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MAGAZINE
n° 16
APRILE 2015
PROGETTI | ARCHITETTURA | EDILIZIA
EXPO MILANO 2015
INSERTO STACCABILE
UNA SELEZIONE DEI MATERIALI
UTILIZZATI NELLA REALIZZAZIONE
DELL’ESPOSIZIONE UNIVERSALE
PROGETTI
SMART CITY 2050 PARIGI
POSTE ITALIANE SPA - SPED. A.P. - D.L. 353/03 ART. 1, CM. 1, DCB MI
EMOZIONI E FINITURE
IDEE CON IL COLORE DELL’ANNO
IL MARSALA, DA VEDERE ANCHE
AL SALONE DEL MOBILE
PREMIO INTERNAZIONALE
DI ARCHITETTURA
BIGMAT PRESENTA LA SECONDA EDIZIONE DEL BIGMAT INTERNATIONAL ARCHITECTURE AWARD ’15
E NE PARLA CON IL GIURATO ITALIANO FRANCESCO DAL CO, DIRETTORE DI CASABELLA
MAGAZINE
PROGETTI | ARCHITETTURA | EDILIZIA
Oltre 830 Punti Vendita in Europa di prodotti e consulenze per
costruire e ristrutturare casa.
Se hai realizzato
un progetto di rilevanza pubblica
o con particolari soluzioni
costruttive in collaborazione
con un Punto Vendita BigMat
o habiMat, puoi vederlo
pubblicato sul prossimo
numero di UP!
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Francesca Negri, Pierluigi Sabato,
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Direttore responsabile
Francesca Negri
Consulenza editoriale
CommFabriK Srl
Hanno collaborato a questo numero
Michelangelo Cecchetto, Stefano Guolo, Alessandra Guzzi,
Zoe Lafleur, Luca Mercante, Francesca Negri, Enrico Nicoli,
Michela Pesenti, Nicola Pisano, Rosa Santavite, Cristina Serra,
Carlo Vacca, Bibi Velluzzo
Grafica e Impaginazione
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Registrazione
N° 240 del 03/05/2011 Tribunale civile e penale di Milano
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2 UP! Aprile 2015
bigmat.it
N. 16 AP RI LE 2015
MAGAZINE
In copertina
il direttore di Casabella
Francesco Dal Co
PROGETTI | ARCHITETTURA | EDILIZIA
6
COPERTINA
14
BigMat presenta la seconda edizione
del BigMat International
Architecture Award ’15
PARIGI 2050
IL PROGETTO DELL’ARCHI-STAR
VINCENT CALLEBAUT
30
21
CASA DOLCE CASA
RESTAURARE CON IL SORRISO
I dati previsionali 2015
per il settore edile e immobiliare
22
EXPO MILANO 2015
Focus su due importanti progetti
dell’Esposizione Universale
49
ANCE
34
Inizia con questo numero
la nuova rubrica dell’Associazione
nazionale costruttori edili
INSERTO STACCABILE
I MATERIALI DI EXPO MILANO 2015
TETTO DA QUATTRO A DUE FALDE
CON BIGMAT VASS
50
RUBRICHE
Voci dal settore delle costruzioni
58
BIG NEWS
Novità dal mondo BigMat
26
NUOVA VITA A
CASCINA TRIULZA
39
Aprile 2015
UP! 3
Consigliano UP!
®
4 UP! Aprile 2015
L’EDITORIALE
L’EDITORIALE
di Rocco Alfano
Presidente BigMat Italia
Cari Lettori,
manca poco all’evento più atteso dell’anno. Il primo maggio prenderà il via Expo Milano 2015 e sarà un momento importante
anche per il mondo delle costruzioni. “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” è il tema al centro della manifestazione, che
attraversa tutti gli eventi organizzati sia all’interno sia all’esterno del Sito Espositivo.
Expo Milano 2015 sarà l’occasione per riflettere e confrontarsi sui diversi tentativi di trovare soluzioni alle contraddizioni
del nostro Pianeta: se da una parte c’è ancora chi soffre la fame, dall’altra c’è chi muore per disturbi di salute legati a
un’alimentazione scorretta. Senza dimenticare l’eccesso di cibo che viene sprecato ogni anno. Per questo motivo servono
scelte politiche consapevoli e stili di vita sostenibili al fine di trovare un equilibrio tra disponibilità e consumo delle risorse.
Come per il cibo, anche per i materiali da costruzione si parla di salubrità, di uso corretto e di soluzioni sostenibili per
un’architettura e un costruire che non siano più erosione del territorio, ma rigenerazione urbana e sociale. Expo Milano 2015,
per noi attori del mondo dell’edilizia, va visto anche in quest’ottica, magari mentre passeggeremo per il Sito Espositivo con
il naso all’insù, ammirando gli imponenti edifici da Mille e una notte.
Nell’attesa di Expo Milano 2015, rileviamo finalmente che tutto il comparto delle costruzioni si sta riprendendo. Alcuni
fattori infatti permettono di guardare al futuro in un’ottica più positiva: l’aggiustamento del cambio con il calo dell’euro
verso il dollaro, la diminuzione del costo del petrolio, una maggiore flessibilità del lavoro frutto del Jobs Act e il Quantitative
Easing, ovvero la manovra per cui la Banca Centrale Europea stampa moneta e con liquidità “nuova” acquista sul mercato
finanziario titoli di Stato (o di altro tipo) sortendo il deprezzamento della moneta da una parte e la diminuzione dei tassi di
interesse dall’altra. Il Rapporto Cresme di fine novembre 2014 parlava chiaro: “+3,5% per il rinnovo, +3,4% il nuovo, nel
2015 il mercato crescerà dell’1,1% dopo otto anni di discesa”. A marzo 2015 quest’ultimo dato aumentava, secondo il
direttore del Cresme Lorenzo Bellicini, a +1,5%.
L’industria delle costruzioni riveste ancora nelle dinamiche dell’intera economia un ruolo in grado di determinare un cambio
di marcia verso la ripresa e lo sviluppo globale e per questo motivo guardiamo al futuro con lo stesso spirito di Winston
Churchill: “L’ottimista - scriveva – vede opportunità in ogni pericolo, il pessimista vede pericolo in ogni opportunità”.
!
Rocco Alfano
Presidente BigMat Italia
Aprile 2015
UP! 5
ARCHITETTURA
L’ENERGIA PER RIPARTIRE
Il presidente di giuria del Premio BigMat International Architecture Award ’15, Jesús Aparicio,
e il direttore di BigMat International, Matteo Camillini, parlano della nuova edizione del premio
e di quello che sperano di trovare nei progetti in concorso.
di Zoe Lafleur
«E
ssere presidente di giuria del Premio Internazionale di
gli ultimi anni». Quale tipo di progetti pensa si potranno vedere e
Architettura BigMat è un’esperienza eccezionale. Un in-
quali sono le caratteristiche che cercherà di individuare? «Vedremo un
credibile e fortunato incontro tra me e gli organizzatori del
ampio spettro di progetti, questo significa probabilmente che verranno
premio, principalmente per tre motivi: il grande rispetto del Grup-
presentate diverse tipologie di edifici per dimensioni, materiali e location.
po BigMat nei confronti delle decisioni della giuria, il gran
numero e l’alta qualità architettonica dei progetti candidati
e infine la profonda conoscenza architettonica e l’impostazione
“open minded” degli altri membri della giuria». Con queste
parole Jesús Aparicio presenta la seconda edizione del
Premio BigMat International Architecture Award ’15, di
cui è nuovamente presidente di giuria. «Questa competizione
La giuria è sempre alla ricerca della qualità architettonica che non
– prosegue – è una delle poche non circoscritta a un singolo Paese, ma
chitettura. L’architettura ha un ruolo fondamentale, perché
coinvolge molte nazioni, ed è questo che la rende unica e importante.
è alle origini del progetto e del costruire, supportare questo
Nell’edizione di quest’anno mi aspetto di vedere ancora una volta le
per BigMat, al di là delle mille tendenze, significa dare un contributo a
migliori rappresentazioni dell’architettura europea de-
costruire bene per tutti, dal consumatore finale ai produttori. Quest’anno
6 UP! Aprile 2015
dipende solo dalle dimensioni dell’edificio ma deriva da un compromesso
tra vari aspetti».
Matteo Camillini, direttore di BigMat International, approfondisce le finalità del premio: «Il fatto di essere alla seconda edizione del
premio internazionale significa per BigMat voler consolidare un premio
a vocazione europea che ha lo scopo di coinvolgere il mondo dell’ar-
SLOVACCHIA
I PAESI
CHE PARTECIPANO
AL PREMIO
Totale Punti Vendita 8
Non partecipa al BMIAA ’15
REPUBBLICA CECA
Totale Punti Vendita 28
BELGIO
Totale Punti Vendita 25
FRANCIA
Totale Punti Vendita 309
ITALIA
SPAGNA
E PORTOGALLO
Totale Punti Vendita 172
Totale Punti Vendita 296
I NUMERI DI BIGMAT
INTERNATIONAL
Chi è BigMat International
BigMat International SA, con sede centrale in Lussemburgo e presente in
Creazione: 1981
Punti vendita nel 2015: 838
Fatturato 2015: 2 Mil €
Collaboratori 2015: oltre 6.400
sette paesi europei (Spagna, Portogallo, Francia, Italia, Repubblica Ceca, la regione
della Vallonia e Bruxelles capitale in Belgio, Slovacchia), è stato creato
nel 1981 per riunire imprese di diversi paesi europei mediante una
formula di associazione e cooperazione. L’evoluzione e la crescita del
gruppo si basano su quattro caratteristiche principali: indipendenza
degli imprenditori, spirito di eccellenza, cooperazione e scambio
di esperienze, vicinanza e prossimità con il cliente.
Oltre 830 Punti Vendita in Europa, un fatturato globale di oltre
2 miliardi di euro e servizi specializzati per tutto il settore
Matteo Camillini
dell’edilizia.
Aprile 2015
UP! 7
Iscrivi i tuoi progetti entro il primo maggio al
Premio BigMat International Architecture Award ’15
su WWW.ARCHITECTUREAWARD.BIGMAT.COM.
www.bmiaa.com
JESÚS APARICIO GUISADO
Laureatosi presso la Scuola Tecnica
Superiore di Architettura di Madrid,
con un Master di Architettura presso
la Columbia University di New York e
Dottore in Architettura. Il suo approccio
architettonico si fonda su tre principi:
la ricerca, l’insegnamento e la pratica
professionale. Come ricercatore ha ottenuto
la Borsa di Studio dell’Academia de España
a Roma, la Fulbright/MEC e la Borsa di
studio di Bankia. Cattedratico di Progetti
Architettonici presso la Scuola Tecnica
Superiore di Architettura di Madrid e
professore ospite e conferenziere in diverse
scuole e istituti di architettura in Europa e
in America.
Gli edifici di Aparicio hanno partecipato a
diversi concorsi, come il Premio ar+d, il
Premio de Arquitectura y Urbanismo del
Comune di Madrid, il Premio HYSPALIT
di Architettura con Mattone e il Premio
Saloni. Nel 2000 ha rappresentato la
Spagna presso la Biennale di Architettura
di Venezia. Nel 2005, è stato selezionato
per partecipare alla Biennale di Architettura
Spagnola. Nel 2008, è stato nominato per il
Premio Klippan e per lo Swiss Architectural
Award e infine nel 2012 ha vinto la 39ª
edizione del Premio IIDA.
Commissario delle mostre “Jóvenes Arquitectos de España” (2006) e “Domusae
Espacios para la Cultura” (2010) e curatore
della collezione di Ensayos Cerámicos. Sia
le sue ricerche teoriche sia i suoi progetti
architettonici sono stati premiati e pubblicati
su scala internazionale.
www.facebook.com/bmiaagenda
@bmiaagenda
MondoBigMat
sicuramente ci piacerebbe scoprire progetti innovativi e
sostenibili, fonte di ispirazione, energia e fiducia per i
giovani architetti europei».
Le iscrizioni al premio sono in corso e chiuderanno il primo maggio.
Poi toccherà alla giuria mettersi al lavoro per scegliere 18 finalisti e tra
questi eleggere il vincitore del Gran Premio Internazionale e i cinque
vincitori dei Premi Nazionali. Sarà inoltre attribuita una Menzione Speciale
Giovani Architetti a un’opera di un architetto di età inferiore ai 40 anni
al momento della conclusione dei lavori.
La selezione si concentrerà su opere architettoniche di
ogni tipologia (residenziale, commerciale, industriale, edilizia pubblica, ecc.) che abbiano contribuito alla cultura architettonica contemporanea, mantenendo il legame con la storia dell’architettura e una
particolare attenzione per il rispetto di un’edilizia sostenibile mirata ad
aumentare il comfort abitativo. Il premio è rivolto agli architetti di sei Paesi: Belgio, Francia, Italia, Repubblica Ceca, Spagna e per la prima volta
anche Portogallo, che insieme alla Spagna fa ora parte di BigMat Iberia.
«A livello di giuria e di gestione del premio vogliamo lasciar fare agli
specialisti. È il presidente Jesús Aparicio che, per i diversi Paesi e in
piena e totale indipendenza ha valutato e contattato i vari giurati. Big-
Mat International si propone di essere un “mecenate”, e
non influenza minimamente né la scelta della giuria né
dei progetti vincitori», sottolinea Camillini. Per l’Italia Aparicio ha
chiamato un grande nome dell’architettura e dell’editoria di settore,
Francesco Dal Co (vedi intervista a pag. 10).
Il Premio BigMat International Architecture Award ’15 ha anche l’intento
di fare il punto della situazione sul settore. «Probabilmente – osserva
Aparicio – negli ultimi vent’anni l’architettura è stata troppo distratta
dal mondo virtuale e penso che ora si stia tornando alla bellezza del
mondo reale, a un concetto di costruzione stabile e utile. Anche
l’avanguardia dell’interior design sta seguendo questa strada». In tutto
questo, anche il ruolo dei Punti Vendita di materiali edili è cambiato
e, guardando al futuro, ancora dovrà evolversi: «Si rischia di essere
troppo generici dando un giudizio su scala europea, ma sicuramente
si può dire – afferma Camillini – che quello del distributore di materiali
per l’edilizia è un ruolo costretto a cambiare per stare sul mercato in
8 UP! Aprile 2015
un’ottica di forte preparazione sia tecnica sia di capacità
di offrire servizi. I distributori edili devono saper gestire la sfida
della multicanalità, a partire da internet fino ad arrivare a tutte le altre
forme ibride e coniugarla con il valore aggiunto di una specializzazione
puntuale che parli al professionista ma anche al privato».
La cerimonia di premiazione e consegna dei riconoscimenti avrà luogo venerdì 20 novembre 2015 durante il Congresso annuale del Gruppo BigMat che si terrà a Berlino. «Dopo
Granada, dove si è svolta la premiazione del 2013, abbiamo scelto una
città a nostro avviso emblema dell’architettura europea: cantiere a cielo
aperto, distrutta, divisa, riunificata e ricostruita, Berlino è il simbolo del
“rammendo urbano”, del significato più profondo di ristrutturazione e
riqualificazione che sembra incarnare il futuro del mondo delle costruzioni», conclude Camillini.
!
Gran Premio Internazionale BigMat ’13, Xaveer De Geyter Architects.
Elishout Kitchen Tower Campus Coovi - Anderlecht
LA GIURIA
Francesco Dal Co • Italia
Architetto e Direttore del magazine
di architettura internazionale Casabella
Olivier Bastin • Belgio
Architetto del ministero della regione di
Bruxelles
Henri Ciriani • Francia
Architetto e medaglia d’oro per il
French Architecture Academy nel 2012
Manuel Aires Mateus • Portogallo
Architetto e fondatore di Aires Mateus
Associados e Professore all’Accademia
di Architettura di Mendrisio, Svizzera
Martin Rajniš • Repubblica Ceca
Architetto e fondatore di Hut’ architektury,
vincitore del Global Prize of Sustainable
Architecture nel 2014
Antonio Ortiz • Spagna
Architetto e fondatore di Cruz y
Ortiz Architectos e medaglia d’oro
dell’Architettura al CSCAE nel 2014
IL COORDINAMENTO SCIENTIFICO
Jesús Aparicio • Presidente di giuria
Dottore Architetto e Cattedratico di Progetti
Architettonici della E.T.S.A.M.
Jesús Donaire • Segretario di giuria
Architetto e Professore Associato di Progetti
Architettonici della E.T.S.A.M.
Menzione Speciale Giovani Architetti ’13, Héctor Fernández Elorza.
Facoltà di biologia genetica e cellulare - Alcalà (Spagna)
I PREMI
• Primo Premio
30.000 euro al vincitore assoluto
• Primo Premio Italia
5.000 euro
• 12 premi per i finalisti
1.500 euro ai secondi
e terzi classificati dei singoli Paesi
• Menzione Speciale
Giovani Architetti
Aprile 2015
UP! 9
SFIDARE E STIMOLARE IL MONDO DELLA
SFIDARE E STIMOLARE
IL MONDO DELLA
PROGETTAZIONE
È questo uno dei ruoli chiave della distribuzione edile secondo Francesco Dal Co,
il noto storico dell’architettura e direttore della famosa rivista Casabella.
di Francesca Negri
I
strionico e un po’ ruvido, come ogni Capricorno che si rispetti (è nato
tutti da conoscere, utilizzare e sperimentare. Questo è certamente un
Ferrara il 29 dicembre 1945), l’architetto e direttore di Casabella
arricchimento importante. Da questo punto di vista anche imprese che
Francesco Del Co è il nuovo giurato italiano del premio biennale
hanno come finalità di distribuire e far giungere sul mercato materiali
BigMat International Architecture Award ‘15. Il curriculum di Dal Co è
da costruzione di diverse tipologie e provenienze territoriali e culturali
chilometrico (lo trovate riassunto nel box a pag. 11) così come il suo
possono stimolare, e in alcuni casi sfidare, la capacità che i progettisti
sguardo sul mondo delle costruzioni, capace di spaziare ben oltre i confini
hanno di avvalersi di mezzi di espressione che non siano riconducibili
nazionali ed europei e leggere mercati e movimenti con la mente di chi
sempre alle tradizioni e alle culture a loro più prossime.
non conosce barriere di alcuna sorta.
