campo
della medicina neurodegenerativa in cui lei opera, chiede
coraggio, libertà effettiva e una radicata consapevolezza dei
compiti autentici della scienza (che sia ambiziosa, audace,
responsabile, pubblica, visibile, verificabile, forte degli
esempi di maestri come il Nobel Rita Levi Montalcini).
I contributi dei premiati sono stati arricchiti da presentazioni
multimediali, mentre due inserti di grande intensità proposti
dall’attore e doppiatore Luca Violini hanno portato il pubblico nella dimensione poetica e letteraria di Giacomo Leopardi.
Non è mancato il giusto richiamo alla bella mostra Alkeros
di Eros de Finis, visitabile al Museo della Carta e della
Filigrana fino all’8 novembre, e alla nuova pubblicazione,
la quinta, de “Le Cartelle del Gentile”, “Omaggio a Tullio
Pericoli”, in ricordo del disegnatore marchigiano premiato
dal Gentile nel 2003.
14/10/15 11.52
30
>DIALOGO<
L'Azione 17 OTTOBRE 2015
Cammino nella disabilità
Inaugurato il Centro Servizi Anffas a Macerata: presente anche Fabriano
di GIULIO PIETRANGELI*
U
na grande gioia nell'aria,
un grande traguardo, una
grande festa per l'Anffas,
un grande pubblico che
plaude coloro che con grande impegno insieme hanno portato avanti
questa avventura forti di un grande
amore e credenza per il raggiungimento di questo risultato. A guidarli
il presidente Anffas onlus Macerata
Mario Sperandini supportato anche
da un Anffas regionale composta da
16 associazioni in tutta la Regione
Marche (di cui Anffas onlus Fabriano è un componente).
Il tutto nasce 10 anni da un'insufficienza delle strutture per dare
risposte alle varie richieste di presa
in carico dei nostri ragazzi. In 10
anni si è realizzato: ampliamento
del diurno, cucina centralizzata,
sale mensa, stanze da poter utilizzare come ambulatori, palestra, due
comunità alloggio, due mini appartamenti per la vita indipendente,
ampio garage, impianto fotovoltaico, riscaldamento e rifrigerazione
a pompa di calore, accortezza per
il risparmio energetico. Voglio
aggiungere un pensiero Anffas che
faccio mio: spesso usiamo la parola
traguardo in queste occasioni come
giusto che sia, questo termine però
va inteso (utilizzando una metafora
ciclistica) non come traguardo della
classica Milano-Sanremo, piuttosto
come traguardo di una tappa del
Giro d'Italia. Perchè per una as-
sociazione come l'Anffas non può
esserci traguardo finale, ma sempre
una tappa in divenire perchè lo
scopo ultimo per quest'associazione di familiari
è lavorare per la piena
inclusione delle persone
di cui ci prendiamo cura
e carico. Chiedo ai nostri
politici, amministratori,
funzionari pubblici, che
nel loro legiferare, deliberare, applicare norme, siano guidati da un'ottica che
non sia sola economica,
ragioneristica, lasciandosi
trascinare dall'imperativo
oramai categorico che è
"tagliare" o far precedere
ad ogni colloquio "non
ci sono fondi"! Perché ci sono
argomenti, situazioni di particolare gravità, che vanno affrontati
ragionando sui diritti inalienabili
delle persone. Uno strumento utile
che potrebbe diventare paradigma
operativo per quanto riguarda la disabilità è la
"convenzione Onu sui
diritti delle persone con
disabilità" fatta propria
dal nostro paese con la
legge dello Stato n °18
del marzo 2009.
In quest'ottica la nostra
associazione sarà sempre presente ai tavoli
di concertazione per
apportare il nostro contributo, con la massima
collaborazione.
