La voce dell`ISPAM

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La voce dell`ISPAM
la voce dell’ ISPAM
Periodico di informazione dell’ISPAM onlus
Bolzano Novarese, via Torre 11
NUMERO 3, GENNAIO 2011
Antea-Ispam
una collaborazione che dà buoni frutti
Antea (Associazione terza età attiva)
è una associazione di volontariato
presente in diverse zone della provincia di Novara e che svolge le proprie attività a favore degli anziani, ad
esempio nelle Case di riposo, ma che
vuole anche promuovere un rapporto di solidarietà fra le generazioni: fra
giovani ed anziani.
Infatti, oramai da alcuni anni, sono diverse le iniziative che l’Associazione
svolge anche a favore dei giovani e dei
minori: dalle attività di nonno vigile all’accompagnamento sui pullmini scolastici; dalle attività di doposcuola, sostegno scolastico e laboratori manuali
(ceramica, pirografia, ecc) , al Progetto pluriennale “Filmiamoci” rivolto ai
ragazzi 11/17 anni per la produzione
di brevi cortometraggi autogestiti e
totalmente auto realizzati.
L’Associazione Antea realizza queste
attività sia autonomamente, sia in collaborazione con altri Enti o Associazioni (Scuole, Oratori, Enti gestori di
servizi sociali, ecc.).Antea cerca di attivare i propri volontari e le proprie
risorse sul territorio, per dare qualche risposta di aiuto e di sostegno a
quanti si trovano in condizione di sofferenza, di difficoltà e di disagio.
Per questo Antea, anche con l’ISPAM,
ha un rapporto collaborativo oramai
consolidato negli anni.
La collaborazione era iniziata con il
trasporto dei pazienti frequentanti il
Centro diurno di Bolzano, è poi proseguita con diverse iniziative di ricreazione e socializzazione, appuntamenti conviviali a Cavaglietto, le feste
augurali prenatalizie, le serate di Carnevale ed altri appuntamenti sempre
molto partecipati e graditi che in qualche modo costituiscono un diversivo
ed un sollievo dalle ansie e dalle inquietudini quotidiane.
Più recentemente – sempre in accordo con i responsabili del Centro
di Bolzano – si sono sperimentate con
successo le “gite” di un giorno, prima
a Torino (Museo Egizio e Superga), poi
a fine ottobre scorso a Genova (Acquario e Rapallo). Sono state queste,
occasioni che ci pare abbiano trovato un unanime ed entusiastico apprezzamento da parte di tutti: tant’è
vero che si sta già pensando alla nuova programmazione.
Antea resta convinta della utilità e della necessità di proseguire e consolidare il rapporto di collaborazione con
l’Ispam su di un aspetto così proble-
matico come quello della sofferenza
psichica. Una condizione di disagio che
richiede davvero una molteplicità di
interventi sia di tipo terapeutico, ma
anche di occasioni positive di socializzazione, di sostegno e vicinanza solidale, perché le persone coinvolte si
sentano pienamente inserite nel contesto sociale e partecipi, senza esclusione alcuna, nella comunità di appartenenza.
Il Presidente ANTEA Novara
Antonio Manfredi
“Ho letto con piacere...”
Ho letto con piacere i numeri de “la
voce dell’Ispam” e vi auguro lunga vita, maggior numero di pagine scritte,
maggior numero di copie richieste e
aumento di partecipanti nella scrittura. Già nel maggio 1995 l’Ispam aveva
dato voce alle persone con i numeri
di “Prisma” poi conclusosi per stanchezza generale nel dicembre 1997.
Le cose da dire sono tante, sempre,
utili a chi le dice e utili a chi le legge.
Una cosa la vorrei dire io che da tanti anni do una mano a questa associazione e ormai fa parte della mia vita…uso le parole del padre della psicologia analitica Carl Gustav Jung:“L’incontro di due persone è come l’incontro di due sostanze, se si scatena
una reazione, entrambe vengono trasformate”…sono parole chiare, semplici e che, per me, rendono perfettamente l’idea dell’incontro tra due esseri umani…vale per tutti, malati, sani,
storti o dritti perché siamo tutti esseri umani prima che ci venga attaccata
una qualsiasi etichetta!
