ottobre - Stampa Reggiana

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ottobre - Stampa Reggiana
STAMPA REGGIANA
periodico di attualità > cultura > spettacolo > sport - anno XII numero 7 > SETTEMBRE-OTTOBRE 2014 € 2,00
Palazzo Busetti
Rivive il cuore
del centro storico
L’intervento di ristrutturazione
ha riqualificato l’anima pulsante della città
L’imprenditore Fulvio Montipò
ECONOMIA
Export, ricerca e
innovazione:
le sfide per la città
ANGELO DAVOLI
Reggio
piange l’artista
dei cieli azzurri
TEATRI
Al via la
nuova stagione
2014-2015
SOMMARIO
RUBRICHE
p. 5 – PRIMO PIANO Ricette anti-crisi di Dario Caselli
p. 7 – SOTTOSOPRA C’era una volta il modello emiliano...
di Enrico Pirondini
SERVIZI - ATTUALITA’
p. 8-11 - NEWS DALL’ESAGONO e non solo
p. 16-19 – Servizio di Isabella Trovato - Palazzo Busetti:
dai Bush a Montipò - Montipò, l’imprenditore
che parla coi fatti - H&M conquista Reggio
p. 20 e 21 – Di nuovo sui banchi
p. 24 - Tre omicidi in soli tre mesi di Simona Onniboni
p. 25 - Il 118 trasloca a Parma di Isabella Trovato
p. 26-29 – Un epifanico anno a Teatro di Giulia Misti
ECONOMIA
p. 22 – Credem, al via un nuovo giro di assunzioni
p. 23 – Il futuro economico del territorio
REGGIO CITTA’: STORIE, EVENTI, COSTUME
p. 12 e 13 - Il silenzio che mi circonda é irreale
di Cristina Bolognesi
p. 15 - Si è spento l’uomo del giusto processo
di Isabella Trovato
p. 30 e 31 - Libera Università “Il Crostolo”
di Reggio Emilia
p. 32 - Largo alle start-up di Riccardo Caselli
ARTE E CULTURA
p. 41 – All’insegna di arte, cultura e turismo
p. 43 – Il segno energico dell’incisore di Emanuele Filini
p. 44 – La forza della natura di Monica Baldi
p. 45 - L’ espressività del colore di Anna Fornaciari
TERRITORIO
p. 33 – Lotta ai pirati del Po di Antonio Lecci
p. 34 e 35 – Compie 18 anni la kermesse “
Piante e animali perduti” di Enrico Pirondini
p. 36 e 37 - Cerredolo di Toano di Danilo Morini
p. 38 e 39 - Una carriera tricolore per il top gun
di Viadana di Romano Pezzi
SPORT
p. 52 e 53 – Grissin Bon: il tuo esame più duro
di Lorenzo Marcacci
SALUTE, PASSIONI, BENESSERE
p. 47 – MUSICA. Un concerto per i 100 anni
p. 48 e 49 – MUSICA. I Migliori anni con Radioerre
di Luigi Cocconcelli
p. 50 e 51 – SALUTE E PREVENZIONE.
Pidocchi: conoscerli per evitarli
p. 54 – MODA. I colori di settembre a cura
di Biancamaria Tirelli
p. 55 – LA RICETTA DEL MESE a cura di Paolo Braglia
p. 56 e 57 – VERDE E DINTORNI Letture da giardino
di Giuseppe Baldi
p. 58 e 59 – ESCURSIONISMO Un Appennino ancora
tutto da scoprire a cura del CAI
p. 60 – RECENSIONI La vera storia del martire
bambino di Isabella Trovato
p. 61 - RECENSIONI Le ragioni del tempo di Giulia Misti
p. 62 – ROMANZO STORICO Anche i tedeschi hanno
i pidocchi di Isabella Trovato
p. 63 – IL RACCONTO DEL MESE Il numero di pettorale
di Franco Zanichelli
p. 64 e 65 – AGENDA Appuntamenti dedicati
ai più piccoli
p. 66-75 – AGENDA Appuntamenti in città,
a Teatro e nelle Galleria d’Arte
p. 76-82 – EVENTI IN CTTA’
STAMPA REGGIANA
Direttore responsabile: GIOVANNI MAZZONI
Proprietà: Editoriale Tricolore s.r.l. -Editore: Editoriale Tricolore srl, via Pasteur, 2 - 42122 Reggio Emilia
Direzione e Redazione: via Pasteur 2 - 42122 Reggio Emilia Tel. 0522.557893 Fax 0522.557825 e-mail: [email protected] ISSN 2239-5946
Pubblicità: Rete 7 e Editoriale Tricolore Tel. 0522.557893 - fax 0522.557825
Progetto grafico: Corbelli Tiziana - Foto: Stefano Rossi di Foto Artioli - Editoriale Tricolore srl - Stampa: BERTANI & C. - CAVRIAGO (RE)
Autorizzazione del Tribunale di Reggio Emilia n. 1157 del 14/02/2006
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primo piano
L’Italia di Renzi
n
Ricette anti-crisi
Annunci e show mentre il paese sta vivendo la crisi più grave di sempre
di Dario
Caselli
M
a l’Economist non era la
bibbia quando andava malissimo Berlusconi? Non veniva citata appunto come
la sacra scrittura dagli esponenti del
Pd, in ogni talk show? Ora pare retrocessa a foglio scandalistico, come
Il Fatto di Padellaro e Travaglio, solo
per aver pubblicato una vignetta con
una barchetta da venti euro con a
bordo due impettiti Merkel e Hollande a prua, mentre a poppa il “povero”
Draghi tenta di vuotare la barca con
un barattolo. In mezzo il Tartarino di
Firenze con un cono gelato in mano. Il
ritratto è ingeneroso, ma il problema
è se sia vero o falso il messaggio che
trasmette ed è un po’ da clown che
Renzi abbia offerto gelati davanti a
Palazzo Chigi, mentre l’Italia tocca la
sua crisi più grave di sempre.
Infatti non è la dimensione a renderla tale, il dopoguerra fu peggiore, ma
lo scenario che vede il nostro Paese
retrocedere dalla serie A alla promozione alla velocità della luce, questo
perché al campionato si sono iscritte
nuove squadre, sempre più competitive. Questa non è una partita per
paesi vecchi e non si vince con gli annunci, ma con i fatti.
Renzi guida l’Italia, come Berlusconi il
Milan: annunci di grandi prospettive,
niente soldi, per ora niente tagli e riforme low cost.
Possiamo raccontarcela come vogliamo, ma bastano tre cifre ad indicare
i problemi dell’Europa comunitaria e
dell’Italia in particolare: siamo il 7%
della popolazione mondiale, Italia
e Germania sono i paesi che invecchiano di più. Produciamo il 25% del
Pil mondiale e spendiamo il 50% del
welfare mondiale, l’Italia ha la spesa
pensionistica più alta, non perché siano alte le pensioni, ma sono molte,
comprendendo quelle di invalidità, accompagnamento, reversibilità, circa
40 miliardi di euro e il maggior peso
per lo Stato. Ha il debito più alto e si
dice che gli italiani, come privati, hanno il debito più basso. Vero, solo che i
risparmi resistono unicamente perché
nessuno consuma più e non perché si
forma nuova ricchezza, anzi se ne forma sempre meno. Inoltre il 70% della
ricchezza delle famiglie è in immobili,
che in questo quadro sono destinati non solo a calare, ma a diventare
sostanzialmente illiquidi, essendo tra
l’altro vendibili per lo più sul mercato
interno. In un mercato deflativo scendono tutti i prezzi, eccetto le tasse e
ciò determina che i patrimoni immobiliari e mobiliari non solo non creino
valore ma lo distruggano, per cui non
farei un grandissimo conto sulla ricchezza degli italiani, con l’eccezione
di quel 10% che controlla il 47% della
ricchezza.
La ricetta è semplice: tagli, tagli e ancora tagli, per ridurre il costo del lavoro e le tasse sulle imprese, l’Inghilterra l’ha portata al 20%, l’Economist ha
qualche ragione di fare lo spocchioso, se non salviamo la nostra quota
di Pil, tutti i diritti molti presunti che
oggi vengono accanitamente difesi, si
scioglieranno come gelati al sole e a
Renzi resterà in mano un cono vuoto
e il suo patetico show. n
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sottosopra
n
Primarie PD Emilia
L’Emilia rossa e rosè non è più felix
C’era una volta
il modello emiliano...
Indagati per “spese pazze” i due principali concorrenti alla carica di Governatore
post-Errani: i renziani Matteo Richetti e Stefano Bonaccini
di Enrico
Pirondini
C’
era una volta il modello emiliano: ortodosso, rigoroso, ben
oliato, sovietico. Citato urbi ed
orbi. Funzionava come le Poste
svizzere. Le segreterie controllavano tutto. Le cooperative volavano col vento in
poppa. I soldi piovevano come i fiocchi di
neve nelle cartoline di Natale.
Imperava il mito di Togliatti: per la base
del Pci era “Il Migliore”. Anche se di pecche ne aveva collezionato parecchie fin
dal 1936 quando, durante la guerra civile spagnola, per conto di Stalin, aveva
contribuito alla eliminazione dei rifugiati
trotzkisti. Poi venne accusato di tutto,
di più, anche di aver lasciato crepare di
stenti i prigionieri italiani in Russia (1943),
di aver appoggiato Tito nel tentativo di
espropriare l’Italia della Venezia Giulia e
di Trieste (1945/48), di aver sollecitato
l’invasione dell’Ungheria da parte dell’Urss (1956), di aver financo abbandonato il figlio Aldo rimasto rinchiuso in una
clinica psichiatrica per trent’anni. Pazienza, Palmiro era e restava il faro, la luce.
I nipotini lo adoravano. E adoravano la
compagna Nilde detta, ovviamente “La
Migliora”. Ma anche “La Badessa”, “La Zarina”. Erano i tempi gloriosi e gaudenti di
Pajetta “L’Acido russico” (lo chiamavo così
per la sua veemenza e per la sua fedeltà
a Mosca), di “Lin Grao” (Pietro Ingrao),
del “Gattopardo (Berlinguer). Poi è iniziata la discesa col “Migliorino”, cioè Achille
Occhetto definito da Pansa “Rimorchio”
perché negli anni Ottanta stava troppo a
ruota di Craxi. E quando lo sorpresero a
baciare la moglie Aureliana a beneficio di
un periodico divenne “Baci a luci russe”
“Addavenì Bacione”. Fine del romanzo. Poi
sono arrivati i nipotini, le prime crepe. E
quel Greganti che Sermasi definì “Il Parco
delle rimembranze” per le sue reticenze
sui finanziamenti Pci/Pds.
Oggi siamo alle “spese pazze”. Ai guai
grossi. I due aspiranti candidati a governatore dell’Emilia sono accusati di aver
sperperato denaro pubblico. Così almeno
sostengono i pm. Sono due uomini del
Narciso fiorentino: Matteo Richetti e Stefano Bonaccini. Matteo è un bel giovane
di Modena, renziano della prima ora, protagonista alla Leopolda, con Renzi anche
nelle primarie contro Bersani (quelle per-
se). Eletto nel Consiglio regionale emiliano ne è stato presidente e poi è entrato
in Parlamento. Bonaccini, segretario emiliano del Pd, è meno famoso anche se il
“ccoccolone” di domenica (con relativo
ricovero) gli ha portato punti inattesi. La
strana coppia punta a raccogliere la poltrona di Vasco Errani, eletto tre volte consecutive, condannato lo scorso 8 luglio ad
un anno di reclusione (pena sospesa) per
una faccenda complicata (soldi della Regione al fratello). Di qui il capitolo della
successione con le nuove primarie (28
settembre), la corsa dei due, l’intervento
a gamba tesa dei pm, il Pd nel caos.
Molti sostengono che non è più il partito di
una volta. Persino a Modena – l’unico posto al mondo insieme alla Corea del Nord
governato dallo stesso partito dal 1945
– la base mormora e fa gli scongiuri.Nella
città dei due sfidanti il mugugno è ormai
un tormentone: “Oggi nessuno sa fare
politica”. La vicenda gnam-gnam sta scivolando in una lotta fratricida. Quel gran
pezzo dell’Emilia è scappata di mano.
Come direbbe Bersani: “Non stiamo qui a
rompere le noci a Cip e Ciop”. n
Sopra a sin.: Matteo Richetti - a destra Stefano Bonaccini
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NEWS dall’esagono e non solo
Fatti, storie, notizie
Questura
Prefettura
Antonella De Miro saluta
Reggio Emilia
Il prefetto Antonella
De Miro ha lasciato nei giorni scorsi
la sede di Reggio
Emilia per assumere l’incarico di
prefetto a Perugia.
Dopo cinque anni
nella nostra città,
Antonella De Miro
ha salutato i rappresentanti delle istituzioni e della società reggiana in un
incontro in Prefettura in cui ha ripercorso l’esperienza professionale ricca di spunti operativi e di alleanze che hanno
caratterizzato il suo mandato reggiano. La De Miro ha parlato delle emergenze che si è trovata ad affrontare, dal terremoto ai problemi di dissesto idrogeologico, alla sicurezza
sotto ogni profilo, da quella stradale fino alla prevenzione di
reati gravi. Si è soffermata in particolar modo sulla lotta alla
criminalità organizzata che l’ha vista protagonista insieme
alle istituzioni degli interventi contro le infiltrazioni mafiose
nel tessuto economico della nostra provincia.
“La provincia di Reggio Emilia – ha detto la De Miro nel suo
discorso di commiato lo scorso 6 settembre - è una realtà
complessa, ricco distretto industriale con proiezioni internazionali, con uno sguardo sempre attento ai nuovi investimenti ed alle azioni di sviluppo: le importanti infrastrutture
come i nuovi assi viari di collegamento, i ponti di Calatrava,
la stazione Mediopadana, il Tecnopolo, un modello di formazione primaria portata ad esempio ed oggetto di studio
nel mondo intero, una sanità di eccellenza, un sistema di
coinvolgimento della popolazione alla vita di comunità attraverso il volontariato che rappresenta una componente
essenziale di questo territorio, una estesa ciclabilità delle
strade urbane ed extraurbane. Tutto questo è la cifra di un
territorio in cui i luoghi parlano della difesa della libertà e
della democrazia e raccontano la storia d’Italia (…)”
Il Prefetto ha poi voluto ringraziare tutti coloro che l’hanno
coadiuvata nel suo operato, dalle Forze dell’ordine, alle istituzioni, alle associazioni di categoria, il mondo economico,
il mondo del volontariato e tutta la società civile.
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Cambio al vertice. Alla guida della Polizia di Stato,
la prima donna questore di Reggio Emilia
di Simona Onniboni
Un Questore in prima linea. E’ Isabella Fusiello, Cinquantaquattro anni, pugliese , dal
primo di agosto nuovo Questore di Reggio
Emilia. Fino a luglio ricopriva lo stesso ruolo a
Cuneo dopo essere stata vicequestore vicario di Ferrara. Ha preso il posto di Domenico
Savi che ora comanda la polizia di frontiera
della Lombardia. Nel suo incontro di presentazione alla stampa ha tenuto a sottolineare
di voler essere il questore di tutta la provincia
di Reggio e non soltanto del Comune capoluogo. E già dal suo insediamento è scesa in
campo con i poliziotti, partecipando in prima
persona a controlli nelle zone più a rischio
della città come la Stazione Ferroviaria cittadina, i giardini pubblici e via Roma. Con
i suoi stessi agenti ha controllato locali pubblici, parchi, casolari. Isabella Fusiello si è poi
detta da subito disponibile a parlare con i sindaci dei comuni reggiani e a garantire loro,
compatibilmente con le forze a sua disposizione , di essere presente su tutto il territorio
provinciale. La stessa disponibilità il nuovo Questore l’ha offerta anche ai cittadini cercando
di rispondere alle loro richieste. Tra i problemi che più destano preoccupazione e che la
dottoressa Fusiello dovrà affrontare quello legato alla criminalità organizzata, che negli
ultimi anni si è insediata prepotentemente sul nostro territorio. Un lavoro duro il suo che
certo non la spaventa.
CCPL
Si ricomincia ma dalla cassa integrazione
di Isabella Trovato
Non è stato senza strappi il cambio al vertice in CCPL,
il Gruppo Industriale Cooperativo. Al posto dell’ex amministratore delegato Ivan Soncini che ha guidato l’ex
consorzio di cooperative di produzione e lavoro per venti
anni, su proposta del Presidente Mauro Casoli il consiglio di amministrazione ha nominato nuovo ad Pasquale Versace (nella foto a sin.), più conosciuto come
Lino, già alla guida di Par.co e presidente di CCFS, la
cassaforte delle cooperative, entrata in CCPL insieme a
Coopservice.
Dopo le sue dimissioni infatti, peraltro già nell’aria da un
anno circa perchè nel 2013 Soncini accettò il rinnovo del
suo incarico praticamente a tempo, l’ex ad ha scritto una
lunga lettera indirizzata al cda in cui criticava aspramente
le scelte di Bilancio facendo leva sulla natura cooperativistica del CCPL che fornisce
lavoro a un migliaio di famiglie e spiegando che le decisioni prese, avrebbero a suo
avviso influito negativamente su questi due parametri. Anche la risposta della conglomerata industriale non si è fatta attendere. Di fatto Soncini si è ritirato dalla scena,
Lino Versace è il nuovo Presidente, Andrea Imbriani il nuovo direttore generale. Al via
dunque un nuovo triennio che appena pochi giorni fa ha mandato in cassa integrazione
62 impiegati della capogruppo della cooperativa industriale, considerati pare esuberi
della gestione Soncini. Per 25 di questi dipendenti è stato previsto l’incentivo all’esodo.
Altri saranno riassorbiti nelle controllate. Il personale non è l’unico parametro sul quale
dovrà lavorare la nuova leadership
NEWS dall’esagono e non solo
Fatti, storie, notizie
Scuola
Investimenti per 7,5 milioni di euro
Dati Camera di Commercio
Imprese giovanili 707
nuove iscrizioni in sei mesi
Sono 5.410, rappresentano quasi il 10% delle imprese della
provincia
di
Reggio
Emilia
e
sono nate,
nel 70% dei
casi, fra il
2010 e il giugno 2014: è
l’”esercito”
delle imprese giovanili, quelle guidate da “under 35”, giovani
che hanno deciso di mettersi in gioco in prima persona scommettendo su se stessi.
Giovani che, nel primo semestre 2014, hanno decisamente segnato l’andamento del tasso di natalità
e di mortalità delle imprese reggiane.
Da gennaio a giugno, infatti, ogni tre aziende nate,
una è stata costituita da giovani.
Ma in quali settori si inseriscono i giovani imprenditori?
Il 43,3% (oltre 2.300 imprese) si colloca - come evidenzia la stessa indagine camerale - nel terziario,
ed in particolare nel “commercio e pubblici esercizi”, in cui oggi operano 1.407 aziende giovanili, e
quindi un po’ più di un quarto (26%) di quelle complessivamente costituite da giovani.
Sempre nell’ambito del terziario, ed in specifico
nell’ambito dei servizi, opera poi il 17,3% di queste
imprese, con particolare riguardo alle attività ausiliarie dei servizi finanziari; professionali, scientifiche
e tecniche; di supporto per le funzioni d’ufficio;
produzione di software e consulenza informatica,
pubblicità e ricerche di mercato, servizi per edifici
e paesaggio.
Molto consistente anche la quota di presenze nelle
costruzioni, in cui opera il 39,2% delle imprese giovanili, mentre solo il 9,9% dei giovani ha deciso di
investire nel settore manifatturiero (534 imprese) e
il 3,7% in agricoltura (200 unità).
Delle 5.410 imprese giovanili della provincia di Reggio Emilia, 3.345 (il 61,8% del totale) sono gestite
da imprenditori italiani, mentre nel restante 38,2%
(2.065 imprese) il titolare è straniero, extraUE nel
34,7% dei casi e comunitario nel 3,5%.
La forma giuridica più utilizzata è la “ditta individuale”, presente nel 79,2% dei casi (4.287 imprese),
anche se in lieve calo.
Contemporaneamente cresce il peso delle società di capitale che, in quattro anni e mezzo, sono
passate dall’8,4% al 10,8% a fine giugno 2014. In
calo anche le società di persone (da 10% a 8,2%),
mentre sono pressochè stazionarie le altre forme
giuridiche: cooperative (1,2%), consorzi (0,3%) e
altre forme (0,2%).
15 settembre 2014 la campanella suona a Reggio Emilia per 13.273 studenti tra scuole primarie (8.357) e secondarie di primo grado (4.916) per un totale di 597 classi (389 alla scuola
primaria di cui 130 a tempo pieno e 208 alla scuola secondaria).
Per mettere studenti, insegnanti e personale ausiliario della scuola nella condizione di poter
operare in sempre migliori condizioni, il Comune di Reggio nel corso dell’estate ha dato il via
a un vasto piano di interventi di riqualificazione di edifici scolastici, con un investimento complessivo di 4,8milioni di euro (di cui 2,3 milioni finanziati dal Comune, la restante parte da Regione e governo centrale). Si tratta della prima parte di un piano di opere dedicate alla scuole
per 7,5 milioni di euro che interesserà 27 edifici scolastici e che verrà completato nel 2015.
“Si tratta di un investimento per opere funzionali al buon andamento dell’anno scolastico e alla
qualità dei luoghi che i nostri bambini e ragazzi frequentano ogni giorno – ha detto il sindaco
Luca Vecchi alla conferenza stampa del 12 settembre – Investimenti attraverso i quali confermiamo la nostra attenzione per la scuola e l’educazione”.
Gli interventi - I lavori svolti nei mesi scorsi hanno riguardato 18 edifici scolastici. I due interventi più significativi sono stati realizzati nelle scuole primarie di Massenzatico e San Prospero, oggetto di ampliamenti e della costruzione di nuove aule e spazi polivalenti (oltre alla
mensa nella scuola di San Prospero per l’introduzione del tempo pieno) per un investimento
complessivo di 2,1 milioni di euro.
Oltre a questi due interventi, le opere relative alle altre scuole si sono concentrate sul rifacimento delle coperture, sull’efficientamento energetico degli edifici (tramite sostituzione di infissi e serramenti), sul rifacimento dei servizi igienici, sul decoro delle facciate esterne (tramite
opere di tinteggio) e sulla rimozione e lo smaltimento di amianto. Sono state inoltre realizzate
opere di manutenzione e ripristino (tinteggio, adeguamenti e manutenzione degli impianti)
nell’ex scuola primaria di Villa Bagno che era rimasta chiusa da tempo e dove viene trasferita
una succursale della scuola Einstein.
Economia
Bene l’export reggiano (+5%),
con gli USA in volo (+17,2%)
Partito come brezza leggera nel 2013 (+1,8% il saldo di fine anno), ora è davvero un buon vento quello
che gonfia le vele alle esportazioni reggiane.
Nei primi sei mesi del 2014, infatti, i prodotti destinati all’estero - secondo l’analisi dell’Ufficio Studi
della Camera di Commercio di Reggio Emilia -, hanno raggiunto, in valore, i 4,5 miliardi di euro, facendo segnare un aumento del 5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Il Vecchio Continente, con 3,3 miliardi di euro, rimane il principale acquirente di prodotti reggiani:
rispetto al primo semestre 2013 le esportazioni verso l’Europa sono cresciute del 6,7%.
In questo contesto, la Francia, con 641milioni ed una crescita del 3%, la Germania (632milioni e un
+14,9%) e il Regno Unito (308milioni, +9,5%) occupano le prime tre posizioni della graduatoria delle
esportazioni reggiane, precedendo gli Stati Uniti (che hanno fatto segnare un +17,2%, portando a
304,4 milioni di euro il valore del “made in Reggio”) e la Spagna (234milioni, +10,3%) .
Pur mantenendo il sesto posto per valore, continuano invece a diminuire le vendite verso la Russia,
che nel primo semestre 2014 (e quindi prima dell’embargo) sono passate da 177 a 163 milioni, con
una flessione dell’8,2%.
Di segno positivo le esportazioni verso l’Asia che, passando da 498,7 a 514,4milioni, registrano un
+3,1%. La crescita è da imputare prevalentemente alla Cina, che nel primo semestre 2014 ha acquistato prodotti reggiani per 106 milioni, con una crescita del 9,3% rispetto allo stesso periodo del
2013.
Per contro, la bilancia commerciale della provincia di Reggio Emilia con la Cina mostra un saldo negativo pari a 158 milioni, valore in aumento del 27,3% rispetto ai primi sei mesi dell’anno passato.
In crescita del 4,4%, inoltre, l’export verso l’America, che in sei mesi ha raggiunto i 482 milioni, mentre
sono di segno negativo le vendite verso l’Africa (da 200 a 179milioni, -10,4%) e verso l’Oceania (da
66,8 a 63milioni, -5,7%).
Positivo l’andamento di tutti i principali prodotti dell’industria manifatturiera reggiana, ad eccezione
della gomma-plastica che, passando da 67 a 63,8 milioni, registra un calo del 4,8% , e del legnocarta (-9,3%). Il metalmeccanico ha raggiunto, nel primo semestre 2014, i 2,3 miliardi, il 4,7% in più
rispetto allo stesso periodo del 2013; il sistema moda passa da 665,9 a 699,7 milioni, con un incremento del 5,1%; il ceramico, con 508,5milioni di euro, registra un +10,4%.
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NEWS dall’esagono e non solo
Fatti, storie, notizie
Guastalla
Bici d’epoca
Torna l’Impavida, la cicloturistica
della bassa
Alla scoperta del Grande fiume in sella a bici
d’epoca. Domenica 21 settembre va in scena
lungo gli argini del Po, a Guastalla (RE), l’Impavida
di Emilia, seconda edizione della cicloturistica con
biciclette d’altri tempI. Una passeggiata in libera
escursione sugli argini con biciclette d’altri tempi
guidate da ciclisti preferibilmente in abbigliamento
vintage, lungo le strade bianche che seguono in
buona parte il corso del Po a Guastalla, Gualtieri,
Boretto, Novellara, Reggiolo e Luzzara. Luoghi
ricchi di storia nei centri urbani e di suggestivi
paesaggi naturalistici che recano i segni architettonici ed idraulici costruiti dalla Bonifica, oggi come
ieri, necessari per il territorio, la sicurezza delle
aree urbane e per la difesa dalle inondazioni. Gara
non competitiva aperta a tutti, L’Impavida prevede
per questa seconda edizione due diversi percorsi:
uno di 45 km è adatto a tutti, con oltre il 40%
di strade bianche, e tocca i comuni di Guastalla,
Gualtieri e Luzzara.
L’altro è un percorso di 72 km, di cui il 45% di
strade bianche. Attraversa nell’ordine i comuni di
Guastalla, Gualtieri, Boretto, Novellara, Reggiolo
e Luzzara e si snoda anche lungo i suggestivi
sentieri del paesaggio della Bonifica, fra idrovore,
torrioni, canali, fino alle Valli dello Sculazzo di
Novellara. L’Impavida nasce come occasione per
valorizzare il patrimonio di strade bianche che
corrono lungo gli argini di bonifica e le golene del
Po. Far conoscere le strade perdute del Po, significa salvaguardare un paesaggio che testimonia il
rapporto secolare di sostenibilità fra civiltà rurale e
natura. Molto spesso, infatti, queste strade fanno
parte di antichi tratti utilizzati per il pellegrinaggio
e il commercio o testimoniano antiche usanze
agricole e pastorizie, come la transumanza.
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Riapre il Duomo. Ma solo per due giorni
Visite guidate il 27 e 28 settembre per ammirare i restauri
e i decori ultimati
Colpo di scena. Riapre il Duomo. A grande richiesta dei fedeli (e
non solo). Riapre però solo per due giorni. Giusto il tempo per organizzare alcune visite guidate, celebrare due messe ed ammirare
i lavori (splendidi) già eseguiti in metà navata. Il cantiere infatti non
è chiuso. Si è chiusa la “prima fase” dei lavori iniziati nel gennaio
2012 ma molto resta ancora da fare, anche sul versante sicurezza,
dopo le ferite procurate dal terremoto (maggio 2012). Aveva detto
in luglio a Prima Pagina Arrigo Bonfanti, presidente del Comitato
di restauro della Concattedrale: “A settembre si potranno vedere i
risultati di un lavoro straordinario”. E così sarà. I lavori all’interno del
Duomo proseguono, ogni giorno,senza soste,alla luce dei fari,sui
ponteggi. Molte le opere già concluse nella cosiddetta “fase uno”.
E cioè: gli impianti di riscaldamento,elettrici ed idraulici,il recupero
dell’abside, il restauro della volta centrale. Aggiunge l’arch. Mauro
Severi: “Abbiamo anche completato i lavori pittorici e quelli relativi al
consolidamento degli intonaci”. Precisa don Alberto Nicelli, parroco
Duomo - Foto Franzosi
e vicario generale della diocesi: “Purtroppo i danni procurati dal
terremoto hanno allungato i tempi, ci vuole pazienza”. Anche i costi
si sono dilatati a causa del sisma. Ma la raccolta fondi, a detta del presidente, “sta rispettando in
pieno le aspettative rispetto alle promesse”. L’intero Comitato, tuttavia, confida in un impulso nel
prossimo anno.I lavori di restauro dovrebbero concludersi nel 2015.
Il vescovo Massimo Camisasca, cittadino onorario di Guastalla dal 4 marzo 2013, segue con attenzione gli sviluppi della maxi operazione di restauro(costo complessivo oltre 2 milioni di euro). Ha già
visitato il cantiere nei mesi scorsi. E domenica 28 settembre, alle 10.30, celebrerà la Santa Messa
nel “cuore” del cantiere, tra ponteggi e impalcature varie. Nei prossimi giorni verrà preparato un
altare alla bisogna. Il Duomo sarà aperto sabato 27 alle ore 9;le prime visite guidate inizieranno alle 10 e termineranno alle 11. Domenica 28 la prima messa sarà alle 8.30,la seconda (con
il vescovo) alle 10.30. Nel pomeriggio riprenderanno le visite guidate per un paio di ore, dalle
ore 15.La chiusura è fissata per le ore 18.00. Poi riprenderanno i lavori.
Enrico Pirondini
Raccolta funghi
Gli esperti consigliano
L’Ispettorato Micologico dell’Azienda USL di Reggio Emilia assicura la presenza di esperti per il controllo gratuito dei funghi raccolti,
fino al 21 novembre, nelle tre sedi di Reggio Emilia, Castelnuovo
Monti e Scandiano. L’accesso all’Ispettorato Micologico è gratuito. A seguito dell’esame di commestibilità viene rilasciata all’utente copia di certificato di visita, debitamente sottoscritto dall’utente
stesso. All’esame deve essere sottoposto l’intero quantitativo
raccolto. Si ricordano alcune buone norme da utilizzare per il consumi dei funghi freschi: 1utilizzare
soltanto funghi raccolti nelle 48 ore e conservati a bassa temperatura in contenitori rigidi ed aerati (un
fungo commestibile invecchiando può trasformarsi in tossico); non dimenticare che anche i funghi
commestibili devono essere consumati ben cotti (la maggior parte dei funghi considerati commestibili
provocano disturbi o avvelenamenti se consumati crudi o poco cotti); assicurarsi che i funghi provengano da zone scarsamente inquinate (evitare aree urbane o in prossimità di insediamenti industriali);
fare comunque un uso moderato di funghi (poche volte al mese, un solo piatto nel menù) perché
anche i funghi commestibili impegnano pesantemente il fegato;
In caso d’insorgenza di disturbi dopo il consumo dei funghi: recarsi immediatamente all’ospedale
consegnando al personale sanitario eventuali avanzi del pasto o resti dei funghi consumati per fornire
indicazioni utili all’identificazione delle specie fungine consumate e al loro luogo di raccolta.
Gli uffici sono aperti nei seguenti orari: Reggio Emilia via Amendola, 2 Pad. Ziccardi 1° piano, lunedì
e mercoledì 14-16 e venerdì 10.30-12.30; Castelnuovo Monti: via Roma, 26 - Servizio Igiene e Sanità
Pubblica lunedì e venerdì 8.30-10.30 e Scandiano via Martiri della Libertà, 8, c/o Servizio Igiene e
Sanità Pubblica lunedì 11-12.30.
NEWS dall’esagono e non solo
Fatti, storie, notizie
Palabigi
Raggiunta un’intesa per la riqualificazione
A.V.O. Reggio Emilia
L’Associazione compie 30 anni
Domenica 21 Settembre alle
ore 9,00 presso la Sala Menada della Croce Verde di Reggio
Emilia i 138 volontari A.V.O. di
Reggio Emilia si riuniranno per
festeggiare il 30° compleanno dell’Associazione Volontari
Ospedalieri della città alla presenza del Presidente della Federavo dott. Claudio Lodoli. La giornata vedrà la partecipazione dei rappresentanti delle Istituzioni e degli
Enti con i quali l’A.V.O. da trent’anni collabora per offrire ai degenti
delle corsie ospedaliere ed agli anziani ospiti delle case di riposo
una presenza amichevole. La tavola rotonda, moderata dalla dott.
ssa Paola Campo, volontaria A.V.O. di Reggio Emilia, offrirà le testimonianze di alcuni volontari in servizio da trent’anni e presenterà alla
cittadinanza i due nuovi servizi di volontariato A.V.O. attivati nell’anno
2014 nelle Unità Operative di Pronto Soccorso Pediatrico e Medicina d’Urgenza dell’Azienda Ospedaliera ASMN di Reggio Emilia.
Politica
Anche l’UDC reggiana al lavoro sul
rinnovo del partito
C’era anche una
delegazione reggiana alla festa nazionale dell’Udc che si
è tenuta a Chianciano come ogni
anno, dal 12 al 14
settembre. Dal segretario provinciale
Enrico Ferrari, alla
segretaria provinciale del movimento Da sin.a destra- Gastone Amaini, Pier Luigi Cantafemminile Assunta relli, Stefania Violi, Assunta Spadoni, Enrico Ferrari
Spadoni, già membro del direttivo nazionale, e ppi Gastone Amaini, Pier
Luigi Cantarelli e Stefania Violi. Tanti i protagonisti che
si sono avvicendati sul palco, dal ministro dell’ambiente
Gianluca Galletti al Ministro dell’Interno Angelino Alfano, al ministro dell’istruzione Stefania Giannini. E poi
Pier Ferdinando Casini, leader nazionale di un partito
che sta cercando di rinnovarsi in vista del progetto di
coalizione con altre forze del centro destra. Il tema della
Festa infatti era la Costituente Popolare ma, di fatto,
forse si è ancora lontani dai fatti. Per tutta Chianciano
infatti sventolavano solo bandiere dell’UDC , lontane da
un’idea di aggregazione. Intanto, tra dibattito e l’altro,
gli esponenti reggiani hanno colto l’occasione per fare
il punto sul radicamento del partito sul nostr territorio e
non si escludono colpi di scena nei prossimi mesi.
Il Comune di Reggio Emilia e la Pallacanestro Reggiana lavoreranno insieme per la riqualificazione del Palasport
cittadino di via Guasco. L’hanno dichiarato il sindaco Luca Vecchi e Stefano Landi, patron della società sportiva, nell’incontro avvenuto il 27 agosto
scorso in Municipio, nel quale è emersa
l’intenzione comune di riprendere l’idea
del restyling del Pala Bigi, riattivando il confronto che si era interrotto nel corso
della passata legislatura. Entrambi hanno infatti confermato il rispettivo interesse
e impegno per arrivare ad un completo restyling dell’impianto, per superare alcuni
dei limiti che oggi la struttura, bisognosa di interventi non solo di manutenzione ma
anche di riqualificazione, presenta. Obiettivo comune è quello di dotare Reggio di
un palazzetto funzionale alle esigenze della Pallacanestro Reggiana ma al contempo dell’intera città, in grado di ospitare eventi di natura sportiva e non solo.
La valutazione del restyling del Pala Bigi nasce infatti dalla convinzione dell’Amministrazione comunale che in gioco non ci sia soltanto il bisogno della Pallacanestro
Reggiana di dotarsi di un impianto di alto livello coerente con le ambizioni sportive della società, ma vi sia l’opportunità di collocare l’intervento di riqualificazione
nell’ambito di un più ampio percorso di recupero e valorizzazione di una parte
importante della città storica.
“L’Amministrazione comunale, come peraltro oggi tutte le città italiane, non è nelle
condizioni di poter realizzare autonomamente un nuovo palazzo dello sport - ha
detto il sindaco - Ma è disponibile ad avviare un percorso, pubblico e trasparente, finalizzato a creare le condizioni per una forte partnership pubblico-privata in
grado di attuare il progetto di riqualificazione e ampliamento dell’impianto di via
Guasco”.
Il sindaco Vecchi e il presidente Landi hanno quindi condiviso la necessità di mettere immediatamente al lavoro un gruppo di tecnici del Comune e della Pallacanestro che si incontreranno per iniziare un percorso di approfondimento sulla
fattibilità dell’operazione e per fissare le diverse tappe dell’intervento.
Musica
Premio “volto nuovo” di Castrocaro
a Reggio Emilia
Erick Panini, è il “volto nuovo” del Festival di Castrocaro che si è tenuto nello scorso mese di
agosto. Nato a Rio de Janeiro, oggi vive a Reggio
Emilia, e sta muovendo i primi passi in tutta Italia
per inseguire il suo sogno nel mondo della musica e della canzone. All’esordio in network televisivi privati regionali sono seguite partecipazioni
a concorsi di canto, anche di livello nazionale,
dove ha ottenuto buoni piazzamenti ed anche
qualche vittoria.
Era tra i 10 finalisti della serata trasmessa da RAI
1, tutti giovanissimi, dai 16 ai 24 anni, e scelti tra i
quasi 600 ragazzi iscritti a questa edizione, giunti
sul palco della Finale dopo avere cantato in tante
piazze d’Italia per un totale di oltre 30 tappe. La giuria d’eccezione era formata da
Gigi D’Alessio, Giancarlo Magalli e da Gigliola Cinquetti.
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n reggio
città
Addio all’artista Angelo Davoli
“Il silenzio che mi circonda é irreale”
Il ricordo della moglie e compagna di lavoro Cristina Bolognesi
S
to scrivendo di te per la prima
volta senza di te: sono nella nostra casa, seduta al tavolino che
ha ospitato tante nostre cene in
questi ultimi sedici mesi. Si, sedici mesi
di malattia, un’altra vita nella nostra vita
insieme iniziata ventotto anni fa e sulla quale nessuno avrebbe scommesso...
tranne noi.
