SOGGETTO 1 Titolo: "La ragazza drago"

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SOGGETTO 1 Titolo: "La ragazza drago"
SOGGETTO 1
Titolo: "La ragazza drago"
Agnese ama la vita, i suoi occhi sono luminosi ed il suo sorriso radioso. Durante l’ultimo inverno ha
contratto un male, ha imparato a conviverci nascondendolo al mondo, ma prima o poi qualcuno lo
scoprirà ed allora tutto inevitabilmente dovrà cambiare. Una mattina si trova seduta su una panchina
del parco, immersa nella lettura di un romanzo. Tutto procede come sempre. Una palla rotola verso
le sue gambe, poggia il libro accanto a sé, prende la palla e la porge sorridendo alla bambina che le
corre incontro. La piccola tende le braccia, il suo sguardo cade sul polso appena visibile della
ragazza, lì dove è visibile la psoriasi, prende il suo giocattolo e ritrae le mani. Agnese si copre i polsi,
ostenta un sorriso imbarazzato. La bambina continua a starle davanti, e le dice che ha la pelle simile
a quella dei draghi, tra i singhiozzi aggiunge che lei ha paura dei draghi poiché nelle favole sono
sempre i cattivi. Agnese non dice niente. Giunge in soccorso della piccola la madre, prende la figlia
tra le braccia, domanda cosa sia successo e la bambina le dice che la ragazza é un drago, lo ha
visto dalle sue braccia con le squame. La donna in un primo momento é a disagio, chiede ad Agnese
cosa sia successo e lei mostra i suoi polsi. La ragazza subito le assicura che non è contagioso che
è semplicemente psoriasi. Alla signora non importa di quale malattia si tratta, non deve più farsi
vedere al parco poiché può spaventare i bambini. Agnese si allontana. I passanti di tanto in tanto la
guardano, è sconvolta, se pure loro non sono a conoscenza della sua malattia i loro sguardi bruciano
sulla sua pelle come se sapessero tutto. Agnese arriva a casa, corre in camera, chiude la porta,
abbassa la persiana, accende alcune candele, una delle quali vicino ad un calendario: siamo ad
aprile. Lei è davanti allo specchio ed inizia a spogliarsi. Rimane in intimo, fissa la sua immagine
riflessa, si guarda il petto, si volta e si fissa le scapole, guardando le zone del suo corpo dove si è
manifestata la psoriasi ammette a se stessa di avere la pelle di un drago. Indossa una camicia da
notte bianca dalle maniche molto lunghe ed accollata, si siede alla scrivania ed inizia a disegnare.
Il tempo passa. Luca, vecchio amico di Agnese, é tornato dopo diversi anni dal trasferimento. Bussa
alla porta di casa dell’amica, gli apre la nonna di lei, messo da parte lo stupore lo abbraccia
affettuosamente in fondo è cresciuto tra quelle mura, é in città per trascorrervi parte delle vacanze
estive. Venuto a sapere che Agnese non è in casa decide di ripassare. Al secondo tentativo la
nonna sembra propinargli nuovamente una scusa. Si sente odore di bruciato, l'anziana donna corre
al piano superiore, Luca la segue. Aprono la porta della camera di Agnese, lei è in piedi che fissa le
fiamme bruciare ciò che é presente sulla scrivania, sembra sotto ipnosi, la nonna scuote la nipote
mentre Gregorio con una coperta spegne il piccolo focolaio e nota sulla parete il disegno di una
ragazza metà drago e metà umana. Agnese sembra risvegliarsi da un sogno, la nonna la fa sedere
su una sedia nel corridoio, lei rimane sorpresa nel vedere Luca. É passato tanto tempo dal loro
ultimo incontro, lui non é a conoscenza della sua malattia. Il ragazzo si mostra preoccupato per l'
amica e nell’istante in cui il suo sguardo si poggia nell’incavo del suo collo, lì dove si è estesa la
malattia, lei non batte ciglio, dice solo che non c’è posto per altri nel suo inferno e che deve
andarsene. Lui cerca di opporsi ma è tutto inutile. Nei giorni seguenti Luca si ripresenta da lei, rimane
in soggiorno, non vuole lasciarla sola, malgrado ciò la porta della camera di Agnese rimane
chiusa. Una mattina la nonna consegna al giovane un quaderno che stando a quanto scritto sulla
copertina è di proprietà della ragazza drago, lui lo legge tutto d’un fiato. Tra quelle pagine Agnese
racconta del continuo prurito, del fatto che non ha bisogno di essere salvata, sa bene che esistono
terapie che possono farla stare meglio, ciò di cui sente la necessità è di non essere più vista come
il personaggio cattivo delle favole. Luca sale da lei, lascia il quaderno fuori dalla sua porta, la
ringrazia per avergli raccontato di sé e gli ricorda che i draghi nelle storie non sempre sono i cattivi,
che sono figure mitiche e leggendarie dal grande coraggio e che lei deve fare appello ad esso per
farsi forza ed affrontare il mondo, naturalmente non da sola ma con accanto le persone che tengono
a lei. Silenzio. Luca scende, sta per andare via quando si sentono passi sulle scale è lei. Agnese gli
dice che è ancora in tempo per andare via, che l’inferno non è un bel posto nel quale vivere, lui le
risponde che non ha paura di bruciarsi.
I giorni passano. Una notte lui si presenta sotto la sua finestra e la invita ad andare insieme in
spiaggia poiché sono settimane che gli ripete quanto le manca il contatto con il mare, Agnese se
pure un pò restia accetta. In spiaggia il ragazzo le chiede se ha voglia di farsi un bagno notturno, lei
non risponde, Luca le dice di non aver paura poiché nel mare le fiamme non possono raggiungerla.
Lui va sul bagnasciuga, vuole lasciarle privacy, dopo qualche minuto non sente niente, si volta ed
Agnese è in costume e tremando accenna un timido sorriso. Le escoriazioni sul suo corpo sono
leggermente diminuite, è la prima volta che Luca la vede completamente e con un sorriso raggiante
le tende la mano, lei la afferra ed insieme vanno in acqua.
Nel frattempo in camera sua al posto del precedente disegno visto da Luca vi è quello di una ragazza
di spalle che si bagna i piedi sulla riva ed accanto vi è una frase: “Mi sto curando. L’inferno si sta
spegnendo. Ritorno a vivere”