La voce dell`ISPAM
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La voce dell`ISPAM
la voce dell’ ISPAM Periodico di informazione dell’ISPAM onlus Bolzano Novarese, via Torre 11 NUMERO 3, GENNAIO 2011 Antea-Ispam una collaborazione che dà buoni frutti Antea (Associazione terza età attiva) è una associazione di volontariato presente in diverse zone della provincia di Novara e che svolge le proprie attività a favore degli anziani, ad esempio nelle Case di riposo, ma che vuole anche promuovere un rapporto di solidarietà fra le generazioni: fra giovani ed anziani. Infatti, oramai da alcuni anni, sono diverse le iniziative che l’Associazione svolge anche a favore dei giovani e dei minori: dalle attività di nonno vigile all’accompagnamento sui pullmini scolastici; dalle attività di doposcuola, sostegno scolastico e laboratori manuali (ceramica, pirografia, ecc) , al Progetto pluriennale “Filmiamoci” rivolto ai ragazzi 11/17 anni per la produzione di brevi cortometraggi autogestiti e totalmente auto realizzati. L’Associazione Antea realizza queste attività sia autonomamente, sia in collaborazione con altri Enti o Associazioni (Scuole, Oratori, Enti gestori di servizi sociali, ecc.).Antea cerca di attivare i propri volontari e le proprie risorse sul territorio, per dare qualche risposta di aiuto e di sostegno a quanti si trovano in condizione di sofferenza, di difficoltà e di disagio. Per questo Antea, anche con l’ISPAM, ha un rapporto collaborativo oramai consolidato negli anni. La collaborazione era iniziata con il trasporto dei pazienti frequentanti il Centro diurno di Bolzano, è poi proseguita con diverse iniziative di ricreazione e socializzazione, appuntamenti conviviali a Cavaglietto, le feste augurali prenatalizie, le serate di Carnevale ed altri appuntamenti sempre molto partecipati e graditi che in qualche modo costituiscono un diversivo ed un sollievo dalle ansie e dalle inquietudini quotidiane. Più recentemente – sempre in accordo con i responsabili del Centro di Bolzano – si sono sperimentate con successo le “gite” di un giorno, prima a Torino (Museo Egizio e Superga), poi a fine ottobre scorso a Genova (Acquario e Rapallo). Sono state queste, occasioni che ci pare abbiano trovato un unanime ed entusiastico apprezzamento da parte di tutti: tant’è vero che si sta già pensando alla nuova programmazione. Antea resta convinta della utilità e della necessità di proseguire e consolidare il rapporto di collaborazione con l’Ispam su di un aspetto così proble- matico come quello della sofferenza psichica. Una condizione di disagio che richiede davvero una molteplicità di interventi sia di tipo terapeutico, ma anche di occasioni positive di socializzazione, di sostegno e vicinanza solidale, perché le persone coinvolte si sentano pienamente inserite nel contesto sociale e partecipi, senza esclusione alcuna, nella comunità di appartenenza. Il Presidente ANTEA Novara Antonio Manfredi “Ho letto con piacere...” Ho letto con piacere i numeri de “la voce dell’Ispam” e vi auguro lunga vita, maggior numero di pagine scritte, maggior numero di copie richieste e aumento di partecipanti nella scrittura. Già nel maggio 1995 l’Ispam aveva dato voce alle persone con i numeri di “Prisma” poi conclusosi per stanchezza generale nel dicembre 1997. Le cose da dire sono tante, sempre, utili a chi le dice e utili a chi le legge. Una cosa la vorrei dire io che da tanti anni do una mano a questa associazione e ormai fa parte della mia vita…uso le parole del padre della psicologia analitica Carl Gustav Jung:“L’incontro di due persone è come l’incontro di due sostanze, se si scatena una reazione, entrambe vengono trasformate”…sono parole chiare, semplici e che, per