E’ difficile per me racchiudere in poche
righe tutta la nostra vita insieme che ci
ha visto fianco a fianco non solo come
coppia ma anche come compagni di lavoro. Avevamo accantonato volentieri l’IO
per creare un NOI che ci ha caratterizzato per tutto questo tempo.... Tu l’artista straordinario con un indiscusso ed
inimitabile talento naturale: io la tua assistente con una innata propensione alle
relazioni... Dicevi a tutti che il tuo lavoro
non sarebbe esistito senza di me ...ed io
precisavo che non avrei avuto ragione
di esistere come professionista senza di
te.... Ed ora? Ora che ti sei incamminato
12
reggio città
verso i tuoi cieli? Ora che sono costretta
a scrivere di te senza vederti? Cosa rimane di NOI?..
Il mio cuore soffre per non averti più
vicino ma la mia mente soffre ancor di
più per non poter avere la possibilità di
confrontarmi con la tua raffinata intelligenza, con il tuo rispetto per le persone,
con il tuo sapere frutto della passione e
della curiosità e con la tua straordinaria
arte ...
Si, è vero, rimangono le tue opere a testimonianza della tua grandezza come
artista...ma non avrò più il grande privilegio che hai concesso solo a me di
vederti dipingere, quella magia che negli
anni, pur lavorando accanto a te nel nostro studio, non ho mai decodificato forse
perché, appunto, magia.
Sono state tante le testimonianze di stima e tante le richieste di continuare a
divulgare la tua opera...ti definiscono
maestro nell’arte e nella vita...ammirando non solo l’artista ma anche l’uomo.
Il mio GRANDE uomo. In questi ultimi
sedici mesi stranamente non smettevi
mai di parlare come se temessi di non
dirmi tutto....di non dirmi abbastanza...
Ti sei affidato totalmente a me sapendo di poterlo fare...ti sei fidato della mia
ostinazione nel gestire e combattere la
tua malattia ed insieme, NOI, abbiamo
lottato e sperato fin in ultimo di poterne
uscire...insieme abbiamo impedito che ci
togliesse la nostra quotidianità, che ci togliesse la dignità ..come spesso accade...
Nel giorno della diagnosi mi hai detto
che la malattia fa parte della vita e per
questo va accettata e combattuta e che
sicuramente tutto ciò era capitato a NOI
perché possedevamo gli strumenti giusti
per combatterla visto che avevamo entrambi già conosciuto la sofferenza....
La tua forza é diventata la mia... e se già
ti volevo bene come uomo e ti stimavo
come artista, da quel momento ho cominciato ad amarti più profondamente,
con più consapevolezza, con un’ammirazione totale ... Facevi le chemioterapie alla mattina e nonostante i disturbi
collaterali, al pomeriggio ti sedevi al tecnigrafo per dipingere....perché avevi un
bisogno vitale di farlo.... Non riuscivi a
mangiare per le conseguenze delle radioterapie ma contemporaneamente progettavi una mostra, un ciclo di opere...
hai perfino creato un’opera sulla malattia
perché il farlo ti aveva dato ancora più
energia per combatterla...
Tu hai dimostrato a tutti che la mente, la
nostra mente, ha un potere infinito sul
nostro corpo e che é arrivato il momen-
n
to per chi si occupa di sanità di evolvere
la loro percezione e la conseguente gestione di queste malattie, “epidemie” che
stanno sempre più cambiando la vita per
sempre a così tante persone ed alle loro
famiglie. Grazie alla tua mente che sosteneva il tuo corpo sei riuscito a disattendere tutti i protocolli medici e statistici...
ed a vivere intensamente e con grande
dignità ogni giorno della tua vita....
In questi sedici lunghi e troppo brevi
mesi ho imparato tanto da te...soffrendo con te la NOSTRA malattia... e non
trovo ancora nessuna spiegazione logica
che giustifichi il fatto di non averti qui al
mio fianco mentre scrivo...e di non poter
leggere prima a te quello che ho scritto...
come ho sempre fatto...
L’unico mio pensiero ora é che tu avessi un incarico in questo tuo passaggio
così breve su questa terra...incontrare
me per rendermi una persona migliore
arricchendo la mia anima...ed insegnare
alle persone attraverso le tue straordinarie opere, i tuoi cieli azzurri, a guardare
veramente la vita, ad osservare ogni minimo particolare ...soffermandosi a pensare e a riflettere.....
...con orgoglio e stima infinita sono e
sarò sempre per tutti la moglie di Angelo
Davoli.
Cristina Bolognesi
Chi era Angelo Davoli
Mostre recenti:
nel 2001 Industrial Landscapes, Musei di Reggio
Emilia;
nel 2002 gall. Hof&Huyser
di Amsterdam ed Annovi di
Sassuolo a cura di A. Riva;
Surrealismo Padano, Palazzo Gotico di Piacenza e
Museo Rivoltella di Trieste
a cura di V. Sgarbi.
Nel 2004 Sky-line, S. Mattia, Bologna a cura di M. Paderni;
Quadriennale di Roma, sezione a cura di B. Buscaroli;
vince la 55° ed. del Premio Michetti.
Nel 2007 le collettive a cura di V.Sgarbi a Milano al PAC e La pittura degli
ultimi 40 anni a Palazzo Reale.
Davoli ha curato le scenografie per Aterballetto: nel 2007 per InCanto e nel
2009 scene e video per Certe Notti, coreografie di M. Bigonzetti, musica di
L. Ligabue. Nel 2009 alla First Gallery di Roma con Cantiere Morini work in
progress che porterà nel 2010 a Palazzo Casotti Reggio Emilia, testo di Marc
Augè ed alla galleria Dieffe di Torino.
Nel 2011 partecipa alla 54° Biennale di Venezia nel Padiglione Italia all’Arsenale .
A settembre dello stesso anno è nel cast dell’ultimo film di Elisabetta Sgarbi
in concorso alla 68° Mostra Internazionale del Cinema di Venezia sul tema
delle avanguardie artistiche.
Nel 2012 la collettiva Altrove alla Catania Art Gallery a cura di Beatrice Buscaroli.
Nel 2013 la collettiva Rewind 1.0 alla galleria Dieffe di Torino
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14
reggio città
n
La scomparsa di Antonio Soda
D
Si è spento
l’uomo del giusto processo
edicare l’aula della Corte d’Assise
del Tribunale di Reggio all’ex magistrato e parlamentare Antonio
Soda, scomparso lo scorso primo
settembre dopo avere lottato contro una
malattia che non gli ha lasciato scampo,
perché è l’aula che la Camera Penale di Reggio voleva dedicare al Giusto Processo e l’ex
giudice è la figura che più lo rappresenta. E’
questa una delle iniziative più significative in
memoria dell’ex magistrato e parlamentare
che, più di ogni altra, potranno far sì che se
ne ricordi l’impegno politico ed istituzionale
negli anni. A lanciare la proposta è stata appunto la Camera Penale di Reggio che riconosce a Soda il lavoro del 1999 quando, da un
convegno svoltosi nella nostra città, tornato
a Roma in Parlamento, lavorò per sbloccare
la riforma costituzionale che portò al Giusto
Processo, introducendo principi come per
esempio la terzietà ed imparzialità del giudice. In tanti a Reggio hanno voluto ricordare
Grazie Antonio
“L
a Camera Penale di Reggio Emilia, nell’unirsi al cordoglio della
famiglia per la scomparsa del
carissimo e stimatissimo collega
avv. Antonio Soda desidera, in particolare,
ricordarne l’importanza anche per il ruolo
svolto per la approvazione della Riforma Costituzionale sul Giusto Processo.
Il 12 luglio 1999, durante il periodo di astensione di ben ventiquattro giorni proclamato
dall’UCPI il 23/06/1999 per protesta contro
la decisione della Camera dei Deputati di
rinviare sine die l’esame del Disegno di Legge Costituzionale n. 5735 sull’inserimento
dei principi del Giusto Processo nell’art. 111
della Costituzione, togliendolo alla discussione prevista all’OdG per il 26/06/1999, fu
organizzato dalla Camera Penale di Reggio
Emilia, presso l’Aula d’Assise del locale Tribunale, un incontro sul tema “GIUSTO PROCESSO - Aspettative, lavori parlamentari
e riforme”, cui presero parte l’on. Antonio
Soda (Capo Gruppo DS Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati,
che aveva appena rilasciato un’intervista a
“Italia Oggi” l’8 luglio 1999, ove dichiarava:
“serve un intervento globale, una riforma
costituzionale a tutto tondo, che non si occupi solo di un aspetto del processo, come
quello del contraddittorio, ma intervenga su
tutti gli altri ambiti dell’attività processuale,
patrocinio dei non abbienti e doppio grado
di giurisdizione compresi”), il Presidente
dell’UCPI prof. Avv. Giuseppe Frigo e il sen.
Domenico Contestabile (VicePresidente del
Senato - FI) e). All’epoca, Primo Ministro
Massimo D’Alema, Guardasigilli Oliviero Diliberto, maggioranza ed opposizione si trovavano dunque in contrapposizione sulla questione della riforma costituzionale, che da
tempo giaceva nelle secche del Parlamento.
Dall’incontro, organizzato dalla Camera Penale di Reggio Emilia, sotto la guida del prof.
avv. Giuseppe Frigo, scaturì la scintilla che
sbloccò l’iter di approvazione. Infatti,
il giorno dopo quell’incontro, l’On. Antonio Soda pretese
il re-inserimento urgente nel calendario
dei lavori alla Camera, della discussione
del Disegno di Legge, lo ottenne per il
15 luglio del 1999,
i Deputati votarono
e approvarono a
larghissima maggioranza l’articolato
cosÏ come era già
stato approvato dal
Senato nel febbraio!
Il 23 novembre 1999, dopo il secondo passaggio al Senato e alla Camera, che approvarono a larghissima maggioranza, venne
promulgata la Legge Costituzionale n. 2 sul
Giusto Processo. A dieci anni di distanza dal
convegno di Reggio Emilia e, dunque, anche
a dieci anni di distanza dall’approvazione
della Legge Costituzionale sul Giusto Processo, e precisamente in data 27 novembre
2009, la Camera Penale “Giulio Bigi” di Reggio Emilia organizzava un convegno per analizzare quanto, di una cosÏ importante riforma, fosse stato attuato e quanto era rimasto
ancora da fare, il titolo “Giusto Processo
Aspettative, lavori parlamentari e riforme”.
L’evento fu di particolare rilievo anche per
il prestigio dei relatori che intervennero: i
Giudici della Corte Costituzionale prof. avv.
Giuseppe Frigo e prof. Gaetano Silvestri, i
consiglieri del C.S.M. avv. Celestina Tinelli,
dott. Luisa Napolitano e avv. Michele Saponara, l’avv. Domenico Battista, già componente della Giunta dell’U.C.P.I., ma soprattutto, intervenne con la solita grandissima
disponibilità, l’amico Antonio Soda iscrittosi
chi è stato Soda per la nostra città ma anche
per il nostro Paese, a cominciare dal Partito Democratico, e per giorni sui quotidiani
locali, gli sono stati dedicati ricordi e importanti testimonianze. Soda lasciò la magistratura nel 1994 per dedicarsi esclusivamente
alla politica ed evitare qualsiasi conflitto tra
le due attività. E fu deputato fino al 2006,
con i Progressisti e poi con l’Ulivo, membro
della direzione nazionale dei Ds e presidente
nazionale del Consiglio dei Garanti. Soda è
stato anche uomo di cultura, scrittore, senza tralasciare l’impegno
umanitario, speso a favore dei bambini della
Cambogia.
Ma è soprattutto il lavoro svolto per la riforma
dell’articolo 111 della
Costituzione e dunque
con l’introduzione del
Giusto Processo, che il
nome dell’ex giudice,
nato a Melfi, ma reggiano d’adozione, si lega
per sempre a quello
della Giustizia Italiana.
Pubblichiamo dunque il
racconto del suo impegno, nella ricostruzione
e nella dedica della Camera Penale di Reggio.n
all’Albo degli Avvocati terminata l’esperienza
di Parlamentare. Anche in questo momento
di dolore , vogliamo ricordare il collega Antonio Soda, nell’Aula d’Assise del Tribunale
di Reggio Emilia, quella che la Camera Penale di Reggio Emilia vive come l’”Aula del
Giusto Processo” e dedicarla a lui, a Antonio
Soda, per ricordare quell’incontro del 1999,
che fu partecipatissimo, con un dibattito dai
contenuti altissimi, e di quanto fu importante averlo vissuto, per la valenza, grazie
al positivo risultato ottenuto, della partecipazione democratica alla realizzazione di
Riforme Costituzionali, per il tramite di uno
dei migliori Rappresentanti in Parlamento,
parlandone insieme a Reggio Emilia, non a
Roma, venuto ad ascoltare, e a dibattere e
riflettere, in modo pacato, rispettoso, intelligente, nell’esclusivo interesse del Paese per
il benessere dei cittadini e delle persone, per
un mondo più giusto. Grazie Antonio. n
La Camera Penale di Reggio Emilia”
Per la Camera penale di Reggio Emilia e per il suo
Presidente Domenico Noris Bucchi Celestina Tinelli
15
Il centro che rinasce
Palazzo Busetti:
dai Bush a Montipò
La proprietà ristrutturata dall’imprenditore reggiano fu acquistata
insieme ad altri immobili dall’americana Carlyle della famiglia Bush
O
gni uomo
porta con
sé,
nella storia
della propria vita,
un ricordo della
propria infanzia a
cui sarà legato per
sempre ma sono
pochi coloro che
di Isabella nel tempo riescono
Trovato a tornare indietro e
fissare per l’eternità l’immagine che
da una vita li accompagna. L’imprenditore
reggiano Fulvio Montipò è una di quelle
fortunate persone che, nel fare del bene
a Reggio recuperando lo storico palazzo
Busetti, oggi sede della catena di abbigliamento H&M, ha anche realizzato un suo
sogno. Quello appunto di poter ammirare
Architetto Ivan Sacchetti
16
ancora il seicentesco palazzo nel cuore
del centro storico, come faceva da ragazzino quando frequentava il collegio Dante
Alighieri. Montipò infatti, essendo di Baiso, alloggiava in questo collegio comunale perché all’epoca i trasporti non erano
quelli di oggi. A svelare il segreto che ha
portato Fulvio Montipò a un investimento
così grosso sulla città, è l’architetto Ivan
Sacchetti che con l’imprenditore reggiano
ha ideato, studiato e già in parte realizzato
il progetto di riqualificazione dell’area che
va da via Sessi a Piazza Del Monte, e da
via Crispi a via Andreoli, con il recupero
di Palazzo Busetti e la demolizione dell’ex
Palazzo delle Poste sulle cui macerie sorgerà una struttura nuova con un piano in
più. Una scelta romantica che riporta alla
mente una scena del film Quarto Potere
che consacrò all’Olimpo dei più grandi registi l’allora 25enne Orson Welles, quando
alla fine della storia si scopre il legame del
magnate della stampa Foster Kane con la
celebre slitta rosebud che rappresenta il
momento in cui da bambino viene strappato all’amore dei genitore per crescere
con un tutore che gli insegnasse ad amministrare la sua infinita ricchezza. Dun-
que un richiamo romantico all’infanzia anche per Montipò dietro la scelta di essere
il proprietario di Palazzo Busetti. Il resto
del film invece ha poi ben poco a che fare
con l’imprenditore reggiano. Foster Kane
infatti era un uomo solo. Montipò invece,
per molti reggiani è considerato una sorta
di mecenate grazie al quale forse, da qui
a qualche anno, Reggio potrà tornare agli
antichi fasti.
“Al dottor Montipò è sempre piaciuto ciò
che è bello. Trovava bello Palazzo Busetti
da ragazzino, e così quando gli si è presentata l’opportunità di acquistarlo, in
sole due ore ha firmato il rogito comprando l’immobile dalla Pirelli Real Estate.”,
spiega Ivan Sacchetti. Palazzo Busetti,
già sede nei decenni passati degli uffici
del catasto e poi dell’Inps, era abbandonato all’incuria da una ventina di anni.
Poi l’Istituto di Previdenza Sociale bandì
un’asta e in quella vendita finirono più
immobili tra cui il seicentesco palazzo. Il
blocco intero fu acquistato dall’americana
Carlyle della famiglia Bush che separò le
diverse proprietà e una parte di queste
furono acquistate dalla Pirelli che a sua
volta isolò Palazzo Busetti.
L’architetto Ivan Sacchetti
svela a Stampa Reggiana
il segreto dell’imprenditore
reggiano: “Ama quel palazzo
da quando era uno studente
e alloggiava al collegio Alighieri”
“E’ stato a questo punto che è subentrata
la società immobiliare del dottor Montipò
al quale è appunto parso un sogno poter acquistare il palazzo che ha sempre
ammirato per la sua imponenza sulla via
Emilia. Da subito ha pensato a un intervento di recupero ma di certo era prematuro immaginare fino a che punto sarebbe
arrivato”, spiega ancora Sacchetti.
Architetto il progetto di Montipò è molto
Sorgerà un’area riqualificata
tra il ristrutturato Palazzo Busetti,
la nuova costruzione all’ex Poste,
e due gallerie che metteranno
in comunicazione le quattro vie,
via Crispi con via Andreoli,
via Sessi con piazza Del Monte
ambizioso. Si può dire che Palazzo Busetti
sia solo l’inizio.
“Per il dottor Montipò si tratta anche di
un investimento nella società. Il palazzo
del ‘600 è stato acquistato nel 2007. Le
Poste entrano come variante nel 2013
alla chiusura del Poc, il piano operativo
comunale che attua il Piano regolatore.
Sorgerà dunque un’area riqualificata tra
il ristrutturato Palazzo Busetti, la nuova costruzione all’ex Poste, e due gallerie che metteranno in comunicazione le
quattro vie, via Crispi con via Andreoli,
via Sessi con piazza Del Monte. Insomma
sarà un vero e proprio salotto per Reggio che comprenderà anche il rifacimento
della pavimentazione in via Andreoli. Un
investimento per la società immobiliare
Bluefield dell’imprenditore che è di circa
quaranta milioni di euro”
Architetto quanto ha pagato Montipò di
oneri urbanistici?
“Due milioni e mezzo di euro per entrambi i palazzi, il Busetti e l’ex Poste. A questi bisogna aggiungere il milione e mezzo
di euro dati al Comune in base alle due
leggi, una regionale e l’altra nazionale,
che permettono l’accordo tra privato e
pubblico. Il primo perché ha un beneficio economico nel tempo dall’intervento.
Il secondo perché permette al primo di
investire. Ricapitolando di fatto il dottor
Montipò ha sostenuto due milioni e mezzo circa di oneri urbanistici. Un milione e
mezzo per il terzo piano dei Musei Civici
grazie alla ristrutturazione di Palazzo Busetti e poi quando si inizierà a lavorare
per le ex Poste, un altro milione e cento
mila euro. Parliamo complessivamente di
oltre quattro milioni di euro”
Il recupero dello storico palazzo, iniziato
esattamente un anno prima quando un
enorme telo bianco ha coperto l’intero immobile da via Crispi alla piazza, ha riservato non poche scoperte. Ad esempio si è
ricostruita la presenza di tre rifugi antiaerei. Sotto l’ex Inps c’erano della mura in
cemento armato che appunto nascondevano un rifugio. Poi ce n’era un altro sotto
l’ex Poste che risale al periodo in cui c’era
il collegio del Seminario e infine un terzo
sotto Palazzo Busetti. I lavori a Palazzo Busetti, coordinati dall’architetto Ivan
Sacchetti, sono stati realizzati dalla Gigli
Costruzioni. Tra le operazioni più delicate
il recupero degli stucchi, dei decori, e dei
cornicioni, con la sorprendente scoperta
dello scudo araldico dei Busetti, quattro
boccioli d’oro in un campo amaranto, la
realizzazione di un collegamento verticale tra i piani, (si è cioè ricavato lo spazio
per realizzare le scale, ndr ), la scoperta
appunto del rifugio antiaereo, e ancora il
recupero di dettagli nascosti, e l’apertura di stanze che erano murate, forse per
un risparmio sul riscaldamento da parte
di chi ha occupato l’immobile nei decenni
precedenti, per esempio l’Inps.
Palazzo Busetti oggi ospita un punto vendita della catena svedese H&M ed è già
polo di attrazione per i reggiani nel centro storico della città. L’intervento complessivo dell’imprenditore Fulvio Montipò
si traduce a tutti gli effetti in una vera e
propria rivoluzione per la città. A completare l’ambiziosa regia di Montipò saranno i
lavori alle ex Poste. L’immobile molto probabilmente ospiterà studi di professionisti
perché è in linea d’aria con il tribunale di
Reggio. n
17
IL PERSONAGGIO
Montipò, l’imprenditore
che parla coi fatti
Presidente e AD dell’Interpump Group
l’industriale ha riqualificato col suo progetto
il cuore pulsante della città
R
iservato fino all’inverosimile anche quando, di fronte a tutti gli
elogi e i meriti che gli si attribuiscono per l’investimento che sta
realizzando sulla città, chiunque si sarebbe mostrato in pubblico godendo della
gloria che gliene viene. E’ questo il profilo fino ad ora emerso dell’imprenditore
reggiano Fulvio Montipò dell’ Interpump
Group di Sant’Ilario d’Enza, il più grande
costruttore industriale mondiale di pompe ad alta pressione.
Un imprenditore Montipò che mette in lista d’attesa anche la stampa, nazionale
e locale. E così ci si concentra sui fatti, e
con pochi giri di parole. E i fatti ci sono,
non c’è che dire.
Il grande progetto di Montipò
per Reggio dunque sembra essere quello di realizzare un blocco unico, quello del quadrilatero
che va da via Crispi a via Andreoli, da via Sessi a piazza del
Monte. Un punto di avanguardia
nella città, tra negozi fashion,
uffici di professionisti, gallerie
commerciali. Senza contare il
miglioramento dei Civici Musei
grazie al suo contributo. Insomma un’altra Reggio rispetto a
quella fino ad ora conosciuta.
Per il momento ha completato il
recupero di Palazzo Busetti ed è già stato demolito il
palazzo delle ex Poste, operazione affidata alla ditta
Fontanili che l’ha realizzata
in tempi record abbattendo
l’immobile in un mese invece che tre,
per poi far costruire un nuovo palazzo entro il 2016, sempre affidandone
la realizzazione alla già provata Gigli costruzioni. E con la supervisione
dell’architetto Sacchetti.
Nato nel 1944 a Besio, figlio di emigranti, Montipò ha terminato gli studi
grazie ai sussidi di merito. Ancora
studente universitario, è entrato in
un’azienda metalmeccanica arrivando in poco tempo alla direzione
generale. E si laurea in sociologia
all’università di Trento. Nel 1977 ha
fondato l’Interpump che lo ha reso
leader mondiale nella produzione e
vendita di pompe ad alta ed altissima pressione.
L’INTERPUMP GROUP
Fulvio Montipò è Presidente ed Amministratore Delegato dell’Interpump
Group, gruppo industriale che opera
nel settore della meccanica, leader
mondiale nella produzione di pom-
18
Fulvio Montipò
pe per applicazioni industriali e uno dei
principali gruppi che operano sui mercati
internazionali nel settore dell’oleodinamica. Leader mondiale nel settore dell’acqua, detiene circa il 50% della quota di
mercato, nelle pompe a pistoni ad alta e
altissima pressione, ed è leader mondiale
nel settore dell’olio, ed è uno dei principali
produttori al mondo di cilindri, distributori e valvole e tubi e raccordi. Ha fondato
l’azienda nel 1977 a Sant’Ilario d’Enza.
Oggi gli stabilimenti Interpump sono in
Italia e all’estero. L’86% del fatturato viene realizzato nei mercati internazionali ed
il 58% della produzione avviene all’estero. I prodotti Interpump sono distribuiti in
60 Paesi del mondo. A dicembre del 1996
il gruppo ha fatto il suo esordio in Borsa
a Milano. Venti le nuove acquisizioni dal
1996 ad oggi. L’ultima nel 2013 con l’acquisizione del Gruppo Hydrocontrol di Bologna e di IMM. Lo scorso anno il gruppo
ha realizzato un fatturato pari a 556,5 milioni di euro, un ebitda pari a 105,2 milioni
( pari a circa il 20% delle vendite ), ed un
utile netto di 44,1 milioni di euro. n
Qui a sin. e nella pagina a fianco in basso: Foto Daniele Sarti
D
iverse centinaia di reggiani in
fila sia la sera del 10 settembre
per l’inaugurazione su invito, e
altre centinaia in coda il giorno
dopo per l’apertura al pubblico. Per due
giorni consecutivi, Reggio ha vissuto un
evento che difficilmente negli anni dimenticherà.
All’apertura di un grande punto vendita
della catena di negozi di abbigliamento
H&M nella nostra città in pieno centro
storico, si è infatti aggiunta la scoperta
del più bel palazzo della città, Palazzo
presentare una rivoluzione per il centro
storico. Lo stile H&M infatti è un forte
richiamo soprattutto per i giovanissimi e
dunque potrebbe riportarli verso il centro. Non c’è solo questo. L’operazione è
stata certamente studiata nei dettagli.
L’attenzione e soprattutto l’attesa nei
reggiani sono maturate da quando si è
iniziato a parlare dell’interesse di H&M
per Reggio. Poi il telo bianco su Palazzo
Busetti in fase di lavori di recupero ha
incrementato la curiosità nei mesi.
Fino a quando la stampa locale non ha
capannelli di gente in piazza del Monte
ad ammirare i dettagli svelati del Palazzo. Diverse le personalità che la sera del
10 settembre, il giorno dell’apertura su
invito, hanno visitato il palazzo e il negozio. Dal sindaco Luca Vecchi, al vice
sindaco Matteo Sassi.
E poi gli assessori della giunta del Comune di Reggio, tanti consiglieri, professionisti, gli stessi giornalisti in prima linea
per immortalare l’evento e raccontarlo
in tutte le sue sfaccettature.
E poi anche il mondo dell’imprenditoria,
H&M conquista Reggio
L’inaugurazione del punto vendita è durata due giorni
Busetti.
Una scelta studiata a tavolino dal
marketing del gruppo svedese che dai
primi di settembre, ha anche posto il
suo stendardo sul palazzo accanto alla
bandiera italiana e quella europea. L’abbinamento con un palazzo storico della
città infatti, a quanto pare, risulta più
che mai vincente per la catena di moda.
Prima di Reggio, l’esperimento è riuscito
a Roma dove H&M ha aperto un punto
vendita in via del Corso, in una ex sede
del Corriere della Sera.
Per i reggiani l’apertura di questo negozio nella elegante sede, potrebbe rap-
acceso i fari sul progetto nell’ultimo
mese e mezzo, in contemporanea con
la demolizione dell’ex palazzo delle Poste in via Sessi. In quei giorni, ora dopo
ora, veniva meno sempre più un angolo
del telo del seicentesco Palazzo fino a
quando non è comparsa la scritta H&M
, svelata per pochi minuti dagli operai
durante i lavori, poi coperta con un telo
nero fino all’inaugurazione.
E tutti i giorni, mentre la stampa se ne
occupava sui quotidiani e le tv locali, anche i reggiani facevano la loro parte con
da Deanna Ferretti
Veroni all’avvocato Franco Mazza, all’architetto
Mauro Severi, Presidente di Unindustria,
a Stefano Landi presidente della Camera di Commercio. E soprattutto Fulvio
Montipò, l’imprenditore al cui nome per
sempre sarà associata la grandezza di
questo momento storico per il centro
di Reggio, insieme alle due figlie Lucilla
e Isabella e l’architetto che ha trasformato in realtà il sogno di Montipò, Ivan
Sacchetti e Fabrizio Benassi, della Gigli
Costruzioni, l’impresa edile che ha realizzato l’intervento. n
I.T.
In questa pagina e in quella precedente alcuni momenti dell’inaugurazione del negozio H&M
19
n attualità
Foto Superstudio
Scuola al via
Il saluto di Vecchi e Delrio
Di nuovo sui banchi
Ritorno a scuola per oltre 80.000 studenti di Reggio e Provincia
L
unedì 15 settembre è suonata la campanella per gli oltre
80.000
studenti reggiani.
L’avvio delle lezioni è stato
l’occasione per il Sindaco Luca Vecchi e per il suo predecessore, il Ministro Graziano Delrio, per augurare
a tutti gli alunni e alle loro famiglie
un buon anno scolastico. L’ex sindaco di Reggio ha infatti visitato la
scuola primaria Matilde di Canossa,
in Viale Umberto l, da lui frequentata da bambino. Un augurio alle
scuole di tutta la regione è stato poi
Foto Superstudio
20
da sin.: Raffaella Curioni, Luca Vecchi, Francesco Profumo, Stefano Versari, Domenica Tassoni
- (Foto Stefano Rossi)
Foto Superstudio
attualità
n
Il Ministro Delrio al suo arrivo alla Scuola Primaria Matilde di Canossa
trasmesso dall’Istituto comprensivo
Leonardo da Vinci in diretta web.
All’iniziativa, organizzata dall’Ufficio
Scolastico Regionale e dalla Regione
Emilia Romagna hanno partecipato,
oltre alla dirigente scolastica Domenica Tassoni, e ad alcuni insegnanti
e studenti, il Sindaco Luca Vecchi,
l’assessore regionale alla Scuola
Patrizio Bianchi (in diretta telefonica perché bloccato da un ingorgo
stradale), il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale Stefano
Versari, Francesco Profumo, ex Ministro dell’Istruzione, ora presidente
del Gruppo Iren e Raffaella Curioni,
Assessore all’educazione del Comune di Reggio Emilia. L’evento ha
consentito di affrontare alcuni temi
importanti per il futuro della scuola
e per testimoniare, con un esempio,
come l’attenzione di tante imprese
del territorio nei confronti della co-
munità si traduca in progetti concreti e proficui. La scuola da cui si
è stato trasmesso l’evento è infatti uno degli istituti protagonisti di
“Scuole in Rete”, iniziativa promos-
sa e finanziata dal Gruppo Iren che
rende disponibili alle scuole del territorio reggiano connessioni a banda
larga per utilizzare al meglio la rete
come strumento didattico. n
Foto Stefano Rossi
21
n economia
Banche
Credem, al via un nuovo giro
di assunzioni
Entro la fine del 2015 il Gruppo Bancario Credito Emiliano
assumerà cento giovani under 30
D
unque il Credem continua
a crescere, e lo fa puntando sulle nuove leve. Basti
pensare che il 20% dei
direttori di filiale ha 35 anni e che
la media generale per dirigere una
sede è di 44 anni.
Ruolo chiave quello commerciale.
Si tratta di una strategia di crescita
che il gruppo ha messo in piedi già
da alcuni anni e che negli ultimi tre
ha portato all’inserimento di 300
giovani e 130 esperti. L’iter di inserimento prevede una fase di pre-selezione a cui fa seguito una giornata
di colloquio di gruppo per rilevare
le attitudini dei candidati, le aspettative di carriera e le motivazioni.
Da queste premesse potrà nascere
appunto un’assunzione nel gruppo
oppure l’inserimento del candidato
in un elenco di persone disponibili
per eventuali future opportunità di
inserimento.
Altro punto di forza nella politica di
crescita del personale del Credem,
è la job rotation. Il 50% dei neo
assunti come operatori di sportello
negli ultimi quattro anni oggi riveste un ruolo diverso a livello commerciale o di funzioni centrali.
E poi c’è la formazione interna che
è fornita a tutto il personale attraverso l’apposita scuola. Nel 2013
sono state erogate 200 mila ore di
formazione complessive.
Nello specifico, questa offerta di lavoro, indirizzata sia alla rete commerciale sia alla direzione centrale,
si rivolge alla Lombardia, al Piemonte, al Veneto, all’Emilia Romagna, al
Lazio ed alla Sardegna.
Per Francesco Reggiani, direttore
22
Francesco Reggiani - direttore del personale Credem
Si tratta di una strategia di crescita che il gruppo ha messo
in piedi già da alcuni anni e che negli ultimi tre ha portato
all’inserimento di 300 giovani e 130 esperti
del personale Credem, : “investire
sulle persone è uno degli elementi
fondamentali della nostra strategia
di crescita. Vogliamo dare un concreto segnale di fiducia al sistema,
sostenendo l’occupazione dei giovani che saranno il motore della nazione nei prossimi anni. Il 90% dei
nostri manager è cresciuto all’interno dell’azienda.”
In questa ulteriore fase di espansione, il Gruppo Credem vanta 637
filiali, centri imprese e negozi finanziari, oltre alla rete di promozione
finanziaria composta da 788 promotori finanziari con mandato, 264
agenti di Creacasa, 114 agenti finanziari specializzati nella cessione
del quinto. Per un numero complessivo di clienti, a fine giugno, pari a
cinque mila 711.
Per mandare il curriculum è sufficiente aprire la sezione Lavora con
noi del sito Credem.it n
economia
Nuove nomine
n
Visto dai protagonisti
Il futuro economico
del territorio
A Unindustria inizia l’era Severi, riconfermato Borghi alla guida della Manodori
C
on un occhio sul futuro dello sviluppo e dell’economia di Reggio, e
con l’altro puntato sulla comunità.
Così, dopo ormai sette anni di crisi,
si guarda al nostro territorio, attraverso lo
sguardo di due figure di riferimento per Reggio, gli occhi del numero uno degli industriali, Mauro Severi, e quelli del Presidente della
Fondazione Manodori. Il primo è la ‘quasi’
novità in casa Unindustria. ‘Quasi’ perché
di fatto il suo nome circolava già da tempo
dopo la nomina dell’ex Presidente Stefano
Landi alla guida della Camera di Commercio.
Il secondo invece è una riconferma, votato
all’unanimità da tutti i consiglieri.
MAURO SEVERI
Il ‘sistema Mediopadano’
è il futuro del ‘modello emiliano’
Area vasta, lo sviluppo del Tecnopolo e
dunque ricerca e innovazione, l’export, la
dimensione medio padana e più in generale tutte le infrastrutture che possono servire al territorio per migliorarsi, dai caselli
autostradali per esempio con la nascita di
un casello a Correggio, alle tangenziali nuove, come la via Emilia Bis. Appena eletto, il
nuovo Presidente di Unindustria, l’architetto
Mauro Severi, ha subito lanciato i temi sui
quali intende lavorare fino alla fine del suo
mandato, cioè il 2018, e per i quali ha chiamato in causa anche le istituzioni, partendo
dai presupposti che ogni miglioramento è a
beneficio della collettività, e che bisogna ragionare in termini di aggregazione, di superamento del provincialismo, per fare sistema
con le realtà vicine, con la stessa capacità
con cui si è costruito il modello emiliano.
Nato a San Martino in Rio nel 1949, l’architetto Mauro Severi è stato designato alla
Presidenza di Unindustria a metà aprile. A
luglio, durante l’assemblea generale, è stato eletto Presidente. Consigliere delegato
di Corghi e della Nexion spa di Correggio,
Severi era già molto conosciuto per avere
curato i lavori di restauro del Duomo e del
Teatro Valli. Sono già trascorsi alcuni mesi
dalla sua elezione, e dunque il neo Presidente ha già dettato le linee guida perché il sistema intero faccia da supporto allo sviluppo
dell’economia. Nel Tecnopolo, Severi vede
un caposaldo del progresso industriale del
nostro territorio, e cioè l’innovazione. ( La
struttura infatti, nata dalla riqualificazione
di un capannone delle Ex Officine Reggiane,
dovrebbe rappresentare il polo della conoscenza per Reggio e richiamare a sé eccelse
menti da tutto il mondo, ndr ). Altro punto
sul quale Severi ha ben palesato le proprie
idee, è il concetto di superamento dei confini
provinciali per fare sistema. Per creare un
sistema, quello medio padano , così come
nei decenni precedenti si è creato il modello
emiliano. Un modello che ha accusato i colpi
della crisi ma che ha anche retto, grazie all’export e anche alla capacità delle imprese
reggiane di continuare a innovarsi.
Eletti lo scorso 15 settembre i Vicepresidenti e il Consiglio Direttivo dell’Associazione per il biennio 2014–2016: Giannicola
Albarelli (Reggiana Riduttori srl ), Vicepresidente con delega all’Innovazione, Ricerca
e Qualità; Roberta Anceschi (Simet srl),
Vicepresidente con delega alla Piccola Industria; Paolo Bucchi (Comet SpA- Gruppo
Emak), Vicepresidente con de-lega all’Internazionalizzazione; Savino Gazza (Sicem
– Saga SpA), Vicepresidente con delega
all’Ambiente e Energia; Claudio Lodi (Lodi
srl), Vicepresidente con delega all’Education
e Rapporti con la Scuola e Roberto Tognoli (Manifatture del Nord srl – Gruppo Max
Mara), Vicepresidente de-legato alla Tesoreria. Ai sei Vice Presidenti si aggiunge il Presidente del Gruppo Giovani, Stefania Accorsi
(Accorsi Green srl).
Il Consiglio Direttivo, in aggiunta ai Vice
Presidenti e al Past President Stefano Landi (Landi Renzo SpA), sarà composto anche
dai seguenti dodici membri, eletti ieri dalla
Giunta: Anna Maria Artoni (Artoni Trasporti Spa), Paolo Bertazzoni (Bertazzoni Spa),
Renato Brevini (Brevini Power Transmission
Spa), Aldo Dall’Aglio (S.E.F.A. Srl), Maria
Licia Ferrarini (Ferrarini Spa), Alberto Gallinari (Hydrocontrol-BU spa), Giovanni Montorsi (Arag srl), Alberto Morra Argo Tractors
Spa), Ivano Parmigiani (Stampotecnica Srl),
Fernando Spallanzani (Interacciai Spa), Luca
Torri (E-land Srl), Eva Katharina Zimmer
(Voith Turbo Srl).
GIANNI BORGHI
Al via il secondo mandato
in fondazione
A distanza di un mese dalla elezione di Mauro Severi alla Presidenza di Unindustria, la
Fondazione Manodori, per la prima volta
nella sua storia, ha eletto all’unanimità il
nuovo Presidente riconfermando il mandato
a Gianni Borghi che dunque resta alla guida
per i prossimi cinque anni.
Tutti i consiglieri dunque hanno votato per
un secondo mandato di Borghi, anche lui
proveniente dagli industriali ai tempi della
sua prima e anche difficile elezione, quando spuntò la Presidenza per un solo voto. In
particolare ai nuovi consiglieri, si è rivolto
Borghi, nel ringraziarli attraverso la stampa
per avergli dato fiducia. Il nuovo consiglio
generale della Fondazione infatti si è insediato a fine luglio col cambio appunto di alcuni rappresentanti.
A Gianni Borghi è stato riconosciuto il merito
di avere diversificato il patrimonio riducendo
i rischi e guadagnandoci, come lui stesso ha
spiegato, e poi ha cambiato lo statuto della
Fondazione. Il patrimonio della Fondazione Manodori ammonta a € 158.520.212 (al
31.12.2013) ed è costituito da partecipazioni
bancarie, altre partecipazioni, quote di fondi
comuni, gestioni patrimoniali, dal patrimonio
Ipab “Scuola per l’infanzia Pietro Manodori”,
da cespiti mobiliari e immobiliari. Tra questi
Palazzo da Mosto, il complesso rinascimentale in centro storico, restaurato e visitato
da oltre tre mila nel giugno scorso nel giorno
della sua riapertura alla città.