Credo fermamente nell’importanza
delle associazioni perché sono un mezzo per unire diverse capacità e far nascere grandi risorse per il bene di tutta la cittadinanza.
Partecipare ad un gruppo è un toccasana per chiunque (e a qualsiasi titolo
partecipi); lavorare insieme per un
obiettivo, seppur faticoso ed impegnativo, produce benessere e crea nuove
possibilità.
Dare il proprio apporto, in modo organizzato e condiviso, aiuta ognuno di
noi a “crescere”, a sviluppare nuove
idee, a provarsi in esperienze magari
mai provate e magari a trovare obiettivi di vita diversi da quelli che pensavamo.
Per me, che son pagata per farmi gli affari degli altri, l’Ispam è, ed è stata, un
impegno a volte gravoso ma sicuramente fonte di soddisfazione…vedere, oggi, tante persone che utilizzano
quanto fatto negli anni precedenti è
molto gradevole e rassicurante; è un
punto fermo che oggi esiste e può garantire benessere a chi ha voglia di avvicinarsi.
Non penso (come invece molti dicono) che le associazioni di settore siano ghettizzanti anzi ritengo che avere
il tempo di occuparsi nel dettaglio di
un unico argomento (in questo caso
la psichiatria) possa garantire efficacia
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La cena di Natale dell’Ispam
Come ogni anno durante l’avvicinarsi
delle vacanze di Natale, l’ISPAM organizza una cena. Da due anni la festa si tiene al circolo dell’ANTEA di
Cavaglietto.
Sabato 18 dicembre 2010 noi ragazzi
e volontari dell’ISPAM ci siamo ritrovati a Villa Zanetta alle ore17:00.
Quando tutti i partecipanti sono arrivati, siamo partiti, diretti a Cavaglietto al bar del paese che ci ha riservato una stanza dove per un’ora
abbiamo giocato a tombola, a carte
ed un gruppo è andato a visitare la
chiesetta con tutti i presepi in miniatura fatti a mano. Durante la tombola sono stati assegnati bellissimi
premi, mentre a carte abbiamo giocato a coppie a Scala 40 e abbiamo
vinto io e Rita.
Alle 19:00 ci siamo trasferiti al circolo dell’ANTEA dove abbiamo trovato tutti i tavoli già apparecchiati
con cura, dal presidente Sergio Lanaro e dal fantastico ed eccellente
cuoco Guido Accorsi. Encomiabile è
stato il loro impegno, tutto ottimo,
e noi molto soddisfatti del menù.
Un particolare occhio di riguardo va
al locale dove abbiamo cenato. Assomiglia molto ad una taverna ed è
quasi caratteristico delle zone di
montagna. Si divide in due aree: la
cucina e il salotto per mangiare, se-
parate da una vecchia stufa a legna
al centro del locale.Vi sono inoltre
pareti con mensole, sulle quali si
trovano oggetti carini, da notare sono i vari liquori situati in alto, c’è
appesa una chitarra classica che da’
un tocco di fantasia, tanti animali imbalsamati: la volpe, lo scoiattolo, il
fagiano, la beccaccia ed altri uccelli;
Infine il soffitto è caratterizzato da
perline di legno che ricordano una
baita di montagna.
Dopo la cena ha avuto luogo la lot-
teria a premi, dove veniva consegnato un biglietto numerato e all’estrazione tutti vincevano un premio, c’erano dei piatti dipinti a mano, un portafoglio in pelle, un barattolo con all’interno piantine profumate, una borsetta, una sveglia, una
tovaglia, un porta riquadri e tante altre cose.
Eravamo una quarantina di persone
e a tutti è stata proposta la solita
camminata annuale dei presepi. Avverrà giovedì 6 gennaio 2011, il ri-
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può rivolgere a Sergio Lanaro e a
Gianni Cantoia.
Al termine della serata abbiamo aiutato a sparecchiare la tavola e abbiamo giocato a carte, per i saluti finali l’ISPAM ha regalato a ciascuno
una confezione con caramelle, una
agendina e una biro.
Alle 23:30 ognuno è tornato a casa.