me, rendono perfettamente l’idea dell’incontro tra due esseri umani…vale per tutti, malati, sani, storti o dritti perché siamo tutti esseri umani prima che ci venga attaccata una qualsiasi etichetta! Credo fermamente nell’importanza delle associazioni perché sono un mezzo per unire diverse capacità e far nascere grandi risorse per il bene di tutta la cittadinanza. Partecipare ad un gruppo è un toccasana per chiunque (e a qualsiasi titolo partecipi); lavorare insieme per un obiettivo, seppur faticoso ed impegnativo, produce benessere e crea nuove possibilità. Dare il proprio apporto, in modo organizzato e condiviso, aiuta ognuno di noi a “crescere”, a sviluppare nuove idee, a provarsi in esperienze magari mai provate e magari a trovare obiettivi di vita diversi da quelli che pensavamo. Per me, che son pagata per farmi gli affari degli altri, l’Ispam è, ed è stata, un impegno a volte gravoso ma sicuramente fonte di soddisfazione…vedere, oggi, tante persone che utilizzano quanto fatto negli anni precedenti è molto gradevole e rassicurante; è un punto fermo che oggi esiste e può garantire benessere a chi ha voglia di avvicinarsi. Non penso (come invece molti dicono) che le associazioni di settore siano ghettizzanti anzi ritengo che avere il tempo di occuparsi nel dettaglio di un unico argomento (in questo caso la psichiatria) possa garantire efficacia CONTINUA A PAGINA 7 ISPAM 2 La cena di Natale dell’Ispam Come ogni anno durante l’avvicinarsi delle vacanze di Natale, l’ISPAM organizza una cena. Da due anni la festa si tiene al circolo dell’ANTEA di Cavaglietto. Sabato 18 dicembre 2010 noi ragazzi e volontari dell’ISPAM ci siamo ritrovati a Villa Zanetta alle ore17:00. Quando tutti i partecipanti sono arrivati, siamo partiti, diretti a Cavaglietto al bar del paese che ci ha riservato una stanza dove per un’ora abbiamo giocato a tombola, a carte ed un gruppo è andato a visitare la chiesetta con tutti i presepi in miniatura fatti a mano. Durante la tombola sono stati assegnati bellissimi premi, mentre a carte abbiamo giocato a coppie a Scala 40 e abbiamo vinto io e Rita. Alle 19:00 ci siamo trasferiti al circolo dell’ANTEA dove abbiamo trovato tutti i tavoli già apparecchiati con cura, dal presidente Sergio Lanaro e dal fantastico ed eccellente cuoco Guido Accorsi. Encomiabile è stato il loro impegno, tutto ottimo, e noi molto soddisfatti del menù. Un particolare occhio di riguardo va al locale dove abbiamo cenato. Assomiglia molto ad una taverna ed è quasi caratteristico delle zone di montagna. Si divide in due aree: la cucina e il salotto per mangiare, se- parate da una vecchia stufa a legna al centro del locale.Vi sono inoltre pareti con mensole, sulle quali si trovano oggetti carini, da notare sono i vari liquori situati in alto, c’è appesa una chitarra classica che da’ un tocco di fantasia, tanti animali imbalsamati: la volpe, lo scoiattolo, il fagiano, la beccaccia ed altri uccelli; Infine il soffitto è caratterizzato da perline di legno che ricordano una baita di montagna. Dopo la cena ha avuto luogo la lot- teria a premi, dove veniva consegnato un biglietto numerato e all’estrazione tutti vincevano un premio, c’erano dei piatti dipinti a mano, un portafoglio in pelle, un barattolo con all’interno piantine profumate, una borsetta, una sveglia, una tovaglia, un porta riquadri e tante altre cose. Eravamo una quarantina di persone e a tutti è stata proposta la solita camminata annuale dei presepi. Avverrà giovedì 6 gennaio 2011, il ri- ISPAM 3 può rivolgere a Sergio Lanaro e a Gianni Cantoia. Al termine della serata abbiamo aiutato a sparecchiare la tavola e abbiamo giocato a carte, per i saluti finali l’ISPAM ha regalato a ciascuno una confezione con