A Palazzo da Mosto, è stata dedicata una
sala all’Asilo d’Infanzia Pietro Manodori, che
ha ospitato in quelle stanze e nei cortili generazioni di reggiani per 150 anni.
Il nuovo consiglio generale della Fondazione Manodori è composto da Gino Mazzoli e
Romano Sassatelli, designati dal Comune di
Reggio Emilia, Leonida Grisendi e Rita Tedeschi, designati dalla Provincia di Reggio
Emilia, Ivan Lusetti e Paolo Pignoli, designati
dalla Camera di Commercio, Walter Vezzosi,
designato dagli Albi dei Medici e Chirurghi
e degli Odontoiatri della Provincia di Reggio
Emilia, sentiti Ausl e Azienda Ospedaliera
Santa Maria Nuova, Diego Noci, designato dalla Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla,
Enea Burani, designato dal Forum del Terzo
Settore, dal Centro Servizi per il Volontariato e dal Forum delle associazioni Familiari di
Reggio Emilia, Domenico Lo Fiego, designato dall’Università di Modena e Reggio Emilia,
Armando Anceschi e Valeria Prampolini nominati dal Consiglio Generale della Fondazione Manodori n
23
n attualità
Cronaca nera
Tre omicidi in soli tre mesi
Tre le vittime: un giovane padre dell’Appennino,
il medico reggiano Amos Bartolino e una madre di tre figli
di Simona
Onniboni
E’
stata una estate di sangue.
Tre gli omicidi commessi tra
giugno e agosto tra Reggio
Emilia, Modena e la Polonia.
Il primo è avvenuto nel paese dell’Est
Europa, il 18 giugno scorso, esattamente a Chmielowie, nel sud della Polonia.
Ad uccidere la moglie accoltellandola alla
gola è stato un artigiano di 46 anni, originario di Arceto, Fermo Manzotti. L’uomo
ha ucciso la moglie Teresa Misa, 32 anni,
madre dei loro tre figli, due bambine ed
un maschio, al culmine di un violento litigio. Manzotti stava accompagnando la
donna al lavoro in auto, insieme alla loro
bimba di 4 anni quando si sono messi a
discutere.
L’artigiano ha fermato l’auto in aperta
campagna e ha colpito la moglie al collo, uccidendola. Subito dopo ha tentato
di togliersi la vita, tagliandosi le vene dei
polsi. Secondo gli inquirenti però Manzotti dopo essersi ferito avrebbe inscenato
un’aggressione mettendo il coltello nelle
mani della moglie. Soccorso e trasportato
in ospedale, si sarebbe ripreso. Interrogato dagli inquirenti avrebbe ammesso di
aver ucciso la moglie. All’origine probabili
motivi economici legati ad una forte gelosia.
Nemmeno un mese dopo, a Santa Caterina di Concordia, nel modenese, si
è consumato un omicidio-suicidio. Vittima Amos Bartolino, 51 anni, primario
del reparto di oculistica dell’Ospedale
S.Sebastiano di Correggio. Il medico è
stato ucciso a colpi di pistola da Carlo
Ghidoni, 50 anni, elettricista carpigiano.
24
Quest’ultimo ha sparato al primario con
una Glock 40, poi ha rivolto l’arma verso
contro stesso, togliendosi la vita. L’omicidio-suicidio si è consumato nel cantiere di
una casa in costruzione in via Chiaviche di
proprietà di Bartolino. Secondo una prima
ricostruzione effettuata dai carabinieri, i
due uomini si sarebbero incontrati la mattina presto per parlare di una questione
in sospeso, in particolare di un credito da
saldare.
Dopo una breve discussione Ghidoni ha
estratto l’arma sparando al primario e
uccidendolo. Subito dopo ha rivolto l’arma verso se stesso togliendosi la vita. Un
omicidio che suscitato profondo sconcerto in quanti conoscevano il medico reggiano. Uomo di grandi doti professionali
e umane, per alcuni anni aveva lavorato
nel reparto di oculistica dell’ospedale di
Reggio S.Maria Nuova.
L’ultimo omicidio si è consumato ad agosto, poco dopo la metà del mese. Il corpo
semicarbonizzato di Andrea Germini, 32
anni, agricoltore, originario di Felina di
Castelnovo Monti, ma residente a Croce è
stato notato da una podista sulle rive del
Secchia sulla pista Gatta-Pianello. Immediato l’intervento dei carabinieri che hanno capito subito che si trattava di un omicidio. Il giovane aveva la testa sfondata.
In meno di 24 ore i militari hanno risolto
il caso. Ad uccidereAndrea Germini, che
lavorava nell’azienda agricola gestita dal
suocero, dove viveva con la moglie e la
figlia di 6 anni, sarebbe stato un collega
di lavoro, AbdelkebirFettah, 28 anni, originario del Marocco.
L’uomo, amico di Germini e anch’egli dipendente nell’azienda agricola gestita
dal suocero della vittima, ha ammesso
il delitto, che sarebbe nato per questioni
di gelosia. Il giovane mandava messaggi
alla moglie della vittima, per altro incinta del secondo figlio, perché interessato
a lei. Germini l’avrebbe portato su quella
strada sterrata di Pianello per un chiarimento e lì sarebbe nata una lite, poi la
colluttazione sfociata nell’omicidio, con il
tentativo di occultare il cadavere dandogli
fuoco. n
attualità
n
Pronto Soccorso
Dal prossimo 8 ottobre
Il 118 trasloca a Parma
L’emergenza sanitaria a Reggio sarà di competenza dei parmigiani
di Isabella
Trovato
D
al prossimo 8 ottobre, quando
comporremo il 118 per chiedere
soccorso al personale sanitario
per un’emergenza, l’operatore
risponderà da Parma e non più da Reggio
come accaduto fino ad ora da quando è
stato istituito il servizio di pronto soccorso per l’intero territorio della nostra provincia.
La centrale operativa reggiana infatti chiude il servizio telefonico all’utente
con relativo rimescolamento anche degli
operatori sanitari che fino ad oggi hanno lavorato nella stessa. Per i primi mesi,
alcuni di loro, ( si tratta di personale infermieristico, ndr ) saranno di supporto
ai colleghi della città ducale i quali, a loro
volta, già da alcuni mesi, hanno seguito i
reggiani affiancandoli nella gestione delle
emergenze proprio per prendere conoscenza del territorio.
Si tratta di una decisione imposta dall’alto
cioè dalla Regione che ha disposto l’accorpamento delle centrali di Piacenza, Parma
e Reggio in un unico sito per gestire al
meglio i costi oltre che le emergenze.
C’è chi vede in questa operazione anche una sorta di scambio a tavolino tra
il nostro ospedale che ha portato a casa
l’importante risultato di IRCCS, istituto di
ricovero e cura a carattere scientifico, in
cambio appunto della centrale emergenze.
Di fatto dall’8 ottobre, a gestire l’emergenza sanitaria reggiana, cioè le chiamate
e l’indirizzo dei mezzi, sarà Parma.
A capo della centrale operativa del
118 di Reggio c’è la dottoressa Anna
Maria Ferrari, primario del Pronto
Soccorso del Santa Maria Nuova.
Anna Maria Ferrari Primario Pronto Soccorso RE
“Per i cittadini non cambierà nulla. Parma gestirà solo le chiamate
e i mezzi. Ma sulle ambulanze e sulle automediche, che partono
comunque da Reggio, ci sono i nostri infermieri ed i nostri medici”
Dottoressa cosa succederà dunque a
partire dall’8 ottobre?
La nostra centrale chiuderà per le chiamate d’emergenza che saranno indirizzate
e raccolte dalla centrale unica di Parma.
Per noi è un cambiamento molto importante per tutta la fase preparatoria che va
avanti da mesi. Per i cittadini non cambierà nulla. La chiamata comunque sarà fatta
al 118 e saranno sempre operatori del 118
che risponderanno solo che invece di essere collocati a Reggio, saranno collocati a
Parma. Qui a Reggio resterà ovviamente
tutta l’emergenza territoriale. Parma gestirà solo le chiamate e i mezzi. Ma sulle
ambulanze e sulle automediche, che partono da Reggio, ci sono i nostri infermieri
ed i nostri medici. Intanto, per i primi dieci mesi, sette nostri infermieri saranno di
stanza a Parma per l’addestramento dei
colleghi alla gestione del nostro territorio
Ma era necessario trasferire la nostra
centrale a Parma?
Si tratta di un passaggio che può risultare necessario se si guarda allo sviluppo
tecnologico. Una centrale di piccole dimensioni può ampliare la sua tecnologia
in modo relativo soprattutto per quanto
riguarda i sistemi di sicurezza. E’ un percorso che si sta facendo in tutta Italia. Si
riduce il numero delle centrali, si accorpano, quelle nuove sono più grandi. Altrimenti una centrale che serve 400 mila
abitanti, arriva a costare quanto una centrale da un milione e mezzo di abitanti.
A cosa si riferisce quando parla di sicurezza della centrale ?
Mi riferisco proprio alla chiamata telefonica, la certezza della raccolta delle richieste
di aiuto, la localizzazione della chiamata,
gli indirizzi, tutto quanto garantisce che la
richiesta di soccorso di un cittadino venga
presa in carico. E quindi anche localizzata.
Spesso chi chiama è in uno stato di agitazione, di paura, non fornisce il numero di
telefono perché magari sembra un’informazione non adeguata rispetto alla gravità dell’evento. Invece per noi sono tante
informazioni importanti che ci permettono
di raggiungere il luogo dell’evento e operare nel più breve tempo possibile. Siamo di
fronte a un crescente livello delle tecnologie di cui non possiamo fare a meno, ma
queste hanno un costo. n
25
n reggio
città
La nuova stagione Teatrale 2014 - 2015
Un epifanico anno a Teatro
I sei cartelloni declinati in 64 spettacoli proposti nell’arco di nove mesi,
si confermano per qualità ed eccellenza
di Giulia Misti
M
anifestazioni
della
forza espressiva che
le arti performative
traggono dalla contiguità artista-pubblico. Svelamenti, epifanie, “27 dal vivo”
sono quelle del Festival Aperto che
inaugura il 27 settembre la Stagione
2014 - 2015 della Fondazione I Teatri
di Reggio Emilia e fil rouge dell’intera
programmazione.
I sei cartelloni, dal Festival Aperto
alla Prosa, dalla Danza ai Concerti,
dai Musical all’Opera, declinati in 64
spettacoli (repliche escluse) proposti
nell’arco di nove mesi, si confermano
per qualità ed eccellenza.
Espressioni dell’oggi e dell’intimo vivere umano rese possibili dalla vibrante
realtà generata dallo spettacolo dal
26
vivo differenziandosi dalla liquidità di
altre forme di comunicazione.
In un’epoca in cui la realtà è sempre più sovrastrutturata e costruita
sull’informazione è difficile, infatti,
distinguere il vero dal simulacro, e
riappropriarsi, dunque, del tempo,
riflettere, esercitare la critica, anche
in ossequio a quell’idea di Teatro dalla
funzione pedagogica e quale luogo di
meditazione civile cara alla direzione
artistica, è un invito ad impegnarsi in
“quell’invenzione del vero” che la lezione verdiana insegna.
A partire dalla sesta edizione del Festival Aperto che, nel contenitore
del “Reggio Parma Festival”, oltre alle
cornici dei tre Teatri reggiani (Valli,
Ariosto, che dal 1° gennaio sino al
30 giungo 2015 chiuderà per lavori di
ristrutturazione, e Cavallerizza) coinvolgerà anche i Chiostri di San Pietro,
la Chiesa di San Carlo e la Biblioteca
Panizzi per sei settimane, sino al 2
novembre, con musica, teatro musicale e fisico, reading e danza, con 6
produzioni, 7 prime assolute, 1 prima
italiana, e 4 site specific, tutti all’inse-
reggio città
n
Festival Aperto “27 Epifanie dal vivo”
Delle 27 epifanie
la prima è Il grande bianco di Roberto Paci Dalò,
spettacolo musicale e installazione immersiva
e itinerante sulla
Grande Guerra
a 100 anni dallo
scoppio.
La condizione umana, sempre al centro tanto nei
grandi fatti pubblici quanto nei piccoli fatti intimi,
tematizza l’intero Cartellone: dalla riflessione sul
senso dell’ “altro da sé” di Jessica and Me di Cristiana Morganti all’amore nelle canzoni di Ute Lemper che celebra le poesie di Pablo Neruda, dalle
“anime” dei migranti nella coreografia Souls di Olivier Dubois alla vecchiaia in Vader di Peeping Tom,
dall’indignazione per i disastri italiani nella musica
di Fabio Cifariello Ciardi in Voci Vicine all’energia
contemplativa nei concerti di Mike Stern Band, Rob
Mazurek Pulsar Quartet, Sincronie Spettrali, Senteri Selvaggi, Arzan 2.0 e alle solitarie e imponenti
figure del Capitano Achab, nel Moby Dick di Roberto Abbiati, e di Gesù, nel Jesus di Babilonia Teatri.
Il sogno di una cosa, di Mauro Montalbetti, Marco
Baliani e Alina Marazzi, è la ventisettesima epifania, un canto civile dedicato al quarantennale della
strage di Piazza della Loggia a Brescia e a tutte le
stragi impunite.
gna della contemporaneità. Oltre alle
27 epifanie “aperte”, anche quelle del
Cartellone della Prosa che, tra teatro
d’impegno civile e drammaturgia contemporanea, conferma un innovativo
rapporto con i classici, e si fa testimone di grandi nomi e del definitivo
affermarsi di una nuova generazione
Prosa
La rilettura di uno dei capitoli più celebri de “I Fratelli
Karamazov” di Dostoevskij
inaugura il 7 novembre la
Stagione con Umberto Orsini protagonista de “La leggenda del Grande Inquisitore”. Prosa e musica per Maddalena
Crippa diretta da Peter Stein con “Italia mia Italia” che, attinge
da Leopardi, Pasolini, Conte e De André, per reagire all’immobilità e alla rassegnazione dei tempi odierni, mentre Neri Marcorè e la “famigerata” Banda Osiris, diretti da Giorgio Gallione in
“Beatles Submarine”, fanno da Cicerone in un “Magical mystery
tour” della più leggendaria band beat / pop / rock di sempre.
Accanto ai classici rivisitati quali “Falstaff”, con Andrea De Rosa
che dirige Giuseppe Battiston, “Servo per due”, tratto dal “Servitore di due padroni” di Carlo Goldoni, con Piefrancesco Favino
e Paolo Sassanelli e “Don Giovanni” con Alessandro Preziosi,
anche la drammaturgia contemporanea, con “Frost / Nixon” di
Peter Morgan, una commistione di menzogna politica e giornalismo-spettacolo, portato in scena dal Teatro dell’Elfo. La folgorazione delle atmosfere di Gualtieri che valse a Mario Perrotta il
Premio Ubu 2013 quale migliore attore, rivive nel lirico “Un bes
- Antonio Ligabue”.
Scritto nel 1979 da Giuseppe Patroni Griffi per Romolo Valli,
“Prima del silenzio” ritorna il 14 febbraio 2015 con Leo Gullotta,
dimostrando una straordinaria attualità come quella delle dinamiche familiari di Arturo Cirillo ne “Lo zoo di vetro” di Tennessee
Williams, emendato dei toni melò e carico delle miserie umane.
Così come drammaticamente attuale è il racconto dell’incontenibile tragedia del genocidio armeno di Danilo Nigrelli ne “Una
cena armena”, specchio di altri indicibili olocausti.
di registi e attori. I differenti mondi
della Danza si incontrano nella nuova Stagione intrecciando i più accreditati maestri e i più nuovi coreografi
e creando contaminazione di generi e
di tradizioni, mentre, con iconiche colonne sonore e con personaggi entrati
nella storia del Musical che “tragicamente e fiabescamente” si intrecciano, il relativo Cartellone 2014 - 2015
vedrà sul palco gli spettacoli più frizq segue a pag.29
Danza
Apertura di programma, il 10 ottobre, con una prima italiana: “Vader”, della compagnia di teatro/danza belga Peeping Tom, una pièce, “realistica come solo certi vividi
sogni sanno essere nella loro alterità”, sul crinale tra percezione e realtà in un corpo
e in una mente senescenti. Prima assoluta, invece, per il Don Giovanni, l’archetipo
della natura umana di sognatore, di Eugenio Scigliano con “Don Q. Don Quixote de la
Mancha” della Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto. Se per la Balletboyz, la
compagnia vincitrice del British National Award quale miglior compagnia contemporanea britannica del 2013, quello al Teatro Ariosto è un debutto, per l’Akram Khan Company quello al Valli è un ritorno.
Con “Kaash” il coreografo inglese tenta la costruzione di ponti tra il mondo della danza contemporanea e quello della
tradizionale danza indiana Kathak. Dal classico antonomasico “Lo Schiaccianoci”, nella versione creata nel 1934 da
Vasilij Vajnonen, interpretato dal Balletto Yacobson di San Pietroburgo, poi, ad un’altra prima italiana con la “metafora
meditativa” sulla minuscola immensità della presenza dell’uomo nell’Universo della Carolyn Carlson Company.
“Plan B” della Compagnie 111 - Aurélien Bory, definito “un capolavoro assoluto del circo contemporaneo”, replica,
infine, gli elementi fondamentali del teatro del regista francese: una scenografia vivente e una danza dalla forte vena
acrobatica per una visione della drammaturgia aperta all’arte contemporanea, cinematografica e circense.
27
28
REGGIO EMILIA - Via Farini, 1/N - Piazza Scapinell, 7/A-B - www.lauranocco.com
reggio città
zanti delle maggiori case di produzione specializzate nel genere. Epifanica
sarà anche la stagione dei Concerti
prevedendo pezzi monumentali, grande musica del Novecento, e compositori americani. Ma anche il grande
repertorio sinfonico con orchestre di
eccellenza e carismatici direttori, interpreti di levatura internazionale e
personalità emergenti, ed anche focus dedicati a grandi violoncellisti,
violinisti e pianisti. Con Puccini, Mozart, Offenbach e Verdi la Stagione
di Opera della Fondazione I Teatri di
Musical
Quattro
titoli
per la Stagione
dei Musical. Nel
60° anniversario
dell’uscita
del film dalla
indimenticabile
colonna sonora che nel 1955
meritò il Premio Oscar, approda il 14 novembre sul
palco del Teatro Municipale Valli la nuova edizione
di “Sette spose per sette fratelli” prodotta da Peep
Arrow, mentre il 5 dicembre “Tutti insieme appassionatamente”, il pluripremiato “cult-musical” con
Julie Andrews e Christopher Plummer nelle vesti
della governante Maria e del comandante Von Trapp
ora con i volti di un’inossidabile coppia del musical
italiano, Luca Ward e Vittoria Belvedere. Mescola
tradizione ad esilaranti imprevisti “Cercasi Cenerentola” ambientata dalla Compagnia della Rancia
negli anni Cinquanta, mentre il dissacrante “Othello,
la H è muta” degli intemerati Oblivion, con affondi
di grottesca ironia, demolisce sia la tragedia shakespeariana sia l’opera verdiana.
Opera
n
Reggio Emilia vivrà, infine, all’insegna
dei capolavori della musica lirica che,
concludendosi con lo shakespeariano
e pantagruelico Falstaff, opera ultima
di Verdi, svelerà, forse, che “tutto nel
mondo è burla” accordando quella inderogabile leggerezza, non sempre
insostenibile, dell’essere. n
Concerti
Dieci concerti per dieci
capolavori nel Cartellone 2014 - 2015.
Mozart inaugura il 6
novembre la Stagione con l’Orchestra da
camera di Mantova,
guidata da Umberto Benedetti Michelangeli, che prevede
una doppia presenza al pianoforte, la giovane armena Lilit Grigoryan e la sua maestra, Maria João Pires, mentre
Brahms è protagonista con la Filarmonica Arturo Toscanini diretta da Pietari Inkinen, con Sergej Krylov e Mario
Brunello, violinista e violoncellista di provata intelligenza
musicale. E ancora, tra gli altri violoncelli, quello di Julian Steckel con la Junge Deutsche Philarmonie, diretta da
Dennis Russell Davies, impegnati in un programma principalmente dedicato ai compositori americani, e quello di
Jian Wang con la Franz Liszt Chamber Orchestra che eseguirà musiche di Cajkovskij, Haydn e Stravinskij.
Il 6 febbraio 2015 segna il ritorno di pietre miliari con il
monumentale Stabat Mater per soli, coro e orchestra op.
58 di Dvorák, eseguito dalle Orchestre Des Champs Elysees e Collegium Vocale Gent dirette da Philippe Herreweghe. Tra i numerosi nomi, ancora il pianista moscovita
Nikolaï Lugansky con Schubert e Cajkovskij e il Quartetto Kelemen, vincitore del Premio Paolo Borciani edizione
2014, che debutta in Stagione tra Haydn, Mendelssohn e
Bartók, Stagione chiusa da Beethoven con il ritorno della
Mahler Chamber Orchestra, diretta dal Maestro Daniele
Gatti e impegnata nelle Sinfonie n.3 e n.4.
Per i melomani capolavori della musica lirica con Giacomo Puccini, Wolfgang Amadeus Mozart, Jacques Offenbach e Giuseppe Verdi.
La “Madama Butterfly” nell’allestimento della Fondazione Teatro Lirico “G. Verdi” di Trieste apre il 28 novembre. Il minimalismo dell’impianto scenico, ispirato al
Teatro Kabuki giapponese, fa da sfondo all’Orchestra de
I Pomeriggi Musicali di Milano diretta da Giampaolo Bisanti e al Coro del Circuito Lirico
Lombardo. Segue un nuovo “Don Giovanni” recante una grande firma internazionale,
Graham Vick, e diretto dal giovane venezuelano Josè Luis Gomez Rios, primo premio
2010 all’International Sir Georg Solti Conductor’s Competition di Francoforte.
Il genius loci è ben rappresentato nella stagione lirica dall’allestimento di “Les Contes
d’Hoffmann” di Offenbach, con Orchestra Regionale dell’Emilia Romagna e Coro del
Teatro Municipale di Piacenza diretti da Cristopher Franklin. Ultimo titolo è l’ultima
opera di Giuseppe Verdi, lo shakespeariano “Falstaff”, da un’idea e per la regia di
Cristina Mazzavillani Muti. L’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e il Coro del Teatro
Municipale di Piacenza sono qui diretti da Nicola Paszkowki.
29
n reggio
città
Università
Intervista a Susi Davoli Contini
Libera Università “Il Crostolo”
di Reggio Emilia
La LUC, un presidio culturale in città
per l’educazione permanente e la promozione della cultura
T
rent’anni di Cultura e Socialità:
con questo titolo e con la riproduzione di un bellissimo acquerello
di Davide Benati, “Conversazioni”,
il Circolo culturale il Crostolo - Università
dell’età libera nel 2013 ricordava e festeggiava il trentennale della sua costituzione,
finalizzata all’educazione permanente degli adulti e alla promozione sociale e culturale della terza età, un progetto che si
inseriva (e si inserisce a pieno titolo anche oggi) nei programmi di una città che
ha individuato la sua vocazione nel tema
dell’educazione dagli 0 ai 99 anni.
Trent’anni in cui si è mantenuta sempre
viva la voglia di conoscere, di fare, di
proporre, di crescere, ma oggi si è aggiunta una spinta ulteriore: l’esigenza di
confrontarsi sempre di più con l’incalzante trasformazione della nostra società e
della nostra vita, rinnovandosi, sperimentando, aprendosi a un pubblico più vasto
e variegato per età, interessi, provenienze sociali, abbattendo differenze culturali
e generazionali.
Da questa esigenza nasce la LUC - Libera
Università il Crostolo (il Crostolo rimane
nella nuova denominazione come segno di
continuità con l’importante storia dell’associazione), ma la parola chiave è Libera,
aperta a tutti, giovani e meno giovani, e a
tutte le discipline come lo è un’Università,
appunto, o come un Laboratorio Urbano
Culturale.
Il suono LUC poi richiama l’inglese look,
look at, un invito a guardare a questa
realtà, fondata su due solidi pilastri: la
CULTURA , fondamentale elemento di coesione sociale e di crescita civile dell’individuo e della comunità e il VOLONTARIATO,
la partecipazione attiva, disinteressata e
gratuita di tante persone a una forma associativa di cui si condividono i valori, in
cui si costruiscono relazioni e si tiene vivo
il senso civile della Polis, della comunità
umana. Come i Reggiani per esempio, di
cui siamo parte da quest’anno.
La nuova denominazione corrisponde
anche a delle novità nei vostri program-
30
Prof. Susi Davoli Contini
LUC - Libera Università il Crostolo
- il Crostolo rimane nella nuova
denominazione come segno
di continuità con l’importante
storia dell’associazione ma la parola chiave è Libera,
aperta a tutti, giovani e meno
giovani, e a tutte le discipline
come lo è un’Università, appunto,
o come un Laboratorio Urbano
Culturale
mi e nella vostra attività? Quali?
Ne parliamo con Susi Davoli che coordina
il comitato scientifico della LUC, composto
da Luigi Grasselli, Silvia Cavalchi, Antonio
Petrucci, Flavia Rossi, Cinzia Ruozzi, Beatrice Spallanzani, Ivan Spelti, Maria Grazia Cagnolati, ovvero docenti universitari,
insegnanti di istituti superiori, professionalità operanti nelle istituzioni culturali
della città.
Il comitato scientifico ha messo a punto
un ricco programma culturale che occuperà l’intero arco del prossimo anno ‘ac-
reggio città
cademico’, da settembre a giugno e si articolerà, come avveniva anche in passato,
in: corsi che spazieranno da ogni forma
d’arte e di sapere, dalla letteratura, poesia, arte, architettura, musica, teatro,
cinema, passando attraverso la storia, la
filosofia, le scienze, la geografia politica,
l’economia, tra analisi e conoscenza del
passato e riflessione critica su ciò che accade nel presente; e poi laboratori di pratiche filosofiche, scrittura, teatro, canto
corale, pittura, inglese, informatica; visite
a musei, a mostre -in ed extra moenia-,
viaggi culturali, momenti conviviali......
Tra le novità in direzione di una maggiore apertura, come si diceva: una tessera
per i giovani fino a 26 anni, una maggiore
flessibilità degli orari per garantire anche
a chi lavora la partecipazione alle nostre
iniziative; uno stimolante programma di
incontri e appuntamenti con scrittori, musicisti, scienziati, meteorologi, agronomi
aperto a tutti e gratuito nel bello spazio
dell’Hortus di Via Panciroli (I Martedì della LUC); una giornata inaugurale dell’anno
accademico ‘un po’ speciale’, una rete di
relazioni e collaborazioni con tante istitu-
zioni e associazioni culturali pubbliche e
private della città....
Quali sono le risorse per sostenere la
vostra attività?
Anche in questo ambito c’è una novità
importante, positiva e significativa: per
la prima volta entrano sponsor privati a
sostegno della nostra attività. Confidiamo
a breve in uno sponsor istituzionale che
creda nel nostro progetto di formazione
permanente e di promozione della cultura
che integra e amplia la programmazione
culturale locale, contribuendo alla crescita civile della collettività. Se si pensa che
per oltre 120 giornate all’anno organizzeremo attività culturali tra conferenze,
corsi, laboratori, viaggi e visite a mostre
e musei, che sono più di 60 i docenti e
i relatori - personalità note a livello cittadino, nazionale e anche internazionale,
oltre a giovani studiosi di sicura competenza - che terranno i corsi, i laboratori, le
conferenze e le conversazioni pubbliche,
possiamo considerare la LUC un presidio
culturale per la città.
Un altro dato positivo è l’aumento dei soci
e l’aumento degli iscritti ai corsi e ai laboratori, nell’ultimo anno.
Certamente preoccupa la perdita o la
contrazione dei contributi pubblici, mentre fortunatamente di segno opposto è
la condivisione del progetto da parte di
coloro che finora ci sostengono.
Può darci alcune anticipazioni sul programma culturale?
Prof.Luigi Grasselli
n
Anche in questa direzione ci sono novità:
la musica dal vivo eseguita da musicisti
affermati che diventa protagonista nei
corsi di musica (e in altri corsi), nella forma di lezioni-concerto; lo spazio dato alla
poesia, alla lettura e comprensione di una
delle più alte espressioni della lingua e
della cultura, che sarà, insieme allo spazio
dato alla letteratura e alle sue varie forme
(il racconto, il romanzo...), una costante
nella nostra programmazione anche nei
prossimi anni, proprio per alimentare il
piacere di leggere o rileggere autori classici e contemporanei, favorendo la diffusione della lettura e del libro; la presenza
e l’analisi di testi letterari sarà anche una
costante all’interno dei vari corsi di storia,
arte, filosofia, scienze, politica...
Un altro aspetto cui sarà riservata un’at-
Prof. Ivan Spelti
tenzione speciale è il mondo della ricerca
in ambito universitario e aziendale, nella
nostra città: con docenti del Dipartimento
di Scienze della vita dell’Università terremo un corso sulla qualità e sicurezza degli
alimenti, in vista dell’Expo, corso che si
concluderà al Centro Internazionale Malaguzzi per parlare di educazione alimentare e ‘sperimentare’ l’Atelier dei sapori; e
ancora con l’Università, il CRPA e aziende
del territorio si parlerà della gestione e
riconversione energetica dei rifiuti. Per
valorizzare le competenze locali, le nostre
eccellenze.
E poi la scienza; quest’anno un corso
sarà dedicato alla storia e ai grandi temi
dell’astronomia, con la visita al MuSe di
Trento.
In primo piano anche le questioni geopolitiche che oggi coinvolgono l’intero quadro
europeo, come la Questione ucraina, con
esperti di politica e di economia internazionale.
Il filo conduttore di molti dei corsi del
2014-2015 sarà la Grande Guerra, il 1914,
spartiacque politico, sociale, culturale tra
mondo antico e modernità.
Ma dove si svolgono tutte queste attività ?
120 giorni circa di appuntamenti culturali nelle varie forme di cui si diceva
sono davvero tanti e non avere una sede
fissa per svolgere tutte queste attività,
e dover affittare di volta in volta spazi
e sale è problematico e oneroso. Ma i
sogni e le speranze di avere “Una stanza tutta per noi” non muoiono mai, anzi
tengono vivi! n
31
n costume
e società
Il parere dello psicologo
Qui New York
Largo alle start-up
I giovani creativi e intraprendenti che si inventano il lavoro rappresentano il futuro
di Riccardo Caselli
C
hiacchieravo a New York con un
giovane italiano che, recatosi
nella Grande Mela per un master,
durante gli studi ha lanciato una
startup di discreto successo. Dopo aver
ottenuto un primo round di finanziamenti, impiega ad oggi diciassette persone,
ed il suo business plan prevede di arrivare a fatturare settecentocinquanta milioni di dollari in sei anni, senza bisogno di
altri finanziamenti esterni.
A prescindere da quel che ne può pensare Briatore, è evidente che startup di
gente giovane e in gamba rappresentano il futuro (o il presente). Come spesso
viene richiesto, questi si inventano il lavoro e nella vita qualche rischio va preso
per avere successo.
New York da questo punto di vista è una
città che li favorisce: il sindaco aiuta le
aziende nascenti per la logistica e ci sono
un mercato e un network davvero ideali. Come disse un venture capitalist che
venne a parlare a New York University:
“qui non servono incubatori di startup.
New York stessa è il più grande incubatore del mondo!”.
Ed effettivamente non è facile trovare
un agglomerato di business, finanziatori,
tecnologia, imprese e università di prima
fascia, condensati in uno spazio relativamente limitato e raggiungibile in poche fermate di metropolitana. Per dare
un’idea numerica della portata di questo
concentrato di business, basti ricordare
che il pil della sola New York è sostanzialmente pari a quello dell’intera Corea del
Sud e poco sotto la Spagna. L’ex sindaco
Bloomberg ha intelligentemente offerto
alle start-up degli office space gratuiti
32
all’interno di edifici dove poter massimizzare e far crescere sinergie: l’idea è
quella di creare un polo nella city che sia
competitivo con la Silicon Valley, senza
contare che dati gli affitti di Manhattan,
difficilmente le start-up potrebbero permettersi una sede vicina al cuore pulsante degli affari.
Inoltre a dar man forte all’uscente
Bloomberg è arrivato nell’ottobre del
2013, il governatore dello Stato di New
York Andrew Cuomo, che ha lanciato
Start-Up NY, progetto finalizzato alla
creazione di un “tax-free environment”
per le nascenti startup newyorkesi.
Le compagnie che parteciperanno a
Start-Up NY non pagheranno alcun tipo
di tassa per dieci anni, mentre le persone da esse impiegate non avranno imposte sul reddito per i primi cinque anni. Le
università coinvolte in questo progetto
sono la Suny (State University of New
York, distribuita su tutto lo stato), la
Cuny (City University of New York, l’università cittadina) e le università private
della Grande Mela.
In aggiunta a questo, Cornell University
sta investendo 2 miliardi di dollari nella
creazione di un campus tech a Roosvelt
Island, avendo incassato il consenso a
collaborare da parte di tutti principali colossi di internet e tecnologici come Goo-
gle, Facebook, Ebay, Amazon ecc.
Le startup tecnologiche newyorkesi tendono a connettersi a business già consolidati, come media/entertainment o
moda offrendo soluzioni tecnologiche in
ottica di servizi. In aggiunta a questo,
anche realtà storiche nel ramo consumer indicono concorsi o collaborano con
startup tecnologiche per la creazione di
innovative campagne marketing o analisi dei consumatori. La città di New York
quindi, che dal punto di vista umano a
volte può frustrare, per ciò che riguarda
l’aspetto imprenditoriale e di opportunità di vita rappresenta tuttora l’epicentro
del mondo.
A colpire è come un’idea diventi realtà rapidamente, non si fa politica degli annunci nella Mela, si progredisce a
un ritmo a volte vertiginoso e la prova
tangibile non la trovi sui giornali o le tv,
ma incontrando persone che creano e
danno sostanza ai progetti attraverso
le facilitazioni offerte. Visto che dubito
in Italia potremo tutti campare aprendo pizzerie, le quali peraltro prevedono
costi fissi e rischi d’impresa analoghi a
qualsiasi altra start-up, un progetto organico, politico ed economico che crei
queste condizioni in città come Milano
o Roma, merita di stare al centro dell’agenda socio-politica. n
territorio
Bassa
n
Necessario un coordinamento tra le forze interessate
Lotta ai pirati del Po
Da anni si susseguono minacce e vandalismi
ai danni dei pescatori del Grande Fiume
A sin. Sindaco di Gualtieri, Renzo Bergamini, con un pescatore. A destra i controlli in po
di Antonio Lecci
S
Più d’uno fra i pescatori lamenta minacce, danni materiali
alle imbarcazioni, furti di motori e vandalismi alle attrezzature
lasciate nei vari porticcioli lungo le sponde del fiume, in particolare a
Foce Enza, Brescello, Boretto, Gualtieri, Guastalla, Luzzara, oltre che
sulle vicine coste mantovane, soprattutto a Riva di Suzzara
ono ormai anni che nella Bassa si
parla dei “pirati del Po”, descritti
come uomini organizzati in gruppi, che puntano al monopolio della pesca sul Grande fiume per ottenere
grandi quantità di pesce da esportare, già
lavorato e pulito, sul mercato dei Paesi
dell’Est Europa, gli stessi da dove arrivano questi individui senza scrupoli, capaci
anche di minacciare pesantemente i pescatori che si trovano a incrociare il loro
percorso e che vorrebbero svolgere la
loro attività in santa pace, come sempre
è stato. Più d’uno, fra i pescatori, che
lamenta non solo minacce, ma anche
danni materiali alle loro imbarcazioni,
furti di motori e vandalismi alle attrezzature lasciate nei vari porticcioli sparsi
lungo le sponde del fiume, in particolare
a Foce Enza a Brescello, a Boretto, Gualtieri, Guastalla, Luzzara, oltre che sulle
vicine coste mantovane, soprattutto a
Riva di Suzzara. Un fenomeno segnalato da tempo, con i blitz che si spostano
periodicamente tra foce Po, il Ferrarese,
per presentarsi ciclicamente anche nella
zona reggiana, mantovana e parmense.
Tanti gli impegni presi negli anni dalle
istituzioni. Diverse le iniziative proposte per un maggiore controllo. Ma ogni
sforzo, almeno finora, si è dimostrato
spesso senza un vero coordinamento,
isolato e soprattutto affidato in modo
eccessivo ai volontari, che non sempre
hanno competenze e autorità sulla sicurezza pubblica e il contrasto dei reati.
Ma ora sembra muoversi qualcosa di
concreto. Il sindaco di Gualtieri, Renzo
Bergamini, sembra aver preso a cuore questa vicenda e ha già interessato
la giunta dell’Unione dei Comuni Bassa
Reggiana affinché nell’agenda post ferie venga inserito questo problema tra
le priorità da affrontare. “Ci vuole un
coordinamento fra istituzioni, associazioni, pescatori, volontari, forze
dell’ordine. Non è possibile - dice
Bergamini - continuare a tollerare le
incursioni di questi personaggi che
arrivano con natanti veloci, storditori, reti proibite, creando danni e
disagi ai pescatori locali, oltre che
all’aspetto turistico del territorio,
su cui invece noi contiamo molto,
in particolare in vista dell’Expo del
prossimo anno”. Nei giorni scorsi un
primo intervento è stato compiuto lungo il Po, partendo dall’area naturistica protetta dell’Isola degli internati di
Gualtieri.
Presente anche il sindaco Bergamini,
il quale ha osservato le operazioni in
fiume con pescatori, guardie giurate
ecologiche volontarie, ma soprattutto
con gli equipaggi formati pure da agenti
della polizia municipale Bassa Reggiana,
regolarmente armati e collegati via radio con una centrale operativa. “Di questi interventi ne dovremo organizzare di
più, di notte e di giorno, per contrastare
il fenomeno della pesca abusiva e delle
minacce portate da gente senza scrupoli che vuole impadronirsi delle ricchezze
del nostro fiume”, aggiunge il sindaco. E
da pescatori e frequentatori del Po arriva una proposta: “Siamo pronti a fare
una colletta per acquistare una barca
adeguata dotata di un potente motore.
Ma a condizione che venga effettivamente usata dalle forze dell’ordine per i
pattugliamenti fluviali”. n
33
n territorio
Guastalla
Compie 18 anni la kermesse
“Piante e animali perduti”
Due giorni di eventi e mostre
Torna il Palio di San Lucio con i migliori caseifici del Parmigiano Reggiano
di Enrico
Pirondini
I
l 27 settembre alzerà il sipario “Piante
e animali perduti”, una delle mostre
mercato più originali nel panorama
delle manifestazioni italiane dedicate
alla natura e alla campagna. La rassegna
compie 18 anni Per due giorni le vie e le
piazze della città si trasformeranno in un
immenso campionario di biodiversità con
antiche e spesso dimenticate piante da
frutto e ornamentali, ortaggi, sementi,
e antiche razze di animali domestici e da
allevamento.