Si può individuare una direzione che l’architettura di oggi
sta prendendo?
Un ruolo che secondo lei possono avere anche i tanti
programmi dedicati alla ristrutturazione di case che riempiono i canali televisivi italiani e americani?
Direi di no, mi permetta di dire che non ha alcun senso osservare le cose
Non posseggo televisioni a casa mia, non le saprei proprio dire.
in questi termini. Da sempre l’architettura segue direzioni che non sono
come quello contemporaneo le cose cambiano con molta rapidità, ma
Professor Dal Co, la sua agenda è fitta di impegni prestigiosi e in molti la richiederanno come giurato per i loro
concorsi. Perché ha accettato questo ruolo proprio per
il Premio BigMat International Architecture Award ‘15?
proprio per questo la committenza tende ad avere fisionomie del tutto
Ritengo che ogni iniziativa che permetta il confronto tra progettisti di Paesi
contrastanti e la fisionomia architettonica evolve secondo modi che le
diversi sia sempre meritevole di avere il benvenuto poiché è necessario
sono specifici: è difficili pensare che ci sia una tendenza dominante, ci
pensare sempre di più che la professione evolva attraverso il confronto non
sono tante esperienze. La verità è che l’architettura evolve se ci sono
solo con esperienze individuali diverse, ma anche con situazioni e ambienti
buoni e bravi architetti, questa è la cosa fondamentale.
differenti. In un mondo che si ritiene globalizzato, in realtà le differenze
prevedibili e sicuramente il suo sviluppo non è mai avvenuto imboccando
una strada univoca, bensì l’opposto. La stessa cosa vale oggi. Ovviamente, in un mercato dei prodotti per l’architettura così ampio e vasto
non scompaiono affatto. Nell’esperienza soggettiva di quelli che svolgono
Quale contributo possono portare, a suo avviso, i punti
vendita di materiali edili al mondo dell’architettura?
una professione o si dedicano a un’arte come coloro che si occupano di
Uno degli effetti dell’apertura e del moltiplicarsi dei mercati è quel-
questo motivo un premio come quello di BigMat penso debba essere
lo di mettere a disposizione di coloro che svolgono la professione
considerato e apprezzato soprattutto come un’occasione di confronto e
dell’architetto materiali che non fanno parte di tradizioni specifiche,
di scambio tra esperienze che non sono omologabili.
10 UP! Aprile 2015
architettura è assai difficile utilizzare il concetto di globalizzazione. Per
A PROGETTAZIONE
CHI È FRANCESCO DAL CO
Nato nel 1945, Francesco Dal Co si è laureato in
architettura all’Istituto Universitario di Architettura di
Venezia (Iuav) nel 1970. Dal 1981 occupa la cattedra
di Storia dell’Architettura allo Iuav. È professore di
Storia dell’Architettura all’Accademia di Architettura
dell’Università della Svizzera Italiana (dal 1996 a oggi).
È stato professore alla School of Architecture della
Yale University (1982-1991); Senior Fellow al Center
for Advanced Studies della National Gallery of Art di
Washington DC; Scholar al Center for Advanced Study
del Getty Center di Los Angeles; Accademico di San
Luca. Dal Co è stato inoltre direttore della Sezione
Architettura de La Biennale di Venezia (1988-1991)
e direttore del Dipartimento di Storia dell’Architettura
dello Iuav (1995-2003). È responsabile di pubblicazioni
di architettura per la Casa Editrice Electa dal 1978.
Dal 1996 è direttore della rivista Casabella.
Dal Co guarda l’orologio e in men che non si dica ci congeda. C’è tempo solo per un’ultima domanda a bruciapelo
mentre ci accompagna, con galante risolutezza, verso
l’uscita. Che giurato sarà, professore?
«Certamente non litigioso. Prima di dire di sì a questo incarico mi sono
informato su chi sedeva in giuria con me perché detesto chi si mette a
litigare in queste occasioni».
Tra le sue pubblicazioni:
• Architettura contemporanea (con M. Tafuri), Electa,
Milano 1976 (edizioni inglese, francese, tedesca,
spagnola, giapponese e cinese);
• Abitare nel moderno, Laterza, Roma-Bari 1982
(edizioni inglese e spagnola);
• Tadao Ando. Le opere, gli scritti, la critica, Electa,
Milano 1994 (edizioni inglese e portoghese);
• Storia dell’architettura italiana. Il secondo Novecento
(a cura di), Electa, Milano 1997;
• Frank O. Gehry, Electa, Milano 1998 (edizioni inglese
e tedesca);
• Il tempo e l’architetto. Frank Lloyd Wright e il
Guggenheim Museum, Electa, Milano 2004;
• Carlo Scarpa. La Fondazione Querini Stampalia a
Venezia (con S. Polano), Electa Milano 2006;
• Tadao Ando, 1995-2010, Electa, Milano 2010;
• Renzo Piano, Electa, Milano 2014.
!
Aprile 2015
UP! 11
ELOGIO ALLA SEMPLICITÀ
Gabriele Lelli, vincitore della sezione italiana della prima edizione del Premio BMIAA ’13,
parla di un’architettura che deve avere come obiettivo primario il miglioramento
della vita delle persone, anche senza progetti faraonici.
di Michela Pesenti e Carlo Vacca
«V
incere la sezione italiana del Premio BigMat International
La qualità della giuria e dei partecipanti era lo specchio del dibattito
Architecture Award ’13 è stata davvero una sorpresa». A un
culturale contemporaneo europeo e per noi è stato un momento di con-
anno e mezzo di distanza, l’architetto Gabriele Lelli sembra
fronto importantissimo anche in relazione a quanto stava, e sta tutt’oggi,
ancora non crederci. «La serietà dell’organizzazione e della giuria ha
attraversando il mondo dell’edilizia in Italia. Poter discutere e ragionare
permesso di poter mettere in competizione e valutare progetti
con i colleghi esteri e gli operatori del settore è stata un’occasione
specialistici eccezionali, per tematica o per posizione, con
opere semplici, inserite nel tessuto “anonimo” dei nostri territori»,
utile per mettere in luce le diverse specificità nazionali», osserva Lelli.
spiega. Ed è stato proprio con un’opera “semplice” – il progetto del
penso sia utile che la qualità sia condivisibile, anche se non
quartiere residenziale Via Padovani Housing a Imola – che nel 2013 Lelli
subito condivisa – ammette l’architetto –. Credo che il contributo
& Associati Architettura + Magazè Srl di Faenza si sono aggiudicati la
dell’architettura debba essere volto a migliorare la vita
delle persone». L’idea è quella di un’architettura che esprima
dei valori, che dia una risposta ai bisogni e, contemporaneamente, sia capace di andare oltre le aspettative.
vittoria della sezione italiana della prima edizione del BigMat International
Architecture Award ’13.
«Vincere questo premio ha sicuramente arricchito la mia esperienza.
L’architetto parla poi di un concetto interessante: «In questo momento
Il tipo di architettura di qualità che Lelli auspica anche
per il futuro deve ritornare ad avere un ruolo sociale importante, essere espressione sintetica della
cultura contemporanea: «Le persone devono essere
fiere e sentirsi rappresentate dalle opere pubbliche
e dalle nuove costruzioni inserite
nel paesaggio della loro città. La
qualità dell’architettura è
un lavoro di squadra e i
committenti, soprattutto
quelli pubblici, devono
crederci».
Parlando quindi di
scenario attuale, in
che direzione crede
stia andando il mondo
dell’architettura in Italia?
«Ci sono due realtà distinte. La
prima è rappresentata da una nuova
12 UP! Aprile 2015
CHI È GABRIELE LELLI
Lelli & Associati Architettura + Magazé Srl. Via Padovani Housing - Imola
generazione di architetti e progettisti capaci di competere a livello
internazionale. Disinibiti verso la contemporaneità e capaci di inserirsi
in contesti delicati e complessi come quelli del nostro territorio; attorno
a loro ruotano produttori di eccellenze e imprese propositive».
E l’altra faccia della medaglia? «Purtroppo sui media e nell’opinione del
cittadino, l’edilizia viene spesso colpevolizzata come contenitore dei mali
italiani (dalla corruzione allo scempio). Costruire è un’attività che porta al
degrado piuttosto che alla riqualificazione e le ultime politiche in ambito
fiscale non hanno aiutato il settore per le modalità troppo complesse.
Occorre una svolta soprattutto nella maturità dei grandi committenti e
nella politica. Contemporaneamente, è essenziale un grosso lavoro di
condivisione dal basso, da parte dei cittadini riguardo la consapevolezza
della qualità delle trasformazioni del territorio. Gli operatori del settore
sono in grado di anticipare e sviluppare nuove tendenze, ma non devono
essere lasciati da soli in balia di continue leggi che complicano i processi
invece di facilitarli», conclude Lelli.
Gabriele Lelli è architetto, laureato alla Facoltà
di Architettura di Firenze.
Attualmente è Ricercatore e Professore
Aggregato di Composizione Architettonica e
Urbana presso la Facoltà di Architettura di
Ferrara. Svolge attività di ricerca nell’ambito
della progettazione urbana e architettonica
contemporanea, dalla scala della città,
attraverso lo studio dei principi insediativi che
la generano, fino al dettaglio dei piccoli spazi
e delle piccole cose che ne determinano le
atmosfere. Si occupa di architettura sostenibile
e recupero urbano. Oltre che a Ferrara, ha
insegnato allo Iuav di Venezia, all’Accademia
di Architettura di Mendrisio in Svizzera e a
San Sebastian in Spagna. Ha svolto attività
didattica prima con Mario Zaffagnini, poi, a
lungo, con Massimo Carmassi. Inoltre è stato
collaboratore per diversi anni dell’architetto
svizzero Peter Zumthor, Premio Pritzker 2009.
Ha tenuto lezioni e conferenze in Italia e
all’Estero.
La ricerca teorico-compositiva si è tradotta
soprattutto in opere e progetti nella realtà del
territorio con il lavoro costante in studio. Ha
fondato prima, con Davide Cristofani, lo studio
Cristofani & Lelli Architetti e nel 2009, con
Roberta Bandini e Andrea Luccaroni, lo studio
Lelli & Associati Architettura. Molte opere
realizzate hanno avuto riconoscimenti nazionali
e internazionali.
!
Aprile 2015
UP! 13
SMART CITY 2050 PARIGI
Torri verdi, urban farming, ponti anfibi, alghe e tecnologia piezoelettrica per il futuro
della capitale francese secondo l’archi-star Vincent Callebaut.
di Zoe Lafleur
R
idisegnare Parigi per farla diventare la capitale di un’architettura
città e di darle energia rinnovabile e riciclabile tramite sistemi innovativi.
“social-green”. Il giovane architetto belga Vincent Callebaut (classe
Un nuovo stile eco-responsabile di vita che ne migliora la qualità nel
1977) non ha dubbi: «Questo studio presenta otto prototipi di torri
rispetto dell’ambiente». Il risultato è il progetto “2050 Paris Smart City”,
diverse tra loro, che hanno lo scopo di restituire la natura nel cuore della
che lascia letteralmente a bocca aperta. Commissionato nell’ambito del
14 UP! Aprile 2015
http://vincent.callebaut.org
Piano Clima Energia del comune di Parigi, che prevede di ridurre del 75%
non solo. Le torri di Callebaut integrano fin dalla progettazione le regole
le emissioni di gas a effetto serra entro il 2050, il futuristico progetto
della bioedilizia, tra cui il riscaldamento e il raffreddamento passivi, il
“2050 Paris Smart City”, pur rispettando la ricca storia di Parigi, mira
riciclo dell’acqua piovana, l’inserimento di pareti verdi che infondono aria
a coltivare un futuro più sano, riducendo l’impatto ambientale.
fresca nelle metropoli, mentre orti comunitari e spazi verdi incoraggiano
Il masterplan – che Callebaut ha studiato in collaborazione con l’a-
i residenti a portare gli aspetti della vita rurale all’interno del tessuto
genzia Setec, specializzata in green engineering (ossia specializzata
urbano. Le torri sono tutte a uso misto, residenziale e commerciale,
nell‘utilizzo di tecniche di misura e di controllo volte allo sviluppo di
favorendo l’integrazione delle attività, e riducendo così la necessità di
prodotti, tecnologie e processi capaci di offrire benefici ambientali e
trasporto su base giornaliera.
tecnologici) – è composto da otto torri verdi progettate singolarmente
Tra la vegetazione si scorgono pale eoliche, veicoli elettrici, battelli
che inserite nel panorama di Parigi creano un’atmosfera visionaria,
ricoperti di verde e celle fotovoltaiche. Callebaut propone un’inedita
futuristica e, sotto certi punti di vista, affascinante. L’obiettivo è quello di
architettura di Parigi fortemente simbolica, che disegna nuove forme
ridurre vertiginosamente le emissioni entro il 2050. Per farlo, la natura
di innovazione urbana e sociale e propone un costruire zero carbon
è posta al centro dello studio progettuale: le piante sono sui tetti, sui
emission e zero waste (sprechi) per una visione dell’abitare che da
balconi, fanno parte della pavimentazione e ricoprono i prospetti, ma
sogno può diventare realtà.
MAPPA
Torri alveare 20
Torri fattoria 19
Torri antismog 14
Torri fotosintesi 15
Torri montagna 1
Torri mangrovia 10
Torri ponte dal 12 al 16
Torri nido di bambù 13
Aprile 2015
UP! 15
TORRI ALVEARE, PER
AUMENTARE LA DENSITÀ
DI QUARTIERI RESIDENZIALI
Un alveare di piccole abitazioni
si va a sovrapporre al tessuto
cittadino esistente per
raddoppiare la densità del XX
distretto. Le mini-tipologie
edilizie con struttura metallica
vanno a innestarsi sugli edifici
esistenti per creare dei macrocondomini green, come solo le
api sanno fare.
TORRI FATTORIA,
LA CAMPAGNA
TORNA IN CITTÀ
Sembrano quelle piramidi di
sassi che si fanno sulla spiaggia
per esprimere desideri e invece
sono quattro super-fattorie
capaci di fornire alla città ogni
genere di prodotto agricolo e
restituire prezioso ossigeno
all’atmosfera cittadina. I prodotti
a chilometro zero elimineranno
anche le emissioni dovute al
trasporto delle materie prime
dalla campagna alla città.
16 UP! Aprile 2015
TORRI ANTISMOG, 23 KM DI CICLONI
CONTRO L’INQUINAMENTO
Nel centro cittadino, XIV distretto, un percorso verde
di 23 km sostituisce le vecchie rotaie del tram tra orti
urbani e piste ciclabili. Le corti interne degli edifici e gli
spazi verdi vicini ai percorsi ospitano delle enormi torri
cave che contengono turbine eoliche assiali, studiate
per purificare l’aria del centro della città.
Queste torri disinquinanti offrono una forte densità
urbana di alloggiamenti con un impatto minimo
ambientale. Saranno integrate negli incroci tra i
viali parigini e lungo gli ecosistemi esistenti, come
il Buttes Chaumont, il Parco Monsouris, il Parco
André Citroën, ecc. A livello energetico, queste torri
produrranno elettricità dall’integrazione di turbine
eoliche assiali nella facciata rinforzata e da un
fotovoltaico tessile flessibile. Per quanto riguarda la
parte termica, il differenziale di temperatura con le
gallerie della Petite Ceinture verrà utilizzato per creare
i tubi di raffreddamento/riscaldamento geotermici
che permettono così di creare un sistema di aria
condizionata naturale all’interno della torre.
TORRI FOTOSINTESI,
NUOVA VITA ALL’ODIATA
TORRE MONTPARNASSE
Nel 1973 veniva ultimata la
Torre Montparnasse, tra le
critiche di cittadini e autorità.
Per questo Callebaut ha pensato
di ridisegnare questo edificio
ricoprendolo di alghe capaci
di generare energia grazie
a un processo foto-sintetico
che fa da mantello verde alla
vecchia struttura. Il grattacielo
è affiancato da due piccole
costruzioni analoghe.
Aprile 2015
UP! 17
TORRI MONTAGNA PER COMBATTERE
L’“ISOLA DI CALORE URBANA”
NEL CENTRO DELLA CITTÀ
Le torri montagna – solari, idrodinamiche e
piantumate – sono progettate per il primo distretto
di Parigi e si sovrappongono agli edifici storici
di Rue de Rivoli. Immaginate come degli alti
coni di vetro rovesciati quasi del tutto avvolti da
vegetazione, le torri verdi dovrebbero sorgere
sopra gli edifici esistenti del centro della città
e funzionare come condizionatori naturali per
contrastare il fenomeno dell’isola di calore del
nucleo cittadino.