È stata una serata indimenticabile ed
è stato bello passare delle ore assieme. Questa cena contribuisce
sempre a rafforzare l’amicizia dei
membri dell’ISPAM. Devo dire poi
che siamo molto fortunati ad avere
delle persone che si occupano di noi
pazienti mettendo tutto l’amore
possibile. Grazie a tali incontri ogni
anno si condividono insieme dei momenti particolari fra persone che si
vogliono molto bene e tutti danno
qualcosa per la buona riuscita di
questo evento.
Arrivederci dal Vostro cronista, e ci
rivedremo l’anno prossimo!
Stefano Tondina
A Sergio
e Guido
Ringraziamo per la cordialità, l’accoglienza, il menù fantastico, l’impegno, l’abilità culinaria...
Grazie da tutti noi
trovo è fissato alle ore 8:00 e la partenza alle 9:30. La corsa è lunga 5
km e verranno premiati tutti i gruppi da almeno 15 concorrenti, i primi
10 uomini, le prime 10 donne, i primi 3 ragazzi e ragazze, il più anziano
e il più giovane concorrente, il primo uomo e la prima donna residente nel comune di Cavaglietto, e
il primo ragazzo e la prima ragazza
residente nel comune di Cavaglietto. Chi ha bisogno di informazioni si
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La gita a Genova e Rapallo
Grazie al contributo economico e alla
organizzazione logistica dell’Antea provinciale, è stato possibile come ISPAM,
realizzare la gita a Genova mercoledì
27 ottobre 2010 con la visita all’acquario e al Santuario di “Nostra Signora” a Rapallo.All’evento hanno partecipato alcuni volontari dell’ISPAM, pazienti del centro diurno di Borgomanero e altri aderenti.
Siamo partiti alle 7:45 dalla stazione di
Borgomanero in pullman. Eravamo circa una cinquantina e il tempo non era
dei migliori, anche se poi all’arrivo abbiamo trovato il sole. Durante il viaggio durato due ore e mezza abbiamo
trascorso il tempo chiacchierando animatamente tra di noi, il presidente dell’ISPAM Giovanni Marchionni ha tenuto un discorso in cui ha spiegato l’itinerario della gita.Alle 11 siamo giunti
a Genova dove abbiamo visitato l’acquario. All’entrata ad ogni persona veniva scattata una foto che al termine
del percorso poteva essere acquistata
come ricordo. L’acquario è composto
da varie sale con specifici pesci o altri
tipi di animali: ricordiamo il pesce spada, il pesce sega, il pesce palla, le foche,
i pinguini, i delfini, gli squali, le razze, i
serpenti, le meduse, le rane, i camaleonti, il geco, i colibrì, altri pesci multicolore e molte piante marine.
A metà percorso vi è un negozio di
souvenir fornito di tutti gli articoli riguardanti l’acquario: peluche, magliette, video e diversi oggettini caratteristici del posto; compreso un punto di
ristorazione
Oltre ai visitatori, per alcuni gruppi
c’erano anche delle guide, che rendevano il tragitto più interessante per i
turisti. L’ambiente era davvero enorme
ed al suo interno si poteva in certi tratti osservare il mare.
A mezzogiorno abbiamo terminato la
visita e con l’autobus ci siamo diretti
verso Rapallo per pranzare in una trattoria, veramente accogliente e siamo
stati trattati molto bene.
I camerieri hanno iniziato a portare
come antipasto delle frittelle di verdure. Poi di primo non potevano
mancare le tipiche trenette al pesto,
che erano una delizia. Come secondo è stato servito dell’arrosto con
contorno di patate e carote, seguito
da formaggio. Infine è una crostata di
marmellata di albicocche.
Verso le 14 ci siamo divisi in due gruppi: uno si recava con la funivia a far visita al santuario di Rapallo e chi come
me aveva paura della funivia è rimasto
a fare un bel giro per la città.Abbiamo
visitato il centro per comprare qualche
ricordo e abbiamo visto tanti negozietti
particolari della zona.
Alle 17 siamo ritornati alla corriera per
affrontare il viaggio di ritorno a Borgomanero. anche in questa occasione
abbiamo discusso tra di noi e coloro
che si erano recati al santuario di Rapallo ci hanno detto che è stato bellissimo, tanto che Marchionni oltre alle
fotografie ha registrato un video.