caramelle, una agendina e una biro. Alle 23:30 ognuno è tornato a casa. È stata una serata indimenticabile ed è stato bello passare delle ore assieme. Questa cena contribuisce sempre a rafforzare l’amicizia dei membri dell’ISPAM. Devo dire poi che siamo molto fortunati ad avere delle persone che si occupano di noi pazienti mettendo tutto l’amore possibile. Grazie a tali incontri ogni anno si condividono insieme dei momenti particolari fra persone che si vogliono molto bene e tutti danno qualcosa per la buona riuscita di questo evento. Arrivederci dal Vostro cronista, e ci rivedremo l’anno prossimo! Stefano Tondina A Sergio e Guido Ringraziamo per la cordialità, l’accoglienza, il menù fantastico, l’impegno, l’abilità culinaria... Grazie da tutti noi trovo è fissato alle ore 8:00 e la partenza alle 9:30. La corsa è lunga 5 km e verranno premiati tutti i gruppi da almeno 15 concorrenti, i primi 10 uomini, le prime 10 donne, i primi 3 ragazzi e ragazze, il più anziano e il più giovane concorrente, il primo uomo e la prima donna residente nel comune di Cavaglietto, e il primo ragazzo e la prima ragazza residente nel comune di Cavaglietto. Chi ha bisogno di informazioni si ISPAM 4 La gita a Genova e Rapallo Grazie al contributo economico e alla organizzazione logistica dell’Antea provinciale, è stato possibile come ISPAM, realizzare la gita a Genova mercoledì 27 ottobre 2010 con la visita all’acquario e al Santuario di “Nostra Signora” a Rapallo.All’evento hanno partecipato alcuni volontari dell’ISPAM, pazienti del centro diurno di Borgomanero e altri aderenti. Siamo partiti alle 7:45 dalla stazione di Borgomanero in pullman. Eravamo circa una cinquantina e il tempo non era dei migliori, anche se poi all’arrivo abbiamo trovato il sole. Durante il viaggio durato due ore e mezza abbiamo trascorso il tempo chiacchierando animatamente tra di noi, il presidente dell’ISPAM Giovanni Marchionni ha tenuto un discorso in cui ha spiegato l’itinerario della gita.Alle 11 siamo giunti a Genova dove abbiamo visitato l’acquario. All’entrata ad ogni persona veniva scattata una foto che al termine del percorso poteva essere acquistata come ricordo. L’acquario è composto da varie sale con specifici pesci o altri tipi di animali: ricordiamo il pesce spada, il pesce sega, il pesce palla, le foche, i pinguini, i delfini, gli squali, le razze, i serpenti, le meduse, le rane, i camaleonti, il geco, i colibrì, altri pesci multicolore e molte piante marine. A metà percorso vi è un negozio di souvenir fornito di tutti gli articoli riguardanti l’acquario: peluche, magliette, video e diversi oggettini caratteristici del posto; compreso un punto di ristorazione Oltre ai visitatori, per alcuni gruppi c’erano anche delle guide, che rendevano il tragitto più interessante per i turisti. L’ambiente era davvero enorme ed al suo interno si poteva in certi tratti osservare il mare. A mezzogiorno abbiamo terminato la visita e con l’autobus ci siamo diretti verso Rapallo per pranzare in una trattoria, veramente accogliente e siamo stati trattati molto bene. I camerieri hanno iniziato a portare come antipasto delle frittelle di verdure. Poi di primo non potevano mancare le tipiche trenette al pesto, che erano una delizia. Come secondo è stato servito dell’arrosto con contorno di patate e carote, seguito da formaggio. Infine è una crostata di marmellata di albicocche. Verso le 14 ci siamo divisi in due gruppi: uno si recava con la funivia a far visita al santuario di Rapallo e chi come me aveva paura della funivia è rimasto a fare un bel giro per la città.Abbiamo visitato il centro per comprare qualche ricordo e abbiamo visto tanti negozietti particolari della zona. Alle 17 siamo ritornati alla