In ogni torre sono disponibili tre tipi di energie
rinnovabili: durante il giorno, due grandi campi
solari e termici producono energia e acqua calda;
di notte, una stazione idroelettrica rilascia una
cascata urbana di acqua piovana accumulata, che
dalla cima della torre ricade nei serbatoi localizzati
a diversi livelli, producendo ulteriore energia;
i balconi verdi producono phyto-purificazione
dell’acqua e dell’aria, e compostaggio.
TORRI MANGROVIA
DELLA GARE DU NORD,
UNA FORESTA DI SERVIZI
PER I VIAGGIATORI
Come le radici delle mangrovie,
queste torri verdi crescono tra
i binari della Gare du Nord,
fornendo la stazione di servizi
e alloggi per i viaggiatori.
La tecnologia piezoelettrica
trasformerà i movimenti della
caotica vita della stazione in
energia in grado di servire la
“selva” di edifici.
18 UP! Aprile 2015
TORRI PONTE,
ANFIBI
SULLA SENNA
Queste torri verdi progettate
da Callebaut in realtà sono
ponti. Le strutture gemelle si
servono dell’energia idroelettrica
generata dal movimento
dell’acqua e di quella eolica
delle turbine incastonate nella
struttura per dotare la città
allo stesso tempo di ponti e
grattacieli abitabili a impatto
zero, che superano la Senna
collegando a nord e a sud Parigi.
Saranno costruiti dal XVI al XII
distretto.
TORRI NIDO DI BAMBÙ,
UN INTRECCIO DAVVERO
GREEN
Una struttura di bambù
ricopre le 13 torri del quartiere
Masséna e contiene dei veri e
propri orti urbani. Le torri sono
interrotte a metà per lasciare
spazio alle turbine eoliche ad
asse orizzontale che rendono
questi edifici tra i più efficienti
del masterplan. Una selva di
piccole turbine invade i tetti per
massimizzare l’efficienza.
Aprile 2015
UP! 19
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in più: Just GreenPlanet è stato sottoposto a un rigoroso studio LCA
(all’interno del “Programma per la valutazione dell’impronta ambientale Progetto co-finanziato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del
Territorio e del Mare”) che ha permesso di analizzare e ridurre l’impatto
ambientale della fase di produzione.
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20 UP! Aprile 2015
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I NUMERI
Casa dolce casa
Le previsioni per il 2015 annunciano ancora prezzi in calo, a favore
di un ulteriore aumento delle compravendite
Fonte: Tecnocasa Group
di Francesca Negri
Quale sarà l’andamento
del mercato immobiliare nel 2015?
+5
%
Sono le compravendite stimate,
in aumento rispetto alle 420mila del 2014
-3
%
?
I prezzi delle compravendite
caleranno ancora tra il 3 e l’1%
LE CITTÀ PIÙ AL RIBASSO
-62
%
+21,1
%
-43
%
€
Manutenzione
straordinaria
abitazioni
Non
residenziale
Elaborazione Ance su dati Istat
LE CITTÀ PIÙ AL RIALZO
Ecco le città che, vedranno la maggiore
caduta dei prezzi immobiliari
-8 -7
Foggia
Frosinone
Periodo 2008-2015
Abitazioni
Nuove
430-440mila
%
INVESTIMENTI IN EDILIZIA IN ITALIA
%
Campobasso,
Livorno, Parma
Le aree dove i prezzi
sono previsti in crescita
+2
%
Aosta, Avellino, Benevento, Messina,
Pesaro, Pistoia, Rieti, Sassari
Aprile 2015
UP! 21
CEMENTO
BIODINAMICO AL
PADIGLIONE ITALIA
Tecnologia, design e sostenibilità made in Italy.
Italcementi riveste Palazzo Italia a Expo Milano 2015
con un materiale innovativo.
di Cristina Serra
D
i Padiglione Italia si sa ormai quasi tutto, ideato da Nemesi&Partners,
con Proger e BMS Progetti per la parte ingegneristica e il prof. Livio
De Santoli per la sostenibilità dell’edificio, è il risultato di un con-
corso internazionale di progettazione a cui hanno partecipato 68 studi.
La costruzione è connotata da una forte sperimentalità, innovazione
tecnologica e un approccio eco-friendly; la sua realizzazione è il frutto
dell’applicazione del know-how di tutte le imprese italiane che sono
state coinvolte nel progetto.
Per posizione e architettura, Palazzo Italia assume il ruolo di Landmark
all’interno dell’area Expo e costituisce il punto focale del viale del Cardo
che attraversa tutto il sito espositivo. Si tratta di una struttura complessa,
il cui involucro esterno è ispirato a una “foresta urbana”, formato da un
intreccio di linee che, come in una scultura, crea un effetto di luci e di
ombre, vuoti e pieni. Una texture geometrica unica e originale che evoca
il sovrapporsi casuale di rami, dando vita quasi a un’opera di Land Art.
I materiali innovativi scelti per la realizzazione di tale copertura, vetro
fotovoltaico e cemento biodinamico, rientrano pienamente nell’ottica di
sostenibilità con cui Palazzo Italia è stato disegnato.
Scopri di più su Expo Milano 2015
nell’inserto staccabile
I MATERIALI DI EXPO MILANO 2015
22 UP! Aprile 2015
© Nemesi&Partners
I NUMERI DELLA STRUTTURA
DI PALAZZO ITALIA
• 9.000 mq superficie esterna
• oltre 750 pannelli tra piani e curvi
• 4 per 4,20 metri la dimensione dei pannelli
• 12.500 le ore di ricerca dedicate al progetto
• 15 tecnici e ricercatori coinvolti nella messa punto di i.active BIODYNAMIC e nella
realizzazione dei panelli
• 2.000 tonnellate di cemento biodinamico
utilizzate
Aprile 2015
UP! 23
L’intera superficie esterna e le facciate interne del luogo icona
dell’Esposizione Universale 2015 sono infatti rivestite
da oltre 750 pannelli di cemento biodinamico, il nuovo materiale sviluppato in i.lab, cuore della ricerca e
dell’innovazione Italcementi. La componente “bio” di i.active
BIODYNAMIC è data dalle proprietà disinquinanti e autopulenti del
nuovo cemento “mangiasmog”, ottenute grazie a TX Active: principio
attivo fotocatalitico per materiali cementizi brevettato da Italcementi. A
contatto con la luce del sole, il principio attivo presente nel materiale
consente di “catturare” alcuni inquinanti organici e inorganici presenti
nell’aria, trasformandoli in sali inerti e contribuendo così a liberare l’atmosfera dallo smog pur garantendo un’alta qualità estetica dei manufatti.
La malta, inoltre, prevede l’utilizzo per l’80% di aggregati riciclati, in
parte provenienti dagli sfridi di lavorazione del marmo di Carrara, che
conferiscono una brillanza superiore ai cementi bianchi tradizionali. La
“dinamicità” è invece una caratteristica propria del nuovo materiale,
che presenta una fluidità tale da consentire la realizzazione di forme
complesse come quelle che caratterizzano i pannelli di Palazzo Italia.
I.active BIODYNAMIC presenta, inoltre, caratteristiche di lavorabilità
e resistenza straordinarie se confrontato con le malte classiche. Ha una
fluidità iniziale tre volte maggiore (300 mm contro 100 mm), è due volte
più resistente alla compressione (oltre 60 MPa a fronte di 30 MPa delle
malte classiche) e anche doppiamente resistente alla flessione (oltre
10 MPa a fronte di 5MPa delle malte classiche).
L’esperienza delle Esposizioni Universali non è nuova per Italcementi
Group che, del resto, ha un legame storico con queste manifestazioni:
dalla medaglia d’argento all’Expo del 1867 di Parigi, al
successo del Padiglione Italiano realizzato con i.light il cemento
trasparente simbolo di Expo Shanghai 2010, fino al nuovo
cemento biodinamico a Expo Milano 2015.
I lavori sul fronte ovest
di Palazzo Italia
(foto del 27 febbraio 2015)
24 UP! Aprile 2015
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I NUMERI DELL’INTERVENTO
• Tipo di intervento: Recupero e riqualificazione
• Luogo: Interno al sito espositivo Expo 2015 - Ex Via C. Belgioioso, 171, Milano
• Progettista: Architetto ingegnere Roberto Tornelli
• Direttore lavori: Metropolitana Milanese Spa
• Impresa di costruzioni: Torelli Dottori Spa - Cupramontana (AN)
• Tempi di intervento: Dal 23 settembre 2013 al 31 gennaio 2015, 496 giorni.
• Stato reale: Ancora in corso
• Classe energetica: Da classe G a classe B, certificazione LEED NC
IL PROGETTO
Per il fabbricato di fine Ottocento, di carattere
rurale, è stato previsto un intervento di recupero
e riqualificazione di quasi 10 milioni di euro,
rivolto alla realizzazione di un edificio a elevate
prestazioni energetico-ambientali tra cui:
• la riduzione del 76,5% del fabbisogno di
energia rispetto a un edificio tipo di riferimento;
• la copertura del 56,7% del fabbisogno di
energia dell’edificio attraverso energia prodotta
da fonti energetiche rinnovabili in sito;
• la riduzione del 50% del fabbisogno di acqua
per usi sanitari.
All’interno sarà predisposto un insieme di
servizi di ristorazione e di accoglienza aperti a
tutti i visitatori Expo e una ricca varietà di spazi
dedicati allo svolgimento di eventi, workshop,
presentazioni, animazioni, spettacoli, laboratori,
esposizioni e mostre mercato.
Alla data di chiusura di questo numero di UP!
a Cascina Triulza erano in corso le sistemazioni
esterne, nell’area del cortile. Era stato
piantumato il bosco geometrico, all’interno
degli edifici era iniziata la posa del percorso
per ipovedenti denominato Loges-Vet-Evolution
(il più avanzato fra i sistemi che soddisfano la
normativa prestazionale vigente in Italia in tema
di eliminazione delle barriere architettoniche di
tipo senso-percettivo). Aveva inoltre preso il via
il montaggio del pergolato nell’area del pic-nic,
mentre erano in corso di realizzazione gli impianti
nell’area del cortile e le pavimentazioni dell’edificio
Residenza. Infine nell’edificio Granaio proseguono
la realizzazione degli impianti per la cascina e gli
allestimenti dell’auditorium.
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nell’inserto staccabile
I MATERIALI DI EXPO MILANO 2015
26 UP! Aprile 2015
NUOVA VITA A
CASCINA TRIULZA
L’antica costruzione rurale lombarda sarà sede
del padiglione espositivo della Società Civile
di Expo Milano 2015.
di Nicola Pisano
E
xpo Milano 2015, tra critiche e lodi, ha anche il merito di aver innescato processi di rinnovamento di patrimoni storici, architettonici
e ambientali della Lombardia. È il caso di Cascina Triulza, un’antica
costruzione rurale già presente all’interno del sito espositivo, una delle
cascine che segnano il paesaggio nei dintorni di Milano e riportano la
città alla sua origine contadina e agricola. In fase di ristrutturazione
per Expo Milano 2015, dopo l’evento la struttura rimarrà in eredità
alla città di Milano. La cascina storica sarà restituita al suo antico
splendore per offrire uno spazio emblematico di grande utilità pratica
all’interno dell’esposizione universale: un esempio dell’architettura
Aprile 2015
UP! 27
IL RUOLO DI BIGMAT
BigMat Spaberg per Cascina Triulza ha fornito
svariate tipologie di materiali, consulenze
tecniche e tutto quanto necessario in un
cantiere di questa rilevanza.
Realtà industriale di Milano nata alla fine
degli anni Novanta, quale continuazione
dell’esperienza di tre generazioni dedicate
all’edilizia pesante, BigMat Spaberg oggi è
sinonimo di qualità, negli uomini, nel servizio,
nei rapporti, nelle soluzioni e nei prodotti,
un interlocutore serio per partner di alto
profilo. Controllo di qualità interno e continua
ricerca di soluzioni e sistemi nel rispetto delle
normative vigenti fanno di BigMat Spaberg un
fornitore innovativo e con risposte di sicuro
vantaggio per le imprese edili e i progettisti,
costantemente affiancati – se necessario – da
un responsabile che può essere presente
nei cantieri per assistere l’impresa nelle
sue scelte e nella realizzazione di processi
tecnologici di alta qualità.
Una realtà evoluta che ha già messo in campo
o ha in cantiere progetti di crescita in termini
di servizi offerti alla clientela; attenzione alla
formazione continua dei propri dipendenti;
creazione di uno specialista per ogni settore
merceologico a disposizione del cliente in
cantiere.
rurale lombarda e un modello di produzione agricola che la rende
nizzazioni internazionali potranno dare visibilità e valore alle proprie best
molto importante sul piano simbolico per l’affinità con il tema di Expo
practice in collaborazione con le organizzazioni della Società Civile. Al
Milano 2015.
suo interno sono presenti servizi di ristorazione e di accoglienza aperti
La riabilitazione della Cascina Triulza, legacy permanente alla città
a tutti i visitatori dell’Expo e una ricca varietà di spazi:
di Milano, ha superato la fase di Design Review LEED, e si inserisce
all’interno del Progetto Cascine, che prevede il recupero delle cascine
• area espositiva: include gli spazi in cui le organizzazioni possono
di proprietà comunale presenti sul territorio milanese. Questo sistema
allestire una propria area espositiva allo scopo di far vivere il tema di
offrirà durante l’Expo Milano 2015 la possibilità ai visitatori di esplorare
Expo “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” valorizzando le loro com-
itinerari agricoli e parchi urbani.
petenze su cooperazione, sviluppo sostenibile, salute e alimentazione;
LA NUOVA VITA DELLA CASCINA
• area eventi: comprende un auditorium da 200 posti a sedere,
un’area destinata a workshop e laboratori e uno spazio aperto a
Il complesso di Cascina Triulza, esteso su un’area di 8.650 mq (2.700 mq
corte di 1.700 mq, utilizzabile per attività educative e ricreative ed
di superficie coperta), è gestito, in collaborazione con Expo Milano 2015,
eventi artistici e culturali;
dalla Fondazione Triulza, un raggruppamento di numerose organizzazioni
• area mercato: un’area riservata a piccoli produttori, attività com-
di rilevanza nazionale e internazionale, selezionate tramite un bando di
merciali e organizzazioni che promuovono prodotti e servizi attenti
gara. Centro dello sviluppo sostenibile e della ricerca tecnologica sul
alla qualità, all’ambiente e ai diritti dell’uomo;
tema alimentare, nella Cascina Triulza avrà sede il padiglione espositivo
• area lavoro: un luogo con postazioni di lavoro dove creare networking
della Società Civile. Non sarà solo uno spazio unico riservato al terzo
e collaborazioni tra le realtà del terzo settore, i visitatori e il personale
settore, ma anche un luogo in cui aziende, istituzioni pubbliche e orga-
impegnato nell’evento.
28 UP! Aprile 2015
L’INTERVENTO EXPO 2015
(distribuzione energia elettrica, illuminazione esterna, raffrescamento e
riscaldamento, approvvigionamento e distribuzione idrica, antincendio,
L’intervento per Expo 2015 si articola in due parti: la cosiddetta “Piastra”
acque nere e meteoriche, rilevazione fumi, sicurezza e controllo accessi),
e i “Manufatti”, le opere costruite al di sopra della piastra, in parte
dei percorsi e delle aree pavimentate, della “collina mediterranea” e degli
permanenti e in parte provvisorie.
spazi verdi. In questo intervento sono inclusi scavi e predisposizione
L’area su cui sorge Expo ha una forma allungata e organizzata lungo
delle fondazioni delle aree service.
un’arteria principale di circa 1,5 km (Decumano) e una via più corta e a
La categoria dei “Manufatti” – realizzati sopra la piastra – si suddivide in
essa ortogonale (Cardo), assumendo così l’organizzazione del castrum
permanenti e provvisori. Tra i primi figurano l’Open Air Theatre, la Cascina
delle città di fondazione di epoca romana.
Triulza, il Palazzo Italia, la passerella Expo-Cascina Merlata, la passerella
Dopo la cantierizzazione e lo svolgimento della manifestazione, si prov-
Expo-Fiera. Tra i manufatti provvisori che saranno smantellati a fine
vederà alla dismissione e smantellamento degli spazi espositivi e degli
esposizione: i lotti espositivi nazionali, i padiglioni regionali, le aree service,
edifici di servizio provvisori. Questa fase potrà essere meglio determinata
le aree espositive joint corporate e le aree tematiche, gli agroecosistemi
e programmata attraverso l’approvazione dell’apposito “Programma
all’aperto, l’Expo Centre e l’International Media Center.
Integrato di Intervento”, così come previsto dall’Accordo di Programma
Il progetto esecutivo di Cascina Triulza, con la relazione completa di Metro-
Expo 2015 approvato dagli enti interessati il 17 ottobre 2008.
politana Milanese Spa, è consultabile su www.bigmat.it/cascinatriulza.
L’intervento “Piastra” prevede la predisposizione dell’area piastra, la
In questa realizzazione ha avuto un ruolo importante BigMat Spaberg
realizzazione degli spazi d’acqua (canale, vasche e lago), degli impianti
(vedi box pag. 28) con l’impresa Torelli Dottori Spa.
!
FOCUS TETTI, SOLAI E PARETI
BigMat Spaberg di Arese (MI) ha collaborato con la progettazione e le imprese coinvolte nella realizzazione di Cascina
Triulza in modo esteso, fornendo un’ampia varietà di prodotti. Tra questi, meritano un focus i prodotti Index impiegati
in più punti della realizzazione.