Spiega Fiorello Tagliavini, da anni coordinatore della kermesse: “Avremo circa
400 espositori provenienti da tutta Italia.
Robusta quest’anno la partecipazione. Sì,
34
Fiorello Tagliavini:
“Aspettiamo 40mila visitatori in due giorni”
territorio
tornerà il Palio di San Lucio
riservato ai migliori caseifici
produttori di Parmigiano Reggiano ma non ci sarà alcuna
sfida, solo degustazione.
Tagliavini: “Avremo tabarri per tutti i gusti, li esporrà Arki di Reggio
Emilia. Il tabarro è da sempre con
noi. E’ un capo carico di storia, la
sua origine è molto antica; nel ‘700
a Venezia il tabarro era un mantello rotondo con doppia mantellina.
Era portato dai nobili e adottato
anche dalle donne. Sappiamo che
il tabarro c’era già addirittura nel
‘300. A Guastalla ne vedremo di
tutti i modelli, confezionati artigianalmente e realizzati in tessuti
caldi. Faremo anche una bella sfilata”.
Convegni sulla biodiversità
Operatori, studiosi e istituzioni che hanno come obiettivo la ricerca e la salvaguardia della biodiversità e delle
peculiarità territoriali locali si
troveranno a Palazzo Ducale
sabato 27 per il XII convegno
annuale in materia. Aggiunge
Tagliavini: “Organizza R.A.R.E (Razze autoctone a rischio di estinzione). Saranno
presenti i massimi esperti italiani. RARE
è sorta nel 2002, è la prima associazione
in Italia che si occupa di tutela, recupero
e valorizzazione delle razze autoctone”. Ai
lavori parteciperanno anche docenti delle Università di Bologna e Messina. Sarà
presente Daniele Bigi, presidente nazionale RARE.
I migliori vivaisti d’Italia
I migliori vivaisti d’Italia saranno presenti
per presentare la loro produzione d’eccellenza. Per due giorni Guastalla si trasfor-
n
Spazio bimbi
ma in un giardino, in una corte contadina,
in un grande mercato di sementi, frutti,
ortaggi. Lungo i portici seicenteschi si
scopriranno i segreti delle rose antiche,
salvate dalla passione di vivaisti collezionisti e qui accostate ad ortensie, dalie e
crocosmie “per creare un sofisticato viaggio dei sensi, tra il profumo intenso delle
rose inglesi e la varietà cromatica delle
cinesi”.
Sfilata di tabarri
Anche quest’anno tornano i tabarri: lunghi, scuri, formati da un ampio mantello
a ruota, da passeggio o da lavoro. Dice
Per due giorni “Piante e animali perduti” si trasforma in una grande festa per
i bambini e le loro famiglie. E’ previsto
uno “Spazio” tutto per loro nel cortile
di via Cavour; e nel cortile di palazzo
ducale staccionate e pagliai ricreeranno, in pieno centro storico, l’ambiente
ideale per galli, galline, capre, pecore,
asini, cavalli, mucche, maialini. I bambini avranno così l’occasione di conoscere da vicino gli animali da fattoria
e quelli di razze antiche. Sono previsti laboratori didattici. Ingresso alla
kermesse:tre euro; ma i residenti e i
bimbi sotto il metro di altezza non pagheranno. n
35
n territorio
Storia e storie di paesi reggiani
Cerredolo di Toano
A 310 metri di altitudine alla confluenza del fiume Dolo nel Secchia
di Danilo Morini
E’
la frazione meno montana del comune montano di
Toano. Infatti il suo principale abitato è situato a 310
mt. di altitudine alla confluenza del fiume
Dolo nel Secchia. Il Dolo segna sin dalla
sorgente il confine tra le province di Reggio e Modena ma da Cerredolo a Rubiera
è poi il Secchia a fare da confine.
Il territorio di Cerredolo è delimitato da
due ponti, a valle quello sul Secchia che
segna il confine con Baiso e a monte quello sul Dolo che segna il confine con il co-
36
mune modenese di Montefiorino. Sia sul
Secchia a Cerredolo che sul Dolo a Ponte
Dolo esistevano, e sono tuttora mantenuti, due mulini che ricavavano la necessaria forza motrice per le loro macine dall’acqua dei due fiumi.
Il primo riferimento storico a Cerredolo è, secondo il Tiraboschi, contenuto in
atti del 1173 e del 1205 con i quali l’antica Abbazia di Frassinoro, fondata da
Beatrice di Canossa madre della più nota
contessa Matilde, cede appunto Cerredolo al Comune di Modena. Questo antico
legame modenese ha fatto sì che sino a
pochi anni fà la parrocchia di Cerredolo,
come pure quella del sovrastante paese
di Massa, appartenesse alla Archidiocesi
modenese. Successivamente, e cioè nel
1334 e nel 1385, Cerredolo fu feudo delle potenti famiglie reggiane dei Fogliani e
poi dei Sessi.
Fu poi feudo dal 1636 del Conte Andrea
Codebò, Segretario di Stato del Duca di
Modena Francesco I° e nel 1824 il feudo
passò alla famiglia Stoffi.
Il toponimo Cerredolo deriva dalla presenza in loco, sopratutto nei secoli passati, di Quercie Cerro ed è con le varianti
Cerreto e Cerro diffusissimo in tante altre
regioni. Tra l’altro nella nostra provincia
in Comune di Canossa, già Ciano d’Enza,
esiste la frazione di Ceredolo dei Coppi.
Il comune di Toano, come tutti gli altri
comuni montani, ha perso molti residenti
passando dai 6.748 del 1951 agli attuali
circa 3500, ma la frazione di Cerredolo
ha invertito parzialmente questa tendenza negativa limitando il calo dai 972 del
1951 agli attuali 800. Và anche precisato che la località Ponte Secchia, facente
parte del comune di Baiso, essendo collocata immediatamente a valle del ponte
sul Secchia attualmente forma sul piano
commerciale e dei servizi un tuttuno con
Cerredolo.
Questo dato anagrafico positivo è dovuto
al ruolo di attivo e dotato centro commerciale-artigianale che da sempre ha carat-
territorio
terizzato Cerredolo. A titolo d’esempio il
fabbricato già destinato ad ammasso del
Grano, poi sede del Consorzio Agrario, nel
centro del paese che vide ai primi di maggio del 1944 annientato violentemente da
parte di partigiani modenesi il nucleo di
militi della Guardia Nazionale Repubblicana è ora sede di un’importante attività
agricolo - commerciali. L’antico Albergo
Regina della famiglia Guiducci ha riavviato un’ attività di ristorante, come pure è
stato riattivato a Ponte Dolo l’antico ristorante “Il Cacciatore”.
Oltre all’abitato di Cerredolo - centro il
territorio della frazione comprende altri
due borghi abitati importanti: La Ca’ e
Ponte Dolo, entrambi siti lungo la strada
provinciale delle Radici.
La Cà è stato in passato il centro religioso, essendo ivi collocata la Chiesa Parrocchiale dedicata a San Lorenzo, ora è chiusa al culto per restauri di consolidamento
statico, e così in sua vece è attualmente
officiata una Chiesetta, di recente costruzione in stile alpino, sita nel centro di Cerredolo. A monte dell’abitato di La Cà è at-
n
Antico mulino Ghirardini in funzione fino al 1960. In restauro conservativo dall’attuale proprietario
cav. Ghirardini Giovanni - località ponte dolo di Cerredolo
tivo da qualche anno un agriturismo ben
dotato di ogni confort che prende il nome
di “Due Querce”, e giustamente stante
l’origine del toponimo di Cerredolo.
Ponte Dolo è uno
snodo di traffico
sia verso Montefiorino, Palagano e
Frassinoro sia verso Farneta, sede di
un’importante centrale elettrica.
Cerredolo è anche
un importante crocevia stradale sia
verso la montagna
modenese
lungo
l’antica strada del
Passo delle Radici
e sia verso quella
reggiana, facilitata
per
quest’ultima
dalla
Fondovalle
Secchia sino a Gatta di Castelnovo
Monti e poi felicemente prolungata per
diversi chilometri lungo l’alto corso del
Secchia, ma solo in via di fatto a causa di
una sterile opposizione da parte degli ambientalisti che intendono così difendere “i
gessi triassici” esistenti sulla sponda sinistra del fiume. Ma la fondovalle corre sulla sponda destra e non danneggia i gessi
triassici, anzi ne consente la vista. Inoltre
ottimo è il collegamento verso Sassuolo
e le città di Reggio e Modena grazie ad
una nuova viabilità realizzata alla fine dei
passati anni Settanta sia con un lungo
viadotto sovrastante il greto del Secchia
sia con le circonvallazioni agli abitati di
Roteglia, Castellarano e Veggia..
Cerredolo ha attivamente partecipato
alle gestione politico-amministrativa del
Comune di Toano caratterizzato sin dal
1951 da una maggioranza consigliare assoluta della Democrazia Cristiana: infatti
per molti anni sono stati Sindaco di Toano sia il geom. Duilio Corsini che la Prof.
ssa Teresa Guiducci, entrambi residenti a
Cerredolo. n
37
n territorio
Mirco Caffelli
Una carriera tricolore
per il top gun di Viadana
Pilota militare, è l’attuale capo
formazione delle Frecce Tricolori
di Romano Pezzi
A
ttraversa il cielo di
Reggio la formidabile
carriera del Maggiore pilota Mirco Caffelli, 36 anni, attuale capo
formazione delle Frecce
Tricolori, orgoglio dell’Aeronautica Militare. Il Top Gun
per eccellenza è di Viadana,
con una storia personale che
sfiora il fantastico. Prima di intraprendere
la carriera di pilota militare, Mirco Caffelli
a soli 17 anni, volava sul nostro aeroporto
come pilota civile. Pilotava gli aerei da turismo, quando ancora non poteva condurre
l’auto. Il brevetto l’aveva ottenuto all’Aero
Club di Parma mentre frequentava l’istituto per geometri. Si era finanziato i costi
e festeggiare al “Ghere ghere ghez ghez”,
con i guadagni ottenuti dalla raccolta delle
angurie e meloni nelle campagne viadanesi
e di Boretto. Al Campovolo di Reggio, Mirco
atterrava soprattutto in occasione di manifestazioni aeree alle quali amava partecipare. Era il più giovane del contesto.
Una passione del volo sentita profondamente nel cuore di Mirco Caffelli.
In parte ereditata dal nonno e soprattutto dal padre, tutti vicini all’aeronautica. Lo portavano ancora
bambino in giro per gli aeroporti in
occasione di manifestazioni aeronautiche e ammirare le evoluzioni
delle Frecce Tricolori di quegli anni.
A soli nove anni, accompagnato dal
padre, era venuto anche a Reggio, in
occasione dell’ultima esibizione della Pattuglia Acrobatica sulla nostra
città.
Ma il primo forte impatto con gli
aerei forse, secondo il racconto di
38
Al Campovolo di Reggio,
Mirco Caffelli atterrava
soprattutto in occasione
di manifestazioni aeree
alle quali amava partecipare.
Era il più giovane del contesto
mamma e papà, viene da una foto che lo
ritrae, ancora bambino di pochi mesi, seduto sull’ala di uno Starfighter F104 e che
fece poi il giro dell’aeroporto di Villafranca, facendolo diventare un personaggio.
In quella occasione la giovane mamma
di mirco, 17 anni, con il piccolo di pochi
mesi tra le braccia, si reca all’aeroporto
di Villafranca per incontrare il marito, in
servizio di leva come autista, presso il 3°
Stormo. Per calmare bambino che piange,
forse stanco dell’attesa, la mamma cerca
il biberon nella borsetta e per avere le
mani libere, mette il figlioletto seduto sul
punto d’appoggio, ovvero l’ala di un caccia supersonico F104 parcheggiato vicino
a lei. In quel momento un ufficiale, vede
la scena e scatta la foto. L’immagine del
piccolo seduto sul mitico “Spillone” fa poi il
giro dell’aeroporto scaligero e diventerà in
poco tempo una sorta d’icona del 3° Stormo. “Da grande diventerà pilota” si diceva.
Evidentemente il bambino, cresciuto, non ha voluto tradire le
profezie.
Poi a vent’anni con l’accesso all’Accademia Aeronautica di Pozzuoli, per Mirco Caffelli è iniziata
la sua folgorante carriera di pilota militare. A fine corso, nella
scuola di volo Basico di Latina,
Mirco, che sapeva già pilotare gli
arei, è stato il migliore del suo
corso. Quindi dopo l’Accademia
ha seguito l’addestramento sul T
38 e il passaggio al reparto operativo del 6° Stormo di Ghedi,
territorio
alla cloche dei mitici Tornado, coi Diavoli
Rossi del 156° Gruppo. Il suo istruttore è
Amilcare Mazzotti, reggiano, vent’anni sui
Tornado, il primo pilota a raggiungere le
mille, duemila e tremila ore alla guida di
questi cacciabombardieri, nonchè componente dello schieramento italiano, in seno
alla Nato, nella Guerra del Golfo e in quella
successiva, sempre in quell’aerea calda.
Da Ghedi poi, non ancora trentenne, Caffelli è trasferito a Rivolto, sede delle Frecce
Tricolori, il reparto acrobatico dell’Aeronautica, ovvero il 313° Gruppo. Il sogno di
Mirco Caffelli sin da quando era bambino,
ovvero diventare un pilota delle “Frecce
Tricolori”, si è quindi avverato.
Con la Pattuglia Acrobatica Nazionale, in
un primo tempo Caffelli ricopre il ruolo di
Pony 7, ovvero il terzo gregario di sinistra.
Poi diventa Pony 2 e nel 2013 promosso
Pony 6, colui che comanda il “Rombetto”, i quattro arei che in alcune figure, si
staccano dalla principale. Da quest’anno,
con oltre 2000 ore di volo al suo attivo,
Mirco Caffelli è promosso maggiore pilota
e prende il posto di Jan Slangher a capo
della formazione le “Frecce Tricolori”. Il
Pony 1. In pratica è il riferimento di tutti i
compagni in volo ed in ogni acrobazia. Lo
scorso 2 giugno in occasione della Festa
della Repubblica, il maggiore pilota Caffelli
ha condotto alla testa dei nove aerei MB
339, schierati in formazione a “Rombo”, il
suggestivo sorvolo sull’Altare della Patria.
“Una grande emozione”. Dirà poi.
Con il pilota viadanese volano ora come
Pony 2 cap. Pierangelo Sempromiel, Pony
3 cap. Stefani Vit, Pony 4 cap. Gaetano,
Pony 5 cap. Virgilio Gheser, Pony 6 cap.
Mattia Bertolazzi, Pony 7 cap. Massimiliano
Salvatore, Pony 8 Ten. Giulio Zamlungo ,
Pony 9 Filippo Barbero, Pony 10, il solista,
cap. Fabio Capodanno. Pony 0, colui che
dirige le acrobazie, da terra, via radio è il
comandante delle Frecce, mag. Jan Slan-
n
gher. Il programma del 2014 è intenso per
le Fracce Tricolori, impegnate quasi ogni
settimana a manifestazioni in Italia e soprattutto all’estero. Il 20 e 21 settembre
Caffelli e le “Frecce” si esibiscono a Bardolino. Un ritorno dopo 4 anni sulle acque del
Lago di Garda, a poche decine di chilometri dalla sua casa. Una delle ultime uscite
della formazione in Italia. Casa Caffelli a
Viadana, è stata trasformata dal padre di
Mirco in una sorta di museo storiografico delle Frecce Tricolori. Dalla loro prima
formazione del 1961 ad oggi. Foto e pubblicazioni che raccontano la meravigliosa
avventura di questo reparto considerato il
migliore del mondo, per organizzazione e
spettacolo offerto al pubblico. Nomi come
Squarcina, Di Lollo, Cumin, Montanari, Zanovello ed altri Pony 1, sono entrati nella
storia delle “Frecce” e diventati dei miti.
Ora si aggiunge quello di Mirco Caffelli, di
Viadana, che da giovanissimo frequentava
il Campovolo di Reggio, sognando i grandi
spazi. Il pilota nonostante questo rapido
successo, ha mantenuto quelle caratteristiche che testimoniano le sue origini. Ovvero la naturalezza e la semplicità come
la sua gente. Racconta volentieri le prime
emozioni da ragazzino che lo hanno legato
al volo ed i sacrifici fatti per diventare il
migliore, un pilota delle Frecce Tricolori. n
39
40
appuntamenti
n
Passione collezionismo
Torna il Mercanteinfiera
All’insegna di arte,
cultura e turismo
La grande kermesse alle Fiere di Parma dal 4 al 12 ottobre 2014,
propone anche il primo ‘fuori salone’ dell’arte
L’
autunno è alle porte e con lui l’inizio della 33ma edizione di Mercanteinfiera Autunno che si terrà alle
Fiere di Parma dal 4 al 12 Ottobre
2014.
La kermesse, con i suoi circa 1.000 espositori di modernariato, antiquariato e collezionismo provenienti da tutta Europa,
propone quest’anno anche “Mercanteincittà”, il fuori salone dell’arte ideato dal
polo fieristico che trasformerà il capoluogo parmense in polo culturale. Prima tappa Palazzo Pigorini con una collaborazione
di eccezione, Marzia Corraini, fondatrice
dell’omonima casa editrice, da sempre
impegnata nel campo dell’arte contemporanea, del design, dell’illustrazione e del-
l’editoria, che curerà la mostra dal titolo
Palazzo Pigorini. Sfogliare Stanze. Munari
e altre storie per raccontare Corraini Edizioni.
Tornano a Fiere di Parma anche “Mercanteinauto” dedicato ad auto e moto d’epoca provenienti da tutto il mondo, ricambi
e automobilia, radicalmente rinnovato ed
arricchito grazie alle nuove collaborazioni
con il Registro Fiat e AVS, e “Mercanteinvespa”.
Dal 3 al 5 ottobre 2014 il quartiere
fieristico, ospiterà infatti un’esposizione di vetture d’epoca esclusive
provenienti dall’Italia e dall’estero.
Eleganza, design raffinato, stile vintage,
è questo il mood che andrà in scena a
Mercanteinauto.
A sfilare nella cornice di Fiere di
Parma veicoli di inizi Novecento,
Plymouth, Ford d’annata, Porsche e Ferrari in una “amarcord”
d’altri tempi dove il richiamo alla
velocità si confonde col ricordo
di divi stregati dai motori: Marlon Brando a cavallo della sua
Triumph Thunderbird 6T ne Il
Selvaggio, Elvis Presley pazzo
per le Cadillac o l’indimenticabile
Steve McQueen nella 24 ore di
Le Mans.
Domenica 5 ottobre 2014 si terrà
invece un raduno di vespisti che seguirà un percorso gastronomico sul
territorio, con degustazioni, e visita finale in Fiera. Come ogni anno ai
visitatori verranno proposte anche due
mostre collaterali al Padiglione 4: I
custodi dei segreti, lucchetti di tutto
il mondo in ottocento anni di storia,
in collaborazione con il Museo Storico dei
Lucchetti, e Novecento Parmigiano con il
Patrocinio dell’Istituto d’arte Paolo Toschi.
Presso il Padiglione 5 sarà presente la
sezione speciale Archi&Parchi, dedicata all’arredo esterno da giardino, al
landscaping e ai frutti antichi. n
41
Commercio e lavorazione
di materiali ferrosi e non ferrosi
Recupero e trasporto di legno,
carta, imballaggi, plastica,
batterie esauste
Possibilità di noleggio contenitori
per raccolta rottami
42
arte e cultura
n
Arnaldo Badodi
Il segno energico
dell’incisore
Un nome reggiano tra gli artisti di “Corrente”
di Emanuele
Filini
S
f o gli a n d o
vecchie
p ub b li c azioni, che
trattavano di “arte
tra le due guerre”,
mi era capitato
di imbattermi alcune volte, in un
nome che sapeva
inequivocabilmente di reggianità:
Arnaldo Badodi.
Delusione quando realizzai che
si trattava di artista nato a Milano nel
1913, milanese, si, ma figlio di quell’Attilio Badodi, fotografo reggiano, divenuto
famoso per i ritratti di Lyda Borelli, Isa
Miranda, Vittorio De Sica, Ettore Petrolini ecc.. Poi realizzai che il ragazzo aveva
mantenuto legami con la città del padre,
che raggiungeva spesso in treno.
Arnaldo Badodi, fu pittore e incisore,
che, all’accademia di Brera, ebbe come
maestri Carpi, per la pittura e Benvenuto
Disertori per l’incisione.
Ma soprattutto il suo
nome era indicato più
volte, tra il 1937 e 1940,
tra gli artisti del Gruppo di Corrente. Questo
gruppo prese il nome
dalla rivista omonima
che uscì, quindicinale,
tra il 1° gennaio 1938 e
il 31 maggio 1940, senza essere schierata politicamente. Due grandi
esposizioni caratterizzarono i tre anni di
vita del gruppo: nella prima figuravano
Carrà, De Grada, Manzù, Sassu, Birolli,
Migneco, Cantatore, Cassinari e altri.
La seconda esposizione tentava un confronto con artisti della nuova generazione
come Broggini, Franchina, Guttuso, Reggiani, Afro, Santomaso, Tamburi e altri. Il
gruppo si era formato in opposizione al
pompierismo di regime, che, con lo scoppio della guerra, aveva dovuto scegliere
la parte con cui stare (con Bottai e il Premio Bergamo, o con Farinacci e il Premio
Cremona).
Arnaldo Badodi incisore, ha lasciato circa
25 acquaforti suddivise tra 13 illustrazioni e 12 ex-libris, raccolte in catalogo
ragionato da Paolo Bellini su Print Cpllector nel Gennaio 1973. Un giudizio sull’opera incisa lo dobbiamo a Benvenuto
Disertori, “Il Badodi acquafortista mira
all’espressione; il suo segno caratterizza
energicamente situazioni e personaggi
sconfinando regolarmente nel grottesco
e nel caricaturale” praticamente l’espressionismo, in chiave aggiornata, di Ensor
e Grosz.
Arnaldo Badodi è dato per disperso in
Russia (Kamenskoye) dal 1943). n
43
n arte
e cultura
Carlo Mezzi
La forza
della natura
L’impressionismo rivive attraverso la pittura dell’artista parmigiano
di Monica Baldi
P
aesaggi, marine, campi fioriti, giardini, la pittura di Carlo Mezzi mette
in grande risalto la forza della natura. Carlo Mezzi, artista parmigiano,
classe 1938, dal momento stesso in cui
ha iniziato a dipingere ha sempre seguito
un’unica corrente, quella impressionista,
quella corrente che sebbene non sia nata
in un luogo preciso, la sua esistenza è impensabile senza il contesto della cultura
francese. La nostra mente ci porta indietro
nel tempo, tra il 1800 e il 1900 quando Monet, Manet, Degas, Renoir si ritrovavano
nei loro atelier, nei caffè o proprio nella
campagna francese dove dipingevano dal
vivo i paesaggi della Provenza o del Nord
della Francia. Dal vivo sì, perché dipingevano en plein air, ispirandosi ai paesaggisti
della scuola di Barbizon. E così Carlo Mezzi
segue fedelmente questi grandi artisti del
passato, è lui stesso a raccontare “quando
giro per le colline di Parma o quando viaggio, a volte vedo degli scorci o delle vedute
che mi ispirano in modo particolare, così mi
fermo e inizio a fare degli schizzi sulla tela,
bozze che poi finirò nel mio atelier.” Attimo
e immediatezza sono le parole chiave del
dipingere en plein air, disegnare quello che
in quel momento ha colpito la tua attenzione. E a ricoprire un ruolo principale è
la luce, mai la luce artificiale degli atelier
bensì la luce solare del giorno, l’artista infatti resta per intere giornate su quel luo-
44
go per seguire il cambiamento
della luce dall’alba al tramonto
o per seguire i movimenti naturali delle onde del mare. Dalla
Liguria alla Provenza alla Normandia fino al suo luogo natio,
le colline di Parma, questi sono
i luoghi prediletti dall’artista
che li reinterpreta a suo modo,
un’interpretazione che sconfina
nella tranquillità del chiarismo.
Quei luoghi che riportano a dipinti come le marine di Courbet
o Il Giardino di Giverny di Monet, che tra tutti gli esponenti
forse è proprio il pittore a cui
Mezzi si ispira maggiormente. Ma anche i paesaggi della
Normandia, meta di grande
attrazione per i pittori del Cafe Guerbois,
cioè gli esponenti del gruppo di Batignoles.
Quegli scorci del mare d’inverno o la famosa “Passeggiata sulla scogliera a Pourville” raccontata da Monet sono proprio
ambientati qui in Normandia. Sarà l’artista
a dire “in questo mondo così frenetico e
caotico, voglio fornire un senso di pace e
serenità attraverso i miei dipinti.” E credo
che l’intento dell’artista sia perfettamente
riuscito: giardini dai colori vivaci, campi di
lavanda o le onde che si infrangono contro
la scogliera ma sempre con quei toni chiari, che ci riportano al chiarismo dei primi
anni del ‘900.
Mai un colore fuori posto o una nota stonata nei suoi dipinti, i suoi colori ad olio
si intrecciano perfettamente l’un l’altro
proprio per creare una certa sensazione di
armonia, ma il colore si sovrappone. Strati
e strati di colore per creare quell’effetto di
matericità di gran moda tra gli artisti contemporanei, perché è vero che Mezzi si rifà
ad una pittura del passato ma realizzata
in chiave estremamente moderna.
E come insegna la scuola impressionista, è assolutamente rifiutato
l’uso del nero anche solo per la
definizione delle ombre, sono i colori vivi e accesi che l’artista predilige, i suoi rossi, gialli, verdi, blu
oltremare fino al viola, una scelta
cromatica che lui stesso definisce
“vibrante”. E a questo punto è impossibile non citare la famosa frase
che Van Gogh disse una volta arrivato ad Arles “La tavolozza di oggi
è assolutamente colorata: celeste, arancione, rosa, giallo vivissimo, verde chiaro,
violetto. Ma, pur giocando con tutti questi
colori, si finisce con il creare la calma, l’armonia.” Colori quindi che suscitano emozioni e sensazioni, l’artista dice “dentro ad
ogni dipinto cerco il mio sentimento.” E il
critico francese Jules Castagnary, accettando il neologismo di impressionisti scrive
che “questi pittori sono impressionisti nella misura in cui non rappresentano tanto
il paesaggio quanto la sensazione in loro
evocata dal paesaggio stesso.” Tanti punti
di contatto, quindi, con la corrente francese, ma la grande differenza è la presenza
della figura umana. Gli impressionisti abbondano di figure, dai canottieri in festa,
alle sale da ballo affollate, agli avventori
dei caffè intenti a bere assenzio fino ai
ritratti dell’alta borghesia dell’epoca. Ciò
che, invece, balza subito all’occhio nei suoi
dipinti è quasi l’assenza totale della figura
umana o anche se c’è non è mai in primo piano, non è mai la protagonista. La
figura si intravede, è come nascosta dalla
natura che con tutta la sua forza emerge
sull’uomo.
Un viaggio, insomma, tra la Normandia e
la Provenza fino a Portofino e alle colline
di Parma per non dimenticare la propria
terra natale, in un concerto di colori dell’estate e dell’autunno, questa è la mostra
dal sapore impressionista dell’artista Carlo
Mezzi. La mostra dal titolo “Impressionnisme aujourd’hui” si terrà dal 13 settembre
al 5 ottobre 2014 presso la Galleria d’Arte
Zannoni a Reggio Emilia. n
arte e cultura
n
Erminio Donelli
L’espressività del colore
di Anna
Fornaciari
C
ome diceva Bruno Munari: “L’arte
è ricerca continua, assimilazione
delle esperienza passate, aggiunta di esperienze nuove, nelle
forme, nei contenuti, nella materia, nella tecnica e nei mezzi”. Erminio Donelli
rappresenta perfettamente lo spirito di
curiosità tipico di un artista che, attraverso un personale percorso spirituale,
ha imparato a cogliere in diversi aspetti
dell’esistenza il principio ispiratorio della
propria arte.
Il suo pennello ha attinto direttamente
dall’humus della terra, celebrando il lirismo della pianura padana, ambiente a cui
il pittore originario di Gattatico è intimamente affezionato. Un talento che lo ha
reso eccezionale interprete della “poetica dell’acquerello”, rappresentando con
una delicatezza dai tratti impressionista
i paesaggi della sua giovinezza.
Molti avrebbero smesso di porsi domande e si sarebbero fermati qui, finalmente
approdati in un’isola felice, i paesaggi ad
acquerello, ma l’obiettivo di Erminio non
è mai stato inseguire la via più semplice e
così la sua ricerca artistica è proseguita.
Questa sete di conoscenza e di scoperta
gli ha permesso di accostarsi ad una ricerca espressiva diversa, abbandonando
per un momento gli acquarelli e gettando
lo sguardo oltre i cieli di casa.
Il suo approfondimento stilistico lo ha
avvicinato alla pittura informale, affascinante certo, ma anche molto impervia,
poiché quando ci si accosta ad essa si conosce bene il punto di partenza, ma non
si sa fin dove la forza del gesto pittorico ti
possa trascinare. L’ignoto infatti
è stato per molti autori del passato un altare a cui sacrificare
la propria vita, in modo spesso
drammatico, ma Donelli si è dimostrato un autodidatta attento
e coscienzioso.
La sua evoluzione artistica si è
rivelata un’esigenza, spinta dal
desiderio di conoscere meglio
se stesso e il proprio io di pittore, ma mai una cesura violenta:
Erminio non ha rinnegato il suo
passato, anzi, ha trasportato i
suoi precedenti valori pittorici in
questa nuova esperienza dell’informale.
Le sue opere racchiudono un
messaggio inatteso, interpreta-
zioni dai colori forti di una realtà circostante sempre più invadente ed efficacemente resa dagli impasti di colore e di
materia, di incrostazioni che scolpiscono
forme ed idee, di polveri di marmo lanciate sulla tela con convinzione.
Un gioco di luci e di colori che conferisce
alle opere una potenza esplosiva, a tratti divampante: l’amore di Erminio per il
colore appare evidente al primo sguardo,
ma è compito dello spettatore rendersi
interprete attivo delle emozioni scaturite
da questo connubio equilibrato ed armonico. Con questa mostra Erminio Donelli
ci invita a visitare il suo mondo: un viaggio emozionale tra le opere di un pittore
innamorato della vita e dell’arte.
Mostra: “Rileggendo Ungaretti”,
presso il Castello Medievale di Montecchio da sabato 13 settembre a domenica 12 ottobre.
Nota biografica:
Erminio Donelli è nato a Gattatico nel 1945 e
negli anni settanta ha partecipato a numerose
mostre, vincendo premi e ottenendo lusinghieri consensi di critica. Nella prima metà
degli anni ‘80 seguì un prolungato silenzio
creativo, rivelatosi un importante momento di
riflessione, che gli ha consentito di evolversi,
passando dalla tecnica ad acquarello alla pittura informale, densa di materia e di colore.
Attualmente vive e lavora a Gattatico di Reggio Emilia. n
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musica
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Croce Verde
Il 12 ottobre al Teatro Valli
Un concerto per i 100 anni
L’evento al culmine delle celebrazioni avrà come protagonisti
alcuni musicisti di fama internazionale
L’
appuntamento nodale all’interno
dei festeggiamenti per il centenario della Croce Verde sarà rappresentato dal concerto che si terrà
domenica 12 ottobre alle ore 21 presso
il Teatro Valli. Prima di approfondire il
tema relativo alla serata di gala, chiediamo a Guerrino Davoli, vice-presidente
della Croce Verde, che cosa rappresenta
all’interno del tessuto cittadino la Pubblica Assistenza e come si sono svolti e che
caratteristiche hanno avuto gli eventi che
culmineranno nell’appuntamento al nostro
Teatro Municipale dove saranno schierati
diversi artisti reggiani di successo a suggellare il genetliaco della fondazione.
“Sfogliare le pagine della storia della Pubblica Assistenza Croce Verde raccontata
in un libro edito nell’anno in corso” dice
il vice-presidente, “significa ripercorrere
la storia di una Città, Reggio Emilia, della sua Provincia, rivivere tante delle sue
vicende storiche ed umane , rinverdire e
rafforzare quei valori e quelle tradizioni
che sono parte caratterizzante della gente reggiana. A cent’anni di distanza dalla
sua fondazione, la Croce Verde è parte
integrante, fondamentale ed insostituibile
della vita e del panorama cittadino. Non
basta riferirsi ai tanti servizi prestati alla
cittadinanza, ma occorre ricordare quei
principi di volontarietà , partecipazione e
solidarietà che una luce accesa nel 1914
ha portato, attraverso la storia di un secolo, fino ai giorni nostri.
Si celebra dunque, in questi mesi, un centenario non banale che si propone in primo luogo di rafforzare la presenza e l’immagine della Pubblica Assistenza Croce
Verde nel cuore di Reggio e dei Reggiani.
Molteplici le iniziative messe in atto attraverso avvenimenti, feste ed altre attività
tese a mantenere desta per tutto un anno
l’attenzione della cittadinanza e che culmineranno nel prestigioso concerto che si
terrà presso lo splendido Teatro Romolo
Valli, legando fra di loro arte, cultura, sto-
ria, passione e senso di appartenenza.”
Chiediamo anche a Renato Negri, musicista e organizzatore estremamente inserito
nella vita reggiana, che cosa rappresenta
la Croce Verde e se sarà emozionato nell’esibirsi nel massimo teatro cittadino.
“La presenza a Reggio della Croce Verde
mi dà un senso di sicurezza ma anche,
grazie proprio anche quel verde, sentimenti di speranza nei momenti tragici
della vita di una persona.
Come tanti reggiani ho toccato con mano,
ahimè in diverse circostanze, la professionalità, la delicatezza, il rispetto della
persona da parte di tutti i gli operatori.
Il privilegio di partecipare attivamente
alla serata del Valli sarà l’occasione per
esprimere con la Musica, vera medicina
per l’anima, la gratitudine per questa Istituzione a cui dobbiamo essere tutti riconoscenti.”
Il concerto avrà come protagonisti alcuni musicisti di fama internazionale che
hanno avuto a Reggio i natali (la nota
mezzosoprano Sonia Ganassi, il conosciuto pianista Marcello Mazzoni o il celebre
organista Renato Negri), che in città hanno stabilito la loro residenza (Alessandro
Pandolfi, prima viola romana dei Virtuosi
Italiani) o che hanno una frequentazione
assidua nelle nostre sale e rapporti di
amicizia consolidati, come lo strepitoso
Glauco Bertagnin, primo violino del Pathos Ensamble.
Il pianista reggiano Marcello Mazzoni ese-
guirà nella seconda parte della serata il
noto Totentanz di Liszt nella trascrizione
per pianoforte solista e quartetto d’archi realizzata da Corrado Sevardi, valente studente di composizione e allievo
del Maestro Maurizio Ferrari, direttore e
docente di composizione presso il nostro
Istituto Musicale Achille Peri.
Oltre a questo brano, sempre ad opera
di Sevardi, verranno eseguiti due trascrizioni di brani di Piazzolla, Violentango e
Balada para un loco. Il Pathos Ensamble
si esibirà poi nel celeberrimo Trillo del
Diavolo di Tartini e nel Concerto n.9 di
Vivaldi, brani nei quali le capacità virtuosistiche di Bertagnin potranno emergere
in tutto il loro fulgore.
La prima parte dell’evento avrà come
protagonista l’organista Renato Negri che
aprirà con una toccata all’organo di Frescobaldi, poi si proseguirà con Sonia Ganassi che, coadiuvata da Marcello Mazzoni
al pianoforte, si esibirà in un repertorio di
note arie che sicuramente procureranno
gioia al pubblico presente.
La serata, organizzata da BUS74 con la
solita maestria e professionalità, sarà
l’evento dell’autunno e crediamo, sia per il
fine benefico (raccolta di fondi per la Croce Verde), sia per la qualità dei musicisti
coinvolti sarà certamente gradita alla cittadinanza e ci auguriamo davvero possa
essere un successo strepitoso per tutto
ciò che rappresenta la pubblica assistenza a Reggio Emilia. n
47
n musica
I migliori anni con...
2011
La classifica
di Radioerre
1) “Tutto l’amore che ho” Jovanotti
2) “La differenza tra te e me”
Tiziano Ferro
3) “Il più grande spettacolo
dopo il Big Bang” - Jovanotti
4) “Eh...già” - Vasco Rossi
5) “Arriverà” - Modà
e Emma Marrone
6) “Le tasche piene di sassi”
Jovanotti
7) “Il mio giorno migliore”
Giorgia
8) “Benvenuto” - Laura Pausini
9) “Chiamami ancora amore”
Roberto Vecchioni
10) “La notte dei desideri”
Jovanotti
da sin. Luca Bizzarri,
Belen Rodriguez,
Gianni Morandi, Elisabetta Canalis, Paolo
Kessioglu
48
20
2011
Festival
di Sanremo
Presenta Gianni Morandi
con Belen Rodriguez, Elisabetta
Canalis, Luca Bizzarri
e Paolo Kessisoglu
1) “Chiamami ancora amore” Roberto Vecchioni
2) “Arriverà” - Modà con Emma
3) “Amanda è libera” - Al Bano
Categoria “giovani”: vince Raphael
Gualazzi con “Follia d’amore”
Premio della critica “Artisti”:
“Chiamami ancora amore”
Roberto Vecchioni
Premio della critica “Giovani”:
“Follia d’amore” - Raphael Gualazzi
C
di Luigi
Cocconcelli
ast vincente quello del Sanremo 2011 che vede protagonista
il sempreverde Gianni Morandi
attorniato dalle splendide Belen
Rodriguez ed Elisabetta Canalis e dai
simpatici irriverenti Luca Bizzarri e Paolo
Kessisoglu.
A vincere, in quell’edizione premiata da
buoni ascolti, fu il cantautore Roberto
Vecchioni (convinto a partecipare al festival dall’amico Gianni Morandi) con il
brano “Chiamami ancora amore”, davvero superprogrammato sulla nostra Radio
Erre.
Ma il vero trionfatore dell’anno 2011, almeno radiofonicamente parlando, fu Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti.
Come si puo’notare infatti dalla classifica dell’anno in questione (pubblicata qui
a lato) ben 4 canzoni su 10 infatti sono
sfornate dal suo talentuoso estro.
Circostanza questa (l’eccezionale quantità di singoli in classifica appartenenti allo
stesso cantante) che non si era mai verificata nella storia di Radio Erre.
Merito del successo, in questo caso
(stando alle definizioni date dallo stesso
Jovanotti), l’avere creato “un disco particolarmente moderno e contemporaneo
soprattutto nei suoni, suoni molto elettronici realizzati in maniera primordiale”.