corriera per affrontare il viaggio di ritorno a Borgomanero. anche in questa occasione abbiamo discusso tra di noi e coloro che si erano recati al santuario di Rapallo ci hanno detto che è stato bellissimo, tanto che Marchionni oltre alle fotografie ha registrato un video. Alle ore 20 siamo arrivati a Borgomanero terminando la giornata, abbiamo ringraziato l’autista e Sergio: il presidente dell’associazione Antea che da ora, tra l’altro, si occuperà di stampare a colori il nostro giornalino. Spesso l’ISPAM propone delle gite, e ciò fa riscoprire i piaceri della vita e conoscere nuovi luoghi. Inoltre il fatto di trascorrere insieme una giornata diversa ci riempie di gioia e ci si svaga dimenticando i problemi di ogni giorno. Secondo me l’ISPAM vuole bene ai suoi membri e con queste gite vuole farsi conoscere da più persone possibili per aumentarne la cerchia di partecipanti. Con questo Vi saluto e Vi aspetto per la prossima. Stefano Tondina ISPAM 5 Il mercatino di Natale 2010 Anche quest’anno sabato 11 dicembre e domenica 12, si è tenuto presso il municipio di Borgomanero il mercatino di Natale dell’ISPAM. Il venerdì ho aiutato ad allestire ed ho girato per i corsi e le vie secondarie del centro di Borgomanero per consegnare a tutti i bar e i negozi il volantino con le informazioni dell’evento, facendo parecchia pubblicità. Nonostante abbia camminato per tre ore di seguito mi sentivo appagato del lavoro svolto, perchè mi piace aiutare l’associazione ISPAM e i suoi partecipanti: volontari e pazienti. Tra i vari oggetti esposti c’erano: quadri dipinti da Giovanni; piatti decorati a mano da Antonietta; graziosi cestini con caramelle e cioccolatini confezionati da Rita; sciarpe di diversi colori cucite a mano dalla mamma di Duilio; bellissimi presepi creati da Renata; lavori in stoffa, presine e tovagliette; borsette colorate; porta cellulari; angioletti fatti con la pasta color oro e argento da appendere all’albero di Natale; giocattoli per bambini. Come sempre hanno contribuito con i loro manufatti le suore del convento di Orta San Giulio, le fantastiche creazioni dei ragazzi della casa di Bolzano Novarese, sotto il coordinamento della volontaria Rosi. Quest’anno come novità c’erano magnifiche creazioni in legno fatte dal falegname di Bolzano Novarese, aiutato dai ragazzi di Rosi, un meraviglioso tavolino, portacandele, giochi antichi come la trottola, porta uovo;Alcuni oggetti erano a offerta libera, altri avevano un prezzo minimo. Ma passiamo alle due giornate del mercatino, premettendo che l’orario era dalle 9:00 alle 12:00 e dalle 15:00 alle 19:00 sia di sabato che di domenica. Sabato mattina ho collaborato con le volontarie alla vendita dei prodotti. Come sempre la mia postazione era all’entrata, per distribuire i volantini e convincere la gente ad entrare per visitare il mercatino. Non tutte le persone compravano, e altre facevano un’offerta. Alle 17:00 sono ritornato, affiancato dal mio amico Duilio sempre per fare accorrere gente. Alle 19:15 abbiamo concluso la giornata. Domenica alle ore 10:30 ho incomin- ciato la seconda giornata rimanendo fino alle 12:30, per finire accompagnato costantemente da Duilio alle 19:00. I volontari e pazienti hanno smontato tutti i tavoli ritirando gli oggetti, lasciando libero l’atrio del Comune che ci era stato destinato. Sono ormai quattro anni che mi impegno a favorire la buona riuscita di questo evento pre-natalizio. Da ricordare e premiare è il lavoro di tutti i membri dell’ISPAM che con tale mercatino hanno tenuto alto lo spirito natalizio, poiché anche solo comprando un pensierino sono stati aiutati dei ragazzi con problemi che a volte sono incompresi. Per di più il fatto di contribuire ad una buona causa mi