Per l’isolamento acustico dei rumori di calpestio l’impresa di costruzione Torelli Dottori Spa ha utilizzato, al primo piano in
tutti gli edifici di Cascina Triulza, la gamma di prodotti Index tra cui FONOSTOPDuo l’isolante per pavimenti ad altissima
efficienza che consente di rispettare i requisiti acustici previsti dal decreto DPCM del 5/12/97 attuativo dalla legge 447/95.
Costituito da fibre sintetiche resistenti ed elastiche che non si spezzano e non si schiacciano come accade invece per le
fibre minerali, è un materiale isolante robusto e sicuro, resistente alla foratura. Tra le sue peculiarità vi sono lo spessore
sottile e la leggerezza, contrariamente ai fogli di materiale plastico espanso non si sposta quando si stende il massetto
grazie “all’effetto velcro” della faccia inferiore, che gli impedisce di muoversi evitando la formazione di “ponti acustici”
che potrebbero vanificare le operazioni di isolamento.
TOPSILENT è invece il prodotto Index per l’isolamento acustico dai rumori aerei. Si tratta di una lamina ad alta densità
che possiede le proprietà acustiche della lamina di piombo pur essendone completamente esente. L’assenza di piombo
consente di evitare le problematiche tossicologiche tipiche causate da questo metallo.
Nella ristrutturazione dei tetti in legno di Cascina Triulza è stata impiegata la versione TOPSILENTDuo in cui la finitura
in polipropilene su una delle due facce è sostituita da un feltro in tessuto non tessuto di poliestere dotato di una rigidità
dinamica s’=21 MN/m3, applicata con la faccia rivolta verso la parete la lamina contribuisce ulteriormente all’isolamento
acustico.
Infine nel pacchetto dei solai dei piani terra nei tre edifici Residenza, Stalla e Granaio è stata posata la membrana Radon
Barrier di Index per la protezione dai gas radioattivi quali il Radon rintracciabili nell’aria esterna ma anche nei materiali
da costruzione e nel sottosuolo. Questa membrana, di grosso spessore e resistente alle forature, è costituita da una
particolare mescola elastoplastomerica a base di bitume distillato, plastomeri ed elastomeri; estremamente compatta,
priva di volumi liberi, e quindi impermeabile ai gas. La faccia superiore delle membrane è rivestita con talco serigrafico
che consente un agevole svolgimento del rotolo mentre la faccia inferiore è rivestita da un film termofusibile a fiamma
denominato Flamina, che consente di realizzare una protezione continua poiché le sovrapposizioni delle membrane
sono saldabili a fiamma.
Aprile 2015
UP! 29
RESTAURARE CON IL SORRISO
La ristrutturazione del trecentesco Tabernacolo dei Logi a Sesto Fiorentino (FI) diventa occasione
di emancipazione lavorativa per un gruppo di ragazzi diversamente abili.
di Michela Pesenti
Q
uando si parla di ristrutturazioni e restauri si pensa sempre a mi-
Nello sviluppare il piano d’azione il Rotary Club ha ritenuto che questo
glioramenti estetici e tecnici di un edificio, a volte invece succede
intervento fosse un’occasione irripetibile per coinvolgere nella realizzazio-
che un progetto di ristrutturazione sia in grado di fare molto di più
ne delle opere edili i ragazzi diversamente abili della Cooperativa Sociale
che abbellire, riuscendo a regalare un sorriso alle persone.
È quello che è successo con il progetto di restauro del Tabernacolo della
Vergine de’ Logi di Colonnata, una piccola cappella del XIV secolo nel
“La Fonte – Lavori Artigianali” di Cercina, frazione di Sesto Fiorentino.
LA STORIA
comune di Sesto Fiorentino (FI).
Il Tabernacolo dei Logi, così chiamato per l’antico nome della strada su
Sponsor eccezionale di quest’opera di restauro è stato il Rotary Club
cui si trova (ora via Ugo Bassi), è costituito da una piccola cappella con
Firenze-Sesto-Calenzano che nel 2013 è riuscito a reperire i fondi
altare. È un tipico esempio di architettura votiva, affrescata nel 1385
necessari da Rotary International per ridare nuova vita a un luogo di
da Francesco di Michele (allievo di un seguace di Giotto). Appartenuto
grande valore storico e pittorico prima che l’incuria e il tempo potessero
per anni alla famiglia Ginori Lisci, nel 2011 è stato ceduto al Comune
causarne il crollo. Il progetto, già realizzato gratuitamente dall’architetto
di Sesto Fiorentino che, con un gruppo di cittadini, ha subito pensato a
Giovanni Minutoli, della Facoltà di Architettura di Firenze, era nel cas-
un tempestivo intervento di restauro e messa in sicurezza.
setto assieme al benestare del Comune, pronto a concedere i permessi
La longeva storia di questo tabernacolo è travagliata come tutte le
necessari senza alcun indugio, non appena i fondi si fossero trovati.
storie dei beni architettonici del nostro paese, sopravvissuti a molte
Così, dopo 25 anni di attese, di speranze e grazie fondamentalmente
avversità. Negli anni del dopoguerra subisce un primo restauro poi nel
alla caparbietà del presidente del consiglio comunale di Sesto Fiorentino
1957 vengono “strappati” gli affreschi interni che lasciano così la loro
Andrea Giorgietti, i lavori sono finalmente iniziati.
collocazione storica. Nel 2003 arriva una nuova proposta naufragata
30 UP! Aprile 2015
Daniela Valentini mentre esegue il restauro sul timpano esterno del tabernacolo
poi per mancanza di risorse, fino al 2007 quando il comune ne diventa
il proprietario.
Nel 2013 Andrea Giorgietti riesce a coinvolgere una squadra di professionisti tra cui gli architetti Stefano Bertocci e Giovanni Minutoli che
si fanno carico gratuitamente del progetto; con la collaborazione delle
istituzioni, dei restauratori Guido Botticelli, Daniela Valentini, Grazia
Ventura, e grazie alla fornitura gratuita di tutti i materiali edili da parte
del Punto Vendita BigMat Focardi e Cerbai, i lavori possono finalmente
iniziare nel mese di novembre.
PROGETTO DI RESTAURO:
TABELLA DEI DEGRADI PRESENTI
INTONACI, RIVESTIMENTI MURARI E PIETRA
CANCELLO
IL PROGETTO
Il Tabernacolo dei Logi, sebbene di dimensioni ridotte, possedeva tutte
le caratteristiche tipiche dell’architettura di fine Trecento tra cui la volta
a crociera, un altare, l’abbozzo di prospettiva con la Pietà Mariana e gli
Alterazione o
mancanza
Distacco o
mancanza
Patina biologica
Ossidazione
affreschi ormai perduti così come parte di alcune sinopie.
Lo stato dell’edificio prima del restauro era gravoso: crollata la gronda
e parte del manto di copertura, la stabilità della struttura portante era
a rischio, l’umidità stava divorando le ultime tracce dei dipinti. La ve-
Esfoliazione
Erosione
Presenza di
vegetazione
getazione aveva ormai circondato l’edificio con il rischio che un crollo
vegetale improvviso avrebbe potuto mettere in pericolo la struttura del
tabernacolo.
I lati erano stonacati quasi totalmente mettendo in evidenza elementi
Aprile 2015
UP! 31
I NUMERI DELL’INTERVENTO
• Tipo di intervento: Restauro di intonaci, rivestimenti
murari e pietra; ripristino del tetto e della copertura;
ricostruzione rampa di accesso e marciapiede drenante;
restauro di affreschi e dipinti
• Luogo: Sesto Fiorentino (FI)
• Progettista: Architetto Giovanni Minutoli
• Direttore lavori: Architetto Giovanni Minutoli
• Restauri: Guido Botticelli e ditta Ventura-Valentini
• Tempi di intervento: 7 mesi
litici e i giunti di malta, l’acqua piovana aveva danneggiato la pietra.
Per accedere alla cappella era stata costruita una rampa a tronco di
cono, in mattoni, anch’essa usurata dal tempo.
LE FASI DI RISTRUTTURAZIONE
La ristrutturazione è stata eseguita in 7 mesi, sotto la supervisione
dell’architetto Minutoli. Il progetto di restauro si è articolato in 3 step
di lavoro. Nelle prime fasi si è proceduto con la pulizia dagli elementi
esterni che mettevano a rischio l’edificio, il consolidamento e il restauro.
Sono state eliminate delle piante ad alto fusto con pericolo di crollo, è
stato ripristinato il tetto riordinando la copertura con sostituzione dei
coppi, degli embrici rotti e degli elementi lignei. Sono state aggiunte due
catene in copertura a chiudere il cordolo in ferro di copertura, montate
a raso con l’intonaco per limitare l’impatto visivo.
È stato inserito un marciapiede drenante in corrispondenza dei due lati
contro-terra per salvaguardare l’edificio dalle infiltrazioni, e per rafforzare
le sotto-strutture è stato creato un collegamento tramite barre filettate
tra la struttura in cemento armato del marciapiede e la muratura del
tabernacolo. Durante la progettazione si è prestata maggiore attenzione
anche alle esigenze dei disabili: è stata restaurata l’antica rampa troncoconica e il marciapiede è stato modificato portando il piano di calpestio
a quota strada per favorirne la fruizione da parte di tutti.
Per quanto riguarda l’aspetto puramente artistico si è proceduto in seconda fase con la ricerca delle tracce degli affreschi sul fronte principale
e dei dipinti del sotto arco con relativo restauro a opera della società di
restauro Valentini-Ventura.
È stata ricomposta l’immagine del manufatto e ridipinta la parte frontale
del tabernacolo. Il 20 settembre 2014 è stato completato il restauro
strutturale del tabernacolo e dell’unico frammento esistente degli affreschi della facciata, ma per il prossimo futuro è già stato messo in
agenda il restauro delle decorazioni interne e delle sinopie rimanenti.
I risultati dell’opera sono stati ottimi dal punto di vista edilizio e umano,
un restauro che ha fatto bene non solo all’edificio, ma anche al cuore
della comunità.
32 UP! Aprile 2015
In questa pagina, un momento dei lavori di sistemazione del verde
e il gruppo di lavoratori della Cooperativa Sociale
“La Fonte – Lavori Artigianali” coordinato da Massimo Brandi.
Nella pagina precedente, alcune fasi della ristrutturazione
del tetto del Tabernacolo
UN’ESPERIENZA PARTICOLARE
Massimo Brandi coordinatore dei lavori per la Cooperativa Sociale svela
che l’esperienza di lavoro al Tabernacolo dei Logi è stata un’occasione di
straordinaria crescita umana e sociale, sia per l’importanza dell’opera,
sia per il contesto in cui i ragazzi sono stati inseriti, chiamati a lavorare
con persone altamente qualificate.
L’avventura del restauro è stata vissuta con trepidazione e con la gioia
di svolgere mansioni nuove e al di fuori della loro routine di vita.
I ragazzi hanno lavorato con grande volontà, hanno creato un legame
con il vicinato che ha imparato a conoscere il calore umano che solo
loro sanno trasmettere.
L’impegno durante la fase di abbattitura degli alberi, la difficoltà nel
salire sui ponteggi per togliere il tetto, e infine la soddisfazione a lavoro
finito; queste sono le tappe e i momenti che resteranno nella memoria
di questo restauro.
«Stare a contatto con questi ragazzi mi ha permesso di vivere momenti
veramente carichi di emozioni – racconta Alessandro Cerbai, titolare di
BigMat Focardi e Cerbai – avrei voluto fotografare i loro sguardi il giorno
dell’inaugurazione: davvero imperdibili».
Per il gruppo della Cooperativa La Fonte la soddisfazione a lavoro
finto è stata tanta, si tratta spesso di piccoli gesti: riuscire e portare
una carriola, dei sacchi, pulire coppi e tegole o anche solo riordinare
il cantiere; attività facili ma che rappresentano un punto di arrivo, un
obiettivo in cui convogliare tutte le energie.
Una piccola grande impresa che ha lasciato un segno nella vita di questi
ragazzi insegnando a loro, e a tutti, che l’emancipazione personale si
ottiene anche con il lavoro. L’edilizia edifica non solo con i mattoni, ma
anche con le buone azioni; perché è vero che il lavoro nobilita l’uomo
e a volte un muro non è una semplice infrastruttura ma un mezzo per
ottenere molto più di quel che si è costruito: un sorriso che ha un valore
aggiunto e che spinge a una riflessione sociale più profonda.
!
IL RUOLO DI BIGMAT
Il prezioso e generoso contributo di BigMat Focardi e Cerbai al progetto di ristrutturazione ha consentito di poter utilizzare materiali edili a
titolo gratuito come intonaci Biocalce Kerakoll, Biocalce Rinzaffo e Biocalce Pietra per i lavori alla struttura. Argilla e calcestruzzo Laterlite
sono stati invece impiegati nel rinforzo della cupola. Per l’imbiancatura sono stati utilizzati prodotti Kerakoll.
«Partecipare a questo progetto è stata un’esperienza unica che va al di là della beneficenza, noi siamo un’azienda alla terza generazione e
ci piace poter operare sul territorio di Sesto Fiorentino come realtà sociale oltre che commerciale».
BigMat Focardi e Cerbai è una storica realtà fiorentina, da oltre 50 anni nel settore dell’edilizia. Il team di tecnici specializzati supporta
i clienti dalla progettazione alla messa in opera per lavori a regola d’arte e in tempi record. Dal 2005 nel Gruppo BigMat promuovono
un’edilizia in piena evoluzione, prodotti nuovi e tecnologici, logistica, professionalità e competenza.
Aprile 2015
UP! 33
TETTO DA QUATTRO A DUE FALDE
CON BIGMAT VASS
In tre mesi una villa monofamiliare di Settimo Milanese (MI) si rifà il look in ottica
di risparmio energetico con il sistema BigMat VASS.
di Rosa Santavite
L’
intervento di efficientamento energetico con sistemi passivi e
sistemi attivi di una villa monofamiliare di Settimo Milanese (MI)
ha avuto come punto cruciale il rifacimento del manto di co-
pertura, trasformato da tetto a quattro falde a tetto a due falde con
l’asse di colmo posto in direzione est/ovest, affinché una falda abbia la
miglior esposizione al sole (lato sud) per sfruttare al meglio l’installazione
integrata di un impianto fotovoltaico. Per questo importante lavoro di
manutenzione, durato circa tre mesi, lo studio di progettazione R4M
engineering Srl ha scelto il sistema BigMat VASS.
IL CONTESTO
L’immobile è inserito in un contesto residenziale urbano caratterizzato
da tipologie abitative a bassa altezza e bassa densità, in ambito periferico rispetto al centro edificato del Comune di Settimo Milanese:
edifici monofamiliari di uno o due piani fuori terra e/o edifici residenziali
34 UP! Aprile 2015
Fonte GoogleMaps
I NUMERI DELL’INTERVENTO
• Tipo di intervento: Trasformazione di copertura
da quattro falde a due falde e realizzazione di cappotto esterno
a intonaco sottile per isolamento facciate
• Luogo: Settimo Milanese (MI)
• Progettista e direttori lavori: R4M engineering Srl
• Tempi di intervento: 3 mesi
• Classe energetica: Da classe G a classe C
costituiti da più unità immobiliari di massimo tre piani fuori terra, tutti
con area di pertinenza destinata in parte a giardino e/o cortile comune.
L’EDIFICIO ESISTENTE
La villa monofamiliare oggetto dell’intervento è costituita da due piani
fuori terra (piano rialzato e piano primo) oltre al piano sottotetto senza
permanenza di persone e un box interrato pertinenziale esterno al
sedime del fabbricato. L’area di pertinenza è destinata interamente a
giardino, esclusa la sola rampa di accesso al box interrato. La copertura
del fabbricato era costituita da quattro falde a padiglione con manto di
copertura in tegole tipo coppo con struttura formata da piccola e grossa
8 h 40’) ottenuto grazie a 6 cm di EPS addizionato a grafite che coniuga
orditura in legno. Le facciate erano interamente rivestite da listelli ricavati
leggerezza ad alti valori di isolamento termico e 10 cm di fibra di legno
da mattoni faccia a vista originali.
a media e alta densità, la cui massa maggiore permette di ottenere
IL PROGETTO
prestazioni estive più elevate.
La nuova copertura a due falde ha avuto un aggetto di gronda superiore
Contenimento del consumo energetico dell’edificio e utilizzo di energie
a quello attuale, da 0,50 m a 1,50 m, per aumentare il riparo delle fac-
rinnovabili. Questi sono stati i due obiettivi dell’intervento di risanamento.
ciate dagli agenti atmosferici e aumentare la superficie di irraggiamento
L’unità abitativa era già dotata di un impianto solare termico ma non
funzionale ai pannelli fotovoltaici.
adeguato al soddisfacimento delle esigenze energetiche. L’impianto
Lo smaltimento delle acque meteoriche riutilizzerà l’attuale innesto dei
solare termico, rimosso e reinstallato sul tetto, è stato integrato con
pluviali alla rete interna di fognatura privata, senza alterare l’attuale
l’aggiunta di un ulteriore impianto fotovoltaico posizionato sopra la
schema di immissione.
copertura in tegole.