Alle ore 20 siamo arrivati a Borgomanero terminando la giornata, abbiamo
ringraziato l’autista e Sergio: il presidente dell’associazione Antea che da
ora, tra l’altro, si occuperà di stampare
a colori il nostro giornalino. Spesso
l’ISPAM propone delle gite, e ciò fa riscoprire i piaceri della vita e conoscere nuovi luoghi. Inoltre il fatto di trascorrere insieme una giornata diversa
ci riempie di gioia e ci si svaga dimenticando i problemi di ogni giorno.
Secondo me l’ISPAM vuole bene ai suoi
membri e con queste gite vuole farsi
conoscere da più persone possibili per
aumentarne la cerchia di partecipanti.
Con questo Vi saluto e Vi aspetto per
la prossima.
Stefano Tondina
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Il mercatino di Natale 2010
Anche quest’anno sabato 11 dicembre e domenica 12, si è tenuto presso il municipio di Borgomanero il
mercatino di Natale dell’ISPAM. Il venerdì ho aiutato ad allestire ed ho girato per i corsi e le vie secondarie del
centro di Borgomanero per consegnare a tutti i bar e i negozi il volantino con le informazioni dell’evento,
facendo parecchia pubblicità.
Nonostante abbia camminato per tre
ore di seguito mi sentivo appagato del
lavoro svolto, perchè mi piace aiutare
l’associazione ISPAM e i suoi partecipanti: volontari e pazienti.
Tra i vari oggetti esposti c’erano: quadri dipinti da Giovanni; piatti decorati a mano da Antonietta; graziosi cestini con caramelle e cioccolatini confezionati da Rita; sciarpe di diversi colori cucite a mano dalla mamma di
Duilio; bellissimi presepi creati da Renata; lavori in stoffa, presine e tovagliette; borsette colorate; porta cellulari; angioletti fatti con la pasta color
oro e argento da appendere all’albero di Natale; giocattoli per bambini.
Come sempre hanno contribuito con
i loro manufatti le suore del convento di Orta San Giulio, le fantastiche
creazioni dei ragazzi della casa di Bolzano Novarese, sotto il coordinamento della volontaria Rosi. Quest’anno come novità c’erano magnifiche creazioni in legno fatte dal falegname di Bolzano Novarese, aiutato
dai ragazzi di Rosi, un meraviglioso tavolino, portacandele, giochi antichi come la trottola, porta uovo;Alcuni oggetti erano a offerta libera, altri avevano un prezzo minimo.
Ma passiamo alle due giornate del
mercatino, premettendo che l’orario
era dalle 9:00 alle 12:00 e dalle 15:00
alle 19:00 sia di sabato che di domenica.
Sabato mattina ho collaborato con le
volontarie alla vendita dei prodotti.
Come sempre la mia postazione era
all’entrata, per distribuire i volantini e
convincere la gente ad entrare per visitare il mercatino. Non tutte le persone compravano, e altre facevano
un’offerta.
Alle 17:00 sono ritornato, affiancato
dal mio amico Duilio sempre per fare
accorrere gente. Alle 19:15 abbiamo
concluso la giornata.
Domenica alle ore 10:30 ho incomin-
ciato la seconda giornata rimanendo
fino alle 12:30, per finire accompagnato costantemente da Duilio alle
19:00.
I volontari e pazienti hanno smontato tutti i tavoli ritirando gli oggetti, lasciando libero l’atrio del Comune che
ci era stato destinato.
Sono ormai quattro anni che mi impegno a favorire la buona riuscita di
questo evento pre-natalizio.
Da ricordare e premiare è il lavoro di
tutti i membri dell’ISPAM che con tale mercatino hanno tenuto alto lo spirito natalizio, poiché anche solo comprando un pensierino sono stati aiutati dei ragazzi con problemi che a volte sono incompresi.
Per di più il fatto di contribuire ad una
buona causa mi rende molto felice
perché mi è sempre piaciuto dare una
mano alle persone in difficoltà, proprio perché lo sono stato anch’io e
durante la malattia tanti mi hanno aiutato.
È stato un avvenimento trascorso in
buona compagnia nonostante il clima
invernale, ma soprattutto per questa
occasione come sempre ci abbiamo
messo corpo e anima.