rende molto felice perché mi è sempre piaciuto dare una mano alle persone in difficoltà, proprio perché lo sono stato anch’io e durante la malattia tanti mi hanno aiutato. È stato un avvenimento trascorso in buona compagnia nonostante il clima invernale, ma soprattutto per questa occasione come sempre ci abbiamo messo corpo e anima. Con questo Vi saluto, Vi auguro un Buon Natale e un Felice Anno Nuovo e ci rivedremo sicuramente l’anno prossimo! Stefano Tondina ISPAM 6 Ciao, io sono.... Cristian Mi chiamo Cristian,ho trentasei anni, vivo in un appartamento in affitto e lavoro presso una industria calzaturiera part-time. Sono un paziente del centro di salute mentale e ho guadagnato la mia autonomia dopo dodici anni di lavoro terapeutico riabilitativo con gli operatori: il primo anno con ricovero in cliniche, sei anni di comunità e cinque anni di gruppo appartamento. Questa “avventura” è stata lunga, faticosa ma intensa e ho ricordi di gioie e dolori,di amici e rivali di lutti e condivisione. L’obbiettivo, importante e necessario, da raggiungere era quello di stare bene in salute, di rendersi conto di avere una malattia e di farsi aiutare nei modi più giusti. All’inizio, quando non stavo bene è stata veramente dura avere fiducia ma col tempo,visti i piccoli miglioramenti, le cose sono diventate un po’ più facili. Ricordo che in comunità la giornata era piena di impegni, orari, regole e soprattutto si lavorava in gruppo. Ho imparato il significato della parola condivisione, dell’essere responsabili anche delle piccole azioni quotidiane,dell’importanza di avere un lavoro e della abitudine a lasciarmi aiutare dai tecnici. Quello che ho imparato in comunità mi è servito nel gruppo appartamento dove ho sperimentato una maggiore autonomia e dove mi sono messo alla prova con una borsa lavoro. Il passo successivo, il più emozionante e stato uscire dal gruppo appartamento per avere una casa tutta mia. Ho una vita sociale molto piena ed allargata fatta di famigliari,amici e conoscenti faccio parte di due associazioni e se sono arrivato a tutto ciò e per tutto quello che ho costruito in tutti questi anni. Sono rimasto sorpreso ed ho molto gradito di essere stato scelto quale membro del consiglio direttivo dell’Ispam. Oggi penso di stare bene ma non mi sento arrivato perché ho dei sogni che spero, un giorno, diventino realtà. La mia vita non e sempre facile perché ogni giorno è una “battaglia”: mi sveglio,vado al lavoro, sto in mezzo alle persone e in ogni momento devo media- re per idee diverse o per esperienze differenti. Ci vuole molta pazienza ed elasticità soprattutto quando qualcuno ci fa arrabbiare. Io l’ho imparato. Ho imparato anche che la psichiatria è un mondo che pochi conoscono: la gente ne parla male, a volte con cattiveria e con molti pregiudizi. Sono però convinto che a furia di insistere la gente modificherà il modo di pensare. Gia rispetto a cinquanta anni fa le cose sono molto migliorate, oggi grazie a Dio nessuno viene più internato in manicomio e tutti hanno le stesse possibilità di costruirsi una vita dignitosa e degna di rispetto. Mi sento di dare un consiglio a tutti quelli che si ammalano di una patologia psichiatrica: prendere la terapia. Io, come quasi tutti, all’inizio pensavo che le terapie non servissero ma ho capito che la terapia giusta ti permette di vivere in modo sereno ed equilibrato. Senza superbia vi lascio questa mia testimonianza frutto della mia esperienza personale,magari diversa di quella di altri ma che tutti possono credo capire. Cristian Vicario Daniele Salve, mi chiamo Daniele da 3 anni frequento il gruppo del “pre lavorativo” al lunedì presso la casa di Bolzano Novarese, gestito dall’ ISPAM., Marchionni e Mascarello, con