*Presidente Anffas
Fabriano
A Collamato il monumento è a pezzi
Lettera aperta al sindaco
Sono gli abitanti di Collamato a rivolgersi
a Lei, sperando di riuscire questa volta a
ricevere almeno una risposta. Abbiamo infatti
segnalato da due settimane un piccolo problema, facilmente risolvibile nella sostanza,
ma di grande importanza sociale, civile ed
affettiva per tutti noi. Il piccolo angelo che fa
da cornice alla lapide centrale del nostro pregevole Monumento ai Caduti, realizzato da
molti decenni sulla parete esterna dell’antico
Castello è caduto, danneggiandosi gravemente, ma forse ancora recuperabile, visto il suo
valore simbolico. Abbiamo subito segnalato
il fatto ai Vigili Urbani e, dopo una settimana,
ci siamo rivolti al suo assessore chiedendo
un sopralluogo per verificare che non ci
siano altre parti in pericolo ed un intervento
di ripristino del monumento. Ad ora non ci
risulta nessun sopralluogo, né tanto meno
un intervento ed addirittura non abbiamo
ricevuto alcun riscontro alle nostre segnalazioni. Si avvicina la data del 4 novembre e
vorremmo trovare
prima di allora
una soluzione
al problema. Si
tratta di un intervento modesto
ma molto significativo che, ci
auguriamo, venga
preso in esame
con la giusta sensibilità da parte
di un sindaco nei
confronti dei caduti e dell’intera
popolazione che li ha ricordati e vuole ricordare ancora degnamente quanti sono caduti
nelle due guerre del secolo scorso, anche
se erano e sono abitanti di una frazione che
non sempre ha avuto l’attenzione che
merita da parte del
Comune di Fabriano.
Siamo certi di una sua
sollecita risposta e di
un intervento risolutivo in tempi brevi per
assicurare tutti della
sicurezza e del futuro
del nostro monumento. Grazie da parte di
tutti i collamatesi.
Gli abitanti
di Collamato
Convegno Sergio Luciani, Richiesta di attivazione
del Question Time
mancavano i medici locali
“20 anni di solidarietà, 20 anni di ricerca, 20 anni
di conquiste” il titolo del convegno che l’Associazione Sergio Luciani ha presentato sabato 26
settembre presso l’Oratorio della Carità.
Abbiamo impiegato più di un anno per la realizzazione di questo importante appuntamento,
per constatare i progressi della ricerca scientifica,
che abbiamo sempre sostenuto, e per festeggiare
i 20 anni di attività.
E’ stato un periodo intenso che ci ha probabilmente richiesto più energie di quelle che effettivamente avevamo. Possiamo ritenerci assolutamente soddisfatti di come è riuscita la serata,
che ha visto comunque buona partecipazione
di pubblico. Quello che invece ci rammarica è
stato constatare la totale assenza degli “addetti ai
lavori”, e con questo intendiamo dire che nessuno
dei medici del territorio è intervenuto, snobbando quasi l’evento e perdendo, dal nostro punto
di vista, un’ottima occasione per accrescere il
proprio bagaglio personale e la conoscenza di
argomenti che, purtroppo, sono sempre attuali.
Sicuramente non ci ha fatto piacere giustificarli
con i relatori intervenuti, che sono professori e
ricercatori di fama nazionale ed internazionale e
che si sono accorti della totale mancanza dell’apparato medico. Nostro malgrado
ne prendiamo atto, consapevoli
che più di questo non potevamo
fare. Purtroppo l’indifferenza dimostrata non può assolutamente
essere condivisa e giustificata.
Non nascondiamo che questo
atteggiamento ci ha ferito, ma
continueremo nel nostro operato con l’entusiasmo di sempre,
sicuri che il nostro “lavoro” è
comunque apprezzato e valutato
da moltissime persone.
Per ultimo ringraziamo tutti
coloro che sono intervenuti,
dimostrando notevole sensibilità
e quelli che ci hanno disinteressatamente aiutato nella realizzazione di questo appuntamento.
Il consiglio direttivo
30 dialogo.indd 2
Per comprimere la distanza tra cittadini, politica e istituzioni che si appalesa
ogni qual volta che, anche all’interno del nostro Consiglio comunale, i cittadini
cercano, non potendo, di interagire con l’assise, abbiamo depositato un protocollo
di richiesta di attivazione, del “Question Time del cittadino”, che persegue, fra
l’altro, anche gli intendimenti del decreto Lgs n. 33 del 14 marzo 2013. Tale
decreto auspica l'ampliamento delle relazioni tra cittadino e amministrazione.
Vero che i cittadini fabrianesi possono assistere ai Consigli comunali, tuttavia
non gli è data la possibilità di presentare domande o richieste direttamente durante tali incontri, quindi in maniera pubblica. Possono farlo in separata sede,
durante gli orari di ricevimento, ma questo tipo d'incontro non da garanzie totali
di trasparenza e pubblicità, rischiando magari una deriva verso il clientelismo.
Per dare uno strumento maggiore di partecipazione alla cittadinanza abbiamo
proposto d'istituire un Question Time: un momento di confronto diretto e pubblico tra amministrazione e cittadini. Si tratta di dare ulteriori spazi d'inclusione
e condivisione al dialogo e alla collaborazione atti a far comprendere che si può
e si deve essere partecipi alla vita politica e amministrativa al di là di qualsiasi
appartenenza politica, quando il fine è solo quello del bene collettivo.