Per la realizzazione del progetto sono state utilizzate nuove tecniche
Al fine di ottenere il più alto rendimento dell’impianto fotovoltaico, la co-
improntate a un uso estensivo del legno nelle costruzioni. Tali tecnologie
pertura del fabbricato di poco meno di 150 mq, originariamente costituita
hanno previsto l’utilizzo di solai di copertura realizzati con pannelli in
da quattro falde con assi nord-sud e est-ovest, è stata trasformata in co-
legno stratificati BigMat VASS anch’essi pre-assemblati in stabilimento
pertura a due falde di maggiori dimensioni con esposizioni sud-nord (asse
su orditura di travi e travetti in legno, soluzioni orientate prevalente-
di colmo posto in direzione est-ovest). Il nuovo manto di copertura
mente alla costruzione a secco con riduzione del contenuto di acqua
è stato realizzato con moduli BigMat VASS ad alto isolamento
(U=0,22 W/m2K, altezza isolamento 20 cm, sfasamento di
FIBRA DI LEGNO Alta densità 230 kg/m3 sp. 40 mm
FIBRA DI LEGNO Media densità 160 kg/m3 sp. 60 mm
OSB/3 sp. 9 mm
NEOPOR sp. 60 mm
Perline sp. 20 mm
Aprile 2015
UP! 35
L’ESPERTO RISPONDE
di Luca Mercante Direttore tecnico Team BigMat VASS
Quando si parla di ristrutturazioni o di
interventi sulla copertura di un edificio
abitato l’aspetto più importante è quello di
cercare di limitare al massimo i disagi alle
persone che ci abitano e le possibilità di
danni alle parti non oggetto di intervento.
Nello specifico del rifacimento di un tetto
bisogna porre particolare attenzione
a riparare l’ultimo solaio dagli agenti
atmosferici per il tempo che rimane
scoperto (tra demolizione dell’esistente e
riposizionamento della copertura).
Nel cantiere di Settimo Milanese, come
mostrato nelle foto, è stato scelto di
utilizzare un ponteggio che riparasse
completamente anche il tetto in modo da
non rischiare danni alle stanze sottostanti.
Anche in questo caso, la rapidità di posa
dei moduli pre-assemblati BigMat VASS è
stata una delle caratteristiche apprezzate
dal progettista e dalla committenza perché
ha permesso di limitare al minimo il tempo
tra le demolizioni e il riallestimento del
tetto in legno.
Il coordinamento tra la squadra in cantiere
e BigMat Gilardi Giuseppe & C. Snc, che
ha proposto il sistema BigMat VASS, è
stata fondamentale per organizzare e
gestire tutti gli aspetti legati alla logistica
e alla movimentazione della travatura,
soprattutto quando si è trattato di gestire
(senza scoperchiare il ponteggio), la
trave di colmo che non avendo appoggi
intermedi era un pezzo unico da 11,5 m.
Anche per questo aspetto, la soluzione
modulare pre-assemblata si è rivelata
vantaggiosa. La spedizione dei moduli
BigMat VASS in casse numerate e
impilabili ha permesso di velocizzare lo
scarico e il trasporto al piano del materiale
di copertura, riducendo al minimo il tempo
di occupazione del suolo pubblico davanti
all’abitazione.
36 UP! Aprile 2015
Prospetto Est
IL RUOLO DI BIGMAT
Il sistema BigMat VASS è stato fornito
da BigMat Gilardi Giuseppe & C. Snc.
Esperienza, competenza e cortesia
permettono, da oltre 50 anni, di soddisfare
ogni tipo di clientela ed essere punto di
riferimento nella vendita di materiali edili
nell’area del Meratese e nella provincia
di Lecco. L’azienda nasce come Punto
Vendita di materiali per edilizia diventando
negli anni un punto di riferimento anche
per i materiali di rifinitura della casa
quali ceramiche, rivestimenti, parquet,
pavimentazioni esterne, porte e portoncini
blindati, stufe e camini, arredi e strutture
per giardino. Uno staff preparato e
cortese è a disposizione per consigliare al
meglio nella scelta di prodotti altamente
selezionati per costruire, ristrutturare,
riscaldare e abbellire la casa.
nell’edificio (scelta improntata alla bioarchitettura), riduzione dei tempi
di realizzazione e del consumo energetico, impiego di materiali riciclabili
a fine ciclo di vita dell’edificio.
La scelta di questi materiali è stata caratterizzata dall’impiego di soluzioni
ecocompatibili, particolarmente prestanti dal punto di vista dell’isolamento termico. Le trasmittanze previste dal progetto sono notevolmente
al di sotto dei limiti imposti dalla normativa, esasperando le prestazioni
delle parti componenti l’involucro superiore dell’edificio, il tutto integrato
al nuovo impianto fotovoltaico.
quota 0,00 al primo piano, e in una tonalità più chiara da quota primo
FINITURE
piano a intradosso di gronda. I contorni finestre sono evidenziati da
Gli elementi di copertura riprendono i materiali attuali con la sola ec-
cornici in spessore di intonaco color sabbia chiaro. Il manto di copertura
cezione delle murature perimetrali esterne interessate dall’isolamento
delle nuove falde riutilizzerà in gran parte gli attuali elementi in laterizio:
a cappotto a rasatura sottile, per le quali è stata prevista una finitura
tegole tipo coppo integrate eventualmente da altre nuove dello stesso
liscia per esterni color mattone/prugna scuro fugata orizzontalmente da
tipo e colore.
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Le migliori performance
per le tue applicazioni
PREMIUM
SISTEMI DI CAROTAGGIO
La nuova generazione di motori per il carotaggio TYROLIT è caratterizzata da eccellenti performance e da un intelligente pannello di controllo. Il loro robusto e compatto design li rende perfetti per lavorare anche nelle peggiori situazioni di cantiere. L’assortimento copre tutti i campi di applicazione ed è completato da un’ampia gamma di supporti, accessori per il carotaggio e corone ad umido (ottime le corone prodotte con la tecnologia TGD brevettata da TYROLIT).
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UP! 37
38 UP! Aprile 2015
news
E M O Z I O N I
E
F I N I T U R E
DA MARSALA
A MILANO
LA LAVANDERIA ARAGOSTA
DI ARTESI
SUPERFICI DEL BENESSERE E DEL COLORE
DI OLTREMATERIA
IL PARQUET COLOR MARSALA
DI XILO1934
L’INTERIOR DESIGN CON I SISTEMI A SECCO
DI SAINT-GOBAIN GYPROC
LO STUDIO SI RIFÀ IL LOOK
CON HABIMAT
Aprile 2015
UP! 39
DA MARSALA A MILANO
MARSALA È IL COLORE DELL’ANNO SECONDO IL PANTONE COLOUR INSTITUTE
E, NATURALMENTE, SARÀ QUESTA LA TINTA ANCHE DELL’IMMINENTE
SALONE DEL MOBILE DI MILANO.
D
escritto come il naturale colore, robusto
e terroso del vino da cui prende il nome:
Marsala è il colore del 2015 che caratterizzerà
i prodotti di design, l’arredo e le finiture; a dirlo il
Pantone Colour Institute, autorità mondiale nel
settore dei colori.
L’executive director di Pantone, Leatrice
Eisemen, consiglia di sceglierlo per gli
accessori per la casa o per dipingere
le pareti; pur essendo intenso non
appesantisce ma riesce a scaldare e
si declina perfettamente nel design di
interni e negli accessori. Ottima scelta
per il soggiorno, la camera da letto e
la cucina ma anche per tutti i tessili, le
lampade, gli elettrodomestici o i complementi come
poltrone, sedie e divani.
Di sicuro anche il prossimo Salone del Mobile di
Milano, evento cult del settore in programma dal
14 al 19 aprile, si tingerà di questa tonalità di colore
e molte aziende hanno già realizzato prodotti e
allestimenti sulle tonalità in voga che
uniscono il marrone rustico, il bordeaux
e il rosso fino al viola e al vinaccia. Per
una casa in linea con l’ultima tendenza
habiMat ha selezionato per voi alcune
aziende che saranno presenti proprio
al Salone del Mobile o che già hanno
realizzato progetti e prodotti in linea con il
color trend del 2015.
HABIMAT DI BIGMAT EDIL NOVELLI CAMBIA LOOK
Stile e novità, parole chiave di habiMat, sono state le linee guida adottate da BigMat Edil Novelli per l’opera di restyling
dello showroom habiMat in via Ardeatina a Roma, inaugurato lo scorso 28 marzo.
Il nuovo e rinnovato showroom, dedicato principalmente ad architetti e clienti finali, prevede un’esposizione elegante e
accogliente, studiata nei dettagli per offrire all’acquirente una migliore visione
delle soluzioni per l’arredo bagno, le finiture d’interni e rivestimenti. Nei 450
mq di ampliamento sono stati creati dei corner mono marca che uniscono
le esigenze del cliente, i gusti dei titolari del Punto Vendita e la brand image
dei prodotti. «Questa ristrutturazione è una scommessa – sottolinea Alberto
Novelli, uno dei titolari – negli ultimi anni ci siamo dedicati ai prodotti di
fascia medio-alta per designer e architetti; abbiamo deciso di ampliare l’area
pensando a un’esposizione diversa dal solito dove l’azienda potesse esprimere
la propria immagine e personalizzare lo spazio seguendo anche le nostre
esigenze». Obiettivo di questo cambio look? Essere ancora più competitivi
sul mercato offrendo un ambiente ricco di spunti, di idee per allestimenti e
prodotti esclusivi.
40
news
LA LAVANDERIA ARAGOSTA
di ARTESI
È
una piccola grande
rivoluzione nel modo di
progettare la lavanderia:
mobili multifunzionali, ambienti
doccia e pareti di raccordo, con
composizioni ad angolo o lineari.
Dalle colonne attrezzate ai moduli
porta lavatrice, dai pensili ai cesti,
mensole ed elementi a ripiani
Raster in metallo verniciato,
dalle forme originali dei lavabi
ai box con chiusure e lato fisso,
tantissimi sono gli elementi per
gestire gli spazi disponibili.
Artesi, marchio italiano
conosciuto per l’ergonomia e il
design dei suoi bathroom concept,
presenta una nuova collezione per
gli spazi tecnici, non più relegati
a luoghi puramente operativi, ma
finalmente coordinati al design
della casa.
Geometrie essenziali uniscono
funzionalità ed eleganza, mentre
le ante e le scocche sfoggiano
finiture di tendenza da scegliere
tra 27 colori laccati opachi o
lucidi, in larice o in legno rovere a
poro aperto.
Tinte neutre per gli amanti
della sobrietà o pastello per chi
predilige le atmosfere delicate,
le sfumature classiche per gli
ambienti chic fino alla calda
modernità del colore Aragosta,
la lavanderia si colora di
emozionante creatività.
Per l’interior design della
casa, Artesi propone anche
sette finiture legno, tra le quali
spicca la nuova texture Jungla
naturale e tabacco, e le quattro
Progetto Lavanderia, Artesi + Agha
Dettaglio dell’arredo Progetto Lavanderia in color aragosta, Artesi + Agha
gradazioni dell’impiallacciato
rovere. E per entrare decisamente
nella più recente fusione
architettonica dell’arredo, ci sono
le otto colorazioni dell’Ecomalta,
materica e tattile.
Quella di Artesi è una collezione
versatile, multifunzionale e
dinamica, che consente soluzioni
anche molto personali, passando
facilmente da composizioni
tradizionali a quelle innovative e
dove l’estetica dei materiali, delle
forme e degli accostamenti di
colori soddisfa il tatto e la vista.
LINK UTILI
• Tutte le proposte per l’arredo
bagno e il Progetto Lavanderia
www.artesi.it
news
41
SUPERFICI DEL BENESSERE E DEL COLORE
di OLTREMATERIA
S
pazi del vivere che seguono
le nostre emozioni senza
trascurare il benessere e
l’ambiente, da caratterizzare con
colori dalla forte personalità e
adattare alla nostra creatività.
Partendo da questi presupposti
Oltremateria ha ideato una serie
di nuove collezioni: Progetto,
Natura, Tracce, Minerali, Velluto,
Riciclo, Movimento, 3D, Le Terre
e I Profumi per pavimenti e
rivestimenti certificati al contatto
con gli alimenti, resistenti al
fuoco, flessibili, traspiranti,
riciclabili al 100%, antiscivolo,
ingelivi e quindi applicabili anche
in esterno.
Novità presentata al mercato
dopo vari studi, la serie Le
Terre propone una nuova
gamma di ossidi e terre naturali
per colorazioni marezzate e
glamour che consentono di
personalizzare pavimenti e
rivestimenti in OleoMalta, la
prima al mondo prodotta con olio
naturale di girasole migliorando
le performance e a bassissimo
impatto ambientale.
Tra le 10 colorazioni Le Terre
anche alcune tonalità che
riprendono le sfumature del color
Marsala, come quelle scelte per
i rivestimenti a superficie e le
decorazioni di botti e speciali
tini della riminese Tenuta Mara,
cantina che sposa i principi olistici
dell’agricoltura biodinamica.
Le due serie di tini, in cemento
speciale e in acciaio inox, sono
stati realizzati con EcoMalta che
Tenuta Mara: gli speciali tini in EcoMalta Oltremateria, decorazioni in color marsala
aderisce perfettamente a tutti
i tipi di metalli e poi decorati
da artisti contemporanei.
Nello stesso materiale anche
pavimentazioni effetto cocciopesto
e alcune pareti della cantina.
Il catalogo Oltremateria
comprende un insieme di
materiali innovativi ad altissima
performance abbinati a texture
LINK UTILI
• Per i prodotti e le realizzazioni
di Oltremateria
www.oltremateria.it
Ossidi e terre naturali per le
colorazioni della serie Le Terre
42
news
e colori. Lo slogan scelto per
il brand è “Le superfici del
benessere” perché realizzate
con un sistema di rivestimento
multistrato a base acqua e
monocomponente, che non
contiene: cemento, resine
epossidiche e altre sostanze
tossiche.
Potete scoprire le collezioni
Le Terre e I Profumi (la prima
EcoMalta al mondo profumata
con essenze rinnovabili nel
tempo) al Salone del Mobile 2015
nello spazio Material ConneXion
e al Fuori Salone allo spazio
Superstudio+ in via Tortona
presso il Material Village.
IL PARQUET COLOR MARSALA
di XILO1934
U
n colore dalla personalità
forte, il marsala si fonde
piacevolmente con le
essenze naturali del legno e dona
un tocco di unicità al pavimento.
La collezione Xilo1934 propone
pavimentazioni in legno per interni
studiati con particolare attenzione
al design e alle tendenze del
2015, ma sempre sensibili
all’impatto ambientale con legni
di provenienza esclusivamente
legale, collanti senza emissioni
di formaldeide e di prodotti
di finitura naturali, verniciati
ad acqua con maggior strato
protettivo.
Il calore del legno si declina
in tonalità vivaci e avvolgenti,
dal rosso al bordeaux, per
impreziosire ambienti raffinati,
Parquet color marsala, collezione Maxitavole E5 by Xilo1934
spazi del vivere moderno in cui il
design interagisce e comunica con
i materiali.
Sempre di ispirazione color
marsala anche il decoro floreale
su parquet Tulipae Gemini,
realizzato dal designer olandese
Ronald Van der Hilst. Sfumature
cromatiche dal rossiccio al rosa
naturale, tonalità vigorose ma allo
stesso tempo eleganti. Il mix tra
una decorazione protagonista e il
colore di tendenza sembra l’ideale
per personalizzare ambienti in
modo creativo.
Ogni elemento delle collezioni
Xilo1934 è frutto della filosofia
e dell’esperienza aziendale, il
cui obiettivo è mixare qualità e
innovazione per creare modelli
unici ed esclusivi.
LINK UTILI
• Tutti i modelli e i design della collezione Xilo1934 su www.xilo1934.it
Xilo1934, linea design Tulipae Gemini di Ronald Van Der Hilst
news
43
L’INTERIOR DESIGN
CON I SISTEMI A SECCO
di SAINT-GOBAIN GYPROC
U
no dei prodotti più amati
dai progettisti di ultima
generazione? Il sistema
costruttivo a secco, oggi rivalutato
come potente strumento per
assecondare anche l’interior
designer più creativo, materiale
non più limitato a pareti divisorie,
controsoffitti e contropareti ma
utilizzato per reinventare tutti
gli spazi e progettare elementi
di arredo originali, dando largo
spazio alla personalizzazione con
diverse finiture. Per valorizzare e
promuovere la sperimentazione
nell’uso dei sistemi a secco
Saint-Gobain Gyproc organizza
“RE-MAKE pensa, progetta e
crea il cartongesso”, workshop
dedicato ad architetti e progettisti
che si mettono alla prova per
ideare nuove applicazioni del
cartongesso. Il primo incontro
è stato organizzato nel 2013
in collaborazione con Impact
Hub Bari, spazio di coworking
all’interno della Fiera del Levante,
dove ha vinto il progetto Sueño
la chaise-longue con vano
portaoggetti. Nel 2014 l’iniziativa è
stata riproposta anche a Milano.
La chaise-longue
Sueño,
progetto vincitore
di RE-MAKE 2013
a Bari
44
news
Nella gamma di sistemi a secco di
nuova generazione si inserisce in
particolare Habito Activ’Air, uno dei
prodotti della linea Saint-Gobain
Gyproc che unisce la duttilità e la
flessibilità del materiale a infinite
possibilità creative, per progettare
Habito Activ’Air
per i “Nuovi Uffizi” a Firenze
gli ambienti senza porre limiti
al design, alle forme e al colore.
Il materiale si presta a varie
decorazioni e tinteggiature, come
si può vedere nella realizzazione
delle pareti espositive dei
“Nuovi Uffizi” a Firenze e nella
ristrutturazione di The Number
6, palazzo di Torino (6.500 mq, 43
unità abitative, spa e palestra) che
si è aggiudicato il titolo di “Casa
più bella del mondo” secondo il
portale Archdaily. Un intervento
che non ha compromesso ma
esaltato l’eleganza originale
dell’edificio grazie a soluzioni
innovative ed ecosostenibili. In
fase di tinteggiatura sono state
Cartongesso Saint-Gobain Gryproc
per il palazzo The Number 6 a Torino
applicate tonalità del rosso e del
bordeaux a richiamo dell’estetica
barocca originaria. Oltre a essere
un elemento progettuale versatile
e dai molti impieghi, Habito
Activ’Air offre una tecnologia
brevettata che assicura alta
resistenza ai carichi, isolamento
acustico, efficienza termica e una
maggiore attenzione al benessere
abitativo della casa eliminando
sino al 70% della formaldeide
presente nell’aria.