me ci sono altri pazienti, Daniele V., Duillio, Ilario, Alberto, con questi amici e sotto la guida di Giovanni e Carlo abbiamo restaurato tutti gli infissi della casa e solo di recente con l’attrezzatura del laboratorio di falegnameria, sotto la guida del volontario Ferruccio Franco abbiamo costruito il tavolo di lavoro e la scaffalatura. inoltre mi aggrego al gruppo giardinaggio, inteso come “orto” o lavori di manutenzione aiuole e quello che riguarda il verde circostante la casa. Questi momenti passati con il gruppo mi appagano in ogni senso, mi fanno stare bene, socializzo e coltivo le mie amicizie, infatti con alcuni condivido i fine settimana e i momenti di svago. Questo mi aiuta a relazionarmi con le persone e occupare il tempo in modo costruttivo. Sono contento anche di partecipare alle iniziative proposte dall’ ISPAM anzi più ce né meglio è, questo mio “ingresso” al giornalino per ringraziare chi condivide queste esperienze con noi e… alla prossima. Daniele Giromini Giuseppe Mi chiamo Giuseppe, sono nel gruppo appartamento a Borgomanero, le mie coinquiline sono: Daniela, Antonella, Nadia. La mia giornata tipo è come quella di tutti, mi alzo, mi lavo, faccio colazione, vado al centro a prendere le terapie, torno all’appartamento mi occupo delle pulizie della mia stanza e delle cose personali. Quando è il mio turno cucino e rassetto. Due volte a settimana vado in palestra ed un giorno vado al canile di Fontaneto come volontario a portare i cani a spasso con l’aiuto di una educatrice. Il sabato frequento l’ISPAM dove cerco di socializzare con gli altri componenti. Nel gruppo del sabato mi trovo bene e con alcuni di loro aderisco volentieri alle iniziative come l’ultima la gita a Genova, alle cene, mi piace stare in compagnia anche se sono di poche parole perché passo delle ore piacevoli stando con gli altri. Adesso saluto Preti Giuseppe Raimondo Sono Raimondo e frequento al sabato il gruppo a Villa Zanetta dove mi trovo bene, conosco tutti da diversi anni, mi piace giocare con loro soprattutto a tombola perché ci sono tanti numeri e ti impegna di più che giocare sempre a carte, inoltre mi piace fare lo “stuzzichino” pomeridiano offerto dall’ISPAM e andare a fare il “giro” per le vie del centro con il gruppo ed i volontari. L’incontro del sabato per me è importante perché mi riempe la giornata e non mi sento solo, lo vivo felice e colgo l’occasione per ringraziare tutti della compagnia che mi fanno. Visto l’avvicinarsi delle feste faccio gli auguri ai lettori del nostro giornalino, ai medici, operatori, volontari, tutti. Ciao Pinna Raimondo ISPAM 7 L’ANGOLO DELLE RICETTE DI STEFANO SPEZZATINO DI TACCHINO CON PATATE E VERDURE Ingredienti per 4 persone - 500 g di polpa di tacchino - 1 cipolla - 2 gambi di sedano - 1 peperone rosso - 1 peperone giallo - 1 melanzana - 400 g di patate a pasta gialle - ½ bicchiere di vino bianco secco - brodo - 2 spicchi d’aglio - 1 pizzico d’origano - 4 cucchiai di olio extravergine - paprica - sale Preparazione: 1 ora Cottura:Wok 1. Spuntare la melanzana, tagliarla a pezzi, metterla in uno scolapasta, cospargerla di sale e lasciarla riposare per 15 minuti; pelare le patate, tagliarle a dadini e scottarle per 10 minuti in acqua salata. 2. Pulire il sedano, eliminando i filamenti, e tagliarlo a pezzi; pulire anche i peperoni, eliminando il picciolo con i semi e i filamenti bianchi interni, e ridurli a pezzetti. 3.Tagliare la carne a pezzetti; sbucciare la cipolla, lavarla e tagliarla a fette sottili; sbucciare l’aglio e tritarlo. 4. Far scaldare in un wok l’olio, unire i pezzi di carne, insaporirli con un po’ di paprica e farli dorare da tutte le parti, quindi salarli e bagnarli con il vino, da far evaporare a fuoco vivace. 