Con questo Vi saluto, Vi auguro un
Buon Natale e un Felice Anno Nuovo
e ci rivedremo sicuramente l’anno
prossimo!
Stefano Tondina
ISPAM
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Ciao, io sono....
Cristian
Mi chiamo Cristian,ho trentasei anni, vivo in un appartamento in affitto e lavoro presso una industria calzaturiera
part-time.
Sono un paziente del centro di salute
mentale e ho guadagnato la mia autonomia dopo dodici anni di lavoro terapeutico riabilitativo con gli operatori: il
primo anno con ricovero in cliniche, sei
anni di comunità e cinque anni di gruppo appartamento.
Questa “avventura” è stata lunga, faticosa ma intensa e ho ricordi di gioie e
dolori,di amici e rivali di lutti e condivisione.
L’obbiettivo, importante e necessario,
da raggiungere era quello di stare bene
in salute, di rendersi conto di avere una
malattia e di farsi aiutare nei modi più
giusti.
All’inizio, quando non stavo bene è stata veramente dura avere fiducia ma col
tempo,visti i piccoli miglioramenti, le cose sono diventate un po’ più facili.
Ricordo che in comunità la giornata era
piena di impegni, orari, regole e soprattutto si lavorava in gruppo.
Ho imparato il significato della parola
condivisione, dell’essere responsabili anche delle piccole azioni quotidiane,dell’importanza di avere un lavoro e della
abitudine a lasciarmi aiutare dai tecnici.
Quello che ho imparato in comunità mi
è servito nel gruppo appartamento dove ho sperimentato una maggiore autonomia e dove mi sono messo alla
prova con una borsa lavoro.
Il passo successivo, il più emozionante
e stato uscire dal gruppo appartamento per avere una casa tutta mia.
Ho una vita sociale molto piena ed allargata fatta di famigliari,amici e conoscenti faccio parte di due associazioni
e se sono arrivato a tutto ciò e per tutto quello che ho costruito in tutti questi anni.
Sono rimasto sorpreso ed ho molto
gradito di essere stato scelto quale
membro del consiglio direttivo dell’Ispam.
Oggi penso di stare bene ma non mi
sento arrivato perché ho dei sogni che
spero, un giorno, diventino realtà.
La mia vita non e sempre facile perché
ogni giorno è una “battaglia”: mi sveglio,vado al lavoro, sto in mezzo alle persone e in ogni momento devo media-
re per idee diverse o per esperienze
differenti.
Ci vuole molta pazienza ed elasticità soprattutto quando qualcuno ci fa arrabbiare.
Io l’ho imparato.
Ho imparato anche che la psichiatria è
un mondo che pochi conoscono: la gente ne parla male, a volte con cattiveria
e con molti pregiudizi.
Sono però convinto che a furia di insistere la gente modificherà il modo di
pensare.
Gia rispetto a cinquanta anni fa le cose sono molto migliorate, oggi grazie a
Dio nessuno viene più internato in manicomio e tutti hanno le stesse possibilità di costruirsi una vita dignitosa e
degna di rispetto.
Mi sento di dare un consiglio a tutti
quelli che si ammalano di una patologia
psichiatrica: prendere la terapia.
Io, come quasi tutti, all’inizio pensavo
che le terapie non servissero ma ho capito che la terapia giusta ti permette di
vivere in modo sereno ed equilibrato.
Senza superbia vi lascio questa mia testimonianza frutto della mia esperienza
personale,magari diversa di quella di altri ma che tutti possono credo capire.
Cristian Vicario
Daniele
Salve, mi chiamo Daniele da 3 anni frequento il gruppo del “pre lavorativo”
al lunedì presso la casa di Bolzano Novarese, gestito dall’ ISPAM., Marchionni e Mascarello, con me ci sono altri
pazienti, Daniele V., Duillio, Ilario, Alberto, con questi amici e sotto la guida di Giovanni e Carlo abbiamo restaurato tutti gli infissi della casa e solo di recente con l’attrezzatura del laboratorio di falegnameria, sotto la guida del volontario Ferruccio Franco abbiamo costruito il tavolo di lavoro e la
scaffalatura.
inoltre mi aggrego al gruppo giardinaggio, inteso come “orto” o lavori di manutenzione aiuole e quello che riguarda il verde circostante la casa.