Il disco si intitola “Ora” ed è il 18° album
della carriera di Jovanotti, disco risultato
poi essere il vincitore del premio della critica promosso da “Musica e dischi” nella
categoria riservata agli album pop-rock
italiani.
La stessa critica ha confermato il cambiamento musicale dell’album rispetto ai lavori precedenti dell’artista, cambiamento
musica
11
descritto dallo stesso come “una risposta
alla necessità di ritrovare energia ed entusiasmo nel difficile momento personale”
segnato dalla malattia e dalla scomparsa
della madre.
In ogni caso un plauso particolare per
questo album di rottura va al nostro Jovanotti proprio per aver affrontato il rischio di mettersi continuamente in gioco
con novità e cambiamenti avendo comunque sempre chiara la consapevolezza che
non sempre, osando, giungono i risultati
sperati.
L’importante, come si suol dire, è crederci....e qui occorre dare atto che il successo è andato oltre le più rosee previsioni.
All’interno dell’album (pubblicato in due
versioni) sono incluse poi preziose collaborazioni come quelle di Cesare Cremonini, Michael Franti e Amadou & Mariam,
oltre ad una piccola chicca di Luca Carboni.
Tra tutte le canzoni incluse, forse la più
rappresentativa è “Il più grande spettacolo dopo il Big Bang” che diventò subito un
vero e proprio tormentone estivo.
Ma non è tutto! La canzone ebbe un successo cosi’travolgente da far decidere
Fiorello a trarne ispirazione per il titolo
del suo memorabile show su Raiuno che,
andando in onda di lunedi’, diventò quindi “Il più grande spettacolo dopo il week
end”.....
Mai titolo fu più azzeccato! n
n
2011 cosa succedeva...
in Italia
Marzo: n ricorre il 150°anniversario dell’Unità
d’Italia
Maggio: n Papa Giovanni Paolo II viene
proclamato Beato
Ottobre: n nel corso della manifestazione
mondiale degli Indignados, Roma viene messa a ferro e fuoco dai black bloc, 70 i feriti
n nelle Cinque terre perdono la vita 12 persone a causa dell’esondazione dei fiumi per l’intensità della pioggia
Novembre:
n a Genova muoiono 6 persone tra cui 2 bambini a causa dell’alluvione
(foto in alto a sin.). Esondano Bisogno, Nereggiano, Sturla e Scrivia a causa delle intense precipitazioni (caduti più
di 500 mm di acqua in 5 ore)
n il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi rassegna le dimissioni nelle mani
del Capo dello Stato Giorgio Napolitano.
Dopo alcuni giorni di consultazioni, nasce
ufficialmente il Governo presieduto da
Mario Monti
nel mondo
Febbraio: n un terremoto di magnitudo 6.3
della scala Richter colpisce la Nuova Zelanda
provocando oltre 160 morti e 200 dispersi
Marzo:
n
un terremoto con epicentro in mare di magnitudo 9.0
della scala Richter colpisce la regione di Tohoku in Giappone.
Il terremoto e le onde anomale causano circa 11.000 morti
accertati e oltre 17.000 dispersi
n muore Liz Taylor, l’ultima grande attrice della Golden
Age Hollywoodiana
Aprile: n in Marocco nella città di Marrakesh esplode una
bomba in un caffè della piazza centrale. Tra i morti 11 stranieri
Maggio: n il terrorista Osama Bin Laden, finanziatore degli attentati dell’11 settembre 2001, viene ucciso in Pakistan
dai Navy Seal
Luglio: n un attentato terroristico di matrice neonazista
colpisce il centro di Oslo con un ordigno esplosivo e l’isola
di Utoya con una sparatoria, 76 i morti in totale
Ottobre: n l’imprenditore e co-fondatore della Apple
Inc, Steve Jobs, muore all’età di 56 anni a causa di un arresto respiratorio dovuto ad un attacco cardiaco a Palo
Alto in California
49
n salute
e prevenzione
Il medico risponde
Pidocchi:
conoscerli per evitarli
Con l’inizio delle scuole torna il problema dei fastidiosi parassiti
R
icominciano le scuole e con loro
torna l’incubo dei pidocchi. Questi insidiosi parassiti infatti, prediligono i luoghi affollati dove il
contatto e di conseguenza il “contagio”,
sono più facili.
Un controllo accurato e alcuni accorgimenti permettono di ridurre il rischio
di contrarre la pediculosi. Il Ministero
della Salute fornisce alcuni consigli
e linee guida per riconoscere il problema ed evitarlo o risolverlo.
La pediculosi è l’infestazione causata
dalla presenza di questi piccoli insetti
grigio-biancastri senza ali, lunghi 2-4
millimetri, che vivono e si riproducono sulla testa dell’uomo nutrendosi del
suo sangue. I pidocchi hanno il corpo
appiattito e le zampe fornite di uncini
che permettono loro di attaccarsi fortemente ai capelli. Si nutrono pungendo la
parte del corpo colpita depositando un
liquido che causa intenso prurito. Caratteristica fondamentale dei pidocchi è
quella di vivere, quasi esclusivamente,
sul corpo umano, poiché non possono
vivere a lungo lontani dall’ospite. Contrariamente a quanto si tende a credere, i pidocchi “non saltano” da una testa
all’altra. Il contagio avviene fra persona
e persona, sia per contatto diretto, che
attraverso lo scambio di effetti personali quali: pettini, spazzole, fermagli,
sciarpe, cappelli, asciugamani, cuscini,
biancheria da letto ecc. Altro pregiudizio è credere che i pidocchi infestino
solo le persone sporche. Qualsiasi individuo può essere infestato, indipendentemente dalla sua igiene. Quando c’è
un caso in famiglia tutti si dovrebbero
controllare a vicenda.
Il pidocchio del capo (Pediculus humanus capitis) spesso si mimetizza con il
colore dei capelli dell’ospite.
Di solito si ritrova sulla testa dei bambini e in particolare nelle zone della nuca
e dietro le orecchie.
Il pidocchio del capo si sviluppa in stadi
successivi: uova (lendini), ninfa (forma immatura del pidocchio), pidocchio
adulto (in grado di riprodursi).
Le uova sono attaccate alla radice del
capello con una loro colla naturale, difficilissima da sciogliere, sono opalescenti,
50
Il contagio avviene fra persona e persona, sia per contatto
diretto, che attraverso lo scambio di effetti personali quali:
pettini, spazzole, fermagli, sciarpe, cappelli, asciugamani,
cuscini, biancheria da letto ecc. Altro pregiudizio è credere
che i pidocchi infestino solo le persone sporche.
Qualsiasi individuo può essere infestato, indipendentemente
dalla sua igiene. Quando c’è un caso in famiglia tutti si
dovrebbero controllare a vicenda
lunghe circa 1 mm e di forma allungata.
La ninfa rappresenta la forma immatura
del parassita adulto; si nutre di sangue
da 2 a 5 volte al giorno e diventa adulta,
dopo 7-13 giorni. L’insetto adulto femmina depone circa 5 uova al giorno, che
maturano e si schiudono in 7 giorni, alla
temperatura ottimale di 32° C. I pidocchi del capo non possono sopravvivere
più di due o tre giorni al di fuori del corpo umano e sono facilmente attaccati
dai vari sistemi di disinfestazione.
Come riconoscerli
Le prime punture del pidocchio non si
sentono perché nella saliva c’è una sostanza che toglie la sensibilità. Dopo
qualche settimana, la persona inizia a
provare prurito locale, avvertendo così
la presenza del parassita. Il prurito è,
dapprima, localizzato alle zone di deposizione delle lendini e, in seguito alla
nuca e alla parte alta del tronco. La diagnosi si basa sull’intensa sintomatologia
pruriginosa al capo e sul ritrovamento
dell’insetto adulto e delle lendini, che
appaiono come puntini bianchi o marrone chiaro, di forma allungata, traslucidi, poco più piccoli di una capocchia
di spillo. Si differenziano dalla forfora
in quanto le lendini non si staccano dal
capello quando lo si fa scorrere tra le
dita, essendo tenacemente attaccate ad
esso da una particolare sostanza adesiva. La forfora, al contrario, è facilmente
asportabile.
salute e prevenzione
n
contro la pediculosi vanno utilizzati per
il trattamento dell’infestazione da pidocchi e non per prevenirla.
Dopo il trattamento i capelli devono
essere lavati e pettinati con un pettine
a denti fitti, possibilmente in acciaio (i
pettini in plastica tendono a deformarsi facilmente) per asportare le uova e
i pidocchi morti. La rasatura non è in
genere necessaria.
La riammissione a scuola
Cosa fare
La certezza dell’infestazione si ha solo
quando si trova il pidocchio vivo, infatti
la presenza di lendini non indica di per
sé la presenza del pidocchio, né che la
lendine sia vitale (ossia, contenente il
parassita). Il miglior sistema di diagnosi, il “wet combing” (pettinare con un
pettine a denti fitti tutti i capelli, dalla
radice alla punta, dopo averli cosparsi
con abbondante balsamo, fino a che non
si raccolgono più insetti), è anche un
ottima terapia. Ripetuta ogni 3-4 giorni
per 2 settimane da mani esperte, su infestazioni modeste, può essere efficace
quanto i tradizionali insetticidi, senza
effetti avversi. Questo sistema consente di stabilire con certezza se ci sono
insetti vivi e nel contempo li rimuove.
Inoltre consente anche la prevenzione:
se si ha notizia di un contatto è facile
fare un controllo sul capo del proprio
bambino. Per eliminare l’infestazione
occorre seguire scrupolosamente alcune indicazioni di trattamento, anche
se bisogna dire che nessun prodotto ha
effetto preventivo, per cui non si può
escludere una successiva reinfestazione.
Ecco in breve cosa fare:
* effettuare un’accurata ispezione del
capo, magari con l’aiuto di una lente
d’ingrandimento in un ambiente intensamente illuminato, per
individuare e rimuovere manualmente pidocchi e uova
* trattare i capelli con un prodotto antiparassitario specifico
* dopo il trattamento, usare un
pettine possibilmente in acciaio
a denti molto fitti (i pettini in
plastica tendono facilmente a
deformarsi), per rimuovere le
uova, pettinando accuratamente ciocca per ciocca partendo
dalla radice del capello, oppure
cercare di sfilarle manualmente; l’eliminazione delle uova è
facilitata se si bagna il pettine o
meglio la capigliatura con una soluzione
al 50% in acqua di aceto, in grado di diminuire l’adesione delle uova al capello
* disinfettare le lenzuola e gli abiti, che
vanno lavati in acqua a 60°C o a secco
(in particolare i cappelli), oppure lasciare gli abiti all’aria aperta per 48 ore (i
pidocchi non sopravvivono a lungo lontani dal cuoio capelluto)
* lasciare all’aria aperta o conservare in
un sacchetto di plastica ben chiuso per
2 settimane gli oggetti o i giocattoli venuti a contatto con la persona infestata
* lavare e disinfettare accuratamente
pettini, spazzole e fermagli, immergendoli in acqua molto calda per 10-20 minuti (il parassita è sensibile al calore)
* non utilizzare in comune pettini, spazzole, fermagli o cappelli
* in caso di infestazione delle ciglia si
può usare un unguento all’ossido di zinco o vaselina; è possibile rimuovere i
parassiti e le uova con l’uso di pinzette.
I trattamenti
In commercio sono disponibili numerosi prodotti contro la pediculosi, sotto
forma di polveri, creme, mousse, gel,
shampoo, che, in ogni caso, devono essere consigliati dal medico, in grado di
prescrivere il trattamento più idoneo.
E’ importante sottolineare che i prodotti
La circolare del Ministero della sanità
n. 4 del 13 marzo 1998 prevede “restrizioni della frequenza di collettività
fino all’avvio di idoneo trattamento di
disinfestazione, certificato dal medico
curante”.
Se si seguono scrupolosamente le indicazioni per eliminare i pidocchi, il bambino può tornare a scuola il giorno successivo al primo trattamento.
Raccomandazioni
Non è possibile prevenire la pediculosi.
Usare i prodotti antiparassitari a scopo
preventivo non rende immuni dall’infestazione; si tratta di una pratica inutile
e dannosa.
E’ possibile, comunque, mettere in atto
alcune precauzioni, che sono le sole in
grado di poter evitare la trasmissione dei pidocchi e ridurre il rischio di
contagio. Una corretta e mirata informazione e la partecipazione attiva dei
soggetti coinvolti (bambini, genitori,
pediatra, operatori scolastici, farmacisti) è già efficace per una prevenzione
di primo livello.
1. educare i bambini ad evitare che i
capi di vestiario vengano ammucchiati;
soprattutto nelle scuole e nelle palestre
sarebbe opportuno che ogni bambino
disponesse di un armadietto personale
2. educare i bambini ad evitare lo
scambio di oggetti personali, quali pettini, cappelli, sciarpe, nastri, fermagli
per capelli, asciugamani
3. mettere in atto una sorveglianza
accurata, con ispezioni settimanali del
capo, in particolare sulla nuca e dietro le orecchie (anche quando
il bambino non ha sintomi),
sia da parte dei genitori, che
del personale sanitario delle
scuole, per individuare precocemente il problema
4. in caso di infestazione
scolastica, nelle famiglie con
bambini in età scolare, sottoporre a un controllo sistematico tutti i familiari, in particolare i figli più piccoli e, alla
scoperta di eventuali lendini,
applicare in modo scrupoloso
le regole descritte per il trattamento dell’infestazione da
pidocchi. n
51
n sport
Dalla parte dei tifosi
Riparte la squadra di coach Menetti dopo l’innesto di tanti campioni
Grissin Bon:
il tuo esame più duro
Achille Polonara, Drake Diener, Darjus Lavrinovic e la giovane promessa
Adam Pechaceck: il sontuoso mercato reggiano fa sognare ambiente e tifosi
E
di Lorenzo
Marcacci
ra finito con Siena che se ne andava in semifinale Scudetto. Era
finita con la prima coppa europa,
l’Eurochallenge, alzata al cielo di
Bologna da capitan Antonutti. Era finita
con tante gioie e alcuni rimpianti. Era finita con la convinzione che fosse appena
cominciata.
Da quel 28 maggio, gara 5 al PalaEstra di
52
Siena, sono passati più di tre mesi ma è
come se si fosse viaggiato a una velocità
supersonica: è stata l’estate degli addii a
gente come Greg Brunner e Troy Bell; è
stata l’estate della speranza di riconfermare quel fenomeno di James White; è
stata l’estate dell’indolore separazione da
Angelo Gigli, Ariel Filloy e Matteo Frassineti.
Quella appena terminata, signore e singori, è stata però l’estate che ha consegnato
nelle mani di coach Max Menetti probabilmente la squadra con pià talento in
assoluto mai vista dalle parti di via Guasco. In ordne di arrivo: Achille Polonara
(ala forte, dalla Cimberio Varese), Drake
Diener (guardia, dal Banco di Sardegna
Sassari), Darjus Lavrinovic (ala/pivot, dal
Budivelnyk Kiev, Ucraina) e Adam Pechacek (pivot, dalla Virtus Bologna). Ai nomi
appena citati occorre aggiungere i rinnovi
contrattuali di Andrea Cinciarini, Riman-
tas Kaukenas, Ojars Silins, Giovanni Pini
e con Riccardo Cervi in trattativa avviata
per l’estensione.
Il lavoro estivo del direttore sportivo
Frosini è stato perfetto e all’insegna del
“sotto traccia”: Drake Diener era dato
per imminente a Milano, Darjus Lavrinovic era corteggiato da facoltose squadre
russe, Polonara addirittura non rientrava
inizialmente nelle strategie di mercato
biancorosse.
Fantastico. Non esiste altro termine per
descrivere la programmazione che Pallacanestro Reggiana continua instancabilmente a portare avanti da tre anni a questa parte: la politica dei piccoli passi ha
portato due volte i playoff, due Final Eight
di Coppa Italia, la vittoria della EuroChallenge, giocatori prestigiosi e la meritata
partecipazione alle prossima EuroCup.
Un progetto che, il patron Stefano Landi
ci tiene sempre a sottolineare, è partito
sport
I NUOVI ARRIVATI
n
Achille Polonara
dalla quasi retrocessione nelle leghe semi
(Ala, Italia, 22
professionistiche e che in soli tre anni è
anni - 203 cm,
diventata quella che a oggi è una delle
90kg - dalla Cim(Guardia, USA, 32 anni
realtà più solide ed ambite del panorama
berio Varese)
- 196 cm, 88 kg cestistico italiano.
Dopo l’innesto di
dal Banco di SardeLe frecce a disposizione nella faretra di
giocatori esperti,
gna Sassari)
Max Menetti sono tante e tutte di grande
l’ennesimo colpo
Non ha bisogno di
qualità: sicuramente assisteremo ad un
piazzato dalla dipresentazioni l’MVP
cambio di gioco rispetto a quanto fatto
rigenza reggiana
in carica del camvedere l’anno passato, le caratteristiche e
giunge nel segno
pionato
italiano;
le qualità dei nuovi arrivi lo presuppongodi uno dei giovani
tiratore e realizzano. Molto probabilmente vedremo recapipiù promettenti di
tore micidiale che,
tare la palla più frequentemente dentro
tutto il panorama cestistio italiano: Achilgrazie alle sue prel’area pitturata per sfruttare l’immenso
le Polonara. Ala forte dal grande atletistazioni balistiche,
aresenale offensivo di Lavrinovic, così
smo e dall’ottima mano sia vicino che
ha fatto sognare
come sicuramente dovremmo assistere
lontano dal canestro, giocatore che fa
per anni i tifosi sasad uno stile di gioco offensivo improntato
delle spettacolari schiacciate un marchio
saresi. Arriva a Reggio un grande uomo
sulla corsa per sfruttare macchine da cadi fabbrica e che, col suo approdo nella
ed un cestista sopraffino, affascinato dal
nestri dalla media e lunga distanza come
città del Tricolore, cerca la definitiva conprogetto biancorosso e desiderioso di una
Diener e Kaukenas. Di sicuro si ripartirà
sacrazione dopo un anno in chiaroscuro
nuova e stimolante esperienza professiodalla leadership di Andrea Cincirini, dai
in quel di Varese.
nale.
progressi (e dal naturale cambio di ruolo
da ala forte a piccola) di Ojars Silins e dal(Pivot, Repubblila crescita esponenziale di Riccardo Cervi
(Ala/Pivot, Lituaca Ceca, 19 anni
(uno degli Azzurri più positivi nelle qualinia, 35 anni - 212
- 207 cm, 105 kg
ficazioni agli europei che si sono svolte lo
cm, 110 kg - dal
- dalla Granarolo
scorso agosto), dalla solidità sempre più
Budivelnyk
Kiev,
Bologna)
concreta del carpigiano Giovanni Pini e
Ucraina)
Altro innesto in
dalla voglia di emergere e farsi vedere del
Altro pezzo da nochiave
futura
quasi “oggetto misterioso” Amedeo Della
vanta che il DS
quello del giovaValle.
Frosini è riuscito
nissimo e talenA questa truppa di ragazzi terribili non
a strappare alla
tuosissimo lungo
scordiamoci di aggiungere il talento purisconcorrenza
dei
ceco Adam Pechasimo del giovane Federico Mussini, stella
facoltosi club ruscek, soffiato alla
indiscussa della Nazionale under 18 e già
si: Darjus, fratello
Virtus
Bologna
investito del titolo di vice Cinciarini nella
gemello del Lavrinovic che ha fatto per
dopo che le “Vu nere” lo avevano lasciato
la stagione che sta per cominciare.
anni le fortune della Montepaschi Siena
libero dal precedente contratto. Ragazzo
Parallelamente al campionato la Pallacadi coach Simone Pianigiani, è uno di quei
dal fisico imponente e dai mezzi tecnici
nestro Reggiana si troverà ad affrontare
giocatori dal pedigree di enorme valore
davvero sopraffini, cercherà di crescere e
quella che viene chiamata la “Piccola Eu(Real Madrid, Fenerbache, CSKA, Zalgiris)
lanciarsi nel grande basket con l’aiuto di
rolega”, l’Eurocup, impegno europeo duro
e dall’esperienza europea davvero consiuna delle realtà più all’avanguardia nelllo
e pieno di ostiche trasferte contro squastente. Un’ala pivot con mani educatissisviluppo dei giovani talenti.
dre di ottimo livello ed abituate a certi
me, grandissima tecnica e un fisico per
palcoscenici.
nulla logorato dai tanti anni di attività.
Non scordiamoci ovviamente l’appuntamento con le Final Eight
di Coppa Italia alle quali
Reggio sicuramente vorrà
partecipare e che, presumibilmente, vorrebbe portare
più avanti delle due ultime
A. 12/10/2014 - R. 25/01/2015 Dolomiti Energia Trento vs Grissin Bon Reggio Emilia
eliminazioni al primo turno.
Un’annata che ha tutte le
A. 19/10/2014 - R. 01/02/2015 Grissin Bon Reggio Emilia vs Vanoli Cremona
carte in regola per far diA. 26/10/2014 - R. 08/02/2015 Openjobmetis Varese vs Grissin Bon Reggio Emilia
vertire gli appassionati di
A. 02/11/2014 - R. 15/02/2015 Grissin Bon Reggio Emilia vs Consultinvest Pesaro
questo meraviglioso sport,
A. 02/11/2014 - R. 01/03/2015 Grissin Bon Reggio Emilia vs EA7 Emporio Armani Milano
e anche di farli sognare perché mai come quest’anno la
A. 16/11/2014 - R. 08/03/2015 Sidigas Avellino vs Grissin Bon Reggio Emilia
“Ferrari” a disposizione delA. 23/11/2014 - R. 15/03/2015 Grissin Bon Reggio Emilia vs Acea Roma
la Reggio dei canestri non è
A. 30/11/2014 - R. 22/03/2015 Granarolo Bologna vs Grissin Bon Reggio Emilia
mai stata così tirata a lucido
A. 07/12/2014 - R. 29/03/2015 Grissin Bon Reggio Emilia vs Orlandina Basket
e pronta per farsi valere in
un’annata piena di impegni e
A. 14/12/2014 - R. 04/04/2015 Umana Reyer Venezia vs Grissin Bon Reggio Emilia
grandi manifestazioni.
A. 22/12/2014 - R. 12/04/2015 Banco di Sardegna Sassari vs Grissin Bon Reggio Emilia
Senza scordarsi di affacA. 26/12/2014 - R. 19/04/2015 Grissin Bon Reggio Emilia vs Giorgio Tesi Group Pistoia
ciarsi alla finestra nella speA. 29/12/2014 - R. 26/04/2015 Acqua Vitasnella Cantù vs Grissin Bon Reggio Emilia
ranza di apprendere buone
nuove dalla solita, annosa,
A. 04/01/2015 - R. 03/05/2015 Grissin Bon Reggio Emilia vs Pasta Reggia Caserta
stressante, ridondante queA. 11/01/2015 - R. 10/05/2015 Grissin Bon Reggio Emilia vs Enel Brindisi
stione palasport... n
Drake Diener
Darjus Lavrinovic
Adam Pechacek
IL CALENDARIO
53
n moda
Stili e tendenze
a cura di Biancamaria Tirelli
I colori di settembre
S
ettembre,
lentamente
riprende la
routine che
ci accompagnerà
durante l’inverno, si
riprendono le proprie
abitudini accantonate
nei mesi estivi, riparte il lavoro, ricominciano le scuole e si
ristudia e rinnova il guardaroba autunnale !
Colori, forme e tessuti da studiare e scegliere per borse,
scarpe ed accessori.
Torniamo ad avere voglia di nero e di colori leggermente più scuri.
Il color cammello per cappotti e cardigan.
Fantasie animalier, leopardo, ghepardo, giaguaro e
zebra per accessori e capi d’abbigliamento.
Favoloso (a mio parere) il cappotto di Gucci che
vediamo fotografato in pubblicità sulle riviste, amore a
prima vista !
La moda anche per questa stagione entrante dev’essere pratica e quotidiana quindi vedremo forme
comode e altrettanto comode e colorate sneakers
anche animaler ed anche da indossare sotto a capi
più eleganti.
Il bianco e il nero a contrasto ci donano un effetto
optical per capi e accessori.
Colori accesi e pop come per il classico modello di
mocassino con morsetto di Gucci.
In questo periodo transitorio, di cambio, possiamo prenderci tutto il tempo per studiare e capire quali saranno i
nostri oggetti del desiderio nell’immediato futuro, capire
quali saranno i nostri outfif preferiti e possiamo cominciare a divertirci adattandovi il nostro attuale look che
da estivo comincia ad appesantirsi abbinando gli items
giusti.
Buon divertimento ! n
54
ricetta
n
Miss Violetta Pilaf
Piatto unico composto da riso pilaf speziato, pollo e melanzane
A cura di Paolo Braglia
Ingredienti per 4 persone
m 500gr di petto di pollo
tagliato a bocconcini
m 1 melanzana Violetta a cubetti
m 1 porro affettato
m
m
m
m
m
m
m
m
m
a rondelle sottili
1 cipolla di Tropea tritata
200gr di riso basmati
5dl di acqua bollente
3 cucchiai di olio
d’oliva extravergine
5 chiodi di garofano
1 cucchiaino
da tè di semi di cumino
10 grani di pepe nero
20 grani di pepe rosa
Foglie di menta fresca
per guarnire
Preparazione :
In una padella antiaderente bassa e larga
fate soffriggere la cipolla e il porro con l’olio
d’oliva, aggiungete i cubetti di melanzana e
cuocere a fuoco vivo per qualche minuto mescolando ogni tanto.
Aggiungete i bocconcini di pollo , salate e
cuocere per altri 10 minuti.
Lavate il riso sotto l’acqua corrente, scolatelo
per bene, aggiungetelo in padella con tutte
le spezie e continuate la cottura a fuoco vivo
per un paio di minuti. Aggiungete l’acqua bollente, mescolate e portate il composto a bollore, poi incoperchiate abbassando la fiamma
al minimo e fate cuocere per 12 minuti senza
mai scoperchiare.
Spegnete il fuoco e lasciate riposare, coperto,
per qualche minuto.
Servite le porzioni in ciotole individuali decorando con delle foglie di menta fresca spezzettate grossolanamente.
Paolo Braglia... Cuoco a domicilio
Cucina regionale, etnica e creativa - APERITIVI - BUFFET - CENE A TEMA
Per contatti: 348.9108002
55
n
verde e dintorni
... i saggi stanno nel giardino
Letture da giardino
Testi importanti che rafforzano la consapevolezza
che per fare bene è necessario sapere
di Giuseppe Baldi
C
erto, forse sarebbe stato meglio, suggerire libri a inizio estate, quando il periodo di vacanza,
permette qualche tempo in più
per la lettura e per eventuali lavori; ma
con il nostro clima, in estate difficilmente
ci si occupa per realizzare nuove cose o
mettere a dimora nuove piante: la terra è
dura, spesso arida, le piante sono in difficoltà per il caldo e l’alta umidità dell’aria,
insomma provvedere a lavori in giardino
in luglio-agosto, non è molto indicato.
Credo poi, non vi sia più quell’eccitazione primaverile del pensare e del fare in
giardino. Meglio quindi leggere in autunno
o inverno per eventualmente provvedere
a realizzare le nostre nuove visioni per la
primavera.
Ci sono libri importanti, scritti da, o per,
persone veramente capaci e per le quali il
giardino rappresenta, o ha rappresentato,
una dimensione per il corpo e per la mente; persone che hanno studiato, riflettuto ideato stili e mode, nel fare giardino.
56
Persone spesso vissute nel ‘900, quando
l’impegno nello scrivere era fine alla sola
necessità di divulgare esperienze e riflessioni perchè risultato di una forte passione e non come capita spesso oggi, per un
fine commerciale o perchè sia necessario,
per la propria popolarità, scrivere un libro.
Sono testimonianze importanti anche per
contrastare le dannose semplificazioni,
sempre più frequenti, riguardo al saper
fare, al conoscere, ovvero rafforzare la
consapevolezza che per fare bene è necessario sapere, toccare, ma soprattutto
fare ed avere fatto. Alcuni sono semplici
raccolte di progetti, altri sono raccolte di
pensieri ed osservazioni, stile, block-notes, altri razionali riflessioni, altri ancora
abachi di piante, ma con giudizi ed indicazioni pertinenti e precise.
Ovviamente questa è una infinitesima
selezione di quanto è stato scritto sull’argomento, anche se vedo sempre più
spesso solo libri fotografici, immagini su
immagini che poco alla fine lasciano dei
meravigliosi quanto complessi veri temi
sul giardino. Buona lettura.
Un giardino
per tutte le stagioni
di: Vita Sackville-West
Vita
SackvilleWest, scrittrice e
poetessa, è stata
una grandissima
esperta di giardinaggio, e uno
degli scrittori più
autorevoli
dell’argomento, del
ventesimo secolo.
Sul giardinaggio
la Sackville-West
non scrisse mai un
libro compiuto, ma
per ben quindici anni, dal 1946 al 1961,
tenne una rubrica sull’Observer dove
verde e dintorni
n
comparvero numerosi articoli sull’arte e
la tecnica del giardinaggio. Questa nuova
raccolta di quegli articoli, altre sono già
state pubblicate in passato, suddivisa nell’ordine dei mesi per seguire naturalmente l’andamento dei lavori in giardino
, oltre ai consigli e alle idee per l’appassionato giardiniere, rappresenta comunque
una lettura piacevolissima per chiunque
sia attratto dal mondo della natura.
Il grande libro dei fiori
e delle piante Selezione del Reader’s Digest
Un grande libro,
in tutti i sensi,
che ho utilizzato
tanto. Pubblicato
da Selezione del
Reader’s Digest
nel 1974 è una
guida importantissima, ancora
oggi di gran pregio perchè oltre
ad elencare molte specie vegetali, ne indica con
estrema precisione ed esattezza le cure
manutentive, aspetto non del tutto ovvio, soprattutto quando scritto da autori
anglosassoni, abituati ad un clima decisamente diverso dal nostro, in pratica questo è un volume enciclopedico in cui “non
c’è un errore” (cit. Dott. Angelo Porcelli).
Purtroppo è da tempo fuori commercio,
praticamente introvabile. Se ne consiglia
la ricerca sui siti che vendono libri fuori
catalogo, come Maremagnum o Abebooks, o di cercarlo tra le bancherelle di libri
usati.
La grande enciclopedia
delle piante e fiori a cura
di Christopher Brickell Gardenia - The Royal
Horticoltural Society
(due volumi)
Questi due volumi pubblicati recentemente da Gardenia, sono l’edizione economica
di un volume molto famoso, a sua volta
riduzione del Dizionario delle Piante Orna-
mentali della RHS. Le piante sono suddivise per colore, epoca di fioritura ed altezza. Si tratta di una gran comodità quando
si è alla ricerca di una pianta per un uso
specifico. Sia che troviate l’edizione Gardenia in due volumi, brossurata, sia che
abbiate la fortuna di recuperare il vecchio
volume Mondadori rilegato, acquistateli
senza pensarci sopra: sono veramente
aiuti indispensabili per la progettazione
degli schemi delle aiuole.
L’educazione di un giardiniere
- Russel Page a cura di
Christopher Brickell Umberto Allemandi & C.
Per stile e trasporto descrittivo con cui il
grande Russel
Page ci guida
attraverso le
sue riflessioni,
lo considero un
po’ IL LIBRO:
per alcune ricorrenti finezze tematiche,
non lo consiglio
come
primo
approccio alla
progettazione, soprattutto per continue
menzioni di molte specie botaniche , ma
a chi è già sedotto da tempo e conosce i
vari aspetti anche compositivi del giardi-
no. Non deve mancare anche in una biblioteca essenziale sul giardino.
Pietro Porciani 1910/1986 Milena Matteini - Electa
Il nostro grande Maestro è
qui descritto,
dalla Matteini,
con dovizia di
particolari, ma
soprattutto
sono elencati e descritti
i progetti più
importanti della sua grande
carriera.
Un
volume
importante, anch’esso indispensabile, per chi è appassionato di giardino. Certamente non è
il volume dove trovare il suggerimento
pratico o l’insegnamento per una soluzione architettonica, ma è portatore di
un bagaglio immenso di informazione
sulla cultura del giardino e di documentazione di cosa significa architettura del
giardino. n
Giuseppe Baldi
www.giuseppebaldi.com
[email protected]
57
n escursionismo
CON IL CAI ALLA SCOPERTA DELL’APPENNINO
La Valle del Tassaro
Un Appennino
ancora tutto da scoprire
S
tampa Reggiana ha già parlato
diverse volte della Valle del rio
Tassaro, in Comune di Vetto, racchiusa tra i borghi di Pineto, Legoreccio, Scalucchia e Spigone. E’ un angolo
dell’Appennino reggiano che colpisce e
affascina per la sua bellezza e la ricchezza di aspetti ambientali, storici, culturali,
archeologici, e anche gastronomici. Una
valle ancora intatta, ricoperta da folti
boschi e percorsa da due corsi d’acqua
particolarmente suggestivi, e caratterizzata anche dalle cascate del Tassaro e dal
complesso di Crovara.
La Valle del Tassaro, oltre ad essere uno
dei più rilevanti siti di importanza comunitaria (SIC) nella Provincia di Reggio
Emilia, è inoltre attraversata da una serie
di percorsi escursionistici segnalati dal
Club Alpino Italiano, che permettono agevolmente di raggiungere tutti i luoghi di
maggior interesse.
La valle ha un rapporto particolare con il
Cai, tanto che il 30 novembre dello scorso anno è stato sottoscritto proprio a
Crovara un Patto di collaborazione tra il
Comune di Vetto e la Sezione di Reggio
Emilia del Club Alpino Italiano. Il Patto
è stato sottoscritto dal sindaco di Vetto
Sara Garofani e dal vicepresidente del Cai
Elio Pelli, durante una partecipata iniziativa a cui sono intervenuti, tra gli altri, il
Una valle, quella del
Tassaro, bellissima ma
ancora ricca di sorprese.
Nei mesi scorsi, infatti, è
stata “scoperta” su un
piccolo affluente del
Tassaro, il rio Riolco,
una cascata sinora mai
segnalata. Composta da
due salti d’acqua per un
dislivello di quasi trenta
metri, fa ora coppia
con quella più famosa
del Tassaro
Vescovo di Reggio Emilia Massimo
Camisasca e la presidente della
Provincia Sonia Masini.
“La Valle del Tassaro - si legge nel
Patto tra Cai e Comune di Vetto
- per le caratteristiche di grandissimo pregio che la caratterizzano
e che la collocano tra le aree dell’Appennino Settentrionale più vocate a forme di turismo sostenibile a
forte valenza ambientale e culturale,
è infatti da sempre una delle mete
privilegiate degli escursionisti reggiani e non solo, considerando anche
le caratteristiche di pluristagionalità
della zona.
I sentieri della Valle del Tassaro e
delle zone limitrofe presentano anche un’altra caratteristica importante: si sviluppano ad anello su parecchi chilometri raggiungendo, a tappe
regolari, borgate di interesse storico
nelle quali sono anche presenti diversi e accoglienti punti di ristoro, consentendo così di coniugare in modo
ottimale l’escursione con anche il “ritrovo conviviale”.
58
escursionismo
Una valle, quella del Tassaro, bellissima
ma ancora ricca di sorprese. Nei mesi
scorsi, infatti, è stata “scoperta” su un
piccolo affluente del Tassaro, il rio Riolco,
una cascata sinora mai segnalata. Composta da due salti d’acqua per un dislivello di quasi trenta metri, fa ora coppia con
quella più famosa del Tassaro. La cascata,
che si trova in una zona poco accessibile e
non toccata da sentieri, è stata scoperta
da un gruppo di soci del Cai del Comitato
Scientifico, grazie ad una segnalazione di
Massimo Gigante, grande esperto della
zona. Per il Comitato Scientifico del Cai
la valle del Riolco” nel suo insieme rappresenta un autentico piccolo “santuario”
della natura che per le sue caratteristiche evidenzia ancora di più l’importanza
dell’area ambientale SIC, al cui interno
si trova questa nuova cascata”. Novità
anche per la più conosciuta Cascata del
Tassaro, poco sopra il Mulino di Chichino
e sotto Crovara. Grazie alla disponibilità
dei proprietari dei terreni, il Cai reggiano ha ritracciato un vecchio sentiero che
conduce alla bella cascata. L’iniziativa è
stata resa possibile dalla Convenzione
sulla sentieristica stipulata tra il Comune di Vetto ed il Cai, nell’ambito sottoscritto lo scorso anno. Il sentiero è stato
attrezzato con paletti segnavia, frecce e
marcature a vernice, che consentono a
chiunque di riconoscere agevolmente il
tracciato e raggiungere in tal modo uno
dei maggiori spettacoli naturalistici della
media montagna emiliana. Il sentiero inizia da Crovara, ove è stato recentemente
aperto un accogliente Ostello con Museo
Naturalistico-Culturale, e scende nel fondovalle, raggiungendo successivamente
l’antico borgo di origine medievale di Scalucchia, per poi proseguire in discesa sino
alla cascata. Come tutti i percorsi natura,
è necessario essere attrezzati con scarpe da escursione ed anche bastoncini che
potranno essere molto utili nella discesa.
Raggiunta la cascata si può rientrare a
Crovara proseguendo ad anello nel versante opposto del Rio Tassaro, in modo
da realizzare un circuito escursionistico
di grande interesse e notevole richiamo
paesaggistico. L’Ostello “San Giorgio” di
Crovara, adiacente alla Chiesa e ai ruderi del Castello, e la Valle del Tassaro,
sono stati scelti nei mesi scorsi dal Cai
dell’Emilia-Romagna per la sessione finale
del 7° Corso regionale per accompagnatori di escursionismo. La bellissima zona
è stata ritenuta particolarmente idonea
per i suoi aspetti naturalistici e storici,
per la efficiente rete di sentieri che la attraversa. Al Corso hanno partecipato 24
n
escursionisti provenienti da tutta la regione, sotto la direzione di una decina di
esperti istruttori del Cai, tra cui i reggiani
Carlo Ferrari e Paolo Strozzi. Il Corso regionale si è articolato in cinque sessioni,
organizzate nella Riserva del Contrafforte
Pliocenico nel Bolognese, nel Parco Regionale di Monte Sole, a Marradi, in Trentino,
per concludersi poi proprio nell’Appennino Reggiano. Tra i partecipanti otto erano della Sezione reggiana del Cai: Davide Galloni, Davide Araldi, Claudio Giusti,
Claudio Cervi, Guido Ognibene, Gianluca
Bigi, Giuseppe Cavalchi e Renato Costi.
Il 26 ottobre la Sezione reggiana del
Cai e la Sottosezione di Scandiano
organizzeranno nella valle del Tassaro una interessante escursione, che
sarà condotto da un grande esperto
della zona, Giuliano Cervi. n
La sede del Cai, in viale dei Mille 32
a Reggio Emilia, è aperta il
mercoledì, giovedì, venerdì
dalle 18:00 alle 19:30; il sabato dalle
17:30 alle 19:00.
