Guantanamo Dafne - Liceo D`Azeglio

Transcript

Guantanamo Dafne - Liceo D`Azeglio
Guantanamo 1. Storia e Geografia Guantánamo è la regione più orientale di Cuba, il capoluogo è la città di Guantanamo. Il nome deriva dal popolo che vi abitava, i nativi Taìno, ormai scomparso. Alla baia è dedicata la famosa ed allegra canzone Guantanamera. La regione finisce con la base navale americana di Guantanamo. La base nacque nel dicembre del 1903, dopo la fine dell'occupazione militare dell' isola di Cuba da parte dell'esercito americano. I cubani avevano nei fatti vinto la guerra, ma la diplomazia statunitense ebbe la meglio nell’amministrare il dopoguerra. Nel gennaio del 1899 era arrivata l’indipendenza cubana, ma con la presidenza di Tomás Estrada Palma, un cittadino americano, era fortemente condizionata dagli Stati Uniti, soprattutto grazie al famigerato Emendamento Platt, contenuto all’interno del Cuban-­‐American Treaty. L’emendamento prevedeva, tra le altre cose, un controllo sulle tariffe doganali, il divieto per il governo cubano a stipulare trattati internazionali senza l'approvazione statunitense e la concessione agli Stati Uniti di basi militari nel territorio cubano. Tra queste, Guantanamo. Ha un'area totale di 6.176 km² e una popolazione di 508.576 abitanti la metà di questi vive nella capitale. Occupa il decimo posto tra le province del paese per estensione e l'undicesimo per popolazione. La sua cultura e architettura sono diverse dal resto dell'isola essendo influenzate dalla vicina Haiti e dalla presenza di numerosi immigrati giamaicani. Le case di Guantánamo assomigliano infatti più a quelle dei quartieri francesi di New Orleans che a quelle di La Havana. 2. La base navale americana di Guantanamo. Il territorio della baia venne affittato nel 1903 come punto di rifornimento per il carbone che alimentava le navi americane ed attualmente ospita una base navale degli Stati Uniti. La legittimità della presenza della base militare è contestata dal governo cubano che considera la baia come un'area occupata da forze straniere. Ha un'estensione di circa 111 km², oltre l'Isola Navassa (5 km²). La base dispone di un porto e due piste di atterraggio. Vi sono circa diecimila soldati statunitensi. Oggi come in passato, la convivenza tra l’elemento locale e la presenza straniera è problematica: sono stati numerosi e ben documentati gli atti provocatori dei soldati statunitensi verso i civili cubani, spesso vittime innocenti del gioco dell’invasore. In relazione al difficile vicinato, venne approvata (con referendum del 24 febbraio 1976) all’interno della Costituzione cubana una parte in cui si affermava che Cuba come nazione ripudiava, considerandolo illegale e da ritenere nullo, qualsiasi trattato, concessione o patto che fosse stato stipulato in condizioni di disuguaglianza o che avesse sminuito la sovranità cubana sul suo territorio. 3. La prigione di Guantanamo. Dall'11 gennaio 2002, il governo degli Stati Uniti sotto l'amministrazione Bush ha aperto un campo di prigionia all'interno della base, finalizzato alla detenzione di prigionieri catturati in Afghanistan e ritenuti collegati ad attività terroristiche. Le celle di Guantanamo misurano circa due metri quadrati e sono una sorta di gabbie all’aria aperta, come un pollaio in scala umana. Un reticolo di fil di ferro circonda un quadrato di cemento, sormontato da un leggero tetto di compensato. Al centro del quadrato il presunto terrorista di turno. All’esterno, in perenne controllo, le guardie statunitensi. Nel quadrato, già la mattina la temperatura può raggiungere i quaranta gradi centigradi... Molti dei detenuti hanno dichiarato di essere stati sottoposti a torture, costretti a tenere per ore posizioni scomode, costantemente assillati dai militari americani, provocati, violentati psicologicamente negli interrogatori e prestati a pratiche incredibili, tra cui l'ingestione forzata di cibo in quantità spropositate attraverso l'uso di grandi tubi di gomma... La loro condizione è anomala: non essendo ufficialmente considerati come prigionieri di guerra, non sono sottoposti alla tutela dei principi sanciti dalla Convenzione di Ginevra. I prigionieri di Guantanamo sono detenuti senza che siano stati accusati di un reato, senza processo, senza possibilità di essere ascoltati in un tribunale, senza poter vedere un avvocato o la famiglia. Sono i cosiddetti detainees, detenuti senza alcuna dichiarata imputazione. Tra le varie accuse mosse contro Guantanamo, spicca quella della Croce Rossa, incentrata sulla distribuzione fatta dall'esercito americano di fotografie dei prigionieri rinchiusi nella base. Nelle foto i detenuti sono stati ritratti, giustappunto, in ginocchio ed ammanettati. La convenzione di Ginevra, si fa notare dalla Croce Rossa, vieta l'esposizione degli arrestati in pubblico. Il segretario alla Difesa Donald Rumsfeld ha d'altra parte dichiarato che i prigionieri sarebbero dei combattenti irregolari cui non si deve applicare alcuno dei diritti della convenzione di Ginevra. Nessuno sarà considerato come prigioniero di guerra, perché nessuno lo è... Trattandosi di combattenti illegali e molto pericolosi devono ricevere un trattamento speciale. Ma oltre a ciò il segretario alla Difesa ed i suoi uomini hanno più volte assicurato che nessuno è mai stato maltrattato... Eppure molti degli ex prigionieri di Guantanamo hanno definito come indescrivibili gli abusi che hanno subito. Tra questi Abdul Rahim Muslimdost, un giornalista che ha trascorso due anni e mezzo nel campo, che descrive i trattamenti speciali voluti da Rumsfeld come atti di barbarie. Attualmente a Guantanamo i reclusi sono imprigionati, tuttora senza accuse precise e senza il diritto all’assistenza di un avvocato. Solo per una decina di queste si è riusciti formalizzare un capo d'imputazione con rinvio a giudizio. Nei fatti, e questo è forse l'aspetto più inquietante della vicenda, finora Guantanamo si è rivelata, ai fini della celebrata lotta al terrorismo, del tutto inutile... Nel dicembre 2008 inizia a essere affrontato il problema della chiusura della prigione, dopo che il neoeletto presidente Barack Obama ha manifestato tale intenzione. Il 21 gennaio 2009 il Presidente statunitense firmò l'ordine di chiusura del carcere (ma non della base militare), che sarebbe dovuto essere smantellato entro l'anno. Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha annunciato il 7 marzo 2011 che i processi militari contro i detenuti di Guantanamo dovranno riprendere. La decisione è stata comunicata dalla Casa Bianca, che ha confermato il cambiamento della linea di Obama rispetto a quanto deciso due anni fa, poco dopo il suo insediamento. La promessa della chiusura di Guantanamo era stata uno dei punti centrali della campagna elettorale di Obama del 2008, ma da tempo era chiaro che la linea del presidente avesse incontrato problemi e resistenze e fosse progressivamente cambiata. Nell’ordine esecutivo diffuso ieri, Obama ha confermato di volere arrivare alla chiusura di Guantanamo ma ha sostenuto che al momento non ci sono le condizioni per trasferire i suoi detenuti negli Stati Uniti e sottoporli a un regolare processo in un tribunale civile.