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di Saint-Gobain Gyproc puoi
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scompaiono totalmente, creando una perfetta fusione tra porta e parete. Un design
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d’arredo. Non importa quale stile seguirai: l’importante è che tu sia libero di farlo.
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LO STUDIO SI RIFÀ IL LOOK
con HABIMAT
L
o Studio LDA.iMdA
Architetti Associati firma
la ristrutturazione d’interni
dello Studio Odontoiatrico Dainelli
Rubino a San Miniato (PI) ricavato
Il nuovo studio odontoiatrico
da un edificio commerciale
prima occupato da un negozio di
ferramenta.
La disposizione dei 90 mq è stata
ripensata e resa più funzionale, gli
spazi ristudiati con razionalità e
ristrutturati con pareti interne in
cartongesso per un ambiente più
accogliente ed efficiente. Per la
posa della nuova pavimentazione
flottante sono state scelte
piastrelle ceramiche Caesar serie
Posa delle piastrelle Caesar Gate
Gate di colore Tube e finitura
naturale. Partner e fornitore di
tutti i materiali, tra cui anche
Kerakoll colla No Limits e stucchi
Kerakoll Fugabella, è stato lo
showroom habiMat di BigMat
Fiorini Edilizia Srl di Empoli (FI).
Tipo di intervento: modifiche interne a locale con destinazione
commerciale per adibirlo a studio odontoiatrico
Luogo: La Serra – San Miniato (PI)
Progettista: LDA.iMdA Architetti Associati
Direttore lavori: LDA.iMdA Architetti Associati
Tempi di intervento: 3 mesi
Classe energetica: Classe C
46
news
I lavori, in collaborazione anche
con l’impresa edile Violanti Srl, si
sono conclusi in 3 mesi e hanno
comportato anche la realizzazione
di un contro soffitto per
Particolari di interior design
alcune modifiche all’impianto
di illuminazione. Altrettanto
importante è stata la ricerca di
una sensazione di benessere e
relax per garantire una fruizione
piacevole da parte dei pazienti. Per
le tinte si è preferita una tonalità di
verde abbinato a “non colori” quali
il bianco e il grigio, a impreziosire
l’ambiente sono state inserite
raffigurazioni di ispirazione
naturale. Il front office di colore
bianco dialoga con un client office
totalmente in vetro, pensato per
permettere una maggiore fruibilità
visiva degli spazi.
SHOWROOM HABIMAT BY BIGMAT IN ITALIA
A oggi sono 17 gli showroom habiMat attivi in Italia in 9 regioni e sono previste nuove aperture entro il 2015.
5
9
2
15
1. COMED S.r.l. - Diano Marina (IM)
4
13
1
8
2. DE TOMMASI BRUNO & C. S.a.s. - Chieri (TO)
3. EDIL NOVELLI S.r.l. - Roma (RM)
14
4. EDILIZIA DUE S.r.l. - Carcare (SV)
16
5. EDILPARISE S.r.l. - Arzignano (VI)
6. ET NASSO Polistena (RC)
SHOWROOM HABIMAT
3
7. F.LLI CRUSCO S.r.l. - Grisolia (CS)
11
8. FIORINI EDILIZIA S.r.l. - Empoli (FI)
9. GUGLIELMINA S.r.l. - Varallo Sesia (VC)
10. IDEA S.r.l. - Satriano (CZ)
12
11. MANIERI & CECCARELLI S.r.l.- Roma (RM)
12. MARTORANO Geom. Domenico S.r.l. - Tito (PZ)
13. MELCA S.r.l. - Capezzano Pianore (LU)
14. PROCACCI S.p.A. - Fossato Di Vico (PG)
17
7
15. RUBIOLO & BONIVARDO S.r.l. - Manta (CN)
10
16. SPIRIDIGLIOZZI S.r.l Villanova di Guidonia (RM)
17. TECNICOM di F. COSSU S.a.s. Donigala (OR)
6
SERVIZI OFFERTI
Sopralluogo in cantiere · progettazione 3D · consulenza per la scelta dei materiali · consulenza per la mano
d’opera · fornitura completa dei materiali per la messa in opera · collaborazione diretta con i fornitori per
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idromassaggio · cromoterapia · sauna · hammam · wellness · pietre · marmi · ecopietra · vasche
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news
47
I PARTNER HABIMAT
by Maticad
www.habimat.it
ANCE
SEGNALI DI RIPRESA,
ANCHE SE MANCA UN VERO PIANO DI INVESTIMENTI
Sette lunghi anni di profonda crisi e scelte economiche sbagliate hanno portato l’edilizia a toccare
il fondo come mai era successo: 16mila imprese
sono fallite e 800mila posti di lavoro sono andati persi. Un bilancio pesante, che rispecchia il
dramma di aziende costrette per troppo tempo a
combattere solo per non sparire.
Oggi, però, lo scenario sta lentamente cambiando
e il terreno sembra diventato fertile per iniziare la
risalita. I segnali sono inequivocabili: dal timido
risveglio del mercato immobiliare alle parole del
premier, che ha messo l’edilizia nuovamente al
centro delle manovre del Governo, riconoscendone
il ruolo fondamentale per il rilancio dell’economia
italiana e in particolare per far fronte alla crisi occupazionale.
Nonostante questo, però, va detto che fino a ora gli
interventi messi in campo, anche se ben strutturati
e in certi casi utili, non sono mai stati decisivi per
il rilancio del settore delle costruzioni. A mancare
Il punto della
situazione sul
settore delle
costruzioni secondo
Paolo Buzzetti,
presidente di Ance,
che prima tra
tutti ha deciso di
introdurre un nuovo
codice etico per la
lotta all’illegalità,
con sanzioni non
solo per reati legati
all’infiltrazione
mafiosa, ma anche
per la corruzione
è sempre lo stesso elemento: lo stanziamento di
risultati concreti, come quella per i ritardati pagamenti della Pa nei confronti delle imprese, che ci ha
portato fino a Bruxelles come Rapporteur presso la
commissione Europea, o quella per la prevenzione
dal dissesto idrogeologico con il webdoc #DissestoItalia e la raccolta di migliaia di firme per una
petizione consegnata a Palazzo Chigi. Iniziativa
che ha fatto da apripista per l’unità di missione
del Governo #ItaliaSicura.
Ma non è tutto, perché c’è un’altra grande battaglia
sia sul fronte sociale sia economico, ed è la lotta
all’illegalità. Dopo i grandi scandali, tra cui Expo
Milano 2015, Mose e Mafia Capitale, emblemi di
uno dei principali freni allo sviluppo del Paese, c’è
stata una risposta forte da parte dell’Ance che
prima tra tutti ha deciso di introdurre un nuovo
codice etico che prevede sanzioni non solo per
reati legati all’infiltrazione mafiosa, ma anche per
la corruzione.
Un tema molto delicato quest’ultimo, che si lega
indissolubilmente con quello della riforma degli
risorse adeguate per un vero piano di investimenti, indispensabile per
appalti e che ci vede al fianco dell’Autorità anticorruzione guidata da
dare il colpo di reni di cui la nostra economia ha bisogno per uscire
Raffaele Cantone, con il quale abbiamo avviato da tempo un proficuo
dal pantano.
rapporto di stretta collaborazione.
Eppure, in Italia sono diverse le emergenze che richiedono interventi
decisi e ben si sposano con la necessità di un vero piano Marshall. A
cominciare dalla manutenzione del territorio, dall’edilizia scolastica,
dalla riqualificazione delle periferie e dagli interventi di prevenzione
contro il rischio idrogeologico e sismico. Questo perché la sicurezza
degli edifici dove mandiamo i nostri figli, quella di chi vive in zone ad
alto rischio ambientale e la dignità delle persone che risiedono in aree
abbandonate al degrado, unite alla necessità di rilanciare l’edilizia per
poter far ripartire il mercato interno e creare occupazione in tempi rapidi,
costituiscono un’opportunità unica per il nostro Paese.
Opportunità unica anche per dare un segnale importante che qualcosa
sta cambiando veramente, che dalle parole si sta passando ai fatti e che
da interventi e commissari straordinari si sta passando a un’intelligente
prevenzione.
Sono battaglie che l’Ance (Associazione nazionale costruttori edili) sta
conducendo con decisione e che in alcuni casi hanno già raggiunto
Aprile 2015
UP! 49
ANTEPRIMA DEI PROGETTI SELF BUILT
DI EXPO 2015
La mostra “Building the Expo” più di un mese prima
di Expo 2015 ha anticipato i progetti, le soluzioni e i
materiali utilizzati per la realizzazione dei padiglioni
self built e corporate di Expo 2015, mediante una
mostra e un ciclo di lezioni inerenti i manufatti
selezionati.
Curata dalla professoressa Luisa Collina, delegata
del Rettore per Expo e Grandi Eventi del Politecnico
di Milano, la mostra e i seminari sono stati organizzati nell’ambito della fiera MADE Expo, svoltasi
a Milano dal 18 al 21 marzo. Coerentemente ai
contenuti e alle specificità della manifestazione,
entrambi gli eventi si sono focalizzati sui caratteri
costruttivi e tecnologici dei diversi padiglioni self
built e corporate di Expo 2015.
Particolare attenzione è stata dedicata alla relazione
tra identità nazionale e scelte progettuali, riflettendo
come il rapporto tra filiere alimentari e luogo sia
La mostra
“Building the
Expo”, all’interno
della fiera milanese
MADE Expo,
ha anticipato
i progetti e i
materiali utilizzati
per la produzione
dei padiglioni self
built e corporate
delle varie nazioni
oggi ancora molto profondo, a fronte di un legame,
dagli allestimenti e dalle scenografie delle
installazioni – spiega Luisa Collina – con Building
the Expo ci si è voluti soffermare sui contenuti più
tecnologici delle diverse realizzazioni: l’obiettivo
è stato mettere in scena un grande abaco, una
sorta di tavola periodica degli elementi costruttivi
e dei materiali dell’esposizione universale di Milano
ormai prossima».
L’evento, che ha avuto il supporto di ICE (Istituto
nazionale per il Commercio Estero), è stato patrocinato da Expo 2015, dal Consiglio Nazionale degli
Ingegneri e dal Consiglio Nazionale degli Architetti
Pianificatori Paesaggisti e Conservatori.
MADE Expo dal 18 al 21 marzo scorso è stato al
centro del mondo dell’architettura e delle costruzioni continuando così un percorso che in sole sette
edizioni l’ha portata a essere la manifestazione
dedicata all’edilizia e all’architettura leader in Italia e tra le più apprezzate a livello internazionale.
ormai debole, tra materiali e componentistica edilizia e loro provenienza
Quattro saloni tematici, otto padiglioni occupati e cinque grandi eventi
geografica. Un’ulteriore attenzione, infine, è stata dedicata al tema della
sono stati gli ingredienti principali della manifestazione, senza contare
sostenibilità, del recupero e della reversibilità di tali architetture effimere.
lo spazio International Business Lounge che nell’ultima edizione ha
«Se durante Expo la nostra attenzione sarà catturata prevalentemente
ospitato più di 1.000 incontri B2B fra gli espositori e delegazioni di
progettisti, developer e contractor da tutto il mondo. Per quest’anno
hanno confermato la loro presenza 160 delegati provenienti da Angola,
Mozambico, Sudafrica, Arabia Saudita, Azerbaijan, Cina, EAU, Qatar,
India, Iran, Israele, Kazakhstan, Libano, Polonia, Russia, Singapore,
Turchia, Ucraina, Regno Unito, USA, Tunisia, Algeria, Marocco, Egitto.
Oltre ai grandi eventi Building the Expo, BuildSmart! e Forum Involucro
Serramenti, numerose le iniziative rivolte a target precisi di espositori
e visitatori. Tra queste si evidenzia l’evento MADE4Contract Hotel (organizzato da MADE Expo, da FederlegnoArredo e dall’Associazione
Italiana Confindustria Alberghi con la collaborazione della rivista Suite di
BeMa) che ha messo gratuitamente a disposizione degli albergatori, dei
contractor e dei professionisti impegnati a progettare i luoghi dell’ospitalità uno spazio specializzato in cui scoprire le soluzioni più innovative
per la ristrutturazione e incontrare le eccellenze del made in Italy.
www.federlegnoarredo.it
50 UP! Aprile 2015
MASTRO NICOLA ZABAGLIA
“RIVIVE” GRAZIE A FORMEDIL
Se n’erano perse le tracce da tempo, ma ora riemerge dalle nebbie degli archivi e delle biblioteche
vaticane un’opera editoriale che per un paio di
secoli è stata riconosciuta da tutti di straordinario
interesse per le innovazioni in essa contenute.
Con la ristampa del trattato Castelli e Ponti di Nicola Zabaglia, risalente alla metà del XVIII secolo
e rieditato nel 1824, il Formedil presenta un’opera
che ha segnato le tecniche del costruire per alcuni
secoli e di cui, a esclusione di alcuni bibliofili, se
ne erano perse le tracce.
Come ricorda Nicoletta Marconi, storica dell’architettura e docente della Facoltà di Ingegneria
dell’Università degli Studi Roma Tor Vergata, nell’in-
Presentata
la ristampa
del volume
Castelli e Ponti
di Nicola Zabaglia,
opera Settecentesca
fondamentale
per la tecnica
delle costruzioni
troduzione al volume, la vita, le opere e l’insegna-
nuova stagione di innovazione anche per il nostro
settore».
Il volume contiene una prefazione del cardinale
Angelo Comastri in cui sottolinea come “quello
che auspicarono e sostennero i responsabili della
Fabbrica promotori delle due edizioni del volume
di Zabaglia, è che l’opera avesse anche un ruolo didattico per la formazione dei nuovi tecnici e
artigiani, che avrebbero così avuto accesso a un
prezioso bagaglio di conoscenze, unico al mondo,
acquisito dai sampietrini e artisti della Fabbrica di
San Pietro al servizio della Basilica”.
Il testo ripropone integralmente l’edizione del 1824
di Castelli e Ponti, pubblicazione in folio con 62
tavole incise su metallo – di cui dieci a doppia
mento di cantiere di mastro Nicola Zabaglia rappresentano un naturale
pagina – e didascalie distribuite in 46 pagine con testo italiano e 48
punto di riferimento storico in termini di sapere tecnico e di mestiere
pagine con testo latino. Corredano il volume la dedica a papa Leone XII
per chi opera nelle costruzioni.
Della Genga (1823-1829), un’introduzione redatta dall’economo della
«Con la ristampa di Castelli e Ponti di Nicola Zabaglia – ha sottolineato
Fabbrica di San Pietro, monsignor Castruccio Castracane, e una biografia
il presidente di Formedil Massimo Calzoni – restituiamo all’attenzione
di Zabaglia a firma dall’avvocato concistoriale Filippo Maria Renazzi.
del vasto mondo di chi ha a cuore la storia delle tecniche costruttive,
Il vicepresidente del Formedil, Enzo Pelle, durante l’evento di presenta-
così come di chi trova nella ricerca e nella capacità di innovare uno
zione del libro ne ha messo in evidenza alcuni tratti salienti: «Non sono
stimolo a dare soluzioni ai problemi che ogni giorno l’attività edilizia ci
stati solo i nomi altisonanti degli architetti a fare la storia, credo invece
pone, un’opera perduta».
che ci siano stati tanti Nicola Zabaglia e ricordarne uno è un modo per
Il trattato di Nicola Zabaglia, redatto nella sua prima edizione alla me-
ricordarli tutti. Un tempo il suo era un mestiere che dava prestigio, oggi
tà del XVIII secolo e rieditato nel 1824
purtroppo non è più così: abbiamo perso le mae-
costituisce infatti una dimostrazione
stranze e il gusto del bello. Attraverso storie come
concreta delle grandi capacità inven-
queste dobbiamo imparare a rivalutare i mestieri,
tive e applicative di un “capomastro”
le professionalità, le abilità di mastri e artigiani
industrioso e capace di trasformare
e sapere dare loro il giusto riconoscimento e il
le difficoltà del cantiere in invenzio-
giusto valore. È importante indirizzare imprese e
ni, così da offrire soluzioni inaspet-
lavoro verso il bello e la qualità: solo così avremo
tate. «Il nostro auspicio – prosegue
delle opere sempre più ecosostenibili, innovative,
Calzoni – è che quanto contenuto in
eccellenti».
questo volume, in un’edizione che
ripropone integralmente le tavole e i
Il volume si può richiedere direttamente a
disegni originali, possa contribuire a
Formedil, scrivendo a [email protected].
restituire fiducia e a stimolare chi avrà
la fortuna di sfogliarlo e di consultarlo
un incoraggiamento a reagire per una
[email protected] - www.formedil.it
Aprile 2015
UP! 51
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Guida IL CONDOMINIO
Visita di un promotore tecnico
Nome
Azienda
C.A.P.
52 UP! Aprile 2015
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Cognome
Professione
Tel.
