Il business online da oggi al 2020: lo studio T

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Il business online da oggi al 2020: lo studio T
Comunicato stampa
Il business online da oggi al 2020: lo studio T-Index
rivela lingue e paesi con il maggior potenziale
Brexit anche per l’inglese? Nei prossimi anni avrà sempre meno importanza per le
vendite su Internet. Nuove lingue si stanno affermando. Fra i paesi Cina, Brasile e
Russia in evidenza.
Roma, 14/07/2016. Translated, azienda leader del mercato delle traduzioni, inclusa fra le top tech
company da Tech Tour Growth 50, rinnova e migliora il proprio studio T-Index con un nuovo metodo
di calcolo. T-Index classifica 195 paesi e le loro rispettive lingue in base al loro potenziale per le
vendite online, combinando il numero di utenti Internet con la stima della loro spesa annua pro capite.
Una panoramica unica e completa delle opportunità di investimento nell'e-commerce globale.
Lo studio e l’infografica sono disponibili qui.
“Il T-Index è nato con lo scopo di guidare i nostri clienti nella scelta delle lingue in cui tradurre i propri
contenuti nel contesto di un progetto di internazionalizzazione” spiega Marco Trombetti, CEO di
Translated.
I risultati dello studio annunciano una più grande diversità linguistica e una minore rilevanza
dell'inglese da qui al 2020, con l'ascesa di lingue oggi minoritarie. Nel 2016 bastano 2 lingue per
raggiungere il 50% del potere d’acquisto online, mentre nel 2020 ne serviranno 3 (inglese 33.1%,
cinese 12.8% e spagnolo 8.4%). Il russo e l’arabo supereranno l’italiano (decima lingua in termini di
rilevanza nel 2020) mentre il turco, l’indonesiano e il farsi sono tra le lingue emergenti da considerare
per conquistare fette di mercato ancora poco esplorate.
Con un T-Index del 29,9%, gli Stati Uniti sono sempre in cima alla classifica per paesi.
Rappresentano più di 278 milioni di utenti internet con un valore medio di spesa annua pro capite di
41.217 $. Superano di molto la Cina, al secondo posto con l'8%. Stando alla proiezione T-Index nel
2020 la Cina accorcerà rapidamente la distanza dagli Stati Uniti, raggiungendo una quota di mercato
pari al 12,7% contro il 20,6% degli USA.
Il Brasile e la Russia, rispettivamente al settimo e decimo posto nel 2016, diventeranno sempre più
interessanti per le vendite online. Secondo la proiezione dei dati al 2020, dovrebbero addirittura
scavalcare Germania, Francia e Regno Unito.
L'India, il secondo Paese più popoloso al mondo, si classifica al 15° posto nel 2016 con un T-Index
del 1,3%. Con un tasso di penetrazione di Internet basso (oggi è il 18%) e una spesa pro capite degli
Internet users in buona crescita (+22% dal 2010 al 2014), l'India ha tutte le carte in regola per
diventare un paese chiave per l'e-commerce. Secondo le proiezioni, entro il 2020 occuperà il 13°
posto, davanti a Spagna e Corea del Sud.
T-Index suggerisce a chiunque si occupa di marketing, gestisce un e-commerce o un blog su quali
paesi puntare e in quali lingue tradurre i propri contenuti per espandere il proprio business online e
ottenere il maggior ROI da un progetto di internazionalizzazione.
Maggiori informazioni
Lo studio T-Index è condotto ogni anno da Translated, una delle prime agenzie di traduzione online
fondata nel 1999, e oggi una delle più innovative. Fornisce servizi di localizzazione a più di 75.000
clienti in tutto il mondo, dalle start-up alle multinazionali (Google, HP, Expedia, e altre). Nel marzo
2016, Translated è stata nominata tra le future potenziali billion company europee. Leggi di più qui.
Contatti stampa
Aurore Claverie
[email protected]
(+39) 06 90 254 257