Per "Question Time del cittadino” s'intende uno strumento partecipativo attraverso
cui i cittadini pongono quesiti all'amministrazione comunale (con risposta immediata prima dell'inizio del Consiglio comunale vero e proprio) per ricevere informazioni e chiarimenti su tutto ciò che concerne la vita pubblica di una comunità.
Detto strumento ha lo scopo, da un lato, di favorire la partecipazione del cittadino alla vita dell'ente, dall'altro, di consentire a chi amministra di conoscere le
posizioni, le critiche, i suggerimenti, le istanze provenienti dalla cittadinanza.
Già molti Comuni italiani si sono dotati con successo dello strumento sopra definito "Question Time", ottenendo risultati incoraggianti anche dal punto di vista
dell'efficacia e dell'efficienza dell'azione amministrativa.
Ci auspichiamo che la nostra proposta sia accolta positivamente dalla cittadinanza
e anche dal sindaco che dimostrerà quanto stia a cuore a questa amministrazione la
partecipazione e inclusione dei cittadini nella vita politica della nostra comunità.
Joselito Arcioni,
consigliere comunale Movimento 5 Stelle Fabriano
14/10/15 10.57
31
>DIALOGO<
L'Azione 17 OTTOBRE 2015
Tra i percorsi della scuola
Il passaggio da un gradino ad un altro del Comprensivo
oggi precoce maturazione sessuale.
La secondaria di secondo grado
che lo accoglie, lamenta l’impreparazione di alunni che non sanno
articolare un ragionamento, che
scrivono in modo illeggibile con
gravi errori di ortografia e di sintassi, carenti anche nella formazione
logico-matematica.
Di chi la responsabilità? Si ripete
da più parti, che è la secondaria di
primo grado la maggior responsabile del decadimento della qualità
della scuola. E’ vero? Per dare una
risposta autorevole alla domanda,
trascrivo qui di seguito, un tratto
dell’articolo: “La scuola media al
traguardo dei… cinquanta anni”,
scritto da un preside che molti
docenti di Fabriano hanno avuto il
privilegio di ascoltare, il professor
Piero Cattaneo.
“La questione dell’identità della
scuola media unica si pone fin dalla
sua introduzione con la legge del
1962. In realtà è rimasto irrisolto,
già dal suo avvio, il problema della
natura e della funzione della scuola
media quale scuola successiva a
quella elementare che di fatto non
ha mai assunto, se non in tempi
successivi, la caratteristica di
scuola primaria, cioè di scuola in
grado di fornire agli allievi dai 6
ai 10 anni le conoscenze e i saperi
essenziali e capaci di generare altre
conoscenze e saperi, secondo un
processo cognitivo ed esperienziale
continuativo, graduale, progressivo.
La cosiddetta scuola elementare
(denominata primaria con la legge
n. 53|2003) in effetti ha avuto il
compito di presentare in termini più
ridotti e semplificati, i contenuti disciplinari, ripresi alla scuola media
secondo la logica della spirale, a
livelli via via più ampi e complessi.
In concreto le due logiche non si
sono mai integrate anche a causa
di due periodi scolastici di durata
differente (5 anni e 3 anni) e di
un’articolazione che prevedeva un
triennio iniziale (primo ciclo della
scuola elementare), un biennio
(secondo ciclo della scuola elementare); i tre anni della scuola media
nel tempo si sono rilevati poco
funzionali proprio per il problema
della ‘giuntura’ con il segmento
precedente e con quello scolastico
successivo”.
La disanima della realtà che si
vive, pone un'ulteriore domanda:
come risolvere il problema della
Fabriano in...Avvenire:
lo stupore della Arslan
nota scrittrice Antonia Arslan, veneta di origine armena, su “Luoghi
dell’infinito” il bellissimo supplemento (“Itinerari arte e cultura”)
mensile del quotidiano “Avvenire”.
Come si vede, la nostra città l’ha
affascinata. L’articolo è preceduto
da una foto che aggiunge incanto
all’incanto delle parole: un notturno, pieno di luce, della piazza del
Comune ripresa da sotto il voltone
del Palazzo del Podestà, quando
là sotto c’era ancora l’antica cartolibreria Lotti. Peccato che la
didascalia contenga un errore, anzi
due: la nostra Piazza Alta viene
detta Vittorio Emanuele e il palazzo
a destra che è il Palazzo Vescovile
viene scambiato per quello del
Podestà. Ma sono errori veniali,
perdonabili. In “Luoghi dell’infinito” di ottobre Fabriano
ci fa una bellissima figura.