Questi momenti passati con il gruppo
mi appagano in ogni senso, mi fanno
stare bene, socializzo e coltivo le mie
amicizie, infatti con alcuni condivido i
fine settimana e i momenti di svago.
Questo mi aiuta a relazionarmi con le
persone e occupare il tempo in modo
costruttivo.
Sono contento anche di partecipare alle iniziative proposte dall’ ISPAM anzi
più ce né meglio è, questo mio “ingresso” al giornalino per ringraziare chi
condivide queste esperienze con noi
e… alla prossima.
Daniele Giromini
Giuseppe
Mi chiamo Giuseppe,
sono nel gruppo appartamento a Borgomanero, le mie coinquiline sono: Daniela, Antonella, Nadia.
La mia giornata tipo è come quella di
tutti, mi alzo, mi lavo, faccio colazione,
vado al centro a prendere le terapie,
torno all’appartamento mi occupo delle pulizie della mia stanza e delle cose
personali. Quando è il mio turno cucino e rassetto.
Due volte a settimana vado in palestra
ed un giorno vado al canile di Fontaneto come volontario a portare i cani
a spasso con l’aiuto di una educatrice.
Il sabato frequento l’ISPAM dove cerco di socializzare con gli altri componenti. Nel gruppo del sabato mi trovo
bene e con alcuni di loro aderisco volentieri alle iniziative come l’ultima la
gita a Genova, alle cene, mi piace stare
in compagnia anche se sono di poche
parole perché passo delle ore piacevoli
stando con gli altri.
Adesso saluto Preti Giuseppe
Raimondo
Sono Raimondo e frequento al sabato
il gruppo a Villa Zanetta dove mi trovo
bene, conosco tutti da diversi anni, mi
piace giocare con loro soprattutto a
tombola perché ci sono tanti numeri e
ti impegna di più che giocare sempre a
carte, inoltre mi piace fare lo “stuzzichino” pomeridiano offerto dall’ISPAM
e andare a fare il “giro” per le vie del
centro con il gruppo ed i volontari.
L’incontro del sabato per me è importante perché mi riempe la giornata e
non mi sento solo, lo vivo felice e colgo l’occasione per ringraziare tutti della compagnia che mi fanno.
Visto l’avvicinarsi delle feste faccio gli
auguri ai lettori del nostro giornalino,
ai medici, operatori, volontari, tutti.
Ciao Pinna Raimondo
ISPAM
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L’ANGOLO DELLE RICETTE DI STEFANO
SPEZZATINO DI TACCHINO
CON PATATE E VERDURE
Ingredienti per 4 persone
- 500 g di polpa di tacchino
- 1 cipolla
- 2 gambi di sedano
- 1 peperone rosso
- 1 peperone giallo
- 1 melanzana
- 400 g di patate a pasta gialle
- ½ bicchiere di vino bianco
secco
- brodo
- 2 spicchi d’aglio
- 1 pizzico d’origano
- 4 cucchiai di olio extravergine
- paprica
- sale
Preparazione: 1 ora
Cottura:Wok
1. Spuntare la melanzana, tagliarla a pezzi, metterla in uno scolapasta, cospargerla di sale e lasciarla riposare per 15 minuti; pelare le patate, tagliarle a dadini e scottarle per 10 minuti in acqua salata.
2. Pulire il sedano, eliminando i filamenti, e tagliarlo a pezzi; pulire anche
i peperoni, eliminando il picciolo con i semi e i filamenti bianchi interni,
e ridurli a pezzetti.
3.Tagliare la carne a pezzetti; sbucciare la cipolla, lavarla e tagliarla a fette sottili; sbucciare l’aglio e tritarlo.
4. Far scaldare in un wok l’olio, unire i pezzi di carne, insaporirli con un
po’ di paprica e farli dorare da tutte le parti, quindi salarli e bagnarli con
il vino, da far evaporare a fuoco vivace.
5.Aggiungere la cipolla e l’aglio e farli rosolare per un paio di minuti, poi
unire il peperone, il sedano, la melanzana, ben sciacquata, le patate e un
po’ di brodo e far cuocere per 15 minuti, a fuoco medio, mescolando
spesso.