Il Calendario 2014 è già in distribuzione nella sede del Cai o reperibile
sul sito www.caireggioemilia.it
[email protected]
Tel. 0522 436685
59
n
recensioni e novità
La vera storia
del martire bambino
Andrea Zambrano racconta l’uccisione del seminarista 14enne, Rolando Rivi
L
a storia raccontata scavando
tra le più segrete verità perché prima ancora di essere un
libro sull’uccisione del giovane
seminarista Rolando Rivi, è un’inchiesta giornalistica. E’ l’operazione che
ha fatto il giornalista reggiano Andrea
Zambrano svelando inediti retroscena
di quel triste episodio della nostra storia, in un volume di 250 pagine edito da
Imprimatur Editore, a pochi mesi dalla
beatificazione di Rolando, per opera di
Papa Francesco.
Andrea Zambrano, giornalista e anche
autore di un libro su Rolando Rivi. Perché raccontare la storia del giovane seminarista?
“La storia di Rivi cioè tutto quello che è
successo prima e dopo il martirio non è
mai stato raccontato. In alcuni casi non
era stato neanche chiaro nella sua dinamica. Mi è stato chiesto di raccontare
questa storia dall’editore Francesco Aliberti all’indomani della beatificazione.
Ho fatto una ricerca che poi è diventata una inchiesta molto appassionata su
quello che è successo prima e su quello
che è successo dopo. Il libro parla di questo sostanzialmente, inizia dal martirio.
Un martirio che prima ancora di essere
accertato dalla Commissione della Congregazione della causa dei Santi è stato
accertato dalla giustizia italiana perché
gli assassini di Rolando Rivi sono stati
condannati in tutti e tre i gradi di giudizio. L’oggetto della mia analisi è stato
il perché Rolando si trovasse a Monchio
e soprattutto in compagnia di chi. E poi
quello che è successo dopo e cioè il difficile e lungo cammino di riconoscimento di questo martirio.”
Ricordiamo la figura di Rolando Rivi,
perché non tutti la conoscono.
“Rolando era un seminarista 14enne che
quando venne chiuso il seminario di Marola in provincia di Reggio Emilia tornò a
casa . Ma tornò a casa da seminarista e
quindi rimase a tutti gli effetti seminarista continuando ad indossare la veste
talare che poi fu un po’ il suo simbolo del
suo martirio. L’essere spogliato di questa veste è stato un po’ alla base della sua uccisione in odium fidei. Dunque
Rolando viene rapito ma in realtà viene
60
allontanato da casa,
e questa è anche una
delle novità del libro.
Viene allontanato da
casa con un pretesto,
probabilmente
un pretesto legato
alla lotta partigiana. A differenza dei
suoi coetanei sapeva
perfettamente quello
che stava succedendo. Cioè, Rolando sapeva già la differenza
fra i partigiani comunisti e i partigiani di
altre ispirazioni come
quelli cattolici. Viveva in un clima come
quello della frazione
di S.Valentino che era
un cuscinetto tra le
zone controllate dai
nazi fascisti e le zone
controllate in montagna dai partigiani. Un
clima assolutamente esplosivo , dove
la popolazione civile
spesso entrava in
conflitto con i partigiani che chiedevano
ai civili dei sacrifici
oggettivamente troppo grossi da sopportare esponendoli
spesso anche alle ritorsioni dei nazi fascisti. Questo clima ha sicuramente formato Rolando.”
Quindi come accade che il seminarista
si allontana?
“Rolando viene allontanato con un pretesto. Probabilmente la possibilità di
conoscere i partigiani bianchi, i partigiani comandati da don Carlo o dal partigiano Carlo, don Domenico Orlandini.
Lui si allontana con delle persone che
conosce , delle persone di San Valentino che conosce e di cui poteva in un
qualche modo fidarsi. Dopo di che però
lo ritroviamo a Monchio. A Monchio, lo
ha stabilito anche la giustizia, scatta il
sequestro. E infatti i due assassini vengono condannati non solo per l’omicidio
ma anche per il sequestro di persona.
Rolando dunque arriva su in montagna
dove poi viene ucciso con due colpi di
pistola da due partigiani comunisti.
Quando arrivò su, questi due non lo conoscevano nemmeno quindi ci fu qualcuno che li informò su chi era Rolando.
Il seminarista, come ha stabilito la sentenza di secondo grado, rappresentava
un ostacolo alla penetrazione del comunismo in ambito locale, cioè nella piccola realtà di San Valentino. Era visto
come uno ostacolo. Qualcuno potrebbe
aver segnalato Rolando a una di queste
brigate di cui appunto faceva parte. Nel
libro compaiono i nomi di queste persone. Rolando è diventato una vittima
di questa violenza al termine della quale, dopo essere stato ucciso e sepolto
malamente in un boschetto alle piane
di Monchio, si è inscenata la teoria che
fosse una spia dei nazi fascisti per poter coprire quello che in realtà era stato
appunto un omicidio.” n
di Isabella Trovato
recensioni e novità
“Il tempo della vita” di Marcos Giralt Torrente
Vincitore Premio Strega Europeo
Le ragioni del tempo
L’
ammissione è chiara, acclarata
dall’autore sin dalle prime pagine: “Il tempo della vita”, lungi da
intenti vendicativi, terapeutici o
espiatori, risponde ad una volontà di ordine letterario assecondando la convinzione della “felicità della storia”. Ma è anche
altro. “Le ragioni per le quali cominciamo
a scrivere un libro non sono necessariamente le stesse per le quali perseveriamo
quando siamo a metà, né le stesse che ci
spingono a terminarlo”.
“Il tempo della vita” (Elliot Editore) dello
spagnolo Marcos Giralt Torrente, vincitore
del Premio Strega Europeo 2014, edizione speciale del riconoscimento letterario
assegnato a Roma dal 1947 e promossa
in occasione del semestre di presidenza
italiana del Consiglio dell’Unione Europea, nonché vincitore del Premio Nacional
de Literatura in patria, è, infatti, anche
un profondo omaggio d’amore al padre
scomparso nel 2005, dopo un anno e
mezzo di malattia.
In una prosa deliberatamente piana, spoglia di orpelli ma al contempo intensa e
letteraria, fedele all’idea che il padre
sempre volle trasmettere di sé, nemica
dell’enfasi, della solennità e della compassione, Giralt Torrente in questo impudico e autobiografico memoir narrativo
racconta il rapporto conflittuale con la figura paterna: la vita trascorsa accanto ad
una presenza intermittente rea di quell’escapismo tipico dell’ambiente artistico
(il padre era il pittore Juan Giralt) nel quale le
responsabilità familiari rappresentavano un’eccezione. Conscio dell’aleatorietà della memoria e ricorrendo ad un espediente onomastico
per cui i ruoli sono i protagonisti - il padre, la
madre, l’amica conosciuta in Brasile - analiticamente ricostruisce il vincolo umorale, vittima
del reciproco timore, che, tra odio e amore,
rancore e silenzio, diffidenza e diserzione, disprezzo e ammirazione, li ha sempre uniti. Una
corda tenuta tesa dalla mancanza di fermezza
a legarsi, da un lato, e di coraggio a slegarsi,
dall’altro. Ed avendo scoperto che “per rendere
credibile la realtà talvolta sia necessario tradirla e ridurla”, la narrazione si fa “in quel tempo” finzionale. Una risonanza rothiana, benché
stanti siderali differenze, del crinale tra fiction
e realtà.
Un tempo interlocutorio, dubbioso e talvolta
confuso, in cui il figlio riconosce la complessità caratteriale del padre, “un labirinto del
minotauro femminile”, dall’eccessiva sensibilità
celata da una sprezzante ironia e da un paralizzante iperrealismo, che progressivamente si
delinea al (tra)scorrere delle pagine, e al cui
mondo - altro riconoscimento - la sua vocazione di scrittore appartiene. Confessa il processo
permanente al quale l’ha sottoposto per quella sua incostante funzione genitoriale sempre
manifestata al riparo di una comoda distanza.
Compulsando il tempo - della scrittura e della vita qui coincidenti - il figlio lo trascrive. E
quando il suo sguardo, posandosi sul padre,
prende coscienza dell’inversione di ruoli (“Da
allora, senza rendermene conto, mi trasformo
in suo padre. Non mi fermo in periferia, lo accompagno fino al centro stesso del dolore. Io
sono suo padre e lui è mio figlio”) quella distanza, con la malattia, si accorcia e il tempo
della riconciliazione (seppur tardiva) sostituisce
quello delle reciproche ritrosie approdando entrambi (padre e figlio) al medesimo desiderio
e paura. Nuovi timori e consapevolezze sono,
ora, scanditi, suggerendo un ecumenico monito
tanto ovvio quanto veridico. Quasi tautologico.
Procrastinare, permettendo che il tempo li sorprendesse, è l’unica reale ed esulcerante colpa
che assilla l’autore.
Una storia a due raccontata a una sola voce è
“Il tempo della vita” di Marcos Giralt Torrente.
Quella del figlio. Il padre non avrebbe osato,
troppo terrorizzato dalle parole, materia prima
del figlio scrittore e fatta propria dalla necessità
di plasmare con la penna l’assenza, lavorare la
memoria, cercare spiegazioni. “Mio padre tace
su quasi tutto. Mio padre era timido, introverso
e di natura malinconica. Anch’io. Una delle sue
molteplici eredità.”n di Giulia Misti
n
I libri più venduti
nell’estate 2014
a Reggio Emilia
A cura della Libreria all’Arco
1 La piramide di fango
Andrea Camilleri
Sellerio, 14,00 euro
2 Una mutevole verità
Gianrico Carofiglio
Einaudi, 12 euro
3 Storia di una ladra di libri
Markus Zusak
Frassinelli, 16,90 euro
4 Colpa delle stelle
John Green
Rizzoli, 16,00 euro
5 Adulterio
Paulo Coelho
Bompiani, 18,00 euro
6 I clienti di Avrenos
Georges Simenon
Adelphi, 17,00 euro
7 Il desiderio di essere come tutti
Francesco Piccolo
Einaudi, 18,00 euro
8 Vacanze in giallo
AA.VV.
Sellerio, 14,00 euro
9 Albergo Italia
Carlo Lucarelli
Einaudi, 12,00 euro
10 La sposa silenziosa
A.S.A. Harrison
Longanesi, 16,60 euro
61
n romanzo
storico
Anche i Tedeschi hanno i pidocchi
di Rino Cavalchi, scritto da Isabella Trovato
XV CAPITOLO
Le donne
di Isabella
Trovato
N
el campo in cui mi
trovavo ai lavori
forzati per i tedeschi, eravamo circa
800. Con l’arrivo degli inglesi diventammo due mila.
Ad accorgersi che in pochi
giorni dalla liberazione del
campo ci eravamo più che
moltiplicati, furono proprio
gli inglesi.
Il comandante delle truppe
alleate era un italo americano, perché figlio di un
piemontese. Un giorno
disse ai suoi: “quanto mangiano questi italiani?”. In
effetti noi avevamo fatto la
fame per così tanto tempo, che si poteva anche supporre che avessimo un
certo appetito. Ma per il comandante
non era giustificabile ‘quel tanto’ solo
con la fame patita fino ad allora. Così
vennero a controllare. E scoprirono che
c’erano altre mille e duecento bocche
da sfamare oltre le nostre. Erano mille e duecento donne, tutte giovani. Noi
italiani praticamente mantenevamo le
tedesche. Eravamo nella Westfalia, vicino al bacino della Rhur. Quelle giovani
donne non sapevano più cosa mangiare,
e si riversarono nella nostra zona. Trovarono gli italiani, noi italiani. E l’italiano
è l’italiano, c’è poco da fare.
Da allora noi dormimmo in compagnia
tutte le notti. Avevamo trovato il divertimento senza cercarlo. Le donne tedesche dicevano che gli italiani erano
‘sempre sull’attenti’, e per quanto questa
espressione possa sembrare inopportuna, per noi all’epoca era come ricevere
una medaglia.
Se avessimo combattuto facendo l’amore, noi italiani avremmo vinto tutte le
62
Rino Cavalchi
guerre.
Tutte queste donne, non solo pativano
la fame nella Rhur, ma erano anche non
accompagnate perché i loro compagni
non erano più tornati a casa.
I tedeschi infatti si erano organizzati
creando degli ospedali in paesi trasformati appositamente in campi ospedalieri. In questi posti arrivavano tutti i feriti,
gli ammalati. Perché la politica era quella di nascondere gli orrori della guerra.
Così questi uomini non tornavano a casa
e le loro donne rimanevano abbandonate a sé stesse.
Io e il mio amico Vanillo per esempio
conoscevamo la realtà di questi paesi
trasformati in enormi nosocomi. Quando
scappammo dal campo perché vedemmo i carri armati degli Alleati arrivare,
trovammo riparo in un pollaio vicino
proprio ad uno di quegli ospedali. Siccome eravamo furbi perché italiani, sapevamo che difficilmente gli Alleati avrebbero colpito un ricovero per feriti. Così
ci facemmo sorprendere nei paraggi del
campo ospedaliero e fummo portati al
suo interno. Ho ancora nitido il ricordo
del lenzuolo bianco sul quale dormimmo
la notte in cui ci ospitarono. Io e Vanillo
eravamo ancora pieni di pidocchi. E di
certo non avevamo che un vago ricordo
ormai di cosa poteva essere un lettino.
Ma ci ritrovammo a dormire proprio su
dei lettini d’ospedale. E con delle lenzuola bianche. Accadde però che nella
notte, mentre dormivamo, le uova dei
nostri affezionati compagni si aprirono. Ora, bisogna sapere che i pidocchi
piccolini corrono velocissimi sul corpo
producendo tanto prurito. Così quando
ci svegliammo il mattino dopo, ci ritrovammo avvolti in lenzuola grigie. Avevano cambiato colore. Erano grigie di
pidocchi. Io e Vanillo quella mattina ci
guardammo negli occhi e dalla vergogna, decidemmo di scappare. Durante la
fuga finimmo poi dal famoso contadino
che ci fece lavare, bruciò i nostri abiti e
ce ne diede di nuovi.
Quel giorno finì la storia dei pidocchi che
ci portavamo addosso da quando era
iniziata la nostra prigionia. Eravamo veramente tornati ad essere degli uomini
liberi. n
il racconto del mese
n
Il numero di pettorale
di Franco
Zanichelli
“Mi piace fare jogging,
eccetto la parte che viene dopo
che ti sei messo le scarpe”
Milton Berle
E
ra la prima volta che partecipava a
una camminata non competitiva.
L’idea di correre intruppato in mezzo
a tanti altri, su di un percorso scelto
da altri, in orari scelti da altri e pagando una
tassa di iscrizione non proprio popolare, lo
aveva sempre trattenuto dal farlo; ma questa volta l’insistenza degli amici era stata
particolarmente assillante, aveva ceduto e si
era iscritto alla gara. A convincerlo ci si era
anche messo il preannunciato bel tempo, oltre alla conformazione del percorso che si
snodava fra scenari naturali incantevoli, e la
prenotazione da parte degli amici di un bel
ristorante in collina che conosceva bene per
le insuperabili pappardelle ai funghi, specialità del locale.
Non era molto allenato, ma la dicitura “gara
non competitiva” sembrava fatta apposta
per fugare anche quest’ultimo dubbio, per
cui si presentò con gli amici alla partenza
con la carica giusta, convinto di passare una
bella giornata facendo un po’ di sana attività fisica con l’aggiunta, sicuramente non
trascurabile, di una interessante parentesi
culinaria: ne era tanto convinto che si portò
dietro anche la macchina fotografica.
Sul piazzale della partenza erano in tanti e
c’era un’atmosfera di piacevole animazione:
qualcuno dell’organizzazione salutò i presenti e raccomandò loro di firmare il foglio delle
presenze e di ritirare il numero di pettorale.
Questo non se lo aspettava; il numero di
pettorale in una “gara non competitiva”
c’entra come i cavoli a merenda, pensò il
nostro, e si mise il numero in tasca: gli dissero che non si poteva perché comprovava
l’avvenuta iscrizione e serviva per controllo
durante la gara a evitare che qualcuno tagliasse il percorso. L’idea che in una gara
non competitiva qualcuno potesse barare lo
fece sorridere, ma indossò diligentemente la
pettorina come gli era richiesto: non si rendeva conto, il nostro, del pericolo al quale
andava incontro.
Indossare un numero di pettorale equivale a
ricevere l’investitura di atleta.
E ricevere l’investitura di atleta era come
ricevere, un tempo, l’investitura di cavaliere; chi la riceveva si sentiva in dovere, come
minimo, di salvare una principessa o di uccidere un drago, se no che cavaliere era!
Questo per chi atleta non lo è ed è poco allenato può rappresentare un grosso pericolo.
Come dare a un bimbo un gelato e pretendere che lo mangi senza sporcarsi.
Di tutto questo il nostro si rendeva conto,
anche se un po’ confusamente, ma era più
che mai deciso a non farsi prendere la mano
dalla gara: era venuto per fare una passeggiata e avrebbe fatto una passeggiata,
numero di pettorale o non numero di pettorale. Tanto, ultimo non sarebbe sicuramente
arrivato, quel bel ciccione di fianco a lui non
poteva di certo stargli davanti: aveva una
pancia tanta e questo lo rassicurava in merito. Al via quindi se la prese comoda, tirò
fuori la macchina fotografica e cominciò a
fare, quasi ostentatamente, fotografie a tutto spiano.
Con la coda dell’occhio però osservava il
comportamento del ciccione.
Quello deve starmi dietro, pensò, d’altronde
non c’è pericolo, guarda che panza!
Gli amici intanto, più allenati di lui, si erano
già volatilizzati. Pazienza, li rivedrò a pranzo, pensò. Intanto l’aria fresca e pura della
collina entrava liberamente nei polmoni a
rimpiazzare quella inquinata della città e la
bellezza del panorama lo compensava della
visione dei tristi palazzoni che rappresentavano il suo habitat abituale.
Si accorse però che nel frattempo gli passavano davanti in tanti e si rese conto a un
certo punto di essere fra gli ultimi, anzi per
dirla tutta, di essere penultimo.
Che mi frega, pensò, mica son venuto per
fare una competizione. E poi ho la certezza
di non arrivare ultimo perché il ciccione non
mi passa sicuramente davanti, figurati!
Il ciccione in questione intanto continuava la
sua via con tranquillità, una tranquillità che
cominciò a preoccupare un po’ il nostro che
nel frattempo, per sicurezza, aveva messo
via la macchina fotografica e allungato il
passo. Dopo un po’ si girò convinto di non
vederlo più dietro di sé, ma si rese conto che
il ciccione era sempre lì, non molto distante
da lui e sembrava in piena forma.
Allungò ancora il passo dimenticando completamente la macchina fotografica e voltandosi indietro sempre più spesso.
Il panorama era andato a farsi benedire e
l’aria entrava sempre più rumorosamente
nei polmoni bruciandogli la gola. Il moccolo
gli colava dal naso e cominciava ad avere
sete, ma a fermarsi per soffiarsi il naso e
per bere non ci pensava nemmeno: il ciccione infatti era sempre lì, dunque non poteva
permetterselo. Non sono allenato, pensò, se
per caso quel cavolo di ciccione lo è anche
solo un po’ sono rovinato.
I piedi cominciavano a fargli male e la stanchezza si faceva sentire sempre di più: il
cuore andava ad una velocità inconsueta per
lui , ma... l’importante è che quel ciccione
della malora stia dietro, che vada al diavolo
lui e tutti i ciccioni di questo mondo.
Quando il primo crampo cominciò a mordergli un polpaccio, pensò che fosse finita, anche perché il ciccione non mollava e lo pressava sempre più da vicino. Stava meditando
la resa quando, dietro una curva, intravide
l’arrivo. Strinse i denti e con le ultime forze
tagliò il traguardo. Da penultimo.
Salutò il giudice di gara e si mise in tasca
la medaglietta ricordo che gli organizzatori
gli avevano rifilato, vincendo la tentazione
di buttarla via.
Pensò di fermarsi per salutare il ciccione che
gli aveva reso così dura la vita e fare due
chiacchiere con lui scusandosi per averlo
mandato più volte a quel paese, ma il timore
di essere mal interpretato e una certa naturale riservatezza lo trattennero dal farlo.
Si avviò quindi subito verso il ristorante dove
lo aspettavano impazienti gli amici.
«Andate al diavolo voi e le vostre camminate
non competitive» disse loro a mo’ di saluto
«non mi fregate mica più!».
Era tanto stanco che mangiò di malavoglia e
perfino le tanto agognate pappardelle ai funghi gli sembrarono meno saporite del solito.
Era stanco e incazzato. Non per essere arrivato penultimo. Era incazzato per essersi
lasciato prendere la mano da un numero di
pettorale. n
63
APPUNTAMENTI
dedicati ai più piccoli
20 settembre
Pensare in piccolo: Una storia tira l’altra e di storia in storia i bambini crescono
Presso Biblioteca Panizzi, via Farini, 3. Ore
11,00 - per bambini e famiglie - a cura dei
Lettori Volontari NatiperLeggere e NatiperlaMusica - Info: Tel. 0522.456077 - Email: [email protected]
20 settembre
Asini e Impronte. Bimbi e Bambi
Età: per tutti - I cervi, le loro voci, i suoni dei combattimenti. La valle dei Gessi
dalle Fonti di Poiano al Pianello. Durante
l’escursione i tecnici di Studio Geco parleranno delle abitudini degli animali utilizzando attrezzatura tecnica trasportata
dai nostri asini. Per qualsiasi informazione
o per avere il programma dettagliato inviare una mail a [email protected] oppure telefonare al 335 1215217
21 settembre
Il sentiero dei Daini
e dei Mufloni!
Escursione in cima al monte Grafagnana sulle tracce degli ungulati dell’Ecoparco. Il calco delle impronte e analisi
dei palchi Prenotazione obbligatoria:
adulti 5 euro, bambini, da 5 a 10 anni,
3 euro. Dalle ore 15,30.
Presso Eco Parco di Vezzano sul Crostolo, Strada Statale 63 - Vezzano sul
Crostolo. Info: Tel. 0522. 343238 - Mobile: 328. 7695155 - E-mail: [email protected]
21 settembre
Roncol’ Asino
Brevi passeggiate pomeridiane nelle aree
verdi del parco di Roncolo.
Costo: bambini 5 euro.
Info: e-mail: [email protected] - Tel.
335.1215217
20 settembre
21 settembre
Presentazione del nuovo racconto della
scrittrice e illustratrice reggiana Federica
Canepari. Ore 17,00. A seguire laboratorio sulle tecniche dell’acquerello pre creare “un magico effetto di colore e parole”.
Età consigliata 3-99 anni. Costo 5 euro
materiali inclusi. Prenotazione a: Libreria
C’era una Volta - via Giorgione 4/d - Reggio Emilia Tel. 0522/421017 - [email protected]
Presso Biblioteca Panizzi, via Farini, 3. Ore
10,30 - Saletta Primo Piano - Narrazione,
laboratorio atelier con Pina Irace dal libro
di Davide Calì e Maurizio Cantucci edito
da Zoolibri, nell’ambito della Settimana
europea della mobilità Per bambini da 8 a 11 anni e gli adulti che
li accompagnano Si consiglia la prenotazione - Info: Tel.
0522.456077 - www.bibliotecapanizzi.it
Read & Made: laboratorio con l’autore
Auto Futuro
20 settembre
22 settembre
Presso La Giraffa Blu, via San Carlo 11
B/C. - Orario: sab. 10,30 e 16,30. Costo 16 euro. Info: Tel. 0522.1535270
- 348.2603539 - e-mail: lagiraffablu@
gmail.com
Presso la Biblioteca comunale “A. Panarari” - ore 16,15 - Narrazione rivolta ai
bambini di età 4-7 anni - Per info e prenotazione 0522-918512 - mail: biblioteca@
cadelbosco.net
Laboratorio creativo: Usiamo la plastica
delle bottiglie: facciamo la bigiotteria
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Lunedì in favola L’uomo che sognava gli incubi
23 settembre
“Piss Pash Plucc”
Scopriamo insieme uno dei 4 elementi naturali: l’acqua. Ore 16,30 - Età consigliata 15-36
mesi. Costo 8 euro materiali inclusi. Prenotazione a: Libreria C’era una Volta - via Giorgione 4/d - Reggio Emilia Tel. 0522/421017
- [email protected]
24 settembre
Ci vorrebbe un amico
Presso Biblioteca-Centro Culturale, c/o
Teatro Comunale, Canossa (Re). Ore
17,00. Una lettura animata accompagnati
da simpatici animali che popolano la giungla. Tel.: 0522.248423 - 0522.248404. email: [email protected]
24 settembre
Laboratorio con merenda per bambini
Laboratorio per bambini con merenda
tutti i mercoledì su prenotazione. Presso
“Al Baretto” Piazzale Diaz , 42100 Reggio
Emilia - dalle 18,30 alle 19,30 - Per informazioni e iscrizioni: 349.5009595
25 settembre
“Piss Pash Plucc”
Scopriamo insieme uno dei 4 elementi naturali: l’acqua. Ore 10,30 - Età consigliata 15-36
mesi. Costo 8 euro materiali inclusi. Prenotazione a: Libreria C’era una Volta - via Giorgione 4/d - Reggio Emilia Tel. 0522/421017
- [email protected]
27 settembre
“Storie di uva”
Alla scoperta di questo frutto magico che si
trasforma in vino... anche per i Piccoli! Laboratorio di cucina. Ore 16,30 - Età consigliata
3-9 anni. Costo 8 euro materiali inclusi. Prenotazione a: Libreria C’era una Volta - via Giorgione 4/d - Reggio Emilia Tel. 0522/421017
- [email protected]
27 settembre
30 settembre
12 ottobre
Presso La Giraffa Blu, via San Carlo 11 B/C.
- Orario: sab. 10,30 e 16,30. Costo 18 euro.
Info: Tel. 0522.1535270 - 348.2603539 - email: [email protected]
Teatro Cavallerizza, ore 11,00. Liberamente tratto da Pirandello - Festina
Lente Teatro / Progetto Teatro e Salute mentale. Ingresso 5 euro. Info:
0522.458811
Presso Biblioteca Panizzi, via Farini, 3. Ore
11,00 - Sale Riviste - Lettura animata e
laboratorio con Loredana Averci e Hendry Proni - in collaborazione con Panda
Project - Per bambini da 6 a 12 anni su
prenotazione (max 30 bambini) - Info: Tel.
0522.456077 - www.bibliotecapanizzi.it
Laboratorio creativo: Festa dei nonni:
regaliamo un vero orologio da parete
27 settembre
“Mi fabbrico un gioco”
Adesione alla manifestazione nazionale
Puliamo il mondo e la partecipazione delle
scuole primaria e secondaria, con associazioni sportive e comitato genitori, al
mattino dalle 8.30 alle 12.30 - Presso il
polo scolastico di via Piave e la Piazza di
Fabbrico (RE)
28 settembre
Le polpette di Babalù
La ricetta per la torta degli ucellini. Mangiatoie per i nostri amici alati. Ore 15,30 Presso Eco Parco di Vezzano sul Crostolo,
Strada Statale 63 - Vezzano sul Crostolo.
Info: Tel. 0522. 343238 - Mobile: 328.
7695155 - E-mail: [email protected]
28 settembre
Non tagliate quell’albero
Letture per bambini - A cura di Natiperleggere - Ore 17,00 presso Biblioteca San
Pellegrino, via Rivoluzione D’ottobre 29
- Reggio Emilia
28 settembre
In un sol boccone - Scorpacciata di racconti
Presso Biblioteca Panizzi, via Farini, 3.
Ore 11,00 - Con Loredana Averci e Hendry
Proni. Dal progetto Slow Book nell’ambito de “I Reggiani per esempio” a curardi
AR/S Archeosistemi Soc. Coop - Info: Tel.
0522.456077 - www.bibliotecapanizzi.it
28 settembre
All’ombra del grande cedro
Presso Reggia di Rivalta. Ore 17,00 - dai 3
anni - con NatiperLeggere e NatiperlaMusica a cura della Biblioteca San PellegrinoMarco Gerra - Info: Tel. 0522.585616 - email: [email protected]
Teatro ragazzi:
Enrico IV
4 ottobre
“Festa dei Nonni”
Si terrà in Piazza Fontanesi. Prevista vendita di torte, giochi e sorprese per i bambini. Dalle ore 16. In caso di maltempo la
festa si terrà nei locali della canonica della
Chiesa Santa Teresa in via Braghiroli, 1
Info: tel. 0522/435888
4 ottobre
Laboratorio creativo:
Cuciamo una palla di feltro da rugby
Presso La Giraffa Blu, via San Carlo 11
B/C. - Orario: sab. 10,30 e 16,30. Costo 16 euro. Info: Tel. 0522.1535270
- 348.2603539 - e-mail: lagiraffablu@
gmail.com
11 ottobre
Laboratorio creativo:
Creiamo un ricettario
davvero unico e speciale
Presso La Giraffa Blu, via San Carlo 11
B/C. - Orario: sab. 10,30 e 16,30. Costo 17 euro. Info: Tel. 0522.1535270
- 348.2603539 - e-mail: lagiraffablu@
gmail.com
12 ottobre
Il Pifferaio di Hamelin
“L’elemento magico” è il tema portante
che ha ispirato l’invenzione di una scenografia mutevole ed assolutamente
fantastica Lo spettacolo mantiene un’impostazione comica ed un’animazione che
si fonde con la delicata atmosfera della
storia. Spettacolo adatto a tutti con una
particolare attenzione ai bambini dai 3 ai
10 anni. Presso la Sala Polivalente di Reggiolo info Biblioteca 0522- 213713
Quel giorno che i bambini piantarono
semi in biblioteca
12 ottobre
Rincorrendo Orlando. Storie di dame e
cavalieri
Presso Biblioteca Panizzi, via Farini, 3. ore
15.30 (con replica alle 17.30) Percorso itinerante - spettacolo itinerante per bambini e famiglie ispirato all’Orlando Furioso
- a cura del Teatro dell’Orsa - Un percorso
che si srotola per le sale della biblioteca
dove si faranno incontri inaspettati, sfide,
luoghi di ascolto. Le storie fanno salire
e scendere le scale non solo del sapere,
ma del sentire. - Info: Tel. 0522.456077
- www.bibliotecapanizzi.it
18 ottobre
Laboratorio creativo: Arriva Halloween:
facciamo un grosso spaventoso ragno
Presso La Giraffa Blu, via San Carlo 11
B/C. - Orario: sab. 10,30 e 16,30. Costo 16 euro. Info: Tel. 0522.1535270
- 348.2603539 - e-mail: lagiraffablu@
gmail.com
19 ottobre
Giocagiocattolo - Quando i bambini
dormono ... i giocattoli giocano
Con la magia del teatro su nero e teatro
d’attore, orsacchiotti e bambole prendono
vita sul palco. Ore 16,00 presso il Teatro
della Rocca di Novellare (RE)
25 ottobre
Laboratorio creativo: È Halloween:
testa di scheletro con cartapesta
Presso La Giraffa Blu, via San Carlo 11 B/C.
- Orario: sab. 10,30 e 16,30. Costo 17 euro.
Info: Tel. 0522.1535270 - 348.2603539 e-mail: [email protected]
65
n l’agenda
da settembre a ottobre
Gli APPUNTAMENTI a Reggio Emilia e Provincia
20 e 21 settembre - REGGIO EMILIA
L’autunno in testa
Mercatino, giochi, concerti, spettacoli, sfilate, degustazione di vini e aceti balsamici. In Via Roma, Piazza Popol Giost, Piazza Scapinelli e Piazza Duca degli Abruzzi.
Informazioni: tel. 0522/456316-456207
- Comune
20 e 21 settembre - REGGIO EMILIA
L’Oasi di Marmirolo
Attività di educazione ambientale e visite
guidate all’interno dell’Oasi a cura del Centro di Educazione Ambientale WWF di Reggio
Emilia - Orario: sab. 14.00 - 19.00; dom. e
festivi 09.00 - 19.00. Presso Oasi di Marmirolo, via Della Pace - Info. Tel. 0522.957291
- e-mail: [email protected]
20 e 21 settembre - REGGIOLO (RE)
Fiera regionale della zucca
Manifestazione gastronomica dedicata alla
zucca. Stands enogastronomici con prodotti tipici, iniziative culturali, rievocazioni
storiche e degustazioni. Degustazione di
specialità gastronomiche a base di zucca
nei ristoranti locali e possibilità di cena
(sabato) e pranzo (domenica) in costume
nella Rocca medievale. Spettacoli di giocolieri e folklore, sfilate in abiti medievali,
falconeria, tiro con l’arco, tornei cavallereschi. Orario: sab. dalle 19,30, domenica
delle 12 - Presso Centro storico e Parco
dei Salici - Organizzato da: Pro Loco tel.
338.6188748 - Info: Biblioteca Civica
“Giorgio Ambrosoli tel. 0522.213713
20 settembre - SCANDIANO (RE)
Made in Scandiano
Animazione e negozi aperti. Centro storico. Info: Comune tel. 0522.764290
20 settembre - REGGIO EMILIA
Inaugurazione Biblioteca dell’Orologio
Presso il Centro Sociale “Orologio” via J.
E. Massenet, 19.Ore 10,00. Organizzato
da: Comune di Reggio Emilia, Centro Sociale Orologio
20 e 21 settembre - CASALGRANDE (RE)
Fiera di Settembre
Concerti, spettacoli, tornei sportivi, mostre. Centro storico. Organizzato da: Comune tel. 0522.998570
20 e 21 settembre - CASTELLARANO (RE)
Festa dell’Uva
Corteo storico (21 settembre ore 15,30),
musica e ballo, mercatino medievale, mercatino dei bimbi, spazio giochi per bambini, giochi di un tempo, mercato ambulanti
e hobbisti, ristorazione di tutti i tipi, falconieri. Orari: sab. 18-23, dom. 8-23. Presso
piazza XX Luglio e nel borgo storico. Organizzato da: Pro Loco tel. 339.3947299
Info: Comune tel. 0536.850114
66
20 e 21 settembre - REGGIO EMILIA
Mani in pasta
Cucina, convivialità, design e street food:
sono gli ingredienti di Food Immersion,
festival di cucina creativa. Street Food:
diversi punti ristoro propongono alcune
specialità di cibo da strada. - Workshop:
Sperimentazioni intorno a cibo e creatività. I workshops sono a pagamento e aperti
ad un numero limitato di persone. Incontri: Libri, magazines e blog di cucina: un
mondo da scoprire attraverso i racconti di
autori, cuochi e bloggers. Live Cooking:
Chef stellati e stellari cucinano e raccontano dal vivo le loro ricette. Esperienze: Assaggi di prodotti tradizionali e non. Mostre:
A tavola o per strada: incontri quotidiani
con il cibo attraverso gli scatti di fotografi e bloggers. Mercatini: Cucina e design:
esposizione e vendita di prodotti speciali.
Spettacoli: Performances al confine tra
musica e letteratura. Presso i Chiostri di
San Pietro, via Emilia San Pietro 44/C Orari: sab. 10-24 e dom. 10-20 - Info: La
Papilla Brilla - Tel. 348. 5203707 - e-mail:
[email protected]
20 e 21 settembre - CORREGGIO (RE)
Natura Bio
Festival degli stili di vita sostenibili. Mostra-mercato con conferenze, laboratori,
spettacoli, enogastronomia. Partecipazione di espositori dei seguenti settori:
agricoltura biologica, cosmesi naturale,
bioedilizia, editoria specializzata, arredamento naturale, eco-giochi, benessere
naturale, eco-abbigliamento, commercio
equo ed ecoturismo. Presso il Salone delle Feste, Zona Stadio, via Fazzano. Orari:
sab. 10-24, dom. 10-22. Organizzato da:
Associazione Volver tel. 338.8772984
20 e 21 settembre - POVIGLIO (RE)
Festa dell’Uva
Stands con prodotti gastronomici, musica
e balli. Il 21 settembre - ore 22: pigiatura
dell’Uva, durante la quale si svolgerà la
rappresentazione all’antica
della spremitura per trasformare gli acini in vino.
Presso il Circolo ANSPI Organizzato da: Comune tel.
0522.966811-966819
20 e 21 settembre - REGGIO
EMILIA
L’autunno in testa
Mercatino, giochi, concerti, spettacoli, sfilate, degustazione di vini e aceti
balsamici. Orario: 9-23. In
Via Roma, Piazza Scapinelli, Piasa dal Popol Giost,
Piazza Duca degli Abruzzi.
Info: Comune Tel. 0522.
456207 - 456316
20 settembre - RAMISETO (RE)
Oktoberfest con musica dal vivo
Presso Pizzeria Mani in Pasta. Info: IAT
0522.810430
20 e 21 settembre CADELBOSCO DI SOPRA (RE)
11ª Fiera del Fojonco
Centro cittadino - Mercato tradizionale e
stand Pro Loco - Spettacoli, attività e laboratori a cura “Ati Le Vetrine del Fojonico”.
21 settembre - REGGIO EMILIA
Mercatino del Riuso Volo
Si svolge in Largo Giambellino - dalle 8 alle
18 - Info: Ass.REUSE tel. 347.6811710
21 settembre - CORREGGIO (RE)
Portobello’s
Mercato dell’usato domestico. Dalle 9 alle
18. Org e info: Pro Loco tel. 0522.641817
- Comune 0522.630711-631770
21 settembre - REGGIO EMILIA
Soli Deo Gloria
Prima di J. S. Bach - Renato Negri organo
- Musiche di D. Buxtehude, G. Böhm, N.
Bruhns - Concerto in memoria dei coniugi Paolo e Maria Grazia Simonazzi - Ore
17,00 - Presso la Chiesa di San Francesco
da Paola, via Emilia all’Ospizio 62 - Ingresso libero e limitato ai posti disponibili.
- Info: Ass. Cultura 0522.456249 - info@
solideogloria.eu
21 settembre - REGGIO EMILIA
12ª Festa ecologica delle Acque Chiare
Festa con animazione e intrattenimenti
vari - A cura di Associazione Acque Chiare,
Bazzarole e Circoscrizione Sud (in caso di
pioggia la manifestazione si svolgerà il 28
settembre). Dalle 15 alle 19 presso Parco
di via Carlo Alberto dalla Chiesa - Organizzato da: Associazione Acque Chiare,
Bazzarole e Circoscrizione Sud, Comune
di Reggio Emilia
Portobello’s - Mercato dell’usato domestico
21 settembre - CORREGGIO (RE)
l’agenda da settembre a ottobre
21 settembre - REGGIO EMILIA
Inaugurazione del nuovo tratto Via Emilia-La
Roncina
Camminata lungo la Greenway del Modolena dal parco di Pieve al Centro Sociale Foscato - Merenda alla partenza e
all’arrivo - A cura di Circolo Arci Pieve e
Centro Sociale Foscato. Dalle ore 16,00
presso Circolo Arci di pieve, Via F.lli Cervi
216 - Organizzato da: Circolo Arci Pieve e
Centro Sociale Foscato
21 settembre - REGGIO EMILIA
12ª Festa ecologica delle Acque Chiare
Festa con animazione e intrattenimenti
vari (in caso di pioggia la manifestazione
si svolgerà il 28 settembre). Orario: 15-19.