Antonia Arslan era stata invitata dal Fabriano
Festival "Lo Spirito e la
Terra", promosso dalla
Fondazione Carifac con
la città di Fabriano.
di ADELE GIOIA
N
on è noto se siano state
compiute indagini significative prima di saldare
in un unico percorso
educativo la scuola dell’infanzia,
la scuola primaria (ex elementari)
e quella secondaria di primo grado
(ex scuola media). Ferisce il pensiero che la motivazione del decreto
istitutivo sia stata, soprattutto, di
carattere economico, ma chi ha
sperimentato la problematicità,
spesso la difficoltà di un passaggio sereno, non traumatico, dalle
elementari alla scuola media, può
vedere in questa scelta l’opportunità
di trasformare un lungo percorso
scolastico in un cammino di maturazione civile, culturale, personale,
articolato in tappe successive tra
loro armonicamente progettate e
attuate.
Per gli alunni, durante i dieci
anni impegnati nell’istituto comprensivo, si verifica un processo
di crescita all’inizio tranquillo (il
cosiddetto periodo di latenza) ma
poi sempre più rapido: il bambino
di tre anni è, alla conclusione del
ciclo, un preadolescente, con una
Fra le città delle Marche, una regione fra le più appassionanti d’Italia,
Fabriano è particolarmente conosciuta per la sua antica arte della
carta. Scrivere o disegnare su carta
Fabriano ha sempre avuto un carattere di distinzione e di eleganza.
”Non si fanno brutte copie sulla mia
carta Fabriano!” mi disse una volta
mia madre, col suo solito modo impetuoso, strappandomi dalle mani
il bel foglio pesante coi margini
sfilati su cui stavo scarabocchiando
un compito…Due mesi fa proprio
nella nobile Fabriano, sono
andato ad un festival molto
speciale, festoso e pieno
di stimoli e di condivisa
allegria. Ho dormito in una
foresteria di un monastero...
Ho camminato per strade
severe fiancheggiate da
palazzi grandi con rare finestre; ho ascoltato amabili
concerti in un giardino di
alberi ombrosi, dove tutti
sorridevano con amicizia;
ho parlato in una chiesa raccolta dove fiorivano
dappertutto i miei girasoli, calda
di pensieri ed emozioni; ho cenato
in un posto squisito, assaggiando
un miele celestiale. E poi ho conosciuto le Monache Benedettine del
Monastero dedicato a Margherita, la
perla di Anatolia: una Santa giovane
e gentile che visse e patì il martirio
a quindici anni in Antiochia di Pisidia, alla fine del III secolo. Una
comunità che mi ha ricevuto con un
affetto così intenso e gioioso che mi
ha avvolta tutta….
Chi ha scritto così di Fabriano? La
a.c.
Fabriano: scorcio di Corso
della Repubblica. L'immagine è riportata nell'inserto
"Luoghi dell'infinito"
Ma la tassa non è affatto diminuita
Come tutti gli anni di questo periodo l’amministrazione comunale invia il saldo della tassa sulla “monnezza”. E
come tutti gli anni, dopo un acconto cospicuo, il saldo viene diviso in due rate. Non è preistoria, ma accadeva negli
anni Cinquanta e Sessanta: il Comune rateizzava la famosa imposta di famiglia in sei rate. Se oggi venisse fatto
per la Tari, nel mio caso, come in tutti i casi credo, l’importo di ogni rata sarebbe inferiore alla metà di una rata
attuale, farlo sarebbe un aiuto a coloro che in questi ultimi due mesi avranno difficoltà a pagare. Già, allora non
esisteva il computer che fa tutto, ma si lavorava con la propria testa e proprie mani. Questo per quanto riguarda
la riscossione. Ma per quanto riguarda l’importo, bisogna credere che noi sudditi, pardon, cittadini di Fabriano
siamo costretti a perdere tempo e pazienza nel suddividere la ”monnezza”. Si era detto che differenziando i
rifiuti di questa tassa sarebbe diminuita. Non mi sembra! Che fine fanno la carta, la plastica, il ferro ed il vetro?