6. Regolare infine di sale, trasferire la preparazione su un piatto da portata, cospargerla con l’origano e servirla subito ben calda in tavola.
LE “MASSIME”...
INFORMATICHE
• L’accessorio informatico amato
dai gatti? Il mouse
• L’amico informatico di Charlie
Brown? Linux
• Educatrice ad internet? Alice
• Per i giovani si dice “Internet”,
mentre gli anziani dicono “INTERDET”
FINANZIARIE
• Il gruppo di cantanti italiani che
rappresentano l’attuale situazione finanziaria italiana? I Ricchi e Poveri
• Oggetto milanese sempre presente
nell’abbigliamento femminile? La
borsa
• Nome famosissimo in Svizzera?
Franco
• In Germania? Marco
“Ho letto
con piacere...”
SEGUE DALLA PRIMA
ed efficienza nelle scelte e nelle proposte da offrire.
A tutti quelli che leggono chiedo un favore a titolo del tutto personale e in
qualità di operatore con 25 anni di lavoro sulle spalle…quando parlate di psichiatria o quando ne sentite parlare, fate in modo che se ne parli con serietà,
come di un’altra qualsiasi patologia, con
rispetto e non tramite stupide battute
o esempi fuori luogo…più gente tratta
la psichiatria quale una delle tante branche della medicina e più chi ne soffre
sarà trattato con rispetto…basta con i
modi di dire sui matti e sui loro stereotipi…; più volte da alcune persone
ho sentito dire “sono dentro la psichiatria” o “devo uscire dalla psichiatria”…ecco, sarebbe bene ricordare che
né si entra né si esce, si è semplicemente malati, ci si deve curare e seguire le indicazioni degli operatori.
Avete mai sentito un cardiopatico o
un diabetico dire “devo uscire dalla cardiologia” o “sono dentro la diabetologia”? no…è un malato, si cura e a seconda della malattia guarirà o si curerà per il resto della vita.
Già i giornali e la televisione non risparmiano sciocchezze o stramberie
sul tema della psichiatria,…almeno noi
che siamo attori di questo mondo cerchiamo di descriverci con semplicità e
serietà…ci si può anche scherzare sopra ma con intelligenza così che anche
chi non conosce può imparare e magari…tra qualche anno…la parola psichiatria sarà un po’ più normale e non
farà tanta paura come a molti fa oggi.
Sono qui al Centro di Salute Mentale
e chiunque voglia scambiare quattro
chiacchiere sull’Ispam con me è il benvenuto.
Buon proseguimento, Titti
SULLE AUTO
• La macchina dell’oroscopo?
L’Opel Astra
• La macchina mai ferma? L’Opel
Corsa
• La macchina che segui anche col
piede? La Fiat Ritmo
• La macchina col buco? La polo
Alberto
ISPAM
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I racconti di Alberto
Sul pianeta “Vegéta Arella Path si sposò con il demone Trigon, ed ebbero un
figlio, Kriand’r.
Kriand’r crescendo, frequentò la celebre Accademia Garden di Alexandria,
famosa tanto quanto quella di Balamb,
Trivia, Galbadia.
I quattro Garden istruiscono gli allievi all’utilizzo di armi fisiche e armi come dire più spirituali.
Su Vegéta esistono i buoni ed i cattivi,
tra questi i più cattivi sono i nemici dell’ordine prestabilito. A capo dei quali
vi sono Apocalisse, Sinistro, Dark Side,
Argon e Kuya.
Apocalisse, viaggia per la dimensione
tempo per modificare il passato e perciò modificare il presente e il futuro.
Sinistro il perfido, è il giullare e costruttore degli Scherzi di Apocalisse;
Dark Side è colui che corrompe le anime dei puri, per portare alla distruzione di tutto.
Inoltre su “Vegeta” vi sono i “Guardiani” che controllano assieme ai Seed la situazione,
il loro passatempo preferito è percorrere il pianeta giocando a sconfiggere i mostriciattoli che vi abitano.
Tra i Seed più potenti vi sono: Sara,
Freyja, Stainer, Gidan, Jack, Rudy, Cecilia, Quena Quan e successivamente
Beatrix.