5.Aggiungere la cipolla e l’aglio e farli rosolare per un paio di minuti, poi unire il peperone, il sedano, la melanzana, ben sciacquata, le patate e un po’ di brodo e far cuocere per 15 minuti, a fuoco medio, mescolando spesso. 6. Regolare infine di sale, trasferire la preparazione su un piatto da portata, cospargerla con l’origano e servirla subito ben calda in tavola. LE “MASSIME”... INFORMATICHE • L’accessorio informatico amato dai gatti? Il mouse • L’amico informatico di Charlie Brown? Linux • Educatrice ad internet? Alice • Per i giovani si dice “Internet”, mentre gli anziani dicono “INTERDET” FINANZIARIE • Il gruppo di cantanti italiani che rappresentano l’attuale situazione finanziaria italiana? I Ricchi e Poveri • Oggetto milanese sempre presente nell’abbigliamento femminile? La borsa • Nome famosissimo in Svizzera? Franco • In Germania? Marco “Ho letto con piacere...” SEGUE DALLA PRIMA ed efficienza nelle scelte e nelle proposte da offrire. A tutti quelli che leggono chiedo un favore a titolo del tutto personale e in qualità di operatore con 25 anni di lavoro sulle spalle…quando parlate di psichiatria o quando ne sentite parlare, fate in modo che se ne parli con serietà, come di un’altra qualsiasi patologia, con rispetto e non tramite stupide battute o esempi fuori luogo…più gente tratta la psichiatria quale una delle tante branche della medicina e più chi ne soffre sarà trattato con rispetto…basta con i modi di dire sui matti e sui loro stereotipi…; più volte da alcune persone ho sentito dire “sono dentro la psichiatria” o “devo uscire dalla psichiatria”…ecco, sarebbe bene ricordare che né si entra né si esce, si è semplicemente malati, ci si deve curare e seguire le indicazioni degli operatori. Avete mai sentito un cardiopatico o un diabetico dire “devo uscire dalla cardiologia” o “sono dentro la diabetologia”? no…è un malato, si cura e a seconda della malattia guarirà o si curerà per il resto della vita. Già i giornali e la televisione non risparmiano sciocchezze o stramberie sul tema della psichiatria,…almeno noi che siamo attori di questo mondo cerchiamo di descriverci con semplicità e serietà…ci si può anche scherzare sopra ma con intelligenza così che anche chi non conosce può imparare e magari…tra qualche anno…la parola psichiatria sarà un po’ più normale e non farà tanta paura come a molti fa oggi. Sono qui al Centro di Salute Mentale e chiunque voglia scambiare quattro chiacchiere sull’Ispam con me è il benvenuto. Buon proseguimento, Titti SULLE AUTO • La macchina dell’oroscopo? L’Opel Astra • La macchina mai ferma? L’Opel Corsa • La macchina che segui anche col piede? La Fiat Ritmo • La macchina col buco? La polo Alberto ISPAM 8 I racconti di Alberto Sul pianeta “Vegéta Arella Path si sposò con il demone Trigon, ed ebbero un figlio, Kriand’r. Kriand’r crescendo, frequentò la celebre Accademia Garden di Alexandria, famosa tanto quanto quella di Balamb, Trivia, Galbadia. I quattro Garden istruiscono gli allievi all’utilizzo di armi fisiche e armi come dire più spirituali. Su Vegéta esistono i buoni ed i cattivi, tra questi i più cattivi sono i nemici dell’ordine prestabilito. A capo dei quali vi sono Apocalisse, Sinistro, Dark Side, Argon e Kuya. Apocalisse, viaggia per la dimensione tempo per modificare il passato e perciò modificare il presente e il futuro. Sinistro il perfido, è il giullare e costruttore degli Scherzi di Apocalisse; Dark Side è colui che corrompe le anime dei puri, per portare alla distruzione di tutto. Inoltre su “Vegeta” vi sono i “Guardiani” che controllano assieme ai Seed la situazione, il loro passatempo preferito è percorrere il pianeta giocando a sconfiggere i mostriciattoli che vi