Vengono regalati forse pagando per regalarli? Se invece venissero venduti, dove finisce quanto incassato? Vorrei
domandare all’assessore competente se nell’importo addebitato ai cittadini è compresa l’assicurazione contro
le macchie agli abiti, considerata l’indecente sporcizia dei cosiddetti cassonetti, tronco di piramide con la base
minore in basso e privi dell’apertura a pedale (!) per la cui apertura dovremmo essere dotati di tre braccia. A
proposito, chi è stato il genio che li ha inventati?
“giuntura” tra i tre percorsi
dell’istituto comprensivo?
Si potrebbe sollecitare una
nuova legge, ma la strada
sarebbe lunga e prevedibilmente accidentata. Si
dovrà, invece, operare –su
iniziativa dei presidi- per
offrire occasioni di incontro, di dibattito, di proposte
educative, a tutti i docenti,
al fine di garantire un
passaggio non traumatico
da un gradino all’altro
dell’istituto comprensivo;
ma anche per poter dare,
alla conclusione dei 10
anni di scuola, un motivato
giudizio orientativo.
Auspicabile l’organizzazione di feste di passaggio
dalla scuola dell’infanzia alla
primaria; per la primaria invece si
consiglia un esame vero, programmato e attuato insieme dai docenti
della primaria e della secondaria di
primo grado. Sarà l’occasione, per
gli studenti, di cimentarsi in prove
vissute come allenamento alle difficoltà di vario tipo che incontreranno
sia nella scuola che nella vita.
Tutto da compiere nell’ordine e
nel rispetto reciproco perché solo
nell’ordine si potrà respirare un
clima di crescita umana e culturale
per quanti vivono ed operano nella
scuola.
E’ utopia? No, è l’impegno di presidi e docenti nell’assolvimento del
loro dovere professionale, difficile,
delicato, impegnativo, ma tale da
contribuire alla costruzione di una
società più libera e più giusta.
L'Istituto Merloni
capofila per l'Irlanda
Il 15 settembre, ad Ancona, è
andata in onda la fase istituzionale e finale, del Corso regionale
“English for you 2014/2015”, finanziato dai fondi sociali europei
Fse. Il direttore del centro studi
di Dublino Ces ed il segretario
Generale Uil Marche, Graziano
Fioretti, hanno voluto incontrare
tutti i partecipanti, consegnando
loro un attestato con cd, che
ripercorreva la fasi salienti degli
studenti in terra irlandese, Paese
scelto per lo stage estero.
La scuola Centre of English Studies é stata fondata nel 1976. Ancora oggi ha il piacere di accogliere studenti di oltre quaranta
nazionalità diverse che arrivano
qui ad imparare l'inglese in una
splendida cittá, Dublino. Con gli
anni, si è guadagnata un'eccellente reputazione accademica,
grazie ai suoi docenti altamente
qualificati, le strutture moderne
e funzionali ed un'organizzazione attenta e professionale. Allo
stesso tempo Ces mantiene la sua
atmosfera accogliente e calorosa,
risultando cosí il posto ideale per
imparare l'inglese. L’Iis Merloni
Miliani di Fabriano (Itis e Ipsia)
è stata la scuola capofila del
progetto internazionale. Le altre
istituzioni scolastiche erano:
l’Ipsia “Don Enrico Pocognoli”
di Matelica, il Liceo classico
“V. Emanuele II” di Jesi, l’Itgc
“Carducci-Galilei” di Fermo. Il
totale dei corsisti ha visto novanta studenti, distribuiti in sei corsi
da 15 alunni ciascuno. La durata
prevedeva la frequenza bisettimanale in orario pomeridiano,
per un periodo complessivo
di quattro mesi. Quaranta due
studenti dei quattro istituti, i migliori, hanno potuto trascorrere
gratuitamente un soggiorno di
tre settimane proprio a Dublino,
capitale dell’Irlanda. Quasi tutti
sono stati certificati con il “pet”,
acronimo che sta per secondo
livello di esame dell'università
di Cambridge. Inserito nel livello
B1 del quadro comune europeo
di riferimento per la conoscenza
delle lingue, riguarda l'utilizzo
della lingua inglese nella vita
quotidiana. Per sostenere l'esame
pet è necessario conoscere circa
1.500 vocaboli. Un bel momento
per i nostri ragazzi, proiettati
sempre di più verso i sistemi ufficiali di apprendimento dell’inglese, aspetto ormai imprescindibile
per qualsiasi scelta lavorativa
futura, in un mondo globalizzato
come quello dei nostri tempi. Un
conviviale buffet ha chiuso la
giornata tra felicitazioni e saluti.
Marco Galli
Francesco Frigio
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