Adultera.Scheda - Parrocchia Biccari

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Adultera.Scheda - Parrocchia Biccari
L’ADULTERA: Gv. 8,1-11
1. PADRI: identificavano l’adultera con la Chiesa. Un’adultera che, pur non amando Cristo, ma che
giorno per giorno cammina verso la santità.
2. CONTESTO DI G v. 7-8: sono ambientati durante la festa dei “Tabernacoli”: festa dell’acqua viva e
della luce. Inizialmente era una “festa agricola”, che si celebrava in autunno. Poi divenne una “festa
religiosa”, che commemorava l’Esodo (tende – acqua e luce della nube)
3. RITO: Rito dell’acqua e della luce
4. RIVELAZIONE: Gesù si proclama “l’acqua viva” e la “vera luce”. Da qui la “struttura drammatica di
tutto l’episodio: ostilità nei confronti di Gesù che arriverà fino alla croce.
5. BRANO DELL’ADULTERA: Brano molto discusso. Manca nei più importanti codici antichi dei
vangeli. La ragione è stata la prassi penitenziale rigida della Chiesa delle origini specie riguardo ai tre
peccati gravi: idolatria, omicidio e adulterio.
ANALISI DEL BRANO
6. “VERSO IL MONTE DEGLI ULIVI”: C’è un motivo per cui Giovanni lo cita. Pur essendo un
particolare “secondario” ci dà un grande messaggio sulla misericordia. Se vogliamo sperimentare la
misericordia ed essere misericordioso dobbiamo “recarci al monte degli ulivi”, come ha fatto Gesù
prima di “dare misericordia”.
7. SIMBOLOGIA DEL MONTE DEGLI ULIVI
a. Luogo di preghiera: non possiamo sperimentare la misericordia e né essere misericordiosi se non
preghiamo (cfr. battesimo)
b. Luogo di intimità col Padre: è il luogo dove Gesù sperimenta l’intimità e la paternità di Dio e, di
conseguenza, la figliolanza. E’ necessario sperimentare la figliolanza per la misericordia. Se
sperimentiamo la figliolanza possiamo vivere anche la fratellanza.
c. La strada conduce anche a Betania: Betania è la casa degli amici di Cristo (Lazzaro, Marta e Maria).
Allora per ricevere e dare misericordia dobbiamo sperimentare l’amicizia con Dio e con gli altri.
d. È’ il luogo della sofferenza: Giovanni ha già chiaro gli avvenimenti della passione narrati dai
sinottici. Allora: bisogna sperimentare la sofferenza per ricevere e dare misericordia. Davanti alla
sofferenza o c’è la ribellione o l’affidamento: Cristo si è affidato.
8. “SI RECO’ DI NUOVO AL TEMPIO”: Perché va al tempio? Non solo perché è il centro di
Gerusalemme ma perché il tempio è il luogo della presenza di Dio. È qui che si incontra Dio e la sua
misericordia. Nel Tempio, nell’incontro con Lui uno trova la misericordia. E se non incontro la
misericordia non incontro Dio; ecco perché Gesù perdona l’adultera nel tempio.
9. TEMPIO E CRISTIANO: Il cristiano è il tempio di Dio, di Cristo. La mia vita deve essere il luogo
dell’incontro con la misericordia di Dio, da donare agli altri.
10. ALLORA SCRIBI E FARISEI GLI CONDUSSERO UNA DONNA SORPRESA IN
ADULTRERIO: l’intervento di Dio si serve di un imprevisto. Spesso l’imprevisto disturba. Molto
spesso, però, è Dio che,attraverso l’imprevisto, bussa alla mia porta.
11. LA POSERO IN MEZZO:
a. Mettere al centro per strumentalizzare
b. Quante volte mettiamo in mezzo altre persone o cose che non c’entrano. Tanto è vero che Gesù
afferma: “questa generazione è adultera e peccatrice”.
12. IL CENTRO PER I FARISEI: è la legge. Quando mettiamo al centro la legge, mettiamo al centro il
male, quello che non va e non la persona o il bene.
13. MOSE’ CI HA COMANDATO DI LAPIDARE DONNE COME QUESTA:
a. altra negatività del porre al centro la legge è la “fretta”. Essi vanno subito al “dunque”: non c’è
tempo di interrogarsi sul perché, di guardare in faccia la donna …
b. Quante volte agiamo noi con la “fretta”
14. ADULTERIO: Legge severa (Dt. 22,22-23; Lev. 20,10) anche se forse non fu mai applicata.
a. Severità: l’attentato al matrimonio è un attentato all’alleanza con Dio. L’adulterio è una smentita
alla volontà di Dio e all’amore di Dio.
b. Adultera: guardare le persone da un “aspetto”. Ma l’aspetto è una parte, non il tutto.
15. PER METTERLO ALLA PROVA: Il vero obiettivo è Cristo, non la donna. Qualsiasi risposta di
Cristo sarà sbagliata: o contro la legge o contro il suo insegnamento sulla misericordia. La logica degli
scribi è mettere Gesù con le spalle al muro.
a. Se condanniamo Cristo, condanniamo anche il prossimo (Dio non è giusto, perché punisce…?)
b. E’ la nostra logica con il prossimo, contro qualcuno che non ci va a genio.