Sara è una principessa stufa e annoiata, scappa da Galbadia vicina città di
Vegeta con Gidan e la sua guardia del
corpo Stainer.
Dopo tante peripezie, i tre conobbero altri abitanti del pianeta tra i quali
il comandate delle guardie Beatrix che
si unì a loro.
Lungo il percorso si aggiunse al gruppo Eiko, una bambina rimasta orfana
che viveva nella città distrutta di Madain Sarì assieme ai Moguri, suoi piccoli amici pelosi, che conosciuto Gidan raccontarono del loro incontro
con l’uomo salamandra, uscito sconfitto da uno scontro proprio con Gidan, Il quale mostrò all’uomo salamandra che la forza è nulla senza l’intelligenza, un debole può essere più
furbo e vincere uno forte.
I nostri cinque eroi si recarono all’albero di Lifa.
La culla della vita, dove veniva prodotta la Nebbia, composta dai residui del
Flusso delle anime.
Il cuore della culla della vita era il “Vaso di Pandora”, dove erano contenute tutte le malattie più pericolose.
Si narra che Pandora, ebbe in regalo
questo vaso incuriosita e con furbizia,
lo aprì, ma in quel momento uscirono
tutte le malattie possibili e immaginabili.
In tutta fretta lo chiuse così rimase al
suo interno la Speranza, ovvero la Vita.
Kuya approfittando del suo potere
portò il Caos sul pianeta con le malattie, vendendo agli esseri umani gli
antidoti traendone profitto.
Gidan arrivato a Lifa, toglie il sigillo che
impedisce a chiunque di entrare, grazie al potere di Eiko e di Sara, riuscì a
fermare momentaneamente Kuya, il
quale però ottenne i poteri dei guardiani rivoltosi e il potere della Compressione Temporale.
I nostri eroi affrontarono i Nebbiosauri, detti Uomini Ombre che non
riposano mai, i quali reagiscono ai movimenti, per batterli bisogna essere
cauti.
Garland rimase ad affrontare i nostri
eroi con l’aiuto dei suoi servi, i Kratos.
combatterono contro i cinque. Eliminati i Servi di Garland, i nostri eroi dovettero affrontare il Maestro Garland,
e dopo averlo sconfitto, si recarono di
nuovo a Lifa e con l’aeronave entra-
rono nella Compressione Temporale.
Lì affrontarono i seguaci di Kuya, tra i
quali il potentissimo Krysta, un mostro
col potere di creare copie perfette degli avversari, in modo tale che ognuno dei nostri cinque affronti se stesso
come avversario, e i demoni di Metallo vivo, ma col sangue, il sudore e
l’aspetto umano.
In quell’occasione, Rudy amico dei cinque venne ferito, e i nostri eroi tornarono alla città di Trabia, per far curare Rudy da Quena, (faceva parte dei
cacciatori di Sogni), una ragazza robusta, sempre affamata, che ha intrapreso il viaggio con i nostri eroi, per mangiare e apprendere i segreti della cucina degli altri paesi.
Una volta che Rudy si riprese, insieme
andarono al recinto degli eroi per apprendere nozioni sulla Compressione
Temporale. Dopo essersi riposati e rifocillati, ritornarono a Lifa. Dove affrontarono nuovamente i servitori di
Kuya, lo stesso Kuya, e dopo una lunghissima battaglia, ebbero la meglio sul
nemico.
Kuya, era fratello di Gidan, il quale per
volere dell’ormai defunto Garlan era
diventato l’Angelo della Morte.
L’unico modo per Kuya di morire era
legato all’esistenza di Gidan, e se moriva uno moriva anche l’altro.
Una volta sconfitto Kuya, Gidan pregò di lasciarli soli. Gidan, cercò di salvare il fratello, ma l’Albero di Lifa crollò, lasciando i due sotto.
I nostri eroi sopravvissuti, andarono a
Galbadia, e mentre c’era lo spettacolo teatrale “il mio Muguri”, ricomparve l’ormai dato per disperso Gidan.
In quel momento i nostri eroi fecero
il Famosissimo Festival dei Garden, dove vi furono musica, danze, e un banchetto.
Alberto