Presso il Parco di via Carlo Alberto della
Chiesa. Organizzato da: Comune di Reggio
Emilia. A cura di Associazione Acque Chiare, Bazzarole e Circoscrizione Sud
21 settembre - REGGIO EMILIA
Motoraduno interregionale
“Città del Tricolore
Presso il Centro Sociale “Orologio” via J.
E. Massenet, 19.Orario: tutto il giorno.
Organizzato da: Comune di Reggio Emilia,
Centro Sociale Orologio
21 settembre - BIBBIANO (RE)
Bibbiano produce
Mostra-mercato del miglior Parmigiano
Reggiano, dei prodotti alimentari DOP e
IGP Matildici, artigianali, commerciali e
industriali. Spettacoli, mostre, proposte
eno-gastronomiche, mercati e luna park.
Cottura a fuoco della forma di Parmigiano Reggiano Bibbiano la Culla. Presso il
centro cittadino - Organizzato da: Comune/Ufficio Commercio tel. 0522.253202253215
21 settembre - GUASTALLA (RE)
L’Impavida di Emilia
Seconda edizione della cicloturistica lungo gli argini di bonifica e le golene del
Po con biciclette d’altri tempi guidate da
ciclisti in abbigliamento vintage. La pedalata si svolge lungo le strade bianche
che seguono il Po a Guastalla, Gualtieri,
Boretto, Novellara e Luzzara con percorsi
di km 45 e km 85. Partenza a Guastalla
alle 9 in piazza Mazzini, iscrizione 10 euro.
Organizzato da: Vitaliano Biondi, Officina
di Progettazione tel. 0522.922111
21 SETTEMBRE - Loc. PONTENOVO di SAN
POLO (RE)
Raduno di auto d’epoca
Presso il Centro Commerciale - ore 8,30
- Info: Scuderie Terre Matildiche (sig. Giacomo) tel. 338.8216385
21 settembre - CAMPEGINE (RE)
Mercatino del riuso
Esposizione e vendita di materiale usato
- in centro storico - tutto il giorno - Info:
Comune tel. 0522.677645
n
21 settembre - Loc. SANTA
VITTORIA di GUALTIERI
Camminata della salute
Presso il Comune di Santa
Vittoria di Gualtieri (RE). Organizzata dal Gruppo Podistico Santa Vittoria.
21 settembre SAN MARTINO IN RIO (RE)
Mercatino dell’usato
80 banchi intorno alla Rocca
Estense. Dalle 10 alle 19. Per
informazioni: 342.7797299
21 settembre - Loc. CARNIANA
di VILLA MINOZZO (RE)
Festa de San Matteo
Centro cittadino. Info: IAT
0522.810430
12ª Festa ecologica delle Acque Chiare - 21 settembre
- REGGIO EMILIA
21 settembre - REGGIO EMILIA
Presentazione del libro Eredità inattesa di
Matteo Caffettani
Matteo Caffettani dialoga con Giulia Iotti, laureata in filosofia, assessore al welfare del Comune di Scandiano, mentre Fabiola Ganassi,
laureata in lettere classiche e docente di lettere
all’ITIS “Nobili”, legge alcuni brani dal libro. Ore
11,00. Biblioteca Panizzi - Sala Reggio - Via Farini 3 - 42121 Reggio Emilia Tel.: 0522 456084
www.bibliotecapanizzi.it
22 settembre Loc. FELINA di CASTELNOVO NE’ MONTI (RE)
I Concerti della Via Lattea
Concerto a fiato L’Usignolo - musica tradizionale da ballo emiliana - Presso la
Latteria Sociale del Fornacione - ore 21
- Info: Arci tel. 0522.392137
26 settembre - COVIOLO (RE)
Serata musicale di fine estate
Ore 20,00. Presso il Centro Civico Coviolo,
via F.lli Rosselli , 42100 Reggio Emilia
27 settembre - CORREGGIO (RE)
“Al cuarcin d’or” e giochi del passato
Centro storico - tutto il giorno - Info: Pro
Loco tel. 0522.641817
27 settembre - CARPINETI (RE)
“Escursione con l’artista”
Presentazione territorio carpinetano e incontro con lo storico Ivo Rondanini. Con
Rita Capelli (geologa), presenta Angela
Pietranera. Presso Palazzo Cortina, ore
17,30. Info: Ass. Stana Tel.: 3387378038
(Prampolini). Email: [email protected]
27 e 28 settembre - REGGIO EMILIA
L’Oasi di Marmirolo
Attività di educazione ambientale e visite guidate all’interno dell’Oasi a cura del
Centro di Educazione Ambientale WWF di
Reggio Emilia - Orario: sab. 14.00 - 19.00;
dom. e festivi 09.00 - 19.00. Presso Oasi
di Marmirolo, via Della Pace - Info. Tel.
0522.957291 - e-mail: [email protected]
27 e 28 settembre - REGGIOLO (RE)
Fiera regionale della zucca
Manifestazione gastronomica dedicata alla
zucca. Degustazione di specialità gastronomiche a base di zucca nei ristoranti locali
e possibilità di cena (sabato) e pranzo (domenica) in costume nella Rocca medievale.
Spettacoli di giocolieri e folklore, sfilate in
abiti medievali, falconeria, tiro con l’arco, tornei cavallereschi. Orario: sab. dalle
19,30, dom. delle 12 - Presso Centro storico e Parco dei Salici - Org. da: Pro Loco
tel. 338.6188748 - Info: Biblioteca Civica
“Giorgio Ambrosoli tel. 0522.213713
27, 28 e 29 settembre CASTELNOVO NE’ MONTI (RE)
Fiera di San Michele
Fiera agricola e artigianale, mostre, stands con prodotti tipici. Orario: tutta la
giornata. Centro cittadino. Organizzato
da: Comune di Castelnovo ne’ Monti Tel.
0522.610111
27 e 28 settembre - GUASTALLA (RE)
Piante e Animali Perduti
Mostra mercato di varietà tradizionali di
frutti, fiori, ortaggi, sementi e razze di animali rurali. Mostra mercato di prodotti enogastronomici, biologici, tipici e dimenticati.
Mostra mercato di prodotti artigianali. Bric
à brac, il mercatino del tempo perduto.
Animazioni, giochi, incontri e laboratori.
Ingresso 3 euro (gratuito per residenti).
Centro cittadino. Info: Ufficio UIT tel.
0522.839763; Comune tel. 0522.839711;
27 e 28 SETTEMBRE Loc. BARCACCIA di SAN POLO (RE)
Festa dell’Uva
Mostre di attrezzature d’epoca per la lavorazione dell’uva, dimostrazione di pigiatura dell’uva, gara gastronomica contro il tempo per gli amanti del vino con il
vincitore che sarà incoronato Re Bevone
Presso il Teatro Tenda. Ore 21,00. Info:
Comune tel. 0522.241771
67
n l’agenda
da settembre a ottobre
27 e 28 SETTEMBRE - REGGIO EMILIA
Festa in Via Emilia San Pietro
Gastronomia e opere dell’ingegno - tutto
il giorno - Info: Comune tel. 0522.456316
27 settembre - BRESCELLO (RE)
Benedizione del Fiume Po
Processione con il “Crocefisso di Don Camillo” - Ore 19.00 - Partenza dalla Chiesa
di Santa Maria Nascente, Piazza Matteotti
- In caso di maltempo: sabato 4 ottobre Promosso da Comune di Brescello e Unità
Pastorale di Brescello, Lentigione e Sorbolo Levante
28 settembre - VEZZANO SUL CROSTOLO (RE)
Vezzano la tua valle. L’anello dell’Ecoparco
Ritrovo ore 8,45 presso il parcheggio.
Escursione guidata tra il monte Grafagnana e il monte del Gesso. - Presso Eco Parco di Vezzano sul Crostolo, Strada Statale
63 - Vezzano sul Crostolo. Info: Tel. 0522.
343238 - Mobile: 328. 7695155 - E-mail:
[email protected]
28 settembre - REGGIO EMILIA
Mercatino del Riuso
Si svolge presso Ex foro boario via Manfredi - Info: Associazione yabasta! Tel.
3475530579
28 settembre - CARPINETI (RE)
Il nostro appennino - “Escursione con l’artista”
Escursione in zona Verlucciana-Coliolla
e incontro con Ivo Rondanini. Con Patrizio Prampolini, Angela Pietranera e Rita
Capelli. Ritrovo in Piazza, ore 9,00. Info:
Associazione Stana Tel.: 3387378038
(Prampolini). Email: [email protected]
28 settembre - RIVALTA (RE)
All’ombra del grande Cedro
Presentazione censimento parchi e giardini storici dell’Emilia Romagna A cura di
Istituto Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna - Programma: dalle 15.30
Mercatino agricolo d’autunno - Ore 16.30
“Assaggi Estensi: degustazioni del ‘700” A
cura del Forno Rivalta di Pervilli Massimo
- Ore 17.00 “La giornata della Dama nel
‘700” A cura della Biblioteca San Pellegrino Marco Gerra e Silvia Morini - Dalle
17.00 Degustazioni: gnocco fritto e salume A cura di Associazione Insieme per
Rivalta - Presso la Reggia di Rivalta, via
dei Combattenti - Organizzato da: Istituto Beni Culturali della Regione EmiliaRomagna
28 setttembre - REGGIO EMILIA
Puliamo il mondo
Dalle ore 8,30 presso il Parco delle Caprette - A cura di Legambiente
28 settembre - CORREGGIO (RE)
Torneo “Al cuarcin d’or”
Giochi del passato. Dal mattino presso il
centro cittadino. Organizzato da: Pro Loco
tel. 0522.641817
68
Palio dell’Angelica
28 settembre - SCANDIANO (RE)
28 settembre Loc. PRATICELLO
DI GATTATICO (RE)
Fiera di San Matteo
Bancarelle, luna park, artigianato artistico, mostre, musica, gastronomia, sport,
raduno di veicoli fantastici stran-by, mercatino del riuso. Orario: 9-19,30. Info: Comune/Ufficio Cultura tel. 0522.477919
28 settembre Loc. SALVARANO
di QUATTRO CASTELLA (RE)
Fiera di Salvarano
Mercato ambulante, mercatino degli hobbisti, espositori dell’agro-alimentare, area
commerciale, luna park. Organizzato da:
Comune tel. 0522.249343-249211
28 settembre RUBIERA (RE)
Fiera di Settembre
Manifestazioni sportive, commerciali, culturali ed espositive. Presso Piazza
del Popolo. Organizzato da:Comune tel.
0522.622246-622212
28 settembre - BORETTO (RE)
Musica intorno al Fiume
Presentazione del libro sulla storia e sul
restauro dell’organo e concerto di inaugurazione dell’organo Eugenio Bonazzi
(1885) - Alberto Dossena organo - Presso
la Basilica di San Marco, piazza San Marco - ore 21 - Info: Associazione culturale
Giorgio Serassi tel. 340.6349601
28 settembre - GUALTIERI (RE)
Mercato del Riuso
In Piazza Bentivoglio. Organizzato
da: AVIS Gualtieri - Info: Comune tel.
0522.221811-221869
28 settembre SCANDIANO (RE)
Cose di altre case - Mercatino del riuso
Presso il Parco della Resistenza. Organizzato da: Comune tel. 0522.764290
28 settembre - Loc. FEBBIO
di VILLA MINOZZO (RE)
Festa della noce
Centro cittadino. Info: IAT 0522.810430
28 settembre SCANDIANO (RE)
Palio dell’Angelica
Kermesse storico-medioevale con cortei
di figuranti in costume medioevale, mercatini, gastronomia e giochi. Organizzato
da: Comune tel. 0522.764290
30 settembre REGGIO EMILIA
Serata di Presentazione dei Corsi Adulti
e Junior della Scuola di Teatro MaMiMò
presso il Teatro Piccolo Orologio, via
J.E. Massenet 23, Reggio Emilia Info:
0522.383178, [email protected] - www.mamimo.it
28 settembre SCANDIANO (RE)
Tour dei poeti
Visita guidata al Castello di Torricella di
Ventoso e al Mauriziano - ritrovo ore 15
lato sud di viale della Rocca a Scandiano
- costo Euro 3,00, max 40 partecipanti,
mezzi propri - Info: Associazione Guide
Turistiche Reggiane tel. 347.5999639; Ufficio IAT (Informazione Accoglienza Turistica) Reggio Emilia tel. 0522.451152
2 ottobre REGGIO EMILIA
Spettacolo: Sulle Ali della follia
Spettacolo della Compagnia teatrale dell’OPG di Reggio Emilia (diretta da Monica
Franzoni), che intreccia le ottave dell’Orlando furioso alle testimonianze dei ricoverati A seguire tavola rotonda con la
partecipazione di: Delia Francavilla, Gaddomaria Grassi, Albarosa Pinelli. Coordina
Maura Favali. Ore 20,30 presso il Cinema
Cristallo
l’agenda da settembre a ottobre
n
4 ottobre REGGIO EMILIA
Soli Deo Gloria
Concerto “AERCO Associazione Emiliano Romagnola Cori” con i Cori reggiani: Corale Essetti Major - Matteo Grulli
direttore - Coro Vocinsieme - Corrado
Pessina e Ilaria Cavalca direttori - RegospelCoro - Navid Mirzadeh direttore
- Coro Vocilassù - Armando Saielli direttore - Ore 21,00 - Presso la Chiesa
di Santa Croce (Cappuccini), via Ferrari
Bonini 2 - Ingresso libero e limitato ai
posti disponibili. - Info: Ass. Cultura
0522.456249 - [email protected]
4 ottobre Loc. VOTIGNO di CANOSSA (RE)
Casa del Tibet 2014:
Zen e i 5 riti tibetani
Incontri con il Maestro Spirituale della Casa del Tibet Adolfo Soho Brunelli. Orario: sab. 15-18, dom. 9-18. Info:
Casa del Tibet - 42026 Votigno di Canossa Reggio Emilia - Per info ed iscrizioni Patrizia tel.: 0522 877177 cell.:
3388553666 Per frequentare i corsi è
obbligatoria la tessera della Casa del
Tibet (€ 10,00)
4 e 5 ottobre - REGGIO EMILIA
L’Oasi di Marmirolo
Attività di educazione ambientale e visite guidate all’interno dell’Oasi a cura
del Centro di Educazione Ambientale
WWF di Reggio Emilia - Orario: sab.
14.00 - 19.00; dom. e festivi 09.00
- 19.00. Presso Oasi di Marmirolo, via
Della Pace - Info. Tel. 0522.957291 - email: [email protected]
4 e 5 ottobre CERRETO LAGHI - COLLAGNA (RE)
Campionato mondiale del Fungo
Programma: 4 ottobre: musica e degustazioni - ore 20. - 5 ottobre: dalla
mattina mercatino di prodotti tipici e di
artigianato, mostra micologica, mostra
fotografica del “Fotofungo” e musica
itinerante per le vie del paese; ‘Funghi
in tavola’: in occasione del Campionato
Mondiale i ristoranti del Cerreto propongono menù tipici a base di funghi
a prezzi speciali. Organizzato da: Parco
Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano tel. 347.1639146 - Info: Comune tel.
0522.897120
5 ottobre REGGIO EMILIA
Soli Deo Gloria
Ottavio Dantone clavicembalo - Bach in
Famiglia! - Musiche di J. S. Bach, C. P. E.
Bach, J. C. F. Bach, W. F. Bach, J. C. Bach
- Concerto in memoria di Uris Bonori - Ore
17,00 - Presso la Galleria Parmeggiani,
corso Cairoli 1 - Ingresso libero e limitato
ai posti disponibili. - Info: Ass. Cultura
0522.456249 - [email protected]
Pasta ripiena dolce e salata
5 ottobre - MONTECCHIO EMILIA (RE)
5 ottobre SAN MARTINO IN RIO (RE)
Pigiatura in Piasa
Assaggi gratuiti delle migliori produzioni
di vini di cantine locali, vendita di prodotti
locali della tradizione, apertura con visite
guidate della Rocca Estense e del Museo
dell’Agricoltura e del Mondo Rurale. Dalle
10 alle 18 presso Rocca Estense e Museo
dell’Agricoltura e del Mondo Rurale. Organizzato da: Comune tel. 0522.636709;
Pro Loco tel. 0522.636736
5 ottobre - MONTECCHIO EMILIA (RE)
Pasta ripiena dolce e salata
Pasta ripiena dolce e salata. Dall’antipasto al dolce una vasta e invitante scelta
di cucina tipica, del territorio. Laboratori
di cucina e momenti di approfondimento
storico e culturale. Nelle piazze del Centro Storico, nel Castello, nei ristoranti
del Paese. Info: Biblioteca comunale tel.
0522/861864-861861
5 ottobre - REGGIO EMILIA
Presentazione di Decrescita.
Le cinque stelle spiegate ai Cinque Stelle
Di Giancarlo Campioli (Edizioni Consulta).
Interviene Alessandro Carri. Ore 11,00.
Biblioteca Panizzi - Sala Reggio - Via Farini 3 - 42121 Reggio Emilia Tel.: 0522
456084 www.bibliotecapanizzi.it
7 ottobre - REGGIO EMILIA
Soli Deo Gloria
Giovan Battista Vaglica organo - Coro Ildebrando Pizzetti dell’Università di Parma - Ilaria Poldi direttore - Musiche di D. Cimarosa,
V. Bellini, S. Mercadante, Lajos Bardos, I.
Pizzetti - Concerto in memoria di Padre Fiorenzo Gobbo - Ore 21,00 - Presso la Basilica
della Beata Vergine della Ghiara, corso Garibaldi 44 - Ingresso libero e limitato ai posti
disponibili. - Info: Ass. Cultura 0522.456249
- [email protected]
8 ottobre - REGGIO EMILIA
Conferenza: Incontro con Ludovico Ariosto
“Ludovico Ariosto: il piacere del racconto”,
Prof. Giorgio Zanetti; “Signor, Lidia sono
io”, Frate Alberto Casalboni; “Echi reggiani
nell’opera dell’Ariosto”, prof. Fabrizio Anceschi e prof.ssa Aurelia Fresta. Ore 17,00
Presso la Biblioteca Provinciale Cappuccini,
sala Gino Badini, piazza Vallisneri 1 Info:
tel. 0522 541934 [email protected]
- www.bibliotecacappuccini.it
10 ottobre - CARPINETI (RE)
Il piacere del vino a tavola
Conferenza sui vini e cena dell’ Associazione Stana aperta al pubblico con prenotazione obbligatoria. Presso Ristorante
“Le Scuderie” ore 18,00. Info: Associazione Stana Tel.: 3387378038 (Prampolini).
Email: [email protected]
10, 11 e 12 ottobre Loc. CERREDOLO di TOANO
Fiera e Sagra d’Ottobre
Stands gastronomici e spettacoli. Centro
cittadino. Organizzato da: Pro Loco tel.
0522.809404; 348.3523779. Info: Comune tel. 0522.805110
10, 11 e 12 ottobre - BRESCELLO (RE)
Bibliodays 2014
Principi nutrienti per tutte le menti Aperture straordinarie ed eventi nelle
biblioteche reggiane Presso la Biblioteca
Comunale “Antonio Panizzi” di Brescello
Info: http://biblioteche.provincia.re.it/
11 e 12 ottobre -REGGIO EMILIA
L’Oasi di Marmirolo
Attività di educazione ambientale e visite guidate all’interno dell’Oasi a cura del
Centro di Educazione Ambientale WWF di
Reggio Emilia - Orario: sab. 14.00 - 19.00;
dom. e festivi 09.00 - 19.00. Presso Oasi
di Marmirolo, via Della Pace - Info. Tel.
0522.957291 - e-mail: [email protected]
69
n l’agenda
da settembre a ottobre
11 ottobre - REGGIO EMILIA
Seminario: Accorpamenti Risonanze tra Danza e Musica
Seminario di studio per il mondo dell’educazione e dell’arte tra loro in dialogo- Il
seminario di studio pone a confronto la
prospettiva filosofica, antropo-etnomusicologica, neuroscientifica e artistica nel
tentativo di comporre, attorno a Danza e
Musica, uno sguardo complesso e caleidoscopico. Presso il Centro Internazionale Loris Malaguzzi, via Bligny, 1/A - Info:
www.accorpamenti.it - [email protected]
12 ottobre POVIGLIO (RE)
Fiera di Ottobre
Mercato straordinario, luna park, espositori commerciali, artisti dell’ingegno,
stands enogastronomici, artisti di strada,
animazioni, mostra dei trattori d’epoca.
In Piazza Umberto I e vie cittadine Organizzato da: Comune tel. 0522.966811966819
12 ottobre SANT’ILARIO D’ENZA (RE)
Fiera d’Ottobre
Mercato dell’antiquariato, mercato straordinario della fiera, luna park, artigianato
artistico, stands gastronomici, esibizioni
di arti marziali, gara di tiro con l’arco in
costume, giochi per bambini e attrazioni
di piazza, mostre d’arte. Organizzato da:
Comune/Ufficio Cultura tel. 0522.902861
12, 19 e 26 ottobre MAROLA di CARPINETI (RE)
Festa della Castagna, il cinquantenario
E’ l’anno delle nozze d’oro per la storica
Festa della Castagna di Marola, la prima
tra quelle dell’Appennino Tosco-Emiliano
e pioniera in tutta Italia. L’anniversario
della Festa che ha nobilitato il “pane dei
poveri” in tutte le sue forme. Rievocazione storica dell’incontro tra Matilde di Canossa e l’abate Giovanni da Marola. Info:
tel. e fax 0522/813253, [email protected],
www.marola.it
12 ottobre - REGGIO EMILIA
Piccoli assaggi di cioccolato Venchi
ore 10 Assaggi a cura di Paolo Cucchi Apertura straordinaria della Biblioteca
dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 18.30.
Biblioteca Panizzi - Sala Reggio - Via Farini 3 - 42121 Reggio Emilia Tel.: 0522
456084 www.bibliotecapanizzi.it
12 ottobre REGGIO EMILIA
‘La biblioteca la città. Palazzo San Giorgio:
storia, cronaca, protagonisti’
Visita guidata alla mostra - ore 11 - Sala
Riviste. Biblioteca Panizzi - Sala Reggio Via Farini 3 - 42121 Reggio Emilia Tel.:
0522 456084 www.bibliotecapanizzi.it
70
18 e 19 ottobre CORREGGIO (RE)
Fiera di San Luca
Mercato con bancarelle,
antiquariato,
esposizione di prodotti gastronomici tipici e
di prodotti artigianali,
mostre, spettacoli, laboratori del gusto, lavorazione casalinga del
maiale. 19 ottobre - ore
11,30: Concorso “Raccontavino” con gara tra
i produttori di vino fatto secondo le antiche
usanze.
Organizzato
da: Informa Turismo tel.
0522.631770; Pro Loco
tel. 0522.641817
Festa della Castagna, il cinquantenario
12, 19 e 26 ottobre - MAROLA di CARPINETI (RE)
18 ottobre REGGIO EMILIA
Soli Deo Gloria - Seminario L’organo storico
e il suo ruolo nella società del ventunesimo
secolo: anacronismo o attualità?
Interverranno: Mons. Tiziano Ghirelli Direttore Ufficio Beni Culturali della Diocesi
di RE-Guastalla - Pier Paolo Donati Università di Firenze, Direttore di “Informazione Organistica” - Luigi Swich Ispettore
onorario per gli organi storici delle province di PR e PC - Carlo Giovannini Ispettore
onorario per gli organi storici delle province di MO e RE - Sauro Rodolfi Musicista e
storico della musica - Giuliana Montanari
Ricercatrice e insegnante di organologia Pierpaolo e Federico Bigi Maestri d’organo
e restauratori, Castellazzo RE - Ore 11,00
- Presso Auditorium “G. Masini” - Istituto Superiore di Studi Musicali di Reggio
Emilia e Castelnovo ne’ Monti “A. Peri
- C. Merulo” - Sede “A. Peri”, via Dante
Alighieri 11 - Ingresso libero e limitato
ai posti disponibili. - Info: Ass. Cultura
0522.456249 - [email protected]
18 ottobre CARPINETI (RE)
Il nostro appennino - “Escursione con l’artista”
Presentazione zona Collagna-Cerreto Alpi
e incontro con lo scultore Remo Belletti.
Con Giuliano Cervi (architetto del territorio) e Remo Belletti. Presso Palazzo Cortina, ore 17,30. Info: Associazione Stana
Tel.: 3387378038 (Prampolini). Email:
[email protected]
18 e 19 ottobre REGGIO EMILIA
L’Oasi di Marmirolo
Attività di educazione ambientale e visite guidate all’interno dell’Oasi a cura del
Centro di Educazione Ambientale WWF di
Reggio Emilia - Orario: sab. 14.00 - 19.00;
dom. e festivi 09.00 - 19.00. Presso Oasi
di Marmirolo, via Della Pace - Info. Tel.
0522.957291 - e-mail: [email protected]
18 e 19 ottobre - CORREGGIO (RE)
Gli ori dell’Autunno - Fiera di San Luca
Mercato con bancarelle, antiquariato,
esposizione di prodotti gastronomici tipici e di prodotti artigianali, mostre, spettacoli, laboratori del gusto, lavorazione
casalinga del maiale. 19 ottobre - ore
11,30: Concorso “Raccontavino” con gara
tra i produttori di vino fatto secondo le
antiche usanze. Centro cittadino. Informa
Turismo tel. 0522.631770; Pro Loco tel.
0522.641817
19 ottobre - CARPINETI (RE)
XXX Festa dei contadini
Presso Velucciana Piazzetta dei contadini
ore 12.30 - Per prenotazioni e informazioni Circolo Ricreativo ACLI Velucciana Tel.
339/1324775
19 ottobre - REGGIO EMILIA
Soli Deo Gloria
Alessandro Buffone organo - Chiara Giroldini soprano - Coro e Schola Cantorum
Canossa - Gian Pietro Capacchi direttore
- Musiche di J. S. Bach, B. Marcello, W. A.
Mozart, C. Gounod, C. Franck - Ore 17,00
- Presso la Chiesa di Santa Teresa, via
Campo Marzio 13 - Ingresso libero e limitato ai posti disponibili. - Info: Ass. Cultura 0522.456249 - [email protected]
19 ottobre - CARPINETI (RE)
Il nostro appennino - “Escursione con l’artista”
Escursione in territorio zona Collagna
Escursione con l’artista Remo Belletti.
In collaboraz. col CAI di Reggio Emilia.
Con Patrizio Prampolini, Angela Pietranera e Carlo Possa (giornalista). Ritrovo in
Piazza ore 9,00. Info: Associazione Stana Tel.: 3387378038 (Prampolini). Email:
[email protected]
19 ottobre - REGGIO EMILIA
La Madolena
39ª Camminata. Ore 9,15. Presso Circolo
Arci di pieve, Via F.lli Cervi 216 - Organizzato da: UISP - Circolo Arci Pieve Modolena
l’agenda da settembre a ottobre
n
19 ottobre Loc. CORTOGNO di CASINA
Festa del Marrone del Faieto
Musica, stands gastronomici, caldarroste, vin brulè, prodotti tipici e pranzo
rustico. Presso il Centro Polivalente dalle
10 alle 18. Organizzato da: Pro Loco tel.
0522.607150-607419
19 ottobre Loc. FELINA di CASTELNOVO NE’ MONTI (RE)
Festa del Marrone
Mostra mercato di prodotti tipici e artigianato artistico, degustazione di castagne. In Piazza della Resistenza dalle
9 alle 20. Organizzato da: Pro Loco tel.
339.7739744
19 ottobre GUALTIERI (RE)
Sagra di Ottobre
Degustazione e vendita di prodotti gastronomici tipici, luna park, mercato, cottura del formaggio Parmigiano-Reggiano.
In Piazza Bentivoglio. Organizzato da: Comune tel. 0522.221811-221869
19 ottobre QUATTRO CASTELLA (RE)
Fiera di Ottobre
Mercato artigianale, artisti di strada, contrade locali, punti ristoro, spettacoli per
bambini e adulti, luna park. Organizzato
da: Comune tel. 0522.249211-249267
19 ottobre SAN POLO D’ENZA (RE)
Festa della Castagna
Esposizione e vendita di caldarroste,
castagnaccio, castagnole e vin brulè. In
Piazza Matteotti dalle 9,30 alle 19. Organizzato da: Comune tel. 0522.241771
19 ottobre SAN MARTINO IN RIO (RE)
Mercatino dell’usato
80 banchi intorno alla Rocca Estense. Dalle 10 alle 19. Per informazioni:
342.7797299
19 ottobre FABBRICO (RE)
Mercato del Riuso
Centro cittadino - In collaborazione con l’associazione Gruppo volontari
per Fabbrico.Organizzato: Comune tel.
0522.751935
19 ottobre REGGIO EMILIA
Presentazione del libro Dreaming America
- Un viaggio di sei mesi attraverso gli Stati
Uniti d’America con il mio camper e il gatto
Interverranno l’autrice Silvia Basenghi e
Angelo Mascolo - ore 11 - Sala Reggio.
Biblioteca Panizzi - Sala Reggio - Via Farini 3 - 42121 Reggio Emilia Tel.: 0522
456084 www.bibliotecapanizzi.it
Fiera di San Simone
25 e 26 ottobre - ROLO (RE)
25 ottobre - REGGIO EMILIA
Soli Deo Gloria - ...Tra i prodigi del nuovo Organo Hauptwerk di Reggio Emilia: lo charme
ritrovato degli antichi organi francesi...
Conferenza di Paolo Terni musicista e
scrittore - Nell’ambito di L’Orecchio del
Sabato - Ore 17,30 - Presso Auditorium
“G. Masini” - Istituto Superiore di Studi
Musicali di Reggio Emilia e Castelnovo
ne’ Monti “A. Peri - C. Merulo” - Sede “A.
Peri”, via Dante Alighieri 11 - Ingresso libero e limitato ai posti disponibili. - Info:
Ass. Cultura 0522.456249 - [email protected]
25 e 26 ottobre - REGGIO EMILIA
L’Oasi di Marmirolo
Attività di educazione ambientale e visite guidate all’interno dell’Oasi a cura
del Centro di Educazione Ambientale
WWF di Reggio Emilia - Orario: sab.
14.00 - 19.00; dom. e festivi 09.00
- 19.00. Presso Oasi di Marmirolo, via
Della Pace - Info. Tel. 0522.957291 - email: [email protected]
25 e 26 ottobre - ROLO (RE)
Fiera di San Simone
Rassegna Agroalimentare e Folkloristica.
La via dei sapori, artisti di strada, mestieri antichi, mercatino e curiosità, antiquariato, stands gastronomici, spettacoli. Organizzato da: Comune tel. 0522.658011
- Roloinfesta tel. 339.3237126
25 e 26 ottobre SCANDIANO (RE)
Fiera Regionale dell’Elettronica
Prodotti d’elettronica ed elettricità, telefonia, componentistica, computer, hi-fi
car, radiantismo CB e OM, videoregistrazione, mercatino delle pulci radioamatoriali. Presso il Centro Fieristico, Piazza Prampolini, 1 - Orario: sab. 9-18,30
e dom. 9-18. Dalle ore 21,00 presso la
Rocca del Boiardo, viale della Rocca - Organizzato da: Comune/Ufficio Fiere tel.
0522.764302-857436
25 ottobre - BRESCELLO (RE)
Presentazione del volume: Sancta Maria de
Lentesoni
Di Giovanni Santelli e Giuseppe Ligabue La storia di Lentigione e della sua chiesa,
dalle origini fino ai giorni nostri Presso il
Centro Sociale di Lentigione, ore 16.30.
Con il patrocinio del Comune di Brescello
- Assessorato alla Cultura
26 ottobre - REGGIO EMILIA
Soli Deo Gloria
Elena Cattini, Elisa Lubrano, Rodney Francis Akuffo, Giovanni Basile, Renato - Negri, Leonardo Renzi organo - Musiche di J.
S. Bach - Concerto in memoria dei coniugi
Marte e Antonietta Magnani - Ore 17,00
- Presso Basilica di San Prospero, piazza
San Prospero - Ingresso libero e limitato
ai posti disponibili. - Info: Ass. Cultura
0522.456249 - [email protected]
26 ottobre - ALBINEA (RE)
Festa d’Autunno - Ciccioli Balsamici
Degustazioni, tradizioni; mostra mercato
dei prodotti agricoli e alimentari, antichi
mestieri, sbandieratori, musici, falconieri,
castagnata, cottura della forma di Parmigiano Reggiano, cottura dei ciccioli da parte dei
norcini per il VI Palio del Cicciolo e Concorso
Balsamica Bonissima. Info: 0522/590211590244 - www.comune.albinea.re.it
26 ottobre - Loc. FEBBIO di VILLA MINOZZO (RE)
Festa della patata
Centro cittadino. Info: IAT 0522.810430
26 ottobre - REGGIO EMILIA
Il sogno di Matilde a Canossa
Testi di Federica Soncini ed illustrazioni
di Daria Manenti - Presentazione del libro
alla presenza dell’autrice - Dal progetto
Slow Book nell’ambito de “I Reggiani per
esempio” a cura di AR/S Archeosistemi
Soc. Coop. - ore 11 - Saletta Primo Piano
- Biblioteca Panizzi - Sala Reggio - Via
Farini 3 - 42121 Reggio Emilia Tel.: 0522
456084 www.bibliotecapanizzi.it
71
n l’agenda
da settembre a ottobre
Mostre, arte e gallerie a Reggio Emilia e Provincia
GALLERIA SAN FRANCESCO dal 20 settembre al 19 ottobre
CASTELLO DI BIANELLO fino al 21 settembre
Mostra personale di Sara Giuberti, pittrice
acquerellista. L’esposizione, intitolata “Sul
fare della sera”, propone dipinti di paesaggio molto vicini alle sperimentazioni a
cui la tecnica dell’acquerello va soggetta
nel panorama dell’arte contemporanea.
Orario tutti i pomeriggi dalle 16 alle 19,30
escluso lun. e giov. Presso Galleria San
Francesco via Bardi 4/B - Reggio Emilia
Tel. 0522/440458 - [email protected] - www.galleriasanfrancesco.com
Personale del pittore tedesco Dieter Boger (1940). In esposizione, dipinti dedicati al mondo animale. Presso il Castello di
Bianello - Strada Provinciale, 23 - Quattro
Castella (RE) Info: Ufficio Turismo tel.
0522 249267
Sul far della sera
EX BIBLIOTECA COMUNALE di
Cavriago (RE) - dal 20 al 28 settembre
Inside - Federica Pigmei
Prima personale dell’artista reggiana Federica Pigmei. Parte del ricavato della
mostra, realizzata in collaborazione con il
Circolo degli Artisti di Reggio Emilia, con
un testo di Giuseppe Berti, andrà ad Elio’s
Onlus (www.onluselios.org), associazione
che dal 2009 opera in Congo. Presso Ex
Biblioteca Comunale. Orari: da lun. a ven.
18.30-21.30, sab. 9.30-12.30 e 15-21,
dom. 9.30-12.30 e 15-21.30. er informazioni: tel. 339 6302546, [email protected], www.federicapigmei.it
GALLERIA PARMEGGIANI dal 20 settembre al 19 ottobre
Assenze - Riccardo Varini
Una ricerca portata avanti negli ultimi dieci
anni e mai presentata nella sua interezza.
L’autore si concentra sugli spazi, ricostruendo l’idea di assenza a partire da eventi non
eccezionali, solitudini, misteri e luci che
arrivano comunque a portare colore e meraviglia. Orari: mart.-ven. 9-12; sab.-dom.
e festivi 10.00-13.00 e 16.00-19.00, lun.
chiuso. Ingresso libero. Per informazioni:
tel. 0522 456477, e-mail: [email protected] - www.musei.re.it.
GALLERIA 13 - ARTE MODERNA
E CONTEMPORANEA fino al 21 settembre
Dialoghi a confronto - Un’ esposizione
che si rinnova ogni settimana
Dipinti di Emilio Scanavino, Enrico Baj,
Giorgio De Chirico; Vivaldo Poli; Salvatore
Fiume, Alberto Manfredi, oltre ad artisti
più contemporanei come Marino Iotti,
Omar Galliani, Ugo Nespolo, Davide Benati, Michelangelo Pistoletto, Turi Simeti
e Walter Valentini. Orari: giov. ven. sab.
e dom. 9,30-13 e 15,30-19,30 Presso Galleria 13 - Arte Moderna e Contemporanea Via Roma 34/b, 42100 Reggio Emilia.
Info: www.galleria13.com - e-mail: [email protected]
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L’affascinante mondo animale
SALA DEL CONSIGLIO COMUNALE
di CASALGRANDE (RE) fino al 21 settembre
Mostra fotografica: gli internati militari italiani nei lager nazisti 1943-1945
“In Ricordo” di Yuri Materassi
Presso la sala del Consiglio Comunale, Piazza Martiri - Casalgrande - Info:
0522.998538
PALAZZO BONASI di CARPI (MO) fino al 21 settembre
Xilografia e Libro d’Artista
L’esposizione presenta xilografie e libri
d’artisti realizzati con l’impiego di diversi
materiali da Anna Ferrarini, Lorenza Gelati, Mirelle Arditi, Maurizia Longagnani,
Gianni Guerzoni, Monica Malavasi, Maria
Valli e Patrizia Munari. Orario: 10.00-12.00
e 16.00-20.00. Presso la Sala Espositiva di
Palazzo Bonasi a Carpi (MO) - Info: Anna
Ferrarini tel. 349 8707368 e-mail: [email protected] e Maria Valli tel. 389
0562691 - e-mail: [email protected]
COLLEZIONE MARAMOTTI fino al 28 settembre
Mark Manders - Cose in corso
Oggetti trovati, ri-costruiti o meglio
reinventati si affiancano a manufatti creati dall’artista in composizioni
che, caleidoscopicamente, continuano a presentarsi in sempre nuove
costellazioni organiche Orari: giov. e
ven. 14,30-18,30; sab. e dom. 10,3018,30. Info: Collezione Maramotti
via F.lli Cervi 66 - Tel. 0522.382484
- [email protected]
COLLEZIONE MARAMOTTI fino al 28 settembre
Jeannette Montgomery Barron - Scene
Jeannette Montgomery Barron apre
Scene, la pubblicazione che accoglie
una intensa galleria dei suoi ritratti
fotografici di artisti, galleristi, critici,
dealers, personalità del mondo dell’arte negli anni Ottanta a New York.