Via
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Città
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e.mail
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momento potrà essere richiesta gratuitamente la rettifica o cancellazione dal nostro archivio elettronico e cartaceo, comunicandolo a
INDEX Construction Systems and Products S.p.A. - Via G. Rossini 22 - 37060 Castel D’Azzano (Verona) – Italy
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RIFLESSIONI
RIFLESSIONI DI UN ARCHITETTODI UN ARCHITETTO
di Gabriele Lelli
Lelli & Associati Architettura
Vincitore del Premio internazionale di architettura
BigMat ’13 Premio Nazionale Italia
ALL’EXPO, CON OTTIMISMO E VISIONI DEL FUTURO
Un passo in avanti. Penso sia questo lo spirito di Expo Milano 2015.
Idealmente, è un momento in cui l’uomo prova a misurarsi con le magie
Per tutti, in modo diverso ma per tutti, una porta che si apre verso
che ci riserva la Natura, sfidandola con la meraviglia dell’artificiale, con
qualcosa di nuovo.
la sua opera, cercando di provocare lo stupore, di chi sta di fronte a
Per tutte le realtà che hanno deciso di esserci, nazioni o altri soggetti,
qualcosa che va oltre le sue aspettative.
significa proporsi con qualcosa da dire al mondo. Un contributo che
I contenuti del tema dell’Expo sono profondi, parlano del cibo, dei suoi
indichi una direzione di sviluppo.
valori sostanziali, per la vita di ciascuno e di tutti, in tutto il pianeta.
Per i progettisti che stanno lavorando da anni è un luogo di sfide per
Sempre immaginando delle aspettative, le mie, questi contenuti molto
sperimentare e concretizzare le idee. Frammenti di futuro mai visti finora.
forti, declinati nelle costruzioni e negli spazi che vedremo, esprimeranno
Per le imprese che costruiscono significa finalmente mostrare quello che
l’accoglienza che sta nell’idea di cibo, l’armonia dei sapori intrecciati, la
si può fare con nuovi materiali, tecnologie e metodologie mai utilizzate. È
condivisione del cibo fino a evitare disuguaglianze, la sacra profondità
l’occasione per far emergere materiali mai visti applicati concretamente.
dell’atto del nutrirsi, l’autenticità della materia, l’espressione della natura
Per chi cura gli eventi e contenuti è un momento di confronto diretto
delle cose attraverso il loro sapore.
con l’enorme numero di visitatori, in un luogo preciso, senza mediazioni,
Ecco, le atmosfere dell’Expo dovrebbero far trasparire queste sensazioni,
senza remoto. Tutto questo immaginario crea una forte aspettativa ai
già con le architetture e i paesaggi. In modo leggero, ma solido, come
futuri visitatori che vorranno vedere ed esperire lo spazio del domani,
figura e sfondo insieme.
toccare gli oggetti e i muri del futuro.
Al di là della fatica nella realizzazione e delle polemiche che accompa-
Si aspettano dei contenuti, certo, ma già inseriti in un’atmosfera diversa
gnano i grandi eventi, vorrei che l’ottimismo, prerogativa di ogni bravo
capace di provocare delle emozioni forti, proprio come gustare qualcosa
progettista, prevalga, ed entrando all’Expo, con l’adrenalina in corpo e
che non abbiamo mai assaggiato e che pochi al mondo hanno provato.
pieni di aspettative, in mezzo a “prototipi” di spazi e tratti di muri da sco-
L’architettura ha un ruolo fondamentale per narrare il contenuto.
prire si faccia un passo avanti nella cultura del domani. Sempre migliore.
L’Albero della Vita di Expo Milano
2015 in una delle fasi di realizzazione.
Si tratta di un’opera contemporanea
che svetta verso il cielo per 37 metri,
riflettendosi nello specchio d’acqua del
Lake Arena. Collocato davanti a Palazzo
Italia, all’estremità del Cardo, l’Albero
della Vita è stato realizzato da Orgoglio
Brescia, consorzio di imprese locali, e
sarà un punto di riferimento durante
i 6 mesi di manifestazione: centro di
ritrovo e di relax grazie alle gradinate
poste intorno al lago, luogo di spettacolo
grazie a una serie di effetti speciali
e luminosi (si parla di 7 chilometri di
led!) che lo animeranno durante le ore
serali, installazione interattiva da cui
avranno origine tutte le manifestazioni del
Padiglione Italia. La sua struttura strizza
l’occhio al Rinascimento riprendendo un
motivo della pavimentazione della Piazza
del Campidoglio a Roma, riprogettata nel
1534 da Michelangelo.
Aprile 2015
UP! 53
ILIL CONSULENTE
CONSULENTE
D’AZIENDA
D’AZIENDA
di Roberto Schiesari
Schiesari & Associati Economia,
Finanza e Diritto di Impresa
COME CAMBIA IL RUOLO DEL CLIENTE PROFESSIONALE:
È ORMAI PARTE DEL “GRUPPO”?
La tradizionale struttura costituita da un lato da
fornitori in grado di proporre un’offerta sufficientemente articolata e predefinita e, dall’altro, da un
insieme di clienti che rappresentano una domanda
passiva, poco propositiva e limitatamente differenziata, sembra ormai definitivamente tramontata.
Nuovi rapporti competitivi, innovative forme di collaborazione e differenti strategie di focalizzazione
Il professionista
può diventare
una vetrina
per i punti vendita
di materiali edili
stanno progressivamente disegnando una nuova
“arena” in cui attori pre-esistenti e nuovi entranti
•vetrina “innovativa” per il cliente finale;
•co-designer per il fornitore.
Per quanto riguarda il primo punto, il cosiddetto
market-bridge, l’architetto/designer può rappresentare un “ponte” attraverso il quale le aziende
produttrici o distributrici possono veicolare in maniera attiva e propositiva messaggi relativi a nuove
strategie di prodotto, tecnologiche e di marketing.
Tali messaggi assumono una rilevanza per il cliente
per effetto della fiducia che il decisore finale ripone
stanno cercando un proprio ruolo. In questo nuovo scenario l’elemento
nel professionista, che risulta ancor più determinante in caso di acquisti
dimensionale sembra non essere più precondizione per una capacità
non ricorrenti, come quelli legati ad esempio a ristrutturazione o acquisto
competitiva, privilegiando piuttosto le capacità relazionali e il presidio
di nuove unità abitative o lavorative.
del network e generando
Il professionista può di-
nuove opportunità anche
ventare addirittura una
per operatori meno strut-
vetrina, come se fos-
turati quali professionisti,
se una vera e propria
architetti e designer.
“show-room” fuori dalle
Questi operatori, spesso
“mura” dell’azienda
singoli soggetti o micro-
produttrice o distributri-
organizzazioni, stanno
ce. Gli ambienti gestiti
assumendo un ruolo
dall’architetto/designer
chiave considerando che
diventano luoghi più fa-
rappresentano in molti ca-
miliari per il cliente con
si l’ultimo “anello” prima
il quale si possono spe-
del cliente finale sul quale
rimentare e testare nuove
sono in grado di eserci-
soluzioni. In questo caso
tare un rilevante potere
l’esperienza congiunta
di influenza e di indirizzo.
professionista/cliente
L’evoluzione di questo
assume una doppia va-
nuovo ruolo sembra se-
lenza: un’occasione per
guire tre potenziali diret-
veicolare nuove proposi-
trici, che possono anche
zioni commerciali verso
coesistere nello stesso
il cliente ma anche – e
professionista:
soprattutto – un canale
• ponte verso il mercato;
privilegiato e non mediato
54 UP! Aprile 2015
per “tastare” il mercato finale raccogliendo feed-back, sensazioni e
valutazioni direttamente dal cliente. Fondamentale per quest’ultimo
aspetto è che i risultati di questa “ricerca di mercato” fatta sul campo
Amotherm
Brick
in maniera innovativa e partecipativa siano riportati e condivisi a “monte” della filiera con gli stessi distributori e produttori correttamente e
tempestivamente.
In ultimo, ma non meno importante, l’architetto/designer può co-partecipare alla definizione della proposizione commerciale, collaborando
con le aziende che realizzano e distribuiscono il prodotto. È infatti il
professionista che può intercettare – e in parte guidare – le nuove
La protezione
dal fuoco non è mai
stata così semplice!
tendenze che il mercato finale sta facendo emergere, prima di tutti gli
altri operatori della filiera. In questo modo può contribuire a ridefinire
o indirizzare diversamente la proposizione commerciale, dal prodotto
e i suoi contenuti alle modalità di distribuzione e al prezzo.
Queste nuove modalità di coinvolgimento del “cliente” professionale
richiedono un nuovo modo di collaborare e comunicare “da” e “verso”
i produttori e distributori. Ma ancor prima di costruire tali modalità,
determinanti risultano essere la volontà e la predisposizione di tutti gli
operatori a partecipare a un progetto di “filiera comune”.
Il processo di cooperazione, sulla tendenza tracciata dalla cosiddetta
sharing-economy (l’economia di sistema basata sulla condivisione delle
risorse), richiede alcune pre-condizioni affinché esso possa essere sostenibile e profittevole nel lungo periodo: modelli di business innovativi
che prevedano strumenti e modalità operative e di comunicazione
“aperti” e un’attenta selezione dei soggetti coinvolti che consenta di
preservare il valore reputazionale.
Questo vuol dire che gli operatori che decidono di aprirsi alla collaborazione di filiera devono necessariamente dotarsi di processi operativi e
decisionali che prevedano il coinvolgimento dei propri fornitori, a monte,
e clienti, a valle, stabile e propositivo e che siano disposti ad “ascoltare”
il professionista architetto/designer ed eventualmente “cambiare” le
proprie idee e strategie. Non di meno, questo approccio collaborativo
Amotherm Brick è il sistema antincendio di tipo intumescente ideale per la protezione dal fuoco di elementi
in muratura. Facile da applicare, si presenta in opera
come una normale idropittura, non altera l’aspetto dei
manufatti e non appesantisce la geometria dell’elemento strutturale
su cui è impiegato.
Certificato secondo
normativa
Europea.
deve basarsi su un processo di selezione ex ante e di valutazione in
itinere dei diversi soggetti coinvolti: in particolare gli architetti e designer
dovranno sentirsi parte di un network “selezionato” e dimostrare un
forte senso di appartenenza da trasmettere al cliente finale.
Sicuramente qualsiasi modello collaborativo, ancor di più se parliamo
di aziende e professionisti, aumenta le complessità di un sistema
competitivo già in continua evoluzione e non facile da “leggere”,
interpretare e prevedere. Ma come afferma un proverbio africano,
“sei vuoi andare veloce, corri da solo. Se vuoi andare lontano, corri
insieme a qualcuno”.
J.F. Amonn SPA | Divisione Color
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Aprile •2015
UP! 55
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SISTEMI
SISTEMI IN LEGNO IN LEGNO
di Luca Mercante
Direttore tecnico Team BigMat VASS
BAGNI SOTTOTETTO SENZA FINESTRA:
ECCO IL MODULO AREAZIONE BIGMAT VASS
Notoriamente il bagno e la cucina sono i due locali
di un’abitazione in cui è necessario un maggior
ricambio d’aria per consentirne un giusto livello di salubrità. In questi locali vi è un eccesso di
produzione di vapore acqueo e di odori; nella sola
cucina, dotata di piani di cottura a gas, viene bruciato ossigeno e prodotta anidride carbonica anche
durante la cottura dei cibi.
Per quanto riguarda nello specifico il locale bagno si
deve ricordare innanzitutto quali sono le normative
relative all’areazione del locale.
La guida principale per la progettazione dell’area-
BigMat VASS
presenta il nuovo
Modulo Areazione
per i locali bagno
dotato di un sistema
di estrazione
dell’aria con ventola
centrifuga
Controllata (VMC), cioè un sistema che gestisce il
ricambio dell’aria a livello centralizzato per tutta
un’unità immobiliare o anche più di una (per approfondimento su VMC vedi UP! numero 13, giugno
2014 pag. 78);
• il secondo, quello preso in considerazione per
realizzare un modulo speciale BigMat VASS, prevede l’installazione di estrattori d’aria localizzati,
installati direttamente su una parete che separa
il bagno dall’ambiente esterno.
Per i casi in cui, in un sottotetto abitato, non si ha
la possibilità di inserire nel locale bagno un modulo
zione è stata, anche se in maniera generica, il D.M.
Finestra BigMat VASS con imbotte Isocornìs VELUX
Sanità 05/07/1975 intitolato “Modificazioni alle
(domotizzata o no), BigMat VASS ha pensato a un
istruzioni ministeriali 20 giugno 1896 relativamente
Modulo Areazione, in cui è stato integrato un si-
all’altezza minima e ai requisiti igienico-sanitari
stema di estrazione dell’aria con ventola centrifuga
principali dei locali d’abitazione”.
che rende il pannello più silenzioso, anche grazie
All’articolo 7 viene specificato: «La stanza da bagno
all’architettura del prodotto, ed esteticamente meno
deve essere fornita di apertura all’esterno per il ricambio dell’aria o
impattante rispetto agli aspiratori elicoidali, riconoscibilissimi, nelle loro
dotata di impianto di aspirazione meccanica».
versioni più economiche, dalle griglie – spesso scomode da pulire – che
Più dettagliati sono invece i regolamenti locali di igiene edilizia sulla
lasciano intravedere l’elica.
quale si basano i tecnici comunali per il rilascio dei certificati di agibilità.
L’estrattore è collegato direttamente con l’esterno, più precisamente
Questi stabiliscono che la stanza da bagno principale deve essere fornita
nella parte di ventilazione sotto tegola, al suo interno una valvola im-
di finestra apribile all’esterno, per il ricambio dell’aria, pari ad almeno
pedisce all’aria di percorrere l’impianto in senso inverso nel momento
un ottavo del pavimento. Nel caso di bagni ciechi l’aspirazione forzata
in qui la ventola non è in funzione.
deve assicurare un coefficiente di ricambio minimo di 6 volumi/ora se
Un’ulteriore peculiarità del sistema è quella di avere al suo interno un
in espulsione continua, ovvero di 12 volumi/ora se in aspirazione forzata
rilevatore di umidità. Una volta impostata dall’utente una soglia da non
intermittente a comando automatico, adeguatamente temporizzato in
superare (consigliato il 55%) il sistema si mette in funzione finché non
ritardo per assicurare almeno 3 ricambi a ogni utilizzazione dell’ambiente.
raggiunge il livello stabilito.
La ventilazione forzata dei bagni si può ottenere tramite due tipologie di impianto:
• il primo, tipicamente nelle case
di nuova costruzione, prevede
che il bagno sia uno dei locali
in cui è istallato e funzionante un
sistema di Ventilazione Meccanica
56 UP! Aprile 2015
Il Modulo Aerazione permette quindi di
avere un locale a norma di legge con
il minimo impatto estetico e acustico e, inoltre, di salvaguardare
tutta la superficie in legno localizzata nelle vicinanze della doccia
o della vasca.
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IMPERMEABILIZZANTE CEMENTIZIO
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FLEXCEM PLUS
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e cementi selezionati
TERRAZZI
(SOTTO PIASTRELLA)
BALCONI
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7
2 1° strato di FLEXCEM PLUS
1 Massetto pendenze
6
4
3
5
3 Armatura ARMOFLUX T 227
2 Colla per piastrelle
5
6
1 Massetto pendenze
3 Pavimentazione
4 2° strato di FLEXCEM PLUS
4 1° strato di FLEXCEM PLUS
5 Colla per piastrelle
5 Armatura ARMOFLUX T 227
6 Pavimentazione
4
3
2
1
6 2° strato di FLEXCEM PLUS
7 FLEXCEM PLUS FINITURA
2
1
5
BAGNO - DOCCIA
4
1 Sottofondo/massetto
3
2
1
2 1° strato di FLEXCEM PLUS
MURETTI DI RECINZIONE
3 2° strato di FLEXCEM PLUS
1 Supporto strutturale
4 Colla per piastrelle
2 1° strato di FLEXCEM PLUS
3 2° strato di FLEXCEM PLUS
5 Pavimentazione
4 Intonaco
5
5 Rasatura
4
PISCINE
1 Supporto strutturale
3
2 1° strato di FLEXCEM PLUS
3 2° strato di FLEXCEM PLUS
4 Colla per piastrelle
5 Pavimentazione
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PIASTRELLE (SENZA DEMOLIZIONE)
n ECOLOGICO (BASE ACQUA)
n n ALTAMENTE RESISTENTE AI RAGGI UV
E AGLI AGENTI ATMOSFERICI
n FLESSIBILE, TRASPIRANTE E PEDONABILE
n RESISTENTE AL CONTATTO PERMANENTE
CON ACQUA
n n 2
1
3
4
5
Confezioni 10 kg totali
contenuti in un unico pratico secchiello:
n Parte A - Resina 6,7 kg
n Parte B - Polvere 3,3 kg
DIVISIONE RHEN EDILIZIA
ISO 9001
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1
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UP! 57
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NEWS
DAL MONDO
BIGMAT
CONVEGNI BIGMAT VASS:
NUOVI APPUNTAMENTI DOPO IL SUCCESSO DEL 2014
L’iniziativa promossa in tutta Italia da BigMat e
VASS Technologies ha riscontrato una forte partecipazione dei professionisti del settore e si prevede una grande adesione anche per i prossimi
incontri. I convegni prevedono una formazione sulle
caratteristiche, lavorazione e progetti di strutture
per tetti in legno con focus sul sistema modulare
BigMat VASS.
Durante il 2014 i corsi si sono tenuti presso di-
Proseguirà anche
nel 2015 l’attività
di formazione per
progettisti sul tema
“Sistemi costruttivi
delle case in legno”
versi Punti Vendita BigMat tra cui BigMat Edili-
BigMat VASS ha già stato impostato un nuovo calendario per il 2015, sempre in collaborazione con
gli ordini professionali come i Collegi dei Geometri
e gli Ordini degli Architetti.