abitano. Tra i Seed più potenti vi sono: Sara, Freyja, Stainer, Gidan, Jack, Rudy, Cecilia, Quena Quan e successivamente Beatrix. Sara è una principessa stufa e annoiata, scappa da Galbadia vicina città di Vegeta con Gidan e la sua guardia del corpo Stainer. Dopo tante peripezie, i tre conobbero altri abitanti del pianeta tra i quali il comandate delle guardie Beatrix che si unì a loro. Lungo il percorso si aggiunse al gruppo Eiko, una bambina rimasta orfana che viveva nella città distrutta di Madain Sarì assieme ai Moguri, suoi piccoli amici pelosi, che conosciuto Gidan raccontarono del loro incontro con l’uomo salamandra, uscito sconfitto da uno scontro proprio con Gidan, Il quale mostrò all’uomo salamandra che la forza è nulla senza l’intelligenza, un debole può essere più furbo e vincere uno forte. I nostri cinque eroi si recarono all’albero di Lifa. La culla della vita, dove veniva prodotta la Nebbia, composta dai residui del Flusso delle anime. Il cuore della culla della vita era il “Vaso di Pandora”, dove erano contenute tutte le malattie più pericolose. Si narra che Pandora, ebbe in regalo questo vaso incuriosita e con furbizia, lo aprì, ma in quel momento uscirono tutte le malattie possibili e immaginabili. In tutta fretta lo chiuse così rimase al suo interno la Speranza, ovvero la Vita. Kuya approfittando del suo potere portò il Caos sul pianeta con le malattie, vendendo agli esseri umani gli antidoti traendone profitto. Gidan arrivato a Lifa, toglie il sigillo che impedisce a chiunque di entrare, grazie al potere di Eiko e di Sara, riuscì a fermare momentaneamente Kuya, il quale però ottenne i poteri dei guardiani rivoltosi e il potere della Compressione Temporale. I nostri eroi affrontarono i Nebbiosauri, detti Uomini Ombre che non riposano mai, i quali reagiscono ai movimenti, per batterli bisogna essere cauti. Garland rimase ad affrontare i nostri eroi con l’aiuto dei suoi servi, i Kratos. combatterono contro i cinque. Eliminati i Servi di Garland, i nostri eroi dovettero affrontare il Maestro Garland, e dopo averlo sconfitto, si recarono di nuovo a Lifa e con l’aeronave entra- rono nella Compressione Temporale. Lì affrontarono i seguaci di Kuya, tra i quali il potentissimo Krysta, un mostro col potere di creare copie perfette degli avversari, in modo tale che ognuno dei nostri cinque affronti se stesso come avversario, e i demoni di Metallo vivo, ma col sangue, il sudore e l’aspetto umano. In quell’occasione, Rudy amico dei cinque venne ferito, e i nostri eroi tornarono alla città di Trabia, per far curare Rudy da Quena, (faceva parte dei cacciatori di Sogni), una ragazza robusta, sempre affamata, che ha intrapreso il viaggio con i nostri eroi, per mangiare e apprendere i segreti della cucina degli altri paesi. Una volta che Rudy si riprese, insieme andarono al recinto degli eroi per apprendere nozioni sulla Compressione Temporale. Dopo essersi riposati e rifocillati, ritornarono a Lifa. Dove affrontarono nuovamente i servitori di Kuya, lo stesso Kuya, e dopo una lunghissima battaglia, ebbero la meglio sul nemico. Kuya, era fratello di Gidan, il quale per volere dell’ormai defunto Garlan era diventato l’Angelo della Morte. L’unico modo per Kuya di morire era legato all’esistenza di Gidan, e se moriva uno moriva anche l’altro. Una volta sconfitto Kuya, Gidan pregò di lasciarli soli. Gidan, cercò di salvare il fratello, ma l’Albero di Lifa crollò, lasciando i due sotto. I nostri eroi sopravvissuti, andarono a Galbadia, e mentre c’era lo spettacolo teatrale “il mio Muguri”, ricomparve l’ormai dato per disperso Gidan. In quel momento i nostri eroi fecero il Famosissimo Festival dei Garden, dove vi furono musica, danze, e un banchetto. Alberto