Orari: giov. e ven. 14,30-18,30; sab.
e dom. 10,30-18,30. Info: Collezione Maramotti via F.lli Cervi 66 - Tel.
0522.382484 - [email protected]
GALLERIA NAPOLEONE CACCIANI
di BORETTO (RE) fino al 28 settembre
Costruire la pittura - Attilio Albicini
Pur dipingendo da sempre, Albicini allestisce presso la Galleria Cacciani la sua prima mostra personale in cui propone opere recenti che sono il frutto di una lunga
ricerca, sviluppatasi parallelamente alla
sua professione di grafico pubblicitario.
Orario: sab. e dom. 10-12 e 16-19. Info:
Galleria Napoleone Cacciani, via Roma 16
- Boretto (RE) e-mail: galleria.ncacciani@
virgilio.it
L’OTTAGONO di BIBBIANO (RE) fino al 28 settembre
“Bianco Lombardo” - Antonio Pedretti
Personale del pittore Antonio Pedretti.
Orari: sab. e dom. 10-12,30 e 16-18,30.
Info.: L’Ottagono Piazza Damiano Chiesa,
2 - Bibbiano (RE) Tel. 348 5306266. Info:
[email protected]
IL MAURIZIANO fino al 30 settembre
Immagina Ariosto
Mostra personale di Carmen Panciroli, intitolata “Immagina Ariosto”. Promossa dal
Circolo degli Artisti nell’ambito delle manifestazioni per il 540° anniversario della
nascita di Ludovico Ariosto. Orari: martdom. 9,30-12,00 e 16,00-18,30. Presso
Mauriziano, via Luigi Pasteur 11 - Reggio
Emilia. Info: [email protected]
PALAZZO MAGNANI dal 4 ottobre all’11 novembre
L’Orlando Furioso: Incantamenti,
Passioni e Follie
A Reggio Emilia una grande mostra con
oltre cinquanta tra i più grandi artisti contemporanei : pittori, scultori, fumettisti,
illustratori e fotografi. Per celebrare il
genio visionario di Ludovico Ariosto - Mostra a cura di Sandro Parmiggiani. Presso
Palazzo Magnani, Corso G. Garibaldi, 29.
Info. Tel. 0522/454437 - [email protected]
SPAZIO GERRA dal 4 ottobre al 23 novembre
Kraftwerk_Energy Station
Fotografia, danza, cinema, design,
green,nuove tecnologie, musica, DIY sono
gli ambiti tematici degli otto weekend in
cui si articola il programma di Kraftwerk. Ogni fine settimana alterna momenti di formazione, riflessione e confronto
a intrattenimento ed eventi culturali, in
modo da permettere la più ampia partecipazione alle diverse attività. Info. Tel.
0522/456249
l’agenda da settembre a ottobre n
MUSEO DEI CAPPUCCINI dal 4 ottobre al 9 novembre
Dalla Terra ai Frati alla Luna di Astolfo
L’esposizione comprende due sezioni: la
prima legata all’aspetto storico documentario; la seconda legata alla presenza dei
Cappuccini nell’ex ospedale psichiatrico San
Lazzaro con l’esposizione di disegni provenienti dall’archivio storico dell’ospedale
psichiatrico San Lazzaro. Presso il Museo
dei Cappuccini, via Ferrari Bonini, 6. Info:
0522.580720 e-mail: [email protected] - www.museocappuccini.it
CORTILE DELLE ARTI - fino al 5 ottobre
“Lady Clic”
La Mostra al femminnile “Lady Clic” si
svolge in tre edizioni. In ogni edizione
si alterneranno 5 autrici per volta, con
progetti fotografici vari, 50 foto ogni edizione. Tre edizioni, 15 autrici, con i loro
portfili fotografici, in totale 150 foto esposte. Orario 10/12 e 16/19. Presso il Cortile
delle Arti, via Emilia San Pietro, 57. Info:
[email protected]
GALLERIA D’ARTE ZANNONI fino al 5 ottobre
Impressionnisme aujourd’hui
Carlo Mezzi, pittore impressionista del
nostro secolo, reinterpreta in chiave assolutamente attuale la pittura della corrente francese dell’800. Info: lun - sab
9,30.00-12.30 e 16.30-19.30, chiuso giov.
e dom.. Info: Galleria d’Arte Zannoni - Via
Guido da Castello 3 - Tel. 0522/434169
[email protected]
PIAZZA CASOTTI - fino al 6 ottobre
Passioni e colori di una vita
Personale di pittura di Pier Giulio Beltrami. Presso Piazza Casotti, 1. Orario:
10/13 e 16/19. Per info: 366.3287885 348.7057979
GALLERIA D’ARTE RADIUM ARTIS
di SAN MARTINO IN RIO dall’11 ottobre fino al 28 dicembre
Memorie “Il tesoro nasconsto”
Personale di pittura di Gianfranco Asveri
(Fiorenzuola d’Arda, 1948). L’esposizione presenta un ciclo inedito di dipinti, al
quale l’artista ha lavorato negli ultimi due
anni su un motivo a lui particolarmente
caro: il ricordo della madre. Orari: sab. e
dom. 10-12,30 e16-19,30. Presso Galleria
d’Arte Radium Artis - via Don Pasquino
Borghi, 1/A - Info: Galleria d’Arte Radium
Artis tel. 349/4958166
BOTTEGA RAVINALA fino all’11 ottobre
A testa alta
Mostra fotografica. Un viaggio nei centri
antiviolenza in Kosovo. Foto di Lorenzo
Franzi. Presso Bottega Ravinala - Piazza
Prampolini , 42100 Reggio Emilia
BIBLIOTECA PANIZZI - dall’11 ottobre
2014 al 4 aprile 2015
La Biblioteca e la città - Palazzo San
Giorgio: storia, cronaca, protagonisti
Via Farini, 3. Sala mostre Piano Terra mostra ad ingresso libero, visitabile negli
orari di apertura. Quest’anno la Biblioteca festeggia i 150 anni dalla riapertura al
pubblico dopo l’Unità d’Italia (1864-2014):
un’occasione preziosa per presentare alla
città la storia e il patrimonio della biblioteca e di Palazzo San Giorgio, la sede che
la accoglie fin dalla sua formazione.
COLLEZIONE MARAMOTTI dal 12 ottobre 2014 al 14 aprile 2015
Ariatti - Joffe - Ritratto di donne
Alessandra Ariatti e Chantal Joffe hanno
concentrato la loro ricerca artistica nel ritratto, una tradizione figurale che ha percorso ininterrottamente l’arte occidentale
(ma non solo) dal Quattrocento a oggi. La
mostra, a ingresso libero, è visitabile negli orari di apertura della collezione permanente. Info: Collezione Maramotti via
F.lli Cervi 66 - Tel. 0522.382484 - info@
collezionemaramotti.org
MUSEO GUARESCHI di BRESCELLO fino al 12 ottobre
Paesaggi dell’Anima - Viaggio dentro
gli argini del Po
Mostra di Gigi Montali. Presso la Sala Espositiva
del Museo Guareschi, Il Territorio e il Cinema
Via Cavallotti, 24 - Brescello. Info: Biblioteca
Comunale tel. 0522 482520; Ufficio Turistico
tel. 0522 482564
COLLEZIONE MARAMOTTI - dal 12 ottobre 2014 al 31 gennaio 2015
Il corpo figurato
Collezione Maramotti propone una piccola selezione di opere, un open storage del proprio patrimonio iconografico, che hanno come elemento comune la raffigurazione del corpo concepito
e realizzato utilizzando soluzioni tecniche e formali molto variegate, dagli anni Sessanta alle
più recenti sperimentazioni. La mostra, a ingresso libero, è visitabile negli orari di apertura
della collezione permanente. Info: Collezione
Maramotti via F.lli Cervi 66 - Tel. 0522.382484
- [email protected]
CASTELLO MEDIEVALE di MONTECCHIO
EMILIA (RE) - fino al 12 ottobre
“Rileggendo Ungaretti” di Erminio
Donelli
La mostra comprende la serie di 26 quadri, ispirati ad altrettanti versi delle poesie di Ungaretti presenti nella raccolta
“L’Allegria”. Orari: lun. e giov. 9-13 e 1518; mart. e ven. 15-18; merc. 9-13 e sab.
9-12. Domenica 28 sett. e il 4 e 12 ottobre: 15-19. Presso il Cortile interno del
Castello Medievale. Info: Biblioteca TEl.
0522.861864
PALAZZO DEI PRINCIPI di CORREGGIO
(RE) - fino al 119 ottobre
Nessundove
Personale di pittura di Pier Domenico
Magri. Orario: sab. 15,30-18,30, dom. e
festivi 10-12,30 e 15,30-18,30. Presso
Palazzo dei Principi Corso Camillo Benso
Conte Di Cavour 7 - Correggio (RE) Tel.
0522693296
CASTELLO DI BIANELLO fino al 26 ottobre
Il mistero di Monte Lucio
Mostra archeologica Lo studio si è focalizzato su Monte Lucio e sui suoi aspetti storici.
Orari: dom. e festivi 15-19, luglio e agosto
16-20, giorni infrasettimanali su prenotazione. Presso il Castello di Bianello - Strada
Provinciale, 23 - Quattro Castella (RE) Info:
Ufficio Turismo tel. 0522 249267
CORTE OSPITALE di RUBIERA (RE) fino al 26 ottobre
Tissue
Collettiva sul tema intrigante del tessuto
interpretato e analizzato nelle sue varie
peculiarità. In esposizione, opere di Giorgia Beltrami, Barbara Bonfilio, Mimmo Iacopino, Cristina Iotti, Florencia Martinez,
Elisa Rossi e Ketty Tagliatti. Orari: sab.dom. 10/13 e 16/19 e su richiesta. Presso
Corte Ospitale, via Fontana , 2 Rubiera
- Tel. 0522 629392; 339 4953893
PALAZZO DUCALE di Castelnovo
ne’ monti - fino al 2 novembre
Antichissima Bismantova
I reperti archeologici del sito pre-protostorico di Campo Pianelli 150 anni di ricerche - Orari di apertura: fino al 4 maggio tutti i gg. 15.30/18.30 - dal 5 maggio
al 29 giugno sabato, domenica e festivi
16/19 - Presso Palazzo Ducale - Via Roma,
12/b - Castelnovo ne’ Monti - Info: Biblioteca 0522/610204
STUDIO BFMR & PARTNERS DOTTORI
COMMERCIALISTI fino al 21 novembre
Bonjour, Monsieur Calatrava - Stanislao Farri incontra Santiago Calatrava
In mostra, quarantadue fotografie in bianco e nero che catturano le linee e i volumi
dei tre ponti di Calatrava e della Stazione
Mediopadana che ormai caratterizzano
l’area nord della città. Una ricognizione
appassionata, avviata da Farri nel 2006,
quando i ponti erano in fase avanzata di
costruzione, ed ultimata nel 2014, che ci
restituisce la visione d’insieme, e i dettagli segreti, delle opere, e la loro interazione con lo spazio, segnato dalla presenza
ineludibile degli alberi sulla terra e delle
nuvole nel cielo. Orari: lun.-ven. 10-12
e 16-18. Info.: Studio BFMR & Partners
Dottori Commercialisti, Piazza Vallisneri,
4 - Tel. 0522 455000
73
n l’agenda
da settembre a ottobre
TEATRI a Reggio Emilia e Provincia
20 settembre - GUALTIERI (RE)
Iago | Roberto Latini
Con Roberto Latini musiche originali Gianluca Misiti luci e direzione tecnica
Max Mugnai organizzazione e cura Federica Furlanis - Iago è una riscrittura
dell’Otello di Shakespeare. O meglio, un
modo diverso di suonare parti del testo.
Ore 21,30. Presso il Teatro Sociale di
Gualtieri, Piazza IV Novembre n° 29 - Posti limitati. Prenotazioni al 329-1356183
(lun-ven. 18-20)
25 settembre - GUALTIERI (RE)
Concerto: Alessandro Lanzoni Trio
28 settembre - REGGIO EMILIA
Festival Aperto: Off-Balance.
Danza contemporanea italiana #4 seconda giornata
Gruppo Nanou - Marina Giovannini - Cristina Rizzo - Daniele Ninarello. Ore 17,00
- 18,30 presso i Chiostri di San Pietro.
28 settembre - REGGIO EMILIA
Festival Aperto: Casa madre
Laboratorio di allenamento all’umana presenza guidato da Barbara Bonriposi. Ore
20,15 presso i Chiostri di San Pietro.
Concerto ore 21,30 - Alessandro Lanzoni
(pianoforte), Matteo Bortone (contrabbasso) - Enrico Morello (batteria). Alessandro
Presso il Teatro Sociale di Gualtieri, Piazza IV Novembre n° 29 - Biglietteria: 3291356183 (lun-ven. 18-20)
1 ottobre - REGGIO EMILIA
27 settembre - REGGIO EMILIA
2, 3, 4 e 5 ottobre - REGGIO EMILIA
Festival Aperto: Arzân 2.0
The Reggioemilian Extemporaneous Symphonic Rock Supergroup - prima assoluta.
Il supergruppo reggioemiliano in una nuova veste ad ampio organico. Praticamente
un’orchestra. Ore 16,00 presso i Chiostri
di San Pietro.
27 settembre - REGGIO EMILIA
Festival Aperto:
Off-Balance. Danza contemporanea
italiana #4 - prima giornata
Gruppo Nanou - Compagnia Daniele Ninarello - mk - Fabrizio Favale/Le Supplici.
Strettamente Confidenziale è un’installazione, un labirinto che propone allo spettatore un itinerario voyeuristico attraverso
linguaggi differenti che coabitano in uno
stesso paesaggio. Costante è la sensazione di spiare un’attività “confidenziale”. Ore
17,00 presso i Chiostri di San Pietro.
27 settembre - REGGIO EMILIA
Festival Aperto: Il grande bianco. Trascendenza della Grande Guerra
Un progetto di Roberto Paci Dalò - prima
assoluta. Uno spettacolo di teatro-musica
itinerante. Ore 21,00 presso vari spazi del
Teatro Valli
28 settembre - REGGIO EMILIA
Finalmente domenica:
Utopie minimaliste. Un mondo
più desiderabile anche senza eroi
Di Luigi Zoja con l’autore dialoga Ivan
Levrini. Presso il Teatro Valli, Sala degli
Specchi, ore 11,00. Appuntamento della
domenica mattina con scrittori, filosofi,
giornalisti e musicisti. Info: 0522.58811,
0522.45885
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Festival Aperto: Enrico IV - liberamente tratto da Pirandello
Festina Lente Teatro / Progetto Teatro
e Salute mentale - prima assoluta Ore
20,30 presso il Teatro Cavallerizza
Festival Aperto:
Una tazza di mare in tempesta
di Roberto Abbiati - liberamente tratto
da Moby Dick di Herman Melville - con
Roberto Abbiati, Luca Salata, Alessandro
Calabrese - per un numero massimo di 20
spettatori - Orari: giov. e ven. 20 - 20,45
- 21,30 e 22,15; sab. 23,00 e 23,45; dom.
16.00 - 16.45 - 17.30 - 20.00 - 20.45 21.30. Presso il Ridotto del Teatro Valli
3, 4 e 5 ottobre - GUALTIERI (RE)
Direction Under 30 | Festival di Mutuo Soccorso Teatrale
Il Teatro Sociale di Gualtieri ha lanciato Direction Under 30! Il primo festival teatrale
che va in direzione di compagnie under 30,
interamente diretto da giurie under 30, recensito e commentato da critici under 30!
Ingredienti: 3 giorni - 6 compagnie under
30 - 1 giuria under 30 - 1 giuria della critica
under 30 - Premi: 3000 euro alla compagnia
vincitrice del premio della giuria - 1 settimana di residenza alla compagnia vincitrice del premio della critica. Presso il Teatro
Sociale di Gualtieri, Piazza IV Novembre n°
29 - Info: www.teatrosocialegualtieri.it/direction-under-30/
4 ottobre - REGGIO EMILIA
Festival Aperto: Ute Lemper - sings
the Love Poems of Pablo Neruda
L’ultima creazione di Ute Lemper nasce
dall’incontro con le poesie d’amore di Pablo Neruda. Questo delicato e bellissimo
repertorio è presentato per lo più in spagnolo, ma contiene anche adattamenti in
francese e inglese. Una celebrazione degli
splendidi e sensuali poemi che Neruda
scrisse sull’Isla Negra in Cile, dopo anni di
esilio. Ore 20,30. Presso il Teatro Valli
5 ottobre - REGGIO EMILIA
Finalmente domenica: Un millimetro
in là. Intervista sulla cultura
A cura di G. Zanchini, con Marino Sinibaldi
e Giorgio Zanchini. Presso il Teatro Valli,
Sala degli Specchi, ore 11,00. Appuntamento della domenica mattina con scrittori, filosofi, giornalisti e musicisti. Letture, musica dal vivo e attività per ragazzi.
Dalle 10 alle 13 sono aperte le terrazze e
le sale del Ridotto del Teatro Municipale
Valli con caffetteria, bookshop e mostre.
Info: 0522.58811, 0522.45885
5 ottobre - REGGIO EMILIA
Festival Aperto: Ballet du Nord / Olivier
Dubois | CCN Roubaix Nord-Pas de Calais
Interpreti, 6 danzatori di diversi Paesi
africani, creazione e coreografia Olivier
Dubois. La compagnia Olivier Dubois è
sostenuta da Direzione generale affari
culturali dell’Ile de France - Ministero della Cultura, Consiglio regionale Ile de France, Istituto francese dell’Africa del Sud e
Ambasciata di Francia nell’Africa del Sud.
Ore 18,00. Presso il Teatro Ariosto
7 ottobre - CASALGRANDE (RE)
Dialettale: Qui’d Puianell: Al pover Vasco
Teatro De Andrè - piazza Roberto Ruffilli,
1 - ore 21,00. Vasco ritiene di essere stato trattato in modo ingiusto dallo Stato
Italiano e trova un modo inedito per farsi
risarcire....
9 ottobre - GUALTIERI (RE)
Violini di Santa Vittoria - Progetto DOP
Concerto ore 21,30 - Registrazione del
disco dal vivo. Ore 21,30. Presso il Teatro
Sociale di Gualtieri, Piazza IV Novembre
n° 29 - Biglietteria: 329-1356183 (lunven. 18-20)
10 e 11 ottobre - REGGIO EMILIA
Festival Aperto: Peeping Tom
Vader - prima italiana - regia Franck Chartier - Con intensità emotiva e ironia, Vader
esplora il momento in cui le memorie di un
uomo anziano - sorta di Don Chisciotte contemporaneo - sembrano precipitare dalla
quotidianità nel sogno.. Orari: ven. 20,30 e
sab. 22,30 - Presso il Teatro Ariosto
11 e 12 ottobre - REGGIO EMILIA
Festival Aperto: Cristiana Morganti
Jessica and Me - prima assoluta - In questo suo nuovo spettacolo, la storica danzatrice del Tanztheater Wuppertal di Pina
Bausch, si ferma a riflettere su se stessa:
sul rapporto con il proprio corpo e con la
danza, sul significato dello stare in scena, sul senso dell’”altro da sé” che implica
il fare teatro.. Orari: sab. 20,30 - dom.
18,00 - Presso il Teatro Cavallerizza
l’agenda da settembre a ottobre n
11 ottobre - REGGIO EMILIA
Prosa: “Serata di Gala
con Antonio Guidetti e i suoi amici”
Teatro San Prospero, via Guidelli, 5 - ore
21,00. Enzo Fontanesi, Mauro Incerti,
CristinaCavalca, Giulietta Mora, Maurizio
Bondavalli, Gianfranco Govi, Tiziana Patacini, Daniela Vignali, Marco Magnani,
Mauro Aimi e tanti altri !
12 ottobre - REGGIO EMILIA
Finalmente domenica: Due colpi di pistola,
dieci milioni di morti, la fine di un mondo.
Storia illustrata della Grande Guerra
Di Emilio Gentile con l’autore dialoga Mirco Carrattieri Presso il Teatro Valli, Sala
degli Specchi, ore 11,00. Appuntamento
della domenica mattina con scrittori, filosofi, giornalisti e musicisti. Letture, musica dal vivo e attività per ragazzi. Info:
0522.58811, 0522.45885
12 ottobre - GUALTIERI (RE)
Concerto: in memoria di Clara Bonini
Ore 17,00 presso la Chiesa Santa Maria della Neve. Andrea Chezzi, organo e cembalo Carl Philipp Emanuel Bach - e la musica alla
corte di Federico il Grande re di Prussia.
14 ottobre - CASALGRANDE (RE)
Dialettale: Quellli della Roncole 2:
“Al metod infalibil”
Teatro De Andrè - piazza Roberto Ruffilli,
1 - ore 21,00. Una brillante commendia
diretta da Giovanna Ganzerli
15 e 16 ottobre - GUALTIERI (RE)
Prosa: Il silenzio di Dio
Ore 21,30. Di Silvio Castiglioni. Atto primo “Casa d’altri” Radiodramma teatrale
dal racconto di Silvio D’Arzo - Atto secondo “Domani ti farò bruciare “ Invettiva da
I fratelli Karamazov di Fëdor Dostoevskij
- Presso il Teatro Sociale di Gualtieri,
Piazza IV Novembre n° 29 - Biglietteria:
329-1356183 (lun-ven. 18-20)
17 ottobre - REGGIO EMILIA
Festival Aperto: Don Q. Don Quixote
de la Mancha - prima assoluta
Fondazione Nazionale della Danza Aterballetto - balletto a serata intera. Orario
20,30 - Presso il Teatro Valli
18 ottobre - REGGIO EMILIA
Festival Aperto: Sogni capovolti
Audiovideoinstallazione per il 40° della
strage di Piazza della Loggia a Brescia.
Il percorso di lavoro che ha portato verso l’installazione è partito da una ricerca
iniziale su libri, articoli, immagini, documentari e, soprattutto, dall’incontro con
la Casa della Memoria. Ore 18,00 inaugurazione, apertura fino al 2 novembre
- Presso Chiesa di S. Carlo
18 ottobre - REGGIO EMILIA
23 ottobre - REGGIO EMILIA
Featuring Bob Franceschini, Chris Minh
Doky, Keith Carlock. Mike Stern è un protagonista della storia chitarristica moderna. Ore 20,30 presso il Teatro Ariosto
Di e con Chiara Guidi - Orari: tre repliche
ore 16.00, ore 17.20, ore 18.40 presso la
Biblioteca Panizzi
Festival Aperto: Mike Stern Band
18 ottobre - BRESCELLO (RE)
“Chi ha incastrato Charley Grant”
TeatroBarrique - Compagnia Zimmer FreiRegia di Paolo Guatteri - Presso Teatro Gino
Cervi, Via F.lli Rosselli (dietro Scuola Media).
Info: Biblioteca Comunale 0522/482520
18 e 19 ottobre - REGGIO EMILIA
Dialettale: “35 anni di teatro dialettale da Belica ad Adelmo Adelmo”
Teatro San Prospero, via Guidelli, 5 - Sab.
ore 21,00, dom. ore 16,00 - Di e con Antonio Guidetti
19 ottobre - REGGIO EMILIA
Finalmente domenica: Senza sapere.
Il costo dell’ignoranza in Italia
Di Giovanni Solimine, con l’autore dialoga Massimiliano Panarari. Presso il Teatro
Valli, Sala degli Specchi, ore 11,00. Appuntamento della domenica mattina con
scrittori, filosofi, giornalisti e musicisti.
Info: 0522.58811, 0522.45885
19 ottobre - REGGIO EMILIA
Festival Aperto: Nuvole.
Casa di Elfriede Jelinek
24 ottobre - REGGIO EMILIA
Festival Aperto: Virgilio Sieni
Quadri della Passione - prima assoluta Progetto Cerbiatti del nostro futuro - il coreografo Virgilio Sieni con la sua Accademia
sull’arte del gesto ha ideato il Progetto Cerbiatti del nostro futuro_Reggio Emilia allo
scopo di creare e sviluppare un repertorio
di danza contemporanea destinato e interpretato da giovani danzatori del territorio
emiliano. Orari: ven. 20,30 e sab. 18,00 e
19,30 presso il Palcoscenico del Teatro Valli
25 ottobre - REGGIO EMILIA
Festival Aperto: Rob Mazurek
Una delle più recenti avventure di Rob Mazurek nell’universo del suono è il Pulsar Quartet: un’incredibile miscela esplosiva tra la
magia e la potenza di una delle pianiste del
momento, Angelica Sanchez; le curve melodiche di Matthew Lux, basso; le galassie
poliritmiche del batterista, John Herndon;
l’arco solare di Rob Mazurek alla cornetta.
Ore 20,30 presso il Teatro Cavallerizza
Festival Aperto: Voci vicine.
Concerto-passione
26 ottobre - REGGIO EMILIA
21 ottobre - CASALGRANDE (RE)
26 ottobre - REGGIO EMILIA
Per musica, video e giornalista di Fabio Cifariello Ciardi - prima assoluta - Un lavoro
che lega inestricabilmente l’arte compositiva, l’indagine sociale, una riflessione sui
linguaggi, l’impiego di tecnologie audio e
video in un’inventiva forma di concerto
rappresentato, in cui frammenti video diventano solisti di un’opera sui generis, o
meglio, di una Passione. Ore 18,00 presso
il Teatro Cavallerizza
Dialettale: Teresianum:
“Me, an so gnan chi te!”
Teatro De Andrè - piazza Roberto Ruffilli,
1 - ore 21,00. Brillante commedia dialettale, a cura della compagnia amatoriale
Teresianum di Scandiano
22 ottobre - REGGIO EMILIA
Festival Aperto: Fondazione Nazionale della Danza Aterballetto
Nuove coreografie: Di Stefano - Longo Kratz - La seconda presenza di Aterballetto nel programma di Aperto è una serata
composita, con tre coreografie di altrettanti autori diversi: “Upper East Side”
- prima assoluta, coreografia Michele Di
Stefano - “Nude Anime”, coreografia Valerio Longo - “SENTieri” new creation by
Philippe Kratz - Ore 20,30 presso il Teatro
Cavallerizza
Finalmente domenica: Marguerite
Di Sandra Petrignani con l’autrice dialoga
Laura Artioli. Presso il Teatro Valli, Sala
degli Specchi, ore 11,00. Appuntamento
della domenica mattina con scrittori, filosofi, giornalisti e musicisti. Letture, musica dal vivo e attività per ragazzi. Dalle 10
alle 13 sono aperte le terrazze e le sale
del Ridotto del Teatro Municipale Valli
con caffetteria, bookshop e mostre. Info:
0522.58811, 0522.45885
Festival Aperto: Sincronie spettrali
Simone Beneventi, percussioni - Flavio
Virzì, chitarra elettrica - Sincronie spettrali racchiude in un’unica fantascientifica
espressione le dimensioni microscopiche
del ritmo e del timbro: particelle infinitesimali di tempo e infinitesima costituzione
spettrale del suono. È su queste linee di
lavoro che l’ultima generazione di compositori italiani ha spinto le proprie ricerche.
Ore 18,00 presso il Palcoscenico del Teatro Ariosto
26 ottobre - BRESCELLO (RE)
Concerto: Coro Città di Parma
Ore 21,00 presso la Chiesa della Concezione, via Roma - Simone Campanini, direzione e organo - Musiche di Pasquini, Bach,
da Victoria, Palestrina, Poulenc - Promosso
da Associazione Serassi - “Musiche intorno
al fiume” Info: www.serassi.it/
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EVE NTI
Curare Onlus
Lella Costa
e l’arte di Gerra per il MIRE
N
ella suggestiva cornice del cortile di palazzo
Allende, sede della Provincia di Reggio Emilia,
si è svolta la cena promossa dal Forum provinciale delle donne.
“La cena tra donne nel cortile di Palazzo Allende - ha
affermato la Presidente della Provincia Sonia Masini - è
divenuta una piacevole consuetudine. Un bell’appuntamento che ogni anno è stato dedicato alle donne e a
progetti a loro rivolti. Si unisce quindi l’opportunità di
fare solidarietà e di passare una serata insieme.”
Sotto e a sinistra alcuni momenti della serata con Lella Costa
A
Deanna Veroni e Anna Ternelli Gerra
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nna Ternelli Gerra, vedova dell’artista reggiano Marco Gerra, ha
donato un importante dipinto del marito all’Associazione CuraRE
Onlus, che sta operando per finanziare la progettazione del MIRE,
il nuovo Ospedale Materno Infantile che nascerà nell’area del Santa
Maria Nuova.
L’opera, un dipinto a olio su tela, che reca la sigla L9A/N, datato 1974, di
cm. 100 x 100, appartiene al periodo forse più alto e significativo dell’artista. Ricordiamo che Marco Gerra (Reggio Emilia, 1925-2000), dopo l’esordio
con opere figurative, si inoltrò nei territori dell’informale, con esiti estremamente felici (i suoi grovigli di segni e di materia sono sintonizzati sulle
ricerche più importanti del periodo, dai nucleari milanesi a Soulages e Hartung), per poi approdare ai dipinti astratto-geometrici, cui Gerra dedicò la
maggior parte della sua vita d’artista. L’opera donata a CuraRE Onlus si colloca dentro
la sua inesausta ricerca di accostamenti di
forme geometriche e di colori, espressione
del desiderio di una perfezione assoluta, in
un perenne incontro, fusione e distorsione di
linee, toni e luci, che sono insieme pensiero,
poesia e musica in forma di pittura.
EVE NTI
Mostre, concerti e conferenze
I mercoledì
di San Nicolò
Don Franco Ranza insieme ad alcune ospiti
E’ stato inaugurato mercoledì 10 settembre il ciclo di
iniziative culturali in programma presso il Centro di spiritualità intitolato a Don Vittorio Chiari e a Joio Spallanzani Visconti, nella Parrocchia di San Nicolò.
Quattro mercoledì di mostre, concerti e conferenze
inaugurati con la mostra fotografica “Giovanni Paolo II”
di Stefano Rossi, e l’esposizione di Pianete Antiche di
San Nicolò. Il 24 settembre alle ore 21 è in programma
una conferenza dal titolo “Famiglia ed economia”, a cui
seguirà una sfilata di moda a cura della sezione Moda
dell’Istituto Nobili e del negozio ARKI e una sfilata di
Tabarri.
Mercoledì 1 ottobre sarà organizzato un incontro a cura
di Don Paolo Crotti dal titolo “Famiglia oggi”, a cui farà
da cornice una mostra di Arte contemporanea a cura
della Galleria De Bonis.
Sopra e a lato fotografie di Stefano Rossi dalla mostra “Giovanni
Paolo II”
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EVE NTI
Equitazione
Reggiani d’oro nella
disciplina equestre del Trec
P
adre e figlia. Pioggia di medaglie d’oro in casa Fontanesi,
famiglia reggiana residente a Vezzano, al termine del campionato mondiale senior e del campionato europeo Junior di
trec, disciplina sportiva equestre, che si sono disputati dal 5
al 7 settembre allo Stradello a Pratissolo di Scandiano. Un successo
per la manifestazione che si è svolta nella nostra provincia per la
prima volta nella storia del trec, e che ha visto la partecipazione di
13 nazioni, tra cui anche il Canada e la Russia, e 125 cavalieri. Uno
sport il trec che in Italia si è diffuso più tardi rispetto al resto del
mondo, ma dato il successo degli italiani in questi due campionati,
si può dire che i nostri connazionali abbiano recuperato in breve
tempo. Una gara divisa in tre prove, dall’orientamento su un percorso sconosciuto di 35 chilometri al superamento di sedici ostacoli
naturali, dal guado al fosso, al controllo a sorpresa dell’andatura
del cavallo.
Campione mondiale è stato Simone Magagnini, laziale, ha superato
tutte e tre le prove arrivando primo. Pluricampionessa invece la
reggiana Klara K. Fontanesi che ha portato a casa due medaglie
d’oro. E ancora il campionato europeo junior è stato vinto dalla
squadra di giovanissimi allenata sempre dal reggiano Decimo Fontanesi.
Massiccia la partecipazione di pubblico per una gara che è stata
soprattutto spettacolo anche per i non addetti ai lavori
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EVE NTI
Giareda
La festa della
tradizione reggiana
E’
da sin.: Fabio Filippi, Gianluca Vinci, Luca Vecchi, Antonella De Miro,
Claudio Bassi, Sonia Masini, Natalia Maramotti
stata inaugurata il 3 settembre dal sindaco
Luca Vecchi, la 35ª edizione della Giareda (dal
3 all’8 settembre), che l’ha definita “Una festa
della comunità, un’azione importante per l’attrattività e ospitalità del centro storico”. Anche quest’anno
si sono rinnovati i tradizionali appuntamenti con gli “Altari
fioriti”, visitabili all’interno della Basilica, le visite guidate al
Museo della Ghiara, i concerti di cori polifonici e di campane, la consegna dei premi ai vincitori della poesia dialettale,
gli stand e i banchi dedicati all’artigianato artistico, alle attività di volontariato e ai prodotti agricoli. In questa edizione
anche la Polizia di Stato ha partecipato alla festa con l’iniziativa “Esserci sempre”. Giornata principale della Sagra, è
stata l’8 settembre, in occasione della festa della Natività
della Beata Vergine Maria con la solenne celebrazione presieduta dal vescovo Massimo Camisasca.
Don Nicelli benedice l’inizio della Giareda
Altari fioriti in Ghiara
Natalia Maramotti consegna il primo premio a Rosa Dalla Salda
Altari fioriti in Ghiara
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EVE NTI
DAR VOCE e BUS 74
Serata di musica al Golf di San Bartolomeo
U
Giancarlo Sutich consigliere Golf Club, Ivan Spelti presidente BUS74,
Gianluca Rondini del CREDEM (sponsor), Elena Avanzini consigliere di
DAR VOCE
na magica serata di musica al Circolo del Golf di San Bartolomeo organizzata da DAR VOCE e da BUS74, con l’impeccabile
ospitalità del Circolo e dell’Hotel Matilde di Canossa. Al pianoforte, un superlativo Marcello Mazzoni che ha alternato un
repertorio Listz-Piazzolla lasciando come brano conclusivo la complessa
rapsodia ungherese nr.2.
Ingresso libero,con offerte devolute al progetto NON + SOLI, in favore
della promozione della figura dell’Amministratore di Sostegno.
Numerosissimo il pubblico, rapito dalle esecuzioni del Maestro Mazzoni
che suonava su un grancoda Steinway offerto per l’occasione dalla casa
musicale Del Rio per questa FESTA D’ESTATE del 3 luglio.
La presenza del vicesindaco e assessore al welfare Matteo Sassi, di
Credem Private Banking,di Deanna Veroni (Curare Onlus),di Andrea Griminelli e tanti altri ha conferito alla serata una particolare importanza,
nel quadro dei progetti di solidarietà comuni promossi da DAR VOCE e
dall’Associazione BUS74. La serata è stata presentata da G.Sutich per
il Golf, da Maria Elena Ghinolfi per DAR VOCE, da Ivan Spelti (BUS74) e
dal responsabile Private Banking Credem (sponsor della serata).
La presenza della luna,nella stupenda cornice del borgo, ha suggerito
poi al Maestro Mazzoni due bis appropriati: Debussy(Claire de Lune) e il
notturno di Chopin op.postuma.
Il successivo intrattenimento a buffet ha consentito ai partecipanti di
completare la serata visitando l’Hotel Matilde di Canossa e scambiarsi
gli auguri estivi nel bel giardino interno.
il maestro Marcello Mazzoni
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EVE NTI
ANIOC
Pranzo per
il Premio “San Giorgio”
C
da sin.: Cav. Giuseppe Ferrari, Conte Maurizio Monzani,
Sottosegretario Graziano Delrio, Uff. Giuseppe Albertini,
D.ssa Antonella De Miro (ex-Prefetto), Cav. Rosella Poli Gobbi.
ome ormai avviene ogni anno, l’ANIOC (Associazione Nazionale Insigniti Onorificenze Cavalleresche) organizza una riunione per attribuire
il Premio “S. Giorgio” alla Persona o Ente più
significativa per la città di Reggio Emilia. La Delegazione
di Reggio Emilia ha previsto che, dopo un incontro preliminare alla Cantina Aljano con degustazione di eccellenti
vini, ci si trovasse presso il Circolo Golf S. Valentino.
La manifestazione è iniziata con l’assegnazione da parte
del Presidente della Delegazione Uff. Dott. Giuseppe Albertini del Premio “S. Giorgio” Speciale Nazionale per il
Sottosegretario Graziano Delrio che non ha voluto mancare a questa importante manifestazione nella sua città.
Alla presenza di S.E. Dssa Antonella De Miro, Prefetto di
Reggio Emilia, e del Segretario Generale Nazionale Conte Monzani è stato assegnato il Premio “S. Giorgio” per il
2014 all’IRCCS Arcispedale “S. Maria Nuova” ed in particolare al Dott. Ivan Trenti, Direttore Generale, e al Dott.
Giorgio Mazzi, Direttore Sanitario. La giornata a cui hanno preso parte Delegazioni di altre province, si è svolta
in modo gradevole secondo i consueti canoni propri degli
ideali cavallereschi e si è conclusa con l’attribuzione agli
amici di Fidenza di pregevole opera pittorica del giovane
artista reggiano Andrea Giorgio Gobbi
da sin.: Dott. Giorgio Mazzi, Cav. Rosella Poli Gobbi,
Cav.Uff. Giuseppe Albertini, Dott. Ivan Trenti.
L’artista Andrea Gobbi e il Cav. Ferrari e alcuni tavoli e Commensali
I coniugi Tino e Fiorenza Aliani di Fidenza ritirano il quadro,
opera di A. Gobbi.
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EVE NTI
Circolo Tennis Albinea
Festa d’estate a KM zero
S
Giovanni Tarquini Luciano Prampolini Fernando Margini
e Giancarlo Borghi
i è svolta con grande successo nel magico scenario
del solarium in area verde del parco a fianco della piscina la “Festa D’Estate a KM zero” del Circolo
Tennis Albinea. Alla professionalità ed alla bravura
di cantanti e musicisti reggiani o albinetani si è unita una
perfetta simbiosi fra palco e platea. Fin da subito si sono
azzerate le distanze fra artisti e spettatori, proprio come
fra soci ed amici abituati a scambiarsi battute e saluti in piscina o in club house. La serata ha radunato ed acceso i riflettori su 10 artisti di casa di tutte le età e portatori di vari
generi musicali: Aldo, Giancarlo e Valerio Carboni, Franco,
Fabrizio, Alessandro, Filippo e Gabriele Faieti, Alessandra e
Francesco Montisano.
Giancarlo Borghi con Gulfira e Monika
Montisano e vari artisti sul palco del CT Albinea
Afroeira e vari Artisti sul palco
Fabrizio Faieti Elisa Aramonte e Filippo Faieti
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