16. AVERE MOTIVO DI CHE ACCUSARLO: si servono della donna. Quante volte utilizziamo altre
cose o persone per mettere alla prova qualcuno. Se il mio stile è quello di accusare o recriminare non
posso essere misericordioso. Uno che giudica e condanna non ha la misericordia nel cuore.
17. IL GIUDIZIO: Il giudizio, quando non è valutazione, è già condanna
18. CHINATOSI: Viene sottolineato “due volte”. Perché si china? Non è solo per scrivere per terra
(troppo superficiale). Gesto simbolo della vita di Cristo: sempre si china sull’uomo. Si china davanti
all’adultera, alla folla, agli interlocutori (cfr. lavanda dei piedi: davanti agli uomini)
19. SCRIVEVA PER TERRA: Varie ipotesi.
a. S. Girolamo: scriveva i peccati degli accusatori. Ma avrebbe dovuto scriverli due volte
b. Gesto profetico: si rifà ai profeti che utilizzavano spesso il linguaggio simbolico
c. Scrive prima la sentenza e poi il pronunciamento: cfr. Daniele
20. VARI SIGNIFICATI:
a. Gesù non affronta o sfida la folla, ma si mostra riflessivo. Non istiga e invita altri a fare lo stesso
b. Non risponde ma crea uno spazio di silenzio, quasi a voler dire: rivolgete lo sguardo su voi stessi e
sulla donna e non su di me.
c. Le leggi furono scritte sulla “pietra” (subito ci fu il vitello d’oro). Ora Gesù vuole dire che la legge
va scritta nell’uomo, fatto di terra, cioè di fragilità.
21. “CHI DI VOI E’ SENZA PECCATO SCAGLI PER PRIMO LA PIETRA:
a. Si rifà al rituale biblico della lapidazione. La pietra doveva essere tirata dal “testimone certo”.
b. Gesù invita a giudicare tutti e non solo la donna.
c. Gesù invita ad uscire dai fenomeni ed esecuzioni di massa.
d. IN POSITIVO: può condannare un altro solo chi ha un cuore puro, limpido. Possiamo dire qualcosa
a una persona solo quando siamo sicuri di parlare nell’amore.
22. COMINCIANDO DAI PIU’ ANZIANI:
a. L’anziano ha più esperienza di peccato. Spesso i giovani sono più intransigenti. Gli anziani si
lasciano raggiungere prima da quelle parole.
b. Vanno via prima perché sono i più contrariati. L’anziano “fissa” di più le sue idee e decisioni.
Infatti saranno i primi a ritornare per accusare Gesù al momento opportuno.
23. LO LASCIARONO SOLO E LA DONNA LA’ IN MEZZO: S. Agostino
24. “NESSUNO TI HA CONDANNATA?”: La chiama “donna” (cfr. Maria, samaritana, Maria di
Magdala): Gesù le restituisce la sua piena dignità. Non è un’adultera ma una donna. Le riconosce anche
il diritto alla parola, cosa che prima le era stato negato
25. NEANCH’IO TI CONDANNO:
a. Il testo non dice che la donna era pentita
b. Il perdono di Dio è atto gratuito
c. Il perdono e l’amore di Dio in Gesù permettono il cambiamento
Motivo per cui questo brano ha fatto fatica ad essere accettato. Ma: bisogna condannare il peccato non
il peccatore (Nemmeno la Chiesa lo può fare; solo Dio dopo la morte). Ecco lo scandalo del brano
26. VA’: è la prima parola detta da Dio ad Abramo = va verso te stesso, ritrova la tua profondità, il tuo essere amato …
27. NON PECCARE PIU’:
a. Non è una “pretesa” ma una conseguenza di una nuova relazione che la donna conosce con Gesù.
b. L’idolatria si può vincere solo tornando all’intimità con Dio.
c. Solo l’amore di Dio può vincere il peccato, non l’etica, la morale
28. D’ORA IN POI: Nella vita e nell’esperienza di fede ci deve essere un “d’ora in poi2, un momento in
cui si è toccato con mano la miseria umana e la misericordia di Dio
29. CONCLUSIONI:
a. Cosa mi invita a fare il Giubileo “d’ora in poi”? La donna non sarà più adultera perché ha scoperto
una relazione sponsale con Cristo.
b. Per cambiare ed essere capaci di perdonare abbiamo bisogno dell’amore di Dio.
c. Il perdono non è un fatto isolato ma un processo: passare dall’accettare l’altro (o sopportare…)
all’amore e al perdono (cfr. discorso della montagna sul 5° comandamento)
d. Gesù offre a tutti un cammino di conversione con la domanda: chi è senza peccato scagli la prima
pietra. Scoprire di essere tutti peccatori e bisognosi di misericordia.
e. Gesù ci ama sempre (8,15: “voi giudicate secondo la carne; io non giudico nessuno”). Qui abbiamo
il succo del Vangelo. Giovanni in questo brano ci invita a meditare sull’amore di Dio.