Già conclusi due primi incontri, rispettivamente il
10 febbraio da BigMat Edilpellice Srl di Cavour in
provincia di Torino e il 13 febbraio da BigMat Fabio
Sbaffi Srl di Piediripa in provincia di Macerata.
«La tematica legata al prodotto BigMat VASS, unico
nel panorama dell’edilizia in Italia, ha suscitato
zia Commerciale Srl di Grossetto il 22 ottobre e
molto interesse, in particolare grazie al supporto
BigMat Guglielmina di Varallo il 26 novembre. L’ultimo seminario invece
che siamo in grado di fornire in fase progettuale – ha dichiarato Giuseppe
si è svolto ad Amantea, in provincia di Cosenza, dove il 18 dicembre
Gianolio – grazie ai follow up ricevuti da chi ha già utilizzato i nostri
alla presenza di 150 architetti sono intervenuti anche Rocco Alfano,
prodotti, possiamo affermare che la drastica riduzione delle tempistiche
presidente di BigMat e l’ingegnere Giuseppe Gianolio, amministratore
e delle problematiche che possono nascere mentre il cantiere è in corso,
delegato di VASS Technologies. In seguito al grande numero di richieste
rappresenta il vantaggio più importante per i progettisti».
CONVEGNO BIGMAT:
SISTEMI COSTRUTTIVI IN LEGNO
Martedì 10 Febbraio 2015
BIGMAT E IL LEGNO
I 172 Punti Vendita BigMat grazie a 3 centri di trasformazione
del legno in Italia e a un ufficio tecnico altamente specializzato
operano nel settore del legno offrendo soluzioni per strutture
e sistemi tetto. Il marchio BigMat VASS offre a progettisti e
clienti una soluzione di tetti ventilati completa con moduli
preassemblati in azienda, l’anteprima è stata presentata a
Made Expo 2013 e successivamente nelle edizioni 2014 di
Klimahouse a Bolzano e a Firenze.
BigMat Edilpellice s.r.l.,
ha il piacere di invitarLa
al seminario BigMat VASS
Sistemi Costruttivi in Legno.
Programma:
1° parte: CARATTERISTICHE, LAVORAZIONI
E PROGETTI DI STRUTTURE
PER TETTI IN LEGNO (1h 30’)
Tipologie di legno e descrizione delle lavorazioni,
produzione e macchinari, finiture e lavorazioni
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specialmente per il legno
58 UP! Aprile 2015
Per informazioni contattare:
Tel. 0121 6164
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superficiali, connessioni e ferramenta,
certificazione centri di taglio e legno per uso
strutturale, fasi di una realizzazione.
2° parte: IL TETTO IN LEGNO
MODULARE BIGMAT-VASS (1h 30’)
Il tetto in legno tradizionale, requisiti,
problematiche, esempi di realizzazioni tradizionali,
approccio vass technologies, tetto modulare high-tech,
descrizione del modulo e integrazione funzioni.
EDILPELLICE S.N.C.
BIGMAT VASS PROMUOVE LO STUDIO
DEL LEGNO IN EDILIZIA
Sono state assegnate a tesisti provenienti dalle facoltà di
Architettura di tutta Italia le borse di studio bandite dal
progetto BigMat VASS per promuovere l’approfondimento
delle tecniche di utilizzo del legno come materiale privilegiato
in ambito strutturale e architettonico.
BigMat Italia e VASS Technologies hanno selezionato quattro
laureati dell’anno accademico 2013/2014, che si sono
distinti fra più di 30 candidati. Le tesi sui temi dei sistemi
costruttivi in legno spaziano dalle costruzioni a telaio alle
realizzazioni in Xlam. Particolarmente ricchi sono gli spunti
legati alla bioedilizia
e all’impatto
ambientale delle
soluzioni proposte.
Formare i
professionisti di
domani è anche
compito di chi oggi
Chi può partecipare:
opera nel settore e
il Gruppo BigMat ha
deciso di premiare
i più meritevoli
con la possibilità
di apprendere sul
campo, osservando
chi da anni lavora
con i materiali e le
tecniche che hanno finora solo studiato. La borsa di studio è
un riconoscimento del merito ma anche una testimonianza
di fiducia nei giovani. Giuseppe Gianolio, primo promotore
dell’iniziativa e coordinatore nazionale del progetto BigMat
dedicato al legno, si è detto molto soddisfatto dell’adesione
e della qualità degli elaborati inviati: «La risposta alla prima
edizione di questa iniziativa dimostra la vivacità del settore e
la capacità di BigMat di porsi come interlocutore d’eccezione
per le Università Italiane. In un momento in cui molto si parla
di collaborazione università – aziende noi abbiamo scelto
la strada della concretezza valorizzando il lavoro svolto dai
gruppi di ricerca e cercando di contribuire a un percorso che
porti verso il mercato finale». I progetti di laurea sono stati
attentamente valutati da una commissione formata da due
docenti degli atenei italiani, un membro dell’Ordine degli
architetti, Rocco Alfano presidente di BigMat Italia e Giuseppe
Gianolio, amministratore delegato di VASS Technologies.
Le borse di studio dal valore di 1.000 euro ciascuna,
comprendono anche 3 giorni di formazione in azienda presso
la VASS School di Cellarengo (AT) al termine dei quali verrà
assegnata la qualifica di progettista BigMat VASS.
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e cloro-resistente
Scarica il bando completo
su bigmat.it
BigMat VASS offre 4 borse di studio
del valore di € 1.000 agli autori
di una tesi sui sistemi costruttivi
in legno per abitazioni residenziali
e un periodo di formazione
di 3 giorni in azienda.
Sono ammessi a partecipare all’iniziativa tutti gli
studenti che abbiano discusso la tesi di laurea
attinente ai sistemi costruttivi in legno per
abitazioni residenziali e conseguito la laurea in
architettura tra 01/10/2013 e 31/12/2014
La domanda di ammissione dovrà essere inviata
a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento,
entro il 28/02/2015 al seguente indirizzo:
BigMat, gruppo europeo di distributori edili,
è presente in Italia con 180 Punti Vendita di
tecnologie e materiali per la costruzione e
la ristrutturazione degli edifici.
BIGMAT Pro.Ma.Italia S.c.p.a.
P.I. 08927060015
Via Roma, 74 | Centro Direzionale Colombirolo
20060 Cassina de' Pecchi (MI)
Opera nel settore del legno, con il marchio
BigMat VASS, con un sistema brevettato di tetti
ventilati, modulari e preassemblati in azienda.
oppure via e-mail: [email protected]
Per informazioni e per scaricare il bando completo
vai su bigmat.it o su vasstech.it
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Aprile 2015
UP! 59
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NEWS
DAL MONDO
BIGMAT
LA FAMIGLIA DI BIGMAT
CRESCE IN ABRUZZO E IN CALABRIA
Nel mese di dicembre 2014 BigMat Edil ’83,
azienda che da 30 anni si occupa di forniture
per il settore edilizio, dopo Teramo e S. Nicolò a
Tordino (TE), ha aperto il suo terzo Punto Vendita
a Castelnuovo Vomano (TE), località ad ampio
fermento urbano e lavorativo.
La superficie dedicata alla vendita è composta da
un’area complessiva di 3.650 mq. Il nuovo Punto
Vendita ospita materiale edile, ferramenta, tetti
in legno BigMat VASS, prodotti per finiture per
esterno e soluzioni di sistemi costruttivi BigMat in
un area tecnica dedicata; fornisce inoltre servizio
attraverso la vendita al dettaglio. Grande affluenza
Nuove aperture
da dicembre
a gennaio, dalla
Calabria all’Abruzzo.
La famiglia BigMat
Italia cresce
e arriva a quota
172 Punti Vendita
di noleggio attrezzature.
Particolare attenzione è riservata all’area colore
alla cerimonia di apertura a dicembre, circa 700
le persone presenti tra cui clienti, staff e soci
del Gruppo BigMat, da segnalare anche la partecipazione dei rappresentanti delle associazioni
di categoria quali API – Associazione Piccole e
Medie Industrie di Teramo, Confindustria, Ordine degli ingegneri, architetti, geometri e Ance
(Associazione nazionale costruttori edili) della
provincia di Teramo.
«Il nuovo Punto Vendita è un segnale importante
per il territorio – ha dichiarato Alessandro Angelozzi, titolare di BigMat Edil ’83 – abbiamo deciso
di rafforzare il nostro team con l’inserimento di
con un tintometro per la realizzazione di tutti i colori destinati alla
4 nuovi dipendenti. Facendo parte del Gruppo BigMat ci sentiamo sicuri
pittura di interni ed esterni.
e motivati a intraprendere nuove avventure come questa, lavoriamo
BigMat Edil ’83 che per tradizione commerciale si è sempre rivolta
con entusiasmo e con una spinta particolare sostenuti dal Gruppo e
agli operatori del settore edile, si apre anche a un nuovo pubblico
dalla qualità del lavoro di tutti i soci».
Inaugurazione di Edil ‘83 a Castelnuovo Vomano (TE)
60 UP! Aprile 2015
1
C
M
Y
CM
2
MY
I nuovi due punti vendita della Calabria di BigMat Marra e Piccolo Snc a San
CY
Giovanni in Fiore (CS)
CMY
Dall’Abruzzo alla Calabria, BigMat Marra e Piccolo Snc è l’ultima
K
arrivata nel Gruppo con due Punti Vendita. Fondata nel 1957 e oggi
in mano ai tre figli, entra in BigMat a gennaio diventando il Punto
Vendita numero 172.
«È sempre stato un po’ il nostro sogno entrare in BigMat – confessa
Biagio Piccolo, uno dei soci – da tempo volevamo la possibilità di
entrare nel Gruppo e ora si è presentata le giusta occasione grazie
3
anche al ruolo del presidente Rocco Alfano».
Due i Punti Vendita di San Giovanni in Fiore (CS) per 2.750 mq totali
tra coperto e scoperto. All’interno dell’azienda famigliare sono coinvolti
tre soci, con le rispettive famiglie, e tre dipendenti.
«Siamo cresciuti nel tempo grazie al nostro sincero impegno, alla
dedizione e al duro lavoro. Entrando nel Gruppo BigMat ci aspettiamo di
Drucklose Injektion; DFG
poter offrire migliori condizioni di vendita al nostro pubblico eterogeneo:
50% imprese, 30% utenti privati e 20% enti locali e amministrazioni;
oltre a offrire i servizi qualificati di sempre come noleggio gru, sistema
tintometrico e lavorazione legno lamellare».
Proprio il legno sarà uno dei punti di forza su cui Marra e Piccolo
punteranno per il futuro; accanto alla vendita dei materiali edilizi
anche un assortimento di utensili da lavoro, anti-infortunistica, vernici
e colori, maniglieria, casalinghi e arredo bagno.
Aprile 2015
quality
Soluzioni per la Conformità
®
UP! I F61
B
95%
NEWS
DAL MONDO
BIGMAT
RECUPERO
E IMPERMEABILIZZAZIONI
Si è svolto il 5 febbraio scorso l’incontro formativo
per geometri organizzato presso il Punto Vendita
BigMat Guglielmina Srl di Varallo (VC). Tre ore di approfondimento dal titolo “Manutenzione di strutture
in elevazione in muratura” con focus sulle tecniche
di impermeabilizzazione degli edifici.
L’esigenza di affrontare tale tema è nata dalla con-
Il corso, valido per ottenere i 2 crediti formativi
BigMat Guglielmina
e Volteco insieme
per la formazione
professionale
sapevolezza che nell’attuale scenario si assiste
per geometri, è stato organizzato in collaborazione
con Volteco, azienda che dal 1976 si occupa di
impermeabilizzanti per l’edilizia.
I 65 partecipanti hanno seguito un programma che
ha posto l’attenzione sulle tecniche costruttive del
patrimonio edilizio italiano e relativa normativa;
sulle tipologie di degrado e ripristino strutturale
sempre meno frequentemente alla realizzazione
delle murature in cemento armato, degli intonaci
di nuovi edifici mentre capita più spesso di rivolgersi al costruito come
e delle murature in strutture in elevazione.
patrimonio da recuperare e mantenere. Per intervenire correttamente
Nello specifico l’aggiornamento ha riguardato le tecniche di imper-
è però fondamentale conoscere le tecniche costruttive e le cause del
meabilizzazione traspirante ed elastica di facciate, interrati, terrazze e
degrado, in modo da agire efficacemente nel recupero e nella prote-
coperture piane; i sistemi di impermeabilizzazione bentonitici, cementizi
zione impermeabile di coperture piane, facciate, murature e strutture
elastici e misti. Ultimo argomento, ma non meno importante, è stato
controterra.
quello della deumidificazione di murature soggette a umidità di risalita.
Un corso a tutto tondo quindi che è stato seguito con molta attenzione
dagli iscritti e che ha dato spunti di riflessione interessanti ai profes-
LINK UTILI
• Per conoscere tutte le iniziative e i corsi organizzati presso
i Punti Vendita BigMat registrati nella nostra Community
www.bigmat.it/community
62 UP! Aprile 2015
sionisti del settore intervenuti.
BigMat Guglielmina si occupa di materiali edili da più di cinquant’anni,
Punto Vendita da sempre attento alla formazione e alla specializzazione
tecnica.
NEWS
DAL MONDO
BIGMAT
GIORNATA A COLORI
DA BIGMAT M.A.P.E.F
Iniziativa dedicata al colore presso il Punto Vendita
BigMat M.A.P.E.F. Srl a Codigoro (FE).
Sabato 21 febbraio lo staff del centro multi specializzato ha accolto clienti selezionati, hobbisti e
decoratori di imprese in una giornata tutta dedicata
al colore, per scoprire i prodotti e gli accessori più
adatti alle loro realizzazioni e ristrutturazioni. Du-
Open day dedicato
ai prodotti per il
colore e iniziative
promozionali
rante l’evento il personale ha proposto consulenza
di un coupon per lo sconto del 20% proprio sui
prodotti colore da utilizzare nel corso dell’anno.
«Crediamo nel mondo del colore – spiega Antonella
Bighi, titolare e responsabile amministrazione – ci
rivolgiamo con attenzione ai privati e non solo ai
professionisti per i quali abbiamo già organizzato
corsi dedicati. Questo open day è invece pensato
per tutti, abbiamo offerto la nostra consulenza sul
sulle pitture più adatte e ha offerto dimostrazioni di decorazione anche a
colore ma anche sui rivestimenti e le pavimentazioni pensando a chi si
richiesta. I più curiosi si sono poi messi alla prova con pennelli e acces-
appresta a ristrutturare e rinnovare anche le finiture di casa». L’evento
sori. Ad accompagnare l’evento anche una promozione con la consegna
verrà riproposto nel prossimo anno sempre durante il periodo primaverile.
Un solo strumento
per il controllo di tutto il cantiere
nuovo!
Robusto e preciso, il nuovo tracciatore LT56
disegna tre piani a 360° nello spazio
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Aprile 2015
UP! 63
innovazione in cantiere
NEWS
DAL MONDO
BIGMAT
BIGMAT CAMBIA STILE
CON RISTRUTTURA QUI
Nuova campagna di comunicazione per
promuovere il settore della ristrutturazione
Essenziale, pulita ed elegante. Si può
riassumere così l’immagine della
nuova campagna di comunicazione
di BigMat Italia scattata il 27 gennaio
su tutto il territorio nazionale e nel
vasto mondo della rete. Una declinazione molto digital per valorizzare il
Punto Vendita.
L’obiettivo, oltre a lanciare un nuovo
stile del Gruppo, è stato puntare i
riflettori sul settore della ristrutturazione e sui 172 Punti Vendita BigMat
in Italia, partner ideali per chiunque
voglia approfittare delle detrazioni fiscali sulle ristrutturazioni edili ancora
in vigore per tutto il 2015.
• Durata della campagna 27 gennaio-2 marzo
• + 94% di visualizzazioni dei siti bigmat.it
• 2.195.786 visualizzazioni per annunci sponsorizzati da
BigMat (testuali o display) in relazione a ricerche su
Google inerenti la ristrutturazione
• Facebook: 380.000 persone raggiunte
LINK UTILI
• Scarica la guida completa di BigMat per le agevolazioni fiscali su
www.ristrutturaqui.bigmat.it oppure richiedi la tua copia
omaggio nel Punto Vendita più vicino.
64 UP! Aprile 2015
LE DETRAZIONI
Chi sostiene spese per i lavori di
ristrutturazione edilizia può fruire ancora
della detrazione d’imposta Irpef pari al
36%. Prorogata dal 26 giugno 2012 al
31 dicembre 2015, la detrazione Irpef al
50% per i lavori di ristrutturazione. Una
detrazione del 50% spetta anche sulle
ulteriori spese sostenute, dal 6 giugno 2013
al 31 dicembre 2015, per l’acquisto di mobili
e di grandi elettrodomestici di classe non
inferiore alla A+, nonché A per i forni, per
le apparecchiature per le quali sia prevista
l’etichetta energetica, finalizzati all’arredo
dell’immobile oggetto di ristrutturazione.
Prorogata al 31 dicembre 2015 anche
la detrazione del 65% per interventi di
riqualificazione energetica.
Fonte: www.agenziaentrate.gov.it
Sei il titolare di un Punto Vendita di prodotti per l’edilizia? Hai voglia
di crescere in un Gruppo Internazionale rimanendo indipendente?
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